INMI Spallanzani Informa - INMI Lazzaro Spallanzani

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INMI Spallanzani Informa
                   Newsletter dell'Istituto Nazionale Malattie Infettive L. Spallanzani
                          Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

                   Spallanzani, parte la nuova sezione
                   di Terapia Intensiva Post Operatoria

Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti lo scorso 13 febbraio ha fatto visita al
Centro di Rianimazione dell’Istituto per le Malattie Infettive L. Spallanzani in occasione
dell’apertura della nuova sezione di 3 posti letto dedicati alla Terapia Intensiva Post-
operatoria (Tipo). La sezione è destinata ad accogliere i pazienti operati della Chirurgia
Generale e dei Trapianti dell’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini, nell’ambito del
Dipartimento Interaziendale Trapianti (POIT) condiviso con l’ospedale San Camillo, che
svolge tutte le sue attività di trapianto presso l’Istituto stesso. L’apertura del nuovo reparto
permette allo stesso tempo di tornare a destinare ai casi infettivi i 3 posti letto intensivi e di
isolamento respiratorio situati nel Centro di Rianimazione, che oggi ospitano i pazienti post-
chirurgici.

I tre posti letto sono gli unici intensivi di isolamento in tutto il Lazio. Contestualmente, nel
progetto di riorganizzazione avviato presso lo Spallanzani per renderlo sempre più al servizio
delle esigenze di diagnosi, cura e isolamento per la Rete di Malattie Infettive della Regione
Lazio, è stato aperto da circa un anno un Ambulatorio Infettivologico ad Accesso Prioritario,
destinato ad accogliere pazienti in migliori condizioni rispetto a quelli più gravi da ricoverare
(seguiti questi ultimi con il teleconsulto di INMI attivo nelle 24 ore per tutti i Pronto Soccorso
della Regione).

“Grazie per aver resistito in questo decennio di commissariamento, per aver mantenuto
l’eccellenza, so quanto è stata dura. Abbiamo invertito due dati drammatici: un debito di oltre
due miliardi e, a fronte dell’altissima spesa, un bassissimo livello essenziale di assistenza” ha
ricordato Zingaretti. “Abbiamo vinto perché insieme investiamo, come questo nuovo reparto,
ma abbiamo messo in ordine la curva della spesa, non tagliando lavoro e gli investimenti ma
colpendo gli sprechi. Lo Spallanzani va avanti bene non solo perché è una eccellenza, ma
anche perché abbiamo un sistema sanitario regionale in rete, più ordinato e che funziona per la
prima volta da anni” ha aggiunto. Dal 1 marzo prossimo, l’attività dell’ambulatorio sarà
potenziata con apertura non solo tutti i pomeriggi dalle 14 alle 18 dal lunedì al sabato, ma
anche tutte le mattine feriali dalle 9 alle 13.
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Personale del Comparto:
                   applicazione beneficio contrattuale
Il giorno 16 febbraio u.s. è stata approvata la deliberazione n. 109 con la quale è
stata riconosciuta la fascia superiore a trentotto dipendenti del Comparto, quale giusto
riconoscimento dei risultati ottenuti nel campo professionale e formativo.

Ci aspettiamo che continuino, con serietà, impegno e senso di responsabilità il loro
lavoro all’interno dell’Istituto.

Nel ringraziarli dell’impegno dimostrato porgiamo loro le migliori congratulazioni per il
risultato raggiunto.

 All’INMI Spallanzani corso di formazione volontari 2018

Avrà inizio il prossimo 28 febbraio la seconda edizione della Formazione Volontari
2018, corso gratuito e aperto a tutti coloro che desiderano apprendere le basi teoriche
e pratiche del volontariato in ospedale, per portare un sostegno alle persone
ricoverate nei reparti dell’Istituto Spallanzani.

Il corso di formazione è a cura di Dialogo, associazione di volontari dell’area sanitaria
e psico-sociale, con il sostegno dell’INMI Spallanzani, in collaborazione con i servizi di
Psicologia e Assistenza Sociale dell’Istituto.

La formazione avrà la durata di circa 4 mesi con 2 incontri mensili; sarà composta da
24 ore totali, suddivisa in 9 moduli e 4 ore di affiancamento. Alla fine del percorso
verrà consegnato un attestato di partecipazione che darà l’autorizzazione all’ingresso
nei reparti a coloro che desiderano iniziare a praticare volontariato.

Il corso sarà a numero chiuso, l’accesso è consentito previa mail di prenotazione entro
il  20      febbraio    all’indirizzo   dialogotranoiiscali.it   e    breve     colloquio
conoscitivo/motivazionale.

Di seguito i moduli della formazione, ognuno tenuto da un formatore diverso, facente
parte degli strutturati dell’ospedale e i membri dell’associazione Dialogo.

                       Convenzione INMI–ARAN–FIASO
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Nello scorso mese di maggio, INMI, FIASO ed ARAN hanno sottoscritto una convenzione per
la partecipazione congiunta alle attività della HospEEm - Associazione Europea dei datori di
lavoro in ambito sanitario e ospedaliero.

HospEEm che rappresenta, a livello europeo, le organizzazioni datoriali nazionali che operano
nel settore sanitario e ospedaliero, è stata fondata nel 2005 al fine di rappresentare gli interessi
dei datori di lavoro sanitari ed ospedalieri europei sui temi della forza lavoro e delle relazioni
sindacali. È stata voluta dagli Stati membri per il dialogo sociale non settoriale del Centro
Europeo delle Imprese (CEEP) che ha sentito la necessità di una voce distinta e specifica
per le tematiche del personale in sanità.

HospEEm ha membri tra i Paesi dell’Unione Europea, nel settore ospedaliero e sanitario sia a
livello statale e regionale pubblico sia privato; sono organizzazioni datoriali nel settore sanitario
con il potere di negoziare condizioni economiche e giuridiche del personale con le rispettive
Organizzazioni sindacali di categoria.

Nel mese di luglio 2006 HospEEm è stata ufficialmente riconosciuta dalla Commissione
Europea come partner sociale europeo nel dialogo sociale del settore ospedaliero insieme alla
Federazione Europea dei Sindacati dei Servizi Pubblici (EPSU).

Attraverso il dialogo sociale settoriale europeo l’Associazione assicura che il punto di vista dei
datori di lavoro sia adeguatamente preso in considerazione dalle istituzioni europee nel
momento del varo di politiche che hanno un impatto diretto sul management e sulle relazioni
sindacali negli ospedali e nel settore sanitario a livello nazionale ed europeo.

Gli obiettivi dell’Associazione sono quelli di stabilire, con le parti sociali, una struttura
autonoma europea al fine di sviluppare specifici modelli di gestione e di relazioni sindacali nel
settore ospedaliero e sanitario fornendo servizi di interesse generale nonché agire come una
lobby nei confronti delle istituzioni europee sui temi dell’occupazione e delle relazioni
industriali.

In questo contesto HospEEm è stata in grado di costruire un clima di rispetto reciproco e di
fiducia che ha anche portato alla firma di una serie di accordi e linee guida significative.
Come associazione indipendente HospEEm ha efficacemente sostenuto i suoi membri
nell’implementazione dei risultati del dialogo sociale attraverso lo scambio di buone pratiche e
attività innovative per sviluppare capacità e competenze.

Le attività di HospEEm riguardano le seguenti principali aree di interesse:
• sviluppo professionale continuo e apprendimento permanente per tutti gli operatori sanitari;
• mobilità transfrontaliera sostenibile degli operatori sanitari;
• invecchiamento attivo e in buona salute;
• nuove assunzioni e mantenimento della forza lavoro sanitaria;
• sicurezza e salute sul luogo di lavoro;
• qualifiche e sviluppo competenze professionali;
• capacity building e rafforzamento del dialogo sociale;
• sicurezza dei pazienti e qualità delle cure.

ARAN, che è stata fra i membri fondatori di HospEEm e fin dal 2005 ne è stata membro
effettivo, ha potuto constatare la necessità e utilità di una partecipazione maggiormente
qualificata e diversificata con il coinvolgimento di realtà più strettamente sanitarie quali l’INMI
L. Spallanzani e la FIASO (Federazione Italiana delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere).

ARAN, INMI e FIASO, mediante la sottoscrizione di una Convenzione, partecipano
all’associazione europea HospEEm come un unico soggetto e unico membro, tramite la
membership di ARAN che assume il ruolo di coordinatore dei tre enti. Si impegnano, pertanto,
a partecipare alle attività di HospEEm contribuendo attivamente alla realizzazione di progetti,
seminari, accordi con le organizzazioni sindacali partner del dialogo sociale settoriale
ospedaliero europeo e ogni altra funzione che HospEEm sarà chiamata a svolgere e fornendo
la disponibilità alla partecipazione ad incontri e riunioni.

    Hospeem
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Tubercolosi: progetto HORIZON TBVAC2020

Lo scorso 30 gennaio la dott.ssa Delia Goletti e il dott. Antonino Di Caro - rispettivamente direttore
d e l l a UOSD Ricerca Transazionale dell’INMI Spallanzani             e   direttore   del Laboratorio di
Microbiologia, Banca Biologica e Cell Factory - hanno partecipato al meeting internazionale per la
rendicontazione del progetto Horizon2020 TBVAC2020 tenutosi in Svizzera a Les Diablerets.

Il progetto ha l’obiettivo di trovare strategie innovative per lo sviluppo di un vaccino contro la
tubercolosi e per la identificazione di biomarcatori di protezione. La tubercolosi è la malattia infettiva
che causa più morti a livello globale (piu’ di un milione all’anno), di conseguenza, un vaccino efficace
rappresenterebbe uno strumento importante per il controllo di questa malattia. Inoltre la
individuazione di biomarcatori in grado di predire il passaggio dalla infezione alla malattia
permetterebbe di ottimizzare nelle persone infette una terapia preventiva portando a una riduzione
significativa della diffusione della tubercolosi nel mondo. L’INMI Spallanzani, in particolare la UOSD
di Ricerca Traslazionale lavora a questo progetto vaccinale dal 2014 ed ha contribuito in modo
significativo alla identificazione di vari biomarcatori di malattia ed infezione tubercolare. I risultati di
questi studi sono pubblicati su riviste scientifiche internazionali.

http://www.tbvi.eu/for-partners/tbvac2020/tbvac2020-project-description/
http://www.inmi.it/ricerca_traslazionale.html
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=goletti+d
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TEST diagnostico per EBOLA: ricercatori INMI
                    in missione in Sierra Leone
L’ultima eccezionale epidemia di Ebola in Africa occidentale (2014-2016), ha
evidenziato l’urgenza di migliorare la sorveglianza in contesti epidemici, in particolare
la necessità di sviluppare nuovi sistemi diagnostici rapidi, efficaci e soprattutto di facile
utilizzo.

Il progetto FILODIAG (Ultra-Fast Molecular Filovirus Diagnostics), finanziato dalla
Comunità Europea nell’ambito I M I (Innovative Medicines Initiative), si inseriva in
questo quadro, al fine di implementare la capacità diagnostica attraverso lo sviluppo e
la validazione su campo di un nuovo test molecolare. Questo progetto, all’interno del
quale l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive L. Spallanzani ha svolto un ruolo
fondamentale negli ultimi 3 anni, ha portato all’ottimizzazione di un sistema diagnostico
veramente innovativo, che si basa sull’utilizzo della PCR laser e di gold-nanoparticelle,
attraverso l’impiego di uno strumento prototipo (PHAROS) creato dalla GNA
Biosolutions (Germania), coordinatori del progetto. Ricercatori dell’INMI hanno
contribuito alla messa a punto del sistema nei laboratori di Roma, in collaborazione
con il gruppo tedesco, e tre di loro hanno partecipato alla missione conclusiva di
validazione del test su campo in Sierra Leone.

La missione africana si è svolta con successo a novembre 2017 quando siamo stati
ospiti dell’Ospedale Chirurgico e Pediatrico di Goderich dell’ONG italiana
Emergency (partner del progetto) a Freetown, all’interno di una tenda attrezzata per
lo svolgimento delle attività di laboratorio, simulando una situazione di emergenza
epidemica. I risultati del progetto saranno descritti prossimamente e inviati a riviste
scientifiche per la pubblicazione.

                            Il murales di via Folchi

Venerdì 2 febbraio alle ore 12, ospiti della Galleria Nazionale, il direttore Generale dell’INMI
Spallanzani Marta Branca ha presentato la realizzazione del grande lavoro di street art che
affrescherà parte del muro perimetrale dell’Istituto, alla presenza del Soprintendente Speciale
Archeologia, Belle Arti e paesaggio di Roma Francesco Prosperetti,                del Capo di
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Gabinetto del Mibact Tiziana Coccoluto, del curatore Matteo Colavolpe e dei tre artisti
impegnati nella realizzazione.

L’Ospedale Spallanzani ha compiuto 80 anni. Un ospedale che rappresenta una delle
eccellenze della ricerca ha raggiunto un traguardo considerevole e dimostra tutta la sua
capacità di adattarsi al mondo scientifico attuale, alle esigenze di una società che sempre di
più ha la necessità di essere “curata” e “protetta”.
Ed è stata questa linea guida – la possibilità di inserirsi nell’attualità e nella vivacità di Roma –
che ha permesso all’arte di entrare a pieno titolo nella città per far conoscere l’eccellenza dello
Spallanzani e la sua storia.

Nasce dalla dirigenza dell’INMI l’idea di un murales che offra a chi entra una visione moderna,
gioiosa e piena di “futuro” e nello stesso tempo storicizzata delle malattie infettive facendo
conoscere le scoperte che in questo campo sono state fatte dai padri fondatori della
microbiologia.

I volti di 13 scienziati e ricercatori e un messaggio “Lessons from the Past, Challenges for the
Future”, per celebrare i grandi uomini che hanno scritto la storia della ricerca sulle malattie
infettive e lanciare un messaggio di speranza verso il futuro. Andrea Marrapodi in arte Kiv
per i fondi, Gregorio Pampinella per i volti e Daniele Tozzi per la parte calligrafica, hanno
voluto creare una vera e propria Hall of Fame della scienza lungo i 270 metri del muro di cinta
dell’Ospedale Spallanzani su via Folchi.

Un murales di 810 m² in cui i 3 artisti hanno messo assieme le loro forze e le diverse tecniche
che li contraddistinguono (dall’uso di tinte allo spray, dall’illustrazione alla calligrafia) per creare
una grande opera collettiva che ne celebra un'altra: la ricerca. Con l’Hall of Fame della scienza,
nell’ottantesimo anniversario della fondazione dell’Istituto Nazionale Malattie Infettive L.
Spallanzani, Maddalena Santeroni e Graffiti Zero - chiamati dalla direzione dell’Istituto
Lazzaro Spallanzani - hanno organizzato il lavoro che lo stesso Istituto aveva immaginato e
fortemente voluto, per regalare alla città un importante murales dove i protagonisti della storia
della ricerca diventano gli eroi e i protagonisti di una imponente opera pop.
Generazioni a confronto quindi su un murales che vuole dialogare con quello che spaventa (la
malattia) e quello che rassicura (la ricerca).
Domani è sempre un altro giorno; uomini che hanno lasciato un segno indelebile per il futuro e
che vengono ora celebrati con l’arte più moderna e attuale di questo momento.
Un lavoro che in questo modo vuole avvicinare alle nuove generazioni questi grandi personaggi
del passato, per creare un ponte con esse e lanciare un forte messaggio di speranza con cui
affrontare le sfide del futuro.

L’opera che ha ottenuto il patrocinio di Comunità Europea, Mibact, Regione Lazio e XII
Municipio esprime il desiderio della Direzione e dello Spallanzani tutto che l’ospedale possa
uscire da una visione comune di solo luogo di sofferenza e cura, per acquisire anche una
nuova vita legata alla crescita culturale, all’arte e alla “rinascita”.
Siamo convinti che l’arte ha anche questa funzione di risanamento e nel nostro intervento
speriamo di dare conoscenza, interesse e “guarigione”.

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