DONNe e SOCIetà quale bilancio? - Mensile del Sindacato Pensionati Italiani Cgil della Lombardia - SPI-CGIL Lombardia
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
NUOVI Mensile del Sindacato Pensionati Italiani Cgil della Lombardia Numero 1/2 • Gennaio-Febbraio 2018 Spedizione in abbonamento postale 45% art. 2 comma. 20/B legge 662/96 - filiale di Milano Donne e società Lombardia quale bilancio?
Mensile del Sindacato Pensionati Italiani Cgil della Lombardia Sommario 3 Introduzione 77 Assemblea nazionale delle donne Spi Cgil 5 Convegno Concrete Donne e uomini Costruire il fare nella società dell’immagine 4/5 dicembre 2017 Atti del convegno Interventi di: 23 maggio 2017 Carolina Perfetti Interventi di: Anna Galimberti Beatrice Uguccioni Bozza dell’Ordine del giorno Carolina Perfetti Monia Azzalini Sveva Magaraggia Maria Sofia Alleva Anna Celadin Alberto Ostini Stefano Landini 37 Convegno La responsabilità sociale d’impresa: un approccio di genere Atti del convegno 18 ottobre 2017 Interventi di: Davide Galimberti Carolina Perfetti Maria Nella Cazzaniga e Cosetta Lissoni Rossella Dimaggio Matteo Cecchetti Silvio Aimetti Lucia Riboldi Valentina Cappelletti Luisa Rosti Stefano Landini Le foto del convegno Donne e uomini nella società dell’immagine sono di Danilo Fasoli Nuovi Argomenti Spi Lombardia Impaginazione: A&B, Besana in Brianza (MB) Pubblicazione mensile del Sindacato Pensionati Italiani Prestampa digitale, stampa, confezione: Cgil Lombardia RDS WEBPRINTING S.r.l. Numero 1/2 • Gennaio-Febbraio 2018 Via Belvedere, 42 - 20862 Arcore (MB) Direttore responsabile: Erica Ardenti Registrazione Tribunale di Milano n. 477 del 20 luglio 1996 Editore: Mimosa srl uninominale, presidente Italo Formigoni Numero singolo Euro 2,00 Abbonamento annuale Euro 10,32
2 Numero 1/2 • Gennaio-Febbraio 2018
Introduzione D onne e società, o meglio donne nella società: continua il lavoro di approfondimento del Coordinamento donne Spi Lombardia come questo numero di Nuovi Argomen- ti, ampiamente documenta. Troverete, infatti, gli atti delle due iniziative tenute nel 2017 rispettivamente il 23 maggio Donne e uomini nella società dell’immagine e il 18 ottobre La responsabi- lità sociale d’impresa: un approccio di genere. Nel primo convegno, tenutosi a Milano presso la bellissima Sala Alessi del Comune, si è indagata la presenza e la rappresentazione del femminile nella società dell’immagine. Si sono, così, affrontati campi come quello dei media, della musica – sia le canzoni amate dalle donne degli anni ’70, sia quelle dei giovani di oggi che pochissimi di noi conosco- no – e il mondo dei fumetti. Altro importante appuntamento è stato quello tenutosi a Varese il 18 ottobre, che ha esplo- rato un tema in un certo senso nuovo: si è parlato di responsabilità sociale d’impresa ana- lizzandola dal punto di vista dell’approccio di genere. Un convegno che si è avvalso del punto di vista di amministratori pubblici, professionisti del mondo imprenditoriale e del- lo stesso sindacato. La terza sezione di questo Nuovi Argomenti è dedicata all’Assemblea nazionale delle donne Spi che si è tenuta a Roma il 4 e 5 dicembre scorsi. Riportiamo l’intervento di Ca- rolina Perfetti, la responsabile del Coordinamento regionale, e quello di Anna Galimber- ti, dello Spi di Como ma anche volontaria della Croce Rossa che all’assemblea nazionale ha portato l’interessante e importante esperienza di Como rispetto il tema dell’immigra- zione e dell’aiuto concreto che in quel territorio si è cercato di dare. A concludere quella che – al momento in cui noi andiamo in stampa – è la bozza del documento finale dell’As- semblea. La versione definitiva la potrete trovare sul nostro sito www.spicgillombardia.it non appena verrà approvata. 3
4 Numero 1/2 • Gennaio-Febbraio 2018
5
Un impegno che deve essere quotidiano Beatrice Uguccioni Vice presidente del consiglio comunale di Milano A nzitutto, desidero in- trodurre i lavori, sot- tolineando come sia per me ne molto acculturate che si nutrono di moltissimi pre- giudizi e adottano compor- un onore oltre che un pia- tamenti violenti contro le cere vedervi così numerose. donne, così come persone Del resto, non avevo dubbi non acculturate che agiscono sulla partecipazione, perché allo stesso modo. Di conse- il tema è davvero importan- guenza, si tratta di un feno- te. Siamo tutti persuasi che meno che attraversa la tota- ognuno di noi debba fare la lità della nostra società. propria parte e siamo qui per Vorrei, ora, aprire con alcu- confrontarci su argomenti ni spunti per il dibattito a decisivi come la violenza di seguire. Occorre, in prima genere, i pregiudizi, gli ste- battuta, porre grande atten- reotipi nella società dell’immagine, oggi. Te- zione ai mass-media e all’uso delle immagini matiche di grande rilievo che coinvolgono noi nel mondo della comunicazione. Per fare sola- tutti e noi tutte, le nostre figlie e i nostri figli. mente un esempio: c’è una trasmissione, intito- Vedo tra il pubblico una predominanza di don- lata Amore criminale, che mette insieme la parola ne ma sono molto contenta che ci sia una ‘quo- amore con la parola criminale ovvero due termini ta’ di uomini perché sono sempre più convinta, in ossimoro. Tuttavia, al di là del gioco di paro- e siamo sempre più convinti, che questa batta- le, questa associazione potrebbe veicolare un’i- glia – contro stereotipi, pregiudizi, violenze di dea negativa: difatti non può esserci e non deve genere – debba essere una battaglia da vincere esserci un amore che sia anche criminale. Crimi- insieme. È una questione culturale e soprattut- nale è criminale e basta! Forse è meglio essere to di mentalità. più espliciti e rendere tutti consapevoli di que- Avremo modo di approfondire – con i relato- sta relazione. ri che sono qui ospiti e che ringrazio per la loro Inoltre, il lavoro che state portando avanti come adesione a questo nostro convegno – e di vede- Spi Cgil rispetto alle scuole è fondamentale per- re come i pregiudizi, gli stereotipi e la violen- ché i pregiudizi si formano e nascono fin dal- za di genere siano qualcosa di trasversale sia a la più giovane età. Spesso sentiamo ancora pro- livello generazionale (ci sono giovani che si ali- nunciare frasi del tipo: “non piangere come una mentano di molti pregiudizi e altrettanti sono femminuccia” rivolte a un ragazzo oppure “non gli anziani a condividere simili posizioni) – sia puoi giocare a calcio perché è un gioco da ma- a livello transculturale. Esistono, infatti, perso- schio” nei confronti di una bambina. 6 Numero 1/2 • Gennaio-Febbraio 2018
In apparenza sono piccole cose, ma con esse si re l’autorizzazione del mio fidanzatino per po- insinuano pregiudizi che possono determinare ter uscire! il percorso futuro. Sono concetti che vanno affermati con forza e Per citare un altro caso mi viene alla mente una determinazione. Spetta a noi come istituzioni, pubblicità contro la quale, fortunatamente, si è a voi come enti, a noi tutte come donne e anche prodotta una sollevazione popolare. In occasio- come uomini questo compito. La lotta, come ri- ne di San Valentino sono comparsi cartelli enor- cordavo prima, si vince insieme, uomini e don- mi che recitavano: “A San Valentino mettila a ne uniti. Occorre un cambio di mentalità da en- 90 gradi”. Non c’è bisogno di spiegare i sot- trambe le parti. tintesi… Tale cartellone rappresenta un pensie- Le donne devono acquisire maggiore coscien- ro retrogrado che si sviluppa e viene sfruttato, za e fiducia nelle proprie capacità, nella propria purtroppo, anche e soprattutto nel mondo della forza, nella propria autonomia, nell’esercizio comunicazione pubblicitaria. E certamente ac- del proprio ruolo all’interno della società sen- canto all’indignazione non sono mancati – ne za sminuirlo, anzi valorizzandolo. D’altra parte sono certa – sorrisetti maliziosi. gli uomini devono maturare maggiore rispetto Sono lieta, perciò, di ospitare una conferenza verso le donne, riconoscere le proprie fragilità, come questa in Sala Alessi, uno degli spazi più accettare i propri limiti e avere cura dei propri prestigiosi di Palazzo Marino, al fine di sottoli- e degli altrui sentimenti Alla guerra dei sessi neare simbolicamente l’importanza della sede e deve subentrare il reciproco rispetto. del tema affrontato. Ma, giungendo alla conclusione, un ringrazia- È necessario parlarne sempre più, sia in luoghi mento particolare è diretto a Carolina Perfetti istituzionali come questo in cui ci troviamo ora, e a tutto lo Spi Cgil per la passione e per l’atti- sia ‘fuori’ mettendo in campo un costante con- vità costantemente e quotidianamente – la pa- fronto, in particolare con le nuove generazio- rola chiave è quotidianamente – perseguite. Bi- ni. Mette i brividi leggere di ragazze giovani sogna continuare a parlarne, ogni incontro è che frequentano le scuole superiori e perfino le importante, ogni iniziativa è un contributo si- scuole medie (questi dati derivano da una re- gnificativo, specialmente nelle scuole e in ogni cente ricerca) ignare e del tutto inconsapevoli altro ambiente sociale. di stare con un ragazzo ‘borderline’ che impie- Infine, il mio ringraziamento si indirizza ai rela- ga frasi del genere: “fammi leggere il tuo cellu- tori che offriranno, con la loro presenza, un con- lare” o “fammi vedere i tuoi messaggi”, “lascia fronto proficuo che porterà frutti non soltanto stare la tua amica, usciamo solo io e te”. O, an- nel corso di questo appuntamento ma per succes- cora, “prima di uscire per andare a scuola man- sivi dibattiti e altri momenti di approfondimen- dami una fotografia così vedo come sei vestita e to insieme all’amministrazione comunale. poi ti posso dire se tu puoi uscire”. Espressioni come queste mi fanno letteralmen- te ‘accapponare la pelle’ e noto, osservando i vo- stri volti, che provocano lo stesso effetto nei vo- stri riguardi. Sfortunatamente questa consapevolezza è scarsa nelle ragazze e, talvolta, questo tipo di approc- cio, a mio avviso già patologico, viene scambia- to con un approccio d’amore o di affetto. Sem- plicemente, provano a giustificare: “lui vuole la fotografia perché io sono importante per lui”. Invece no, dobbiamo essere molto chiare con le nostre figlie e con le ragazze: questi atteggia- menti non sono sani. Non è normale che mi si chieda come sono vestita e che debba attende- 7
Donne e uomini nella società dell’immagine Carolina Perfetti Responsabile Coordinamento donne Spi Lombardia C redo di poter interpre- tare il pensiero dei par- tecipanti a questo convegno a costruire una società in cui le differenze di genere siano rispettate, in quanto consi- esprimendo un sentito rin- derate un valore. graziamento alla presiden- Obiettivo politico e socia- za del consiglio comuna- le da condividere con docen- le di Milano, che ha accolto ti e studenti, offrendo alle la proposta di collaborazio- scuole strumenti di anali- ne del Coordinamento donne si critica di comportamen- Spi Lombardia per la realiz- ti e fenomeni sociali, al fine zazione di questa iniziativa. di contribuire all’educazione La condivisione delle finalità delle giovani generazioni. sociali del progetto comples- In una società in cui l’impe- sivo ci consente di essere qui rante individualismo tende a oggi in questa splendida sala. svalutare gli interessi e le esigenze della collet- Un nuovo appuntamento in continuità con il tività, è importante sostenere i rapporti inter- percorso di approfondimento di tematiche so- generazionali, per costruire, insieme con i do- ciali attuali, con il contributo di docenti di va- centi, un percorso di analisi degli stereotipi di rie discipline e di esperti in diversi ambiti pro- genere e delle relative basi culturali, per contri- fessionali. buire a destrutturarli e a creare relazioni sane, Tutto ciò è finalizzato non soltanto ad un ar- basate sul rispetto degli altri. ricchimento personale di ciascuno di noi, Considerando che la cultura influisce sulle re- nell’ambito di un pur lodevole percorso di for- lazioni sociali, favorendo lo sviluppo e la diffu- mazione permanente, ma anche a sviluppare sione di certi comportamenti, si possono analiz- una ricerca sociale utile per uno scambio in- zare i meccanismi attraverso i quali la cultura tergenerazionale. entra a far parte dell’universo soggettivo del- Il Coordinamento donne, riconosciuto dallo le persone. Statuto Spi Cgil “sede di relazione politica tra La cultura viene trasmessa da una generazione le donne, promuove confronti tra diverse esperienze, all’altra, si diffonde e si trasforma, costruendo propone progetti di educazione permanente, sostiene un rapporto bidirezionale tra società e cultura. iniziative che valorizzano il ruolo so ciale del sin- La cultura occidentale del XX secolo si caratte- dacato.” rizza come cultura popolare, o di massa, con la L’obiettivo di questo progetto del Coordina- quale si intende la cultura trasmessa dai mass mento donne dello Spi Lombardia è contribuire media: televisione, internet, editoria e altro. 8 Numero 1/2 • Gennaio-Febbraio 2018
L’insieme di idee, punti di vista, atteggiamen- dividere alcune importanti valutazioni. ti, immagini veicolate attraverso i mass media L’intervento di una sociologa dell’Università di permea la vita quotidiana della società e si in- Milano Bicocca, Sveva Magaraggia, su un tema serisce in moltissime categorie legate all’intrat- come la canzone pop italiana potrebbe sorpren- tenimento (televisione, musica, cinema), allo dere, perché alla musica, nel nostro paese, viene sport, all’informazione, alla politica, alla tecno- abitualmente attribuita una semplice funzione logia e al linguaggio. di intrattenimento. Con il convegno di oggi intendiamo riflettere L’analisi sociale delle canzoni, invece, può esse- sull’immaginario collettivo di uomini e donne: re una cosa terribilmente seria, può offrire una dai mass media alla cultura pop delle canzoni conoscenza e una comprensione critica del ruo- italiane, dal teatro ai fumetti. lo e del potere della musica nella vita sociale. Le ricerche dimostrano come la televisione sia Sappiamo che i testi delle canzoni riflettono e ancora il mezzo di informazione più diffuso nel influenzano i modelli sociali, la mentalità co- nostro Paese, perciò, se da una parte è impor- mune, sostengono e promuovono stereotipi di tante porre attenzione sul ruolo dei nuovi me- genere, parlano di diverso potere all’interno dia, dall’altra è opportuno continuare a mo- della coppia, in modo più o meno esplicito. nitorare come l’immagine della donna venga A quasi due secoli dalla celebre aria del Rigolet- presentata dai canali televisivi. to di Giuseppe Verdi che ci comunicava che la Per questo abbiamo invitato una ricercatrice donna è mobile, cioè frivola e instabile come piu- dell’Osservatorio di Pavia, istituto di ricerca in- ma al vento, nei testi delle canzoni si ascoltano dipendente, specializzato nell’analisi dei media ancora, spesso, le stesse banalità. (web, tv, radio, stampa) e del loro ruolo nei con- Tra le note di brani brillantemente orecchiabi- testi politici, economici e sociali. li vengono ribaditi luoghi comuni e convenzio- Monia Azzalini ci presenterà una relazione sulle ni, talmente ben radicati da passare inosservati. rappresentazioni di genere nei media. Non è facile misurare quanto e come i signi- I dati sulla presenza femminile nei mezzi di in- ficati veicolati dai testi delle canzoni, ai quali formazione del mondo ci consentiranno di con- siamo esposti ripetutamente, possano influen- 9
zare la coscienza collettiva. I fumetti di produzione italiana più diffusi sono La musica e soprattutto le immagini distraggo- gli album della casa editrice Bonelli, di cui Al- no dai contenuti, evitando la reazione negati- berto Ostini è sceneggiatore. va che potrebbe essere provocata dalla sola let- A chi meglio di lui avremmo potuto chiedere tura dei testi. una presentazione dell’evoluzione dell’immagi- Le potenzialità delle canzoni, come veicolo di ne della donna nel fumetto? cultura di massa, ci inducono a sperare in un Contributi importanti dunque, per cercare di linguaggio musicale più attento, in grado di costruire insieme immagini di donne e uomini trainare il cambiamento, far crescere l’identità non stereotipate, per salvaguardare i diritti fon- femminile, emancipare donna e uomo. damentali della Persona, in particolare quelli di Il conferimento del premio Nobel per la Let- donne e bambine. teratura a Bob Dylan è senza dubbio il ricono- Modificare la percezione delle donne, superare scimento a un artista che ha saputo offrire un l’immagine delle donne come oggetto sessuale modo diverso di guardare le cose ed è stato ca- e gli stereotipi relativi ai loro ruoli nella fami- pace di rendere i testi delle canzoni influenti, glia e nella società. versi in musica che arrivano al cuore e alle men- Insieme alla sensibilità dell’opinione pubblica ti di milioni di persone. cresce l’esigenza di avere regole normative per La musica come colonna sonora delle esperien- evitare un utilizzo dell’immagine discriminato- ze delle ragazze degli anni ’70 è il tema dell’inter- ria e offensiva. vento di Anna Celadin, che ripropone in sintesi A tal fine nel 2013 la giunta di Palazzo Mari- la ricerca realizzata in occasione della giornata no, attraverso la delibera Indirizzi fondamentali mondiale della donna 2017 dalle donne della in materia di pubblicità discriminatoria e lesiva del- lega Spi Forlanini. la dignità della donna, ha approvato le regole per Le canzoni più significative per le donne, in la valutazione dei messaggi da affiggere sugli quel decennio di conquiste nel campo del di- spazi in carico all’amministrazione comunale. ritto di famiglia, del lavoro e per l’autodeter- Un esempio di come le norme procedono di minazione. pari passo con l’evoluzione del costume e del- Parlare del rapporto tra donne e teatro nella sto- la presa di coscienza collettiva. Processo a cui, ria ci porterebbe a complessi approfondimen- come Coordinamento donne Spi Lombardia, in- ti sull’evoluzione del personaggio femminile a tendiamo contribuire. partire dal teatro greco, dove le donne figura- La scelta della data di questo convegno è stata no come protagoniste, pur non essendo né at- determinata da esigenze di calendario delle ini- trici né autrici. ziative Spi, ma la coincidenza con un importan- Ancora ai tempi di Shakespeare la professio- te e triste anniversario, suggerisce una riflessio- ne teatrale era considerata di stretta pertinenza ne: oggi ricorre il 25° anniversario della morte maschile, nonostante nella produzione shake- di Falcone, un uomo che dell’impegno sociale e speariana ci siano personaggi femminili intra- civile ha fatto una ragione di vita. montabili. Ricordare Falcone significa raccogliere la sua Per ‘recuperare’ un’esclusione dalla scena subita eredità di impegno sociale che, credo sia rac- dalle donne fino al Cinquecento, abbiamo invi- chiusa in una sua frase famosa: “che le cose siano tato Sofia Alleva, una giovane attrice, a rappre- così, non vuol dire che debbano andare così, solo che sentare il rapporto tra donne e teatro, attraver- quando si tratta di rimboccarsi le maniche ed inco- so monologhi scelti per l’occasione. minciare a cambiare, vi è un prezzo da pagare, ed è, In una panoramica dedicata alla società dell’im- allora, che la stragrande maggioranza preferisce la- magine non poteva mancare uno sguardo sul mentarsi piuttosto che fare”. mondo dei fumetti, un mondo complesso e Noi siamo qui oggi per cercare di fare, per con- sfaccettato, con caratteristiche e tradizioni di- dividere idee e cercare di produrre cambiamen- verse, dal fumetto americano a quello giappo- ti nell’immagine di donne e uomini e costruire nese, a quello italiano. con i giovani una società inclusiva. 10 Numero 1/2 • Gennaio-Febbraio 2018
Le rappresentazioni di genere nei media Monia Azzalini Ricercatrice Osservatorio di Pavia Media Research I o vi parlerò della rappre- sentazione di genere nei media con qualche numero più degli uomini. Il fatto che i mass-media, in gene- rale, sottorappresentano dal alla mano poiché nella mia punto di vista numerico le attività di ricercatrice svolgo donne vuol dire che rappre- e ho avuto occasione di svol- sentano in maniera distorta gere diverse ricerche, sia di la realtà, quella fuori dagli tipo quantitativo cioè le ri- schermi, fuori dai quotidia- cerche che alla fine fornisco- ni e fuori dalle radio. no dei risultati numerici sia Vediamo qualche dato. ricerche di tipo qualitativo Questi sono i risultati di che riflettono un po’ più ap- vent’anni di ricerca di un profonditamente su questio- importante progetto in- ni di contenuto. ternazionale che si chiama La rappresentazione di genere nei mass-media Global Media Monitoring Project che riguarda i si caratterizza per uno squilibrio (storico direi mass-media di informazione e di cui sono coor- io) a svantaggio delle donne, che sono meno dinatrice a livello nazionale con Claudia Pado- presenti degli uomini, dal punto di vista nu- vani dell’Università di Padova. merico, e per la ricorrenza di stereotipi sessisti Questo progetto è nato nel 1995 in occasio- più o meno palesi. Stiamo dunque parlando di ne della Conferenza di Pechino, la conferenza problemi di mancanza di equità, di parità, sia mondiale delle Nazioni Unite, sulle donne, che in termini quantitativi che qualitativi. terminò a settembre con una Dichiarazione e Ho scelto per iniziare la mia relazione questa Piattaforma d’azione fondamentale per la que- immagine un po’ suggestiva che rappresenta stione dei media e cioè riconobbe che i media la squadra degli Avengers, un po’ vecchia, del sono un settore strategico per il miglioramento 2012, ma si vede già come anche l’immagina- della condizione delle donne di tutto il mondo. rio dei super eroi si è innovato. Abbiamo qual- Nacque così un progetto diffuso a livello in- che super eroina. Tuttavia predominano ancora ternazionale che vide l’adesione di 71 paesi nel i super eroi maschili. Anche questo costruisce 1995 e che ora vede l’adesione di 114 paesi al un immaginario stereotipato, perché in tutti i mondo. Un progetto di analisi dei contenuti paesi del mondo la popolazione femminile co- delle news, delle notizie di radio, di stampa e di stituisce all’incirca la metà della popolazione televisione e dal 2015 anche di internet e twit- complessiva. In Italia addirittura siamo arrivati ter cioè i cosiddetti nuovi media digitali. a 51,7 per cento di donne, quindi le donne sono Questo progetto si svolge ogni cinque anni, è un 11
progetto abbastanza oneroso e complicato quin- portato ma che è interessante: noi siamo arrivati di viene svolto solo ogni cinque anni, per fornire in Italia a una rappresentanza politica naziona- agli aggiornamenti dell’Onu sullo stato di avan- le del 30 per cento circa tra la Camera dei De- zamento degli obiettivi di Pechino dati sul pro- putati e il Senato, ora, tutte le ricerche che ho gresso delle donne nei contenuti dei media. avuto l’occasione di svolgere da quando si è av- Come potete vedere qui abbiamo tre linee che viata l’ultima legislatura dicono che la presenza indicano la percentuale delle donne che fanno delle donne politiche nei Telegiornali è dimez- notizia o che sono intervistate nella radio, nella zata rispetto a quella reale, è attorno al 15 per stampa quotidiana e nella televisione dal 1995 cento. Poi a seconda del campione della ricerca, al 2015. Le tre linee rappresentano: il dato ita- a seconda che consideriamo solo i TG, i giorna- liano (la linea nera), la linea con i puntini i dati li radio, la stampa eccetera, questa percentuale europei e la linea con i trattini il dato mondiale. può un pochino diminuire o un pochino cresce- Come vedete a livello nazionale dove siamo pas- re, però si aggira sempre attorno al 15 per cen- sati dal 7 per cento di donne nel 1995 al 21 per to. Questo vuol dire che i media dimezzano la cento nel 2015, c’è stato un incremento. An- rappresentanza reale e danno in qualche modo che a livello europeo ed internazionale c’è stato un contributo a ridurre la visibilità femminile. un incremento lungo il ventennio: 16 per cento Vediamo ora i risultati di questa ricerca che è era il dato di partenza a livello europeo, l’Euro- una ricerca svolta a livello europeo dall’Osser- pa è arrivata ora a una rappresentanza femmini- vatorio di Pavia insieme all’Università di Liver- le pari al 25 per cento, mentre a livello globale pool, di Padova e di Szeged, in Ungheria, per si partiva da un 17 per cento nel 1995 e si arri- l’European Institute for Gender Equality, nel vava al 2010 con il 24 per cento che è un dato 2013. Un monitoraggio su 56 canali TV di 28 stabile dopo cinque anni, nel 2015. paesi europei, ovvero le principali TV pubbli- Questi dati cosa ci dicono? Ci dicono che il pro- che e le principali TV private dei paesi degli gresso delle donne c’è ma è troppo lento. Di Stati membri. questo passo, si è calcolato che bisognerà atten- Abbiamo contato nei contenuti non solo del- dere fino al 2040 per avere un’equa rappresen- le news – qui abbiamo solo televisione – ma in tazione delle donne dei media. tutti i generi televisivi, fatta eccezione per la Ovviamente la questione è estremamente com- pubblicità e la fiction: 40.651 persone, di cui plessa perché non è che i media siano brutti e donne il 36 per cento. cattivi e non vogliono le donne, ci sono delle Se poi andiamo a vedere il posizionamento ragioni, che studiosi e studiose conoscono mol- dell’Italia vediamo che non siamo fanalino di to bene, che spiegano il perché le donne sono coda in questo caso, ci collochiamo sopra la me- meno presenti degli uomini, ma queste ‘ragio- dia europea del 36 per cento con una media del ni’ non possono giustificare il fatto che i mezzi 38 per cento per i canali Rai 1 e Canale 5 che d’informazione non danno spazio a tutti. erano le due TV nazionali che abbiamo incluso Io faccio sempre questo esempio quando mi nel campione di monitoraggio. trovo in ambito pubblico: se io adesso esco di Abbiamo però paesi come la Spagna, la Litua- qui e mi rompo una gamba, questo fatto fa no- nia, la Lettonia, la Finlandia i paesi del Nord tizia a casa mia, se Trump esce dalla Casa Bian- Europa che sono messi meglio di noi. ca e si rompe una gamba fa notizia in tutto il Andiamo a vedere i grafici successivi dove vor- mondo. Evidentemente la probabilità che una rei cercare di farvi capire come i numeri posso- persona ha di fare notizia dipende anche dal suo no svelarci come l’immaginario televisivo sia un ruolo sociale e politico. immaginario stereotipato, non nel senso ecla- Ci sono tuttavia delle reticenze da parte dei me- tante come lo sono pubblicità che hanno claim dia a dare visibilità alle donne che pure sono en- tipo “a San Valentino mettila a 90 gradi”, come trate pienamente nel mondo del lavoro e nelle ci ha raccontato la Vice presidente Ugguccio- istituzioni, e anche a livelli apicali. ni, e come alcune pubblicità senza nemmeno il Vi faccio l’esempio di un dato che qui non ho claim, con le sole immagini dimostrano. I dati 12 Numero 1/2 • Gennaio-Febbraio 2018
svelano un immaginario stereotipato in manie- ri macro dei programmi ma i generi più detta- ra sottile. Io dico sempre come le polveri sottili. gliati. Sono scritti in inglese ma si comprendo- Noi andiamo in giro, le respiriamo ma mica le no abbastanza chiaramente: vedete che le donne vediamo, non ce ne accorgiamo però inquinano raggiungono il 75 per cento in programmi de- il nostro corpo. Ci vogliono gli strumenti di ri- dicati a beauty and style cioè bellezza e stile. cerca in grado di rilevarli, di misurarli e di dire Poi abbiamo health and well-being (52 per cen- che il PM 10 è elevato e quindi è nocivo per la to), quindi vuol dire salute e benessere, poi ab- nostra salute. Allo stesso modo questi risultati biamo famiglie e relazioni, relazioni amicali, fa- quantitativi dicono: ‘attenzione!, L’immagina- miliari e amorose, (50 per cento). Poi abbiamo rio TV – ma poi il ragionamento può essere ap- scienza – questo è un dato interessante, perché plicato anche ad altri media – è un immagina- qui abbiamo una buona presenza femminile (50 rio stereotipato in quanto sbilanciato’. per cento). Poi i chat talk show, che sono i pro- Le donne nel complesso sono un terzo rispet- grammi di chiacchera del pomeriggio per in- to agli uomini; vediamo ora la situazione per i tenderci, quelli che si possono vedere specie su vari generi: l’intrattenimento e il factual – che alcuni canali Mediaset il pomeriggio, con circa include tutti quei programmi dedicati ad argo- il 48 per cento di donne. menti quali bellezza, giardinaggio, casa, sport, Andiamo invece a vedere cosa c’è in fondo a motori eccetera – e poi le news. questo istogramma, dove le donne sono meno Nell’intrattenimento e nel factual la percentua- presenti: nei programmi di sport 9 per cento e le femminile è un po’ più elevata della media: nei programmi dedicati alle macchine e ai mo- 41 e 40 per cento. Nelle news 34 per cento. tori (5 per cento). Ma vediamo questo grafico successivo ancora Questi numeri che sono numeri su più di più interessante, andiamo a vedere non i gene- 40mila casi quindi numeri rappresentativi – la 13
metodologia utilizzata è una metodologia piut- sono i nuovi media; però, in molti casi, è la vec- tosto rigorosa – ci danno conto di un immagi- chia radio, la vecchia televisione o il vecchio nario stereotipato anche per la collocazione del- quotidiano che viene veicolato sui nuovi device, le donne nei vari generi dei programmi. sullo smartphone, sul tablet eccetera, ma i con- Vediamo ora le percentuali delle donne per ruolo. tenuti sono sempre quelli. Le donne sono presenti in misura del 49 per I dati suoi nuovi media, che qui non ho porta- cento come main presenters, in italiano le con- to, non sono molto dissimili da quelli sui me- duttrici dei programmi, e il 46 per cento come dia tradizionali, non li ho portati perché non persone comuni. Sono poi presenti in numero era possibile fare un confronto su vent’anni e a abbastanza elevato, con il 45 per cento, come me interessava anche fare un discorso proprio di reporter giornaliste, 36 per cento come celebrity. tipo storico. Solo il 25 per cento come news subject, cioè og- Cosa dobbiamo fare? Credendo ancora in quel- getto di notizia, donne che fanno notizia, e devo lo che a Pechino si diceva e si scriveva più di dire che ‘dentro’ questo 25 per cento, che è un vent’anni fa, siccome i progressi della tecnolo- dato che ricorre spesso nelle ricerche, in un caso gia hanno permesso la creazione di una rete glo- su quattro le donne fanno notizia perché vitti- bale che trascende le frontiere nazionali , che me. Poi sono molto poco presenti come esper- influenza la politica dei poteri pubblici, gli at- te, come portatrici di expertise, di professiona- teggiamenti e i comportamenti degli individui lità, come rappresentanti la professionalità. E, soprattutto bambini e giovani, i media vanno vedete qua il dato sulle politiche a livello eu- visti per la loro possibilità di contribuire più at- ropeo, questo è ovviamente un dato medio eu- tivamente al progresso delle donne. ropeo, però abbiamo il 16 per cento a fronte di I media hanno un’incidenza e il loro potere, una media di rappresentanza politica europea detto in due parole, può in qualche modo sfa- che – ho visto di recente gli ultimi dati – è del vorire le donne oppure essere utilizzato in ma- 30 per cento. niera favorevole alle donne. Dove sta il problema? Qui lo ribadisco con una Vi parlerò quindi di questo progetto che è un frase sullo sfondo di qualche fotogramma sim- progetto che è nato dall’Osservatorio di Pavia bolico di Quarto Potere. in partnership con le giornaliste di GiULiA – Karen Rosse che è stata la leader manager del una rete che conta ormai più di mille giornali- progetto europeo che vi ho presentato e che è ste in tutte le venti regioni italiane – la Rappre- una studiosa di fama internazionale in materia sentanza in Italia della Commissione Europea, è di media e gender ha scritto questa frase che io a Roma, e la Fondazione Bracco. trovo molto efficace: “Se quello che vediamo, leg- Questo progetto è nato da una riflessione sui giamo e sentiamo sono voci maschili, prospetti- dati che avevamo a disposizione e sull’idea di ve maschili, notizie maschili allora le donne con- fare qualcosa per promuovere la visibilità del- tinueranno a essere inquadrate come osservatrici le donne nei media. Specialmente la visibilità passive piuttosto che cittadine attive”. delle donne professioniste e competenti perché Con questa frase passiamo a ‘dove sta il proble- è necessario che loro trovino lo spazio che meri- ma’, se l’immaginario dei media è sbilanciato tano perché le donne di passi in avanti ne han- ed è stereotipato. Il problema sta negli effetti no fatti e i media non sono abbastanza rapidi e sociali dei media cioè che l’immaginario colti- aggiornati come lo è la realtà. vato dai media è un immaginario che costruisce Parlando con le amiche giornaliste dicevano: poi aspettative sociali e modelli di riferimento. “Sai com’è?! Si lavora spesso in fretta e quando Questo è il problema, è questa la grandezza e la si tratta di intervistare qualcuno per esempio si rilevanza del problema, che i media non sono chiama il solito esperto di turno”. avulsi dalla realtà. I media fanno parte della no- L’esperto di turno può anche essere una donna, stra realtà e sono importanti per le generazio- può essere un’esperta e allora abbiamo detto to- ni nuove perché sempre più le nuove generazio- gliamo di mezzo l’alibi che le donne non ci sono ni fanno riferimento ai media anche se magari o non sono disponibili perché le donne ci sono, 14 Numero 1/2 • Gennaio-Febbraio 2018
hanno raggiunto in molti settori livelli apicali li sottili dati dalla scarsa presenza delle donne e e quindi creiamo una banca dati in modo che dalle fortissime asimmetrie di genere. Le vedre- giornalisti, professionisti di media ma anche tut- te bene queste asimmetrie di ruolo nel video, ti quelli che organizzano dei panel, degli eventi quindi non aggiungo nulla di più, speriamo che abbiano delle donne da interpellare come esper- il video funzioni perché è più chiarificante di te, professioniste che possono anche svecchiare me. (video) il linguaggio dei media e il linguaggio pubbli- Questo video è un video realizzato qualche anno co, quantomeno perché per lungo tempo queste fa per promuovere il progetto. Ho dimenticato voci sono state voci non ascoltate. L’apporto delle di dire che dal progetto la Fondazione Bracco donne può essere un apporto fresco perché poco ha voluto realizzare anche un libro. Magari Ca- ascoltato e siccome le donne hanno una storia di- rolina Perfetti, a cui ne ho portato una copia, versa possono anche portare prospettive magari può mostrarlo se vuole. È un libro che si trova più nuove, più innovative e interessanti. in libreria, edito da Egea, che raccoglie quindi- Quindi abbiamo realizzato questa banca dati: ci storie di queste esperte dell’ambito STEM, 100esperte.it. Siamo partite dalle esperte in con l’idea che il cosiddetto storytelling e cioè il ambito STEM, e cioè scienza, tecnologia, in- racconto, in questo caso autobiografico, possa gegneria e matematica, perché le STEM sono essere interessante per le nuove generazioni per un settore strategico per lo sviluppo del paese, avere dei modelli di riferimento, e per avere dei perché abbiamo molte donne STEM e tutte le modelli a cui guardare anche attraverso questi donne che hanno fatto carriera in quest’ambi- racconti. Quindi ci sono quindici storie e poi to l’hanno fatto per titoli e meriti e quindi non l’autopresentazione di quasi tutte le cento possono certo essere accusate di essere state in- esperte nella banca dati attraverso un tipo di serite nella banca dati per qualche ragione di scrittura abbastanza simile ai tweet per accatti- cooptazione. vare un po’ le nuove generazioni che sono abi- Io vi invito a visitare questo sito internet dove tuate a questi linguaggi molto più sintetici e c’è la banca dati a disposizione che si trova molto più rapidi. all’indirizzo www.100esperte.it . Colgo l’occasione della presenza del segretario Landini per invitarlo anche in quanto segreta- rio a usufruire di questo sito perché abbiamo molte donne esperte per esempio in robotica, in innovazione tecnologica, industria, riduzio- ne dell’impatto ambientale, dell’inquinamen- to; sono ingegnere, matematiche, scienziate che lavorano nel mondo della biologia e della geo- logia eccetera, eccetera. Infine voglio farvi vedere con un video molto più chiarificante di tutto quello che vi ho det- to, che mostra cosa succede nella televisione ita- liana, per esemplificare in maniera chiara come sia nata l’idea di questo progetto da parte di chi la televisione la guarda per mestiere quindi con un occhio un po’ diverso da chi magari la guar- da per avere solo delle informazioni. Questo è un video montaggio che dura qual- che minuto che abbiamo utilizzato per lanciare il progetto 100 donne contro gli stereotipi. Il pro- getto si chiama così perché gli stereotipi, come ho cercato di spiegare, sono proprio anche quel- 15
La violenza di genere nelle canzoni pop Sveva Magaraggia Sociologa Università Milano Bicocca H o ascoltato con mol- to piacere le parole del vicepresidente del consiglio prestato molta attenzione a questo confine e poi ho guar- dato quali modelli di ma- comunale e sono molto con- schile e di femminile, quin- tenta di poterci confrontare di di uomini e donne. Il mio su queste tematiche. lavoro a livello metodologi- Vi presento una ricerca sul- co è speculare, se vogliamo, a le rappresentazioni della vio- quello che fate voi a Pavia, è lenza di genere nella musi- una ricerca qualitativa quin- ca Italiana che ho condotto di i dati non sono rappresen- e che è stata pubblicata nel tativi statisticamente. testo Relazioni Brutali. Gene- Cosa significa? A me non re e violenza nella cultura me- interessa dire: “questa nar- diale scritto con Elisa Gio- razione prevale sulle altre mi, una collega dell’Università di Roma Tre. Il narrazioni”, bensì voglio capire quale sia il ven- nodo che mi ha portata a condurre una ricerca taglio di immagini che troviamo in un certo sulla musica è stata la consapevolezza che si sia tipo di musica italiana. studiata a fondo la rappresentazione delle don- La musica è un qualcosa di terribilmente serio, ne e degli uomini nella pubblicità e in televi- perché ci accompagna sempre. I ragazzi sono sione, ma molto meno nella musica. impregnati di canzoni, cresciamo tutti cantic- In particolare mi sono chiesta se nella musica ci chiando delle canzoni e apprendendo da lì mo- siano gli stessi stereotipi utilizzati anche nei me- delli e ruoli sociali. dia quando si parla di violenza maschile contro Ho individuato cinquantatre canzoni, tra le le donne. Ad esempio: anche qui l’uomo violen- canzoni italiane scritte dal 1970 in poi, con ri- to viene de-responsabilizzato perché si parla del ferimenti alla violenza più o meno espliciti. raptus di follia? E cosa succede delle vittime o Devo fare una premessa che per me è molto im- delle donne sopravvissute? Come si parla di loro? portante. Riecheggia questa retorica della responsabiliz- Vi farò vedere degli stralci, dei brani delle canzo- zazione delle vittime/sopravvissute anche nella ni molto volgari, molto violenti e alcuni molto fa- musica? Questa è la prima domanda. stidiosi. Lo dico perché conosciamo i numeri del- Altra domanda, che in parte è già stata citata ri- la violenza, l’Istat ci dice che in Italia una donna guarda il confine tra amore e violenza nelle can- su tre ha subito una qualche forma di violenza. zoni. Per la televisione sentivamo citare il famo- In questa stanza siamo più di tre donne quindi vi so Amore criminale, nella musica cosa succede? Ho invito a proteggervi, perché il materiale che fac- 16 Numero 1/2 • Gennaio-Febbraio 2018
cio vedere può dare molto fastidio. Ma ritengo sia Canta Emis Killa, canzone del 2016. Su YouTu- fondamentale andare ad analizzare questi testi, io be a ieri aveva due milioni e mezzo di visualiz- stessa sono rimasta molto stupita perché non pen- zazioni quindi non stiamo parlando di cantan- savo potessero esistere delle canzoni così esplicite. ti marginali, magari noi non li conosciamo ma i Ho cercato di raggruppare le canzoni in alcuni giovani e le giovani sicuramente le conoscono. “Io tipi, a seconda delle retoriche che presentano. amo tutte le donne a patto che rimangano zitte. Sem- Il primo tipo è quello della retorica del io non pre appresso a ‘ste cagne, dovevo fare il dog sitter. Non valgo nulla come donna o al maschile le don- c’è amore per ‘ste tipe, sono fini quando le pieghi. Que- ne sono tutte delle prostitute, qui ho raggruppato sta è così larga qua dietro che mentre la fotto c’è l’eco”. le canzoni in cui le donne vengono svilite, di- Altro tipo di musica, la canzone Vittima dei sprezzate e degradate spesso in senso sessuale. Modà: “Ti chiamo stupida, ti prendo pure l’anima, Questo accade sia nei brani cantati dalle donne, spogliati senza dolcezza e senza regole e poi giurami che quindi che presentano il punto di vista femmi- sei pazza di me. Godo nel vederti persa vittima del- nile, che nei brani cantati dagli uomini. Ho no- la mia rabbia”. tato, facendo questa ricerca, che gli autori sono Questo video, e lo dico giusto per darci un’idea, prevalentemente uomini. Non c’è neanche un su YouTube a ieri aveva più di otto milioni di brano scritto solo da una donna, al massimo in visualizzazioni. coppie miste. Poi un caso, che forse conosciamo un po’ di più, Nei brani cantati dalle donne – che presentano è il caso di Fabri Fibra. Nel 2004 esce questo suo quindi un punto di vista femminile – traspare album che di fatto non è altro se non una escala- questo malessere causato dal trovarsi in una po- tion di misoginia in cui la voce narrante è espli- sizione svilente all’interno delle relazioni d’a- citamente la voce dell’uomo violento. Un bra- more e in una relazione che è incapace di dare no giusto per capire di che cosa stiamo parlando un riconoscimento pieno dell’altra. perché sono situazioni molto pesanti. Già quarant’anni fa Loredana Bertè lamentava: Fabri Fibra racconta: “Pensando con una canna di “Se cercavo di essere seria per lui ero solo un pagliac- troppo questa l’ammazzo così sta ritardata dopo i primi cio e poi mi diceva sempre non vali che un po’ più di due cannoni si addormenta e non si accorge che le tolgo niente”. Quindi donne rappresentate come degli i pantaloni. Io mi abbasso le mutande e inizio a scopar- oggetti di scarso valore che possono essere rega- ci nel sonno. Le ragazze sono così, sono tutte molto stra- late, acquistate, vendute o prestate non prima ne, si dividono in due gruppi, le mignotte e le puttane”. di avere partecipato al soddisfacimento del pia- Difficile non notare nella canzone la presenza di cere maschile. questa retorica che troviamo molto spesso nei E ancora Anna Tatangelo in un brano più recen- media, definita da noi che ci occupiamo di que- te ci dice: “Ti sembro quasi una farfalla, un giocat- ste cose, slut shaming. tolo, una palla sì da prendere”. Cosa vuol dire? Lei è addormentata, semisvenu- In altre canzoni, invece, questo legame tra una ta, non ha alcun controllo né del proprio corpo né concezione de-umanizzante della donna, rap- della propria condotta sessuale. Lui la violenta ma presentata come non umana, e lo sfruttamen- lei viene connotata negativamente, viene punita to sessuale, la violenza si fa molto più esplicito. in quanto prostituta anche se di fatto era lì svenu- Questo legame viene esplicitato. “Donne picco- ta e non aveva alcun controllo sul proprio corpo. le come stelle c’è qualcuno che le vuole belle. Donna Due anni dopo questo album – che ha suscitato solo per qualche giorno poi ti trattano come un por- molte proteste – sempre lui va avanti a cantare: no. Donne piccole violentate molto quelle delle bor- “Non conservatevi, datela a tutti anche ai cani. Se non gate, ma quegli uomini sono duri quelli godono come me la dai io te la strappo come Pacciani”. muli”. Canzone cantata da Mia Martini nell’89. In questo primo gruppo di canzoni si dà voce al Il rap italiano contemporaneo presenta un uni- disprezzo per una sessualità femminile e alla fru- verso poetico in cui questa oggettivazione sessua- strazione dovuta a una aspettativa maschile non le delle donne viene accompagnata in modo siste- soddisfatta: l’aspettativa di dominare in modo matico allo svilimento morale e fisico delle donne. selvaggio le donne. È molto interessante vedere il 17
ruolo maschile, si esprime rabbia e frustrazione, mo diventa il giustiziere, diventa quello che di- si canta una relazione tra i due sessi che è regre- fende tutti gli altri uomini. dita, che è quasi bestiale, in cui il rispetto e il ri- La canzone inizia col presentare il ritratto di tre conoscimento non giocano alcun ruolo e in cui la ragazze diverse: “Una scema tra le lenzuola, la se- violenza è permessa ed è addirittura legittimata. conda si chiama Carla non parla, fa prima a darla Secondo gruppo di canzoni io le ho chiamate via e la terza è la peggiore troia della storia”. quelle che fanno in qualche modo eco alla retori- Il cantante in tutta questa lunghissima canzone ca: mi picchia perché me lo merito al femminile op- a un certo punto si dichiara maschilista e dice: pure ti picchio perché ti comporti male. “Il mio modo di essere è strano non è compatibile con Questa seconda tipologia di canzoni giustifica l’essere umano” e in questo modo riesce ad attiva- il ricorso alla violenza come un provvedimento re una configurazione che è molto nota all’inter- correttivo: ti picchio perché ti stai comportan- no dei media che è quella della de-responsabiliz- do male. È un comportamento disciplinatorio zazione dell’uomo violento attraverso l’alterità, la nei confronti di una donna. Le colpe di queste ‘mostrificazione’. Non sono umano sono un mo- donne, in queste canzoni, risiedono nell’avere stro, ecco perché mi comporto così. una condotta che il partner ritiene immorale e Purtroppo il video di questa canzone, che vi di- inappropriata. cevo raggiunge solo su YouTube, nove milioni di Paradigmatica anche qui una per tutte, una can- visualizzazioni, mostra esplicitamente e con do- zone che si chiama Yoko Ono di Salmo, anche lui vizia di particolari le uccisioni di queste tre ra- molto seguito su You Tube. Il video che adesso gazze, l’espressione di terrore e lo sgomento che vado brevemente a narrarvi, sempre a ieri, ave- si cristallizza sui loro volti mentre lui le ammaz- va più di nove milioni di visualizzazioni. Can- za, così il femminicidio diventa uno spettacolo zone del 2011. che questo cantante ci offre. La Yoko Ono che viene richiamata nel titolo è un Un altro gruppo di liriche, e come vedete sempre po’ l’emblema di tutte le donne che si approfitta- più sono canzoni in cui scompare il punto di vi- no di uomini ricchi e famosi, li circuiscono e si sta femminile, sono quelle del ti picchio perché sono arricchiscono alle loro spalle. Viene usata in que- geloso quindi numerosissime canzoni in cui la rab- sto modo: queste donne meritano la morte e Sal- bia dell’uomo, dell’autore, e la sua vocazione pu- 18 Numero 1/2 • Gennaio-Febbraio 2018
nitiva prendono la forma della rivalsa su una don- ne del femminicidio, e non solo nelle cronache na che è colpevole di averlo fatto ingelosire, qui giornalistiche. “Mi dicevano gli amici ‘apri gli oc- compare esplicitamente la tematica della gelosia. chi quella donna non ti sposa per amore / finge un Una prima forma di punizione della donna che bene che non prova pensa solo a sistemarsi’[...] lei tradisce è di nuovo quella dello slut shaming. mi dice delinquente proprio a me /lì per lì non c’ho Mondo Marcio è un altro rapper, anche lui ar- più visto, l’ho afferrata per la gola e sempre più / la riva ai due milioni di visualizzazioni su You- stringevo forte e gli occhi suoi sembravano più gran- Tube quindi è molto presente in quel mondo, di [...] era fredda la sua pelle, io guardavo e non ca- ed è molto più esplicito, in qualche modo rive- pivo” (Una storia come questa, Adriano Celen- la l’origine del risentimento nei confronti delle tano 1971). donne. Loro sono arrabbiati e le picchiano per- Chiudo con una canzone molto interessante, ché è una risposta alla volontà della partner di perché capace di sintetizzare molte questioni sottrarsi al controllo e all’esclusività del posses- nodali: vi porto l’esempio, perché molto gio- so del fidanzato. vane, di GionnyScandal – rapper venticinquen- Canta Mondo Marcio: “è brutto sapere ma dove ne toscano – ma voglio citare anche Perché, Alex vai con tutto quel sedere? Le tue chiappe sono un mare Britti, 2015; Barbara, Piotta, 2015; La signora in cui mi butto con piacere. Vedi ho scritto una can- del quinto piano, Carmen Consoli 2015. zone per le donne indipendenti quelle che se ne vanno GionnyScandal si rivolge prima al ragazzo vio- con il tuo cazzo tra i denti, le donne moderne voglio- lento e poi direttamente alla ragazza coinvolta, no solo scoparsi i tuoi amici”. dicendole di reagire, di denunciare. Il cantan- Di nuovo si tratta di un cantante abbastanza fa- te stesso poi si posiziona all’interno del gene- moso ed è molto interessante perché la gelosia re maschile mettendone a tema la fragilità: “in si sovrappone a questa ambizione che alcuni di fondo sei stato tu a far finire questa storia/anch’io questi cantanti hanno di punitori del mondo sono geloso di ogni tipa/ma se mi molla butto via l’a- femminile. È un fustigatore di costumi, perché nello, non la mia vita/ora lei in borsa oltre ai truc- la partner di Mondo Marcio cantata qui rappre- chi e al telefonino/per colpa tua tiene uno spray al pe- senta tutte le donne moderne, quindi questa peroncino/di notte piange, non esce da sola perché ha canzone è una sorta di ammonimento nei con- paura di incontrarti, fatti due domande!/ Ti senti fronti delle donne che non rispettano dei ruoli così grande, fammi capire./Se dici di amarla che sen- di genere tradizionali. Come fa? Stigmatizza un so ha farla soffrire? [...] chiusa a chiave/dentro un aspetto fisico non normativo: tutto quel sedere. E incubo dal quale tu pensi non ci si possa più sveglia- lo rende un oggetto, uno strumento del piacere re/ma adesso fai la cosa giusta, vallo a denunciare. maschile: è un mare in cui mi butto. [...] tu non hai perso, è lui che ha perso te/il tuo sor- In altre liriche le sofferenze dell’autore vengono riso resta la vittoria più grande che c’è [...] sai a vol- presentate come motivo legittimo a picchiare, a te io mi vergogno ad essere un uomo/per colpa di qual- uccidere la compagna. Queste retoriche le trovia- che uomo che tanto uomo poi non è” (Vestita di Lividi, mo anche in canzoni che non appartengono al GionnyScandal, 2014). solo mondo del rap. Ad esempio Maracaibo scrit- Per concludere, voglio sottolineare come le can- ta da Colombo e Riondino. Anche in questo caso zoni qui raccolte ed esaminate mostrino una la violenza non viene criticata, ma appare natura- persistente, costante relazione dialettica tra le, è una normale reazione per punire il compor- amore e violenza. tamento immorale della vittima. L’ideologia dell’amore romantico è, ancora oggi, “Innamorata sì ma di Miguel. Ma Miguel non c’era, rappresentato come smarrimento e sacrificio di era in Cordigliera. Sì ma c’era Pedro, l’abbracciava sé, e non come ‘armonia’ e reciprocità. sulle casse. Tornò Miguel la vide e impallidì, il cuo- Di conseguenza le donne sono costruite come re suo tremò quattro colpi di pistola le sparò” con la figure che si immolano per amore e su cui gli musichetta che tutti conosciamo molto allegra. uomini possono scaricare la frustrazione dovuta E ancora, Celentano aggiunge il tassello del allo scarto fra mito e realtà della maschilità, tra ‘dolo d’impeto’, un evergreen nella narrazio- aspettative ed esperienze di genere. 19
Donne e teatro Maria Sofia Alleva Attrice H o scelto Il razzismo è una brutta storia di Ascanio Celestini e Monologo di Lot- quei cantanti li conosco ma credo che manchi la consa- pevolezza rispetto ad alcune te Stern dal Iubilaum di Georg tematiche e questo ha molto Tabori, che avete appena sen- a che fare probabilmente con tito perché sono molto diver- l’educazione. si. Ho pensato che potessero Da donna quello che mi ver- essere inerenti a quello di cui rebbe da dire è che ho scoper- stiamo parlando, in primis to ultimamente che l’uomo per il riferimento alla musica, di per sé non ha la consa- alle canzoni che volutamente pevolezza di quello che pro- scopre immaginari in cui la va una ragazza o una donna, figura femminile assume dif- per esempio per strada. Non ferenti connotazioni. ce l’ha perché pensa, sente e Il primo monologo, come ho detto, è di Asca- vive in modo differente quindi quello che per un nio Celestini e di solito lo interpreta lui. Inter- uomo o un ragazzo è un semplice gesto o una pretato da una donna sortisce necessariamente semplice parola, per una donna è qualcosa che un effetto differente. Credo sia centrale l’idea di viene vissuto con molta più forza per non dire stereotipo che Celestini utilizza per parlare di violenza. tutti noi senza giudicare ma offrendoci la pos- È chiaro che la donna è soggetta a violenze con- sibilità di riflettere su alcune tipologie umane tinue. A me è capitato di essere abbordata, di che aprono alla vastità e alla complessità della essere pedinata in piena città alle tre del pome- società in cui viviamo. Queste ci mostrano, se- riggio, di essere invitata in casa. Credo che que- condo me, ancora oggi una contemporanea e ur- sto abbia molto a che vedere con l’educazione gente riflessione sull’incapacità della nostra so- che i ragazzi ricevono in famiglia e ad una man- cietà di integrazione sotto vari aspetti. cata trasmissione di alcuni valori quali il rispet- Rispetto alla specifica questione della figu- to della libertà altrui. Dopo aver parlato con ra femminile credo che Celestini abbia voluta- alcuni uomini ho notato un cambiamento nel mente – e io ho accolto positivamente questo percepire quanto una donna possa essere vitti- elemento – dare a questo personaggio una cer- ma di violenze. ta caratteristica che ha a che fare con la consape- volezza, spesso manchevole o addirittura inesi- Quando parlo di consapevolezza parlo proprio stente nelle giovani generazioni. Pensiamo alla di qualcosa di cui non ci accorgiamo e di cui le musica, alle canzoni di cui parlavo; molti di giovani generazioni si accorgono ancora meno. 20 Numero 1/2 • Gennaio-Febbraio 2018
Puoi anche leggere