La danza dell'Essere al Piccolo Bellini di Napoli
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La danza dell’Essere al Piccolo Bellini di Napoli Il 1 marzo 2022 al Piccolo Bellini di Napoli la danza contemporanea penetra la sala di respiri unici. Si inizia con Agua/R-esistenza, della compagnia siciliana Petranura, che in una produzione di Megakles Ballet, tra le musiche introspettive di Philipe Glass, ci ha condotto nella morbidezza delle forme di Claudia Bertuccellie e di Francesco Bax. Le coreografie di Laura Odierna e Salvatore Romania vivono a pieno gli spazi di luce create da Francesco Noè, affinchè tra girandole di sguardi in attesa di scomposizioni libere, nessuna pirouette lasci indifferente lo spettatore. La forza dell’Etna e la contaminazione di più espressioni corporee rendono la “perfomance caratterizzata da movimenti fluidi e penetranti che ricordano l’acqua che penetra la forma e ad essa si adatta investendone lo spazio.” La seconda compagnia in ordine di apparizione è Collettivo Trasversale dell’orgoglio partenopeo Macia Del Prete, che torna al Piccolo Bellini con Body Things-Chapter 2 xxy series. Se nel primo tempo abbiamo assistito ad una vera e propria primavera dell’Essere, da questo momento in poi ci siamo ritrovati catapultati “in un sol tratto tra corpo e anima”. È necessario chiamare in campo il filosofo Husserl per capirne “il rapporto reciproco l’un con l’altra come un unico essere a due facce” e descrivere l’intensità di due danzatori quali Giuseppe D’andrizza e Tonia Laterza.
La citazione riguarda il rapporto tra scienza e natura, balza nella mente proprio per la suspance creata in scena tra bravura tecnica e spontaneità innata. La trasposizione artistica di tale luce del pensiero è voluta in una coreografia della stessa Del Prete che ben racconta la relazione tra fluttuazioni di genere, ci impone di pensare e ripensare cosa sia maschio e cosa sia femmina nella percezione contemporanea. Lo spunto, ispirato al racconto “Cinismo” di Sergio Bizzio e alla sua versione cinematografica, è riesaminato sul palco anche grazie al contrabbasso di Niccolò Basile, che a colpi di note annulla le distanze tra noi e quell’ Essere risorto nel primo tempo. Allo spettatore è donato il potere di contemplare come la musica diventi danza, come il corpo diventi spirito, come al linguaggio non serva la parola. “Se il fine del teatro è di offrire uno sbocco ai nostri sentimenti repressi, una sorta di atroce poesia si esprime in atti bizzarri, che pur alterando la realtà della vita, dimostrano che la sua intensità è intatta” Artaud dal corrispondente da Napoli Anita Laudando
VISITA GUIDATA SULLE ORME DI ANIELLO FALCONE START POINT ORE 10:00 Complesso Monumentale Donnaregina – Museo Diocesano di Napoli ORE 11:00 visita alla chiesa di San Giorgio Maggiore con approfondimenti all’affresco del pittore Aniello Falcone “San Giorgio e il Drago” ORE 12:00 visita alla mostra “Aniello Falcone, il Velàzquez di Napoli” alla chiesa di Donnaregina Nuova-Museo Diocesano € 12,00 a persona (comprensivo di ingresso al Museo), gratuità sino all’età di 7 anni CAZZIMMA&ARRAGGIA debutto del 26 dic in scena fino al 9 gen. Napoli. Dal 26 dicembre al 9 gennaio il Piccolo Bellini ospita CAZZIMMA&ARRAGGIA con Errico Liguori e Fulvio Sacco, intenti a raccontare la
loro versione “della più grande impresa manageriale e sportiva del XX secolo”: far finta di aver soldi per potersi comprare Maradona! Siamo trasportati nel giungo del 1984 in un progetto in cui Fulvio Sacco insieme a Napoleone Zavatto, pensano con “arraggia” (rabbia in dialetto napoletano) al sogno di poter riscattare la propria città tentando di fare la storia del Calcio Napoli. Con espedienti propri della intraducibile “cazzimma” partenopea, chiusi in una stanza d’ albergo a Barcellona, i 2 protagonisti aspettano la telefonata del Presidente, bleffando, sperando e ragionando. Ma non siamo di fronte ad un’illusione scenica qualunque, perché “per realizzare questo bisogno di raccoglie storie siamo andati direttamente da lui, Corrado Ferlaino – l’uomo che ha realizzato i sogni di milioni di tifosi. Ancora oggi non sappiamo come abbiamo preso quell’appuntamento, ancora oggi ci chiediamo perché ha accettato la video-intervista di due sconosciuti che niente volevano sapere di Maradona, ma di come si realizzano i sogni.” Grazie anche alla produzione esecutiva di Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini, con il contributo di Mestieri del Palco e il sostegno di Teatro Nostos; Putéca Celidònia; cantiere sartoria del Teatro Sannazaro; pigrecoemme – Scuola di Cinema e Fotografia, assemedianosocialclub, agli elementi scenici e costumi di Anna Verde, assistente Umberto Salvato, possiamo gustare questo retroscena della vicenda con la carica propria del napoletano tifoso e sognatore. Comprare Maradona e farla finita con le “camorre” che girano intorno a questo evento, è una situazione narrata con grande fluidità, senza trovate fanatiche. Assistiamo ad un testo ben scritto e soprattutto percepiamo la bravura degli attori, che seppur si siano avvalsi del supporto di Armando Pirozzi, hanno una autoregolazione interna tale da funzionare autonomamente per affiatamento, energia e gioia della messa in scena. Questo accade quado la squadra c’è. Accomodarsi per 60 minuti di sorrisi: Caffè o Sangria?
Anita Laudando corrispondente da Napoli Dal 26 dic.al 09 gen.2022 Piccolo Bellini di Napoli CAZZIMMA&ARRAGGIA Uno spettacolo di Fulvio Sacco, Napoleone Zavatto coaching Armando Pirozzi con Errico Liguori, Fulvio Sacco elementi scenici e costumi Anna Verde assistente Umberto Salvato produzione esecutiva Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini con il contributo di Mestieri del Palco e il sostegno di Teatro Nostos; Putéca Celidònia; cantiere sartoria del Teatro Sannazaro; pigrecoemme – Scuola di Cinema e0⁷ Fotografia una produzione improbabile di assemedianosocialclub Barcellona 1984, è l’ultimo giorno di calcio mercato e due
improbabili dirigenti del Calcio Napoli sono chiusi in una stanza d’albergo da 59 giorni, alle prese con la snervante trattativa, aspettano la telefonata del Presidente Ferlaino da Napoli che deve confermare che i soldi per comprare il giocatore più forte di tutti i tempi ci sono. Errico Liguori e Fulvio Sacco rivivono sul palco il surreale racconto di due sciarmati alle prese con la più grande impresa manageriale e sportiva del XX secolo: l’acquisto di Diego Armando Maradona. «Siamo nati dopo l’arrivo di Maradona, troppo piccoli per vedere Carmelo Bene, troppo non-nati per piangere Enrico Berlinguer, troppo piccoli per ricordarci la festa dello Scudetto, troppo assenti dalla vita per vedere in scena Eduardo o bere un drink con Lucio Amelio. Nella nostalgia di un passato che non abbiamo mai vissuto, nel lutto per il corpo dei miti, nell’ironia della sorte, noi ci troviamo a nostro agio. Da tempo stavamo ragionando su una tematica precisa da portare il teatro: come si realizzano i sogni? E siamo partiti da qui: dal raccontare il più grande sogno di tutti i tempi: vincere sull’impossibile!» Così Fulvio Sacco e Napoleone Zavatto raccontano perché hanno scelto di riscrivere a modo loro la storia dell’arrivo di Maradona a Napoli come pretesto per costruire un’epica commedia contemporanea, che tra battute fulminanti e arredi vintage, ci racconta di due scalcagnati dirigenti di una città in costante attesa di riscatto che portano a segno la realizzazione di un sogno collettivo. Nel foyer del Piccolo Bellini, in contemporanea con lo spettacolo, sarà presente la mostra “Santo Diego” – un progetto creativo nato a Napoli la cui produzione ha inizio nel 2018 e ad oggi alterna interventi in strada, attività
espositive e istallazioni che esplorano la corrente neo-pop, reinterpretandola e celebrando la contaminazione tra arte e vita reale. Maradona rappresenta un’icona identitaria e senza tempo, un simbolo di rivalsa e realizzazione. La sua dimensione è quella del sogno. Attraverso l’immagine votiva de el Pibe de oro la mostra vuole raccontare ciò che Maradona è stato, e continua ad essere, per il popolo napoletano e non solo: la possibilità di immaginare un altro modo di stare al mondo diversamente da come fa chi si rassegna ad una prospettiva futura priva di aspettative; l’opportunità quindi, di credere nei propri sogni. Info spettacolo Piccolo Bellini, dal 26 dicembre al 9 gennaio Orari: domenica 26 dicembre 2021 – ore: 18:30 lunedì 27 dicembre 2021 – ore: 20:45 martedì 28 dicembre 2021 – ore: 20:45 mercoledì 29 dicembre 2021 – ore: 18:00 giovedì 30 dicembre 2021 – ore: 20:45 sabato 1 gennaio 2022 – ore: 20:45 domenica 2 gennaio 2022 – ore: 18:30 martedì 4 gennaio 2022 – ore: 20:45 mercoledì 5 gennaio 2022 – ore: 19:30 giovedì 6 gennaio 2022 – ore: 18:30 venerdì 7 gennaio 2022 – ore: 20:45
sabato 8 gennaio 2022 – ore: 20:45 domenica 9 gennaio 2022 – ore: 18:30 Prezzi: intero € 20 – ridotto € 18 – Under29 € 15 Durata: 60 minuti Dalla corrispndente Anita Laudando SLEEPING BEAUTY, work bitch! il 14 e 15 dicembre a Galleria Toledo Napoli Martedì 14 e mercoledì 15 dicembre a Galleria Toledo Teatro Stabile d’Innovazione va in scena la danza con SLEEPING BEAUTY coreografia di Nyko Piscopo. Lo spettacolo rientra in un progetto più ampio di
rivisitazione dei grandi classici d Caikovskij in chiave contemporanea, come pretesto per trattare alcuni temi cari al coreografo. “La Bella Addormentata è la favola da cui parte l’analisi emotiva di cinque personalità contemporanee: – è scritto nelle note dello spettacolo – adolescenti, gender free, collocabili nell’era della GENERAZIONE Z. Queste figure classicheggianti dialogano con un’entità digitale che stabilisce regole tecniche e morali. La forte presenza tecnologica e la sensazione innata di appartenenza ad una gioventù inutile come quella descritta dai media e dalle generazioni precedenti, è una condizione che genera esaurimento emotivo, depersonalizzazione e un atteggiamento spesso improntato al cinismo. Sleeping Beauty è un manifesto politico contro la critica sterile alle nuove generazioni”. Sleeping Beauty ha debuttato in forma di assolo al festival Ammutinamenti 2020 ed è diventato spettacolo intero a cinque interpreti grazie alla residenza artistica (H)EARTH - Ecosystem of Arts &Theatre . La ricerca ha portato alla creazione e alla messa in scena di Sweet Swan Sway!, Sleeping Beauty – Work Bitch! e Puppenspieler. Lo spettacolo, della compagnia Cornelia performing arts, porta in scena le coreografie di Nyko Piscopo, interpretate da: Eleonora Greco, Nicolas Grimaldi Capitello, Leopoldo Guadagno, Francesco Russo, Roberta Zavino. I costumi sono stati realizzati da Sonia Di Sarno. orario spettacoli martedì e mercoledì ore 20.30 biglietti intero: 18 euro ridotto convenzionati e over 65: 15 euro giovani under 30: 12 euro studenti universitari e iscritti a corsi di cinema/teatro/danza: 6 euro PROMO SPECIALE: ACQUISTO ONLINE A SOLI 10 EURO IVA INCLUSA
Circe, nell’antro della maga (NA) Si svolgerà Giovedì 23 Settembre all’interno della rassegna “Do Maggiore”, patrocinata dal Comune di Napoli lo spettacolo “Circe, nell’antro della maga”, a cura de “La chiave di Artemysia”. Un viaggio che costringe Ulisse ad un percorso di presa di coscienza di sé stesso, introspezione personale e cambiamento: quando per la prima volta la sua volontà di tornare a casa viene messa a dura prova non dalla guerra, né dagli eventi, ma da una donna, anzi da una maga. Circe. Una donna seducente, figlia di Dei, esperta nell’uso dei “farmaka” e per nulla spaventata dall’idea di usarli per raggiungere i suoi obiettivi. L’amore per Ulisse diviene, quasi subito, il suo principale obiettivo. Circe trasforma i compagni di Odisseo in porci. L’eroe, per
restituire loro sembianze umane è costretto a fermarsi un anno da lei. Grazie ai suoi consigli Odisseo decide di intraprendere un viaggio che gli farà attraversare tutta la costa e gran parte della Campania stessa mettendolo faccia a faccia con il suo inconscio. Inizia una catabasi nel regno dei morti scendendo nel lago d’averno. Lì riesce a entrare in contatto con le figure dei compagni perduti durante la guerra di Troia, con la madre e con l’indovino Tiresia. Infine quando sarà costretto ad andare via, consapevole del suo destino, e a lasciare questo amore che lo ha nutrito, sarà pronto ad affrontare pericoli di ben altra portata, come l’insidioso canto delle sirene. Questo si propone di mettere in scena “La chiave di Artemysia” Un’iniziativa atta a dare vita ad una rivalutazione del territorio che prende le sue fondamenta dalla storia dei luoghi. Essi vanno celebrati e non dimenticati. Il testo prende forti spunti dal lavoro di Madeline Miller, “Circe”. Testo pregevole che sta riscontrando successo di pubblico a
livello mondiale. È il Chiostro di San Domenico Maggiore che si fa ospite della performance diventando, per l’occasione, la dimora della Maga Circe. Il pubblico, insieme ad Ulisse, percorrendo le stanze, cortile, i corridoi, assiste alla sua storia vivendone paure, bellezze emozioni. Incontrandone, man mano i personaggi principali: Circe, Tiresia, le Sirene, ed attraversando gli Inferi. Questo perché quando la storia si mescola alla leggenda, e la leggenda alla storia, non ha bisogno che nulla venga inventato, ma contiene in sè già tutto ciò che è necessario raccontare. in scena: CIRCE: Roberta Misticone ULISSE: Errico Liguori TIRESIA: Rodolfo Medina PENELOPE: Orentia Marano SIRENA: Livia Bertè ENSEMBLE: Luisa Leone ENSEMBLE: Diana Bevilacqua Regia di Livia Bertè Movimenti coreografici a cura di: Luisa Leone Info: ore 21:00 BIGLIETTO 12 euro BIGLIETTO RIDOTTO 10 euro (fino a 10 anni)
P.za S. Domenico Maggiore, 80134 Napoli NA ***Protocollo Coronavirus*** Per garantire la sicurezza di tutti è OBBLIGATORIA LA PRENOTAZIONE. Modalità di prenotazione messaggio whatsapp 3404657949 – 24h su 24 Da Napoli a New York e Dubai: successo per la mostra di Giacomo Pietoso, dal PAN al mondo Il servizio Rai Pubblica utilità mette a disposizione le audiodescrizioni per non vedenti di due opere di Pietoso Da Napoli a New York, passando per Venezia, Giacomo Pietoso continua a stupire con la sua arte. Sono tanti gli impegni dell’artista a seguito del finissage al PAN della sua personale “Blind Art”, a cura di Anna Esposito e Monica Picardi dell’Associazione e casa editrice “Colorando i pensieri”, che ha avuto un ottimo riscontro di pubblico, ricevendo la visita e i complimenti dell’Assessore al Comune di Napoli Annamaria Palmieri, di Monsignor Antonio di Donna, Vescovo di Acerra, del Dott. Stefano Iuorio, Dirigente del commissariato P. S. di Acerra, del Senatore Francesco Urraro e
del Consigliere del Comune di Napoli Francesco Emilio Borrelli. Il servizio Rai Pubblica utilità, media partner della mostra, ha messo a disposizione due audiodescrizioni per non vedenti delle opere di Pietoso, sul sito Rai.it. Ancora, a ottobre l’artista riceverà l’Oscar per le arti a Montecarlo, mentre a novembre le sue opere saranno esposte a Dubai. “Sono felice di proseguire con un percorso che, passo dopo passo, si va delineando come una rappresentazione fisica del messaggio di vita che desidero trasmettere a tutti coloro che incontrano le mie opere, dipinti, libri o poesie, sul proprio cammino” spiega Giacomo Pietoso. Ad agosto l’artista ha ricevuto il Leone d’Oro a La Biennale Arte di Venezia, nello stesso mese le sue opere sono state esposte anche a New York nel White Space di Chelsea. “Il nodo di Odino” nella Napoli a fumetti della Belle Époque: è in libreria il romanzo della Ammirati Si parla della Napoli che fu, bella e incantevole, ma soprattutto di una storia di amore, di morte e di magia, sospesa tra scienza ed esoterismo, fantasia e realtà. “Il nodo di Odino”, romanzo a fumetti scritto da Gemma Ammirati con le illustrazioni di Carmelo Zagaria e la sceneggiatura di Francesco D’Amore, è il primo lavoro della collana “Le Nuvole” di Edizioni Fioranna.
Siamo all’ombra del Vesuvio all’epoca della “Belle Époque”, in un clima culturale unico e contraddittorio in cui l’interesse profondo per la scienza, le arti e il progresso si incrocia con l’idealismo, la passione per il mistero, il soprannaturale e l’esoterismo più irrazionale. In questo contesto si svolge la storia del duca Pasquale Del Pezzo, matematico, e della moglie Anne Charlotte Leffler, scrittrice svedese. Sullo sfondo la presenza del Nodo di Odino, simbolo persistente nella mitologia nordica e segno di legame indissolubile, inciso su un misterioso medaglione dai poteri oscuri. Questo oggetto, secondo la vicenda scritta da Gemma Ammirati e rappresentata grazie alle illustrazioni di Carmelo Zagaria e alla sceneggiatura di Francesco D’Amore, avrà conseguenze tragiche nella vita dei due personaggi. Gemma Ammirati, soggettista e mentore del progetto, è un medico di famiglia che sogna la Napoli scintillante della Belle Époque, sul finire dell’Ottocento e l’inizio del Novecento: «Quando ero adolescente – spiega Gemma – viveva vicino a casa nostra un’anziana signorina nata agli inizi degli anni Novanta dell’Ottocento. La sua famiglia aveva giocato un ruolo significativo nel processo di unificazione italiana, un tempo era stato in suo possesso l’intero edificio dove abitavamo. La signorina non sapeva accendere i fornelli ma parlava francese, suonava il violino, dipingeva. Mi raccontava della sua giovinezza in piena Belle Époque. Mi parlava delle serate che si svolgevano nei salotti della sua abitazione, dei letterati, musicisti , pittori, italiani e stranieri, che le frequentavano. Mi mostrava i tanti deliziosi soprammobili, gioielli, profumi, vestiti di quell’epoca che ancora erano in casa sua. Questo mondo ha continuato a coinvolgermi». «Da donna matura ho sentito questo mondo crescere ancora e ancora dentro di me. Mi sono decisa ad agire quando mi sono imbattuta in Pasquale Del Pezzo, uomo di scienza e politico,
che nella Belle Époque napoletana ha giocato un ruolo decisivo anche se dimenticato. Quando ho scoperto una serie di aneddoti che lo riguardavano, una sua divertente caricatura, mi sono decisa. Un racconto non mi sembrava adatto, servivano delle immagini e ho scelto così la strada della graphic novel. Mi sono presentata da Mario Punzo alla sua scuola di comics, credo mi abbia preso un po’ per stramba o forse capricciosa. Mi ha assecondata, mi ha proposto due giovani: uno sceneggiatore, Francesco D’Amore, e un disegnatore con un cognome e qualche parentela un po’ impegnativi, Carmelo Zagaria». La soddisfazione più grande? «Ne ho inviato una copia ad una mia anziana conoscente nata negli anni Venti del secolo passato. Anche la sua famiglia ha svolto un ruolo importante negli anni a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento. Dopo qualche giorno mi è arrivato il suo commento, in due parole: era così». Per Anna Fiore, titolare della casa editrice Fioranna, si tratta di un nuovo importante passo: «Una storia coinvolgente ambientata nell’affascinante Napoli della Belle Époque. Una bellissima occasione che mi ha invogliata ad allargare l’offerta culturale della casa editrice inserendo una nuova collana. “Il Nodo di Odino” apre, infatti, la neonata collana di graphic novel “Le Nuvole”. Quello che mi ha coinvolta di più della storia è prima di tutto la figura del protagonista, Pasquale Del Pezzo che, con la sua scintillante personalità, è stato uno dei protagonisti della vita culturale e sociale napoletana di quel periodo. Interessante è stato leggere come la sua vita si sia incrociata con quella di altri personaggi illustri come il filosofo Benedetto Croce, lo scrittore e psichiatra Axel Munthe, il poeta Salvatore Di Giacomo, il pittore Edoardo Dalbono, il medico Antonio Cardarelli, il letterato Edoardo Scarfoglio, l’alchimista ed esoterista Giuliano Kremmerz, i quali hanno giocato ruoli importanti. In secondo luogo, lo sfondo. Sono state riscostruite tutte le atmosfere, i sogni e il clima culturale di un’epoca in cui
l’interesse profondo per la scienza, le arti e il progresso s’incrociava con l’idealismo, la passione per il mistero e l’esoterismo». Al Campania Teatro Festival 2021 Ellegipì TEATRO 20 debutta con ALLUCCAMM 22 giugno nel Giardino Paesaggistico di Porta Miano – ore 22:30 Martedì 22 giugno, alle ore 22:30, a Capodimonte, nel Giardino Paesaggistico di Porta Miano (Porta Miano), Ellepigì TEATRO 20 debutta con ALLUCCAMM e rientra nel programma del Campania Teatro Festival, diretto da Ruggero Cappuccio, realizzata con il sostegno della Regione Campania e organizzata dalla Fondazione Campania dei Festival, presieduta da Alessandro Barbano. Lo spettacolo è scritto e diretto da Luca Pizzurro, con Andrea Fiorillo e Mauro Collina, con le musiche originali di Enzo Gragnaniello. Le coreografie sono a cura di Luana Iaquaniello, i costumi di Graziella Pera, le scenografie di Fabrizio Piergiovanni e l’assistente alla regia di Sandro Gallo. Per la compagnia, è la prima produzione in assoluto e vanta il patrocinio del Di’Gay Project DGP. Il testo integrale dello spettacolo è pubblicato da Gremese Editore e si è subito aggiudicato il secondo posto al Premio Letterario
Internazionale Città di Castrovillari. SINOSSI Potrebbe essere solo una delle tante storie disperate della vita durante la seconda guerra mondiale. Potrebbe anche voler raccontare come nacque ed esplose quella rivolta conosciuta con le 4 giornate di Napoli. Potrebbe essere una storia di infanzia rubata, di ricerca di identità, di violenza, quelle storie che ben conoscono i femminelli di Napoli. Ma, forse, vuole essere qualcosa di più di questo. Vuole essere qualcosa di più di un racconto, vuol essere un viaggio nei sentimenti, nelle emozioni, di chi vive in un corpo che non sente adeguato, di chi vorrebbe essere in grado di conoscere la gioia di una maternità, che è loro negata. Sì, tutto questo, ma è soprattutto una storia di umanità, di vita, nonostante tutto. Info: https://campaniateatrofestival.it/spettacolo/alluccamm/ ELLA AND FRANK Lunedì 21 giugno 2021, il giorno della Festa Europea della Musica, “Ella Fitzgerald è l’unica performer con cui ho lavorato che mi rendeva nervoso. Credo che lei sia la più grande cantante al mondo”: parola di “The Voice”, Frank Sinatra.
Emilia Zamuner – ph. Riccardo Piccirillo Nonostante l’ammirazione che Ella Fitzgerald e Frank Sinatra nutrivano reciprocamente, le due più incredibili voci del Novecento non hanno mai realizzato un disco insieme. I due jazz-singer italiani Emilia Zamuner e Sergio Carlino hanno provato a immaginare un ideale incontro discografico tra i due artisti in questo loro album, intitolato “Ella and Frank”, in uscita il 21 giugno 2021 – in occasione della Festa Europea della Musica – con l’etichetta Useless Label. Il disco esce in concomitanza con il 35esimo anniversario dalla scomparsa della Fitzgerald, avvenuta nel giugno del 1996: Ella è la cantante che, più di ogni altra, ha spinto Sinatra su territori improvvisativi da lui non sempre frequentati, come ha spesso ricordato lo stesso “The Voice” e come dimostrato dai loro duetti, inaugurati nel 1959 sugli schermi televisivi statunitensi.
Sergio Carlino – ph. Riccardo Piccirillo Nelle tracce del disco di Zamuner e Carlino, che alterna duetti d’autore e brani per voce solista, trovano spazio la pirotecnica “Air Mail Special”, la sinuosa “The Lady is a Tramp”, le palpitanti “They can’t take that away from me” o “Puttin’ on the Ritz” e molto, moltissimo altro. Affiancati da tre dei più autorevoli musicisti della scena jazz italiana – il pianista Piero Frassi, il contrabbassista Massimo Moriconi e il batterista Massimo Del Pezzo – Zamuner e Carlino regalano agli ascoltatori due interpretazioni sorprendenti, uniche nel loro genere: la divertita “Suicide”, composta da Sir Paul McCartney per Frank Sinatra e mai incisa dal cantante italoamericano, e la romantica “Moonraker”, firmata dai grandi Hal David e John Barry per l’omonimo film della saga cinematografica di James Bond e originariamente destinata alla voce di Sinatra, prima di essere interpretata da Shirley Bassey. Emilia Zamuner e Sergio Carlino dedicano “Ella and Frank” a due voci che sono, letteralmente, due ‘documenti sonori’ di assoluto rilievo del XX secolo, due straordinari protagonisti della Musica della contemporaneità.
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