Cultura e fast food, la sfida è possibile a palazzo Natella - Cronache Salerno
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Cultura e fast food, la sfida è possibile a palazzo Natella di Erika Noschese La sala Vittoria, all’interno dello storico Palazzo Natella rivivrà nel segno della cultura. “Salerno Vittoria, spazio cultura” è infatti l’iniziativa fortemente voluta la Luigi Snichelotto, l’amministratore unico della società che gestisce i ristoranti McDonald’s in provincia di Salerno e Potenza. Snichelotto ha infatti raccolto il guanto di sfida lanciato dal giornalista Gabriele Bojano che, nel corso dell’inaugurazione, aveva chiesto di unire fast food e cultura. «Potrei dire vittoria. Palazzo Natella è conosciutissimo, uno dei più prestigiosi di Salerno e lo stesso locale è quello dove noi, una ventina d’anni fa, venivamo a passare il tempo. Il discorso è stato di cercare di recuperare, in qualche modo, questi spazi», ha dichiarato l’amministratore unico. Così è nato il comitato scientifico formato da Bojano, il professor Francesco Saverio Coppola, il maestro Stefano Giuliano, la dottoressa Zinno, Laura Patrizia Cagnazzo, Agostino Ingenito, Fiorentino De Luca. «Devo ringraziare la Mc Donald’s, molto sensibile a quest’iniziativa e ci ha dato la disponibilità, l’associazione Mezzogiorno Italia, Mediterraneo, Europa che si batte per la promozione del territorio meridionale – ha poi aggiunto Snichelotto – Una serie di concause che hanno definito l’iniziativa e i ruoli e oggi presentiamo le prime quattro iniziative che riguardano delle eccellenze salernitane, tra gli altri il professor Oddati. A Salerno dobbiamo recuperare non solo il cibo per la pancia ma anche per lo spirito». «Siamo soliti demonizzare i social ma stavolta sono serviti perché è lì che ho lanciato la sfida che poi è stata raccolta. Si parla tanto di contaminazione, oggi, e questo ne è un chiaro esempio. Cosa unisce il luogo che ospita il Mc Donald’s ai nostri incontri?
Il piacere di riscoprire la città, le nostre tradizioni, la nostra cultura, il nostro passato attraverso delle persone», ha dichiarato invece il giornalista Gabriele Bojano. Presente anche l’assessore al Commercio Dario Loffredo:« Io credo che la cultura abbia tante forme e tanti linguaggi differenti, non è solo quella dei libri. Basta trovare le forme giuste per fare cultura e questo oggi è un esempio. Mesi fa è stata inaugurata la nuova sede del Vittoria, il Mc Donald’s. Era un impegno preso dal dottore Snichelotto di voler riempire di contenuti culturali questo contenitore e devo dire che già il Mc donald’s sia segno distintivo di una città. Avere un Mc Donald’s a Salerno è un fatto positivo, oggi si sancisce la fase due con eventi di grande qualità e credo che questo bagaglio, così, possa essere riempito di contenuti in modo da dare qualcosa in più ai salernitani». Il primo incontro si terrà giovedì 17 ottobre con il professor Paolo Apolito; l’appuntamento successivo è in programma per il 17 novembre con il professor Nicola Oddati; il 21 novembre con Paola Torrente e il 5 dicembre co Tre campani per Zingaretti: c’è Oddati nella segreteria Pd «Si apre una nuova stagione per la segreteria nazionale del Partito democratico dopo le primarie del 3 marzo, che hanno eletto Nicola Zingaretti segretario». Così Anna Petrone, componente dell’assemblea nazionale del Pd, reduce dalla campagna elettorale per le europee. «Anche la segreteria – spiega l’ex consigliere regionale Petrone – assume un altro senso di cambiamento: ne faranno parte nuove forze, donne e
giovani espressioni della società civile e del mondo universitario ed anche espressioni del mondo del sindacato. Tutto questo fa capire il vero cambio di passo, con uno sguardo più rivolto a sinistra, verso il recupero di un mondo che non veniva più ascoltato. Adesso, fatta la segreteria nazionale, bisogna rivedere gli organismi a livello regionale e provinciale dove un questa nuova visione». «Rivolgo – prosegue Anna Petrone – un augurio particolare a Nicola Oddati al quale è stata affidata la delega al mezzogiorno: una persona con la quale ho condiviso, dal primo momento in cui mi schierai con Zingaretti, una scelta di campo; adesso tocca lavorare con uno sguardo in avanti verso nuove competizioni». Sono tre i campani che faranno parte della nuova segreteria Zingaretti. Nicola Oddati, ex assessore comunale di Napoli, che si occuperà di mezzogiorno; Enzo Amendola degli esteri (già sottosegretario agli esteri) e Camilla Sgambati, ex deputata del Partito democratico, che si occuperà di scuola. «E’ importante che il segretario o Zingaretti abbia formato la nuova segreteria nazionale con scelte di personalità autorevoli e di qualità nei diversi settori, per rafforzare così la iniziativa politica e la proposta programmatica del Pd nella opposizione al Governo “giallo-verde” sempre più a dominio salviniano – spiega l’ex deputato Tino Iannuzzi, componente della direzione nazionale del Pd – Dopo il confortante risultato delle recentissime elezioni, dobbiamo accelerare sulla via della costruzione di uno schieramento più aperto, largo ed inclusivo, capace di parlare con proposte convincenti e con decisioni coerenti. Centrale deve essere la nostra attenzione per il Mezzogiorno. Fondamentali, inoltre, sono la questione ambientale, lo sviluppo sostenibile, la Green Economy, la valorizzazione delle vocazioni profonde e delle potenzialità dei territori, La Direzione Nazionale di martedì è un utile momento per una analisi completa del risultato elettorale e per l’inizio della nuova fase, al fine di realizzare una credibile alternativa per il governo del Paese. Nei prossimi giorni si formeranno i Forum di ascolto e tematici, ed aperti alla società ed ai diversi mondi».
Il Pd alle prese con Provinciali e congresso regionale Andrea Pellegrino Tempi duri per il Partito democratico. E tempi duri per Vincenzo De Luca che dovrà rilanciare la sua azione ed immagine in Campania. A Napoli il governatore sarebbe sempre più isolato all’interno dei democrat. Ma la prima principe sarà il congresso regionale che si terrà ad ottobre. Due i nomi in lizza: l’ormai sempreverde Nicola Oddati e l’ex deputato Tino Iannuzzi pronto a ritornare alle origini e quindi alla guida del Pd regionale. Non si esclude che Vincenzo De Luca decida di contarsi calando così un nome di propria produzione. Ma questo dipenderà dai prossimi eventi politici ed anche giudiziari, con particolare riferimento alla sentenza sul Crescent di Salerno. Intanto proprio a Salerno il Partito democratico è a caccia del candidato presidente per la Provincia. Sulla carta i nomi sono due: Vincenzo Servalli di Cava de’ Tirreni ed il neo eletto primo cittadino di Pontecagnano Faiano Giuseppe Lanzara. Sul secondo non mancano malumori interni. La linea Lanzara non sarebbe piaciuta al cerchio magico deluchiano rimasto quasi alle porte di Pontecagnano Faiano per volontà e distinguo proprio della neo amministrazione comunale. E proprio dal comune picentino parte la strigliata al Pd (nazionale) da parte del suo segretario cittadino Roberto Brusa: «Per tornare ad essere riferimento dei cittadini, il Partito Democratico con coraggio deve rinnovarsi, scendere dal piedistallo, rompere gli steccati e confrontarsi a viso aperto con gli altri partiti, il mondo civico, l’associazionismo e la gente comune. La leadership non
si eredita, va conquistata con il lavoro ed il radicamento sul territorio. Solo così si potrà iniziare a formare una nuova classe dirigente che possa contrastare e vincere i populismi». Ma a sferrare un vero e proprio attacco è l’ex deputato dem Simone Valiante tra i più critici – a livello nazionale – all’interno del partito. Contro De Luca, invece, non mancano malumori da parte dei grandi esclusi del 4 marzo. A partire dall’ex deputata Camilla Sgambato fermata nella sua Caserta dal primogenito del governatore, scattato nel listino proporzionale dopo la sconfitta nella sua Salerno. Ma ancora insidia Michele Ragosta pronto a far la voce grossa al Comune di Salerno, dove per le prossime settimane già in programma un vertice – verifica il sindaco Enzo Napoli. Intanto di segreteria provinciale dem manco a parlarne. Dall’elezione dei nuovi vertici ad oggi, a via Manzo non c’è un organismo di supporto al segretario. Battipaglia verso il voto: il Pd affila le armi, mentre tre civiche hanno già un candidato sindaco. di Carmine LANDI BATTIPAGLIA. Pd, che confusione. Mercoledì sera, all’interno della sede di via Domodossola, s’è tenuta un’importante riunione di direzione, insieme al segretario provinciale, Nicola Landolfi. S’è parlato d’una manifestazione autunnale. E d’elezioni.
Pare fuori dai giochi il nome di Carmine Crudele: d’altronde, lo stesso medico non pare intenzionato a prender parte all’agone elettorale. Lo stesso vale per Gennaro Barlotti: il nome dell’ex sindaco sarebbe stato proposto dal suo successore, Giovanni Santomauro, ma il farmacista – che ultimamente ha ricucito i rapporti d’amicizia con Gerardo Motta – non vuol saperne nulla. I nomi, allora, sono quelli di Pietro Ciotti e Nicola Vitolo ma ai vertici del Pd non è piaciuto quanto accaduto col sindacalista alla vigilia delle regionali. E non c’è molta convinzione neppure sul nome dell’architetto. Quasi di certo, le primarie coinvolgeranno pure il nome più caro a Vincenzo De Luca, che è quello di Gerardo Motta. L’imprenditore, pur essendo deluchiano, non è del Pd, ma i democrat dovranno per forza interfacciarsi con chi, in occasione delle scorse regionali, è stato il main sponsor battipagliese di Franco Alfieri prima e di Franco Picarone poi. Ha già quattro civiche pronte a supportarlo e ha dichiarato di voler correre come candidato sindaco, dopo la sconfitta contro Santomauro alle ultime amministrative, quando era l’aspirante primo cittadino del centrodestra. Il segretario, Davide Bruno, parrebbe comunque intenzionato a voler persuadere Motta a fare un passo indietro. INTANTO TRE CIVICHE CANDIDANO SAGARESE. Chi ha già ricevuto la consacrazione della propria base, invece, è Antonio Sagarese, che correrà come candidato sindaco con tre liste civiche, che sono “Libertà E Sviluppo”, “Quote Rosa in Campo” – una lista, peraltro già completa, di sole donne – e “Città Possibile”. «Liste senza vecchi amministratori», ha dichiarato Sagarese. «In campagna elettorale – ha aggiunto il candidato– presenteremo pure la nostra giunta, sì che i cittadini possano votare nella piena consapevolezza di quanto accadrebbe se
vincessimo noi». Elezioni a Battipaglia. Bruno (PD) incontra Iannuzzi e Oddati: ecco i probabili nomi. di Carmine LANDI BATTIPAGLIA. Summit dem per decidere il futuro. Nella serata di ieri, a Salerno, s’è parlato a lungo di Battipaglia. Nel capoluogo, infatti, c’è stato un incontro tutto democrat tra l’onorevole Tino Iannuzzi, il consigliere regionale Tommaso Amabile, il segretario battipagliese del Pd, Davide Bruno, e il suo vice, Vincenzo Spinelli. Al centro della discussione, le elezioni amministrative che dovrebbero coinvolgere Battipaglia nel 2016 e la definizione di un candidato sindaco in grado di rappresentare il centrosinistra. Al momento, vengono seguite due piste. La prima parla il linguaggio del partito, e conduce a diverse stradine: sul tavolo, in questo caso, non ci sarebbero soltanto il sindacalista Pietro Ciotti, presidente di “Comunità Storia & Futuro”, e l’architetto Nicola Vitolo,
numero uno di “A717 Battipaglia & Oltre”, ma pure Carmine Crudele, stimato medico battipagliese, Nicola Oddati, già assessore al Comune di Napoli e ora residente a Battipaglia, che però non parrebbe ben disposto ad accettare un’eventuale candidatura, e addirittura lo stesso segretario, Davide Bruno. Ci sono, poi, gli outsider, ossia la cerchia di giovani che gravita attorno a Andrea Volpe e il 31enne Dario Toriello, seriamente intenzionato a candidarsi alle primarie. La seconda pista, invece, porta alla società civile. Imprenditori, commercianti o professionisti in grado di raccogliere un ampio consenso e di assicurare alla sinistra pure voti che di consueto sono andati alla destra: in tal senso – ma l’ipotesi non piace al segretario – a guidare la coalizione, seppur da civico, potrebbe esserci anche Gerardo Motta. Il Pd è ancora al lavoro. Il discorso relativo alle amministrative, tuttavia, sarà avviato ufficialmente domani sera, all’interno della sezione battipagliese di via Domodossola, durante una direzione che sarà presieduta dal segretario provinciale Nicola Landolfi.
Puoi anche leggere