"L'EMBRIONE È UNO DI NOI": I FONDAMENTI SCIENTIFICI, ANTROPOLOGICI E PSICOSOCIALI
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RIVISTA ON LINE A CURA DEL MOVIMENTO PER LA VITA ITALIANO “L’EMBRIONE È UNO DI NOI”: I FONDAMENTI SCIENTIFICI, ANTROPOLOGICI E PSICOSOCIALI del Prof. Giuseppe Noia, Docente Medicina Prenatale – Università Cattolica del Sacro Cuore (Roma) Responsabile Hospice Perinatale Policlinico Gemelli - Presidente Fondazione Il Cuore in una Goccia Onlus Introduzione considerati “riserva umana” Mai come in questo periodo stiamo scartata ed eliminata dal riscoprendo, nel quotidiano riflettere, crescere nel giardino della storia in solitudine, la meravigliosa dell’umanità, che è la nostra bellezza della nostra vita. Quando esistenza; fu pubblicata l’Enciclica Evangelium b) il destino immortale di queste Vitae, 25 anni fa, io, che mi diletto vite “falciate”; a scrivere canzoni e cantarle ho c) la falsità scientifica, giuridica, pensato di far parlare quelle persone psicosociale che ne autorizza la che nessuno fa parlare dando voce “falciatura”. a chi non ha voce: i bambini abortiti Ecco perché quando riflettiamo sulla volontariamente. In una canzone dal custodia della vita e sulla sua genera- titolo “Il Giardino del Re” scrivevo zione, dovremmo sostanzialmente questo testo: “Siamo fili d’erba nel riflettere sulla sua preziosità e gran- Giardino del Re, tenera riserva di dezza (E.V. Introduzione, 2 1995) un incanto che è questa nostra vita perché l’uomo è chiamato ad una che continuerà oltre le miserie della pienezza di vita che va ben oltre falsità”. Ho pensato che queste parole le dimensioni della sua esistenza potessero sintetizzare 3 aspetti fon- terrena poiché consiste nella parteci- damentali: pazione alla vita stessa di Dio (E.V. a) la tenera e infinita dignità degli Introduzione, 2 1995). embrioni abortiti (i fili d’erba) Organo di stampa del Movimento per la Vita italiano, Lungotevere dei Vallati, 2 - Roma | 26 Iscritto al Registro degli operatori di comunicazione n. 26459 del 01/06/2016 c.f. 03013330489 - siallavita@mpv.org • Direttore Responsabile: Andrea Tosini IN REDAZIONE: Marina Casini Bandini, Massimo Magliocchetti, Giovanna Sedda, Simone Tropea
RIVISTA ON LINE A CURA DEL MOVIMENTO PER LA VITA ITALIANO La custodia della vita grande e importante relazione della Se siamo convinti della sua preziosità nostra esistenza abbia un percorso con quali occhi la guardiamo, la di pedagogia del vivere impostato custodiamo e la difendiamo? La alla oblatività dell’uno (il figlio) verso custodia della vita appare nel mondo l’altra (la madre) e viceversa? Ci fa psicosociale attuale una altalena vedere come i processi di crescita tra l’indifferenza e la solidarietà. E biologica psicologica e relazionale sappiamo rispondere alla indifferenza nascono da vere e proprie uccisioni con la solidarietà? Quanto siamo del proprio io? Se non ci sono gli occhi solidali con il valore del dono della vita del cuore il più grande insegnamento e della possibilità di poter generare? relazionale (tra l’embrione e la madre) E quale consapevolezza abbiamo di viene silenziato, praticamente non quello che avviene nel cuore di una visto, realmente non esistente. donna, di una coppia, di una famiglia quando perde il figlio, quando si La giustificazione sociale perde il dono tanto desiderato? Tutto dell’aborto volontario questo processo di valorizzazione del Sempre più spesso il diritto alla vita si dono della vita oggi è profondamente piega e si spegne sotto la pressione messo in discussione perché delle logiche di una società che viviamo nel mondo delle “I“: sembra tenta di sopprimere tutto ciò che non che siamo tutti amici di Narciso, rientra nei suoi canoni (oggi più che figli di Pilato e solidali con Caino. mai Individualismo (Narciso), Ignavia discutibili): tutto ciò che non è (Pilato), Indifferenza (Caino), sono i 3 “perfetto”, tutto ciò che può creare giganti del nostro vivere relazionale uno “spreco” di denaro per la società, ma un grande sociologo moderno ha tutto ciò che crea sofferenza. Il scritto che: “La più grande povertà problema reale, del ricorso a questo dei nostri tempi è la povertà delle criterio di “massima efficienza” sta relazioni”(P. Donati, 1986; 1997; nel soggetto verso cui è indirizzato: 2013). Siamo quindi dinanzi ad una il bambino che deve ancora nascere, povertà spirituale e intellettuale e l’embrione “uno di noi”, “l’uomo allora ci chiediamo: tutto questo ci embrione”. Ne deriva una vera e fa vedere l’essenziale che è invisibile propria “selezione” dell’uomo su sé agli occhi? Ci fa vedere come la più stesso, senza guardare ai destini Organo di stampa del Movimento per la Vita italiano, Lungotevere dei Vallati, 2 - Roma | 27 Iscritto al Registro degli operatori di comunicazione n. 26459 del 01/06/2016 c.f. 03013330489 - siallavita@mpv.org • Direttore Responsabile: Andrea Tosini IN REDAZIONE: Marina Casini Bandini, Massimo Magliocchetti, Giovanna Sedda, Simone Tropea
RIVISTA ON LINE A CURA DEL MOVIMENTO PER LA VITA ITALIANO infinitamente grandi che ogni gridano: “Siamo nati e non moriremo essere umano porta nella sua storia mai più”. (Chiara Corbella 2013) esistenziale: “Gli esseri umani, anche se sono destinati a morire, non sono I tre cardini della scienza nati per morire ma per incominciare”. sull’embrione come (Hannah Arendt, 2011) persona L’attuale sistema sociale, probabil- 1. L’embrione come mente nella consapevolezza della protagonista biologico. deprecabilità di tale approccio (che Il primo aspetto è l’autonomia va a gravare sul nascituro affetto biologica dell’embrione che si da patologia, ovvero, un essere costituisce sin dopo il concepimento. totalmente indifeso), tenta di creare Per approfondire questa realtà è delle regole, delle “attenuanti”, per bene far parlare la scienza. Nel giustificare e rendere giuridicamente novembre del 2000 il British Medical e socialmente lecito ciò che è Journal, nel suo editoriale, affermava umanamente aberrante sul piano che “l’embrione è un attivo direttore concettuale ed umano: non si può d’orchestra del suo impianto e eliminare la sofferenza eliminando il del suo destino futuro”. Questa sofferente. Anche in questo periodo affermazione riassume molto bene la di grande sofferenza personale, prima evidenza scientifica su cui si familiare e sociale, dinanzi al blocco fondano i diritti dell’embrione: il suo quasi totale delle attività e dei servizi, protagonismo biologico. Lo zigote (il la macchina degli aborti volontari nome con cui si chiama l’embrione non viene fermata cosi come la subito dopo la fusione delle due produzione e la vendita delle armi cellule germinali, spermatozoo e e per garantire il “diritto” di poter ovulo), pochi minuti dopo la fusione scegliere sulla vita di un’altra persona del materiale genetico, mostra una viene proposto l’assurdo aborto sua precisa identità genetica di 46 telemedico cioè guidare la paziente cromosomi, tipici di un individuo ad assumere farmaci abortivi per via umano; inoltre l’assemblaggio del web. Tuttavia, la risposta a questa materiale genetico fra i 2 nuclei grande menzogna culturale e sociale avviene in una maniera unica tale da viene da tante donne e da tante madri far dire, anche sulla base di calcoli e che nell’accogliere i propri figli matematici, che ognuno di noi è un Organo di stampa del Movimento per la Vita italiano, Lungotevere dei Vallati, 2 - Roma | 28 Iscritto al Registro degli operatori di comunicazione n. 26459 del 01/06/2016 c.f. 03013330489 - siallavita@mpv.org • Direttore Responsabile: Andrea Tosini IN REDAZIONE: Marina Casini Bandini, Massimo Magliocchetti, Giovanna Sedda, Simone Tropea
RIVISTA ON LINE A CURA DEL MOVIMENTO PER LA VITA ITALIANO fatto unico e irripetibile derivante e già in quei momenti si definisce dalla unicità e individualità del un “file” di espressione genica che concepimento (G. Noia, 2016). Un’altra stabilisce quali saranno e come capacità e abilità dell’embrione, verranno formati i diversi organi, prima ancora di impiantarsi, è la posizione del corpo nello spazio quella di riuscire a sopravvivere, e dove e quando si formeranno gli per 8 giorni, nella tuba materna arti e la testa. (Piotrowska K, et al. senza possedere energia derivante 2001) Tutto questo è un vero e proprio dall’ossigeno poiché ognuno di noi protagonismo biologico, la prima non era anatomicamente collegato caratteristica appunto. alla circolazione sanguigna materna. Tuttavia, ognuno di noi ha mostrato 2. L’embrione relazionato una capacità e una plasticità di con la madre. adattamento e siamo riusciti a La seconda caratteristica è la rela- utilizzare, per la replicazione delle zionalità dell’embrione con la madre nostre cellule, fonti di energia diverse sia sul piano biologico, che avviene da quelle dell’ossigeno, passando prima dell’impianto (7-8 giorni) che da un metabolismo aerobico sul piano psicodinamico: infatti, (ossigenativo) ad un metabolismo sin dopo il concepimento inizia una anaerobico (non ossigenativo). relazione del figlio con la propria (Gardner RL, 2001) Nei minuti, nelle madre (J. Douglas et al. 2011); essa ore e nei giorni dopo il concepimento è costituita da messaggi biochimici, e durante la nostra “vita tubarica”, immunologici e ormonali che abbiamo (noi embrioni precoci) segnalano alla madre la presenza indirizzato il piano programma geno- del proprio bambino e che lei dirige mico che ha fatto affermare alla e organizza per impedire che il ricercatrice Helen Pearson (2002) figlio, per il 50% simile al padre e che il nostro destino è tutto scritto nel quindi diverso da lei, possa essere giorno 1 (“Your destiny from day one”) riconosciuto ed essere rigettato, quando eravamo zigoti unicellulari come le leggi dell’immunologia (cioè embrioni ad una sola cellula). prevedono quando c’è una diversità di Infatti, appena si determina il nuovo tessuti. (Horne AW, 2000) Invece tutti individuo umano, dopo 26 secondi noi, pur essendo per il 50% diversi vengono attivati centinaia di geni da nostra madre, non siamo stati Organo di stampa del Movimento per la Vita italiano, Lungotevere dei Vallati, 2 - Roma | 29 Iscritto al Registro degli operatori di comunicazione n. 26459 del 01/06/2016 c.f. 03013330489 - siallavita@mpv.org • Direttore Responsabile: Andrea Tosini IN REDAZIONE: Marina Casini Bandini, Massimo Magliocchetti, Giovanna Sedda, Simone Tropea
RIVISTA ON LINE A CURA DEL MOVIMENTO PER LA VITA ITALIANO rigettati grazie a questo cross-talk che una manipolazione scientifica (linguaggio incrociato) che avviene con uno scopo ben preciso. Infatti, fra noi, embrioni dei primi giorni nella questo stratagemma (non suffragato tuba, e nostra madre che “prepara” il da motivazioni scientifiche) avrebbe posto più adatto per essere ricevuti e la finalità di sdoganare sul piano per poter annidarci. (Mancuso et al., etico l’uso della pillola del giorno 2009) È talmente importante questa dopo, la pillola dei cinque giorni dopo, relazione che, se tale “colloquio” l’uso della diagnosi preimpianto, che con nostra madre, non avviene in comporta una perdita di embrioni del maniera ottimale, si può formare 93%, come i dati del Ministero della una placenta anatomicamente non Salute ci hanno mostrato, e l’uso ottimale, con successivi problemi indiscriminato delle cellule staminali di aborto spontaneo e/o di basso dell’embrioblasto (cellule staminali peso del neonato alla nascita. Il embrionali), con ovvia perdita basso peso (< 2200 gr), come è stato dell’embrione stesso. La relazione dimostrato da molti lavori pubblicati, con la madre poi prosegue, perché comporta ripercussioni nell’infanzia, ognuno di noi, ha inviato cellule nell’adolescenza e nella vita adulta. staminali alla propria madre, definite Tutte queste evidenze scientifiche guaritrici, e che, inviate dal feto, supportano inconfutabilmente il attraversano la placenta, giungono concetto che i primi otto giorni non nella circolazione sanguigna materna sono così insignificanti, come una per circoscrivere e guarire alcune cultura del “silenziamento” scientifico patologie della madre. (Bianchi DW1, vorrebbe far credere, visto che da 2000) Si realizza quindi il concetto questo periodo e dalla qualità di che il feto è il “medico della madre” questa relazione possono verificarsi (Noia, 2018). La cosa ancora più conseguenze per tutta l’esistenza sorprendente è che questa cura del futura dell’individuo umano. figlio verso la madre, può avvenire anche sul piano psicologico (dalle L’embrione medico della madre. evidenze degli studi analitici, il feto Il problema tuttavia è un altro: sembrerebbe rivestire un ruolo spostare la dignità, scientificamente psicoterapeutico nei confronti della fondata, della persona umana dal madre). (Fischetti Crova F. - Noia G. et concepimento all’impianto non è altro al., 1990). Organo di stampa del Movimento per la Vita italiano, Lungotevere dei Vallati, 2 - Roma | 30 Iscritto al Registro degli operatori di comunicazione n. 26459 del 01/06/2016 c.f. 03013330489 - siallavita@mpv.org • Direttore Responsabile: Andrea Tosini IN REDAZIONE: Marina Casini Bandini, Massimo Magliocchetti, Giovanna Sedda, Simone Tropea
RIVISTA ON LINE A CURA DEL MOVIMENTO PER LA VITA ITALIANO Tutto ciò attesta quanto forte invasiva (dando farmaci o sostanze sia questa relazione simbiotica, alla madre che attraversano la talmente forte che, quando questa placenta e poi arrivano al feto) sia per viene interrotta, la donna può soffrire via invasiva. (Noia G. et al., 1998; Noia di gravi alterazioni dell’equilibrio G. 2007) Quest’ultima metodologia è psicodinamico, (Thorp JM, et al. una modalità che utilizza l’ecografia 2005; Pedersen 2008; Broen et al. al fine di indirizzare e far progredire 2005) a volte anche molto grave (e dispositivi come aghi e altri strumenti si tratta di un’evidenza scientifica) e, nella cavità amniotica, nel cordone quindi, si compromette la sua salute ombelicale o nel corpo stesso del psicologica. (Gissler et a. 1987; Laura bambino, con la finalità di curarlo Bencetti 2015; Reardon DC1, et al. per la presenza di gravi patologie. 2004; Fergusson DM, et al. 2006) (Noia G., 2009) La forma invasiva Di questa relazione tra l’aborto di cura prenatale, quando gli aghi volontario e la salute psichica delle attraversano il corpo della madre e del donne, nonostante le evidenze feto, viene preceduta dall’analgesia scientifiche, si parla ben poco, materna e fetale per non far sentire probabilmente perché si andrebbe dolore. È questo il grande campo dei ad evidenziare un’incongruenza di trattamenti palliativi prenatali (pallia- fondo della stessa Legge 194/78, che zione fetale prenatale). I trattamenti individua nell’aborto una pratica palliativi prenatali non hanno solo medica finalizzata a tutelare la la finalità di evitare il dolore al feto salute psichica della donna e che ma, soprattutto, contribuiscono a invece la danneggia; ne verrebbe far sì che il dolore prenatale non meno, quindi, uno dei presupposti abbia ripercussioni sullo sviluppo fondamentali. neurocomportamentale futuro del bambino. È questa la realtà del feto 3. L’embrione feto come paziente. (Noia G., 2019) curato prima della nascita. La terza caratteristica è quella del feto Conclusioni come paziente. Il feto come paziente: Da quanto detto si evince la l’embrione e/o il feto può essere necessità di fermarsi a riflettere su curato prima della nascita come una vera cultura che custodisce e un paziente adulto sia per via non protegge la fragilità delle vite: della Organo di stampa del Movimento per la Vita italiano, Lungotevere dei Vallati, 2 - Roma | 31 Iscritto al Registro degli operatori di comunicazione n. 26459 del 01/06/2016 c.f. 03013330489 - siallavita@mpv.org • Direttore Responsabile: Andrea Tosini IN REDAZIONE: Marina Casini Bandini, Massimo Magliocchetti, Giovanna Sedda, Simone Tropea
RIVISTA ON LINE A CURA DEL MOVIMENTO PER LA VITA ITALIANO madre e del bambino non ancora Prenatali S. Madre Teresa di Calcutta- nato, della coppia e della famiglia. Il Policlinico Gemelli. È Il primo Hospice lavoro culturale da fare è di mettere Perinatale ufficializzato in una strut- le future mamme nella condizione tura Universitaria Italiana. di poter compiere scelte ponderate Questo è anche un messaggio cul- e consapevoli, attraverso un lavoro turale di equiparazione di diritti civili e di informazione scientifica corretta. di reali pari opportunità: se una donna Tuttavia, bisogna anche lavorare vuole interrompere la gravidanza ha perché ci sia pari opportunità reale una legge che sostiene la sua scelta, per le famiglie che scelgono di ma se una donna vuole continuare proseguire la gravidanza (anche la gravidanza e amare il proprio nell’ipotesi di incompatibilità con figlio anche con gravi patologie, la vita extrauterina di un bambino che cosa ha sul piano giuridico e con gravi patologie), di far nascere, sociale? Nulla! L’Hospice Perinatale accompagnare, curare e amare il è una valida alternativa all’aborto proprio bambino fino alla fine, alla eugenetico, soprattutto quando luce proprio di quell’imperscrutabile accanto a un accompagnamento legame che li terrà inscindibilmente di tipo medico-scientifico c'è un uniti anche nell’eventuale distacco. affiancamento umano e solidale È doveroso, inoltre, pensare ad un come viene attuato dalla Fondazione sistema di assistenza medica (e non Il Cuore in una Goccia Onlus. solo) che garantisca anche alle donne L’evidenza più grande della cultura e alle famiglie che vogliono prose- ingannevole che cerca di fuorviare guire la gravidanza nonostante le le coscienze, si ritrova nella pratica, gravi patologie del proprio bambino, sempre più diffusa, di rispondere tutto il sostegno necessario per a tutta una serie di condizioni che portare a compimento un progetto si possono verificare nel corso di genitoriale che, pur nelle avversità una gravidanza, con l’indicazione e nelle condizioni più estreme, si dell’aborto volontario come unica realizza pienamente attraverso via risolutiva, una sorta di “cura” l’accoglienza e l’amore verso il proprio (si usa spesso il termine “aborto figlio. (Noia G. et al., 2010) È questa terapeutico”, che di terapeutico non la cultura dell’Hospice Perinatale ha assolutamente nulla!) e questo - Centro per le Cure Palliative non è vero sul piano scientifico Organo di stampa del Movimento per la Vita italiano, Lungotevere dei Vallati, 2 - Roma | 32 Iscritto al Registro degli operatori di comunicazione n. 26459 del 01/06/2016 c.f. 03013330489 - siallavita@mpv.org • Direttore Responsabile: Andrea Tosini IN REDAZIONE: Marina Casini Bandini, Massimo Magliocchetti, Giovanna Sedda, Simone Tropea
RIVISTA ON LINE A CURA DEL MOVIMENTO PER LA VITA ITALIANO perché molte patologie congenite In realtà, per quanti sforzi si possano fetali possono essere curate prima fare in tal senso, rimane sempre e dopo la nascita. Allo stesso un fatto: il fondamento dell’essere modo, il tentativo di individuare umano è inscindibilmente legato al un periodo entro il quale è “lecito” mistero della vita e la natura stessa ricorrere all’interruzione volontaria di dell’essere umano viene compro- gravidanza, oppure delle casistiche messa da una cultura che cerca nella (malformazioni o malattie del feto, ad morte la risoluzione dei problemi che esempio) che consentono legalmente la vita stessa pone lungo il cammino. di accedere a tale pratica, è solo L’apparente debolezza dell’embrione un modo per cercare di rendere più che grida al mondo della scienza semplice e “tollerabile” il ricorso che è “uno di noi” è un monito e un all’aborto. programma: “è quando sono debole che sono forte”. BIBLIOGRAFIA • Donati P. (1986), La famiglia nella società relazionale. Nuove reti e nuove regole, FrancoAngeli, Milano. • Donati P. (1997) (a cura di), Uomo e donna in famiglia, Ed. San Paolo, Cinisello Balsamo. • Donati P. (2013), La famiglia. Il genoma che fa vivere la società, Rubbettino, Soveria Mannelli; • Arendt Hannah (2011), in Nati per incominciare A. Papa – Ed. Vita e Pensiero • Corbella C. (2013), in Siamo nati e non moriremo mai più. Storia di Chiara Corbella Petrillo Cristiana Paccini,Simone Troisi – Ed. Porziuncola • British Medical Journal Nov. 2000 Editoriale • Noia G. (2016), Le cure prenatali - Nuovi percorsi di risposta alla diagnosi prenatale patologica, Cosenza - Falco Editore; • Gardner RL - “Specification of embryonic axes begins before cleavage in normal mouse development” - Development. 2001 Mar;128(6):839-47 • Pearson H. (2002), Your destiny from day one, Nature Jul 4;418(6893):14-5. • Piotrowska K, Zernicka-Goetz M. - “Role for sperm in spatial patterning of the early mouse embryo” - Nature 2001 Jan 25;409(6819):517-21 • J. Douglas et al. “Mother-offspring dialogue in early pregnancy: impact of adverse environment on pregnancy maintenance and neurobiology”. Prog Neuropsychopharmacol Biol Psychiatry. 2011 Jul 1;35(5):1167-77. Organo di stampa del Movimento per la Vita italiano, Lungotevere dei Vallati, 2 - Roma | 33 Iscritto al Registro degli operatori di comunicazione n. 26459 del 01/06/2016 c.f. 03013330489 - siallavita@mpv.org • Direttore Responsabile: Andrea Tosini IN REDAZIONE: Marina Casini Bandini, Massimo Magliocchetti, Giovanna Sedda, Simone Tropea
RIVISTA ON LINE A CURA DEL MOVIMENTO PER LA VITA ITALIANO • Horne AW, White JO, Lalani EN. - “The endometrium and embryo implantation. A receptive endometrium depends on more than hormonal influences”- BMJ. 2000 Nov 25;321(7272):1301-2. • Mancuso, M. Zezza - “La prima casa” - Poletto 2009 • Bianchi DW1 - “Fetal cells in the mother: from genetic diagnosis to diseases associated with fetal cell microchimerism” - Eur J Obstet Gynecol Reprod Biol. 2000 Sep;92(1):103-8. • Noia G. (2018), Testimonianze, in Amato G. e al. Angeli della vita, pp.46-53 Gribaudi. • Fischetti Crova F. - Noia G. - De Santis M. - Mancuso S. “Osservazioni sulla relazione psico-fisica madre-figlio durante il periodo gestazionale”. Convegno Nazionale sulla depressione post-partum. Vercelli 21 Aprile 1990. • Thorp JM, Hartmann KE, Shadigan E. “Long-term physical and psychological health consequences of induced abortion: a review of the evidence” Linacre Q.2005 Feb;72(1):44- 69. • Pedersen - “Abortion and depression: a population-based longitudinal study of young women” - Scand J Public Health. 2008 Jun;36(4):424-8. • Broen et al.- “The course of mental health after miscarriage and induced abortion: a longitudinal, five-year follow-up study” - BMC Med.2005 Dec 12;3:18. • Gissler et a. - “Suicides after pregnancy in Finland, 1987–94: register linkage study” - BMJ. 1996 Dec 7;313(7070):1431-4. • Laura Bencetti "Il suicidio dopo l’aborto: un dramma vero di cui non si parla" Notizie ProVita, ottobre 2015, pp. 9-10. • Reardon DC1, Strahan TW, Thorp JM Jr, Shuping MW. - “Deaths associated with abortion compared to childbirth--a review of new and old data and the medical and legal implications” - J Contemp Health Law Policy. 2004 Spring;20(2):279-327. • Fergusson DM, Horwood LJ, Ridder EM.- “Abortion in young women and subsequent mental health”- J Child Psychol Psychiatry. 2006 Jan;47(1):16-24. • Noia G. – Caruso A. – Mancuso S. “Le terapie fetali invasive”. Societa’ Editrice Universo – Roma, 1998. • Noia G. “Il figlio terminale”. Nova Millennium Romae – Roma, Febbraio 2007 • Noia G. “Terapie fetali”. Poletto Editore – Vermezzo - MI, Novembre 2009 • Noia G. “Fetal Therapies and Perinatal Hospice: the Science that Opens to Life” Congresso Internazionale – in collaborazione con il Dicastero Laici, Famiglia e Vita Yes to life! Prendersi cura del prezioso dono della vita nella fragilità - Roma, 23-25 maggio 2019 • Noia G. – Bellieni C.V. – Casini C. – Paluzzi S. – Castorina M. – Cavoni C.D. – Losito M. – Paluzzi C. – Pietrangeli S. “La terapia dell’accoglienza”. IF PRESS – Morolo - FR, Dicembre 2010 Organo di stampa del Movimento per la Vita italiano, Lungotevere dei Vallati, 2 - Roma | 34 Iscritto al Registro degli operatori di comunicazione n. 26459 del 01/06/2016 c.f. 03013330489 - siallavita@mpv.org • Direttore Responsabile: Andrea Tosini IN REDAZIONE: Marina Casini Bandini, Massimo Magliocchetti, Giovanna Sedda, Simone Tropea
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