VI DOMENICA DI PASQUA - Arcidiocesi di Agrigento
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CELEBRAZIONE EUCARISTICA CON IL RITO DELLA BEATIFICAZIONE DEL VENERABILE SERVO DI DIO ROSARIO ANGELO LIVATINO Presiede Sua Em. Rev.ma. il Signor Cardinale Marcello SEMERARO RAPPRESENTANTE DEL SOMMO PONTEFICE FRANCESCO Agrigento 9 maggio 2021 d
PROFILO BIOGRAFICO DEL SERVO DI DIO ROSARIO ANGELO LIVATINO (1952- 1990) Primo e unico figlio di Vincenzo Livatino e Rosalia Corbo, Rosario Angelo Livatino nacque a Canicattí, Provincia e Arcidiocesi di Agrigento, il 3 ottobre 1952 e fu portato al fonte battesimale il 7 dicembre successivo nella locale chiesa parrocchiale di San Pancrazio. Terminati gli studi ginnasiali- liceali dal 1958 al 1971, si iscrisse alla Facoltà di Giurisprudenza presso l’Università di Palermo, dove il 9 luglio 1975 conseguì la Laurea con il massimo dei voti. Sulla tesi scrisse il suo motto: “Sub tutela Dei”. Superato il concorso per entrare in Magistratura, fu impiegato presso l’Ufficio del Registro di Agrigento. Dal 18 luglio 1978 lo troviamo attivo per il tirocinio presso il Tribunale di Caltanissetta. Il 24 settembre 1979 gli vennero conferiti gli impegni giurisdizionali con l’immissione in ruolo e con l’incarico di Uditore giudiziario con funzioni di Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento. il 21 agosto 1989 gli fu affidato l’incarico di Giudice della sezione penale presso lo stesso Tribunale di Agrigento, che egli svolse per poco più di un anno. La mattina del 21 settembre 1990, infatti, mentre si recava senza scorta con la sua Ford Fiesta da Canicattí al Tribunale di Agrigento, cadde per mano di un commando di killer mafiosi, agli ordini delle Stiddedi Canicattì e Palma di Montechiaro, di Cosa Nostra,e che odiavano la sua fede e la sua integrità nell’esercizio della giustizia.
RITI DI INTRODUZIONE Mentre i concelebranti e gli altri ministri si avviano all’altare, il coro e l’assemblea eseguono il canto d’ingresso: CHIESA DI DIO (Villeneuve-Geraci) SALUTO Il Cardinale presidente: Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. L’assemblea: Amen. Il Cardinale presidente: La pace sia con voi.
L’assemblea: E con il tuo spirito. ATTO PENITENZIALE Il Cardinale presidente: Fratelli e sorelle carissimi, in questa domenica, Pasqua della settimana, ci sentiamo avvolti dalla misericordia di Dio, che tutti ci unisce col suo Santo Spirito e fa di noi la «stirpe eletta, il sacerdozio regale, la nazione santa, il popolo che egli si è acquistato», affinché possiamo cantare le opere meravigliose che lui compie per noi. Riconosciamoci di essere peccatori e invochiamo con fiducia la misericordia di Dio. Dopo una breve pausa di silenzio, tutti insieme fanno la confessione: Il Cardinale presidente: Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli e sorelle, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre Vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli e sorelle, di pregare per me il Signore Dio nostro. Il Cardinale presidente: Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. L’assemblea: Amen. Canto del Kyrie eleison.
RITO DELLA BEATIFICAZIONE Tutti si mettono a sedere. L’arcivescovo di Agrigento e il Postulatore si avvicinano al Cardinale, Rappresentante del Santo Padre, e chiedono che si proceda alla beatificazione del Venerabile Servo di Dio. PETIZIONE DEL VESCOVO L’arcivescovo di Agrigento: Eminenza Reverendissima, la Chiesa di Agrigento ha umilmente chiesto al Sommo Pontefice Francesco di voler iscrivere nel numero dei Beati il Venerabile Servo di Dio Rosario Angelo Livatino Il Postulatore legge il profilo biografico del Servo di Dio. Il diacono: Il Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, da lettura della Lettera Apostolica con la quale il Sommo Pontefice ha iscritto nel numero dei Beati il Venerabile Servo di Dio Rosario Angelo Livatino Tutti si alzano in piedi. Il Cardinale, Rappresentante del Santo Padre, legge la Lettera Apostolica. Si scopre l’immagine del nuovo beato. Il coro e l’assemblea acclamano cantando: Amen, amen, amen. La reliquia del nuovo Beato viene portata processionalmente, collocata nei pressi dell’altare e adornata di ceri e di fiori. Il Cardinale incensa e venera la reliquia. Intanto il coro e l’assemblea rendono gloria a Dio con il canto
INNO AL BEATO ROSARIO ANGELO LIVATINO SUB TUTELA DEI (Gattuso)
L’arcivescovo di Agrigento e il Postulatore si recano dal Cardinale celebrante per ringraziare in Lui il Sommo Pontefice per la proclamazione del Beato. L’arcivescovo di Agrigento: La Chiesa che è in Agrigento, devotamente grata e riconoscente al Successore dell’Apostolo Pietro, Papa Francesco, rende grazie al Padre di Gesù Cristo e Padre nostro, al Dio tre volte santo ed innalza l’inno di lode per aver proclamato Beato il Venerabile Servo di Dio Rosario Angelo Livatino. Il Cardinale consegna copia della Lettera apostolica all’Arcivescovo, al Postulatore. Quindi il coro e l’assemblea acclamano a Dio e a Cristo Signore con il canto del Gloria. GLORIA, MESSA DEI PAPI (Visconti) Coro Gloria a Dio nell’alto dei cieli, Assemblea Coro
Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Assemblea Coro Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre; tu che togli i peccati del mondo, Assemblea Coro tu che togli i peccati del mondo,
Assemblea Coro tu che siedi alla destra del Padre, Assemblea Coro e Assemblea
ORAZIONE COLLETTA Il Cardinale presidente: Dio onnipotente, fa’ che viviamo con intenso amore questi giorni di letizia in onore del Signore risorto, per testimoniare nelle opere il mistero che celebriamo nella fede. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. L’assemblea: Amen
LITURGIA DELLA PAROLA PRIMA LETTURA Dagli Atti degli Apostoli (10,25-26.34-35.44-48) Avvenne che, mentre Pietro stava per entrare [nella casa di Cornelio], questi gli andò incontro e si gettò ai suoi piedi per rendergli omaggio. Ma Pietro lo rialzò, dicendo: «Àlzati: anche io sono un uomo!». Poi prese la parola e disse: «In verità sto rendendomi conto che Dio non fa preferenze di persone, ma accoglie chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque nazione appartenga». Pietro stava ancora dicendo queste cose, quando lo Spirito Santo discese sopra tutti coloro che ascoltavano la Parola. E i fedeli circoncisi, che erano venuti con Pietro, si stupirono che anche sui pagani si fosse effuso il dono dello Spirito Santo; li sentivano infatti parlare in altre lingue e glorificare Dio. Allora Pietro disse: «Chi può impedire che siano battezzati nell’acqua questi che hanno ricevuto, come noi, lo Spirito Santo?». E ordinò che fossero battezzati nel nome di Gesù Cristo. Quindi lo pregarono di fermarsi alcuni giorni. Parola di Dio L’assemblea: Rendiamo grazie a Dio.
SALMO RESPONSORIALE(Dal Salmo 97) R. Il Signore ha rivelato ai popoli la sua giustizia. Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie. Gli ha dato vittoria la sua destra e il suo braccio santo. R. Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza, agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia. Egli si è ricordato del suo amore, della sua fedeltà alla casa d’Israele. R. Tutti i confini della terra hanno veduto la vittoria del nostro Dio. Acclami il Signore tutta la terra, gridate, esultate, cantate inni! R.
SECONDA LETTURA Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo(4,7-10) Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio: chiunque ama è stato generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore. In questo si è manifestato l’amore di Dio in noi: Dio ha mandato nel mondo il suo Figlio unigenito, perché noi avessimo la vita per mezzo di lui. In questo sta l’amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati. Parola di Dio L’assemblea: Rendiamo grazie a Dio.
Mentre il Diacono porta solennemente il libro dei Vangeli all’ambone, l’assemblea acclama il Cristo presente nella sua Parola. CANTO AL VANGELO ALLELUIA (Geraci) Assemblea Cantore Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore, e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui. (Gv 14,23) Assemblea VANGELO Dal vangelo secondo Giovanni(15,9-17) In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare 15
la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri». Parola del Signore. L’assemblea: Lode a te o Cristo. L’assemblea e il coro acclamano: Terminata la proclamazione il cardinale tiene l’Omelia. 16
PROFESSIONE DI FEDE Il Cardinale presidente: Fratelli e sorelle carissimi,per la grazia del mistero pasquale siamo stati inseriti nella vita di Cristo, per camminare con lui a vita nuova. In comunione con tutta la Chiesa, professiamo la nostra fede. Cantore Credo, credo, amen. Assemblea Credete in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra? Assemblea Credete in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, che nacque da Maria Vergine, mori e fu sepolto, è risuscitato dai morti e siede alla destra del Padre? 17
Assemblea Credete nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione deipeccati, la risurrezione della carne e la vita eterna? Assemblea Il Cardinale presidente: Dio Onnipotente, Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che ci ha liberati dal peccato e ci ha fatti rinascere dall’acqua e dallo Spirito Santo, ci custodisca con la sua grazia per la vita eterna, in Cristo Gesù nostro Signore. Assemblea 18
PREGHIERA DEI FEDELI Il Cardinale presidente: Il Padre, con la resurrezione del suo Figlio, ha ricolmato di gioia la Chiesa, rendendola segno di luminosa speranza per gli uomini immersi nel dubbio e nell’angoscia. Il diacono: diciamo insieme: Ascoltaci, Signore. 1. Per il Santo Padre Francesco, chiamato ad essere segno di comunione nella Chiesa, perché illuminato dallo Spirito,guidi il popolo di Dio all’adesione convinta a Cristo Signore. Preghiamo. 2. Per la Chiesa,sostenuta dalla forza dello Spirito Santo si impegni instancabilmente nell’annunciare con fedeltà la parola di Dio. Preghiamo. 3. Per il nostro vescovo, Francesco, il coadiutore Alessandro i presbiteri, i diaconi, per il Cardinale Marcello, Rappresentante del Santo Padre, e i vescovi qui presenti: perché guidino il gregge loro affidato ad amare Dio sopra ogni cosa e servire i fratelli nella carità di Cristo. Preghiamo. 4. Per i magistrati e gli operatori della giustizia,perché sull’esempio del beato Rosario Angelo Livatino, sappiano essere autentici operatori di equità e di pace. Preghiamo 5. Per le vittime delle mafie, perché il Signore conceda loro il riposo eterno nella dimora del suo regno. Preghiamo. 6. Per noi qui presenti, l’incontro con Cristo risorto vinca ogni nostra paura e ci renda annunciatori credibili del Vangelo 19
della Vita. Preghiamo. Il Cardinale presidente: O Dio, che hai fatto risplendere tra noi la testimonianza di fede del beato Rosario Angelo, operatore di pace e giustizia sino al martirio, concedi anche a noi, sul suo esempio, di porre sotto la tua tutela le nostre azioni, per avere in eredità il regno dei cieli. Per Cristo nostro Signore. L’assemblea: Amen. 20
LITURGIA EUCARISTICA Mentre vengono portati all’altare i doni, il coro esegue il canto di offertorio. A TE OFFRIRÒ SACRIFICI (Tarantino) ORAZIONE SULLE OFFERTE Il Cardinale presidente: Salgano a te, o Signore, le nostre preghiere insieme all’offerta di questo sacrificio, perché, purificati dal tuo amore, possiamo accostarci al sacramento della tua grande misericordia. Per Cristo nostro Signore. L’assemblea: Amen. PREGHIERA EUCARISTICA II Il Cardinale presidente: V. Il Signore sia con voi. R. E con il tuo Spirito V. In alto i nostri cuori 21
R. Sono rivolti al Signore V. Rendiamo grazie al Signore nostro Dio R. E cosa buona e giusta È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, proclamare sempre la tua gloria, o Signore, e soprattutto esaltarti in questo tempo nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. Per mezzo di lui rinascono a vita nuova i figli della luce, e si aprono ai credenti le porte del regno dei cieli. In lui morto è redenta la nostra morte, in lui risorto tutta la vita risorge. Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, l’umanità esulta su tutta la terra, e con l’assemblea degli angeli e dei santi canta l’inno della tua gloria: Il coro e l’assemblea intonano il Santo: SANTO, MESSA DEI PAPI (Visconti) 22
Coro I cieli e la terra sono pieni della tua gloria. Assemblea Coro Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Assemblea Il Cardinale presidente: Veramente santo sei tu, o Padre, fonte di ogni santità. Ti preghiamo: santifica questi doni con la rugiada del tuo Spirito perché diventino per noi il Corpo e + il Sangue del Signore nostro Gesù Cristo. 23
Egli, consegnandosi volontariamente alla passione, prese il pane, rese grazie, lo spe , lo diede ai suoi discepoli e disse: Prendete, e mangiatene tutti: offerto in sacrificio per voi. Il Cardinale presidente presenta al popolo l’ostia e genuflette in adorazione. Il Cardinale presidente Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese il calice, di nuovo ti rese grazie, lo diede ai suoi discepoli e disse: Prendete, e bevetene tutti: q , per la nuova ed eterna alleanza, versato per voi e per tutti in remissione dei peccati. Fate questo in memoria di me. Il Cardinale presidente presenta al popolo il calice e genuflette in adorazione. Il Cardinale presidente: Mistero della fede. Il coro e l’assemblea cantano: Annunziamo la tua morte, Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta. 24
Il Cardinale presidente insieme con i Concelebranti: Celebrando il memoriale della morte e risurrezione del tuo Figlio, ti offriamo, Padre, il pane della vita e il calice della salvezza, e ti rendiamo grazie perché ci hai resi degni di stare alla tua presenza a compiere il servizio sacerdotale. Ti preghiamo umilmente: per la comunione al Corpo e al Sangue di Cristo, lo Spirito Santo ci riunisca in un solo corpo. Il primo Concelebrante: Ricordati, Padre, della tua Chiesa diffusa su tutta la terra: e qui convocata nel giorno in cui Cristo ha vinto la morte e ci ha resi partecipi della sua vita immortale: rendila perfetta nell’amore in unione con il nostro papa Francesco, il vescovo Marcello che presiede questa eucarestia con me indegno tuo servo, con il vescovo coadiutore Alessandro i presbiteri e i diaconi. Il secondo Concelebrante: Ricordati anche dei nostri fratelli e sorelle che si sono addormentati nella speranza della risurrezione e, nella tua misericordia, di tutti i defunti: ammettili alla luce del tuo volto. Di noi tutti abbi misericordia, donaci di aver parte alla vita eterna, insieme con la beata Maria, Vergine e Madre di Dio, 25
san Giuseppe, suo sposo, gli apostoli, san Gerlando il Beato Rosario Angelo Livatino e tutti i santi che in ogni tempo ti furono graditi, e in Gesù Cristo tuo Figlio canteremo la tua lode e la tua gloria. Il Cardinale presidente insieme con i Concelebranti: Per Cristo, con Cristo e in Cristo a te, Dio Padre onnipotente nell’unità dello Spirito Santo ogni onore e gloria per tutti i secoli dei secoli. Il coro e l’assemblea cantano: Amen, Amen, Amen RITI DI COMUNIONE Il Cardinale presidente: Prima di partecipare al banchetto dell’Eucaristia, segno di riconciliazione e vincolo di unione fraterna, preghiamo insieme come il Signore ci ha insegnato: L’assemblea: Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così interra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Il Cardinale presidente: Liberaci, o Signore, da tutti i mali, concedi la pace ai nostri giorni, e con l’aiuto della tua misericordia vivremo sempre liberi dal peccato e sicuri da ogni turbamento, nell’attesa che si compia la beata speranza e venga il nostro 26
salvatore Gesù Cristo. L’assemblea: RITO DELLA PACE Il Cardinale presidente: Signore Gesù Cristo, che hai detto ai tuoi apostoli: «Vi lascio la pace, vi do la mia pace», non guardare ai nostri peccati, ma alla fede della tua Chiesa, e donale unità e pace secondo la tua volontà. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. L’assemblea: Amen. Il Cardinale presidente: La pace del Signore sia sempre con voi. L’assemblea: E con il tuo spirito. Il Diacono: Nello Spirito del Cristo risorto, scambiatevi il dono della pace 27
LITANIA ALLA FRAZIONE DEL PANE Mentre il Cardinale presidente spezza il Pane eucaristico il coro e l’assemblea cantano: AGNELLO DI DIO, MESSA DEI PAPI (Visconti) Coro Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, Assemblea Coro Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, Asemblea Coro Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, Assemblea 28
Il Cardinale presidente presenta il Pane eucaristico ai fedeli dicendo: Ecco l’Agnello di Dio, ecco colui che toglie i peccati del mondo. Beati gli invitati alla cena dell’Agnello L’assemblea: O Signore non sono degno di partecipare alla tua mensa, ma di’ soltanto una parola e io sarò salvato. I concelebranti si comunicano al Corpo e al Sangue di Cristo. Anche i fedeli ricevono la comunione. CANTI DI COMUNIONE QUESTO È IL MIO COMANDAMENTO (Frisina) 29
O AMORE INEFFABILE (Frisina) 30
ORAZIONE DOPO LA COMUNIONE Il Cardinale presidente Dio onnipotente, che nella risurrezione di Cristo ci fai nuove creature per la vita eterna, accresci in noi i frutti del sacramento pasquale e infondi nei nostri cuori la forza di questo nutrimento di salvezza. Per Cristo nostro Signore. L’assemblea: Amen. L’assemblea siede. L’arcivescovo rivolge parole di ringraziamento al Santo Padre Francesco e a Sua Eminenza Rev.ma, Rappresentante del Santo Padre, al Postulatore, ai Vescovi, ai Sacerdoti concelebranti e a tutta l’assemblea. RITI DI CONCLUSIONE Il Cardinale presidente: Il Signore sia con voi. L’assemblea: E con il tuo spirito. Il Cardinale presidente: Sia benedetto il nome del Signore. L’assemblea: Ora e sempre. Il Cardinale presidente: Il nostro aiuto è nel nome del Signore. 31
L’assemblea: Egli ha fatto cielo e terra. Il Cardinale presidente: Vi benedica Dio Onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo. L’assemblea: Amen. Il Diacono: Portate a tutti la gioia del Signore risorto. Andate in pace. L’assemblea: Rendiamo grazie a Dio. 32
Preghiera nel nome del Beato Rosario Angelo Livatino, Martire Padre santo e misericordioso, ti ringraziamo per la testimonianza credibile del Beato Rosario Angelo Livatino, magistrato e martire per la fede. Ponendosi “sub tutela Dei” e ispirandosi ogni giorno al Vangelo, ha vissuto la sua vita, offrendoci un luminoso esempio di santità laicale. Conformato pienamente a Cristo tuo Figlio, ha vissuto la beatitudine dei perseguitati per la giustizia e, come il chicco di grano caduto in terra, muore per portare frutto. Illuminato dallo Spirito Santo, con impegno quotidiano, ha offerto il culto a te gradito attraverso l’amore per la giustizia e la carità per i fratelli. Per sua intercessione ti chiediamo di saper contrastare le “strutture di peccato” e le varie mentalità mafiose che deturpano l’uomo e minacciano la vita umana, per vivere la beatitudine della giustizia e della pace. Amen. Francesco Card. Montenegro Arcivescovo di Agrigento
A CURA DELL’UFFICIO LITURGICO DIOCESANO
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