ORDINE DEGLI AVVOCATI DI NAPOLI
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ORDINE DEGLI AVVOCATI DI NAPOLI Venerdì, 15 febbraio 2019 Maurizio Bianco 15/02/2019 Il Roma Pagina 16 FRANCESCO CIMMINO Avvocati, arriva una nuova ondata di ricorsi 1 Ordine degli Avvocati di Napoli 15/02/2019 Il Mattino Pagina 11 Leandro Del Gaudio Giudici lenti, in due anni non scrivono la sentenza 3
15 febbraio 2019 Pagina 16 Il Roma Maurizio Bianco Avvocati, arriva una nuova ondata di ricorsi Dopo elezioni, il Sindacato Forense intraprende la via giudiziaria contro sei presunti ineleggibili NAPOLI. Il Sindacato Forense, in coerenza con la propria linea politica, ha deciso di intraprendere la via giudiziaria nei confronti degli avvocati Tafuri, Impradice, Bianco, Rossi, Troianiello e Fiore, ritenuti tecnicamente ineleggibili e ciò nonostante si debba constatare con rammarico, come ha dichiarato l' avvocato Antonio Valentino, «le forti pressioni e sollecitazioni di senso contrario espresse da parte di esponenti nazionali dell' avvocatura napoletana». «Stando così le cose per il bene dell' avvocatura napoletana ha proseguito Valentino auspichiamo a oggi che i presunti ineleggibili, la cui posizione è sub iudice, non si propongano per assumere le principali cariche di rappresentanza nel consiglio considerata anche la inconferibilità dell' incarico oltre che l' inopportunità a favore di coloro che risultano destinatari di un azione giudiziaria volta ad accertare la condizione di ineleggibilità. Quanto innanzi , anche al fine di evitare che l' affidamento di cariche di vertice nell' istituzione forense possa determinare, da una parte, uno stato di assoluta incertezza e, dall' altra, la possibilità di eventuali danni di natura patrimoniale una volta accertata la predetta condizione, con conseguente commissariamento del consiglio e la declaratoria di nullità di tutti gli atti fino a quel momento posti in essere». Proprio perchè il legale napoletano Antonio Valentino è stato eletto al Consiglio dell' ordine degli avvocati nell' ultima tornata con l' appoggio del Sindacato forense di Napoli (del quale in passato è stato più volte segretario) ha deciso di intervienire nella discussione relativa alle polemiche conseguenti alle elezioni forensi prendendo una decisa posizione a favore del rispetto della deontologia in piena sintonia con le istanze della prestigiosa associazione partenopea «è necessario ritrovare unità e compattezza anche al fine di essere più forti in un dibattito pubblico con le altre istituzioni nonché per trovare soluzioni ai gravi problemi dell' avvocatura come la previdenza, l' aumento delle spese per l' accesso alla giustizia e per aiutare chi versa in stato di difficoltà economico. Condivido in pieno quanto recentemente dichiarato dall' avvocato Vincenzo Maria Siniscalchi, per il quale "quella di consigliere dell' Ordine non può essere una carriera a vita". Per questo noi del Sindacato Forense di Napoli Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 A CURA DI ASITNEWS Continua --> 1
15 febbraio 2019 Pagina 16 Il Roma
15 febbraio 2019 Pagina 11 Il Mattino Ordine degli Avvocati di Napoli Giustizia lumaca Giudici lenti, in due anni non scrivono la sentenza Denuncia del legale di parte civile:un solo imputato, niente motivazioni Condanna per l'uomo che sparò a un avvocato: «Vicenda deprecabile» IL CASO Ventuno mesi in attesa del deposito delle motivazioni della sentenza di primo grado. Quasi due anni ad aspettare che i giudici del Tribunale di Napoli offrano alle parti le motivazioni che hanno spinto nell' ormai lontano nove maggio del 2017 a condannare l' unico imputato, al termine di un processo per lesioni. Giustizia lumaca a Napoli, denunciata dall' avvocato di parte civile, che riporta l' attenzione a un brutto fatto di cronaca. Correva l' anno 2013, quando un avvocato fu ferito dalla controparte che aveva perso un giudizio in sede civile ed era tenuta ad onorare il verdetto del giudice. Venne gambizzato, il legale, ricordate? Aveva accompagnato il figlio a scuola, stava ripartendo in sella allo scooter, quando fu colpito alle gambe. Episodio choc, come hanno confermato le indagini condotte dal pm Maria Sepe, sotto il coordinamento dell' allora procuratore aggiunto Gianni Melillo (oggi procuratore di Napoli), che svelarono la brutalità del movente: già perché Pasquale Alvino (è questo il nome dell' imputato) aveva colpito l' avvocato solo per la sua funzione di legale svolta in un' aula di giustizia. Indagini sprint, primo grado che termina in modo spedito: Alvino condannato a otto anni di reclusione, con l' accusa di lesioni. Tutto chiaro? Giustizia esemplare? Assolutamente no, se si legge l' esposto spedito ieri mattina in Procura, ma anche al presidente del Tribunale, al procuratore generale e al Consiglio dell' Ordine degli avvocati proprio dal penalista che ha curato la parte civile per conto del collega ferito. L' ESPOSTO In sintesi, scrive il legale nella sua denuncia, «ad oggi (14 febbraio del 2019) non è stata depositata la motivazione della sentenza», passaggio necessario per andare in appello o per rendere esecutiva la sentenza. Si chiedono interventi drastici, «di accertare le cause di tale deprecabile comportamento omissivo da parte della sezione del Tribunale, che già ha arrecato, pur con rischio del decorso dei termini di prescrizione del reato, un gravissimo vulnus alla costituita parte civile». Un esposto al quale viene allegata anche una dichiarazione della cancelleria della sezione indicata, con cui si attesta «la mancanza di deposito delle motivazioni». Insomma, quasi due anni dopo il verdetto, niente deposito delle motivazioni, un limbo insopportabile per tutti: impossibile avanzare richiesta di Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 A CURA DI ASITNEWS Continua --> 3
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