Piano di raccolta e gestione dei rifiuti prodotti dalle navi - PORTO DI CIVITAVECCHIA (art.5 D.lgs. 24.06.2003 n.182) Adeguamento n.5
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Piano di raccolta e gestione dei rifiuti prodotti dalle navi (art.5 D.lgs. 24.06.2003 n.182) PORTO DI CIVITAVECCHIA Adeguamento n.5 1 di 85
PREMESSA Il presente Piano disciplina, nel porto di Civitavecchia, la raccolta dei rifiuti prodotti dalle navi, esso è stato adottato in forza dell’art.5 del D.lgs. 24.06.2003, n.182 (Attuazione della Direttiva 2000/59/CE relativa agli impianti portuali di raccolta per i rifiuti prodotti dalle navi ed i residui del carico), in coerenza e nel rispetto delle vigenti disposizioni emanate in materia e mira alla riduzione degli scarichi in mare, in particolare quelli illeciti, dei rifiuti e dei residui del carico prodotti dalle navi che scalano il porto di Civitavecchia, nonché di implementare la disponibilità dell’impianto portuale di raccolta per i suddetti rifiuti e resi- dui. La redazione del presente documento è un adeguamento dei contenuti del Piano adottato con Decreto del Presidente n.22 del 16.02.2017, ed entrato in vigore il 01.06.2017. Questo documento contiene gli adeguamenti dei comportamenti dei diversi soggetti coinvolti nella gestione dei rifiuti prodotti a bordo di navi alle recenti disposizioni normative comunitarie, nazionali e regionali, che tendono all’ottimizzazione del servizio, tenuto conto degli esiti della consultazione pubblica (ex c.1, art.5, del D.lgs. 182/2003) attivata con prot.205 del 08.01.2020. La validità del presente documento è correlata all’attuazione della Direttiva (UE) 17.04.2019, n.883 (relativa agli impianti portuali di raccolta per il conferimento dei rifiuti delle navi, che modifica la direttiva 2010/65/UE e abroga la direttiva 2000/59/CE). 1. Inquadramento territoriale Il porto di Civitavecchia ricade all’interno di un’area speciale (Mediterraneo) secondo quanto indicato dalla Convenzione Marpol 73/78, si estende su di un’area di m2 2.711.742,70 di cui: aree assentite in concessione: m2 1.133.700,30 aree non assentite in concessione: m2 1.578.042,40 Il porto è dotato di n.36 accosti, che si sviluppano per una lunghezza di m. 9.087 coprendo una superficie di m2 1.750.739 (oltre ad un terminale off-shore ubicato al largo del porto). Al suo interno è ubicata una piattaforma autorizzata dalla Regione Lazio al trattamento di diverse tipologie di rifiuti ed un impianto portuale di raccolta dei rifiuti dove si effettua il deposito temporaneo di alcune tipologie di rifiuti, entrambi gestiti dalla ditta S.E.Port S.r.l. del servizio di pulizia e raccolta rifiuti: ditta concessionaria, S.E.Port S.r.l. ubicazione, loc. Punta San Paolo - 00053 Porto di Civitavecchia 2 di 85
web, www.seport.it Il presente Piano si applica alle navi, compresi pescherecci ed imbarcazioni da diporto, a prescindere dalla loro bandiera, che fanno scalo nel porto di Civitavecchia, ad esclusione delle navi militari da guerra ed ausiliarie o di altre navi possedute o gestite dallo Stato, se impiegate solo per servizi statali a fini non commerciali. Nella pagina seguente è riportato un elaborato planimetrico delle aree (che si prevede) sa- ranno oggetto del servizio. 3 di 85
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2. Norme e definizioni Le principali fonti cui si uniforma il presente piano sono: il R.D. 30.03.1942, n.327, inerente all’approvazione del testo definitivo del “Codice della Navigazione”; il D.P.R. 15.02.1952, n.328, inerente all’approvazione del “Regolamento per l’esecuzione del Codice della Navigazione”; la Convenzione I.M.O. Marpol 73/78, relativa alla “Prevenzione dell’inquinamento marino causato da navi”; la L. 28.01.1994, n.84, recante “Riordino della legislazione in materia portuale”; il D.M. 14.11.1994, relativo alla “Identificazione dei servizi di interesse generale nei porti da fornire a titolo oneroso all’utenza portuale”; la L.R. Lazio, 09.07.1998, n.27, inerente la “Disciplina regionale della gestione dei ri- fiuti”; il D.M. 22.05.2001, recante “Misure relative alla gestione e alla distruzione dei rifiuti alimentari prodotti a bordo di mezzi di trasporto che effettuano tragitti internazionali”; la Delibera 10.11.2003, n.110, con cui il Consiglio Comunale di Civitavecchia ha vie- tato l’installazione all’interno del territorio comunale di termovalorizzatori, termo- combustori, inceneritori e impianti di trattamento di compattazione della frazione sec- ca dei rifiuti o pre-selezionatori che producano CDR; il D.lgs. 24.06.2003, n.182, relativa alla “Attuazione della Direttiva 2000/59/Ce sui ri- fiuti prodotti dalle navi”; il D.lgs. 03.04.2006, n.152, recante “Norme in materia ambientale”; l’Ordinanza 12.08.2008, n.98, con cui la Capitaneria di Porto di Civitavecchia fissa le procedure di notifica e di conferimento rifiuti all’interno degli ambiti portuali di Civi- tavecchia; il D.M. 19.03.2008, recante norme sul conferimento dei rifiuti da navi militari; la Legge 03.08.2009, n.102, il cui art.14-bis affida al Ministero dell’Ambiente la rea- lizzazione del sistema di tracciabilità dei rifiuti speciali (SISTRI); il D.M. 17.12.2009, relativa alla “Istituzione del SISTRI”; il Piano Industriale e Finanziario, redatto da S.E.Port. Srl, trasmesso con nota assunta in data 17.12.2015 al n.18833 del protocollo generale dell’Ente, che forma parte inte- grante e sostanziale del presente documento; 5 di 85
la Delibera 18.12.2015, n.58, relativa all’approvazione da parte del Comitato Portuale del PIF redatto da S.E.Port. Srl, trasmesso con nota assunta in data 17.12.2015 al n.18833 del protocollo generale dell’Ente; Comunicazione della Commissione Europea 115/05 del 01.04.2016, in merito agli orientamenti per l’interpretazione della direttiva 2000/59/CE relativa agli impianti por- tuali di raccolta per i rifiuti prodotti dalle navi ed i residui del carico il Decreto del Commissario Straordinario 08.03.2016, n.41, con cui l’Autorità Portuale di Civitavec- chia ha regolamentato la pulizia delle banchine sede di operazioni portuali; il Decreto del Commissario Straordinario 23.05.2016, n.103, relativo all’adesione del porto di Civitavecchia al programma Enviromental Ship Index (ESI): la Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio 17.04.2019, n.883, relativa agli impianti portuali di raccolta per il conferimento dei rifiuti delle navi, che modifica la direttiva 2010/65/UE e abroga la direttiva 2000/59/CE. Ai fini del presente Piano, s’intende per: autorità competente: l’Autorità Portuale di Civitavecchia; autorità marittima: la Capitaneria di Porto di Civitavecchia; concessionaria del servizio: la ditta S.E.Port S.r.l.; nave: unità di qualsiasi tipo, che opera nell’ambiente marino, inclusi gli aliscafi, i vei- coli a cuscino d’aria, i sommergibili, i galleggianti, nonché i pescherecci (qualsiasi im- barcazione equipaggiata o utilizzata a fini commerciali per la cattura del pesce o di al- tre risorse marine viventi) e le imbarcazioni da diporto (unità di qualunque tipo a pre- scindere dal mezzo di propulsione, che viene usata con finalità sportive o ricreative); rifiuti prodotti dalla nave: i rifiuti, comprese le acque reflue ed i residui diversi dai re- sidui del carico, ivi comprese le acque di sentina, prodotti a bordo di una nave che rientrano nell’ambito di applicazione degli allegati I, IV e V della Marpol 73/78, non- ché i rifiuti associati al carico di cui alle linee guida definite a livello comunitario per l’attuazione dell’allegato V della Marpol 73/78; residui del carico: i resti di qualsiasi materiale che costituisce il carico contenuto a bordo della nave, nella stiva o in cisterne e che permane al termine delle operazioni di scarico e pulizia, ivi comprese le acque di lavaggio (slop) e le acque di zavorra, qualo- ra venute a contatto con il carico o suoi residui; tali resti comprendono eccedenze di carico-scarico e fuoriuscite; impianto portuale di raccolta: la porzione dell’area in concessione (ex artt. 36 e se- guenti del C.d.N.) alla S.E.Port. Srl dove, prima del loro avvio al recupero o allo smal- 6 di 85
timento, possono essere conferiti i rifiuti prodotti dalla nave ed i residui del carico, se- condo le modalità che identificano il mero deposito temporaneo; piattaforma portuale di trattamento: la porzione dell’area in concessione (ex artt. 36 e seguenti del C.d.N.) alla S.E.Port. Srl dove si effettua il trattamento dei rifiuti prodotti dalla nave ed i residui del carico, secondo le modalità stabilite dalla Regione Lazio; rifiuti accidentalmente pescati: rifiuti raccolti dalle reti durante le operazioni di pesca. 3. Conferimento dei rifiuti 3.1 Obbligo di conferimento dei rifiuti Il Comandante della nave, prima di lasciare il porto di Civitavecchia, conferisce i rifiuti prodotti dalla nave secondo quanto stabilito dall’Ordinanza della Capitaneria di Porto di Civitavecchia n.98 del 12.08.2008 (e ss.mm.ii.). Il Comandante di una nave, diversa da un peschereccio o da un’unità da diporto, che non assolve all’obbligo oggetto del presente articolo è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria prevista dalla Legge. 3.2 Deroga all’obbligo di conferire rifiuti In deroga all’obbligo di cui al precedente punto, la nave può proseguire verso il successivo porto di scalo previa autorizzazione dell’Autorità marittima rilasciata in conformità a quanto indicato dall’Ordinanza della Capitaneria di Porto di Civitavecchia n.98 del 12.08.2008 (e ss.mm.ii.). 7 di 85
TITOLO I – TARIFFE Capitolo 1 – Analisi storica Nel presente titolo saranno descritti i traffici portuali ed i rifiuti generati dalle navi scalanti il porto di Civitavecchia, in base ai quali è stata verificata la congruità dei mezzi impiegati dalla ditta S.E.Port. Srl nello svolgimento del servizio (alla quantità/qualità di rifiuti effet- tivamente conferiti dalle navi nel corso dell’ultimo triennio). 4. Criteri di determinazione del regime tariffario Le Quote Fisse e le Tariffe (Quote Variabili) appresso indicate derivano dall’Offerta Eco- nomica contenuta nel Piano industriale e Finanziario (PIF) redatto dalla ditta S.E.Port. S.r.l., ed assunto in data 17.12.2015 al n.18833, del protocollo generale dell’Autorità Por- tuale di Civitavecchia. Le tariffe tengono conto delle iniziative intraprese dalla S.E.Port S.r.l. che prevedono una drastica riduzione dei costi di trattamento di alcune tipologie di rifiuti conferiti ad impianti terzi (relativamente a quelli storicamente raccolti in maggiore quantità: 13 04 03* e 20 03 01). Infatti, nel PIF sono indicati investimenti per: revamping depuratore acque di sentina – 13 04 03* (da cui deriva un azzeramento dei costi di trattamento presso Terzi); realizzazione di una nuova linea di cernita rifiuti assimilabili agli urbani – 20 03 01 (da cui deriva una riduzione del 46% della quantità di tali rifiuti avviata a discarica, conse- guente al recupero della materia in essi contenuti nella percentuale indicata). I ricavi associati all’applicazione del regime tariffario indicato nel presente Piano sono ipotetici. Infatti, il Comitato Portuale ha deliberato l’affidamento in concessione del servi- zio in oggetto, pertanto i ricavi associati alle attività sono del tutto presunti, in quanto la gara è stata indetta per il rilascio di una concessione (art.30 del D.lgs. 163/2006), e non per l’affidamento in appalto di un servizio. Pertanto, la ditta ha consapevolmente assunto oltre al rischio proprio dell’appalto (ovvero il rischio imprenditoriale derivante dall’errata valu- tazione dei costi di costruzione, da una cattiva gestione, da inadempimenti contrattuali da parte dell’operatore economico o da cause di forza maggiore), anche il rischio di mercato, poiché i ricavi derivano da numerose variabili non prevedibili: numero accosti, stazza me- dia delle navi, quantità e tipologia dei rifiuti conferiti dalle navi, rilascio della nuova auto- rizzazione regionale per il trattamento di parte dei rifiuti raccolti, etc. 8 di 85
Il sistema tariffario contenuto nel presente Piano è determinato al fine di disincentivare le navi a scaricare i loro rifiuti in mare. A tale scopo sono stati applicati i seguenti principi nell’elaborazione e nel funzionamento del sistema tariffario alla base del recupero dei co- sti associati allo svolgimento dei servizi previsti dal presente Piano: a) le navi pagano una tariffa indiretta, indipendentemente dal conferimento dei rifiuti agli impianti portuali di raccolta; b) la tariffa indiretta copre: i) i costi amministrativi indiretti; ii) una parte significativa dei costi operativi diretti, come stabilito nell’allegato 4, che rappresenta almeno il 30 % del totale dei costi diretti dell’effettivo conferimento dei ri- fiuti nell’anno precedente, con la possibilità di tenere conto anche dei costi relativi al volume di traffico previsto per l’anno successivo; c) per evitare che i costi della raccolta e del trattamento dei rifiuti accidentalmente pescati siano soltanto a carico degli utenti dei porti, ove opportuno gli Stati membri coprono tali costi con le entrate generate da sistemi di finanziamento alternativi, compresi si- stemi di gestione dei rifiuti e finanziamenti unionali, nazionali o regionali disponibili; d) la tariffa indiretta non include i costi dei rifiuti dei sistemi di depurazione dei gas di scarico, che sono recuperati in base ai tipi e ai quantitativi di rifiuti conferiti. La parte dei costi non coperta dalla tariffa indiretta (quota fissa) è recuperata in base ai tipi e ai quantitativi di rifiuti effettivamente conferiti dalla nave (tariffa diretta o quota variabi- le). Le tariffe sono differenziate sulla base dei seguenti elementi: la categoria, il tipo e le dimensioni della nave; la natura pericolosa dei rifiuti. Al fine di incentivare il conferimento dei rifiuti, la prestazione di servizi alle navi non pre- vede alcuna maggiorazione per attività effettuate al di fuori del normale orario di lavoro nel porto. 5. Navi facenti scalo a Civitavecchia Con riferimento all’art. 4, della Legge 28.01.1994, n.84, il porto di Civitavecchia è consi- derato un porto di rilevanza economica internazionale (categoria II, classe I) in cui risulta- no svolgersi i seguenti traffici: commerciale; industriale e petrolifera; servizio passeggeri; 9 di 85
peschereccia; diportistica. Presso il porto di Civitavecchia approdano in via ordinaria: navi da crociera; maxi-yacht; navi militari; traghetti passeggeri; navi mercantili (rinfuse secche e liquide, container, car-carrier, etc.); mentre, le altre tipologie di navi sono stanziali nel porto di Civitavecchia: navi servizi portuali; pescherecci; unità da diporto. In funzione della tipologia della nave si possono individuare differenti aree di approdo. Inoltre, a causa di una temporanea indisponibilità della banchina di ormeggio alcune navi mercantili possono stazionare in rada presso le aree localizzate dalle competenti Autorità. Al fine di delocalizzare il conferimento di prodotti petroliferi, le petroliere attraccano pres- so una piattaforma posta ad un miglio al largo del porto (ad eccezione delle navi asservite al servizio bunkeraggio). 6. Rifiuti prodotti dalle navi, ricevuti e gestiti dagli impianti portuali Il numero di navi che fanno scalo nel porto di Civitavecchia non è costante durante l’anno, ma varia secondo le stagioni, cosa che determina una stagionalità nei servizi da offrire alle navi, soprattutto quelle passeggeri, che si riducono notevolmente nel periodo invernale. Le navi commerciali scalanti il porto di Civitavecchia hanno trasportato il seguente numero di persone e merci. Traffici portuali annuali (passeggeri e merci) Nel corso dell’ultimo quinquennio il porto di Civitavecchia ha ospitato i seguenti traffici, alla base del dimensionamento degli impianti portuali di raccolta. Descrizione 2015 2016 2017 2018 2019 media Crocieristi (nr.) 2.271.652 2.339.676 2.204.336 2.441.335 2.652.403 2.381.880 Passeggeri ro-ro (nr.) 1.537.907 1.780.507 1.853.869 1.804.145 1.804.201 1.756.126 Mezzi (nr.) 866.182 1.032.845 1.006.508 975.444 1.008.432 977.882 Rinfuse liquide (ton.) 465.653 655.186 490.411 506.756 639.369 551.475 10 di 85
Rinfuse solide (ton.) 5.537.183 5.353.145 5.083.179 4.438.208 2.361.826 4.554.708 Merci in colli (ton.) 5.102.367 5.466.610 5.854.770 6.284.804 6.570.596 5.855.829 Le quantità annuali di rifiuti conferiti agli impianti portuali di raccolta in tale intervallo temporale sono appresso elencate. Quantità annuali rifiuti conferiti dalle navi (kg/anno) Descrizione 2015 2016 2017 2018 2019 media Food 935.595 1.017.415 643.370 726.038 991.853 862.854 Immondizia 3.100.530 3.460.325 2.965.931 3.098.243 2.761.920 3.077.390 Acque di sentina 5.922.755 7.661.260 5.328.233 7.159.535 8.594.110 6.933.179 Carta e cartone 325.210 345.505 458.355 363.245 465.515 391.566 Plastica 16.850 27.729 30.310 50.845 56.635 36.474 Legno 343.760 441.413 475.045 490.310 642.980 478.702 Metallo 27.185 73.910 184.430 205.995 276.840 153.672 Vetro 491.815 559.895 604.825 763.650 949.665 673.970 Rifiuti speciali 622.117 525.695 745.924 1.084.821 885.096 772.731 Acque nere 1.320.355 399.425 1.583.875 1.452.305 1.293.085 1.209.809 totale 13.106.172 14.512.572 13.020.298 15.394.987 16.917.699 14.590.346 7. Dati utilizzati per il dimensionamento del servizio Nel corso degli anni vengono monitorate le quantità dei rifiuti conferiti dalle diverse tipo- logie di navi scalanti e residenti nel porto di Civitavecchia, che sono alla base del dimen- sionamento del servizio e del correlato regime tariffario. 7.1 Numero accosti Il numero medio di scali registrati nel corso dell’ultimo quinquennio è stato. Numero accosti Nave 2015 2016 2017 2018 2019 media Crociera 794 836 731 760 795 783 Maxi-Yacht 65 66 80 100 89 80 Traghetti pax 1.352 1.561 1.571 1.685 1.439 1.522 Mercantili TVN 127 113 59 108 699 767 Mercantili 464 695 620 587 Militari 29 24 80 22 22 35 totale 2.831 3.186 3.229 3.375 3.024 3.115 11 di 85
Stazza Lorda media (TSL) Nave 2015 2016 2017 2018 2019 media Crociera 85.381 84.390 88.661 94.188 96.361 89.720 Traghetto 39.941 38.727 39.961 35.172 35.230 37.749 Mercantile 27.244 28.804 29.707 33.156 34.030 30.733 7.2 Quantitativi rifiuti Appresso si riportano le quantità dei rifiuti conferiti dalle navi che sono indicate nelle co- municazioni mensili della ditta S.E.Port S.r.l. Rifiuti annualmente conferiti da navi da crociera (kg/anno) Descrizione 2015 2016 2017 2018 2019 media Food 934.140 1.007.440 632.350 718.645 977.955 854.106 Immondizia 2.397.985 2.471.275 1.976.633 2.227.165 1.912.920 2.197.196 Acque di sentina 2.511.610 3.547.440 2.139.900 2.684.480 3.308.735 2.838.433 Carta e cartone 325.130 342.285 457.735 363.090 463.110 390.270 Plastica 16.180 27.465 30.060 50.335 56.390 36.086 Legno 339.850 433.195 472.290 485.725 634.305 473.073 Metallo 26.765 60.305 168.095 181.085 244.375 136.125 Vetro 491.730 559.780 604.820 763.650 928.415 669.679 Rifiuti speciali 423.307 383.429 506.486 888.851 717.108 583.836 Acque nere 20.735 325.905 1.008.195 635.435 473.095 492.673 totale 7.487.432 9.158.519 7.996.564 8.998.461 9.716.408 8.671.477 Rifiuti annualmente conferiti da traghetti passeggeri (kg/anno) Descrizione 2015 2016 2017 2018 2019 media Food 0 0 0 0 725 145 Immondizia 591.710 885.735 904.498 789.703 765.945 787.518 Acque di sentina 3.020.090 3.648.895 2.805.295 4.047.140 4.683.710 3.641.026 Carta e cartone 0 3.070 0 0 0 614 Plastica 85 25 65 15 70 52 Legno 3.095 7.490 2.105 4.225 3.455 4.074 Metallo 320 11.025 15.550 23.245 29.185 15.865 Vetro 0 115 0 0 0 23 Rifiuti speciali 152.421 108.296 210.296 169.113 101.475 148.320 12 di 85
Acque nere 1.000 0 0 8.360 0 1.872 totale 3.768.721 4.664.651 3.937.809 5.041.801 5.584.565 4.599.509 Rifiuti annualmente conferiti da navi mercantili (kg/anno) Descrizione 2015 2016 2017 2018 2019 media Food 165 5.580 8.260 6.630 4.620 5.051 Immondizia 55.775 66.245 33.060 40.935 38.380 46.879 Acque di sentina 366.715 464.115 302.665 401.915 404.630 388.008 Carta e cartone 45 150 600 155 405 271 Plastica 305 239 175 485 175 276 Legno 790 728 335 360 2.725 988 Metallo 100 2.580 785 1.665 3.280 1.682 Vetro 70 0 5 0 21.250 4.265 Rifiuti speciali 41.703 27.132 19.817 22.241 55.143 33.207 Acque nere 39.440 0 0 22.020 24.510 17.194 totale 505.108 566.769 365.702 496.406 555.118 497.821 Rifiuti annualmente conferiti da navi militari (kg/anno) Descrizione 2015 2016 2017 2018 2019 media Food 1.000 4.395 2.625 2.885 6.450 3.471 Immondizia 44.735 29.080 44.830 34.840 38.445 38.386 Acque di sentina 22.625 250 75.155 10.925 181.610 58.113 Carta e cartone 0 0 20 40 0 12 Plastica 250 0 10 10 0 54 Legno 0 0 315 0 2.495 562 Metallo 0 0 0 0 0 0 Vetro 0 0 0 0 0 0 Rifiuti speciali 1.530 596 1.030 165 2.550 1.174 Acque nere 1.246.360 73.520 573.990 808.510 707.090 681.894 totale 1.316.500 107.841 697.975 857.375 938.640 783.666 Rifiuti annualmente conferiti da pescherecci (kg/anno) Descrizione 2015 2016 2017 2018 2019 media Rifiuti speciali 3.226 4.892 7.435 3.890 7.540 5.397 13 di 85
totale 3.226 4.892 7.435 3.890 7.540 5.397 Rifiuti annualmente conferiti da maxi-yacht (kg/anno) Descrizione 2015 2016 2017 2018 2019 media Food 290 0 135 475 2.105 601 Immondizia 10.325 7.990 6.910 5.600 6.230 7.411 Acque di sentina 1.715 560 5.218 15.075 15.425 7.599 Carta e cartone 35 0 0 0 0 7 Plastica 30 0 0 0 30 12 Legno 25 0 0 0 0 5 Metallo 0 0 0 0 0 0 Vetro 15 0 0 0 0 3 Rifiuti speciali 66 1.350 860 561 1.270 821 Acque nere 12.820 0 1.690 47.300 88.390 30.040 totale 25.321 9.900 14.813 69.011 113.450 46.499 7.3 Numero navi che non hanno usufruito del servizio portuale Appresso si riporta il numero delle navi che non hanno usufruito del servizio portuale di raccolta come da comunicazioni mensili della ditta S.E.Port S.r.l. Navi che non hanno usufruito del servizio portuale di raccolta (numero) Nave 2015 2016 2017 2018 2019 media Crociera 93 106 122 138 158 123 Traghetti passeggeri 381 314 313 460 412 376 Cargo presso TVN 17 4 101 196 345 428 Cargo presso porto 501 420 281 Militari 0 0 1 0 0 0 Maxi-Yacht 20 41 52 74 68 51 totale 690 806 916 1.190 1.062 933 14 di 85
Capitolo 2 – Tariffe Indirette (Quote Fisse) Il regime tariffario redatto dalla ditta S.E.Port. Srl, di cui l’Autorità ha preso atto, e che ri- sulta appresso indicato nel presente Piano è articolato in due diverse sezioni, relative ad: a) una tariffa indiretta (quota fissa), indipendente dall'effettivo utilizzo degli impianti portuali di raccolta, commisurata in modo da coprire almeno il 35% dei costi di cui all'art. 8, comma 1 del D.lgs.182/2003; detta tariffa è differenziata in funzione della categoria della nave; b) una tariffa diretta (quota variabile o tariffa), correlata al quantitativo ed al tipo di rifiuti prodotti ed effettivamente conferiti dalla nave agli impianti portuali di raccolta, commisurata in modo da coprire la parte dei costi non coperta dalla quota di cui alla lettera a). 8. Tariffe indirette (Quote fisse navi) La ditta nel formulare l’Offerta Economica, di cui l’Autorità Portuale ha preso atto, ha considerato che il calo del numero delle navi e il loro contemporaneo aumento di stazza ha indotto a ricercare, in accordo con i dettami dell’allegato IV al D.lgs. 182/2003, un criterio di calcolo che sia funzione della stazza lorda (Gross Tonnage) oltre che della categoria della nave, in modo da mitigare i rischi della S.E.Port S.r.l. che, nella (verosimile) ipotesi di prosecuzione della tendenza in atto, sarebbe penalizzato dall’adozione di una tariffa fis- sa legata unicamente alla numerosità delle imbarcazioni attraccanti; i traghetti passeggeri conservano invece una tariffa fissa di accosto a seguito della modesta varianza della cate- goria e della continuità del servizio. Le tariffe sono rimaste le stesse di quelle riportate nel Decreto Presidenziale n.22/2017, ad eccezione dell’adeguamento ISTAT. Le tariffe relative all’annualità 2020 sono quelle in- dicate nella nota S.E.Port. assunta in data 20.01.2020 al n.763 del protocollo dell’Ente. 8.1. Tariffa indiretta (Quota fissa) – Navi da crociera (2020) A seguito della notevole varianza della stazza e della discontinuità del servizio (nel perio- do di riferimento hanno mediamente fatto scalo all’anno, presso le banchine RCT, nr.116 diverse navi: la minore stazza lorda associata a tali navi è stata 1.206TSL, mentre la mag- giore stazza lorda registrata è stata 225.282TSL), la quota fissa è proporzionale alla stazza lorda della nave. Poiché la tariffa varia linearmente con la stazza lorda (GT) della nave, assunto che l’importo pagato da un’imbarcazione di stazza pari alla media (GTmedio) sia pari alla tariffa di accosto media (Tb) si ha l’algoritmo: 15 di 85
Il valore della costante k fornisce l’inclinazione della retta e dunque il peso da attribuire alla stazza lorda nel calcolo della tariffa: per ripartire equamente la quota parte di costi imputati tra le diverse navi, si è adottato il criterio secondo il quale una nave di stazza lor- da pari al doppio della media (2GTmedio) debba pagare il 50% in più rispetto alla tariffa di accosto media (Tb + 50% Tb), il che fornisce un valore di k pari a 0,5. Esplicitando l’algoritmo in funzione della stazza lorda della nave (GT) si ha: come indicato a pag.14 del PIF oggetto della Delibera del Comitato Portuale n.58 del 18.12.2015, il coefficiente di stazza è posto pari a 0,00507 €/TSL, mentre la quota fissa di base (GT0) è pari ad € 397,37. 8.2. Tariffa indiretta (Quota fissa) – Traghetti passeggeri (2020) A seguito della modesta varianza della stazza e della continuità del servizio (nel periodo di riferimento hanno mediamente fatto scalo all’anno, nr.21 diverse navi traghetto: la minore stazza lorda associata a tali navi è stata 12.180TSL, mentre la maggiore stazza lorda regi- strata è stata 54.130TSL), i traghetti conservano una tariffa fissa di accosto indipendente dalla stazza della nave, ed indicata a pag.14 del PIF oggetto della Delibera del Comitato Portuale n.58 del 18.12.2015, pari a 169,99 €/accosto. 8.3. Tariffa indiretta (Quota fissa) – Navi mercantili presso centrale Enel di TVN (2020) La quota fissa è proporzionale alla stazza lorda della nave. come indicato a pag.14 del PIF oggetto della Delibera del Comitato Portuale n.58 del 18.12.2015, il coefficiente di stazza è posto pari 0,00991 €/TSL, mentre la quota fissa di base (GT0) è pari ad € 251,00. 8.4. Tariffa indiretta (Quota fissa) – Navi mercantili presso porto commerciale (2020) La quota fissa è proporzionale alla stazza lorda della nave. come indicato a pag.14 del PIF oggetto della Delibera del Comitato Portuale n.58 del 18.12.2015, il coefficiente di stazza è posto pari 0,00662 €/TSL, mentre la quota fissa di base (GT0) è pari ad € 158,80. 8.5. Tariffa indiretta (Quota fissa) – Navi militari (2020) Le navi all’ormeggio presso il porto sono esentate dal pagamento di una tariffa fissa di ac- costo indipendente dalla stazza della nave, pertanto essa è pari a 0,00. 16 di 85
8.6. Tariffa indiretta (Quota fissa) – Pescherecci (2020) I pescherecci all’ormeggio presso il porto sono esentati dal pagamento di una tariffa fissa di accosto indipendente dalla stazza della nave, pertanto essa è pari a 0,00. 8.7. Tariffa indiretta (Quota fissa) – Maxi-Yacht (2020) I maxi-yacht all’ormeggio presso il porto storico sono esentati dal pagamento di una tariffa fissa di accosto indipendente dalla stazza della nave, pertanto essa è pari a 0,00 €/accosto. €/accosto. 8.8. Tariffa indiretta (Quota fissa) – Unità da diporto (2020) Le unità da diporto differenti dai maxi-yacht all’ormeggio presso il porto di Civitavecchia sono esentate dal pagamento di una tariffa fissa di accosto indipendente dalla stazza della nave, pertanto essa è pari a 0,00 €/accosto. 8.9. Tariffa indiretta (Quota fissa) – Navi in rada (2020) Indipendentemente dalla tipologia di nave all’ormeggio, la quota fissa è proporzionale alla stazza lorda della nave. come indicato a pag.14 del PIF oggetto della Delibera del Comitato Portuale n.58 del 18.12.2015, il coefficiente di stazza è posto pari 0,00991 €/TSL, mentre la quota fissa di base (GT0) è pari ad € 158,80. 9. Riduzione delle quote fisse per ridotte emissioni in atmosfera (Green Charging) Le tariffe sono ridotte sulla base della progettazione, le attrezzature e il funzionamento della nave che dimostrino che la nave produce minori quantità di rifiuti e li gestisce in modo ambientalmente sostenibile e compatibile. Nelle more che la Commissione adotti atti di esecuzione volti a definire tali criteri l’Ente, con Decreto del Presidente 08.08.2016, n.226, ha varato un programma teso a mettere in correlazione la riduzione delle quote fisse del servizio di raccolta rifiuti con la riduzione delle emissioni in atmosfera delle navi rispetto ai limiti fissati dalle varie Norme, in con- formità a quanto previsto da: D.lgs. 257/2016 è teso a promuovere la realizzazione di una efficiente rete di impianti destinati all’erogazione di combustibili alternativi (elettricità, GNL ed idrogeno), Regolamento UE 352/2017 prevede la possibilità di differenziare i diritti d’uso della infrastruttura portuale in considerazione dell’efficienza ambientale, energetica o di emissioni di carbonio delle operazioni di trasporto. 17 di 85
Partendo da queste basi normative è stato emanato il Decreto Presidenziale n.226/2019che riconosce alle navi scalanti il porto di Civitavecchia che utilizzano seguenti tecnologie e procedure deputate alla riduzione delle emissioni in atmosfera rispetto ai limiti fissati dall’Ammesso VI della Convenzione MarPol 73/78 e dal D.lgs. 152/2006, una scontistica sulla tariffa di conferimento dei rifiuti (recependo così anche l’obbligo introdotto dalla di- rettiva UE 17.04.2019 n.883 sul “Green Charging”): soddisfacimento, durante la sosta in banchina, dei fabbisogni energetici di bordo attra- verso il collegamento alla rete elettrica portuale (On-shore Power Supply); soddisfacimento, durante la sosta in banchina, dei fabbisogni energetici di bordo attra- verso l’uso di sistemi di accumulo installati a bordo (Electric mode); utilizzo di Gas Naturale Liquefatto per soddisfare tutti o parte dei propri fabbisogni energetici di bordo (LNG as marine fuel); utilizzo di sistemi di abbattimento delle emissioni in atmosfera a ciclo chiuso (closed loop abatement devices); adesione al programma Enviromental Ship Index (ESI) messo a punto dall’International Association of Ports and Harbors ("IAPH"). Per ogni accosto al porto di Civitavecchia, il Comandante della nave (o altro membro dell’equipaggio da esso designato) comunicherà all’indirizzo pec dall’AdSP del Mare Tir- reno Centro Settentrionale (protocollo@portidiroma.legalmailpa.it) quali delle citate tec- nologie e procedure deputate alla riduzione delle emissioni è stata utilizzata, e la durata (in minuti) ed il relativo fabbisogno energetico (in kWh) associato a ciascuna delle seguenti fasi: avvicinamento al porto di Civitavecchia (un’ora prima dell’arrivo al traverso dell’antemurale Cristoforo Colombo (lato interno del bacino portuale); atterraggio alla banchina di ormeggio (manouvring in); ormeggio presso la banchina deputata (hotelling); partenza dalla banchina di ormeggio fino al traverso dell’antemurale Cristoforo Co- lombo (manouvring out); allontanamento dal porto di Civitavecchia (un’ora avere superato il traverso dell’antemurale Cristoforo Colombo (lato interno del bacino portuale). Sulla scorta dei dati forniti dal comando nave verrà calcolata la riduzione rispetto ai limiti fissati dall’Ammesso VI della Convenzione MarPol 73/78 e dal D.lgs. 152/2006 degli in- quinanti e clima-alteranti emessi dalla nave. 18 di 85
Tali valori verranno moltiplicati per gli indicatori economici riportati nell’Handbook of the External Costs of Transport pubblicato nel maggio 2019 dalla D.G. Move della Com- missione Europea. Sulla scorta di tale valore economico verrà determinato l’ammontare dell’incentivo eroga- to alla nave, che verrà erogato a mezzo della ditta concessionaria del servizio di raccolta rifiuti bordo nave (ex D.lgs. 182/2003) attraverso una riduzione della tariffa associata al servizio di rifiuti bordo nave per il periodo cui si riferisce l’istanza. Si sottolinea che l’utilizzo del sistema di incentivi previsti dal Decreto Presidenziale 226/2019 persegue l’indirizzo previsto dal Regolamento UE 352/2017, e risulta essere il primo esempio in Italia di applicazione del c.d. “Green Charging” nelle more che vengano emanati i criteri di applicazione previsti dalla Direttiva 883/2019, e risulta comunque pie- namente conforme a quanto stabilito dal citato Regolamento. La procedura indicata nel Decreto 226/2019 consente di determinare dal punto di vista economico (in maniera semplice, trasparente e non discriminatoria) i benefici ambientali associati a ciascuna delle diverse tecnologie attualmente disponibili, e potrebbe essere uti- lizzata anche per riconoscere la riduzione di altre tariffe/tasse portuali: infatti, si determina il valore economico massimo derivante dall’applicazione volontaria di una tecnologia che consente di ottenere regimi emissivi migliori rispetto a quelli previsti dalla vigente norma- tiva, che non può essere superiore al valore economico della riduzione complessiva delle tariffe/tasse portuali. 19 di 85
Capitolo 3 – Tariffe Dirette (Quote variabili o Tariffe) Oltre alla quota fissa posta a copertura di parte degli oneri relativi all'impianto portuale di raccolta dei rifiuti prodotti dalle navi, ivi compresi quelli di investimento e quelli relativi al trattamento e allo smaltimento dei rifiuti relativi al servizio in oggetto, la nave in fun- zione della quantità e qualità dei rifiuti conferiti sarà soggetta al pagamento di quote va- riabili. Le quote variabili (tariffe) del servizio sono costanti per l’intero arco della giornata (tutte le 24 ore) per l’intero anno solare (365 giorni anno). L’entità delle tariffe è correlata al quantitativo ed al tipo di rifiuti prodotti ed effettivamen- te conferiti dalla nave agli impianti portuali di raccolta, commisurata in modo da coprire la parte dei costi non coperta dalle quote fisse. Appresso sono indicate le tariffe le cui quantità richiedono interventi singoli (immondizia, rifiuti alimentari e liquami sfusi), e sono inoltre indicate le altre principali tipologie di ri- fiuti sbarcate nel corso degli ultimi anni, comunicate dalla ditta S.E.Port. S.r.l. e di cui l’Autorità Portuale ha preso atto. Le altre tipologie di rifiuti sbarcate nel porto di Civitavecchia, sono oggetto di specifiche quotazioni della ditta S.E.Port S.r.l., che è tenuta a determinare i cicli di trattamento (rac- colta, trasporto e trattamento finale) assicurando l’efficienza, l’efficacia e l’economicità del servizio offerto anche attraverso la selezione dei diversi fornitori della Ditta medesima, che li dovrà selezionare secondo le procedure indicate nel D.lgs. n.50 del 18.04.2016. 10. Rifiuti indifferenziati – C.E.R. 20 03 01 (2020) È l’unica tipologia di rifiuti che è sempre conferita da tutte le navi. Le tariffe appresso in- dicate presuppongono l’utilizzo di un impianto portuale di cernita che recupera circa il 46% del materiale contenuto nei rifiuti indifferenziati raccolti. Le tariffe appresso indicate sono valide anche se tale impianto è indisponibile. Sono previste due diverse tariffe in funzione del mezzo di raccolta: - cassone scarrabile, 245,52 €/ton - compattatore, 475,51 €/ton - daily, 350,74 €/ton. 20 di 85
11. Rifiuti alimentari da sottoporre a sterilizzazione – C.E.R. 18 01 03* (2020) All’interno del porto è presente un impianto dedicato alla sterilizzazione tramite auto- clavaggio dei rifiuti alimentari necessitanti di tale trattamento. Le tariffe appresso indicate sono valide anche se tale impianto è indisponibile. La tariffa tiene conto oltre che dei costi del personale e di ammortamento, dei costi di con- ferimento dei rifiuti trattati presso altri impianti finali di trattamento, ed è pari a 460,92 €/ton (18 01 03*). 12. Acque di sentina (13 04 03*) e liquami (19 08 05 e 20 03 04) – (2020) All’interno del porto è presente un impianto dedicato alla depurazione delle acque/slop di sentina. Le tariffe indicate per il ritiro delle acque di sentina sono valide anche se tale im- pianto dovesse essere indisponibile. Le tre principali tipologie di rifiuti liquidi sfusi (acque di sentina, acque luride e fanghi di depurazione) sono raccolti secondo le medesime modalità, mentre differiscono i costi as- sociati al loro smaltimento; le relative tariffe sono le seguenti: - acque/slop di sentina (13 04 03*), 105,03 €/ton; - fanghi depurazione liquami biologici (19 08 05), 613,92 €/ton; - liquami biologici (20 03 04), 82,58 €/ton. 13. Navi in rada – Tariffe per battellaggio I servizi resi alle navi ormeggiate nella rada di Civitavecchia prevedono la corresponsione dei seguenti compensi derivanti dalla necessità di attivare un servizio di battellaggio. Le relative tariffe sono quelle stabilite dall’Ordinanza della Capitaneria di Porto di Civitavec- chia 08.01.2019, n.1. A Tariffa base rada per i primi 20 minuti sottobordo €. 195,00 A Tariffa base torre per i primi 20 minuti sottobordo €. 185,00 + B Compenso fino ad 1 tonnellata di materiali e provviste €. 75,00 B Compenso per ogni tonnellata o frazione eccedente la prima €. 63,00 Inoltre, le tariffe A saranno maggiorate in base alla seguente tabella. sosta ogni 20 minuti o frazione, eccedenti quelli previsti nella tariffa base 30% notturno dalle ore 20:01 alle ore 06:00 50% domenica (*) dalle ore 00:01 alle ore 24:00 50% festivi (**) 1° gennaio - Capodanno 100% 21 di 85
6 gennaio - Epifania Lunedì dell’Angelo (Pasquetta) 25 aprile – Anniversario della Liberazione 28 aprile – Santa Fermina (Patrona di Civitavecchia) 1° maggio – Festa del Lavoro 2 giugno – Festa della Repubblica 15 agosto – Assunzione della Beata Vergine Maria 1° novembre – Ognissanti 8 dicembre – Immacolata Concezione 25 dicembre – Natività del Signore 26 dicembre – Santo Stefano 14. Adeguamento annuale delle quote fisse e tariffe Nel caso le verifiche annuali evidenziassero il rispetto dei parametri previsti, allo scadere di ogni anno solare, le quote fisse e le tariffe indicate saranno adeguate in funzione del Tasso di Inflazione Programmato (TIP) indicato nel Documento di Programmazione Eco- nomica Finanziaria dell’anno di riferimento. 22 di 85
TITOLO II – PROCEDURE DI CONFERIMENTO Capitolo 4 – Navi da crociera Civitavecchia è da anni leader europeo dei traffici crocieristici, le sue ampie banchine ed i profondi fondali consentono l’attracco anche ai giganti del mare ciascuno dei quali è in grado di ospitare oltre 5.000 persone (tra equipaggio e passeggeri). Le navi da crociera, nel passato, sono state la tipologia di navi che hanno maggiormente utilizzato gli impianti portuali di raccolta. Dalla fine degli anni ’90 le nuove navi da cro- ciera sono state progettate in modo da ridurre il volume di rifiuti da stoccare a bordo in at- tesa del loro conferimento agli impianti portuali di raccolta. La sede dei traffici crocieristici è l’antemurale Cristoforo Colombo, area in uso esclusivo alla Roma Cruise Terminal Spa, oltre che parte della banchina n.25. La navigazione di arrivo e partenza, come anche la sosta delle navi da crociera in banchi- na, è, salvo casi limitati, costante e si può riassumere appresso: ÷ navigazione tra l’accosto precedente e Civitavecchia, 9 ore; ÷ sosta in banchina, 13 ore; ÷ navigazione tra Civitavecchia ed il successivo porto, 9 ore. 15. Crociere – Andamento storico Durante le soste nel porto di Civitavecchia, ciascuna delle navi da crociera che hanno usu- fruito del servizio portuale (nr.894 nel 2013, nr.766 nel 2014 e nr.698 nel 2015), ha me- diamente conferito al servizio ecologico portuale le seguenti quantità di rifiuti. Navi da crociera – Quantitativi di rifiuti sbarcati (kg/nave) Descrizione 2015 2016 2017 2018 2019 media Food 934.140 1.007.440 632.350 718.645 977.955 854.106 Immondizia 2.397.985 2.471.275 1.976.633 2.227.165 1.912.920 2.197.196 Acque di sentina 2.511.610 3.547.440 2.139.900 2.684.480 3.308.735 2.838.433 Carta e cartone 325.130 342.285 457.735 363.090 463.110 390.270 Plastica 16.180 27.465 30.060 50.335 56.390 36.086 Legno 339.850 433.195 472.290 485.725 634.305 473.073 Metallo 26.765 60.305 168.095 181.085 244.375 136.125 Vetro 491.730 559.780 604.820 763.650 928.415 669.679 23 di 85
Rifiuti speciali 423.307 383.429 506.486 888.851 717.108 583.836 Acque nere 20.735 325.905 1.008.195 635.435 473.095 492.673 totale 7.487.432 9.158.519 7.996.564 8.998.461 9.716.408 8.671.477 16. Crociere – Notifica Il Comandante della nave da crociera che approda nel porto di Civitavecchia notificherà alla Capitaneria di Porto le informazioni stabilite dall’art.6, del D.lgs. 182/2003, nei modi e nei tempi fissati dall’Ordinanza della Capitaneria di Porto di Civitavecchia n.98, del 12.08.2008. La suddetta notifica è equiparata, per la nave, alla compilazione del formulario di identifi- cazione dei rifiuti indicati in tale notifica (art. 193 D.lgs. 152/2006), ed è considerata adempimento degli obblighi previsti dalla Legge 25.01.1994, n.70 (Modello Unico Dichia- razione) e di tenuta dei registri di carico e scarico rifiuti (art. 190 del D.lgs. 152/2006). Il Comandante della nave che non effettua la notifica oggetto del presente articolo è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da € 3.000,00 ad € 30.000,00 (comma 2, art. 13, D.lgs. 182/2003). 17. Crociere – Acque/Slop di sentina (13 04 03*) Le navi da crociera sono, o saranno attrezzate, con impianti di depurazione che elimine- ranno i reflui di sentina. Nel caso la nave avesse necessità, per disservizi di tali impianti di trattamento di bordo o altro, di conferire le acque (Oily bilge water) e i fanghi derivanti dal trattamento (Oily residues – sludge) delle acque di sentina, questi rifiuti liquidi saranno ca- talogati in base al catasto europeo dei rifiuti con il seguente codice: ÷ C.E.R. 13 04 03* - altri oli di sentina della navigazione. Il servizio prevede il posizionamento di cisterne, autorizzate al trasporto di rifiuti pericolo- si, nell’area sterile dell’accosto, sottobordo; in base ai contenuti della notifica, effettuata dalla nave, le cisterne possono essere di due tipologie: ÷ cisterne scarrabili della capacità di m3 12; ÷ auto-cisterne della capacità di m3 28. In base ai contenuti della Regola 13, dell’annesso I, della Marpol 73/78, le manichette di interconnessione tra la nave e la cisterna sono dotate di flange aventi le seguenti caratteri- stiche: Descrizione Caratteristiche Diametro esterno mm. 215 24 di 85
Diametro interno secondo il diametro esterno del tubo di scarico della nave Posizione centro-fori su di un cerchio del diametro di mm. 183 Caratteristiche dei fori n.6 fori equidistanti del diametro di mm. 22 Spessore della flangia mm. 20 Bulloni n.6 del diametro di mm. 20 Materiale acciaio al carbonio Pressione di esercizio 6 bar Il personale della nave provvede a collegare la manichetta di scarico alla pompa di bordo destinata allo scarico delle acque/slop di sentina, mentre il personale della S.E.Port S.r.l. provvede ad inserire la manichetta all’interno della cisterna, assicurando il fissaggio della stessa. Ultimate le operazioni di carico, la manichetta viene svuotata completamente dal persona- le della S.E.Port S.r.l.. Al momento della partenza della cisterna, personale della S.E.Port S.r.l. consegna al co- mandante, o a un suo preposto, il Buono di servizio giornaliero relativo ai rifiuti raccolti conforme alla circolare IMO MEPC.1/645 del 04.11.2008 (standard format for the waste delivery receipt), il quale viene dallo stesso controfirmato come ricevuta di effettiva con- segna dei rifiuti prodotti e di conformità degli stessi a quanto dichiarato in esso. Il trattamento dei rifiuti in oggetto viene effettuato presso la piattaforma portuale in con- cessione alla ditta (S.E.Port. S.r.l.). Al termine del ciclo di trattamento, le diverse tipologie di rifiuti residuali, verranno avviate ad altro trattamento, presso impianti esterni agli ambiti portuali, nel rispetto dei contenuti dell’autorizzazione rilasciata dalla Regione Lazio. Per il successivo conferimento dei rifiuti all’impianto finale di trattamento, la S.E.Port S.r.l. segue le ordinarie procedure previste dal D.M. 17.12.2009 e dal sistema SISTRI. 18. Crociere – Oli esausti (13 02 08*) Gli oli esausti (Exhaust lub oils) derivanti dalla manutenzione delle macchine di bordo so- no catalogati in base al catasto europeo dei rifiuti con il seguente codice: ÷ C.E.R. 13 02 08* - altri oli per motori, ingranaggi e lubrificazione. Il servizio, a seconda delle sue modalità di imballaggio, viene svolto con le seguenti mo- dalità: ÷ gli oli esausti contenuti in fusti sigillati, vengono caricati, anche con l’ausilio di un fork lift, sul pianale di carico di un autocarro che si posiziona in area sterile (sottobordo); ÷ gli oli esausti da prelevare alla rinfusa, in quantitativi superiori a litri 2.000, vengono prelevati a mezzo di autocisterna aspirante, che si posiziona in area sterile (sottobordo). 25 di 85
Al momento della partenza del mezzo, personale della S.E.Port S.r.l. consegna al coman- dante, o a un suo preposto, il Buono di servizio giornaliero relativo ai rifiuti raccolti, il quale viene dallo stesso controfirmato come ricevuta di effettiva consegna dei rifiuti pro- dotti e di conformità degli stessi a quanto dichiarato in esso. Gli oli esausti raccolti, in base alla quantità, possono essere direttamente conferiti presso una piattaforma autorizzata dal Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati (COOU) esterna agli ambiti portuali. Per limitate quantità, i rifiuti in oggetto vengono dapprima trasferiti all’impianto portuale di raccolta della S.E.Port S.r.l., e successivamente avviati alla piattaforma COOU. Per il successivo conferimento dei rifiuti all’impianto finale di trattamento, la S.E.Port S.r.l. segue le ordinarie procedure previste dal D.M. 17.12.2009 e dal sistema SISTRI. 19. Crociere – Fanghi e liquami (19 08 05 - 20 03 04) Le navi da crociera sono attrezzate con impianti di depurazione che elimineranno i fanghi derivanti dal trattamento del sewage di bordo, che il Comando nave assimila alle acque re- flue urbane ex D.lgs. 152/2006. Nel caso la nave avesse necessità, per disservizi di tali impianti di trattamento di bordo o altro, di conferire i fanghi di risulta dei trattamenti de- purativi del sewage, questi rifiuti liquidi saranno catalogati in base al catasto europeo dei rifiuti con il seguente codice: ÷ C.E.R. 19 08 05 – fanghi dal trattamento delle acque reflue urbane. Il servizio viene svolto posizionando cisterne, autorizzate al trasporto di rifiuti, nell’area sterile dell’accosto (sottobordo); in base ai contenuti della notifica, effettuata dalla nave, le cisterne possono essere di due tipologie: ÷ cisterne scarrabili della capacità di m3 12; ÷ autocisterne della capacità di m3 28. In base ai contenuti della Regola 10, dell’annesso IV, della Marpol 73/78, le manichette di interconnessione tra la nave e la cisterna sono dotate di flange aventi le seguenti caratteri- stiche: Descrizione Caratteristiche Diametro esterno mm. 210 Diametro interno secondo il diametro esterno del tubo di scarico della nave Posizione centro-fori su di un cerchio del diametro di mm. 170 Caratteristiche dei fori n.4 fori equidistanti del diametro di mm. 18 Bulloni n.4 del diametro di mm. 16 26 di 85
Materiale acciaio al carbonio Pressione di esercizio 6 bar Il personale di bordo provvede a collegare la manichetta di scarico alla pompa di bordo destinata allo scarico delle acque/slop di sentina, mentre il personale della S.E.Port S.r.l. provvede ad inserire la manichetta all’interno della cisterna, assicurando il fissaggio della stessa. Ultimate le operazioni di carico, la manichetta viene svuotata completamente dal persona- le della S.E.Port S.r.l.. Al momento della partenza della cisterna, personale della S.E.Port S.r.l. consegna al co- mandante, o a un suo preposto, il Buono di servizio giornaliero relativo ai rifiuti raccolti, il quale viene dallo stesso controfirmato come ricevuta di effettiva consegna dei rifiuti pro- dotti e di conformità degli stessi a quanto dichiarato in esso. Per il successivo conferimento dei rifiuti all’impianto finale di trattamento, la S.E.Port S.r.l. segue le ordinarie procedure previste dal D.M. 17.12.2009. I liquami raccolti vengono direttamente conferiti presso impianti di depurazione rifiuti esterni agli ambiti portuali, autorizzati al trattamento della tipologia di rifiuti in oggetto ovvero dapprima trasferiti all’impianto portuale di raccolta della S.E.Port S.r.l.. Nel caso di sosta forzata della nave in porto, e nel caso in cui non sia consentito da parte degli Enti preposti alla salvaguardia della salute e dell’ambiente, lo scarico dei liquami depurato, questi rifiuti liquidi (sewage, black water, grey water) saranno catalogati in base al catasto europeo dei rifiuti con il seguente codice: ÷ C.E.R. 20 03 04 – fanghi delle fosse settiche e gestiti come i fanghi dal trattamento del- le acque reflue urbane sopra descritti. 20. Crociere – Residuo abbattitori ad umido, scrubbers a ciclo chiuso (10 01 22*) Alcune navi sono dotate di sistemi ad umido destinati ad abbattere gli inquinanti contenuti nei fumi di scarico dei generatori elettrici o termici, c.d. scrubbers. La tipologia di scrub- ber a “ciclo chiuso” convoglia le acque di lavaggio sature di inquinanti (derivanti dalla lo- ro rimozione dai fumi di scarico) in apposite cisterne di stoccaggio. Nel caso la nave avesse necessità, di conferire i liquami di risulta dei trattamenti depurativi dei fumi di scarico, questi rifiuti liquidi saranno catalogati in base al catasto europeo dei rifiuti con il seguente codice: ÷ C.E.R. 10 01 22* – fanghi acquosi da operazioni di pulizia caldaie, pericolosi. 27 di 85
Il servizio viene svolto posizionando cisterne, autorizzate al trasporto di rifiuti, nell’area sterile dell’accosto (sottobordo); in base ai contenuti della notifica, effettuata dalla nave, le cisterne possono essere di due tipologie: ÷ cisterne scarrabili della capacità di m3 12; ÷ autocisterne della capacità di m3 28; ÷ imballate in cisterne da mc.1 o fusti/taniche. Il personale di bordo provvede a collegare la manichetta di scarico alla pompa di bordo destinata allo scarico dei residui della depurazione dei fumi di scarico, mentre il personale della S.E.Port S.r.l. provvede ad inserire la manichetta all’interno della cisterna, assicu- rando il fissaggio della stessa. Ultimate le operazioni di carico, la manichetta viene svuotata completamente dal persona- le della S.E.Port S.r.l.. Al momento della partenza della cisterna, personale della S.E.Port S.r.l. consegna al co- mandante, o a un suo preposto, il Buono di servizio giornaliero relativo ai rifiuti raccolti, il quale viene dallo stesso controfirmato come ricevuta di effettiva consegna dei rifiuti pro- dotti e di conformità degli stessi a quanto dichiarato in esso. Per il successivo conferimento dei rifiuti all’impianto finale di trattamento, la S.E.Port S.r.l. segue le ordinarie procedure previste dal D.M. 17.12.2009. I liquami raccolti vengono direttamente conferiti presso impianti di depurazione rifiuti esterni agli ambiti portuali, autorizzati al trattamento della tipologia di rifiuti in oggetto, ovvero dapprima trasferiti all’impianto portuale di raccolta della S.E.Port S.r.l.. 21. Crociere – Carta e cartone (15 01 01 - 20 01 01) I materiali cellulosici (paper products) derivanti dalle operazioni di bordo sono catalogati in base al catasto europeo dei rifiuti, a seconda della filiera merceologica di origine, con i seguenti codici: ÷ C.E.R. 15 01 01 – imballaggi in carta e cartone ÷ C.E.R. 20 01 01 – carta e cartone Il servizio viene svolto posizionando in area sterile (sottobordo) un autocarro sul pianale del quale vengono caricati i rifiuti imballati dalla nave. Al momento della partenza dell’autocarro, personale della S.E.Port S.r.l. consegna al Co- mandante, o a un suo preposto, il Buono di servizio giornaliero relativo ai rifiuti raccolti, il quale viene dallo stesso controfirmato come ricevuta di effettiva consegna dei rifiuti pro- dotti e di conformità degli stessi a quanto dichiarato in esso. 28 di 85
I rifiuti in oggetto vengono dapprima trasferiti all’impianto portuale di raccolta della S.E.Port S.r.l., e successivamente avviati a recupero di materia presso la linea di cernita della stessa S.E.Port. o presso impianti autorizzati ed esterni agli ambiti portuali. Per il successivo conferimento dei rifiuti all’impianto finale di trattamento, la S.E.Port S.r.l. segue le ordinarie procedure previste dal D.M. 17.12.2009. 22. Crociere – Plastica (15 01 02 - 20 01 39) I materiali plastici (plastic) derivanti dalle operazioni di bordo, sono catalogati in base al catasto europeo dei rifiuti, a seconda della filiera merceologica di origine, con i seguenti codici: ÷ C.E.R. 15 01 02 – imballaggi in plastica; ÷ C.E.R. 20 01 39 – plastica. Il servizio viene svolto posizionando in area sterile (sottobordo) un autocarro sul pianale del quale vengono caricati i rifiuti imballati dalla nave. Al momento della partenza dell’autocarro, personale della S.E.Port S.r.l. consegna al Co- mandante, o a un suo preposto, il Buono di servizio giornaliero relativo ai rifiuti raccolti, il quale viene dallo stesso controfirmato come ricevuta di effettiva consegna dei rifiuti pro- dotti e di conformità degli stessi a quanto dichiarato in esso. I rifiuti in oggetto vengono dapprima trasferiti all’impianto portuale di raccolta della S.E.Port S.r.l., e successivamente avviati a recupero di materia presso la linea di cernita della stessa S.E.Port. o presso impianti autorizzati ed esterni agli ambiti portuali. Per il successivo conferimento dei rifiuti all’impianto finale di trattamento, la S.E.Port S.r.l. segue le ordinarie procedure previste dal D.M. 17.12.2009. 23. Crociere – Legno (15 01 03 - 20 01 38) I materiali lignei non trattati (wood) derivanti dalle operazioni di bordo, sono catalogati in base al catasto europeo dei rifiuti, a seconda della filiera merceologica di origine, con i se- guenti codici: ÷ C.E.R. 15 01 03 – imballaggi in legno; ÷ C.E.R. 20 01 38 – legno, senza sostanze pericolose. Il servizio viene svolto posizionando in area sterile (sottobordo) un autocarro sul pianale del quale vengono caricati i rifiuti imballati dalla nave. Al momento della partenza dell’autocarro, personale della S.E.Port S.r.l. consegna al Co- mandante, o a un suo preposto, il Buono di servizio giornaliero relativo ai rifiuti raccolti, il 29 di 85
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