GIUNTA PROVINCIALE DI TORINO - Provincia di Torino
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GIUNTA PROVINCIALE DI TORINO ----------------------- Verbale n. 19 Adunanza 21 aprile 2009 OGGETTO: INIZIATIVA DI SOSTEGNO ALLE FILIERE DELLE BIOTECNOLOGIE E DEL BIOMEDICALE DEL CANAVESE. APPROVAZIONE. Protocollo: 542 – 16571/2009 Sotto la presidenza del dott. ANTONIO SAITTA si è riunita la Giunta Provinciale, regolarmente convocata, nella Sala Stucchi, con l'intervento degli Assessori: SERGIO BISACCA, FRANCO CAMPIA, VALTER GIULIANO, CINZIA CONDELLO, UMBERTO D’OTTAVIO, ANGELA MASSAGLIA, GIOVANNI OSSOLA, DORINO PIRAS, ALESSANDRA SPERANZA, AURORA TESIO, CARLO CHIAMA, GIORGIO GIANI, SALVATORE RAO e con la partecipazione del Segretario Generale BENEDETTO BUSCAINO. Il Presidente, riconosciuta legale l'adunanza, dichiara aperta la seduta. A relazione dell’Assessore Chiama. Premesso che il Bioindustry Park Canavese, sito in Colleretto Giacosa, è un Parco scientifico a orientamen- to bioindustriale e biotecnologico, operativo dal 1998. Il Parco scientifico promuove e sviluppa ricerche nel campo delle scienze della vita, collegando la ricerca universitaria al mondo delle imprese, con l’obiettivo di favorire la nascita e la crescita di aziende innovative. Offre opportunità di insediamento, laboratori di ricerca e servizi di consulenza specialistica, quali check-up aziendali, analisi di fattibilità e trasferimento tecnologico. La conduzione delle attività del Bioindustry Park Canavese e l’affiancamento delle attività di imprese ed enti insediati nel Parco scientifico sono a cura della Bioindustry Park Canavese (BiPCa) S.p.A., soggetto gestore del Parco. BiPCa è una Società per Azioni nella cui compagine sociale sono presenti le seguenti organizzazioni pubbliche ed imprese: Finpiemonte S.p.A., Provincia di Torino, Istituto di Ricerca Cesare Serono S.p.A., RBM S.p.A., Telecom Italia S.p.A., Bioline Diagnostici s.r.l., Confindustria Canavese, Confindustria Piemonte, Bracco Imaging S.p.A., Camera di Commercio di Torino. BiPCa coordina direttamente la realizzazione degli investimenti e la gestione degli impianti tecnici, affianca le imprese insediate nella realizzazione di progetti di ricerca, interventi di supporto per lo start-up e spin-off, attraverso l'erogazione di servizi di supporto avanzato.
La descrizione della struttura, del profilo e delle attività del Bioindustry Park Canavese è descritta nel documento allegato alla presente deliberazione sotto la lettera “A” per farne parte integrante e sostanziale. In Piemonte i parchi scientifici e tecnologici sono 5 di cui 3 – il Bioindustry Park Canavese, l’Environment Park e il Virtual Reality e Multimedia Park – si trovano in provincia di Torino. Pur costituendo realtà diversificate tra loro, questi parchi condividono la caratteristica di essere sorti in aree a declino industriale, rilanciate dal punto di vista socio-economico anche grazie al contribuito dato da queste nuove strutture. Il caso del Bioindustry Park Canavese si inserisce in questo contesto: infatti, con la politica per gli insediamenti produttivi attuata a partire dagli anni Novanta, gli Enti Locali hanno contrastato il processo di deindustrializzazione dell’area eporediese, favorendo gli investimenti a carattere innovativo, in particolare quelli legati al settore delle tecnologie legate alle scienze della vita, e creando le premesse per rendere l’area attrattiva di nuovi investimenti con alti potenziali di crescita. Nello specifico il Bioindustry Park Canavese ha trovato sede presso l’ex area industriale “Ribes” di Colleretto Giacosa. Nel decennio 1998/2007 il Parco scientifico ha avuto una crescita considerevole in termini sia di aziende insediate, sia di addetti: ad oggi nel comprensorio del Bioindustry Park Canavese sono presenti numerose imprese, con oltre 650 occupati totali, di cui il comparto delle biotecnologie concorre per 35 aziende (di cui 18 di nuova costituzione ) e oltre 550 addetti (nel 1998 i dati relativi a quest’ultimo settore erano di 3 realtà imprenditoriali e 150 occupati). Il comparto delle scienze della vita, e soprattutto le biotecnologie ma anche il settore biomedicale, è costituito da insiemi di piattaforme tecnologiche multidisciplinari e scoperte scientifiche che, di volta in volta, si possono combinare in modo diverso ed innovativo. I settori di interesse spaziano dal farmaceutico al biomedicale, all’informatico, all’agro- alimentare, al veterinario, al cosmetico, all’ambientale, ai processi industriali. Caratteristica generale del comparto è che tali filiere produttive possiedono la capacità di integrarsi tra di loro, svolgendo il ruolo di volano di sviluppo, economico e tecnologico, per altri settori industriali. Le filiere produttive legate alle scienze della vita rappresentano inoltre uno degli aspetti del cosiddetto “triangolo dello sviluppo” formato dalle scienze dell’informazione, dalle nanotecnologie e dalle scienze della vita. Anche le cosiddette tecnologie biomedicali e le applicazioni specializzate di tool informatici, nonché l’utilizzo di tecnologie nanotech e legate a nuovi materiali possono costituire tasselli fondamentali che sono legati direttamente ed indirettamente alle scienze della vita. Da tali considerazioni consegue che le filiere produttive sopra richiamate sono generalmente considerate strategiche per lo sviluppo socio-economico globale, in particolare per le aree di tradizionale industrializzazione che riscontrano la necessità di una trasformazione della propria economia verso una “economia della conoscenza”. Il settore è caratterizzato dalla presenza di centri di ricerca, piccole e medie imprese innovative, fornitori di servizi e grandi imprese multinazionali. In questo contesto la presenza di piccole imprese innovative è non solo un indicatore di sviluppo ma un fattore critico di successo. La realtà torinese nei settori delle biotecnologie e biomedicale è una tra le più interessanti fra quelle italiane, in quanto contraddistinta da una significativa presenza di aziende e da una rete di centri di ricerca e di supporto all’innovazione ed al trasferimento tecnologico di cui il Bioindustry Park Canavese è un soggetto strategico. Le ultime analisi del settore (cfr Blossom & Company – assobiotech 2009) confermano che la provincia di Torino ospita il 24% delle start-up biotech italiane, il 18% del totale è ospitato da Bioindustry Park Canavese.) Il comparto torinese delle biotecnologie è potenzialmente in grado di crescere, fornendo un importante contributo all’economia ed alla società locale. Il settore peraltro si
configura come basato in modo imprescindibile su stretti rapporti fra sistema imprenditoriale, mondo accademico e della ricerca, Istituzioni. L’azione del Bioindustry Park Canavese può fungere da catalizzatore nel processo di identificazione, sviluppo e sfruttamento dei risultati della ricerca nei campi legati alle biotecnologie, ponendosi in tal senso come elemento positivo per lo sviluppo economico del territorio. Premesso inoltre che il sostegno alla ricerca e all’innovazione nei settori tecnologicamente d’avanguardia è al centro degli obiettivi economici promossi dall’Unione Europea; la comunicazione della Commissione Europea 2006/C 502 “Mettere in pratica la conoscenza: un'ampia strategia dell'innovazione per l'UE” sottolinea la centralità del concetto di “cluster” nelle politiche di innovazione ed il loro sostegno da parte degli strumenti comunitari, privilegiando un approccio basato su forti aggregazioni di imprese e centri di competenza ad alta innovazione, che si concentrano su base regionale in un medesimo territorio, generando un rafforzamento delle performances economiche e tecnologiche. La Disciplina comunitaria in materia di aiuti di stato a favore di ricerca, sviluppo e innovazione adottata con comunicazione della Commissione Europea 2006/C 323/01 individua in proposito lo strumento dei “Poli di innovazione”, definiti come “raggruppamenti di imprese indipendenti –“start up” innovatrici, piccole, medie e grandi imprese nonché organismi di ricerca – attivi in un particolare settore o regione e destinati a stimolare l’attività innovativa incoraggiando l’interazione intensiva, l’uso in comune di installazioni e lo scambio di conoscenze ed esperienze nonché contribuendo in maniera effettiva al trasferimento di tecnologie, alla messa in rete ed alla diffusione delle informazioni tra le imprese che costituiscono il Polo”. Tale definizione è ripresa dal Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 27 marzo 2008, n. 87, “Regolamento di istituzione di un regime di aiuto a favore delle attività di ricerca, sviluppo e innovazione, ai sensi dell'articolo 1, comma 845, della legge 27 dicembre 2006, n. 296”. Questo Decreto istituisce un regime di aiuto nazionale notificato alla Commissione europea ed autorizzato dalla stessa con decisione del 12 dicembre 2007 (aiuto di Stato n. N 302/2007) utilizzabile anche dalle amministrazioni provinciali a copertura degli aiuti da esse concessi e rientranti nel suo campo di applicazione. Il suddetto Decreto e la decisione della Commissione europea prevedono la possibilità di concedere aiuti al funzionamento per l'animazione dei poli al soggetto giuridico che assume la gestione del Polo (soggetto gestore) relativamente ai costi di personale ed alle spese amministrative inerenti le seguenti attività: a) marketing per attrarre nuove imprese nel Polo; b) gestione delle installazioni del Polo ad accesso aperto; c) organizzazione di programmi di formazione, seminari e conferenze per facilitare la condivisione delle conoscenze e il lavoro in rete tra i membri del Polo. Ai sensi della Circolare Ministero dello Sviluppo Economico, n. 4390 del 27 giugno 2008 (GURI 4 luglio 2008, n. 155), le amministrazioni provinciali possono attivare l’utilizzo del regime nazionale di aiuti, ma la concessione degli stessi da parte di amministrazioni e altri soggetti diversi dal Ministero dello Sviluppo Economico è subordinata all’espletamento di una procedura che prevede una comunicazione della Provincia al ministero stesso ed il ricevimento di apposita notificazione da parte di quest’ultimo. Ritenuto che
il Bioindustry Park Canavese, con le sue imprese e così come descritto precedentemente e nel documento allegato alla presente deliberazione sotto la lettera “A”, per farne parte integrante e sostanziale, rappresenti a tutti gli effetti e di fatto un “Polo di innovazione” ai sensi della Disciplina comunitaria in materia di aiuti di stato a favore di ricerca, sviluppo e innovazione e del D.M. 27 marzo 2008, n. 87, in quanto struttura del tutto coerente con la definizione sopra fornita. Ritenuto peraltro che Il Bioindustry Park Canavese potrà nel prossimo futuro sviluppare le sue attività per giungere ad una migliore definizione delle stesse, in quanto Polo di Innovazione. La condivisione fra le organizzazioni insediate nel Bioindustry Park Canavese di obiettivi comuni e modalità di collaborazione all’interno del Polo, oltre al riconoscimento di un soggetto gestore dello stesso, consentirà un migliore scambio di conoscenze ed esperienze, ed una più significativa capacità di lavoro comune. Tenuto altresì conto che finalità fondamentali per la Provincia di Torino sono il mantenimento, il re-insediamento e lo sviluppo nel territorio provinciale di realtà produttive dinamiche, capaci di garantire adeguati livelli occupazionali; inoltre il supporto, in sinergia con le Istituzioni Universitarie, e la diffusione capillare sul territorio delle attività di ricerca, in particolare a sostegno dell’innovazione e del trasferimento tecnologico sono di importanza strategica per l’Ente. La Provincia di Torino partecipa alle attività intraprese dal Bioindustry Park Canavese rivolte al sostegno alla creazione di imprese ad alto contenuto tecnologico, in sinergia con quelle del progetto MIP – Mettersi in Proprio per il sostegno alle imprenditorialità, realizzato nell'ambito delle iniziative previste dal Programma Operativo Regione Piemonte del Fondo Sociale Europeo Por 2007-2013, attività “percorsi integrati per la creazione d’impresa”. Le attività svolte dal Bioindustry Park Canavese sono complementari rispetto agli obiettivi di sviluppo locale che la Provincia si pone per l’area canavesana. Significativo proprio in tal senso è ruolo che il Bioindustry Park Canavese sta svolgendo nell’implementazione di due importanti iniziative prioritarie per l’Ente: l’attrazione di un nuovo investimento produttivo nel Comune di Colleretto Giacosa sinergico agli insediamenti già realizzati all'interno del Parco quale quello del centro ricerche di Bracco Imaging, e l’attuazione del Piano strategico del Canavese, in particolare della linea strategica “rafforzamento di un sistema territoriale innovativo” nell’ambito dell’asse dedicato al comparto delle nano e bio tecnologie. La linea strategica prevede espressamente fra le azioni “il supporto ad iniziative strategiche di ricerca e di rafforzamento dei Centri già esistenti in Canavese”. Infine il ruolo centrale del Bioindustry Park Canavese per la definizione di un nuovo modello di sviluppo condiviso dal territorio è stato sancito anche dal Programma Territoriale Integrato “Canavese Business Park”. Le piccole e medie imprese del settore delle scienze della vita, soprattutto se di recente costituzione, sono caratterizzate da difficoltà di crescita, che comprendono anche la difficoltà nell’inserimento di giovani ricercatori. I processi di diffusione delle innovazioni avvengono in modo significativo attraverso la presenza di ricercatori in impresa, offrendo alle imprese opportunità di accesso a conoscenze e tecnologie prima non disponibili. D’altra parte la realizzazione di un’esperienza di ricerca presso un’impresa può rappresentare un importante momento di formazione e crescita professionale per un giovane ricercatore.
Rilevata, per i motivi sinora espressi, l’opportunità di realizzare un’iniziativa denominata “sostegno delle filiere delle biotecnologie e biomedicale” che, tenendo conto delle peculiari caratteristiche del Polo di innovazione rappresentato dal Bioindustry Park Canavese, si ponga la finalità di incrementare le seguenti attività e per i seguenti importi relativi a due categorie di aiuti: 1) Aiuti al Polo di innovazione. Gli aiuti al Polo di innovazione saranno concessi conformemente a quanto previsto dal Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 27 marzo, n. 87 e dalla decisione della Commissione C (2007) 6461 del 27 dicembre 2007, relativa all'aiuto n. N 302/2007. In particolare, verranno concessi aiuti al funzionamento per gli importi seguenti: a. Euro 300.000,00 per supportare e valorizzare le strutture già esistenti, sostenendo le spese di gestione delle installazioni del Polo ad accesso aperto e l’organizzazione di programmi di formazione, seminari e conferenze per facilitare la condivisione delle conoscenze e il lavoro in rete tra i membri del polo; b. Euro 50.000,00 per le spese di marketing volte ad attirare nuove imprese nel Polo, anche attraverso la realizzazione di specifiche iniziative volte ad individuare e strutturare nuove idee imprenditoriali in una fase di pre-incubazione. Gli aiuti verranno concessi al soggetto gestore del Polo di innovazione, previa la presentazione alla Provincia di Torino di un progetto di definizione e sviluppo delle attività del Polo che ne identifichi gli obiettivi principali, le modalità di collaborazione fra i soggetti partecipanti, le modalità di inserimento di nuove imprese e organismi di ricerca, il soggetto gestore. Si ritiene che tale progetto dovrà coinvolgere la maggioranza dei soggetti ad oggi operanti nel comprensorio del Bioindustry Park Canavese e dovrà assumere una forma che garantisca la condivisione degli obiettivi tra le imprese partecipanti, un coinvolgimento delle stesse alle attività del polo e la stabilità del polo per una durata almeno pari a quella per la quale si concedono gli aiuti. 2) Aiuti volti al miglioramento della capacità competitiva e di innovazione delle piccole e medie imprese del settore, aventi sede operativa nel territorio della provincia di Torino. Tali aiuti verranno concessi per l’importo di Euro 200.000,00 al fine di sostenere l’inserimento di giovani ricercatori in impresa, attraverso apposito bando con modalità “a sportello”. Detti aiuti saranno concessi nel rispetto del Regolamento (CE) n. 1998/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006 relativo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti d’importanza minore (“de minimis”) (GU n. L 379 del 28.12.2006) oppure di un regime di aiuto notificato ed autorizzato dalla Commissione (si cita a titolo di esempio quello relativo agli aiuti temporanei per far fronte alla crisi economica disciplinati al punto 4.2.2 della Comunicazione della Commissione — Quadro di riferimento temporaneo comunitario per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell'accesso al finanziamento nell'attuale situazione di crisi finanziaria ed economica (GU n. C 16 del 22.01.2009). L’atto di concessione degli aiuti menzionerà la base giuridica a copertura del finanziamento per quanto riguarda la legittimità degli aiuti e per quanto riguarda le regole comunitarie in materia di aiuti di Stato. Per le imprese che rispondono anche ai requisiti per essere qualificate come “nuove imprese innovative”, gli aiuti potranno altresì essere concessi nel rispetto del Regolamento (CE) n. 800/2008, in particolare l’articolo 35 (“aiuti a nuove imprese innovative”). L’aiuto consiste in una attività di sostegno all’inserimento di ricercatori, che dovrà rispettare le seguenti caratteristiche: a. essere rivolta a tutte le piccole e medie imprese (PMI), come definite nell’allegato I del Regolamento (CE) n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008, che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato comune in applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato (Regolamento generale di esenzione per categoria) (GU n. L 214 del
9.08.2008), che • svolgano la propria attività nel territorio della provincia di Torino e nei settori delle biotecnologie e biomedicale, riportando una specifica indicazione in tal senso nel proprio oggetto sociale; • siano state costituite posteriormente al 1998; • presentino un rapporto tra costi di ricerca e sviluppo e costi totali aziendali superiore al 30%; • comprendano un numero addetti (dipendenti, lavoratori a progetto e soci lavoratori) dedicato alla ricerca e sviluppo superiore al 50% del totale. Il rapporto andrà calcolato considerando personale dedicato alla ricerca e sviluppo quello dedicato - alla ricerca industriale e pre-competitiva; - allo sviluppo dei processi produttivi; - allo sviluppo di prodotto; - al controllo qualità; - alle attività regolatorie; - al business development. b. supportare l’inserimento per un anno di un giovane ricercatore presso un’impresa come definita alla lettera a), attraverso la concessione di un contributo a fondo perduto alla stessa pari ad Euro 20.000,00. Il contributo dovrà rappresentare al massimo l’80% dei costi salariali relativi al ricercatore inserito nell’impresa beneficiaria tramite stage o contratto di lavoro dipendente, di qualunque tipologia, e sarà erogato in un’unica soluzione al termine dell’anno di lavoro a fronte di adeguata rendicontazione; c. il ricercatore inserito nell’impresa sarà scelto dall’impresa beneficiaria, in base ad un adeguato curriculum vitae; non potrà avere più di 32 anni, ed avere conseguito una laurea in una delle seguenti discipline: biologia, biotecnologie, chimica, chimica farmaceutica, chimica industriale, medicina. d. il ricercatore inserito nell’impresa non potrà essere coniuge, parente in linea retta, fratello o sorella del titolare o dei soci dell’impresa beneficiaria del contributo; e. ciascuna impresa che presenterà domanda potrà ricevere il sostegno per l’inserimento di non più di due giovani ricercatori; f. l’attività di presentazione delle domande di contributo sarà effettuata con procedura “a sportello”, aperta successivamente ad adeguata informazione data all’iniziativa da parte della Provincia di Torino. Le domande di contributo saranno ammesse, qualora le imprese ed i candidati siano in possesso delle caratteristiche richieste, in base alla data di presentazione della domanda; g. il Servizio Programmazione attività produttive e concertazione territoriale della Provincia di Torino curerà la predisposizione di adeguata modulistica per la presentazione delle domande e ne seguirà tutto l’iter, sino all’erogazione del contributo; lo stesso dovrà svolgere un’attività di monitoraggio dell’iniziativa e di controllo sulle imprese beneficiarie, anche attraverso controlli effettuati “a campione”. Considerato che, in linea con le modalità previste dal D. Lgs. del 31 marzo 1998, n. 123, per le attività dell’iniziativa che coinvolgono il Bioindustry Park del Canavese ricorrono gli obiettivi di sviluppo territoriale e settoriale, così come previsto dall’articolo 6 del citato D. Lgs. Tali obiettivi consentono di avvalersi, secondo le modalità previste, della procedura negoziale per la concessione di interventi di sostegno pubblico per lo sviluppo delle attività produttive. Considerato che il già ricordato Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 27 marzo 2008, n. 87 e la citata decisione della Commissione europea di autorizzazione del regime nazionale di aiuti prevedono che gli aiuti al funzionamento per l'animazione dei poli di innovazione possano essere concessi per una durata limitata di cinque anni se l'aiuto è decrescente. L'intensità può ammontare al 100% il primo anno, ma deve diminuire fino ad
arrivare a zero entro la fine del quinto anno. Nel caso di aiuti non decrescenti, la durata è limitata a cinque anni e l'intensità non deve superare il 50% dei costi ammissibili. Gli aiuti per l'animazione dei poli possono essere eventualmente concessi per un periodo più lungo non superiore a 10 anni. Ritenuto in tal senso coerente con gli obiettivi della Provincia di Torino sopra ricordati prevedere un aiuto con intensità dell’80% rispetto alle spese ammissibili sostenute nei primi due anni. Visto che la Relazione previsionale e programmatica 2009-2011, approvata con deliberazione del Consiglio provinciale prot. n. 54477/2008, al programma 44, individua espressamente quale prioritario strumento d’azione la valorizzazione ed il sostegno delle realtà industriali dinamiche capaci di garantire adeguati livelli occupazionali nonché i progetti che mirano a rafforzare gli aspetti di sistema di filiere significative per la realtà economica locale; Considerato pertanto opportuno stanziare l’importo di Euro 550.000,00 a sostegno dell’ini- ziativa sopradescritta. Dato atto che con propria deliberazione prot. n. 1739-546942 del 29/12/2006 si approvava il progetto Prov-int e si stanziavano le relative risorse al fine di aiutare le piccole e medie imprese (PMI) a internazionalizzarsi attraverso l’inserimento di giovani laureate e laureati supportati da borse di studio della durata di 12 mesi e con determinazioni prot. n. 127-180616 del 25/08/2003 e n. 78-69601 del 01/04/2004 e 112-128254 del 07/05/2004 si stanziavano gli importi necessari per i progetti di internazionalizzazione Ies – Ies tutor – Ies Pia. Dato atto che i progetti sostenuti con le risorse a tale fine stanziate mediante i sopra citati atti sono stati interamente realizzati e si sono concluse le attività di rendicontazione e pagamento di quanto previsto e pertanto le risorse residue per un importo totale di Euro 367.204,65 - di cui Euro 88.452,65 al cap. 9581 intervento 1090203 residui del bilancio 2003 (num. mov. 704556, 709010) Euro 121.210,38 al cap. 9581 intervento 1090203 residui del bilancio 2003 (num. mov. 749237, 759932) Euro 157.541,62 al cap.12356 intervento 1090203 residui del bilancio 2006 (num. mov. 938536) devono essere destinate al territorio a sostegno di iniziative che favoriscano processi di internazionalizzazione delle neo-imprese incubate nel parco e sostegno mediante borse di studio per i giovani ricercatori. Dato atto che l’importo di Euro 550.000,00 = trova copertura nel seguente modo: Euro 88.452,65 al cap. 9581 intervento 1090203 residui del bilancio 2003 Euro 121.210,38 al cap. 9581 intervento 1090203 residui del bilancio 2003 Euro 157.541,62 al cap.12356 intervento 1090203 residui del bilancio 2006 Euro 23.160,77 al cap. 13364 del Peg 2009 intervento 1090203 bilancio 2009 Euro 159.634,58 al cap. 13314 del Peg 2009 Intervento 1090205 bilancio 2009. Dato atto che l’importo di euro 40.365,42 sarà reimputato successivamente a seguito di variazione di bilancio sull’apposito capitolo di Peg ed all’intervento di bilancio int. N. 1090205. Acquisiti i pareri favorevoli in ordine alla regolarità tecnica e contabile rispettivamente del Responsabile del Servizio interessato e del Responsabile di Ragioneria ai sensi dell'art. 49 comma 1 del Testo Unico delle leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali approvato con D. Lgs. 18/08/2000 n. 267; Visto l'art. 134, comma 4, del citato Testo Unico e ritenuta l'urgenza; con voti unanimi, espressi in forma palese, la Giunta Provinciale
DELIBERA 1) di approvare l’iniziativa “sostegno delle filiere delle biotecnologie e biomedicale” per un importo complessivo di Euro 550.000,00 dando atto che il suddetto importo sarà utilizzato per la realizzazione delle attività descritte nei successivi punti 2 e 3; 2) di utilizzare la somma di Euro 350.000 per attività di sostegno al Polo di innovazione Bioindustry Park Canavese, con le sue imprese e così come descritto in premessa e nel documento allegato alla presente deliberazione sotto la lettera “A”, per farne parte integrante e sostanziale. Gli aiuti al Polo di innovazione saranno concessi conformemente a quanto previsto dal Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 27 marzo, n. 87 e dalla decisione della Commissione C (2007) 6461 del 27 dicembre 2007, relativa all'aiuto n. N 302/2007. In particolare, verranno concessi aiuti al funzionamento per gli importi seguenti: a. Euro 300.000,00 per supportare e valorizzare le strutture già esistenti, sostenendo le spese di gestione delle installazioni del Polo ad accesso aperto e l’organizzazione di programmi di formazione, seminari e conferenze per facilitare la condivisione delle conoscenze e il lavoro in rete tra i membri del polo. b. Euro 50.000,00 per le spese di marketing volte ad attirare nuove imprese nel Polo, anche attraverso la realizzazione di specifiche iniziative volte ad individuare e strutturare nuove idee imprenditoriali in una fase di pre-incubazione. Gli aiuti verranno concessi al soggetto gestore del Polo di innovazione, previa la presentazione alla Provincia di Torino di un progetto di definizione e sviluppo delle attività del Polo che ne identifichi gli obiettivi principali, le modalità di collaborazione fra i soggetti partecipanti, le modalità di inserimento di nuove imprese e organismi di ricerca, il soggetto gestore. Tale progetto dovrà coinvolgere la maggioranza dei soggetti ad oggi operanti nel comprensorio del Bioindustry Park Canavese e dovrà assumere una forma che garantisca la condivisione degli obiettivi tra le imprese partecipanti, un coinvolgimento delle stesse alle attività del polo e la stabilità del polo per una durata almeno pari a quella per la quale si concedono gli aiuti. I sostegni finanziari indicati per le attività previste ai punti “a” e “b” saranno pari all’80% del totale delle spese ammissibili per un periodo di due anni dalla data di concessione dell’aiuto e non potranno superare la soglia massima complessiva di Euro 350.000 e saranno inoltre concedibili in base alle modalità previste dalla procedura negoziale, ai sensi del D. Lgs. del 31 marzo 1998, n. 123; La realizzazione delle attività previste ai punti “a” e “b” è subordinata all’esperimento da parte della Provincia di Torino delle procedure previste dalla Circolare Min. Svil. Ec. 27 giugno 2008, n. 4390 “Disposizioni per l’attuazione da parte di amministrazioni e altri soggetti diversi dal Ministero dello Sviluppo Economico” dell’articolo 9 del Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 27 marzo 2008, recante istituzione del regime di aiuti a favore delle attività di ricerca, sviluppo e innovazione (GURI 4 luglio 2008, n. 155); 3) di utilizzare la somma di Euro 200.000,00 per la concessione di aiuti volti al migliora- mento della capacità competitiva e di innovazione delle piccole e medie imprese del settore, aventi sede operativa nel territorio della provincia di Torino. Tali aiuti verranno concessi per l’importo di Euro 200.000,00 al fine di sostenere l’inserimento di giovani ricercatori in impresa, attraverso apposito bando con modalità “a sportello”. Detti aiuti saranno concessi nel rispetto del Regolamento (CE) n. 1998/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006 relativo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti d’importanza minore (“de minimis”) (GU n. L 379 del 28.12.2006) oppure di un regime di aiuto notificato ed autorizzato dalla Commissione (si cita a titolo di esempio quello relativo agli aiuti temporanei per far fronte alla crisi economica disciplinati al punto 4.2.2 della Comunicazione
della Commissione — Quadro di riferimento temporaneo comunitario per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell'accesso al finanziamento nell'attuale situazione di crisi finanziaria ed economica (GU n. C 16 del 22.01.2009). L’atto di concessione degli aiuti menzionerà la base giuridica a copertura del finanziamento per quanto riguarda la legittimità degli aiuti e per quanto riguarda le regole comunitarie in materia di aiuti di Stato. Per le imprese che rispondono anche ai requisiti per essere qualificate come “nuove imprese innovative”, gli aiuti potranno altresì essere concessi nel rispetto del Regolamento (CE) n. 800/2008, in particolare l’articolo 35 (“aiuti a nuove imprese innovative”). L’aiuto consiste in una attività di sostegno all’inserimento di ricercatori, che dovrà rispettare le seguenti caratteristiche: a. essere rivolta a tutte le piccole e medie imprese (PMI), come definite nell’allegato I del Regolamento (CE) n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008, che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato comune in applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato (Regolamento generale di esenzione per categoria) (GU n. L 214 del 9.08.2008), che • svolgano la propria attività nel territorio della provincia di Torino e nei settori delle biotecnologie e biomedicale, riportando una specifica indicazione in tal senso nel proprio oggetto sociale; • siano state costituite posteriormente al 1998; • presentino un rapporto tra costi di ricerca e sviluppo e costi totali aziendali superiore al 30%; • comprendano un numero addetti (dipendenti, lavoratori a progetto e soci lavoratori) dedicato alla ricerca e sviluppo superiore al 50% del totale. Il rapporto andrà calcolato considerando personale dedicato alla ricerca e sviluppo quello dedicato - alla ricerca industriale e pre-competitiva; - allo sviluppo dei processi produttivi; - allo sviluppo di prodotto; - al controllo qualità; - alle attività regolatorie; - al business development. b. supportare l’inserimento per un anno di un giovane ricercatore presso un’impresa come definita alla lettera a), attraverso la concessione di un contributo a fondo perduto alla stessa pari ad Euro 20.000,00. Il contributo dovrà rappresentare al massimo l’80% dei costi salariali relativi al ricercatore inserito nell’impresa beneficiaria tramite stage o contratto di lavoro dipendente, di qualunque tipologia, e sarà erogato in un’unica soluzione al termine dell’anno di lavoro a fronte di adeguata rendicontazione; c. il ricercatore inserito nell’impresa sarà scelto dall’impresa beneficiaria, in base ad un adeguato curriculum vitae; non potrà avere più di 32 anni, ed avere conseguito una laurea in una delle seguenti discipline: biologia, biotecnologie, chimica, chimica farmaceutica, chimica industriale, medicina. d. il ricercatore inserito nell’impresa non potrà essere coniuge, parente in linea retta, fratello o sorella del titolare o dei soci dell’impresa beneficiaria del contributo; e. ciascuna impresa che presenterà domanda potrà ricevere il sostegno per l’inserimento di non più di due giovani ricercatori; f. l’attività di presentazione delle domande di contributo sarà effettuata con procedura “a sportello”, aperta successivamente ad adeguata informazione data all’iniziativa da parte della Provincia di Torino. Le domande di contributo saranno ammesse, qualora le imprese ed i candidati siano in possesso delle caratteristiche richieste, in base alla data di presentazione della domanda; g. il Servizio Programmazione attività produttive e concertazione territoriale della Provincia di Torino curerà la predisposizione di adeguata modulistica per la presentazione delle domande e ne seguirà tutto l’iter, sino all’erogazione del contributo; lo
stesso dovrà svolgere un’attività di monitoraggio dell’iniziativa e di controllo sulle imprese beneficiarie, anche attraverso controlli effettuati “a campione”. Qualora l’esito della procedura prevista dalla Circolare Min. Svil. Ec. 27 giugno 2008, n. 4390 comportasse per le attività di cui al punto 2 una concessione per un importo inferiore a quello complessivo previsto (pari a Euro 350.000), le economie derivanti saranno utilizzate per incrementare l’attività di sostegno all’inserimento di giovani ricercatori; 4) di applicare l’importo di Euro 550.000,00 nel seguente modo: Euro 88.452,65 al cap. 9581 intervento 1090203 residui del bilancio 2003 Euro 121.210,38 al cap. 9581 intervento 1090203 residui del bilancio 2003 Euro 157.541,62 al cap.12356 intervento 1090203 residui del bilancio 2006 Euro 23.160,77 al cap. 13364 del Peg 2009 intervento 1090203 bilancio 2009 Euro 159.634,58 al cap. 13314 del Peg 2009 Intervento 1090205 bilancio 2009; 5) di incaricare il Dirigente del Servizio Programmazione attività produttive e Concertazione Territoriale dell’attuazione di quanto previsto nella presente delibera attraverso successivi propri atti; 6) di dare atto che l’importo di euro 40.365,42 sarà reimputato successivamente a seguito di variazione di bilancio sull’apposito capitolo di Peg ed all’intervento di bilancio int. N. 1090205; 7) di dichiarare il presente provvedimento immediatamente eseguibile con successiva vota- zione separata, espressa e favorevole di tutti gli intervenuti. Letto, confermato e sottoscritto. In originale firmato. Il Segretario Generale Il Presidente della Provincia f.to B. Buscaino f.to A. Saitta
ALLEGATO A BIOINDUSTRY PARK CANAVESE Profilo ed attività Profilo Il Bioindustry Park Canavese è un parco scientifico a orientamento bioindustriale e biotecnologico. Sorge vicino a Ivrea, in provincia di Torino, ed è operativo dal 1998. Promuove e sviluppa ricerche nel campo delle scienze della vita, collegando la ricerca universitaria al mondo delle imprese, con l’obiettivo di favorire la nascita e la crescita di aziende innovative. Offre opportunità di insediamento, laboratori di ricerca e servizi di consulenza specialistica, quali check-up aziendali, analisi di fattibilità e trasferimento tecnologico. Si rivolge a società nazionali ed estere, piccole e medie imprese, che intendono insediare attività di ricerca e produzioni sperimentali nei settori della chimica, della farmaceutica, della diagnostica, della veterinaria, dell’agroalimentare, della cosmesi della bioinformatica, della bioingegneria e dell’informatica. Il progetto di realizzazione del Bioindustry Park, ritenuto dalla Regione Piemonte tra le priorità d’intervento della politica industriale regionale, è stato ammesso ai contributi del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale - in regime di cofinanziamento Stato e Regione – che ne hanno consentito la realizzazione per un investimento complessivo di circa 52 milioni di euro. I lavori di realizzazione sono iniziati nel 1995; nel 1998 si sono insediate le prime aziende. Bipca – la società che gestisce le attività del Bioindustry Park – è una Società per Azioni con oltre 8,9 milioni di Euro di capitale sociale (31/12/2008). Attualmente è in atto un aumento di capitale. Bipca coordina direttamente la realizzazione degli investimenti e la gestione degli impianti tecnici, e affianca le imprese insediate nella realizzazione di progetti di ricerca, di interventi di supporto per lo start-up e spin-off, e attraverso l’erogazione di servizi di supporto avanzato. In cifre Dimensioni: - 16.000 mq adibiti a laboratori, impianti pilota e uffici; - un fabbricato indipendente di 1.100 mq per il Laboratorio di metodologie avanzate dell’Università di Torino; - Un fabbricato di circa 1.000 mq adibito alla incubazione di impresa high-tech in campo biotecnologico. Aziende: 35 organizzazioni operative attualmente; 18 imprese supportate nella fase di avvio.
Addetti: 270 circa addetti tra ricercatori e personale di supporto (140 nuovi posti di lavoro creati). Il comprensorio, includendo i laboratori di Merk-Serono conta attualmente circa 550 addetti. Missione Il Parco ritiene che le tecnologie legate alle Scienze della Vita siano strategiche per lo sviluppo socio-economico locale ed internazionale. L'integrazione di quest'ultime con le tecnologie elettroniche e dell'informazione porterà all'individuazione di molteplici soluzioni per i bisogni dell'uomo e della società nel pieno rispetto delle norme legali ed etiche. Il Parco ritiene inoltre che per favorire la trasformazione delle scoperte scientifiche in innovazioni, affinché tutti ne possano godere, occorra incoraggiare la relazione tra il mondo della ricerca ed il mondo delle imprese: • Incentivando a tal proposito i progetti di Ricerca e Sviluppo comuni; • Convertendo successivamente i risultati in brevetti ed innovazioni; • Favorendo altresì i processi di trasferimento tecnologico; • Supportando tramite la realizzazione di infrastrutture e servizi la nascita di nuove imprese; • Divulgando tutte le informazioni e conoscenze necessarie per una serena analisi delle potenzialità e delle tecnologie. Per contribuire al raggiungimento di questi obiettivi il Parco funge da attore strategico nel processo di identificazione, sviluppo e sfruttamento dei risultati della ricerca nei campi legati alle Scienze della Vita. • Pertanto la missione del Parco consiste nel: • Collegare la ricerca universitaria al mondo delle imprese; • Favorire gli start-up, gli spin-off e la crescita di imprese innovative; • Favorire le attività di R&S e di Trasferimento di tecnologie fornendo anche servizi scientifici e know-how; • Realizzare attività di ricerca nei campi legati alle Scienze della Vita anche in collaborazione con Università, Centri di ricerca pubblici e privati ed imprese; • Rendere disponibili spazi attrezzati unitamente a servizi logistici e tecnico-scientifici competitivi e vantaggiosi. Ponendosi così come fattore positivo per lo sviluppo economico del territorio. Attività Le attività strategiche del Bioindustry Park sono indirizzate a fornire servizi avanzati, informazioni ed assistenza di tipo tecnico-scientifico. Si distinguono 4 filoni principali d’intervento: Insediamento di Imprese: Dalla sua creazione ad oggi il Parco ha insediato le seguenti imprese:
da Settembre 1997 a settembre 2007 – OSRA, poi Wolters Kluwer – Fabbricato “A”; da Aprile 1998 a Gennaio 2000 – Genesis Development – Centro Servizi; da Maggio 1998 a Dicembre 1999 – S & T – Centro servizi; da Maggio 1998 a Maggio 2005 I.R.C.S. Istituto di Ricerche Cesare Serono – Fabbricato D; da Dicembre 1998 – Laboratori L.I.M.A. Laboratorio Integrato di Metodologie Avanzate – Fabbricato “U”); da Aprile 1999 – Laboratori CNR - Fabbricato “C”; da giugno 2007 nel fabbricato U da Settembre 1999 a Novembre 2002 - Innosense S.r.l. – Fabbricato “C”; da Settembre 1999 a Dicembre 2000 – Landra & C. – Centro Servizi; da Settembre 1999 a Dicembre 2001 – R & T S.r.l. – Centro Servizi; da Febbraio 2000 a Ottobre 2002 – IONA Tech – Genesis Development – da Centro Servizi a Fabbricato “A”; da Aprile 2000 a giugno 2006 – Bruker Spectrospin – Fabbricato “C”; da Aprile 2000 a Dicembre 2002 – Bioline Diagnostici - Fabbricato “A”; da Maggio 2000 – Sitec – Centro Servizi da Maggio 2000 a Ottobre 2002 – W.I.B. – Centro Servizi; da Maggio 2000 – Aethia – Centro Servizi; da settembre 2007 nel fabbricato “C” da Ottobre 2000 ad Agosto 2004 – Sabolo S.p.A. – Tecnologie innovative di sistemi per stagionatura e sviluppo di microorganismi ed enzimi – Fabbricato “E”; da Ottobre 2000 – LIMA MRI – Sperimentazione agenti di contrasto uso Diagnostico Fabbricato C poi trasferito nel fabbricato “F”; da Marzo 2001 – Bracco – Impianto pilota farmaceutico per iniettabili umani, Fabbricato “B”, espansione da Giugno 2003 per Impianto pilota Chimico nel Fabbricato “B”, espansione da Luglio 2003 Laboratorio per sintesi chimica e preparazione di modelli nel Fabbricato “F”; espansione da Gennaio 2005 fabbricato “A” Espansione da Maggio 2006 per Centro di Saggio farmacologico nel Fabbricato “F”, espansione da Giugno 2006 per Stabulario nel fabbricato “F”, espansione dal Giugno 2007 per Centro Ricerche nel fabbricato “B”, espansione dal Febbraio 2008 per linea produttiva Siringhe nel fabbricato “E” da Maggio 2001 a Dicembre 2008 – Biolab – Centro Servizi - Analisi chimico- biologiche - settore alimentare, ambientale, chimico e farmaceutico; da Maggio 2001 – Chemsafe – Centro Servizi - Servizi avanzati per imprese chimiche, agrochimiche e farmaceutiche per la realizzazione e registrazione di prodotti; da Settembre 2002 a Settembre 2003 – LS Consulting – Centro Servizi – servizi marketing e per il trasferimento tecnologico; Da Gennaio 2003 E3C – Fabbricato “A”, poi trasferito nel Centro Servizi – R&S in campo microelettronico; Da Maggio 2003 Medestea Research & Production – Fabbricato “C” – R&S in campo biotecnologico per applicazioni legate alla salute umana, da Luglio 2005 nel Fabbricato “D”; da marzo 2007 nel fabbricato “C” Da Giugno 2003 Creabilis Therapeutics – Fabbricato “A” – R&S in campo biotecnologico per applicazioni legate alla salute umana; espansione a Giugno 2008 nel Fabbricato “U” Da Settembre 2003 BIOMAN – Fabbricato “C” – R&S in campo biotecnologico per applicazioni nutriceutiche ed ambientali; Da Giugno 2004 a luglio 2008 I.T.Solutions – Centro Servizi - Servizi IT; Da Giugno 2004 a luglio 2008 Bio3 Research - Centro Servizi – R&S in campo biotecnologico e servizi di Business Development; Da Ottobre 2005 Spider Biotech, nell’Incubatore di Imprese; Da Novembre 2005 a Novembre 2008 Target Heart Biotech nell’Incubatore di Imprese;
Da Novembre 2005 a Novembre 2008 Narvalus nell’Incubatore di Imprese; Da Ottobre 2005 a Dicembre 2008 Bionucleon nell’Incubatore di Imprese; Da Settembre 2005 Eporgen Venture nell’Incubatore di Imprese; Da Novembre 2005 a Novembre 2008 HMG Biotech nell’Incubatore di Imprese; Da Gennaio 2006 Biopaint nell’Incubatore di Imprese; Da Gennaio 2006 Novedee in Centro Servizi; Da Gennaio 2006 KITE in Centro Servizi; Da Dicembre 2006 ApaVadis nell’incubatore di imprese; Da Marzo 2007 NoToPharm nell’incubatore di Imprese; Da Giugno 2007 AAA nell’edificio “F”; Da Novembre 2007 DIRIVET nel contesto del CEIP. Da Maggio 2008 a Dicembre 2008 Euroimpianti – Centro Servizi; Da Luglio 2008 Tecnosistemi – Centro Servizi; Da Dicembre 2008 Genovax nell’Incubatore di Imprese. Da Dicembre 2008 CSV Life Science – Centro Servizi; Servizi per lo sviluppo e l’insediamento di nuova imprenditoria Bioindustry Park affianca le imprese nelle seguenti fasi: - pre start-up: verifica della sostenibilità del progetto imprenditoriale, selezione dei progetti; - start-up: assistenza alla realizzazione del business plan, sostegno alla ricerca di fonti di finanziamento e/o partner per l’avvio dell’attività; - sviluppo: supporto nella fase di investimento iniziale, orientamento e assistenza finanziaria, legale, fiscale, tecnologica e di marketing; - way-out: verifica dei risultati conseguiti, orientamento per la realizzazione di un business plan di sviluppo, ricerca di partner in grado di sostenere lo sviluppo competitivo dell’impresa sul mercato Recentemente è stato avviato il “progetto Bioincubatore” per la realizzazione di una struttura fisica dedicata all’insediamento di neo-imprese in camp Biotech. Bioindustry Park opera nell’attività di supporto all’incubazione di impresa con il progetto Discovery (http://www.bioindustrypark.it/discovery/). Nell’ambito del progetto in stretta partnership con Eporgen Wenture (www.eporgen.com), sono offerti alle neo imprese servizi a valore aggiunto tra cui servizi di tutoraggio, accesso al capitale di rischio e la possibilità di insediamento nel Bioincubatore Discovery. La prima edizione di Discovery ha portato all’identificazione di 6 idee innovative che grazie al contributo finanziario di Eporgen Venture sono state trasformate in 5 casi in impresa. Nel corso della seconda edizione, partita nel 2006, è già stata avviata una sesta impresa ed una settima è stata creata a Giugno 2007. Tre sono nate nel 2008. Due sono in corso di avvio nel 2009. Infine, nel Parco si sono localizzate imprese già esistenti. Il risultato è la creazione di un sistema in cui i diversi ingredienti del mondo biotech (Università Piccole e medie imprese, start-up e grandi imprese) sono presenti contemporaneamente. Servizi e progetti scientifici Il Laboratorio Integrato di Metodologie Avanzate (LIMA), è specializzato in problematiche chimiche e biologiche d è dotato delle più moderne attrezzature e tecniche di ricerca. In particolare il LIMA è strutturato nei seguenti laboratori: - LIMA-CHIMICO
- LIMA-BIOLOGICO - LIMA-PROTEOMICI - LIMA-MRI – Ora CEIP gestito da Università di Torino - LIMA-BIOINFORMATICO Le attività in corso sono realizzate nel contesto di progetti di valorizzazione dei risultati della ricerca scientifica realizzati in partnership con centri di ricerca ed imprese operanti nel campo farmaceutico, diagnostico, cosmetico e biotecnologico. Le attività di valorizzazione dei risultati della ricerca scientifica sono realizzate da gruppi di ricerca universitari (UNITO, UNINSUBRIA, POLITI, Università Federico II, ecc) che collaborano con gruppi di ricerca del Parco nel contesto di progetti fortemente orientati alla ricerca di soluzioni applicative. La struttura della ricerca si basa sulla necessità di sfruttare e sviluppare ciascun progetto di R&S in maniera progressiva. utilizzando tutte le risorse umane e strumentali disponibili in ottica integrata ed interdisciplinare. A tale fine è stato avviato un progetto, finanziato dalla regione Piemonte denominato iTECHPLAT 1 (Interdisciplinary Technology Platform 1). Ciascuno stadio di sviluppo è ripartito tra laboratori/gruppi di ricerca diversi. In taluni casi, Bioindustry Park sfrutta competenze esterne alla propria struttura, da parte di gruppi di ricerca esterni. In modo sinergico i gruppi universitari presenti nel Parco realizzano progetti di ricerca di Base su vari tematiche. Il mix delle due attività porta a costruire un sistema integrato in cui la ricerca di base trova nel contesto del Bioindustry Park un meccanismo di validazione e trasformazione dei suoi risultati in innovazioni trasferibili in contesti industriali. Le conoscenze possedute all’interno del LIMA possono portare un notevole contributo all'innovazione di prodotto e processo di aziende farmaceutiche, chimiche, biotecnologiche e agro-alimentari, per quanto riguarda in particolare tre aree di intervento: - il miglioramento dei livelli qualitativi dei prodotti attraverso una migliore conoscenza delle caratteristiche molecolari dei singoli componenti e l’individuazione di elementi indeside- rati o di impurità; - il miglioramento dei prodotti o l’introduzione di nuovi prodotti con l’utilizzo di tecniche per la modificazione delle caratteristiche molecolari; - il miglioramento del controllo del processo produttivo ed una sua eventuale riprogettazione per permetterne la certificazione dal punto di vista della presenza o meno di particolari elementi. - Bioindustry Park ha recentemente realizzato in partnership con AETHIA, start-up bioinformatica sita nel Parco stesso il server bioinformatico WINTERMIUTE accessibile all’indirizzo internet http://213.82.81.200/ - Il LIMA offre servizi scientifici alle imprese insediate Il progetto iTECHPLAT 1 ha portato ai seguenti risultati: - Brevetti: 6 - Articoli: 4 (+3 submitted) - Presentazioni/Poster a congressi: 11 - Ricercatori/Collaboratori coinvolti 30. Bioindustry Park collabora inoltre con il Consorzio Interuniversitario per la Chimica dei Metalli nei Sistemi Biologici, L’Università Uninsubria, l’Università Federico II di Napoli,
il Politecnico di Torino Dip. Di Fisica, L’Università del Piemonte orientale, la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, IRCCS Candiolo, IRC-ALPS, il Consorzio Interuniversitario TEFARCO, il CNR-IBB, il CERM-Centro per le risonanze Magnetiche, la rete dei Parchi Scientifici Piemontesi (Tecnorete), l’APSTI, ecc. per attività di ricerca e sviluppo e per diffondere tecniche e metodologie di prodotto e processo a favore di imprese dei settori legati alle scienze della vita. Bioindustry Park ha collaborato con L’Università di Torino nella realizzazione del centro di competenza CEIP – Centro di eccellenza in Imaging Preclinico. Il centro ha l’obiettivo di meTtere a disposizione del territorio (Accademia ed Imprese) le più moderne tecnologie di Imaging per applicazioni di ricerca a livello preclinico. Trasferimento tecnologico e servizi di supporto e networking Le attività specifiche riguardano azioni di contatto con le imprese volte a: interventi di informazione e divulgazione sullo stato dell’arte delle tecnologie di riferimento, attività di problem setting e check-up aziendali per individuare i bisogni di tecnologia delle singole imprese, individuazione, messa a punto e applicazione delle relative soluzioni sia attraverso i laboratori interni al Parco sia attraverso centri di ricerca esterni. In particolare Bioindustry Park opera nel contesto di vari progetti supportati con fondi regionali. Bioindustry Park collabora con la Regione Piemonte – direzione Industria, e CEIP Piemonte nella realizzazione dell’Osservatorio Regionale sulle Scienze della Vita – Piemonte Biosciences. Obiettivo dell’Osservatorio è mappare e monitorare gli attori pubblici e privati. Ed effettuare azioni di analisi e promozione. Nell’ambito dell’Osservatorio è stato realizzato il sito http://www.piemontelifesciences.org che contiene tra l’altro la banca dati delle imprese e dei gruppi di ricerca operanti nel settore censiti. Bioindustry Park è infine stato partner di due progetti europei nell’ambito del VI programma quadro di ricerca e Sviluppo: PASSPORT che ha l’obiettivo di agevolare la partecipazione di PMI ai progetti di ricerca internazionali e NetBioclue che ha l’obiettivo di analizzare le dinamiche di crescita di cluster biotecnologici.
NETBIOCLUE (2006-2008) – Networking Biotechnology Clusters in Europe (FP6 – Coordination Action). Il progetto ha analizzato l’evoluzione di 14 cluster biotech europei, identificandone i fattori di successo e le best practices elaborate nel corso degli anni. Dall’azione di networking e di scambio sono stati elaborati progetti pilota e importanti suggerimenti per la policy a livello locale, nazionale ed europeo in merito allo sviluppo dei cluster del settore. Coordinatore Camera di Commercio di Milano (Milano – I) Partner I - Lombardy-Piedmont - CCIAA Milan, MIP, Bioindustry Park del Canavese UK - Cambridge - East Region Biotechnology Initiative, Senexis UK - Scotland - The University of Dundee FR - Paris-Evry Ile de France – Chambre de Commerce de l’Essonne, Genoptics DE - Heidelberg- - Heidelberg Technology Park DE - Munich- - Gruender Regio; SE - Biotech Valley - Biotech Valley DK - Aarhus - Biomedico Forum CZ - South Moravia - South Moravian Innovation centre HU - South Great Plain - South Great Plain Regional Development Agency PASSPORT (2005-2008) - Passport to RTD – Internationalisation of LSH SMEs (FP6 – Coordination Action). Il progetto puntava a rafforzare la competitività delle imprese del settore delle scienze della vita favorendone l’accesso e la partecipazione a programmi di ricerca, in particolare sul VII Programma Quadro. Puntava inoltre a stimolare azioni di networking tra le imprese e promuovere la cooperazione transnazionale tra le imprese. Coordinatore Scottish Enterprise (Edinburgh – UK). Partner Medicon Valley Alliance – DK BioRiviera – FR Eurobiobiz – FR Inno TSD – FR ZAB Brandenburg Economic Development Board – D Bio Polisz – HU Bioindustry Park del Canavese – IT Syntens – NL Il Parco è attualmente partner dei seguenti progetti: POLO FORMATIVO IFTS: definire e progettare percorsi professionalizzanti per disoccu- pati che siano appetibili per imprese biotech. BIO-CT (2009-2011): Biotechnology Common Tools (FP7 – Regions of Knowledge). Il progetto affronta la necessità di costruire un sistema, a livello europeo, che consenta agli imprenditori o a chi si occupa di Trasferimento Tecnologico di raggiungere, nelle migliori condizioni di rapidità ed efficienza economica, la Proof of Concept industriale (I-PoC) che consenta la vera valorizzazione economica dei risultati della ricerca (Proof of Concept
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