Mercoledì 26 giugno 2019 - Bergamo e Sport
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Mercoledì 26 Giugno 2019 Bergamo&Sport 3 L’EDITORIALE Bergamo & Sport festeggia dieci anni. Grazie ai nostri tantissimi sostenitori UNA COOPERATIVA DI AMICI BERGAMO - L’altro giorno pensavo a noi qui, decifrare. Siamo tre giornalisti e credevamo ba- felicità in una redazione. Non c’è fretta e poi il aiutando tre bei casinisti (del resto rimaniamo fianco a fianco nella redazione di Bergamo & stasse qualcosa da scrivere, il big match di Pri- tempo sistema le cose, questo l’insegnamento sempre tre giornalisti sportivi…) senza volere Sport, che impaginavamo presentazioni di ma da seguire coi controcoglioni, perché ogni che sento sulla pelle. mai nulla in cambio, il secondo è il genio del squadre di Terza categoria chiacchierando di cosa diventasse illuminata. Non è così: occor- Sono quasi le tre del pomeriggio, Monica è in marketing della Lario Bergauto, che nel luglio Papa Bergoglio ed ero felice. Mi sentivo nor- rono le frasi per descrivere la rovesciata di Mat- giro ad obbligare qualche presidente a farci il del 2009 ha subito convinto il dottor Mariani, male, al mio posto, nel meglio possibile del mio teo Ghisalberti, ma c’è bisogno pure di molto contratto annuale, Marco fa il giro dei cattivi un gigante dell’imprenditoria bergamasca, a fa- mondo conosciuto. Preso dal benessere nono- altro, ad esempio qualcuno che si prenda la bri- pagatori intanto che abbozza l’organizzazione re la pubblicità su Bergamo & Sport. Non ci stante i quaranta gradi percepiti nel nostro uf- ga di fare il recupero crediti, tormentando il pro- domenicale sentendo i nostri mitici collabora- fossero stati loro, sarebbe stato tutto più diffi- ficio, cercavo di capire la magia che ci lega, che prietario della fabbrichetta in Val Seriana o il tori per il torneo di Monterosso, per la corsa dei cile. da dieci anni siamo ogni giorno accanto, per- titolare del negozio piccino picciò nell’Isola Giovanissimi a Calusco, per le mille altre cose Matteo Bonfanti sino nei giorni di festa, nella bufera o nel sole, e orobica. Ci siamo messi di buzzo buono, ap- che finiranno lunedì su Bergamo & Sport. E’ non ne siamo ancora stanchi. Voglio bene a prendisti stregoni, soprattutto Monica che si è appena arrivato Carmelo, che gli somiglia per- Marco Neri e a Monica Pagani, i miei colleghi, immolata al dio della pubblicità, quella cosa ter- ché è un piacevole tranquillo e a me piace per- due persone preziose perché accoglienti e silen- ribile e necessaria che è chiedere soldi a destra e ché sta facendo il percorso inverso a noi tre: era ziose anche quando tutti gli altri intorno fanno a manca per tirare avanti un giornale. Cento eu- solo un agente pubblicitario, ora fa anche il cro- rumore. Diversamente da me, che amo raccon- ro per il piede, duecento per la mezza, trecento nista sportivo e lo fa pure bene, capendo l’im- tarmi pur non avendo alle spalle una storia ec- per l’intera pagina, migliaia di telefonate che ho menso valore di un Recino o di un Fogaroli, cezionale, i miei compagni di viaggio hanno vi- provato a fare anch’io, ma mi vergognavo e fi- sbattendosi sui campi di Eccellenza, di Promo- cende grandi, forti e controvento, ma se le vi- niva che alla fine vendevo l’intero Bergamo & zione e di Seconda. Io sto a raccontare il nostro vono sottovoce, in privato. Sport per dodici centesimi. giornale, che ha incontrato qualche persona cat- C’è oppure credo ci sia stata la buona sorte, E’ stata dura, lo è tutt’ora, che non si può tiva che ci dava un mese di vita, gufandoci co- che quando abbiamo cominciato a raccontare lo mollare un secondo nel periodo che viviamo, stantemente, ma che ha anche trovato centinaia sport dei dilettanti, abbiamo incontrato un sacco l’era di facebook e dell’editoria in stato di co- di amici. Qualcuno lo abbiamo perso per strada, di problemi e li abbiamo superati. Avremmo ma. Eppure il nostro giornale è bellissimo, è il ma è rimasto nel cuore. potuto diventare cattivi tanti erano i guai, che mio sogno preferito, che non ci siamo mai dati Tra l’esercito di donne e di uomini che ci han- eravamo partiti subito con un’azienda gigante, degli orari, che ridiamo sempre un sacco, abi- no sempre sostenuto in questi dieci anni passati ma senza le competenze che servono a mandar- tuati come siamo alla complementarietà dei no- in un battibaleno, ce ne sono due che da diret- la avanti. Avevamo un settimanale e c’eravamo stri cuori, che se abbiamo da decidere qualcosa, tore mi è impossibile non citare. Si chiamano dimenticati di prendere dei pubblicitari. E poi andiamo a farci tre Tennents al Blupuro o par- Silvia Maida e Gualtiero Dapri, la prima è la non sapevamo ci fossero delle fatture da invia- tiamo per Dublino e rimandiamo la scelta da fa- mamma di Marco, la nostra infaticabile segre- re, delle tasse da pagare, delle carte statali da re, che forse è proprio questo il segreto della taria dal primo giorno della nostra cooperativa, Immagini dai dieci anni di Bergamo & Sport, il giornale di tutti gli sportivi bergamaschi
4 Bergamo&Sport Mercoledì 26 Giugno 2019 ECCELLENZA Il dg Guerini e il ds Bortolotti ci raccontano i segreti del club del momento Vertovese, una grande famiglia vincente VERTOVA - L’incontro con Mauro Guerini e fronti di quello che il paese da a noi. Quello che Saper gestire queste realtà è l’obiettivo di chi Gianandrea Bortolotti, rispettivamente Diret- ci impegniamo di fare è quindi far crescere i ra- vuole ambire almeno all’Eccellenza, la catego- tore Generale e Direttore Sportivo della Verto- gazzi sotto il profilo umano prima ancora di ria che reputo la Serie A dei Dilettanti: la dif- vese, è stata un’occasione per scoprire la passio- quello calcistico. A livello di prime squadre ci ferenza la fa l’ambizione del ragazzo e della ri- ne per il calcio che lega una famiglia al paese di può essere una leggera selezione, ma sin piccoli spettiva famiglia». appartenenza, Vertova per l’appunto. Tra aned- mettiamo a disposizione un personale preparato La considerazione sul livello dell’Eccellenza doti e bilanci, i due intervistati hanno navigato che gli possa permettere di maturare. In più mio trova il totale accordo di Mauro, il quale spiega all’interno della storia di una gestione societaria padre, a livello calcistico e umano, è molto le- poi alcuni dettagli riguardo la gestione dei gio- non troppo longeva, ma già ricca di soddisfazio- gato al territorio e al ritorno nei suoi confronti, e vani: «Portare un giovane in una categoria co- ni. dispone di una passione clamorosa per il calcio me l’Eccellenza è molto difficile: basti pensare All’ottavo anno nella Vertovese, Bortolotti ci che tutti i presidenti hanno. La sua fede è testi- che collaboriamo con società più blasonate e introduce le origini della gestione del Presidente moniata soprattuto nei lunedì che seguono una quando un nostro ragazzo dimostra di essere Amabile Guerini: «La società è stata rilevata domenica opaca, in quei casi è inaffrontabile». preparato noi non poniamo nessun vincolo. In all’inizio della stagione 2013/2014 da Guerini e Analizzando invece i tratti chiave del progetto questi pochi anni di gestione sono circa una altri soci, con lo stesso Guerini che ne è divenuto Vertovese, si intuisce immediatamente come la quindicina i ragazzi che sono passati all’Albi- Presidente. Nell’annata 2015/2016, invece, ci gestione della dirigenza poggi su pochi ed essen- noleffe, Virtus Bergamo o Scanzorosciate: a vol- sono state modifiche nell’assetto societario: i ziali norme che Bortolotti individua: «In quasi te siamo noi stessi che gli segnaliamo giocatori vecchi soci sono usciti di scena e il solo Guerini trent’anni di esperienza ho sempre notato che pronti. Dunque portare un ragazzo dalle cate- è proseguito con una gestione familiare. Nel mio chi è cresciuto lo ha fatto grazie alla presenza di gorie minori alla prima squadra è ancor più dif- primo anno di Vertovese - prosegue - vincemmo regole. Nel nostro caso credo che le linee guida ficile: ciò nonostante il primo gruppo costruito è il campionato con la vecchia gestione: ad una siano sempre state semplicissime: la voglia di appunto quello del 2003 e ce n’è già qualcuno settimana dall’inizio della stagione successiva, far bene con delle regole, la voglia di esserci, di potenzialmente pronto al salto. Dopodiché man- però, la vecchia dirigenza uscì di scena. Perciò rispettare i ruoli e il dialogo tra i ruoli». tenere l’’Eccellenza promuovendo giovani del a Vertova ci fu un buco di dieci giorni dove non Anche il punto di vista del Dg è completamen- nostro vivaio significherebbe fare scopa. Questo c’era ne una società ne una squadra: alla fine te in linea, sottolineando poi il lato spensierato è ciò che tutte le società ripetono e noi, come siamo riuscimmo ad iscriverci anche grazie al- della passione calcistica: «Non c’è nulla di scrit- loro, vorremmo riuscirci». l’intervento dei soci che avevano permesso la di- to se non due regole base. In generale tutti de- Al termine della lunga chiacchierata, Mauro sputa della Promozione. Al terzo anno di Pro- dichiamo tempo togliendolo magari alle nostre Guerini non può che ripercorrere alcune tappe mozione, poi, la società e la squadra entrò in dif- famiglie e quindi, a maggior ragione, se faccia- chiave del passato recente della Vertovese, po- ficoltà caratteriali e gestionali e a quel punto mo qualcosa dobbiamo svolgerla al massimo del nendo particolare attenzione sulla stagione re- Guerini prese personalmente le redini: da lì si è nostro potenziale. La cosa bella del calcio è che centemente conclusa: «Se devo pensare ad un intervenuto sul settore giovanile e sul personale, poi il lunedì mattina ci si trova in azienda per la luppati principalmente nell’ambito industriale, episodio in particolare mi viene in mente quan- intraprendendo un percorso che ad oggi ha pa- rassegna stampa e ci si rende conto che la stessa perciò gli spazi avanzati per altri usi sono pochi do ci siamo salvati senza playout con l’Albino- gato quasi fin troppo. Nel calcio credo che ogni partita è stata vista in maniera diversa, lo trovo ed il mondo imprenditoriale non sempre si è av- gandino in trasferta, o all’anno successivo obbiettivo implichi dei tempi di riuscita: noi in spaziale». vicinato a queste realtà. Ancora oggi le soluzio- quando abbiamo perso la finale con la Bassa soli quattro anni abbiamo raggiunto quasi il La crescita della società e dei risultati acqui- ni a queste problematiche sono un punto di do- Bresciana vinta poi l’anno dopo. Al termine del- massimo a livello giovanile, mentre la prima siti, però, convive con problematiche quotidiane manda: una di queste potrebbe essere proprio la festa di fine anno della società riflettevo che squadra ha fatto benissimo fungendo da trai- a cui la dirigenza lavora per dare beneficio ai quella che alcune società stanno adottando, ov- comunque abbiamo portato un paese come Ver- no». giocatori in primis. Per Mauro Guerini quella vero la fusione. Nel momento in cui i ruoli sono tova in Eccellenza e nel primo anno siamo giunti Mauro invece ricorda con il sorriso l’episo- principale è ben chiara: «Le difficoltà sono quel- ben definiti, le difficoltà potrebbero diminuire e secondi con 60 punti, affrontando poi realtà co- dio in cui seppe dell’acquisizione della squadra le comuni a tutte le società, sopratutto quelle che si alzerebbero le aspettative logistiche e quali- struite e attrezzate come Telgate e Breno di fron- da parte del padre: «Nel 2013 io ero negli Stati convivono con una collocazione geografica si- tative. Queste sinergie potrebbero essere ben vi- te a tantissimo pubblico: con i giovani invece Uniti a studiare, e prima di partire mio padre mi mile alla nostra: far calcio in Val Seriana è ve- ste per il futuro purché si disponga di strutture e abbiamo costruito quattro squadre di cui quella accenno della situazione della Vertovese preci- ramente complicato, bisogna adottare soluzioni persone preparate, senza che l’aspetto economi- che è andata peggio è arrivata seconda perché sando che avrebbe solo dato una mano. Poi un alternative come allenarsi a Bergamo affittare co ne divenga la priorità». le altre tre hanno vinto, senza dimenticare i ra- giorno mio fratello mi inviò un link: era l’Eco di strutture per gli allenamenti. Per una società co- Lo stesso Bortolotti ci racconta poi un parti- gazzi in prova allo Scanzo o alla Virtus. Non mi Bergamo che titolava la presidenza di mio padre me la nostra, la logistica è piuttosto complessa, colare target che la società vorrebbe porsi per le aspetto i complimenti di nessuno ma sincera- e subito pensai “Ecco, ci siamo un’altra vol- in particolare disputando un campionato come stagioni future: «L’obbiettivo che ci stiamo po- mente mi guardo da solo allo specchio e dico che ta”». l’Eccellenza». nendo è quello di riuscire a inserire i nostri gio- è andata benino: ora per quattro o cinque giorni Nonostante si tratti solo della terza stagione in A tal riguardo, Bortolotti ne spiega le moti- catori che compongono il gruppo del 2003 me la godo e poi ricominciamo». cui veste una carica ufficiale all’interno della so- vazioni, fornendo anche il proprio punto di vista quando questa annata sarà quella della regola Anche Bortolotti non ha dubbi: «Il settore cietà, il legame di Mauro e in generale della fa- in merito ad alcuni movimenti societari che stan- dei giovani o anche prima: siamo comunque giovanile è andato benissimo e la prima squadra miglia Guerini con la Vertovese è ben consoli- no avendo luogo nel calcio provinciale: «Ciò che consapevoli di quanto sia impegnativo, conside- pure, si può dire che sia stata l’annata del rac- dato nel tempo: «Mio padre fu già Presidente servirebbero sono le strutture: a Vertova esse rando in particolare la categoria che stiamo di- colto. Ora però bisogna stare attenti a non per- della Vertovese a cavallo degli anni ’90 e sia io sono carenti, specie se ad ora ci sono più di 160 sputando. Al tempo stesso, però, spesso si con- derlo. Sono già due mesi che stiamo lavorando che mio fratello ci abbiamo anche giocato in persone che compongono la società. Di conse- vive con le scelte di alcuni giovani che smettono per non farci trovare impreparati al via della passato, quindi il legame tra la mia famiglia e la guenza si va a chiedere il permesso per poter far di giocare: è il ragazzo che decide se vuole in- prossima stagione: se vogliamo fare calcio a Vertovese è ben radicato. In ogni caso, volente o si che si dia la possibilità ai ragazzi di svolgere traprendere questo percorso, perché ci sono questi livelli è dura». nolente, la quotidiana presenza in azienda im- le attività. Penso che in valle i paesi si siano svi- priorità come la scuola, la famiglia o il lavoro. Luca Piroddi plica che si parli di calcio, aldilà che si com- ponga la squadra in forma ufficiale o meno: è una passione che piace a tutti e quando ti piace fare una cosa è normale entrarne a far parte. È vero che mio padre mi ha chiesto una mano, ma se non l’avesse fatto sarei stato io stesso a chie- derglielo, a prescindere dalla carica ufficiale. La struttura poi è molto snella, sono circa cin- que persone a comporla: mio padre con me e mio fratello, c’è appunto Gian e poi il respon- sabile del settore giovanile Masserini. Gradisco particolarmente questo aspetto poiché mi da la possibilità di crescere a livello umano e profes- sionale: essere appassionato di calcio e lavora- re all’interno di una società sono due cose ben distinte». La figura del Presidente Guerini è quella di una persona carismatica e particolarmente lega- ta al territorio di provenienza. È anche per questi motivi che Bortolotti non esita nel presentare i motivi della scelta di guidare la società: «Secon- do me chi si mette a far calcio lo fa principal- mente per la passione, soprattutto in un mondo come quello del calcio dove la società diviene pressoché un’azienda da gestire. Anche per quanto riguarda l’impegno lo sforzo è importan- te: in quattro anni siamo arrivati oltre le 140 persone coinvolte. Il signor Guerini è poi una persona che tiene molto alla realtà del paese, cosa che ormai si vede poco. Se si pensa che l’OVS ha investito i soldi in Val Vertova si com- prende quanto il territorio sia la base di una per- sona che ha avuto molto e quindi vuole restituire qualcosa per il suo paese. Il calcio ti da queste spontaneità, l’attaccamento che esso genera crea un’adrenalina simile a una droga: sono do- dici mesi continui, senza sosta, e solo la passio- ne muove l’attività di un presidente». . Proprio quest’ultima considerazione spinge Mauro a proseguire la riflessione: «L’intera fa- miglia è di Vertova, l’azienda è di Vertova, vi- viamo Vertova: sentiamo molto il paese e diamo molta rilevanza all’aspetto sociale. Riteniamo infatti che ci debba essere un ritorno nei con- Sopra la famiglia Guerini, impegnata anima e corpo nella gestione della Vertovese. In alto il ds Bortolotti
Mercoledì 26 Giugno 2019 Bergamo&Sport 5 PRIMA CATEGORIA A ripercorrere la storia di un club straordinario Paolo Grigis, anima nerazzurra FALCO, UN SECOLO DI VITTORIE ALBINO - Rinata nell’ormai lontano 1999, la persona». si è combattuta nel Girone F di Prima Categoria raggiunto la semifinale dopo che l’anno passato Falco Albino vede in Paolo Grigis una delle Un aspetto che sta a cuore della Falco e che la attraversando alti e bassi che le hanno comun- avevamo perso la finale. C’è sicuramente un po’ figure fondamentali della nuova fondazione. In contraddistingue è certamente il settore giova- que permesso di contendersi i playoff, dalla quel di rammarico perché sin dalla rifondazione occasione di un’intervista, l’attuale addetto nile descritto da Grigis: «Il settore giovanile è poi sono stati eliminati al primo turno in favore l’obbiettivo è quello di conquistare la Promo- stampa ha brevemente raccontato le dinamiche stato potenziato e ne siamo contenti: abbiamo del San Pancrazio. L’epilogo amaro, però, non zione, ma da parte mia il bicchiere è sempre della rinascita e del nuovo corso sorto tre anni adottato una politica volta alla valorizzazione muta la prospettiva dell’analisi di Grigis: «Il bi- mezzo pieno». fa: «La vecchia gestione è stata rifondata da dei ragazzi provenienti proprio da Albino, an- lancio è positivo in quanto siamo arrivati quarti Con la nuova stagione ormai all’orizzonte, la parte dello scomparso Guido Carrara di Selvi- che portandoli da altre società: mi vengono in in campionato dopo un avvio di sei sconfitte società è già al lavoro e con un progetto rivi- no, di Oriano Signori e me nel lontano 1999: mente Colombi dalla Virtus, Crippa dalla Ghi- consecutive che ci aveva relegato sul fondo del- sitato: «In vista della prossima stagione stiamo poi, tre anni fa, attraversammo alcune difficolta salbese o i nostri Cortinovis, D’Agostino e Az- la classifica: a quel punto abbiamo deciso di so- già operando per costruire una buona squadra e così abbiamo trovato aiuto da tre nuovi di- zola. Lo sforzo è importante perché se dobbia- stituire l’allenatore, non tanto per le buone qua- che però comporti meno costi rispetto a quella rigenti che attualmente compongono il nuovo mo prendere un buon giocatore di Albino molto lità tattiche di cui disponeva quanto per la man- dell’annata appena conclusa: gli sforzi sono in- Consiglio d’Amministrazione: Claudio Arizzi, spesso questo milita in altre squadre. Il presi- canza di sintonia con il gruppo, era facile per- fatti stati notevoli ma vogliamo comunque ga- Fausto Selvinelli e Nicola Radici. Il loro ingres- dente è soddisfatto ci ciò e qualora non lo fosse è cepirlo dall’interno. Non volendo prenderne un rantirci un campionato da metà superiore della so ha portato nuova linfa sia dal punto di vista perché la presenza di un responsabile gli im- tecnico che semplicemente era sulla piazza, è classifica. In precedenza una società calcistica economico che da quello dell’entusiasmo: in pedisce di agire in prima persona, lui gradisce nata l’idea di mettere in panchina il nostro ca- era un’azienda per divertirsi, mentre ora la sue precedenza, infatti, risultava difficile ottenere particolarmente il contatto con i ragazzi. Ciò pitano Magoni, il quale ha quindi smesso di gio- gestione la rende un’azienda a tutto tondo. Di giocatori di alto livello o allenatori quotati per nonostante, però, ne io che potrei avere voce in care: il risultato è stato ottimo poiché abbiamo conseguenza alcuni giovani di buona prospet- il settore giovanile poiché i costi erano alti. Ora capitolo ne lui che è il presidente infieriamo sul- infilato una striscia di sei vittorie di fila le quali tiva saliranno in prima squadra in vista della - prosegue - invece siamo più sereni ed il livello l’attività di persone appositamente inserite in ci hanno permesso di risalire la graduatoria. In prossima stagione: basti pensare che l’anno si è alzato, ma è sempre complicato ricavare quelle mansioni, giustamente aggiungerei». più anche le partite di Coppa Lombardia ci han- scorso la Juniores ha vinto il Campionato e la guadagni dalle spese. Il primo anno siamo su- Nell’annata che si è appena conclusa, la Falco no in parte condizionato nonostante abbiamo Coppa Bonacina, perdendo una sola partita in bito saliti alla grande vincendo il campionato, tutto l’anno, e anche gli Allievi e gli Esordienti mentre ora sono due anni che vinceremo l’anno hanno vinto i rispettivi campionati». Il poten- prossimo (ride, n.d.r.)». ziale del settore giovanile deve poi fronteggiare Alla guida della società, dal 2003, c’è Pie- una realtà che si scontra con l’ideale della Falco: rangelo Peracchi, una personalità che ricorda «Purtroppo dobbiamo anche convivere con i quella di un presidente d’altri tempi: «Il nostro è cosiddetti saccheggi: da un lato non possiamo un Presidente dal vecchio stile e l’atmosfera che imporre nulla a coloro i quali da contratto ri- vuole ricreare in società è quella di una fami- sultano liberi, mentre dall’altro è proprio la no- glia: a volte si ferma ancora con i ragazzi, fa il stra filosofia che non ci porta a costringere nes- guardalinee o attacca gli striscioni. È una fi- sun ragazzo a restare. Anche chi è vincolato può gura presidenziale che definirei molto distante partire se lo vuole». da quella di alcuni presidenti di oggi, Peracchi L’ormai longeva permanenza di Paolo Grigis è più che altro visto come un papà, sia dai bam- all’interno della società permette inoltre di far bini che dai ragazzi della prima squadra”. Il emergere numerosi ricordi e soddisfazioni otte- suo essere di parola è testimoniato dalla sua nute nel corso degli anni: «Se devo pensare a dei concezione nei confronti delle fusioni: “Non le ricordi mi viene in mente la prima promozione, ama per nulla in quanto è vero che portano sol- ma diciamo che ci sono ricordi legati sia ai tra- di, ma è altrettanto vero che esclude parte dei guardi raggiungi che a singoli episodi: per ragazzi coinvolti nelle società: in più di un’oc- esempio il primo anno avevamo solo la prima casione si era parlato di unirci a società più squadra mentre nel 2000 inserimmo anche gli quotate, ma nel momento in cui era chiara la esordienti andando a radunare tutti i ragazzi scomparsa di alcune squadre o giocatori il Pre- scartati da altre squadre. In quell’anno arri- sidente ha detto di no. Al contrario con l’entrata vammo ultimi e quando incontrammo il Villa di dei soci è rimasto soddisfatto poiché la struttura Serio, che era anch’esso a zero punti, promisi ai societaria si è rinforzata pur mantenendo i gio- ragazzi una pizza nel caso di sconfitta: perdem- catori presenti: non eravamo più parte passiva mo 4-0 ma i bambini erano contentissimi perché di una fusione bensì siamo stati attivi in prima si usciva a cena tutti insieme. L’anno dopo, in- vece, con gli stessi bambini abbiamo vinto il campionato dei giovanissimi, è una soddisfazio- ne di gruppo che va aldilà del successo in cam- po. Negli anni siamo inoltre andati a Barcellona per disputare i tornei di Pasqua riuscendo an- che a portare 70 ragazzi al Camp Nou per ve- dere Barcellona - Juventus: in quell’occasione non fu facile convincere lo staff della Juve a dar- ci tutti quei biglietti ma alla fine fu bellissimo. Poi penso a quando vincemmo invece il cam- pionato di Terza Categoria: durante il campio- nato andammo in ritiro per tre giorni alla Rosa Camuna dove dovevamo incontrare il Val di Scalve, e la società pagò anche la permanenza di tifosi e mogli poiché essendoci una sola squa- dra potevamo permettercelo. Infine logicamen- te ricordo la cavalcata con Mario Astolfi in cui vincemmo il Campionato di Seconda Categoria con due mesi di anticipo tre anni fa: fu indimen- ticabile perché fummo la squadra più vincente dell’anno, è una statistica che mette sullo stesso livello società di diverse categorie ma è pur sempre una grande soddisfazione». La lunga militanza è inoltre una ragione per analizzare l’evoluzione della gestione di una so- cietà nel corso degli anni: «Prima c’era molta più spensieratezza: spesso per esempio si an- dava con i ragazzi in discoteca a festeggiare le vittorie. Ora questo non è più possibile in quan- to le spese sono da gestire giustamente con maggiore attenzione e anche il numero dei tes- serati è decisamente aumentato. La nostra filo- sofia di divertimento - continua - è ancora pre- sente tutt’ora, ma è stata adattata alle nuove di- namiche del calcio: questo comporta comunque dei vantaggi quali la possibilità di accogliere allenatori e giocatori di livello, aumentando an- che le ambizioni». Al termine della chiacchierata, non può man- care una riflessione riguardo cosa rappresenta per lui la Falco: «Con la scusa di aver parte- cipato alla rinascita Falco spesso litigo con mia moglie, è qualcosa da cui non riesco a staccar- mi anche se a volte lo vorrei perché l’impegno che richiede è di sette giorni su sette. Questo non va bene perché quando sei alla Falco sei distante dalla famiglia, mentre quando sei in fa- miglia è la Falco che ti cerca: è un po’ esage- rato ma la passione è sempre tanta ed avendo questo profondo legame mi sentirei in colpa se dovessi andar via. Il sostituto lo troverebbero subito ma sono le radici che mi mantengono le- Sopra Nicola Radici, ex ds dell’Atalanta, ora membro del consiglio di amministrazione della Falco Albino. In alto bomber Franco Franchini, gato». attaccante fortissimo, grande colpo del mercato estivo nerazzurro Luca Piroddi
6 Bergamo&Sport Mercoledì 26 Giugno 2019 WALTER GOTTI (PRESIDENTE ALBINOGANDINO) MARCO GRITTI (VICEPRESIDENTE ATLETICO CHIUDUNO GRUMELLESE) «Daremo battaglia su ogni campo «La campagna acquisti è stata ottima L’obiettivo? Restare in orbita playoff» Vogliamo divertirci e far divertire» Dopo un quinto, un sesto e un settimo posto nelle ultime tre stagioni, l’Albino- La fusione tra Atletico Chiuduno e la Virtus Garda Grumellese, ha dato origine ad un Gandino pianifica la strategia per riconfermarsi ai piani alti del campionato d’Eccel- nuovo sodalizio, da identificare sotto la nomea di Atletico Chiuduno Grumellese. Una so- lenza. La ricetta ce la svela il presidente del club giallonero, Walter Gotti: “Da tre anni cietà nuova di zecca, le cui ambizioni vengono prontamente chiarite da Marco Gritti: “La a questa parte ci stiamo confermando a buonissimi livelli in un girone difficile come nascita del nuovo club ci spinge a puntare ad un campionato ambizioso. Il nostro progetto quello di Eccellenza. Anche per la stagione 2019-2020, l’obbiettivo sarà quello di mira alla formazione di una squadra forte, che possa puntare ai Playoff nel prossimo cam- orbitare il più vicino possibile alla zona Playoff. Pensiamo di aver allestito una rosa che pionato di Eccellenza e che, soprattutto, si diverta e faccia divertire tutti, addetti ai lavori e sia in grado di dare battaglia su ogni campo”. Spostando poi il focus sul calcio pro- tifosi. La squadra è competitiva, a fronte di una campagna acquisti che reputo davvero fessionisti- ottima, e insieme a Diego co, il presi- Belotti (responsabile del dente si sof- settore giovanile) abbiamo ferma in compiuto l’ennesimo passo particolar verso il futuro, sancendo modo sui una passione calcistica che colori ne- dura ormai da trent’anni, razzurri: prima con mio padre Luigi “Tifo da e da sette anni a questa par- sempre per te con me. Abbiamo messo l’Inter ma, la proverbiale ciliegina sul- quest’anno, la torta, creando un conte- l’Atalanta sto ideale sia a livello di pri- ha disputato ma squadra che per il setto- una stagione re giovanile.” Spostandosi straordina- verso le zone nobili del no- ria, coronata stro pallone, Gritti analizza dalla storica le situazioni diametralmen- qualifica- te opposte vissute dalla zione ai gi- squadra del cuore e da quel- roni della la che rappresenta la sua UEFA città: “Sono milanista dalla Champions nascita, come tutta la mia League. Un famiglia e i miei figli. Pur- motivo di troppo stiamo vivendo anni grande sod- avari di risultati e soddisfa- disfazione zioni, ma spero sempre che per tutta la qualcosa possa cambiare in città, ma positivo, in modo da ripor- senza dub- tare il Milan ai fasti di un bio un vanto tempo. Per quanto riguarda anche per la l’Atalanta, invece, devo riconoscere che i nerazzurri offrono un calcio davvero bello e mo- società AlbinoGandino che, proprio alla Dea, ha ceduto tre giovanissimi atleti cresciuti derno, e gran parte del merito va sicuramente all’impostazione data da Gasperini. L’A- nel nostro vivaio. A suggellare il tutto, ci sarà l’amichevole del 14 luglio che gio- talanta in Champions è un vanto per tutta la città di Bergamo”. La chiacchierata con Gritti si cheremo proprio contro la banda Gasperini nel ritiro nerazzurro di Clusone”. La chiosa chiude con un sentito ringraziamento nei confronti di Bergamo&Sport: “Ringrazio tutta la finale è invece per Bergamo&Sport: “E’ un prodotto editoriale di qualità. – sottolinea redazione che ci ha seguito in tutti questi anni. Abbiamo un rapporto speciale con Carmelo e Gotti – Un punto di riferimento per chi vuole essere sempre aggiornato su tutto il calcio con Nikolas, che ci ha sempre seguito durante le nostre partite. Ammiriamo la grandissima bergamasco”. professionalità e la passione con la quale ci supportate sempre”. MDC MDC ENRICO CIOCCA (MAIN SPONSOR TREVIGLIESE) GIANFRANCO LOCHIS (PRESIDENTE VALCALEPIO) «Speriamo di ripeterci anche in Eccellenza «Non vogliamo ripetere gli errori del passato Le mie sensazioni? Sono molto positive» Squadra rinforzata, ambizioni elevate» Inferno e poi ritorno. Si potrebbe definire in questo modo l’ultimo anno del Val- calepio, retrocesso dall’Eccellenza e successivamente dominatore del girone C di Pro- mozione che ha proiettato nuovamente il club rossoblu nell’elite del nostro calcio. Una sorta di ritorno a casa, ma il presidente Gianfranco Lochis non ha certo intenzione di sedersi sugli allori: “Siamo ovviamente felici di essere ri- tornati in Eccellen- za, ma sarà fonda- mentale non ripete- re gli errori fatti nella nostra ultima apparizione in cate- goria. La salvezza deve essere il mini- mo sindacale. La squadra è stata rin- forzata in maniera molto importante e per questo credo che le nostre ambi- zioni siano decisa- mente più elevate rispetto alla secon- da metà della clas- sifica. Fondamenta- le sarà non perseve- rare negli errori compiuti in passa- to.” Lochis, di di- chiarata fede mila- nista, non lesina complimenti alla splendida Atalanta di Gian Piero Ga- sperini: “Osservo Annata da incorniciare anche per la Trevigliese, fresca di brindisi per il tanto atteso e l’Atalanta con un meritato ritorno in Eccellenza. Un campionato letteralmente dominato, prima di proiettarsi occhio di riguardo e verso una nuova ed elettrizzante sfida nella categoria superiore, come spiega il dirigente da bergamasco so- Enrico Ciocca: “Veniamo da una stagione molto buona e speriamo che anche la prossima no orgoglioso di in Eccellenza sia altrettanto positiva. La squadra partirà con l’obbiettivo iniziale di man- quanto la società di tenere la categoria, poi dopo le prime partite vedremo se si potrà puntare a qualcosa di Percassi sia stata in decisamente più importante. Le sensazioni sono molto buone”. Da una squadra storica al- grado di fare negli l’interno del panorama orobico a chi, a Bergamo, ha appena scritto una pagina di storia ultimi tre anni. La qualificazione in Champions League è un traguardo pazzesco, per- indelebile: l’Atalanta di Gasperini: “In questi tre anni hanno compiuto un salto di qualità fezionato da un grande allenatore e da un gruppo di calciatori di altissimo profilo”. “Per davvero eccezionale, spostando di anno in anno l’asticella. La Champions è soltanto l’ul- la realtà del Valcalepio, Bergamo&Sport è un riferimento molto importante. – sottolinea timo dei tanti e straordinari traguardi raggiunti da questa società”. Plauso finale anche per Lochis – La redazione infonde passione e qualità che stanno alla base di un prodotto ben Bergamo&Sport: “Un settimanale di qualità, molto ben curato e con approfondimenti dav- fatto e sempre aggiornato sul calcio bergamasco. Vi ringrazio e mi congratulo sin- vero interessanti su tutto il calcio bergamasco”. ceramente con voi”. MDC MDC
Mercoledì 26 Giugno 2019 Bergamo&Sport 7 PROMOZIONE Una società ad immagine e somiglianza del suo presidente, Adriano Signorelli Villongo, questa sì che è l’isola felice VILLONGO - Immergersi nello scenario del Vil- catori ha sposato interamente la causa: si tratta cola selezione, cercando di operarla nella ma- il proprio nome mentre diverse società lo hanno longo permette di entrare in contatto con figure di una società che da fuori abbiamo sempre in- niera più logica, moderata e discreta possibile. cambiato nel corso degli anni. Effettivamente che, prima di essere unite da un rapporto lavo- vidiato per l’ottima organizzazione e da dentro La selezione tendeva ad indirizzare i ragazzi molte società circostanti lo hanno sostituito e rativo, lo sono dal punto di vista della passione è ancor meglio». Proveniente dall’esperienza di verso la FIGC ed altri verso la CSI: quest’anno, quindi possiamo dire con fierezza di essere una per il calcio e dalla condivisione di idee che mi- Rovato, il Diesse è già al lavoro per preparare la invece, l’oratorio ha deciso di aprire una nuova certezza e speriamo di poterlo continuare ad es- rano ai benefici dei ragazzi. Giunto in società nel nuova stagione: «Abbiamo riconfermato il società per coinvolgere i ragazzi all’interno del- sere». 2011 in veste di Direttore Sportivo, Paolo Ple- gruppo storico che ormai è unito da circa tre la comunità come avveniva un tempo, perciò ab- Prima di congedarsi, infine, è stato doveroso do- bani è ormai una delle personalità chiave del anni: anche gli altri ragazzi rimarranno, dimo- biamo deciso di comune accordo di staccare la mandare a Plebani quale fosse il ricordo più dol- Villongo, di cui ne illustra le tappe fondamentali strando un notevole attaccamento alla maglia sezione di CSI che interessa a loro, in modo tale ce che lo lega al Villongo: «Se chiudo gli occhi del recente passato: «Da ragazzino giocai qui a nonostante li abbia conosciuti personalmente che possano gestirla in autonomia». A tal ri- penso che, sportivamente, l’emozione più forte Villongo nel settore giovanile, si tratta di una da poco. In più ci sono diversi giovani promet- guardo, Potassa racconta anche una particolare l’ho provata quando abbiamo vinto i playoff a società ormai storica: dopo l’ascesa dalla Terza tenti che ho anche avuto modo di conoscere da situazione che fa onore alla società: «Abbiamo Ponte Tresa nel secondo anno di Promozione, alla Prima Categoria con l’ex Presidente Zanoli avversari lo scorso anno e infatti li invidiavo pa- sempre accolto tutti, compresi alcuni ragazzi ovvero sette anni fa: grazie a quel successo an- ci fu la fusione con l’ex Castellese e la squadra recchio. Punteremo a fare un campionato im- che avevano problematiche importanti, fino a dammo per la prima volta in Eccellenza sotto la prese il nome di Valcalepio. Poi arrivò Signo- portante, cercando eventualmente di migliorare dove eravamo attrezzati: qualora non lo fossi- guida di un allenatore umanamente fantastico relli ed il primo anno si salvò ai playout di Se- il piazzamento appena ottenuto». mo, ci siamo documentati ed in parte ci siamo che è Andrea Corsini. Lui sapeva già da un mese conda Categoria con mister Corsini, mentre Tra le conferme figura anche mister Rubagotti, attrezzati per loro. Sotto questo aspetto siamo e mezzo che non sarebbe più stato l’allenatore l’anno successivo comprò la Prima e vinsero ai promosso a pieni voti anche e sopratutto da Ple- molto contenti e devo dire che abbiamo anche per la stagione successiva perché per correttez- playoff: io arrivai proprio a metà di quella sta- bani: «È stato riconfermato anche per i risultati dato un seguito: negli anni abbiamo avuto un za glielo era già stato comunicato, ma ciò no- gione. Una volta saliti in Promozione balzammo ottenuti, se l’è guadagnata sul campo: quest’an- ragazzo il quale ha subito un delicato intervento nostante ha lavorato più di un mese alla grande. in Eccellenza al secondo anno e ci fu la fusione no ha accettato una situazione in corsa riuscen- al cervello e nel tempo è stato integrato prima Con lui ho mantenuto un ottimo rapporto e quel- tra Villongo e Sarnico; questa non andò bene e do a trasformare la rabbia dei ragazzi in risul- con la squadra, e ancora oggi è con noi e si al- la vittoria è quella che mi è rimasta più nel cuo- dunque ripartimmo dalla Prima vincendola, tati, permettendogli di risalire la china. Lui ha lena con i ragazzi in veste di vice-allenatore. re: lui era un saggio mentre io ero giovane, per- mentre al momento si tratta del terzo anno con- questa capacità di utilizzare bastone e carota ed Per noi si tratta di una vittoria sul campo perché ciò mi ha dato tanto in termini di esperienza e un secutivo in cui militiamo in Promozione». in queste categorie lo trovo fondamentale, è sta- al nostro contrario altre società avevano rispo- rimpianto che avrò sempre sarà quello di non Nella stagione che si è recentemente conclusa, la to bravissimo». Riguardo il futuro, poi, anche lui sto in maniera diversa a ragazzi con determinati avergli mai dato la possibilità di disputare l’Ec- squadra ha lottato per i playoff sino all’ultima si esprime positivamente e senza nascondere un problemi: tutto questo è merito delle persone cellenza». giornata, giungendo quarto e mancandoli sol- desiderio: «Sono convinto che con alcuni pic- che hanno fatto parte del Villongo Calcio, per- La medesima richiesta non è stata ovviamente tanto a causa della forbice. A tal proposito, Ple- coli innesti potremmo anche disputare l’Eccel- sone alla quale non diciamo mai grazie abba- possibile rivolgerla al neo Diesse Gasparetti, il bani ne racconta il bilancio: «È andata secondo lenza, ovviamente puntando alla salvezza: qual- stanza e che fanno tutto questo per pura pas- quale si è comunque espresso in merito all’anno le aspettative, puntavamo ad un campionato più che giocatore potrebbe addirittura essere favo- sione, la quale è la vera forza della società». che verrà: «Al termine della prossima stagione che dignitoso ed il quarto posto ottenuto direi rito dalla categoria superiore poiché dispone di La sua soddisfazione, inoltre, si estende anche in sarò soddisfatto se faremo un buon campionato, che parla abbastanza chiaro: credo che alcune doti tecniche notevoli. Secondo me ora dobbia- merito al coinvolgimento della comunità, a te- riuscendo a far crescere dei ragazzi nella prima vicende societarie avvenute a cavallo fra la de- mo lavorare un paio d’anni per capire di che stimonianza che il legame che unisce Potassa a squadra in quanto il settore giovanile è per noi cima e la quindicesima di ritorno abbiano in- pasta siamo fatti, da soli non è facile: il sogno è questa realtà va ben aldilà del puro scenario cal- fondamentale: stiamo lavorando bene e vorrem- fluito a livello di concentrazione, probabilmente che un giorno qualche imprenditore appassio- cistico: «L’impatto sul paese è sempre stato po- mo raccogliere i frutti». i playoff li abbiamo persi per questa ragione. nato della zona prenda a cuore il nostro lavoro e sitivo - spiega- nel senso che il calcio è sempre La migliore e più romantica definizione, però, è Sono comunque soddisfatto perché nonostante capisca che lo scopo è puramente passionale». stato vissuto bene; pur non essendomene occu- fornita da Potassa: «Descrivere il Villongo è dif- tutto i ragazzi hanno dimostrato di essere molto Durante l’incontro è intervenuto anche l’attuale pato direttamente, la prima squadra e la Junio- ficile, viverlo è molto più facile e chi lo vive si uniti svolgendo un buon campionato e, a mag- responsabile del settore giovanile e Direttore res hanno sempre saputo attirare gente allo sta- appassiona: lo paragonerei alla scena del film gior ragione, molto di loro stanno rifiutando le Generale Luigi Potassa, con la quale non si è dio». E non manca nemmeno un pungente ap- Benvenuti al Sud quando è presente la battuta numerose sirene di mercato che li stanno coin- potuto che introdurre un’analisi sul vivaio vil- punto riguardo la longevità della società: «Re- “quando a vieni a Napoli piangi due volte: volgendo, anche a condizioni diverse dal pas- longhese: «Siamo sempre stati una società che centemente un genitore ha sentito dire che al- quando arrivi e quando te ne vai”. Secondo me, sato: si tratta una grande dimostrazione di at- ha guardato ai ragazzi e alla voglia di farli gio- cune società sarebbero venute a prendere i ra- se vissuto nella maniera giusta, il Villongo è taccamento. Inoltre siamo anche riusciti a va- care: nel tempo alcune ragioni logiche e fisio- gazzi con i camioncini, al che lui ha risposto che proprio così». lorizzare alcuni prodotti del vivaio alla quale logiche ci hanno portato a quella che è una pic- fino a prova contraria il Villongo ha mantenuto Luca Piroddi crediamo: hanno esordito tre 2001 oltre ad un altro coetaneo che ha praticamente giocato sempre: l’anno prossimo forse saranno addirit- tura sei, è importante per una società che co- munque deve monitorare il bilancio». Come accennato da lui stesso, la società sta at- traversando una fase di ristrutturazione riguar- dante alcuni settori dell’organico: «Io e Potassa, il responsabile del settore giovanile ci siamo ac- collati la responsabilità dell’attività della socie- tà e l’approdo del nuovo Direttore Sportivo Ga- sparetti sarà preziosissimo in quanto si occupe- rà della prima squadra e della Juniores, per- mettendomi di spostarmi su altre situazioni. Il Presidente resterà Signorelli, ma ci ha già co- municato che la sua figura risulterà maggior- mente defilata». Queste le motivazioni della scelta del numero uno villonghese: «È andato in pensione e vuole godersi maggiormente la vita familiare: ovviamente sarà sempre qui perché l’apporto economico che ci da è sempre note- vole, però per esempio gradisce meno i rapporti con le istituzioni e le varie situazioni burocra- tiche che si creano all’interno di una società di calcio strutturata in un certo modo. Quando era subentrato aveva dieci anni in meno e molto en- tusiasmo in più e probabilmente più voglia di staccare dal mondo lavorativo: io però resto convinto che appena capirà che stiamo lavoran- do a piccoli passi per crescere lui si ributterà dentro». Per comprendere l’importanza che una figura come Signorelli ha all’interno della società ba- sterebbe focalizzarsi sul punto di vista di Ple- bani: «È una persona fantastica: è sempre po- sitivo, anche nelle situazioni più negative cerca di farti cogliere il lato buono della vicenda. Poi capita una volta su dieci che sia anche umorale, quindi il suo umore appare trasparente e si tra- smette facilmente a chi lo circonda: però nel corso di una stagione capita molto raramente. È innamorato di questa società e dei giocatori e personalmente mi ha dato tantissimo: quando sono arrivato qui - continua - avevo 35 anni e avevo alle spalle solo cinque anni nel ruolo di Direttore Sportivo. Con lui invece sono cresciu- to, mi ha permesso di lavorare e sopratutto di sbagliare, e per questa ragione gli sarò eterna- mente grato». Nonostante il recente ingresso in società, anche il neo Direttore Sportivo Serafino Gasparetti è in grado di tratteggiare la personalità del Pre- sidente ed i pregi dell’ambiente di Villongo: «Prima lo conoscevo tra virgolette da rivale ma ero rimasto subito colpito dall’ospitalità rice- vuta durante la trasferta a Villongo. Qui la so- cietà è strutturata bene e l’intero gruppo di gio- La dirigenza del Villongo
8 Bergamo&Sport Mercoledì 26 Giugno 2019 ANTONIO BUONOCORE (DIRIGENTE SCANZOROSCIATE) BERNARDO BRENA (TITOLARE MONDOFLEX) «Quarto anno in Serie D, vogliamo «Complimenti al mondo Atalanta salvarci il prima possibile» E’ stato fatto un lavoro straordinario» Lo Scanzorosciate, per il quarto anno consecutivo, giocherà nel campionato di Serie D. La massima categoria dei dilettanti per una società che ha sempre saputo muoversi con efficacia e lungimiranza, confermandosi tra le eccellenze bergamasche. Grande la sod- disfazione nell’ambiente, testimoniata dalle parole di uno dei partner storici del club gial- lorosso, Antonio Buonocore: “Per il terzo anno di fila, lo Scanzo ha lottato e mantenuto il suo posto d’onore in Serie D. In vista della stagione agonistica 2019-2020 partiamo con gli stessi presupposti: disputare un buon campionato e raggiungere la salvezza il più presto possibile. La società in estate si è mossa bene, conferman- do innanzitutto l’ossatura della rosa e puntellando con qualche innesto di livello. Tutto ciò ci rende molto fidu- ciosi in vista del prossimo campionato”. Una passione sfrenata per il Napoli, ma i tanti anni a Bergamo hanno fatto sì che nel cuore del di- rigente giallorosso ci fosse spazio anche per il nerazzur- ro atalantino: “Sono tifoso partenopeo dalla nascita, ma non posso rimanere indiffe- rente di fronte a quanto fatto dall’Atalanta in questi ultimi tre anni. Oltre a simpatizzare per la Dea, riconosco che il capolavoro di questa stagio- ne non sia affatto un sempli- ce exploit, ma più semplice- mente il frutto di uno straor- dinario lavoro di program- mazione da parte del club. A tutto ciò, Gasperini ha saputo dare quel qualcosa in più che “Il mio giudizio su Bergamo&Sport è estremamente positivo. – esordisce Bernardo ha reso l’Atalanta un model- Brena, titolare dell’azienda Mondoflex – Un settimanale che racconta e analizza a tre- lo da ammirare e da esportare centosessanta gradi quanto avviene, ogni domenica, sui campi della bergamasca”. Tra le anche nell’Europa dei gran- varie sponsorizzazioni che coinvolgono l’azienda leader nella vendita di reti e materassi, di”. Infine un apprezzamento c’è anche l’Atalanta, la nostra favola calcistica più bella: “Da quando abbiamo siglato la e un desiderio da rivolgere a partnership con la società di Antonio Percassi, non hanno più perso una partita e si sono Bergamo&Sport: “Il prodotto è di ottimo livello e perfettamente aggiornato su tutto il cal- qualificati alla Champions League, evidentemente porto fortuna. – sorride Brena – Scherzi cio orobico. Cosa mi piacerebbe leggere? Vorrei venissero coinvolti molti più dirigenti e a parte, hanno fatto un lavoro straordinario in questi anni, migliorando di stagione in sta- che ad essi venga data la possibilità di raccontarsi e raccontare tutto ciò che si cela dietro gione, sino a raggiungere l’accesso alla massima rassegna continentale, nonché torneo più all’organizzazione settimanale di una società. Sono convinto che sarebbe un buon veicolo prestigioso del calcio moderno, forse secondo soltanto dei Mondiali. Faccio i miei più sin- per invogliare altre persone a lanciarsi nel mondo del calcio”. ceri complimenti a tutto il mondo Atalanta”. MDC MDC BASILIO BUSETTI (PRESIDENTE POLISPORTIVA BOLGARE SEZIONE CICLISMO) MAURO ZINETTI (PRESIDENTE GAZZANIGHESE CICLISMO) «Tebaldi, Falchetti e Valtulini sono «Il livello delle squadre si sta alzando il nostro fiore all’occhiello» ma la gestione delle società è più complessa» Un’analisi sul ciclismo: l’ha fatta Basilio Busetti, presidente della sezione ciclismo Uno dei punti di riferimento per il ciclismo giovanile il val Seriana. Questo è la Gaz- della Polisportiva Bolgare. «A livello nazionale mi sembra che, specialmente il settore zanighese del presidente Mauro Zinetti, che racconta la sua visione odierna del ciclismo: femminile, stia lavorando bene e raccogliendo il frutto del lavoro degli ultimi dieci o quin- «Il livello delle squadre si sta alzando rispetto a 10 anni fa. La gestione della società, di dici anni di programmazione. A livello maschile, invece, mancano le squadre Pro Tour. E i conseguenza, diventa sempre più complessa. In linea generale le famiglie sono più esigenti ragazzini, magari spinti dai genitori che hanno paura a far fare allenamenti su strada, fanno anche nelle giovanili: ad esempio, noi abbiamo 50 biciclette di buon livello a disposizione attività alternative come MTB, BMX e Trial. A Bergamo, però, sembra che come numeri degli atleti; 15 anni fa una cosa del genere non sarebbe mai esistita. Per contro, riuscire a siamo ancora primi in Italia». E tanti di questi ragazzi sono passati proprio per la for- reclutare un numero maggiore di bambini da avviare al ciclismo è più difficile: il tempo che mazione di Busetti: «Da qualche anno siamo scuola ciclismo, certificata dalla Federa- si investe nella promozione del ciclismo è maggiore, ma non produce migliori risultati. zione. Quindi ci dedichiamo ai Giovanissimi. Il nostro fiore all’occhiello sono i ragazzi Forse a causa della maggiore concorrenza data dai nuovi sport». «Cosa sarebbe bello ve- che passano nelle altre squadre e che si piazzano quasi ogni domenica. Tra tutti, citerei dere sul Bergamo&Sport? Lo spazio che ci dedica è importante per gli sponsor e gra- Tebaldi, Falchetti e Valtulini: tre atleti usciti dalle nostre giovanili, che hanno raccolto tificante per i ragazzi. Si tratta di una vetrina, la maggiore a livello bergamasco. Quindi mi alcune vittorie tra Esordienti e Allievi nell’ultimo periodo». piacerebbe che mantenesse il focus sul ciclismo giovanile, come fa da anni». MS MS
Mercoledì 26 Giugno 2019 Bergamo&Sport 9 ECCELLENZA La società di Telgate vince con gli Allievi U17 e i Giovanissimi U15. Coppa Disciplina per gli Allievi U16 Sirmet, il vivaio come fondamenta La tenuta e l’autorevolezza no pure goduto di qualche un’avventura tutta nuova e dal- tentico guru delle panchine tel- dal calore di mister e staff tec- re, sul piano del comportamen- di una società non passano sol- scampolo di partita. In partico- le incognite notevolmente ac- gatesi quale Alberto Perini. nico e dall’entusiasmo del to, in un calcio che, per quanto tanto dai risultati della prima lare, sono forse i ragazzi del centuate, quale quella di respi- Chiamati in causa nella disci- pubblico amico. Da ultimo, ma improntato sulla competizione squadra, ma anche, se non so- 2002 a risaltare maggiormen- ro regionale. Menzione con lo- plina del calcio a 7, hanno dato non certo per importanza, c’è il e sul risultato, non può fare a prattutto, dalle gesta del settore te, all’interno di quella dinami- de per l’altra formazione di prova della massima coralità, dato della disciplina riguar- meno di una connotazione eti- giovanile. Al termine del se- ca incentrata sulla fatidica ga- Giovanissimi, impegnata nello promuovendo un gioco incen- dante gli Allievi Under 16, im- ca. Tutto questo, in un porten- condo anno di attività, in casa vetta e che puntualmente sfo- stesso girone e rivelatasi inter- trato sulla coesione, sull’aiuto pegnati sulla scena regionale. I toso connubio di sport e diver- Sirmet Telgate si fanno largo cia in un prezioso momento at- prete attrezzata e determinata. reciproco e sulla ricerca del di- ragazzi di mister Alberto Bo- timento, competizione e ag- nuove dolcissime indicazioni e to alla vetrina e al coronamen- I ragazzi di mister Ivano No- vertimento, quale via preferen- nati, autentico punto di riferi- gregazione, discorsi tecnici e il merito è soprattutto del lavo- to degli sforzi intrapresi. Gli velli hanno concluso a metà ziale che porta alla crescita, mento per tutto l’ambiente Sir- discorsi formativi, in soli due ro intrapreso sul lungo termi- Allievi Under 17, allenati da graduatoria un percorso in umana oltre che tecnica. Spic- met Telgate, in compagnia del anni di attività. Il Sirmet Tel- ne, al fine di fare della “Can- Alberto Perini, hanno fatto campionato più che positivo. ca qualche risultato di presti- responsabile del settore giova- gate muove dunque passi da tera” telgatese un perno irri- man bassa del loro girone, do- Quanto all’attività di base, non gio, a partire dalla vittoria ma- nile Angelo Scalvini, sono re- gigante, traendo dalla stagione nunciabile, un passaggio pro- minando in lungo e in largo, hanno vinto, trattandosi di turata sull’Atalanta, fino ai tre trocessi, senza troppe atte- appena trascorsa indicazioni di grammatico cruciale verso la senza palesare passi falsi. E, al competizione priva di classifi- trofei alzati nella stagione dei nuanti, ma registrano un dato valore, per il presente, e per un crescita e la consacrazione. termine di una serrata fase fi- ca, ma hanno comunque incan- tornei post campionato, ma va comunque soddisfacente, qua- avvenire che si annuncia anco- Gruppi competitivi e coesi; la nale, con quattro incontri un tato gli Esordienti dell’annata da sé che la squadra si sia pri- le il successo nella Coppa Di- ra più radioso. scelta di allenatori e accompa- fazzoletto di giorni, si sono ag- 2006, a disposizione di un au- mariamente divertita, sospinta sciplina. Un riscontro di valo- Nikolas Semperboni gnatori; l’accurato lavoro di giudicati la certezza dell’ap- selezione, laddove l’aspetto le- prodo al campionato regionale gato ai risultati acquisisca più del prossimo anno. Il piglio rilevanza e la perfetta intesa, delle corazzate, assunto nel se- evidenziata a più riprese, tra gno dei numeri record, ma an- componenti della società e fa- che quella tenuta mentale che miglie: sono forse questi gli in- non poteva certo risultare dato dicatori più attendibili che at- scontato, visto e considerato il testano la crescita operata dalla protrarsi di una stagione che si società, sempre più pronta a re- è conclusa soltanto a maggio cepire le sfide del calcio mo- inoltrato. Il merito, evidente- derno. Non c’è dunque solo mente, è anche della serenità di una prima squadra competiti- fondo che ha riguardato l’am- va, abile a farsi trovare sul pez- biente e dell’armonia che ha zo, anche in tema di quote-gio- caratterizzato il rapporto tra vani, nell’anno del debutto as- squadra, staff tecnico e l’ap- soluto sulla scena dell’Eccel- passionato drappello di tifo- lenza. C’è soprattutto la consi- si-genitori. Discorso non dissi- stenza del lavoro svolto dietro mile, ugualmente meritorio, le quinte, a mo’ di base fondan- per i Giovanissimi Under 15, te verso una costruzione ancor inizialmente agli ordini di Am- più imponente e duratura, brogio Colzani e poi seguiti pronta a ritagliarsi lo status di dall’ex tecnico della prima certezza per il calcio della zona squadra, Cristian Forlani. e, ampliando lo sguardo, per il Una cavalcata furiosa e in so- calcio lombardo. In tema di fu- litaria, con un bottino di 74 turibilità, non c’è nulla di me- punti, frutto di 24 vittorie e 2 glio del lancio in prima squa- pareggi, un barlume di concor- dra delle giovani promesse e, renza offerto dall’Or. Villon- in questo senso, il Sirmet Tel- go, che solo nel finale ha la- gate non si è fatto sfuggire sciato strada al Sirmet Telgate. l’opportunità di aggregare alla Grazie a loro, all’orizzonte, rosa ragazzi del 2001 e del per il Sirmet Telgate e per i ra- 2002, che di tanto in tanto han- gazzi del 2005 che verranno, Gli Allievi Under 17 del Sirmet Telgate Gli Esordienti 2006 Esordienti campioni al torneo di San Pancrazio Mister Perini con il vice Federico Bontempi I Giovanissimi Under 15 Squadra B I Giovanissimi Under 15 I tre trofei messi in bacheca: Titolo Allievi U17, Titolo La festa degli Allievi Under 17 La festa dei Giovanissimi Under 15 Giovanissimi U15, Coppa Disciplina Allievi U16
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