GIUNTA PROVINCIALE DI TORINO - Provincia di Torino

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GIUNTA PROVINCIALE DI TORINO
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Verbale n.    19

Adunanza      21 aprile 2009

OGGETTO: INIZIATIVA DI SOSTEGNO ALLE FILIERE DELLE BIOTECNOLOGIE E
         DEL BIOMEDICALE DEL CANAVESE. APPROVAZIONE.

Protocollo: 542 – 16571/2009

Sotto la presidenza del dott. ANTONIO SAITTA si è riunita la Giunta Provinciale,
regolarmente convocata, nella Sala Stucchi, con l'intervento degli Assessori: SERGIO
BISACCA, FRANCO CAMPIA, VALTER GIULIANO, CINZIA CONDELLO,
UMBERTO D’OTTAVIO, ANGELA MASSAGLIA, GIOVANNI OSSOLA, DORINO
PIRAS, ALESSANDRA SPERANZA, AURORA TESIO, CARLO CHIAMA, GIORGIO
GIANI, SALVATORE RAO e con la partecipazione del Segretario Generale BENEDETTO
BUSCAINO.

Il Presidente, riconosciuta legale l'adunanza, dichiara aperta la seduta.

A relazione dell’Assessore Chiama.

Premesso che

il Bioindustry Park Canavese, sito in Colleretto Giacosa, è un Parco scientifico a orientamen-
to bioindustriale e biotecnologico, operativo dal 1998.
Il Parco scientifico promuove e sviluppa ricerche nel campo delle scienze della vita,
collegando la ricerca universitaria al mondo delle imprese, con l’obiettivo di favorire la
nascita e la crescita di aziende innovative. Offre opportunità di insediamento, laboratori di
ricerca e servizi di consulenza specialistica, quali check-up aziendali, analisi di fattibilità e
trasferimento tecnologico.
La conduzione delle attività del Bioindustry Park Canavese e l’affiancamento delle attività di
imprese ed enti insediati nel Parco scientifico sono a cura della Bioindustry Park Canavese
(BiPCa) S.p.A., soggetto gestore del Parco.
BiPCa è una Società per Azioni nella cui compagine sociale sono presenti le seguenti
organizzazioni pubbliche ed imprese: Finpiemonte S.p.A., Provincia di Torino, Istituto di
Ricerca Cesare Serono S.p.A., RBM S.p.A., Telecom Italia S.p.A., Bioline Diagnostici s.r.l.,
Confindustria Canavese, Confindustria Piemonte, Bracco Imaging S.p.A., Camera di
Commercio di Torino.
BiPCa coordina direttamente la realizzazione degli investimenti e la gestione degli impianti
tecnici, affianca le imprese insediate nella realizzazione di progetti di ricerca, interventi di
supporto per lo start-up e spin-off, attraverso l'erogazione di servizi di supporto avanzato.
La descrizione della struttura, del profilo e delle attività del Bioindustry Park Canavese è
descritta nel documento allegato alla presente deliberazione sotto la lettera “A” per farne
parte integrante e sostanziale.

In Piemonte i parchi scientifici e tecnologici sono 5 di cui 3 – il Bioindustry Park Canavese,
l’Environment Park e il Virtual Reality e Multimedia Park – si trovano in provincia di
Torino. Pur costituendo realtà diversificate tra loro, questi parchi condividono la caratteristica
di essere sorti in aree a declino industriale, rilanciate dal punto di vista socio-economico
anche grazie al contribuito dato da queste nuove strutture.
Il caso del Bioindustry Park Canavese si inserisce in questo contesto: infatti, con la politica
per gli insediamenti produttivi attuata a partire dagli anni Novanta, gli Enti Locali hanno
contrastato il processo di deindustrializzazione dell’area eporediese, favorendo gli
investimenti a carattere innovativo, in particolare quelli legati al settore delle tecnologie
legate alle scienze della vita, e creando le premesse per rendere l’area attrattiva di nuovi
investimenti con alti potenziali di crescita. Nello specifico il Bioindustry Park Canavese ha
trovato sede presso l’ex area industriale “Ribes” di Colleretto Giacosa. Nel decennio
1998/2007 il Parco scientifico ha avuto una crescita considerevole in termini sia di aziende
insediate, sia di addetti: ad oggi nel comprensorio del Bioindustry Park Canavese sono
presenti numerose imprese, con oltre 650 occupati totali, di cui il comparto delle
biotecnologie concorre per 35 aziende (di cui 18 di nuova costituzione ) e oltre 550 addetti
(nel 1998 i dati relativi a quest’ultimo settore erano di 3 realtà imprenditoriali e 150
occupati).

Il comparto delle scienze della vita, e soprattutto le biotecnologie ma anche il settore
biomedicale, è costituito da insiemi di piattaforme tecnologiche multidisciplinari e scoperte
scientifiche che, di volta in volta, si possono combinare in modo diverso ed innovativo. I
settori di interesse spaziano dal farmaceutico al biomedicale, all’informatico, all’agro-
alimentare, al veterinario, al cosmetico, all’ambientale, ai processi industriali. Caratteristica
generale del comparto è che tali filiere produttive possiedono la capacità di integrarsi tra di
loro, svolgendo il ruolo di volano di sviluppo, economico e tecnologico, per altri settori
industriali.
Le filiere produttive legate alle scienze della vita rappresentano inoltre uno degli aspetti del
cosiddetto “triangolo dello sviluppo” formato dalle scienze dell’informazione, dalle
nanotecnologie e dalle scienze della vita. Anche le cosiddette tecnologie biomedicali e le
applicazioni specializzate di tool informatici, nonché l’utilizzo di tecnologie nanotech e
legate a nuovi materiali possono costituire tasselli fondamentali che sono legati direttamente
ed indirettamente alle scienze della vita.
Da tali considerazioni consegue che le filiere produttive sopra richiamate sono generalmente
considerate strategiche per lo sviluppo socio-economico globale, in particolare per le aree di
tradizionale industrializzazione che riscontrano la necessità di una trasformazione della
propria economia verso una “economia della conoscenza”. Il settore è caratterizzato dalla
presenza di centri di ricerca, piccole e medie imprese innovative, fornitori di servizi e grandi
imprese multinazionali. In questo contesto la presenza di piccole imprese innovative è non
solo un indicatore di sviluppo ma un fattore critico di successo.

La realtà torinese nei settori delle biotecnologie e biomedicale è una tra le più interessanti fra
quelle italiane, in quanto contraddistinta da una significativa presenza di aziende e da una
rete di centri di ricerca e di supporto all’innovazione ed al trasferimento tecnologico di cui il
Bioindustry Park Canavese è un soggetto strategico. Le ultime analisi del settore (cfr
Blossom & Company – assobiotech 2009) confermano che la provincia di Torino ospita il
24% delle start-up biotech italiane, il 18% del totale è ospitato da Bioindustry Park
Canavese.) Il comparto torinese delle biotecnologie è potenzialmente in grado di crescere,
fornendo un importante contributo all’economia ed alla società locale. Il settore peraltro si
configura come basato in modo imprescindibile su stretti rapporti fra sistema imprenditoriale,
mondo accademico e della ricerca, Istituzioni.
L’azione del Bioindustry Park Canavese può fungere da catalizzatore nel processo di
identificazione, sviluppo e sfruttamento dei risultati della ricerca nei campi legati alle
biotecnologie, ponendosi in tal senso come elemento positivo per lo sviluppo economico del
territorio.

Premesso inoltre che

il sostegno alla ricerca e all’innovazione nei settori tecnologicamente d’avanguardia è al
centro degli obiettivi economici promossi dall’Unione Europea; la comunicazione della
Commissione Europea 2006/C 502 “Mettere in pratica la conoscenza: un'ampia strategia
dell'innovazione per l'UE” sottolinea la centralità del concetto di “cluster” nelle politiche di
innovazione ed il loro sostegno da parte degli strumenti comunitari, privilegiando un
approccio basato su forti aggregazioni di imprese e centri di competenza ad alta innovazione,
che si concentrano su base regionale in un medesimo territorio, generando un rafforzamento
delle performances economiche e tecnologiche.

La Disciplina comunitaria in materia di aiuti di stato a favore di ricerca, sviluppo e
innovazione adottata con comunicazione della Commissione Europea 2006/C 323/01
individua in proposito lo strumento dei “Poli di innovazione”, definiti come “raggruppamenti
di imprese indipendenti –“start up” innovatrici, piccole, medie e grandi imprese nonché
organismi di ricerca – attivi in un particolare settore o regione e destinati a stimolare l’attività
innovativa incoraggiando l’interazione intensiva, l’uso in comune di installazioni e lo
scambio di conoscenze ed esperienze nonché contribuendo in maniera effettiva al
trasferimento di tecnologie, alla messa in rete ed alla diffusione delle informazioni tra le
imprese che costituiscono il Polo”.

Tale definizione è ripresa dal Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 27 marzo
2008, n. 87, “Regolamento di istituzione di un regime di aiuto a favore delle attività di
ricerca, sviluppo e innovazione, ai sensi dell'articolo 1, comma 845, della legge 27 dicembre
2006, n. 296”. Questo Decreto istituisce un regime di aiuto nazionale notificato alla
Commissione europea ed autorizzato dalla stessa con decisione del 12 dicembre 2007 (aiuto
di Stato n. N 302/2007) utilizzabile anche dalle amministrazioni provinciali a copertura degli
aiuti da esse concessi e rientranti nel suo campo di applicazione.
Il suddetto Decreto e la decisione della Commissione europea prevedono la possibilità di
concedere aiuti al funzionamento per l'animazione dei poli al soggetto giuridico che assume
la gestione del Polo (soggetto gestore) relativamente ai costi di personale ed alle spese
amministrative inerenti le seguenti attività:
a) marketing per attrarre nuove imprese nel Polo;
b) gestione delle installazioni del Polo ad accesso aperto;
c) organizzazione di programmi di formazione, seminari e conferenze per facilitare la
condivisione delle conoscenze e il lavoro in rete tra i membri del Polo.

Ai sensi della Circolare Ministero dello Sviluppo Economico, n. 4390 del 27 giugno 2008
(GURI 4 luglio 2008, n. 155), le amministrazioni provinciali possono attivare l’utilizzo del
regime nazionale di aiuti, ma la concessione degli stessi da parte di amministrazioni e altri
soggetti diversi dal Ministero dello Sviluppo Economico è subordinata all’espletamento di
una procedura che prevede una comunicazione della Provincia al ministero stesso ed il
ricevimento di apposita notificazione da parte di quest’ultimo.

Ritenuto che
il Bioindustry Park Canavese, con le sue imprese e così come descritto precedentemente e nel
documento allegato alla presente deliberazione sotto la lettera “A”, per farne parte integrante
e sostanziale, rappresenti a tutti gli effetti e di fatto un “Polo di innovazione” ai sensi della
Disciplina comunitaria in materia di aiuti di stato a favore di ricerca, sviluppo e innovazione
e del D.M. 27 marzo 2008, n. 87, in quanto struttura del tutto coerente con la definizione
sopra fornita.

Ritenuto peraltro che

Il Bioindustry Park Canavese potrà nel prossimo futuro sviluppare le sue attività per giungere
ad una migliore definizione delle stesse, in quanto Polo di Innovazione. La condivisione fra
le organizzazioni insediate nel Bioindustry Park Canavese di obiettivi comuni e modalità di
collaborazione all’interno del Polo, oltre al riconoscimento di un soggetto gestore dello
stesso, consentirà un migliore scambio di conoscenze ed esperienze, ed una più significativa
capacità di lavoro comune.

Tenuto altresì conto che

finalità fondamentali per la Provincia di Torino sono il mantenimento, il re-insediamento e lo
sviluppo nel territorio provinciale di realtà produttive dinamiche, capaci di garantire adeguati
livelli occupazionali; inoltre il supporto, in sinergia con le Istituzioni Universitarie, e la
diffusione capillare sul territorio delle attività di ricerca, in particolare a sostegno
dell’innovazione e del trasferimento tecnologico sono di importanza strategica per l’Ente.

La Provincia di Torino partecipa alle attività intraprese dal Bioindustry Park Canavese rivolte
al sostegno alla creazione di imprese ad alto contenuto tecnologico, in sinergia con quelle del
progetto MIP – Mettersi in Proprio per il sostegno alle imprenditorialità, realizzato
nell'ambito delle iniziative previste dal Programma Operativo Regione Piemonte del Fondo
Sociale Europeo Por 2007-2013, attività “percorsi integrati per la creazione d’impresa”.

Le attività svolte dal Bioindustry Park Canavese sono complementari rispetto agli obiettivi di
sviluppo locale che la Provincia si pone per l’area canavesana. Significativo proprio in tal
senso è ruolo che il Bioindustry Park Canavese sta svolgendo nell’implementazione di due
importanti iniziative prioritarie per l’Ente: l’attrazione di un nuovo investimento produttivo
nel Comune di Colleretto Giacosa sinergico agli insediamenti già realizzati all'interno del
Parco quale quello del centro ricerche di Bracco Imaging, e l’attuazione del Piano strategico
del Canavese, in particolare della linea strategica “rafforzamento di un sistema territoriale
innovativo” nell’ambito dell’asse dedicato al comparto delle nano e bio tecnologie.

La linea strategica prevede espressamente fra le azioni “il supporto ad iniziative strategiche
di ricerca e di rafforzamento dei Centri già esistenti in Canavese”. Infine il ruolo centrale del
Bioindustry Park Canavese per la definizione di un nuovo modello di sviluppo condiviso dal
territorio è stato sancito anche dal Programma Territoriale Integrato “Canavese Business
Park”.

Le piccole e medie imprese del settore delle scienze della vita, soprattutto se di recente
costituzione, sono caratterizzate da difficoltà di crescita, che comprendono anche la difficoltà
nell’inserimento di giovani ricercatori. I processi di diffusione delle innovazioni avvengono
in modo significativo attraverso la presenza di ricercatori in impresa, offrendo alle imprese
opportunità di accesso a conoscenze e tecnologie prima non disponibili. D’altra parte la
realizzazione di un’esperienza di ricerca presso un’impresa può rappresentare un importante
momento di formazione e crescita professionale per un giovane ricercatore.
Rilevata, per i motivi sinora espressi, l’opportunità di realizzare un’iniziativa denominata
“sostegno delle filiere delle biotecnologie e biomedicale” che, tenendo conto delle peculiari
caratteristiche del Polo di innovazione rappresentato dal Bioindustry Park Canavese, si ponga
la finalità di incrementare le seguenti attività e per i seguenti importi relativi a due categorie
di aiuti:

1) Aiuti al Polo di innovazione.
Gli aiuti al Polo di innovazione saranno concessi conformemente a quanto previsto dal
Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 27 marzo, n. 87 e dalla decisione della
Commissione C (2007) 6461 del 27 dicembre 2007, relativa all'aiuto n. N 302/2007. In
particolare, verranno concessi aiuti al funzionamento per gli importi seguenti:
a.      Euro 300.000,00 per supportare e valorizzare le strutture già esistenti, sostenendo le
spese di gestione delle installazioni del Polo ad accesso aperto e l’organizzazione di
programmi di formazione, seminari e conferenze per facilitare la condivisione delle
conoscenze e il lavoro in rete tra i membri del polo;
b.      Euro 50.000,00 per le spese di marketing volte ad attirare nuove imprese nel Polo,
anche attraverso la realizzazione di specifiche iniziative volte ad individuare e strutturare
nuove idee imprenditoriali in una fase di pre-incubazione.
Gli aiuti verranno concessi al soggetto gestore del Polo di innovazione, previa la
presentazione alla Provincia di Torino di un progetto di definizione e sviluppo delle attività
del Polo che ne identifichi gli obiettivi principali, le modalità di collaborazione fra i soggetti
partecipanti, le modalità di inserimento di nuove imprese e organismi di ricerca, il soggetto
gestore. Si ritiene che tale progetto dovrà coinvolgere la maggioranza dei soggetti ad oggi
operanti nel comprensorio del Bioindustry Park Canavese e dovrà assumere una forma che
garantisca la condivisione degli obiettivi tra le imprese partecipanti, un coinvolgimento delle
stesse alle attività del polo e la stabilità del polo per una durata almeno pari a quella per la
quale si concedono gli aiuti.

2) Aiuti volti al miglioramento della capacità competitiva e di innovazione delle piccole
e medie imprese del settore, aventi sede operativa nel territorio della provincia di
Torino.
Tali aiuti verranno concessi per l’importo di Euro 200.000,00 al fine di sostenere
l’inserimento di giovani ricercatori in impresa, attraverso apposito bando con modalità “a
sportello”. Detti aiuti saranno concessi nel rispetto del Regolamento (CE) n. 1998/2006 della
Commissione del 15 dicembre 2006 relativo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato
CE agli aiuti d’importanza minore (“de minimis”) (GU n. L 379 del 28.12.2006) oppure di un
regime di aiuto notificato ed autorizzato dalla Commissione (si cita a titolo di esempio quello
relativo agli aiuti temporanei per far fronte alla crisi economica disciplinati al punto 4.2.2
della Comunicazione della Commissione — Quadro di riferimento temporaneo comunitario
per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell'accesso al finanziamento nell'attuale situazione
di crisi finanziaria ed economica (GU n. C 16 del 22.01.2009). L’atto di concessione degli
aiuti menzionerà la base giuridica a copertura del finanziamento per quanto riguarda la
legittimità degli aiuti e per quanto riguarda le regole comunitarie in materia di aiuti di Stato.
Per le imprese che rispondono anche ai requisiti per essere qualificate come “nuove imprese
innovative”, gli aiuti potranno altresì essere concessi nel rispetto del Regolamento (CE) n.
800/2008, in particolare l’articolo 35 (“aiuti a nuove imprese innovative”).

L’aiuto consiste in una attività di sostegno all’inserimento di ricercatori, che dovrà rispettare
le seguenti caratteristiche:
a.          essere rivolta a tutte le piccole e medie imprese (PMI), come definite nell’allegato
I del Regolamento (CE) n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008, che dichiara
alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato comune in applicazione degli articoli 87 e
88 del trattato (Regolamento generale di esenzione per categoria) (GU n. L 214 del
9.08.2008), che
    •      svolgano la propria attività nel territorio della provincia di Torino e nei settori delle
           biotecnologie e biomedicale, riportando una specifica indicazione in tal senso nel
           proprio oggetto sociale;
    •      siano state costituite posteriormente al 1998;
    •      presentino un rapporto tra costi di ricerca e sviluppo e costi totali aziendali
           superiore al 30%;
    •      comprendano un numero addetti (dipendenti, lavoratori a progetto e soci lavoratori)
           dedicato alla ricerca e sviluppo superiore al 50% del totale. Il rapporto andrà
           calcolato considerando personale dedicato alla ricerca e sviluppo quello dedicato
           - alla ricerca industriale e pre-competitiva;
           - allo sviluppo dei processi produttivi;
           - allo sviluppo di prodotto;
           - al controllo qualità;
           - alle attività regolatorie;
           - al business development.
b.           supportare l’inserimento per un anno di un giovane ricercatore presso un’impresa
come definita alla lettera a), attraverso la concessione di un contributo a fondo perduto alla
stessa pari ad Euro 20.000,00. Il contributo dovrà rappresentare al massimo l’80% dei costi
salariali relativi al ricercatore inserito nell’impresa beneficiaria tramite stage o contratto di
lavoro dipendente, di qualunque tipologia, e sarà erogato in un’unica soluzione al termine
dell’anno di lavoro a fronte di adeguata rendicontazione;
c.           il ricercatore inserito nell’impresa sarà scelto dall’impresa beneficiaria, in base ad
un adeguato curriculum vitae; non potrà avere più di 32 anni, ed avere conseguito una laurea
in una delle seguenti discipline: biologia, biotecnologie, chimica, chimica farmaceutica,
chimica industriale, medicina.
d.           il ricercatore inserito nell’impresa non potrà essere coniuge, parente in linea retta,
fratello o sorella del titolare o dei soci dell’impresa beneficiaria del contributo;
e.           ciascuna impresa che presenterà domanda potrà ricevere il sostegno per
l’inserimento di non più di due giovani ricercatori;
f.           l’attività di presentazione delle domande di contributo sarà effettuata con
procedura “a sportello”, aperta successivamente ad adeguata informazione data all’iniziativa
da parte della Provincia di Torino. Le domande di contributo saranno ammesse, qualora le
imprese ed i candidati siano in possesso delle caratteristiche richieste, in base alla data di
presentazione della domanda;
g.           il Servizio Programmazione attività produttive e concertazione territoriale della
Provincia di Torino curerà la predisposizione di adeguata modulistica per la presentazione
delle domande e ne seguirà tutto l’iter, sino all’erogazione del contributo; lo stesso dovrà
svolgere un’attività di monitoraggio dell’iniziativa e di controllo sulle imprese beneficiarie,
anche attraverso controlli effettuati “a campione”.

Considerato che, in linea con le modalità previste dal D. Lgs. del 31 marzo 1998, n. 123, per
le attività dell’iniziativa che coinvolgono il Bioindustry Park del Canavese ricorrono gli
obiettivi di sviluppo territoriale e settoriale, così come previsto dall’articolo 6 del citato D.
Lgs. Tali obiettivi consentono di avvalersi, secondo le modalità previste, della procedura
negoziale per la concessione di interventi di sostegno pubblico per lo sviluppo delle attività
produttive.

Considerato che il già ricordato Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 27 marzo
2008, n. 87 e la citata decisione della Commissione europea di autorizzazione del regime
nazionale di aiuti prevedono che gli aiuti al funzionamento per l'animazione dei poli di
innovazione possano essere concessi per una durata limitata di cinque anni se l'aiuto è
decrescente. L'intensità può ammontare al 100% il primo anno, ma deve diminuire fino ad
arrivare a zero entro la fine del quinto anno. Nel caso di aiuti non decrescenti, la durata è
limitata a cinque anni e l'intensità non deve superare il 50% dei costi ammissibili. Gli aiuti
per l'animazione dei poli possono essere eventualmente concessi per un periodo più lungo
non superiore a 10 anni.

Ritenuto in tal senso coerente con gli obiettivi della Provincia di Torino sopra ricordati
prevedere un aiuto con intensità dell’80% rispetto alle spese ammissibili sostenute nei primi
due anni.

Visto che la Relazione previsionale e programmatica 2009-2011, approvata con deliberazione
del Consiglio provinciale prot. n. 54477/2008, al programma 44, individua espressamente
quale prioritario strumento d’azione la valorizzazione ed il sostegno delle realtà industriali
dinamiche capaci di garantire adeguati livelli occupazionali nonché i progetti che mirano a
rafforzare gli aspetti di sistema di filiere significative per la realtà economica locale;

Considerato pertanto opportuno stanziare l’importo di Euro 550.000,00 a sostegno dell’ini-
ziativa sopradescritta.

Dato atto che con propria deliberazione prot. n. 1739-546942 del 29/12/2006 si approvava il
progetto Prov-int e si stanziavano le relative risorse al fine di aiutare le piccole e medie
imprese (PMI) a internazionalizzarsi attraverso l’inserimento di giovani laureate e laureati
supportati da borse di studio della durata di 12 mesi e con determinazioni prot. n. 127-180616
del 25/08/2003 e n. 78-69601 del 01/04/2004 e 112-128254 del 07/05/2004 si stanziavano gli
importi necessari per i progetti di internazionalizzazione Ies – Ies tutor – Ies Pia.

Dato atto che i progetti sostenuti con le risorse a tale fine stanziate mediante i sopra citati atti
sono stati interamente realizzati e si sono concluse le attività di rendicontazione e pagamento
di quanto previsto e pertanto le risorse residue per un importo totale di Euro 367.204,65 - di
cui Euro 88.452,65 al cap. 9581 intervento 1090203 residui del bilancio 2003 (num. mov.
704556, 709010) Euro 121.210,38 al cap. 9581 intervento 1090203 residui del bilancio 2003
(num. mov. 749237, 759932) Euro 157.541,62 al cap.12356 intervento 1090203 residui del
bilancio 2006 (num. mov. 938536) devono essere destinate al territorio a sostegno di
iniziative che favoriscano processi di internazionalizzazione delle neo-imprese incubate nel
parco e sostegno mediante borse di studio per i giovani ricercatori.

Dato atto che l’importo di Euro 550.000,00 = trova copertura nel seguente modo:
Euro 88.452,65 al cap. 9581 intervento 1090203 residui del bilancio 2003
Euro 121.210,38 al cap. 9581 intervento 1090203 residui del bilancio 2003
Euro 157.541,62 al cap.12356 intervento 1090203 residui del bilancio 2006
Euro 23.160,77 al cap. 13364 del Peg 2009 intervento 1090203 bilancio 2009
Euro 159.634,58 al cap. 13314 del Peg 2009 Intervento 1090205 bilancio 2009.

Dato atto che l’importo di euro 40.365,42 sarà reimputato successivamente a seguito di
variazione di bilancio sull’apposito capitolo di Peg ed all’intervento di bilancio int. N.
1090205.

Acquisiti i pareri favorevoli in ordine alla regolarità tecnica e contabile rispettivamente del
Responsabile del Servizio interessato e del Responsabile di Ragioneria ai sensi dell'art. 49
comma 1 del Testo Unico delle leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali approvato con D.
Lgs. 18/08/2000 n. 267;
Visto l'art. 134, comma 4, del citato Testo Unico e ritenuta l'urgenza;

             con voti unanimi, espressi in forma palese, la Giunta Provinciale
DELIBERA

1) di approvare l’iniziativa “sostegno delle filiere delle biotecnologie e biomedicale” per un
importo complessivo di Euro 550.000,00 dando atto che il suddetto importo sarà utilizzato
per la realizzazione delle attività descritte nei successivi punti 2 e 3;

2) di utilizzare la somma di Euro 350.000 per attività di sostegno al Polo di innovazione
Bioindustry Park Canavese, con le sue imprese e così come descritto in premessa e nel
documento allegato alla presente deliberazione sotto la lettera “A”, per farne parte integrante
e sostanziale. Gli aiuti al Polo di innovazione saranno concessi conformemente a quanto
previsto dal Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 27 marzo, n. 87 e dalla
decisione della Commissione C (2007) 6461 del 27 dicembre 2007, relativa all'aiuto n. N
302/2007. In particolare, verranno concessi aiuti al funzionamento per gli importi seguenti:
a.      Euro 300.000,00 per supportare e valorizzare le strutture già esistenti, sostenendo le
spese di gestione delle installazioni del Polo ad accesso aperto e l’organizzazione di
programmi di formazione, seminari e conferenze per facilitare la condivisione delle
conoscenze e il lavoro in rete tra i membri del polo.
b.      Euro 50.000,00 per le spese di marketing volte ad attirare nuove imprese nel Polo,
anche attraverso la realizzazione di specifiche iniziative volte ad individuare e strutturare
nuove idee imprenditoriali in una fase di pre-incubazione.

Gli aiuti verranno concessi al soggetto gestore del Polo di innovazione, previa la
presentazione alla Provincia di Torino di un progetto di definizione e sviluppo delle attività
del Polo che ne identifichi gli obiettivi principali, le modalità di collaborazione fra i soggetti
partecipanti, le modalità di inserimento di nuove imprese e organismi di ricerca, il soggetto
gestore. Tale progetto dovrà coinvolgere la maggioranza dei soggetti ad oggi operanti nel
comprensorio del Bioindustry Park Canavese e dovrà assumere una forma che garantisca la
condivisione degli obiettivi tra le imprese partecipanti, un coinvolgimento delle stesse alle
attività del polo e la stabilità del polo per una durata almeno pari a quella per la quale si
concedono gli aiuti.
I sostegni finanziari indicati per le attività previste ai punti “a” e “b” saranno pari all’80% del
totale delle spese ammissibili per un periodo di due anni dalla data di concessione dell’aiuto e
non potranno superare la soglia massima complessiva di Euro 350.000 e saranno inoltre
concedibili in base alle modalità previste dalla procedura negoziale, ai sensi del D. Lgs. del
31 marzo 1998, n. 123;

La realizzazione delle attività previste ai punti “a” e “b” è subordinata all’esperimento da
parte della Provincia di Torino delle procedure previste dalla Circolare Min. Svil. Ec. 27
giugno 2008, n. 4390 “Disposizioni per l’attuazione da parte di amministrazioni e altri
soggetti diversi dal Ministero dello Sviluppo Economico” dell’articolo 9 del Decreto del
Ministro dello Sviluppo Economico del 27 marzo 2008, recante istituzione del regime di aiuti
a favore delle attività di ricerca, sviluppo e innovazione (GURI 4 luglio 2008, n. 155);

3) di utilizzare la somma di Euro 200.000,00 per la concessione di aiuti volti al migliora-
mento della capacità competitiva e di innovazione delle piccole e medie imprese del settore,
aventi sede operativa nel territorio della provincia di Torino. Tali aiuti verranno concessi per
l’importo di Euro 200.000,00 al fine di sostenere l’inserimento di giovani ricercatori in
impresa, attraverso apposito bando con modalità “a sportello”. Detti aiuti saranno concessi
nel rispetto del Regolamento (CE) n. 1998/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006
relativo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti d’importanza minore
(“de minimis”) (GU n. L 379 del 28.12.2006) oppure di un regime di aiuto notificato ed
autorizzato dalla Commissione (si cita a titolo di esempio quello relativo agli aiuti
temporanei per far fronte alla crisi economica disciplinati al punto 4.2.2 della Comunicazione
della Commissione — Quadro di riferimento temporaneo comunitario per le misure di aiuto
di Stato a sostegno dell'accesso al finanziamento nell'attuale situazione di crisi finanziaria ed
economica (GU n. C 16 del 22.01.2009). L’atto di concessione degli aiuti menzionerà la base
giuridica a copertura del finanziamento per quanto riguarda la legittimità degli aiuti e per
quanto riguarda le regole comunitarie in materia di aiuti di Stato.
Per le imprese che rispondono anche ai requisiti per essere qualificate come “nuove imprese
innovative”, gli aiuti potranno altresì essere concessi nel rispetto del Regolamento (CE) n.
800/2008, in particolare l’articolo 35 (“aiuti a nuove imprese innovative”).

L’aiuto consiste in una attività di sostegno all’inserimento di ricercatori, che dovrà rispettare
le seguenti caratteristiche:
a.       essere rivolta a tutte le piccole e medie imprese (PMI), come definite nell’allegato I
del Regolamento (CE) n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008, che dichiara alcune
categorie di aiuti compatibili con il mercato comune in applicazione degli articoli 87 e 88 del
trattato (Regolamento generale di esenzione per categoria) (GU n. L 214 del 9.08.2008), che
     •     svolgano la propria attività nel territorio della provincia di Torino e nei settori delle
           biotecnologie e biomedicale, riportando una specifica indicazione in tal senso nel
           proprio oggetto sociale;
     •     siano state costituite posteriormente al 1998;
     •     presentino un rapporto tra costi di ricerca e sviluppo e costi totali aziendali
           superiore al 30%;
     •     comprendano un numero addetti (dipendenti, lavoratori a progetto e soci lavoratori)
           dedicato alla ricerca e sviluppo superiore al 50% del totale. Il rapporto andrà
           calcolato considerando personale dedicato alla ricerca e sviluppo quello dedicato
           - alla ricerca industriale e pre-competitiva;
           - allo sviluppo dei processi produttivi;
           - allo sviluppo di prodotto;
           - al controllo qualità;
           - alle attività regolatorie;
           - al business development.
b.                supportare l’inserimento per un anno di un giovane ricercatore presso
un’impresa come definita alla lettera a), attraverso la concessione di un contributo a fondo
perduto alla stessa pari ad Euro 20.000,00. Il contributo dovrà rappresentare al massimo
l’80% dei costi salariali relativi al ricercatore inserito nell’impresa beneficiaria tramite stage
o contratto di lavoro dipendente, di qualunque tipologia, e sarà erogato in un’unica soluzione
al termine dell’anno di lavoro a fronte di adeguata rendicontazione;
c.                il ricercatore inserito nell’impresa sarà scelto dall’impresa beneficiaria, in base
ad un adeguato curriculum vitae; non potrà avere più di 32 anni, ed avere conseguito una
laurea in una delle seguenti discipline: biologia, biotecnologie, chimica, chimica
farmaceutica, chimica industriale, medicina.
d.                il ricercatore inserito nell’impresa non potrà essere coniuge, parente in linea
retta, fratello o sorella del titolare o dei soci dell’impresa beneficiaria del contributo;
e.                ciascuna impresa che presenterà domanda potrà ricevere il sostegno per
l’inserimento di non più di due giovani ricercatori;
f.                l’attività di presentazione delle domande di contributo sarà effettuata con
procedura “a sportello”, aperta successivamente ad adeguata informazione data all’iniziativa
da parte della Provincia di Torino. Le domande di contributo saranno ammesse, qualora le
imprese ed i candidati siano in possesso delle caratteristiche richieste, in base alla data di
presentazione della domanda;
g.                il Servizio Programmazione attività produttive e concertazione territoriale
della Provincia di Torino curerà la predisposizione di adeguata modulistica per la
presentazione delle domande e ne seguirà tutto l’iter, sino all’erogazione del contributo; lo
stesso dovrà svolgere un’attività di monitoraggio dell’iniziativa e di controllo sulle imprese
beneficiarie, anche attraverso controlli effettuati “a campione”.

Qualora l’esito della procedura prevista dalla Circolare Min. Svil. Ec. 27 giugno 2008, n.
4390 comportasse per le attività di cui al punto 2 una concessione per un importo inferiore a
quello complessivo previsto (pari a Euro 350.000), le economie derivanti saranno utilizzate
per incrementare l’attività di sostegno all’inserimento di giovani ricercatori;

4) di applicare l’importo di Euro 550.000,00 nel seguente modo:
   Euro 88.452,65 al cap. 9581 intervento 1090203 residui del bilancio 2003
   Euro 121.210,38 al cap. 9581 intervento 1090203 residui del bilancio 2003
   Euro 157.541,62 al cap.12356 intervento 1090203 residui del bilancio 2006
   Euro 23.160,77 al cap. 13364 del Peg 2009 intervento 1090203 bilancio 2009
   Euro 159.634,58 al cap. 13314 del Peg 2009 Intervento 1090205 bilancio 2009;

5) di incaricare il Dirigente del Servizio Programmazione attività produttive e Concertazione
Territoriale dell’attuazione di quanto previsto nella presente delibera attraverso successivi
propri atti;

6) di dare atto che l’importo di euro 40.365,42 sarà reimputato successivamente a seguito
di variazione di bilancio sull’apposito capitolo di Peg ed all’intervento di bilancio int. N.
1090205;

7) di dichiarare il presente provvedimento immediatamente eseguibile con successiva vota-
zione separata, espressa e favorevole di tutti gli intervenuti.

Letto, confermato e sottoscritto.
In originale firmato.

Il Segretario Generale                                      Il Presidente della Provincia
    f.to B. Buscaino                                                f.to A. Saitta
ALLEGATO

                                                                                              A
BIOINDUSTRY PARK CANAVESE
Profilo ed attività

Profilo

   Il Bioindustry Park Canavese è un parco scientifico a orientamento bioindustriale e
   biotecnologico. Sorge vicino a Ivrea, in provincia di Torino, ed è operativo dal 1998.
   Promuove e sviluppa ricerche nel campo delle scienze della vita, collegando la ricerca
   universitaria al mondo delle imprese, con l’obiettivo di favorire la nascita e la crescita di
   aziende innovative. Offre opportunità di insediamento, laboratori di ricerca e servizi di
   consulenza specialistica, quali check-up aziendali, analisi di fattibilità e trasferimento
   tecnologico.

   Si rivolge a società nazionali ed estere, piccole e medie imprese, che intendono insediare
   attività di ricerca e produzioni sperimentali nei settori della chimica, della farmaceutica,
   della diagnostica, della veterinaria, dell’agroalimentare, della cosmesi della
   bioinformatica, della bioingegneria e dell’informatica.

   Il progetto di realizzazione del Bioindustry Park, ritenuto dalla Regione Piemonte tra le
   priorità d’intervento della politica industriale regionale, è stato ammesso ai contributi del
   Fondo Europeo di Sviluppo Regionale - in regime di cofinanziamento Stato e Regione –
   che ne hanno consentito la realizzazione per un investimento complessivo di circa 52
   milioni di euro.

   I lavori di realizzazione sono iniziati nel 1995; nel 1998 si sono insediate le prime
   aziende.

   Bipca – la società che gestisce le attività del Bioindustry Park – è una Società per Azioni
   con oltre 8,9 milioni di Euro di capitale sociale (31/12/2008). Attualmente è in atto un
   aumento di capitale.

   Bipca coordina direttamente la realizzazione degli investimenti e la gestione degli
   impianti tecnici, e affianca le imprese insediate nella realizzazione di progetti di ricerca, di
   interventi di supporto per lo start-up e spin-off, e attraverso l’erogazione di servizi di
   supporto avanzato.

In cifre

Dimensioni:          - 16.000 mq adibiti a laboratori, impianti pilota e uffici;
                     - un fabbricato indipendente di 1.100 mq per il Laboratorio di
                         metodologie avanzate dell’Università di Torino;
                     - Un fabbricato di circa 1.000 mq adibito alla incubazione di impresa
                         high-tech in campo biotecnologico.

Aziende:             35 organizzazioni operative attualmente; 18 imprese supportate nella fase
                     di avvio.
Addetti:              270 circa addetti tra ricercatori e personale di supporto (140 nuovi posti
di lavoro creati). Il comprensorio, includendo i laboratori di Merk-Serono conta attualmente
circa 550 addetti.

Missione

Il Parco ritiene che le tecnologie legate alle Scienze della Vita siano strategiche per lo
sviluppo socio-economico locale ed internazionale. L'integrazione di quest'ultime con le
tecnologie elettroniche e dell'informazione porterà all'individuazione di molteplici soluzioni
per i bisogni dell'uomo e della società nel pieno rispetto delle norme legali ed etiche.

Il Parco ritiene inoltre che per favorire la trasformazione delle scoperte scientifiche in
innovazioni, affinché tutti ne possano godere, occorra incoraggiare la relazione tra il mondo
della ricerca ed il mondo delle imprese:

   •   Incentivando a tal proposito i progetti di Ricerca e Sviluppo comuni;
   •   Convertendo successivamente i risultati in brevetti ed innovazioni;
   •   Favorendo altresì i processi di trasferimento tecnologico;
   •   Supportando tramite la realizzazione di infrastrutture e servizi la nascita di nuove
       imprese;
   •   Divulgando tutte le informazioni e conoscenze necessarie per una serena analisi delle
       potenzialità e delle tecnologie.

Per contribuire al raggiungimento di questi obiettivi il Parco funge da attore strategico nel
processo di identificazione, sviluppo e sfruttamento dei risultati della ricerca nei campi legati
alle Scienze della Vita.

   •   Pertanto la missione del Parco consiste nel:
   •   Collegare la ricerca universitaria al mondo delle imprese;
   •   Favorire gli start-up, gli spin-off e la crescita di imprese innovative;
   •   Favorire le attività di R&S e di Trasferimento di tecnologie fornendo anche servizi
       scientifici e know-how;
   •   Realizzare attività di ricerca nei campi legati alle Scienze della Vita anche in
       collaborazione con Università, Centri di ricerca pubblici e privati ed imprese;
   •   Rendere disponibili spazi attrezzati unitamente a servizi logistici e tecnico-scientifici
       competitivi e vantaggiosi.

Ponendosi così come fattore positivo per lo sviluppo economico del territorio.

Attività

Le attività strategiche del Bioindustry Park sono indirizzate a fornire servizi avanzati,
informazioni ed assistenza di tipo tecnico-scientifico. Si distinguono 4 filoni principali
d’intervento:

Insediamento di Imprese:

Dalla sua creazione ad oggi il Parco ha insediato le seguenti imprese:
da Settembre 1997 a settembre 2007 – OSRA, poi Wolters Kluwer – Fabbricato “A”;
        da Aprile     1998 a Gennaio 2000 – Genesis Development – Centro Servizi;
        da Maggio 1998 a Dicembre 1999 – S & T – Centro servizi;
        da Maggio        1998 a Maggio 2005 I.R.C.S. Istituto di Ricerche Cesare Serono –
Fabbricato D;
        da Dicembre 1998 – Laboratori L.I.M.A. Laboratorio Integrato di Metodologie
Avanzate – Fabbricato “U”);
        da Aprile 1999 – Laboratori CNR - Fabbricato “C”; da giugno 2007 nel fabbricato U
        da Settembre 1999 a Novembre 2002 - Innosense S.r.l. – Fabbricato “C”;
        da Settembre 1999 a Dicembre 2000 – Landra & C. – Centro Servizi;
        da Settembre 1999 a Dicembre 2001 – R & T S.r.l. – Centro Servizi;
        da Febbraio 2000 a Ottobre 2002 – IONA Tech – Genesis Development – da Centro
Servizi a Fabbricato “A”;
        da Aprile 2000 a giugno 2006 – Bruker Spectrospin – Fabbricato “C”;
        da Aprile 2000 a Dicembre 2002 – Bioline Diagnostici - Fabbricato “A”;
        da Maggio 2000 – Sitec – Centro Servizi
        da Maggio 2000 a Ottobre 2002 – W.I.B. – Centro Servizi;
        da Maggio 2000 – Aethia – Centro Servizi; da settembre 2007 nel fabbricato “C”
        da Ottobre 2000 ad Agosto 2004 – Sabolo S.p.A. – Tecnologie innovative di sistemi
per stagionatura e sviluppo di microorganismi ed enzimi – Fabbricato “E”;
        da Ottobre 2000 – LIMA MRI – Sperimentazione agenti di contrasto uso Diagnostico
Fabbricato C poi trasferito nel fabbricato “F”;
        da Marzo 2001 – Bracco – Impianto pilota farmaceutico per iniettabili umani,
Fabbricato “B”, espansione da Giugno 2003 per Impianto pilota Chimico nel Fabbricato “B”,
espansione da Luglio 2003 Laboratorio per sintesi chimica e preparazione di modelli nel
Fabbricato “F”; espansione da Gennaio 2005 fabbricato “A” Espansione da Maggio 2006 per
Centro di Saggio farmacologico nel Fabbricato “F”, espansione da Giugno 2006 per
Stabulario nel fabbricato “F”, espansione dal Giugno 2007 per Centro Ricerche nel fabbricato
“B”, espansione dal Febbraio 2008 per linea produttiva Siringhe nel fabbricato “E”
        da Maggio 2001 a Dicembre 2008 – Biolab – Centro Servizi - Analisi chimico-
biologiche - settore alimentare, ambientale, chimico e farmaceutico;
        da Maggio 2001 – Chemsafe – Centro Servizi - Servizi avanzati per imprese chimiche,
agrochimiche e farmaceutiche per la realizzazione e registrazione di prodotti;
        da Settembre 2002 a Settembre 2003 – LS Consulting – Centro Servizi – servizi
marketing e per il trasferimento tecnologico;
        Da Gennaio 2003 E3C – Fabbricato “A”, poi trasferito nel Centro Servizi – R&S in
campo microelettronico;
        Da Maggio 2003 Medestea Research & Production – Fabbricato “C” – R&S in campo
biotecnologico per applicazioni legate alla salute umana, da Luglio 2005 nel Fabbricato “D”;
da marzo 2007 nel fabbricato “C”
        Da Giugno 2003 Creabilis Therapeutics – Fabbricato “A” – R&S in campo
biotecnologico per applicazioni legate alla salute umana; espansione a Giugno 2008 nel
Fabbricato “U”
        Da Settembre 2003 BIOMAN – Fabbricato “C” – R&S in campo biotecnologico per
applicazioni nutriceutiche ed ambientali;
        Da Giugno 2004 a luglio 2008 I.T.Solutions – Centro Servizi - Servizi IT;
        Da Giugno 2004 a luglio 2008 Bio3 Research - Centro Servizi – R&S in campo
biotecnologico e servizi di Business Development;
        Da Ottobre 2005 Spider Biotech, nell’Incubatore di Imprese;
        Da Novembre 2005 a Novembre 2008 Target Heart Biotech nell’Incubatore di
Imprese;
Da Novembre 2005 a Novembre 2008 Narvalus nell’Incubatore di Imprese;
       Da Ottobre 2005 a Dicembre 2008 Bionucleon nell’Incubatore di Imprese;
       Da Settembre 2005 Eporgen Venture nell’Incubatore di Imprese;
       Da Novembre 2005 a Novembre 2008 HMG Biotech nell’Incubatore di Imprese;
       Da Gennaio 2006 Biopaint nell’Incubatore di Imprese;
       Da Gennaio 2006 Novedee in Centro Servizi;
       Da Gennaio 2006 KITE in Centro Servizi;
       Da Dicembre 2006 ApaVadis nell’incubatore di imprese;
       Da Marzo 2007 NoToPharm nell’incubatore di Imprese;
       Da Giugno 2007 AAA nell’edificio “F”;
       Da Novembre 2007 DIRIVET nel contesto del CEIP.
       Da Maggio 2008 a Dicembre 2008 Euroimpianti – Centro Servizi;
       Da Luglio 2008 Tecnosistemi – Centro Servizi;
       Da Dicembre 2008 Genovax nell’Incubatore di Imprese.
       Da Dicembre 2008 CSV Life Science – Centro Servizi;

Servizi per lo sviluppo e l’insediamento di nuova imprenditoria
Bioindustry Park affianca le imprese nelle seguenti fasi:
- pre start-up: verifica della sostenibilità del progetto imprenditoriale, selezione dei progetti;
- start-up: assistenza alla realizzazione del business plan, sostegno alla ricerca di fonti di
finanziamento e/o partner per l’avvio dell’attività;
- sviluppo: supporto nella fase di investimento iniziale, orientamento e assistenza finanziaria,
legale, fiscale, tecnologica e di marketing;
- way-out: verifica dei risultati conseguiti, orientamento per la realizzazione di un business
plan di sviluppo, ricerca di partner in grado di sostenere lo sviluppo competitivo dell’impresa
sul mercato
Recentemente è stato avviato il “progetto Bioincubatore” per la realizzazione di una struttura
fisica dedicata all’insediamento di neo-imprese in camp Biotech.

Bioindustry Park opera nell’attività di supporto all’incubazione di impresa con il progetto
Discovery (http://www.bioindustrypark.it/discovery/). Nell’ambito del progetto in stretta
partnership con Eporgen Wenture (www.eporgen.com), sono offerti alle neo imprese servizi a
valore aggiunto tra cui servizi di tutoraggio, accesso al capitale di rischio e la possibilità di
insediamento nel Bioincubatore Discovery. La prima edizione di Discovery ha portato
all’identificazione di 6 idee innovative che grazie al contributo finanziario di Eporgen
Venture sono state trasformate in 5 casi in impresa. Nel corso della seconda edizione, partita
nel 2006, è già stata avviata una sesta impresa ed una settima è stata creata a Giugno 2007.
Tre sono nate nel 2008. Due sono in corso di avvio nel 2009.

Infine, nel Parco si sono localizzate imprese già esistenti. Il risultato è la creazione di un
sistema in cui i diversi ingredienti del mondo biotech (Università Piccole e medie imprese,
start-up e grandi imprese) sono presenti contemporaneamente.

Servizi e progetti scientifici

   Il Laboratorio Integrato di Metodologie Avanzate (LIMA), è specializzato in
   problematiche chimiche e biologiche d è dotato delle più moderne attrezzature e tecniche
   di ricerca. In particolare il LIMA è strutturato nei seguenti laboratori:

           -   LIMA-CHIMICO
-    LIMA-BIOLOGICO
           -    LIMA-PROTEOMICI
           -    LIMA-MRI – Ora CEIP gestito da Università di Torino
           -    LIMA-BIOINFORMATICO
Le attività in corso sono realizzate nel contesto di progetti di valorizzazione dei risultati della
ricerca scientifica realizzati in partnership con centri di ricerca ed imprese operanti nel campo
farmaceutico, diagnostico, cosmetico e biotecnologico.

Le attività di valorizzazione dei risultati della ricerca scientifica sono realizzate da gruppi di
ricerca universitari (UNITO, UNINSUBRIA, POLITI, Università Federico II, ecc) che
collaborano con gruppi di ricerca del Parco nel contesto di progetti fortemente orientati alla
ricerca di soluzioni applicative.

La struttura della ricerca si basa sulla necessità di sfruttare e sviluppare ciascun progetto di
R&S in maniera progressiva. utilizzando tutte le risorse umane e strumentali disponibili in
ottica integrata ed interdisciplinare. A tale fine è stato avviato un progetto, finanziato dalla
regione Piemonte denominato iTECHPLAT 1 (Interdisciplinary Technology Platform 1).

Ciascuno stadio di sviluppo è ripartito tra laboratori/gruppi di ricerca diversi. In taluni casi,
Bioindustry Park sfrutta competenze esterne alla propria struttura, da parte di gruppi di ricerca
esterni. In modo sinergico i gruppi universitari presenti nel Parco realizzano progetti di ricerca
di Base su vari tematiche.

Il mix delle due attività porta a costruire un sistema integrato in cui la ricerca di base trova nel
contesto del Bioindustry Park un meccanismo di validazione e trasformazione dei suoi
risultati in innovazioni trasferibili in contesti industriali.

Le conoscenze possedute all’interno del LIMA possono portare un notevole contributo
all'innovazione di prodotto e processo di aziende farmaceutiche, chimiche, biotecnologiche e
agro-alimentari, per quanto riguarda in particolare tre aree di intervento:

- il miglioramento dei livelli qualitativi dei prodotti attraverso una migliore conoscenza delle
  caratteristiche molecolari dei singoli componenti e l’individuazione di elementi indeside-
  rati o di impurità;
- il miglioramento dei prodotti o l’introduzione di nuovi prodotti con l’utilizzo di tecniche
  per la modificazione delle caratteristiche molecolari;
- il miglioramento del controllo del processo produttivo ed una sua eventuale riprogettazione
  per permetterne la certificazione dal punto di vista della presenza o meno di particolari
  elementi.
- Bioindustry Park ha recentemente realizzato in partnership con AETHIA, start-up
  bioinformatica sita nel Parco stesso il server bioinformatico WINTERMIUTE accessibile
  all’indirizzo internet http://213.82.81.200/
- Il LIMA offre servizi scientifici alle imprese insediate
   Il progetto iTECHPLAT 1 ha portato ai seguenti risultati:
           -   Brevetti: 6
           -   Articoli: 4 (+3 submitted)
           -   Presentazioni/Poster a congressi: 11
           -   Ricercatori/Collaboratori coinvolti 30.

   Bioindustry Park collabora inoltre con il Consorzio Interuniversitario per la Chimica dei
   Metalli nei Sistemi Biologici, L’Università Uninsubria, l’Università Federico II di Napoli,
il Politecnico di Torino Dip. Di Fisica, L’Università del Piemonte orientale, la Fondazione
   Piemontese per la Ricerca sul Cancro, IRCCS Candiolo, IRC-ALPS, il Consorzio
   Interuniversitario TEFARCO, il CNR-IBB, il CERM-Centro per le risonanze Magnetiche,
   la rete dei Parchi Scientifici Piemontesi (Tecnorete), l’APSTI, ecc. per attività di ricerca e
   sviluppo e per diffondere tecniche e metodologie di prodotto e processo a favore di
   imprese dei settori legati alle scienze della vita.

   Bioindustry Park ha collaborato con L’Università di Torino nella realizzazione del centro
   di competenza CEIP – Centro di eccellenza in Imaging Preclinico. Il centro ha l’obiettivo
   di meTtere a disposizione del territorio (Accademia ed Imprese) le più moderne tecnologie
   di Imaging per applicazioni di ricerca a livello preclinico.

Trasferimento tecnologico e servizi di supporto e networking

Le attività specifiche riguardano azioni di contatto con le imprese volte a: interventi di
informazione e divulgazione sullo stato dell’arte delle tecnologie di riferimento, attività di
problem setting e check-up aziendali per individuare i bisogni di tecnologia delle singole
imprese, individuazione, messa a punto e applicazione delle relative soluzioni sia attraverso i
laboratori interni al Parco sia attraverso centri di ricerca esterni. In particolare Bioindustry
Park opera nel contesto di vari progetti supportati con fondi regionali.

Bioindustry Park collabora con la Regione Piemonte – direzione Industria, e CEIP Piemonte
nella realizzazione dell’Osservatorio Regionale sulle Scienze della Vita – Piemonte
Biosciences. Obiettivo dell’Osservatorio è mappare e monitorare gli attori pubblici e privati.
Ed effettuare azioni di analisi e promozione. Nell’ambito dell’Osservatorio è stato realizzato
il sito http://www.piemontelifesciences.org che contiene tra l’altro la banca dati delle imprese
e dei gruppi di ricerca operanti nel settore censiti.

Bioindustry Park è infine stato partner di due progetti europei nell’ambito del VI programma
quadro di ricerca e Sviluppo: PASSPORT che ha l’obiettivo di agevolare la partecipazione di
PMI ai progetti di ricerca internazionali e NetBioclue che ha l’obiettivo di analizzare le
dinamiche di crescita di cluster biotecnologici.
NETBIOCLUE (2006-2008) – Networking Biotechnology Clusters in Europe (FP6 –
Coordination Action).
Il progetto ha analizzato l’evoluzione di 14 cluster biotech europei, identificandone i fattori di
successo e le best practices elaborate nel corso degli anni. Dall’azione di networking e di
scambio sono stati elaborati progetti pilota e importanti suggerimenti per la policy a livello
locale, nazionale ed europeo in merito allo sviluppo dei cluster del settore.

Coordinatore
Camera di Commercio di Milano (Milano – I)

Partner
I - Lombardy-Piedmont - CCIAA Milan, MIP, Bioindustry Park del Canavese
UK - Cambridge - East Region Biotechnology Initiative, Senexis
UK - Scotland - The University of Dundee
FR - Paris-Evry Ile de France – Chambre de Commerce de l’Essonne, Genoptics
DE - Heidelberg- - Heidelberg Technology Park
DE - Munich- - Gruender Regio;
SE - Biotech Valley - Biotech Valley
DK - Aarhus - Biomedico Forum
CZ - South Moravia - South Moravian Innovation centre
HU - South Great Plain - South Great Plain Regional Development Agency

PASSPORT (2005-2008) - Passport to RTD – Internationalisation of LSH SMEs (FP6 –
Coordination Action).
Il progetto puntava a rafforzare la competitività delle imprese del settore delle scienze della
vita favorendone l’accesso e la partecipazione a programmi di ricerca, in particolare sul VII
Programma Quadro. Puntava inoltre a stimolare azioni di networking tra le imprese e
promuovere la cooperazione transnazionale tra le imprese.

Coordinatore
Scottish Enterprise (Edinburgh – UK).
Partner
Medicon Valley Alliance – DK
BioRiviera – FR
Eurobiobiz – FR
Inno TSD – FR
ZAB Brandenburg Economic Development Board – D
Bio Polisz – HU
Bioindustry Park del Canavese – IT
Syntens – NL

Il Parco è attualmente partner dei seguenti progetti:

POLO FORMATIVO IFTS: definire e progettare percorsi professionalizzanti per disoccu-
pati che siano appetibili per imprese biotech.

BIO-CT (2009-2011): Biotechnology Common Tools (FP7 – Regions of Knowledge).
Il progetto affronta la necessità di costruire un sistema, a livello europeo, che consenta agli
imprenditori o a chi si occupa di Trasferimento Tecnologico di raggiungere, nelle migliori
condizioni di rapidità ed efficienza economica, la Proof of Concept industriale (I-PoC) che
consenta la vera valorizzazione economica dei risultati della ricerca (Proof of Concept
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