Corso di dottorato in Scienze sociali: interazioni, comunicazione, costruzioni culturali - Dottorato di ...
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Corso di dottorato in Scienze sociali: interazioni, comunicazione, costruzioni culturali Dipartimento di filosofia, sociologia, pedagogia, psicologia applicata Vademecum - XXXVI Ciclo Introduzione La durata del corso di dottorato in Scienze Sociali: Interazioni, Comunicazione, Costruzioni Culturali è di tre anni. Il percorso di dottorato richiede al dottorando un impegno esclusivo e a tempo pieno. L’anno accademico inizia solitamente il 1 ottobre e termina il 30 settembre dell’anno successivo. Le attività seminariali per gli studenti di dottorato si svolgono durante tutto l’anno accademico e seguono il calendario dell’Ateneo con le relative festività. L’obiettivo del Corso di dottorato è quello di promuovere una formazione di alta qualità in un ambiente professionalmente adeguato, attraverso il coinvolgimento e la collaborazione di ricercatori e studenti di dottorato. L’elevato standard a cui aspira il Corso di dottorato è quindi strettamente connesso alla volontà e alla capacità di tutti i partecipanti di sostenere e sviluppare percorsi di studio e di ricerca altamente qualificati a livello internazionale. Il Collegio dei docenti si impegna a promuovere un apprendimento di alto livello e un ambiente favorevole allo sviluppo delle capacità di ogni studente di dottorato. Sotto la supervisione del tutor e con la collaborazione dei membri del Collegio dei docenti, ai dottorandi viene richiesto di sviluppare in modo progressivamente autonomo la propria ricerca e il proprio percorso intellettuale. Viene particolarmente auspicata la partecipazione dei dottorandi anche ad attività extra-curriculari sviluppate all’interno dell’Ateneo o in altri atenei. Si raccomanda inoltre di favorire i processi di confronto tra dottorandi/e capaci di incidere positivamente sui risultati scientifici. I compiti richiesti agli studenti di dottorato sono i seguenti: - Consultare il programma delle attività didattiche e seminariali nell’apposito calendario (nello spazio moodle riservato); - Frequentare i seminari organizzati dal Corso di dottorato (nel primo anno è obbligatoria la frequenza di almeno il 75% dei seminari previsti, ma i dottorandi/e sono caldamente invitati a frequentare tutti i seminari previsti); - Giustificare al Coordinatore (o al responsabile delle attività didattiche, prof. Luca Trappolin) le assenze alle lezioni e alle attività del dottorato fornendo i motivi; 1
- Rispettare le scadenze previste e i vari adempimenti; - Conoscere la normativa relativamente al dottorato h p://www.unipd.it/node/4262. - Utilizzare in modo appropriato le risorse disponibili: aule, computer, biblioteche, stampanti, copyright; - Presentare paper in seminari, conferenze e convegni in Italia e all’estero. Il corso di dottorato promuove tra i/le dottorandi/e l’approfondimento di alcuni temi e approcci metodologici anche non immediatamente coincidenti con l’oggetto della propria ricerca al fine di completare la propria formazione nell’ottica di un’estensione dei propri orizzonti scientifici considerando l’arco delle Scienze Sociali presenti nel profilo del Dottorato. I dottorandi stranieri sono invitati a svolgere una parte non secondaria della loro ricerca in un paese diverso da quello di origine. Primo anno di attività Durante il primo anno di attività i dottorandi sono tenuti a seguire i seminari organizzati dal Corso di dottorato assumendo come obiettivo personale quello di completare la preparazione di base in un’ottica interdisciplinare. I corsi fondamentali sono: 1) Teoria sociale, in particolare per quanto concerne la sociologia, la psicologia e l’antropologia; 2) Metodologia, metodi e tecniche (prospettive metodologiche, disegno della ricerca, tecniche di ricerca sul campo, analisi del contenuto, costruzione ed elaborazione di questionari, laboratori di scrittura scientifica nelle sue diverse forme: recensioni, articoli, abstract); 3) Temi specifici individuati e organizzati annualmente. La prima parte ha carattere introduttivo e ha come obiettivo la presentazione dei diversi approcci teorici ed epistemologici propri delle scienze sociali. La seconda è relativa alla dimensione metodologica e consiste in seminari ed esercitazioni fondamentali per lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze dei dottorandi. La terza parte intende soffermarsi su alcuni temi specifici legati ai percorsi di ricerca che caratterizzano il Dipartimento/Corso, attraverso il contributo delle diverse prospettive (parte 1) e delle diverse metodologie (parte 2). 2 tt
La prima parte viene svolta indicativamente nel periodo ottobre-dicembre, la seconda parte da gennaio a febbraio. La terza parte da marzo a luglio. La responsabilità della didattica del dottorato è del prof. Luca Trappolin. Ogni corso è sotto la responsabilità di uno o più membri del Collegio di dottorato che organizzano, a rotazione, seminari o moduli di studio che possono richiedere anche la partecipazione attiva dei dottorandi. La terza è basata su tematiche decise annualmente dal Collegio di dottorato o da alcuni suoi membri indicati dal Collegio stesso. Le date dei seminari e altri documenti sono presenti nella pagina moodle riservata al corso. Si invitano gli studenti a consultare periodicamente il programma poiché esso viene sistematicamente aggiornato. Il Collegio dei docenti entro la fine del luglio precedente l’inizio dei corsi e dei seminari predispone una bozza del programma. Gli studenti di dottorato possono anche seguire seminari o corsi organizzati da altri dottorati o nell’ambito delle lauree magistrali (le ore di frequenza a tali corsi non possono essere conteggiate nel monte ore delle frequenze obbligatorie). Durante il primo anno il Collegio dei docenti organizza delle riunioni per informare gli studenti dei progetti di ricerca sviluppati dai membri del Collegio stesso e più in generale dalla sezione di Sociologia e di Psicologia Applicata del Dipartimento FISPPA. In tale sede ogni membro del Collegio può presentare le proprie ricerche proponendo alcune tematiche di interesse per eventuali tesi di dottorato. Entro tre mesi dall’inizio del corso (quindi entro il 31 dicembre di ogni anno) il Collegio dei docenti assegna a ogni dottorando un supervisore che aiuterà e guiderà lo studente durante il suo primo anno nella scelta del tema di ricerca che verrà sviluppato nel secondo e terzo anno di attività. I tutor sono scelti tra i componenti del Collegio di dottorato. Entro la fine di giugno (2021) – e comunque almeno una settimana prima della riunione prevista - i dottorandi nel primo anno, in accordo con il loro tutor, sono tenuti a presentare al Collegio dei docenti una bozza scritta del proprio progetto di ricerca che verrà discussa in un’apposita riunione. Nella bozza dovranno descrivere il tema generale, la domanda e/o le ipotesi di ricerca, lo stato dell’arte, l’approccio metodologico, lo svolgimento previsto. Tra gli obiettivi del primo anno di corso, oltre alla formazione rispetto alle principali tematiche relative alle scienze sociali, si individuano la promozione e lo sviluppo delle competenze relative al lavoro di gruppo, alla scrittura e alla presentazione di paper a livello nazionale e internazionale. E’ auspicabile che alla conclusione del primo anno di attività il 3
dottorando abbia redatto e presentato un paper (e/o una recensione) per una successiva pubblicazione in volumi collettanei o in riviste scientifiche. Criteri per l’ammissione al secondo anno Entro il 15 settembre del primo anno di corso il Collegio valuterà i dottorandi per l’ammissione al secondo anno. Entro la data stabilita dal Collegio - e comunque almeno una settimana prima della riunione che delibera il passaggio d’anno - i dottorandi sono tenuti a inviare al Coordinatore il progetto di ricerca che intendono sviluppare nel corso del II° e III° anno e una relazione scritta riguardante l’attività svolta e la frequenza ai seminari obbligatori previsti, nonché le partecipazioni a seminari e congressi e ad altre attività scientifiche non comprese tra quelle organizzate dal Corso di dottorato, unitamente alle eventuali pubblicazioni prodotte (ed eventualmente la partecipazione alla didattica universitaria). Il dottorando è tenuto a esporre il suo progetto di ricerca e la sua relazione al Collegio, affinché quest’ultimo possa considerare il suo livello di formazione, le sue capacità espositive, la frequenza ai seminari (almeno il 75%), le eventuali pubblicazioni e le altre attività svolte nel corso del primo anno. Il Collegio, sentito il supervisore (e l’eventuale co-supervisore), esprimerà una valutazione sulla base della seguente scala: insufficiente, sufficiente, buono, ottimo. La valutazione positiva comporta il passaggio del dottorando all’anno successivo. In caso di valutazione negativa lo studente sarà escluso dal dottorato. Il Collegio si riserva il diritto di chiedere al candidato eventuali integrazioni della relazione presentata. Le scadenze più importanti del primo anno sono quindi: • 1 ottobre: inizio attività; • entro il 31 dicembre: scelta del tutor; • entro il 30 giugno: bozza del progetto di ricerca • entro la fine di agosto 2021: relazione per il passaggio d’anno • entro la fine di agosto 2021: progetto di ricerca definitivo Si suggerisce inoltre di preparare un paper, anche non relativo alla propria ricerca, che si prevede venga successivamente pubblicato in riviste scientifiche. 4
Secondo e terzo anno di attività Nel corso del secondo e terzo anno gli studenti svolgono la loro attività di ricerca e frequentano facoltativamente seminari e convegni organizzati dal Corso di dottorato o da altri enti di ricerca. Il corso di dottorato ritiene necessario che il dottorando nel corso del secondo o terzo anno trascorra un periodo di studio e/o di ricerca presso un’Università straniera. Si suggerisce un periodo compreso tra i 3 e i 6 mesi, tuttavia essi hanno la possibilità di svolgere periodi di ricerca all’estero fino a un massimo di 18 mesi, previa accettazione dell’Ente ospitante. Il periodo di ricerca all’estero dovrà essere concordato con il supervisore e approvato dal Consiglio direttivo. Durante il periodo di permanenza all’estero la borsa è incrementata del 50% dell’intero valore. Il soggiorno all’estero va concordato con il tutor e deve esser preceduto da un contatto con un’istituzione di ricerca di alto livello, che sia interessata a far svolgere al dottorando almeno un Seminario sulla ricerca in corso. Gli eventuali finanziamenti aggiuntivi per i soggiorni all’estero – deliberati dal Collegio - saranno possibili solo con motivata richiesta del dottorando, una lettera del Tutor, una lettera di invito e l’identificazione degli interessi scientifici e culturali per il Dottorato. Dopo il periodo trascorso all’estero, lo studente di dottorato deve stendere una breve relazione al tutor e al Collegio sulla propria esperienza di studio e/o di ricerca. Si auspica che il soggiorno all’estero sfoci nella collaborazione con un collega che può seguire gli avanzamenti del dottorando in relazione con il tutor e partecipare eventualmente anche all’esame finale. Nel corso del secondo e terzo anno il dottorando ha a disposizione un budget per l'attività di ricerca in Italia e all'estero di importo annuo pari al 10% dell'importo annuale della borsa medesima. Questo contributo può essere impiegato per attività di ricerca, missioni, partecipazione a conferenze, seminari, etc. Le attività di ricerca possono essere sostenute anche da fondi del supervisore o di altri docenti. Ogni missione deve essere previamente autorizzata dal Coordinatore del Corso o dal responsabile dei fondi nel caso in cui il dottorando vada in missione con fondi non gestiti dal Corso di dottorato. Nel corso del secondo e terzo anno il dottorando è tenuto a presentare i risultati preliminari della sua attività di studio e ricerca e a discuterli nell’ambito del Collegio dei docenti. Durante il secondo anno sono previsti due incontri durante i quali i/le dottorandi/e presenteranno al Collegio dei docenti una relazione scritta relativa allo stato di avanzamento del progetto di ricerca e più in generale della loro attività scientifica: indicativamente uno nel mese di febbraio e uno nel mese di giugno. Nel corso del terzo anno sono previsti ulteriori due incontri durante i 5
quali i/le dottorandi/e presenteranno al Collegio dei docenti la relazione scritta in merito allo stato di avanzamento del progetto: indicativamente uno nel mese di gennaio e uno nel mese di giugno. Il dottorando che si trovi all’estero o comunque impossibilitato a partecipare potrà presentare la propria relazione anche attraverso gli strumenti telematici (skype). La relazione scritta dovrà essere inviata al Coordinatore almeno una settimana prima della data della riunione. Entro il 15 settembre del secondo anno di attività il Consiglio direttivo valuterà il percorso di studio e ricerca del dottorando per l’ammissione al terzo anno. Il dottorando è tenuto a inviare al Coordinatore almeno una settimana prima della riunione del Consiglio direttivo una relazione scritta, concordata con il tutor, di circa 15-20 mila caratteri con un piano dettagliato delle attività scientifiche svolte (didattica, seminari, pubblicazioni) e dei principali risultati raggiunti nell’ambito della ricerca. Nella riunione del Consiglio direttivo il dottorando esporrà il suo percorso di ricerca e i risultati raggiunti. L’ammissione al terzo anno di attività è decisa dal Collegio sulla base della valutazione dei risultati raggiunti durante il secondo anno, tenendo conto del parere espresso dal supervisore. Per il passaggio al terzo anno è obbligatorio per i/le dottorandi/e aver redatto e presentato un paper per una successiva pubblicazione in volumi collettanei e/o in riviste scientifiche. Le principali scadenze del secondo anno sono quindi: • Febbraio= relazione sullo stato di avanzamento del progetto di ricerca • Giugno= relazione sullo stato di avanzamento del progetto di ricerca • Fine agosto= relazione per il passaggio d’anno Le principali scadenze del terzo anno sono quindi: • Gennaio= relazione sullo stato di avanzamento del progetto di ricerca • Giugno= relazione sullo stato di avanzamento del progetto di ricerca • Fine agosto= relazione finale e bozza della tesi di dottorato • Settembre=consegna della tesi finale da inviare a due valutatori esterni Esame finale Il terzo anno di attività è solitamente dedicato alla conclusione dell’attività di ricerca empirica e alla scrittura della tesi che deve contenere risultati di ricerca originali tali da contribuire all'avanzamento delle conoscenze o dei metodi di ricerca nel campo di indagine 6
prescelto. Innovazione scientifica e originalità sono requisiti necessari per una tesi di dottorato. Si tenga inoltre presente che un approccio comparativo è ormai ampiamente diffuso nelle scienze sociali. Come stabilito dal D. M. 8 febbraio 2013 n. 45 art. 8 comma 6, la tesi di dottorato, corredata da una sintesi in lingua italiana o inglese, è redatta in lingua italiana o inglese ovvero in altra lingua previa autorizzazione del Collegio dei docenti. “La tesi, alla quale è allegata una relazione del dottorando sulle attività svolte nel corso del dottorato e sulle eventuali pubblicazioni, è valutata da almeno due docenti di elevata qualificazione, anche appartenenti a istituzioni estere, diversi dai soggetti che hanno concorso al rilascio del titolo di dottorato, di seguito denominati valutatori.” I valutatori esprimono un giudizio analitico scritto sulla tesi e ne propongono l'ammissione alla discussione pubblica o il rinvio per un periodo non superiore a sei mesi se ritengono necessarie significative integrazioni o correzioni. Trascorso tale periodo, la tesi è in ogni caso ammessa alla discussione pubblica, corredata da un nuovo parere scritto dei medesimi valutatori, reso alla luce delle correzioni o integrazioni eventualmente apportate. La discussione pubblica si svolge innanzi a una commissione la cui composizione è definita nel regolamento. Al termine della discussione, la tesi, con motivato giudizio scritto collegiale, è approvata o respinta. La commissione, con voto unanime, ha facoltà di attribuire la lode in presenza di risultati di particolare rilievo scientifico. Le regole per la presentazione e la discussione della tesi di dottorato sono disponibili nel regolamento di Ateneo. Sulla base delle regole di Ateneo la tesi deve essere stampata in formato A4 con almeno 25 righe per pagina e contenere almeno 60 caratteri per riga. La tesi deve comporsi di: - una copertina, stesa sulla base degli standard consueti recante il logo di Ateneo, il nome del corso di dottorato, il nome del dottorando e del supervisore; - un indice - un capitolo teorico e metodologico (oppure due capitoli, uno teorico e uno metodologico) - almeno due capitoli nei quali vengano illustrati i risultati originali raggiunti - conclusioni - una bibliografia A seguito della valutazione positiva dei revisori esterni o comunque dopo i sei mesi di proroga, i dottorandi saranno ammessi alla difesa finale di fronte a una Commissione di esperti 7
italiani e/o stranieri. Il dottorando dovrà attenersi alle istruzioni disponibili nel sito di Ateneo per quanto riguarda la consegna della tesi e la domanda di ammissione all’esame finale. L’esame di fronte alla Commissione avviene entro novanta giorni dalla consegna finale della tesi. Esso consiste nella presentazione da parte del candidato della struttura teorica, delle principali questioni metodologiche affrontate e dei principali risultati raggiunti (circa 30 minuti). In seguito la Commissione discuterà con il candidato i risultati. Il Collegio dei docenti può impegnarsi affinché le tesi di dottorato che raggiungano un giudizio di eccellenza siano pubblicate. Varie Gli studenti di dottorato possono chiedere la sospensione dal corso per i seguenti motivi: servizio civile, grave e documentata malattia, maternità come previsto dalla vigente normativa. Per periodi di sospensione superiori ai 30 giorni non sarà erogata la borsa di studio in modo corrispondente al periodo di sospensione. Allo stesso modo la conclusione del percorso dottorale sarà posticipata sulla base del periodo di sospensione. I dottorandi possono svolgere, previa autorizzazione del Collegio docenti, attività di tutorato degli studenti dei corsi di laurea nonché entro i limiti previsti dal DM 45/2013 attività didattica integrativa, secondo le modalità stabilite dagli organi accademici di Ateneo. Previa autorizzazione del Collegio docenti i dottorandi possono svolgere attività lavorativa purché sia compatibile con lo svolgimento a tempo pieno dell’attività di studio e di ricerca prevista dal dottorato. Le attività di tutorato, di didattica integrativa e lavorativa sono sconsigliate durante il primo anno di corso. Gli studenti di dottorato possono usufruire di una postazione con personal computer nell’apposita aula attrezzata in via Cesarotti, 12 (sezione di Sociologia). Essi hanno a disposizione un’apposita carta magnetica per le fotocopie e una carta magnetica per accedere agli altri servizi dell’Ateneo. Ogni dottorando ha a disposizione un account email e una pagina nell’apposito sito web del Corso di dottorato. Può aggiornare la pagina web annualmente o con maggiore frequenza nel caso di disponibilità del personale informatico. La segreteria del corso di dottorato è affidata alla dott.ssa Antonella Pittella il cui ufficio è in Piazza Capitaniato, 3 (primo piano). L’ufficio è aperto tutte le mattine nei giorni lavorativi, tuttavia la dott.ssa Pittella riceve solitamente previo appuntamento telefonico (049-8274720) o email (postlauream.fisppa@unipd.it). 8
L’ufficio missioni, ubicato in via Venezia 8, si occupa del pagamento delle missioni anche dei dottorandi, purché preventivamente autorizzate dal Coordinatore del Corso. Le persone preposte a questo incarico sono: Sig.ra Giacoma Licitra Telefono: 0498276614 E-mail: giacoma.licitra@unipd.it; dott.ssa Antonella Nacci Telefono: 0498276594 E-mail: antonella.nacci@unipd.it. Il Servizio Contratti per la didattica (selezioni tutor) si trova in Piazza Capitaniato, 3 e la persona da contattare è la dott.ssa Elena Agostini: Telefono: 0498274548 - E- mail: elena.agostini@unipd.it In amministrazione centrale, il Servizio Formazione alla ricerca in via Risorgimento 9, di cui è responsabile il dott. Andrea Crismani gestisce le carriere dei dottorandi e le eventuali richieste relative a iscrizioni, sospensioni, certificati, co-tutele. In particolare si può contattare il sig. Maurizio Barbon (tel: 0498271926; maurizio.barbon@unipd.it) per quesiti su borse di studio, convenzioni, maggiorazioni di borse; e la sig.ra Emanuela Silvestrin (tel: 0498271927, emanuela.silvestrin@unipd.it) per altri aspetti inerenti la carriera dei dottorandi. Questo vademecum non sostituisce in ogni caso i diritti e doveri dei dottorandi stabiliti dalla legislazione vigente e dai regolamenti approvati dall’Ateneo di Padova. Si consiglia quindi agli studenti di dottorato di prendere visione dei regolamenti e delle normative che disciplinano le loro attività. 9
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