Atlante dell'arte contemporanea nell'area del Mediterraneo
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Atlante dell’arte contemporanea nell’area del Mediterraneo VIII Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo Torino, Italia 1997
Titolo VII Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo Curatore Luigi Ratclif (Direttore del Comitato organizzativo della Biennale) Date 17/04 – 11/05/1997 Altri dati Tipologia Biennale Edizione VIII Luogo Città Torino, Italia Sede Sedi varie Descrizione L’VIII Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo di Torino del 1997 fu un’edizione particolare. Essa venne organizzata a distanza di tre anni, dopo Lisbona 1994, poiché non vi furono città candidate per il biennio successivo. La candidatura e la scelta di Torino derivavano dal fatto che, a partire dal 1993, la nuova organizzazione regionale e comunale aveva avviato un grande lavoro orientato alla trasformazione e al rilancio della città. Oltre a ciò, Torino poteva contare su uno stretto legame con la manifestazione in quanto, collaborando già da molto tempo con l’ARCI Giovani, aveva contribuito fin dalla prima edizione di Barcellona del 1985. Altro dato importante da non tralasciare era il fatto che proprio a Torino si era iniziato a redigere lo statuto della nuova Associazione Internazionale della Biennale (che nascerà nel 2001 con il BJCEM), a seguito del cambio significativo che il nuovo nome dell’evento aveva comportato. Proprio in merito a ciò è interessante notare come la città (e non la biennale) aveva avuto la responsabilità di gestire i rapporti con i nuovi Paesi partecipanti. In questo caso i nuovi membri erano: Bosnia-Erzegovina, Giordania, Libia, Libano, Israele, Malta, Palestina, Turchia, Egitto e Siria, per un nuovo totale di 23 Paesi partecipanti, più 4 Paesi ospiti non mediterranei, ovvero: Olanda, Finlandia, Argentina e Germania. I circa 600 artisti provenienti da così tante e differenti realtà si esibirono, nei giorni della biennale, davanti a un totale di 138.000 visitatori. L’obiettivo principale e indispensabile della biennale era quello di presentarsi qui come spazio sia di formazione che di produzione. Ciò fu reso possibile attraverso lo sviluppo di contatti e legami con il mercato dell'arte e dello spettacolo, con la cultura imprenditoriale e con i media. Si può dire che la biennale sviluppò tale progetto su due binari: uno internazionale e uno locale. Dal punto di vista internazionale fu dato spazio a nuove forme di dialogo politico e culturale, necessari a seguito della riformulazione dell’assetto generale della biennale e della presenza di molti nuovi Paesi partecipanti. Era in effetti difficile guardare al Mediterraneo come ad un’entità unica e coerente, soprattutto per il fatto della presenza di fratture e conflitti che da tempo lo laceravano. Ciò che la biennale proponeva, come affermato al tempo dallo stesso direttore Luigi Ratclif, era dunque uno sguardo al Mediterraneo come incrocio di civiltà, popoli, religioni e culture nelle loro
diverse forme, al tempo stesso unità e differenza, quali espressioni della modernità mediterranea, con i suoi problemi e le sue ricchezze. L’elemento che funse da collante fu proprio la fiducia verso i giovani artisti, il credere dunque nella loro capacità di formulare nuove possibili vie d’incontro, al di là delle differenze e delle complessità della realtà mediterranea. Dal punto di vista locale fu un’occasione per recuperare alcuni degli spazi dimenticati dalla città. Primo fra tutti la Cavallerizza Reale: un insieme di edifici settecenteschi dove si tenne la sezione espositiva principale. Una vera e propria novità per la biennale furono invece i circa 60 spazi espositivi sparsi tra Torino e l’intero Piemonte. Si trattò di rassegne, iniziative, spettacoli ed eventi (per un totale di circa 300 appuntamenti sul territorio) facenti parte di alcuni dei programmi legati all’evento: la Biennale “Off” (250 artisti dal Piemonte e 50 dall'Italia e dall'estero), “Sull’onda della Biennale” e “Alta Marea”. Si diede così vita, attraverso l’operare di artisti internazionali accanto ad artisti locali e alla vivacità delle espressioni creative giovanili, ad un reale coinvolgimento dell’intero territorio e a una vera e propria occasione d’incontro tra realtà geograficamente e culturalmente assai lontane. Significativo è infine il fatto che la mostra tenutasi alla Cavallerizza venne in seguito, nel giugno successivo, portata a Helsinki. Questo nacque dall’ufficiale “gemellaggio” (già avviato a Lisbona 1994) tra la Biennale del Mediterraneo e quella del Baltico (ArtGenda). In questa occasione la significativa immagine dell’acciuga piemontese, immagine guida scelta da Torino per la biennale (presente sia su ogni programma che sul catalogo della mostra), venne messa (scherzosamente) in competizione e dialogo con la tradizionale aringa del Baltico. La fortuna di quell’edizione di ArtGenda decretò anche l’inizio della collaborazione tra Finlandia e la Biennale del Mediterraneo, tuttora in corso. Tornando alla nostra biennale, per concludere, venne nominato per la prima volta un apposito Comitato scientifico, così da assicurare la qualità e la coerenza dell’evento nel rispetto delle sue linee guida. Questo poiché, per via dell’enorme varietà e diversità culturale (23+4 Paesi partecipanti), vi era il timore che potessero sorgere difficoltà ed incomprensioni, in contrasto con ciò che l’evento da sempre proponeva. Link di riferimento https://www.bjcem.org/biennali/viii-biennial-of-young-artists-from- europe-and-the-mediterranean-torino-1997/ Artisti Vassiliki Agnorastidou, Dalia Ahmed Nawar, Sabrina Ait-Habbouché, Al Rahalah, Mirco Alberti, Amar Allan, Jawad Al-Malhi, Ghada Al’Shaf’i, Alberto Alvarez Calero, Ana Elvira Alvarez Molina, Matej Andraž, Giorgos Angheloudis, Jean-Chistophe Ansanay Alex, Klitsa Antoniou, Ida Argentieri Piuma, Ardi Asllani, Fadila Asmaa, Frédéric Astruc, Atelier prjetator, Iris Baccini, Marco Baldini, Bartolomé Balsalobre Guerrero, Hassan Baqous, Dimitra Barba, Cinzia Bardelli, Carlos Bártolo, Base 3+1, Mara Batroš, Victor Bellaish, Nassim Benbarek, Marco Benigno, Matjaz Beroncelj, Federico Bertazzo, Vittorio Berto, Davide Ber tocchi, Alessandra Binini, Gian Luca Bizzocchi, Chaterine Bonte, Enrica Borghi, Daniele Bossi, Jeanne Bourrat, Olivier Bramanti, Iure Breceljnik, David Brunuel, Gianluca Bulega, Steven Busignani, Aleš Čar, José Carlos Casado Mancha, Manuel Casonato, Sandra Cattaneo, Giuseppe Cestari, Janet Chabane, Olivier Chazot, Silvia Ciani, Graciete Claro, Miguel Claver Fos, Combinate, Gil Heitor Cortesão, Marco
Cortesi, Haralambos Costantinidis, Rafael Costarrosa Romero, Paulo Manuel Cravo, Metod Črešnar, Fausto Dappié, Davide e Gabriele Adriano, Januário De Freitas, Barbara Dei Rossi, Maria Joao del Mar Ferrero Barrio, Francisco José Delgado, Design Trio Sarajevo, Marco Di Bari, Sacha Di Muzio, Massimo Di Nonno, Sofia Dimoulà, Antonella D’Onorio De Meo, Echo Art Ensamble, Gilad Efrat, Emmelia, Ex Nihilo, Nervé Federspiel, Davide Ferrari, Annamaria Ferrero, Francesco Ficarra, Folkabbestia, Fourklor, Orsat Franković, Gacha Empega, Daniele Gaglianone, Teodoro Garrido Ortiz, Lorenzo Gasperoni Mamud Band, Evaghelos Ghiakas, Chafik Ghorieb, Manos Giamalakis, Nikolaos Glavinas, Senad Gojak, Leonardo Gomez Haro, Àngel Gonzáles Mendoza, Sanja Gricić, Gruppo A 12, Gruppo Cliostraat, Gruppo Ferrini Grandi, Gruppo Tiempo, Cristina Guitierrez Sala, Albert Gusi i Las, Ahmed Hanno, Ervin Hatibi, Heavy Les Wanted, Juan Fernandez Hebles, Helios, Lada Hršak, Philippe Jacq, Ervin Jahić, Tomaž Jastrobnik, Zenon Jepras, Ricardo Jorge Fonseca, Marianna Kafaridou, Tony Kancilja, Dimitris Katsamakas, Igor Kebel, Kinitiras, Vladsilav Knežević, Leandros Kokkoris, Spyros Kornezos, Theodora Kotsona, Georges Koukoumas, Ahlem Kourdourghli, Daniel Kovać, Damijan Kracilja, Damijan Kracina, La Sonrisa de Cain, Laboratorio Coerenza, Fotini Lamnissou, Fédéric Landi, Alain Lapierre, Jean Lauritano, Dimitra Lazaridou, Legen e Lidija Bajuk, Bertrand Leicontre, Les Baguettes, Sergio Leta, Patrick Lindsay, Carlo Lo Giudice, L’Officina, Lofti Zennadi, Olivier Lucas, Andrea Lugli, Gervasio Iglesias Macias, Alicia Magaña Pérez, Pascal Marie, Marinela, Joaquin Marin Márquez, Ciaran Joseph Marry, Juan José Martin Montes, Francisco Javier Martinez Marquez, Osvaldo Martins, Bruno Martins Soares, Marco Martis, Tobias Marx, Eric Mathon, Miguel Mauricio, Mohame Medjani, Eduardo Membrilla Quereda, Pedro Mendes, Susana Mendes, Arnizázu Mendez Devesa, Cori Mercadé Durà, Antonio Meucci, Davor Mezak, Laurent Michel, Natahša Mihaljčišin, Antonis Milonas, Paolo Minetti, Christophe Mingozzi, Miguel Angel Montesinos Alvarez, Juan Montesinos Garcia, Juana Maria Moreno Garcia, Hani Mostafa El-Goweili, Ahmed Mostafa Mito, Samra Mujezinovic’, Amir Muratovič, Pedro Murteira, Abu Nassar, José Luis Neto, Andreas Nicolau, Mirsad Nikšić, Artemis Noti, Pedro Sena Nuñes, Rafael Nuño Saenz, Anne Ojeda, Davide Oldani, On Off Group, Niki Orfanidou, Rafael Ortega Francés, Houria Ourad, Ebru Özseçen, Pablibut Sone, Vera Paloc, Giorgios Pantaleon, Ilias Papadopoulos, Carmelo Papaleo, Panayota Patiri, Manuel Pereira Bastos, Stefania Pigliapochi, Simone Plizko, Predrag Todorović, R. Petrovi, Sonia Pulido, Quarteto de Clarinetes de Lisboa, Nedjar Rabea, Jesus Ramon Paños, Natalia Resnik, Ritfolk, Susana Rodriguez Fernández, Ibán Ramón Rodriguez Fernández, Ryam el Djazair Fatma Zohra Sokri, Saul Saguatti, Javier Sampedro, Claudia Santos, Arturo Sanz Martinez, Yehudit Sasportas, Catherine Savary, Tomo Savič-Gecan, Ioannis Savvidis, Susanna Scarpa, Ciro Frank Schiappa, Screw Coco, Orjon Shima, Laurent Simões, Enes Sivac, Iannis Skaltsas, Sloth, Andreas Solomou, Nika Špan, Splatterpink, Giampaolo Squarcina, Aleš Šteger, Damir Steinfl, Elefteria Stoikou, Simon Stojko, Teatar Exit, Teatro La Piña, Rui Teixeira Oliveira, Theatre de la Dance, Theodore Graves, Antonia Theodossiou, Àngel Tirado Higuero, Saverio Todaro, Davide Travagli, Enrico Trevisan, Triana D’Alger, Trois Quart Face, Pedro Valgão, Laura Viale, Visões Úteis, Marios Vradis, Irena Wölle &PDP, Maria Joao Worm, Carlos Xastre, Andreas Zafiratos, Paola Zafiropoulos, Ruben Zahra, Guendalina Zampagni, Roberto Zappalà, Jana Žiljak, Maria-Electra Zoglopitou. Bibliografia - Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo. Torino 17 Aprile – 11 Maggio 1997, catalogo della mostra, Torino, Comitato Internazionale della Biennale, 1997: https://www.bjcem.org/download/biennale-dei-giovani-artisti-delleuropa- e-del-mediterraneo-torino-17-aprile-11-maggio-1997-biennial-catalogue/ (ultima consultazione il 12/05/22).
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Crediti Copyright/ Biennale des Jeunes Créateurs de l’Europe et de la Méditerranée / Comitato fotografici Courtesy Internazionale della Biennale, 1997 Soggetto Locandina ufficiale dell’VIII Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo Data di 2022 [pog] compilazione
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