Qui gente dal cuore grande. Al resto pensa la natura - Periodico Diocesano Montefeltro
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contiene I.R. PERIODICO DELLA DIOCESI DI S. MARINO-MONTEFELTRO - NUOVA SERIE - Anno LXV - N. 7 - luglio-agosto 2019 Poste Italiane s.p.a. - Sped. abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 - CN/FC - Direttore responsabile: Francesco Partisani Qui gente dal cuore grande. Al resto pensa la natura MESSAGGIO DEL VESCOVO ANDREA PER L’ESTATE Un saluto ed un cordiale benvenuto agli amici che tornano nel campeggio e di vita fraterna. Esperienze Montefeltro e ai turisti che cercano qualche giorno di serenità indimenticabili, ma soprattutto formative. dalle nostre parti. C’è un appuntamento, attesissimo, che radunerà il 18 agosto – la Ecco l’estate tanto desiderata! domenica dopo l’Assunta – le popolazioni del Montefeltro, di San Ha già cominciato a farsi sentire con le sue temperature, le sue Marino e dei dintorni sul monte Carpegna, presso il Santuario del- zanzare, gli improvvisi temporali. Stanno sulla breccia i forzati la Madonna del Faggio. I pellegrini, secondo un’antica tradizione, delle vacanze: code sotto il sole, notti magiche e nonni alle prese partono nel cuore della notte da paesi e sentieri diversi per ricon- con nipotini instancabili. C’è chi può partire per trascorrere qual- giungersi nella spianata del Santuario. Ognuno porta il suo fardel- che settimana al mare o sui monti. Ma c’è anche chi le ferie non lo di preoccupazioni e di fatiche, ma anche le sue speranze da de- se le può permettere; e ci sono quelli che sono stanchi di non la- porre ai piedi della Madre del Signore. È sempre stato un momen- vorare, costretti alla disoccupazione: uno dei problemi sociali più to di grande partecipazione, un segno di unità di tutta la diocesi. urgenti e gravi. Per tutti dobbiamo pregare, ma in modo speciale Auguro ai villeggianti, ai pellegrini e ai turisti di trascorrere per questi ultimi. giornate di serenità e di luce. Qui la gente ha un cuore grande. Al L’anno scorso, su queste pagine, era stato scritto che l’estate resto pensa la natura. può essere una grande opportunità, un vero e proprio “investi- @ Andrea Turazzi mento”. Non si alludeva all’industria delle vacanze che comun- que, anche dalle nostre parti, costituisce una boccata d’ossigeno, ma al valore del tempo libero. La pausa o l’alleggerimento degli impegni quotidiani – seppure per poco – consente di curare di più i rapporti, di tornare ai luoghi delle proprie radici, di dedicare tempo a qualche attività elettiva. Il Montefeltro ha conosciuto un vasto movimento emigratorio e molti tornano ai loro monti e ai lo- ro borghi in questo periodo. Qualcuno testimonia l’emozione di sentire risuonare le “sue” campane nella valle, di ripercorrere antichi sentieri, di gustare i sapori “di una volta”. Non solo no- stalgia: queste esperienze regalano l’opportunità per una revisio- ne di vita. Il tempo per la preghiera non manca e neppure la cal- ma per un’orazione più distesa e per distendersi al sole della Pa- rola di Dio. E poi ci sono sempre quella pieve, quella chiesetta, quel semplice capitello nei quali risuona l’invito di Gesù: «Venite a me voi tutti che siete stanchi e riposatevi un poco». Le parrocchie – comprese le più piccole – si danno da fare per accogliere, meglio possibile, con un servizio religioso adeguato, quanti rientrano e i turisti che dalla costa salgono all’entroterra attratti da luoghi ricchi di arte e di spiritualità. E gli uni e gli altri sono ripagati da tanto verde, bellezza e… aria buona. Le parroc- chie e la diocesi offrono a famiglie, ragazzi e giovani, settimane di
MONTEFELTRO 2 UFFICIO LITURGICO LA PREGHIERA EUCARISTICA ALCUNE PRECISAZIONI di don Raymond Nkindji Samuangala* A proposito dell’offerta l’OGMR asse- In piedi o in ginocchio durante la pre- dote dica “in alto i risce la parte e il significato riconosciuto ghiera eucaristica? nostri cuori”. Invece all’assemblea: «La Chiesa, in modo parti- Premettiamo che in ogni celebrazione è prima, in quanto le tre preghiere presi- colare quella radunata in quel momento e liturgica non vi è un’azione, un gesto, un denziali (colletta, sulle offerte e dopo la in quel luogo, offre al Padre nello Spirito atteggiamento, che sia “neutro” né bana- comunione) si dicono in piedi. Infatti, il Santo la vittima immacolata... i fedeli im- le. Esso riveste sempre di un significato n. 30 precisa: “Il popolo si alza e il sacer- parino ad offrire se stessi» (79 f). teologico e/o antropologico preciso in dote, con le braccia allargate, dice l’ora- L’offerta della vittima immacolata non è chiesta al solo sacerdote (per suo mez- zo) ma coinvolge l’assemblea: «offria- mo» è un plurale effettivo, non maiestati- co del sacerdote. Ciò non significa che l’assemblea recita con il sacerdote la pre- ghiera eucaristica e le altre preghiere ri- servate solo al ministro ordinato, bensì che i fedeli non si sentono spettatori pas- sivi. Con le modalità loro proprie, e soprat- tutto con le disposizioni interiori adeguate e la piena consapevolezza essi sono chia- mati ad offrire sé stessi, la propria vita, in comunione come l’offerta dell’unica vitti- ma che salva il mondo. quanto parte integrante del linguaggio li- zione sulle offerte”. Alla consacrazione MONTEFELTRO turgico, fortemente simbolico e rituale. E ci si inginocchia, tuttavia con l’attenzione Periodico dellA diocesi quando i libri liturgici ci danno diverse delicata a difficoltà di salute o dello spa- zio. L’ultima affermazione del n. 43, in di sAn MArino -MonTefelTro NUOVA SERIE possibilità di scelte dovremmo comunque adottare quei gesti a più forte valenza ginocchio fino a “Ecco l’Agnello di Dio”, Anno LXV - N. 7 - luglio-agosto 2019 Poste Italiane s.p.a. - Sped. abb. post. teologica o antropologica. sa di compromesso e di concessione. Ma D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 - CN/FC Tornando alla domanda iniziale la ri- che contrasta con il significato dei vari Aut. Trib. di Pesaro n. 72 del 3.4.1956 sposta dell’OGMR la conosciamo già al elementi che costituiscono questa parte Iscritta al R.O.C. n. 22192 del 19.4.2012 n. 43: “I fedeli stiano in piedi […] dall’in- della celebrazione. Al “mistero della fe- www.diocesi-sanmarino-montefeltro.it http://montefeltroperiodicodiocesano.it vito Pregate fratelli prima dell’orazione de” non “proclamiamo la risurrezione del direttore responsabile: sulle offerte fino al termine della Messa, Signore” in ginocchio, così come non lo Francesco Partisani fatta eccezione di quanto è detto in segui- possiamo al “Padre Nostro”. Vice direttore: to. […] S’inginocchino poi alla consacra- Immaginiamo poi che ci scambiamo il Michele Raschi segretario di redazione: zione, a meno che lo impediscano lo stato segno della pace stando in ginocchio? Lo Loris Tonini di salute, la ristrettezza del luogo, o il stare in ginocchio non significa di per sé direzione ed amministrazione: gran numero dei presenti, o altri ragione- maggior rispetto e adorazione. Una tradi- Via del Seminario, 5 - 47864 Pennabilli (RN) Tel. 0541 913780 - Fax 0541 913701 voli motivi. Quelli che non si inginocchia- zione antichissima della Chiesa vietava E-mail: ufficio.stampa@diocesi-sanmarino-montefeltro.it no alla consacrazione, facciano un profon- perfino di inginocchiarsi durante tutta la Abbonamenti: do inchino mentre il sacerdote genuflette celebrazione nel Tempo di Pasqua! L’i- deale sarebbe: in ginocchio dopo il ordinario euro 30 - amicizia euro 50 c.c.p. 8485882 dopo la consacrazione. […] Dove vi è la IBAN IT 66 A076 0113 2000 0000 8485 882 consuetudine che il popolo rimanga in gi- “Sanctus” fino al “mistero della fede”. La intestato a Diocesi di San Marino-Montefeltro nocchio dall’acclamazione del Santo fino risposta dell’assemblea andrebbe data in stampa: Tipo-Lito Stilgraf - Cesena alla conclusione della Preghiera eucaristi- piedi. In tutti i casi, in ginocchio o in pie- Tel. 0547 610201 - 0547 610600 ca e prima della Comunione, quando il sa- di, la cosa fondamentale è l’atteggiamen- «Montefeltro» percepisce i contributi pubblici all’editoria cerdote dice Ecco l’Agnello di Dio, tale to di grande rispetto e di consapevole «Montefeltro» tramite la fisc, ha aderito allo iAP uso può essere lodevolmente conservato”. adorazione del Signore che si rende pre- sente in mezzo a noi nelle specie del pane (istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il codice di Autodisciplina Occorre fare ulteriori precisazioni. e del vino per opera dello Spirito Santo. della comunicazione commerciale Innanzitutto che all’invito “Pregate fra- Questo periodico è associato all’Unione stampa Periodica italiana telli…” il popolo si alza, subito dopo aver (Continua) Associato alla risposto “Il Signore riceva dalle tue ma- * Assistente collaboratore Ufficio diocesano ni…”. Molte volte si aspetta che il sacer- federazione italiana settimanali cattolici per la Liturgia e i Ministri Istituiti
MONTEFELTRO 3 UFFICIO LITURGICO / PELLEGRINAGGI PRESENTAZIONE DELL’UFFICIO LITURGICO DIOCESANO A cura della Commissione Liturgica Diocesana L’Ufficio Liturgico o Commissione Liturgica Diocesana nasce a Le sfide e le opportunità che ci attendono sono tante. Fra tutte seguito delle indicazioni conciliari allo scopo di “promuovere, sotto la emerge l’urgenza di una vera e propria alfabetizzazione liturgica delle guida del Vescovo, l’apostolato liturgico” (Sacrosanctum Concilium nostre comunità affinché possano scoprirne sempre più la ricchezza e n. 45). Esso ha pertanto il compito di diffondere ed alimentare la co- attingere da essa il sostegno e l’alimento per la loro vita cristiana. noscenza e l’amore per la Liturgia, “culmine verso cui tende l’azione Cresce inoltre la consapevolezza del fatto che una liturgia bella e si- della Chiesa e fonte da cui promana tutta la sua energia” (SC n. 10). gnificativa, capace di coniugare con intelligenza, fedeltà alle norme Fa parte dei suoi compiti quindi anche promuovere e favorire celebra- della Chiesa e attenzione al vissuto della comunità che celebra, può zioni liturgiche sempre più adeguate allo spirito del Concilio ed alle divenire un potente mezzo di evangelizzazione. disposizioni della Chiesa, curando la formazione dei ministri istituiti Per quanto ci riguarda, siamo ben consapevoli dei nostri limiti e e di quanti svolgono un servizio all’interno della celebrazione. dell’enormità delle sfide, tuttavia cerchiamo di fare del nostro meglio: Cuore dell’Ufficio Liturgico è un’équipe costituita, oltre che dal alcuni progetti sono già in cantiere, altri sono oggetto di riflessione e Responsabile dell’Ufficio, diac. Graziano Bartolini, e dal Sacerdote attendono di maturare, altri ancora sono semplici sogni che si affac- Assistente don Raimondo Nkindji, da due coppie di sposi, una religio- ciano all’orizzonte. Siamo convinti, come ci ricorda continuamente il sa, un giovane e due ministri istituiti. L’équipe oltre a curare la propria Vescovo Andrea, che il Signore Risorto è presente in mezzo a noi ed formazione allo scopo di acquisire sempre maggiori competenze, si è all’opera con la forza del suo Spirito. È necessario che la vita della dedica alla riflessione ed alla programmazione dell’attività annuale, al- Chiesa e, in modo tutto speciale la liturgia, così come la vita di ogni l’individuazione degli strumenti e delle modalità più adeguate per sup- cristiano, sappiano renderlo sempre più visibile. portare lo sforzo dei sacerdoti e la vita liturgica delle Parrocchie. Con- cretamente, l’Ufficio Liturgico, oltre a preparare le principali celebra- zioni diocesane presiedute dal Vescovo, cura la formazione dei mini- steri, sia di coloro che si preparano a riceverli sia la formazione per- manente dei ministri già istituiti che sono, attualmente, circa 190. Nei tempi forti dell’anno liturgico (Avvento-Natale e Quaresima- Pasqua) invia a sacerdoti, diaconi e ministri, un sussidio settimanale con indicazioni e suggerimenti per la preparazione della liturgia festi- va nelle varie comunità. Da quest’anno, grazie al contributo dell’E- quipe Liturgica, tale sussidio è stato arricchito da riflessioni e propo- ste che aiutino a collegare il tempo liturgico che si sta vivendo con il programma pastorale diocesano. Il Responsabile dell’Ufficio parteci- pa alle riunioni della Commissione Liturgica Regionale che garanti- sce il collegamento con l’Ufficio Nazionale e permette di condividere esperienze con le diocesi vicine ed affrontare tematiche di comune in- teresse. IL PELLEGRINAGGIO IN TERRA SANTA ANDIAMO A INCONTRARE GESÙ 24 settembre - 1 ottobre: un arco di tempo che torna spesso in questo periodo nella mente dei 50 pellegrini che parteciperanno al pellegrinaggio in Terra Santa. Parti- remo come gruppo eterogeneo formato da sacerdoti, mariti, mogli, figli, amici, persone non conosciute che arrivano da diverse parrocchie della nostra diocesi ma, a con- clusione degli otto e intensi giorni, si creerà un clima di grande fratellanza e di solidarietà. Come sempre ogni viaggio/pellegrinaggio è scandito in tre momenti: l’attesa, il viaggio vissuto e il periodo che segue dopo il ritorno. Viene in mente a questo proposito il desiderio di attendere con ansia il giorno di festa che sarà “pien di speme e di gioia” come descritto nella poesia di Giacomo Leopardi “Il sabato del villaggio”. L’attesa nel nostro caso è formata da due momenti: uno collettivo che prevede tre incontri con il nostro Vescovo Andrea, con Maria Chiara la responsabile incaricata dioce- sana per i pellegrinaggi, e la segretaria Paola. Il primo incontro si è tenuto il 14 giugno nella sala parrocchiale di Novafeltria con la partecipazione del parroco di Carpi don Carlo, esperto conoscitore di pellegrinaggi in Terra Santa. Seguiranno un secondo incontro il 19 luglio e un terzo nel mese di settembre. Non possono mancare inoltre momenti di riflessione individuale in cui ogni pellegrino si pone, per motivi diversi e con diverse esperienze, domande, riflessioni, aspettative, speranze, nodi da sciogliere. Perché questo desiderio di andare in Terra Santa? Per la maggioranza è considerato il viaggio della vita, per entrare nei misteri della fede ed avere una solida identità. Un pellegrinaggio nei luoghi di Gesù diventa un vero e proprio contatto con le radici più profonde della nostra fede dove il fascino di questi luoghi si unirà alla forte spiritualità che scaturisce dalla memoria storica del territorio. Per quanto riguarda la nostra esperienza, dopo un pellegrinaggio in Turchia sui passi di Paolo e uno a Fatima, che ci hanno regalato momenti di profonda emozione e di condivisione coniugale, non può mancare il desiderio di vivere, camminare, respirare l’aria dei luoghi dove Gesù è vissuto. E il ritorno a casa, nelle nostre famiglie, che cosa ci riserverà? Certamente torneremo profondamente diversi, cambiati, con una maggiore conoscenza della condizione dei cristiani di Terra Santa, che sono una minoranza silenziosa ma molto operosa, della convivenza di più religioni e soprattutto con la consapevolezza che il mistero di Gesù si comprende solo alla luce della sua passione, morte e Resurrezione. Dopo essere tornati alla sorgente del passato speriamo di vivere il presente con maggior consapevolezza e freschezza. San Francesco, 800 anni fa, si era recato in Terra Santa come pellegrino e testimone di pace: ci auguriamo di diventare anche noi pellegrini di pace nelle nostre famiglie e nelle nostre comunità. Vittorio e Natalina
MONTEFELTRO 4 VITA DELLA CHIESA LA PAROLA DI PAPA FRANCESCO “ CON LA FORZA DELLO SPIRITO” FINO AI CONFINI DEL MONDO In occasione del centenario della promulgazione della tolo Generale della Società delle Missioni Africane, Lettera apostolica Maximum illud del Papa Benedetto XV, il 17 maggio). Santo Padre ha indetto per il mese di ottobre del 2019 un Ricordiamo a proposito i sette Vescovi Martiri greco-cat- tempo straordinario di missionarietà. tolici, beatificati in occasione del viaggio apostolico in Ro- «Celebrare questo mese – ha esortato il Pontefice – ci mania, testimoni della libertà e della misericordia che ven- aiuterà a ritrovare il senso missionario della nostra adesione gono dal Vangelo. «Uno di questi, Mons. Iuliu Hossu, du- di fede a Gesù Cristo. Ciascuno di noi infatti è una missione rante la prigionia scrisse: “Dio ci ha mandato in queste te- nel mondo perché nebre della sofferen- frutto dell’amore di za per dare il perdo- Dio e nel Battesimo no e pregare per la ci è data l’originaria conversione di tut- paternità e la vera ti”» (Udienza gene- maternità: “Non può rale, 5 giugno). avere Dio come Pa- In occasione del dre chi non ha la convegno sul tema Chiesa come madre” “Yes to life!” il Pon- (San Cipriano). tefice ha riaffrontato Così, nella pater- con forza la questio- nità di Dio e nella ne aborto, afferman- maternità della Chie- do che «la vita uma- sa si radica la nostra na è sacra e inviola- missione» (Messag- bile e l’utilizzo della gio per la giornata diagnosi prenatale missionaria mondiale 2019). Ricordando poi le parole di per finalità selettive» è «l’espressione di una disumana Benedetto VI: «Il Verbo di Dio, facendosi carne in Gesù mentalità eugenetica, che sottrae alle famiglie la possibilità Cristo, si fece anche storia e cultura», il Santo Padre ha sot- di accogliere, abbracciare e amare i loro bambini più debo- tolineato come ciò sia possibile solo grazie all’azione dello li». Infatti «quel bambino resterà nella loro vita per sempre. Spirito Santo che «come fiume d’acqua viva, scaturendo dal Ed essi lo avranno potuto amare. Tante volte, quelle poche grembo di Gesù, dal suo fianco trafitto dalla lancia, lava e ore in cui una mamma può cullare il suo bambino lasciano feconda la Chiesa, mistica sposa rappresentata da Maria, una traccia nel cuore di quella donna, che non lo dimentica nuova Eva, ai piedi della croce» (Messa vigilare di Penteco- mai» (25 maggio). ste, 8 giugno). Ha ribadito poi come questo non sia un problema anzitut- D’altronde è proprio lo «Spirito Santo che inaugura il to religioso ma umano, e termina raccontando la storia di tempo dell’evangelizzazione» (Udienza generale, 29 mag- una ragazzina di 15 anni down che è rimasta incinta e i ge- gio). E come ha fatto notare il Papa iniziando il ciclo di ca- nitori erano andati dal giudice per farla abortire. «Il giudice techesi dedicato agli Atti degli Apostoli, «i protagonisti» del le chiese: “Ma tu sai cosa ti succede?”. “Sì, sono malata”. tempo della Chiesa «sono proprio una “coppia” vivace ed “Ah, e com’è la tua malattia?”. “Mi hanno detto che ho efficace: la Parola e lo Spirito» (29 maggio). dentro un animale che mi mangia lo stomaco, e per questo «San Luca ci dice infatti che la parola umana diventa ef- devono fare un intervento”. “No… tu non hai un verme che ficace non grazie alla retorica, che è l’arte del bel parlare, ti mangia lo stomaco. Tu sai cos’hai lì? Un bambino!”. E la ma grazie allo Spirito Santo, che è la dýnamis di Dio, che ragazza down ha fatto: “Oh, che bello!”. Il giudice non ha ha il potere di purificare la parola, di renderla apportatrice autorizzato l’aborto. È nata una bambina. È cresciuta, è di- di vita» (29 maggio). ventata avvocato, e dal momento che ha conosciuto la sua Per questo «la prima motivazione per evangelizzare è l’a- storia, ogni giorno del suo compleanno chiamava il giudice more di Gesù che abbiamo ricevuto, l’esperienza di essere per ringraziarlo per il dono della nascita» (25 maggio). salvati da Lui che ci spinge ad amarlo sempre di più. Perciò è urgente recuperare uno spirito contemplativo!» (Al Capi- Monache dell’Adorazione eucaristica - Pietrarubbia
MONTEFELTRO 5 VITA DELLA DIOCESI IN ASCOLTO DEL VESCOVO ANDREA “ NEL PIENO SPLENDORE DELLA PASQUA ” LA CHIESA. LA SCUOLA. LO SPORT «Siamo nel pieno splendore della Pasqua: in ogni angolo della un binomio fecondo», riscontra mons. Turazzi. «Mi sento tra ami- Diocesi è risuonato l’annuncio della risurrezione con maggiore ci, anzitutto per la mia antica passione per il calcio, poi per i valori consapevolezza e con fede rinnovata in Colui che fa nuove tutte le dello sport ai quali tutti teniamo, valori che mi piace chiamare con cose… Anche grazie a voi!» (Lettera di invito all’Assemblea dio- il loro nome: lealtà, coraggio, sacrificio, accoglienza dell’altro co- cesana di verifica, 18 maggio 2019). Con queste parole il Vescovo me concorrente e mai come nemico…»: saluta così il Vescovo gli Andrea si è rivolto a presbiteri, diaconi, religiose e religiosi, mem- invitati al Gala di Inaugurazione. E prosegue: «Il mio incoraggia- bri dei Consigli parrocchiali, catechisti, operatori pastorali e fedeli mento va soprattutto verso coloro che fanno lo sport per lo sport tutti della Diocesi di San Marino-Montefeltro in occasione dell’As- (salute, agonismo, amicizia), fuori sia da improbabili sogni di glo- semblea diocesana di verifica di fine anno che si è tenuta a Penna- ria, sia da vantaggi economici» (Messaggio al Gala di inaugura- billi, centro Diocesi, la vigilia di Pentecoste (8 giugno). zione degli Europei di Calcio Under 21, Teatro Titano RSM, La “giornata di verifica”, impron- 20 giugno 2019). tata fin dalla sua prima edizione (2015) al “Magnificat”, cioè al ren- C’è una novità nella scuola sam- dimento di grazie al Signore «che è marinese: scaturisce dall’applicazio- stato presente nelle nostre comunità, ne del recente Accordo tra Repub- ci ha sorretto nelle fatiche, ci ha ac- blica di San Marino e Santa Sede compagnato nella via della testimo- per l’Insegnamento della Religione nianza», quest’anno si è arricchita Cattolica nelle scuole di ogni ordine della riflessione e del confronto su e grado: un rilancio dell’Insegna- cinque aree tematiche molto concre- mento di Religione Cattolica (IRC), te: la realtà dei Consigli parrocchiali con programmi rinnovati, nuove (sinodalità e discernimento); la pro- mete e attenzione alle nuove sfide. posta di itinerari formativi (soprat- Per chi sceglie di non avvalersi tutto per gli adulti); la parrocchia dell’IRC, dal prossimo anno scola- come “grembo” (generatività della stico è data la possibilità di un’ora parrocchia); la celebrazione della alternativa per rispondere alle esi- Pasqua e della Pasqua settimanale (i passi compiuti); esperienze in genze di una società pluralista. «È riduttivo presentare l’Accordo libertà sul cammino dell’anno. Dunque, un «momento di Cenacolo: semplicemente come introduzione di un’ora di lezione alternativa condivisione, franchezza, fraternità» che si è prolungato nella cena, – spiega mons. Turazzi –; tutti, indipendentemente dal Credo pro- mettendo in condivisione i «cinque pani e due pesci» che ciascuno fessato, o non professato, devono essere messi in condizione di ca- ha portato, e nella grande invocazione allo Spirito Santo sulla pire ed apprezzare la dimensione religiosa dell’umano, insieme agli Chiesa diocesana. «Momenti come questi ci fanno sentire Chiesa splendori delle sue creazioni musicali, artistiche, giuridiche, sociali, – unita e in cammino – a servizio della nostra gente» – confida comprese le sue fragilità e patologie, sempre possibili». «Non è ca- mons. Andrea al termine della celebrazione. techismo (insegnamento dentro un cammino di fede all’interno del- Con questo spirito di servizio alla sua gente, durante l’omelia te- la comunità cristiana) – precisa il Vescovo rivolgendosi alle fami- nuta alla celebrazione del Corpus Domini a San Marino, il Vesco- glie degli studenti di San Marino – ma incontro con la grande tradi- vo ha voluto dire una parola di orientamento per questi «anni dif- zione spirituale, storica, artistica del nostro popolo». «L’IRC – con- ficili, segnati da una crisi economica progressiva e da un’esposi- clude – risponde all’esigenza che i ragazzi e i giovani hanno, parti- zione mediatica che imbruttisce il volto del Paese, caratterizzata da colarmente oggi, di allargare il cuore sulla misura di valori spiritua- una litigiosità e conflittualità interna profondamente divisiva sul li e di un umanesimo aperto all’Assoluto» (Lettera alle famiglie e piano sociale»: «Al di là di appartenenze o schieramenti politici la agli studenti della Repubblica di San Marino, 7 giugno 2019). Chiesa è disponibile al confronto, chiara nella sostanza delle cose, a partire dal terreno comune della ragionevolezza e di un umanesi- Ormai è diventata tradizione: è la “Giornata diocesana dei gio- mo basato su valori permanenti (perché si fondano sull’uomo, che vani consacrati”, di quanti sono partiti da questa Diocesi per lavo- è sempre il medesimo)». «Non vorrei che si dicesse che la Chiesa rare nella «vigna del Signore» e di quanti sono venuti qui da altro- ha taciuto – precisa –, che è stata timida nella difesa della vita. Sia- ve. Alcuni di questi giovani sono ancora in formazione, altri muo- mo di quelli che, non importa se minoranza in Europa e persino in vono i primi passi nel servizio e nell’impegno di preghiera e pasto- Repubblica, non si rassegnano alle legislazioni contro la vita. Vo- rale. Sabato 15 giugno a Pennabilli c’erano circa 35 giovani consa- gliamo essere quelli del “pane di vita”» (Omelia nella Celebrazio- crati. Al vederli uniti e pieni di gioia «Veniva da dire: “Signore, ne Eucaristica del Corpus Domini, Basilica del Santo Marino, 20 ma tu ci sei proprio!”»: così il Vescovo Andrea agli anniversari di giugno 2019). professione religiosa delle suore Maestre Pie dell’Addolorata. «Non dobbiamo mai dimenticare – ribadisce – che ogni consacrato, In questo inizio d’estate la Repubblica di San Marino è stata se- ma anche ogni battezzato, è una prova della esistenza di Dio, un de della Fase Finale degli Europei di Calcio Under 21. Un’occasio- Dio che è vivo, che seduce». ne di incontro tra nazioni nel segno della pace: «Sport e pace sono Paola Galvani
MONTEFELTRO 6 CARITAS DIOCESANA UN INCONTRO, UN DISCORSO... E UN AUGURIO DI BUONA ESTATE di don Carlo Giuseppe Adesso* Cari amici, come annunciavo il mese nomica ma anche sociale e relazionale, na-Durazzo sta a con- scorso, in occasione del Convegno cui con gli strumenti del welfare non si fermare quanto que- Diocesano, l’Ecc.ma Reggenza di San riesce a far fronte, rendono ancor più sto impegno a fianco dei più fragili e Marino, concedeva un’udienza ufficiale importante e significativa. Così come più bisognosi si spinga ben oltre i con- alla nostra Caritas e agli Ospiti inter- l’impegno formativo, ancor più prezio- fini dei nostri Stati, diventando occa- nazionali – il Direttore di Caritas Ser- so oggi, allorquando per un senso dif- sione per costruire ponti e per rafforza- bia e il Direttore di Caritas Tirana-Du- fuso di insicurezza e paura rischiamo di re legami di fraterna amicizia e di col- razzo – che hanno impreziosito il Con- chiuderci nell’orizzonte della nostra laborazione tra persone e popoli di di- vegno del 28 aprile scorso. In tale oc- quotidianità, di un egoismo e di un’in- versi paesi. casione i Capitani Reggenti indirizza- differenza che danno per scontata e in- Il vostro invito ad operare per la giu- vano alla nostra Caritas parole elogia- sovvertibile la povertà. stizia e per il rispetto della dignità di tive che ci piace condividere con voi. La nostra comunità, le Istituzioni tut- ogni essere umano, a superare muri e Prima di procedere con la lettura, mi te debbono a Voi grande riconoscenza barriere per ritrovare quello spirito uni- sia permesso salutarvi ed augurarvi per l’opera svolta anche in Repubblica, tario che ha contribuito nel secolo scor- sinceramente una serena estate... spe- per la vicinanza e il sostegno che i vo- so a portare pace e benessere nel nostro riamo non troppo estenuante e afosa. stri volontari ogni giorno, con grande continente rappresenta un prezioso mes- Grazie a tutti! generosità e discrezione, portano alle saggio di fiducia e speranza e, di certo, famiglie e alle persone più bisognose. rappresenta per il nostro Stato un’ulte- sac. Carlo Giuseppe Adesso Intervento degli ecc.mi reggenti in occasione dell’Udienza alla Caritas di San Marino-Montefeltro San Marino, 27 aprile 2019/1718 d.F.R. Siamo particolarmente lieti di riceve- re in udienza il Direttore e i rappresen- tanti della Caritas di San Marino-Mon- tefeltro unitamente ai Direttori di Cari- tas Serbia e Caritas Tirana-Durazzo, ai quali porgiamo anche un cordiale ben- venuto in Repubblica. Questo gradito incontro si svolge in prossimità del quattordicesimo Conve- La Caritas San Marino-Montefeltro ricevuta dai Capitani Reggenti. gno diocesano, un importante momento L’incontro in occasione del XIV Convegno Diocesano presso la Sala Montelupo di Domagnano di riflessione sull’impegno profuso dal- la Caritas nel territorio di San Marino e Ma a voi dobbiamo profonda gratitu- riore stimolo ad impegnarsi, nel conte- del Montefeltro. dine anche per l’esemplare testimo- sto delle nazioni, per l’affermazione di La vostra attività rappresenta una nianza di ascolto e di disponibilità nei valori che sono particolarmente cari forte testimonianza di carità, un’atten- confronti dell’altro, così importante per anche a tutti i Sammarinesi. zione agli ultimi che le dif- affermare nelle nostre comunità una Con questo spirito, unitamente alla ficoltà del momento, la coscienza solidale e la volontà di impe- nostra riconoscenza e al nostro inco- presenza di nuove si- gnarsi, concretamente, anche con pic- raggiamento a proseguire nella vostra tuazioni di indigenza coli e semplici gesti, per uno sviluppo preziosa opera, formuliamo il nostro e di emarginazione – più giusto e sostenibile. La presenza più sentito augurio di un buon lavoro. e spesso non solo eco- dei Direttori di Caritas Serbia e di Tira- * Direttore della Caritas Diocesana
MONTEFELTRO 7 LA TERZA LUGLIO-AGOSTO: LA MIETITURA di suor Maria Gloria Riva* Il caldo, il sole, l’aria pesante gravano sul destra nascosta fra gli alberi, e due a sinistra, lo sport del sangue del paesaggio. Bruegel vuole rappresentare i dolcemente adagiate fra gli alberi e le colli- gallo, gioco piuttosto mesi estivi (in particolare agosto), quando ne. Esse si contrappongono al castello, che sadico dove un gallo, legato e con possibilità ogni movimento è faticoso e il lavoro nei posto nel paesaggio dietro al carro di fieno, ridotta di movimento, viene sistematicamente campi arduo. ne assimila il cromatismo. colpito con pietre mentre cerca di fuggire. Il Bellezza e modernità sono le caratteristi- Nel giorno ultimo del giudizio tutto si fer- gioco simboleggia l’accanimento dell’uomo che di quest’opera che si distacca totalmente merà e resteranno solo i gesti degli angeli contro l’uomo e contro le verità divine, in dall’iconografia precedente sul medesimo te- mandati a vagliare le anime come il grano. particolare la risurrezione della quale il gallo ma. La maggior parte degli studiosi designa Chi si è nutrito dell’albero del peccato, il è simbolo. Dalla parte opposta, invece, uomi- questo dipinto come il prototipo della pittura melo, avrà bisogno di trovar riparo sotto un ni trovano sollievo bagnandosi nel laghetto, moderna e denuncia l’assenza di riferimenti altro albero, quello dell’Incarnazione. Il ri- un rimando al battesimo che ci purifica dalle religiosi a favore di un’attenzione disincan- poso sotto l’albero del pero è, infatti, pieno antiche attività ludiche peccaminose per re- tata alle attività umane. Può essere. Una tale di rimandi simbolici. stituirci alla grazia. I mesi della calura, con i posizione entra però in contrasto con il resto della produzione bruegeliana dei mesi dove, se da un lato il senso religioso è camuffato in scene apparentemente quotidiane, dall’al- tro un monito o un intento didattico-morale continua ad essere presente nell’intento dell’artista. Una serie di contrasti contribuisce a crea- re la sensazione statica e faticosa della calu- ra estiva. Nel lato sinistra della tela, contadi- ni sono impegnati nella mietitura. È la scena che dà il titolo all’opera. I mietitori, come le donne che raccolgono i covoni, sono colti mentre operano con movimenti lenti e affati- cati; la loro attività, sia pure rallentata, con- trasta con un paesaggio immobile e mono- cromatico che esaspera, appunto, la fatica. Il lato destro, invece, più cromaticamente viva- ce, vede in primo piano uomini e donne pressoché immobili, come vinti dalla stan- chezza e abbandonati al sollievo della fortui- ta frescura. Stanno consumando un pasto, ma i gesti paiono bloccati in un «fermo im- magine» eterno. Sotto l’albero centrale – un pero – un contadino riposa anticipando uno dei temi dell’albero della Cuccagna, opera Pieter Bruegel il vecchio, La mietitura, 1565 (119 x 162 cm), olio su tavola, dello stesso Bruegel. Metropolitan Museum of Art, New York (NY) È proprio quest’uomo a offrirci la chiave di lettura di tutta l’opera. Mi piace leggere Il pero è un antico simbolo mariano: i ritmi rallentati e la temperatura infuocata, questa figura come una sorta di psicopompo suoi fiori bianchissimi simboleggiano la ver- suggeriscono a Bruegel la meditazione sulla che ci permette di passare da questo mondo ginità della Madonna, mentre i suoi frutti, fine di tutte le cose e la necessità di trovare all’altro. Il suo sonno è simbolo, infatti, del così facilmente assimilabili nella forma al ristoro e nutrimento nei luoghi santi, che per- sonno eterno. Anche il sentiero che taglia a corpo femminile quando è gravido, sono mangono freschi nell’ora della siccità, così metà il campo di grano segna una divisione simbolo di fecondità. Anche il panno bianco come azzurri e ombrosi sono i tetti delle due e quindi un passaggio fra due poli, due rive indica il parto miracoloso della Vergine Ma- chiese nel paesaggio. (questo mondo e l’altro). Un uomo sta dre, avvenuto senza spargimento di sangue. Il senso recondito del dipinto sembra dun- uscendo dal sentiero e si dirige proprio verso Così, i contadini che mangiano sotto il pero que efficacemente rappresentato da un famo- il contadino addormentato. Sappiamo che in rappresentano quanti si sono nutriti del cibo so testo del profeta Geremia (17,5-8): «Ma- tutta la scrittura, ma particolarmente nell’A- del Messia, ovvero della sua Incarnazione. ledetto l’uomo che confida nell’uomo, che pocalisse, la mietitura e la raccolta del grano Un antico adagio recita così: al contadino pone nella carne il suo sostegno e dal Si- sono messe in relazione al giudizio finale. non far sapere quanto è buono il formaggio gnore si allontana il suo cuore. Egli sarà Gli alberi in evidenza, poi sono due. Uno con le pere. Proprio di questo si nutre il come un tamerisco nella steppa, quando vie- in primo piano, come abbiamo già notato, è gruppo a riposo, un cibo succulento e sem- ne il bene non lo vede; dimorerà in luoghi un pero. Lo riconosciamo anche per il fatto plice insieme, rimando a quella promessa aridi nel deserto, in una terra di salsedine, che la donna di spalle tiene alcune pere sul messianica in cui vino e latte saranno di- dove nessuno può vivere. Benedetto l’uomo panno bianco e altri contadini le stanno con- spensati gratuitamente. che confida nel Signore e il Signore è sua fi- sumando con del formaggio. Il secondo al- L’albero del melo, invece, sta solitario. ducia. Egli è come un albero piantato lungo bero è sullo sfondo, più nascosto. Un conta- Un uomo è colto nell’atto di rubare mele dai l’acqua, verso la corrente stende le radici; dino lo sta scuotendo perché possa regalare i suoi rami, un altro le sta raccogliendo fretto- non teme quando viene il caldo, le sue foglie suoi frutti agli affamati. Si tratta di un melo. losamente da terra. Due gesti furtivi che, con rimangono verdi; nell’anno della siccità non Se i tronchi dei due alberi si fondono con la solitudine, rimandano all’esperienza del intristisce, non smette di produrre i suoi il paesaggio giallo, le chiome si confondono peccato. Anche le scene sullo sfondo mostra- frutti». con la radura verdeggiante, all’interno della no il destino dell’uomo e l’esito dell’ultimo * Monache dell’Adorazione Eucaristica quale scorgiamo due piccole chiese: una a giorno. Un gruppo di bambini pratica, infatti, Pietrarubbia
MONTEFELTRO 8 PASTORALE SCOLASTICA Entra in vigore a partire dall’anno scolastico 2019/2020 l’Accordo tra la Santa Sede e la Repubblica di San Marino riguardante l’Insegnamento della Religione Cattolica (IRC) nelle scuole pubbliche di ogni ordine e grado. La novità interessa non solo l’organizzazione scolastica, ma coinvolge migliaia di famiglie che dovranno effettuare responsabilmente la scelta se avvalersi o non avvalersi dell’IRC. Ai non avvalentesi viene offerto un percorso alternativo. È importante il riconoscimento bilaterale dello status dell’IRC e della sua dignità formativa e culturale nel quadro delle finalità della scuola. Offriamo ai lettori il testo dell’Accordo e la lettera del Vescovo di San Marino-Montefeltro, mons. Andrea Turazzi, a tutte le famiglie e agli tudenti della Repubblica. Il nostro mensile seguirà con attenzione gli sviluppi di questo nuovo ordinamento e riferirà le eventuali riflessioni sull’argomento. Accordo tra la Repubblica di San Marino e la Santa Sede per l’Insegnamento della Religione Cattolica nelle Scuole Pubbliche In obbedienza allo spirito di collaborazio- – constatato che l’insegnamento della Art. 2 ne nelle materie di comune interesse, che Religione cattolica contribuisce al per- La frequenza dell’insegnamento della Re- ha ispirato l’Accordo del 2 aprile 1992, seguimento delle finalità proprie della ligione negli Istituti scolastici pubblici di- scuola, che è chiamata a favorire negli – facendo riferimento, per la Santa Sede, pende dalla dichiarazione dell’interessato alunni l’attitudine al confronto, alla tol- ai documenti del Concilio Ecumenico quando ne abbia la capacità legale oppure leranza, al dialogo e alla convivenza Vaticano II e alle prescrizioni del Dirit- dei suoi genitori o del suo rappresentante democratica; to Canonico e, per la Repubblica di San legale. In ogni caso, la scelta di avvalersi – tenendo presente il diritto dei genitori o no dell’insegnamento della Religione Marino, alla Dichiarazione dei Diritti di scegliere il genere di istruzione da dei cittadini e dei Principi Fondamenta- non è motivo di discriminazione. impartire ai loro figli; li dell’Ordinamento Sammarinese; – fermo restando quanto è stabilito nelle Art. 3 – richiamandosi ai principi internazional- Note Diplomatiche Reversali, scambia- mente riconosciuti sulla libertà di pen- te tra la Repubblica di San marino e la Con successiva Intesa tra le competenti siero, coscienza e religione; Santa Sede il 2 aprile 1992, Autorità scolastiche e l’Ordinario del luo- – considerando che i principi della Reli- go, verranno determinati: gione cattolica fanno parte del patrimo- hanno convenuto sulla opportunità di ad- nio storico, culturale e sociale del Po- divenire al presente Accordo: 1) I programmi dell’insegnamento della polo sammarinese, e hanno contribuito Religione cattolica per i diversi ordini a forgiarne l’identità; Art. 1 e gradi delle scuole pubbliche; – riconoscendo il valore della cultura re- La Repubblica di San Marino, nel quadro 2) Le modalità di organizzazione di tale ligiosa nel processo educativo globale delle finalità della scuola, assicura l’inse- insegnamento, anche in relazione alla della persona umana; gnamento della Religione cattolica nelle collaborazione nel quadro degli orari – valutando che l’istruzione religiosa ri- scuole pubbliche di ogni ordine e grado, delle lezioni; sulta essere determinante per la com- non universitarie. prensione del fatto religioso e per l’in- All’insegnamento della Religione saranno 3) I criteri per la scelta dei libri di testo; terpretazione di produzioni culturali ed riconosciuti uno «status» e una dignità 4) I profili della qualificazione professio- opere artistiche riferite alla fede ed al formativa e culturale pari a quello delle nale degli Insegnanti e le disposizioni sacro; altre discipline curricolari. per il loro reperimento. Art. 4 Il presente Accordo entrerà in vigore al momento della reciproca notificazione dell’avvenuto adempimento delle forma- lità previste dai rispettivi ordinamenti isti- tuzionali. La data rilevante sarà il giorno in cui è ricevuta l’ultima notifica. Fatto il 26 giugno 2018 a San Marino in due copie originali, in italiano, tutti i testi facenti ugualmente fede. Per la Repubblica di San Marino nicola renzi Segretario di Stato per gli Affari Esteri Per la Santa Sede emil Paul Tscherrig Nunzio Apostolico
MONTEFELTRO 10 PASTORALE SOCIALE 14ª GIORNATA NAZIONALE PER LA CUSTODIA DEL CREATO COLTIVARE LA BIODIVERSITÀ di Gian Luigi Giorgetti* Quest’anno al centro del messaggio pianeta in molteplici forme e varietà, sulla sua biodiver- dei vescovi per la Giornata per la Cu- una meraviglia che riempie di gratitudi- sità per le forme di stodia del Creato, che si celebrerà il ne e che trova rispondenza nelle parole sviluppo basate sullo sfruttamento 1° settembre prossimo, vi è la riflessione del Salmo: “Quante sono le tue opere, dell’ambiente, che ignorano la sua fra- sulla preziosità e fragilità della biodiver- Signore! Le hai fatte tutte con saggez- gilità e il suo essere fondamentale per la sità del nostro pianeta, tema che sarà za; la terra è piena delle tue creature” vita umana. La risposta alla domanda trattato nel corso del Sinodo di ottobre (Sal 104, 24). “Che cosa fare?” ci è indicata da Papa dedicato alla Regione Panamazzonica. I vescovi ricordano però che lo stesso Francesco: “siamo chiamati a diventare I vescovi invitano prima di tutto ad sguardo verso il creato deve essere an- gli strumenti di Dio Padre, perché il no- uno sguardo contemplativo sul grande che preoccupato, perché consapevole stro pianeta sia quello che Egli ha so- miracolo della vita, che si è evoluta sul della minaccia che grava sul pianeta e gnato nel crearlo e risponda al suo pro- getto di pace bellezza e pienezza” (LS n. 53). È necessaria dunque una conversione che ci renda custodi della terra e della biodiversità che la abita attraverso scel- te ed azioni concrete: favorendo le pra- tiche di coltivazione che rendono possi- bile la fertilità della terra senza modifi- carne l’equilibrio, utilizzando tecnolo- gie orientate a valorizzare il biologico, favorendo le istituzioni di formazione e di ricerca che studiano la biodiversità e operano per la conservazione di specie vegetali e animali, opponendosi alle pratiche che degradano e distruggono la biodiversità a partire dal mutamento cli- matico. I vescovi chiedono che ogni comu- nità si impegni nel discernimento e nel- la riflessione per riconoscere le realtà più preziose dal un punto di vista am- bientale e culturale del proprio territo- rio, identificando le minacce e contri- buendo alla loro eliminazione per la promozione della custodia della casa comune. Il creato attende che finalmente gli esseri umani manifestino la loro realtà profonda di figli, anche in comporta- menti di amore e di cura per la ricchez- za della vita. La diocesi celebrerà la Giornata per la Custodia del Creato domenica 1° settembre alle ore 10.00 con una s. Messa presieduta dal Vescovo An- drea nella splendida cornice naturale del lago di Andreuccio (soanne). ** Responsabile Ufficio per la Pastorale Sociale e del Lavoro
MONTEFELTRO 11 GIORNATA GIOVANI CONSACRATI Si sono ritrovate le varie vocazioni che il Signore ha suscitato nella nostra Diocesi GIORNATA DEI GIOVANI CONSACRATI Una trentina di giovani consacrati si sono ritrovati a Pennabilli il 15 giugno per uno degli appuntamenti diventati fissi: l’in- contro di tutti i giovani che hanno deciso di dedicare la vita a Cristo, proveniente dalla nostra diocesi o partiti dalle nostre terre per annunciare il vangelo in altre chiese locali. La giorna- ta è iniziata con una tavola rotonda dove Mons. Elio Ciccioni, Vicario Generale, Mons. Mansueto Fabbri e Suor Maria Gloria Riva hanno affrontato il tema “Il volto spirituale del Montefel- tro: tra storia e profezia”. Mons. Ciccioni ha elencato alcune delle particolarità spirituali, come la devozione mariana e fran- cescana diffusa nella nostra terra, come anche lo slancio mis- sionario di molti nostri concittadini; Mons. Fabbri ha fatto un excursus storico sul laicato, sulle congregazioni presenti da molti secoli nel territorio per garantire la partecipazione di tutti i fedeli alla vita della Chiesa; infine Sr. Maria Gloria ha illu- strato, tramite le opere artistiche diocesane, come si incarnava- no gli ideali evangelici nel nostro popolo. La giornata si è conclusa con la celebrazione eucaristica pre- Dopo questo incontro, tutti noi siamo scesi per prendere parte sieduta dal Vescovo nella Cappella del seminario. È stata una alla manifestazione “Artisti in Piazza”, che da anni si svolge a gioiosa occasione, perché ha permesso a tutti noi di ritrovarci, Pennabilli e davanti alle persone presenti alcuni di noi, come cosa che non capita molto spesso, di rinnovarci nel guardare le Padre Elia di Carpegna, le suore Benedettine della Divina Vo- varie vocazioni che il Signore ha suscitato nella nostra terra. lontà di Talamello e le suore Adoratrici, si sono esibiti con Anche l’aspetto culturale è stato molto apprezzato, infatti per pezzi musicali. molti che vengono da fuori è stata occasione per conoscere la storia e la fede del luogo. A seguire si è svolto il pranzo, dopo il quale abbiamo voluto Ringraziamo il vescovo e il centro diocesano vocazioni per condividere qualche aspetto interessante della giornata e cosa ci averci permesso, ancora una volta, di ritrovarci e testimoniare aveva colpito, soprattutto ascoltando i racconti che Mons. Man- la nostra fede. sueto ha fatto dei suoi primi anni di seminario e sacerdozio. don luca Bernardi
MONTEFELTRO 12 DIALOGO TRA LE RELIGIONI UN INCONTRO INTERRELIGIOSO NELLA NOSTRA DIOCESI Tra le novità che il Concilio Vaticano II ha apportato alla nostra Chiesa c’è, sicu- ramente, la ricerca del confronto e del dialogo con i diversi credo. Unitatis re- dintegratio (1964) e Nostra aetate (1965) sono i documenti-simbolo di tale apertu- ra, rivolgendosi alle fedi cristiane non cattoliche, l’una, alle religioni non cristia- ne, l’altra. Due scritti che hanno precorso i tempi, essendo quanto mai attuali in re- lazione alla realtà multiculturale che stia- mo vivendo. La Nostra aetate, in particolare, parla di una Chiesa che «esorta i suoi figli af- finché, con prudenza e carità, per mezzo del dialogo e la collaborazione con i se- guaci delle altre religioni, rendendo testi- monianza alla fede e alla vita cristiana, ri- conoscano, conservino e facciano progre- dire i beni spirituali e morali, come pure i valori socio-culturali che si trovano pres- so di loro» (858). L’incontro che è avve- nuto in Diocesi lo scorso 17 maggio, si è realizzato proprio in linea con tale esorta- zione. In questa data infatti, il 26° Patriar- toscritta quale docente rappresentante della cattolicità auspicata dal Concilio. ca dell’associazione buddhista Honmon l’ISSR Interdiocesano “A. Marvelli” e il L’incontro è proseguito con l’inaugura- Butsuryu Shu di Kyoto, Rev. Nichiryo Corso di Alta Formazione in Dialogo In- zione della mostra dal titolo “Nagasaky Takasu, ha fatto visita per la seconda vol- terreligioso e Relazioni Internazionali. beyond from San Marino”. ta alla Repubblica di San Marino. Dopo che il Rev. Takasu si è presentato Inaugurata a Kyoto nel 2015 in occa- È stato accolto presso il Palazzo Pub- personalmente a ciascuno di noi, ci siamo sione del 70° anniversario della fine della blico dai Capitani Reggenti – Nicola Sel- raccolti tutti nella sala principale del Pa- Guerra Mondiale, tale mostra è stata pro- va e Michele Muratori, oltre che dal Se- lazzo dove per sfondo emerge una evoca- posta nuovamente nella Repubblica a di- gretario di Stato per l’Istruzione e la Cul- tiva, luminosa immagine di San Marino mostrazione della vicinanza sammarinese tura Marco Podeschi – assieme ad un nu- che sovrasta l’assemblea. Abbiamo, quin- con l’associazione buddhista e il popolo trito gruppo di fedeli che lo ha seguito dal di, assistito all’atteso momento di con- giapponese. «Spero con tutto il cuore che lontano Giappone. Per l’occasione anche fronto tra il Patriarca e i Capitani Reg- San Marino, Repubblica di pace e libertà, il nostro Vescovo è stato invitato, quale genti, e al cordiale e festoso saluto al no- e il Giappone, unico Paese vittima dell’a- massimo esponente della religiosità loca- stro Vescovo. tomica, possano continuare ad approfon- le, con una piccola delegazione: la segre- A ricordo dell’incontro, che non ha vo- dire i loro legami e continuare assieme a taria Paola Galvani; Parrado don Rousbell luto essere solamente un’occasione istitu- contribuire alla pace nel mondo». È quel- come responsabile diocesano del Centro zionale, Mons. Turazzi ha donato al Rev. lo che il Rev. Takasu si auspica per il fu- missionario e dell’Ufficio per l’Ecumeni- Takasu un libro che traccia la spiritualità turo; noi siamo certi che questi propositi smo e il Dialogo interreligioso; don Gior- di luoghi significativi della Repubblica e e questo bell’incontro avranno un seguito gio Bellucci, che ha operato come salesia- un’icona del Cristo, proprio a testimonia- sicuramente positivo. no in Giappone più di vent’anni, e la sot- re quell’apertura al dialogo nell’identità elena cecchi ACQUISTO SPAZI PUBBLICITARI SUL MONTEFELTRO Per richiesta inserzioni e informazioni: ufficio.stampa@diocesi-sanmarino-montefeltro.it loris.tonini@ diocesi-sanmarino-montefeltro.it Le inserzioni pubblicitarie saranno accettate ad insindacabile giudizio della Direzione del Giornale
MONTEFELTRO 13 OTTO PER MILLE
MONTEFELTRO 14 ORDINAZIONE PRESBITERALE DON LUCA BERNARDI: Sarò un sacerdote totalmente dedito a Cristo nel suo popolo È un anno che mi trovo inserito in una parrocchia, a Dogana di San Marino, dove ho prestato il mio servizio diaconale e ho passato l’ultimo anno prima della mia ordinazione sacerdotale. È stato sicuramente particolare: catapultato dalla realtà del seminario di Ferrara in una parrocchia, vivendoci dentro. Prima avevo avuto modo di vivere la parrocchia solo durante i fine settimana, dove c’è sempre da fare per incontri, attività, catechi- smi e ovviamente messe, oppure quando ero ragazzo durante il catechismo o i giochi della parrocchia. Perciò il cambio di vita è stato entusiasmante da una parte ma anche faticoso, perché era finito il tempo del solo studio e di una vita regolata da superiori del seminario: ora ero io che dovevo gestire la mia giornata, ov- viamente cercando di organizzarmi col mio parroco, il quale co- munque mi ha lasciato molta libertà. Sarebbe lungo raccontare cosa ha caratterizzato questo anno, ma piuttosto preferisco riferire il cammino svolto in vista della mia ordinazione. Subito dopo l’ordinazione diaconale i primi mesi sono passati in una grande gioia: l’aver ricevuto il primo gradino dell’ordine mi aveva molto rallegrato dopo tutti gli anni di attesa in semi- nario. Devo ammettere che mi faceva molto felice lavorare in una parrocchia come diacono; ero lieto di poter andare a trovare gli ammalati, portando la comunione, oppure preparare gli in- contri o le catechesi per i gruppi scout o Acr. Eppure il sacerdo- zio premeva, faceva capolino dopo ogni richiesta di confessio- ne, che ovviamente non potevo amministrare, ma soprattutto nel guardare al sacrificio eucaristico, al quale desideravo unirmi an- cora di più, perché lì c’è Cristo. Insomma, vedevo la necessità della Chiesa di poter avere un altro sacerdote totalmente dedito a Cristo nel suo popolo. Come effettivamente si concretizzerà questo non lo so anco- ra, perché sono tanti i bisogni della Chiesa e della nostra dioce- si, eppure al solo pensiero di poter amministrare il sacramento della confessione o di poter finalmente celebrare i sacrificio eu- caristico, di poter dirigere le anime o in qualche modo fare del bene, la gioia sembra tracimare. D’altra parte incomincio ad intuire quale responsabilità deve essere assumersi tale ministero, infatti questi mesi estivi sono dedicati alla preghiera e al riposo, perché possa essere in grado di affrontare decentemente il passo che mi attende. Per questo chiedo, come sto facendo con tutti, preghiera per ac- compagnarmi in questo tempo così bello ma anche così intenso. A partire da ciò che se ne dice nell’Antico Testamento, il sa- cerdote ha il compito di insegnare tutto quanto riguarda il diritto e la legge di Dio (cfr. Ger 18,18; Ez 7,26), di benedire nel nome di Dio (cfr. Dt 21,5), di offrire sacrifici sull’altare di Dio (cfr. Dt 26,1-11). Nel Nuovo Testamento si parla del compito sacerdotale come definito dalla funzione di testimoniare e sacri- ficare o, più in generale, d’esser dedicato alla parola ed al culto (cfr. 1Pt 2,5.9). Ciò che appare con chiarezza è in sostanza il compito sacerdotale di mediazione, mediazione che, nel ministe- ro della parola, è di natura per così dire discendente, cioè da Dio all’uomo; mentre nell’esercizio del culto si propone come media- zione ascendente, cioè dall’uomo a Dio. L’esercizio di questa
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