EU ETV VERINET Project - PROPOSERS Kick-off Meeting Certiquality Milano, 22 Novembre 2013

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EU ETV VERINET Project - PROPOSERS Kick-off Meeting Certiquality Milano, 22 Novembre 2013
EU ETV VERINET Project
PROPOSERS Kick-off Meeting

          Certiquality
   Milano, 22 Novembre 2013

     Alessandro Ficarazzo
EU ETV VERINET Project - PROPOSERS Kick-off Meeting Certiquality Milano, 22 Novembre 2013
Cosa è ETV?
E’ uno schema di validazione delle prestazioni ambientali di
tecnologie innovative, sia per relazioni B2B che B2C.

La tecnologia da verificare deve essere ready-to-market, o in una
fase post-prototipale che non preveda modifiche che possano
influenzare le performance da validare.

Incluse, per il momento, 3 aree tecnologiche:

•Monitoraggio e trattamento acque (es. monitoraggio della qualità
delle acque, trattamenti di potabilizzazione, trattamento acque reflue,
ecc…)
•Materiali, rifiuti e risorse (es. separazione dei rifiuti solidi, tecniche
di riciclo e recupero, prodotti da biomasse, ecc…)
•Tecnologie energetiche (fonti rinnovabili, energia da rifiuti,
tecnologie di efficientamento energetico, ecc…)
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Dove?

Lo schema ha validità a livello europeo, e tende ad armonizzarsi
con gli schemi simili di Usa, Giappone, Corea, Canada, Filippine.

Certiquality ha aderito al progetto partecipando nel 2012 a una
call a livello europeo, superata la quale è stato selezionato con altri
7 enti di certificazione internazionali, e individuato dall’Autorità
come unico ente di certificazione italiano per ETV.

L’accreditamento è obbligatorio per questo schema.
EU ETV VERINET Project - PROPOSERS Kick-off Meeting Certiquality Milano, 22 Novembre 2013
Come funziona ETV?
Una organizzazione ha un claim vincente e credibile relativo a un proprio
prodotto (es. “consuma il 15% in meno di energia rispetto ai competitor”
oppure “produce il 30% in meno di rifiuti rispetto alla tecnologia
attualmente in uso”) e sceglie di sottoporlo a verifica indipendente.

Dalla collaborazione tra Ente di verifica (Certiquality), Azienda e
Laboratorio di Test (da scegliere tra quelli qualificati), con la supervisione
e il supporto dei Comitati Tecnici a livello europeo, si redige il Protocollo di
verifica che inquadra l’ambito dei test da effettuare, fissa i parametri da
valutare e i criteri da adottare, ai fini di confermare il claim.

Se i test confermano il claim aziendale, verrà emessa una dichiarazione di
verifica di parte terza indipendente che ha validità fin quando non si
modifica sostanzialmente il prodotto o la tecnologia sottoposti a verifica.

•Riferimento autorevole per le campagne di promozione
•Documento tecnico validato da parte terza indipendente per dimostrare i
vantaggi di una nuova tecnologia-nuovo prodotto
•Documento rilevante ai fini della comunicazione B2B
•Inserimento della tecnologia e dei contatti aziendali in un database
europeo di tecnologie verificate
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Chi fa cosa?
 Gli attori all’interno dello schema sono 3:
 •Proposer (azienda che possiede la tecnologia da verificare)
 •Verification Body (ente di verifica di parte terza accreditato
 ETV)
 •Test Body (ed eventuali laboratori di prova accreditati)

 Lo schema prevede l’interazione dei tre attori per stabilire un
 protocollo di verifica condiviso ed efficace, e per effettuare
 successivamente test pertinenti allo scopo di confermare il claim
 dell’azienda relativo al proprio prodotto

Tutte le informazioni scambiate
tra le tre funzioni sono coperte
da un rigoroso vincolo di
confidenzialità
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Perché ETV?
•Utilizzo di una metodologia di riferimento europea standardizzata e
armonizzata,      per    la    verifica   e    la     successiva    corretta
divulgazione/comunicazione delle prestazioni di una nuova tecnologia che
abbia, rispetto ai concorrenti, maggiori benefici sulle matrici ambientali; è
uno strumento ad alto contenuto tecnico, con verifica di parte terza
indipendente

•Aiuto per le PMI nell’accesso a mercati altamente selettivi e con elevate
barriere di ingresso

•Utilizzo di una rete di laboratori di test altamente qualificati che
utilizzino metodologie armonizzate

•Verifica una tantum, valida fino ad eventuali successive modifiche
sostanziali

•Aiuto per le imprese europee ad affacciarsi su altri mercati con
tecnologie verificate secondo uno schema già diffuso in Paesi ad alte
prestazioni tecnologiche (Usa, Giappone, Canada, Corea, Filippine); molto
interessante la possibilità di accesso al mercato cinese, che nel futuro
prossimo sarà il più grande acquirente di tecnologie “verdi”.
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ETV nel mondo

USA: http://www.epa.gov/nrmrl/std/etv/
Filippine: http://cptech.dost.gov.ph/ETV.php
Canada: http://www.etvcanada.ca
Corea del Sud: http://koetv.or.kr/engpage.do?mode=engguid
Giappone: http://www.env.go.jp/policy/etv/en/index.html
Cina (programma pilota): http://www.chinacses.org/cn/index.html
Sviluppi futuri
Potrà essere utilizzato a livello europeo per dare
solidità tecnico-scientifica alle scelte in tema di
acquisti verdi GPP, a livello comunitario e
nazionale

Le tecnologie verranno pubblicizzate su un
portale dedicato, gestito dal JRC (grande visibilità
per le tecnologie verificate)

In fase di implementazione la norma ISO

Lo schema, partendo da questo progetto pilota,
verrà ulteriormente sviluppato e finanziato
Struttura dello schema di verifica

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Fasi della verifica

                      10
Ruoli: Organismi di prova
Devono:
• preparare i piani di prova, conformemente alle procedure pertinenti del GVP, del protocollo
   di verifica specifico e di concerto con l'organismo di verifica;
• eseguire le prove, assicurando il livello di qualità richiesto dal protocollo di verifica specifico;
• garantire la qualità delle analisi utilizzate nelle prove e l'eventuale conformità dei laboratori
   di analisi ai requisiti del presente protocollo di verifica generale;
• preparare il verbale relativo alle prove eseguite, che deve essere trasmesso al proponente e
   all'organismo di verifica.
Nel caso in cui esegua internamente le prove necessarie, il proponente può incaricare un
   organismo di prova di:
• preparare i piani di prova, conformemente alle procedure o ai protocolli pertinenti e di
   concerto con l'organismo di verifica;
• esaminare i piani di prova elaborati dal proponente, conformemente alle procedure o ai
   protocolli pertinenti e di concerto con l'organismo di verifica;
• attestare l'esecuzione delle prove da parte del proponente, se necessario;
• approvare i verbali di prova se redatti dal proponente e se tale operazione non viene
   effettuata dall'organismo di verifica.
Ruoli: Laboratori di analisi

Se sono necessarie analisi dei campioni di prova, si ricorre a laboratori di
   analisi, incaricati di quanto segue:
• programmare le analisi e scegliere i metodi di analisi conformemente
   ai requisiti dell'organismo di prova;
• eseguire le analisi, garantendo il livello di assicurazione della qualità
   previsto da ISO 17025;
• comunicare i dati delle analisi all'organismo di prova in un formato
   concordato e dichiarando i metodi applicati e l’incertezza analitica
   ottenuta.
Le fasi cruciali del processo
1) Definizione dei parametri di prestazione:
I parametri di prestazione devono essere fissati per garantire che la tecnologia sia sottoposta a prova
     rispetto ai parametri e in intervalli che siano pertinenti per gli acquirenti della tecnologia, prendendo in
     considerazione le disposizioni normative, le esigenze basate sull'applicazione prevista, i principali fattori
     ambientali e le prestazioni allo stato dell'arte di tecnologie simili. Quando si stabiliscono i parametri,
     devono essere considerate tutte le categorie di parametri menzionate nella tabella di definizione dei
     parametri, escludendo tuttavia le categorie non pertinenti per una verifica specifica.
Va documentato che una valutazione sistematica degli aspetti indicati nel modello è alla base delle precise
     definizioni dell'applicazione (matrice, scopo e condizioni tecniche) e dei parametri di prestazione.
     Devono essere individuati i dati necessari e i principi da seguire per le prove.
Per la definizione dei parametri di prestazione deve inoltre essere preso in considerazione quanto segue:
• le disposizioni pertinenti del protocollo di verifica generale del programma pilota ETV dell'Unione europea,
• eventualmente i protocolli e gli orientamenti specifici preparati dai gruppi di lavoro tecnici dell'ETV,
• le norme tecniche o i documenti di riferimento adeguati per il relativo gruppo di tecnologie;
• le eventuali raccomandazioni del forum consultivo.

Se è disponibile una norma che fornisca i parametri di prestazione necessari per la tecnologia sottoposta a
    verifica e la sua applicazione, il riferimento a tale norma può sostituire la derivazione delle definizioni dei
    parametri di prestazione.
Le fasi cruciali della verifica
2) Tipi di prova:
Il protocollo di verifica descrive i requisiti essenziali per i tipi di prova e la qualità dei dati per la tecnologia
     sottoposta a verifica, in quanto deve essere attuato nell'ambito del piano di prova se ritenuto necessario
     dopo la valutazione dei dati esistenti.
I requisiti relativi ai tipi di prova devono essere specificati in relazione a quanto segue:
• tipo di prova generale,
• scala (pilota e/o sul campo),
• parametri di prestazione da misurare,
• metodi delle analisi di riferimento se pertinenti, compresi i metodi di campionamento, di misurazione e di
     calcolo,
• gestione dei dati,
• assicurazione della qualità,
• contenuto dei verbali di prova.
Di seguito sono forniti alcuni esempi dei requisiti relativi ai dati delle prove per i vari tipi di tecnologie:
Tecniche di monitoraggio: garantire il limite di individuazione, l'ambito di applicazione, la precisione
     (ripetibilità e riproducibilità). Possono essere verificate anche la veridicità e la fondatezza. Se del caso,
     fare riferimento ai metodi convenzionali.
Tecnologie di trattamento: garantire i parametri di trattamento pertinenti e altri parametri necessari
     disponibili per la verifica. Se del caso, fare riferimento ai metodi convenzionali.
Materiali: garantire di includere tutte le proprietà pertinenti, gli impatti sull'ambiente e sulla salute e la
     durata. Se del caso, fare riferimento ai materiali convenzionali.
Le fasi cruciali della verifica
3) Valutazione dei dati esistenti
L'organismo di verifica intraprende una valutazione iniziale delle prove giustificative a sostegno
    della dichiarazione di prestazione fornite nelle proposta, che riguarda anche l'accettabilità
    dei dati delle prove trasmessi, e stabilisce se sono necessarie altre prove o misure per
    conformarsi ai requisiti della verifica nell'ambito del programma pilota ETV dell'Unione
    europea, come indicato nel protocollo di verifica specifico.

I dati esistenti possono essere forniti dal proponente, ossia i dati ottenuti prima
   dell'approvazione del protocollo di verifica specifico, indicando i requisiti relativi ai tipi di
   prova e alla qualità dei dati delle prove per la tecnologia sottoposta a verifica. Devono essere
   incluse informazioni sufficienti per la valutazione, ossia oltre ai dati, l'indirizzo completo e lo
   stato (indipendente/dipendente, certificazioni e accreditamenti) del fornitore dei dati.

I dati devono essere forniti in un formato che consenta di valutarli rispetto ai requisiti per la
    verifica indicati nel protocollo di verifica specifico. I dati esistenti accettati sono sintetizzati
    nel formato da utilizzare quando si comunicano i dati delle prove. L'organismo di verifica
    confronta i dati con i parametri, i metodi, i valori obiettivo definiti per la verifica specifica, e i
    requisiti in materia di qualità dei dati delle prove, e decide in merito all'accettazione e/o alla
    necessità di ulteriori prove.
Le fasi cruciali della verifica
3) Verifica e rapporto di verifica
Tutte le relazioni e la documentazione della procedura di verifica sono raccolte e valutate
    dall'organismo di verifica attraverso la valutazione finale dei dati. Vengono valutate tutte le
    informazioni aggiuntive oltre ai risultati delle prove, e gli altri parametri, per esempio le
    informazioni sui costi. In questa fase possono essere considerate le ulteriori informazioni che
    non facevano parte delle procedure di verifica, fornite dal proponente sotto la sua
    responsabilità, se è opportuno e utile per la dichiarazione di verifica.
Sono comprese in particolare:
• le informazioni sulle condizioni operative che non hanno potuto essere considerate o non
    sono state considerate per la verifica (per esempio, le temperature limite o l'umidità
    atmosferica, la massima longevità…),
• le informazioni sugli impatti ambientali non direttamente connessi alla tecnologia di per sé
    (per esempio, fonte delle materie prime, riferimento all'analisi completa del ciclo di vita o
    dell'inventario del ciclo di vita, requisiti relativi ai fornitori, istruzioni per il riutilizzo o il
    riciclaggio dei materiali).
L'organismo di verifica valuta l'adeguatezza e l'utilità delle informazioni aggiuntive e formula
    tutte le riserve del caso per evitare confusione o un'interpretazione fuorviante di tali
    informazioni.
Le fasi cruciali della verifica

4) Relazione di verifica
Al termine di ogni verifica, viene redatta una relazione di verifica che
    segue la struttura del modello fornito. La relazione di verifica utilizza
    le informazioni del verbale di prova e del protocollo di verifica
    specifico. Viene redatta dall'organismo di verifica.
La relazione di verifica comprende tutti i documenti pertinenti prodotti
    durante la verifica come appendici:
• il quick scan,
• la proposta,
• il protocollo di verifica specifico,
• il piano di prova,
• il verbale di prova.
Le fasi cruciali della verifica
4) Dichiarazione di verifica
La dichiarazione di verifica è una sintesi della verifica di circa 4 pagine e comprende quanto
     segue:
• una descrizione sintetica della tecnologia e dello scopo,
• la dichiarazione verificata relativa ai parametri di prestazione,
• il tipo di prova,
• le condizioni operative,
• i risultati delle prove,
• ulteriori informazioni.

Il formato generale deve essere applicato nella stessa forma per tutte le tecnologie e deve
     consentire di effettuare per quanto possibile confronti significativi tra le tecnologie dello
     stesso gruppo di tecnologie (applicazione).
Dopo aver completato la procedura di verifica, l'organismo di verifica prepara e firma la
     dichiarazione di verifica con logo, che viene registrata dai servizi della Commissione o da un
     organismo designato dai servizi della Commissione, assegnandole un numero di
     registrazione.
Project overview
VERINET: VERification in Italy for iNnovative Environmental Technology

- Stimulate the Italian first steps in this already advanced EU initiative, promoting the tool
of environmental technology verification and assessing the needs and opportunities of this
new approach in the Italian market;

- Promote ETV programme in Italy and in particular for Italian SMEs: with the elaboration
of specific guide lines and dissemination materials on ETV and the organization of specific
workshops at national level;

- Improve skills in internal ETV working team in Certiquality for elaborating and
implementing all ETV programme activities, drawing up the experiences already done in
EU;

- Maintenance of ETV procedures according to thematic technical group results;

- Study and elaborate contributions and cases of excellence for participating at ETV
technical group.

- Monitoring ETV verifications by Certiquality and elaborate annual monitoring reports
according to ETV programme standard indicators                                       19
Timetable
                                           Expected results
- 3 dissemination workshops organised in three year
- 2 specific workshops organised for SME at national level
- 5 articles on specialist magazines
- a publication of guide lines for ETV activities (in particular for SMEs)

- By the end of first year:        at least 3 verification attended
- By the end of second year:       at least 3 verification attended
- By the end of the three year:    at least 4 verification attended

Involvement of Italian interested stakeholders, that is:

- at least 6 industry association (Federchimica, Assolombarda, etc..)
- scientific organisations
- Italian environmental department

                                                                             20
Partnership

Ambiente Italia
Scuola Sant’Anna di Pisa
CURA (Università di Padova)
Consultants
External experts, both from Private Sector and Academia

Saranno stipulati specifici contratti per:
-subcontractor
-professionisti

                                                          21
Accreditamento

• Accreditamento obbligatorio per
  operare, a fronte della 17020 e
  del GVP

• Ottenuto nell’Aprile 2013; unico
  ente italiano al momento, e
  unico nell’Area Mediterranea
• E’ previsto l’accompagnamento
  Accredia in occasione della
  prima verifica

                                     22
Formazione
• Corso erogato da DS Certificering
• Ha permesso di qualificare personale interno
  ed esterno, come esperti e auditor
• Materiale del corso disponibile per
  consultazione

• Corso FAD per formazione interna

                                                 23
Communication activities planned

•Help desk at Certiquality

•Dedicated website section

•Guidelines for proposers and customers

•Workshops at national level (3, 1 each year)

•Dissemination within Industrial Associations

•Articles on specialized reviews

•Outreach of ETV scheme during Certiquality core activities (product and
management system certification)
                                                                           24
Situazione attuale
• Ricerca attiva di Test Bodies
• Possibilità di coinvolgimento all’interno del Gruppo di
  Lavoro per la redazione dell’Inventario Italiano delle
  Tecnologie Ambientali
• Attività di dissemination:
      -2 articoli su riviste specializzate/pubblicazioni di settore
      -intervento in un convegno Regione Lombardia
       -kick-off meeting dei soggetti (non proposers) coinvolti
       -Dissemination durante Ecomondo/Key Energy
       -Brochure
       - sito ETV Certiquality in fase di implementaizone

                                                                  25
Examples of proposers
Energy Technology area

•   1: new conception of inverter with integrated storage. The innovation consists in integrating
    storage in distributed generation power plants, in order to enter electricity in the grid
    following the needs of energy demand and not of energy production and giving priority the
    consumption of local energy. This technology allows to minimize the transport and
    distribution losses of electricity and the economic associated costs.

•   2: breakthrough polyurethane foaming technology for the insulation of household appliances
    -refrigerators and freezers- offering up to 10% energy consumption reduction vs. the best in
    class available in the market) with the intention to reach a competitive level for eco-design for
    the Cold Appliance sector. The new technology offers energy saving opportunities for both
    the final product (refrigerator) as well as for the manufacturing process to produce it, which
    would be using less energy compared to the current process. These energy savings will
    translate also in CO2 emissions savings.

                                                                                                    26
Examples of proposers

Materials /Waste/Resources Area

•   1: new line of detergents totally free of volatile organic substances, reducing the
    impact of volatile substances on the environment and on human health.

•   2: class of anionic surfactants completely based on renewable raw materials and
    using chemical processes allowed by the main organizations for natural products
    certification. The products are characterized by absence of dangerous raw
    materials like ethylene oxide and corresponding toxic by-products as dioxane, a
    very favourable toxicological profile both toward consumers and environment, and
    high biodegradability.

                                                                                          27
ETV & Eco-Innovation last call

Lettera di intenti come verificatori per:

•   1: tecnologia nel settore delle acque reflue dei frantoi; progetto Spagna, Portogallo,
    Italia, Grecia; impegno di Certiquality ad effettuare la verifica ETV della tecnologia
    proposta

•   2: tecnologia nel settore dei rifiuti; tracking dei flussi di rifiuti in un’area produttiva;
    impegno di Certiquality ad effettuare la verifica ETV della tecnologia proposta+
    attività modelization & dissemination

•   3: tecnologia nel settore del processo di produzione di alimenti-integratori
    alimentari tramite alghe + CO2 sequestration; impegno di Certiquality ad effettuare
    la verifica ETV della tecnologia proposta

                                                                                                   28
Potential interest

Possibili tecnologie:
• Enel LAB:
     - SMART-I illuminazione urbana « intelligente»
     - Microeolico per autostrade
•   Grafene
•   Chimica sostenibile (es. Matrica)
•   Start-up + CNR: bioplastica da residui agricoli,per uso agricolo
•   Start-up: dissuasori per traffico urbano con produzione di energia
•   Start-up: sistema attivo per filtrare radiazione luminosa incorporato nel vetro

Associazioni potenzialmente interessate:

- Assolombarda
- Federchimica
- AIRI (Associazion Italiana Ricerca Industriale)
- ASSITA (associaizone Italiana Tecnologie Ambientali)
- Settore ESCo

                                                                                      29
PRIMI PASSI: Quick Scan
Definizione dello scopo del QS dal GVP

                                         30
Attribuzione di una tecnologia in un’ AREA TECNOLOGICA
Al momento non è definito in maniera univoca il set di criteri per includere una tecnologia
in un’Area Tecnologica (3 attive al momento: Energy, Water, Material&Waste)

Es. Sistema per depuratori urbani che consente di ridurre consumi elettrici (Energy) e
fanghi di supero (Waste) potrebbe essere inclusa nell’Area Water (per pertinenza
settoriale, non per pertinenza dei claim)

Es. Sistema di produzione di un prodotto che consente di ridurre materiali in ingresso e
rifiuti in output: potrebbe essere inclusa in Material&Waste, ma probabilmente è nell’Area
Cleaner Production and Processes, non ancora attiva

Suggerimento da parte dei TWG di modulare il claim in maniera da risaltare il parametro
che si vuole evidenziare e che fa da driver per l’assegnazione a una data Area Tecnologica

IMPORTANTE: alcuni claim potrebbero «accompagnare» la tecnologia verso Aree
Tecnologiche non ancora attivate!
                                                                                         31
Importanza della maturità
della tecnologia (anche ai
fini della validità nel tempo
del attestato di verifica):
- Nessuna modifica
    sostanziale rispetto al
    prototipo testato
- «Industrializzazione»
    della tecnologia già
    pronta
- modifiche minime
    consentite, e non su
    parametri che
    influenzano il/i claim

                                32
TRL Technology Readiness Level
                                    Disponibile sul mercato: ELEGGIBILE

                                    Pronta per il mercato ma non disponibile: ELEGGIBILE
                                    (se non ci saranno modifiche significative)

                                    NON ELEGGIBILE PER ETV

Ci sono stati casi di Proposer che hanno richiesto una verifica ETV in modo da poter
temporaneamente «proteggere» la tecnologia in attesa del brevetto

In altri casi, alcune Proposer hanno richiesto la verifica ETV di tecnologie già sul mercato da
parecchio tempo, per facilitarne la diffusione e la promozione                             33
La tecnologia di riferimento
deve :
- Soddisfare le richieste
   dell’utente
- Rispettare la normativa
- Rispettare gli standard legali
   minimi (es. COD/BOD, Nox
   ecc)

STEP 1: Il Proposer propone la
tecnologia di riferimento
rispetto alla quale evidenziare i
benefici ambientali della
propria tecnologia

STEP 2: Il Verification Body
approva la scelta, o propone
una tecnologia di riferimento
pertinente

                                    34
Il Proposer propone il quadro legislativo che fa da cornice all’uso della tecnologia
proposta:
• conformità del prodotto (es. normativa MID, normativa IEE)
• conformità per l’utilizzatore finale (es. limiti di emissione NOx)

Attenzione alla diffusione della tecnologia: i due parametri di cui sopra vanno intesi a
livello nazionale e anche a livello europeo, e il contesto va esplicitato nella
dichiarazione finale

Se il quadro normativo-legislativo non è chiaro al Proposer, si consiglia di approfondire
prima di proseguire con la verifica

Il Proposer individua anche gli standard applicabili relativamente alle performance da
valutare, ai test e ai metodi di misura e quantificazione (se esistenti e se pertinenti)

                                                                                           35
Tecnologia di riferimento
Cit:
The Reference Technology selected by the Proposer should aim at the “highest” available
technologies (fits better “most developed on the targeted market” on the specific market
targeted by the technology). The VB will confirm whether this nominated Reference
Technology is appropriate, or whether a more appropriate Reference Technology should
be used based on existing operational technologies in their Member State for the
targeted market.

As a minimum, LCA is expected to take account of the following stages:
     i) Extraction and treatment of raw materials
     ii) Product manufacturing
     iii) Transport and distribution
     iv) Product use
     v) End of life

At the Quick-Scan stage, the Proposer of the technology knows much more about the
aspects of each of the five stages above, than the VB can possibly know. It will therefore
be the responsibility of the Proposer to provide the information necessary for the Q-S.
                                                                                      36
LCA Approach
                                     ETV scope
Ex pe ct e d D a t a           Re qu ir e d D a t a                      Ex pe ct e d D a t a

  Upst r e a m                   Cor e a ct ivit ie s                   D ow n st r e a m
                                   Use ph a se                          e nd of life o f t he
                                                                        e quipm e nt
    pr oduct ion of         con su m a ble s, r a w m a t e r ia ls,    w a st e / pr odu ct s
     t h e r e qu ir e d                 e ne r gy
    m a t e r ia ls a n d
 t h e m a nu fa ct u r e
          of t h e
       e quipm e nt

                             w a st e / pr odu ct s ge n e r a t e d,
                            e m ission s in w a t e r , a ir , soil,…

                                                                                                 37
Si è voluto introdurre una
valutazione in ottica LCA
(qualitativa) del bilancio di
benefici della tecnologia,
valutando le pressioni su
diverse matrici; non esiste
un riferimento normativo
adeguatamente «snello» per
questa valutazione; alcuni
esperti di LCA nei TWG
stanno mettendo a punto
una metodologia ad hoc.

Si tratta di una valutazione
comparativa, rispetto al
tecnologia di riferimento

                                38
--                -             0              +   ++   n.a.        ?

1. Impact of climatic change
2. Emissions pollutants to air
…

     --          -           0               +            ++               n.a           ?

 far below   Significa-   Equivalent   Significa-       Far          Non            Non available
 t he RT     t ively      t o RT       t ively          Bet t er     applicable     (authorized only
             below t he                Bet t er t han   t han t he   (t o be        for facultative
             RT                        t he RT          RT           j ust ified)   criteria)

 • Per le pressioni su differenti matrici, il Proposer
   documenta i benefici sulle diverse matrici
 • Il VB compila la matrice assegnando gli score.
 • Per le fasi upstream e downstream, la valutazione è
   effettuata dal VB sulla base delle informazioni che il
   Proposer ottiene dai propri fornitori e clienti

                                                                                                                       39
CRITERI PROPOSTI PER
  LCA QUALITATIVA

                       40
CRITERI ADDIZIONALI PROPOSTI PER
         LCA QUALITATIVA

                                   41
Output della valutazione

                           42
43
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
- RIFERIMENTI

http://iet.jrc.ec.europa.eu/etv/
http://ec.europa.eu/environment/etv/

- CONTATTI

CLAUDIA GISTRI                c.gistri@certiquality.it
ALESSANDRO FICARAZZO          a.ficarazzo@certiquality.it
SABRINA MELANDRI              s.melandri@certiquality.it

                                                            44
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