Il Progetto Six-Sigma Lean dell'U.L.S.S. 16 di Padova - BEST PRACTICES Domenico Scibetta, Direttore Sanitario Ulss 16 Padova
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BEST PRACTICES Il Progetto Six-Sigma Lean dell’U.L.S.S. 16 di Padova Domenico Scibetta, Direttore Sanitario Ulss 16 Padova
BEST PRACTICES Il Progetto Six-Sigma Lean dell’U.L.S.S. 16 di Padova • Premesse Generali • Il contesto dell’ULSS 16 di Padova • Il Sistema Six-Sigma Lean • Disegno del Progetto • Risultati • Conclusioni
Contesto demografico COPERTURA UNIVERSALE Ottenere di più dalle Contesto economico / occupazionale Risorse disponibili Miglioramento costo- efficienza Tagli alla spesa a Recupero di Risorse compenso di mancate aggiuntive entrate Finanziamento del deficit Tagli al bilancio sanitario Riallocazione di risorse Nuovi Ticket Nuove tasse di scopo Abolire agevolazioni LAVORARE SU APPROPRIATEZZA Mod. da Corti 2015
IL CONTESTO dell’ULSS 16 di PADOVA: • 491.454 residenti sul territorio all’1/01/2014 di cui il 10,9% di eta’ >75 aa • 3.002 dipendenti di cui 385 medici • 313 medici di medicina generale, 55 pediatri e 118 SAI • 370 posti letto (P.O. Sant’Antonio) e 246 (P.O. Piove di Sacco) => 616 p.l totali H H • 84 strutture private accreditate ambulatoriali H • 445 posti letto presso strutture private accreditate ospedaliere • 3.595 posti letto in strutture protette per anziani e disabili • Circa 20.000 ricoveri annui • Circa 2 mln di prestazioni ambulatoriali Elaborazione Controllo di Gestione – Ulss 16 Padova
IL SISTEMA SIX SIGMA LEAN: QUALE METODO? QUALE STRUMENTO? AUMENTO RIDUZIONE SPRECHI DOMANDA AUMENTO EFFICIENZA TAGLI ALLA SPESA EQUITA’ AUMENTO SOSTENIBILITA’ COSTI INNOVAZIONE SODDISFAZIONE UTENZA TECNOLOGICA RIDUZIONE ATTESA
Problem Statement • Un adeguato livello di produttività all’interno dei blocchi operatori è una opportunità che sempre più strutture ospedaliere cercano di raggiungere o migliorare, per ottenere un miglior livello di servizio con una disponibilità di risorse comunque limitata • Il termine “Produttività” racchiude in sé diversi fattori determinanti, tra cui i principali sono: Il rispetto della programmazione degli interventi La disponibilità delle risorse adeguate durante le attività Il rispetto della tempistica prevista Leanprove 2012
TPS: Toyota Production System • Obiettivo: eliminare sovraccarichi / stress (muri) e • sovra-lavorazione, compiere più inconsistenze (mura) per lavorazioni di quelle richieste dal eliminare gli sprechi (muda) cliente • Processo produttivo capace di • sovra-produzione, produrre più unità raggiungere i risultati in modo di quelle richieste dal cliente semplice (lean production). • ri-lavorazione, compiere più volte un • Processo il più possibile flessibile processo o parte di esso per eliminare errori a monte senza stress (muri) • giacenza, in generale lo stock può • Il miglioramento che si consegue essere definito come spreco riducendo il muda ha un grande • intelletto, non utilizzare/esprimere impatto anche in termini idee migliorative/capacità degli economici. operatori • trasporto, spostamento di materiale inutile • movimento, spostamento/movimento inutile compiuto dall' operatore in attesa; Taiichi Ohno (1995), Toyota Production System: Beyond Large-scale Production, Productivity Press Inc
• Quote di mercato irrisorie • Ampia quota di mercato • Lean Production: • Criteri di produzione “Produzione Snella” Tayloristi-Fordisti • Macchinari vecchi; • Tecnologia avanzata innovazione organizzativa • Cooperazione di squadra e • Iperdivisione del processo e flessibilità dell’uso dei catena di montaggio macchinari • Riprogrammazione continua • Produzione basata della produzione basata sull’offerta sulla domanda
Sistema“Six Sigma” • La denominazione Six Sigma indica un programma di gestione della qualità basato sul controllo dello scarto quadratico medio (indicato con la lettera greca Sigma) che ha lo scopo di portare la qualità di un prodotto o di un servizio ad un determinato livello, particolarmente favorevole per il consumatore • Il sistema è stato introdotto per la prima volta dalla Motorola nella seconda metà degli anni '80 da Bob Galvin e Bill Smith, e si è diffuso ad altre importanti compagnie, come General Electric, Toyota, Honeywell e Microsoft. • L'obiettivo del metodo è di raggiungere un tale controllo del processo da avere soltanto 3,4 parti difettose per milione, il che porta a limiti molto restrittivi sulla variabilità del processo produttivo. • La metodologia Six Sigma mira all’eliminazione dei difetti e degli sprechi piuttosto che al semplice miglioramento della prestazione media. Questo garantisce un impatto diretto sul cliente, inteso come fruitore del processo o prodotto. Questo segna un progresso rispetto ad un modo di pensare ampiamente diffuso prima dell’introduzione del metodo.
Sistema Six Sigma • Six Sigma è stato sviluppato da Motorola grazie al lavoro congiunto di Mikel Harry (ingegnere senior del Government Electronics Group), Bill Smith (VP e Senior Quality Assurance Manager) e Bob Galvin (CEO) • “Motorola ha inventato il processo di miglioramento della qualità Six Sigma nel 1986; il Six Sigma fornisce un linguaggio comune in tutto il mondo per misurare la qualità ed è diventato uno standard globale” (fonte: sito www.motorola.com) • La metodologia, concepita come strumento a supporto del miglioramento dei processi produttivi, è stata trasformata da General Electric nella metà degli anni ’90 in un programma di qualità totale e successivamente è divenuto il modello manageriale con il quale gestire l’intero business © A&C S.r.l. 2013. All rights reserved 15
UN PO’ DI STORIA La storia del Six Sigma Saving Società Anno % sul fatturato 1998 3.3 % 1996 - 1999 1.2 % 1998 - 2000 2.4 % 2001 2.9 % 1996 - 2001 4.5 % 2000 - 2002 2.3 % Source: Annual Report and public interviews © A&C S.r.l. 2013. All rights reserved 16
Approccio Integrato: Lean Six Sigma Perché integrare le due metodologie? – La Lean non è in grado di tenere sotto controllo statistico un processo – Il Six Sigma non è in grado di dare quella spinta ai processi in termini di velocità e flessibilità Lean Production Six Sigma Six Sigma - Lean © A&C S.r.l. 2013. All rights reserved 17
APPLICAZIONE DI LEAN, SIX SIGMA E SIX- SIGMA LEAN IN AMBITO SANITARIO: QUALCHE ESEMPIO dalla LETTERATURA LEAN SIX-SIGMA SIX-SIGMA LEAN • Appropriatezza prescrittiva in • Efficienza delle sale operatorie • Processazione campioni di ginecologia (Demostenes in Centro Traumatologico laboratorio in Pronto Soccorso 2015) (Jeffrey 2015) (Sanders 2015) • Tempi di attesa e presa in • … • Percorso ambulatoriale del carico in pazienti complessi paziente in ORL (Lean 2013) (Sampalli 2015) • Qualità e ripetibilità del PAP • Organizzazione Logistica in Test (Raab 2005) Centro Traumatologico (O’Mara 2014) • …. • Percorso del paziente in Numerosi altri esempi in letteratura in campi urologia pediatrica molto diversi, organizzazione ospedaliera, (Merguerian 2015) risk management, organizzazione • Attesa e soddisfazione dei pazienti in Pronto Soccorso territoriale, laboratorio, ecc… (McCulloch 2010) • ……..
APPLICAZIONE DI SIX-SIGMA LEAN IN AMBITO CHIRURGICO: OBIETTIVI OUTCOMES FOLLOW UP AUTORE ANNO (mesi) Riduzione durata degenza in Ottenuta riduzione media da 11 a 8 10 Niemeijer 2010 Chirurgia giorni (n.s.) Aumento del controllo glicemico Riduzione significativa (p
DISEGNO DEL PROGETTO: PROGETTO SIX SIGMA-LEAN “RIDUZIONE INEFFICIENZA SALE OPERATORIE” L’obiettivo del progetto di • Raccolta dati miglioramento è individuare le • Analisi dei dati criticità che generano inefficienza • Visita ai presidi nelle sale operatorie, al fine di ridurle o rimuoverle, per migliorare la • Analisi delle criticità produttività dei blocchi operatori delle • Ipotesi di due strutture ospedaliere miglioramento
PROGETTO SIX SIGMA-LEAN “RIDUZIONE INEFFICIENZA SALE OPERATORIE” Controllare Migliorare DISEGNO DEL PROGETTO PROBLEMA Analizzare Definire Misurare
PROGETTO SIX SIGMA-LEAN “RIDUZIONE INEFFICIENZA SALE OPERATORIE” TEMPISTICHE DEL PROGETTO Controllare MAGGIO GIUGNO 2014 Migliorare GEN-MAGGIO 2014 PROBLEMA AGOSTO NOV 2013 SETTEMBRE MAR 2014 2013 Analizzare Definire OTTOBRE NOVEMBRE 2013 Misurare
PROGETTO SIX SIGMA-LEAN “RIDUZIONE INEFFICIENZA SALE OPERATORIE” TEMPISTICHE DEL PROGETTO Controllare NOVEMBRE – DICEMBRE 2015 Migliorare MAGGIO- OTTOBRE 2015 PROBLEMA Gennaio MAGGIO 2015 2015 Analizzare Definire FEB-APRILE 2015 Misurare
PROGETTO LEAN SIX SIGMA “RIDUZIONE INEFFICIENZA SALE OPERATORIE” GRUPPO DI PROGETTO Promotore del progetto: •Dott. Domenico Scibetta (Direttore Sanitario) Team: •Dott. Pietro Gallina (Direzione Sanitaria) •Dott.ssa Monica Briani (Team Leader Ospedale S. Antonio), •Dott.ssa Carla Destro (Team Leader Ospedale Piove di Sacco) •Dr.ssa Natascia Capello (Coordinatrice infermieristica) •Dr.ssa Valeria Molin (Coordinatrice infermieristica) •Dott.ssa Cristina Contessa (Specializzando) •Dott. Michele Tonon (Specializzando) Supporto/Consulenza: Rocco Imperatore (Leanprove) Giulia Giandomenici (Leanprove)
• PROGETTO LEAN SIX SIGMA “RIDUZIONE INEFFICIENZA SALE OPERATORIE” ATTIVITA’ DI PROGETTO Definire Misurare Analizzare Migliorare Controllare Mod. da Leanprove ©
DEFINIRE Obiettivo: Definire lo scopo del progetto, in relazione a problematiche reali e rilevanti (beneficio atteso significativo) • Definizione VOC (Voice of the Customer): set di esigenze e bisogni espressi dal cliente, organizzati in una struttura gerarchica e prioritarizzati in termini di rilevanza • Integrazione di quanto già emerso con la visita ai due presidi ospedalieri Mod. da Leanprove ©
DEFINIRE
DEFINIRE A3 3 3 3 D E B 3 1 F 5 3 C 2/ 2/ 4 2/ 2/ 2/ 4 4 4 4 1 3 D 3 C B 3 A 3 5 Mod. da Leanprove ©
Conoscere sé stessi È necessario conoscere i processi al fine di ottimizzarli Non si può conoscere a fondo un processo se non lo misuriamo “If we can’t express what we know in the form of numbers, we really don’t know much about it. “If we don’t know much about it, we can’t control it” “If we can’t control it, we are at the mercy of chance” (Mikel Harry) – Padre del metodo Six Sigma © A&C S.r.l. 2013. All rights reserved 29
MISURARE Obiettivo: Comprendere le attuali performance attraverso indicatori di performance rilevanti e robusti. Da 15 Nov. 2013 a 31 Gen. 2014: • Informazioni Generali, su ogni singolo intervento (struttura, disciplina, orario inizio attività,…) • Programmazione interventi • Personale presente per ogni singolo intervento • Tempistica di trasporto, attesa, anestesia, intervento, risveglio, ripristino sala, ecc.. Mod. da Leanprove ©
MISURARE Programmazione Interventi Presidio Ospedaliero A Presidio Ospedaliero B • Elevata % di interventi • Elevata % di Urgenze programmati e non effettuati • In assoluto, basso numero di • Bassa % Urgenze interventi annui per sala operatoria • Disomogeneità di tale indicatore tra le diverse discipline Mod. da Leanprove ©
Scostamenti (in minuti) analizzati: MISURARE S1 = Ingresso blocco – Chiamata S2 = Inizio presa in carico – Ingresso blocco S3 = Fine presa in carico – Inizio presa in carico S4 = (Chiamata di dimissione – Fine presa in carico) – Durata effettiva intervento S5 = Uscita dal blocco – Chiamata di dimissione In entrambi i PO rilevati Scostamenti S3 (preparazione paziente ed anestesia) e S4 (Medicazione e Risveglio). Mod. da Leanprove ©
ANALIZZARE Obiettivo: Identificare le cause alla radice del problema e comprendere l’effetto sulla performance Analisi di: • Inizio del primo intervento in lista: Delta rispetto a “Orario Istituzionale” • Scostamenti delle tempistiche per disciplina Mod. da Leanprove ©
ANALIZZARE Delta rispetto all’Orario Istituzionale Ora di inizio del primo intervento - Orario Istituzionale (8:00 a.m.) Sala Media Min Q1 Mediana Q3 Max Q3-Q1 Sala A 48 7 38 45 57 105 19 Sala B 55 45 45 60 60 60 15 Sala C 45 10 30 30 56 220 26 Sala D 37 5 17 30 50 195 23 Sala E 41 15 30 40 55 80 25 Sala F 41 15 30 40 55 165 25 Sala G 60 30 46 55 60 135 14 Sala H 51 15 31 50 60 104 29 Sala I 63 35 50 60 70 140 20 Sala L 75 40 70 75 80 150 10 Valori elevati Elevata variabilità Mod. da Leanprove ©
ANALIZZARE Delta rispetto all’orario istituzionale Presidio Ospedaliero A Presidio Ospedaliero B • 243 interventi incominciano dopo le ore 09.00 (con un tempo di inefficienza totale di 341 h rispetto all’orario istituzionale delle 08.00 • Costo di inefficienza molto elevati. Mod. da Leanprove ©
MIGLIORARE Obiettivo: Sviluppare, scegliere ed implementare le soluzioni più efficaci e con rischi controllati • Generazione Soluzioni • Implementazione Azioni Correttive • Test pilota Mod. da Leanprove ©
Azioni di Miglioramento CRITICITÀ SOLUZIONI Ora di inizio primo intervento: su molte Per ogni sala i pazienti primi in lista operatoria sale l’attività non inizia all’orario saranno tutti “disponibili” per l’attività di istituzionale per motivi organizzativi e di preparazione intervento alle 07.40 (revisione trasporto dei pazienti dal reparto al organizzazione trasporto pazienti) blocco operatorio Scostamenti eccessivi rispetto all’orario Revisione dell’organizzazione per alcune UO istituzionale per alcune UO (esempio criticità: “giro visite”) Variabilità di comportamenti all’interno Realizzazione di un documento sintetico che del gruppo operatorio. regolamenta l’utilizzo del gruppo operatorio Realizzazione di un documento sintetico che Variazioni Liste Operatorie regolamenta l’utilizzo del gruppo operatorio Eccessivi interventi pianificati ed non Sensibilizzazione e revisione organizzazione interna effettuati per UO
Risultati dell’esperienza pilota Da una parte il progetto pilota ha dimostrato che in numerosi ambiti di attività è possibile ottenere una riduzione degli sprechi. D’altro canto ha evidenziato una serie di possibili “criticità” su cui lavorare per evitare un rallentamento o un arresto del processo di miglioramento continuo: • Scarsa tempestività nell’inserimento dei dati a livello informatico • Problematiche informatiche vissute come surplus di lavoro anziché semplificazione dello stesso • Problemi logistici • Possibile calo di interesse nel tempo se questo non viene supportato (“coaching”)
• Ottenimento “automatico “ dei dati dai flussi correnti, senza necessità di raccolta dati ad hoc • Monitoraggio a distanza dei risultati misurati nella fase pilota • Preparazione di report per presidio e per disciplina • Incontri di discussione dei dati con il personale • Formulazione di nuovi obiettivi
Nuove Azioni di Miglioramento CRITICITÀ SOLUZIONI Problemi logistici : congestione degli Progetto “Recovery Room”: costruzione di una spazi nella fase di risveglio e di stanza per preparazione e risveglio, in grado di monitoraggio post intervento ospitare più pazienti Sensibilizzazione del personale medico ed Problemi di completezza dei dati raccolti infermieristico nel sistema informativo Creazione di Report per singola equipe Revisione dell’elenco dei campi obbligatori Condivisione dell’istruzione operativa Riduzione dei tempi morti Presenza costante di un medico di riferimento (Process Owner) in sala
RISULTATI: 1. PIANIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI 2. TEMPISTICA DEGLI INTERVENTI 3. SCOSTAMENTI TEMPORALI 4. RISPETTO DELL’ORARIO ISTITUZIONALE
Pianificazione degli interventi - 1 • In entrambi i presidi si registra un maggior rispetto di quanto pianificato: gli interventi pianificati e non effettuati si riducono dal 10,2% al 6,8% nel presidio “A” e dal 3,4% al 2,4 nel presidio “B” • Nel presidio “A” la percentuale degli interventi “urgenti” è leggermente in aumento (dal 3,5% al 4,9%) mentre nel presidio “B” è leggermente in riduzione (dal 12,3% al 10,4%) Fase Pilota (2013-2014)
Pianificazione degli interventi - 2 “Rispetto Lista Operatoria” % di modifiche alle liste operatorie Fase Pilota (2013-2014)
Tempistica degli interventi Scostamento (in minuti) tra durata prevista dell’intervento e durata effettiva dell’intervento 45% 2013-4 40% 2014-1 35% Fase Pilota 2014-2 30% 2014-3 25% 2014-4 2015-1 20% 2015-2 15% 2015-3 10% 5% 0% inferiore a -60 da -60 a -30 da -30 a -21 da -20 a -11 da -10 a 0 0 da 0 a 10 da 11 a 20 da 21 a 30 da 31 a 60 superiore a 60 aumento nel tempo della corrispondenza tra durata prevista ed effettiva dell’intervento
Scostamenti Temporali Chiamata Dalla chiamata al Reparto all’ingresso del paziente S1 nel blocco operatorio Ingresso Blocco Dall’ingresso del paziente nel blocco operatorio Inizio S2 all’inizio della presa in carico Presa in carico Dall’inizio della presa in carico alla fine della presa S3 in carico (preparazione del paziente, compresa Fine l’anestesia) Presa in carico Dalla Fine della presa in carico, comprendendo il S4 tempo dell’intervento, la medicazione ed il risveglio, Dimissione fino alla dimissione ed alla chiamata al reparto Chiamata Dalla chiamata al Reparto all’uscita effettiva del S5 paziente nel blocco operatorio Uscita Blocco
Ingresso Inizio Riduzione significativa nel presidio ospedaliero A della Blocco Presa in media dello scostamento S2 rispetto all’analogo carico trimestre dell’anno precedente. Tempo S2 Azione non applicabile nel presidio ospedaliero B Valore medio dello scostamento S2 Confronto con l’analogo trimestre dell’anno precedente, nel presidio osp. A 7,00 6,00 * p
Inizio Fine Riduzione significativa nel presidio ospedaliero A della Presa in Presa in media dello scostamento S3 rispetto all’analogo carico carico trimestre dell’anno precedente. Tempo S3 Azione non applicabile nel presidio ospedaliero B Valore medio dello scostamento S3 Confronto con l’analogo trimestre dell’anno precedente, nel presidio osp. A 40,00 35,00 ** ** ** 30,00 ** 25,00 * p
Inizio Fine Riduzione significativa nel presidio ospedaliero A della Presa in Presa in carico carico media e della variabilità (tra quartili) dello scostamento S3 nelle diverse specialità chirurgiche Tempo S3 Scostamento temporale “Fine presa in carico – Inizio presa in carico” nel Presidio Ospedaliero A [Fase Pilota] Disciplina Media Min Q1 Mediana Q3 Max Q3-Q1 Chir. Vasc 54 30 40 52 72 75 32 P R Chirurgia 36 5 15 25 40 195 25 I Oculistica 46 10 30 30 60 220 30 M Ortopedia 51 7 45 50 60 105 15 A Urologia 42 15 30 30 40 90 10 Disciplina Media Min Q1 Mediana Q3 Max Q3-Q1 Chir. Vasc 41 35 40 45 50 65 10 D Chirurgia 38 30 35 45 50 70 15 O Oculistica 37 20 30 30 45 60 15 P Ortopedia 39 30 40 45 60 75 20 O Urologia 32 20 25 30 35 45 10
Fine Dimissione Riduzione significativa della media dello Presa in Chiamata carico scostamento S4 rispetto all’analogo trimestre dell’anno precedente Tempo S4 Valore medio dello scostamento S4 Confronto con l’analogo trimestre dell’anno precedente - 12,4% - 20,7% - 24,1% -25,6% 80 * 70 ** 60 ** ** 50 * p
Fine Dimissione Riduzione significativa della media dello Presa in Chiamata carico scostamento S4 rispetto all’analogo trimestre dell’anno precedente, in entrambi i presidi Tempo S4 Valore medio dello scostamento S4 Confronto con l’analogo trimestre dell’anno precedente 100 Presidio Osp. A 90 Presidio Osp. B 80 * 70 ** 60 ** ** ** ** 50 ** * p
Attività delle sale operatorie coinvolte nel progetto: Case Mix 30,0% Interventi di Chirurgia Generale 25,0% Procedure anestesiologiche Interventi ORL 20,0% Oculistica 15,0% Urologia Ortopedia 10,0% Ginecologia ed Ostetricia Chirurgia vascolare 5,0% Odontoiatria di comunità 0,0% 2013-4 2014-1 2014-2 2014-3 2014-4 2015-1 2015-2 2015-3 Nel corso del progetto non ci sono state sostanziali variazioni del case mix
Fine Dimissione Riduzione significativa della media dello scostamento Presa in Chiamata S4 rispetto all’analogo trimestre dell’anno precedente, carico anche considerando solo medicazione e risveglio Tempo S4 Valore medio dello scostamento S4 (esclusa durata intervento) Confronto con l’analogo trimestre dell’anno precedente 45 - 9,7% - 12,3% - 14,6% -8,7% 40 35 ** ** * 30 ** 25 * p
Fine Dimission Riduzione significativa della media dello scostamento Presa in e S4 rispetto all’analogo trimestre dell’anno precedente, carico Chiamata anche considerando solo medicazione e risveglio solo Tempo S4 in un presidio. Nell’altro necessità di nuova sala risvegli Valore medio dello scostamento S4 (esclusa durata intervento) Confronto con l’analogo trimestre dell’anno precedente 60,0 Presidio Osp. A Presidio Osp. B ** 50,0 40,0 30,0 * p
Presidio Osp. A Costruzione di una RECOVERY ROOM
Dimissione Uscita Riduzione significativa della media dello Chiamata Blocco scostamento S5 rispetto all’analogo trimestre Tempo S5 dell’anno precedente Valore medio dello scostamento S5 Confronto con l’analogo trimestre dell’anno precedente 8 6 * ** ** 4 2 * p
Dimissione Uscita Riduzione significativa della media dello Chiamata Blocco scostamento S5 rispetto all’analogo trimestre Tempo S5 dell’anno precedente all’Ospedale S.Antonio Valore medio dello scostamento S5 Confronto con l’analogo trimestre dell’anno precedente 15 Presidio Osp. A Presidio Osp. B 12 9 ** * p
Rispetto dell’orario istituzionale Delta rispetto all’orario istituzionale nel Presidio Ospedaliero A Si è passati da 118 “difetti” (oltre le 09.00 a.m.) a 22 “difetti” (oltre le 09.00 a.m.) Presidio Osp. A 140 120 100 80 60 40 20 0 prima dopo Fase Pilota (2013-2014)
Numero di interventi per Blocco Operatorio nel primo semestre dell’anno (2012-2015)
Somma delle ore di “Sforamento” per gli interventi programmati rispetto all’orario istituzionale Ore 40000 Sala A 35000 Sala B Sala C 30000 Sala D 25000 Sala E Sala F 20000 Sala G 15000 Sala AA Sala BB 10000 Sala CC 5000 Sala DD Totale 0 complessivo 2014-1 2014-2 2014-3 2014-4 2015-1 2015-2 2015-3 Trimestre
CONCLUSIONI: • I dati preliminari evidenziano come sia possibile applicare in ambiente sanitario, modelli per il miglioramento della qualità desunti da altri campi, come quello industriale • La fase pilota ha dimostrato il potenziale miglioramento di tutte le aree di criticità evidenziate inizialmente • I dati preliminari, relativi alla continuazione dello studio, sembrano evidenziare: • Riduzione della variabilità tra discipline e presidi ospedalieri • Aumento della produttività delle sale operatorie • Riduzione degli scostamenti medi nelle fasi in cui sono state implementate azioni correttive
Grazie per l’attenzione…
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