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Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti DIREZIONE GENERALE PER LE INVESTIGAZIONI FERROVIARIE E MARITTIME RELAZIONE DI INDAGINE SULL’INCENDIO OCCORSO IL 17 OTTOBRE 2018 PRESSO LA LOCALITÀ LOMELLO (TRATTA MEDE – TORREBERETTI) DELLA LINEA FERROVIARIA PAVIA – ALESSANDRIA AL TRENO MERCI 39765 17 dicembre 2019
17.10.2018 Incendio del locomotore D445.1015 in composizione al treno 39765 – Località Mede * Premessa La presente relazione di indagine è stata redatta secondo lo schema definito nell’All. V del Decreto Legislativo 10 agosto 2007, n. 162 di attuazione delle direttive 2004/49CE e 2004/51/CE relative alla sicurezza e allo sviluppo delle ferrovie comunitarie. La relazione ha come obiettivo la prevenzione di incidenti e inconvenienti futuri, individuando le cause tecniche che hanno generato l’evento e formulando raccomandazioni agli operatori del settore. Essa non attribuisce colpe o responsabilità per quanto accaduto ed è condotta in modo indipendente dall’eventuale inchiesta dell’Autorità Giudiziaria. La relazione non può essere utilizzata per attribuire colpe o responsabilità. 2
17.10.2018 Incendio del locomotore D445.1015 in composizione al treno 39765 – Località Mede ACRONIMI E DEFINIZIONI AdC Agente di Condotta A.I. Impianto Antincendio ANSF Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie ATA Alta Temperatura Acqua COCS Comunicazione Organizzativa per il Certificato di Sicurezza CnD Controlli non Distruttivi DCO Dirigente Centrale Operativo DCCM Dirigente Centrale Coordinatore Movimento DIGIFEMA Direzione Generale per le Investigazioni Ferroviarie e Marittime del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ECM Entity in Charge of Maintenance Entità responsabile della manutenzione ERTMS European Rail Traffic Management System GSM-R Global System for Mobile Communications Railways standard internazionale di telefonia mobile per le comunicazioni ferroviarie IF Impresa Ferroviaria Intercooler L'Intercooler o interrefrigeratore, è un dispositivo generalmente utilizzato nei motori a combustione interna turbocompressi. Si tratta di uno scambiatore termico del tipo aria/aria o aria/acqua, che raffredda l'aria in uscita dal turbocompressore prima che entri nel motore. Keeper Detentore del veicolo MIR Mercitalia Rail S.r.l. MIST Mercitalia Shunting & Terminal S.r.l. PdM Personale di Macchina PL Passaggio a Livello RFI Rete Ferroviaria Italiana RIN Registro di Immatricolazione Nazionale RTB Dispositivo di Rilevazione Temperatura Boccole SCMT Sistema di Controllo Marcia Treni SGS Sistema di Gestione della Sicurezza SGSE Sistema di Gestione della Sicurezza Esercizio SRM Soggetto Responsabile della Manutenzione SSB Sotto Sistema di Bordo SSC Sistema di Supporto alla Condotta dei treni SST Sotto Sistema di Terra TPT Tecnico Polifunzionale Treno VVF Vigili del Fuoco ZTE Zona Tachigrafica Elettronica 3
17.10.2018 Incendio del locomotore D445.1015 in composizione al treno 39765 – Località Mede Sommario 1. SINTESI 6 1.1. Breve descrizione dell’evento 6 1.2. Cause dirette, indirette e a monte 6 1.3. Sintesi delle Raccomandazioni principali 7 2. FATTI IN IMMEDIATA RELAZIONE ALL’EVENTO 7 2.1. Evento 7 2.1.1. Descrizione degli eventi e del sito dell'incidente 7 2.1.2. Decisione di aprire l'indagine, composizione della squadra investigativa e svolgimento della stessa 10 2.2. Circostanze dell’evento 11 2.2.1. Personale coinvolto 11 2.2.2. Treni e relativa composizione 12 2.2.3. Infrastruttura e sistema di segnalamento (binari, deviatoi, intersezioni, …) 15 2.2.4. Mezzi di comunicazione 17 2.2.5. Lavori svolti presso il sito o nelle vicinanze dell’evento 17 2.2.6. Attivazione del piano di emergenza ferroviaria e relativa catena di eventi 17 2.2.7. Attivazione del piano di emergenza dei servizi pubblici di soccorso, della polizia, dei servizi sanitari e relativa catena di eventi 18 2.3. Decessi, lesioni, danni materiali, danni ambientali 19 2.3.1. Passeggeri e terzi, personale 19 2.3.2. Merci, bagagli e altri beni 20 2.3.3. Materiale rotabile e infrastruttura 20 2.4. Circostanze esterne (condizioni atmosferiche, riferimenti geografici) 20 3. RESOCONTO DELL'INDAGINE 21 3.1. Sintesi delle testimonianze 21 3.1.1. Sintesi delle testimonianze (nel rispetto della tutela dell’identità dei soggetti interessati), personale delle ferrovie, compreso quello delle imprese appaltatrici. 21 3.1.2. Altri testimoni 24 3.2. Sistema di Gestione della Sicurezza 24 3.2.1. Quadro organizzativo e modalità di assegnazione ed esecuzione degli incarichi 25 3.2.2. Requisiti relativi al personale e garanzia della loro applicazione 26 3.2.3. Modalità dei controlli e delle verifiche interni e loro risultati 27 3.2.4. Interfaccia fra i diversi soggetti operanti sull'infrastruttura 27 3.3. Norme e regolamenti 27 3.3.1. Norme pertinenti e regolamenti comunitari e nazionali 27 3.3.2. Altre norme (norme di esercizio, istruzioni locali, requisiti per il personale, prescrizioni in materia di manutenzione e standard applicabili) 28 3.4. Funzionamento del materiale rotabile e degli impianti tecnici 29 3.4.1. Sistema di segnalamento e comando-controllo, registrazione da parte di apparecchi automatici di registrazione 29 3.4.2. Infrastruttura 29 3.4.3. Apparecchiature di comunicazione 29 3.4.4. Materiale rotabile, registrazione da parte di apparecchi automatici di registrazione 30 3.4.5. Impianto Antincendio 30 3.5. Documentazione del sistema di esercizio 38 3.5.1. Provvedimenti adottati dal personale per il controllo del traffico ed il segnalamento 38 3.5.2. Scambio di messaggi verbali in relazione all'evento 39 3.5.3. Provvedimenti adottati a tutela e salvaguardia del sito dell'evento 39 3.6. Interfaccia uomo-macchina-organizzazione 39 3.6.1. Tempo lavorativo del personale coinvolto 39 3.6.2. Circostanze personali e mediche che possono aver influenzato l'evento 39 3.6.3. Architettura degli impianti aventi un'incidenza sull'interfaccia uomo - macchina 39 3.7. Eventi precedenti, o comunque recenti, dello stesso tipo 40 4. ANALISI E CONCLUSIONI 41 4.1. Resoconto finale della catena di eventi 41 4.2. Discussione 43 4.2.1. Analisi riguardanti le cause dirette dell’evento 44 4.2.2. Analisi riguardanti le cause indirette dell’evento 46 4
17.10.2018 Incendio del locomotore D445.1015 in composizione al treno 39765 – Località Mede 4.2.3. Analisi riguardanti le cause a monte dell’evento 47 4.3. Conclusioni 48 4.4. Osservazioni aggiuntive 49 5. PROVVEDIMENTI ADOTTATI 51 6. RACCOMANDAZIONI 52 6.1. Premesse alle raccomandazioni 53 6.2. Raccomandazioni 55 5
17.10.2018 Incendio del locomotore D445.1015 in composizione al treno 39765 – Località Mede 1. Sintesi 1.1. Breve descrizione dell’evento Il giorno 17.10.2018, sulla linea ferroviaria non elettrificata a semplice binario Sannazzaro-Alessandria, veniva effettuato, da parte dell’Impresa Ferroviaria Mercitalia Rail S.r.l., il treno 39765, composto dal locomotore D445.1015 e 14 carri cisterna contenenti merci pericolose (propilene), in partenza dalla stazione di Sannazzaro e diretto ad Alessandria Smistamento. Dopo l’incrocio con un treno viaggiatori nella stazione di Lomello il Personale di Macchina riscontrava un’anomalia consistente in un improvviso aumento della velocità del motore diesel seguito da una riduzione alla velocità minima e il successivo disinserimento della trazione. La strumentazione di banco non segnalava però alcuna anomalia. Poco dopo il PdM riscontrava la presenza di fumo e fiamme nel vano motore e la fuoriuscita di fumo dal pavimento della cabina di guida. Non essendo riusciti a domare il principio d’incendio con gli estintori portatili, i due agenti hanno deciso di arrestare il treno lontano da un centro abitato, poco dopo aver superato la stazione di Mede. Il tentativo di azionare il sistema Anti Incendio presente a bordo non è andato a buon fine a causa del mancato funzionamento dello stesso e l’incendio, che si è quindi propagato in maniera incontrollabile, è stato estinto dai Vigili del Fuoco giunti nei pressi di un PL, avvisati dal DCO, che nel frattempo era stato allertato telefonicamente dall’Agente di Condotta (AdC) del treno. Ulteriori tentativi di estinguere l’incendio con gli estintori portatili, da parte del PdM, una volta arrestato il treno e sceso a terra, non sono andati a buon fine in quanto l’incendio si era ormai esteso all’esterno della cassa ed anche al sottocassa. Le fiamme non hanno interessato i carri cisterna e, a parte ingenti danni al locomotore, non vi sono stati gravi danni alle persone, alle cose e all’ambiente. 1.2. Cause dirette, indirette e a monte Le cause dirette dell’incidente, incendio del locomotore, sono da attribuire al surriscaldamento della turbina gas di scarico e alla rottura del giunto di dilatazione del condotto di immissione dell’aria surriscaldata nell’Intercooler con conseguente fuoriuscita di gas di scarico incandescenti, e al mancato funzionamento dell’impianto Anti Incendio Tra le cause indirette si possono individuare: - Difettosità/anomalie di apparecchiature tecniche della strumentazione di bordo; - Inadeguatezza di alcuni componenti e/o materiali, per quanto riguarda in particolare il giunto di dilatazione; 6
17.10.2018 Incendio del locomotore D445.1015 in composizione al treno 39765 – Località Mede - Presenza di gomma, vernice fusa e dei colaticci di olio e gasolio nella vasca di raccolta residui che hanno favorito la propagazione dell’incendio; - Controlli e manutenzioni svolte in modo non efficace. Tra le cause a monte si può citare la mancata presa in carico delle raccomandazioni emesse dalla Digifema in occasione di un analogo incendio avvenuto nel 2013 e delle relative prescrizioni dell’ANSF, che ha determinato condizioni favorevoli alla ripetizione dell’evento, verificatosi per ben tre volte in pochi anni. 1.3. Sintesi delle Raccomandazioni principali Sono state formulate cinque raccomandazioni indirizzate all’ANSF, una delle quali dedicata al mantenimento di provvedimenti adottati dall’impresa ferroviaria, una dedicata alla formazione del personale di bordo, una all’utilizzo di specifiche check list, e due dedicate a favorire un corretto, tempestivo ed efficace funzionamento dell’impianto antincendio e dell’impianto di controllo della temperatura dell’acqua. Raccomandazioni indirizzate all’ANSF Per la prevenzione viene suggerito quanto segue: a. Mantenimento del provvedimento adottato da Mercitalia Rail subito dopo l’incidente, consistente nel divieto di utilizzo dei locomotori diesel del gruppo D445 e D345 per i treni aventi in composizione carri cisterna contenenti merci pericolose; b. Verifica dell’efficacia dei criteri di selezione, formazione, audit ed ispezione del personale addetto alla condotta dei locomotori; c. Utilizzo di adeguate check list, la cui spunta può essere determinante sulla possibilità d’uso del locomotore. Relativamente al miglioramento del funzionamento dell’impianto Antincendio si suggerisce quanto segue: d. Effettuazione di controlli straordinari sui dispositivi di attivazione dell’erogazione dell’estinguente; e. Garanzia del funzionamento di tutte le sonde termiche dell’impianto. 2. Fatti in immediata relazione all’evento 2.1. Evento 2.1.1. Descrizione degli eventi e del sito dell'incidente 7
17.10.2018 Incendio del locomotore D445.1015 in composizione al treno 39765 – Località Mede Il giorno 17 ottobre 2018 era programmato il treno merci 39765 in partenza alle ore 17:52 da Sannazzaro e diretto ad Alessandria, composto da un locomotore diesel del gruppo 445 e 14 carri cisterna carichi di propilene. La trazione veniva garantita dall’Impresa Ferroviaria Mercitalia Rail S.r.l. Dalla lettura della Zona Tachigrafica Elettronica (ZTE) si è potuto ricostruire l’effettivo andamento del treno in questione, che risultava così composto: Locomotore diesel D445.1015 + 14 carri cisterna del tipo ZAGS. Alle ore 13:00 circa, l’AdC e il TPT hanno preso servizio allo scalo di Alessandria per la messa in servizio del locomotore D445.1015. L’AdC ricorda di avere trovato il locomotore già caldo per un precedente servizio, pertanto non ha ritenuto necessario il preriscaldo del motore con la caldaia webasto. L’AdC ha quindi continuato le operazioni di accudienza della macchina rifornendo il circuito di raffreddamento Intercooler il cui livello era leggermente sotto il minimo, mentre quello del circuito motore era al massimo (operazione confermata anche dal TPT). Non ha effettuato la prova antincendio dal banco di manovra limitandosi a verificare solo il corretto posizionamento dei dispositivi posti sulla bombola dell’estinguente. Ciò non ha pertanto consentito la verifica dell’efficienza della suoneria e della segnalazione luminosa dell’allarme. Alle ore 15:05, a locomotore isolato, l’AdC e il TPT si sono trasferiti presso la raffineria Eni di Sannazzaro dove sono giunti alle ore 15:55. In raffineria è avvenuto l’aggancio dei 14 carri cisterna carichi di propilene, è stata svolta la prova freno con esito regolare e, dopo le operazioni di manovra, è avvenuta la partenza per la stazione di Sannazzaro dove, all’arrivo venivano effettuati il giro macchina ed una nuova prova freno con esito regolare. Alle ore 17:57 è avvenuta la partenza per Alessandria. Alle ore 18:05 il treno si è fermato a Lomello, per incrocio con treno viaggiatori, ed è ripartito alle ore 18:16. Il viaggio è proseguito regolarmente per circa 7-8 minuti con regolatore in 9a tacca senza alcuna segnalazione di anormalità, alla velocità di circa 65 km/h. All’improvviso, l’AdC ha sentito il motore diesel aumentare di numero di giri perdendo la trazione, quindi il motore si è posizionato al minimo. L’AdC ha riprovato a trazionare ma il motore diesel non aumentava il numero di giri ed i motori elettrici non assorbivano corrente. Nessuna segnalazione compariva sul banco. Il treno ha proseguito per inerzia a circa 60-70 km/h. L’AdC si è quindi recato nel comparto motori mentre il TPT rimaneva in cabina per il controllo dei segnali e per una eventuale frenatura di emergenza. L’AdC ha notato fiamme provenire da sotto la pompa nafta ed il TPT si accorgeva che saliva del fumo dal pavimento della cabina di guida. L’AdC è quindi tornato in cabina per frenare il treno mentre il TPT, preso l’estintore, si recava nel comparto motore per tentare di estinguere l’incendio. L’incendio inizialmente era localizzato in prossimità della parte bassa al centro del motore e i tentativi di estinzione sembravano avere effetto sedando le fiamme, ma 8
17.10.2018 Incendio del locomotore D445.1015 in composizione al treno 39765 – Località Mede subito dopo queste si sviluppavano improvvisamente sprigionando una grande quantità di fumo da sotto il pavimento della cabina di guida (cab. A). Constatata l’impossibilità di domare l’incendio, l’AdC e il TPT hanno deciso di arrestare il treno in un punto lontano dal paese, qualche centinaio di metri dopo la stazione di Mede, alla progressiva km 5+800, per evitare rischi ad eventuali utenti presenti in stazione, in prossimità di un PL per facilitare l’intervento dei VVF. Una volta arrestato il treno, il TPT è sceso per tentare di sganciare il treno dal locomotore riuscendo solo ad allentare la maglia del gancio di trazione e riuscendo ad inserire un freno a mano al primo carro cisterna dietro il locomotore; quindi è salito nella cabina opposta al senso di marcia (cab. B), ha preso il secondo estintore cercando di spegnere da terra l’incendio nel sottocassa del locomotore, ma senza successo; si è poi recato nei pressi del PL per far allontanare i conducenti delle auto in sosta. Nel frattempo, l’AdC è sceso dal treno ed ha avvisato telefonicamente il DCO per allertare i VVF e si è recato dai proprietari di un’abitazione limitrofa per avvisarli del pericolo. Nell’allontanarsi dal treno, entrambi gli agenti hanno sentito uno scoppio attribuito alla rottura dei finestrini ed hanno visto che le fiamme stavano estendendosi all’esterno del locomotore. Alle ore 18:49 sono intervenuti i VVF (Figure 01 e 02) che per raggiungere il locomotore hanno dovuto abbattere le barriere del PL trovate regolarmente chiuse. L’incendio è stato definitivamente domato alle ore 19:15 ed il PdM, dopo essere stato autorizzato ad avvicinarsi dai VVF, ha messo in sicurezza il treno inserendo il freno a mano di sei carri cisterna. Alle ore 00:13 del 18.10.2018 il convoglio dei 14 carri cisterna carichi di propilene è stato prelevato con locomotore D146.2009 di soccorso giunto da Pavia e trasferito a Sannazzaro con treno 70842 dove è stato reintrodotto nel raccordo Eni alle ore 02:07. Alle ore 01:50 del 18.10.2018 il locomotore incidentato è stato prelevato dal locomotore diesel di soccorso D445.1062 giunto da Alessandria Smistamento per essere trasferito ad Alessandria Smistamento in composizione al treno 80591. Figure 01 e 02: intervento dei Vigili del Fuoco sul locomotore D445.1015 (fonte RFI) 9
17.10.2018 Incendio del locomotore D445.1015 in composizione al treno 39765 – Località Mede 2.1.2. Decisione di aprire l'indagine, composizione della squadra investigativa e svolgimento della stessa In data 17.10.2018 il gestore dell’infrastruttura ferroviaria (RFI) ha inviato, ai sensi del Decreto Legislativo 10 agosto 2007, n. 162, alla Direzione Generale per le Investigazioni Ferroviarie e Marittime (Digifema) il “Primo Rapporto Informativo” segnalando l’evento in questione. In data 18.10.2018 il Gestore dell’Infrastruttura Ferroviaria (RFI) ha inviato alla Digifema la “Relazione Informativa” relativa all’evento. In data 18.10.2018, con Relazione Informativa 18/67, la Direzione Tecnica dell’Impresa Ferroviaria Mercitalia Rail ha comunicato alla Digifema l’evento allegando il relativo modulo di “Avviso di Accadimento” datato 17.10.2018. In pari data la Direzione Tecnica dell’Impresa Ferroviaria Mercitalia Rail ha comunicato alla Digifema e all’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie (ANSF) la nomina di una “Commissione d’indagine n. DT 18/10: Incendio locomotiva treno 39765 del 17.10.2018 a Mede”. In data 25.10.2018, la Digifema del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nelle more del perfezionamento del relativo decreto dirigenziale, ha incaricato l’ing. Giuseppe Conti di avviare l’attività investigativa sull’incidente in questione. Nei giorni immediatamente successivi l’investigatore incaricato ha preso contatti telefonici ed epistolari con il Presidente della Commissione di indagine aziendale e ha richiesto l’invio della prima documentazione disponibile concordando le modalità per effettuare un sopralluogo. Nei giorni 22 e 23 novembre 2018, l’investigatore della Digifema si è incontrato nel deposito di Torino Orbassano con il Presidente della Commissione di indagine aziendale ed ha effettuato un sopralluogo congiunto al locomotore incidentato eseguendo rilievi a bordo e sotto cassa con relativa documentazione fotografica. Nel corso dell’indagine sono seguiti altri incontri e sopralluoghi ed è stata richiesta e visionata dall’investigatore numerosa documentazione necessaria per lo svolgimento dell’indagine tecnica di sicurezza. Sono stati richiesti, al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Pavia, documenti ed informazioni relative all’intervento da loro effettuato sul locomotore incendiato al fine di verificare eventuali criticità durante gli interventi di soccorso. Ad alcuni sopralluoghi hanno partecipato anche i Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Torino ai quali l’investigatore, per la specificità della materia trattata, si è rivolto per avere una consulenza tecnica. Il contributo di tale Istituzione è stato di estrema utilità per la conferma di alcune ipotesi e per l’individuazione di alcuni particolari altrimenti non facilmente riconoscibili. Per la redazione della presente relazione, oltre a quanto rilevato direttamente dall’investigatore nel corso dei suddetti sopralluoghi, ci si è avvalsi dei contenuti della “Relazione di Indagine” redatta dalla Commissione Aziendale nominata da 10
17.10.2018 Incendio del locomotore D445.1015 in composizione al treno 39765 – Località Mede Mercitalia Rail (di cui alcuni stralci, pienamente condivisi dall’investigatore, sono stati trascritti nella presente relazione), della documentazione messa a disposizione dalla stessa Commissione, di informazioni e chiarimenti forniti dal Presidente di detta Commissione nel corso degli incontri diretti e di telefonate ed e-mail scambiate nel corso delle indagini. Le foto allegate sono state in parte effettuate dall’investigatore ed in parte fornite dal Presidente della Commissione Aziendale. La descrizione del funzionamento di particolari apparecchiature è stata ricavata da specifici manuali tecnici e/o ricerche in rete. Con l’ausilio del presidente della Commissione di indagine aziendale, l’investigatore incaricato ha provveduto ad analizzare la documentazione fornita dalla Commissione stessa, allegata alla rispettiva Relazione di indagine, ed ha riesaminato il percorso di analisi da questa compiuta sugli accertamenti, controlli e verifiche effettuati sui documenti ed avvenimenti. In particolare, sono stati eseguiti approfondimenti sulle seguenti tematiche: - Risultanze del sopralluogo - Analisi della Zona Tachimetrica Elettronica del treno 39765 del 17.10.2018 - Analisi dei libri di bordo - Analisi dell’impianto antincendio del locomotore - Analisi delle competenze e prestazioni lavorative dell’equipaggio del treno - Analisi del comportamento dell’equipaggio del treno. Ai sensi dell’art. 23, comma 4, del decreto legislativo 14 maggio 2019, n. 50 la Digifema, al fine di acquisire pareri, opinioni ed osservazioni sull’indagine, ha incontrato, in data 17.12.2019, i rappresentanti dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e dell’impresa ferroviaria Mercitalia Rail s.r.l. 2.2. Circostanze dell’evento 2.2.1. Personale coinvolto Il personale direttamente coinvolto nell’evento in questione appartiene alla Soc. Mercitalia Rail (soggetto detentore del locomotore incidentato) ed è costituito dall’equipaggio del treno 39765 del 17.10.2018, in particolare l’AdC (Agente di Condotta) ed il TPT (Tecnico Polifunzionale Treno). L’IF Mercitalia Rail S.r.l. è una società del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane. È il soggetto giuridico che ha ottenuto, in scissione dalla società Trenitalia S.p.A., le attività ferroviarie e operative funzionali al business della Divisione Cargo. È in possesso della Licenza Ferroviaria IT 2016 0005, del Certificato di Sicurezza - Parte A N. IT1120160017 e del Certificato di Sicurezza – Parte B N. IT1220160032. 11
17.10.2018 Incendio del locomotore D445.1015 in composizione al treno 39765 – Località Mede Le indagini hanno interessato anche la Soc. Mercitalia Shunting & Terminal S.r.l. in quanto soggetto responsabile della manutenzione del locomotore incidentato. L’IF Mercitalia Shunting & Terminal S.r.l. è una società del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane. È il soggetto giuridico che ha ottenuto, in scissione dalla società Trenitalia S.p.A., le attività manutentive del materiale rotabile di cui Mercitalia Rail S.r.l. è detentore. È in possesso della Licenza Ferroviaria 25 (IT 01 2018 0003) del 08/03/2018. Al momento dell’incidente era in possesso del Certificato di Sicurezza - Parte A N. IT1120180002 del 23/01/2018 e del Certificato di Sicurezza – Parte B N. IT1220180003; attualmente, mentre il Certificato di sicurezza Parte A rimane lo stesso, quello di parte B è diventato N. IT1220190019 del 21/05/2019. 2.2.2. Treni e relativa composizione Il treno oggetto dell’incidente è il treno 39765 del 17.10.2018; era composto dal locomotore diesel D445.1015 e da 14 carri cisterna (tipo ZAGS.) carichi di propilene, Codice Pericolo 23 Numero ONU 1077. Il convoglio aveva le seguenti caratteristiche: - Velocità massima 100 km/h - % massa frenata 73% - Massa rimorchiata 1085 t - Lunghezza 266 m - Freno tipo P - Rango di velocità di tipo A - Sotto Sistema di Bordo tipo SCMT/SSC congruente con il Sotto Sistema di Terra ed efficiente. Caratteristiche del rotabile incidentato Il locomotore oggetto dell’incendio (Figure 03 e 04) è il locomotore diesel D445.1015 di costruzione O.ME.CA. (Officine Meccaniche Casertane) per la parte meccanica e ANSALDO per la parte elettrica. Figure 03 e 04: locomotore D445.1015 danneggiato dall’incendio (fonte Digifema) 12
17.10.2018 Incendio del locomotore D445.1015 in composizione al treno 39765 – Località Mede Caratteristiche principali: - Anno di costruzione: 1975 - Anno di entrata in servizio: 1975 - Motori termici N. 1 tipo SSF2112 FIAT - Motori elettrici N. 2 tipo ANSALDO MTSC 039/19 - Generatrici N. 2 tipo GTA-ATB - Potenza 2.250 CV - Velocità 130 km/h - Tipo freno: Continuo Automatico Moderabile - N. assi frenati: 4 - Peso a vuoto 72.000 kg; in assetto di servizio 76.000 kg. Risulta essere immatricolato presso il Registro Nazionale Veicoli (art. 24 della Direttiva 2001/16/CE) con numero di immatricolazione 928324450156. All’atto dell’incidente Mercitalia Rail S.r.l. era Detentore e Mercitalia Shunting e Terminal S.r.l. era Soggetto Responsabile della Manutenzione. Principali impianti di bordo rilevanti ai fini dell’indagine: Impianto Webasto di preriscaldo del motore diesel La caldaia Webasto tipo D.B.W 460 serve a preriscaldare il circuito liquido refrigerante del diesel prima della messa in moto. Si compone principalmente di un bruciatore, di una camera di combustione, di uno scambiatore di calore e di una scatola di comando. Il bruciatore è incernierato in modo da ruotare e permettere di accedere direttamente alla pompa combustibile, all’ugello del polverizzatore, all’elettroventola combustibile, agli elettrodi di accensione, al controllo fiamma (fotoresistenza). Il motore aziona sia le ventole aria, tramite trasmissione con giunto elastico, sia la pompa combustibile, per mezzo di un ingranaggio. È protetto da una cappa estraibile sotto la quale si trova il tubo di entrata aria comburente. Sulla cappa di protezione è fissata la scatola di comando. La pompa di ricircolo assicura la circolazione del liquido refrigerante. Il funzionamento della caldaia è di tipo intermittente, guidato da un termostato di regolazione, tarato a 75±3°C, da un termostato limitatore a riassetto manuale, tarato a 105°C, e da un termostato di sicurezza di tipo a fusione, tarato a 122°C. Il termostato limitatore costituisce una protezione anti-surriscaldamento, mentre il termostato di sicurezza interviene in caso di mancata circolazione liquido refrigerante. Impianto Antincendio Il locomotore D445.1015 è dotato di un impianto antincendio del tipo semiautomatico. L’impianto è costituito da una bombola contenente un gas tecnico utile al soffocamento della combustione (HFC 23 trifluorometano); la bombola da 50 litri (Figura 05) con una conduttura metallica è collegata a degli ugelli (Figura 06) 13
17.10.2018 Incendio del locomotore D445.1015 in composizione al treno 39765 – Località Mede orientati su apparecchiature critiche quali: turbina gas di scarico, pompa gasolio, webasto, armadio elettrico. L’attivazione della bombola avviene meccanicamente per azionamento di un percussore collegato ad un leveraggio montato sulla bombola che perfora la membrana di chiusura permettendo la fuoriuscita del gas. All’interno del locomotore sono presenti n. 10 sonde termorivelatrici, di cui n. 6 cat. 506899, tarate a 90°C, e n. 4 cat. 506907, tarate a 125°C; di queste ultime, n. 3 sono posizionate nella zona superiore, sulla verticale del motore termico, l’altra è posizionata nella zona superiore del cassone che contiene la caldaia di preriscaldo Webasto. Il sistema non è automatico ma volontario, su intervento del personale di condotta. Alcuni sensori (TSI), disposti sui punti oggetto di sorveglianza, attivano un circuito elettrico di protezione con illuminazione di una spia sul cruscotto della cabina di guida (LIM) e attivazione di una campanella d’allarme (SIM); il sistema di segnalazione permane attivo fino a che non cessa l’evento che lo ha causato. All’attivazione del sistema di allarme il personale di condotta ha a disposizione, su ogni banco di guida, e all’esterno, in prossimità della bocca di carico gasolio, un interruttore piombato (IIVS e IEVS); l’azionamento dell’interruttore provoca l’eccitazione di una ElettroValvola E.V. (VSB), che invia aria compressa disponibile sulla locomotiva al meccanismo di intervento bombola A.I.; inoltre, per i casi in cui la locomotiva non è attiva, quindi con batterie escluse e priva d’aria, esiste all’esterno, sui due lati del fianco della locomotiva, un dispositivo con cartuccia di gas compresso che, se azionato manualmente, permette l’intervento dell’impianto A.I. Figure 05 e 06 – Bombola da 50 l contenente l’estinguente e ugello di erogazione (fonte Mercitalia Rail) L’attivazione dell’impianto antincendio quindi può avvenire solo dopo che sia stato rilevato automaticamente, tramite sonde, un possibile principio di incendio, e 14
17.10.2018 Incendio del locomotore D445.1015 in composizione al treno 39765 – Località Mede dopo una decisione volontaria dell’AdC di attivare l’impianto di estinzione (impianto semiautomatico). Dal punto di vista procedurale l’AdC, durante la messa in servizio del locomotore, deve verificare l’efficienza dell’impianto e delle segnalazioni luminose e acustiche. Qualora, una volta attivato l’intervento dell’impianto, questo risulti indisponibile, o siano inefficienti entrambe le segnalazioni (acustica e luminosa), il locomotore non può essere utilizzato. Impianto frenante Il sistema frenante del treno in questione è del tipo “continuo-automatico”, con due condotte pneumatiche: Condotta Generale (CG) e Condotta Principale (CP). Detto freno aziona tutti i rotabili del convoglio collegati al sistema frenante. Il locomotore possiede inoltre anche un “freno diretto” che agisce solo sul locomotore. Il locomotore diesel D445.1015 è dotato di un distributore del freno WESTINGHOUSE, tipo U, azionato dalla depressione operata nella Condotta Generale tramite il rubinetto del freno. Il distributore, quando comanda la frenatura, alimenta le valvole di tipo PT-1 in misura proporzionale alla depressione operata in CG, con prelievo d’aria dai due serbatoi ausiliari di 58 litri per l’alimentazione dei cilindri del freno. Il serbatoio di comando (SC), collegato al distributore, rappresenta l’espansione della camera di comando dello stesso; la frenatura viene innescata quando la differenza di pressione tra la CG e il SC è di valore negativo, in caso contrario si ottiene la sfrenatura. La frenatura e sfrenatura del veicolo sono comandate dalla valvola di immissione e scarico del distributore e attuate dalla valvola di immissione e scarico del relè TP-1. Le valvole sono rivestite da corpi elastici in gomma per garantirne la tenuta ed utilizzano membrane in gomma per rilevare le differenze di pressione tra le diverse camere. 2.2.3. Infrastruttura e sistema di segnalamento (binari, deviatoi, intersezioni, …) Il tratto di linea ferroviaria interessato dall’evento è quello compreso tra Pavia e Alessandria che presenta le seguenti caratteristiche: - Linea a semplice binario non elettrificato a trazione diesel - Esercizio con Dirigente Centrale con sede a Torino Lingotto - Regime di circolazione di tipo a Blocco elettrico Automatico a correnti codificate (BAcc), attrezzata con Sotto Sistema di Terra SSC. Lungo la linea, nel tratto compreso tra Alessandria e Sannazzaro, è presente il sistema Rilevazione Temperatura Boccole (RTB) con un unico punto di rilevazione, posizionato al km 2+737 tra Valenza e Alessandria. L’evento è accaduto presso la località Lomello, nella tratta Mede – Torreberetti. 15
17.10.2018 Incendio del locomotore D445.1015 in composizione al treno 39765 – Località Mede In questa tratta la velocità massima ammessa, in base alle caratteristiche del treno, è di 100 km/h. Il Dirigente Centrale (DC) è una figura professionale che gestisce il movimento di una stazione o di qualsiasi altro impianto ferroviario. Ha il compito di ottimizzare, nei limiti del possibile, la circolazione dei treni, stabilisce tutti i provvedimenti di regolazione del traffico su tratti di linea significativi, mentre rimane ai Regolatori della Circolazione (Capistazione) la responsabilità della sicurezza della circolazione nelle stazioni. Il Blocco elettrico Automatico a correnti codificate (BAcc) è un sistema di distanziamento dei treni a spazio attivo su alcune tratte ferroviarie italiane gestite da Rete Ferroviaria Italiana. La tecnologia del BAcc (originalmente basata su apparati elettromeccanici e poi via via integrata con sistemi elettronici) consente, tramite la ripetizione dei segnali nella cabina di guida di un treno, la circolazione in sicurezza a velocità superiori a quelle altrimenti possibili. Il sistema fornisce al macchinista l'informazione sull'aspetto dei segnali posti a valle della sezione percorsa dal treno, aumentando lo spazio di frenatura disponibile (e con esso quindi la velocità), potendo comandare automaticamente la frenatura rapida del treno nei casi di rischio (ad es. mancato rispetto del segnale). Il Sistema di Controllo della Marcia Treno (SCMT) è un sistema di controllo ferroviario che ha il compito di mantenere sotto vigilanza elettronica il comportamento del personale di macchina dei treni in base all'aspetto dei segnali ferroviari, alla velocità massima consentita sul tratto di linea che si percorre, alla velocità massima ammessa per quel treno stesso e ad altri parametri come ad esempio il grado di frenatura della linea o la capacità della stessa. Nel momento in cui l'agente di condotta porta il treno in una condizione di marcia non sicura, l'SCMT protegge la marcia del treno prima segnalando all’AdC la condizione di pericolo e, se non ci sono interventi degli agenti di condotta che eliminino le incongruenze, azionando automaticamente la frenatura di emergenza fino ad arrestare il convoglio. Il Sistema di Supporto alla Condotta (SSC) è un sistema sviluppato a partire dal 2005. È un sistema di sicurezza della marcia dei treni di ausilio al macchinista. Fornisce il controllo della velocità massima ammessa in relazione ai vincoli posti dal segnalamento, dalle caratteristiche dell’infrastruttura e dalle prescrizioni del treno. Il sistema risulta applicabile sulle linee non elettrificate della rete complementare la cui velocità massima è di 150 km/h. La tratta di linea Sannazaro-Mede è equipaggiata con Sotto Sistema di Terra (SST) di tipo SSC. 16
17.10.2018 Incendio del locomotore D445.1015 in composizione al treno 39765 – Località Mede Il Sotto Sistema di Bordo (SSB) SSC/SCMT a bordo del locomotore in questione è un sistema integrato in grado di poter funzionare sia sulle linee equipaggiate con Sotto Sistema di Terra (SST) di tipo SCMT che con SST di tipo SSC. Il sistema RTB (Rilevamento Temperatura Boccole) è un impianto di tipo fisso per il controllo termico a distanza delle boccole dei rotabili ed è composto da uno o più Posti di Rilevamento (PdR) locali lungo linea ed un Posto di Controllo (PdC) sito in stazione e collegato con i PdR. Non appena viene rilevata una condizione di sovratemperatura nel PdR, viene trasmesso un allarme verso il PdC per metterne al corrente il responsabile della circolazione dei treni. Il Posto di Controllo deve essere interfacciato con gli apparati centrali della stazione per poter comandare la fermata del treno con “allarme boccole” e, ove previsto, con il sistema di teleinformazioni del BA per implementare la funzione di inseguimento treno. Tale funzione consente di "fermare" in stazione soltanto il treno "allarmato" e non quelli che eventualmente lo precedono. 2.2.4. Mezzi di comunicazione Le comunicazioni treno-terra-treno sono affidate al sistema GSM-R. Il GSM-R (GSM-Railway) è uno standard internazionale di telefonia mobile per le comunicazioni ferroviarie. Usato principalmente per le comunicazioni fra treni e centri di controllo, è una parte dell'ERTMS (European Rail Traffic Management System). 2.2.5. Lavori svolti presso il sito o nelle vicinanze dell’evento L’evento ha avuto origine (principio di incendio) durante la corsa del treno lungo la linea ferroviaria Pavia-Alessandria, prima della progressiva km 51+800 dove il treno si è arrestato definitivamente. In tali siti non era in corso alcun tipo di lavorazione né sull’infrastruttura ferroviaria né nelle sue vicinanze. 2.2.6. Attivazione del piano di emergenza ferroviaria e relativa catena di eventi Dalle informazioni raccolte dall’investigatore incaricato e da quanto risulta nei rapporti agli atti dell’impresa ferroviaria, il PdM ha provveduto ad arrestare il treno in un punto lontano dal paese e in sicurezza per gli abitanti e nelle vicinanze di un PL per facilitare l’intervento dei VVF. Il piano di emergenza si è attivato con la segnalazione del principio di incendio da parte dell’AdC al DCO e l’interruzione della circolazione dei treni sulla linea Pavia - Alessandria da parte del Regolatore della Circolazione. 17
17.10.2018 Incendio del locomotore D445.1015 in composizione al treno 39765 – Località Mede Il TPT, dopo i vani tentativi di estinguere l’incendio con gli estintori portatili in dotazione ed aver inutilmente tentato di attivare l’Impianto Antincendio a bordo del locomotore incendiato, ha tentato di sganciare la maglia del gancio di trazione che collegava il locomotore al primo carro cisterna senza però riuscirvi, ha inserito un freno a mano al primo carro cisterna, ha messo in salvo i documenti del treno presenti nella cabina B ed ha provveduto al distacco delle batterie; poi, a causa dello sviluppo delle fiamme è stato costretto ad allontanarsi raggiungendo il PL dove ha fatto allontanare i conducenti dalle auto in sosta. Il TPT dopo aver inutilmente tentato di attivare l’Impianto Antincendio a bordo del locomotore incendiato ha spento il motore e ha provveduto a immobilizzare il treno con sei freni a mano ed è corso ad avvisare del pericolo i proprietari dell’abitazione limitrofa. L’AdC ha azionato l’Impianto Antincendio della locomotiva ed ha avvisato il Regolatore della Circolazione di RFI, richiedendo l’intervento dei Vigili del Fuoco, che hanno provveduto al completo spegnimento dell'incendio alle 19:15. La circolazione è stata interrotta, attivando servizi sostitutivi con autobus, fino alla completa liberazione dal convoglio dell’unico binario della linea, avvenuta alle 1:50 del giorno successivo. 2.2.7. Attivazione del piano di emergenza dei servizi pubblici di soccorso, della polizia, dei servizi sanitari e relativa catena di eventi Per quanto riportato nei rapporti dei VVF, i soccorsi sono stati attivati con una chiamata ai Vigili del Fuoco di Pavia effettuata da un residente nella zona in cui si è fermato il treno con il locomotore incendiato. Dalla scheda n. 3815/1 del Rapporto di intervento dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Pavia risulta quanto segue, in data 17.10.2018: - Chiamata ricevuta: 18:37 - Arrivo sul luogo: 18:49 - Partenza dal luogo: 00:29 (18.10.2019) - Rientro in sede: 00:41 (18.10.2019) - INFORMAZIONI E SITUAZIONE ALL’ARRIVO SUL POSTO: “Incendio di treno carro-motrice diesel, trainante n. 14 carri-merci contenente Propilene. Dati: Proprietari del treno Merci Italia. Macchinista … . Linea ferroviaria regionale Pavia – Torreberetti. Proprietari delle abitazioni adiacenti l’incendio… . Sul posto VVF Mede, VVF Voghera, VVF Robbio, VVF Mortara. Cri Mede, CC Mede, Polfer Pavia, Polizia Locale Mede, Sig. Sindaco Mede, tecnici FS e Merci Italia”. - IN CONSIDERAZIONE DI QUANTO SOPRA SI PROVVEDEVA A: “Nell’immediatezza dell’arrivo in posto, si provvedeva ad abbattere le fiamme in direzione delle abitazioni e dopo aver praticato un varco nella recinzione che divide la proprietà del Sig. … dalla massicciata della ferrovia, ci si 18
17.10.2018 Incendio del locomotore D445.1015 in composizione al treno 39765 – Località Mede portava anche dalla parte opposta del treno per l’attacco diretto all’incendio. Dopo una decina di minuti le fiamme si estinguevano e con l’arrivo in posto dei rinforzi si continuava l’opera di raffreddamento. Dopo la rimozione dei carri serbatoio, si faceva rientro in distaccamento”. - RISULTATI OTTENUTI: “Estinzione dell’incendio, nessun danno ai carri contenenti Propilene, danni lievi alle abitazioni”. - DANNI A PERSONE, BENI, RISORSE, RISORSE AMBIENTALI O NATURALI: “Rottura delle sbarre del passaggio a livello per arrivare tempestivamente sul posto del sinistro, rottura della recinzione del Sig. … , annerimento ed eventuali danni da surriscaldamento delle facciate delle abitazioni dei sigg. …”. - PRESUMIBILE CAUSA DEL SINISTRO: “Probabile surriscaldamento, dovuto al malfunzionamento del motore Diesel del treno”. - PROVVEDIMENTI DI TUTELA ADOTTATI: “Delimitare e monitorare la zona fino all’arrivo dei tecnici FS”. - ATTIVITA’ DI POLIZIA GIUDIZIARIA: “Nessuna attività di Polizia Giudiziaria espletata. - Documentazione video-fotografica presente: NO”. - ENTI INTERVENUTI: “Sono intervenuti i seguenti Enti: Polizia di Stato – Polizia Locale – Carabinieri – ASL/118 Effettuata attività di Polizia Giudiziaria da altri enti: NO”. In data 07.01.2019 l’investigatore, nel corso delle proprie indagini, ha contattato il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Pavia per chiedere se durante l’intervento di soccorso si fossero manifestati problemi di qualsiasi tipo per l’esecuzione dello stesso, quali ad esempio difficoltà logistiche od impedimenti per il raggiungimento del luogo, ritardi o disguidi nelle comunicazioni, difficoltà collaborative da parte del personale ferroviario o altro. È stato risposto che l’intervento si è svolto regolarmente, senza alcuna difficoltà, e che c’è stata la massima collaborazione. L’unico inconveniente è stata la necessità di abbattimento delle barriere di un passaggio a livello trovate chiuse, per arrivare tempestivamente sul posto del sinistro, non essendo stato possibile aprire in altro modo le stesse. 2.3. Decessi, lesioni, danni materiali, danni ambientali 2.3.1. Passeggeri e terzi, personale 19
17.10.2018 Incendio del locomotore D445.1015 in composizione al treno 39765 – Località Mede L’evento non ha provocato decessi né seri danni alle persone ma, secondo quanto risulta dalla relazione di indagine aziendale, un’intossicazione degli Agenti di Condotta durante il primo tentativo di estinzione dell’incendio. 2.3.2. Merci, bagagli e altri beni Il treno trasportava merci pericolose (propilene) in 14 carri cisterna che fortunatamente non sono stati raggiunti dalle fiamme. Non risultano bagagli. Si sono riscontrati lievi danni ad una recinzione privata, che si è dovuta abbattere, e alle facciate di alcune abitazioni private. 2.3.3. Materiale rotabile e infrastruttura Danni al materiale rotabile: l’impresa ferroviaria Mercitalia Rail S.r.l. ha stimato i danni materiali al locomotore D445.1015 (Figura 07) in € 300.000,00 e nessun danno ai 14 carri cisterna in composizione al treno. Danni all’infrastruttura: nessun danno di rilievo risulta segnalato a carico dell’infrastruttura. Danni ambientali: non risultano segnalazioni relative a danni ambientali nella zona dell’incidente. Figura 07: locomotore D445.1015 danneggiato a seguito dell’incendio (fonte Mercitalia Rail) 2.4. Circostanze esterne (condizioni atmosferiche, riferimenti geografici) 20
17.10.2018 Incendio del locomotore D445.1015 in composizione al treno 39765 – Località Mede Il principio d’incendio si è manifestato in piena linea e con il treno in movimento, l’incendio si è poi sviluppato e propagato a treno fermo alla progressiva km 5+800 della linea a semplice binario Sannazzaro- Alessandria. Al momento dell’evento (principio e sviluppo dell’incendio) vi erano buone condizioni metereologiche: condizioni normali in assenza di vento e di pioggia. 3. Resoconto dell'indagine 3.1. Sintesi delle testimonianze 3.1.1. Sintesi delle testimonianze (nel rispetto della tutela dell’identità dei soggetti interessati), personale delle ferrovie, compreso quello delle imprese appaltatrici. Di seguito si riportano sinteticamente le dichiarazioni rese dall’AdC e dal TPT in occasione delle interviste effettuate, in data 29.10.2018, dalla Commissione interna aziendale. Da dette dichiarazioni emerge quanto segue: A.d.C.: Dichiara che il giorno 17.10.2018 si era recato ad Alessandria per la messa in esercizio del locomotore D445.1015 e ricorda di averlo trovato già caldo per un precedente servizio, quindi non è stato necessario il preriscaldo con webasto. Segnala che altre volte lo stesso locomotore andava in alta temperatura acqua, (ATA), costringendolo, per ovviare alla segnalazione, ad inserire la ventilazione di raffreddamento in maniera manuale. Durante le fasi di accudienza del locomotore ha rifornito il circuito raffreddamento Intercooler trovato leggermente sotto il minimo, mentre quello del circuito motore era al massimo. Ha verificato lo stato della bombola per l’estinzione automatica verificando il corretto posizionamento dei meccanismi, ma non ha effettuato la prova antincendio dal banco di manovra, pertanto non può confermare se la suoneria e le segnalazioni luminose fossero efficienti. Terminata la messa in esercizio ha provveduto al trasferimento con locomotore isolato a Sannazzaro dove ha effettuato l’aggancio del treno e la prova freno risultata regolare. Quindi ha trasferito il treno in stazione dove ha effettuato il giro macchina e una nuova prova freno anch’essa risultata regolare. Alle ore 17:57 è avvenuta la partenza del treno che ha effettuato una sosta a Lomello alle ore 18:05 risultando tutto regolare. Ripresa la marcia alle ore 18:16, dopo circa 7-8 minuti era in 9a tacca alla velocità di 65 km/h senza alcuna segnalazione particolare. All’improvviso ha sentito il motore diesel aumentare il numero di giri perdendo la trazione, quindi il motore si posizionava al minimo. Ha quindi riprovato a trazionare, ma il motore non aumentava il numero di giri né assorbiva corrente sui motori e l’AdC non aveva nessuna segnalazione sul banco. 21
17.10.2018 Incendio del locomotore D445.1015 in composizione al treno 39765 – Località Mede Si è pertanto recato nel comparto motore ed ha notato delle fiamme sotto la pompa nafta. Ha quindi frenato il treno e il TPT ha preso l’estintore per spegnere l’incendio ma improvvisamente si sono sviluppate grandi quantità di fumo aventi odore acre, come quello dei gas di scarico, provenienti dal pavimento che invadevano tutta la cabina di guida (cab. A). Il motore era ancora in moto, quindi l’AdC è sceso e si è recato nella cabina posteriore (cab. B), per attivare l’Impianto Antincendio, ha spento il motore e disinserito le batterie. Mentre si recava nella cabina posteriore l’AdC ha visto delle parti incendiate cadere dal sottocassa, ha quindi abbandonato il locomotore e ha chiamato telefonicamente il DCO per segnalargli l’incendio. Allontanandosi dal locomotore ha sentito uno scoppio che ha attribuito alla rottura dei finestrini e contemporaneamente le fiamme si erano estese anche all’esterno del locomotore. Messosi a distanza di sicurezza, ha chiamato telefonicamente il DTC di Torino ed ha provveduto a immobilizzare il treno con sei freni a mano dei carri rimorchiati, dopo essere stato autorizzato dai Vigili del Fuoco intervenuti nel frattempo. Su richiesta della Commissione di indagine aziendale, l’AdC ha dichiarato di non aver effettuato la prova antincendio prima della partenza (detta operazione è regolamentata dalla DPC 445 “Disposizioni Particolari per la Circolazione delle locomotive diesel-elettriche D445 sulla infrastruttura ferroviaria nazionale”), ma ha controllato la bombola di estinzione automatica compresi i leveraggi. L’agente di condotta dichiara inoltre di non aver ricevuto nessuna segnalazione sul cruscotto di guida, tantomeno quella di incendio. Riguardo l’efficacia degli estintori a polvere l’agente di condotta dichiara altresì che le esalazioni di fumo l’hanno costretto a scendere dalla locomotiva, interrompendo l’estinzione manuale, e a provare ad attivare l’estinzione semiautomatica dalla cabina opposta. T.P.T.: Dichiara di essersi presentato in servizio alle ore 13:00 del 17.10.2018 insieme al collega AdC che ha provveduto ad effettuare le operazioni di accudienza di propria competenza; quest’ultimo prima di partire ha rifornito di acqua il locomotore ed insieme hanno atteso che il locomotore andasse in temperatura per l’accensione, dopodiché il motore si è avviato regolarmente. In seguito, si sono recati, a locomotore isolato, a Sannazzaro dove hanno agganciato il treno in stazione. Hanno fatto il giro macchina, la prova freno e si sono preparati alla partenza. Alle ore 17:53 il treno è partito e alla stazione di Lomello si sono fermati per incrocio treno viaggiatori. La sosta è durata circa 10 minuti e alla ripresa della marcia tutto era regolare. 22
17.10.2018 Incendio del locomotore D445.1015 in composizione al treno 39765 – Località Mede Dopo altri 10 minuti circa il motore diesel ha presentato un rumore anomalo ed ha accelerato improvvisamente; dopodiché il locomotore perdeva trazione ed il motore si posizionava al minimo. Il treno proseguiva per inerzia a circa 60-70 km/h; l’AdC, non avendo ricevuto alcuna segnalazione strumentale su quanto stava accadendo, si è recato nel comparto motori mentre il TPT rimaneva in cabina per il controllo segnali e per l’eventuale frenatura di emergenza. Ritornato in cabina, l’AdC riferiva al TPT la presenza di fiamme nel comparto motori e quest’ultimo notava fumo che saliva dal pavimento della cabina. Il TPT si è quindi recato nel comparto motori con l’estintore per tentare di estinguere l’incendio che aveva localizzato in prossimità della parte bassa al centro del motore, ma dopo un primo momento quando sembrava che l’incendio si fosse sedato, questo improvvisamente ripartiva in maniera più estesa con fiamme provenienti da sotto il pavimento. Interrotta temporaneamente l’attività di estinzione il TPT si è recato in cabina per avvisare l’AdC, che nel frattempo era tornato ai comandi, e poi è nuovamente ritornato nel comparto motori per completare l’estinzione ma il locale era invaso da fiamme e fumo; il motore era sempre in moto. I due agenti hanno quindi concordato di fermare il treno in un punto lontano dal paese e in sicurezza per gli abitanti, in una zona facilmente raggiungibile dai Vigili del Fuoco. Una volta fermi, il TPT è sceso dal treno per tentare di sganciare il locomotore dal resto del convoglio, ma è riuscito solo ad allentare la maglia del gancio di trazione e ad azionare il freno a mano della prima cisterna dietro il locomotore. È quindi salito sulla cabina opposta senso di marcia (cab. B), ha preso il secondo estintore ed ha tentato di estinguere l’incendio da terra nel sottocassa del locomotore. Mentre l’AdC informava telefonicamente il DCO per allertare i Vigili del Fuoco, il TPT è risalito nella cabina B per recuperare i documenti del treno e controllare la posizione dell’inseritore batterie sul banco di manovra in posizione disinserito. Mentre si allontanava dal treno il TPT ha udito due distinti boati con sviluppo di fiamma, il primo sul lato sinistro senso di marcia ed il secondo sul lato destro senso di marcia. In attesa dei Vigili del Fuoco il TPT si è recato all’altezza del passaggio a livello per presenziare lo stesso e far allontanare i conducenti delle auto in sosta mentre l’AdC si recava dai proprietari della casa limitrofa per avvisarli del pericolo. Dopo altri dieci minuti circa sono giunti i Vigili del Fuoco che, dopo aver abbattuto le barriere del passaggio a livello, hanno raggiunto il treno per estinguere l’incendio. L’operazione è durata circa 30 minuti. I Vigili del Fuoco, dopo la messa in sicurezza del luogo, hanno quindi autorizzato i due agenti ad avvicinarsi al treno per inserire il freno a mano a sei cisterne e le staffe in testa ed in coda al treno. 23
17.10.2018 Incendio del locomotore D445.1015 in composizione al treno 39765 – Località Mede In risposta a quesiti della Commissione di Indagine interna il TPT ha dichiarato di non avere competenze in merito alla prova antincendio prima della partenza e sugli interventi di segnalazione dello stesso impianto. Ha dichiarato inoltre di non aver avvertito alcuna segnalazione sonora o luminosa dalla strumentazione di bordo, ma di aver percepito solo un improvviso rumore di accelerazione del motore. 3.1.2. Altri testimoni L’incidente è avvenuto sul treno in corsa ed in piena linea. A bordo vi erano solo l’Agente di Condotta (AdC) ed il Tecnico Polifunzionale Treno (TPT), unici testimoni dell’evento. Dopo l’arresto del treno e l’invio al DCO del messaggio di emergenza, sono giunti sul posto: Polizia di Stato, Polizia Locale, Carabinieri, ASL/118, oltre a tecnici di RFI e dell’impresa ferroviaria, ma non sono state raccolte le rispettive testimonianze. 3.2. Sistema di Gestione della Sicurezza L’impresa ferroviaria Mercitalia Rail è dotata di Sistema di Gestione della Sicurezza (SGS) così come previsto dall’art. 13 del Decreto Legislativo 10 agosto 2007, n.162, e di un Responsabile del SGS. Anche l’impresa ferroviaria Mericitalia Shunting & Terminal è dotata di un proprio Sistema di Gestione della Sicurezza (SGS) che copre anche le attività manutentive del materiale rotabile di Mercitalia Rail. L’art. 13 del Decreto Legislativo 10 agosto 2007, n. 162 richiede che un’Impresa Ferroviaria “elabori un proprio sistema di gestione della sicurezza al fine di garantire che il sistema ferroviario possa attuare almeno gli obiettivi comuni di sicurezza (CST), sia conforme alle norme di sicurezza nazionali, nonché ai requisiti di sicurezza contenuti nelle specifiche tecniche di interoperabilità (STI) e che siano applicati gli elementi pertinenti dei metodi comuni di sicurezza (CSM). Il sistema di gestione della sicurezza, tenendo conto delle dimensioni e della tipologia di attività svolta, garantisce il controllo di tutti i rischi connessi all’attività dei gestori dell’infrastruttura o delle imprese ferroviarie, compresa la manutenzione, i servizi, la fornitura del materiale e il ricorso ad imprese appaltatrici. Fatte salve le vigenti norme in materia di responsabilità, il sistema di gestione della sicurezza tiene parimenti conto, ove appropriato e ragionevole, dei rischi generati dalle attività di terzi”. Il responsabile opera attraverso l’emanazione di proprie Comunicazioni Organizzative per il Certificato di Sicurezza (COCS). Ai fini della presente indagine, sono rilevanti le seguenti COCS: - COCS n. 30.1 del 27 marzo 2017 (Affidamento a soggetti esterni di servizi di manutenzione dei veicoli e degli organi di sicurezza); 24
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