La metodologia della scienza politica: natura delle ipotesi e metodi di controllo

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La metodologia della scienza
politica: natura delle ipotesi
    e metodi di controllo

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La natura delle ipotesi
 Una ipotesi è una “affermazione circa la relazione fra
 due o più variabili” (Marradi, 1984)
     • ipotesi di ricerca (teoria): X→Y

Es. Il grado di insoddisfazione politica e sociale di una popolazione
influenza il livello di conflitto sociale

   • La variabile dipendente è il fenomeno che si vuole spiegare,
   l’effetto (var. Y). Nell’esempio il livello di conflitto sociale

   • La causa o le cause sono dette variabili indipendenti (var. X).
   Nell’esempio il grado di insoddisfazione politica e sociale di
   una popolazione                                                2
Quale relazione tra variabile dipendente e
          variabile indipendente?
• La variabile indipendente X produce un “effetto
  causale” sulla variabile dipendente Y quando la
  probabilità o il valore di Y in presenza di X è
  differente dalla probabilità o dal valore di Y in
  assenza di X (King, 1994)
• disegno della ricerca = il procedimento attraverso
  il quale colleghiamo le osservazioni empiriche
  raccolte alle nostre teorie, attraverso le ipotesi
  …ovvero:
  = la strategia attraverso la quale accertiamo la
  validità delle nostre ipotesi
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Accertare la validità delle ipotesi
Cosa significa?
 accertare se la relazione trovata sulla base
 dei dati raccolti sia generalizzabile (validità
 esterna)
 escludere che la relazione da noi ipotizzata
 sia “spuria”, cioè dovuta al fatto che le
 nostre due variabili dipendono entrambe da
 una terza variabile (validità interna)

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Relazione spuria

Esempio del consumo di dolci:

STATO CIVILE        ETA’        CONSUMO DI DOLCI

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I metodi di controllo per la verifica delle ipotesi

 •    Il problema della “parametrizzazione”:
      come isolare l’effetto causale della
      variabile indipendente di interesse per la
      nostra ricerca dalle altre potenziali cause:
     1.   metodo sperimentale
     2.   statistica
     3.   comparazione
     4.   studio di caso

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Il metodo sperimentale: un esempio
Vogliamo controllare il rapporto che lega il livello di
partecipazione elettorale (variabile dipendente) a
forme di propaganda politica dei partiti, come la
propaganda casa per casa da parte di militanti, gli spot
elettorali o l’invio di materiale informativo (variabili
indipendenti).
 Dopo avere selezionato in modo casuale due gruppi di
elettori, uno di essi (gruppo sperimentale) viene sottoposto
allo stimolo (test) della propaganda militante, l’altro
(gruppo di controllo) no
 Le eventuali differenze nel livello di partecipazione
elettorale fra i due gruppi sono attribuite all’impatto degli
stimoli introdotti
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I vantaggi dell’esperimento
 il ricercatore “crea” deliberatamente le condizioni
causali di cui vuole accertare l’effetto
 l’esperimento consente di controllare in maniera
sistematica gli effetti di possibili cause alternative,
escludendole
⇒ inferenze causali corrette:
precedenza temporale delle variabili indipendenti sulle
variabili dipendenti;
associazione costante fra le variabili di cui si valuta
l’eventuale correlazione (replicabilità dell’esperimento in
differenti condizioni)                                    8
Metodi non sperimentali

1) CONTROLLO STATISTICO
(covariazioni e teoria della probabilità)

2) CONTROLLO COMPARATO
(concordanze o differenze)

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Il Metodo comparato
• La comparazione è il metodo di confronto tra due o più
  stati di una o più proprietà, presenti in due o più oggetti in
  un momento preciso o in un arco di tempo più o meno
  ampio
• I passi della comparazione:
   – Individuazione dell’oggetto da comparare
   – Si precisa i paesi/periodo temporale da studiare
   – Fissazione della/e proprietà da comparare
   – Individuazione degli stati su ciascuna proprietà
   – Confronto vero e proprio
• Per parametrizzare, utilizziamo la logica classificatoria (es.
  successo elettorale dei partiti sulla base della posizione
  ideologica a parità di organizzazione interna)
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METODO DELLE CONCORDANZE
  (strategia dei casi più dissimili)
Si selezionano casi (per controllare una affermazione
   causale):
 che hanno lo stesso valore della variabile
   dipendente e
 in cui le variabili indipendenti con valori
   omogenei o simili sono il minor numero possibile.
 Quando i casi omogenei sulla var.dip. differiscono
   sulle var.indip., questi fattori possono essere
   esclusi perché non covariano con la variabile
   dipendente. Solo la variabile indipendente comune
   a tutti i casi è candidata ad essere la causa del
   fenomeno.                                       11
METODO DELLE CONCORDANZE
  (strategia dei casi più dissimili)
 CASI           CONDIZIONI            EFFETTO
         (VAR. INDIPENDENTE) (VAR. DIPENDENTE)

         C.1   C.2   C.3 .... C. n   E

 1       A     X     C        D      Y

 2       B     X     E        F      Y

 3       G     X     H        I      Y

 4       L     X     M         N     Y
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METODO DELLE DIFFERENZE
       (strategia dei casi più simili)
Si selezionano casi (per controllare una affermazione
   causale) in cui:
 la variabile dipendente assume valori differenti, e
 le variabili indipendenti con valori omogenei o
   simili sono quante più possibili.
Fino a che i casi differiscono sulla var. dip. ma non
   sulle var. indip., queste ultime sono tenute sotto
   controllo. Solo le var. indip. sulle quali i casi
   assumono valori differenti possono essere una
   causa del fenomeno esaminato.

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METODO DELLE DIFFERENZE
      (strategia dei casi più simili)
CASI             CONDIZIONI                       EFFETTO
          (VAR. INDIPENDENTE)                  (VAR. DIPENDENTE)

         C.1      C.2       C.3 .... C. n                   E

    1    A       B        X           C                   Y
    2    A       B       NON-X        C                  NON-Y

Per selezionare casi quanto più simili possibile nelle variabili
indipendenti, Lijphart (1971) suggerisce di concentrarsi su:
    • aree geografiche omogenee
    • analisi diacronica di un solo paese
    • comparazioni intranazionali piuttosto che internazionali     14
Lo studio di caso
• Difficoltà a produrre una qualche inferenza causale. Ciò che
  invece qualifica lo studio di caso è il rapporto con la teoria
  (in termini di applicazione, messa a punto, rettifica,
  integrazione)
• Caso scelto perché unico, oppure perché ha certe
  caratteristiche distintive rispetto ad altri casi che non sono
  esaminati
• Tipi di studio di caso:
   –   Studi descrittivi/a-teorici
   –   Studi interpretativi
   –   Studi generatori di ipotesi
   –   Studi di controllo di ipotesi (conferma o falsificazione)
   –   Studi di caso deviante
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Relazione fra casi-variabili
    nei metodi di controllo non sperimentali

                   molte     ANALISI
NUMERO VARIABILI

                             DI CASO

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                                                     STATISTICO

                                       CONTROLLO
                                       COMPARATO
                   poche
                           pochi                        molti
                                   NUMERO DEI CASI
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Per concludere

• La specificità della “scienza politica”
  – Rispetto alla filosofia politica: dai giudizi
    morali alla analisi dei dati empirici
  – Rispetto al diritto pubblico: dalla forma ai
    processi reali
  – Rispetto alla storia: dalla unicità dei fenomeni
    alla ricerca di generalizzazioni
  – Rispetto alla sociologia politica: da variabili
    sociali a spiegazioni politiche
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Testi di riferimento per la lezione
• Gianfranco Pasquino, Nuovo corso di scienza
politica, Il Mulino, Bologna, 1997, cap.2
• Maurizio Cotta - Donatella Della Porta - Leonardo
Morlino, Scienza politica, Il Mulino, Bologna, 2001,
cap.2

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