NO AL SILENZIO: Analisi degli approcci alle politiche di investimento in materia di prevenzione degli ictus in Europa - Quotidiano Sanità
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NO AL SILENZIO: Analisi degli approcci alle politiche di investimento in materia di prevenzione degli ictus in Europa Supportato da:
No al silenzio: analisi degli approcci alle politiche di investimento in materia di prevenzione degli ictus in 1 Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna Contenuti 2 Approfondimento sul report 4 Riassunto esecutivo 7 Introduzione 12 Capitolo 1: La prevenzione è la priorità assoluta in materia di ictus in Europa 19 Capitolo 2: Allineare le priorità della prevenzione con le priorità di investimento 32 Capitolo 3: Nuovo slancio alle campagne di sensibilizzazione sull’ictus per un intervento tempestivo 40 Capitolo 4: Chi dovrebbe svolgere il ruolo principale? 45 Conclusione: Veicolare buone prassi per la prevenzione 47 Appendice: Informazioni sul sondaggio © The Economist Intelligence Unit Limited 2020
No al silenzio: analisi degli approcci alle politiche di investimento in materia di prevenzione degli ictus in 2 Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna Approfondimento sul report No al silenzio: analisi degli approcci alle politiche di investimento in materia di prevenzione degli ictus in Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna è un report indipendente scritto dall’Economist Intelligence Unit, promosso da The Bristol Myers Squibb–Pfizer Alliance. In questo report vengono prese in esame le misure politiche e di investimento relative alle buone prassi in materia di prevenzione degli ictus, fra cui le risorse per la formazione, la sensibilizzazione e la diagnosi. Per comprendere al meglio le variazioni della politica europea, la ricerca è stata condotta su cinque paesi rilevanti: Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna. I risultati emersi dal report si basano su un sondaggio che ha visto la partecipazione di oltre 250 fra dirigenti senior di associazioni di pazienti, personale e responsabili delle politiche e contribuenti del settore sanitario (pubblici e privati). Tutti gli intervistati si occupano della prevenzione e della gestione dell'ictus e/o del finanziamento di servizi per la prevenzione o la gestione dell'ictus. La rappresentatività degli intervistati è equamente suddivisa per i cinque paesi oggetto di indagine. (Consultare l’Appendice: Informazioni sul sondaggio.) Inoltre, le seguenti persone (elencate in ordine alfabetico), hanno generosamente contribuito alla stesura di questo report apportando le loro idee e opinioni. The Economist Intelligence Unit estende i ringraziamenti a : • Julio Agredano, fondatore e presidente di Fundación Freno al ICTUS, SPAGNA • Yannick Béjot, responsabile del dipartimento di neurologia generale, vascolare e degenerativa, Dijon Stroke Registry (EA7460), Ospedale Universitario di Digione, Borgogna, FRANCIA • Valeria Caso, ex presidente della European Stroke Organisation, Stroke Unit - Università di Perugia ITALIA • Antonio Di Carlo, primo ricercatore, Istituto di neuroscienze, Consiglio Nazionale delle Ricerche, ITALIA • Miquel Gallofré, ex direttore del programma ictus, Dipartimento della Salute, Governo autonomo della Catalogna,SPAGNA • Maurice Giroud, Dipartimento di Neurologia, Ospedale Universitario di Digione, Borgogna, Dijon Stroke Registry (EA 7460), FRANCIA • Trudie Lobban, Fondatrice e CEO, Arrhythmia Alliance, Regno Unito • Massimo Piepoli, Presidente, European Association for Cardiovascular Prevention and Rehabilitation, ITALIA © The Economist Intelligence Unit Limited 2020
No al silenzio: analisi degli approcci alle politiche di investimento in materia di prevenzione degli ictus in 3 Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna • Markus Wagner, Esperto senior, German Stroke Foundation (Stiftung Deutsche Schlaganfall-Hilfe), GERMANIA • Jamie Waterall, vice capo infermiere e presidente del Cardiovascular Disease Prevention System Leadership Forum, Public Health England, UK L'Economist Intelligence Unit è il solo responsabile del contenuto di questo report. I risultati e le opinioni espresse nel report non riflettono necessariamente le opinioni dello sponsor. Il rapporto è stato scritto da Becca Lipman ed edito da Elizabeth Sukkar dell’Economist Intelligence Unit. Marzo 2020 © The Economist Intelligence Unit Limited 2020
No al silenzio: analisi degli approcci alle politiche di investimento in materia di prevenzione degli ictus in 4 Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna Riassunto esecutivo L’onere economico dell’ictus pesa in modo sempre più crescente sui paesi europei. Malgrado le rapide riduzioni nei tassi di insorgenza di ictus e i miglioramenti nelle misure di prevenzione, le variazioni demografiche comportano un aumento del numero assoluto di incidenza dell’ictus. Tuttavia, la maggioranza degli ictus può essere prevenuta e gli attuali costi elevati a carico del sistema sanitario significativamente ridotti mediante risposte più efficaci e investimenti nelle attività di prevenzione.1 Al fine di supportare policy maker, operatori sanitari e contribuenti nella creazione di quadro strategico migliore per la prevenzione dell’ictus, il presente report illustra in che modo cinque paesi europei attualmente considerano e agiscono in materia di politiche e investimenti. Per comprende al meglio l’impatto delle politiche e gli ambiti oggetto di potenziali miglioramenti, questa ricerca è arricchita dalle opinioni di esperti sul campo in materia di prevenzione e strategie di gestione degli ictus. Il presente report si basa su un paper di ricerca pubblicato nel 2017 dall’Economist Intelligence Unit per Bristol Myers Squibb–Pfizer Alliance, Preventing Stroke, Uneven Progress,2,3 e approfondisce l’analisi di questi cinque paesi mediante un sondaggio e interviste dettagliate. I risultati principali della ricerca sono i seguenti: • I tassi di incidenza di ictus stanno diminuendo in Europa. Questo fattore è legato sia alle raccomandazioni per una vita sana che ai migliori interventi clinici per la gestione dei fattori di rischio quali ipertensione, colesterolo, fibrillazione atriale (FA), gestione del peso e fumo. Per un ulteriore passo in avanti, i governi dovrebbero adottare misure più strategiche in termini di supporto di altri interventi dalla dimostrata efficacia di riduzione del rischio di insorgenza di ictus. L’ampia maggioranza degli intervistati (84%) concorda nel sostenere che maggiori investimenti nella prevenzione ora contribuirebbero a ridurre i costi per il sistema sanitario sul lungo termine. • Sebbene i tassi medi di incidenza dell’ictus in Europa e a livello nazionale siano in calo, tali cifre nascondono delle disuguaglianze. Stando alla nostra ricerca, ogni paese europeo esaminato nel nostro studio potrebbe apportare miglioramenti significativi per far fronte alle disuguaglianze regionali. Un numero maggiore di casi di ictus con conseguente decesso è rinvenibile nelle popolazioni più povere e svantaggiate 1. “Stroke Action Plan Europe 2018-2030”, European Stroke Organisation, May 23rd 2018. https://eso-stroke.org/action-plan-stroke-europe-2018-2030-2/ 2. “Preventing Stroke: Uneven Progress”, The Economist Intelligence Unit, 2017. https://eiuperspectives.economist.com/healthcare/policy-approaches- stroke-prevention/white-paper/preventing-stroke-uneven-progress 3. A Karnad, A Pannelay, A Boshnakova et al., “Stroke prevention in Europe: how are 11 European countries progressing toward the European Society of Cardiology (ESC) recommendations?”, Risk Management and Healthcare Policy, Vol.11, 2018, pages 117-125. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/ articles/PMC6112781/#!po=75.0000 © The Economist Intelligence Unit Limited 2020
No al silenzio: analisi degli approcci alle politiche di investimento in materia di prevenzione degli ictus in 5 Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna su tutti i livelli. Gli esperti sostengono che una equa distribuzione delle cure assistenziali e delle risorse, unita a una migliore implementazione delle linee guida locali, regionali e nazionali, saranno obiettivi cruciali su cui dovranno basarsi le misure attuali e future volte alla riduzione dell’incidenza dell’ictus. • La maggioranza degli intervistati ritiene che il governo debba svolgere un ruolo maggiore nel finanziamento delle attività di prevenzione per l’ictus. La maggioranza (60%) degli intervistati ritiene che la carenza di finanziamenti pubblici volti alla prevenzione dell’ictus impedisca l’accesso ai reparti ospedalieri emergenziali sul lungo termine, in particolare in Germania (69%). Ciononostante, l’Italia, che spesso spicca come eccezione, presenti un punto di vista significativamente diverso (39%). • Iniziative di formazione e sensibilizzazione richiedono maggiori finanziamenti e sostegno statali. La maggioranza degli ictus può essere prevenuta e la prevenzione è di gran lunga meno costosa rispetto alla terapia acuta e al trattamento di lungo termine di un decorso post-ictus.4 Purtroppo, la maggioranza (71%) degli intervistati non ritiene che in molti comprendano l’impatto dell’ictus e in che misura sia un fattore responsabile di disabilità. Al fine di soddisfare l’obiettivo stabilito dalla European Stroke Organisation di una riduzione pari al 10% dell’incidenza assoluta di ictus5, la popolazione generale deve avere una maggiore percezione dell’infarto come emergenza medica e di come poter modificare i fattori di rischio aterosclerotico.6 Esistono molte campagne efficaci, del tipo “controlla il battito cardiaco” e “controlla il colesterolo”,7, 8, 9 e gli intervistati concordano nel ritenere che in futuro diventeranno sempre più importanti. Tuttavia, gli intervistati affermano che tali campagne sono in gran parte finanziate con risorse private e insufficienti. Per ottenere un impatto più ampio, occorrono maggiori finanziamenti statali. • L’implementazione delle linee guida cliniche può essere notevolmente migliorata. Soltanto il 39% degli intervistati ritiene che le più recenti linee guida in materia di gestione delle persone a rischio di ictus siano “in gran parte” o “interamente” implementate. Nel migliore dei casi, il 48% degli intervistati in Italia ritiene che tali linee guida siano “in gran parte” o “interamente” implementate, mentre in Spagna tale dato si ferma al 31%. La carenza di finanziamenti provenienti da enti statali e la mancanza di comprensione dei fattori chiave di rischio di ictus sono le principali barriere che ostacolano tale implementazione, stando agli intervistati. 4. “Stroke: Healthy living”, Centres for Disease Control and Prevention, January 31st 2020. https://www.cdc.gov/stroke/healthy_living.htm 5. B Norrving, J Barrick, A Davalos et al., “Action Plan for Stroke in Europe 2018–2030”, European Stroke Journal, 2018. https://actionplan.eso-stroke.org/ images/2396987318808719.pdf 6. “Stroke Action Plan Europe 2018-2030”, European Stroke Organisation, May 23rd 2018. https://eso-stroke.org/action-plan-stroke-europe-2018-2030-2/ 7. “Know your pulse” campaign, Arrhythmia Alliance. https://www.heartrhythmalliance.org/aa/uk/know-your-pulse 8. “Mujeres por el corazón”, Fundacion Mapfre. https://www.fundacionmapfre.org/fundacion/en/programs/health/mujeres-por-el-corazon/ 9. Heart UK’s National Cholesterol Month. https://www.heartuk.org.uk/national-cholesterol-month/national-cholesterol-month © The Economist Intelligence Unit Limited 2020
No al silenzio: analisi degli approcci alle politiche di investimento in materia di prevenzione degli ictus in 6 Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna • Medici di base, specialisti, infermieri e farmacisti svolgono un ruolo più importante. Gli intervistati sostengono che in futuro, medici di base, specialisti e infermieri svolgeranno un ruolo significativamente più importante nella diagnosi e nella gestione dei fattori di rischio di ictus, e in generale nell’aumento della sensibilizzazione ne pazienti. Tuttavia, farmacisti e associazioni di pazienti non vengono generalmente considerati come attori potenzialmente più attivi. Questo spinge a chiedersi se la maggioranza degli operatori di settore che potrebbero potenzialmente essere coinvolti nella prevenzione siano davvero impiegati a pieno regime. • Più investimenti digitali e sostegno del governo sono necessari per la prevenzione futura. La diffusione degli strumenti digitali quali applicazioni e smartwatch per rilevare e monitorare i fattori di rischio di ictus è in aumento, oltre alla proliferazione di dispositivi disponibili. A fronte di una crescente adozione, si rende necessario un maggiore coinvolgimento e supporto da parte del governo, per esempio in materia di protezione di dati e adozione di standard unificati che possano consentire la condivisione dei registri in tutti gli ambiti del sistema sanitario. La maggioranza degli esperti ritengono che i governi debbano svolgere un ruolo più importante nella regolamentazione della salute digitale e nell’incoraggiare il loro utilizzo per la prevenzione dell’ictus. © The Economist Intelligence Unit Limited 2020
No al silenzio: analisi degli approcci alle politiche di investimento in materia di prevenzione degli ictus in 7 Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna Introduzione Ogni anno in Europa gli ictus provocano oltre il 2035, se le attuali proiezioni relative alla stessa un decesso su dieci, e sono la principale causa incidenza non migliorano.12,13 di disabilità degli adulti in termini di.10,11 Per i responsabili delle politiche dell'Europa occidentale, Tuttavia, numerose testimonianze dimostrano l’incidenza degli ictus è significativa, con oltre 1 come gli ictus possano essere ampiamente milione di casi e circa 310.000 decessi nel 2016 prevenuti. Uno studio di Lancet condotto su 188 (Dati 1, 2 e 3). paesi ha rilevato che il 90% del carico globale dell’ictus in termini di anni di vita persi per disabilità I paesi dovranno agire rapidamente per affrontare (DALY) era dovuto a fattori di rischio modificabili questa sfida poiché si prevede che l'incidenza tra cui fattori comportamentali (ad es. fumo, cattiva dell'ictus aumenterà di oltre il 30% tra il 2015 e alimentazione e scarsa attività fisica), metabolici Figura 1: Onere ictus in Europa occidentale: decessi e casi di incidenza, 2016 Europa occidentale Globale 310.011 1.036.438 5.528.232 13.676.761 Decessi 48.628 134.979 Casi di incidenza 242.497 Regno Unito 57.717 Germania 38.557 131.416 Francia 52.327 166.015 101.845 Italia 29.646 Spagna Fonte: C Owens Johnson et al. Global, regional, and national burden of stroke, 1990–2016: a systematic analysis for the Global Burden of Disease Study 2016. The Lancet Neurology. May 2019. https://www.thelancet.com/action/showFullTableHTML?isHtml=true&tableId=tbl1&pii=S1474-4422%2819%2930034-1 10. “Differences in stroke death rates across Europe”, Nuffield Department of Population Health, 2018. https://www.ndph.ox.ac.uk/news/differences-in- stroke-death-rates-across-europe 11. CJ Murray, T Vos, R Lozano et al., “Disability-adjusted life years (DALYs) for 291 diseases and injuries in 21 regions, 1990–2010: a systematic analysis for the Global Burden of Disease Study 2010”, The Lancet, 2012, pages 2197-2223. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23245608 12. “Adding stroke to the political agenda in Europe”, The Lancet Neurology, Vol. 18, No.6, 2019, page 513. https://www.thelancet.com/journals/laneur/ article/PIIS1474-4422(19)30157-7/fulltext 13. Table Deaths, Incident cases, and DALYs for stroke in 2016 and percentage change of age-standardised rates for 1990–2016, by location. https://www. thelancet.com/journals/laneur/article/PIIS1474-4422(19)30157-7/fulltext © The Economist Intelligence Unit Limited 2020
No al silenzio: analisi degli approcci alle politiche di investimento in materia di prevenzione degli ictus in 8 Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna Figura 2: Tassi di mortalità standardizzati per età (per 100.000 persone) a causa di ictus per cinque paesi in Europa, 2017 40 38 35 30 31 30 29 25 25 21 20 15 10 5 0 UE 28 Francia Germania Italia Spagna Regno Unito Fonte: VJ Santos et al. The state of health in the European Union (EU-28) in 2017: an analysis of the burden of diseases and injuries. European Journal of Public Health, https://doi.org/10.1093/eurpub/ckz203, 10 December 2019. Figura 3: Tassi di mortalità standardizzati di DALY (per 100.000 persone) a causa di ictus per cinque paesi in Europa, 2017 800 700 691 600 543 548 500 458 464 420 400 300 200 100 0 UE 28 Francia Germania Italia Spagna Regno Unito Fonte: VJ Santos et al. The state of health in the European Union (EU-28) in 2017: an analysis of the burden of diseases and injuries. European Journal of Public Health, https://doi.org/10.1093/eurpub/ckz203, 10 December 2019. (ipertensione, obesità, iperglicemia e livelli di come l’infarto ogni 100.000 persone stiano colesterolo alti) o fattori ambientali (inquinamento diminuendo in tutta Europa,15 in particolare in da piombo o esposizione al piombo). Altri fattori di Europa occidentale.16 Questa dinamica è in gran rischio includo la fibrillazione atriale (FA) e l’abuso parte dovuta alle efficaci strategie di prevenzione di sostanze, entrambi anch’essi potenzialmente che coinvolgono i principali fattori di rischio rilevabili e adeguatamente gestibili.14 come il fumo, il monitoraggio del colesterolo e dell'ipertensione17, oltre all’accesso ai farmaci e una Risulta incoraggiante constatare che i tassi di migliore gestione della FA. incidenza di ictus e altre malattie cardiovascolari 14. VL Feigin, G Roth, M Naghavi et al., “Global burden of stroke and risk factors in 188 countries, during 1990–2013: a systematic analysis for the Global Burden of Disease Study 2013”, The Lancet, Vol. 15, No. 9, 2016, pages 913-924. https://www.thelancet.com/journals/laneur/article/ PIIS14744422(16)30073-4/fulltext 15. E Stevens, E Emmett, Y Wang et al., “The Burden of Stroke in Europe: The Challenge for Policy Makers”, Stroke Alliance for Europe, 2016. https://www. stroke.org.uk/sites/default/files/the_burden_of_stroke_in_europe_-_challenges_for_policy_makers.pdf 16. R Shah, E Wilkins M Nichols et al., “Epidemiology report: trends in sex-specific cerebrovascular disease mortality in Europe based on WHO mortality data”, European Heart Journal, Vol. 40, No. 9, 2019, pages 755-764. https://academic.oup.com/eurheartj/article/40/9/755/5069358 17. 2016 European Guidelines on cardiovascular disease prevention in clinical practice. http://eurheartj.oxfordjournals.org/ © The Economist Intelligence Unit Limited 2020
No al silenzio: analisi degli approcci alle politiche di investimento in materia di prevenzione degli ictus in 9 Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna Tuttavia, il valore assoluto di ictus nella maggioranza Il peso economico degli ictus è notevole. Stando dei paesi è in aumento, per via di una popolazione a una ricerca del 2019 di SAFE, nel 2017 il costo in rapido invecchiamento e in espansione. Le totale dell'ictus in 32 paesi europei è stato pari proiezioni realizzate da Stroke Alliance for Europe a 60 miliardi di euro (66 miliardi di dollari)21 (rif. (SAFE), un gruppo di organizzazioni di pazienti in 30 Capitolo 2). Si tratta di un aumento drammatico paesi europei, prevede che in UE il numero annuo rispetto alla stima del 2015 di 45 miliardi di euro (50 di ictus salirà da 613.148 nel 2015 a 819.771 nel miliardi di dollari USA) all'anno,22 che non includeva 2013,18 principalmente a causa di queste variazioni i costi di assistenza infermieristica o in case di cura demografiche.19 residenziali. In paesi come l’Italia, che ha una delle proporzioni In effetti, i costi sanitari diretti, in gran parte legati maggiori della popolazione anziana (il 23% della alle visite dei medici di medicina generale, ai popolazione complessiva ha almeno 65 anni di età), ricoveri per incidenti e per emergenze, alle cure l’impatto futuro degli ictus sarà particolarmente ambulatoriali e ospedaliere, e ai farmaci, sono pari grave. a soli 27 miliardi di euro (30 miliardi di dollari USA), vale a dire il 45% dell’impatto economico totale. Chiaramente molto altro lavoro resta da fare per Complessivamente, i costi diretti rappresentano ridurre ulteriormente l’incidenza degli ictus e delle l'1,7% della spesa sanitaria nei 32 paesi.23,24 conseguenze sanitarie e socio-economiche di lungo termine. Nel nostro rapporto precedente, Preventing Stroke, Uneven Progress,20 è stato evidenziato che i fattori di rischio sono stati ampiamente individuati, ma i responsabili delle Figura 4: Costo diretto dell’ictus in 32 paesi europei politiche e i professionisti del settore sanitario non sempre mettono in pratica o seguono le politiche (miliardi di Euro) nazionali e le linee guida volte a mitigarli. Trattamento ospedaliero 16 mbulatoriale E i cambiamenti devono avvenire rapidamente. I Trattamento ambulatoriale 4,7 funzionari della sanità pubblica sanno che anche se Assistenza primaria 3,3 i tassi di decessi correlati a ictus diminuissero, i costi socioeconomici legati alla malattia continuerebbero Farmaci 1,3 ad aumentare, compresi i costi diretti (come Assistenza emergenziale 0,9 l'assistenza sanitaria) e i costi indiretti (come la perdita di produttività e di reddito dei pazienti e Fonte: R Luengo-Fernandez et al. Economic burden of stroke across Europe: A population-based cost analysis. 2019. degli assistenti per via dell’assenteismo dal lavoro). https://journals.sagepub.com/doi/full/10.1177/2396987319883160 18. E Stevens, E Emmett, Y Wang et al., “The Burden of Stroke in Europe: The Challenge for Policy Makers”, Stroke Alliance for Europe, 2016. https://www. stroke.org.uk/sites/default/files/the_burden_of_stroke_in_europe_-_challenges_for_policy_makers.pdf 19. “Stroke Action Plan for Europe: 2018-2030”, SAFE, 2017. https://www.safestroke.eu/wp-content/uploads/2019/05/SAFE-SAPE-ebook-correct-version_ compressed-FINAL-FINAL.pdf 20. “Preventing Stroke: Uneven Progress”, The Economist Intelligence Unit, 2017. https://eiuperspectives.economist.com/healthcare/policy-approaches- stroke-prevention/white-paper/preventing-stroke-uneven-progress 21. “Full costs of stroke in 32 European countries is €60 billion, says latest SAFE research”, SAFE, November 27th 2019. https://www.safestroke. eu/2019/11/27/costofstroke/ 22. S Halim,“Ever heard of the Stroke Action Plan?”, Health Europa, 28th January 2019. https://www.healtheuropa.eu/stroke-action-plan/89965/ and https://www.stroke.org.uk/sites/default/files/the_burden_of_stroke_in_europe_-_challenges_for_policy_makers.pdf 23. “Full costs of stroke in 32 European countries is €60 billion, says latest SAFE research”, SAFE, November 27th 2019. https://www.safestroke. eu/2019/11/27/costofstroke/ 24. R Luengo-Fernandez, M Violato, P Candio et al., “Economic burden of stroke across Europe: A population-based cost analysis”, European Stroke Journal, 2019. https://journals.sagepub.com/doi/full/10.1177/2396987319883160 © The Economist Intelligence Unit Limited 2020
No al silenzio: analisi degli approcci alle politiche di investimento in materia di prevenzione degli ictus in 10 Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna Sono i costi indiretti a essere i più onerosi. In (49%) e dai gruppi di pazienti (43%), rispetto agli Europa, la maggior parte delle persone ( il 91% operatori sanitari (29%). degli uomini, l’88% delle donne) sopravvive al primo ictus25, ma circa un terzo soffre di una disabilità in relazione alla mobilità, alle capacità Figura 5: I costi diretti e indiretti per le economie cognitive, alla vista o alla comunicazione.26,27E sono ben compresi dal pubblico. sebbene l'ictus sia relativamente raro nei % degli intervistati bambini,28 circa il 60% dei sopravvissuti avrà D’accordo 40% deficit neurologici permanenti.29 In disaccordo 40% Queste disabilità hanno un impatto sulla qualità Né d’accordo né in della vita e del lavoro, e i soggetti spesso hanno disaccordo 19% bisogno di sostegno finanziario e cure informali Non so 2% per il resto della loro vita. Ad esempio, il Regno Unito stima che gli ictus annui generino 2,4 La somma dei numeri potrebbe non corrispondere a 100 per via degli arrotondamenti. miliardi di sterline (3,07 miliardi di dollari) di Fonte: The Economist Intelligence Unit costi legati a cure informali,1,3 miliardi di sterline (1,66 miliardi di dollari) di perdite di entrate e Per i funzionari della sanità pubblica e i 800 milioni di sterline (1,02 miliardi di dollari) di responsabili delle politiche, sono forti le pressioni erogazione di sussidi.30 Inoltre, le persone che che spingono a ridurre il numero di nuovi casi di hanno subito un ictus presentano un rischio ictus e a mettere in atto diminuzioni significative elevato di successiva riammissione in ospedale. Il dei costi socio-economici associati. E come rischio di riammissione per qualsiasi causa entro illustrato nella presente ricerca, la prevenzione è il primo anno successivo all’ictus è pari al circa l'azione più efficace in termini di costi per ridurre il 33%, creando un carico ancora maggiore sulle l'incidenza a lungo termine e alleviare il carico che risorse sanitarie pubbliche.31 In tutta Europa, nel grava sul bilancio sanitario. 2017 sono stati trascorsi 43 milioni di giorni in case di cura/assistenza residenziale a causa dell'ictus.32 In ciascuno dei seguenti capitoli analizzeremo in che modo il miglioramento delle politiche In linea generale, questi costi presenti e futuri sanitarie e i maggiori finanziamenti pubblici catturano l’attenzione dell’opinione pubblica. possano rappresentare un efficace strumento per Stando ai soggetti intervistati nell’ambito del aumentare la consapevolezza dell'ictus e ridurne nostro sondaggio sulla prevenzione e la gestione l'incidenza e i costi. A tale scopo, ci baseremo dell'ictus in cinque paesi europei, solo il 40% sui risultati delle nostre indagini, su interviste e ritiene che i costi diretti e indiretti dell'ictus per risultati di ricerche documentali per far luce su le economie siano ben compresi dal pubblico. come i governi e gli esperti di cinque paesi europei Questa opinione è sostenuta con maggior forza dai (Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna) contribuenti/responsabili delle politiche sanitarie percepiscono e danno priorità alle politiche in materia di prevenzione e investimento sugli ictus. 25. “Death rates from stroke are declining overall in Europe, but are levelling off or increasing in some countries”, European Society of Cardiology, 2018. https://www.escardio.org/The-ESC/Press-Office/Press-releases/death-rates-from-stroke-are-declining-overall-in-europe-but-are-levelling-off-or- increasing-in-some-countries 26. “State of the Nation”, Stroke Association, 2016. https://www.stroke.org.uk/sites/default/files/stroke_statistics_2015.pdf 27. European Stroke Organisation FAQ. https://eso-stroke.org/faq/ 28. DS Tsze and J Valente, “Pediatric Stroke: A Review”, Emergency Medical International, 2011. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3255104/ 29. HJ Fullerton, NK Hills, MS Elkind et al., “Infection, vaccination, and childhood arterial ischemic stroke Results of the VIPS study”, Neurology, Vol. 85, No.17, 2015, pages1459-1466. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26423434 30. “State of the Nation: Stroke Statistics”, Stroke Association, 2017. https://www.stroke.org.uk/sites/default/files/state_of_the_nation_2017_final_1.pdf 31. C Lainay, E Benzenine, J Durier et al., “Hospitalisation within the first year after stroke: the Dijon Stroke Registry”, Stroke, Vol. 46, No.1, 2015, pages190-196. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25378425 32. R Luengo-Fernandez, M Violato, P Candio et al., “Economic burden of stroke across Europe: A population-based cost analysis”, European Stroke Journal, 2019. https://journals.sagepub.com/doi/full/10.1177/2396987319883160 © The Economist Intelligence Unit Limited 2020
No al silenzio: analisi degli approcci alle politiche di investimento in materia di prevenzione degli ictus in 11 Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna Dati essenziali sugli ictus Una persona su quattro è a rischio di ictus tendono a vivere più a lungo e ad avere ictus in nel corso della propria vita.33 Il rischio di ictus età avanzata.35 aumenta con l'età, sebbene gli ictus possano verificarsi a qualsiasi età. Infatti, un quarto degli Due sono le tipologie principali di ictus. Il ictus si verifica in soggetti di età inferiore ai 65 primo, l'ictus ischemico, è causato da coaguli anni, mentre l’ictus è una delle principali dieci di sangue che si formano o arrivano al cause di morte infantile.34 cervello, interrompendo l'afflusso di sangue e di ossigeno. Il secondo, l'ictus emorragico, Gli uomini presentano un rischio maggiore è causato dallo scoppio di un vaso sanguigno di ictus in giovane età rispetto alle donne. indebolito che irrora il cervello.36 Circa l'80% Tuttavia, il numero di decessi correlati a ictus degli ictus è di tipo ischemico.37 è più alto tra le donne perché queste ultime 33. V Feigin, G Nguyen, K Cercy et al., Global, Regional, and Country-Specific Lifetime Risks of Stroke, 1990 and 2016: The GBD 2016 Lifetime Risk of Stroke Collaborators”, New England Journal of Medicine, 2018. https://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMoa1804492 34. “Media Centre: Stroke Facts & Statistics”, Different Strokes, https://differentstrokes.co.uk/what-we-do/media-centre/ 35. Stroke Association. 2017. State of the Nation, Stroke Statistics. https://www.stroke.org.uk/sites/default/files/state_of_the_nation_2017_final_1.pdf 36. Royal College of Physicians. National clinical guidelines for stroke, 2016. https://www.strokeaudit.org/SupportFiles/Documents/Guidelines/2016- National-Clinical-Guideline-for-Stroke-5t-(1).aspx 37. Y Béjot, H Bailly, J Durier et al., “Epidemiology of stroke in Europe and trends for the 21st century”, Presse Medicale, 2016. https://www.ncbi.nlm.nih. gov/pubmed/27816343 © The Economist Intelligence Unit Limited 2020
No al silenzio: analisi degli approcci alle politiche di investimento in materia di prevenzione degli ictus in 12 Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna Capitolo 1: La prevenzione è la priorità assoluta in materia di ictus in Europa Nel 2018 la European Stroke Organisation (ESO) cardiovascolari (CVD), generando un risparmio di ha pubblicato un importante documento politico, 40 milioni di euro (44,2 milioni di dollari) l'anno.39 il Piano d'azione per l'ictus in Europa (noto anche come European Stroke Action Plan (ESAP), per gli Rapporto costo-efficacia della anni dal 2018 al 2030.38 Il piano include obiettivi volti a ridurre del 10% il numero assoluto di ictus in prevenzione Europa. Gli esperti intervistati hanno spiegato che i costi legati agli ictus sono in aumento in parte perché i Se venisse rispettato, ogni nazione europea si costi diretti dell'assistenza sanitaria e dei farmaci troverebbe a risparmiare centinaia di milioni di hanno in linea generale subito un analogo aumento. euro all’anno in costi diretti e indiretti, sulla base Inoltre, i soggetti colpiti da ictus sopravvivono di più delle stime degli attuali oneri economici legati e vivono più a lungo, quindi i costi delle cure a lungo all'ictus (rif. Figura 5). E qualsiasi risparmio sui termine sono in aumento. costi consentirà l'assegnazione dei fondi ad altre patologie e servizi, che ora sarebbero diretti al È ancora in fase di studio l’entità del risparmio trattamento dell'ictus. sui costi della prevenzione dell'ictus, rispetto al trattamento acuto e ai costi diretti e indiretti Un report del 2016 del National Institute for Health del recupero. L’Action Plan for Stroke in Europe and Care Excellence (NICE) ha stimato che un 2018-2030 indica “l'impatto economico-sanitario programma nazionale per il Regno Unito volto a degli ictus e la remunerazione sugli investimenti ridurre il rischio cardiovascolare della popolazione per la cura dell'ictus" come una delle principali di appena l'1% impedirebbe 25.000 casi di malattie priorità di ricerca e sviluppo per il 2030, oltre Figura 6: I costi diretti e indiretti dell’ictus (€m) in Europa, per paese, nel 2017 Costi diretti per anno, scala di sinistra Costi indiretti (cure informali, decessi, morbidità e assistenza sociale), scala di sinistra Costo totalescala di sinistra Costo totale % del PILscala di destra 60.000 59.605 0,6 50.000 0,5 40.000 0,4 33.013 30.000 0,3 26.592 20.000 0,2 17.600 10.000 9.089 8.511 0,1 7.470 6.905 5.823 1.685 1.872 3.557 2.143 3.680 2.775 4.695 3.131 3.774 0 0,0 Spagna Francia Regno Unito Italia Germania Totale Europa (32 paesi) Fonte: R Luengo-Fernandez et al. Economic burden of stroke across Europe: A population-based cost analysis. 2019. https://journals.sagepub.com/doi/full/10.1177/2396987319883160 38. B Norrving, J Barrick, A Davalos et al., “Action Plan for Stroke in Europe 2018–2030”, European Stroke Journal, 2018. https://actionplan.eso-stroke.org/ images/2396987318808719.pdf 39. European Guidelines on cardiovascular disease prevention in clinical practice, 2016. http://eurheartj.oxfordjournals.org/ © The Economist Intelligence Unit Limited 2020
No al silenzio: analisi degli approcci alle politiche di investimento in materia di prevenzione degli ictus in 13 Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna all'identificazione delle barriere più rilevanti, anche Prendiamo ad esempio il piano d'azione globale economiche, che impediscono l’implementazione dell'OMS per la prevenzione e il controllo delle della cura dell'ictus basata su prove scientifiche. malattie non trasmissibili (NCD) 2013-2020, il quale sottolinea che il costo dell'inazione supera I calcoli sono complessi: ad esempio, è risaputo che di gran lunga il costo delle attività di prevenzione il rapporto costo-efficacia della prevenzione delle e controllo.42 Uno degli obiettivi chiave per i malattie cardiovascolari dipende fortemente da paesi del piano d'azione dell'OMS per le malattie parametri come l'età della popolazione target, il non trasmissibili prevede che “almeno il 50% dei rischio complessivo di malattie cardiovascolari della soggetti idonei riceva una terapia farmacologica e popolazione e il costo degli interventi.40 un supporto (compreso il controllo glicemico) per prevenire infarti e ictus”.43 Alcuni paesi europei puntano a chiarire questo aspetto. Nel Regno Unito, la Public Health L'ONU considera anche la prevenzione primaria England (PHE) attualmente sta sviluppando uno la strategia più efficace in termini di costi al fine di strumento di remunerazione sugli investimenti ridurre l’onere socioeconomico dell'ictus e di altre per la prevenzione delle malattie cardiovascolari, importanti malattie non trasmissibili.44 E stando atto a dimostrare in che modo approcci diversi per alle ricerche illustrate in un rapporto dei Centres l'individuazione e la gestione di soggetti ad alto for Disease Control and Prevention degli Stati rischio possano liberare risorse nazionali.41 Uniti, la riduzione dell'assunzione di sale del 15% e l'attuazione di quattro elementi chiave per l'OMS “Stiamo commissionando una nuova indagine sulla per la riduzione dell'uso del tabacco (imposizione prevenzione delle CVD”, ha spiegato il professor fiscale, disposizione del divieto di fumo nei luoghi Jamie Waterall, presidente del CVD Prevention di lavoro, requisiti di imballaggio ed etichettatura, e System Leadership Forum in Inghilterra. “Per la campagne di sensibilizzazione) potrebbero prevenire prima volta in Inghilterra, avremo una nuova 13,8 milioni di decessi nell’arco di dieci anni. Così indagine nazionale di prevenzione che esaminerà si ridurrebbe il costo delle cure per le malattie non alcuni fattori di rischio chiave e patologie ad alto trasmissibili a meno di 40 centesimi di dollaro per rischio come la fibrillazione atriale, la pressione persona all'anno nei paesi a reddito basso e medio- sanguigna e il colesterolo alto. Quando avremo basso, e a solo 50 centesimi di dollaro/1 dollaro per accesso a questi dati, pubblicheremo gli obiettivi persona all'anno nei paesi a reddito medio-alto.45,46 nazionali per consentirci di concentrarci sulle disuguaglianze sanitarie nei gruppi ad alto rischio e I risparmi sui costi derivanti dalla prevenzione nelle nostre comunità più svantaggiate”. dell'ictus sono confermati nel nostro sondaggio: L'84% degli intervistati ritiene che se investiamo ora Ma anche senza avere i dati specifici a portata nella prevenzione dell'ictus, possiamo arginare costi di mano, senza alcun dubbio dal punto di vista maggiori per il sistema sanitario in futuro. socioeconomico e della salute pubblica l'approccio migliore all'ictus sia la prevenzione. “Se sappiamo che una persona ha un fattore di rischio per l'ictus, possiamo iniziare a controllare 40. European Guidelines on cardiovascular disease prevention in clinical practice, 2016. http://eurheartj.oxfordjournals.org/ 41. Cardiovascular Disease Prevention Return on Investment Tool, Public Health England, 2018. https://assets.publishing.service.gov.uk/government/ uploads/system/uploads/attachment_data/file/784208/Cardiovascular_disease_prevention_ROI_tool.pdf 42. “Global action plan for the prevention and control of noncommunicable diseases 2013-2020”, World Health Organisation, 2013. https://apps.who.int/ iris/bitstream/handle/10665/94384/9789241506236_eng.pdf;jsessionid=17C9290E722C1A89DF4CAAC7CBEBBF8E?sequence=1 43. “Global action plan for the prevention and control of noncommunicable diseases 2013-2020”, World Health Organisation, 2013. https://apps.who.int/ iris/bitstream/handle/10665/94384/9789241506236_eng.pdf;jsessionid=17C9290E722C1A89DF4CAAC7CBEBBF8E?sequence=1 44. N Probst-Hensch, M Tanner, C Kessler et al., “Prevention—a cost-effective way to fight the non-communicable disease epidemic: an academic perspective of the United Nations High-level NCD Meeting”, Swiss Medical Weekly, 2011. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21901650 45. VL Feigin, B Norrving, MG George et al., “Prevention of stroke: a strategic global imperative”, Centres for Disease Control and Prevention, 2016. https:// www.cdc.gov/stroke/docs/prevention-of-stroke-strategic-global-imperative.pdf 46. P Asaria, D Chisholm, C Mathers et al., “Chronic disease prevention: health effects and financial costs of strategies to reduce salt intake and control tobacco use”, The Lancet, 2007, pages 2044–2053. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18063027 © The Economist Intelligence Unit Limited 2020
No al silenzio: analisi degli approcci alle politiche di investimento in materia di prevenzione degli ictus in 14 Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna a un costo molto inferiore rispetto al trattamento Prevenzione primaria come priorità acuto”, ha afferma Valeria Caso, ex presidente della European Stroke Organization e neurologa dell'ictus Agli intervistati è stato chiesto di valutare le presso l'Università di Perugia - Stroke Unit, Italia. modalità di attribuzione delle priorità per gli investimenti finanziari (finanziamenti) statali diretti “Per esempio, l'ipertensione non è costosa da alla prevenzione primaria dell'ictus, alla prevenzione monitorare, perché basta svolgere attività fisica e secondaria, alla gestione e ai servizi. assumere farmaci non costosi. Per quanto riguarda la FA, penso che possiamo investire di più perché il La stragrande maggioranza di loro concordava peso delle malattie cardioemboliche è di gran lunga nel ritenere che il governo desse la priorità alla maggiore rispetto al costo della prevenzione, grazie prevenzione primaria (misure di prevenzione alle terapie anticoagulanti. Questo sicuramente dell'ictus per i soggetti ad alto rischio che non sono porterà una remunerazione sull'investimento”. mai stati colpiti da ictus) rispetto a tutti gli altri ambiti di trattamento dell'ictus. Molto distanziata, al secondo posto si posiziona la gestione e il Figura 7: Se investiamo ora nella prevenzione trattamento dell'ictus nel settore delle cure dell'ictus, possiamo arginare costi maggiori per il sistema sanitario in futuro. % degli intervistati D’accordo 84% Gli esperti intervistati concordano Né d’accordo né in 11% anche nel sostenere che la disaccordo prevenzione dell'ictus e di altre In disaccordo 4% malattie cardiovascolari sono Non so 1% già tra le maggiori priorità di Questi risultati fanno registrare poche variazioni tra i tre gruppi di investimento sanitario del loro indagine (gruppi di pazienti, professionisti sanitari e responsabili/contribuenti delle politiche sanitarie. paese, in genere insieme alla Fonte: The Economist Intelligence Unit. prevenzione del tumore. Figura 8: In che modo il governo assegna la priorità al proprio investimento finanziario (finanziamento) nella prevenzione, gestione e servizi dell'ictus % degli intervistati Posizione-1 Posizione-2 Posizione-3 Posizione-4 Prevenzione dell'ictus (p. es., misure preventive mirate a soggetti 45% 12% 13% 30% ad alto rischio che non hanno mai avuto ictus) Gestione e trattamento dell'ictus nel settore dell'assistenza primaria (p. es., mirato a soggetti che hanno subito ictus e gestiti 22% 37% 26% 15% da specialisti e gestito da professionisti sanitari) Gestione e trattamento dell'ictus nel settore dell'assistenza secondaria (p. es., mirato a soggetti che hanno subito ictus e gestiti 20% 33% 29% 19% da specialisti che lavorano negli ospedali) Riabilitazione (p. es., logopedia, fisioterapia, supporto psicologico, 13% 18% 31% 37% mirato a soggetti che hanno subito ictus) Classifica delle priorità del governo per gli investimenti finanziari nell'ictus (% degli intervistati): il 45% degli intervistati afferma che la “prevenzione dell'ictus” è la massima priorità nei finanziamenti del proprio governo. Questo dato è il più alto in Francia (55%) e il più basso nel Regno Unito (38%). E viene percepito maggiormente dagli operatori sanitari (54%). La somma dei numeri potrebbe non corrispondere a 100 per via degli arrotondamenti. Fonte: The Economist Intelligence Unit. © The Economist Intelligence Unit Limited 2020
No al silenzio: analisi degli approcci alle politiche di investimento in materia di prevenzione degli ictus in 15 Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna Figura 9: Valuta in che modo ritieni che il governo assegni la priorità al proprio investimento finanziario (finanziamento) nella prevenzione, gestione e servizi dell'ictus % di intervistati che classificano una priorità di categoria n. 1 Prevenzione dell'ictus (p. es., misure preventive mirate a soggetti ad alto rischio che non hanno mai avuto ictus) Gestione e trattamento dell'ictus nel settore dell'assistenza primaria (p. es., mirato a soggetti che hanno subito ictus e gestiti da specialisti e gestito da professionisti sanitari dell’assistenza primaria) Gestione e trattamento dell'ictus nel settore dell'assistenza secondaria (p. es., mirato a soggetti che hanno subito ictus e gestiti da specialisti che lavorano negli ospedali) Riabilitazione (p. es., logopedia, fisioterapia, supporto psicologico, mirato a soggetti che hanno subito ictus) 60 55% 50 48% 44% 40 41% 38% 38% 30 25% 22% 23% 20 20% 19% 17% 19% 18% 16% 15% 15% 16% 10 10% 2% 0 Francia Germania Italia Spagna Regno Unito Classifica delle priorità del governo per gli investimenti finanziari nell'ictus (% degli intervistati per paese): Nel complesso, il 45% degli intervistati afferma che la “prevenzione dell'ictus” è la massima priorità nei finanziamenti del proprio governo. Questo dato è il più alto in Francia (55%) e il più basso nel Regno Unito (38%), che lo colloca allo stesso modo accanto alla gestione dell'ictus nel settore delle cure primarie. Il fatto che la prevenzione sia una priorità è un’opinione maggiormente diffusa fra gli operatori sanitari (54%). Fonte: The Economist Intelligence Unit. Figura 10: Variazione dei tassi di mortalità e incidenza per ictus, 1990-2016 Decessi: Variazione percentuale dei tassi standardizzati per età, 1990-2016 Incidenza: Variazione percentuale dei tassi standardizzati per età, 1990-2016 -10 -14.4% -20 -21.2% -22.2% -26.9% -30 -40 -31.0% -50 -52.6% -55.9% -57.9% -60 -70 -62.3% -64.3% -80 Francia Germania Italia Spagna Regno Unito Fonte: The Lancet Neurology. Global, regional, and national burden of stroke, 1990–2016: a systematic analysis for the Global Burden of Disease Study 2016. 2019. © The Economist Intelligence Unit Limited 2020
No al silenzio: analisi degli approcci alle politiche di investimento in materia di prevenzione degli ictus in 16 Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna primarie per i soggetti che hanno già subito un ictus dell'ictus. Per esempio, i fattori legati allo stile di (prevenzione secondaria). vita, come il fumo e l'elevata assunzione di sale, sono in declino, un dato che contribuisce a ridurre Gli esperti intervistati concordano anche nel la pressione sanguigna media della popolazione, sostenere che la prevenzione dell'ictus e di altre oltre all'introduzione di normative per la riduzione malattie cardiovascolari sono già tra le maggiori dell'inquinamento atmosferico.48,49 priorità di investimento sanitario del loro paese, in genere insieme alla prevenzione del tumore. “Le In secondo luogo, sono stati registrati miglioramenti malattie cardio-neurovascolari e i tumori sono le significativi nello sviluppo e nell'accesso agli massime priorità”, ha affermato Maurice Giroud interventi clinici, fra cui trattamenti farmacologici del Dipartimento di Neurologia dell'Ospedale come agenti ipolipemizzanti come statine e Universitario di Digione, in Borgogna, in Francia. trattamenti anticoagulanti per la gestione dei “Sono stati stanziati investimenti finanziari per la fattori di rischio. Stando agli esperti, l'ipertensione, prevenzione dell'ictus con, ad esempio, farmaci ad esempio, è stata significativamente ridotta gratuiti per i fattori di rischio vascolare”. dagli anni '80 e '90 grazie alla prescrizione di antipertensivi.50 Continuare a sostenere la I tassi di mortalità per ictus sono in diminuzione prevenzione dell'ictus in un anche in virtù di una migliore gestione e contesto di tassi in calo trattamento, comprese le modalità di assistenza dei soggetti al momento dell'ammissione ai servizi I dati standardizzati per età sull'incidenza e sui di emergenza. Per esempio è inclusa l'istituzione di decessi da ictus dimostrano che i tassi di mortalità squadre di unità dedicate agli ictus e trattamenti per ictus sono diminuiti del 58% nell’Europa di gestione maggiormente disponibili come la occidentale tra il 1990 e il 2016. Per i nostri trombolisi e la trombectomia, interventi che cinque paesi oggetto di studio corrisponde a portano a un declino dei decessi entro i primi 90 una diminuzione del 56% in Francia, del 62% in giorni.51,52 Germania, del 58% in Italia, del 64% in Spagna e del 53% nel Regno Unito.47 Il signor Waterall attribuisce ugualmente agli interventi di prevenzione della popolazione e ai Due sono le ragioni principali per cui i tassi migliori trattamenti clinici la drastica riduzione del di incidenza di ictus e di altri tipi di malattie declino della mortalità per ictus nel Regno Unito cardiovascolari come gli infarti sono in diminuzione. negli ultimi due decenni. “Il connubio tra interventi In primo luogo, sono stati registrati miglioramenti di prevenzione primaria e secondaria è senza significativi nei paesi sviluppati in termini di dubbio la ragione che spiega la riduzione registrata interventi preventivi che incidono sui numerosi finora”. fattori di rischio comportamentali e ambientali 47. CO Johnson, M Nguyen, GA Roth et al.,“Global, regional, and national burden of stroke, 1990–2016: a systematic analysis for the Global Burden of Disease Study 2016”, The Lancet: Neurology, Vol. 18, No. 5, 2019, pages 439-458. https://www.thelancet.com/journals/laneur/article/PIIS1474- 4422(19)30034-1/fulltext 48. KK Lee, MR Miller, A Shah, “Air Pollution and Stroke”, Journal of Stroke, Vo. 20, No.1, 2018. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5836577/ 49. “Cleaner air for all”, European Commission. https://ec.europa.eu/environment/air/cleaner_air/ 50. BM Psaty, T Manolio, N Smith et al.,“ Time Trends in High Blood Pressure Control and the Use of Antihypertensive Medications in Older Adults”, Archives of Internal Medicine, 2002. https://jamanetwork.com/journals/jamainternalmedicine/fullarticle/213968 51. E Parr , P Ferdinand, C Roffe, “Management of Acute Stroke in the Older Person”, Geriatrics, Vol. 2, No. 3, 2017. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/ articles/PMC6371128/ 52. “Stroke and transient ischaemic attack in over 16s: diagnosis and initial management: [D] Evidence review for thrombectomy. NICE Guideline NG128. Intervention evidence review”, National Institute for Health and Care Excellence, 2019. https://www.nice.org.uk/guidance/ng128/evidence/d- thrombectomy-pdf-6777399569 © The Economist Intelligence Unit Limited 2020
No al silenzio: analisi degli approcci alle politiche di investimento in materia di prevenzione degli ictus in 17 Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna Ma il successo può essere un'arma a doppio taglio. nazionali che mostrano la diminuzione dell'ictus Alla luce del calo dei tassi di mortalità per ictus, celano le disuguaglianze sanitarie fra le aree.56 alcuni report ed esperti temono che lo slancio “Sappiamo che i soggetti che vivono nelle fasce politico per ulteriori misure di prevenzione stia di popolazione più svantaggiate hanno molte più iniziando a rallentare.53 probabilità di morire prematuramente a causa di ictus e malattie cardiovascolari”, ha affermato il Questo approccio sarebbe un errore. Le statistiche signor Waterall. standardizzate per età, sebbene siano preziose, non descrivono il quadro completo. Il numero di persone “Infatti, dai dati emerge che le persone residenti anziane in Europa, compresi i cinque paesi oggetto del nelle aree più svantaggiate dell'Inghilterra hanno nostro studio, è in aumento, con un aumento previsto quasi quattro volte più probabilità di morire del 35% tra il 2017 e il 2050.54 E poiché l’invecchia- prematuramente, quindi in età inferiore ai 75 anni, mento della popolazione è in corso, si prevede che per CVD rispetto a coloro che vivono nelle aree l'incidenza assoluta, la prevalenza e il tasso di mortalità meno svantaggiate”. In media quasi il 30% degli dell'ictus aumenteranno in modo significativo. intervistati del nostro sondaggio ha dichiarato di non essere soddisfatto/a dell'investimento Il signor Waterall rientra fra coloro che avvertono finanziario delle autorità regionali o locali volti a i politici sulla necessità di non festeggiare troppo sostenere i pazienti a rischio di ictus. in anticipo. "La buona notizia del dimezzamento dei tassi di mortalità per malattie cardiovascolari, “ E questo dato non è esclusivo per l'Inghilterra”, ha inclusi gli ictus, negli ultimi dieci o dieci anni, aggiunto Waterall. “Sappiamo che a livello globale le nasconde un rischio: si potrebbe erroneamente persone residenti nelle aree più svantaggiate hanno credere che gli sforzi siano conclusi e le cose siano maggiori probabilità di morire prematuramente. a posto, ma la realtà è ben diversa. Non possiamo Questo deve essere il nostro principale obiettivo distrarci, resta ancora molto da fare”. ha affermato. per garantire che alcuni di quei vantaggi significativi derivanti dalla riduzione della mortalità prematura Per esempio, la riduzione dell'ictus è tutt'altro che e il cattivo stato di salute siano equi per la uguale.55 Prendendo in esame i vari paesi, i dati popolazione”. Figura 11: Sono soddisfatto/a dell'investimento finanziario e dell'impegno delle loro autorità regionali e/o locali per sostenere i pazienti a rischio di ictus. % degli intervistati concordi Italia 57% Regno Unito 42% Francia 39% Germania 38% Spagna 33% Fonte: The Economist Intelligence Unit. 53. Stroke Association Strategy 2015 to 2018. https://www.stroke.org.uk/sites/default/files/stroke_association_strategy_2015-2018.pdf 54. United Nations, Department of Economic and Social Affairs, Population Division (2017). World Population Ageing 2017– Highlights (ST/ESA/ SER.A/397). 55. R Shah, E Wilkins M Nichols et al., “Epidemiology report: trends in sex-specific cerebrovascular disease mortality in Europe based on WHO mortality data”, European Heart Journal, Vol. 40, No. 9, 2019, pages 755-764. https://academic.oup.com/eurheartj/article/40/9/755/5069358 56. J Waterall, “Public Health Matters: How are we working together to tackle cardiovascular disease?”, Public Health England, 2017. https:// publichealthmatters.blog.gov.uk/2017/09/29/how-are-we-working-together-to-tackle-cardiovascular-disease/ © The Economist Intelligence Unit Limited 2020
No al silenzio: analisi degli approcci alle politiche di investimento in materia di prevenzione degli ictus in 18 Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna Julio Agredano, fondatore e presidente della le risorse e i servizi sanitari siano strettamente Fundación Freno al ICTUS (società per l'ictus) in legati indipendentemente dalle aree geografiche. Spagna, ha illustrato problemi analoghi. “Il sistema La raccolta dei dati, un migliore monitoraggio, pecca di disuguaglianze e alcune sono comunità la ricerca e analisi delle politiche, ha affermato, sono più svantaggiate. Alcune province importanti saranno necessari per valutare e affrontare queste non dispongono di ospedali forniti dei mezzi lacune assistenziali. migliori per trattare adeguatamente i pazienti colpiti da ictus. Sebbene esista un piano per l'ictus a Gli esperti intervistati sostengono inoltre che in livello nazionale, questo non viene implementato in assenza di un supporto governativo continuo e modo uniforme”. perfino maggiore, sarà difficile, se non impossibile, per le parti interessate colmare i divari rappresentati A livello più alto, l'UE ha riconosciuto che la dalle disuguaglianze lungo l'intero percorso disuguaglianza rappresenta un problema tra i dell'ictus, dall'individuazione e dai trattamenti alla paesi.57 Nel 2016, ha affermato che l'UE ha un gestione dell'ictus, né saranno in grado di mettere in “chiaro obiettivo, quello di garantire un accesso atto gli obiettivi di riduzione assoluta del 10% fissati equo a servizi sanitari di alta qualità per tutti coloro dall'ESO. che vivono nei loro paesi”, inclusa la garanzia che 57. “Report of the expert panel on effective ways of investing in health: Access to health services in the European Union”, European Commission. https:// ec.europa.eu/health/expert_panel/sites/expertpanel/files/015_access_healthservices_en.pdf © The Economist Intelligence Unit Limited 2020
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