NO AL SILENZIO: Analisi degli approcci alle politiche di investimento in materia di prevenzione degli ictus in Europa - Quotidiano Sanità

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NO AL SILENZIO:
Analisi degli approcci alle politiche di investimento
in materia di prevenzione degli ictus in Europa

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No al silenzio: analisi degli approcci alle politiche di investimento in materia di prevenzione degli ictus in
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                                                              Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna

                Contenuti
                2    Approfondimento sul report

                4    Riassunto esecutivo

                7    Introduzione

                12 Capitolo 1: La prevenzione è la priorità assoluta in
                   materia di ictus in Europa

                19 Capitolo 2: Allineare le priorità della prevenzione con le
                   priorità di investimento

                32 Capitolo 3: Nuovo slancio alle campagne di
                   sensibilizzazione sull’ictus per un intervento tempestivo

                40 Capitolo 4: Chi dovrebbe svolgere il ruolo principale?

                45 Conclusione: Veicolare buone prassi per la prevenzione

                47 Appendice: Informazioni sul sondaggio

                                                                         © The Economist Intelligence Unit Limited 2020
No al silenzio: analisi degli approcci alle politiche di investimento in materia di prevenzione degli ictus in
2
      Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna

                                  Approfondimento sul report
                                  No al silenzio: analisi degli approcci alle politiche di investimento in materia di
                                  prevenzione degli ictus in Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna è un
                                  report indipendente scritto dall’Economist Intelligence Unit, promosso da The
                                  Bristol Myers Squibb–Pfizer Alliance. In questo report vengono prese in esame
                                  le misure politiche e di investimento relative alle buone prassi in materia di
                                  prevenzione degli ictus, fra cui le risorse per la formazione, la sensibilizzazione
                                  e la diagnosi. Per comprendere al meglio le variazioni della politica europea,
                                  la ricerca è stata condotta su cinque paesi rilevanti: Francia, Germania, Italia,
                                  Regno Unito e Spagna.

                                  I risultati emersi dal report si basano su un sondaggio che ha visto la
                                  partecipazione di oltre 250 fra dirigenti senior di associazioni di pazienti,
                                  personale e responsabili delle politiche e contribuenti del settore sanitario
                                  (pubblici e privati). Tutti gli intervistati si occupano della prevenzione e della
                                  gestione dell'ictus e/o del finanziamento di servizi per la prevenzione o la
                                  gestione dell'ictus. La rappresentatività degli intervistati è equamente suddivisa
                                  per i cinque paesi oggetto di indagine. (Consultare l’Appendice: Informazioni sul
                                  sondaggio.)

                                  Inoltre, le seguenti persone (elencate in ordine alfabetico), hanno
                                  generosamente contribuito alla stesura di questo report apportando le loro idee
                                  e opinioni. The Economist Intelligence Unit estende i ringraziamenti a :

                                  • Julio Agredano, fondatore e presidente di Fundación Freno al ICTUS,
                                    SPAGNA

                                  • Yannick Béjot, responsabile del dipartimento di neurologia generale,
                                    vascolare e degenerativa, Dijon Stroke Registry (EA7460), Ospedale
                                    Universitario di Digione, Borgogna, FRANCIA

                                  • Valeria Caso, ex presidente della European Stroke Organisation, Stroke Unit -
                                    Università di Perugia ITALIA

                                  • Antonio Di Carlo, primo ricercatore, Istituto di neuroscienze, Consiglio
                                    Nazionale delle Ricerche, ITALIA

                                  • Miquel Gallofré, ex direttore del programma ictus, Dipartimento della
                                    Salute, Governo autonomo della Catalogna,SPAGNA

                                  • Maurice Giroud, Dipartimento di Neurologia, Ospedale Universitario di
                                    Digione, Borgogna, Dijon Stroke Registry (EA 7460), FRANCIA

                                  • Trudie Lobban, Fondatrice e CEO, Arrhythmia Alliance, Regno Unito

                                  • Massimo Piepoli, Presidente, European Association for Cardiovascular
                                    Prevention and Rehabilitation, ITALIA

    © The Economist Intelligence Unit Limited 2020
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                                                              Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna

                • Markus Wagner, Esperto senior, German Stroke Foundation (Stiftung
                  Deutsche Schlaganfall-Hilfe), GERMANIA

                • Jamie Waterall, vice capo infermiere e presidente del Cardiovascular Disease
                  Prevention System Leadership Forum, Public Health England, UK

                L'Economist Intelligence Unit è il solo responsabile del contenuto di
                questo report. I risultati e le opinioni espresse nel report non riflettono
                necessariamente le opinioni dello sponsor. Il rapporto è stato scritto da Becca
                Lipman ed edito da Elizabeth Sukkar dell’Economist Intelligence Unit.

                Marzo 2020

                                                                                  © The Economist Intelligence Unit Limited 2020
No al silenzio: analisi degli approcci alle politiche di investimento in materia di prevenzione degli ictus in
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         Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna

                                    Riassunto esecutivo
                                    L’onere economico dell’ictus pesa in modo sempre più crescente sui paesi
                                    europei. Malgrado le rapide riduzioni nei tassi di insorgenza di ictus e i
                                    miglioramenti nelle misure di prevenzione, le variazioni demografiche
                                    comportano un aumento del numero assoluto di incidenza dell’ictus. Tuttavia, la
                                    maggioranza degli ictus può essere prevenuta e gli attuali costi elevati a carico
                                    del sistema sanitario significativamente ridotti mediante risposte più efficaci e
                                    investimenti nelle attività di prevenzione.1

                                    Al fine di supportare policy maker, operatori sanitari e contribuenti nella
                                    creazione di quadro strategico migliore per la prevenzione dell’ictus, il presente
                                    report illustra in che modo cinque paesi europei attualmente considerano
                                    e agiscono in materia di politiche e investimenti. Per comprende al meglio
                                    l’impatto delle politiche e gli ambiti oggetto di potenziali miglioramenti, questa
                                    ricerca è arricchita dalle opinioni di esperti sul campo in materia di prevenzione
                                    e strategie di gestione degli ictus.

                                    Il presente report si basa su un paper di ricerca pubblicato nel 2017
                                    dall’Economist Intelligence Unit per Bristol Myers Squibb–Pfizer Alliance,
                                    Preventing Stroke, Uneven Progress,2,3 e approfondisce l’analisi di questi cinque
                                    paesi mediante un sondaggio e interviste dettagliate.

                                    I risultati principali della ricerca sono i seguenti:

                                     • I tassi di incidenza di ictus stanno diminuendo in Europa. Questo fattore
                                       è legato sia alle raccomandazioni per una vita sana che ai migliori interventi
                                       clinici per la gestione dei fattori di rischio quali ipertensione, colesterolo,
                                       fibrillazione atriale (FA), gestione del peso e fumo. Per un ulteriore passo in
                                       avanti, i governi dovrebbero adottare misure più strategiche in termini di
                                       supporto di altri interventi dalla dimostrata efficacia di riduzione del rischio di
                                       insorgenza di ictus. L’ampia maggioranza degli intervistati (84%) concorda nel
                                       sostenere che maggiori investimenti nella prevenzione ora contribuirebbero a
                                       ridurre i costi per il sistema sanitario sul lungo termine.

                                     • Sebbene i tassi medi di incidenza dell’ictus in Europa e a livello
                                       nazionale siano in calo, tali cifre nascondono delle disuguaglianze.
                                       Stando alla nostra ricerca, ogni paese europeo esaminato nel nostro
                                       studio potrebbe apportare miglioramenti significativi per far fronte
                                       alle disuguaglianze regionali. Un numero maggiore di casi di ictus con
                                       conseguente decesso è rinvenibile nelle popolazioni più povere e svantaggiate

    1.    “Stroke Action Plan Europe 2018-2030”, European Stroke Organisation, May 23rd 2018. https://eso-stroke.org/action-plan-stroke-europe-2018-2030-2/
    2.    “Preventing Stroke: Uneven Progress”, The Economist Intelligence Unit, 2017. https://eiuperspectives.economist.com/healthcare/policy-approaches-
          stroke-prevention/white-paper/preventing-stroke-uneven-progress
    3.    A Karnad, A Pannelay, A Boshnakova et al., “Stroke prevention in Europe: how are 11 European countries progressing toward the European Society
          of Cardiology (ESC) recommendations?”, Risk Management and Healthcare Policy, Vol.11, 2018, pages 117-125. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/
          articles/PMC6112781/#!po=75.0000

    © The Economist Intelligence Unit Limited 2020
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                                                                         Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna

                                   su tutti i livelli. Gli esperti sostengono che una equa distribuzione delle cure
                                   assistenziali e delle risorse, unita a una migliore implementazione delle linee
                                   guida locali, regionali e nazionali, saranno obiettivi cruciali su cui dovranno
                                   basarsi le misure attuali e future volte alla riduzione dell’incidenza dell’ictus.

                                 • La maggioranza degli intervistati ritiene che il governo debba svolgere
                                   un ruolo maggiore nel finanziamento delle attività di prevenzione
                                   per l’ictus. La maggioranza (60%) degli intervistati ritiene che la carenza di
                                   finanziamenti pubblici volti alla prevenzione dell’ictus impedisca l’accesso ai
                                   reparti ospedalieri emergenziali sul lungo termine, in particolare in Germania
                                   (69%). Ciononostante, l’Italia, che spesso spicca come eccezione, presenti un
                                   punto di vista significativamente diverso (39%).

                                 • Iniziative di formazione e sensibilizzazione richiedono maggiori
                                   finanziamenti e sostegno statali. La maggioranza degli ictus può essere
                                   prevenuta e la prevenzione è di gran lunga meno costosa rispetto alla terapia
                                   acuta e al trattamento di lungo termine di un decorso post-ictus.4 Purtroppo,
                                   la maggioranza (71%) degli intervistati non ritiene che in molti comprendano
                                   l’impatto dell’ictus e in che misura sia un fattore responsabile di disabilità.
                                   Al fine di soddisfare l’obiettivo stabilito dalla European Stroke Organisation
                                   di una riduzione pari al 10% dell’incidenza assoluta di ictus5, la popolazione
                                   generale deve avere una maggiore percezione dell’infarto come emergenza
                                   medica e di come poter modificare i fattori di rischio aterosclerotico.6 Esistono
                                   molte campagne efficaci, del tipo “controlla il battito cardiaco” e “controlla
                                   il colesterolo”,7, 8, 9 e gli intervistati concordano nel ritenere che in futuro
                                   diventeranno sempre più importanti. Tuttavia, gli intervistati affermano che
                                   tali campagne sono in gran parte finanziate con risorse private e insufficienti.
                                   Per ottenere un impatto più ampio, occorrono maggiori finanziamenti statali.

                                 • L’implementazione delle linee guida cliniche può essere notevolmente
                                   migliorata. Soltanto il 39% degli intervistati ritiene che le più recenti
                                   linee guida in materia di gestione delle persone a rischio di ictus siano “in
                                   gran parte” o “interamente” implementate. Nel migliore dei casi, il 48%
                                   degli intervistati in Italia ritiene che tali linee guida siano “in gran parte” o
                                   “interamente” implementate, mentre in Spagna tale dato si ferma al 31%.
                                   La carenza di finanziamenti provenienti da enti statali e la mancanza di
                                   comprensione dei fattori chiave di rischio di ictus sono le principali barriere
                                   che ostacolano tale implementazione, stando agli intervistati.

4.   “Stroke: Healthy living”, Centres for Disease Control and Prevention, January 31st 2020. https://www.cdc.gov/stroke/healthy_living.htm
5.   B Norrving, J Barrick, A Davalos et al., “Action Plan for Stroke in Europe 2018–2030”, European Stroke Journal, 2018. https://actionplan.eso-stroke.org/
     images/2396987318808719.pdf
6.   “Stroke Action Plan Europe 2018-2030”, European Stroke Organisation, May 23rd 2018. https://eso-stroke.org/action-plan-stroke-europe-2018-2030-2/
7.   “Know your pulse” campaign, Arrhythmia Alliance. https://www.heartrhythmalliance.org/aa/uk/know-your-pulse
8.   “Mujeres por el corazón”, Fundacion Mapfre. https://www.fundacionmapfre.org/fundacion/en/programs/health/mujeres-por-el-corazon/
9.   Heart UK’s National Cholesterol Month. https://www.heartuk.org.uk/national-cholesterol-month/national-cholesterol-month

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      Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna

                                  • Medici di base, specialisti, infermieri e farmacisti svolgono un ruolo
                                    più importante. Gli intervistati sostengono che in futuro, medici di
                                    base, specialisti e infermieri svolgeranno un ruolo significativamente più
                                    importante nella diagnosi e nella gestione dei fattori di rischio di ictus, e in
                                    generale nell’aumento della sensibilizzazione ne pazienti. Tuttavia, farmacisti
                                    e associazioni di pazienti non vengono generalmente considerati come attori
                                    potenzialmente più attivi. Questo spinge a chiedersi se la maggioranza degli
                                    operatori di settore che potrebbero potenzialmente essere coinvolti nella
                                    prevenzione siano davvero impiegati a pieno regime.

                                  • Più investimenti digitali e sostegno del governo sono necessari per la
                                    prevenzione futura. La diffusione degli strumenti digitali quali applicazioni e
                                    smartwatch per rilevare e monitorare i fattori di rischio di ictus è in aumento,
                                    oltre alla proliferazione di dispositivi disponibili. A fronte di una crescente
                                    adozione, si rende necessario un maggiore coinvolgimento e supporto da
                                    parte del governo, per esempio in materia di protezione di dati e adozione di
                                    standard unificati che possano consentire la condivisione dei registri in tutti
                                    gli ambiti del sistema sanitario. La maggioranza degli esperti ritengono che
                                    i governi debbano svolgere un ruolo più importante nella regolamentazione
                                    della salute digitale e nell’incoraggiare il loro utilizzo per la prevenzione
                                    dell’ictus.

    © The Economist Intelligence Unit Limited 2020
No al silenzio: analisi degli approcci alle politiche di investimento in materia di prevenzione degli ictus in
                                                                                                                                                                                           7
                                                                          Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna

                                  Introduzione
                                  Ogni anno in Europa gli ictus provocano oltre                                 il 2035, se le attuali proiezioni relative alla stessa
                                  un decesso su dieci, e sono la principale causa                               incidenza non migliorano.12,13
                                  di disabilità degli adulti in termini di.10,11 Per i
                                  responsabili delle politiche dell'Europa occidentale,                         Tuttavia, numerose testimonianze dimostrano
                                  l’incidenza degli ictus è significativa, con oltre 1                          come gli ictus possano essere ampiamente
                                  milione di casi e circa 310.000 decessi nel 2016                              prevenuti. Uno studio di Lancet condotto su 188
                                  (Dati 1, 2 e 3).                                                              paesi ha rilevato che il 90% del carico globale
                                                                                                                dell’ictus in termini di anni di vita persi per disabilità
                                  I paesi dovranno agire rapidamente per affrontare                             (DALY) era dovuto a fattori di rischio modificabili
                                  questa sfida poiché si prevede che l'incidenza                                tra cui fattori comportamentali (ad es. fumo, cattiva
                                  dell'ictus aumenterà di oltre il 30% tra il 2015 e                            alimentazione e scarsa attività fisica), metabolici

                                  Figura 1: Onere ictus in Europa occidentale: decessi e casi di incidenza, 2016

                                          Europa occidentale
                                                                                                                                                        Globale

                                           310.011      1.036.438
                                                                                                                                             5.528.232 13.676.761

                                                                                                                                                 Decessi
                                                     48.628    134.979                                                                           Casi di incidenza
                                                                                           242.497
                                                       Regno Unito              57.717

                                                                                    Germania

                                                                 38.557   131.416

                                                                    Francia
                                                                                     52.327     166.015

                                                              101.845                           Italia
                                                     29.646

                                                        Spagna

                                  Fonte: C Owens Johnson et al. Global, regional, and national burden of stroke, 1990–2016: a systematic analysis for the Global Burden of Disease Study
                                  2016. The Lancet Neurology. May 2019.
                                  https://www.thelancet.com/action/showFullTableHTML?isHtml=true&tableId=tbl1&pii=S1474-4422%2819%2930034-1

10.   “Differences in stroke death rates across Europe”, Nuffield Department of Population Health, 2018. https://www.ndph.ox.ac.uk/news/differences-in-
      stroke-death-rates-across-europe
11.   CJ Murray, T Vos, R Lozano et al., “Disability-adjusted life years (DALYs) for 291 diseases and injuries in 21 regions, 1990–2010: a systematic analysis for
      the Global Burden of Disease Study 2010”, The Lancet, 2012, pages 2197-2223. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23245608
12.   “Adding stroke to the political agenda in Europe”, The Lancet Neurology, Vol. 18, No.6, 2019, page 513. https://www.thelancet.com/journals/laneur/
      article/PIIS1474-4422(19)30157-7/fulltext
13.   Table Deaths, Incident cases, and DALYs for stroke in 2016 and percentage change of age-standardised rates for 1990–2016, by location. https://www.
      thelancet.com/journals/laneur/article/PIIS1474-4422(19)30157-7/fulltext
                                                                                                                             © The Economist Intelligence Unit Limited 2020
No al silenzio: analisi degli approcci alle politiche di investimento in materia di prevenzione degli ictus in
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          Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna

    Figura 2: Tassi di mortalità standardizzati per età (per 100.000 persone) a causa di ictus per cinque paesi in
    Europa, 2017
    40
                    38
    35

                                                                                               30                                                31
    30                                                                29
    25                                                                                                                  25
                                              21
    20

    15

    10

    5

    0
                  UE 28                    Francia                Germania                    Italia                 Spagna                 Regno Unito
    Fonte: VJ Santos et al. The state of health in the European Union (EU-28) in 2017: an analysis of the burden of diseases and injuries. European Journal
    of Public Health, https://doi.org/10.1093/eurpub/ckz203, 10 December 2019.

    Figura 3: Tassi di mortalità standardizzati di DALY (per 100.000 persone) a causa di ictus per cinque paesi
    in Europa, 2017
    800

    700              691

    600
                                                                       543                                                                       548
    500
                                                                                               458                       464
                                             420
    400

    300

    200

    100

    0
                  UE 28                    Francia                Germania                     Italia                 Spagna                 Regno Unito

    Fonte: VJ Santos et al. The state of health in the European Union (EU-28) in 2017: an analysis of the burden of diseases and injuries. European Journal
    of Public Health, https://doi.org/10.1093/eurpub/ckz203, 10 December 2019.

    (ipertensione, obesità, iperglicemia e livelli di                                come l’infarto ogni 100.000 persone stiano
    colesterolo alti) o fattori ambientali (inquinamento                             diminuendo in tutta Europa,15 in particolare in
    da piombo o esposizione al piombo). Altri fattori di                             Europa occidentale.16 Questa dinamica è in gran
    rischio includo la fibrillazione atriale (FA) e l’abuso                          parte dovuta alle efficaci strategie di prevenzione
    di sostanze, entrambi anch’essi potenzialmente                                   che coinvolgono i principali fattori di rischio
    rilevabili e adeguatamente gestibili.14                                          come il fumo, il monitoraggio del colesterolo e
                                                                                     dell'ipertensione17, oltre all’accesso ai farmaci e una
    Risulta incoraggiante constatare che i tassi di                                  migliore gestione della FA.
    incidenza di ictus e altre malattie cardiovascolari

    14.    VL Feigin, G Roth, M Naghavi et al., “Global burden of stroke and risk factors in 188 countries, during 1990–2013: a systematic analysis for the
           Global Burden of Disease Study 2013”, The Lancet, Vol. 15, No. 9, 2016, pages 913-924. https://www.thelancet.com/journals/laneur/article/
           PIIS14744422(16)30073-4/fulltext
    15.    E Stevens, E Emmett, Y Wang et al., “The Burden of Stroke in Europe: The Challenge for Policy Makers”, Stroke Alliance for Europe, 2016. https://www.
           stroke.org.uk/sites/default/files/the_burden_of_stroke_in_europe_-_challenges_for_policy_makers.pdf
    16.    R Shah, E Wilkins M Nichols et al., “Epidemiology report: trends in sex-specific cerebrovascular disease mortality in Europe based on WHO mortality
           data”, European Heart Journal, Vol. 40, No. 9, 2019, pages 755-764. https://academic.oup.com/eurheartj/article/40/9/755/5069358
    17.     2016 European Guidelines on cardiovascular disease prevention in clinical practice. http://eurheartj.oxfordjournals.org/
    © The Economist Intelligence Unit Limited 2020
No al silenzio: analisi degli approcci alle politiche di investimento in materia di prevenzione degli ictus in
                                                                                                                                                                     9
                                                                          Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna

                                 Tuttavia, il valore assoluto di ictus nella maggioranza        Il peso economico degli ictus è notevole. Stando
                                 dei paesi è in aumento, per via di una popolazione             a una ricerca del 2019 di SAFE, nel 2017 il costo
                                 in rapido invecchiamento e in espansione. Le                   totale dell'ictus in 32 paesi europei è stato pari
                                 proiezioni realizzate da Stroke Alliance for Europe            a 60 miliardi di euro (66 miliardi di dollari)21 (rif.
                                 (SAFE), un gruppo di organizzazioni di pazienti in 30          Capitolo 2). Si tratta di un aumento drammatico
                                 paesi europei, prevede che in UE il numero annuo               rispetto alla stima del 2015 di 45 miliardi di euro (50
                                 di ictus salirà da 613.148 nel 2015 a 819.771 nel              miliardi di dollari USA) all'anno,22 che non includeva
                                 2013,18 principalmente a causa di queste variazioni            i costi di assistenza infermieristica o in case di cura
                                 demografiche.19                                                residenziali.

                                 In paesi come l’Italia, che ha una delle proporzioni           In effetti, i costi sanitari diretti, in gran parte legati
                                 maggiori della popolazione anziana (il 23% della               alle visite dei medici di medicina generale, ai
                                 popolazione complessiva ha almeno 65 anni di età),             ricoveri per incidenti e per emergenze, alle cure
                                 l’impatto futuro degli ictus sarà particolarmente              ambulatoriali e ospedaliere, e ai farmaci, sono pari
                                 grave.                                                         a soli 27 miliardi di euro (30 miliardi di dollari USA),
                                                                                                vale a dire il 45% dell’impatto economico totale.
                                 Chiaramente molto altro lavoro resta da fare per               Complessivamente, i costi diretti rappresentano
                                 ridurre ulteriormente l’incidenza degli ictus e delle          l'1,7% della spesa sanitaria nei 32 paesi.23,24
                                 conseguenze sanitarie e socio-economiche di
                                 lungo termine. Nel nostro rapporto precedente,
                                 Preventing Stroke, Uneven Progress,20 è stato
                                 evidenziato che i fattori di rischio sono stati
                                 ampiamente individuati, ma i responsabili delle                Figura 4: Costo diretto dell’ictus in 32 paesi europei
                                 politiche e i professionisti del settore sanitario non
                                 sempre mettono in pratica o seguono le politiche               (miliardi di Euro)
                                 nazionali e le linee guida volte a mitigarli.                     Trattamento ospedaliero
                                                                                                                                                               16
                                                                                                              mbulatoriale
                                 E i cambiamenti devono avvenire rapidamente. I                 Trattamento ambulatoriale                   4,7
                                 funzionari della sanità pubblica sanno che anche se
                                                                                                         Assistenza primaria               3,3
                                 i tassi di decessi correlati a ictus diminuissero, i costi
                                 socioeconomici legati alla malattia continuerebbero                                  Farmaci        1,3
                                 ad aumentare, compresi i costi diretti (come
                                                                                                   Assistenza emergenziale          0,9
                                 l'assistenza sanitaria) e i costi indiretti (come la
                                 perdita di produttività e di reddito dei pazienti e             Fonte: R Luengo-Fernandez et al. Economic burden of stroke across
                                                                                                 Europe: A population-based cost analysis. 2019.
                                 degli assistenti per via dell’assenteismo dal lavoro).          https://journals.sagepub.com/doi/full/10.1177/2396987319883160

18.   E Stevens, E Emmett, Y Wang et al., “The Burden of Stroke in Europe: The Challenge for Policy Makers”, Stroke Alliance for Europe, 2016. https://www.
      stroke.org.uk/sites/default/files/the_burden_of_stroke_in_europe_-_challenges_for_policy_makers.pdf
19.    “Stroke Action Plan for Europe: 2018-2030”, SAFE, 2017. https://www.safestroke.eu/wp-content/uploads/2019/05/SAFE-SAPE-ebook-correct-version_
      compressed-FINAL-FINAL.pdf
20.    “Preventing Stroke: Uneven Progress”, The Economist Intelligence Unit, 2017. https://eiuperspectives.economist.com/healthcare/policy-approaches-
      stroke-prevention/white-paper/preventing-stroke-uneven-progress
21.    “Full costs of stroke in 32 European countries is €60 billion, says latest SAFE research”, SAFE, November 27th 2019. https://www.safestroke.
      eu/2019/11/27/costofstroke/
22.    S Halim,“Ever heard of the Stroke Action Plan?”, Health Europa, 28th January 2019. https://www.healtheuropa.eu/stroke-action-plan/89965/ and
      https://www.stroke.org.uk/sites/default/files/the_burden_of_stroke_in_europe_-_challenges_for_policy_makers.pdf
23.   “Full costs of stroke in 32 European countries is €60 billion, says latest SAFE research”, SAFE, November 27th 2019. https://www.safestroke.
      eu/2019/11/27/costofstroke/
24.   R Luengo-Fernandez, M Violato, P Candio et al., “Economic burden of stroke across Europe: A population-based cost analysis”, European Stroke
      Journal, 2019. https://journals.sagepub.com/doi/full/10.1177/2396987319883160
                                                                                                             © The Economist Intelligence Unit Limited 2020
No al silenzio: analisi degli approcci alle politiche di investimento in materia di prevenzione degli ictus in
10
           Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna

     Sono i costi indiretti a essere i più onerosi. In                   (49%) e dai gruppi di pazienti (43%), rispetto agli
     Europa, la maggior parte delle persone ( il 91%                     operatori sanitari (29%).
     degli uomini, l’88% delle donne) sopravvive al
     primo ictus25, ma circa un terzo soffre di una
     disabilità in relazione alla mobilità, alle capacità               Figura 5: I costi diretti e indiretti per le economie
     cognitive, alla vista o alla comunicazione.26,27E                  sono ben compresi dal pubblico.
     sebbene l'ictus sia relativamente raro nei                         % degli intervistati
     bambini,28 circa il 60% dei sopravvissuti avrà                                       D’accordo                              40%
     deficit neurologici permanenti.29
                                                                                       In disaccordo                             40%
     Queste disabilità hanno un impatto sulla qualità
                                                                                 Né d’accordo né in
     della vita e del lavoro, e i soggetti spesso hanno                                 disaccordo                   19%
     bisogno di sostegno finanziario e cure informali
                                                                                               Non so    2%
     per il resto della loro vita. Ad esempio, il Regno
     Unito stima che gli ictus annui generino 2,4                       La somma dei numeri potrebbe non corrispondere a
                                                                        100 per via degli arrotondamenti.
     miliardi di sterline (3,07 miliardi di dollari) di                 Fonte: The Economist Intelligence Unit
     costi legati a cure informali,1,3 miliardi di sterline
     (1,66 miliardi di dollari) di perdite di entrate e                  Per i funzionari della sanità pubblica e i
     800 milioni di sterline (1,02 miliardi di dollari) di               responsabili delle politiche, sono forti le pressioni
     erogazione di sussidi.30 Inoltre, le persone che                    che spingono a ridurre il numero di nuovi casi di
     hanno subito un ictus presentano un rischio                         ictus e a mettere in atto diminuzioni significative
     elevato di successiva riammissione in ospedale. Il                  dei costi socio-economici associati. E come
     rischio di riammissione per qualsiasi causa entro                   illustrato nella presente ricerca, la prevenzione è
     il primo anno successivo all’ictus è pari al circa                  l'azione più efficace in termini di costi per ridurre
     il 33%, creando un carico ancora maggiore sulle                     l'incidenza a lungo termine e alleviare il carico che
     risorse sanitarie pubbliche.31 In tutta Europa, nel                 grava sul bilancio sanitario.
     2017 sono stati trascorsi 43 milioni di giorni in case
     di cura/assistenza residenziale a causa dell'ictus.32               In ciascuno dei seguenti capitoli analizzeremo
                                                                         in che modo il miglioramento delle politiche
     In linea generale, questi costi presenti e futuri                   sanitarie e i maggiori finanziamenti pubblici
     catturano l’attenzione dell’opinione pubblica.                      possano rappresentare un efficace strumento per
     Stando ai soggetti intervistati nell’ambito del                     aumentare la consapevolezza dell'ictus e ridurne
     nostro sondaggio sulla prevenzione e la gestione                    l'incidenza e i costi. A tale scopo, ci baseremo
     dell'ictus in cinque paesi europei, solo il 40%                     sui risultati delle nostre indagini, su interviste e
     ritiene che i costi diretti e indiretti dell'ictus per              risultati di ricerche documentali per far luce su
     le economie siano ben compresi dal pubblico.                        come i governi e gli esperti di cinque paesi europei
     Questa opinione è sostenuta con maggior forza dai                   (Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna)
     contribuenti/responsabili delle politiche sanitarie                 percepiscono e danno priorità alle politiche in
                                                                         materia di prevenzione e investimento sugli ictus.

     25.    “Death rates from stroke are declining overall in Europe, but are levelling off or increasing in some countries”, European Society of Cardiology, 2018.
            https://www.escardio.org/The-ESC/Press-Office/Press-releases/death-rates-from-stroke-are-declining-overall-in-europe-but-are-levelling-off-or-
            increasing-in-some-countries
     26.    “State of the Nation”, Stroke Association, 2016. https://www.stroke.org.uk/sites/default/files/stroke_statistics_2015.pdf
     27.    European Stroke Organisation FAQ. https://eso-stroke.org/faq/
     28.    DS Tsze and J Valente, “Pediatric Stroke: A Review”, Emergency Medical International, 2011. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3255104/
     29.    HJ Fullerton, NK Hills, MS Elkind et al., “Infection, vaccination, and childhood arterial ischemic stroke Results of the VIPS study”, Neurology, Vol. 85,
            No.17, 2015, pages1459-1466. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26423434
     30.    “State of the Nation: Stroke Statistics”, Stroke Association, 2017. https://www.stroke.org.uk/sites/default/files/state_of_the_nation_2017_final_1.pdf
     31.    C Lainay, E Benzenine, J Durier et al., “Hospitalisation within the first year after stroke: the Dijon Stroke Registry”, Stroke, Vol. 46, No.1, 2015,
            pages190-196. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25378425
     32.    R Luengo-Fernandez, M Violato, P Candio et al., “Economic burden of stroke across Europe: A population-based cost analysis”, European Stroke
            Journal, 2019. https://journals.sagepub.com/doi/full/10.1177/2396987319883160

     © The Economist Intelligence Unit Limited 2020
No al silenzio: analisi degli approcci alle politiche di investimento in materia di prevenzione degli ictus in
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                                       Dati essenziali sugli ictus

                                       Una persona su quattro è a rischio di ictus                  tendono a vivere più a lungo e ad avere ictus in
                                       nel corso della propria vita.33 Il rischio di ictus          età avanzata.35
                                       aumenta con l'età, sebbene gli ictus possano
                                       verificarsi a qualsiasi età. Infatti, un quarto degli        Due sono le tipologie principali di ictus. Il
                                       ictus si verifica in soggetti di età inferiore ai 65         primo, l'ictus ischemico, è causato da coaguli
                                       anni, mentre l’ictus è una delle principali dieci            di sangue che si formano o arrivano al
                                       cause di morte infantile.34                                  cervello, interrompendo l'afflusso di sangue
                                                                                                    e di ossigeno. Il secondo, l'ictus emorragico,
                                       Gli uomini presentano un rischio maggiore                    è causato dallo scoppio di un vaso sanguigno
                                       di ictus in giovane età rispetto alle donne.                 indebolito che irrora il cervello.36 Circa l'80%
                                       Tuttavia, il numero di decessi correlati a ictus             degli ictus è di tipo ischemico.37
                                       è più alto tra le donne perché queste ultime

33.   V Feigin, G Nguyen, K Cercy et al., Global, Regional, and Country-Specific Lifetime Risks of Stroke, 1990 and 2016: The GBD 2016 Lifetime Risk of
      Stroke Collaborators”, New England Journal of Medicine, 2018. https://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMoa1804492
34.   “Media Centre: Stroke Facts & Statistics”, Different Strokes, https://differentstrokes.co.uk/what-we-do/media-centre/
35.   Stroke Association. 2017. State of the Nation, Stroke Statistics. https://www.stroke.org.uk/sites/default/files/state_of_the_nation_2017_final_1.pdf
36.   Royal College of Physicians. National clinical guidelines for stroke, 2016. https://www.strokeaudit.org/SupportFiles/Documents/Guidelines/2016-
      National-Clinical-Guideline-for-Stroke-5t-(1).aspx
37.   Y Béjot, H Bailly, J Durier et al., “Epidemiology of stroke in Europe and trends for the 21st century”, Presse Medicale, 2016. https://www.ncbi.nlm.nih.
      gov/pubmed/27816343
                                                                                                               © The Economist Intelligence Unit Limited 2020
No al silenzio: analisi degli approcci alle politiche di investimento in materia di prevenzione degli ictus in
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           Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna

     Capitolo 1: La prevenzione è la priorità
     assoluta in materia di ictus in Europa
     Nel 2018 la European Stroke Organisation (ESO)                              cardiovascolari (CVD), generando un risparmio di
     ha pubblicato un importante documento politico,                             40 milioni di euro (44,2 milioni di dollari) l'anno.39
     il Piano d'azione per l'ictus in Europa (noto anche
     come European Stroke Action Plan (ESAP), per gli                            Rapporto costo-efficacia della
     anni dal 2018 al 2030.38 Il piano include obiettivi
     volti a ridurre del 10% il numero assoluto di ictus in
                                                                                 prevenzione
     Europa.                                                                     Gli esperti intervistati hanno spiegato che i costi
                                                                                 legati agli ictus sono in aumento in parte perché i
     Se venisse rispettato, ogni nazione europea si
                                                                                 costi diretti dell'assistenza sanitaria e dei farmaci
     troverebbe a risparmiare centinaia di milioni di
                                                                                 hanno in linea generale subito un analogo aumento.
     euro all’anno in costi diretti e indiretti, sulla base
                                                                                 Inoltre, i soggetti colpiti da ictus sopravvivono di più
     delle stime degli attuali oneri economici legati
                                                                                 e vivono più a lungo, quindi i costi delle cure a lungo
     all'ictus (rif. Figura 5). E qualsiasi risparmio sui
                                                                                 termine sono in aumento.
     costi consentirà l'assegnazione dei fondi ad altre
     patologie e servizi, che ora sarebbero diretti al                           È ancora in fase di studio l’entità del risparmio
     trattamento dell'ictus.                                                     sui costi della prevenzione dell'ictus, rispetto
                                                                                 al trattamento acuto e ai costi diretti e indiretti
     Un report del 2016 del National Institute for Health
                                                                                 del recupero. L’Action Plan for Stroke in Europe
     and Care Excellence (NICE) ha stimato che un
                                                                                 2018-2030 indica “l'impatto economico-sanitario
     programma nazionale per il Regno Unito volto a
                                                                                 degli ictus e la remunerazione sugli investimenti
     ridurre il rischio cardiovascolare della popolazione
                                                                                 per la cura dell'ictus" come una delle principali
     di appena l'1% impedirebbe 25.000 casi di malattie
                                                                                 priorità di ricerca e sviluppo per il 2030, oltre

     Figura 6: I costi diretti e indiretti dell’ictus (€m) in Europa, per paese, nel 2017
            Costi diretti per anno, scala di sinistra
            Costi indiretti (cure informali, decessi, morbidità e assistenza sociale), scala di sinistra
            Costo totalescala di sinistra                                                                   Costo totale % del PILscala di destra
     60.000                                                                                                                          59.605 0,6

     50.000                                                                                                                                   0,5

     40.000                                                                                                                                   0,4
                                                                                                                               33.013
     30.000                                                                                                                                   0,3
                                                                                                                         26.592
     20.000                                                                                                                                   0,2
                                                                                                                17.600
     10.000                                                                                           9.089 8.511                             0,1
                                                                       7.470                  6.905
                                                 5.823
             1.685 1.872
                         3.557     2.143 3.680           2.775 4.695            3.131 3.774
     0                                                                                                                                        0,0
                 Spagna                Francia             Regno Unito               Italia                Germania
                                                                                                                  Totale Europa
                                                                                                                    (32 paesi)
     Fonte: R Luengo-Fernandez et al. Economic burden of stroke across Europe: A population-based cost analysis. 2019.
     https://journals.sagepub.com/doi/full/10.1177/2396987319883160

     38.    B Norrving, J Barrick, A Davalos et al., “Action Plan for Stroke in Europe 2018–2030”, European Stroke Journal, 2018. https://actionplan.eso-stroke.org/
            images/2396987318808719.pdf
     39.    European Guidelines on cardiovascular disease prevention in clinical practice, 2016. http://eurheartj.oxfordjournals.org/
     © The Economist Intelligence Unit Limited 2020
No al silenzio: analisi degli approcci alle politiche di investimento in materia di prevenzione degli ictus in
                                                                                                                                                                   13
                                                                          Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna

                                  all'identificazione delle barriere più rilevanti, anche          Prendiamo ad esempio il piano d'azione globale
                                  economiche, che impediscono l’implementazione                    dell'OMS per la prevenzione e il controllo delle
                                  della cura dell'ictus basata su prove scientifiche.              malattie non trasmissibili (NCD) 2013-2020, il
                                                                                                   quale sottolinea che il costo dell'inazione supera
                                  I calcoli sono complessi: ad esempio, è risaputo che             di gran lunga il costo delle attività di prevenzione
                                  il rapporto costo-efficacia della prevenzione delle              e controllo.42 Uno degli obiettivi chiave per i
                                  malattie cardiovascolari dipende fortemente da                   paesi del piano d'azione dell'OMS per le malattie
                                  parametri come l'età della popolazione target, il                non trasmissibili prevede che “almeno il 50% dei
                                  rischio complessivo di malattie cardiovascolari della            soggetti idonei riceva una terapia farmacologica e
                                  popolazione e il costo degli interventi.40                       un supporto (compreso il controllo glicemico) per
                                                                                                   prevenire infarti e ictus”.43
                                  Alcuni paesi europei puntano a chiarire questo
                                  aspetto. Nel Regno Unito, la Public Health                       L'ONU considera anche la prevenzione primaria
                                  England (PHE) attualmente sta sviluppando uno                    la strategia più efficace in termini di costi al fine di
                                  strumento di remunerazione sugli investimenti                    ridurre l’onere socioeconomico dell'ictus e di altre
                                  per la prevenzione delle malattie cardiovascolari,               importanti malattie non trasmissibili.44 E stando
                                  atto a dimostrare in che modo approcci diversi per               alle ricerche illustrate in un rapporto dei Centres
                                  l'individuazione e la gestione di soggetti ad alto               for Disease Control and Prevention degli Stati
                                  rischio possano liberare risorse nazionali.41                    Uniti, la riduzione dell'assunzione di sale del 15% e
                                                                                                   l'attuazione di quattro elementi chiave per l'OMS
                                  “Stiamo commissionando una nuova indagine sulla
                                                                                                   per la riduzione dell'uso del tabacco (imposizione
                                  prevenzione delle CVD”, ha spiegato il professor
                                                                                                   fiscale, disposizione del divieto di fumo nei luoghi
                                  Jamie Waterall, presidente del CVD Prevention
                                                                                                   di lavoro, requisiti di imballaggio ed etichettatura, e
                                  System Leadership Forum in Inghilterra. “Per la
                                                                                                   campagne di sensibilizzazione) potrebbero prevenire
                                  prima volta in Inghilterra, avremo una nuova
                                                                                                   13,8 milioni di decessi nell’arco di dieci anni. Così
                                  indagine nazionale di prevenzione che esaminerà
                                                                                                   si ridurrebbe il costo delle cure per le malattie non
                                  alcuni fattori di rischio chiave e patologie ad alto
                                                                                                   trasmissibili a meno di 40 centesimi di dollaro per
                                  rischio come la fibrillazione atriale, la pressione
                                                                                                   persona all'anno nei paesi a reddito basso e medio-
                                  sanguigna e il colesterolo alto. Quando avremo
                                                                                                   basso, e a solo 50 centesimi di dollaro/1 dollaro per
                                  accesso a questi dati, pubblicheremo gli obiettivi
                                                                                                   persona all'anno nei paesi a reddito medio-alto.45,46
                                  nazionali per consentirci di concentrarci sulle
                                  disuguaglianze sanitarie nei gruppi ad alto rischio e            I risparmi sui costi derivanti dalla prevenzione
                                  nelle nostre comunità più svantaggiate”.                         dell'ictus sono confermati nel nostro sondaggio:
                                                                                                   L'84% degli intervistati ritiene che se investiamo ora
                                  Ma anche senza avere i dati specifici a portata
                                                                                                   nella prevenzione dell'ictus, possiamo arginare costi
                                  di mano, senza alcun dubbio dal punto di vista
                                                                                                   maggiori per il sistema sanitario in futuro.
                                  socioeconomico e della salute pubblica l'approccio
                                  migliore all'ictus sia la prevenzione.                           “Se sappiamo che una persona ha un fattore di
                                                                                                   rischio per l'ictus, possiamo iniziare a controllare

40.    European Guidelines on cardiovascular disease prevention in clinical practice, 2016. http://eurheartj.oxfordjournals.org/
41.   Cardiovascular Disease Prevention Return on Investment Tool, Public Health England, 2018. https://assets.publishing.service.gov.uk/government/
      uploads/system/uploads/attachment_data/file/784208/Cardiovascular_disease_prevention_ROI_tool.pdf
42.   “Global action plan for the prevention and control of noncommunicable diseases 2013-2020”, World Health Organisation, 2013. https://apps.who.int/
      iris/bitstream/handle/10665/94384/9789241506236_eng.pdf;jsessionid=17C9290E722C1A89DF4CAAC7CBEBBF8E?sequence=1
43.   “Global action plan for the prevention and control of noncommunicable diseases 2013-2020”, World Health Organisation, 2013. https://apps.who.int/
      iris/bitstream/handle/10665/94384/9789241506236_eng.pdf;jsessionid=17C9290E722C1A89DF4CAAC7CBEBBF8E?sequence=1
44.   N Probst-Hensch, M Tanner, C Kessler et al., “Prevention—a cost-effective way to fight the non-communicable disease epidemic: an academic
      perspective of the United Nations High-level NCD Meeting”, Swiss Medical Weekly, 2011. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21901650
45.   VL Feigin, B Norrving, MG George et al., “Prevention of stroke: a strategic global imperative”, Centres for Disease Control and Prevention, 2016. https://
      www.cdc.gov/stroke/docs/prevention-of-stroke-strategic-global-imperative.pdf
46.   P Asaria, D Chisholm, C Mathers et al., “Chronic disease prevention: health effects and financial costs of strategies to reduce salt intake and control
      tobacco use”, The Lancet, 2007, pages 2044–2053. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18063027
                                                                                                              © The Economist Intelligence Unit Limited 2020
No al silenzio: analisi degli approcci alle politiche di investimento in materia di prevenzione degli ictus in
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       Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna

     a un costo molto inferiore rispetto al trattamento                                 Prevenzione primaria come priorità
     acuto”, ha afferma Valeria Caso, ex presidente della
     European Stroke Organization e neurologa dell'ictus                                Agli intervistati è stato chiesto di valutare le
     presso l'Università di Perugia - Stroke Unit, Italia.                              modalità di attribuzione delle priorità per gli
                                                                                        investimenti finanziari (finanziamenti) statali diretti
     “Per esempio, l'ipertensione non è costosa da                                      alla prevenzione primaria dell'ictus, alla prevenzione
     monitorare, perché basta svolgere attività fisica e                                secondaria, alla gestione e ai servizi.
     assumere farmaci non costosi. Per quanto riguarda
     la FA, penso che possiamo investire di più perché il                               La stragrande maggioranza di loro concordava
     peso delle malattie cardioemboliche è di gran lunga                                nel ritenere che il governo desse la priorità alla
     maggiore rispetto al costo della prevenzione, grazie                               prevenzione primaria (misure di prevenzione
     alle terapie anticoagulanti. Questo sicuramente                                    dell'ictus per i soggetti ad alto rischio che non sono
     porterà una remunerazione sull'investimento”.                                      mai stati colpiti da ictus) rispetto a tutti gli altri
                                                                                        ambiti di trattamento dell'ictus. Molto distanziata,
                                                                                        al secondo posto si posiziona la gestione e il
     Figura 7: Se investiamo ora nella prevenzione                                      trattamento dell'ictus nel settore delle cure
     dell'ictus, possiamo arginare costi maggiori per il
     sistema sanitario in futuro.
     % degli intervistati

                          D’accordo                                           84%
                                                                                        Gli esperti intervistati concordano
               Né d’accordo né in               11%                                     anche nel sostenere che la
                      disaccordo
                                                                                        prevenzione dell'ictus e di altre
                      In disaccordo         4%
                                                                                        malattie cardiovascolari sono
                              Non so       1%                                           già tra le maggiori priorità di
     Questi risultati fanno registrare poche variazioni tra i tre gruppi di
                                                                                        investimento sanitario del loro
     indagine (gruppi di pazienti, professionisti sanitari e
     responsabili/contribuenti delle politiche sanitarie.
                                                                                        paese, in genere insieme alla
     Fonte: The Economist Intelligence Unit.                                            prevenzione del tumore.

     Figura 8: In che modo il governo assegna la priorità al proprio investimento finanziario (finanziamento)
     nella prevenzione, gestione e servizi dell'ictus
     % degli intervistati                                                           Posizione-1           Posizione-2            Posizione-3             Posizione-4

       Prevenzione dell'ictus (p. es., misure preventive mirate a soggetti
                                                                                                                     45%       12%       13%                   30%
                          ad alto rischio che non hanno mai avuto ictus)
          Gestione e trattamento dell'ictus nel settore dell'assistenza
        primaria (p. es., mirato a soggetti che hanno subito ictus e gestiti                        22%                         37%                 26%        15%
                          da specialisti e gestito da professionisti sanitari)
         Gestione e trattamento dell'ictus nel settore dell'assistenza
     secondaria (p. es., mirato a soggetti che hanno subito ictus e gestiti                       20%                      33%                    29%          19%
                                da specialisti che lavorano negli ospedali)

      Riabilitazione (p. es., logopedia, fisioterapia, supporto psicologico,                  13%          18%                     31%                         37%
                                  mirato a soggetti che hanno subito ictus)
     Classifica delle priorità del governo per gli investimenti finanziari nell'ictus (% degli intervistati): il 45% degli intervistati afferma che la “prevenzione
     dell'ictus” è la massima priorità nei finanziamenti del proprio governo. Questo dato è il più alto in Francia (55%) e il più basso nel Regno Unito (38%).
     E viene percepito maggiormente dagli operatori sanitari (54%).
     La somma dei numeri potrebbe non corrispondere a 100 per via degli arrotondamenti.
     Fonte: The Economist Intelligence Unit.

     © The Economist Intelligence Unit Limited 2020
No al silenzio: analisi degli approcci alle politiche di investimento in materia di prevenzione degli ictus in
                                                                                                                                                                              15
                                                              Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna

                Figura 9: Valuta in che modo ritieni che il governo assegni la priorità al proprio investimento finanziario
                (finanziamento) nella prevenzione, gestione e servizi dell'ictus
                % di intervistati che classificano una priorità di categoria n. 1

                      Prevenzione dell'ictus (p. es., misure preventive mirate a soggetti ad alto rischio che non hanno mai avuto ictus)
                      Gestione e trattamento dell'ictus nel settore dell'assistenza primaria (p. es., mirato a soggetti che hanno subito ictus e
                      gestiti da specialisti e gestito da professionisti sanitari dell’assistenza primaria)
                      Gestione e trattamento dell'ictus nel settore dell'assistenza secondaria (p. es., mirato a soggetti che hanno subito ictus e
                      gestiti da specialisti che lavorano negli ospedali)
                      Riabilitazione (p. es., logopedia, fisioterapia, supporto psicologico, mirato a soggetti che hanno subito ictus)

                60
                        55%
                50
                                                    48%
                                                                                  44%
                40                                                                                               41%
                                                                                                                                              38% 38%

                30
                                                                                                                             25%
                                                                                                     22%                                                  23%
                20            20%                             19% 17%                   19%                            18%
                                    16%                   15%                                 15%                                  16%
                10                        10%

                                                                                                                                                                 2%
                0
                              Francia                     Germania                         Italia                       Spagna                    Regno Unito
                Classifica delle priorità del governo per gli investimenti finanziari nell'ictus (% degli intervistati per paese): Nel complesso, il 45% degli intervistati
                afferma che la “prevenzione dell'ictus” è la massima priorità nei finanziamenti del proprio governo. Questo dato è il più alto in Francia (55%) e il più
                basso nel Regno Unito (38%), che lo colloca allo stesso modo accanto alla gestione dell'ictus nel settore delle cure primarie. Il fatto che la prevenzione
                sia una priorità è un’opinione maggiormente diffusa fra gli operatori sanitari (54%).
                Fonte: The Economist Intelligence Unit.

                Figura 10: Variazione dei tassi di mortalità e incidenza per ictus, 1990-2016
                       Decessi: Variazione percentuale dei tassi standardizzati per età, 1990-2016
                       Incidenza: Variazione percentuale dei tassi standardizzati per età, 1990-2016
                -10
                                                             -14.4%
                -20            -21.2%                                                      -22.2%
                                                                                                                                                       -26.9%
                -30

                -40                                                                                                      -31.0%

                -50
                                                                                                                                                       -52.6%
                               -55.9%
                                                                                           -57.9%
                -60

                -70                                          -62.3%
                                                                                                                         -64.3%
                -80
                              Francia                     Germania                          Italia                        Spagna                    Regno Unito

                Fonte: The Lancet Neurology. Global, regional, and national burden of stroke, 1990–2016: a systematic analysis for the Global
                Burden of Disease Study 2016. 2019.

                                                                                                               © The Economist Intelligence Unit Limited 2020
No al silenzio: analisi degli approcci alle politiche di investimento in materia di prevenzione degli ictus in
16
           Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna

     primarie per i soggetti che hanno già subito un ictus             dell'ictus. Per esempio, i fattori legati allo stile di
     (prevenzione secondaria).                                         vita, come il fumo e l'elevata assunzione di sale,
                                                                       sono in declino, un dato che contribuisce a ridurre
     Gli esperti intervistati concordano anche nel                     la pressione sanguigna media della popolazione,
     sostenere che la prevenzione dell'ictus e di altre                oltre all'introduzione di normative per la riduzione
     malattie cardiovascolari sono già tra le maggiori                 dell'inquinamento atmosferico.48,49
     priorità di investimento sanitario del loro paese, in
     genere insieme alla prevenzione del tumore. “Le                   In secondo luogo, sono stati registrati miglioramenti
     malattie cardio-neurovascolari e i tumori sono le                 significativi nello sviluppo e nell'accesso agli
     massime priorità”, ha affermato Maurice Giroud                    interventi clinici, fra cui trattamenti farmacologici
     del Dipartimento di Neurologia dell'Ospedale                      come agenti ipolipemizzanti come statine e
     Universitario di Digione, in Borgogna, in Francia.                trattamenti anticoagulanti per la gestione dei
     “Sono stati stanziati investimenti finanziari per la              fattori di rischio. Stando agli esperti, l'ipertensione,
     prevenzione dell'ictus con, ad esempio, farmaci                   ad esempio, è stata significativamente ridotta
     gratuiti per i fattori di rischio vascolare”.                     dagli anni '80 e '90 grazie alla prescrizione di
                                                                       antipertensivi.50
     Continuare a sostenere la                                         I tassi di mortalità per ictus sono in diminuzione
     prevenzione dell'ictus in un                                      anche in virtù di una migliore gestione e
     contesto di tassi in calo                                         trattamento, comprese le modalità di assistenza
                                                                       dei soggetti al momento dell'ammissione ai servizi
     I dati standardizzati per età sull'incidenza e sui                di emergenza. Per esempio è inclusa l'istituzione di
     decessi da ictus dimostrano che i tassi di mortalità              squadre di unità dedicate agli ictus e trattamenti
     per ictus sono diminuiti del 58% nell’Europa                      di gestione maggiormente disponibili come la
     occidentale tra il 1990 e il 2016. Per i nostri                   trombolisi e la trombectomia, interventi che
     cinque paesi oggetto di studio corrisponde a                      portano a un declino dei decessi entro i primi 90
     una diminuzione del 56% in Francia, del 62% in                    giorni.51,52
     Germania, del 58% in Italia, del 64% in Spagna e del
     53% nel Regno Unito.47                                            Il signor Waterall attribuisce ugualmente agli
                                                                       interventi di prevenzione della popolazione e ai
     Due sono le ragioni principali per cui i tassi                    migliori trattamenti clinici la drastica riduzione del
     di incidenza di ictus e di altri tipi di malattie                 declino della mortalità per ictus nel Regno Unito
     cardiovascolari come gli infarti sono in diminuzione.             negli ultimi due decenni. “Il connubio tra interventi
     In primo luogo, sono stati registrati miglioramenti               di prevenzione primaria e secondaria è senza
     significativi nei paesi sviluppati in termini di                  dubbio la ragione che spiega la riduzione registrata
     interventi preventivi che incidono sui numerosi                   finora”.
     fattori di rischio comportamentali e ambientali

     47.    CO Johnson, M Nguyen, GA Roth et al.,“Global, regional, and national burden of stroke, 1990–2016: a systematic analysis for the Global Burden
            of Disease Study 2016”, The Lancet: Neurology, Vol. 18, No. 5, 2019, pages 439-458. https://www.thelancet.com/journals/laneur/article/PIIS1474-
            4422(19)30034-1/fulltext
     48.    KK Lee, MR Miller, A Shah, “Air Pollution and Stroke”, Journal of Stroke, Vo. 20, No.1, 2018. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5836577/
     49.    “Cleaner air for all”, European Commission. https://ec.europa.eu/environment/air/cleaner_air/
     50.    BM Psaty, T Manolio, N Smith et al.,“ Time Trends in High Blood Pressure Control and the Use of Antihypertensive Medications in Older Adults”,
            Archives of Internal Medicine, 2002. https://jamanetwork.com/journals/jamainternalmedicine/fullarticle/213968
     51.    E Parr , P Ferdinand, C Roffe, “Management of Acute Stroke in the Older Person”, Geriatrics, Vol. 2, No. 3, 2017. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/
            articles/PMC6371128/
     52.    “Stroke and transient ischaemic attack in over 16s: diagnosis and initial management: [D] Evidence review for thrombectomy. NICE Guideline
            NG128. Intervention evidence review”, National Institute for Health and Care Excellence, 2019. https://www.nice.org.uk/guidance/ng128/evidence/d-
            thrombectomy-pdf-6777399569
     © The Economist Intelligence Unit Limited 2020
No al silenzio: analisi degli approcci alle politiche di investimento in materia di prevenzione degli ictus in
                                                                                                                                                            17
                                                                          Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna

                                 Ma il successo può essere un'arma a doppio taglio.             nazionali che mostrano la diminuzione dell'ictus
                                 Alla luce del calo dei tassi di mortalità per ictus,           celano le disuguaglianze sanitarie fra le aree.56
                                 alcuni report ed esperti temono che lo slancio                 “Sappiamo che i soggetti che vivono nelle fasce
                                 politico per ulteriori misure di prevenzione stia              di popolazione più svantaggiate hanno molte più
                                 iniziando a rallentare.53                                      probabilità di morire prematuramente a causa di
                                                                                                ictus e malattie cardiovascolari”, ha affermato il
                                 Questo approccio sarebbe un errore. Le statistiche             signor Waterall.
                                 standardizzate per età, sebbene siano preziose, non
                                 descrivono il quadro completo. Il numero di persone            “Infatti, dai dati emerge che le persone residenti
                                 anziane in Europa, compresi i cinque paesi oggetto del         nelle aree più svantaggiate dell'Inghilterra hanno
                                 nostro studio, è in aumento, con un aumento previsto           quasi quattro volte più probabilità di morire
                                 del 35% tra il 2017 e il 2050.54 E poiché l’invecchia-         prematuramente, quindi in età inferiore ai 75 anni,
                                 mento della popolazione è in corso, si prevede che             per CVD rispetto a coloro che vivono nelle aree
                                 l'incidenza assoluta, la prevalenza e il tasso di mortalità    meno svantaggiate”. In media quasi il 30% degli
                                 dell'ictus aumenteranno in modo significativo.                 intervistati del nostro sondaggio ha dichiarato
                                                                                                di non essere soddisfatto/a dell'investimento
                                 Il signor Waterall rientra fra coloro che avvertono            finanziario delle autorità regionali o locali volti a
                                 i politici sulla necessità di non festeggiare troppo           sostenere i pazienti a rischio di ictus.
                                 in anticipo. "La buona notizia del dimezzamento
                                 dei tassi di mortalità per malattie cardiovascolari,           “ E questo dato non è esclusivo per l'Inghilterra”, ha
                                 inclusi gli ictus, negli ultimi dieci o dieci anni,            aggiunto Waterall. “Sappiamo che a livello globale le
                                 nasconde un rischio: si potrebbe erroneamente                  persone residenti nelle aree più svantaggiate hanno
                                 credere che gli sforzi siano conclusi e le cose siano          maggiori probabilità di morire prematuramente.
                                 a posto, ma la realtà è ben diversa. Non possiamo              Questo deve essere il nostro principale obiettivo
                                 distrarci, resta ancora molto da fare”. ha affermato.          per garantire che alcuni di quei vantaggi significativi
                                                                                                derivanti dalla riduzione della mortalità prematura
                                 Per esempio, la riduzione dell'ictus è tutt'altro che          e il cattivo stato di salute siano equi per la
                                 uguale.55 Prendendo in esame i vari paesi, i dati              popolazione”.

                                Figura 11: Sono soddisfatto/a dell'investimento finanziario e dell'impegno delle loro autorità regionali e/o
                                locali per sostenere i pazienti a rischio di ictus.
                                % degli intervistati concordi

                                       Italia                                                                                                      57%

                               Regno Unito                                                                               42%

                                     Francia                                                                       39%

                                  Germania                                                                       38%

                                    Spagna                                                              33%

                                Fonte: The Economist Intelligence Unit.

53.   Stroke Association Strategy 2015 to 2018. https://www.stroke.org.uk/sites/default/files/stroke_association_strategy_2015-2018.pdf
54.   United Nations, Department of Economic and Social Affairs, Population Division (2017). World Population Ageing 2017– Highlights (ST/ESA/
      SER.A/397).
55.   R Shah, E Wilkins M Nichols et al., “Epidemiology report: trends in sex-specific cerebrovascular disease mortality in Europe based on WHO mortality
      data”, European Heart Journal, Vol. 40, No. 9, 2019, pages 755-764. https://academic.oup.com/eurheartj/article/40/9/755/5069358
56.   J Waterall, “Public Health Matters: How are we working together to tackle cardiovascular disease?”, Public Health England, 2017. https://
      publichealthmatters.blog.gov.uk/2017/09/29/how-are-we-working-together-to-tackle-cardiovascular-disease/
                                                                                                          © The Economist Intelligence Unit Limited 2020
No al silenzio: analisi degli approcci alle politiche di investimento in materia di prevenzione degli ictus in
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           Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna

     Julio Agredano, fondatore e presidente della                      le risorse e i servizi sanitari siano strettamente
     Fundación Freno al ICTUS (società per l'ictus) in                 legati indipendentemente dalle aree geografiche.
     Spagna, ha illustrato problemi analoghi. “Il sistema              La raccolta dei dati, un migliore monitoraggio,
     pecca di disuguaglianze e alcune sono comunità                    la ricerca e analisi delle politiche, ha affermato,
     sono più svantaggiate. Alcune province importanti                 saranno necessari per valutare e affrontare queste
     non dispongono di ospedali forniti dei mezzi                      lacune assistenziali.
     migliori per trattare adeguatamente i pazienti
     colpiti da ictus. Sebbene esista un piano per l'ictus a           Gli esperti intervistati sostengono inoltre che in
     livello nazionale, questo non viene implementato in               assenza di un supporto governativo continuo e
     modo uniforme”.                                                   perfino maggiore, sarà difficile, se non impossibile,
                                                                       per le parti interessate colmare i divari rappresentati
     A livello più alto, l'UE ha riconosciuto che la                   dalle disuguaglianze lungo l'intero percorso
     disuguaglianza rappresenta un problema tra i                      dell'ictus, dall'individuazione e dai trattamenti alla
     paesi.57 Nel 2016, ha affermato che l'UE ha un                    gestione dell'ictus, né saranno in grado di mettere in
     “chiaro obiettivo, quello di garantire un accesso                 atto gli obiettivi di riduzione assoluta del 10% fissati
     equo a servizi sanitari di alta qualità per tutti coloro          dall'ESO.
     che vivono nei loro paesi”, inclusa la garanzia che

     57.    “Report of the expert panel on effective ways of investing in health: Access to health services in the European Union”, European Commission. https://
            ec.europa.eu/health/expert_panel/sites/expertpanel/files/015_access_healthservices_en.pdf
     © The Economist Intelligence Unit Limited 2020
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