Lombardia Libera - Lega Nord

Pagina creata da Maria Marra
 
CONTINUA A LEGGERE
Lombardia Libera - Lega Nord
Lombardia Libera
                               Bollettino a cura del Gruppo Lega Nord in Regione Lombardia
                                   (Fonti utilizzate: agenzia di stampa Lombardia Notizie e siti web Regione Lombardia)

NO BOLLO PER CHI CAMBIA AUTO INQUINANTI
Presentata la finanziaria regionale a Palazzo Lombardia

Dal 1° gennaio 2014 chi rottamerà
auto      o    veicoli    commerciali
inquinanti avrà l’azzeramento del
bollo per la nuova vettura. La
misura riguarda la sostituzione di
veicoli privati o commerciali diesel
Euro 0, 1,2,3 e benzina Euro 0. E’
una delle misure adottate dalla
Giunta Maroni nella legge di
bilancio per il 2014, presentata nei
giorni scorsi a Palazzo Lombardia.
Questi i numeri della finanziaria
regionale: 23,872 miliardi per il
2014, ovvero 65,4 milioni al giorno
in servizi e investimenti per la
Lombardia. Tra le altre misure:
azzeramento dell'IRAP per le start-
up innovative. Investimenti di oltre 2 miliardi di euro per il completamento e lo sviluppo delle
infrastrutture, mantenendo una gestione altamente prudenziale e grazie alla propria solidità
finanziaria (rating maggiore di quello della Repubblica Italiana). Stanziamenti per oltre 17 miliardi
di euro per il sistema sanitario e oltre 1.721 milioni per le politiche di welfare. Incrementati i
servizi di trasporto pubblico per oltre 35 milioni. Investimenti di 96 milioni per lo sviluppo e la
valorizzazione del sito Expo. Anticipati quasi 90 milioni per la nuova programmazione comunitaria.
WELFARE E SANITÀ - +1,8% rispetto al 2013 per il Servizio Socio-Sanitario Regionale. 255,9 milioni
per gli investimenti in edilizia sanitaria. 53,5 milioni per il sostegno alle famiglie per il fabbisogno
abitativo. Ulteriori 60 milioni sul fondo regionale a sostegno della famiglia e dei suoi componenti
fragili.
AREA ECONOMICA - 30 milioni e zero Irap per favorire lo sviluppo di nuove imprese lombarde e
supportare la "rinascita" di imprese esistenti (Programma Start up e Re Start). Oltre 15 milioni per
investimenti a favore del commercio e delle piccole imprese commerciali, delle imprese del
Terziario e a sostegno del sistema turistico lombardo. 87 milioni per anticipazioni su progetti della
nuova programmazione comunitaria 2014/2020 (FSE- FESR). Oltre 165 milioni per le politiche a
favore del lavoro, l'istruzione e la formazione professionale. 62 milioni per l'edilizia scolastica e la
digitalizzazione nelle scuole. Mantenimento dell'anticipo PAC.

(agenzia di stampa Lombardia Notizie, 31/10/2013)

                                                                        1
Lombardia Libera - Lega Nord
2
Lombardia Libera - Lega Nord
3
Lombardia Libera - Lega Nord
CONSIGLIO REGIONALE APPROVA RISOLUZIONE SU POLITICHE UE
Accolte nel documento le proposte della Lega Nord

Approvata dal Consiglio regionale
lombardo la risoluzione sulle politiche
comunitarie. Parecchi i temi affrontati,
dall’immigrazione           all’ambiente,
dall’agricoltura al patto di stabilità.
Massimiliano Romeo, capogruppo
della Carroccio, si è detto “soddisfatto
per l’accoglimento di tutte le richieste
della Lega Nord in materia di
immigrazione.       Fra     queste,     di
particolare rilievo, vi è la domanda di
una modifica rapida del “Regolamento
Dublino II” in materia di diritto d’asilo.
Con l’attuale normativa infatti i
richiedenti      possono       presentare
domanda soltanto nel Paese di sbarco,
un’ingiustizia che penalizza fortemente quegli Stati, come il nostro, che si trovano maggiormente
esposti ai flussi migratori. Inoltre abbiamo chiesto che venga attuato un forte potenziamento di
Frontex, l’istituzione europea deputata del pattugliamento delle frontiere marittime, aeree e
terresti dell’Unione. Infine nella risoluzione è contenuta la domanda di rafforzare gli accordi
bilaterali esistenti e stipularne di nuovi con i Paesi di provenienza, ciò finalizzato ad arginare
all’origine le ondate migratorie. Si è trattato poi dell’occasione più propizia per ribadire una volta
per tutte come la risoluzione, votata dal Parlamento europeo in data 23 ottobre, non chieda
nessuna modifica della legge Bossi – Fini in merito al soccorso in mare. Le polemiche dei giorni
passati su questo punto sono sterili e infondate: un caso mediatico gonfiato ad hoc da certa
                                        stampa e che poggia le sue basi sul nulla. Il Testo Unico
                                        sull’Immigrazione infatti, all’articolo 12, stabilisce
                                        chiaramente che non esiste nessun tipo di sanzione per chi in
                                        mare, doverosamente, presta soccorso a clandestini in
                                        difficoltà.” La questione riguardante la macroregione alpina
                                        è stata affrontata in aula dal sottosegretario e consigliere
                                        regionale della Lega Nord, Ugo Parolo. «Si tratta di
                                        un'iniziativa – ha dichiarato Parolo - che ha visto
                                        protagonista nei mesi scorsi Regione Lombardia a Grenoble,
                                        dove 7 Stati europei e 40 Regioni hanno sottoscritto
                                        un'istanza proveniente dal territorio, che auspica un'Europa
                                        più vicina ai suoi cittadini, meno tecnocrate, meno attenta
                                        alle esigenze delle banche e più a quelle dei cittadini. A
                                        Grenoble è stato mosso un piccolo passo in direzione della
                                        Macroregione, ma si tratta di un avvenimento da non
                                        sottovalutare: per la prima volta le regioni, da sole in Europa,
                                        hanno sottoposto agli Stati una richiesta proveniente da tutti
                                        quei territori che si sentono vicini per economia, cultura,

                                                    4
Lombardia Libera - Lega Nord
interessi, in funzione macroregionale.
Si tratta di un progetto volto a portare a scelte armonizzate e
virtuose. Regione Lombardia ha ricoperto un importante ruolo
di coordinamento per una partita che si giocherà l'anno
prossimo e che vedrà coinvolto il territorio. E proprio la
condivisione dei territori, delle Istituzioni e dei cittadini è
elemento fondamentale che coincide con la fase di
programmazione dei fondi europei. Questo è lo strumento che
ci consentirà di evitare le tentazioni del centralismo romano,
che vuole avocare a sè tutte le risorse, e che invece ci
permetterà di attirare investimenti europei di ben maggiore
entità. L'impegno della Giunta sarà relazionarsi con le altre
realtà europee, in maniera stringente, nel piano di
elaborazione della Macroregione.
“Parlare oggi di Europa – ha spiegato il Vicepresidente del
Consiglio Regionale, Fabrizio Cecchetti – significa fare i conti
con il crescente euroscetticismo presente in strati sempre più
ampi della popolazione; i dati forniti dall’Eurobarometro
infatti ci dicono che ben il 60% del campione ha dichiarato di non nutrire alcuna fiducia nelle
istituzioni comunitarie. E’ un numero molto elevato che dovrebbe indurre a una profonda
riflessione circa il futuro dell’Unione Europea. Le proposte della Lega Nord contenute nella
risoluzione odierna hanno lo scopo di suggerire quei cambiamenti che si ritengono necessari e
improrogabili per evitare il disastro. Anzitutto c’è la richiesta di politiche più stringenti in materia di
immigrazione, passando per la stipula di accordi bilaterali con i Paesi d’origine, come già fece
Roberto Maroni da Ministro dell’Interno. Sul versante economico si pone attenzione alla
salvaguardia dei marchi italiani attraverso un rafforzamento delle norme europee contro la
                                          contraffazione dei prodotti, anche mediante l’introduzione
                                          dell’obbligo di un’indicazione geografica sui beni destinati
                                          al mercato Europeo, il cosiddetto “Made In”. Sul tema della
                                          difesa delle aziende non posso astenermi da una specifica:
                                          un’altra colpa dell’Europa è stata quella di aver taciuto di
                                          fronte a fenomeni di delocalizzazione selvaggia che hanno
                                          portato ad un grave impoverimento di molte aree. Troppo
                                          spesso infatti si è favorito il grande capitale e non si è
                                          prestata la dovuta attenzione alle piccole aziende che
                                          costituiscono la spina dorsale dell’economia lombarda.
                                          Infine, non posso non citare quella che rappresenta un’altra
                                          grande battaglia: la modifica di quello scellerato Patto di
                                          Stabilità che rappresenta oggi il vero cappio al collo di
                                          Comuni e Enti territoriali. Concludo auspicando che
                                          l’Europa di oggi, che viene vista come un freddo insieme di
                                          istituzioni lontane dai cittadini, si trasformi in un Europa dei
                                          Popoli e delle Regioni, capace di dare finalmente il giusto
                                          peso ai territori che la compongono e in grado di ascoltare i
                                          venti di libertà e autodeterminazione che soffiano al
                                          proprio interno. Dall’Irlanda alla Scozia, dai Paesi Baschi
                                          alla Catalunya passando, a breve, anche dalla Lombardia.”

                                                      5
Lombardia Libera - Lega Nord
TRENORD, DISAGI SULLA TRATTA BERGAMO-TREVIGLIO-MILANO
Saita e Anelli: «Regione Lombardia chieda il rispetto degli standard qualitativi»

«Treni              sporchi,
sovraffollati, in ritardo e
con gli impianti di
climatizzazione spesso
guasti. Più che di
carrozze, dovremmo dire
che si tratta di veri e
propri carri bestiame".
Così       il     consigliere
regionale della Lega
Nord        Silvana     Saita
commenta i disagi di cui
ogni      mattina       sono
vittime i pendolari della
tratta ferroviaria Trenord
Milano        Bergamo       e
Milano Treviglio. Sulla
questione         è     stata
presentata, da esponenti
sia di maggioranza che di
opposizione,
un’interrogazione che è
stata      oggi     discussa
nell’aula del Consiglio
Regionale. Tra i firmatari, i consiglieri bergamaschi del Carroccio Silvana Saita e Roberto Anelli, che
spiegano: «Il gruppo della Lega Nord era già intervenuto con una question-time in settembre,
sollecitando l'Assessorato ai Trasporti di farsi portavoce presso Trenord delle proteste dei
viaggiatori esasperati; ci troviamo difatti di fronte ad un servizio ferroviario inammissibile per la
Lombardia, che oltre ad essere il motore dell'economia nazionale è la Regione su cui sono puntati i
riflettori mondiali in occasione di Expo 2015. Le lunghe code alle biglietterie, le informazioni
praticamente assenti in caso di guasti o ritardi e le penose condizioni delle carrozze non sono certo
il miglior biglietto da visita per la nostra Regione. Per tacere di un'altra questione da risolvere al
più presto, la totale insufficienza dei vagoni che costringe i pendolari a viaggiare stipati come
sardine, soprattutto negli orari di punta ed in coincidenza con l'anno scolastico. Per tutti questi
motivi abbiamo chiesto al Governatore Maroni di sollecitare in maniera chiara e urgente la società
Trenord di migliorare immediatamente gli attuali standard qualitativi. Non chiediamo obiettivi
irraggiungibili: un buon segnale iniziale sarebbe una maggiore attenzione per la pulizia delle
carrozze e per la qualità dell'informazione ai viaggiatori, unitamente all'aumento dei vagoni.
Chiediamo inoltre che i 62 nuovi treni recentemente acquistati vengano messi a disposizione anche
per la tratta Milano-Bergamo e Milano-Treviglio”.

                                                    6
Lombardia Libera - Lega Nord
RESIDENTI ALL’ESTERO, STOP ALLO SCIPPO FISCALE DI ROMA
Passa la mozione del Carroccio in Consiglio Regionale

“Con l’attuale legislazione i pensionati
lombardi residenti all’estero pagano le
addizionali IRPEF comunali e regionali
rispettivamente al Comune di Roma e alla
Regione Lazio, nonostante siano iscritti
all’AIRE del proprio Comune di origine. Una
situazione assurda e paradossale che può
definirsi l’ennesimo “furto legalizzato” da
parte della Capitale ai danni degli Enti Locali
lombardi. Inoltre i pensionati lombardi iscritti
all’AIRE finiscono per pagare le addizionali
IRPEF più alte del Paese, a causa della
situazione di deficit sanitario della Regione
Lazio.” Così il consigliere regionale Silvana
Saita ha spiegato i motivi che hanno portato la
Lega Nord alla presentazione di una mozione,
che è stata poi approvata all’unanimità dal
Consiglio Regionale. “La nostra proposta – ha
proseguito Saita - contenuta nella mozione,è
semplice: le tasse pagate dai pensionati
residenti all’estero devono finire al proprio
Comune di origine. Per questo abbiamo
chiesto al Presidente Maroni e alla sua Giunta
di intervenire presso il Governo nazionale al
fine di sanare questa palese ingiustizia nei
confronti degli Enti Locali e dei contribuenti lombardi residenti all’estero. Si tratta di una evidente
iniquità che ci è stata segnalata da pensionati lombardi che, per motivi familiari o altro, si sono
trasferiti in un Paese diverso dal nostro. Una situazione che genera 2 importanti conseguenze. In
primo luogo il pensionato lombardo finisce per pagare addizionali IRPEF più alte, data anche la
situazione di deficit sanitario della Regione Lazio, ovvero si ritrova a dover pagare le aliquote
massime presenti in Italia per far fronte ai problemi causati dalla malagestione amministrativa di
un’altra Regione. In secondo luogo il Comune di Roma e la Regione Lazio percepiscono introiti
fiscali da tutti i pensionati residenti all’estero, nonostante queste persone non abbiano mai vissuto
nel Lazio e nonostante siano debitamente e regolarmente registrate presso l’AIRE del proprio
Comune di origine.”

                                                    7
Lombardia Libera - Lega Nord Lombardia Libera - Lega Nord
Puoi anche leggere