GeoGrafia, didattica ed expo 2015

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GeoGrafia, didattica ed expo 2015
AST
Lug-Ago/15

                                          Carlo Brusa                                        Premessa

             Geografia, didattica ed Expo 2015
             L’eredità di Expo 2015                                    lanese. Qui, come in ogni parte d’Italia, gli indi-
                                                                       genti assoluti sono in continua crescita. In tut-
             Chi ha voluto e organizzato l’Esposizione Universa-       ta la nazione, nel 2014 erano pari a ben quattro-
             le milanese ha sempre ribadito - e continua a ricor-      milionicentomila, mentre nel 2008, prima del-
             darci - che la grande sfida contenuta nel tema “Nu-       la crisi economica, erano meno della metà: un-
             trire il pianeta. Energia per la vita” non si esaurisce   milione ottocentomila . Questa crescita è purtroppo
             ni di questi muoiano ogni anno per denutrizione.          comune a molti altri Paesi a economia avanza-
             I sei mesi di Expo ci hanno inoltre sensibilizza-         ta ed è aggravata, soprattutto nell’Europa di og-
             to al fatto che, nel mondo, alla mancanza di cibo,        gi, dal sempre più imponente afflusso di perso-
             si contrappone in maniera stridente il problema           ne costrette a fuggire dai propri territori a cau-
             dell’enorme spreco di alimenti stimato in tre mi-         sa di conflitti, violenze di ogni genere, vessazio-
             liardi di tonnellate di prodotti agroalimentari pari      ni di regimi dittatoriali, avversità climatiche ecc.
             a un valore di 750 miliardi di dollari all’anno. An-      La diffusa sensibilizzazione a questi problemi
             che questo è un nodo da sciogliere nel più breve          così gravi è la principale eredità immateriale
             tempo possibile sia per vincere la lotta alla fame,       di Expo e si compendia negli impegni contenu-
             sia perché tale enorme dissipazione comporta con-         ti in un documento di grande rilievo: la “Carta
             seguenze negative per il clima, le risorse idriche
             (il consumo di acqua per produrre questi alimenti
             è addirittura pari alla portata annuale del Volga),
             i suoli, la sostenibilità e ovviamente anche per la
             salute dei molti che mangiano troppo cibo, soven-
             te di pessima qualità . È inoltre ancor più grave
             che, come ricorda il geografo Colin Sage, oltre me-
             tà di questo spreco (54%) si registri nei Paesi Me-
             no Avanzati (PMA)  dove le perdite alimentari - durante le fasi
             della produzione, del raccolto, del trasporto e del-
             la conservazione dei prodotti - sono in larga misu-
             ra imputabili all’uso di tecniche e/o di macchinari
             obsoleti. Non per nulla a Expo è stata allestita an-
             che un’Area Tematica denominata “Future Food Di-
             strict” in cui sono state presentate tecnologie inno-
             vative nel campo della conservazione, della prepa-
             razione e della distribuzione del cibo, auspicandone
             la diffusione anche nei PMA. Il rimanente spreco
             si registra nei Paesi a economia avanzata durante
             le operazioni di trasformazione, distribuzione e, so-
             prattutto, di consumo: solo in Italia, nel 2014, si so-
             no gettati oltre 8 miliardi di euro di prodotti agro-
             alimentari . Nel periodo         Fig. 1. Il principale mensile di strada italiano, venduto
                                                                       in varie città da persone senza dimora e da gravi
             dell’Esposizione universale il fenomeno è stato effi-     emarginati, è stato messo a disposizione di tutti
             cacemente contrastato - sensibilizzando contempo-         i visitatori dell’Edicola della Caritas.
             raneamente l’opinione pubblica e visitatori al pro-
             blema - grazie a un piano organizzato dalla Cari-         di Milano” , in cui
             tas ambrosiana, principalmente in collaborazione          si affrontano anche altre questioni delicatissi-
             col Banco di Solidarietà Alimentare. Grazie a tale        me e fondamentali per il Pianeta (vedi pp. 9-12).
             piano si sono recuperati ogni giorno i cibi non con-      Di questo protocollo esiste anche una versione
             sumati per fornire pasti, spesso di qualità, a mol-       per bambini  di grande interesse didattico.
GeoGrafia, didattica ed expo 2015
Fig. 2. Un importante strumento di lavoro nella scuola
                                                       dell’obbligo da usare anche dopo Expo.

                                                         grafi italiani e stranieri e ad esperti di altre di-
                                                         scipline.
                                                         Merita una menzione anche il supplemento on
                                                         line al n. 2/3 - 2015 di “Ambiente Società Territo-
                                                         rio” Alimentazione, ambiente, società e territo-
                                                         rio per uno sviluppo sostenibile e responsabile
                                                         curato da Alessandro Leto con contributi di va-
                                                         ri studiosi fra i quali i presidenti dell’AIIG Gino
                                                         De Vecchis, dell’Associazione dei Geografi Ita-
                                                         liani Franco Farinelli e della Società Geografi-
                                                         ca Italiana Sergio Conti .
                                                                                                                              Fig. 3.
                                                                                                                      Copertina del
                                                                                                                      supplemento
                                                                                                                    al n. 2/3 - 2015
                                                                                                                      di “Ambiente
                                                                                                                Società Territorio”.

La “Carta di Milano” - che ai primi di settembre
2015 era già stata sottoscritta da più di cinquecen-
tomila persone - è stata presentata durante l’As-               AlimentAzione, Ambiente,
semblea Generale delle Nazioni Unite il 26 set-                 Società e territorio
                                                                per uno Sviluppo SoStenibile e reSponSAbile
tembre 2015. Il successivo 16 ottobre - in occasio-
                                                                Contributi e riflessioni geografiche a
ne della Giornata mondiale dell’alimentazione                   partire dai temi di Expo Milano 2015
nel 2015 dedicata al tema dell’agricoltura fami-                         A cura di Alessandro leto
liare - la “Carta di Milano” è stata solennemen-
te consegnata - con la sottoscrizione dei gover-
nanti di tutti Paesi che hanno partecipato a Expo
- al segretario generale dell’ONU Ban Ki Moon
in visita all’Esposizione Universale anche perché
l’ONU, nel 1948, ha voluto che il diritto al cibo
per ogni essere umano entrasse nella Dichiara-
zione Universale dei Diritti dell’Uomo del 1948.
Conoscere e riflettere sulla “Carta di Milano” è
un dovere per tutti, ma lo è ancor di più per il         Riprendendo una tradizione risalente ai tempi
mondo della scuola e in particolare per chi inse-        della presidenza Valussi la nostra rivista, a par-
gna la nostra disciplina. Per tale motivo, in una        tire da questo numero, ospita i contributi scien-
testata denominata “Ambiente Società Territo-            tifici e didattici del 58° Convegno Nazionale al
rio”, si è ritenuto opportuno pubblicare integral-       fine di estenderne la diffusione all’intero cor-
mente il documento, subito dopo questo scritto,          po sociale.
in modo da facilitarne il più possibile la consul-       Per la presentazione delle giornate di lavoro si
tazione e la diffusione                                  rimanda all’articolo di Davide Papotti (pp. 13-18),
                                                         mentre questo scritto continua proponendo al-
                                                         cuni spunti di riflessione e di lavoro utili per il
L’eredità del 58° Convegno Nazionale                     “dopo Expo”.
dell’AIIG                                                Innanzi tutto si sottolinea che i convegnisti – du-
                                                         rante la giornata del 29 agosto passata a Expo e
“Geografia, didattica ed Expo 2015” è stato il te-       da molti estesa al giorno successivo - hanno sa-
ma del 58° Convegno nazionale dell’AIIG al qua-          puto cogliere due inviti contenuti in altrettan-
le i nostri soci non sono arrivati impreparati gra-      te slide del power point preparato dallo scriven-
zie ai vari contributi apparsi sulla nostra rivista      te per illustrare il tema: “Proposte didattiche e
 e anche ad altre indicazioni di lavoro ivi         prima si è sottolineato che “l’Esposizione Univer-
contenute come quelle del sito  con interviste a vari geo-        luoghi’ di cui si deve vedere ogni cosa perché si                  5
GeoGrafia, didattica ed expo 2015
Fig. 5. Il Padiglione dell’Austria: uno degli esempi più interessanti
                                                               di connubio tra soluzioni architettoniche e progettazione urbana
                                                               futuristica. Ha ospitato un tipico bosco austriaco (esteso su una
                                                               superficie di 560 mq, in grado di produrre 62,5 kg di ossigeno all’ora
                                                               e di assorbire 92kg di CO2 al giorno) creando così un microclima che,
                                                               durante la stagione estiva, ha mantenuto una temperatura di 5°C
                                                               inferiore rispetto all’esterno, senza l’utilizzo di climatizzatori. Alla fine
                                                               dell’Esposizione la vegetazione boschiva rimarrà in Italia come simbolo
                                                               della presenza austriaca a Expo Milano 2015: il bosco sarà ripiantato
                                                               nel nord della Penisola. Il legno delle pareti interne del Padiglione
Fig. 4.                                                        verrà riciclato e riutilizzato per altri scopi.
Un piccolo paese                                               Info .
insulare del
cluster “cacao e     è pagato un biglietto, grazie al quale si è com-
cioccolato” ha
saputo proporre
                     prato a forfait il diritto di vedere tutto”(Augé).
una delle            Nella successiva si è ricordato che i temi di Ex-
presentazioni        po 2015 “Non si esauriscono nel semestre espo-
geograficamente
più efficaci,
                     sitivo e tanto meno nello spazio della durata di
in rapporto al       una, pur importante e significativa, visita di alcu-
costo, del proprio   ne ore o, per alcuni, anche di due o più giorni”.
territorio.
                     I convegnisti inoltre, in virtù del loro sapere,
                     sono stati invitati a considerare la visita come
                     un’occasione per riflettere circa le varie scale e
                     modalità in base alle quali si manifestano le di-
                     suguaglianze alimentari presenti nel pianeta.
                     Hanno analizzato criticamente i messaggi dif-
                     fusi da alcuni dei ben 144 stati sovrani - dall’Af-
                     ghanistan allo Zimbabwe - che hanno parteci-
                     pato a Expo sia con propri padiglioni sia, è il ca-
                     so di molti PMA, raggruppati in cluster in base
                     a comuni problemi ambientali (cluster: biome-
                     diterraneo; isole, mare cibo; zone aride), o alle
                     difficoltà dovute alla vendita a un prezzo “giu-
                     sto”, sui mercati mondiali, delle commodities da
                     loro prodotte (cluster dedicati a cacao, caffè, ce-
                     reali e tuberi, frutta e legumi, riso, spezie). Sono
                     state molto utili anche le installazioni dell’ONU,
                     denominate blue spoons “cucchiai blu” e loca-
                     lizzate in vari punti dell’Expo. I loro contenuti -
                     di cui si suggerisce l’utilizzo per la didattica an-
                     che dopo la conclusione del grande evento mi-
                     lanese - sono scaricabili dal sito . Nel padiglione dell’UE la storia di due gio-
                     vani: Alex (un agricoltore) e Sylvia (una ricer-
                     catrice) è stata proposta per evidenziare “l’im-
                     portanza della collaborazione tra tradizione ed
                     innovazione, tra culture ed esperienze diverse,
                     tra agricoltura, amore per l’ambiente e scienza”.
                     Anche questo materiale, come quello dell’ONU              Fig. 6. La campagna dell’ONU contro la fame nel
    6                può essere sempre utilizzato nella didattica < ht-        mondo e la distribuzione dei cluster e dei “cucchiai blu”
                                                                               in una rappresentazione cartografica essenziale dello
                                                                               spazio di Expo.
GeoGrafia, didattica ed expo 2015
Fig. 7. Agricoltura, amore per l’ambiente e scienza
  in un efficace “show multimediale” proposto nel                                                Premessa
  padiglione dell’UE alle scolaresche in visita.

                                                                      2015 dalla Rete Giovani di Slow Fo-
                                                                      od per riflettere sul futuro del cibo
                                                                      e su quello del nostro pianeta con
                                                                      giovani contadini, allevatori, pesca-
                                                                      tori e studenti.
                                                                      A Expo anche Eataly non si è limita-
                                                                      ta a proporre servizi di ristorazione
                                                                      di qualità tipici delle nostre cucine
                                                                      regionali, ma ha voluto “celebrare la
                                                                      biodiversità culturale” del nostro Pa-
                                                                      ese e “nutrire lo spirito” dei visitato-
                                                                      ri con una mostra intitolata “Il teso-
                                                                      ro d’Italia”, curata da Vittorio Sgarbi,
                                                                      arricchita da una rappresentazione
                                                                      in grado di suscitare l’interesse e la
                                                                      curiosità dei geografi. L’opera è di
                                                                      Vittorio Pesce: l’artista - che è anche
tp://www.expo2015.org/it/con-alex-e-silvia-l-unio-      architetto e designer - ha genialmente rappre-
ne-europea-presenta-il-suo-padiglione-per-expo-         sentato “l’Italia come una bella donna che dan-
milano-2015>. Sylvia - che ha avuto una forma-          za adorna di tutte le meraviglie e le prelibatezze
zione geografica universitaria - ha partecipato a       di ogni regione” (Sgarbi). La “potenza dell’identi-
un programma di assistenza alimentare teso ad           tà italiana” è stata presentata con grande effica-
aiutare i Paesi economicamente meno sviluppati          cia a Palazzo Italia. I notevoli stimoli contenuti
dove oggi si diffondono, con grande rapidità, la        in quanto esposto ha attirato numerosissimi vi-
standardizzazione delle produzioni agricole e il        sitatori che si sono pazientemente sottoposti a
land grabbing con gravi perdite di biodiversità.                                                                                Fig. 8.
                                                        code di ore, da molti stoicamente passate sotto                        Il testo
Il tema, di grande rilievo, è stato affrontato in       la canicola estiva. Dei numerosissimi spunti di                  dell’Enciclica
vari punti del sito espositivo e in particolare nel     riflessione proposti ai visitatori di Palazzo Italia,     Laudato si’ è stato
“Biodiversity Park”, nella “Piazza della biodiver-                                                                      commentato
                                                        in questa sede - anche per ragioni di spazio - ci            da Carlo Petrini
sità” di Slow Food, nello spazio della collina me-      si limita a citarne uno ritenuto particolarmente             durante i lavori
diterranea, nei padiglioni di vari paesi oltre che      utile anche per la didattica. Si tratta di un gran-              e distribuito
in vari convegni di importanza internazionale.                                                                            in omaggio
                                                        de plastico - supportato da una serie di “intervi-            ai partecipanti
Anche in Italia da tempo si lamentano i proble-         ste con esponenti del sapere e della cultura di            al 58° Convegno.
mi della perdita della biodiversità e del crescen-      profilo globale”  - con al centro il mare Mediter-          di Petrini si veda
tura con conseguenze negative sulla salute delle        raneo ma senza il territorio della regione fisica             .
persone. Inoltre i processi di urbanizzazione del       italiana (e quin-
secondo dopoguerra e il progressivo esodo dal-          di anche sen-
le campagne hanno largamente compromesso                za la Corsica).
l’attenzione alla stagionalità delle produzioni del     Tramite questa
settore primario e alla conseguente “ritmicità”         rappresentazio-
della cucina tradizionale. Tali problemi sono sta-      ne i visitatori
ti affrontati in vari punti del cardo che Expo ha       sono stati invi-
interamente dedicato all’Italia, lasciando il de-       tati a chiedersi
cumano agli altri paesi espositori, e in altri spa-     come sarebbero
zi come quelli della Regione Siciliana (cluster         stati oggi senza
biomediterraneo), di Slow Food, di Eataly ecc.          l’Italia non so-
Durante il convegno questi temi, con ampi rife-         lo il Mediter-
rimenti all’enciclica Laudato si’, sono stati trat-     raneo, ma il re-
tati da Carlo Petrini nella lectio magistralis te-      sto dell’Europa
nuta il 27 agosto in Università Cattolica in oc-        e anche l’inte-
casione del conferimento del Premio Valussi;            ro pianeta. Chi
sono stati ripresi dal rettore dell’Università di       insegna la no-
Scienze Gastronomiche Piercarlo Grimaldi il             stra disciplina
31 agosto nell’interessante lezione tenuta a Pol-       potrebbe usare
lenzo ai partecipanti all’escursione post conve-        una rappresen-
gno. Se ne è discusso anche in occasione di Ter-        tazione del pla-
ra Madre Giovani – We Feed the Planet. L’even-          stico per lavora-
to è stato organizzato a Milano dal 3 al 6 ottobre      re con gli alun-                                                      7
GeoGrafia, didattica ed expo 2015
Fig. 9. L’Italia di Vittorio Pesce: una bella donna             Fig. 12. Questo esempio di denuncia dei cibi
           che danza fra le prelibatezze e le meraviglie.                  italian sounding si collega al crescente impegno
                                                                           per lo sviluppo e la tutela delle esportazioni
                                                                           del nostro settore agroalimentare.

                                                                           ni partendo da un’ipotetica geografia fisica di
                                                                           questo inedito bacino del Mediterraneo con con-
                                                                           siderazioni sui cambiamenti delle correnti ma-
                                                                           rine e sugli spostamenti delle masse d’aria, per
                                                                           passare poi agli effetti sulla meteorologia e sul
                                                                           clima, sulla biodiversità e sull’ambiente. Si po-
                                                                           trebbe poi passare, in rapporto ai programmi
                                                                           delle singole scuole, a temi di ordine geostori-
                                                                           co, geopolitico e geoeconomico. Non dovrebbe-
                                                                           ro da ultimo mancare riflessioni in materia di
                                                                           geografia dell’alimentazione e del gusto: campi
                                                                           in cui il nostro Paese vanta nel mondo una po-
                                                                           sizione di assoluto e riconosciuto prestigio. Pro-
                                                                           prio per questo il settore agroalimentare italia-
                                                                           no è in prima linea tra quelli che stanno contri-
Figg. 10-11. Con questo plastico si sono voluti invitare i numerosissimi
e ammirati visitatori di Palazzo Italia a chiedersi come sarebbero oggi
                                                                           buendo all’uscita dalla crisi economica. Non van-
il Mediterraneo, l’Europa e il mondo intero se non ci fosse mai stata      no però dimenticati i danni causati al settore dai
la nostra penisola (Foto: Giorgio Braghini).                               cibi italian sounding che, secondo l’Osservatorio
                                                                           sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema
                                                                           agroalimentare, generano un giro d’affari an-
                                                                           nuo di 60 miliardi di euro: quasi il doppio delle
                                                                           esportazioni agroalimentari italiane. Il proble-
                                                                           ma, con correlati conflitti di interessi tra opera-
                                                                           tori economici di vari paesi e quelli del nostro
                                                                           Paese, è comprensibilmente delicatissimo e ben
                                                                           lungi da una soluzione normativa. Venirne a ca-
                                                                           po - dopo l’opera di sensibilizzazione dei consu-
                                                                           matori stranieri e le vigorose denunce delle sue
                                                                           contraffazioni in vari punti del cardo – sarebbe
                                                                           un’altra eredità positiva di Expo 2015.
8                                                                          Carlo Brusa
GeoGrafia, didattica ed expo 2015 GeoGrafia, didattica ed expo 2015 GeoGrafia, didattica ed expo 2015 GeoGrafia, didattica ed expo 2015 GeoGrafia, didattica ed expo 2015
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