Galaxy A70, Samsung scommette sulla fascia media

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Galaxy A70, Samsung scommette sulla fascia media
Galaxy A70, Samsung scommette
sulla fascia media

Con il Galaxy A70 Samsung potenzia la scuderia dei suoi
smartphone di fascia media con un nuovo modello. L’azienda
coreana ha infatti
svelato sul suo sito questo nuovo device che verrà lanciato
sul mercato a
breve. Il dispositivo ha la peculiarità di possedere alcune
caratteristiche
premium che faranno sicuramente gola ai più giovani e a chi
non vuole spendere
una fortuna per un telefonino. La più evidente fra tutte è di
sicuro lo schermo
molto ampio, un Infinity-U Amoled da 6,7 pollici senza cornici
e con piccolo
notch a goccia. Di buon livello anche tutto l’hardware
dedicato al comparto
fotografico. Nella parte posteriore si trova un sensore
Galaxy A70, Samsung scommette sulla fascia media
principale da ben 32
megapixel coadiuvato da un grandangolo da 8 megapixel e un
sensore di
profondità (Tof) da 5 megapixel. Anche la fotocamera per i
selfie è da 32
megapixel. Altra caratteristica che rende il dispositivo uno
smartphone davvero
appetibile è la grande batteria, da 4.500 mAh, a ricarica
veloce, per
“condividere, giocare e trasmettere tutto il giorno”, spiega
l’azienda. Il nuovo smartphone di casa Samsung può fare
affidamento sul sistema
operativo Android 9, Ram da 6-8 GB e memoria interna da 128 GB
espandibile.
Integra inoltre un lettore di impronte digitali nello schermo
per
l’autenticazione, che avviene anche tramite riconoscimento
facciale. I colori
disponibili al lancio sono quattro: nero, blu, bianco e
corallo. Insomma, con
questo Galaxy A70 Samsung propone un device al passo con i
tempi e con diverse
caratteristiche interessanti. I dettagli sul processore dello
smartphone non
sono ancora noti, così come il prezzo e la data di uscita.
Nuove informazioni
sono attese il 10 aprile, giorno in cui a Milano, Bangkok e
San Paolo si terrà il
Galaxy Event 2019. Se siete interessati al Galaxy A70 e volete
saperne di più
non vi resta altro che attendere ancora una manciata di
giorni.

F. P. L.
Galaxy A70, Samsung scommette sulla fascia media
Dead or Alive 6, si torna
finalmente sul ring

Dopo 7 anni d’attesa
Dead or Alive, il picchiaduro famoso per le lottatrici dalle
forme generose,
torna sulla scena con un sesto capitolo denso di scontri e con
tanti personaggi
tutti da giocare su Pc, Xbox One e Ps4. Con Dead or Alive 6
Tecmo Koei e il Team
Ninja hanno deciso di rimettere il gameplay al centro di tutto
anche alla luce
del fatto che il genere ha assunto una nuova dignità con
l’avvento degli
eSports. Questo è il motivo per il quale, pur non volendo
accantonare la
sensualità delle lottatrici, i programmatori hanno cercato di
andare incontro
Galaxy A70, Samsung scommette sulla fascia media
per quanto possibile alle esigenze dei giocatori più raffinati
con una
giocabilità più profonda. Ma andiamo a esaminare il titolo più
da vicino. Una
volta lanciato il gioco, il menù di Dead or Alive 6 propone di
scegliere tra
Story Mode, Combattimento rapido (con le relative modalità
Scontro, Arcade.
Sfida a tempo e Sopravvivenza), Missione DOA, Tutorial e
Multiplayer. Il fulcro
e cuore del gioco in single player risiede nella modalità
Storia che, comunque,
si caratterizza per i tratti folli e divertenti. Questa
modalità si
caratterizza,      inoltre,    per   l’elevato     grado    di
personalizzazione dei lottatori,
riuscendo a superare notevolmente quanto di buono era stato
fatto fino a DOA 5.
Oltre alla modalità Storia sono presenti le sfide che
rappresentano in realtà
il tutorial di gioco. Queste ultime sono suddivise in 104
scenari differenti
che però hanno il grosso difetto di essere troppo semplici ma
hanno il pregio
di fare apprezzare    quasi   tutto   l’insieme   dei   vestiti
collezionabili presenti in
game. La storia di Dead or Alive 6 segue una struttura
ramificata un po’
confusionaria ma in grado di occupare i giocatori per un tempo
che rientra
nella media dei picchiaduro. Insomma, La “campagna” si
articola in un puzzle i
cui pezzi vanno a sbloccarsi progressivamente su una griglia
in cui le varie
missioni sono separate in verticale per ordine cronologico e
in orizzontale in
base ai personaggi coinvolti.
Galaxy A70, Samsung scommette sulla fascia media
La trama presente in
questo nuovo capitolo del nuovo titolo targato Tecmo Koei
riprende il discorso
da dove si era interrotto nel precedente capitolo. Ancora una
volta la trama
vede contrapporsi la DOATEC “rinnovata” sotto la guida di
Helena e la malvagia
organizzazione M.I.S.T. con, ovviamente, il torneo Dead or
Alive a fare da
sfondo alle vicende. Sia dal modo in cui è strutturata la
story-mode che dalla
presenza di parti del suddetto mosaico proposte esclusivamente
in forma di
sequenze CGI, si evince la voglia dei ragazzi di Team Ninja di
dare una
maggiore importanza alla componente narrativa. Il tutto riesce
effettivamente
ad intrattenere con piacere ma non c’è da aspettarsi grande
profondità in una
sceneggiatura che, nel complesso, si manifesta attraverso
brevi e simpatici
sketch d’introduzione al combattimento. Per quanto riguarda le
“Missioni DOA”.
Si tratta di una lista di 96 missioni in ognuna delle quali è
richiesto al
giocatore di completare tre determinati obbiettivi
rappresentati ciascuno da
una stella. In sostanza, potrà essere richiesto di realizzare
una particolare
combo, infliggere un determinato danno, terminare l’incontro
entro un tempo
limite e così via. Il premio per il completamento delle quest
è una quota
variabile di Valuta In-Game, Parti dei Costumi e Titoli. A dir
la verità, però,
la vera ricompensa risiede nel miglioramento dell’abilità del
giocatore: anche
Galaxy A70, Samsung scommette sulla fascia media
in questo caso, infatti, è proposto, di volta in volta, il
tutorial specifico
per la realizzazione delle mosse richieste. Inoltre, in questa
modalità l’IA
nemica è gestita in modo tale da incentivare l’utilizzo delle
skill adatte alla
sfida. Le atre modalità di gioco presenti in Dead or Alive 6
sono quelle
presenti generalmente in tutti i picchiaduro, quindi:
combattimento a scontro
singolo contro l’IA, allenamento e battaglie online. Oltre a
quanto detto, va
sottolineate la presenza della, DOA CENTRAL, dove è possibile
sbloccare
ulteriori costumi per i lottatori, consultare i collezionabili
ottenuti,
riosservare i propri match (quelli salvati) o far da semplice
spettatore a
nuovi incontri, con tanto di modalità fotografica. Detto ciò
ci teniamo a
sottolineare che per quanto riguarda i combattimenti online,
il net-code sembra
non soffrire di particolari problemi: nei match non si
riscontrano fenomeni di
lag e quindi la fluidità in game è garantita. Per quanto
riguarda la rosa dei
lottatori, in Dead or Alive 6 ne sono presenti 26 in tutto,
con alcune new
entry degne di nota. Primo fra tutti c’è Diego, di origine
nordamericana, che
fa della forza fisica il suo cavallo di battaglia poi c’è
NiCO, una scienziata
che possiede una grande dimestichezza con la tecnologia e,
soprattutto,
possiede un set di mosse davvero sensazionale. Questi due
personaggi si
distaccano un po’ dal classico roster di DOA ma, alla fin
Galaxy A70, Samsung scommette sulla fascia media
fine, dimostrano di
avere un loro perché, soprattutto alla luce di stili di
combattimento
estremamente peculiari e decisamente più moderni.

Per quanto riguarda
il combat system di questo   Dead or Alive 6, possiamo dire che
i controlli sono
semplicemente fantastici.    I comandi tradizionali del gioco
sono tornati in
azione, accompagnati da      alcune   nuove   funzionalità   per
mantenere il giocatore
sempre coinvolto e attento   a quel che succede sullo schermo.
Prima di tutto, va
detto che le contromosse sono fluide come sempre, pur non
essendo del tutto
fuori controllo come nei titoli precedenti della serie. Di per
sé è un’ottima
cosa, che lascia margine per pianificare una strategia che
ribalti una combo a
proprio favore. Inoltre, le prese sono ancora molto efficaci,
poiché ci si può
affidare anche a quelle molto semplici per togliere un po’ di
energia
all’avversario. Le combo sono poi ovviamente il piatto forte
di tutto il
sistema di combattimento, grazie alla loro versatilità e
unicità a seconda del
personaggio scelto, implacabili ma al tempo stesso
controproducenti se non si
punta sulla loro varietà. Dead or Alive 6 propone tuttavia una
nuova meccanica
che rende il gioco accessibile ai meno esperti e che, per i
più irriducibili,
potrebbe diventare un vero stimolo per giocare di più. Si
tratta di mosse
devastanti, legate all’indicatore di devastazione posto subito
Galaxy A70, Samsung scommette sulla fascia media
sotto la barra
della vita e attivabili tramite la pressione di un singolo
tasto, il dorsale
destro per la precisione. Il bello però risiede nel fatto che
se ne possono
concatenare ben 4 di queste mosse, a patto di essere
abbastanza veloci,
attivando il così detto assalto fatale. Una volta che la combo
è in atto,
difficilmente potrà essere contrastata: nel momento in cui,
poi, si scatena il
cosiddetto Colpo Devastante non c’è escamotage che tenga. Si
tratta di un
grosso vantaggio in partita, capace di ribaltarne le sorti, ma
anche di un’arma
a doppio taglio se utilizzata nel momento meno opportuno.
Parlando del lato
estetico, come nelle precedenti edizioni, anche in Dead or
Alive 6 è possibile
gestire manualmente la telecamera e le battaglie scorrono via
con pochi
fronzoli ma con animazioni dei lottatori ben fatte. Per quanto
riguarda
l’aspetto puramente tecnico in relazione a quello grafico, il
titolo non fa
gridare al miracolo per quanto riguarda i lottatori, ma
risulta comunque
all’altezza della concorrenza. Rispetto al passato, poi, sono
presenti alcune
migliorie grafiche di secondo piano come ad esempio: danni ai
vestiti, rottura
di occhiali o dei lacci per i capelli, che rendono
l’esperienza di gioco molto
gradevole. Il design dei personaggi non è invece stato
modificato più di tanto
e i costumi succinti delle lottatrici rimangono un must con
oltre 60 tipologie
Galaxy A70, Samsung scommette sulla fascia media
di modelli diversi. Fortunatamente tutti i personaggi vantano
una buona
espressività individuale che li rende unici nel panorama di
Dead or Alive 6. A
quanto detto fino a ora vanno aggiunte alcune chicche grafiche
come la presenza
del sudore sulla pelle, la polvere che si alza in alcuni stage
di gioco, il
fuoco che divampa in altri e, soprattutto, i repentini ed
azzeccati cambi di
inquadratura quando, ad esempio, un lottatore viene gettato da
una roccia verso
un dirupo e afferrato da qualche creatura. In merito al
sonoro, i brani della
soundtrack sono piuttosto vari e sostanzialmente funzionali
all’azione di
gioco. Presenti i sottotitoli in italiano, mentre per il
parlato è preferibile
utilizzare la lingua giapponese al posto di quella inglese,
troppo prolissa e
piuttosto buffa da sentire. Tirando le somme, questo Dead or
Alive 6 è
l’ennesima conferma di quanto il gameplay di questa serie
riesca a essere
incredibilmente divertente e appagante nonostante la spietata
concorrenza dei
titoli di questo genere. Quando si entra nel loop delle
partite classificate
online, o quando si gioca in locale è davvero difficile
staccarsi dal gioco.
Tuttavia, le novità aggiunte a quest’episodio non sono
particolarmente
sconvolgenti e non riescono ad alzare l’asticella rispetto al
già ottimo Dead
or Alive 5. Dopo tutti questi anni di attesa i fan della saga
si aspettavano
sicuramente qualcosina in più. Anche dal punto di vista
Galaxy A70, Samsung scommette sulla fascia media
grafico il salto
rispetto al passato non è così sconvolgente. Per chi gioca per
la prima volta a
un titolo della serie, per quanto riguarda l’aspetto estetico,
non ci sarà
nulla da ridire, ma per i veterani della saga sicuramente,
almeno da principio,
ci sarà un piccolo senso di delusione. In ogni caso, il gioco
di Tecmo Koei è
un degno esponente del genere e riuscirà a tenere incollati
gli appassionati
per molte e molte ore. Se si è fan dei picchiaduro Dead or
Alive 6 non deve
sfuggirvi.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica 7,5

Sonoro: 8

Gameplay: 8

Longevità: 8,5

VOTO FINALE: 8

Francesco Pellegrino Lise

Albano Laziale – approvato il
Bilancio, cala la TARI e 27
milioni per opere pubbliche

ALBANO LAZIALE (RM) – Il Consiglio Comunale ha approvato il
Bilancio di Previsione 2019 – 2021. Non sono previsti aumenti
né delle imposte (addizionale IRPEF), né delle tasse. Per il
terzo anno consecutivo diminuisce la TARI di un ulteriore 5%
medio ed è rimasta invariata la TASI. Di particolare rilievo è
l’approvazione del nuovo regolamento e del conseguente piano
tariffario, che introduce la Tariffa Puntuale. Questo nuovo
sistema, in vigore dal 1 maggio, consentirà un possibile
risparmio di un ulteriore 5%. La Tariffa Puntuale, grazie ai
nuovi mastelli distribuiti alla cittadinanza, permetterà di
valutare l’effettivo volume di rifiuto indifferenziato
prodotto. Chi conferirà meno rifiuti indifferenziati, potrà
giovarsi delle ulteriori detrazioni sulla TARI previste. In
pratica verranno premiati i comportamenti virtuosi.

Il Consigliere Comunale, Luca Andreassi, ha commentato le
nuove novità riguardanti la gestione dei rifiuti: “I cittadini
di Albano Laziale, grazie alla loro capacità nel differenziare
i rifiuti, continueranno a risparmiare sui rifiuti. La Tariffa
Puntuale ci permetterà, inoltre, di premiare ulteriormente gli
atteggiamenti virtuosi. Ad Albano Laziale viene prima il
merito”.

Soddisfatto anche l’Assessore al Bilancio, Alessio Colini:
“Dopo la grande attenzione di questi anni agli equilibri
finanziari, oggi l’ente ha maggiore capacità di movimento
grazie ad un lavoro di rinegoziazione dei fitti passivi, ad
una riorganizzazione tributaria e agli accertamenti che hanno
consentito un maggior gettito all’interno del Comune”.

Il Sindaco Nicola Marini ha concluso: “Abbiamo approvato un
bilancio previsionale con investimenti per circa 27 milioni di
euro per opere pubbliche qualificanti per la città con
interventi nel centro storico di Albano, la riduzione delle
tasse come nel caso della TARI con l’introduzione della
Tariffa Puntuale, che consentirà ai cittadini virtuosi
ulteriori risparmi sulla bolletta dei rifiuti. Un ulteriore
impegno mantenuto”.

Ssd Roma VIII (calcio, I
cat.), Conte categorico: “Non
esiste che questa squadra
finisca ai play out”
Roma – Ultime cinque gare di campionato per la Prima categoria
della Roma VIII. La squadra di mister Fabrizio Fiaschetti ha
perso 3-0 sul campo del Valle Martella secondo della classe,
anche se il risultato è probabilmente eccessivo per quello che
si è visto in campo come sottolinea il difensore classe 1995
Andrea Conte. “Abbiamo avuto un ottimo approccio alla partita
e nella prima parte abbiamo giocato davvero un buon calcio.
Purtroppo non siamo riusciti a concretizzare alcune occasioni
importanti, mentre su una disattenzione abbiamo subito il gol
del vantaggio del Valle Martella. Purtroppo non è la prima
volta che ci capita di fare questi scivoloni che spesso ci
hanno penalizzato”. La Roma VIII ha provato a rimanere in
partita. “Ci siamo rimessi a giocare sia nella parte finale
del primo tempo sia a inizio ripresa, ma poi abbiamo subito un
secondo gol davvero imbarazzante che ci ha tagliato le gambe e
ha dato sicurezza al Valle Martella. Nel finale, poi, è
arrivata anche la terza marcatura, ma il punteggio è
sicuramente eccessivo nelle dimensioni”. La squadra capitolina
è ancora fuori dalla zona play out, anche se ora c’è un solo
punto di vantaggio sul Bellegra. “Non esiste che questa
squadra finisca agli spareggi – dice categoricamente Conte –
Dobbiamo guardare alla realtà nelle ultime cinque partite e
mettere da parte tutti i problemi per centrare l’obiettivo
minimo della salvezza diretta, anche in anticipo”. In vista
del match interno di domenica contro il Città di Valmontone,
la Roma VIII proverà a recuperare qualcuno degli indisponibili
dell’ultimo match. “A Valle Martella mancavano Ciferri,
Romozzi, Speranzini, i lungodegenti Patrizi e Di Mena e poi
s’è fatto male pure Palandri dopo il primo gol, tanto che il
mister ha dovuto ripropormi da centrale difensivo spostandomi
dalla fascia sinistra. Speriamo che nel prossimo match
l’emergenza sia rientrata almeno in parte: affronteremo una
squadra che ha cominciato bene il campionato e poi
evidentemente ha avuto qualche problema come noi. Ricordo che
avevano un buon reparto offensivo e sicuramente sono un
avversario pericoloso, ma domenica per noi conterà solo
vincere perché sarà la prima di cinque gare fondamentali”
conclude Conte.

—
Area comunicazione Asd Roma VIII calcio
Informazione ai sensi del Codice della Privacy (D.L.
196/2003) – Il vostro indirizzo ci è pervenuto da pubblici
registri, elenchi,
atti o documenti conoscibili da chiunque o a seguito di una
vostra e-mail a noi
indirizzata. Il vostro indirizzo sarà utilizzato
esclusivamente per inviarvi le
nostre comunicazioni e notizie e non sarà comunicato o diffuso
a terzi. Nel
caso avessimo disturbato la vostra privacy, inviateci una e-
mail ed il vostro
indirizzo verrà prontamente rimosso dalla nostra mailing list.
Virtus Divino Amore (calcio,
I cat.), Fazio ci crede:
“Situazione difficile, ma
sono fiducioso”
ROMA – Ha sfiorato il colpaccio la Prima categoria della
Virtus Divino Amore che, nell’ultimo turno, si è arresa “alla
distanza” alle qualità del Centro Sportivo Primavera. La
seconda forza del girone G ha tremato a lungo al “Millevoi”
chiudendo il primo tempo su un affannoso 2-2, poi nella
ripresa ha allungato e guadagnato i tre punti grazie al 4-2
conclusivo. A parlare del match è Ivan Fazio, centrocampista
classe 1986 indisponibile per l’occasione, ma comunque al
“fianco” dei suoi compagni di squadra in tribuna. “I ragazzi
hanno fatto una buona prova, sicuramente migliore di quella
precedente contro la capolista Indomita Pomezia. Siamo andati
sotto e poi siamo stati capaci di ribaltare il risultato
grazie a una doppietta di Ascenzi, rientrato proprio domenica:
un giocatore fondamentale per questo finale di stagione, così
come Cuozzo. Nella ripresa il Cs Primavera ha fatto pesare la
maggiore qualità complessiva e ha portato a casa la vittoria,
ma la prova della Virtus Divino Amore è stata incoraggiante”.
La situazione di coda del girone vede ben quattro squadre
raccolte in un solo punto con la distanza dalla salvezza
diretta che sembra ormai incolmabile. “Non dobbiamo fare
calcoli – dice Fazio – Ora ci saranno una serie di scontri e
dobbiamo farci trovare pronti: con l’assetto che abbiamo
trovato ultimamente e coi rientri di determinati giocatori,
sono fiducioso che possiamo salvarci” dice il centrocampista
che tornerà a disposizione di mister Fagiolo in vista del
match esterno di domenica prossima sul campo della Fortitudo
Velitrum. “Hanno un buon vantaggio sulla zona play out, ma di
regali in carriera non ne ho mai ricevuti e sono convinto che
anche stavolta dovremo sudarci i punti. La Fortitudo
all’andata vinse in maniera netta, ma sono convinto che quella
differenza tra le due squadre non c’era: speriamo di riuscire
a dimostrarlo nel match di domenica prossima”. Fazio è stato
per un periodo lontano dalla squadra, ma ora è tornato a
vestire la maglia della Virtus Divino Amore. “C’era stata una
diversità di vedute, ma la passione per il campo e per questo
gioco sono più forti di tutto e ora sono assolutamente
concentrato su questo finale di stagione”.

—
Area comunicazione Virtus Divino Amore calcio
Informazione ai sensi del Codice della Privacy           (D.L.
196/2003) – Il vostro indirizzo ci è pervenuto da pubblici
registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque o
a seguito di una vostra e-mail a noi indirizzata. Il vostro
indirizzo sarà utilizzato esclusivamente per inviarvi le
nostre comunicazioni e notizie e non sarà comunicato o diffuso
a terzi. Nel caso avessimo disturbato la vostra privacy,
inviateci una e-mail ed il vostro indirizzo verrà prontamente
rimosso dalla nostra mailing list.
Anguillara Sabazia, Bianchini
(Pd): “Ex giunta Pizzorno
regala interventi alla scuola
media e circolo didattico via
Verdi”
ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Riceviamo e pubblichiamo da Silvio
Bianchini capogruppo Pd in Consiglio comunale.

“Oltre i 350mila euro di finanziamenti regionali lasciati in
eredità alla presente amministrazione nel 2016 per la
sistemazione delle scuole, nel Consiglio Comunale di lunedi 25
la ex Giunta Pizzorno continua a dispensare Regali all’attuale
maggioranza Anselmo ma in questo caso a danno della
popolazione di Colle Sabazio a cui erano destinate le risorse.

Risorse che prevedevano la realizzazione di alcuni interventi
concordati dalla stessa popolazione del luogo, quali un
campetto di calcio elemento indispensabile ai fini
dell’aggregazione sociale in aree così periferiche. L’opera
era una delle compensazioni ottenute dalla ex Giunta Pizzorno
dalla Società Generali nell’ambito della concessione
estrattiva. Oltre il campetto è stato ottenuto rifacimento
Parco Giochi (realizzato) , sistemazione serbatoio acquedotto
(realizzato), strade e marciapiedi (realizzati), arredamento e
sistemazione locale sociale (ora Centro Antiviolenza), oltre
la Piazza a Ponton dell’Elce (realizzata).
Nel consiglio di lunedì tutti hanno potuto vedere la chiusura
ad un confronto con l’opposizione e con la cittadinanza
presente, che cercava di trovare soluzioni o mediazioni ai
vari punti all’ordine. Ci siamo visti bocciare tutte le
proposte non solo riguardo a questo tema ma su tutto; solo la
nostra caparbietà ha messo alle corde la maggioranza facendo
impegnare (agli atti di consiglio), il Consigliere De Rosa ad
individuare nel prossimo bilancio di previsione la cifra di
circa 90.000 euro a favore di Colle Sabazio per la
realizzazione di interventi che verranno decisi dalla stessa
popolazione in assemblea pubblica.
Vigileremo su quest’impegno, essendo arrivato il momento dopo
3 anni, che la maggioranza provveda autonomamente,
individuando risorse in Bilancio e non attingendo ad EREDITA’
lasciate dalla precedente amministrazione.
Vorrei inoltre sottolineare la posizione assurda e di chiusura
ideologica tenuta dalla maggioranza riguardo alla mia Mozione
sugli acquedotti presentata il 22 ottobre 2018.
Ho cercato nella discussione di trovare mediazioni che
impegnassero la Sindaca a comunicare ufficialmente e in
dettaglio le problematiche degli acquedotti che vedono
continue Ordinanze di non potabilità ed in particolare la
situazione che da mesi vede gli Acquedotti di Montano e Ponton
Dell’elece. Abbiamo infine chiesto una riduzione o
compensazioni sulla fatturazione idrica, in considerazione
anche del loro Programma Elettorale che prevedeva di dare
gratis 50 litri/giorno a cittadino. Ci accontenteremo di avere
acqua potabile e non razionata!!
In ultimo e non meno importante la drammatica esposizione del
vice sindaco riguardo la nuova Convenzione con la Pro loco.
Dialogo univoco di una visione miopa e autoreferenziale, ha
visto i rappresentanti della Pro loco in aula sconcertati e
contrariati su quello che stava accadendo. Si sono prodigati a
far riflettere la maggioranza sul significato di
collaborazione, condivisione, rispetto ma nulla ha potuto far
cambiare idea ( anche se alcuni consiglieri di maggioranza
erano perplessi) alla maggioranza, sorda a qualsiasi proposta
di dialogo.
Risultato? Le feste principali (Sagra del Pesce e Festa di
settembre) le diamo a chi vogliamo noi, per le altre vediamo.
Alla faccia della collaborazione e sinergia con l’Associazione
Pro loco che si deve occupare della “promozione,
programmazione e realizzazione di iniziative ed attività
sociali, culturali e turistiche, di eventi e manifestazioni
nonché della valorizzazione del territorio”.

La Juventus passa a Cagliari

Nonostante le molte assenze per infortunio la Juventus vince a
Cagliari e compie un altro passettino verso lo scudetto. La
squadra di Allegri, schierata con l’inedito tandem offensivo
Bernardeschi – Kean, passa in vantaggio al 22′, quando Bonucci
in area colpisce indisturbato di testa su traversone dalla
bandierina. Nel secondo tempo, dopo un paio di colpi di testa
di Pavoletti, la Juventus raddoppia con Kean, sempre puntuale
nell’andare a rete (per lui quattro gol nelle ultime quattro
gare). I bianconeri salgono a quota 81, mentre il Cagliari
resta a 33, in posizione tranquilla di classifica, ma non
ancora del tutto salvo visto il ritmo delle inseguitrici.

Punto     importante                                   per
l’Udinese a San Siro

Piccolo ma importante passo dell’Udinese che sale di un punto
in classifica e raggiunge la Spal a 29. I friulani infilano il
secondo risultato utile consecutivo sotto la gestione Tudor,
mentre il Milan salta ancora l’appuntamento con la vittoria. I
rossoneri sono anche sfortunati, perdono per infortunio prima
Donnarumma e poi Paquetà, ma riescono a passare in vantaggio
con Piatek, bravo ad anticipare il suo marcatore su cross di
Cutrone poco prima dell’intervallo. A metà ripresa l’Udinese
trova il pari con Lasagna, sempre a suo agio quando calca il
palcoscenico di San Siro. Nel finale di partita ospiti vicini
al raddoppio con un contropiede di De Paul, sventato da un
recupero di Calhanoglu.

Ranieri:   “Reagiamo                                alle
avversità”

Il tecnico giallorosso Claudio Ranieri ha parlato in
conferenza stampa alla vigilia del match dell’Olimpico tra
Roma e Fiorentina. “La squadra sta vivendo un momento
particolare, ho letto i dati sulla velocità e sui km percorsi:
abbiamo corso quanto il Napoli ma loro hanno corso di squadra
e noi no. Abbiamo sbagliato molti passaggi e questo dipende
dalla mancanza dei fiducia dei ragazzi, ma voglio uomini che
sappiano reagire alle avversità. È troppo facile andare bene
quando la squadra va bene, quando vanno male bisogna aiutarsi.
I giocatori devono darsi un aiuto reciproco”.

Parlando della Fiorentina, mister Ranieri torna sull’ultimo
match di Coppa Italia giocato con i viola: “Sette gol nella
partita di coppa sono tanti e molti sono stati fatti con palla
lunga a scavalcare la difesa, è una cosa che la Fiorentina sa
fare bene, al di là di chi gioca. Dobbiamo stare attenti a non
dare loro la profondità per poterlo rifare”.

Capitolo difesa. La Roma ha incassato 62 reti in
stagione: ““Io dico alla squadra di non giocare la palla nella
nostra metà campo. Non capisco perché tutte le squadre oggi
vogliano iniziare a giocare a partire dal portiere. Ogni
allenatore fa le sue scelte ma io voglio che noi restiamo
compatti per aiutarci l’un altro. Essendo compatti si riescono
a mascherare le difficoltà, ma al momento non riusciamo a
essere compatti“.

Su un possibile ruolo più incisivo nella Società per Francesco
Totti e sul futuro di Daniele De Rossi: “Su De Rossi ci
penserà lui quando smetterà. Francesco ha già un ruolo
importante, ha smesso da un anno e mezzo e c’è un processo
passo dopo passo per entrare in sintonia con la Società. È un
punto di riferimento importante per me e per la squadra, poi
sarà la Società a vedere in quale direzione sia meglio che
agisca”.

Cagliari Juventus, curiosità
statistiche
Questa sera Cagliari-Juventus aprirà l’11ª Giornata di Ritorno
della Serie A TIM. La partita della Sardegna Arena sarà
diretta da Piero Giacomelli di Trieste. Nella sezione
“Documenti” del nostro sito sono disponibili le curiosità
statistiche del match. I bianconeri si sono aggiudicati la
gara di andata per 3-1.

La Juventus è imbattuta da 16 partite consecutive di Serie A
TIM contro il Cagliari (13 vittorie e 3 pareggi), comprese le
ultime 5 consecutive dove i bianconeri hanno messo a segno ben
13 gol subendone soltanto uno. Il Cagliari ha vinto delle
partite consecutive di Serie A TIM per la prima volta in
questo campionato. L’ultima volta che i sardi hanno messo in
fila 3 vittorie risale al 2016 (Settembre-Ottobre).
L’attaccante bianconeri Moise Kean ha tentato la conclusione
verso la porta 4 volte in stagione mettendo a segno ben 3 gol.

Approfondimenti e curiosità statistiche 30° Giornata Serie A
TIM 2018-19

2, 3 e 4 Aprile 2019

MILAN vs UDINESE Il Milan (che si è imposto per 1-0 nella gara
d’andata) non vince il doppio confronto stagionale contro
l’Udinese dall’annata 2007/08 (gli scontri diretti terminarono
1-0 in trasferta e 4-1 in casa). Il Milan ha perso 2 partite
consecutive di Serie A TIM: non accadeva dal Dicembre 2017
(contro l’Hellas a Verona e contro l’Atalanta). L’Udinese ha
perso 4 trasferte consecutive di Serie A TIM subendo 4 gol in
3 di queste partite.

CAGLIARI vs JUVENTUS La Juventus è imbattuta da 16 partite
consecutive di Serie A TIM contro il Cagliari (13 vittorie e 3
pareggi), comprese le ultime 5 consecutive dove i bianconeri
hanno messo a segno ben 13 gol subendone soltanto uno. Il
Cagliari ha vinto delle partite consecutive di Serie A TIM per
la prima volta in questo campionato. L’ultima volta che i
sardi hanno messo in fila 3 vittorie risale al 2016
(SettembreOttobre).    Moise Kean ha tentato la conclusione
verso la porta 4 volte in stagione mettendo a segno ben 3 gol.

EMPOLI vs NAPOLI Il Napoli ha vinto 4 partite consecutive di
Serie A TIM contro l’Empoli dopo aver mancato il successo in
ciascuna delle precedenti 5 (3 pareggi e 2 sconfitte).
L’Empoli ha maturato un solo clean sheet nelle ultime 26
partite di Serie A TIM (3-0 contro il Sassuolo il 17 febbraio
scorso). Il Napoli ha segnato 4 gol in ciascuna delle ultime 2
partite. Considerati gli ultimi 15 anni, i Partenopei sono
l’unica squadra della Serie A TIM ad aver segnato 4 o più gol
in 3 partite consecutive di campionato.

FROSINONE vs PARMA Il Parma ha mantenuto le porta inviolata in
ciascuna delle ultime 2 partite di campionato giocate contro
il Frosinone (una in Serie A TIM, una in Serie B). Con 5
pareggi e 9 sconfitte complessive raccolte fra le mura amiche,
il Frosinone risulta essere l’unica squadra dei 5 maggiori
campionati europei a non aver vinto neanche una partita in
casa propria.    Gervinho ha segnato 10 gol in una singola
stagione per la prima volta dal 2010/2011 quando ci riuscì con
il Lille nella Ligue 1.

GENOA vs INTER Dall’inizio della stagione 2013-14, il Genoa si
è aggiudicato tutti gli scontri diretti giocati in casa. Il
Genoa non è riuscito ad andare in gol in 4 delle ultime 5
partite di Serie A TIM, trovando la rete solo nella vittoria
per 2-0 contro la Juventus. 12 delle 29 partite giocate
dall’Inter in questa stagione si sono concluse 1-0 (6 vittorie
e 6 sconfitte), 5 in più rispetto a qualsiasi altra squadra.

ROMA vs FIORENTINA Nella scorsa stagione la Fiorentina ha
vinto 2-0 in casa della Roma. I Viola si sono imposti
all’Olimpico in stagioni consecutive soltanto in una
circostanza, 1969/1970 e 1970/1971. La Roma ha perso 2 partite
consecutive di Serie A TIM per la prima volta da quando era
stata sconfitta nelle ultime 3 gare della stagione 2013/2014.
I giallorossi venivano da 180 partite di campionato senza
sconfitte consecutive. La Fiorentina ha segnato e concesso
almeno una rete in 9 delle ultime 10 partite di Serie A TIM
(unica eccezione lo 0-0 contro il Napoli del 9 febbraio
scorso).

SPAL vs LAZIO La Lazio ha vinto le ultime 2 partite di Serie A
TIM contro la SPAL segnando 9 gol in tutto. Ciro Immobile ne
ha firmati 6. La SPAL ha vinto delle partite consecutive di
Serie A TIM per la prima volta da inizio campionato (aveva
inaugurato il suo torneo con 2 successi di fila). La Lazio ha
subito solo 5 gol nelle 14 partite vinte quest’anno non
concedendo agli avversari mai più di un gol a gara (media
dello 0,36 gol a match). I biancocelesti hanno invece subito
24 reti nelle altre 14 gare ottenendo 6 pareggi e 8 sconfitte
(media di 1,71 gol a partita).

TORINO vs SAMPDORIA Il Torino ha perso solo una delle ultime 8
partite di Serie A TIM contro la Sampdoria (3 vittorie e 4
pareggi).

Il Torino ha pareggiato 11 delle 15 partite giocate in
trasferta in questa stagione (3 vittorie ed un pareggio). I
granata hanno invece pareggiato soltanto in un’occasione nei
14 match disputati tra le mura amiche (8 vittorie e 5
pareggi). La Sampdoria ha vinto le ultime 2 partite giocate in
trasferta. I liguri non vincono 3 match fuori casa dal Marzo
2008.

SASSUOLO vs CHIEVOVERONA Il ChievoVerona ha perso solo una
delle 5 partite giocate in Serie A TIM in casa del Sassuolo (2
vittorie e 2 pareggi). Il Sassuolo ha fatto registrare più
vittorie nelle prime 6 partite di questa stagione di Serie A
TIM (4 vittorie, un pareggio ed una sconfitta) che nelle
successive 23 giornate (3 vittorie, 10 pareggi e 10
sconfitte). Il ChievoVerona ha vinto solo una delle ultime 29
gare giocate fuori casa in Serie A TIM (9 pareggi e 19
sconfitte) battendo il Bologna per 2-1 nella sua ultima
trasferta della scorsa stagione. La striscia negativa è
iniziata con uno 0-0 in casa del Sassuolo nell’Ottobre 2017.

ATALANTA vs BOLOGNA L’Atalanta ha vinto 6 partite consecutive
di Serie A TIM contro il Bologna: si tratta della loro
striscia vincente più lunga contro qualsiasi squadra negli
ultimi 20 anni. Solo Lionel Messi (22) ha segnato più gol di
Duvan Zapata (18) dal primo dicembre ad oggi nei cinque
maggiori campionati europei. Il Bologna ha vinto 3 partite
consecutive di Serie A TIM, non succedeva dal Settembre-
Ottobre 2017. Gli emiliani hanno vinto più di 3 partite
consecutive di Serie A TIM nell’Aprile-Maggio 1967, quando
vinsero 6 partite di fila, compresa una vittoria per 2-1
contro l’Atalanta.

Albano Laziale, Massimiliano
Borelli   si   dimette                                 da
segretario del Pd

Massimiliano Borelli, già consigliere comunale e consigliere
metropolitano, rimette il mandato di segretario cittadino ed
avvia un confronto aperto all’ interno del Partito.

La reggenza, votata all’unanimità nella direzione, spetta al
vice segretario Alessio Colini che avrà il compito di guidare
i Democratici in questa nuova fase.Ecco la relazione del
segretario uscente : Care democratiche, cari democratici,
parlare oggi del nostro Partito ha senso, se riusciamo a
guardare oltre i dati elettorali e la fase congressuale da
poco superata. Ha senso se riusciamo a distinguere il partito,
cosa molto difficile di questi tempi per l’eccessiva e quasi
automatica personalizzazione della politica, da un comitato
elettorale con a capo un segretario che è anche potenziale
candidato. F

are questa distinzione permette a noi tutti di presentarci,
agli occhi dei nostri concittadini/elettori, non come
portatori e partigiani di un’idea assoluta, ma sostenitori di
un progetto valoriale che è la sintesi di tante esperienze e
percorsi. Contenitore all’interno del quale ci si muove in
autonomia dai rappresentanti istituzionali, riacquisendo anche
un ruolo di attore e spettatore critico (in base ai ruoli).

Ed infine, un contenitore o piattaforma (usando linguaggi più
virtuali) che sia luogo di aggregazione, confronto ed
elaborazione, traino anche per altre realtà che stentano ad
emergere e che non hanno voce nei processi decisionali delle
nostre comunità.Preso atto di questa riflessione, che mette in
chiaro cosa sia un partito, o meglio cosa debba essere il
nostro partito, dovremmo essere pronti ad analizzare le cause
delle sconfitte e quella voglia di riscatto che tante e tanti
hanno manifestato partecipando alle primarie del 3 marzo u.s.

Avevamo paura dei numeri, del tetto massimo di partecipazione;
ebbene, ancora una volta la partecipazione ha superato le
aspettative. Quando il popolo è chiamato a pronunciarsi su di
un progetto che vuole cambiare l’ordine stabilito ed infonde
speranza, questo risponde lanciando inequivocabili segnali.E
guai a tradirli. Verremmo travolti.

Le primarie del 4 marzo e la netta affermazione di Nicola
Zingaretti, eletto segretario, mostrano quanto sia ancora vivo
quel contenitore valoriale; evidenziano come ci sia ancora
voglia di impegnarsi a sostenere chi propone, chiaramente ,un
progetto politico alternativo alle destre ed ai populisti. La
deriva socio-culturale alla quale assistiamo, sta coinvolgendo
tutti i settori delle nostre città e dei Paesi Europei.

Il revanchismo nazionalista, quello dei più beceri e
pericolosi, è alimentato da chi cavalca il tema delle
DIFFERENZE, delle DIVERSITA’, non come valore aggiunto, ma
come elemento ESTRANEO e destabilizzante. E’ quello della
negazione dei diritti e della riproposizione di modelli che
riportano indietro di 50 anni il nostro Paese (esempio la
Conferenza sulla Famiglia di Verona che si svolgerà domani) Ed
ecco quindi le caricature, i linguaggi offensivi che tendono a
categorizzare alcuni ambiti sociali, i capri espiatori sui
quali ricadono le responsabilità della crisi economica, della
mancanza di lavoro, dell’insicurezza, della destabilizzazione
valoriale. E come dice il nostro segretario nazionale, prevale
la PAURA contro ogni messaggio positivo e di crescita. Nulla
di più scontato e già visto, nei periodi storici più
controversi e non troppo distanti da questi tempi. E non si
pensi che comunità come la nostra, quella di Albano, non ne
siano coinvolte e non rischino di esserne fagocitate.

Quindi la prima domanda che ci dobbiamo porre è: cosa siamo
chiamati a fare? Per contrastare questa deriva è necessario
scendere in strada e nei luoghi di aggregazione; e laddove non
ce ne siano crearne di nuovi, per far in modo che si partecipi
dei problemi comuni. E’ tempo di recuperare uno spazio attivo
di militanza, più reale e con un uso più intelligente dei
social, all’interno del quale l’azione principale è ASCOLTARE,
con umiltà e senza supponenza. E dopo aver ascoltato,
DISEGNARE nuovi percorsi che creino prospettive. La seconda
domanda è, come dobbiamo farlo? Non ho altra risposta se non
quella di invitare tutte e tutti a fare un passo indietro e,
prima di ogni decisione, capire bene quale sia la strada
giusta da percorrere, INSIEME. Non si va da nessuna parte, se
non si coinvolge il tessuto sociale nel quale viviamo, e oggi,
più di ieri, siamo chiamati a realizzare gli impegni assunti,
non mantenuti. Un bravo interlocutore deve avere la capacità
di riconoscere i propri limiti ed i punti di caduta
dell’azione    politica/amministrativa      portata   avanti,
correggerli e renderli rispondenti alle richieste.Ed è proprio
la rispondenza tra domanda ed offerta di aspettative che
bisognerà ricalibrare, perché la mancanza di tale rispondenza
alimenta disillusione, allontanamento e dissenso. E’ quello
che è avvenuto a livello nazionale e che, nel corso del tempo,
si è duplicato anche nella nostra città.

Il Partito Democratico di Albano: domani

Ciò detto, è tempo di condividere con voi un passaggio che
ritengo essenziale per il rilancio dell’attività politica del
nostro Partito a livello locale, in vista anche delle future
elezioni amministrative del 2020. L’elezione netta di
Zingaretti a segretario nazionale del Partito Democratico,
deve scatenare secondo me, un percorso di rinnovamento di
tutti i gruppi dirigenti ed un’analisi che rimoduli gli schemi
politici, senza steccati e pregiudizi, ponendo al centro del
dibattito i temi trattati in premessa. Un rinnovamento nella
continuità, sul quale il Pd di Albano può confidare grazie
alla presenza di quadri giovani e preparati. Proprio per
questo, ho deciso di rimettere il mio mandato da segretario,
senza alcun ripensamento, per riattivare un confronto lampo
che restituisca al Partito Democratico la centralità che
merita nel dibattito politico cittadino.Il Partito dovrà
essere perno intorno al quale rigenerare i rapporti politici
che nel corso degli anni si sono allacciati o si sono
indeboliti; bisogna creare una nuova piattaforma di confronto
che sia fondamenta per un progetto politico di CENTROSINISTRA
ampio ed inclusivo, ‘in continuità discontinua’, mantenendo
attive tutte quelle azioni che hanno dato centralità e reso
credibile la nostra città nell’intero ambito territoriale,
individuando nel contempo nuove azioni che affranchino il
nuovo corso, dandogli respiro. Un’occasione importante
potrebbe essere data dal PIANO STRATEGICO TERRITORIALE
presentato pochi giorni fa dall’amministrazione comunale; una
sfida molto ambiziosa e stimolante, alla quale aggiungere la
declinazione nella nostra città, e sull’intero territorio, di
tutti i 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Angenda
2030 – Sustainable Development Goals (SDGs) – nei quali
vengono elencate azioni e buone pratiche da attivare nei
prossimi 10 anni, per le persone, per il pianeta e per la
prosperità.

Ed un passo verso questa direzione è stato fatto, nell’ultimo
Consiglio Comunale di ieri, dove abbiamo votato l’adesione
della Città di Albano al Patto dei Sindaci per il Clima e
l’Energia, assumendoci direttamente NOI l’impegno, in assenza
delle forze di minoranza.

IL PERCORSO Le dimissioni da segretario, non come epilogo di
un periodo di crisi, ma come punto di partenza per il rilancio
della nostra attività politica. Due sono le strade possibili:
l’individuazione di una figura eletta a maggioranza assoluta
in seno all’attuale direttivo (a mio modo di vedere troppo
autoreferenziale in questo momento); oppure un veloce
confronto interno ed un congresso che eleggerà il nuovo gruppo
dirigente, possibile espressione di nuove realtà.

Al fine di dare peso alla scelta e visibilità alla nostra
azione, ritengo più incisiva la seconda ipotesi, alla quale
voglio dare seguito nominando alla carica di Vice segretario,
Alessio Colini, membro di segreteria, che avrà il compito di
portare il nostro partito al congresso cittadino entro e non
oltre la metà di maggio 2019, visto anche l’appuntamento
elettorale delle elezioni europee. Grazie a tutte e tutti per
il lavoro svolto finora! Massimiliano Borelli Quindi
riprendendo una frase del segretario nazionale, anche il
Partito Democratico di Albano “Deve essere capace di elaborare
una proposta rigenerante che torni ad offrire un orizzonte
alla rabbia, la trasformi in progetto politico, in una nuova
speranza.” Nicola Zingaretti
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