Da Roccascalegna (CH) a Pacentro (AQ) con la Toyota Yaris Hybrid - Weekend Premium
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Da Roccascalegna (CH) a Pacentro (AQ) con la Toyota Yaris Hybrid Un itinerario nel cuore dell’Abruzzo, quasi un viaggio nel tempo, alla scoperta di due tra i borghi medievali più belli e suggestivi, Roccascalegna, in provincia di Chieti, e Pacentro, in quella dell’Aquila. La nostra compagna di viaggio in questa “avventura medievale” sarà la Toyota Yaris Hybrid, la citycar giapponese piccola, silenziosa e al passo con i tempi, non a caso è diventata famosa grazie al suo soprannome: “Il piccolo genio”. Amata dalle donne per il suo aspetto ammiccante e il suo carattere innovativo, che esalta il comfort e il rispetto per l’ambiente, trova nelle strade di città il suo habitat naturale, ma, nonostante le piccole dimensioni, Yaris Hybrid si dimostra confortevole anche per qualche weekend fuori porta.
Saliamo quindi a bordo e guidiamo fino a Roccascalegna, un borgo medievale talmente scenografico da essere scelto come set della serie TV Rai “Il nome della Rosa”, del 2019, tratta dal capolavoro di Umberto Eco, e per il film di Matteo Garrone del 2015 “Il racconto dei racconti”. Roccascalegna, tra leggende e scorci medievali La rocca medievale domina il vallone del Rio Secco e la Vallata del Sangro ed è visibile già a distanza. Il suo profilo caratteristico, arroccato su uno sperone di roccia, rievoca i castelli delle fiabe.
A mano a mano che ci avviciniamo al borgo, il castello ci appare in tutto il suo fascino antico. L’origine, infatti, è Longobarda (V/VI secolo), ma, nei secoli, è passato sotto il dominio degli Svevi, degli Angioini e degli Aragonesi, che hanno lasciato il loro segno nell’architettura della rocca. A essa è legata anche la leggenda della “mano di sangue”, che narra di come un signorotto del luogo, tal Annibale Corvo, avesse introdotto nel borgo lo ius primae noctis e sarebbe
stato ucciso a pugnalate (secondo alcune versioni da una sposa, secondo altre dal marito di lei, travestito da donna), e gettato da uno dei torrioni. Nel cadere, avrebbe lasciato l’impronta della sua mano insanguinata, impossibile da cancellare nei secoli. Ma lasciamo le leggende e la nostra Toyota Hybrid e cominciamo la nostra salita al castello, il cui nome deriverebbe dalla scala di legno che bisognava salire per raggiungerlo partendo dal borgo. Oggi, invece, si sale da una scalinata di pietra, che parte dal centro del borgo, nei pressi della chiesetta di San Pietro e arriva al cortile interno della rocca.
La magnifica visuale che si gode dalla cima delle torri vale la fatica di arrivare fin quassù. Lasciamo spaziare lo sguardo sui monti della Majella per poi tornare ad ammirare i locali visitabili a cui si accede dal cortile. Splendida la Sala delle Armi, che custodisce un curioso “lanciafiamme” e la sala delle torture, con in mostra gli strumenti “persuasivi” dell’epoca. Il castello è aperto nel weekend e nei giorni festivi dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Tutti i giorni in luglio e agosto. Le chiese e le grotte Nel borgo valgono una visita anche la Chiesa di San Pancrazio, la cui prima pietra risale all’829, mentre la struttura attuale al 1205. Visitate il chiostro, il campanile, e l’interno con i tre altari e le cappelle laterali.
La Chiesa dei Santi Cosma e Damiano, invece, ha origine cinquecentesca e nel 1737 è stata oggetto di rimaneggiamenti che le hanno dato caratteristiche barocche. Pregevoli le volte a vela con gli affreschi a forma circolare. Riprendiamo la nostra Toyota Hybrid e imbocchiamo la SS 84. Dopo circa 25 km arriviamo alle Grotte del Cavallone (www.grottedelcavallone.it) nel Comune di Taranta Peligna, nel cuore del Parco Nazionale della Majella.
Il percorso di visita che si inoltra nelle viscere della terra consente di ammirare uno scenario unico di stalattiti e stalagmiti, tra cui ambienti naturali con nomi suggestivi, come “Sala degli Elefanti”, “Foresta incantata” o “Sala delle Statue”. Verso Pacentro, il paese di Madonna, e il suo castello Risaliamo sulla nostra Toyota Hybrid e imbocchiamo la SP 110 in direzione di Pacentro. Annoverato tra i “Borghi più belli d’Italia”, è famoso soprattutto negli Stati Uniti per essere il paese di origine della famiglia della celebre cantante Madonna, al secolo Louise Veronica Ciccone.
Il borgo si trova a 700 metri di altezza, abbracciato dalle Montagne del Morrone, che lo riparano dai venti. Il castello Caldora si erge a sentinella della Valle Peligna e ci ricorda la sua funzione difensiva già dal X secolo, quando fu posata la prima pietra. Ulteriori aggiunte all’architettura sono state fatte nel XIII e nel XV secolo. In quest’epoca il castello fu ingrandito dalla nobile famiglia dei Caldora che aggiunsero le due torri
e una zona residenziale. Gli Orsini, successivamente, aggiunsero altre due torri cilindriche. Passeggiando tra atmosfere medievali e palazzi signorili Archi, scalinate, vicoli di ciottoli, porticati e camminamenti vi proietteranno indietro nel tempo. Passeggiando per le strade di Pacentro potrete scoprire alcuni luoghi inediti. Tra questi c’è il canaje, un antico lavatoio pubblico in pietra o la Preta Tonna, “la pietra dello scandalo”, dove i debitori venivano subivano un’umiliazione pubblica che li costringeva a sedersi nudi davanti ai passanti. Splendidi e ricchi di storia anche gli edifici religiosi, tra cui la Chiesa Madre del Cinquecento, che spicca per la sua facciata imponente, su cui troneggia una meridiana, e ornata con un elaborato cornicione. Il campanile che fiancheggia la chiesa è superato in altezza, in tutta la valle, solo da quello di Sulmona.
La chiesa più antica di Pacentro è invece quella dedicata a San Marcello, del 1047. Degni di nota il portale di legno intagliato e i pregevoli affreschi. Passeggiando per Pacentro si possono poi scoprire alcuni splendidi palazzi signorili, come Palazzo La Rocca, sede del Municipio, Palazzo Avolio, Palazzo Massa, Palazzo Simone e Palazzo Granata con il suo massiccio portale.
Fermatevi poi in via del Castello, oppure in via di Sotto o in Porta della Rapa per immortalare con la macchina fotografica qualche imperdibile scorcio. Se potete, rimanete anche la sera, quando il borgo si accende di luci calde e si anima di ombre suggestive, creando l’atmosfera giusta per dare spazio alla fantasia. Se siete arrivati fin qui, infine, non perdete una visita alla Grotta di Colle Nusca, a poca distanza dal borgo, che
custodisce preziose pitture rupestri di epoca preistorica. Realizzati in ocra rossa, rappresentano otto figure maschili armate di archi e frecce, impegnate in una scena di caccia. Sediamoci a tavola Per coronare il nostro weekend con gusto, dovete assolutamente assaggiare i piatti della tradizione abruzzese. Il piatto tipico di Pacentro, per esempio, è la polta a cui è dedicata anche una sagra che si tiene nel mese di agosto. Si tratta di un piatto contadino a base di fagioli, patate, cavoli che vengono saltati in padella con aglio, olio e peperoncino.
Da provare anche i maccheroni alla chitarra con sugo di castrato, oppure le polpettine di castrato, i ravioli alla ricotta, o la pecora bollita a lu cutter. Senza dimenticare i formaggi, le grigliate a base di carne bovina, ovina e suina proveniente dagli allevamenti locale, e il pregiato olio extravergine di oliva.
COME ARRIVARE In auto: A14 Adriatica da Nord in direzione di Ancona, da Sud in direzione Pescara. Uscire a Val di Sangro e seguire per Villa S. Maria. Prendere poi la SS652 Fondovalle Sangro e seguire le indicazioni per Roccascalegna. Da qui si procede per Pacentro percorrendo la SP110 (circa 73 km). DOVE DORMIRE *B&B del Castello, via Duca degli Abruzzi 18, Roccascalegna (CH), tel 366/4246846, www.bbdelcastello.com . Nel centro del borgo, dispone di tre ampie camere, cucina, camino, sala da pranzo e salottino con TV. Wi fi gratuito. Sono ammessi anche gli animali. *B&B San Marco Pacentro, Piazza Umberto I, Pacentro (AQ), tel 349/2661558, www.bbsanmarcopacentro.it/. In centro storico, mette a disposizione mini appartamenti di diverse dimensioni con bagno e cucinotto. Buon punto di partenza anche per le escursioni nel Parco della Maiella.
DOVE MANGIARE *La Locanda del Corvo, via Codacchie 10, Roccascalegna (CH), tel 338/1570622, www.facebook.com/LaLocandadelCorvo/ Ristorante con menù tipico abruzzese, tra cui tagliere di salumi e formaggi, carne alla griglia, polpette e dolci della tradizione. *Taverna de li Caldora, Piazza Umberto I, Pacentro (AQ), tel 0864/41139, www.facebook.com/TavernadeliCaldora/ Locale ricavato nelle cantine di un antico palazzo del Cinquecento con ambienti caratteristici e accoglienti. Il menù propone piatti della tradizione abruzzese, anche rivisitati. INFO www.castelloroccascalegna.com/ www.comune.pacentro.aq.it
COMPAGNA DI VIAGGIO: TOYOTA YARIS HYBRID A prima vista si apprezzano le linee bombate della carrozzeria e i gruppi ottici che disegnano una Ypsilon. La calandra si estende per quasi tutta la larghezza del muso e ha un pregevole disegno in plastica. Internamente, si fa notare il cockpit con il misuratore di energia al posto del contagiri e lo schermo di bordo che segnala tutte le informazioni utili al guidatore. Nonostante le dimensioni, Yaris ha una buona organizzazione degli spazi con numerosi vani porta oggetti nella parte anteriore. Il bagagliaio ha una capacità di 268 litri, non di certo uno spazio ampissimo, ma permette di stivare il necessario per trascorrere un weekend fuori città. Ma se viaggiate solamente in due e avete bisogno di più spazio, basterà abbattere il divanetto posteriore per arrivare fino a 950 litri.
Sono due i motori che spingono la nostra piccola compagna di viaggio, uno termico e uno elettrico, quest’ultimo permette soltanto un paio di chilometri di autonomia ma vi assiste sempre nelle partenze, permettendovi di scattare istantaneamente ai semafori. Il motore a benzina è un 1.5 4 cilindri da 73 Cv, mentre quello elettrico porta 61 CV per una potenza di 101 CV complessivi e una coppia di 111 Nm. I consumi sono moderati e in città si riescono a percorrere 18 chilometri con un litro, mentre diventano 20 in autostrada.
Yaris è una vettura che predilige il comfort e il rispetto dell’ambiente alle prestazioni, ma nonostante ciò, risulta molto piacevole e rilassante da guidare. In particolare, i sedili sono molto comodi, anche durante le lunghe percorrenze. Molto utile nell’uso cittadino è sicuramente la telecamera posteriore per aiutarvi nelle manovre. Mentre, tra i sistemi di sicurezza troviamo l’assistente di corsia e il sistema di anticollisione, molto utili durante le gite fuori porta percorrendo i tratti autostradali.
Nei prossimi mesi arriverà nelle concessionarie anche la nuova versione di Toyota Yaris, caratterizzata da un look più sportivo e dalle ultime innovazioni sotto l’aspetto tecnologico, come l’head up display a colori. Inoltre, è prevista una versione tutta nuova del sistema ibrido che aumenterà del 15% la potenza complessiva del propulsore.
LA SCHEDA Dimensioni: 3,950 mm, 1,700 mm, 1,510 mm Bagagliaio: 286 litri Alimentazioni: benzina/elettrico Prezzo: da 15.520 euro
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