Sfide scientifiche e tecnologiche della meteorologia moderna

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Sfide scientifiche e tecnologiche della meteorologia moderna
Progetto Nazionale Lauree Scientifiche (PLS)

Sfide scientifiche e tecnologiche
  della meteorologia moderna

Prevedere il tempo nel più breve tempo:      aspetti scientifici,
                  tecnologici e metodologici
                      della meteorologia

                                Dino Zardi
                  Professore di fisica dell’atmosfera e del clima,
            Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica
                         Università degli studi di Trento
Sfide scientifiche e tecnologiche della meteorologia moderna
Sfide scientifiche e tecnologiche della meteorologia moderna
Composizione dell’atmosfera terrestre (fino a una quota di circa 100 km)

                                    Simbolo   Peso                        Contenuto
             Componente                                          Frazione delle Percentuale
                                    chimico molecolare
                                                                 molecole totali in massa

      Azoto                             N2            28,016       0,78080        75,51%
      Ossigeno                          O2            32,000       0,20950        23,14%
      Argon                             A             39,940       0,00930         1,28%
      Vapore acqueo *                  H 2O           18,016        0-0.04
      Biossido di carbonio *           CO2            44,010       325 ppm
      Neon                             Ne             20,180       18 ppm
      Elio                             He               4,000       5 ppm
      Krypton                           Kr            83,700        1 ppm
      Idrogeno                          H               2,020       .5 ppm
      Ozono *                           O3            48,000 0-12 ppm

     * Componenti soggetti a significativa variabilità spazio-temporale
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Sfide scientifiche e tecnologiche della meteorologia moderna
Osservazione

Rispetto al Sole, l’atmosfera contiene quantità molto modeste di gas nobili.
• 1a ipotesi: la Terra si è formata attraverso un processo che non coinvolse gas
  (ad es. per agglomerazione di particelle solide)
• 2a ipotesi: le componenti gassose dell’atmosfera primitiva si sono rapidamente
  dileguate

E’ comunque molto probabile che la Terra non avesse inizialmente atmosfera
  all’epoca della sua formazione (~ 4.5 109 anni fa).

                                         ⇓
L’atmosfera primordiale si è formata per progressiva espulsione di sostanze
  volatili dal sottosuolo, principalmente nel corso delle eruzioni vulcaniche.

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Le eruzioni vulcaniche
I gas che normalmente vengono emessi sono:
• 85 % Vapore acqueo (H2O)
• 10 % Biossido di carbonio (CO2)
• 5 % Azoto (N2), zolfo (S), biossido di zolfo (SO2), solfuro
d’idrogeno (H2S)

Manca ossigeno (O2) libero !

Per comprendere lo stato attuale dell’atmosfera occorre studiarne
l’evoluzione come componente di un sistema che comprende anche

• Idrosfera + Criosfera,

• Litosfera,

• Biosfera

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Le componenti del sistema clima

                                                ?

Componenti (in grassetto), processi e interazioni (frecce), aspetti suscettibili di
cambiamenti (frecce in grassetto)
                     (Fonte: Panel Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC), “Climate Change 2001”.
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Distribuzione dell’idrosfera terrestre

                     Componente                            Massa (kg)               %

     Oceani                                                  1.32 1021                 97%
     Ghiacci                                                 3.26 1019                2,4%
     Acque dolci sotterranee                                 8.16 1018                0,6%
     Acque dolci superficiali (laghi, fiumi)                 2.72 1017              0,02%
     Atmosfera                                               1.36 1016             0,001%

     TOTALE                                                 1.36 1021               100%

     (Fonte: H. H. Lamb, "Climate: present, past and future" Mathuen & Co. Ltd. London, p. 482.)

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Sfide scientifiche e tecnologiche della meteorologia moderna
L’atmosfera può contenere solo una piccola parte dell’acqua che viene emessa dalle
eruzioni:
                     NUBI → PRECIPITAZIONI → MASSE D’ACQUA

Tuttavia se si prende come stima del vapore acqueo emesso dai vulcani la somma
delle emissioni rilevabili nell’ultimo secolo, la massa dell’idrosfera risulta di due
ordini di grandezza inferiore rispetto al valore atteso.

Possibili spiegazioni:
1. Perdite sul fondo degli oceani, in corrispondenza delle faglie,
2. Fotodissociazione: 2H2O ⎯[~UV]→ 2H2↑ + O2↑

Radiazione ultravioletta (UV): 15 nm < λ < 400 nm
Radiazione visibile: 400 nm < λ < 800 nm

OSSERVAZIONE: il confronto con i pianeti prossimi: Venere e Marte.
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Origine dell’ossigeno atmosferico

1. Fotodissociazione: 2H2O ⎯[~UV]→ 2H2↑ + O2↑
2. Fotosintesi: H2O + CO2⎯[~Visibile]→ {CH2O} + O2↑

L’efficacia della 1. è materia controversa: dipende (a) dalla competizione con
   altre reazioni che assorbono radiazione ultravioletta, (b) dalla rapidità con cui
   vengono rimossi i prodotti (in particolare H2)
La 2. è legata a processi biologici in organismi vegetali.

CICLO VIRTUOSO:
1. Sviluppo di organismi che realizzano fotosintesi (ca. 2÷3 109 anni fa) →
   arricchimento di ossigeno;
2. Sviluppo di ozono: 3O2 ⎯[~UV]→ 2O3↑ e formazione dell’ozonosfera;
3. Riduzione della componente UV nella radiazione al suolo;
4. Emersione e proliferazione delle forme vegetali → maggiore produzione O2 .
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Sfide scientifiche e tecnologiche della meteorologia moderna
Nell’atmosfera è contenuto attualmente circa il 10% del quantitativo netto di
ossigeno prodotto dai vegetali in tutta la storia del pianeta.

La maggior parte dell’ossigeno prodotto si è fissato in ossidi (ad es. Fe 2O3) e
composti carbonati (CaCO3, MgCO3) nella crosta terrestre. In questi ultimi è
anche concentrata la maggior parte del biossido di carbonio emesso dai vulcani.

I carbonati si formano mediante reazioni di scambio ionico che si realizzano in
certi organismi marini: tra questi i più importanti sono i foraminiferi unicellulari.

Il biossido di carbonio disciolto forma una soluzione debole di acido carbonico:

                               H2O + CO2 ⎯→ H2CO3

Segue una serie di reazioni il cui risultato netto è:

                         H2CO3 + Ca++ ⎯→ CaCO3 + 2H+

                                                                                        10
Il carbonato di calcio entra nei gusci di alcuni animali. Pare che i foraminiferi ed
altri animali, che producono carbonati, svolgano un ruolo importante nella
stabilizzazione dell’ossigeno in atmosfera, la cui concentrazione si è mantenuta
stabile per milioni di anni.

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Distribuzione del carbonio in prossimità della crosta terrestre

                                                      Quantità
                              Componente
                                                      relativa
                     Biosfera marina                          1

                               non marina                     1

                     Atmosfera (CO2)                         70

                     Oceani (CO2 disciolto)               4'000

                     Cobustibili fossili                   800

                     Scisti                            800'000

                     Rocce carbonatiche              2'000'000

(Fonte: P. K. Weyl, “Oceanography”, John Wiley and Sons, New York, 1970)

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Distribuzione del carbonio in prossimità della crosta terrestre

La respirazione o la decomposizione di materiale organico ossidano di nuovo il
carbonio.

Su qualche decina di migliaia di molecole di carbonio “fotosintetizzate”, una
sfugge alla ri-ossidazione venendo “sepolta“ ovvero fossilizzata.

La maggior parte del carbonio non ossidato sulla terra è contenuta negli scisti,
mentre una quantità molto minore è conservata (in forma più concentrata) nei
combustibili fossili (carbone, petrolio, gas naturali).

Attualmente si consuma in un anno quanto la fotosintesi ha prodotto in circa un
migliaio di anni!

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Processi lenti e veloci nel ciclo del carbonio
Vi sono evidenze che mostrano una tendenza all’aumento del biossido di
carbonio in atmosfera
CO2 concentrations (monthly averages) measured by continuous analysers over the period 1970 Fi gur e 2. 3
to 2005 from Mauna Loa, Hawaii (19°N, black) and Baring Head, New Zealand (41°S, blue). Due
to the larger amount of terrestrial biosphere in the NH, seasonal cycles in CO2 are larger there
than in the SH. In the lower right of the panel, atmospheric oxygen (O2) measurements from flask
samples are shown from Alert, Canada (82°N, pink) and Cape Grim, Australia (41°S, cyan). The
O2 concentration is measured as ‘per meg’ deviations in the O2/N2 ratio from an arbitrary
reference, analogous to the ‘per mil’ unit typically used in stable isotope work, but where the ratio
is multiplied by 106 instead of 103 because much smaller changes are measured.
Altri componenti dell’atmosfera
• Azoto (N2)
Mediante meccanismi analoghi a quelli visti in precedenza il 20% circa dell’azoto
emesso dai vulcani è entrato a far parte della crosta terrestre.
Specie chimicamente inerte, poco solubile in acqua ( 1/70 rispetto al biossido di
carbonio) è rimasto in buona parte in atmosfera, dove è la specie dominante.
Componente importante degli amminoacidi → proteine.

• Zolfo (S)
Lo zolfo e i suoi composti emessi dai vulcani (H2S, SO2) vengono rapidamente
ossidati per dare SO3 che si scioglie nelle gocce di pioggia e forma soluzioni diluite
di acido solforico (H2SO4).

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• Ozono (O3)
E’ una forma allotropica dell’ossigeno. Nelle condizioni di temperatura e pressione
che si riscontrano mediamente al suolo è instabile e decade in O3 ⎯→ O2 + O
Ha una vita media relativamente più lunga in uno strato compreso fra ca. 20 e 25
km di quota (ozonosfera).

                                                                    Valor medio zonale
                                                                    nel periodo
                                                                    Gennaio-Febbraio
                                                                    1979 del rapporto di
                                                                    mescolamento di
                                                                    ozono (isolinee) e
                                                                    densità
                                                                    (ombreggiatura: i
                                                                    livelli corrispondono
                                                                    al 20, 40 e 60% del
                                                                    massimo) in
                                                                    funzione della
                                                                    latitudine e della
                                                                    pressione
                                                                    atmosferica (ossia
                                                                    della quota). Dati
                                                                    ottenuti dal Limb
                                                                    Infrared Monitor
                                                                    della Stratosfera
                                                                    (LIMS) a bordo ella
                                                                    sonda Nimbus-7.         18
Il contenuto di ozono viene spesso quantificato in Unità Dobson:

                 http://www.atm.ch.cam.ac.uk/tour/dobson.html)
                                                                   19
Distribuzione del valor medio zonale della quantità colonnare di ozono in unità
Dobson in funzione della latitudine e del mese, sulla base di serie di misure
antecedenti il 1980 (London, 1980).

                                                                                  20
• Vapore
acqueo
(H2O)
E’ la specie
aeriforme che
presenta la più
elevata
variabilità nello
spazio e nel
tempo. La
figura mostra la
distribuzione
globale
dell’abbondanza
colonnare di
vapore acqueo
o vapore
precipitabile
totale rilevato il
4 Marzo 1984
dalla Sonda
TIROS

                     21
Distribuzione spaziale media del vapore acqueo

                                                 22
Struttura dell’atmosfera media

Strumenti per sondaggi verticali dell’atmosfera

                                            Rocketsonde

                     Radiosonda

                                             Dropsonde

                                                          23
Strumenti per telerilevamento dell’atmosfera

 LIDAR                                         SODAR

                         SATELLITE
Dove si trovano i dati dei radiosondaggi

                http://weather.uwyo.edu/upperair/sounding.html
Radiosondaggi in Italia
In Italia, le stazioni che effettuano il
radiosondaggio alle ore prestabilite                          Udine
(ovvero ogni 6 ore, e precisamente         Milano
alle 00, 06, 12, 18 UTC), sono 7:
  •    Milano Linate (16080),                        S.Pietro Capofiume
  •    Udine Rivolto (16044),
  •    San Pietro Capofiume (BO),
                                                                      Brindisi
  •    Pratica di Mare (16245),             Pratica di Mare
  •    Cagliari Elmas (16560),
  •    Brindisi Casale (16320),
                                                    Cagliari
  •    Trapani Birgi (16429)
                                                       Trapani
tutte mantenute dalla Aeronautica
Militare Italiana, eccetto San Pietro
Capofiume (Servizio Meteorologico
Regionale dell’Emilia-Romagna).
Esempio di radiosondaggio: dati
Esempio di radiosondaggio: diagrammi

                                    RADIOSONDAGGIO MILANO 10 09 1998 18Z

                        30000

                        25000
   Quota s. l. m. [m]
                                                            Temperatura
                        20000
                                                            Temperatura di rugiada
                        15000

                        10000                                         TROPOPAUSA

                         5000

                            0
                                -90 -80 -70 -60 -50 -40 -30 -20 -10   0   10 20      30   40
                                                  Temperatura [°C]
RADIOSONDAGGIO MILANO 10 09 1998 18Z

                     4000
                                                Temperatura
                                                Temperatura di rugiada
                                                Temperatura potenziale
                     3000
Quota s. l. m. [m]

                     2000

                     1000

                        0
                            0           10          20              30   40
                                             Temperatura [°C]
30
MESOSFERA
Si sovrappone alla parte inferiore della ionosfera. Si possono sviluppare moti verticali.
Nubi nottilucenti

 TERMOSFERA
 Si estende fino a quote di parecchie centinaia di chilometri. La temperatura oscilla fra
 500 K e 2000 K a seconda dell’attività solare.

                                                                                            31
Struttura dell’atmosfera media

                                 32
Profili verticali di
pressione in mb (---
) densità in g/m3
(—) e cammino
libero medio in m
(— - —) per la
estensione per gli
U.S. dell’Atmosfera
Standard
dell’Organizzazione
Internazionale
dell’Aviazione Civile
(ICAO)

                        33
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