Liceo Statale "Giustina Renier"
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Liceo Statale “Giustina Renier” Economico Sociale - Linguistico - Musicale - Scienze Umane Ogni studente suona il suo strumento, non c'è niente da fare. La cosa difficile è conoscere bene i nostri musicisti e trovare l'armonia. Una buona classe non è un reggimento che marcia al passo, è un'orchestra che suona la stessa sinfonia. E se hai ereditato il piccolo triangolo che sa fare solo tin tin, o lo scacciapensieri che fa soltanto bloing bloing, la cosa importante è che lo facciano al momento giusto, il meglio possibile, che diventino un ottimo triangolo, un impeccabile scacciapensieri, e che siano fieri della qualità che il loro contributo conferisce all'insieme. Siccome il piacere dell'armonia li fa progredire tutti, alla fine anche il piccolo triangolo conoscerà la musica, forse non in maniera brillante come il primo violino, ma conoscerà la stessa musica. Daniel Pennac, Diario di scuola 1
Dati riferiti ad allievi con bisogni educativi speciali nell’a.s. 2020-2021 Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità Rilevazione dei BES presenti: n° disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 20 ⮚ minorati vista ⮚ minorati udito 1 ⮚ Psicofisici 19 disturbi evolutivi specifici ⮚ DSA 36 ⮚ ADHD/DOP ⮚ Borderline cognitivo ⮚ Altro ⮚ svantaggio (indicare il disagio prevalente) 17 ⮚ Socioeconomico ⮚ Linguistico-culturale 5 ⮚ Disagio comportamentale/relazionale ⮚Alunni adottati ⮚ Altro 12 Totali 73 % su popolazione scolastica 8,14 N° PEI redatti dai GLHO 20 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 36 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 17 Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo SI Attività laboratoriali integrate (classi aperte, SI laboratori protetti, ecc.) AEC Attività individualizzate e di piccolo gruppo NO Attività laboratoriali integrate (classi aperte, NO laboratori protetti, ecc.) Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo NO Attività laboratoriali integrate (classi aperte, NO laboratori protetti, ecc.) Funzioni strumentali / coordinamento FUNZIONE STRUMENTALE PER INCLUSIONE SI Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) REFERENTE DSA – REFERENTI AUTISMO – SI REFERENTE ADOZIONE Psicopedagogisti e affini esterni/interni ESTERNI ULSS E PRIVATI SI Docenti tutor/mentor SI Altro: OPERATORI SOCIO-SANITARI SI Altro: DOCENTI DI POTENZIAMENTO SI 2
Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No Partecipazione a GLI NO Rapporti con famiglie SI Tutoraggio alunni SI Coordinatori di classe e simili Progetti didattico-educativi a prevalente SI tematica inclusiva Altro: Partecipazione a GLI NO Rapporti con famiglie SI Tutoraggio alunni SI Docenti con specifica formazione Progetti didattico-educativi a prevalente SI tematica inclusiva Altro: Partecipazione a GLI SI Rapporti con famiglie SI Tutoraggio alunni SI Altri docenti Progetti didattico-educativi a prevalente SI tematica inclusiva Altro: Assistenza alunni disabili SI Progetti di inclusione / laboratori integrati NO Coinvolgimento personale ATA Altro: corso di formazione per assistenza ai disabili NO Informazione /formazione su genitorialità e NO psicopedagogia dell’età evolutiva Coinvolgimento in progetti di inclusione NO Coinvolgimento famiglie Coinvolgimento in attività di promozione della SI comunità educante Altro: Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati SI sulla disabilità Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati NO su disagio e simili Procedure condivise di intervento sulla disabilità Rapporti con servizi sociosanitari SI territoriali e istituzioni deputate alla Procedure condivise di intervento su disagio e simili sicurezza. Rapporti con CTS / CTI NO Progetti territoriali integrati SI Progetti integrati a livello di singola scuola SI Rapporti con CTS / CTI SI Altro: Rapporti con privato sociale e Progetti territoriali integrati NO volontariato Progetti integrati a livello di singola scuola NO Progetti a livello di reti di scuole SI Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione Formazione docenti della classe NO 3
Didattica speciale e progetti educativo-didattici a SI prevalente tematica inclusiva Didattica interculturale / italiano L2 NO Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi NO DSA, ADHD, ecc.) Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, SI ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…) Didattica e progetti educativo-didattica tematica NO inclusiva per alunni adottati Altro: Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4 Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo X Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti X Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; X Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola X Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in X rapporto ai diversi servizi esistenti; Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative; X Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi X formativi inclusivi; Valorizzazione delle risorse esistenti X Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione X dei progetti di inclusione Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento X lavorativo. Altro: Altro: * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici 4
Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per a.s. 2021-2022 ASPETTI ORGANIZZATIVI E GESTIONALI COINVOLTI NEL CAMBIAMENTO INCLUSIVO MODALITÀ OPERATIVE: • L’individuazione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali è realizzata attraverso i seguenti criteri: ALUNNI L.104/92 (disabilità certificate) • ALUNNI L.170/2010 (disturbi evolutivi specifici) • ALUNNI D.M. 27/12/2012 (Svantaggio socioeconomico; svantaggio linguistico e/o culturale; disagio comportamentale/relazionale) ALUNNI L.104/92 All’iscrizione scolastica, l’Istituto prende in carico l’alunno con disabilità e convoca il GLO al fine di redigere la documentazione di rito (N° 3 incontri annuali: per stesura, aggiornamento e verifica interventi). ALUNNI L.170/2010 Si fa riferimento alla dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia. I benefici contemplati dalla citata normativa sono garantiti agli studenti con DSA, previa documentazione prevista, consegnata all’Ufficio Didattico al momento dell’iscrizione. La scuola si adopera ad elaborare il PDP entro la prima metà di novembre e a condividerlo successivamente con le famiglie coinvolte. Si prevedono colloqui concordati tra scuola e famiglia. Il PDP indica tutte le misure dispensative e gli strumenti compensativi, strategie didattiche, metodologia, strumenti, valutazione come da modelli depositati presso l’Ufficio Didattico della Segreteria. Il Consiglio di classe attua il PDP previa firma per accettazione della famiglia. Ad ogni alunno viene assegnato un tutor di classe: si tratta di un docente a cui fare riferimento e che provvede alla redazione dei documenti, al monitoraggio del percorso scolastico, alla cura dei rapporti con la famiglia. ALUNNI D.M. 27/12/2012 Gli alunni BES (svantaggio socioeconomico, cultura, alunni adottati etc.) sono individuati sulla base degli elementi oggettivi forniti da operatori dei servizi sociali oppure da fondate considerazioni psicopedagogiche/didattiche. Gli interventi predisposti possono essere di carattere transitorio. La comunicazione della presenza di alunni BES è data dal coordinatore. Il Consiglio di classe ha il compito di predisporre i relativi PDP da concordare con la famiglia o con chi ne fa le veci; inoltre, se sussistono fondate considerazioni psicopedagogiche/didattiche, sono predisposti interventi su indicazione del Consiglio di classe che fornisce tutti i dati relativi a tale scopo. Le segnalazioni possono avvenire in corso d’anno e le azioni previste possono essere di carattere transitorio. Al fine di verificare gli esiti degli interventi vengono pianificati dei Consigli di classe nel corso dell’anno. Tutta la documentazione prodotta deve essere depositata nel fascicolo personale dello studente presso l’Ufficio Didattico della Segreteria. SOGGETTI COINVOLTI: • Istituzione Scolastica • Famiglie • ULSS • Enti Territoriali ISTITUZIONE SCOLASTICA L’Istituto - elabora una politica inclusiva condivisa - individua una struttura organizzativa e di coordinamento per gli interventi a favore della disabilità e del disagio scolastico (GLI) - sensibilizza la famiglia elaborando un progetto educativo condiviso. 5
ORGANIZZAZIONE DEI DIVERSI TIPI DI SOSTEGNO PRESENTI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA È necessario che tutti i soggetti, coinvolti nel piano attuativo del progetto, siano ben organizzati, con competenze e ruoli ben definiti. – All’inizio di settembre, saranno organizzati degli incontri con i Consigli di classe per raccogliere e analizzare la documentazione degli alunni certificati BES. I consigli di classe ed ogni insegnante curricolare in merito alla disciplina di competenza, affiancati e supportati dall’insegnante di sostegno, ove presente, metteranno in atto, già dalle prime settimane dell’anno scolastico, una osservazione iniziale attenta che consenta di individuare elementi utili per definire e redigere il percorso didattico inclusivo di ogni alunno BES. – Il Consiglio di Classe redigerà il relativo PDP entro il primo trimestre dell’anno scolastico, il PEI entro il mese di ottobre, salvo ingressi nel corso l'anno scolastico. – Il Dirigente Scolastico presiederà alle riunioni del GLO e del GLI, verrà messo al corrente dal referente BES, dal coordinatore del dipartimento di sostegno e dai coordinatori di classe del percorso scolastico di ogni allievo con BES e coinvolto ogni qualvolta si presentino particolari difficoltà nell’attuazione dei progetti. – Il personale non docente, collaboratori scolastici, si occuperà dell’assistenza di base e della vigilanza in ambiente scolastico. Fornirà supporto ai docenti negli spostamenti in entrata ed in uscita dall’Istituto. ll Dirigente Scolastico – coordina tutte le attività, stabilisce priorità e strategie, presiede il GLI e promuove un sostegno ampio e diffuso per rispondere ai bisogni delle diversità di tutti gli alunni; – promuove l’imminente presa in carico da parte di ogni docente del o degli alunni con BES presenti nel proprio consiglio di classe, prima dell’inizio delle lezioni; – predispone gli elenchi attraverso i quali tutti i docenti ed i coordinatori possano prendere atto della presenza nel proprio consiglio di classe del o degli alunni con BES. Si avvarrà della collaborazione di un docente referente per l’inclusione scolastica, al fine di promuovere lo sviluppo delle competenze del Collegio dei Docenti, evitando che si determinino meccanismi di “delega” né forme di deresponsabilizzazione e di sostenere la “presa in carico” degli alunni con BES da parte degli insegnanti di classe. Coordinatore di dipartimento dei docenti di sostegno Referente d’Istituto con Funzione Strumentale per l’inclusione degli studenti con disabilità (alunni con BES certificati ai sensi della Legge 104/92) Il coordinatore di dipartimento dei docenti di sostegno è anche il referente d’Istituto con funzione strumentale per l’inclusione degli studenti con disabilità (alunni con BES certificati ai sensi della Legge 104/92). Come coordinatore di dipartimento, lo rappresenta e ne è il portavoce nelle sedi deputate (ad esempio: il collegio dei docenti). Come referente d’Istituto per l’inclusione degli studenti con disabilità, rappresenta la scuola su questo fronte, anche con eventuali deleghe conferitegli dal DS, e ne è il portavoce nelle sedi deputate (ad esempio: le riunioni dei referenti convocate dall’UST). Unitamente al referente DSA e BES d’Istituto, al DS e agli altri soggetti coinvolti, partecipa alle riunioni del Gruppo di lavoro d’Istituto per l’inclusione (GLI), analizza la situazione della scuola con particolare riferimento agli studenti con disabilità e collabora alla stesura di una proposta di Piano annuale d’Istituto per l’inclusione (PAI) riferito a tutti gli alunni BES, che va approvato dal collegio dei docenti e quindi allegato al PTOF; come previsto dall’ articolo 9, comma 8 del D.lgs. 66/2017. – Conosce la legislazione (normativa e giurisprudenza) dell’integrazione e dell’inclusione scolastiche, su queste basi, previa adeguata documentazione, esprime pareri e dà suggerimenti; se necessario, prende contatto con esperti esterni per consulenze mirate su problemi e questioni particolari. In base ai criteri formulati dal collegio dei docenti, alle eventuali indicazioni aggiuntive proposte dal dipartimento (ad esempio: le competenze disciplinari specifiche dei docenti di sostegno, coerentemente ai titoli di studio, di abilitazione, di perfezionamento e/o di specializzazione posseduti; il numero massimo di classi di assegnazione per ciascuno docente), nonché alle motivate richieste di discontinuità eventualmente espresse dai singoli docenti, propone una o più ipotesi di assegnazione al DS che le gestisce comunque in autonomia, alla stessa stregua delle assegnazioni alle classi previste per i docenti disciplinari. 6
- Accoglie i nuovi docenti di sostegno, gli operatori sociosanitari e gli insegnanti ripetitori esterni, fornendo loro tutte le indicazioni operative di base per un più agevole e veloce inserimento nell’ambiente di lavoro; inoltre, se necessario, collabora con i docenti di sostegno – senza sostituirsi ad essi – nella elaborazione dei documenti specifici (compresi la stesura del PEI) per ciascuno studente con disabilità. – Presenta per tempo ai collaboratori del DS le esigenze vincolanti degli alunni che frequentano in modo ridotto, di cui è necessario tenere conto nella predisposizione degli orari definitivi delle loro classi. – Coordina e supervisiona la stesura degli orari provvisori e definitivi dei docenti di sostegno, prevedendo anche orari provvisori che esuberino il numero massimo di classi di assegnazione per docente di sostegno proposto dal dipartimento (ad esempio: in attesa che vengano reclutati i supplenti temporanei e annuali sui posti di sostegno ancora vacanti all’inizio dell’anno scolastico). – Collabora con i docenti referenti di caso – senza sostituirsi ad essi – nel coinvolgimento nelle prove INVALSI degli studenti con disabilità iscritti alle classi seconde e quinte dell’Istituto, supportando se del caso i colleghi nella predisposizione di materiali didattici differenziati o equipollenti, con attuazione delle relative misure compensative e/o dispensative. – Collabora con la segreteria – senza sostituirsi ad essa – per le esigenze di funzionamento, burocratiche e amministrative, con particolare riferimento a quelle implicanti relazioni con l’esterno, connesse alla gestione degli studenti con disabilità che frequentano l’Istituto. – Cura le relazioni con l’Ulss 1 Dolomiti (ed eventuali altre aziende sanitarie), gli enti locali, i sodalizi e gli operatori – anche volontari – coinvolti nel processo d’inclusione degli studenti con disabilità iscritti nell’Istituto. – Rappresenta la scuola e ne è il portavoce – per l’area studenti con disabilità – in seno al Gruppo di lavoro interistituzionale per l’inclusione scolastica (GLIIS) del Centro territoriale per l’inclusione (Distretto di Belluno), alle cui riunioni partecipa attivamente. – Come coordinatore d’Istituto degli interventi di PCTO rivolti agli studenti con disabilità, rappresenta la scuola su questo fronte e ne è il portavoce nelle sedi deputate. – Partecipa attivamente alle riunioni dei gruppi di lavoro – esteso e ristretto – per PCTO degli studenti con disabilità. – Collabora con i docenti referenti di caso – senza sostituirsi ad essi – nella predisposizione degli interventi di PCTO rivolti agli allievi disabili interessati. – Coordina le attività degli insegnanti di sostegno, partecipa alle riunioni di dipartimento e le presiede in assenza del DS. – Assicura il supporto e il passaggio di informazioni ai docenti di sostegno e disciplinari relativamente agli adempimenti e al progetto d’inclusione d’Istituto (annesso al PAI). – Tiene aggiornati gli insegnanti di sostegno su procedure, fondi, progetti, attività di formazione ecc. – Viene regolarmente informato dai responsabili e coordinatori specifici di dipartimento e dai referenti di caso riguardo ad ogni decisione da prendere mentre segue da vicino le procedure per l’inclusione, partecipando alle riunioni di rito (ad esempio: quelle dei GLO) di tutti gli studenti con disabilità e, su richiesta del DS, ad altri incontri programmati per i medesimi allievi. – In caso di assenza o di temporanea indisponibilità dei docenti referenti di caso, tiene i contatti al posto loro con i genitori degli studenti con disabilità, ma resta comunque sempre a loro disposizione per valutare e prendere in considerazione – assieme al DS – particolari necessità o problemi specifici. – È l'interlocutore privilegiato del DS per le questioni, le problematiche e le esigenze che riguardano il dipartimento dei docenti di sostegno, la funzione strumentale e la valutazione della qualità dell’inclusione degli studenti con disabilità che frequentano l’Istituto. – Rappresenta la scuola e ne è il portavoce per quanto previsto all’art. 6.1 (Continuità) del vigente Accordo di programma, fungendo da coordinatore per gli attori coinvolti e le azioni intraprese. – Limitatamente agli studenti con disabilità, collabora con i docenti con funzione strumentale per l’orientamento in entrata e in uscita. Referente DSA/BES: alunni con certificazione L.170/10 e D.M. 27/12/2012 Il Referente DSA, come referente d’Istituto per gli studenti con profilo DSA e BES, rappresenta la scuola su questo fronte e ne è il portavoce negli incontri interistituzionali. 7
Unitamente al referente INCLUSIONE/DISABILITA’ d’Istituto, al DS e agli altri soggetti coinvolti, partecipa alle riunioni del Gruppo di lavoro d’Istituto per l’inclusione (GLI) e collabora alla stesura di una proposta di Piano annuale d’Istituto per l’inclusione (PAI) riferito a tutti gli alunni BES, che va approvato dal collegio dei docenti e quindi allegato al PTOF. È di riferimento ai colleghi per la normativa presente; se necessario, prende contatto con esperti esterni per consulenze mirate su problemi e questioni particolari. Assicura il supporto e il passaggio di informazioni ai docenti disciplinari relativamente alla documentazione clinica, partecipa su richiesta ad incontri con gli allievi o con le famiglie, informa le famiglie su aspetti relativi alla documentazione specifica, raccoglie informazioni in continuità con la scuola secondaria di primo grado, collabora con i docenti tutor nella elaborazione di parti specifiche del PDP. Referente alunni adottati: Nota Miur 22,11,2013; Linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati Miur 2014. Docente di sostegno - partecipa alla programmazione educativo-didattica e alla valutazione; - cura gli aspetti metodologici e didattici funzionali a tutto il gruppo classe; - svolge il ruolo di mediatore dei contenuti programmatici, relazionali e didattici; - cura i rapporti con la famiglia, esperti ULSS, operatori; - interviene con una didattica individualizzata e inclusiva che tenga conto delle reali capacità di ciascun alunno con difficoltà. Il Dipartimento di sostegno è formato dai docenti di sostegno. Al suo interno sono individuate le seguenti figure: Coordinatore di dipartimento dei docenti di sostegno. (alunni BES certificati ai sensi della Legge 104/92) Vedi pag. 6 Collaboratore vicario del coordinatore di dipartimento dei docenti di sostegno e referente d’Istituto con funzione strumentale per l’inclusione degli studenti con disabilità - Redige i verbali delle riunioni di dipartimento dei docenti di sostegno. - In caso di sua assenza o temporanea indisponibilità, sostituisce a tutti gli effetti il coordinatore di dipartimento dei docenti di sostegno e referente d’Istituto con funzione strumentale per l’inclusione degli studenti con disabilità. - Assiste e supporta lo stesso nell’esercizio delle sue funzioni. Responsabile dello Sportello Autismo d’Istituto È il punto di riferimento istituzionale, nell’ambito della scuola, per i colleghi, il personale ATA e le famiglie degli studenti con disabilità gravati da disturbi dello spettro autistico. Coordina le varie azioni, in rapporto costante con la famiglia e la scuola, per rendere unitario ed efficace il progetto educativo complessivo, nonché le attività inclusive degli alunni interessati. Svolge attività di consulenza e di supporto per i docenti di sostegno e disciplinari nelle classi con allievi con disturbo dello spettro autistico (in particolare su strategie, metodologie e ausili). Individua i bisogni formativi in materia dei docenti e del personale ATA. Cura la diffusione e l’archiviazione di materiali didattici e documenti specifici, collaborando in tal senso col responsabile didattico. Referenti di caso Ai sensi dell’art. 4.1 (Impegni per la scuola) del vigente Accordo di programma, “per ogni studente con disabilità [viene individuato] un insegnante referente che offra le maggiori garanzie di continuità nel rapporto con l’alunno, che abbia il compito di trasmettere le informazioni utili ai diversi docenti e nei diversi anni di permanenza dell’allievo all’interno della stessa scuola, nonché di mantenere i rapporti con la famiglia”. Limitatamente allo studente con disabilità di cui è nominato referente di caso, il docente gestisce con correttezza, ordine e puntualità la documentazione contenuta nel fascicolo personale conservato in segreteria, segnalando 8
eventuali documenti in scadenza (ad esempio: la certificazione ai sensi della DGRV 2248/07 – “individuazione dello studente con disabilità” – redatta a cura della Unità di valutazione multidisciplinare distrettuale). Coordina la stesura del PEI. Coordina interventi di sorveglianza temporanea degli allievi dovute ad imprevisti, nonché sopravvenute variazioni, temporanee e occasionali, nelle entrate e nelle uscite degli studenti, con particolare riferimento a quelli in situazione di gravità; inoltre, in caso di assenza degli alunni, di entrate differite o uscite anticipate delle loro classi, di partecipazione ad uscite didattiche, viaggi di istruzione ecc., nonché per altri motivi di forza maggiore (ad esempio: scioperi del personale docente e ATA, assemblee sindacali in orario di servizio ecc.). Coordina l’attuazione degli interventi didattici speciali e inclusivi messi in atto per l’alunno di cui è referente di caso (con l’eventuale collaborazione del coordinatore di dipartimento e referente d’Istituto con funzione strumentale): in questo senso è il punto di riferimento dei colleghi di sostegno e disciplinari nel consiglio di classe. È il principale portavoce nelle sedi deputate (ad esempio: il consiglio di classe e le riunioni del GLO) dello studente con disabilità di cui è referente. GRUPPI DI LAVORO e ORGANI COLLEGIALI GLI – Gruppo lavoro per l’inclusione È un Gruppo di lavoro che ha compiti di programmazione, proposta e supporto. Rimane in carica un anno ed è individuato con apposito decreto dal DS. È presieduto dal dirigente scolastico, si avvale della consulenza e del supporto degli studenti, dei genitori e delle associazioni delle persone con disabilità maggiormente rappresentative del territorio nel campo dell’inclusione scolastica, nonché i docenti contitolari e i consigli di classe nell’attuazione dei PEI. Il GLI collabora con le istituzioni pubbliche e private presenti sul territorio. GLI composto da: - Dirigente Scolastico (o un suo delegato), che lo presiede; - rappresentanti degli insegnanti di sostegno e curricolari; - rappresentanti dei genitori degli studenti e dai rappresentanti delle Associazioni e/o di familiari dei ragazzi con disabilità; - rappresentanti degli studenti per le Scuole Secondarie di secondo grado. Il GLI ha il compito di creare rapporti con il territorio per una mappa e una programmazione delle risorse, e di “collaborare alle iniziative educative d’integrazione predisposte dal piano educativo” (L.104/92, art. 15, comma 2); può avanzare delle proposte al Collegio Docenti, il quale ne dovrà tener conto nell’elaborazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa (P.T.O.F.). GLO (art.3 DL n.66 del 13.03.2017) Il Dirigente scolastico, a inizio dell’anno scolastico, sulla base della documentazione presente agli atti, definisce, con proprio decreto, la configurazione del GLO. È composto da: - Dirigente Scolastico (che lo presiede o da un suo delegato); - Docenti del Consiglio di classe dell’alunno con L.104/92; Partecipano al GLO - i genitori dell’alunno con disabilità o chi ne esercita la responsabilità̀ genitoriale - le figure professionali specifiche, interne ed esterne all’istituzione scolastica, che interagiscono con la classe e con l’alunno con disabilità - ai fini del necessario supporto, l’unità di valutazione multidisciplinare - è assicurata la partecipazione attiva degli studenti e delle studentesse con accertata condizione di disabilità in età̀ evolutiva ai fini dell’inclusione scolastica nel rispetto del principio di autodeterminazione. Il GLO si riunisce entro il 30 di giugno per la verifica degli obiettivi del PEI e richiesta delle risorse ed entro il 31 di ottobre per l’approvazione e la sottoscrizione del PEI. 9
Il GLO si riunisce almeno una volta, da novembre ad aprile, per annotare le revisioni ed effettuare le relative verifiche intermedie Il GLO elabora e approva il PEI tenendo in massima considerazione ogni apporto fornito da coloro che sono ammessi alla partecipazione ai suoi lavori. Il GLO è validamente costituito anche nel caso in cui non tutte le componenti abbiano espresso la propria rappresentanza. Consigli di classe Preso atto della presenza degli alunni con BES, il consiglio di classe si assume l’incarico di visionare la documentazione nel fascicolo personale dell’alunno, il tutor coordina la stesura del PDP, mentre, se presente alunno con L. 104/92, il referente di caso si assume l’incarico di visionare la documentazione e coordina la stesura del PEI. Si fissano entro il mese di settembre incontri scuola– famiglia per effettuare una analisi condivisa della anamnesi scolastica e della documentazione clinica agli atti (per i nuovi iscritti ci si raccorda con la scuola di provenienza). Da tale confronto e sulla base della documentazione clinica e/o certificazione fornita dalla famiglia, nonché dalla diretta osservazione in classe dell’alunno, il consiglio di classe redige un apposito documento di programmazione in cui si evidenziano gli opportuni e necessari interventi di personalizzazione o individualizzazione. Collegio dei docenti: verifica, discute e delibera la proposta di PAI. Personale di segreteria - archivia i documenti; - aggiorna i fascicoli; - comunica circa le convocazioni degli incontri. Personale A.T.A. dipendente dall’amministrazione scolastica (Assistenza di base) Ai sensi delle vigenti disposizioni e del C.C.N.L. sull’organizzazione del lavoro e sulle competenze del personale Ausiliario Tecnico Amministrativo ove richiesto dal Dirigente Scolastico, i collaboratori scolastici intervengono in favore di studenti con disabilità in funzione complementare e sussidiaria all’attività educativa ed assistenziale, con compiti di collaborazione per quanto riguarda la funzione di accompagnamento, all’interno della struttura scolastica, ai servizi igienici e la cura dell’igiene personale (art. 47 - Area A C.C.N.L.). RSPP - collabora alla elaborazione del Piano annuale emergenza ed evacuazione - gestisce situazioni di emergenza che vedano coinvolti alunni certificati - informa i docenti di sostegno sulle misure specifiche da adottare in situazioni di emergenza, con particolare riferimento agli alunni più problematici. FAMIGLIE Le famiglie - collaborano alla compilazione del PDP e del PEI; - forniscono chiarimenti in merito alle caratteristiche psico-attitudinali dello studente; - collaborano (per la parte di competenza) al controllo e alla realizzazione dei percorsi educativi. ULSS L’ULSS - redige documenti relativi alle certificazioni; - fornisce consulenza ed eventuali corsi di formazione; - fornisce supporto alla stesura del PEI. 10
POSSIBILITÀ DI STRUTTURARE PERCORSI SPECIFICI DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEGLI INSEGNANTI L’Istituto mostra interesse verso tutte le proposte di corsi di formazione esterna sui temi dell’inclusione scolastica e sociale degli alunni BES. Essendo l'Istituto afferente al GLIIS del CTI di Belluno, è in continuo contatto con esso, partecipa alle riunioni convocate e aderisce alle iniziative e alle proposte di aggiornamento. Si manifesta la possibilità di strutturare percorsi di formazione e autoformazione per i docenti dell'Istituto che possano valorizzare tutte le eccellenze presenti. Entro la metà del mese di ottobre, verrà proposto un corso di formazione a cura della Erickson in base a quanto previsto dal DM 182 del 29.12.2020 - Adozione del modello nazionale di piano educativo individualizzato. ADOZIONE DI STRATEGIE DI VALUTAZIONE COERENTI CON PRASSI INCLUSIVE La valutazione degli alunni con disabilità certificata […] è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base del piano educativo individualizzato […] ed è espressa con voto in decimi secondo le modalità e condizioni indicate nei precedenti articoli (DPR 122/09 art. 9 c. 1) Valutare un alunno con bisogni educativi speciali coinvolge in modo responsabile sia il singolo docente sia il Consiglio di Classe nella sua interezza. Ogni Consiglio di classe provvederà a costruire criteri di valutazione in funzione dei bisogni educativi speciali rilevati. L'omogeneità dei criteri sarà fornita dalla presenza e dalla collaborazione del DS ai Consigli stessi. Valutazione relativa alle situazioni certificate: - rispetto del contratto formativo; - fiducia negli strumenti didattici (PEI e PDP) sottoscritti e loro concreta attuazione; - nel caso in cui, attraverso l’esperienza scolastica, emergano difformità rispetto alle diagnosi, si procederà ad un confronto nelle sedi adeguate; Nei PEI e nei PDP si dovranno specificare le modalità di verifica attraverso le quali si intende operare e valutare durante l’anno scolastico, in particolare si dovrà specificare: - l’organizzazione delle interrogazioni (modalità, tempi e modi); - l’eventuale compensazione, con prove orali, di compiti scritti non ritenuti adeguati; - i tipi di mediatori didattici (mappe, tabelle, formulari, calcolatrici…) ammessi durante le verifiche; - altri accorgimenti adottati e ritenuti utili. Esami di Stato I docenti di sostegno redigono una relazione di presentazione dell’alunno certificato ai sensi della legge 104, la condividono con il Consiglio di Classe. Tale relazione viene consegnata alla Commissione Esaminatrice, contenente le seguenti informazioni: - descrizione del deficit e della disabilità; - descrizione del percorso formativo realizzato dall’alunno; - esposizione delle modalità di formulazione e di realizzazione delle prove per le valutazioni (tecnologie, - strumenti, modalità, assistenza). La Commissione, dopo aver esaminato la documentazione, predispone le prove equipollenti e, ove necessario, quelle relative al percorso differenziato con le modalità indicate dal Consiglio di Classe. Per prove equipollenti si intendono: - le prove inviate dal Ministero della Pubblica Istruzione svolte con mezzi e/o strumenti diversi (uso del computer, dettatura dell’insegnante di sostegno…); - le prove proposte dalla Commissione d’esame con contenuti culturali, tecnici e professionali differenti da quelli proposti dal Ministero ma ad essi equipollenti. Le prove equipollenti devono essere omogenee con il percorso svolto dall’alunno, il quale deve poterle svolgere con le stesse modalità, gli stessi tempi (possono essere previsti anche tempi più lunghi rispetto a quelli stabiliti per tutti) e la stessa assistenza fornita nelle prove di verifica fatte durante l’anno scolastico. 11
ORGANIZZAZIONE DEI DIVERSI TIPI DI SOSTEGNO PRESENTI ALL’ESTERNO DELLA SCUOLA, IN RAPPORTO AI DIVERSI SERVIZI ESISTENTI La scuola interagisce con vari soggetti territoriali al fine dell’inclusività scolastica. – AULSS DOLOMITI distretto di Belluno e Feltre – SISS -Servizio integrazione scolastica-Belluno – SIL – servizio integrazione lavorativa – distretti di Belluno e Feltre – CTI – Centro territoriale per l’inclusione – CTS – Centro territoriale di supporto RUOLO DELLE FAMIGLIE E DELLA COMUNITÀ NEL DARE SUPPORTO E NEL PARTECIPARE ALLE DECISIONI CHE RIGUARDANO L’ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ EDUCATIVE Le famiglie sono coinvolte sia in fase di progettazione che di realizzazione degli interventi inclusivi attraverso: - la condivisione delle scelte effettuate; - il coinvolgimento nella redazione dei PDP/PEI e nei passaggi essenziali di tali percorsi scolastici, anche come assunzione diretta di corresponsabilità educativa come la gestione dei comportamenti e la responsabilizzazione degli allievi rispetto agli impegni assunti; - confronto con il tutor e con il referente di caso (per alunni certificati) per ogni necessità che possa verificarsi nell’ambito scolastico; - partecipazione agli incontri programmati tra scuola-famiglia e con la équipe multidisciplinare della ULSS, per monitorare i processi e individuare azioni di miglioramento. SVILUPPO DI UN CURRICOLO ATTENTO ALLE DIVERSITÀ E ALLA PROMOZIONE DI PERCORSI FORMATIVI INCLUSIVI Il curricolo tiene conto di diversi stili di apprendimento e potenzia quindi, attraverso le dimensioni e le abilità di ciascun alunno. Per ogni allievo viene costruito un percorso finalizzato a: - rispondere ai bisogni individuali; - monitorare la crescita della persona ed il successo delle azioni; - monitorare l'intero percorso; - favorire il successo della persona nel rispetto della propria individualità-identità. Nell’elaborazione del curricolo personalizzato, il più possibile mirato all’inclusione, vengono tenute in conto tutte le indicazioni specifiche presenti nelle certificazioni. Esso promuoverà esperienze coinvolgenti e formative sul piano degli aspetti relazionali, promuoverà un apprendimento significativo e verranno valorizzate tutte le differenze e le ricchezze culturali presenti in ogni singolo alunno, attraverso la didattica inclusiva che si basa sulla personalizzazione e sulla individualizzazione tramite metodologie attive, partecipative, costruttive e affettive. VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE ESISTENTI Ogni intervento sarà realizzato partendo dalle risorse e dalle competenze presenti nella scuola. L’Istituto si propone di valorizzare la professionalità di tutti i docenti curricolari, forti della loro esperienza pluriennale e di quei docenti con una formazione specifica nell’ambito delle disabilità e dei DSA. ACQUISIZIONE E DISTRIBUZIONE DI RISORSE AGGIUNTIVE UTILIZZABILI PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI DI INCLUSIONE L’Istituto Scolastico partecipa attivamente a progettazioni in rete, collabora con esperti esterni (educatori, psicopedagogisti, assistenti sociali, psicologi) che in varie forme interagiscono con la scuola e i suoi protagonisti. Tra gli strumenti e le risorse tecnologiche di ausilio al processo di inclusione, ci si prefigge di utilizzare quanto presente a scuola, ovvero: - PC portatili - software didattici - postazioni PC per i docenti - testi scolastici digitali 12
- aule informatica - progetto Aula Inclusione - progetto PON – SmartKit – acquisto di sussidi didattici - assegnati in comodato d’uso -per fornire supporto ad alunni con BES - progetto musica - per alunni con BES, il progetto è rivolto agli alunni che, pur avendone fatto richiesta, per ragioni di limitazione numerica, non sono riusciti ad accedere all'indirizzo musicale. Per questi alunni, al fine di garantire una continuità con l’uso dello strumento musicale, i docenti di strumento, utilizzando le ore di potenziamento, garantiranno delle ore di corso. - Progetto per le Scienze Motorie – il progetto prevede la presenza di alunni certificati e non. - spazi della biblioteca con testi per la didattica speciale, audiolibri L'Istituto è impegnato nella ricerca di altri strumenti didattici per la realizzazione dei progetti di inclusione. ATTENZIONE DEDICATA ALLE FASI DI TRANSIZIONE CHE SCANDISCONO L’INGRESSO NEL SISTEMA SCOLASTICO, LA CONTINUITÀ TRA I DIVERSI ORDINI DI SCUOLA E IL SUCCESSIVO INSERIMENTO LAVORATIVO Al momento dell'iscrizione dell'allievo la scuola mette in atto attività per la continuità tra i due ordini di scuola (secondaria di primo e secondo grado); svolge delle riunioni con i docenti del consiglio di classe allargati alla famiglia, ai docenti della scuola di provenienza e al personale sanitario. Vengono realizzate attività di accoglienza particolarmente curate e mirate per gli alunni con problematiche specifiche. FUNZIONE STRUMENTALE ORIENTAMENTO, PCTO, IN SINERGIA CON DIPARTIMENTO DI SOSTEGNO ai fini di: – Collaborazione con le figure Istituzionali per la condivisione degli strumenti: PEI e PDP e delle strategie di intervento didattico e educativo – Programmazione di momenti di confronto e scambio tra le figure istituzionali coinvolte nel percorso educativo dell’alunno con BES – Accompagnamento dei ragazzi in ingresso attraverso la Funzione strumentale Orientamento – Accompagnamento all’inserimento degli alunni nel mondo del lavoro attraverso attività di PCTO – Accompagnamento dei ragazzi in uscita attraverso la partecipazione a progetti con Enti o Istituzioni. EMERGENZA COVID Nel caso in cui anche nel prossimo anno scolastico sarà da prevedere un Piano Scolastico per fronteggiare l’eventuale emergenza pandemica, si disporrà di mettere in atto tutte le precauzioni necessarie per contenere la diffusione del virus senza trascurare l’inclusione e occorrerà prestare particolare attenzione alle “specifiche esigenze degli studenti con disabilità. L’emergenza ha già evidenziato notevoli criticità rispetto all’inclusione: – la didattica a distanza ha aumentato le disuguaglianze nei gruppi più vulnerabili – l’inclusione è risultata difficoltosa soprattutto per gli alunni con disabilità sia per l’eventuale attuazione della didattica a distanza sia per il distanziamento sociale e per l’uso dei dispositivi di sicurezza che allontanano e creano paura o ansia. Scuola, compagni e famiglia sono i tre ambiti in cui andrà rivisto l’assetto relazionale e di insegnamento. Tutti e tre sono contesti potenziabili sia in presenza che da remoto: CONTESTO 1 Risulterà fondamentale creare un nuovo CONTESTO professionale in cui i docenti curricolari entrano in stretta relazione con il docente di sostegno. Poiché per il docente di sostegno risulta molto difficile la didattica a distanza, i docenti curricolari dovranno: – aumentare l’efficacia dei vari contesti di apprendimento – sostenerli nell’ adattamento e semplificazione degli obiettivi nel PEI – sostenerli nell’aumentare l’efficacia delle varie dinamiche di insegnamento- apprendimento. 13
CONTESTO 2 Di grande importanza sono i compagni di classe. Sarà necessario coinvolgere direttamente i compagni di classe, per video-letture, creazione di mappe, schemi e anche per far sentire la vicinanza nonostante la distanza, la vicinanza psicologica è altrettanto forte e coinvolgente. In condizioni possibili creare gruppi di inclusione in presenza. CONTESTO 3 Fondamentale sarà il coinvolgimento della famiglia. Innanzitutto, sarà importante analizzare insieme il PEI per definire gli obiettivi e le strategie scolastiche e domestiche per garantire comunque l’apprendimento, il supporto psicologico e pratico-pedagogico rispetto a situazioni problematiche stressanti (comportamenti problema da chiusura, rottura di routine, ansia, limitazione di attività, ecc.) Riferimenti normativi – Legge 517/77: abolizione delle classi differenziali, garanzia al diritto di istruzione dell'alunno con handicap, istituzione dell'insegnante di sostegno, modalità di raccordo tra scuola e servizi sanitari; modifica dei sistemi di valutazione e articolazione flessibile delle classi. – Legge 104/92: coinvolgimento delle varie professionalità educative, sanitarie, sociali in un progetto formativo individualizzato, redazione di diagnosi funzionale (ASL) e profilo dinamico funzionale (equipe multidisciplinare), istituzione del piano educativo individualizzato (PEI). – Legge 170/2010: Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico – Direttiva 27 dicembre 2012: strumenti d'intervento per alunni con bisogni educativi speciali; organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica. – Circolare ministeriale n.8 del 6 marzo 2013. – Nota prot.1551 del 27 giugno 2013, Piano annuale per l'inclusività – Circolare 22 novembre 2013, Prot. n. 2563: Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali. A.S. 2013/2014. Chiarimenti. – DECRETO LEGISLATIVO 13 aprile 2017, n. 66 - Norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera c), della legge 13 luglio 2015, n. 107 – DECRETO LEGISLATIVO 7 agosto 2019, n. 96 - Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66, recante: «Norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera c), della legge 13 luglio 2015, n. 107». – DM 182 del 29.12.2020 - Adozione del modello nazionale di piano educativo individualizzato e delle correlate linee guida, nonché modalità di assegnazione delle misure di sostegno agli alunni con disabilità, ai sensi dell’articolo 7, comma 2-ter del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66. – LINEE GUIDA concernenti la definizione delle modalità, anche tenuto conto dell'accertamento di cui all'articolo 4 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, per l'assegnazione delle misure di sostegno di cui all’articolo 7 del D.Lgs 66/2017 e il modello di PEI, da adottare da parte delle istituzioni scolastiche. Approvazione del Gruppo di lavoro per l’inclusione – GLI del 31 maggio 2021 Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 12 giugno 2021 14
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