Operazione Cerboli pulita - Marina Militare
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Operazione Cerboli pulita di Giampolo Trucco, foto di Massimo Stotani l 23 luglio 2015 la motonave IVY, in ecc.. Negli anni sono stati recuperati 16 secondario ancora presenti su quei fon- I navigazione dal porto di Piombino con destinazione Varna (Bulgaria), ri- versava in mare parte del proprio carico di questi ammassi di rifiuti, rinvenuti lungo la costa o all’interno delle reti a strascico dei pescherecci locali. Per ten- dali. Il 22 luglio 2020 il Governo deliberava, per la prima volta, lo stato di emergenza al traverso dell’isolotto di Cerboli (ar- tare di risolvere il problema, lo scorso per tale criticità ambientale, nominando cipelago toscano). Di fronte al golfo di anno è stato nominato dal ministro il Capo del Dipartimento della Protezione Follonica vennero perse, verosimil- dell’Ambiente un Commissario Straor- Civile, dottor Angelo Borrelli, coordi- mente, 56 ecoballe di combustibile so- dinario che diede mandato ai sommoz- natore degli interventi di recupero delle lido secondario, dal peso di 1,2 zatori della Capitaneria di Porto di ecoballe ancora presenti sui fondali del- tonnellate ciascuna, ottenute dalla com- effettuare una ricerca nell’area interes- ponente secca di rifiuti non pericolosi, sata per identificare gli eventuali agglo- Il cacciamine Rimini durante le fasi di ricerca come plastica, carta, fibre tessili, legno, merati di combustibile solido delle ecoballe sui fondali del golfo di Follonica. La task force della Marina si è immediatamente attivata per condurre l’operazione “Cerboli pulita”, attraverso gli assetti operativi del Comando in Capo della Squadra navale e del Comando Subacquei e Incorsori N OT I Z I A R I O D E L L A M A R I N A 29
l’arcipelago toscano. Questa novità nel panorama delle attività emergenziali se- guite dalla Protezione Civile ha, di fatto, sbloccato l’impasse venutasi a creare, favorendo la celere soluzione di questa ” alla Marina militare è stata affidata la missione di delicata situazione. Infatti, soltanto due giorni dopo, con l’ordinanza n. 685 del ricercare, localizzare, identifi- 24 luglio 2020 il dottor Borrelli ha indi- care e recuperare le ecoballe viduato quali soggetti attuatori di tale attività la Regione Toscana, l’Autorità di di combustibile solido secon- sistema portuale del Mar Tirreno Set- dario disperse in mare nelle tentrionale e la Marina militare a cui è stata affidata la missione di “ricercare, acque ancora presenti sui localizzare, identificare e recuperare le fondali prospicienti Follonica e ecoballe di combustibile solido secon- dario disperse in mare nelle acque Piombino ancora presenti sui fondali prospicienti “ Follonica e Piombino”. La task force della Marina si è immedia- tamente attivata per condurre l’opera- zione “Cerboli pulita”, attraverso gli as- setti operativi del Comando in Capo fornendo agli operatori del GOS i punti della Squadra navale (nave Rimini e nave precisi delle ecoballe che giacevano ad Caprera) e del Comando Subacquei e una profondità compresa tra i 40 e 60 Incursori (nave Cabrini ed una squadra metri. Per mezzo del sonar imbarcato, del Gruppo Operativo Subacquei, GOS) del AUV Remus 100 (Autonomous Un- che, dal 3 agosto 2020, sono stati dislocati derwater Vehicles) ed dei ROV Pluto nel porto di Piombino per mettersi a Gigas e Pluto Plus (Remotely Operated disposizione del Centro Operativo Avan- Vehicles) l’Unità navale di Maricodrag è zato (COA) del Dipartimento della Pro- riuscita a mappare dettagliatamente un tezione Civile. Nell’ambito del COA, area di 21 Kmq, 3 volte superiore a costituitosi per coordinare l’insieme quelle delle micro aree indicate dalla delle attività di recupero, hanno colla- Guardia Costiera e dal Commissario borato, inoltre, il Ministero dell’Ambiente, Straordinario, per un complessivo di 51 l’Istituto Superiore per la ricerca am- contatti investigati di cui 33 sono risultati bientale e l’Agenzia regionale per la essere delle rocce emergenti dal fondale, protezione ambientale della Toscana col 5 altri manufatti e 13 le ecoballe che compito di garantire il controllo e il erano presenti ancora nell’area. monitoraggio ambientale durante tutte Gli uomini de Comando Subacquei ed le fasi delle attività. Incursori, intervenuti con un team di 14 Lo scenario operativo nel quale ha do- palombari ed uno staff sanitario, sono vuto operare la Forza armata, ha visto stati coadiuvati da nave Tedeschi del un periodo inziale di condizioni meteo Gruppo Navale Speciale che, per l’oc- marine non permissive ed una costante casione, ha imbarcato una camera di intensa corrente marina che hanno reso decompressione per consentire lo svol- molto impegnative le operazioni subac- gimento delle immersioni con la tecnica quee condotte dai veicoli filoguidati del di decompressione col salto. Grazie a Comando delle Forze di Contromisure questi assetti, supportati da un Side Scan Mine, sia dai palombari del Comando Sonar e dai ROV Perseo e Sirio in dota- Subacquei ed Incursori. Grazie all’im- zione al Reparto Pronto Impiego, il GOS piego delle grandi capacità di scoperta ha condotto 51 immersioni in coppia in subacquea del cacciamine Rimini è stato una complessa situazione operativa, dove possibile discriminare i diversi contatti la scarsa visibilità subacquea e le forti presenti sul fondo del golfo di Follonica, correnti non hanno impedito di recu- Un'immagine scattata da nave Caprera, du- La squadra del Gruppo Operativo Subacquei rante la fase finale del recupero di una eco- di Comsubin durante la conduzione balla, inserita dai palombari di Comsubin in di una delle tante immersioni svolte una rete per contenerne la dispersione di per imbragare e recuperare inquinanti in ambiente. le ecoballe. N OT I Z I A R I O D E L L A M A R I N A 31
perare 12 ecoballe dalle acque dell’arci- pelago toscano. Dopo 92 ore d’immer- sione, ciascun assemblato di combustibile solido secondario è stato inserito in una rete a maglia fine allo scopo di evitare alcun versamento di materiali inquinanti nell’ambiente circostante. Le operazioni di forza per il sollevamento dal fondo, il confezionamento di ciascuna ecoballa e la custodia delle stesse fino alla consegna alla ditta individuata dalla Regione Toscana per il relativo smalti- mento, è stato effettuato da nave Caprera, un’unità della Squadra navale di enorme versatilità di impiego che, grazie alle ca- pacità di trasporto ed alla agile mano- vrabilità, ha supportato brillantemente i palombari della Marina. Al fine di raggiungere il miglior risultato possibile, il Comitato d’Indirizzo, costi- tuitosi in seno al dipartimento della Protezione Civile per tale attività, ha deciso di avviare un’attività di rilievo batimetrico utile all’orografia della zona circostante l’isola di Cerboli, area in cui potrebbero essere rinvenute ulteriori ecoballe. A seguire riprenderanno le operazioni della Marina militare, quando verrà re- cuperata l’ultima agglomerato di com- bustibile secondario individuato nell’area investigata che, a causa del suo particolare infangamento, necessiterà il supporto di nave Anteo e di una Unità Cacciamine per essere rimosso dal fondo. L’Anteo, in particolare, consentirà di condurre immersioni lavorative in alto fondale attraverso le diverse apparec- chiature subacquee imbarcate, come l’impianto integrato per immersioni pro- fonde. La grande sinergia e professionalità degli assetti della Forza armata hanno così permesso di cooperare efficacemente con i diversi Enti dello Stato in favore del Dipartimento della Protezione Civile, apportando un grande contributo alla collettività teso a ripristinare gli equilibri ambientali dei fondali del golfo di Follo- nica. Dall’alto a sinistra in senso orario, il momento dello sbarco delle ecoballe da nave Caprera alla ditta incaricata per il loro smaltimento; un palombaro del GOS al termine di un'immer- sione durante la risalita dal fondo; fase finale del recupero di una ecoballa condotto da nave Caprera; un palombaro durante la fase di vestizione pre immersione; il confeziona- mento di una ecoballa una volta imbarcata su nave Caprera ripresa da un drone nell'ultima immagine. 33
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