CELENZA VALFORTORE COMUNE DI - Comune di Celenza Valfortore (Fg)
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COMUNE DI CELENZA VALFOTORE – DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2020/2022 APPROVATO CON DELIBERA CONSIGLIO COMUNALE N. 4 DEL 30/05/2020 COMUNE DI CELENZA VALFORTORE PROVINCIA DI FOGGIA ************************************ D.U.P. Documento Unico di Programmazione Semplificato 2020-2022 Principio contabile applicato alla programmazione allegato 4/1 al D. L.vo n. 118/2011 ************************************ Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 4 del 30/05/2020 1
COMUNE DI CELENZA VALFOTORE – DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2020/2022 APPROVATO CON DELIBERA CONSIGLIO COMUNALE N. 4 DEL 30/05/2020 D. U. P. Documento Unico di Programmazione Semplificato 2020-2022 ************************** INDICE INTRODUZIONE D.U.P. SEMPLIFICATO PARTE PRIMA ANALISI DELLA SITUAZIONE INTERNA ED ESTERNA DELL’ENTE RISULTANZE DEI DATI RELATIVI ALLA POPOLAZIONE, AL TERRITORIO ED ALLA SITUAZIONE SOCIO ECONOMICA DELL’ENTE INQUADRAMENTO TERRITORIALE. ANALISI DELLE POPOLAZIONE. LE RISORSE UMANE DISPONIBILI. ORGANISMI GESTIONALI. PIANO SOCIALE DI ZONA. MODALITÀ DI GESTIONE DEI SERVIZI PUBBLICI LOCALI SOSTENIBILITÀ ECONOMICO FINANZIARIA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE D.U.P. SEMPLIFICATO PARTE SECONDA INDIRIZZI GENERALI RELATIVI ALLA PROGRAMMAZIONE PER IL PERIODO DI BILANCIO ENTRATE TRIBUTI E TARIFFE DEI SERVIZI PUBBLICI SPESE RAGGIUNGIMENTO EQUILIBRI DELLA SITUAZIONE CORRENTE E GENERALI DEL BILANCIO E RELATIVI EQUILIBRI IN TERMINI DI CASSA PRINCIPALI OBIETTIVI DELLE MISSIONI ATTIVATE Missione 1 - SERVIZI ISTITUZIONALI GENERALI E DI GESTIONE Missione 2 - GIUSTIZIA Missione 3 - ORDINE PUBBLICO E SICUREZZA Missione 4 - ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO Missione 5 - TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI Missione 6 – POLITICHE GIOVANILI, SPORT E TEMPO LIBERO Missione 7 – TURISMO Missione 8 – ASSETTO DEL TERRITORIO ED EDILIZIA ABITATIVA Missione 9 – SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTE Missione 10 – TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITÀ Missione 11 – SOCCORSO CIVILE Missione 12 – DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA Missione 13 – TUTELA DELLA SALUTE Missione 16 – AGRICOLTURA, POLITICHE AGROALIMENTARI E PESCA Missione 20 – FONDI E ACCANTONAMENTI 2
COMUNE DI CELENZA VALFOTORE – DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2020/2022 APPROVATO CON DELIBERA CONSIGLIO COMUNALE N. 4 DEL 30/05/2020 Missione 60 – ANTICIPAZIONI FINANZIARIE GESTIONE DEL PATRIMONIO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA PROGRAMMAZIONE URBANISTICA E DEL TERRITORIO E PIANO DELLE ALIENAZIONI E DELLE VALORIZZAZIONI DEI BENI PATRIMONIALI OBIETTIVI DEL GRUPPO AMMINISTAZIONE PUBBLICA (G.A.P.) PIANO TRIENNALE DI RAZIONALIZZAZIONE E RIQUALIFICAZIONE DELLA SPESA D. U. P. - Documento Unico di Programmazione Semplificato 2020-2022 ************************** INTRODUZIONE Il Documento Unico di Programmazione (D.U.P.), rappresenta la principale innovazione nel panorama dei documenti di programmazione. Il principio applicato della programmazione lo definisce come lo strumento che permette l’attività di guida strategica ed operativa degli enti locali e consente di fronteggiare in modo permanente, sistemico e unitario, le discontinuità ambientali e organizzative. Il Documento Unico di Programmazione raccoglie in un unico strumento una pluralità di documenti di programmazione settoriali con orizzonte temporale triennale, già previsti dalla normativa e costituisce, nel rispetto del principio del coordinamento e coerenza dei documenti di bilancio, il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di programmazione. In particolare la Relazione previsionale e programmatica prevista dall’art. 170 del T.U.E.L. (Testo unico degli Enti locali) è sostituita, quale allegato al bilancio di previsione, dal D.U.P. – Documento unico di programmazione. La Giunta comunale presenta al Consiglio il Documento Unico di Programmazione, quale atto propedeutico all’approvazione del bilancio di previsione. Il D.U.P. è predisposto nel rispetto di quanto previsto dal principio applicato della programmazione di cui all'allegato n. 4/1 del D. L.vo 23 giugno 2011, n. 118, recante: “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi”, come modificato dal D. L.vo n. 126/2014. Il principio contabile prevede inoltre che entro il 15 novembre (termine entro cui la Giunta deve approvare lo schema della delibera di approvazione del bilancio di previsione finanziario relativo all’anno e triennio successivo) l’Ente deve provvedere all'eventuale aggiornamento del D.U.P. da presentare al Consiglio comunale per le conseguenti deliberazioni. Con Decreto Ministero dell’Interno 13 Dicembre 2019, recante: “Differimento del termine per la deliberazione del bilancio di previsione 2020/2022 degli enti locali dal 31 dicembre 2019 al 31 marzo 2020”, pubblicato nella G.U.R.I. del 17/12/2019, il termine per l'approvazione del bilancio di previsione 2020/2022 è stato differito al 31 marzo 2020. Tuttavia, se i termini indicati nel principio contabile sono corretti da un punto di vista teorico, dal punto di vista pratico risultano di complicata applicazione in quanto, nel contesto attuale della finanza locale, effettuare una programmazione puntuale è 3
COMUNE DI CELENZA VALFOTORE – DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2020/2022 APPROVATO CON DELIBERA CONSIGLIO COMUNALE N. 4 DEL 30/05/2020 fortemente influenzato dalle scelte legislative a seguito dell’approvazione della legge di stabilità 2020 e da altre disposizioni in itinere. Anche le modifiche introdotte ai tributi comunali (tasse e imposte comunali) incideranno sulla programmazione. Il comma 887 della legge di bilancio 2018 (legge 27/12/2017, n. 205), ha stabilito che con apposito decreto del Ministero dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministero dell'interno, si doveva provvedere all’aggiornamento del principio contabile applicato concernente la programmazione del bilancio previsto dall'allegato 4/1 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, al fine di “semplificare ulteriormente” la disciplina del DUP introdotta nel TUEL (art.170, comma 6, D. L.vo 18 agosto 2000, n. 267). Su queste basi è stato emanato il previsto Decreto (Decreto MEF 18 maggio 2018, pubblicato in G.U.R.I. n. 132 del 09/06/2018), di modifica dei punti 8.4 e 8.4.1 del principio della programmazione. La principale modifica riguarda l’eliminazione, per gli enti di minore dimensione, del D.U.P. ordinario e prevede un nuovo D.U.P. Semplificato attraverso la nuova versione del punto 8.4 dell’allegato relativo al principio della programmazione (Allegato 4/1 del D. L.vo n. 118/2011). Il nuovo D.U.P.S. è suddiviso in: - una Parte prima, relativa all’analisi della situazione interna ed esterna dell’ente. Il focus è sulla situazione socio-economica dell’ente, analizzata attraverso i dati relativi alla popolazione e alle caratteristiche del territorio. Segue l’analisi dei servizi pubblici locali, con particolare riferimento all’organizzazione e alla loro modalità di gestione. Chiudono la disamina il personale e il rispetto dei vincoli di finanza pubblica; - una Parte seconda, relativa agli indirizzi generali della programmazione collegata al bilancio pluriennale. In questa parte vengono sviluppati gli indirizzi generali sulle entrate dell’ente, con riferimento ai tributi ed alle tariffe per la parte corrente del bilancio ed al reperimento delle entrate straordinarie ed all’indebitamento per le entrate in conto capitale. La disamina è analoga nella parte spesa dove vengono evidenziate, per la spesa corrente, le esigenze connesse al funzionamento dell’ente, con riferimento particolare alle spese di personale e a quelle relative all’acquisto di beni servizi e, per la spesa in conto capitale, agli investimenti, compresi quelli in corso di realizzazione. Segue l’analisi degli equilibri di bilancio, la gestione del patrimonio con evidenza degli strumenti di programmazione urbanistica e di quelli relativi al piano delle opere pubbliche ed al piano delle alienazioni. A conclusione sono enucleati gli obiettivi strategici di ogni missione attivata, nonché gli indirizzi strategici del gruppo amministrazione pubblica. Con lo stesso D. MEF 18 maggio 2018 c’è stata l’ulteriore semplificazione per i comuni sotto i 2mila abitanti, che investe la parte descrittiva: viene meno l’analisi relativa alla situazione socio-economica ed alle risultanze dei dati della popolazione e del territorio. Sul versante della programmazione strettamente intesa non vengono richiesti gli obiettivi strategici per ogni missione, rimanendo tuttavia la disamina delle principali spese e delle entrate previste per il loro finanziamento, nonché l’analisi sulle modalità di offerta dei servizi pubblici locali, la programmazione urbanistica e dei lavori pubblici e l’inserimento nel DUP di tutti gli altri strumenti di pianificazione adottati dall’ente (dal piano delle alienazioni a quello di contenimento delle spese, dal fabbisogno del personale ai piani di razionalizzazione). Ai Comuni con popolazione fino a 2.000 abitanti è consentito di redigere il Documento Unico di Programmazione semplificato (DUP) in forma ulteriormente semplificata attraverso l’illustrazione, delle spese programmate e delle entrate previste per il loro finanziamento, in parte corrente e in parte investimenti. Il DUP dovrà in ogni caso illustrare: a) l'organizzazione e la modalità di gestione dei servizi pubblici ai cittadini con particolare riferimento alle gestioni associate; b) la coerenza della programmazione con gli strumenti urbanistici vigenti; c) la politica tributaria e tariffaria; d) l’organizzazione dell’Ente e del suo personale; e) il piano degli investimenti ed il relativo finanziamento; f) il rispetto delle regole di finanza pubblica. Le scadenze del DUP. Appare infine opportuno richiamare l’iter di approvazione del DUP, che deve essere presentato dalla Giunta al Consiglio entro il termine del 31 luglio di ciascun anno “per le conseguenti deliberazioni” (art. 170 TUEL). Il termine non è tuttavia perentorio, non essendo prevista alcuna sanzione (cfr. FAQ Arconet n.10 del 4
COMUNE DI CELENZA VALFOTORE – DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2020/2022 APPROVATO CON DELIBERA CONSIGLIO COMUNALE N. 4 DEL 30/05/2020 27/10/2015). La deliberazione del Consiglio concernente il DUP potrà tradursi, senza alcun termine temporale predeterminato (se non l’ovvio obbligo di precedere la deliberazione di bilancio) nell’approvazione del Documento, oppure in una richiesta di integrazioni e modifiche. Queste costituiscono un atto di indirizzo politico del Consiglio, ai fini della predisposizione della successiva nota di aggiornamento, il cui termine di presentazione è fissato al 15 novembre di ciascun anno. La deliberazione del DUP costituisce in ogni caso una fase necessaria del ciclo della programmazione dell’ente e come tale non può essere considerato adempimento facoltativo. Pertanto, il Consiglio deve deliberare il DUP in tempi utili per la presentazione dell’eventuale nota di aggiornamento. Quest’ultima è tuttavia eventuale: può non essere presentata se il Consiglio ha approvato il DUP e non sono intervenuti eventi da renderne necessario l’aggiornamento. Tuttavia, se deliberato, lo schema di nota di aggiornamento al DUP e lo schema di bilancio di previsione sono presentati contestualmente entro il 15 novembre di ogni anno, ferme restando le proroghe dei termini del bilancio di previsione che comprendono anche la versione definitiva del DUP; questa, eventualmente derivante dalla nota di aggiornamento, è dunque oggetto di approvazione da parte del Consiglio – al limite – quale provvedimento propedeutico al bilancio di previsione. Ulteriore novità riguardanti la programmazione economico-finanziaria è il bilancio. A partire dal 2015 sono state introdotte importanti novità contabili che dall’anno 2016 hanno acquistato il loro pieno effetto sulla programmazione economico-finanziaria. Si ricorda, infatti, che dopo un periodo di sperimentazione, dal 2015 tutti gli enti locali sono obbligati ad abbandonare il precedente sistema contabile introdotto dal D. L.vo n. 77/95 e successivamente riconfermato dal D. L.vo n. 267/2000 e ad applicare i nuovi principi contabili previsti dal D. L.vo n. 118/2011, così come successivamente modificato e integrato dal D. L.vo n. 126/2014. Quest’ultimo ha aggiornato, nel contempo, anche la parte seconda del citato D. L.vo n. 267/2000 adeguandola alla nuova disciplina contabile. Il D.U.P. in corso risulta approvato, unitamente al bilancio di previsione 2019/2021, con deliberazione di Consiglio comunale n. 10 del 30/03/2019, ma si reputa opportuno, in sostituzione dell’aggiornamento, approvare un nuovo D.U.P., con cui, andando oltre quelle che sono i dati minimi da inserire in base al Decreto MEF 18 maggio 2018, si intende rappresentare in modo organico la situazione dell’Ente/Comune di Celenza Valfortore e gli obiettivi dell’attuale Amministrazione. All’interno del D.U.P. si ritiene di indicare anche le linee direttive per l’aggiornamento del P.T.P.C.T. - Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza, come di seguito. PIANO ANTICORRUZIONE E DELLA TRASPARENZA 2020/2022. Con la legge 6 novembre 2012, n. 190, recante: “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”, entrata in vigore il 28.11.2012, il Parlamento Italiano, operando nella direzione più volte sollecitata dagli organismi internazionali di cui l’Italia fa parte, come il GR.E.C.O. - Group of States against corruption - Consiglio d’Europa e l’I.R.G. - Implementation Review Group dell’O.N.U., che ha dato attuazione all’art. 6 della Convenzione O.N.U. contro la corruzione (adottata dall'Assemblea Generale il 31 ottobre 2003 e ratificata con legge 3 agosto 2009, n. 116), nonché per dare attuazione agli artt. 20 e 21 della Convenzione Penale sulla corruzione, sottoscritta a Strasburgo il 27 gennaio 1999 e ratificata con legge 28 giugno 2012, n. 110, ha introdotto anche nel nostro ordinamento un sistema organico di prevenzione della corruzione. Tra le novità di maggior rilievo vi è l’introduzione di un sistema organico di prevenzione della corruzione, articolato su due livelli, con individuazione dei relativi soggetti, ruolo e funzioni degli stessi. Il livello nazionale (inizialmente il Dipartimento della Funzione Pubblica predispone, sulla base di linee di indirizzo adottate da apposito Comitato interministeriale, il P.N.A. - Piano Nazionale Anticorruzione, che viene approvato dall’A.N.AC. - ex CIVIT) e quello decentrato (l’Amministrazione pubblica adotta, 5
COMUNE DI CELENZA VALFOTORE – DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2020/2022 APPROVATO CON DELIBERA CONSIGLIO COMUNALE N. 4 DEL 30/05/2020 entro il 31 gennaio di ogni anno, un P.T.P.C.T. - Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza, che, sulla base delle indicazioni contenute nel P.N.A., effettua l’analisi e la valutazione dei rischi specifici di corruzione ed indica gli interventi organizzativi volti a prevenirli). Per il triennio 2020/2022 il Piano deve essere oggetto di aggiornamento entro il 31 Gennaio 2020, tenendo conto della legge 6.11.2012, n. 190, avente per oggetto “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”, che prevede che le singole amministrazioni provvedano all’adozione del Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione e lo aggiornino annualmente, “a scorrimento”, entro il 31 gennaio di ciascun anno, nonché della la legge 124/2015, “Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”, che prevede all’art. 7 una revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza mediante appositi decreti legislativi recanti disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni, nel rispetto dei princìpi e criteri direttivi stabiliti dall'articolo 1, comma 35, della legge 6 novembre 2012, n. 190 e del Piano Nazionale Anticorruzione predisposto e adottato dall’Autorità Nazionale Anticorruzione, nonché dei relativi aggiornamenti, che costituiscono atto di indirizzo per le pubbliche amministrazioni e per gli altri soggetti tenuti all’applicazione della normativa ed in cui sono date indicazioni circa la redazione degli aggiornamenti ai Piani in essere e del D. L.vo n. 97/2016, recante “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”. L’A.N.AC. ha approvato in via definitiva il Piano Nazionale Anticorruzione 2016 con Delibera n. 831 del 3 agosto 2016; con Delibera n. 1208 del 22/11/2017 ha approvato in via definitiva l’Aggiornamento 2017 e sempre l’Autorità ha approvato in via definitiva l’Aggiornamento 2018 al Piano Nazionale Anticorruzione, giusta delibera numero 1074 del 21 novembre 2018 e con Delibera n. 1064 del 13/11/2019 ha approvato il Piano Nazionale Anticorruzione 2019, che costituisce atto di indirizzo per le pubbliche amministrazioni e per gli altri soggetti tenuti all’applicazione della normativa ed in cui sono date indicazioni circa la redazione degli aggiornamenti ai Piani in essere. In particolare, l’Allegato 1 sviluppa ed aggiorna alcune indicazioni metodologiche allo scopo di indirizzare ed accompagnare i Comuni e le Città Metropolitane chiamati ad applicare la normativa in materia di prevenzione della corruzione con un approccio procedimentale sostanziale e non più meramente formale. A tal fine, l’ANAC possibile che il nuovo approccio di tipo qualitativo introdotto dall’Allegato 1 possa essere applicato in modo graduale, in ogni caso non oltre l’adozione del PTPCT 2021-2023. Il Segretario comunale, su indicazione dell’Amministrazione comunale, ha redatto l’aggiornamento del Piano per la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza, temporalmente riferito in parallelismo con quanto stabilito nel P.N.A., in continuità con il P.T.P.C.T. 2019/2021, approvato con deliberazione di Giunta comunale n. 206 del 26/09/2019, esecutiva ai sensi di legge e del Piano Nazionale Anticorruzione, approvato con Delibera dell’A.N.AC. n. 1064 del 13/11/2019. Con deliberazione di Giunta comunale n. 6 del 21/01/2020 è stato approvato il il P.T.P.C.T. 2020/2022. Alla luce delle suddette considerazioni si procede alla redazione del Documento unico di programmazione 2020/2022 che, per quanto sopra esposto, non può che proporre per il futuro scelte politiche soggette a revisioni ed aggiornamenti. Questi si rendono necessari anche alla luce dei continui rinvii dei termini di approvazione dei bilanci, nonché il perpetrarsi di decreti legge che definiscono o modificano aspetti fondamentali per la programmazione locale, in una logica di perenne urgenza. ******************************************* 6
COMUNE DI CELENZA VALFOTORE – DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2020/2022 APPROVATO CON DELIBERA CONSIGLIO COMUNALE N. 4 DEL 30/05/2020 D.U.P. SEMPLIFICATO PARTE PRIMA ANALISI DELLA SITUAZIONE INTERNA ED ESTERNA DELL’ENTE RISULTANZE DEI DATI RELATIVI ALLA POPOLAZIONE, AL TERRITORIO ED ALLA SITUAZIONE SOCIO ECONOMICA DELL’ENTE INQUADRAMENTO TERRITORIALE. L’area di Celenza Valfortore si configura come cerniera e porta di accesso e polo di riferimento per l’area nord dei Monti Dauni e centro di interconnessione sulla fascia tra Foggia, quale il capoluogo di Provincia e l’area adiacente della Campania/Molise. Il territorio comunale di Celenza Valfortore è ricompreso nel sub-sistema dei Monti Dauni Settentrionali ed è lambito dal fiume Fortore, con la presenza del Lago o Diga di Occhito, che rappresenta il serbatoio di acqua per gran parte della Provincia di Foggia. Il centro abitato si erge, ad una quota massima di ml. 500 s.l.m.. Dalla sommità dei numerosi rilievi si possono osservare ampie visuali panoramiche sul fiume Fortore, oltre ai monti della Campania e della vicina Molise. Celenza Valfortore si adagia lungo una collina della valle del fiume Fortore e sovrasta il lago di Occhito, tra i più grandi invasi artificiali europei. Il Comune dista circa 60 chilometri da Foggia e circa 40 da Campobasso. Il territorio del Comune di Celenza Valfortore ha un’estensione di 65,42 Kmq., confina con i territori comunali di Carlantino, Casalnuovo Monterotaro, Gambatesa (CB), Macchia Valfortore (CB), Motta Montecorvino, Pietramontecorvino, San Marco la Catola, Tufara (CB), Volturara Appula. È collegato alla Strada Statale Foggia Campobasso. Celenza Valfortore ha frequenti rapporti con i Comuni limitrofi, con i quali era parte della Comunità Montana Settentrionale, successivamente denominata dei Monti Dauni e poi sciolta dalla Regione Puglia. La viabilità urbana è incentrata su due principali vie di accesso, una proveniente dalla SS. 17 - Strada Statale Foggia Campobasso e l’altra proveniente dai Monti Dauni, denominata S. P. n. 1(Carlantino, San Marco la Catola; ecc.), che convergono nel nucleo urbano. Vincoli Territoriali. I vincoli territoriali che gravano sul territorio di Celenza Valfortore sono costituiti dal vincolo sismico (legge n. 64/74) (S=2); dal vincolo idrogeologico (R. D. n. 3267/1923); dall’uso civico su porzione del territorio; dal vincolo archeologico di carattere generale e su beni localizzati; dal vincolo architettonico su beni localizzati e dal vincolo di rispetto fluviale, ai sensi della legge n. 431/85 e L. R. n. 30/90 e successive modifiche e integrazioni, nonché quelli faunistici (L. R. n. 10/84); dall’individuazione di diverse aree del tenimento considerate zone S.I.C. – Siti Interesse Comunitario (Monte Sambuco e Fiume Fortore – Lago di Occhito). In particolare il vincolo idrogeologico interessa una parte rilevante della superficie; gli usi civici, contenuti nei fogli di mappa prossimi al centro abitato, sono in parte definiti a livello di Commissariato per gli usi civici. Il Comune ha recentemente approvato il regolamento comunale in materia; il P.U.T.T. “Paesaggio e Beni Ambientali” regionale individua alcune aree di protezione in prossimità del Fortore; la Legge Galasso (n. 431/85) fissa fasce di rispetto di 200 metri per il Fortotre. Il territorio è ricco di beni archeologici. Nel territorio comunale sono stati ritrovati diversi reperti archeologici di età romana, risalenti ai primi secoli avanti Cristo. Secondo 7
COMUNE DI CELENZA VALFOTORE – DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2020/2022 APPROVATO CON DELIBERA CONSIGLIO COMUNALE N. 4 DEL 30/05/2020 le indicazioni geografiche delle fonti letterarie e storiche, la battaglia di Canne del 216 a.C. tra Annibale e i romani sarebbe avvenuta nell’agro di Celenza Valfortore, sulla riva destra del fiume Fortore. Il territorio comunale costituisce un vero e proprio giacimento di rilevante valenza archeologica per la stratificazione delle testimonianze delle varie epoche e civiltà di cui si ha conoscenza, che l’Amministrazione comunale è impegnata a valorizzare unitamente alle altre bellezze esistenti. Storia. I tre insediamenti preistorici rinvenuti all'interno dei confini comunali (Toppo Capuana, Mulino Dabasso e Madonna delle Grazie) confermano la frequentazione dell’area già a partire dal Neolitico, tra 6000 e 5000 anni prima della nascita di Cristo. Gli impianti insediativi crescono e restano attivi per tutto il periodo Eneolitico e per tutta l'Età del Rame e per buona parte dell'Età del Bronzo. Di notevole rilevanza storica è il sepolcreto a fossa terragna contenente una decina di inumati, adulti e bambini, adagiati in posizione fetale, come pure i numerosi e significativi reperti custoditi nel Antiquarium comunale: olle, ciotole, tazze e vasi con decorazioni geometriche, manufatti litici come le asce-martello ai quali si sommano pregevoli pezzi di epoca Romana. La porzione di un vaso raffigurante la dea Madre (nume di origini agresti e simbolo di fertilità) e la testa di un volatile (effige della dea Uccello), qui rinvenute, sono attualmente esposte al museo archeologico nazionale di Manfredonia. La tradizione attribuisce la fondazione di un nucleo urbano vero e proprio (Celenna) all’eroe omerico Diomede. L'abitato venne distrutto dai romani nel 275 a.C. a seguito della sconfitta di Pirro (Guerre Puniche), di cui era alleata, e si tramanda storicamente che i suoi resti vennero cosparsi di sale per ordine del Console Manlio Curio Dentato. La popolazione, dispersasi, si radunò sulla collina che tuttora è sede della città e rifondò il centro abitato col nome di Celentia. Nel periodo bizantino il nome venne modificato in Celentia in Capitanata. Fino all'avvento della Repubblica Partenopea, alla guida di Celenza Valfortore si alternarono diversi feudatari tra i quali si distinsero per un notevole arco di tempo gli esponenti della nobile famiglia pisana dei Gambacorta (XV e XVI secolo). Nel XVI secolo venne cambiato nuovamente il nome in Celenza valle Fortore e si adottò la dea Cerere come simbolo cittadino, simbolo che si ritrova tuttora nel gonfalone della città. Con Regio Decreto n. 972 del 26 ottobre 1862 vari Comuni della Provincia di Capitanata sono stati autorizzati ad assumere una nuova denominazione ed il Comune di Celenza (Capitanata) è stato autorizzato ad assumere la denominazione di Celenza Valfortore, in conformità alla deliberazione del 5 ottobre p.p. di quel Consiglio comunale. Secondo alcuni storici la valle del Fortore sarebbe il luogo della storica battaglia di Canne, avvenuta nel solstizio del 216 a.C. Monumenti e luoghi d'interesse. Nella chiesa madre è visibile un frammento ligneo della Croce trascinata da Gesù sul monte Calvario; la reliquia riconosciuta con bolla vescovile è conglobata in un cristallo di roccia, affiancata dal frammento di un femore di Santo Stefano e dalla manna di San Nicola di Bari, ovvero un'ampolla d’acqua riempita direttamente dalla tomba del santo. Il centro conserva integri alcuni elementi delle dominazioni bizantina, normanna e di epoca medievale: nell'anno 1049 il catapano Basilio Boiannes innalza una grande chiesa sui resti della laura preesistente, ampliata nella prima metà del 1600 da Andrea Gambacorta che edifica un monastero (S. Nicola) con tanto di ospedale per la cura degli infermi. Del 1467 è il palazzo baronale con due torri merlate, ricostruito da Giovanni Gambacorta e più volte rimaneggiato nei secoli per i danni arrecati alla struttura dai terremoti. I Gambacorta abitano la residenza per circa tre secoli e il loro scudo 8
COMUNE DI CELENZA VALFOTORE – DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2020/2022 APPROVATO CON DELIBERA CONSIGLIO COMUNALE N. 4 DEL 30/05/2020 campeggia su due delle tre porte di accesso al borgo ancora esistenti (porta Carlina e porta Nova). Fonti documentali narrano di un monastero eretto nel 1222 in onore di Francesco d'Assisi, a circa mille passi dall'abitato, per celebrare la visita del santo. Del cenobio ampliato nel 1510 da fra Salvatore Discalciato non resta nemmeno una pietra. La famiglia Gambacorta realizza una nuova struttura nel rione S. Antonio Abate (1522) ma l'impianto attuale è di stampo settecentesco. Del 1740 è invece il santuario di Santa Maria delle Grazie. Nell'ex monastero di San Nicola è ubicato l'Antiquarium comunale che propone un'ampia raccolta di reperti storico - archeologici del territorio. Uso del suolo. Prevale il seminativo. Le aree più accidentate risultano interessate anche da uliveto. Il seminativo è asciutto ed il paesaggio rurale appare nella sua peculiarità. L'economia è prevalente rurale e basata sulla coltivazione di grano, granturco, girasoli, ortaggi. Sono presenti anche vigneti e oliveti, da cui viene prodotto l'olio di oliva dei Monti Dauni. È praticata, seppur in maniera limitata, la pastorizia. ANALISI DELLE POPOLAZIONE. Nelle pagine seguenti, vengono riportate tabelle e grafici che rielaborano, informazioni sulla popolazione utili a definire i contorni del tessuto sociale della collettività amministrata. La tabella in basso riporta il dettaglio della variazione della popolazione residente al 31 dicembre di ogni anno. Vengono riportate ulteriori due righe con i dati rilevati il giorno dell’ultimo censimento della popolazione e quelli registrati in anagrafe il giorno precedente. Anno Data rilevamento Popolazione Variazione Variazione Numero Media residente assoluta percentuale Famiglie componenti per famiglia 9
COMUNE DI CELENZA VALFOTORE – DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2020/2022 APPROVATO CON DELIBERA CONSIGLIO COMUNALE N. 4 DEL 30/05/2020 2001 31 dicembre 1.983 - - - - 2002 31 dicembre 1.983 0 0,00% - - 2003 31 dicembre 1.943 -40 -2,02% 813 2,39 2004 31 dicembre 1.919 -24 -1,24% 801 2,39 2005 31 dicembre 1.876 -43 -2,24% 790 2,37 2006 31 dicembre 1.812 -64 -3,41% 769 2,35 2007 31 dicembre 1.823 +11 +0,61% 780 2,33 2008 31 dicembre 1.809 -14 -0,77% 775 2,33 2009 31 dicembre 1.782 -27 -1,49% 761 2,34 2010 31 dicembre 1.741 -41 -2,30% 752 2,31 2011 (¹) 8 ottobre 1.741 0 0,00% 762 2,28 2011 (²) 9 ottobre 1.724 -17 -0,98% - - 2011 (³) 31 dicembre 1.717 -24 -1,38% 762 2,25 2012 31 dicembre 1.682 -35 -2,04% 750 2,24 2013 31 dicembre 1.668 -14 -0,83% 748 2,23 2014 31 dicembre 1.636 -32 -1,92% 741 2,21 2015 31 dicembre 1.598 -38 -2,32% 722 2,21 2016 31 dicembre 1.581 -17 -1,06% 712 2,22 2017 31 dicembre 1.530 -51 -3,23% 684 2,23 2018 31 dicembre 1.508 -22 -1,44% 681 2,21 Flusso migratorio della popolazione Il grafico in basso visualizza il numero dei trasferimenti di residenza da e verso il comune di Celenza Valfortore negli ultimi anni. I trasferimenti di residenza sono riportati come iscritti e cancellati dall’Anagrafe del comune. Fra gli iscritti, sono evidenziati con colore diverso i trasferimenti di residenza da altri comuni, quelli dall'estero e quelli dovuti per altri motivi (ad esempio per rettifiche amministrative). 10
COMUNE DI CELENZA VALFOTORE – DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2020/2022 APPROVATO CON DELIBERA CONSIGLIO COMUNALE N. 4 DEL 30/05/2020 La tabella seguente riporta il dettaglio del comportamento migratorio dal 2002 al 2018. Vengono riportate anche le righe con i dati ISTAT rilevati in anagrafe prima e dopo l'ultimo censimento della popolazione. Anno Iscritti CancellatiSaldo Saldo 1 gen-31 dic Migratorio Migratorio DA DA per altri PER PER per altri con totale altri comuni estero motivi altri comuni estero motivi l'estero (*) (*) 2002 23 23 0 33 0 0 +23 +13 2003 10 1 1 36 0 0 +1 -24 2004 11 7 3 38 1 2 +6 -20 2005 14 1 0 42 1 1 0 -29 2006 9 2 0 41 0 5 +2 -35 2007 15 39 2 25 0 1 +39 +30 2008 12 11 0 31 0 0 +11 -8 2009 16 7 0 38 0 7 +7 -22 2010 12 5 0 37 0 4 +5 -24 2011 (¹) 23 6 1 20 0 2 +6 +8 2011 (²) 1 1 4 11 0 0 +1 -5 2011 (³) 24 7 5 31 0 2 +7 +3 2012 10 3 1 32 2 0 +1 -20 2013 18 6 12 32 3 0 +3 +1 2014 21 0 1 26 2 13 -2 -19 2015 8 2 2 26 0 1 +2 -15 2016 17 2 1 24 2 0 0 -6 2017 17 2 0 27 3 4 -1 -15 2018 13 2 0 20 1 0 +1 -6 (*) sono le iscrizioni/cancellazioni in Anagrafe dovute a rettifiche amministrative. (¹) bilancio demografico pre-censimento 2011 (dal 1 gennaio al 8 ottobre) Movimento naturale della popolazione Il movimento naturale di una popolazione in un anno è determinato dalla differenza fra le nascite ed i decessi ed è detto anche saldo naturale. Le due linee del grafico in basso riportano l'andamento delle nascite e dei decessi negli ultimi anni. L'andamento del saldo naturale è visualizzato dall'area compresa fra le due linee. 11
COMUNE DI CELENZA VALFOTORE – DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2020/2022 APPROVATO CON DELIBERA CONSIGLIO COMUNALE N. 4 DEL 30/05/2020 La tabella seguente riporta il dettaglio delle nascite e dei decessi dal 2002 al 2018. Vengono riportate anche le righe con i dati ISTAT rilevati in anagrafe prima e dopo l'ultimo censimento della popolazione. Anno Bilancio demografico Nascite Variaz. Decessi Variaz. Saldo Naturale 2002 1 gennaio-31 dicembre 14 - 27 - -13 2003 1 gennaio-31 dicembre 10 -4 26 -1 -16 2004 1 gennaio-31 dicembre 19 +9 23 -3 -4 2005 1 gennaio-31 dicembre 12 -7 26 +3 -14 2006 1 gennaio-31 dicembre 4 -8 33 +7 -29 2007 1 gennaio-31 dicembre 8 +4 27 -6 -19 2008 1 gennaio-31 dicembre 14 +6 20 -7 -6 2009 1 gennaio-31 dicembre 6 -8 11 -9 -5 2010 1 gennaio-31 dicembre 10 +4 27 +16 -17 2011 (¹) 1 gennaio-8 ottobre 7 -3 15 -12 -8 2011 (²) 9 ottobre-31 dicembre 1 -6 3 -12 -2 2011 (³) 1 gennaio-31 dicembre 8 -2 18 -9 -10 2012 1 gennaio-31 dicembre 15 +7 30 +12 -15 2013 1 gennaio-31 dicembre 11 -4 26 -4 -15 2014 1 gennaio-31 dicembre 15 +4 28 +2 -13 2015 1 gennaio-31 dicembre 9 -6 32 +4 -23 2016 1 gennaio-31 dicembre 9 0 20 -12 -11 2017 1 gennaio-31 dicembre 5 -4 41 +21 -36 2018 1 gennaio-31 dicembre 10 +5 26 -15 -16 (¹) bilancio demografico pre-censimento 2011 (dal 1 gennaio al 8 ottobre) (²) bilancio demografico post-censimento 2011 (dal 9 ottobre al 31 dicembre) (³) bilancio demografico 2011 (dal 1 gennaio al 31 dicembre). È la somma delle due righe precedenti. Distribuzione della popolazione 2019 - Celenza Valfortore Età Celibi Coniugati Vedovi Divorziati Maschi Femmine Totale 12
COMUNE DI CELENZA VALFOTORE – DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2020/2022 APPROVATO CON DELIBERA CONSIGLIO COMUNALE N. 4 DEL 30/05/2020 /Nubili /e /e /e % 0-4 47 0 0 0 22 25 47 3,1% 46,8% 53,2% 5-9 48 0 0 0 23 25 48 3,2% 47,9% 52,1% 10-14 47 0 0 0 24 23 47 3,1% 51,1% 48,9% 15-19 68 0 0 0 32 36 68 4,5% 47,1% 52,9% 20-24 72 3 0 0 36 39 75 5,0% 48,0% 52,0% 25-29 59 9 0 0 39 29 68 4,5% 57,4% 42,6% 30-34 47 31 1 0 41 38 79 5,2% 51,9% 48,1% 35-39 34 36 0 0 35 35 70 4,6% 50,0% 50,0% 40-44 25 60 1 1 44 43 87 5,8% 50,6% 49,4% 45-49 19 70 2 2 39 54 93 6,2% 41,9% 58,1% 50-54 13 85 2 2 57 45 102 6,8% 55,9% 44,1% 55-59 18 81 3 0 53 49 102 6,8% 52,0% 48,0% 60-64 15 83 6 2 54 52 106 7,0% 50,9% 49,1% 65-69 3 83 13 0 46 53 99 6,6% 46,5% 53,5% 70-74 3 73 19 0 43 52 95 6,3% 45,3% 54,7% 75-79 3 76 20 1 46 54 100 6,6% 46,0% 54,0% 80-84 3 60 40 1 49 55 104 6,9% 47,1% 52,9% 85-89 4 25 38 0 24 43 67 4,4% 35,8% 64,2% 90-94 1 8 25 0 12 22 34 2,3% 35,3% 64,7% 95-99 1 1 15 0 6 11 17 1,1% 35,3% 64,7% 100+ 0 0 0 0 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0% 13
COMUNE DI CELENZA VALFOTORE – DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2020/2022 APPROVATO CON DELIBERA CONSIGLIO COMUNALE N. 4 DEL 30/05/2020 Totale 530 784 185 9 725 783 1.508 100,0% 48,1% 51,9% Distribuzione della popolazione di Celenza Valfortore per classi di età da 0 a 18 anni al 1° gennaio 2019. Elaborazioni su dati ISTAT. Distribuzione della popolazione per età scolastica 2019 Età Maschi Femmine Totale 0 4 6 10 1 2 3 5 2 3 6 9 3 3 6 9 4 10 4 14 5 5 4 9 6 7 7 14 7 2 5 7 8 5 5 10 9 4 4 8 10 5 3 8 11 1 6 7 12 3 1 4 13 6 6 12 14 9 7 16 15 3 7 10 16 9 5 14 17 7 10 17 18 6 6 12 La struttura della popolazione, come riportata nelle tabelle precedenti, mostra un decremento delle nascite, con un generale “invecchiamento” della popolazione. LE RISORSE UMANE DISPONIBILI. La configurazione organizzativa del Comune di Celenza Valfortore è articolata in 5 Settori nome, a ciascuno dei quali è assegnata la cura di più funzioni e servizi, come di seguito: Settore I “Segreteria - AA. GG.”; Settore II “Economico - Finanziario”; Settore III “Lavori Pubblici - Sisma”; Settore IV “Edilizia - Urbanistica”; Settore V “Servizi Demografici - Istat”. Al fine di rappresentare il quadro delle risorse umane disponibili, nel presente paragrafo è riportata una breve analisi, sulla base dei dati esistenti agli atti, della situazione del personale dipendente al 31/12/2019. con specifico riferimento ai 14
COMUNE DI CELENZA VALFOTORE – DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2020/2022 APPROVATO CON DELIBERA CONSIGLIO COMUNALE N. 4 DEL 30/05/2020 dipendenti comunali a tempo indeterminato, l’attuale dotazione dell’Ente risulta così composta: N^ ORD. Categoria Profilo Professionale Numero Dipendenti 1 D Istruttore Direttivo Tecnico 1 2 C Istruttore Amministrativo 2 3 C Agente Polizia Locale 1 4 B Esecutore Amministrativo* 1 (24 ore/sett.li) 5 A Operai 4 TOTALE 9 * N. 1 tempo parziale (18 h/sett.li) A questi, oltre il Segretario comunale, devono aggiungersi n. 2 assunti a tempo determinato, per ore 18 settimanali, impiegati presso ufficio ragioneria/tributi; due Responsabili di Settore, assunti con contratto a tempo determinato ex art. 110 TUEL, a tempo parziale, una assistente sociale assunta con contratto di lavoro a tempo determinato e parziale, nonché un Istruttore amministrativo addetto all'Ufficio Sisma a tempo determinato e pieno. ORGANISMI GESTIONALI. Anno 2017 Anno 2018 Anno 2019 CONSORZI 4 4 4 AZIENDE --------- --------- --------- ISTITUZIONI --------- --------- --------- Denominazione consorzi. 1. GAL MERIDAUNIA; 2. CONSORZIO ATO RIFIUTI FG; 3. AUTORITÀ IDRICA PUGLIESE; 4. ASMEL. PIANO SOCIALE DI ZONA. Il Comune di Celenza Valfortore è componente del Piano Sociale di Zona, con Lucera quale Ente Capofila. La Regione Puglia ha approvato la L.R. n. 17/2003, sostituita dalla L.R. n. 19/2006, al fine di programmare e realizzare sul territorio un sistema integrato di interventi e servizi sociali, a garanzia della qualità della vita e dei diritti di cittadinanza, secondo i principi della Costituzione, come riformata dalla Legge Costituzionale n. 3 del 18.10.2001, e della Legge n. 328 dell’08.11.2000. La predetta normativa, diretta alla realizzazione di un sistema integrato di interventi e servizi sociali, individua, secondo i principi della responsabilizzazione, della sussidiarietà e della partecipazione, il Piano Sociale di Zona, quale strumento fondamentale di programmazione locale, con riferimento, in special modo, alla capacità dei vari attori, istituzionali e sociali, di definire, nell'esercizio dei propri ruoli e compiti, scelte concertate in grado di delineare opzioni e modelli strategici adeguati per lo sviluppo di un sistema a rete dei servizi sul territorio di riferimento, definito ambito territoriale. 15
COMUNE DI CELENZA VALFOTORE – DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2020/2022 APPROVATO CON DELIBERA CONSIGLIO COMUNALE N. 4 DEL 30/05/2020 Ai Comuni spettano tutte le funzioni amministrative che riguardano la popolazione ed il territorio comunale, precipuamente nei settori organici dei servizi alla persona e alla comunità; gli stessi sono titolari di tutte le funzioni amministrative concernenti gli interventi sociali svolti a livello locale e nell’esercizio delle predette funzioni adottano sul piano territoriale gli assetti più funzionali alla gestione, alla spesa ed al rapporto con i cittadini. Nell’anno 2019 è stata sottoscritta la Convenzione tra i Comuni dell’Ambito, con Lucera quale Ente Capofila, ai sensi dell’art. 30 del D. L.vo n. 267/2000 ss. mm. ii., per la gestione associata delle funzioni e dei servizi socio assistenziali Piano Sociale di Zona del triennio in corso. MODALITÀ DI GESTIONE DEI SERVIZI PUBBLICI LOCALI Servizi gestiti in forma diretta Servizio Il servizio di raccolta e spazzamento dei rifiuti, viene gestito direttamente dall’ Ente. Servizio Acquedotto viene gestito direttamente dall’ Ente. SOSTENIBILITÀ ECONOMICO FINANZIARIA Situazione di cassa dell’Ente Fondo cassa al 31/12/19 €. 378.047,71. Andamento del Fondo cassa nel triennio precedente Fondo cassa al 31/12/16 €. 103.154,69 Fondo cassa al 31/12/17 €. 0,00 Fondo cassa al 31/12/18 €. 0,00 Debiti fuori bilancio riconosciuti Nell’anno 2019 sono stati riconosciuti i seguenti debiti fuori bilancio: Contenzioso ditta Ecospano s.n.c. c/Comune di Celenza Valfortore. Riconoscimento debito fuori bilancio art. 194, comma 1, lett. a), del D. L.vo n. 267/2000, giusta delibera di Consiglio comunale n. 19 del 25/05/2019. Anno di riferimento Importo debiti fuori bilancio riconosciuti 2019 €. 1.120,69 Eventuale Ripiano disavanzo da riaccertamento straordinario dei residui A seguito del riaccertamento straordinario dei residui, il risultato di amministrazione non presenta importo negativo. GESTIONE DELLE RISORSE UMANE Personale in servizio al 31/12/2019 N^ ORD. Categoria Profilo Professionale Numero Dipendenti 1 D Istruttore Direttivo Tecnico 1 16
COMUNE DI CELENZA VALFOTORE – DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2020/2022 APPROVATO CON DELIBERA CONSIGLIO COMUNALE N. 4 DEL 30/05/2020 2 C Istruttore Amministrativo 2 3 C Agente Polizia Locale 1 4 B Esecutore Amministrativo* 1 (24 ore/sett.li) 5 A Operai 4 TOTALE 9 * N. 1 tempo parziale (18 h/sett.li) A questi, oltre il Segretario comunale, devono aggiungersi n. 2 assunti a tempo determinato, per ore 18 settimanali, impiegati presso ufficio ragioneria/tributi; due Responsabili di Settore, assunti con contratto a tempo determinato ex art. 110 TUEL, a tempo parziale, una assistente sociale assunta con contratto di lavoro a tempo determinato e parziale, nonché un Istruttore amministrativo addetto all'Ufficio Sisma (Spesa Neutra) a tempo determinato e pieno. VINCOLI DI FINANZA PUBBLICA Rispetto dei vincoli di finanza pubblica L’Ente nel quinquennio precedente ha rispettato i vincoli di finanza pubblica. D.U.P. SEMPLIFICATO PARTE SECONDA ******************************** INDIRIZZI GENERALI RELATIVI ALLA PROGRAMMAZIONE PER IL PERIODO DI BILANCIO Nel periodo di valenza del presente D.U.P semplificato, in linea con il programma di mandato dell’Amministrazione, la programmazione e la gestione dovrà essere improntata sulla base dei seguenti indirizzi generali. ENTRATE TRIBUTI E TARIFFE DEI SERVIZI PUBBLICI Le politiche tributarie sono improntate a principi di equità sociale e fiscale. Le entrate correnti costituiscono le risorse destinate alla gestione dei servizi comunali; le entrate tributarie ed extratributarie indicano la parte direttamente o indirettamente reperita dall’ente. I trasferimenti correnti dello Stato, Regione ed altri enti formano invece le entrate derivate, quali risorse di terzi destinate a finanziare parte della gestione corrente. Il grado di autonomia finanziaria rappresenta un indice della capacità dell’ente di reperire con mezzi propri le risorse necessarie al finanziamento di tutte le spese di funzionamento dell’apparato comunale, erogazione di servizi ecc L’analisi dell’autonomia finanziaria assume una crescente rilevanza in un periodo di forte decentramento e di progressiva fiscalizzazione locale. Il sistema finanziario degli enti locali, in passato basato prevalentemente sui trasferimenti statali, è ora basato prevalentemente sull’autonomia finanziaria dei Comuni, ossia sulla capacità dell’ente di reperire, con mezzi propri, le risorse da destinare al soddisfacimento dei bisogni della collettività. 17
COMUNE DI CELENZA VALFOTORE – DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2020/2022 APPROVATO CON DELIBERA CONSIGLIO COMUNALE N. 4 DEL 30/05/2020 Va tuttavia rilevato, nell’analisi dell’indicatore sul grado di autonomia finanziaria per disposizione di legge, essendo collocata tra le entrate tributarie la voce di trasferimento dallo Stato per Fondo di solidarietà comunale il dato risultante non rappresenta al 100% un indicatore di prelievo diretto al cittadino. Le politiche tributarie saranno improntate alla conferma dei livelli attuali, pur nell’auspicio che si possa introdurre qualche riduzione in presenza dei necessari presupposti. Relativamente alle entrate tributarie, in materia di agevolazioni/esenzioni, le stesse saranno confermate nei livelli attuali. Le politiche tariffarie saranno improntate alla conferma dei livelli attuali, pur nell’auspicio che si possa introdurre qualche riduzione in presenza dei necessari presupposti. Relativamente alle entrate tariffarie, in materia di agevolazioni/esenzioni/soggetti passivi, le stesse saranno confermate ai livelli attuali A tal fine si confermano totalmente i criteri introdotti nell’ambito del DUP approvato e relativo al triennio 2020 – 2022 che qui si intendono riproposti e confermati. Occorre rimarcare la difficoltà nella programmazione dell'ente dovuta principalmente all'assenza di un quadro d'insieme certo e stabile, nonché al processo di profonda innovazione che l’ordinamento della P.A. in generale e degli enti locali in particolare sta vivendo. In primo luogo si fa riferimento alle novità introdotte in tema ci contabilità, bilancio e gestione del D. L.vo n. 118/2011, la cui applicazione è a regime dal 2016. La competenza per l’anno 2020 e triennio 2020/2022 sarà necessariamente soggetta a variazione, alla luce della legge di stabilità 2020, con la previsione dei contributi erariali e delle disposizioni in materia di contabilità e fiscalità locale (unificazione IMU/TASI; ecc.), ultimamente approvate dal Parlamento, nonché in forza delle deliberazioni adottate dal Consiglio comunale in materia di tributi locali. Le fonti di finanziamento del D.U.P. saranno indicate in sede di aggiornamento dello stesso sulla base dei dati indicati nel bilancio annuale di previsione 2020/2022 e triennio 2020/2022. Il Comune di Celenza Valfortore, al fine di venire incontro alle esigenze delle famiglie e contenere il prelievo fiscale con il necessario mantenimento degli equilibri di bilancio, relativamente all’esercizio finanziario 2020 e pluriennale 2020/2022, ha confermato per l’anno 2020 le tariffe ed aliquote già vigenti per l’anno 2019. Anche per l’anno 2020 si cercherà di coniugare esigenze delle famiglie e necessario mantenimento degli equilibri di bilancio, attraverso la razionalizzazione e miglioramento dei servizi e la contrazione della spesa. La Legge di Stabilità 2014 (legge n. 147/2013) ha previsto una complessiva riforma della fiscalità locale sugli immobili, mediante l’introduzione della Imposta Unica Comunale (IUC), basata due presupposti impositivi, uno costituito dal possesso di immobili e collegato alla loro natura e valore e l'altro collegato all'erogazione e alla fruizione di servizi comunali. La IUC si compone dell'imposta municipale propria (IMU), di natura patrimoniale, dovuta dal possessore di immobili, escluse, allo stato solo per alcune categorie catastali, le abitazioni principali, e di una componente riferita ai servizi, che si articola nel tributo per i servizi indivisibili (TASI), a carico sia del possessore che dell'utilizzatore dell'immobile e nella tassa sui rifiuti (TARI), destinata a finanziare integralmente i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a carico dell'utilizzatore. Si ricorda che la TASI è stata unificata nell’IMU, con una previsione di gettito non inferiore a quello dell’anno 2019. Quindi, in attesa di conoscere degli effetti delle novità in materia tributaria per l’anno 2020 e successivi ed essendo la legge di stabilità 2020 da poco approvata dal Parlamento, il bilancio 2020/2022è stato redatto secondo le norme vigenti. E’ chiaro che il D.U.P. andrà rivisto, sia per assorbire gli eventuali ed ulteriori tagli 18
COMUNE DI CELENZA VALFOTORE – DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2020/2022 APPROVATO CON DELIBERA CONSIGLIO COMUNALE N. 4 DEL 30/05/2020 previsti, sia per modificare il quadro delle tasse e imposte locali. Imposta municipale propria (IMU) Considerato che in riferimento alle disposizioni di cui all'articolo 1, comma 779, della legge n. 160 del 27 dicembre 2019 in merito alla unificazione IMU-TASI, per l'anno 2020 i Comuni in deroga all'articolo 1, comma 169, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, all'articolo 53, comma 16, della legge 23 dicembre 2000, n. 388, e all'articolo 172, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, possono approvare le delibere concernenti le aliquote e il regolamento dell'imposta oltre il termine di approvazione del bilancio di previsione 2020/2022 e comunque non oltre il 30 giugno 2020. Dette deliberazioni anche se approvate successivamente all'inizio dell'esercizio, purché entro il termine innanzi indicato, hanno effetto dal 1° gennaio dell'anno 2020. L’Amministrazione confermerà il gettito dell’anno 2019. Nell’anno 2020 continuerà l’attività di accertamento per l’IMU/TASI anni precedenti. Tariffa sui rifiuti (TARI) Dal 1° gennaio 2014 il sistema fiscale municipale che insiste sui rifiuti viene riordinato con la soppressione del prelievo relativo alla TARES (applicata nel solo anno 2013) e con la contestuale istituzione della tariffa sui rifiuti (TARI). Trattasi di un tributo destinato alla copertura dei costi, integrali e complessivi, del servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati svolto in regime di privativa pubblica ai sensi della vigente normativa ambientale. Di fatto la TARI opera essenzialmente in regime di continuità con la soppressa Ta.R.S.U. e con la Tares. Sul fronte tariffario, la disciplina Tari recupera quelle flessibilità già introdotte nella disciplina Tares dall’art. 5 del Decreto- Legge n. 102 del 2013, dando la possibilità ai Comuni di determinare le tariffe oltre che mediante l’utilizzo dei “criteri” di cui al D.P.R. n. 158 del 1999, anche mediante sistemi più semplificati che recuperano le modalità applicative in uso nella Tarsu. La TARI non è stata sostituita ovvero modificata con la legge di stabilità 2020. Nel bilancio 20120/2022 per tale voce sono previsti gli stanziamenti di entrata che andranno a coprire integralmente la spesa prevista per tale servizio, con inclusione dei costi generali e delle quote inesigibili sulla base del P.E.F. – Piano economico Finanziario. Nel bilancio di previsione 2020/2022 sono state confermate le tariffe ed i costi da coprire interamente con l’entrata TARI, fatta salva l’eventuale modifica in base ai criteri dettati da ARERA – Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, con particolare riferimento alle deliberazioni 31 ottobre 2019 443 e 444/2019/R/rif, con cui sono stati definiti i criteri di riconoscimento dei costi efficienti di esercizio e di investimento per il periodo 2018-2021, adottando il Metodo Tariffario per il servizio integrato di gestione dei Rifiuti (MTR). Si ricorda che allo stato è stato rinviato al 30 aprile 2020 il termine per l’approvazione dei regolamenti e tariffe rifiuti ed è stato già proposto il rinvio al 01 gennaio 2021 l’applicazione integrale delle due deliberazioni ARERA. Nell’anno 2020 continuerà l’attività di accertamento per la TARI anni precedenti. Addizionale IRPEF Nell’anno 2020 è stata confermata l’aliquota relativa all’addizionale Irpef, già vigente nell’anno 2019, nonostante i rilevanti tagli ai trasferimenti erariali. Tributi Minori. Si confermano le tariffe vigenti nell’anno 2019 per quanto esposto precedentemente. Trasferimenti erariali. In attesa che vengano resi noti gli importi da trasferire e gli importi da ricevere dallo Stato nel bilancio 2020/2022 sarà inserita per ciascuna annualità la previsione dell’anno 2019. 19
COMUNE DI CELENZA VALFOTORE – DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2020/2022 APPROVATO CON DELIBERA CONSIGLIO COMUNALE N. 4 DEL 30/05/2020 Entrate La parte relativa alle entrate comunale, suddivisa nei vari titoli, sarà esplicitata in sede di approvazione dello schema del bilancio di previsione 2020/2022. A tale scopo si significa che: l’entrata in vigore del federalismo fiscale ha comportato l’azzeramento dei contributi statali (fatta eccezione per il trasferimento fondo sviluppo investimenti); le entrate extratributarie (titolo III) contribuiscono, insieme alle entrate dei titoli I e II, a determinare l’ammontare complessivo delle risorse destinate al finanziamento della spesa corrente; per quanto riguarda invece i trasferimenti correnti dalla Regione Puglia, fatta salva l’applicazione della legge si stabilità 2020 e la legge di bilancio 2020 della Regione Puglia, nel bilancio 2020/2022 saranno previsti gli importi relativi alle funzioni delegate sulla base delle comunicazioni della stessa Regione; il Comune di Celenza Valfortore intende impegnarsi anche sul fronte dell’accertamento dei tributi statali, in esecuzione di apposito protocollo di intesa con Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza. Per quanto riguarda le tariffe dei servizi a domanda individuale e degli altri servizi comunali si rimanda a quanto già previsto nelle apposite delibere da approvare dalla Giunta Comunale per l’anno 2020. Reperimento e impiego risorse straordinarie e in conto capitale Per garantire il reperimento delle risorse necessarie al finanziamento degli investimenti, nel corso del periodo di bilancio l’Amministrazione dovrà attivare attività di progettazione per la ricerca di fondi comunitari, nazionali e regionali. La legge di bilancio 2020 sono previsti dei contributi a favore dei comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti. Poiché i contributi previsti risultano accessibili ove previsti da documenti di programmazione, nel bilancio di previsione è stata inserita tale previsione di entrata da contributi statali. Ovviamente tali previsioni potranno trovare attuazione solamente nel caso in cui le richieste che saranno inoltrate dal comune troveranno accoglimento. Per quanto riguarda i contributi ulteriori previsti per i piccoli comuni, al momento non vi è nessuna conoscenza di disposizioni attuative della norma di legge che li prevede e pertanto non ci sono elementi per valutare la reale possibilità di beneficiare degli stessi. Ricorso all’indebitamento e analisi della relativa sostenibilità Nel predisponendo bilancio 2020 non è prevista, allo stato, la contrazione di alcun nuovo mutuo ovvero prestito di scopo a totale carico dell’Ente. Le motivazioni che hanno portato ad una diminuzione di mutui assunti è dovuta alle rigide regole del pareggio di bilancio, per cui qualsiasi assunzione di mutui pesa negativamente sul rispetto del pareggio di bilancio. È evidente che per contrarre nuovi mutui non è sufficiente avere la capacità di indebitamento, ma è necessario avere a disposizione le risorse per pagare le rate di ammortamento, oltre agli spazi finanziari necessari ai fini del rispetto del pareggio di bilancio, per cui la capacità di indebitamento è meramente “teorica”. SPESE Spesa corrente, con specifico riferimento alle funzioni fondamentali Relativamente alla gestione corrente l’Ente definirà la stessa in funzione del trend storico. La formulazione delle previsioni è stata effettuata, per ciò che concerne la spesa, tenendo conto delle spese sostenute in passato, delle spese obbligatorie, di quelle consolidate e di 20
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