IL MACINAGIOCHI - Liberi di Educare
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APRILE 2015 NEWSLETTER IL MACINAGIOCHI INSIEME È PIÙ BELLO I bambini hanno bisogno di giocare insieme e fare attività. Per questo è nato il Ma- editoriale cinagiochi: un momento in cui i nostri alunni dell’infanzia e della primaria possono rimanere a scuola dopo le ore di lezione per fare attività divertenti anziché ritrovarsi a casa soli o affidati a chi può occuparsene fino a che non tornano i genitori. Un mo- mento proficuo e divertente, in cui possono stare insieme, in un ambiente che cono- scono e amano, e svolgere attività piacevoli e costruttive, sperimentarsi in movimen- ti e giochi insieme ad altri coetanei e vivere la giornata in modo pieno fino in fondo. Il tutto nello spirito aggregativo delle nostre scuole, che si impegnano a costituire una comunità educante capace di coinvolgere tutti gli attori, con al centro i bambini. Visto il successo di quest’anno, dal prossimo sono previste ore di attività ludiche con insegnanti madrelingua inglese, per supportare anche nel pomeriggio l’intenso programma di bilinguismo che le nostre scuole stanno adottando. Siamo convinti che il percorso per accompagnare i nostri bambini nel cammino di crescita sia fatto di tante piccole tessere di attenzione: il Macinagiochi si sta rivelan- do una esperienza molto positiva in questo senso.
APRILE 2015 NEWSLETTER GRANDI MINIOLIMPIADI UN MOMENTO DI SPORT INSIEME Sono la grande festa dello sport per la no- appuntamento con... stra rete di scuole. Le Miniolimpiadi sono un appuntamento che ormai da cinque anni rallegra la primavera dei bambini del- le classi quarte della scuola primaria e delle loro famiglie. Una giornata di divertimen- to e movimento insieme, per condividere la gioia di partecipare a giochi e gare con passione. Le Miniolimpiadi sono da sempre il momento apicale del percorso che viene proposto ai bambini con il nome “Cresce- re in movimento”: un progetto specifico che sottolinea come per noi l’attività fisica non sia secondaria, ma finalizzata a una completezza e armonia della crescita. Si diventa grandi conoscendo il proprio cor- po, imparando a sfidarlo nei movimenti più complessi e anche a conoscerne i limiti, ac- cettandoli con allegria. Il senso dello sport per noi è questo: un modo di crescere in- sieme, costruendo un percorso articolato fatto di stimoli che arrivano da ogni parte della realtà. Lo sport per noi non è compe- tizione sfrenata, ma gioco, condivisione, è quel fare squadra inclusivo che ci aiuta ad arrivare lontano. Le Miniolimpiadi sono il suggello di questa esperienza: per questo ci piace che anche i genitori partecipino, con il tifo ma anche gareggiando accanto ai propri figli. Il 30 aprile, a città di Castello, tutto il giorno insieme. Vi aspettiamo!
APRILE 2015 NEWSLETTER FISICA AL TIMONE Mercoledì 15 aprile i ragazzi della classe I della scuola secondaria di I grado la vita delle nostre scuole dell’istituto San Giuseppe, insieme alla loro insegnante di matematica e scien- ze prof. Elena Lucarelli e alla preside Lucia Rossi, hanno vissuto un’esperienza memorabile pensata come introduzione ai fondamentali concetti della fisica: hanno appreso infatti la fisica…andando in barca a vela! Il progetto – svoltosi nell’arco dell’intera giornata presso il Parco dei Renai di Signa – si è proposto di illustrare, in modo pratico e descrittivo, i principali fondamenti fisici alla base del più antico mezzo di trasporto sull’acqua. Tra i temi trattati ci sono infatti stati: le forze in gioco per l’equilibrio statico e dinamico della barca, la portanza delle vele, la resistenza idrodinamica dello scafo e della chiglia, gli effetti del timone e molto altro. Ma perché proporre ai ragazzi questo tipo di didattica? Lo abbiamo chiesto alla prof. Lucarelli, ideatrice ed organizzatrice della proposta. “In primo luogo potrei citare quello che suggeriscono le Indicazioni Nazionali e cioè che è necessario oggi, per favorire l’acquisizione delle competenze, far fare ai ragazzi esperienze di manipolazione, esplorazione, osservazione: in una parola favorirne la naturale curiosità. Ma quello che ci ha mosso è molto di più. Da un lato infatti è chiaro che a questa età i ragazzi non possono comprendere i concetti fondamentali della fisica perché non hanno i concetti matematici base che gli permetterebbero di farlo. L’idea è quindi che facciano una esperienza reale che gli avvicini a comprendere questi concetti, definiamoli difficili, che poi approfondiranno negli anni di studio successivi, in maniera via via sempre più precisa, soprattutto per chi poi svolgerà percorsi universitari in ambito scien- tifico-matematico. Dall’altro è un esempio della dinamica delle scienze speri- mentali: c’è un tale che ha una domanda di fronte ad un fenomeno – la luce , la pioggia, i terremoti –, osserva il fenomeno e poi solo in seguito arriva a creare un modello matematico. Le formule difficili di una teoria nascono da un’ osser- vazione attenta della realtà e dei fenomeni, anche per noi adulti è importante ricordarlo! Fare un’ esperienza di questo tipo aiuta quindi a guardare la realtà e di fronte alla realtà farsi le domande, che poi porteranno fino alla modellizzazio- ne matematica”. La professoressa ci pensa un poco su e poi aggiunge: “C’è però dell’altro. Una caratteristica delle nostre scuole è quella di essere luoghi dove si impara anche che l’apprendimento avviene all’interno di una comunità educan- te che è fondamentale per i bambini e i ragazzi. La socialità oggi è demandata
APRILE 2015 NEWSLETTER sempre più ad un livello da social network, si chatta, si vive in una realtà virtua- le. Passare una giornata all’aria aperta, nella natura, mangiare insieme ai propri docenti in un prato, dopo aver condiviso con loro anche un giro in barca, dice che la socialità può essere altro da quello che abbiamo in mente di solito, che la scuola può essere anche altro”. Infatti per i Greci la scuola – scholé – era il luogo della libertà e della identità, così come desideriamo che lo sia ancora anche per noi di Liberi di educare.
APRILE 2015 NEWSLETTER I CERCATORI DELLE PAGINE PERDUTE ADULTI proposte di lettura De Wohl L., Giovanna la fanciulla guerriera BUR, 2015 € 11,00 pp. 200 È dedicato a Giovanna D’Arco l’ultimo libro da poco pubblicato in BUR di De Wohl, narratore fecondo di vite di santi – Paolo, Caterina da Siena, Benedetto, Tommaso d’Aquino, Francesco – e di biografie di personaggi storici – Attila, Don Giovanni d’Austria –. Forse nel più snello dei suoi romanzi De Wohl racconta la storia di Giovanna sot- tolineando il fatto che un’adolescente senza cultura e senza formazione è potuta arrivare ad incontrare il Delfino di Francia, a convincere i notabili del paese della sua missione, a guidare un esercito con intuizione militare e carisma, perché affidata a Dio solo, con una fede piena di ragione nelle “voci” che fin da quando aveva tredici anni avevano iniziato a parlarle. Poco spazio per sé, tutto lo spazio per quel Signore che – anticipandole di non aver paura – le chiederà di dare tutto. E Giovanna, con semplicità e piena di fiducia, seguirà le indicazioni di Dio fin sul rogo del suo martirio. RAGAZZI Stevenson R.L., La freccia nera. Una storia delle due rose Salani, 2006 € 10,00 pp.253 Un libro che continua ad appassionare nuove generazioni di lettori questo di Ste- venson, nel quale si succedono battaglie, viaggi, agnizioni, amori, che hanno per protagonista – con sullo sfondo l’Inghilterra del XV secolo durante le prime fasi della Guerra delle due rose – il giovane Dick, un adolescente che inizialmente viene dise- gnato dall’autore come ottuso ed anche un poco brutale ma che finirà per diventare un uomo ed un impavido condottiero. Una scrittura felice e scorrevole per un’epica vicenda senza età. Età di lettura: da 11/12 anni Disponibile anche in ebook BAMBINI Strauss B.-D’Altan P., Spartaco Laterza, 2014 € 18,00 pp. 60 ill. Un bellissimo libro, illustrato da Paolo D’Altan, che offre ai ragazzi della scuola pri- maria una narrazione scorrevole e semplice ma attenta e storicamente valida, della Terza guerra servile, la rivolta degli schiavi capeggiata da Spartaco tra il 73 e il 71 a.C., terminata con la vittoria dell’esercito romano guidato da Crasso. Narrata a un gruppo di bambini, figli di schiavi, in una sera d’estate dallo schiavo Publipor, il racconto de- gli eventi si sussegue preciso e incalzante, descrivendo la vita dei gladiatori, l’inizio della ribellione, le prime grandi vittorie, le fughe lungo lo stivale, fino all’estremo sud, l’ingrossarsi dell’esercito, le divisioni e l’estremo tentativo di fuggire in Africa. Nessuno come Spartaco seppe tenere in scacco Roma, nessuno come lui e i suoi amici tentò mai di ribellarsi con così grande forza, spinto dal desiderio della libertà. Età di lettura: da 8/9 anni
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