Le leggi regionali di partecipazione e di consultazione dei cittadini - Focus 29 ottobre 2021
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Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le riforme istituzionali Le leggi regionali di partecipazione e di consultazione dei cittadini Focus 29 ottobre 2021
Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le riforme istituzionali INDICE Presentazione 2 Parte Prima – Gli istituti di partecipazione 3 Tabella riepilogativa 4 Tabella riepilogativa per anno 5 L’istituto referendario nell’Assemblea Costituente. Spunti 6 Referendum abrogativo 8 Quadro di sintesi in materia di Referendum abrogativo 9 Referendum propositivo e approvativo 16 Quadro di sintesi in materia di Referendum propositivo e approvativo 18 Referendum consultivo 22 Quadro di sintesi in materia di Referendum consultivo 25 Referendum confermativo per l’approvazione o la modificazione dello statuto, ai sensi 35 dell’articolo 123, terzo comma, della Costituzione Referendum confermativo per l’approvazione di una legge provinciale 36 Referendum consultivo obbligatorio ai sensi dell’art. 133, secondo comma della 37 Costituzione 38 Quadro di sintesi in materia di Referendum consultivo obbligatorio ai sensi dell’art. 133, secondo comma della Costituzione Iniziativa legislativa popolare 44 Quadro di sintesi in materia di iniziativa legislativa popolare 46 Petizioni e istanze negli ordinamenti regionali 54 Quadro di sintesi in materia di petizioni o istanze 56 Interrogazioni negli ordinamenti regionali 62 Parte Seconda - I processi partecipativi e di consultazione 64 Premessa 65 Tabella riepilogativa 67 Quadro di sintesi in materia di normative sui processi di partecipazione 68 Tabella riepilogativa delle ulteriori leggi regionali che prevedono la consultazione 77 Tabella portali regionali per la partecipazione e la consultazione 78 Allegato n. 1: “Istituti di partecipazione - schede regionali” Allegato n. 2: “Processi partecipativi e di consultazione - schede regionali” 1
Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le riforme istituzionali PRESENTAZIONE Obiettivo del presente lavoro è offrire una rassegna della disciplina presente negli ordinamenti regionali e delle Province autonome, in materia di partecipazione e di consultazione pubblica su tematiche di rilevante interesse sociale, anche attraverso l’utilizzo di strumenti telematici. Si è ritenuto utile dividere il dossier in due parti: l’una dedicata agli istituti di partecipazione, quali ad esempio i referendum e l’iniziativa legislativa, presenti nelle varie forme in tutte le Regioni. La seconda parte raccoglie invece quella legislazione indirizzata ad apprestare metodologie e nuove forme di partecipazione e consultazione dei cittadini nei processi decisionali pubblici. La prima parte offre una rassegna della legislazione regionale relativa i seguenti istituti: • referendum abrogativo • referendum propositivo e approvativo • referendum consultivo • referendum confermativo di leggi di approvazione o modifica degli statuti o su leggi statutarie (solo scheda riassuntiva) • referendum confermativo di legge provinciale (Provincia autonoma di Bolzano) • referendum consultivo obbligatorio su leggi istitutive di nuovi Comuni o modificative delle loro circoscrizioni e denominazioni • iniziativa legislativa • petizioni e istanza Per ciascun istituto è stata predisposta una scheda di sintesi e la tabella riepilogativa della legislazione regionale. Lo sguardo complessivo finale dà modo di apprezzare lo stato di attuazione delle disposizioni statutarie in materia di partecipazione dei cittadini alla vita istituzionale territoriale, specie dopo le innovazioni costituzionali del 1999 e del 2001, che hanno coinvolto tanto le Regioni a statuto ordinario quanto quelle a statuto speciale. A tal fine, di seguito si propongono due prospetti che riepilogano In forma sinettica per ogni istituto: 1) le fonti (statutaria o normativa di attuazione); 2) l’anno in cui tale disciplina è stata adottata. La seconda parte è dedicata alla ricognizione della legislazione regionale in materia di processi partecipativi e consultazione e contiene una scheda introduttiva, seguita da una tabella riepilogativa, da una scheda per ogni Regione interessata, dalle tabelle sui siti e sulle leggi settoriali in materia di consultazione. In allegato le schede Regione per Regione, redatte in forma di tabelle contenenti maggiori elementi informativi. 2
Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le riforme istituzionali Parte prima Istituti di partecipazione 3
Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le riforme istituzionali RIEPILOGO modificazione dello statuto Referendum confermativo Referendum confermativo Referendum approvativo Referendum propositivo Referendum abrogativo Referendum consultivo Referendum consultivo per l’approvazione o la o delle leggi statutarie delle leggi provinciali obbligatorio ai sensi dell’art. 133, comma Petizioni e Istanze o Iniziativa legislativa secondo, della Interrogazioni Costituzione facoltativo popolare Petizioni Legge Legge Legge Legge Legge Legge Legge Legge Norme Norme Statuto Statuto Statuto Statuto Statuto Statuto Statuto Statuto Statuto Statuto attuativa attuativa attuativa attuativa attuativa attuativa attuativa attuativa attuative attuative Abruzzo X X X X X X X X X X X Basilicata X X X X X X X X X Calabria X X X X X X X X Campania X X X X X X X X X X Emilia Romagna X X X X X X X X X X X X Friuli-Venezia Giulia X X X X X X X X X X X X X Lazio X X X X X X X X X X X X X Liguria X X X X X X X X X X X Lombardia X X X X X X X X X X Marche X X X X X X X X X X X Molise X X X X X X X X Piemonte X X X X X X X X X X X X Puglia X X X X X X X X X Sardegna X X X X X X X X X X X Sicilia X X X X X X X X X X X Toscana X X X X X X X X X X Umbria X X X X X X X X X X X Val d'Aosta X X X X X X X X X X Veneto X X X X X X X X X Provincia autonoma di Bolzano X X X X X X X X X X X X X Provincia autonoma di Trento X X X X X X X X X X X 4
Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le riforme istituzionali RIEPILOGO PER ANNO modificazione dello statuto Referendum confermativo Referendum confermativo comma, della Costituzione Referendum approvativo Referendum propositivo Referendum abrogativo Referendum consultivo Referendum consultivo per l’approvazione o la o delle leggi statutarie dell’art. 133, secondo delle leggi provinciali obbligatorio ai sensi Petizioni e Istanze o Iniziativa legislativa Interrogazioni facoltativo popolare Petizioni Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno legge legge legge legge legge legge legge norme norme Statuto Statuto Statuto Statuto Statuto Statuto Statuto Statuto Statuto attuativa attuativa attuativa attuativa attuativa attuativa attuativa attuative attuativa Abruzzo 2006 2007 2006 2007 2006 2006 2007 2006 2007 2006 2006 Basilicata 2016 2016 2016 2016 2016 1993 2016 1980 2016 Calabria 2004 2004 2001 1983 2004 1983 2004 2004 Campania 2009 1975 2009 2009 1975 2005 1975 2009 1975 2009 Emilia Romagna 2005 1999 2005 1999 2005 2009 2005 1996 2005 1999 2005 2005 Friuli-Venezia Giulia 1963 e 2001 2003 2001 2003 2001 2003 2001 2001 1963-2016 2003 1963 2003 2005 Lazio 2004 2020 2004 2020 2004 2020 2004 2004 2004 1980 2004 2020 2004 Liguria 2005 2020 2005 2020 2005 2020 2005 2020 2005 2020 2005 Lombardia 2008 1983 2008 2017 2008 2007 2008 2006 2008 2008 Marche 2005 e 2008 1980 e 2019 2005 e 2008 1980 e 2019 2005 1980 e 2002 2005 e 2008 1980 2005 1974 e 2008 2005 Molise 2014 2014 1975 2005 2014 1975 e 2016 2014 2014 Piemonte 2005 1973 2005 2005 1973 e 2004 1973-2009 2005 1973 2005 2009 2005 2009 Puglia 2004 1973 2004 1973 2004 2004 1973 2004 2004 Sardegna 1948-2001 1957 e 1986 1948 e 2001 1948 e 2001 1957 e 1986 2001 2002 e 2013 1948 1957 e 1986 1948 1988 Sicilia 1946-2001 2004 1946-2001 1946-2001 2004 1946-2001 2001 2000 1946 2004 2005 Toscana 2005 2007 2005 2007 2005 2007 2005 2007 2005 2010 Umbria 2005 2010 2005 2010 2010 2005 2010 2005 2010 2005 2010 Val d'Aosta 1948-2001 2003 1948-2001 2003 1948-2001 2003 1948-2001 1948-2001 2003 1948-2001 2003 Veneto 2012 1973 2012 1973 2003 1992 2012 1973 Provincia autonoma di Bolzano 1972-2001 2018 2001 2018 1972-2001 2018 1972-2001 2018 1972-2001 2018 1972-2001 2018 Provincia autonoma di Trento 1972-2001 2003 1972-2001 2003 1972-2001 2003 1972-2001 2002 2018 1972-2001 2003 5
Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le riforme istituzionali L’ISTITUTO REFERENDARIO NELL’ASSEMBLEA COSTITUENTE. SPUNTI Nel corso dei lavori dell’Assemblea costituente si registrarono ampie aperture intorno all’espansione dell’istituto referendario sul piano locale e, soprattutto, regionale 1. Si ritenne, infatti, che la partecipazione diretta dei cittadini all’assunzione delle decisioni pubbliche si potesse meglio realizzare a livello di enti territoriali sub statali, in quanto, riguardando «questioni di carattere pratico ed interessi circoscritti», avrebbe consentito effettivamente ai cittadini di esercitare un controllo politico diretto sull’operato dei propri rappresentanti2. A confermare il favore del Costituente verso l’introduzione dell’istituto referendario sul piano regionale, la formulazione definitiva dell’articolo 123 della Costituzione, peraltro rimasta immutata, quanto all’istituto referendario, sin dalla sua originaria stesura. La norma costituzionale, infatti, nel disciplinare i contenuti necessari dello statuto regionale, dispone, in modo analogo a quanto faceva la medesima norma prima della novella della legge costituzionale n. 1 del 1999, che tale fonte “regola l’esercizio del diritto di iniziativa e del referendum su leggi e provvedimenti amministrativi della Regione”; e proprio il riferimento agli atti di natura amministrativa sottolinea l’inclinazione del Costituente verso una forma di controllo democratico sugli atti regionali, posto che essi, pur caratterizzati da un minor grado di “politicità”, sono tuttavia in grado di incidere in modo diretto ed immediato sulle posizioni giuridiche soggettive di ciascun cittadino3. Furono queste le riflessioni che posero le condizioni per una declinazione dell’istituto referendario a livello regionale più ampio e libero, prediligendo una formula costituzionale capace di includere altre categorie di referendum oltre a quello abrogativo ma, anche, idonee a dotare il corpo elettorale del ruolo e delle funzioni 1 Così l’intervento dell’On. Uberti, favorevole ad «affermare nella maniera più ampia possibile il referendum comunale, stabilendo che quando una deliberazione dell'Amministrazione superi un limite determinato di spesa, si debba, in sostituzione del controllo di merito, ricorrere al referendum», cfr. Assemblea Costituente, Commissione per la Costituzione, Seconda Sottocommissione, Resoconto sommario, seduta del 30 novembre 1946, p. 819. Tra gli altri, l’intervento di Umberto Terracini (Assemblea Costituente, Commissione per la Costituzione, Seconda Sottocommissione, Resoconto sommario, seduta del 30 novembre 1946, p. 697) il quale mostrò il proprio favore a «che il referendum debba essere applicato soprattutto nella Regione, in quanto soltanto una larga prassi nell'ambito regionale e comunale potrà farne avvertire l'utilità in sede nazionale: l'applicazione più facile e quindi più frequente che può farsene negli ambienti ristretti fa sviluppare la tendenza a maneggiare questo strumento di intervento diretto del popolo». Ancora, la constatazione di Ferruccio Ruini, in occasione della seduta dell’Assemblea Costituente del 17 luglio 1947, il quale ebbe ad osservare che «in materia di referendum regionale v'è un consenso che potrebbe non esservi in materia di referendum nazionale», cfr. Assemblea Costituente, resoconto stenografico, seduta del 17 luglio 1947, p. 5869. 2 Sempre Uberti in Atti Ass. Cost., II Sottocomm., 17 gennaio 1947, p. 1643; cfr. anche Laconi, ibidem, p. 1647 e Lussu, ivi, 20 gennaio 1947, p. 1661 3 Nel suo intervento l’On. Laconi affermò che «il referendum è un istituto comprensibile in un Comune o in una Regione, ove si tratta di problemi locali che interessano direttamente i cittadini, ma non è altrettanto concepibile nell'ambito nazionale di quasi cinquanta milioni di abitanti, ove si tratta di mobilitare milioni di elettori», cfr. Assemblea Costituente, Commissione per la Costituzione, Seconda Sottocommissione, Resoconto sommario, seduta del 17 gennaio 1947, p. 819. 6
Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le riforme istituzionali legislativa”4; in tal senso, un orientamento dottrinale secondo il quale le Regioni non sarebbero vincolate nella disciplina referendaria a replicare i soli modelli previsti dalla Carta costituzionale per il referendum nazionale 5. Tale impostazione ha trovato conferma anche nella giurisprudenza costituzionale 6 la quale, nel ricondurre la materia referendaria tra i contenuti obbligatori dello statuto, ha ritenuto che alle Regioni è consentito di articolare variamente la propria disciplina relativa alla tipologia dei referendum previsti in Costituzione, anche innovando ad essi sotto diversi profili, proprio perché ogni Regione può liberamente prescegliere forme, modi e criteri della partecipazione popolare ai processi di controllo democratico sugli atti regionali. Nello stesso senso, più recentemente7, la Corte ha ribadito che ciascuna Regione può introdurre tipologie di referendum anche nuove rispetto a quelle previste nella Costituzione, coinvolgendo in tali consultazioni i soggetti che prendano parte consapevolmente e stabilmente alla vita della comunità, ancorché non titolari del diritto di voto e della cittadinanza italiana. Cionondimeno, né nella prima fase statutaria, successiva all’effettiva comparsa delle istituzioni regionali, né in quella successiva all’entrata in vigore della l. cost. 1/1999, che pure ha valorizzato la potestà statutaria con riferimento agli istituti di democrazia partecipativa, le Regioni hanno dato atto di discostarsi dagli istituti referendari previsti in Costituzione. La generalità delle Regioni a statuto ordinario, infatti, si è orientata su due tipologie referendarie già conosciute dagli statuti “di prima generazione”, ovvero il referendum abrogativo e quello consultivo, a differenza delle Regioni a statuto speciale che, per effetto di quanto disposto con legge costituzionale n. 2 del 2001, hanno previsto nei rispettivi statuti, con lievi variazioni dovute alle specifiche peculiarità di ciascuno di essi, oltre al referendum abrogativo e consultivo, anche il referendum ‘propositivo’. 4 La prospettiva di introdurre una forma di referendum capace di configurare «anche il popolo come organo attivo per la formazione legislativa» trovò in Costantino Mortati il suo principale sostenitore, cfr. Assemblea Costituente, Commissione per la Costituzione, Seconda Sottocommissione, Resoconto sommario, seduta del 30 novembre 1946, p. 601. Sul punto, una certa inclinazione favorevole alla introduzione, a livello regionale, del referendum su proposte di legge di iniziativa popolare è stata conservata in dottrina anche in periodi più recenti: in proposito, si ricordi quanto osservato da B. CARAVITA DI TORITTO, I referendum del 1993 tra crisi del sistema politico e suggestioni di riforma, in Giur. it., n. 6, 1993, p. 563, laddove l’Autore – nell’esaminare il tema della soggezione al corpo elettorale, secondo l’esempio svizzero, della proposta di legge di iniziativa popolare – si interroga poi sull’opportunità di «verificare se l’iniziativa legislativa popolare possa essere introdotta anche a livello statale oppure se non sia invece da ritenersi più adeguata al livello regionale» 5 In questo senso, tra gli altri, cfr. V. ONIDA, Parere sulla legittimità di referendum propositivi sulle materie di cui all’art. 15 dello statuto speciale della Regione autonoma Valle D’Aosta, reperibile in Federalismi.it, n. 15 del 2007, p. 4; V. DE SANTIS, Il referendum approvativo nel nuovo statuto della Regione Campania, in Federalismi.it, n. 10/2009, p. 4 e Id., La partecipazione democratica nell'ordinamento delle Regioni, Torino, 2013, pp. 128 e ss. D’altronde, a questa conclusione sembra condurre anche il fatto che l’ipotesi secondo cui gli statuti regionali dovessero regolare la materia referendaria «in relazione ed in armonia con le norme generali stabilite sul referendum» - pur presa in considerazione nel corso dei lavori dell’Assemblea Costituente e che, nella sostanza, avrebbe finito per introdurre un generale rinvio alla disciplina del referendum sulle leggi dello Stato – venne meno anche in ragione del consenso, assai meno ampio, intorno alle forme ed ai limiti di quest’ultimo, cfr. Assemblea Costituente, resoconto stenografico, seduta del 17 luglio 1947, p. 5869. 6 Corte cost., sent. n. 372 del 2004 7 Corte cost., sent. n. 118 del 2015 7
Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le riforme istituzionali REFERENDUM ABROGATIVO Il referendum abrogativo regionale è previsto dall’articolo 123 della Costituzione con una previsione rimasta immutata dal 1948: «Lo statuto regola l'esercizio del diritto di iniziativa e del referendum su leggi e provvedimenti amministrativi della Regione». Ogni statuto presenta quindi una disciplina di questo referendum; tutte le Regioni, poi, hanno emanato una legge attuativa, ad eccezione della Calabria, della Campania e del Molise. Oggetto del referendum La ricognizione effettuata evidenzia una differenziazione nell’oggetto dei referendum. Tutte le Regioni prevedono che possa essere sottoposta a referendum popolare l’abrogazione totale o parziale di una legge regionale (o provinciale nelle Province autonome). In diverse Regioni possono essere oggetto del referendum anche gli atti amministrativi a carattere generale e i regolamenti regionali (Abruzzo, Basilicata, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche e Veneto). La Sardegna include anche gli atti aventi forza di legge adottando in tal modo la definizione più ampia tra tutte. Altre Regioni prevedono che possano essere sottoposte a referendum, oltre alle leggi, i regolamenti regionali (Calabria, Molise, Toscana e Umbria). Una Regione (Liguria) include nella disciplina del referendum abrogativo, accanto alle leggi regionali, gli atti amministrativi a carattere generale. Tra le Regioni ordinarie due sole, Campania e Puglia, prevedono il referendum esclusivamente per la legge regionale, una scelta che è stata invece operata da quasi tutte le Regioni a statuto speciale e dalle Province autonome ad eccezione della Sardegna. Iniziativa Il numero dei proponenti è variegato, ancorato com’è alla densità abitativa di ogni Regione, molto variabile. Solo tre, Abruzzo, Calabria e Liguria, hanno scelto un parametro proporzionale per la quantificazione delle sottoscrizioni necessarie. Tutte le altre hanno indicato direttamente il numero minimo. La tabella riepilogativa consente un rapido confronto. Casi di esclusione Tutte le Regioni escludono dal referendum abrogativo le leggi tributarie e di bilancio, come è previsto per i referendum statali dall’articolo 75 della Costituzione; tutte le Regioni, inoltre, escludono anche le norme riguardanti adempimenti di accordi internazionali. Al di là di questo quadro comune, poi, ognuna ha declinato ulteriormente la previsione, anche con riferimento a particolari esigenze (si vedano la Valle d’Aosta e le Province autonome di Trento e Bolzano, che prevedono l’esclusione delle norme a tutela delle minoranze linguistiche). Un’ultima annotazione: tutte escludono dal referendum abrogativo anche lo statuto regionale, fatta eccezione per il Veneto. Quorum Anche ai fini della validità del referendum abrogativo, si osserva che la maggior parte delle Regioni opera scelte statutarie simili a quelle presenti nell’articolo 75 della Costituzione, prevedendo un quorum di partecipazione che per lo più è stabilito nella maggioranza degli aventi diritto al voto. Scendono al di sotto di tale soglia la Basilicata (33%), il Friuli-Venezia Giulia e la Provincia autonoma di Trento (40%), la Lombardia (due quinti), la Sardegna (un terzo), la Provincia di Bolzano (25%) e la Valle d’Aosta (50% dei votanti alle ultime elezioni regionali). 8
Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le riforme istituzionali QUADRO DI SINTESI IN MATERIA DI REFERENDUM ABROGATIVO INIZIATIVA DEI CITTADINI ATTI OGGETTO DEL CASI DI ESCLUSIONE QUORUM VALIDITÀ REFERENDUM Abruzzo Un cinquantesimo degli elettori Abrogazione totale o parziale di una Le norme dello statuto; le leggi previste dal titolo II dello statuto; La proposta soggetta a calcolati sulla base del numero legge regionale, di un regolamento le leggi tributarie e di bilancio; le norme e gli atti che costituiscono referendum abrogativo è totale di essi accertato nell'ultima regionale, di un atto amministrativo adempimento di obblighi costituzionali, internazionali o europei approvata se alla votazione ha revisione delle liste elettorali per generale o di programmazione. della Regione o di adempimento di obblighi legislativamente partecipato la maggioranza degli l'elezione del Consiglio regionale necessari. aventi diritto e se è raggiunta la in carica. I regolamenti e gli atti amministrativi meramente esecutivi di leggi maggioranza dei voti regionali non possono essere sottoposti a referendum se la validamente espressi. proposta non riguarda anche le relative norme legislative. Basilicata Cinquemila elettori. Abrogazione totale o parziale di una Disposizioni dello statuto o leggi, regolamenti o atti amministrativi Il referendum è valido se ha legge, di un regolamento, di un atto in materia tributaria e di bilancio; leggi di ratifica delle intese con partecipato alla votazione amministrativo generale. altre Regioni, o di accordi con Stati e di intese con enti territoriali almeno il trentatré per cento degli interni ad altro Stato; leggi e atti dello Stato che costituiscono aventi diritto ed è efficace se ha attuazione o esecuzione del diritto dell'Unione europea raggiunto la maggioranza dei voti Non è ammesso referendum per l'abrogazione dei regolamenti in validamente espressi. materia di legislazione esclusiva dello Stato, delegati ai sensi dell’art. 117, comma 6, della Costituzione. Calabria Almeno il quattro per cento degli Abrogazione, totale o parziale, di una statuto; regolamenti interni del Consiglio regionale; leggi di La proposta soggetta a iscritti nelle liste elettorali dei legge o di un regolamento regionale. bilancio; leggi tributarie; referendum è approvata se ha Comuni della Regione. leggi urbanistiche e di tutela dell’ambiente; leggi di attuazione e partecipato la maggioranza degli di esecuzione delle normative comunitarie nonché delle leggi di aventi diritto e se è stata ratifica, attuazione ed esecuzione degli accordi internazionali raggiunta la maggioranza dei voti della Regione e delle intese con altre Regioni italiane. validamente espressi. Campania Centomila elettori. Abrogazione totale o parziale di una Leggi di bilancio, tributarie, finanziarie, di governo del territorio, Il quesito sottoposto a legge regionale. di tutela ambientale e sullo stato giuridico dei consiglieri regionali, referendum è approvato se alla leggi relative ai rapporti internazionali e con l'Unione europea votazione ha partecipato la nonché lo statuto e le leggi di revisione statutaria. Inoltre il maggioranza degli elettori aventi referendum abrogativo non è ammesso se l'esito positivo diritto e se è raggiunta su di esso determina una riduzione del principio di pari opportunità. la maggioranza assoluta dei voti validamente espressi. 9
Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le riforme istituzionali QUADRO DI SINTESI IN MATERIA DI REFERENDUM ABROGATIVO INIZIATIVA DEI CITTADINI ATTI OGGETTO DEL CASI DI ESCLUSIONE QUORUM VALIDITÀ REFERENDUM Emilia Quarantamila elettori della Abrogazione totale o parziale di una statuto; regolamenti interni degli Organi regionali; norme che La proposta soggetta a Romagna Regione. legge regionale, di un regolamento o regolano il funzionamento di istituti ed organi di rilevanza referendum è approvata se alla di un atto amministrativo di interesse costituzionale o statutaria; leggi tributarie e di bilancio; leggi votazione ha partecipato la generale. elettorali; leggi di attuazione e di esecuzione delle normative maggioranza degli elettori della comunitarie; leggi di ratifica, attuazione ed esecuzione degli Regione e se è raggiunta la accordi internazionali della Regione e delle intese con altre maggioranza dei voti Regioni italiane; regolamenti attuativi delle suddette leggi. validamente espressi. Friuli- Quindicimila elettori iscritti nelle Leggi regionali ovvero singoli articoli di statuto; regolamenti interni degli Organi regionali; norme che La proposta sottoposta a Venezia liste elettorali di comuni della esse, o commi completi, o parti di essi regolano il funzionamento di istituti ed organi di rilevanza referendum è approvata se ha Giulia Regione. che siano formalmente e costituzionale o statutaria; leggi tributarie e di bilancio; leggi partecipato alla votazione sostanzialmente qualificabili come elettorali; leggi di attuazione e di esecuzione delle normative almeno il quaranta per cento precetti autonomi. comunitarie; leggi di ratifica, attuazione ed esecuzione degli degli aventi diritto e se è accordi internazionali della Regione e delle intese con altre raggiunta la maggioranza dei voti Regioni italiane; regolamenti attuativi delle suddette leggi. validamente espressi. Lazio Cinquantamila elettori. Abrogazione totale o parziale di una Leggi di revisione statutaria; leggi di bilancio; legge di stabilità; La proposta oggetto di legge regionale, di un regolamento rendiconto generale; leggi tributarie; leggi che danno attuazione referendum è approvata se ha regionale o di un atto amministrativo a intese con altre Regioni ovvero ad accordi con Stati o a intese partecipato alla votazione la generale regionale. con enti territoriali interni ad altri Stati. maggioranza degli aventi diritto e Leggi o disposizioni di legge regionale il cui contenuto sia se ha ottenuto la maggioranza vincolato da leggi costituzionali; dallo statuto ovvero dalla dei voti validi espressi. normativa europea o nazionale; nonché le leggi istitutive di nuovi comuni o relative a mutamenti delle circoscrizioni o delle denominazioni dei comuni. Regolamento dei lavori; regolamento di contabilità e gli altri regolamenti interni del Consiglio regionale. Regolamenti e atti amministrativi generali meramente esecutivi di leggi regionali non possono essere sottoposti a referendum se la proposta non è estesa anche alle relative disposizioni legislative. 10
Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le riforme istituzionali QUADRO DI SINTESI IN MATERIA DI REFERENDUM ABROGATIVO INIZIATIVA DEI CITTADINI ATTI OGGETTO DEL CASI DI ESCLUSIONE QUORUM VALIDITÀ REFERENDUM Le abrogazioni delle leggi comportano anche l'abrogazione delle norme regolamentari ad esse collegate. Liguria Almeno il 3,5 per cento degli iscritti Legge regionale o atto amministrativo Ordinamento degli organi e degli uffici regionali, status dei La proposta sottoposta a alle liste elettorali delle ultime di carattere generale. consiglieri regionali, bilancio, tributi, finanze, vincoli paesaggistici referendum è approvata se ha elezioni regionali. ed ambientali, accordi e intese internazionali della Regione e partecipato alla votazione la attuazione delle normative comunitarie, oltre che disposizioni maggioranza degli aventi diritto e statutarie. se si è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi. Lombardia Almeno trecentomila elettori del Legge regionale totale o parziale; Norme in materia statutaria, elettorale, finanziaria, tributaria, di La proposta sottoposta a Consiglio regionale. regolamento regionale o atto generale bilancio, di ratifica di accordi con Stato esteri e di intese con enti referendum è approvata se al della Regione. territoriali interni ad altro Stato o con altre Regioni ed inoltre voto partecipano almeno due regolamenti in materia di legislazione esclusiva dello Stato. quinti del corpo elettorale ed è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi Marche Ventimila elettori. Legge regionale totale o parziale; Norme dello statuto, disposizioni di rilievo statutario, leggi Il quesito sottoposto a regolamento o atto amministrativo di riguardanti il bilancio e i tributi, disposizioni o atti che referendum è approvato se alla interesse generale. costituiscono adempimento di obblighi costituzionali, votazione ha partecipato la internazionali o comunitari della Regione. maggioranza degli elettori aventi Il referendum abrogativo di atti amministrativi ha per oggetto diritto e se è raggiunta su di esso esclusivamente atti di programmazione generale della Regione. la maggioranza dei voti Regolamenti interni del Consiglio regionale e in generale atti validamente espressi. interni degli organi e degli uffici regionali e atti meramente esecutivi di norme legislative e regolamentari emanate dalla Regione. Norme regolamentari puramente esecutive di norme legislative quando la proposta di referendum non concerne anche le norme legislative stesse. 11
Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le riforme istituzionali QUADRO DI SINTESI IN MATERIA DI REFERENDUM ABROGATIVO INIZIATIVA DEI CITTADINI ATTI OGGETTO DEL CASI DI ESCLUSIONE QUORUM VALIDITÀ REFERENDUM Molise Almeno diecimila elettori iscritti Legge regionale totale o parziale; statuto e regolamenti interni del Consiglio regionale; leggi di La proposta referendaria è nelle liste elettorali dei comuni regolamento. bilancio e leggi tributarie; leggi che regolano il funzionamento approvata se ha partecipato alla della Regione. degli organi della Regione, di cui all'articolo 121, primo comma, votazione la maggioranza degli della Costituzione, e della Consulta statutaria; atti legislativi e aventi diritto e se viene raggiunta regolamentari di attuazione e di esecuzione delle normative la maggioranza dei voti comunitarie; atti legislativi di approvazione di accordi con Stati e validamente espressi di intese con enti territoriali interni ad altri Stati; regolamenti delegati dallo Stato; regolamenti meramente esecutivi di una legge, se la proposta non riguarda anche le relative norme legislative. Piemonte Almeno ottantamila elettori della Legge regionale totale o parziale; statuto e leggi tributarie e di bilancio. Regolamento del Consiglio Il quesito sottoposto a Regione. regolamenti e provvedimenti ed in generale i regolamenti interni degli organi e degli uffici referendum è approvato se alla amministrativi generali. regionali, nonché i regolamenti di attuazione di leggi regionali votazione ha partecipato la quando la proposta di referendum non riguardi anche la legge maggioranza degli elettori aventi alla quale il referendum si riferisce; regolamenti di attuazione di diritto e se è raggiunta su di esso leggi dello Stato emanati dalla Regione. la maggioranza assoluta dei voti Provvedimenti amministrativi riguardanti lo statuto, le leggi validamente espressi tributarie e di bilancio e provvedimenti amministrativi di mera esecuzione di norme legislative e regolamentari emanate dalla Regione e di mera esecuzione delle delibere consiliari. Puglia Almeno sessantamila elettori dei Legge regionale totale o parziale. Disposizioni dello statuto o parte di esso, regolamenti interni del La proposta soggetta a comuni della Puglia. Consiglio e della Giunta regionale, leggi tributarie e di bilancio, referendum è approvata se leggi in materia urbanistica approvata con la maggioranza dei partecipa alla votazione la due terzi dei consiglieri assegnati alla Regione; norme maggioranza degli elettori della regolamentari meramente esecutive di leggi dello Stato o di regione e se è raggiunta la direttive dell'Unione europea. maggioranza dei voti Regolamenti e atti amministrativi meramente esecutivi di leggi validamente espressi regionali non possono essere sottoposti a referendum abrogativo 12
Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le riforme istituzionali QUADRO DI SINTESI IN MATERIA DI REFERENDUM ABROGATIVO INIZIATIVA DEI CITTADINI ATTI OGGETTO DEL CASI DI ESCLUSIONE QUORUM VALIDITÀ REFERENDUM se la proposta non attiene anche alle relative disposizioni legislative. Sardegna Almeno diecimila elettori. Legge regionale o atto avente valore Leggi tributarie o di approvazione dei bilanci. Il referendum non è valido se non di legge; regolamento o atto o ha partecipato almeno un terzo provvedimento amministrativo degli elettori. regionale. Sicilia Almeno cinquantamila elettori Legge regionale totale o parziale. Leggi tributarie e di bilancio; leggi di cui all'articolo 17-bis dello La proposta soggetta a iscritti nelle liste elettorali dei statuto; leggi o disposizioni di legge connesse al funzionamento referendum è approvata se ha comuni siciliani. degli organi statutari della Regione; leggi o disposizioni di legge partecipato alla votazione la che rinviano, per la loro disciplina ed attuazione, al Regolamento maggioranza degli aventi diritto e e agli atti interni degli Organi dell'Assemblea regionale siciliana; se è raggiunta la maggioranza leggi sull'organizzazione e sul personale dell'Amministrazione dei voti validamente espressi. regionale; leggi di recepimento della normativa comunitaria; leggi in materia di attività internazionale della Regione. Toscana Quarantamila elettori iscritti nelle Legge regionale totale o parziale; statuto; regolamenti interni degli organi regionali; leggi di bilancio Se partecipa alla votazione la liste elettorali dei comuni della regolamento. e tributarie e relativi regolamenti attuativi; leggi di ratifica, maggioranza dei votanti alle Toscana. attuazione ed esecuzione degli accordi internazionali conclusi ultime elezioni regionali e se dallo Stato e dalla Regione Toscana e delle intese con altre ottiene la maggioranza dei voti Regioni e relativi regolamenti attuativi; leggi e regolamenti la cui validamente espressi. abrogazione comporterebbe l'inadempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza all'Unione europea; leggi e regolamenti che disciplinano la formazione e il funzionamento degli organi previsti dallo statuto e degli istituti di cui agli articoli 74, 75 e 76 dello statuto, qualora le disposizioni risultanti dall'esito favorevole all'abrogazione non garantiscano il funzionamento o l'operatività degli organi e istituti stessi. TAA Ottomila elettori aventi titolo a Legge provinciale. Il referendum per Bilancio; tributi; tutela delle minoranze linguistiche ladine, La proposta soggetta a Provincia eleggere il Consiglio provinciale. l'abrogazione totale o parziale di una mochene o cimbre, salvo quanto previsto dal comma 3 dell’art. referendum è approvata se è legge provinciale che coinvolge 18. raggiunta la maggioranza dei voti 13
Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le riforme istituzionali QUADRO DI SINTESI IN MATERIA DI REFERENDUM ABROGATIVO INIZIATIVA DEI CITTADINI ATTI OGGETTO DEL CASI DI ESCLUSIONE QUORUM VALIDITÀ REFERENDUM autonoma interessi delle minoranze linguistiche favorevoli validamente espressi, di Trento ladine, mochene o cimbre può essere Inoltre sono escluse le leggi approvate a maggioranza assoluta a condizione che alla votazione indetto esclusivamente quando lo ai sensi dell’art. 47, comma 2, dello statuto. abbia partecipato almeno il 40 richiedono millecinquecento elettori per cento degli aventi diritto al residenti nei comuni ladini, mocheni o voto. cimbro di cui agli articoli 48 e 102 dello statuto speciale TAA Tredicimila firme di cittadini iscritti Legge provinciale. Leggi tributarie e di bilancio, disciplina degli emolumenti spettanti Partecipazione di almeno il 25 Provincia nelle liste elettorali di un Comune al personale e agli organi della Provincia così come gli argomenti per cento degli aventi diritto. autonoma della provincia di Bolzano e che e le norme che garantiscono i diritti dei gruppi linguistici, delle di Bolzano abbiano il diritto di voto per minoranze etniche e sociali. l'elezione del Consiglio provinciale. Umbria Diecimila elettori. Legge regionale totale o parziale; statuto e leggi di integrazione e revisione dello stesso; leggi di La proposta soggetta a regolamento. bilancio, finanziarie e tributarie; leggi di attuazione e di referendum abrogativo è esecuzione delle normative comunitarie; leggi di governo del approvata se ha partecipato alla territorio, di valorizzazione dei beni culturali e ambientali, leggi di votazione la maggioranza degli ratifica di intese e accordi con altre Regioni o con enti territoriali aventi diritto e se è raggiunta la interni ad altro Stato o con Stati esteri. maggioranza dei voti Norme regolamentari meramente esecutive di norme legislative, validamente espressi. se la proposta non riguarda anche le relative norme legislative. Valle Almeno quattromila elettori dei Legge regionale totale o parziale. Leggi tributarie e di bilancio; disposizioni a contenuto obbligatorio La partecipazione di almeno il 50 D'Aosta Comuni della Regione. o vincolato in forza di norme della Costituzione, dello statuto per cento del numero di votanti speciale, nonché dell'ordinamento comunitario e degli obblighi alle ultime elezioni regionali internazionali. precedenti il referendum e se la 14
Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le riforme istituzionali QUADRO DI SINTESI IN MATERIA DI REFERENDUM ABROGATIVO INIZIATIVA DEI CITTADINI ATTI OGGETTO DEL CASI DI ESCLUSIONE QUORUM VALIDITÀ REFERENDUM Qualora il referendum si riferisca a leggi che abbiano solo in parte risposta affermativa raggiunge la contenuto vincolato, la verifica sull'ammissibilità di cui all'articolo maggioranza dei voti 21 può riferirsi solo alle disposizioni a contenuto non vincolato o validamente espressi. che non ne costituiscano uno svolgimento strettamente necessario; leggi che riguardino la tutela di una minoranza linguistica; leggi in materia di autonomia funzionale del Consiglio della Valle; leggi di programmazione in materia urbanistica e di tutela ambientale. Veneto Quarantamila elettori. Legge regionale totale o parziale; Leggi tributarie e di bilancio e relativi provvedimenti di attuazione; La partecipazione della regolamenti; atti amministrativi di leggi e atti regionali i cui contenuti costituiscano adempimento di maggioranza degli aventi diritto e interesse generale. obblighi costituzionali, internazionali, europei; leggi e atti la maggioranza dei voti amministrativi regionali che disciplinano gli organi a rilevanza validamente espressi. statutaria; leggi e regolamenti concernenti accordi o intese di carattere internazionale o con altre Regioni; Regolamento; referendum aventi quesiti non omogenei. 15
Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le riforme istituzionali REFERENDUM PROPOSITIVO E APPROVATIVO Il referendum propositivo è stato introdotto negli statuti speciali delle Regioni e Province autonome dalla legge costituzionale n. 2 del 2001; esso pertanto appare come un istituto presente quasi esclusivamente in tali ordinamenti. Circa le discipline attuative, oltre alla Sardegna, che ha visto bocciata dalla Corte costituzionale (sentenza n. 149 del 2009) la legge regionale statutaria n. 1/2008 che regolava anche questo tipo di referendum, solo la Sicilia al momento è priva di una disciplina di dettaglio. Tra le Regioni ordinarie, invece, il referendum propositivo è previsto nel Lazio, mentre Basilicata e Campania prevedono un’altra tipologia, definita “referendum approvativo”. Oggetto del referendum Per tutte le Regioni che lo hanno previsto, il referendum propositivo e quello approvativo devono avere ad oggetto un articolato legislativo, fatta salva la Provincia autonoma di Trento che si riferisce genericamente a “specifiche questioni di particolare interesse provinciale”. All’iniziativa poi sono posti dei limiti, escludendo per lo più le medesime materie che limitano il referendum abrogativo: anche qui con una eccezione, il Friuli-Venezia Giulia, che non ne pone. Iniziativa Per quanto riguarda l’iniziativa dei cittadini, il numero dei proponenti è variegato in quanto ancorato alla densità della popolazione regionale. Tutte hanno indicato direttamente il numero minimo, fatta eccezione della Valle d’Aosta che ha individuato una percentuale. Iter Solitamente, per arrivare alla indizione del referendum propositivo o approvativo, è richiesto che la proposta di legge sia presentata al Consiglio regionale. Solamente le Province autonome di Trento e di Bolzano prevedono l’effettuazione diretta del referendum al termine delle operazioni di presentazione. Nelle altre Regioni è previsto che i Consigli regionali debbano deliberare entro un termine che va dai novanta giorni del Friuli-Venezia Giulia ai dodici mesi del Lazio. Quorum Per la validità del referendum è per lo più richiesta, come per il referendum abrogativo, la partecipazione della maggioranza dagli aventi diritto; non mancano però soglie più basse, previste da entrambe le Province autonome e dalla Valle d’Aosta. Conseguenze dell’esito del referendum Particolarmente significativo l’esame delle conseguenze dell’esito valido e favorevole di tali referendum. Basilicata e Campania ne fanno derivare l’approvazione della proposta (del resto il loro referendum è definito “approvativo”). Prevede la promulgazione della legge approvata dal referendum anche la Valle d’Aosta, unica tra le Regioni che regolano il referendum “propositivo”. Le restanti discipline impongono talora al Consiglio regionale l’obbligo di esaminare la proposta di legge sottoposta a referendum (così Friuli-Venezia Giulia e Lazio). Per quanto riguarda le Province autonome, la disciplina di Bolzano genericamente prevede che «l'esito del referendum è vincolante per le istituzioni politiche», quella trentina prevede che «la Giunta provinciale o il Consiglio provinciale, secondo la rispettiva competenza, adottano, entro tre mesi, le iniziative e i provvedimenti per l'attuazione dei risultati del referendum». 16
Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le riforme istituzionali Iniziativa Per quanto riguarda l’iniziativa dei cittadini, il numero dei proponenti è variegato in quanto ancorato alla densità della popolazione regionale. Tutte hanno indicato direttamente il numero minimo, fatta eccezione della Valle d’Aosta che ha individuato una percentuale. 17
Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le riforme istituzionali QUADRO DI SINTESI IN MATERIA DI REFERENDUM PROPOSITIVO E APPROVATIVO OGGETTO E LIMITI DEL INIZIATIVA DEI CITTADINI ITER QUORUM/CONSEGUENZE REFERENDUM Basilicata Cinquemila elettori. Una proposta di legge popolare redatta La proposta di legge prima di essere Il referendum è valido se ha partecipato in articoli, corredata di una relazione, sottoposta a referendum è presentata alla votazione almeno il trentatré per Per la richiesta, la partecipazione, i limiti, può essere sottoposta a referendum dal Presidente della Giunta al Consiglio cento degli aventi diritto ed è efficace se la validità, il procedimento e gli effetti del approvativo. regionale che la esamina. Se, nel ha raggiunto la maggioranza dei voti referendum approvativo, si osservano, Esclusioni (come per referendum termine di novanta giorni, la proposta di validamente espressi. in quanto applicabili, le disposizioni abrogativo): disposizioni dello statuto o legge non è approvata dal Consiglio, o La proposta di legge per la quale è stato previste per il referendum abrogativo. leggi, regolamenti o atti amministrativi in se il Consiglio non approva una legge richiesto il referendum approvativo non materia tributaria e di bilancio, nonché che recepisca i principi e i contenuti decade con la fine della legislatura. leggi di ratifica delle intese con altre essenziali della proposta di legge, il La legge validamente approvata dal Regioni, o di accordi con Stati e di intese Presidente indice il referendum corpo elettorale è promulgata dal con enti territoriali interni ad altro Stato; approvativo. Presidente della Giunta. leggi e atti dello Stato che costituiscono attuazione o esecuzione del diritto dell'Unione europea; materia di legislazione esclusiva dello Stato. Campania Cinquantamila elettori. Una proposta di legge o di regolamento La proposta è previamente presentata al La proposta è approvata se alla della Regione può essere sottoposta a Consiglio o alla Giunta. Qualora nel votazione referendaria partecipa la referendum approvativo. termine di sei mesi dalla presentazione maggioranza degli aventi diritto e sia Esclusioni: leggi di bilancio, tributarie, la proposta non sia approvata, o sia raggiunta la maggioranza dei voti finanziarie, di governo del territorio, di approvata ma con modifiche sostanziali, validamente espressi. tutela ambientale e sullo stato giuridico essa è sottoposta al voto popolare. dei consiglieri regionali, leggi relative ai La legge regionale disciplina le modalità rapporti internazionali e con l'Unione di proposizione e svolgimento del europea nonché statuto e leggi di referendum approvativo. revisione statutaria. Friuli-Venezia Almeno quindicimila elettori iscritti nelle Un progetto di legge redatto in articoli, Decorsi otto mesi dalla data della Almeno quindicimila elettori iscritti nelle Giulia liste elettorali di comuni della Regione. corredato di una relazione. deliberazione che accerta la regolarità liste elettorali di comuni della Regione. della richiesta degli elettori, qualora il 18
Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le riforme istituzionali QUADRO DI SINTESI IN MATERIA DI REFERENDUM PROPOSITIVO E APPROVATIVO OGGETTO E LIMITI DEL INIZIATIVA DEI CITTADINI ITER QUORUM/CONSEGUENZE REFERENDUM Consiglio regionale non abbia deliberato sulla proposta di legge, il Presidente della Regione, con decreto, indice referendum popolare sulla proposta di legge medesima. Lazio Cinquantamila elettori; due consigli Una proposta redatta in articoli ed Il referendum propositivo è indetto dal La proposta oggetto di referendum è provinciali ovvero il consiglio accompagnata da una relazione Presidente della Regione nel caso in cui approvata se ha partecipato alla metropolitano della Città metropolitana illustrativa che ne indichi le finalità. il Consiglio regionale non abbia votazione la maggioranza degli aventi di Roma capitale e un consiglio Esclusioni (come per referendum deliberato in ordine alla proposta di diritto e se ha ottenuto la maggioranza provinciale con deliberazione adottata a abrogativo): leggi di revisione statutaria, legge da sottoporre al referendum dei voti validi espressi. maggioranza di due terzi dei consiglieri leggi di bilancio, legge di stabilità, propositivo entro un anno dalla Se l'esito del referendum è favorevole, il assegnati a ciascun consiglio; dieci rendiconto generale, leggi tributarie, dichiarazione di ammissibilità della Consiglio regionale delibera sulle consigli comunali che abbiano iscritti, leggi che danno attuazione a intese con relativa richiesta. proposte di legge entro sessanta giorni nel loro complesso, nelle liste elettorali altre Regioni ovvero ad accordi con Stati dalla pubblicazione dei risultati del non meno di cinquantamila elettori, con o a intese con enti territoriali interni ad referendum nel Bollettino ufficiale della deliberazione adottata a maggioranza di altri Stati; leggi o disposizioni di legge Regione. due terzi dei consiglieri assegnati a regionale il cui contenuto sia vincolato ciascun consiglio. da leggi costituzionali, dallo statuto ovvero dalla normativa europea o nazionale, nonché leggi istitutive di nuovi comuni o relative a mutamenti delle circoscrizioni o delle denominazioni dei comuni. Inoltre le proposte non possono riprodurre sostanzialmente precedenti proposte che siano state sottoposte a referendum con esito sfavorevole, se non siano trascorsi almeno tre anni dalla 19
Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le riforme istituzionali QUADRO DI SINTESI IN MATERIA DI REFERENDUM PROPOSITIVO E APPROVATIVO OGGETTO E LIMITI DEL INIZIATIVA DEI CITTADINI ITER QUORUM/CONSEGUENZE REFERENDUM data di pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione dei relativi risultati. Provincia Almeno ottomila elettori iscritti nelle liste Specifiche questioni di particolare Non è previsto l’esame delle proposte La proposta soggetta a referendum è autonoma di elettorali dei comuni della provincia per interesse provinciale. da parte del Consiglio provinciale. approvata se è raggiunta la Trento l'elezione del Consiglio provinciale o, nel Esclusioni: questioni riguardanti tributi e Sono disciplinate le operazioni di maggioranza dei voti favorevoli caso in cui la proposta di referendum bilancio; questioni già sottoposte a presentazione e di raccolta delle firme, validamente espressi, a condizione che abbia ad oggetto questioni che referendum propositivo negli ultimi concluse le quali il referendum ha luogo alla votazione abbia partecipato almeno coinvolgono interessi delle minoranze cinque anni; questioni che riguardano la entro sei mesi. il 40 per cento degli aventi diritto al voto. linguistiche ladine, mochene o cimbre, tutela delle minoranze linguistiche Qualora abbia esito positivo la Giunta millecinquecento elettori del Consiglio ladine, mochene o cimbre, fatta salva provinciale o il Consiglio provinciale, provinciale residenti nei comuni ladini, loro specifica iniziativa. secondo la rispettiva competenza, mocheni o cimbro. adottano, entro tre mesi, le iniziative e i provvedimenti per l'attuazione dei risultati del referendum. Provincia Tredicimila firme di cittadini iscritti nelle Il testo di una proposta legislativa, Entro 30 giorni dalla data di Partecipazione di almeno il venticinque autonoma di liste elettorali di un Comune della redatta in italiano e/o tedesco, divisa per presentazione della richiesta di per cento degli aventi diritto. Bolzano provincia di Bolzano e che abbiano il articoli, corredata da relazione referendum, prima della raccolta delle Non sono previste disposizioni relative a diritto di voto per l'elezione del Consiglio illustrativa e, qualora siano previste firme, l’apposita Commissione decide particolari conseguenze del referendum. provinciale. nuove o maggiori spese a carico del sulla sua ammissibilità; al riguardo essa bilancio della Provincia, l'indicazione del si esprime esplicitamente e relativo onere finanziario e i modi per motivatamente sulla competenza farvi fronte. provinciale sulla materia oggetto del Esclusioni: leggi tributarie e di bilancio, referendum, sulla conformità della disciplina degli emolumenti spettanti al richiesta alle disposizioni della personale e agli organi della Provincia Costituzione, dello statuto speciale e così come gli argomenti e le norme che alle limitazioni risultanti dall'ordinamento giuridico comunitario e dagli obblighi 20
Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le riforme istituzionali QUADRO DI SINTESI IN MATERIA DI REFERENDUM PROPOSITIVO E APPROVATIVO OGGETTO E LIMITI DEL INIZIATIVA DEI CITTADINI ITER QUORUM/CONSEGUENZE REFERENDUM garantiscono i diritti dei gruppi linguistici, internazionali, nonché ai requisiti e ai delle minoranze etniche e sociali. limiti previsti dalla legge specifica. Terminate le operazioni di raccolta delle firme e dichiarata la procedibilità, il Presidente della Provincia fissa la data del referendum. Valle d'Aosta Almeno il cinque per cento degli elettori Una proposta di legge di iniziativa Trascorsi sessanta giorni dalla La proposta di legge di iniziativa dei Comuni della Regione. popolare, a condizione che sui fogli assegnazione senza che le stesse si popolare sottoposta a referendum destinati alla raccolta delle firme sia siano pronunciate, la proposta di legge propositivo è approvata se alla precisato che tale proposta di legge è iscritta all'ordine del giorno della prima votazione partecipa almeno il cinquanta potrà essere sottoposta a referendum seduta del Consiglio, il quale deve per cento del numero di votanti alle propositivo ove ricorrano le condizioni. deliberare nel merito entro i successivi ultime elezioni regionali precedenti al Esclusioni (come per referendum sessanta giorni. Qualora il Consiglio referendum e se la risposta affermativa abrogativo): statuto; regolamenti interni della Valle non approvi la proposta di raggiunge la maggioranza dei voti degli Organi regionali; norme che legge di iniziativa popolare o una legge validamente espressi. regolano il funzionamento di istituti ed che ne recepisca i princìpi ispiratori ed i In caso di esito favorevole, la proposta organi di rilevanza costituzionale o contenuti essenziali, il Presidente della di legge è approvata e promulgata. In statutaria; leggi tributarie e di bilancio; Regione indice il referendum entro i caso di esito sfavorevole la proposta di leggi elettorali; leggi di attuazione e di successivi trenta giorni. legge non può essere ripresentata prima esecuzione delle normative comunitarie; che siano trascorsi cinque anni. leggi di ratifica, attuazione ed La proposta di legge di iniziativa esecuzione degli accordi internazionali popolare per la quale è stato richiesto il della Regione e delle intese con altre referendum propositivo non decade alla Regioni italiane; regolamenti attuativi fine della legislatura. delle suddette leggi. 21
Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le riforme istituzionali IL REFERENDUM CONSULTIVO A) Regioni a statuto speciale Il referendum consultivo è sempre disciplinato nelle Regioni a statuto speciale, in attuazione dell’inserimento negli Statuti, per opera della legge costituzionale n. 2 del 2001, di una disposizione che attribuisce a una legge regionale approvata a maggioranza assoluta il compito di disciplinare, accanto al «referendum regionale abrogativo e propositivo», anche il «consultivo». Proponenti Con riferimento alla titolarità dell’iniziativa, la ricognizione effettuata evidenzia che talvolta, come nel Friuli Venezia Giulia, essa spetta al Consiglio regionale, anche su proposta della Giunta regionale, prima di procedere all'emanazione di provvedimenti di rispettiva competenza. Anche in Sicilia la richiesta di referendum consultivo può essere presentata esclusivamente dai deputati regionali e dalla Giunta regionale. Altre volte invece proponenti possono essere gli elettori. Così in Sardegna (diecimila elettori, ma quando il referendum sia limitato ad una parte della popolazione locale e non riguardi l’intera Regione, ne sono sufficienti settemila); così anche nella Provincia Autonoma di Bolzano (tredicimila elettori di un Comune della provincia). Attribuiscono poi la titolarità ad una pluralità di soggetti (Consiglio e Giunta, consiglieri ed elettori) la Valle d’Aosta e la Provincia Autonoma di Trento; quest’ultima prevede, a tutela delle minoranze, che sulle questioni che coinvolgono interessi delle minoranze linguistiche ladine, mochene o cimbre, il referendum consultivo possa essere indetto ove lo richiedano i consigli comunali della maggioranza dei comuni interessati. Oggetto del referendum Generalmente, le materie sottoponibili a referendum consultivo non sono individuate in modo puntuale; talvolta però sono previste ipotesi di esclusione: è il caso delle Provincie autonome di Trento e di Bolzano, anche a salvaguardia dei diritti dei gruppi linguistici e delle minoranze etniche e sociali. In Sicilia non sono ammessi referendum sulle proposte che non rispettano le modalità di presentazione previste dal Regolamento interno dell’Assemblea regionale: si tratta pertanto di un limite procedurale che non coinvolge materie particolari. La Regione Sardegna, infine, si distingue per la previsione del referendum consultivo anche su un progetto di modificazione dello statuto (che come è noto è riservato alla legge costituzionale), qualora sia stato approvato in prima deliberazione da una delle Camere ed il parere del Consiglio regionale sia contrario. Quorum Infine, per quanto riguarda la validità della consultazione referendaria, le Regioni Sicilia, Sardegna e Valle d’Aosta e la Provincia autonoma di Bolzano non prevedono un quorum di validità, a differenza del Friuli Venezia Giulia e della Provincia autonoma di Trento: queste richiedono la partecipazione di almeno il quaranta per cento degli aventi diritto e la maggioranza dei voti validamente espressi. 22
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