La legislazione delle carte da gioco a Milano nel periodo Napoleonico e durante il Regno Lombardo Veneto

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La legislazione delle carte da gioco a Milano nel periodo Napoleonico e durante il Regno Lombardo Veneto
VOLUME 49 NO. 3, Jan. - March 2021

            La legislazione delle
        carte da gioco a Milano nel
       periodo Napoleonico e durante
         il Regno Lombardo Veneto
                              Written by Nicola Antonio De Giorgio
English Abstract:                                        qualsiasi entrata fiscale, soprattutto nei periodi di
The history of playing cards legislation during the      guerra, cosi anche l’imposta del bollo delle carte da
Napoleonic period (1796 - 1814) and in the Lombard-      gioco veniva puntualmente ridefinita ad ogni cambio
Veneto Kingdom (1814 - 1859) in Milan has been           di amministrazione.
reconstructed, following the sequence of the events      Da questa considerazione procederemo alla
of the great history that characterized these periods.   descrizione dei vari decreti inerenti le carte da gioco
A search for all the laws passed on the subject has      nel contesto del particolare momento politico-
been made. In particular, for the stamps, provided for   amministrativo che li ha determinati.
in the various decrees, an attempt has been made to
                                                         GOVERNO AUSTRIACO
find documentary evidence of decks of playing cards
                                                         Lombardia Austriaca 1706 - 1796
of the period kept in public or private institutions.
                                                         Dopo la fine della guerra di successione spagnola il
Il periodo considerato, soprattutto nei primi due de-    Ducato di Milano fu ceduto alla Casa degli Asburgo
cenni, è stato caratterizzato da continui mutamenti      d’Austria sin dal 1706 e da questa mantenuto fino a
politici. E’ interessante notare come l’alternarsi di    quasi la fine del secolo quando fu conquistato da
questi importanti eventi storici, che hanno contraddi-   Napoleone nel 1796.
stinto la grande storia d’Europa di quegli anni, possa   Nel corso di questi novant’anni l’Amministrazione au-
essere seguito dall’analisi della piccola storia delle   striaca più volte è intervenuta nella gestione dell’im-
carte da gioco, seguendo il filo cronologico dei vari     posta sulle carte da gioco, ma per rispettare i limiti
decreti che le hanno riguardate. Per tutti i governi     che ci siamo imposti, descriveremo brevemente il
è fondamentale ogni fonte che può assicurare una         sistema in uso e prenderemo in esame, per dare un

  CRONISTORIA [1]:
  GOVERNO AUSTRIACO Lombardia Austriaca 1706 - 1796
  GOVERNO REPUBBLICANO Maggio 1796 - Aprile 1799
   - Amministrazione Generale della Lombardia (19 Maggio - 14 Ottobre 1796)
   - Repubblica Transpadana
     (15 Ottobre 1796 - 28 Giugno 1797) comprende i territori del Ducato di Milano e del Ducato di Mantova
   - 1ª Repubblica Cisalpina (29 Giugno 1797 - 26 Aprile 1799)
  GOVERNO AUSTRIACO Aprile 1799 - Maggio 1800)
  GOVERNO REPUBBLICANO
   - 2ª Rep. Cisalpina (17 Giugno 1800 - 26 Gennaio 1802)
   - Repubblica Italiana (26 Gen.1802 – Mar.1805)
  GOVERNO ITALIANO Regno d’Italia (18 Marzo 1805 - 26 Aprile 1814)
  GOVERNO AUSTRIACO
   - Reggenza Provvisoria del Governo di Lombardia (21 Apr. 1814 - 7 Apr. 1815)
   - Regno Lombardo-Veneto (1815 - 1859)

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punto di inizio alla storia, solo gli ultimi due decreti      luoghi pubblici:
emanati.                                                      - di 4 e di 6 Soldi per giuoco di carte e di tarocchi
La privativa sulla fabbricazione e vendita delle carte          Nostrani
da gioco nello Stato di Milano era stata abolita con          - di 8 e di 12 Soldi per quelli forestieri
decreto del 31 Dicembre 1772, da allora veniva appal-         Instauratasi la Repubblica Cisalpina, venne emanato
tata in privativa la riscossione sul bollo delle carte da     un secondo decreto il 6 Maggio 1798 [5]. Esso
usare nei luoghi pubblici. Con il decreto del                 impose un unico bollo di 6 Soldi per ogni mazzo di
25 Settembre 1782 [2] si impose un bollo per “le carte        carte da gioco, indipendentemente dalla tipologia
nostrane” e per “i Tarocchi nostrani” rispettivamente         ovvero senza distinzione tra
di 4 e di 6 soldi, mentre per quelle “forestiere” rispetti-   Tarocchi e altro tipo di carte,
vamente di 8 e 12 soldi (per “nostrane” si intendevano        e sul quale venivano riportate
quelle prodotte da fabbriche esistenti nello Stato di         le iniziali “R” (Repubblica) e “C”
                                                              (Cisalpina), Un Tarocco Milanese
                                                              di Gentilini e Zoya con questo
                                                              bollo è conservato presso il
                                                              British Museum (BM, Fig. 2).
                                                                                                     Fig. 2: Bollo dal BM
                                                              Anche la distinzione secondo
                                                              la sede di produzione venne a cadere per l’assoluta
                                                              proibizione di introdurre carte da gioco dall’estero.
Fig. 1: Bolli dal decreto del 25 Settembre 1782
                                                              GOVERNO AUSTRIACO (28 Apr. 1799 - Mag. 1800)
Milano e nella città o Ducato di Mantova) (Fig. 1). Vi        Il 12 Marzo 1799 l’Austria alleata alla Russia e
era, pertanto, una differenza di tassazione a seconda          all’Inghilterra (seconda coalizione antifrancese)
della tipologia di carte e della loro produzione interna      dichiarò guerra alla Francia. Gli austro-russi
o esterna allo stato.                                         sconfissero i francesi a Cassano d’Adda ed entrarono
Il successivo decreto del 15 Giugno 1792 [3], man-            a Milano 28 Aprile 1799, ponendo fine alla
tenne la stessa entità e differenziazione di imposta           1ª Repubblica Cisalpina e restaurando per 13 mesi la
ma, a partire dal 1 Dicembre 1792, impose dei nuovi           dominazione austriaca.
modelli di bolli.                                             Restauratasi l’amministrazione austriaca, questa
GOVERNO REPUBBLICANO                                          richiamò in pieno vigore con decreto del
Maggio 1796 - Aprile 1799                                     20 Settembre 1799 il suo precedente editto del 25
Nell’ambito delle guerre tra la Francia rivoluzionaria        Settembre 1782 e incaricò l’ Intendenza Generale
e le potenze europee (prima coalizione antifrancese)          delle R. Finanze a riprendere l’Amministrazione del
ostili all’espansionismo ideologico e territoriale            Bollo delle Carte da gioco. Dopo pochi giorni, con
francese, nel Marzo 1796 Napoleone Bonaparte                  decreto del 3 Ottobre 1799 (Fig. 3) [6], riassegnò il
avviò l’offensiva sul fronte italiano e, dopo le vittorie
a Montenotte e a Lodi, entrò a Milano il 15 Maggio
1796.
Per il governo dei nuovi territori conquistati venne
insediata “l’Amministrazione Generale della Lombar-
dia”, entità politico-militare deputata a legiferare in
nome della Repubblica Francese. Il 15 Ottobre 1796 si
istituì la Repubblica Transpadana costituita dai territori
del Ducato di Milano e del Ducato di Mantova.
Il 29 Giugno 1797 Napoleone Bonaparte proclamò la
costituzione della Repubblica Cisalpina (29 Giugno
1797 – 26 Aprile 1799) indipendente dalla Repubblica
Francese, alla quale il 9 Luglio 1797 furono unite la
Repubblica Cispadana e la Repubblica Transpadana.
La Rep. Cisalpina fu riconosciuta ufficialmente con la
pace di Campoformio del 17 Ottobre 1797.                      Fig. 3: Particolare del bando del 3 Ottobre 1799
Un primo decreto riguardante le carte da gioco fu
emanato già il 1 Marzo 1797 [4] “dall’Amministrazione         nuovo appalto della regalia delle Carte da Gioco ad
Generale della Lombardia” che tuttavia non modificò            Ercole e Giulio Stagnoli e, a partire dal 1° Novembre,
il sistema di gestione già esistente, confermando             stabilì nuovi bolli per le carte da gioco (Fig. 4)
gli appaltatori della Regalia del Bollo delle Carte da
gioco e la stessa entità d’imposta dei bolli in uso nei

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La legislazione delle carte da gioco a Milano nel periodo Napoleonico e durante il Regno Lombardo Veneto
VOLUME 49 NO. 3, Jan. - March 2021

Fig. 4: Bolli del bando del 3 Ottobre 1799

GOVERNO REPUBBLICANO                                                   GOVERNO ITALIANO
[- 2ª Rep. Cisalpina                                                   Regno d’Italia (18 Marzo 1805 - 26 Aprile 1814)
    (17 Giugno 1800 - 26 Gennaio 1802)                                 Napoleone Bonaparte il 17 Marzo 1805 proclamò
 - Repubblica Italiana (26 Gen. 1802 – Mar. 1805)]                     il Regno d’Italia, il 26 Maggio si fece incoronare Re
Nella battaglia di Marengo del 14 Giugno 1800                          d’Italia nel Duomo di Milano e il 7 Giugno ne affidò
Napoleone sconfisse gli austriaci e il 17 Giugno                        il governo a Eugenio di Beauharnais come Viceré
ricostituì la Repubblica Cisalpina, riconosciuta                       d’Italia.
dall’Austria dopo la pace di Lunéville del 9 Febbraio                  In questo periodo con una prima legge del
1801.                                                                  17 Luglio 1805 [8] si impose che le carte da gioco in
Il 26 Gennaio 1802 dalla Consulta Straordinaria                        uso nei locali Pubblici dovessero
Cisalpina a Lione, venne proclamata la Repubblica                      essere di fabbrica nazionale,
Italiana con una costituzione che ricalcò il modello                   bollate con un nuovo bollo
di quella francese. Il territorio della nuova Repubblica               dell’Amministrazione
continuò ad essere quello della ex Rep. Cisalpina,                     (Fig. 7) e riportare l’iscrizione
suddiviso in 12 Dipartimenti.                                          “R.° DI I.A (Regno di Italia) CAR-
                                                                       GIUOCO - SOLDI 6”                      Fig. 7: Bollo di 6
Nuovo governo, nuovo intervento nel settore delle                                                             Soldi Regno d’Italia
carte da gioco con la Legge dell’11 Settembre 1802                     Una seconda disposizione               (valido 1805 - 1807)
[7], relativa prevalentemente alla Carta Bollata, ma                   del 26 Luglio 1805 [9] impose
                        con alcuni articoli riguardanti le             a tutti i fabbricanti di carte da gioco di notificare
                        carte da gioco. Precisamente                   all’Intendenza di Finanza l’indirizzo della sede della
                        all’articolo VII si prescrisse un              loro fabbrica, di presentare due modelli di ciascuna
                        nuovo bollo su cui dovevano                    qualità di carte con i relativi prezzi, di non poter
                        essere riportate le iniziali “R”               fabbricare carte da gioco differenti per qualità e
                        (Repubblica) e “I” (Italiana) (Fig.            forma dai modelli e mantenne temporaneamente il
                        5, 6); al XV venne riconfermata                prezzo indistinto di Soldi 6 per il bollo delle carte da
Fig. 5: Bollo           l’imposta di 6 soldi per il bollo              giuoco.
di 6 soldi R. I.        di ogni specie di carte da gioco;
(Repubblica Italiana)                                                  Con un terzo provvedimento, emanato il
                        agli articoli XXV e XXVI si previde            3 Novembre 1805 [10], fu prevista, invece, una diversa
una multa di 200 lire per chi fosse stato trovato a                    tassazione ancora una volta differenziata a seconda
vendere carte da gioco senza bollo e 10 anni di                        della tipologia delle carte e dei locali in cui se ne
pubblico lavoro per chi avesse falsificato i bolli della                facesse uso, disponendo che:
Repubblica.                                                            - Nei Teatri ed altri luoghi pubblici in cui si tenevano
                                                                          i giuochi che esigevano uno speciale permesso

Fig. 6: Mazzo sul dorso “F. DI Milano”, bollo di 6 soldi R. I. (Repubblica Italiana) coll. G. C.

                                                                                                                              101
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 Fig. 8: Mazzo “Gentilini e Zoya in Milano” con bollo di 6 Soldi Regno d’Italia (1805 - 1814) coll. G. C.

Fig. 9: Particolare di foglio non tagliato con filagrana di carte numerali a semi latini

  fosse previsto un bollo di 15 Soldi per i Tarocchi e di            Con il decreto del 23 Dicembre 1807 [11] si impose
  1 Lira per le altre Carte                                          che:
- Nei Teatri, sale da ballo, osterie e altri luoghi                  - Le fabbriche di carte da giuoco potevano stabilirsi
  pubblici per giuochi non esigenti uno speciale                       solo nel capoluogo dell’Intendenza
  permesso il bollo fosse rispettivamente di 10 Soldi                - Tutti gli stampi delle carte da gioco dovevano
  per i Tarocchi e di Soldi 7,6 per le altre carte                     essere depositati presso l’Intendenza, dove i
- Nelle case private tanto per i Tarocchi che per le                   fabbricanti erano obbligati a stampare le carte con
  altre carte il bollo fosse di Soldi 6                                le figure
- chi avesse usato carte non bollate sarebbe stato                   - Le carte dovevano essere fabbricate su “carta a
  sottoposto ad una multa di 600 Lire per i proprietari                filigrano” (Fig. 9)
  dei locali dove era necessario un permesso e di                    - Il diritto del bollo sulle carte da giuoco era di 25
  100 Lire negli altri luoghi.                                         Centesimi per le case private e di 50 Centesimi per
Nel periodo del Regno d’Italia, tuttavia, dopo pochi                   i luoghi pubblici. (Fig. 10 e 11).
anni la gestione del settore delle carte da gioco fu                 Con il decreto del 13 Gennaio 1809 [12] fu fissato il
radicalmente modificata con i due decreti del                         prezzo della “carta a filigrano”, da usare per la stampa
23 Dicembre 1807 e del 13 Gennaio 1809.                              delle carte da gioco, diverso a seconda del “numero

Fig. 10: Tarocco del Gumppenberg ,”REGIA FAB.” sul dorso, bollo 25 centesimi per case private
: Tarocco del Gumppenberg ,”Regia Fab.” sul dorso, bollo 25 Centesimi per case private

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Fig. 11: Carte a semi francesi “Regia Fabbrica di Milano”, bollo 50 Centesimi per i luoghi pubblici

di filigrano” presenti su ogni foglio, nel modo
seguente:
la carta a 24, 27 e 28 filograna
  a 18 Lire per ogni risma di 420 fogli
la carta a 30, 40 e 48 filograna
  a 22 “          “      “       “   “
la carta a 54 e 60 filograna
  a 25 “          “      “       “   “
La vendita della carta a filigrana fu affidata ai
dispensieri della carta bollata. L’uso delle carte senza
filigrana fu permesso fino al 31 Dicembre 1809.                                               Fig. 12: Tarocco Milanese
                                                                                            F. Gumppenberg in coll. G. C. (Non
GOVERNO AUSTRIACO
                                                                                            si ha un’immagine del bollo da
Reggenza Provvisoria del Governo di Lombardia                                               50 Centesimi per il pubblico)
(21 Apr. 1814 - 7 Apr. 1815)
Regno Lombardo-Veneto (1814 - 1859 / province                       Un cambiamento più radicale nel settore delle carte
venete 1866)                                                        da gioco fu determinato dalla Circolare della Regia
Con la fine dell’occupazione francese, dopo                          Intendenza di Milano del 3 Luglio 1816 n. 7466,
l’abdicazione di Napoleone e la sua definitiva                       che aboliva l’uso della carta a filograna, eliminava
sconfitta a Waterloo, il Ducato di Milano, il Ducato di              la distinzione tra le carte ad uso privato o pubblico
Mantova e la Repubblica di Venezia, che erano entrati               e per tutte le tipologie di carte da gioco imponeva
                                                                    un’unica tassa dell’importo di 25 Centesimi [14]
a far parte del Regno d’Italia (1805 - 1814), dopo
                                                                    (Fig. 13)
un breve periodo di reggenza provvisoria Austriaca
con il trattato di Vienna vennero assegnati all’Austria
e vennero a costituire il nuovo Regno Lombardo-
Veneto.
Naturalmente uno dei primi atti promulgati dalla
Cesarea R. Reggenza Provvisoria di Governo,
ancora prima della costituzione stessa del Regno
Lombardo-Veneto, fu il decreto di abolizione di tutti
gli emblemi e stemmi del passato governo e la loro
sostituzione con lo stemma dell’Impero d’Austria,
con il decreto del 13 Giugno 1814 [13]. A seguito
di questa disposizione seguì il primo intervento
del nuovo governo nella gestione del settore delle                                          Fig. 13: Bollo unico per tutte le
carte da gioco, che non modificò la legislazione                                             tipologie di carte.
precedente, gli importi della tassa rimasero gli stessi
con la distinzione tra pubblico e privato, ma impose                Con il successivo decreto del 15 Marzo 1818 [15]
che sulle carte da gioco fosse impresso un nuovo                    si procedette ad un’organizzazione più dettagliata
bollo con lo Stemma dell’Aquila Imperiale e la sigla                della produzione e tassazione delle carte da gioco.
                                                                    Dal 1° Maggio 1818 fu resa libera a chiunque la
F. I. (Francesco Primo). (Fig. 12)
                                                                    manifattura delle carte da gioco, previo il rilascio da

                                                                                                                                103
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parte dell’ Intendenza di Finanza dell’apposita patente    per l’estero, queste ultime sarebbero state bollate in
d’esercizio; fu liberalizzata la possibilità di erigere    maniera gratuita con un bollo speciale con la dizione
la sede della fabbrica in qualsiasi parte del territorio   “PER L’ESTERO”.
del Regno (precedentemente le fabbriche di carte
                                                           Era permesso ai soli fabbricanti di possedere gli
da gioco potevano avere sede solo nel capoluogo
di un’intendenza); si impose l’obbligo di riportare        stampi per l’impressione delle carte da gioco e questi
il nome e il domicilio del fabbricante su una figura        erano tenuti a dichiararne il numero in loro possesso
di ciascun gioco e un campione di questa, per              e la specie di carte da giuoco alla quale dovevano
ciascun specie di gioco, doveva essere consegnato          servire.
all’Intendenza di Finanza. Questa stessa figura era         L’introduzione nel 1823 di un nuovo sistema
quella designata a ricevere il bollo, con una tassa        monetario per tutto l’Impero d’Austria comportò,
differenziata rispettivamente di 60 Centesimi per i         anche nel Regno Lombardo-Veneto, che tutte le
Tarocchi (Fig. 14) e di 35 Centesimi per le altre carte
                                                           rendite dello Stato fossero ridotte nella nuova valuta.
(Fig. 15):
                                                           Con decreto n. 27 “Prezzi delle carte bollate e relativi
                                                           diritti ridotti a nuova moneta” del 1° Novembre
                                                           1823 [16], stessa data della Risoluzione Sovrana
                                                           d’introduzione della nuova Lira Austriaca, anche la
                                                           valuta del bollo sulle carte da gioco venne adeguata
                                                           secondo quanto riportato all’articolo 4:
                                                           “per le carte da giuoco le tasse di bollo portate
                                                           dall’art. 6 della sovrana patente 15 Marzo 1818
                                                           si pagheranno nella nuova valuta con settanta
                                                           centesimi per ogni giuoco di così dette carte
                                                           da tarocco, e con quaranta centesimi per ciascun
                                                           giuoco di ogni altra specie di carte”.
                                                           Non vi fu nessun incremento di imposta, in base alle
                                                           tabelle di conversione:

Fig. 14: Bollo per Carte da Tarocco

                                                           Fig. 16: Bollo per Carte da Tarocco
                                                           60 Centesimi di Lira Italiana
                                                              = 70 Centesimi di Lira Austriaca (Fig. 16)
                                                           35 Centesimi di Lira Italiana
                                                              = 40 Centesimi di Lira Austriaca (Fig. 17)
Fig. 15: Bollo per altra specie di Carte                   Un nuovo intervento sulla tassazione delle carte da
                                                           gioco si ebbe con la Sovrana Patente del 27 Gennaio
L’apposizione del bollo doveva essere effettuata            1840 e la successiva Notificazione del 1° Settembre
prima che le carte fossero dipinte, bisognava indicare     1840 [17] che determinarono un aumento
da subito se le carte fossero destinate per l’interno o    dell’imposta, un cambiamento delle impronte dei

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La legislazione delle carte da gioco a Milano nel periodo Napoleonico e durante il Regno Lombardo Veneto
VOLUME 49 NO. 3, Jan. - March 2021

                                                                                Fig. 20 (a sinistra e sotto):
                                                                                Bolli per l’anno 1842

Fig. 17: Bollo per altra specie di Carte

bolli e l’aggiunta di ulteriori disposizioni rispetto alla
legge del 15 Marzo 1818. In particolare rispetto a
quest’ultima, i fabbricanti dovettero presentare agli
uffici del bollo non più la sola carta soggetta a bollo,
ma la stampa dell’intera tavola su cui era riportata
“la figura soggetta al bollo insieme colle altre figure
del giuoco non ancora separate fra di loro” (art. 4).
Per l’impacchettamento di ciascun mazzo di carte
fu prevista “un’apposita fascia di carta” in modo da
avvolgere il mazzo da tutti e quattro i lati e che a                            Fig. 21: (a sinistra e sopra):
sua volta doveva essere “assicurata con suggello                                Bolli per l’anno 1843
ed apposito impronto dell’amministrazione” (art. 5),
quest’ultima operazione era eseguita dagli uffici del
bollo in maniera gratuita.
Dal 1° Novembre 1840 i nuovi bolli, sempre con una
differenza di imposta per i Tarocchi di una Lira
(Fig. 18) e per le altre carte di 75 Centesimi (Fig. 19),                       Fig. 22 (sotto e sotto a
furono i seguenti:                                                              sinistra): Bolli per l’anno
                                                                                1844
                                 Fig. 18 (a sinsistra): Bollo per
                                 Carte da Tarocco

                                 Fig. 19 (sotto): Bollo per altra
                                 specie di Carte (da bando)

                                                                                                              105
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Fig. 23: Bolli per l’anno 1845

                                 Fig. 24: Bolli per l’anno 1846

                                                                  Fig. 25 (a sinistra): Bolli per
                                                                  l’anno 1847

                                                                  Fig. 26 (a destra): Bollo
                                                                  per l’anno 1848 (Non si ha
                                                                  un’immagine del bollo da 75
                                                                  ntesimi)

A Milano dal 1842 al 1848 ad ogni anno vi è                           Tuttavia, anche dopo il breve periodo del Governo
documentazione del cambio delle impronte dei bolli                    Provvisorio, continuò probabilmente l’uso di carte
(da Fig. 20 a Fig. 26).                                               senza bollo e l’Imperiale Intendenza delle Finanze
Dopo i moti del 1848 e solo durante il breve                          fu costretta ad emanare in data 31 Gennaio 1850
periodo del Governo Provvisorio di Milano (Marzo-                     un Avviso che, data la persistenza dell’uso di carte
Agosto 1848), allo scopo di “alleggerire il peso                      senza bollo “fabbricate durante la rivoluzione”, veniva
delle pubbliche imposte a favore delle classi                         concesso un ulteriore termine perentorio di 15 giorni
men deviziose”, con l’Avviso del 29 Marzo 1848                        per far timbrare le carte, trascorsi i quali si sarebbero
[18] la tassa di bollo sulle carte da gioco venne                     applicate le contravvenzioni previste dalle leggi penali
temporaneamente abolita.                                              per le trasgressioni di Finanza [19].

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VOLUME 49 NO. 3, Jan. - March 2021

Un successivo intervento sulle carte da gioco da              le superfici;
parte del Governo Austriaco si ebbe con la legge           - bollo di Centesimi 25 se confezionate di carta
provvisoria del 6 Settembre 1850 e la Notificazione            ruvida e non sottoposte ad un processo di
del 31 Ottobre 1850. Con tali disposizioni [20],              levigazione”.
come è riportato nella premessa alla stessa legge,         Un’ulteriore Ordinanza del Ministero delle Finanze
allo scopo di uniformarsi al “principio sancito            del 25 Febbraio 1851 [22] rimodulava ancora l’articolo
della Costituzione dell’Impero che tutti i domini          9 della legge del 6 Settembre 1850 nel modo
della Monarchia dovessero essere sottoposti alle           seguente:
medesime imposte”, si determinò che il bollo delle         - “Per ogni mazzo di carte da gioco levigate od
carte da gioco, degli almanacchi, delle gazzette,             anche fatte semplicemente con carta levigata, si
degli annunci fosse esteso anche nei domini                   pagheranno come tassa per il bollo dieci Carantani
dell’Impero che fino allora erano rimasti esenti e che         (50 Centesimi);
fosse ridotto nei domini in cui era già vigente. Dal       - per ogni altra specie di carte da gioco, si
1° Novembre 1850, pur conservando per i diversi               pagheranno per ogni mazzo cinque Carantani
mazzi di carte due differenti importi di bollo, si             (25 Centesimi)”.
introdusse un nuovo criterio nella differenziazione
                                                           Gli ultimi interventi legislativi riguardanti le carte
delle tipologie, non più tra Tarocchi e altre carte, ma
                                                           da gioco nel Regno Lombardo-Veneto per quanto
a seconda del tipo di lavorazione delle carte:
                                                           riguarda la Lombardia e la città di Milano, prima che
- “formate con carta incollata od anche
                                                           con la seconda guerra di indipendenza le province
  semplicemente lisciata (cilindrata)” con una tassa
                                                           lombarde, esclusa Mantova, entrassero a far parte del
  di bollo di dieci Carantani (nel Regno Lombardo-
                                                           Regno d’Italia, furono la Sovrana Patente del 6 Luglio
  Veneto 50 Centesimi); (Fig. 27)
                                                           1857 e l’Ordinanza del Ministero delle Finanze del
                                                           21 Settembre1857 [23]. Con queste disposizioni a
                                                           partire dal 1° Novembre 1857 il bollo sulle carte da
                                                           gioco fu ridotto ad unico valore di 40 centesimi

Fig. 27: Bollo per Carte     Fig. 28: Bollo per Carte
“cilindrate”                 ruvide
- “per ogni altra specie di carte da giuoco” con
   una tassa di bollo di cinque Carantani (nel Regno
   Lombardo-Veneto 25 Centesimi)”. (Fig. 28)                                             Fig. 29 (sopra e a sinistra):
                                                                                         Bollo unico per tutte la
La distinzione tra carte “cilindrate” e “ruvide” provocò                                 tipologie di Carte
diversi malintesi di interpretazione su quali carte
considerare tra le prime o tra le seconde, per cui
si intervenne con la circolare del 13 Febbraio 1851
[21] dell’I. R. Direzione Generale delle Finanze nella
quale venivano indicati in maniera più precisa quali
fossero le carte da sottoporre al bollo da 25 o da 50
Centesimi:
- “bollo di cinquanta Centesimi se fabbricate              (8 Carantani) per tutte le tipologie di carte (Fig. 29),
   con carta lisciata ovvero con carta ruvida, ma          eliminando definitivamente la distinzione tra carte
   posteriormente sottoposta ad un processo per la         levigate o ruvide.
   levigazione del diritto o del rovescio o di ambedue

                                                                                                                     107
La legislazione delle carte da gioco a Milano nel periodo Napoleonico e durante il Regno Lombardo Veneto
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Fig. 30: Bolli per Carte per l’estero
Segnaliamo ancora un’ultima Circolare del                    [5] Bibl. Sormani MI: “Raccolta delle leggi, proclami,
5 Novembre 1857 emanata per cercare di                            ordini e avvisi”, pubblicati in Milano nell’ Anno VI
rimediare ad un problema determinatosi per                        Repubblicano, Tomo V, pp. 64-65 (1798)
l’impacchettamento dei singoli mazzi di carte “col           [6] Bibl. Braidense MI: Sala manoscritti, Gridari 28
suggello a ceralacca”.                                       [7] Bollettino della Repubblica Italiana, anno I,
In questa Circolare, prendendo atto che “il                       Milano -Reale Stamperia, p. 319
suggellamento a ceralacca guasta qualche volta,              [8] Bollettino delle leggi del Regno d’Italia 1805
per l’azione del calorico, la vernice sul rovescio                Parte seconda, n. 91 Legge Generale di Finanza
dell’ultima carta del mazzo”, si avvertivano i                    per gli anni 1805 - 1806, Titolo V -Sezione III,
fabbricanti, per tutelarsi da questo possibile danno,             p. 438
di presentare all’ufficio del bollo i singoli mazzi “sia       [9] idem n. 95 p. 452
disponendo il foglio fasciante per modo che i suggelli       [10] idem n. 136 p. 542
vadano a cadere sulle teste del mazzo anziché sulla          [11] Bollettino delle leggi del Regno d’Italia 1807,
faccia opposta a quella del bollo, sia ponendo un                 parte III, n. 290 Decreto di Finanza pel 1808 -
cartoncino tra l’ultima carta da giuoco ed il foglio              Titolo III, pp. 1499 - 1504
fasciante”.                                                  [12] Bollettino delle leggi del Regno d’Italia 1809,
                                                                  parte I, n. 12, pp. 14 - 16
Per tutto il periodo preso in esame le carte da gioco
                                                             [13] Arch. MI: Atti del Governo (Reggenza Provvisoria
da esportare non furono sottoposte a nessuna
                                                                  di Governo) n. 41 “Abolizione emblemi e stemmi
tassazione anche se soggette ad un bollo specifico.
                                                                  passato governo” pp. 62 - 64
Anche la grafica di tali bolli probabilmente fu
                                                             [14] Arch MI: Raccolta degli Atti del Governo e delle
modificata al cambiare delle diverse disposizioni
                                                                  disposizioni generali emanate dalle diverse
esaminate (Fig. 30).
                                                                  autorità in oggetti si amministrativi che giudiziari.
BIBLIOGRAFIA:                                                     Anno 1816, II parte, n. 43 pp. 127 - 128
[1] L. Peroni: Indice delle leggi, editti pubblicati nello   [15] Bibl. Sormani: idem Anno 1818, II parte, n. 23,
    Stato di Milano dal 1705 al 1846;                             pp. 98 - 108
    www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/               [16] Arc.MI: Raccolta Atti del Governo ecc... Anno
    storia/?unita=04                                              1823, II parte, n. 27, pp. 233 - 235
[2] Bibl. Braidense MI: Sala manoscritti, Gridari - coll.    [17] Arch.MI:Raccolta degli Atti dei Governi di Milano
    AO II - vol. V                                                e di Venezia e delle disposizioni emanate ecc...,
[3] Bibl. Braidense MI: Sala manoscritti, Gridari - coll.         Anno 1840, n. 51, pp. 206 - 207
    AO II - vol. VI                                          [18] Bibl. Braidense: Governo Provvisorio - Avviso del
[4] Bibl. Sormani MI: “Raccolta delle leggi, proclami,            29 Marzo 1848, art. 14
    ordini e avvisi”, pubblicati in Milano, Tomo II,
    p. 350 (1797)

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VOLUME 49 NO. 3, Jan. - March 2021

[19] Bibl. Sormani: Raccolta degli Atti Ufficiali dei         [22] Bibl. Braidense: Raccolta degli Atti Ufficiali dei
     Proclami ecc.- 1° Nov. 1849 - 31 Mar. 1850,                  Proclami ecc.- 1° Nov. 1850 - 31 Mar. 1851,
     Tomo III, p. 495                                             Tomo V, p. 689
[20] Bibl. Braidense: Raccolta degli Atti Ufficiali dei       [23] Bollettino Provinciale degli Atti di Governo per la
     Proclami ecc.- 1° Apr. 1850 - 31 Ott. 1850,                  Lombardia 1857, parte I, n. 182, p. 393
     Tomo IV, pp. 100 - 109;                                .
     Notificazione 31 Ottobre 1850 coll.: ZAA IX 145         Si ringraziano i collezionisti Giuliano Crippa, Gianni
[21] Bibl. Braidense: Raccolta degli Atti Ufficiali dei       Monzali e Andrea Rossi che hanno fornito le
     Proclami ecc.- 1° Nov. 1850 - 31 Mar. 1851,            immagini delle carte con i bolli descritti.
     Tomo V, pp. 458 - 459

                      Riferimenti Legislativi     Decorrenza                    IMMAGINI DEI BOLLI

 Ducato di Milano     25 Settembre 1782
 (Imp.Austriaco)      15 Giugno 1792
                                                1 Dicemb 1792
                                                      (Non noti)

 1ª Repubblica        6 Maggio 1798
 Cisalpina

 Governo              3 Ottobre 1799
 Austria

 Repubblica           11 Settembre 1802
 Italiana

 Regno d’Italia       17 Luglio 1805

                      23 Dicembre 1807          dal 1808
                      13 Gennaio 1809

                                                                                                                 109
THE PLAYING-CARD - Journal of the International Playing-Card Society

Regno d’Italia
(cont.)

Regno Lombardo   13 Giugno 1814
Veneto
                                                                       non identificato

                 3 Luglio 1816 n.7466

                 15 Marzo 1818          dal 1° Maggio
                                        1818

                 1° Novembre 1823       dal 1° Novembre
                                        1823

                 27 Gennaio 1840        dal 1° Novembre
                                        1840
                 1° Settembre 1840

                                        dal 1° Novembre
                                        1842

                                        dal 1° Novembre
                                        1843

                                        dal 1° Novembre
                                        1844

                                        dal 1° Novembre
                                        1845

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VOLUME 49 NO. 3, Jan. - March 2021

  Regno Lombardo                                       dal 1° Novembre
  Veneto (cont.)                                       1846

                                                       dal 1° Novembre
                                                       1847

                             29 Marzo 1848             Marzo - Agosto        Abolizione della tassa del bollo
                                                       1848
                                                       dal 1° Novembre
                                                       1848
                                                                         non identificato

                             6 Settembre 1850          dal 1° Novembre
                                                       1850
                             31 Ottobre 1850

                             6 Luglio 1857             dal 1° Novembre
                             21 Settembre 1857         1857

Page filler - Billhead Faustino Solesio, Genova, 1854

                                                                                                                111
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