Galaxy A70, Samsung scommette sulla fascia media
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Galaxy A70, Samsung scommette sulla fascia media Con il Galaxy A70 Samsung potenzia la scuderia dei suoi smartphone di fascia media con un nuovo modello. L’azienda coreana ha infatti svelato sul suo sito questo nuovo device che verrà lanciato sul mercato a breve. Il dispositivo ha la peculiarità di possedere alcune caratteristiche premium che faranno sicuramente gola ai più giovani e a chi non vuole spendere una fortuna per un telefonino. La più evidente fra tutte è di sicuro lo schermo molto ampio, un Infinity-U Amoled da 6,7 pollici senza cornici e con piccolo notch a goccia. Di buon livello anche tutto l’hardware dedicato al comparto fotografico. Nella parte posteriore si trova un sensore
principale da ben 32 megapixel coadiuvato da un grandangolo da 8 megapixel e un sensore di profondità (Tof) da 5 megapixel. Anche la fotocamera per i selfie è da 32 megapixel. Altra caratteristica che rende il dispositivo uno smartphone davvero appetibile è la grande batteria, da 4.500 mAh, a ricarica veloce, per “condividere, giocare e trasmettere tutto il giorno”, spiega l’azienda. Il nuovo smartphone di casa Samsung può fare affidamento sul sistema operativo Android 9, Ram da 6-8 GB e memoria interna da 128 GB espandibile. Integra inoltre un lettore di impronte digitali nello schermo per l’autenticazione, che avviene anche tramite riconoscimento facciale. I colori disponibili al lancio sono quattro: nero, blu, bianco e corallo. Insomma, con questo Galaxy A70 Samsung propone un device al passo con i tempi e con diverse caratteristiche interessanti. I dettagli sul processore dello smartphone non sono ancora noti, così come il prezzo e la data di uscita. Nuove informazioni sono attese il 10 aprile, giorno in cui a Milano, Bangkok e San Paolo si terrà il Galaxy Event 2019. Se siete interessati al Galaxy A70 e volete saperne di più non vi resta altro che attendere ancora una manciata di giorni. F. P. L.
Dead or Alive 6, si torna finalmente sul ring Dopo 7 anni d’attesa Dead or Alive, il picchiaduro famoso per le lottatrici dalle forme generose, torna sulla scena con un sesto capitolo denso di scontri e con tanti personaggi tutti da giocare su Pc, Xbox One e Ps4. Con Dead or Alive 6 Tecmo Koei e il Team Ninja hanno deciso di rimettere il gameplay al centro di tutto anche alla luce del fatto che il genere ha assunto una nuova dignità con l’avvento degli eSports. Questo è il motivo per il quale, pur non volendo accantonare la sensualità delle lottatrici, i programmatori hanno cercato di andare incontro
per quanto possibile alle esigenze dei giocatori più raffinati con una giocabilità più profonda. Ma andiamo a esaminare il titolo più da vicino. Una volta lanciato il gioco, il menù di Dead or Alive 6 propone di scegliere tra Story Mode, Combattimento rapido (con le relative modalità Scontro, Arcade. Sfida a tempo e Sopravvivenza), Missione DOA, Tutorial e Multiplayer. Il fulcro e cuore del gioco in single player risiede nella modalità Storia che, comunque, si caratterizza per i tratti folli e divertenti. Questa modalità si caratterizza, inoltre, per l’elevato grado di personalizzazione dei lottatori, riuscendo a superare notevolmente quanto di buono era stato fatto fino a DOA 5. Oltre alla modalità Storia sono presenti le sfide che rappresentano in realtà il tutorial di gioco. Queste ultime sono suddivise in 104 scenari differenti che però hanno il grosso difetto di essere troppo semplici ma hanno il pregio di fare apprezzare quasi tutto l’insieme dei vestiti collezionabili presenti in game. La storia di Dead or Alive 6 segue una struttura ramificata un po’ confusionaria ma in grado di occupare i giocatori per un tempo che rientra nella media dei picchiaduro. Insomma, La “campagna” si articola in un puzzle i cui pezzi vanno a sbloccarsi progressivamente su una griglia in cui le varie missioni sono separate in verticale per ordine cronologico e in orizzontale in base ai personaggi coinvolti.
La trama presente in questo nuovo capitolo del nuovo titolo targato Tecmo Koei riprende il discorso da dove si era interrotto nel precedente capitolo. Ancora una volta la trama vede contrapporsi la DOATEC “rinnovata” sotto la guida di Helena e la malvagia organizzazione M.I.S.T. con, ovviamente, il torneo Dead or Alive a fare da sfondo alle vicende. Sia dal modo in cui è strutturata la story-mode che dalla presenza di parti del suddetto mosaico proposte esclusivamente in forma di sequenze CGI, si evince la voglia dei ragazzi di Team Ninja di dare una maggiore importanza alla componente narrativa. Il tutto riesce effettivamente ad intrattenere con piacere ma non c’è da aspettarsi grande profondità in una sceneggiatura che, nel complesso, si manifesta attraverso brevi e simpatici sketch d’introduzione al combattimento. Per quanto riguarda le “Missioni DOA”. Si tratta di una lista di 96 missioni in ognuna delle quali è richiesto al giocatore di completare tre determinati obbiettivi rappresentati ciascuno da una stella. In sostanza, potrà essere richiesto di realizzare una particolare combo, infliggere un determinato danno, terminare l’incontro entro un tempo limite e così via. Il premio per il completamento delle quest è una quota variabile di Valuta In-Game, Parti dei Costumi e Titoli. A dir la verità, però, la vera ricompensa risiede nel miglioramento dell’abilità del giocatore: anche
in questo caso, infatti, è proposto, di volta in volta, il tutorial specifico per la realizzazione delle mosse richieste. Inoltre, in questa modalità l’IA nemica è gestita in modo tale da incentivare l’utilizzo delle skill adatte alla sfida. Le atre modalità di gioco presenti in Dead or Alive 6 sono quelle presenti generalmente in tutti i picchiaduro, quindi: combattimento a scontro singolo contro l’IA, allenamento e battaglie online. Oltre a quanto detto, va sottolineate la presenza della, DOA CENTRAL, dove è possibile sbloccare ulteriori costumi per i lottatori, consultare i collezionabili ottenuti, riosservare i propri match (quelli salvati) o far da semplice spettatore a nuovi incontri, con tanto di modalità fotografica. Detto ciò ci teniamo a sottolineare che per quanto riguarda i combattimenti online, il net-code sembra non soffrire di particolari problemi: nei match non si riscontrano fenomeni di lag e quindi la fluidità in game è garantita. Per quanto riguarda la rosa dei lottatori, in Dead or Alive 6 ne sono presenti 26 in tutto, con alcune new entry degne di nota. Primo fra tutti c’è Diego, di origine nordamericana, che fa della forza fisica il suo cavallo di battaglia poi c’è NiCO, una scienziata che possiede una grande dimestichezza con la tecnologia e, soprattutto, possiede un set di mosse davvero sensazionale. Questi due personaggi si distaccano un po’ dal classico roster di DOA ma, alla fin
fine, dimostrano di avere un loro perché, soprattutto alla luce di stili di combattimento estremamente peculiari e decisamente più moderni. Per quanto riguarda il combat system di questo Dead or Alive 6, possiamo dire che i controlli sono semplicemente fantastici. I comandi tradizionali del gioco sono tornati in azione, accompagnati da alcune nuove funzionalità per mantenere il giocatore sempre coinvolto e attento a quel che succede sullo schermo. Prima di tutto, va detto che le contromosse sono fluide come sempre, pur non essendo del tutto fuori controllo come nei titoli precedenti della serie. Di per sé è un’ottima cosa, che lascia margine per pianificare una strategia che ribalti una combo a proprio favore. Inoltre, le prese sono ancora molto efficaci, poiché ci si può affidare anche a quelle molto semplici per togliere un po’ di energia all’avversario. Le combo sono poi ovviamente il piatto forte di tutto il sistema di combattimento, grazie alla loro versatilità e unicità a seconda del personaggio scelto, implacabili ma al tempo stesso controproducenti se non si punta sulla loro varietà. Dead or Alive 6 propone tuttavia una nuova meccanica che rende il gioco accessibile ai meno esperti e che, per i più irriducibili, potrebbe diventare un vero stimolo per giocare di più. Si tratta di mosse devastanti, legate all’indicatore di devastazione posto subito
sotto la barra della vita e attivabili tramite la pressione di un singolo tasto, il dorsale destro per la precisione. Il bello però risiede nel fatto che se ne possono concatenare ben 4 di queste mosse, a patto di essere abbastanza veloci, attivando il così detto assalto fatale. Una volta che la combo è in atto, difficilmente potrà essere contrastata: nel momento in cui, poi, si scatena il cosiddetto Colpo Devastante non c’è escamotage che tenga. Si tratta di un grosso vantaggio in partita, capace di ribaltarne le sorti, ma anche di un’arma a doppio taglio se utilizzata nel momento meno opportuno. Parlando del lato estetico, come nelle precedenti edizioni, anche in Dead or Alive 6 è possibile gestire manualmente la telecamera e le battaglie scorrono via con pochi fronzoli ma con animazioni dei lottatori ben fatte. Per quanto riguarda l’aspetto puramente tecnico in relazione a quello grafico, il titolo non fa gridare al miracolo per quanto riguarda i lottatori, ma risulta comunque all’altezza della concorrenza. Rispetto al passato, poi, sono presenti alcune migliorie grafiche di secondo piano come ad esempio: danni ai vestiti, rottura di occhiali o dei lacci per i capelli, che rendono l’esperienza di gioco molto gradevole. Il design dei personaggi non è invece stato modificato più di tanto e i costumi succinti delle lottatrici rimangono un must con oltre 60 tipologie
di modelli diversi. Fortunatamente tutti i personaggi vantano una buona espressività individuale che li rende unici nel panorama di Dead or Alive 6. A quanto detto fino a ora vanno aggiunte alcune chicche grafiche come la presenza del sudore sulla pelle, la polvere che si alza in alcuni stage di gioco, il fuoco che divampa in altri e, soprattutto, i repentini ed azzeccati cambi di inquadratura quando, ad esempio, un lottatore viene gettato da una roccia verso un dirupo e afferrato da qualche creatura. In merito al sonoro, i brani della soundtrack sono piuttosto vari e sostanzialmente funzionali all’azione di gioco. Presenti i sottotitoli in italiano, mentre per il parlato è preferibile utilizzare la lingua giapponese al posto di quella inglese, troppo prolissa e piuttosto buffa da sentire. Tirando le somme, questo Dead or Alive 6 è l’ennesima conferma di quanto il gameplay di questa serie riesca a essere incredibilmente divertente e appagante nonostante la spietata concorrenza dei titoli di questo genere. Quando si entra nel loop delle partite classificate online, o quando si gioca in locale è davvero difficile staccarsi dal gioco. Tuttavia, le novità aggiunte a quest’episodio non sono particolarmente sconvolgenti e non riescono ad alzare l’asticella rispetto al già ottimo Dead or Alive 5. Dopo tutti questi anni di attesa i fan della saga si aspettavano sicuramente qualcosina in più. Anche dal punto di vista
grafico il salto rispetto al passato non è così sconvolgente. Per chi gioca per la prima volta a un titolo della serie, per quanto riguarda l’aspetto estetico, non ci sarà nulla da ridire, ma per i veterani della saga sicuramente, almeno da principio, ci sarà un piccolo senso di delusione. In ogni caso, il gioco di Tecmo Koei è un degno esponente del genere e riuscirà a tenere incollati gli appassionati per molte e molte ore. Se si è fan dei picchiaduro Dead or Alive 6 non deve sfuggirvi. GIUDIZIO GLOBALE: Grafica 7,5 Sonoro: 8 Gameplay: 8 Longevità: 8,5 VOTO FINALE: 8 Francesco Pellegrino Lise Albano Laziale – approvato il Bilancio, cala la TARI e 27
milioni per opere pubbliche ALBANO LAZIALE (RM) – Il Consiglio Comunale ha approvato il Bilancio di Previsione 2019 – 2021. Non sono previsti aumenti né delle imposte (addizionale IRPEF), né delle tasse. Per il terzo anno consecutivo diminuisce la TARI di un ulteriore 5% medio ed è rimasta invariata la TASI. Di particolare rilievo è l’approvazione del nuovo regolamento e del conseguente piano tariffario, che introduce la Tariffa Puntuale. Questo nuovo sistema, in vigore dal 1 maggio, consentirà un possibile risparmio di un ulteriore 5%. La Tariffa Puntuale, grazie ai nuovi mastelli distribuiti alla cittadinanza, permetterà di valutare l’effettivo volume di rifiuto indifferenziato prodotto. Chi conferirà meno rifiuti indifferenziati, potrà giovarsi delle ulteriori detrazioni sulla TARI previste. In pratica verranno premiati i comportamenti virtuosi. Il Consigliere Comunale, Luca Andreassi, ha commentato le nuove novità riguardanti la gestione dei rifiuti: “I cittadini di Albano Laziale, grazie alla loro capacità nel differenziare
i rifiuti, continueranno a risparmiare sui rifiuti. La Tariffa Puntuale ci permetterà, inoltre, di premiare ulteriormente gli atteggiamenti virtuosi. Ad Albano Laziale viene prima il merito”. Soddisfatto anche l’Assessore al Bilancio, Alessio Colini: “Dopo la grande attenzione di questi anni agli equilibri finanziari, oggi l’ente ha maggiore capacità di movimento grazie ad un lavoro di rinegoziazione dei fitti passivi, ad una riorganizzazione tributaria e agli accertamenti che hanno consentito un maggior gettito all’interno del Comune”. Il Sindaco Nicola Marini ha concluso: “Abbiamo approvato un bilancio previsionale con investimenti per circa 27 milioni di euro per opere pubbliche qualificanti per la città con interventi nel centro storico di Albano, la riduzione delle tasse come nel caso della TARI con l’introduzione della Tariffa Puntuale, che consentirà ai cittadini virtuosi ulteriori risparmi sulla bolletta dei rifiuti. Un ulteriore impegno mantenuto”. Ssd Roma VIII (calcio, I cat.), Conte categorico: “Non esiste che questa squadra finisca ai play out”
Roma – Ultime cinque gare di campionato per la Prima categoria della Roma VIII. La squadra di mister Fabrizio Fiaschetti ha perso 3-0 sul campo del Valle Martella secondo della classe, anche se il risultato è probabilmente eccessivo per quello che si è visto in campo come sottolinea il difensore classe 1995 Andrea Conte. “Abbiamo avuto un ottimo approccio alla partita e nella prima parte abbiamo giocato davvero un buon calcio. Purtroppo non siamo riusciti a concretizzare alcune occasioni importanti, mentre su una disattenzione abbiamo subito il gol del vantaggio del Valle Martella. Purtroppo non è la prima volta che ci capita di fare questi scivoloni che spesso ci hanno penalizzato”. La Roma VIII ha provato a rimanere in partita. “Ci siamo rimessi a giocare sia nella parte finale del primo tempo sia a inizio ripresa, ma poi abbiamo subito un secondo gol davvero imbarazzante che ci ha tagliato le gambe e ha dato sicurezza al Valle Martella. Nel finale, poi, è arrivata anche la terza marcatura, ma il punteggio è sicuramente eccessivo nelle dimensioni”. La squadra capitolina è ancora fuori dalla zona play out, anche se ora c’è un solo punto di vantaggio sul Bellegra. “Non esiste che questa squadra finisca agli spareggi – dice categoricamente Conte – Dobbiamo guardare alla realtà nelle ultime cinque partite e mettere da parte tutti i problemi per centrare l’obiettivo
minimo della salvezza diretta, anche in anticipo”. In vista del match interno di domenica contro il Città di Valmontone, la Roma VIII proverà a recuperare qualcuno degli indisponibili dell’ultimo match. “A Valle Martella mancavano Ciferri, Romozzi, Speranzini, i lungodegenti Patrizi e Di Mena e poi s’è fatto male pure Palandri dopo il primo gol, tanto che il mister ha dovuto ripropormi da centrale difensivo spostandomi dalla fascia sinistra. Speriamo che nel prossimo match l’emergenza sia rientrata almeno in parte: affronteremo una squadra che ha cominciato bene il campionato e poi evidentemente ha avuto qualche problema come noi. Ricordo che avevano un buon reparto offensivo e sicuramente sono un avversario pericoloso, ma domenica per noi conterà solo vincere perché sarà la prima di cinque gare fondamentali” conclude Conte. — Area comunicazione Asd Roma VIII calcio Informazione ai sensi del Codice della Privacy (D.L. 196/2003) – Il vostro indirizzo ci è pervenuto da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque o a seguito di una vostra e-mail a noi indirizzata. Il vostro indirizzo sarà utilizzato esclusivamente per inviarvi le nostre comunicazioni e notizie e non sarà comunicato o diffuso a terzi. Nel caso avessimo disturbato la vostra privacy, inviateci una e- mail ed il vostro indirizzo verrà prontamente rimosso dalla nostra mailing list.
Virtus Divino Amore (calcio, I cat.), Fazio ci crede: “Situazione difficile, ma sono fiducioso”
ROMA – Ha sfiorato il colpaccio la Prima categoria della Virtus Divino Amore che, nell’ultimo turno, si è arresa “alla distanza” alle qualità del Centro Sportivo Primavera. La seconda forza del girone G ha tremato a lungo al “Millevoi” chiudendo il primo tempo su un affannoso 2-2, poi nella ripresa ha allungato e guadagnato i tre punti grazie al 4-2 conclusivo. A parlare del match è Ivan Fazio, centrocampista classe 1986 indisponibile per l’occasione, ma comunque al “fianco” dei suoi compagni di squadra in tribuna. “I ragazzi hanno fatto una buona prova, sicuramente migliore di quella precedente contro la capolista Indomita Pomezia. Siamo andati sotto e poi siamo stati capaci di ribaltare il risultato grazie a una doppietta di Ascenzi, rientrato proprio domenica: un giocatore fondamentale per questo finale di stagione, così come Cuozzo. Nella ripresa il Cs Primavera ha fatto pesare la maggiore qualità complessiva e ha portato a casa la vittoria, ma la prova della Virtus Divino Amore è stata incoraggiante”. La situazione di coda del girone vede ben quattro squadre raccolte in un solo punto con la distanza dalla salvezza diretta che sembra ormai incolmabile. “Non dobbiamo fare calcoli – dice Fazio – Ora ci saranno una serie di scontri e dobbiamo farci trovare pronti: con l’assetto che abbiamo trovato ultimamente e coi rientri di determinati giocatori,
sono fiducioso che possiamo salvarci” dice il centrocampista che tornerà a disposizione di mister Fagiolo in vista del match esterno di domenica prossima sul campo della Fortitudo Velitrum. “Hanno un buon vantaggio sulla zona play out, ma di regali in carriera non ne ho mai ricevuti e sono convinto che anche stavolta dovremo sudarci i punti. La Fortitudo all’andata vinse in maniera netta, ma sono convinto che quella differenza tra le due squadre non c’era: speriamo di riuscire a dimostrarlo nel match di domenica prossima”. Fazio è stato per un periodo lontano dalla squadra, ma ora è tornato a vestire la maglia della Virtus Divino Amore. “C’era stata una diversità di vedute, ma la passione per il campo e per questo gioco sono più forti di tutto e ora sono assolutamente concentrato su questo finale di stagione”. — Area comunicazione Virtus Divino Amore calcio Informazione ai sensi del Codice della Privacy (D.L. 196/2003) – Il vostro indirizzo ci è pervenuto da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque o a seguito di una vostra e-mail a noi indirizzata. Il vostro indirizzo sarà utilizzato esclusivamente per inviarvi le nostre comunicazioni e notizie e non sarà comunicato o diffuso a terzi. Nel caso avessimo disturbato la vostra privacy, inviateci una e-mail ed il vostro indirizzo verrà prontamente rimosso dalla nostra mailing list.
Anguillara Sabazia, Bianchini (Pd): “Ex giunta Pizzorno regala interventi alla scuola media e circolo didattico via Verdi”
ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Riceviamo e pubblichiamo da Silvio Bianchini capogruppo Pd in Consiglio comunale. “Oltre i 350mila euro di finanziamenti regionali lasciati in eredità alla presente amministrazione nel 2016 per la sistemazione delle scuole, nel Consiglio Comunale di lunedi 25 la ex Giunta Pizzorno continua a dispensare Regali all’attuale maggioranza Anselmo ma in questo caso a danno della popolazione di Colle Sabazio a cui erano destinate le risorse. Risorse che prevedevano la realizzazione di alcuni interventi concordati dalla stessa popolazione del luogo, quali un campetto di calcio elemento indispensabile ai fini dell’aggregazione sociale in aree così periferiche. L’opera era una delle compensazioni ottenute dalla ex Giunta Pizzorno dalla Società Generali nell’ambito della concessione estrattiva. Oltre il campetto è stato ottenuto rifacimento Parco Giochi (realizzato) , sistemazione serbatoio acquedotto (realizzato), strade e marciapiedi (realizzati), arredamento e sistemazione locale sociale (ora Centro Antiviolenza), oltre la Piazza a Ponton dell’Elce (realizzata).
Nel consiglio di lunedì tutti hanno potuto vedere la chiusura ad un confronto con l’opposizione e con la cittadinanza presente, che cercava di trovare soluzioni o mediazioni ai vari punti all’ordine. Ci siamo visti bocciare tutte le proposte non solo riguardo a questo tema ma su tutto; solo la nostra caparbietà ha messo alle corde la maggioranza facendo impegnare (agli atti di consiglio), il Consigliere De Rosa ad individuare nel prossimo bilancio di previsione la cifra di circa 90.000 euro a favore di Colle Sabazio per la realizzazione di interventi che verranno decisi dalla stessa popolazione in assemblea pubblica. Vigileremo su quest’impegno, essendo arrivato il momento dopo 3 anni, che la maggioranza provveda autonomamente, individuando risorse in Bilancio e non attingendo ad EREDITA’ lasciate dalla precedente amministrazione. Vorrei inoltre sottolineare la posizione assurda e di chiusura ideologica tenuta dalla maggioranza riguardo alla mia Mozione sugli acquedotti presentata il 22 ottobre 2018. Ho cercato nella discussione di trovare mediazioni che impegnassero la Sindaca a comunicare ufficialmente e in dettaglio le problematiche degli acquedotti che vedono continue Ordinanze di non potabilità ed in particolare la situazione che da mesi vede gli Acquedotti di Montano e Ponton Dell’elece. Abbiamo infine chiesto una riduzione o compensazioni sulla fatturazione idrica, in considerazione anche del loro Programma Elettorale che prevedeva di dare gratis 50 litri/giorno a cittadino. Ci accontenteremo di avere acqua potabile e non razionata!! In ultimo e non meno importante la drammatica esposizione del vice sindaco riguardo la nuova Convenzione con la Pro loco. Dialogo univoco di una visione miopa e autoreferenziale, ha visto i rappresentanti della Pro loco in aula sconcertati e contrariati su quello che stava accadendo. Si sono prodigati a far riflettere la maggioranza sul significato di collaborazione, condivisione, rispetto ma nulla ha potuto far cambiare idea ( anche se alcuni consiglieri di maggioranza erano perplessi) alla maggioranza, sorda a qualsiasi proposta
di dialogo. Risultato? Le feste principali (Sagra del Pesce e Festa di settembre) le diamo a chi vogliamo noi, per le altre vediamo. Alla faccia della collaborazione e sinergia con l’Associazione Pro loco che si deve occupare della “promozione, programmazione e realizzazione di iniziative ed attività sociali, culturali e turistiche, di eventi e manifestazioni nonché della valorizzazione del territorio”. La Juventus passa a Cagliari Nonostante le molte assenze per infortunio la Juventus vince a Cagliari e compie un altro passettino verso lo scudetto. La squadra di Allegri, schierata con l’inedito tandem offensivo Bernardeschi – Kean, passa in vantaggio al 22′, quando Bonucci in area colpisce indisturbato di testa su traversone dalla
bandierina. Nel secondo tempo, dopo un paio di colpi di testa di Pavoletti, la Juventus raddoppia con Kean, sempre puntuale nell’andare a rete (per lui quattro gol nelle ultime quattro gare). I bianconeri salgono a quota 81, mentre il Cagliari resta a 33, in posizione tranquilla di classifica, ma non ancora del tutto salvo visto il ritmo delle inseguitrici. Punto importante per l’Udinese a San Siro Piccolo ma importante passo dell’Udinese che sale di un punto in classifica e raggiunge la Spal a 29. I friulani infilano il secondo risultato utile consecutivo sotto la gestione Tudor, mentre il Milan salta ancora l’appuntamento con la vittoria. I rossoneri sono anche sfortunati, perdono per infortunio prima
Donnarumma e poi Paquetà, ma riescono a passare in vantaggio con Piatek, bravo ad anticipare il suo marcatore su cross di Cutrone poco prima dell’intervallo. A metà ripresa l’Udinese trova il pari con Lasagna, sempre a suo agio quando calca il palcoscenico di San Siro. Nel finale di partita ospiti vicini al raddoppio con un contropiede di De Paul, sventato da un recupero di Calhanoglu. Ranieri: “Reagiamo alle avversità” Il tecnico giallorosso Claudio Ranieri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match dell’Olimpico tra Roma e Fiorentina. “La squadra sta vivendo un momento particolare, ho letto i dati sulla velocità e sui km percorsi: abbiamo corso quanto il Napoli ma loro hanno corso di squadra e noi no. Abbiamo sbagliato molti passaggi e questo dipende dalla mancanza dei fiducia dei ragazzi, ma voglio uomini che sappiano reagire alle avversità. È troppo facile andare bene quando la squadra va bene, quando vanno male bisogna aiutarsi.
I giocatori devono darsi un aiuto reciproco”. Parlando della Fiorentina, mister Ranieri torna sull’ultimo match di Coppa Italia giocato con i viola: “Sette gol nella partita di coppa sono tanti e molti sono stati fatti con palla lunga a scavalcare la difesa, è una cosa che la Fiorentina sa fare bene, al di là di chi gioca. Dobbiamo stare attenti a non dare loro la profondità per poterlo rifare”. Capitolo difesa. La Roma ha incassato 62 reti in stagione: ““Io dico alla squadra di non giocare la palla nella nostra metà campo. Non capisco perché tutte le squadre oggi vogliano iniziare a giocare a partire dal portiere. Ogni allenatore fa le sue scelte ma io voglio che noi restiamo compatti per aiutarci l’un altro. Essendo compatti si riescono a mascherare le difficoltà, ma al momento non riusciamo a essere compatti“. Su un possibile ruolo più incisivo nella Società per Francesco Totti e sul futuro di Daniele De Rossi: “Su De Rossi ci penserà lui quando smetterà. Francesco ha già un ruolo importante, ha smesso da un anno e mezzo e c’è un processo passo dopo passo per entrare in sintonia con la Società. È un punto di riferimento importante per me e per la squadra, poi sarà la Società a vedere in quale direzione sia meglio che agisca”. Cagliari Juventus, curiosità statistiche
Questa sera Cagliari-Juventus aprirà l’11ª Giornata di Ritorno della Serie A TIM. La partita della Sardegna Arena sarà diretta da Piero Giacomelli di Trieste. Nella sezione “Documenti” del nostro sito sono disponibili le curiosità statistiche del match. I bianconeri si sono aggiudicati la gara di andata per 3-1. La Juventus è imbattuta da 16 partite consecutive di Serie A TIM contro il Cagliari (13 vittorie e 3 pareggi), comprese le ultime 5 consecutive dove i bianconeri hanno messo a segno ben 13 gol subendone soltanto uno. Il Cagliari ha vinto delle partite consecutive di Serie A TIM per la prima volta in questo campionato. L’ultima volta che i sardi hanno messo in fila 3 vittorie risale al 2016 (Settembre-Ottobre). L’attaccante bianconeri Moise Kean ha tentato la conclusione verso la porta 4 volte in stagione mettendo a segno ben 3 gol. Approfondimenti e curiosità statistiche 30° Giornata Serie A TIM 2018-19 2, 3 e 4 Aprile 2019 MILAN vs UDINESE Il Milan (che si è imposto per 1-0 nella gara d’andata) non vince il doppio confronto stagionale contro l’Udinese dall’annata 2007/08 (gli scontri diretti terminarono
1-0 in trasferta e 4-1 in casa). Il Milan ha perso 2 partite consecutive di Serie A TIM: non accadeva dal Dicembre 2017 (contro l’Hellas a Verona e contro l’Atalanta). L’Udinese ha perso 4 trasferte consecutive di Serie A TIM subendo 4 gol in 3 di queste partite. CAGLIARI vs JUVENTUS La Juventus è imbattuta da 16 partite consecutive di Serie A TIM contro il Cagliari (13 vittorie e 3 pareggi), comprese le ultime 5 consecutive dove i bianconeri hanno messo a segno ben 13 gol subendone soltanto uno. Il Cagliari ha vinto delle partite consecutive di Serie A TIM per la prima volta in questo campionato. L’ultima volta che i sardi hanno messo in fila 3 vittorie risale al 2016 (SettembreOttobre). Moise Kean ha tentato la conclusione verso la porta 4 volte in stagione mettendo a segno ben 3 gol. EMPOLI vs NAPOLI Il Napoli ha vinto 4 partite consecutive di Serie A TIM contro l’Empoli dopo aver mancato il successo in ciascuna delle precedenti 5 (3 pareggi e 2 sconfitte). L’Empoli ha maturato un solo clean sheet nelle ultime 26 partite di Serie A TIM (3-0 contro il Sassuolo il 17 febbraio scorso). Il Napoli ha segnato 4 gol in ciascuna delle ultime 2 partite. Considerati gli ultimi 15 anni, i Partenopei sono l’unica squadra della Serie A TIM ad aver segnato 4 o più gol in 3 partite consecutive di campionato. FROSINONE vs PARMA Il Parma ha mantenuto le porta inviolata in ciascuna delle ultime 2 partite di campionato giocate contro il Frosinone (una in Serie A TIM, una in Serie B). Con 5 pareggi e 9 sconfitte complessive raccolte fra le mura amiche, il Frosinone risulta essere l’unica squadra dei 5 maggiori campionati europei a non aver vinto neanche una partita in casa propria. Gervinho ha segnato 10 gol in una singola stagione per la prima volta dal 2010/2011 quando ci riuscì con il Lille nella Ligue 1. GENOA vs INTER Dall’inizio della stagione 2013-14, il Genoa si è aggiudicato tutti gli scontri diretti giocati in casa. Il
Genoa non è riuscito ad andare in gol in 4 delle ultime 5 partite di Serie A TIM, trovando la rete solo nella vittoria per 2-0 contro la Juventus. 12 delle 29 partite giocate dall’Inter in questa stagione si sono concluse 1-0 (6 vittorie e 6 sconfitte), 5 in più rispetto a qualsiasi altra squadra. ROMA vs FIORENTINA Nella scorsa stagione la Fiorentina ha vinto 2-0 in casa della Roma. I Viola si sono imposti all’Olimpico in stagioni consecutive soltanto in una circostanza, 1969/1970 e 1970/1971. La Roma ha perso 2 partite consecutive di Serie A TIM per la prima volta da quando era stata sconfitta nelle ultime 3 gare della stagione 2013/2014. I giallorossi venivano da 180 partite di campionato senza sconfitte consecutive. La Fiorentina ha segnato e concesso almeno una rete in 9 delle ultime 10 partite di Serie A TIM (unica eccezione lo 0-0 contro il Napoli del 9 febbraio scorso). SPAL vs LAZIO La Lazio ha vinto le ultime 2 partite di Serie A TIM contro la SPAL segnando 9 gol in tutto. Ciro Immobile ne ha firmati 6. La SPAL ha vinto delle partite consecutive di Serie A TIM per la prima volta da inizio campionato (aveva inaugurato il suo torneo con 2 successi di fila). La Lazio ha subito solo 5 gol nelle 14 partite vinte quest’anno non concedendo agli avversari mai più di un gol a gara (media dello 0,36 gol a match). I biancocelesti hanno invece subito 24 reti nelle altre 14 gare ottenendo 6 pareggi e 8 sconfitte (media di 1,71 gol a partita). TORINO vs SAMPDORIA Il Torino ha perso solo una delle ultime 8 partite di Serie A TIM contro la Sampdoria (3 vittorie e 4 pareggi). Il Torino ha pareggiato 11 delle 15 partite giocate in trasferta in questa stagione (3 vittorie ed un pareggio). I granata hanno invece pareggiato soltanto in un’occasione nei 14 match disputati tra le mura amiche (8 vittorie e 5 pareggi). La Sampdoria ha vinto le ultime 2 partite giocate in
trasferta. I liguri non vincono 3 match fuori casa dal Marzo 2008. SASSUOLO vs CHIEVOVERONA Il ChievoVerona ha perso solo una delle 5 partite giocate in Serie A TIM in casa del Sassuolo (2 vittorie e 2 pareggi). Il Sassuolo ha fatto registrare più vittorie nelle prime 6 partite di questa stagione di Serie A TIM (4 vittorie, un pareggio ed una sconfitta) che nelle successive 23 giornate (3 vittorie, 10 pareggi e 10 sconfitte). Il ChievoVerona ha vinto solo una delle ultime 29 gare giocate fuori casa in Serie A TIM (9 pareggi e 19 sconfitte) battendo il Bologna per 2-1 nella sua ultima trasferta della scorsa stagione. La striscia negativa è iniziata con uno 0-0 in casa del Sassuolo nell’Ottobre 2017. ATALANTA vs BOLOGNA L’Atalanta ha vinto 6 partite consecutive di Serie A TIM contro il Bologna: si tratta della loro striscia vincente più lunga contro qualsiasi squadra negli ultimi 20 anni. Solo Lionel Messi (22) ha segnato più gol di Duvan Zapata (18) dal primo dicembre ad oggi nei cinque maggiori campionati europei. Il Bologna ha vinto 3 partite consecutive di Serie A TIM, non succedeva dal Settembre- Ottobre 2017. Gli emiliani hanno vinto più di 3 partite consecutive di Serie A TIM nell’Aprile-Maggio 1967, quando vinsero 6 partite di fila, compresa una vittoria per 2-1 contro l’Atalanta. Albano Laziale, Massimiliano
Borelli si dimette da segretario del Pd Massimiliano Borelli, già consigliere comunale e consigliere
metropolitano, rimette il mandato di segretario cittadino ed avvia un confronto aperto all’ interno del Partito. La reggenza, votata all’unanimità nella direzione, spetta al vice segretario Alessio Colini che avrà il compito di guidare i Democratici in questa nuova fase.Ecco la relazione del segretario uscente : Care democratiche, cari democratici, parlare oggi del nostro Partito ha senso, se riusciamo a guardare oltre i dati elettorali e la fase congressuale da poco superata. Ha senso se riusciamo a distinguere il partito, cosa molto difficile di questi tempi per l’eccessiva e quasi automatica personalizzazione della politica, da un comitato elettorale con a capo un segretario che è anche potenziale candidato. F are questa distinzione permette a noi tutti di presentarci, agli occhi dei nostri concittadini/elettori, non come portatori e partigiani di un’idea assoluta, ma sostenitori di un progetto valoriale che è la sintesi di tante esperienze e percorsi. Contenitore all’interno del quale ci si muove in autonomia dai rappresentanti istituzionali, riacquisendo anche un ruolo di attore e spettatore critico (in base ai ruoli). Ed infine, un contenitore o piattaforma (usando linguaggi più virtuali) che sia luogo di aggregazione, confronto ed elaborazione, traino anche per altre realtà che stentano ad emergere e che non hanno voce nei processi decisionali delle nostre comunità.Preso atto di questa riflessione, che mette in chiaro cosa sia un partito, o meglio cosa debba essere il nostro partito, dovremmo essere pronti ad analizzare le cause delle sconfitte e quella voglia di riscatto che tante e tanti hanno manifestato partecipando alle primarie del 3 marzo u.s. Avevamo paura dei numeri, del tetto massimo di partecipazione; ebbene, ancora una volta la partecipazione ha superato le aspettative. Quando il popolo è chiamato a pronunciarsi su di un progetto che vuole cambiare l’ordine stabilito ed infonde speranza, questo risponde lanciando inequivocabili segnali.E
guai a tradirli. Verremmo travolti. Le primarie del 4 marzo e la netta affermazione di Nicola Zingaretti, eletto segretario, mostrano quanto sia ancora vivo quel contenitore valoriale; evidenziano come ci sia ancora voglia di impegnarsi a sostenere chi propone, chiaramente ,un progetto politico alternativo alle destre ed ai populisti. La deriva socio-culturale alla quale assistiamo, sta coinvolgendo tutti i settori delle nostre città e dei Paesi Europei. Il revanchismo nazionalista, quello dei più beceri e pericolosi, è alimentato da chi cavalca il tema delle DIFFERENZE, delle DIVERSITA’, non come valore aggiunto, ma come elemento ESTRANEO e destabilizzante. E’ quello della negazione dei diritti e della riproposizione di modelli che riportano indietro di 50 anni il nostro Paese (esempio la Conferenza sulla Famiglia di Verona che si svolgerà domani) Ed ecco quindi le caricature, i linguaggi offensivi che tendono a categorizzare alcuni ambiti sociali, i capri espiatori sui quali ricadono le responsabilità della crisi economica, della mancanza di lavoro, dell’insicurezza, della destabilizzazione valoriale. E come dice il nostro segretario nazionale, prevale la PAURA contro ogni messaggio positivo e di crescita. Nulla di più scontato e già visto, nei periodi storici più controversi e non troppo distanti da questi tempi. E non si pensi che comunità come la nostra, quella di Albano, non ne siano coinvolte e non rischino di esserne fagocitate. Quindi la prima domanda che ci dobbiamo porre è: cosa siamo chiamati a fare? Per contrastare questa deriva è necessario scendere in strada e nei luoghi di aggregazione; e laddove non ce ne siano crearne di nuovi, per far in modo che si partecipi dei problemi comuni. E’ tempo di recuperare uno spazio attivo di militanza, più reale e con un uso più intelligente dei social, all’interno del quale l’azione principale è ASCOLTARE, con umiltà e senza supponenza. E dopo aver ascoltato, DISEGNARE nuovi percorsi che creino prospettive. La seconda domanda è, come dobbiamo farlo? Non ho altra risposta se non
quella di invitare tutte e tutti a fare un passo indietro e, prima di ogni decisione, capire bene quale sia la strada giusta da percorrere, INSIEME. Non si va da nessuna parte, se non si coinvolge il tessuto sociale nel quale viviamo, e oggi, più di ieri, siamo chiamati a realizzare gli impegni assunti, non mantenuti. Un bravo interlocutore deve avere la capacità di riconoscere i propri limiti ed i punti di caduta dell’azione politica/amministrativa portata avanti, correggerli e renderli rispondenti alle richieste.Ed è proprio la rispondenza tra domanda ed offerta di aspettative che bisognerà ricalibrare, perché la mancanza di tale rispondenza alimenta disillusione, allontanamento e dissenso. E’ quello che è avvenuto a livello nazionale e che, nel corso del tempo, si è duplicato anche nella nostra città. Il Partito Democratico di Albano: domani Ciò detto, è tempo di condividere con voi un passaggio che ritengo essenziale per il rilancio dell’attività politica del nostro Partito a livello locale, in vista anche delle future elezioni amministrative del 2020. L’elezione netta di Zingaretti a segretario nazionale del Partito Democratico, deve scatenare secondo me, un percorso di rinnovamento di tutti i gruppi dirigenti ed un’analisi che rimoduli gli schemi politici, senza steccati e pregiudizi, ponendo al centro del dibattito i temi trattati in premessa. Un rinnovamento nella continuità, sul quale il Pd di Albano può confidare grazie alla presenza di quadri giovani e preparati. Proprio per questo, ho deciso di rimettere il mio mandato da segretario, senza alcun ripensamento, per riattivare un confronto lampo che restituisca al Partito Democratico la centralità che merita nel dibattito politico cittadino.Il Partito dovrà essere perno intorno al quale rigenerare i rapporti politici che nel corso degli anni si sono allacciati o si sono indeboliti; bisogna creare una nuova piattaforma di confronto che sia fondamenta per un progetto politico di CENTROSINISTRA ampio ed inclusivo, ‘in continuità discontinua’, mantenendo
attive tutte quelle azioni che hanno dato centralità e reso credibile la nostra città nell’intero ambito territoriale, individuando nel contempo nuove azioni che affranchino il nuovo corso, dandogli respiro. Un’occasione importante potrebbe essere data dal PIANO STRATEGICO TERRITORIALE presentato pochi giorni fa dall’amministrazione comunale; una sfida molto ambiziosa e stimolante, alla quale aggiungere la declinazione nella nostra città, e sull’intero territorio, di tutti i 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Angenda 2030 – Sustainable Development Goals (SDGs) – nei quali vengono elencate azioni e buone pratiche da attivare nei prossimi 10 anni, per le persone, per il pianeta e per la prosperità. Ed un passo verso questa direzione è stato fatto, nell’ultimo Consiglio Comunale di ieri, dove abbiamo votato l’adesione della Città di Albano al Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia, assumendoci direttamente NOI l’impegno, in assenza delle forze di minoranza. IL PERCORSO Le dimissioni da segretario, non come epilogo di un periodo di crisi, ma come punto di partenza per il rilancio della nostra attività politica. Due sono le strade possibili: l’individuazione di una figura eletta a maggioranza assoluta in seno all’attuale direttivo (a mio modo di vedere troppo autoreferenziale in questo momento); oppure un veloce confronto interno ed un congresso che eleggerà il nuovo gruppo dirigente, possibile espressione di nuove realtà. Al fine di dare peso alla scelta e visibilità alla nostra azione, ritengo più incisiva la seconda ipotesi, alla quale voglio dare seguito nominando alla carica di Vice segretario, Alessio Colini, membro di segreteria, che avrà il compito di portare il nostro partito al congresso cittadino entro e non oltre la metà di maggio 2019, visto anche l’appuntamento elettorale delle elezioni europee. Grazie a tutte e tutti per il lavoro svolto finora! Massimiliano Borelli Quindi riprendendo una frase del segretario nazionale, anche il
Partito Democratico di Albano “Deve essere capace di elaborare una proposta rigenerante che torni ad offrire un orizzonte alla rabbia, la trasformi in progetto politico, in una nuova speranza.” Nicola Zingaretti
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