Il tessuto Osseo Cenni sulle malattie ossee fragilizzanti la terapia dietetica

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Il tessuto Osseo Cenni sulle malattie ossee fragilizzanti la terapia dietetica
• Il tessuto Osseo
   • Cenni sulle malattie ossee
     fragilizzanti
   • la terapia dietetica
   Prof. ssa T. Montalcini
   Scienze Dietetiche Applicate

                 Biologia dell’osso
• L’osso è un tessuto connettivo vascolarizzato e
  mineralizzato composto da:
             - componente minerale
             - matrice organica.
con le seguenti funzioni:
• Fornisce l’impalcatura strutturale al corpo
• Garantisce una riserva minerale per l’omeostasi
  fosfocalcica
• garantisce una corretta locomozione
   Inoltre al suo interno il midollo osseo è sede di emopoiesi.
Composizione dell’osso

 E’ costituito da due tipi di
  tessuto:
 corticale, posto in superficie,
  simile all’avorio (principale
  componente ossa lunghe)
 trabecolare o spugnoso:
  consiste di sottili e fitte              Osso spongioso
  lamine che si intersecano
  (trabecole) in contatto con il             Osso compatto
  midollo osseo (parte
  principale dello scheletro
  assile, colonna, testa                    Cavità midollare
  femorale, falangi).

                 Sviluppo dell’osso
    • La costruzione della massa ossea inizia alla
      nascita ed ha un picco all’età di 20-30
    • La crescita ossea è promossa da adeguato
      introito di calcio, dalla vitamina D, e dall’
      esercizio fisico.
    • A 30 anni inizia la perdita di massa ossea
Fattori che influenzano il
         normale metabolismo osseo
  • Fattori ereditari                • Fattori endogeni
  • Fattori esogeni                     – Vitamina D
     –   stimoli meccanici
                                        – ormoni sessuali
     –   apporto di calcio
                                          (androgeni, estrogeni)
     –   abitudini voluttuari
     –   esposizione al sole            – PHT, GH,
     –   malattie                         Corticosteroidi
     –   FARMACI                        – Calcitonina

              Metabolismo del calcio
• Lo scheletro contiene il      • Il calcio plasmatico è
  90% del calcio corporeo          presente in tre forme:
  (idrossiapatite) fissato        - calcio non diffusibile
  alle fibrille di collagene       (40%)
  della matrice proteica          - calcio diffusibile non
  ossea.                           ionizzato (5-15%)
                                  - calcio ionizzato (48%)
ASSORBIMENTO ED ESCREZIONE DEL CALCIO

                                        Liquido
 Dieta                                  extracell
1000 mg
                                                    500 mg
              300 mg             900 mg
                          125 mg  Ca++
                                                    500 mg
              125 mg

Feci 825 mg                        mg
                            00 0
                         10.

                               9.825 mg

                       175 mg Urine

           Metabolismo del calcio
                   REGOLAZIONE
    La calcemia è regolata da tre sostanze:
          Paratormone
          Vitamina D
          Calcitonina
       che agiscono su:
    • assorbimento intestinale,
    • escrezione urinaria
    • turnover osseo.
Metabolismo del calcio - PTH
   Secreto dalle paratiroidi
   • A livello osseo promuove il riassorbimento del
     calcio e del fosforo.
   • A livello intestinale promuove il trasporto attivo
     del calcio
   • A livello renale promuove il riassorbimento
     tubulare del calcio e la perdita urinaria del fosforo.

                     Calcemia

       Metabolismo del calcio -
            Vitamina D
• sintetizzata maggiormente dalla cute per azione
  della luce ultravioletta, necessita di attivazione
  biologica (idrossilazione epatica e renale)
  promossa dal PTH.
• Essa assicura una normale mineralizzazione
  dell’osso promuovendo l’assorbimento intestinale
  del calcio.

                     Calcemia
Metabolismo del calcio -
           Calcitonina
Secreta dalle cellule parafollicolari (cellule C)
  della tiroide
inibizione del riassorbimento osseo operato
  dagli osteoclasti
azione calciurica e natriuretica ( a dose
  elevate)

                   Calcemia

TURN OVER OSSEO E
ARCHITETTETTURA
      OSSEA
TURNOVER OSSEO
• L’osso subisce un continuo rimodellamento che si realizza
  mediante due processi strettamente collegati:
  - riassorbimento focale
  - deposizione di nuova matrice organica.
• Un disaccoppiamento delle due fasi determina perdite
  ossee gravi (osteoporosi)
         riassorbimento                   neoformazione

       Osteoporosi - Definizione
         Consensus Development Conference
 MALATTIA SCHELETRICA SISTEMICA
  CARATTERIZZATA DA:
    – DECREMENTO SIGNIFICATIVO DELLA
      MASSA OSSEA
    – ALTERAZIONI DELLA
      MICROARCHITETTURA
    con conseguente:
    AUMENTO FRAGILITA’ OSSEA
    AUMENTATA SUSCETTIBILITA’ ALLE
      FRATTURE
                               Osteoporosis Int 1997;7:1-6
VARIAZIONI ARCHITETTURA
       VERTEBRALE CON L’ETA’

Azioni carico meccanico su rimodellamento osseo
              stimola il riassorbimento
              stimola la formazione

   FATTORI DI RISCHIO
Fr
• Fattori genetici
   – Parenti di I grado con fratture a basso carico
• fattori ambientali
   –   Fumo
   –   Abuso alcool
   –   Sedentarietà
   –   abitus esile
   –   basso contenuto di calcio nella dieta
   –   scarsa esposizione ai raggi solari

                    N Engl J Med 1998;338:736-746

         Alimenti ricchi in calcio
           (fabbisogno =1000 mg/die)
• Latte e latticini (da 100 a 1000 mg/100 gr)
• Pesce e crostacei (da 30 a 150 mg/100 gr)
     (polipo, rombo, sgombro)
• Uova (140 mg/100 gr)
   – tuorlo
• Carne e derivati (da 10 a 40 mg/ 100 gr)
   – Mortadella, Salame
• Cacao (50 mg/100 gr)
F.r.
• Stato mestruale
   – Menopausa precoce (prima dei 45 anni)
   – storia di amenorrea (dovuta a anoressia nervosa, o
     iperprolattinemia)
• Terapia farmacologica
   –   glucocorticoidi ( ≥ 7.5 mg/d per > 6 mesi)
   –   farmaci antiepilettici (es, fenitoina)
   –   terapia sostitutiva in eccesso (es, tiroxina)
   –   farmaci anticoagulanti (es, eparina, warfarin)

                    N Engl J Med 1998;338:736-746

                              F.r
• Malattie Endocrine
   –   iperparatiroidismo primario
   –   tirotossicosi
   –   Sindrome di Cushing
   –   Sindrome di Addison
• Malattie reumatologiche
   – artrite reumatoide
   – spondilite anchilosante

                    N Engl J Med 1998;338:736-746
Fr
• Malattie Ematologiche
   –   mieloma multiplo
   –   mastocitosi sistemica
   –   linfoma, leucemia
   –   anemia perniciosa
• Malattie Gastrointestinali
   – Sindromi da malassorbimento (es, mal. celiaca, morbo
     di Crohn, )
   – epatopatie croniche (cirrosi biliare primaria)

                    N Engl J Med 1998;338:736-746

       Osteoporosi - classificazione
               • Primitive
                   – postmenopausale
                   – senile (maschile)
                   – idiopatica o Giovanile
               • Secondarie
                   –   endocrinologiche
                   –   ematologiche
                   –   gastroenterologiche
                   –   nefrologiche
                   –   reumatologiche
                   –   da farmaci
OSTEOPOROSI
       POSTMENOPAUSALE
• Fattori di rischio
  –   deficit estrogenico in premenopausa
  –   menopausa precoce o chirurgica
  –   basso indice di massa corporea
  –   fumo, abuso di alcol, farmaci
  –   ridotta attività fisica
  –   ereditarietà

  Osteoporosi postmenopausale
        Eziopatogenesi
       Funzione                 estrogeni
       gonadica

              monociti                  linfociti
                         macrofagi

               IL-1          IL-2           TNF
Osteoporosi senile o di tipo 2

      Caratteristiche:
      • Esordio dopo la sesta decade
        di vita
      • perdita ossea a carico di:
           osso trabecolare
           osso compatto

Osteoporosi senile o di tipo 2
  Eziopatogenesi: esaurimento fisiologico di alcuni
     meccanismi:
  1) ridotta idrossilazione renale della vitamina D
     per progressiva perdita della funzionalità
     renale, cui consegue
     - ridotto assorbimento intestinale del calcio
     - aumento del Paratormone (PTH)
  2) ridotto apporto di calcio con la dieta
  3) ridotta attività fisica
Osteoporosi senile
                   (eziopatogenesi)
    Funzione                           estrogeni
    gonadica

     sintesi di     Sintesi vit.D                  Assorbimento di
    calcitonina     (deficit 1-alfa-idrossilasi)   calcio

           Quadro clinico

          Asintomatica

Anche quando complicata da frattura
 SINTOMATOLOGIA non specifica
Esclusione cause secondarie

 Test di routine             Test di secondo Livello
 • Emocromo completo         •   Calciuria
 • Calcio                    •   Markers di rimodellamento
 • Fosforo                   •   Cortisolo libero urinario
 • Creatinina                •   VES
 • Fosfatasi alcalina        •   PTH
                             •   25-idrossivitamina D
 • Albumina
                             •   Elettroforesi proteine
 • Enzimi epatici
 • TSH

Markers di formazione e riassorbimento osseo
                         Siero
  • Fosfatasi alcalina osseo specifica
  • Osteocalcina
  • Propeptide C-terminale collagene tipo I (PICP)
  • Propeptide amino-terminale collagene tipo I (PINP)
  • Fosfatasi acida tartrato-resistente (TRAP)
  • C-telopeptide crosslink coll tipo I

                         Urine
  • Idrossiprolina
  • Piridinolina
  • Deossipiridinolina
  • N-telopeptide crosslinks coll (NTx)
  • C-telopeptide crosslinks coll (CTx)
DENSITA’ OSSEA

             VALUTAZIONE BMD
         (DENSITA’ MINERALE OSSEA)
          VANTAGGI                               LIMITI
• E’ il metodo più accurato e        • L’impatto della sua
  preciso per stimare la fragilità     variazione sul rischio di
  scheletrica                          frattura non è bidirezionale
• E’ il principale fattore           • Manca l’uniformità e la
  predittivo del rischio di            standardizzazione tra i
  frattura                             diversi test
• Il suo incremento si correla       • Non è la sola variabile che
  con la riduzione del rischio di      determina il rischio di
  fratture                             frattura
BMD
              - Classificazione OMS -
  • Valori normali:
     densità ossea (T score) entro -1 DS
  • Osteopenia:
    densità ossea (T score) compresa tra -1 e - 2.5 DS
  • Osteoporosi: densità ossea (T score) > di - 2.5 DS
  • Osteoporosi conclamata:
    densità ossea (T score) > di - 2.5 DS + fratture
Il T-score è lo scostamento calcolato in Deviazioni Standard rispetto al
  valore medio di BMD riscontrato in giovani adulti dello stesso sesso.
Lo Z score è lo scostamento calcolato in Deviazioni Standard rispetto al valore
  medio di BMD riscontrato in soggetti dello stesso sesso e della stessa età.

TECN. SEDE                         VANTAGGI               LIMITI
          • Colonna lombare        •Test di scelta        •In proiezione AP
DXA       • Femore                 • Alta accuratezza,    della colonna
          prossimale               precisione e risoluz   artefatti da sclerosi
          • Total body             •Misura tutti i siti   degenerativa
          • Avambraccio            • Breve durata di      • Misurazione parte
          • Calcagno               scansione,             trabecolare + corticale
          • Falange                •Bassa irradiazione    • Bi-dimensionale
                                   •Diagnosi e
                                   monitoraggio

QCT       •Colonna lombare         Consente la val solo   Costoso
          •Avambraccio             osso trabecolare       Alta esposizione rx
                                   Tridimensionale        Meno preciso dexa
                                                          Sottostima densità

SXA        Falange                 Rapida, minore         sito non diagnostico
                                   esposizione RX

US        Calcagno                 Basso costo            valore predittivo
          Tibia                    Portatile              controverso
          Falange                  Innocua
Indicazioni BMD
 – in donne con fattori di rischio
 – in soggetti con fratture correlabili a osteoporosi

• Il follow-up usualmente non deve essere minore
  di 1 anno, spesso 2 anni.
• Per valutare la risposta alla terapia: BMD a livello
  lombare
• Per valutazione rischio fratture: BMD a livello
  femore prossimale

        Implicazioni diagnostico-
         terapeutiche del T score

   – T score < -2.5
     trattamento per prevenzione fratture
   – T score < -2 (in qualunque sede)
     necessità di identificazione dei fattori di rischio
     principali
   – T score < -1 (colonna o femore pross)
       prevenire ulteriori perdite

                 N Engl J Med 1998;338:736-746
COMPLICANZE
Fratture
vertebrali:
- deformazione “ a
cuneo”
- Schiacciamento
(riduzione della
statura, aumento della
cifosi dorsale con   Altre fratture :
turbe della
                     - collo del femore
funzionalità cardio-
                     (anca)
respiratoria)
                     - estremità distale del
                     radio
                     - ossa metatarsali

                  Osteomalacia
   • Patologia ossea da deficit di vitamina D
   • Demineralizzazione ossea, sintomatologia
     dolorosa
   • Frequente negli anziani, ipercifosi
   • Si associa di frequente all’osteoporosi

   • Nel bambino rachitismo, da deficit nutrizionali e
     scarsa esposizione ai raggi solari
   • Rosario rachitico, bassa statura
Rischio % di frattura per età
  4,5
    4
  3,5
    3
  2,5
    2
  1,5
    1
  0,5
    0
          50-     55-    60-       65-   70-   75-       80-    85-    90+
          54      59     64        69    74    79        84     89
                                                          Kanis JA, et al Bone
                                    vertebr       anca       2001;30:251

          Proporzione fratture per età in
                 donne svedesi
     100%

        80%

        60%

        40%

        20%

        0%
                50-54 55-59 60-64 65-69 70-74 80-84             85+

                   vertebr     anca      avambr     spalla     altre
Kanis JA, et al Bone 2001;30:251
PREVALENZA FRATTURE
 VERTEBRALI in donne x BMD (g/cm2)

45%
40%
35%
30%
25%
20%
15%
10%
 5%
 0%
      1.30+ 1.20- 1.10- 1.00- 0.90- 0.80- 0.70- 0.60-
PREVALENZA FRATTURE
               VERTEBRALI in donne x ETA’
                                                        Riscontro clinico
80%
70%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
                                     60-69                  70-79                       80+

                                                                      Center et al Lancet 1999;353:878

                                    Rischio di frattura d’anca in
                                    sogg con frattura vertebrale
                           25
                                                                                                           Osservata
                                                                                                            Attesa
                           20
Incidenza cumulativa (%)
     di frattura d’anca

                           15

                           10

                            5

                            0
                                0     1      2    3     4      5     6      7       8     9    10
                                                 Anni dopo la frattura vertebrale
                                                                    Melton LJ III, et al. Osteoporos Int. 1999;10:214-221.
Incidenza annuale di nuova
     frattura vertebrale
25%

20%

15%

10%

5%

0%
       0            1            2+
      N.ro precedenti fratture

                Lindsay et al JAMA 2001;285:320

      PROGNOSI
MORTALITA (x 1000) x età

160
140
120
100
80                                             senza fratt
60                                             con fratt

40
20
 0
      60-69        0-79          80-89
                    età
      Rapporto mortalità: Femore 2.18 Vertebre 1.66
                         Center et al Lancet 1999;353:878

              TERAPIA
Terapia

• Obiettivo principale:
      - ridurre incidenza di fratture
• Indicazioni:
  - valori di densità ossea ( mediante esame
      densitometrico) < di 2.5 DS alla media.
  - notizie anamnestiche e/o reperti radiologici di
      fratture recenti o pregresse per minimi traumi.

   va eseguita per alcuni anni (2-5) prima di
   evidenziare variazione della massa ossea.

                        Terapia
  • Esercizio fisico moderato
  • Dieta
  • Supplementi in Calcio: un adeguato
    apporto di calcio (1-1.5 gr/die) riduce
    velocità di demineralizzazione. Viene
    utilizzato in associazione ad altri farmaci.
  • farmaci
Farmaci utilizzati nell’osteoporosi
         •   Sali di calcio
         •   Vitamina D
         •   Estrogeni
         •   Bifosfonati
         •   Ranelato di Sr
         •   Calcitonina
         •   Anabolizzanti
         •   Fluoruri
         •   PTH

     Nutrizione e Osso
Nutrizione e Osso
• Principali nutrienti favorenti la massa ossea:
  Calcio, fosforo, vitamina D sono essenziali per la
  normale struttura e funzione dell’osso
• Altri micronutrienti come magnesio, vitamina A,
  ferro, fluoro(Ilich and Kerstetter, 2000; Nieves,
  2005)
• Molecole di origine vegetale, non nutrienti, come i
  fitoestrogeni sono ancora da confemare

                   Minerali
  Maggiori                  In tracce
  •   Calcio                 Ferro
  •   Fosforo                Iodio
  •   Magnesio               Fluoro
  •   Sodio                  Zinco
  •   Potassio               Rame
  •   Cloro                  Manganese
                             Cobalto
                             Selenio
                             Cromo
Calcio
Calcio degli alimenti
L’Institute of Medicine raccomanda “ intake di
  calcio e vitamina D Adeguati” AIs; Sono stati
  quantificati i fabbisogni medi di calcio e vit D
  durante le fasi della vita
Calcio:
preadolescenza-adolescenza 1300 mg/die
Donne giovani 1000-1200 mg/die
Postmenopausa 1500 mg/die
Vitamina D: 600-1000 UI

 FABBISOGNO GIORNALIERO DI CALCIO

   Neonati                    400-600 mg
   Bambini                    800-1200 mg
   Adolescenza                1000-1300 mg
   Gravidanza                 1500 mg
   Allattamento               2000 mg
   Pre-menopausa              800-1000 mg
   Post-menopausa/senilità    1500 mg
Nutrizione e Calcio
• Generalmente l’assunzione di calcio nella
  popolazione non corrisponde all’ AIs specie nelle
  donne e bambini (NHANES 2007)
• Il I step è aumentare l’intake con alimenti ricchi in
  calcio con il vantaggio di apportare altri nutrienti
• Se non si raggiungono livelli adeguati, II step
  assumere i supplementi in base alle necessità per
  età

               Intake di Calcio
Supplementi di calcio
Gli studi sulla supplementazione hanno dimostrato
  l’aumento della densità di massa ossea (BMD)
  vertebrale e totale
La sospensione della supplementazione si associa al
  ritorno a valori basali del BMD (reversibilità )
Ne consegue che la supplementazione deve essere
  continuativa
Non è noto se un periodo di supplementazione
  precoce (giovanile) possa prevenire l’osteoporosi

AIs e attività fisica prima dei 20 aa ha effetti
  protettivi
Biodisponibilità delle
       supplementazioni in Calcio
• Calcio citrato > carbonato
• Carbonato di calcio provoca costipazione
  (dividere le dosi nell’arco della giornata,
  assumere liquidi e fibre)
• L’eccessiva supplementazione riduce
  l’assorbimento del ferro, zinco, magnesio

       Potenziali Rischi associati
  all’eccessiva supplementazione di
                 calcio
• Contaminazione dell’osso con cadmio, mercurio,
  arsenico, piombo
• Litiasi renale
• Ipercalcemia o comparsa della sindrome “milk
  alcali” per intake >4000 mg/die
• ridotto assorbimento del ferro e altri oligoelementi
• Stitichezza
Cibi fortificati in calcio
 • È un’altra via per aumentare l’assunzione di
   calcio
 • Generalmente le bevande (succo d’arancia)
   addizionate; apportano 300 mg di calcio /1
   tazza

                Vitamina D

• Il deficit di vitamina D è frequente (vn 30
  ng/ml; 74,8 nmol/L)
• l’eccessiva assunzione provoca
  ipercalcemia e aumenta il rischio di
  calcificazioni dei tessuti molli e al rene
• Importante l’esposizione ai raggi solari UV
  ma risulta insufficiente negli anziani
  (scarsità di cellule sintetizzanti)
• Variazioni stagionali (ridotta in inverno,
  popolazioni che vivono a nord, con associati
  aumenti del PTH e riassorbimento osseo)
Variazioni stagionali di 25- OH
          vitamina D (calcidiolo) e PTH
    %
cambiament
    o

 +3
  0
 +20                                                         PTH

  0                                                          Vit D

 -10

              agos    febbr   ago   febbr
                               s
                                     Adapted from Rosen et al 1994

                      Vitamina D
       • Dare calcio e vitamina D in anziani con
         PTH elevato (800UI/die)
       • Negli anziani il basso intake dietetico di
         calcio e vit D e l’invecchiamento cutaneo
         sono ritenute le principali cause
         dell’aumentato rischio di frattura
       • Attualmente è scarso consumo di pesce e
         latte
Fosforo

• Sali di fosfato presenti praticamente in ogni cibo,
  aggiunti nella processazione dei cibi
• Mangiando normalmente assumiamo 1000-1200
  mg/die (donne) 1400 mg/die (uomini)
• Rapporto calcio: fosforo è 1:1 per corretta una
  mineralizzazione
• Se eccesso di fosforo associato a deficit calcio
  viene stimolato il PTH che provoca perdita ossea

                     Proteine
• Generalmente si considera che abbiano un
  effetto anabolico sull’osso
• Diete ipoproteiche a lungo termine riducono
  l’albumina, il calcio e IGF-1 aumentano la
  vulnerabilità alle fratture
• Per contro, anche effetti catabolici delle
  proteine: generazione di acidi che hanno
  effetti deleteri sull’osso
Magnesio
• Più del 50% del Magnesio corporeo si trova
  nell’osso ma il suo ruolo è ancora poco
  chiarito
• Presente soprattutto nella parte fluida e
  minima quota nei cristalli, probabilmente
  presente solo sulla superficie ossea
• Funziona da cofattore enzimatico all’interno
  delle cellule ossee e nelle altre cellule

             Assorbimento
• Assorbito intestino tenue
• Dipende dalle necessità corporee e dal
  introito di calcio
• Aumentato dalla vitamina D
• Escrezione renale, fecale, sudore, urina
Vitamina K - funzioni
• Indispensabile per la coagulazione
• K1 (filloquinone in vegetali) e K2
  (menaquinone prodotta dai batteri nell’
  intestino)

         Vitamina K- gli studi
• Oc viene utilizzata come marker di frattura,
  indicando un elevato turnover osseo anche se è un
  marker di formazione ossea
• Anziani hanno ridotti livelli di vit K, per scarsa
  assunzione di verdure
• In uno studio è stato dimostrato che la
  supplementazione di vit K in donne in
  postmenopausa ritarda la perdita di massa ossea
  (Braam et al, 2003)
Deficit Vitamina A

• Lesioni pelle ipercheratosiche, cecità
  notturna, xeroftalmia

• Intossicazione:
• se Retinolo >3000 micrgr/die teratogeno;
  Beta carotene aumenta il rischio di Ca
  polmone

           Minerali in tracce
• Esistono pochi studi sugli effetti sull’osso

• Rame, fluoro, mangnese, zinco associati a
  calcio riducono meglio la perdita di BMD
  lombare che il calcio da solo (Nieves 2005)
Ferro
• Per la maturazione del collagene, gli aa
  prolina e lisina vengono idrossilati da un
  sistema enzimatico vitamina-c dipendente il
  cui cofattore catalitico è il ferro
• Utilizzato nella fosforilazione ossidativa
  mitocondriale degli OB e OC

         Manganese e Zinco
• Manganese: per la biosintesi dei
  mucopolisaccaridi della matrice ossea,
  cofattore nelle reazioni che generano
  energia
• Zinco: nella sintesi del collagene negli OB e
  per la sintesi della fosfatasi alcalina
Fibre
• L’eccesso inibisce l’assorbimento del calcio
• I vegetariani che assumono >50 g/die hanno
  < assorbimento di calcio negli onnivori
• Vegetali ricchi in Ossalati che legano il
  calcio

                   Sodio
• L’eccesso di sodio alimentare associato a
  scarso intake di calcio contribuisce alla
  comparsa di osteoporosi perché aumenta
  l’escrezione renale del calcio
                            Massey 2005
Bicarbonato di Potassio

• Lo scheletro è utilizzato come sistema
  tampone per mantenere il pH ematico
  costante, equilibrio acido-base;
• se la dieta è acidificante, vi è declino della
  massa ossea
• Bicarbonato migliora la BMD in
  postmenopausa, neutralizzando gli acidi
  (Tucker 2001; Sebastian 2005)

                    Fitoestrogeni
• Azioni estrogeno-simili, legano i recettori degli ER alfa e
  beta.
• Origine vegetale, nella soia, legumi (isoflavoni,sono
  glicosidi)
• Classificazione: Lignami e cartemi
• Genisteina e Daizeina gli isoflavonoidi con effetti biologici
• Più potente la genisteina (integratori)
• Alcuni studi indicherebbero effetti sulla massa ossea, ma
  controverso
• Riducono le vampate e sindrome climaterica
• Effetti protettivi cardiovascolari e sul metabolismo lipidico
  controverso
flavonoidi
• Nutrition Committee AHA 2006 rivisto 22 studi sui loro
   effetti sui lipidi non evidenziando effetti su HDL e
   trigliceridi, nè di protezione sul k mammario (Lichtenstein
   2006)
• Sono antiossidanti, ricchi in fibre, questi la causa di effetti
   positivi
• Gli studi:
Inibizione del riassorbimento dell’osso in modelli animali
   femminili ovariectomizzati ma non hanno effetti se vi è
   normale status estrogenico (Anderson 2002)
Effetti modesti sulla BMD in donne in peri-postmenopausa
   (Alekel 2000; Arjmandi 2003)

               Dieta vegetariana
• Le proteine animali favoriscono la calciuria e
  riduzione di BMD
• Polifenoli, antiossidanti della dieta vegetariana e
  elevati intake di potassio favorirebbero la BMD
• I vegetariani però hanno minore esposizione agli
  estrogeni (colesterolo vegetale è scarso); eccesso
  di fibre (fossalati) e cereali (fitati) riduce
  l’assorbimento di calcio                  effetti deleteri
Peso corporeo e osteoporosi
• Il peso ha effetti sulla BMD
• Elevato BMI si associa ad elevata BMD
• Magrezza è fattore di rischio per osteoporosi
• Perdita di peso dopo diete associata aumento di
  fratture (Pluijm 2001; Fogelholm 2001)
• Causa: carico fa aumentare BMD? Causa
  ormonale? protezione del grasso durante cadute?

    Interazioni calcio-bisfosfonati
• Bisfosfonati efficaci nel trattamento OP
• Associati al calcio e vitamina D
  (1000mg/800UI) quotidianamente
• Se assunti contemporaneamente è ridotto
  l’assorbimento del farmaco
• Assunzione differenziata, bisfosfonati a
  digiuno, lontano dai pasti
• Una formulazione è associata a vitamina D
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