Infrastrutture e politiche di incentivazione per moto e biciclette nei comuni capoluogo italiani Report 2021
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Infrastrutture e politiche di incentivazione per moto e biciclette nei comuni capoluogo italiani Report 2021 In collaborazione con:
Rapporto a cura di: Marina Trentin, Luisa Battezzati (Ambiente Italia srl) Hanno collaborato: Michele Moretti, Pier Francesco Caliari (ANCMA), Mirko Laurenti (Legambiente)
INTRODUZIONE Il monitoraggio sulle infrastrutture e le politiche di incentivazione per moto e biciclette nei comuni capoluogo italiani è un’iniziativa di ANCMA e Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia, che si pone l’obiettivo di realizzare una fotografia dello stato di fatto della mobilità a due ruote a livello nazionale. L’Osservatorio si propone di diventare lo strumento di analisi dello stato dell’arte della mobilità a due ruote e consente di confrontare le politiche di mobilità dei comuni italiani, fornendo l’opportunità di proporre in modo mirato azioni per migliorare le condizioni attuali innescando un meccanismo virtuoso di scambio di buone pratiche. A questo proposito Confindustria ANCMA e Legambiente, in collaborazione con Ambiente Italia, hanno realizzato un apposito questionario dedicato a mobilità e infrastrutture per cicli e motocicli, inviato a 106 comuni capoluogo italiani. Le informazioni raccolte riguardano sette differenti aree tematiche: Accessibilità delle ZTL per le due ruote a motore Accessibilità delle corsie e dei mezzi del trasporto pubblico per le due ruote Disponibilità di parcheggi per le due ruote Sharing mobility Miglioramento della sicurezza per le due ruote Incentivi e campagne per la diffusione delle due ruote Ricarica dei veicoli elettrici Impatti Codiv-19 1
LA RACCOLTA DATI Il questionario somministrato alle 106 città capoluogo di provincia ha dimostrato un’ottima capacità di risposta anche in questa sesta edizione. Rispetto alla scorsa, e nonostante le oggettive difficoltà dovute alla situazione di emergenza da COVID-19, dieci comuni in più rispetto al 2020 (94 in totale) hanno risposto al questionario 2021 (con dati aggiornati al 2020), per 10 sono disponibili i dati del 2019 e solo per Cosenza sono stati considerati i dati del 2018. Per Viterbo le informazioni fornite sono insufficienti e nelle precedenti edizioni non sono state rese disponibili. dati aggiornati al 2020 dati 2019 dati 2018 nd Agrigento Gorizia Ravenna Caltanissetta Cosenza Viterbo Alessandria Grosseto Reggio Emilia Campobasso Ancona Isernia Rieti Caserta Lodi Aosta La Spezia Rimini Matera Arezzo L'Aquila Rovigo Nuoro Asti Latina Savona Roma Avellino Lecce Sondrio Salerno Bari Livorno Terni Siracusa Belluno Lucca Torino Urbino Biella Macerata Trapani Bologna Mantova Trento Bolzano Massa Treviso Brescia Brindisi Messina Trieste Cagliari Milano Udine Catanzaro Modena Varese Cesena Monza Venezia Chieti Napoli Verbania Como Novara Vercelli Cremona Oristano Verona Crotone Padova Vibo Valentia Cuneo Palermo Vicenza Enna Parma Ferrara Pavia Firenze Perugia Foggia Pesaro Forlì Pescara Genova Piacenza Pisa Pordenone 2
BICICLETTE Vendite di biciclette Secondo i dati dell’ANCMA, nel 2020 sono state vendute in Italia poco più di 2 milioni di biciclette - di cui 280mila e-bike pari al 14% del totale (erano appena il 3,5% nel 2015) - ovvero il 17% in più rispetto al 2019 (+14% le bici tradizionali, +44% le bici elettriche). Nei primi sei mesi del 2021 sono state già vendute 157.000 e-bike (+12% rispetto allo stesso periodo del 2020). In forte sviluppo la mobilità dolce grazie in particolare agli spostamenti a piedi, il cui peso è cresciuto dal 20,8% del 2019 al 29% del 2020, e al consolidamento della bicicletta (dal 3,3% al 3,8%). L’automobile ha mantenuto la sua posizione dominante nella scelta degli italiani, riducendo lo share modale di soli 2,5 punti (dal 62,5% al 59%). Complessivamente, grazie soprattutto alla grande spinta degli spostamenti a piedi, il tasso di mobilità sostenibile (peso dell’insieme di spostamenti con soluzioni a basso impatto: piedi, bici, micromobilità e mezzi pubblici) è salito nel 2020 al 38,2% dal 35% del 2019.1 Vendita di Biciclette 2.000.000 1.730.000 1.800.000 1.540.000 1.518.000 1.600.000 1.422.000 1.400.000 1.200.000 1.000.000 800.000 600.000 400.000 200.000 0 2017 2018 2019 2020 Vendita di E-Bike 300.000 280.000 250.000 195.000 200.000 173.000 148.000 150.000 100.000 50.000 0 2017 2018 2019 2020 Graf 1. Numero di biciclette vendute in Italia 1 18° Rapporto “Audimob” sulla mobilità degli italiani. Isfort, 2021 3
Infrastrutturazione a supporto della ciclabilità Secondo gli ultimi dati disponibili riguardanti le tipologie di mezzi utilizzati per gli spostamenti urbani il 2020 è stato infatti l’anno della crisi profonda del trasporto pubblico, anche per effetto delle regole del distanziamento sociale e della paura del contagio, che ha visto dimezzare la quota modale (dal 10,8% al 5,4%) e perdere nel corso dell’anno oltre il 50% dei passeggeri. Nonostante l’automobile mantenga la sua posizione dominante nella scelta del mezzo di trasporto, complessivamente, grazie soprattutto alla grande spinta degli spostamenti a piedi, il tasso di mobilità sostenibile (peso dell’insieme di spostamenti con soluzioni a basso impatto: piedi, bici, micromobilità e mezzi pubblici) è salito nel 2020 al 38,2% dal 35% del 2019. Per quanto riguarda l’infrastrutturazione a supporto della ciclabilità, il rapporto Ecosistema Urbano utilizza un indice sintetico in cui vengono considerati i km di piste ciclabili in sede propria, i km di piste ciclabili in corsia riservata, i km di piste su marciapiede, i km di piste promiscue bici/pedoni e le zone con moderazione di velocità a 20 e 30 km/h. Sono inoltre richieste le piste nel verde (ovvero quei percorsi che non corrono lungo la carreggiata stradale, ad esempio nei parchi, lungo i fiumi, strade bianche, etc.) al fine di poter meglio distinguere le piste con un uso urbano e quotidiano da quelle ricreative. Queste informazioni, opportunamente pesate, concorrono a formare l’indice di “metri equivalenti” di percorsi ciclabili ogni 100 abitanti. Reggio Emilia anche nel 2020 registra il valore più alto, e con nuovi 5 km di piste e 3 km di zone 30, raggiunge 45,75 metri equivalenti/100 abitanti. Seguono Cremona, con 33,55 metri equivalenti/100 abitanti e Cuneo con 32,47 m eq/100 abitanti. Nel 2019 le città che superano i 10 metri eq/100 ab sono 39 (due in più rispetto al 2019). Dall’altro capo della graduatoria, cresce leggermente il numero di città con una disponibilità di rete ciclabile inferiore a 1 metro eq/100 ab, che passa da 15 a 17, quattro delle quali (tutte al sud) non segnalano nessun tipo di infrastruttura dedicata alla ciclabilità. Nel complesso dei capoluoghi esaminati la media continua a salire e raggiunge i 9,5 metri equivalenti. 4
50,00 45,00 40,00 35,00 30,00 25,00 20,00 15,00 10,00 5,00 0,00 Gorizia Massa Chieti Cagliari Trieste Cesena Rovigo Catanzaro Matera Genova La Spezia Catania Messina Ferrara Belluno Lecce Biella Foggia Caserta Bari Prato Taranto Parma Forlì Bologna Verona Varese Brindisi Avellino Reggio Calabria Benevento Pisa Bergamo Viterbo Ravenna Treviso Pesaro Venezia Livorno Teramo Arezzo Terni Salerno Reggio Emilia Oristano Cuneo Palermo L'Aquila Cosenza Macerata Graf 2. Infrastrutturazione per ciclabilità (metri equivalenti/100 abitanti) Accessibilità delle corsie e dei mezzi del trasporto pubblico L’accesso delle biciclette nelle corsie di trasporto pubblico è più diffuso rispetto a quello di ciclomotori e motocicli. L’accesso alle biciclette è infatti permesso in tutte le corsie riservate di 20 città (24%) e in modo parziale in altri 15 comuni (18%). Decisamente più alta, intorno al 52%, la percentuale di comuni in cui è consentito il trasporto di biciclette sui mezzi pubblici. Nel 20% dei casi il trasporto è consentito solo con bici pieghevoli. 5
Trasporto bici su mezzi Trasporto bici su mezzi Città Accesso corsie mezzi pubblici Città Accesso corsie mezzi pubblici pubblici pubblici no corsie solo se no corsie solo se tutte alcune nessuna tutte nessuna tutte alcune nessuna tutte nessuna pref. pieghevoli pref. pieghevoli Agrigento X Messina X X Alessandria X X Milano X X Ancona X X Modena X X Aosta X X Monza X X Arezzo X X Napoli X X Ascoli Piceno X X X Novara X Asti X X Nuoro X X Avellino X X Oristano X X Bari X X Padova X X Belluno X X Palermo X X Benevento X X Parma X X Bergamo X Pavia X X Biella X X Perugia X X Bologna X X Pesaro X X Bolzano X X Pescara X X Brescia X X Piacenza X X Brindisi X X Pisa X Cagliari X X Pistoia X X Caltanissetta X Pordenone X X Campobasso X Potenza X X Caserta X X Prato X X Catania X X Ragusa nd X Catanzaro X X Ravenna X Cesena X X Reggio Calabria X X Chieti X X Reggio Emilia X Como X X Rieti X X Cosenza X X Rimini X X Cremona X Roma X X Crotone X X Rovigo X Cuneo X X Salerno X X Enna X X Sassari X Ferrara X X Savona X X Firenze X X Siena X X Foggia X X Siracusa X X Forlì X X Sondrio X X X Frosinone X Taranto X X Genova X Teramo X X Gorizia X X Terni X X Grosseto X X Torino X X Imperia X X Trapani X X Isernia X X Trento X X La Spezia X X Treviso X X L'Aquila X X Trieste X X Latina X X Udine X X Lecce X X Urbino X X Lecco X X Varese X X Livorno X X Venezia X X Lodi X Verbania X Lucca X X Vercelli X X Macerata X X Verona X Mantova X X Vibo Valentia X X Massa X X Vicenza X X Matera X X Viterbo X X Disponibilità di parcheggi Forniscono informazioni sul numero di parcheggi per le biciclette il 57% dei rispondenti. Sei città (sei in meno rispetto al 2018) dichiarano di non avere nessuno stallo dedicato alle biciclette mentre 9 una quantità inferiore all’1% dei parcheggi esistenti; 17 città si collocano tra il 2% e il 10%, 6 città hanno valori superiori al 20%. 6
15% 23% 20% 44% Graf 3. Disponibilità (%) di parcheggi per biciclette sul totale dei parcheggi disponibili Il 74% dei comuni ha allestito postazioni di interscambio bici in tutte (58%) o almeno una stazione ferroviaria, mentre il 26% ne è ancora sprovvisto. Il 74% dei comuni fornisce informazioni sul numero di postazioni disponibili presso scuole e università (33 città in più rispetto al 2019): tra questi l’80% dichiara di avere allestito almeno una postazione in tutte (35%) o alcune (45%) strutture. 1600 1400 1200 1000 800 600 400 200 0 Perugia Varese Isernia Sondrio Verbania Brindisi Lecco Oristano Belluno Trieste Imperia Lecce Biella Lucca Massa Savona Asti Caserta Latina Terni Grosseto Lodi Bari Cuneo Gorizia Pesaro Pescara Udine Pistoia Monza Bergamo Parma Rimini Rovigo Pordenone Cesena Padova Cremona Vercelli Brescia Pavia Vicenza Ravenna Piacenza Treviso Ferrara Firenze Bologna Graf 4. Parcheggi interscambio biciclette presso stazioni ferroviarie – numero di posti disponibili 7
Bike sharing Il bike sharing si conferma una realtà piuttosto diffusa su tutto il territorio nazionale e in continua evoluzione. Nel 2018 i comuni dotati di un servizio di bike sharing avevano registrato per la prima volta un’inversione di tendenza, scendendo dal 61% al 53% nel 2019, mentre nel 2020 l’andamento rimane stabile al 54%. Al tempo stesso, lo sviluppo del free flow o flusso libero (tecnologia che consente il ritiro e rilascio “libero” dei mezzi, senza l’utilizzo di stalli e stazioni) ha incrementato notevolmente, in alcune città, il numero di biciclette e abbonati. Secondo i dati forniti dai comuni a fine 2020, il numero complessivo di bici tradizionali (9.238) è lievemente diminuito rispetto al 2019, in totale, le biciclette disponibili a stazione fissa sono 11.449 di cui 2.211 a pedalata assistita, quest’ultima invece in aumento rispetto all’anno precedente, mentre la disponibilità di biciclette in free flow (23.792) aumenta del 17% rispetto al 2019. 11.449 Free flow 46% si Station Based 23.792 54% no Graf 5. Presenza di bike sharing nelle città I grandi comuni sono quelli dove, ovviamente, il servizio è maggiormente diffuso in valori assoluti: A Milano sono presenti 15.430 biciclette, 4.000 a Firenze, 3.700 a Torino, 2.560 a Bologna. Queste quattro città contano, da sole, il 73% della flotta complessivamente disponibile in tutti i capoluoghi. Tra le prime dieci città con il maggior numero di biciclette, figurano cinque città del Nord ovest, quattro del Nord est e una del centro Italia. 8
Entità flotte/Città Altre città 9.551 Bologna 2.560 Torino 3.700 Firenze 4.000 Milano 15.430 0 2.000 4.000 6.000 8.000 10.000 12.000 14.000 16.000 18.000 Graf 6. Numero di biciclette in sharing Complessivamente, 27 città hanno un servizio di bike sharing con più di 100 biciclette e 12 città con più di 1.000 abbonati. Dodici comuni hanno introdotto un servizio free flow ma la diffusione rimane confinata nei Comuni del nord con l’eccezione di Firenze, Palermo e Pesaro. Le biciclette delle flotte free flow sono ormai più del doppio rispetto a quelle disponibili nei servizi con stazioni: 23.792 contro 11.449. Bergamo, Bologna, Mantova, Firenze, Siena e Milano superano una disponibilità media di 5 biciclette ogni 1.000 abitanti, mentre a Perugia, Sassari, Genova e L'Aquila sono meno di 0,2 ogni 1.000 abitanti. Se invece consideriamo il numero di abbonati, Firenze, Pesaro, Brescia, Torino e Milano si confermano le città al vertice, mentre in coda alla classifica con meno di 1 abbonato ogni 1.000 abitanti abbiamo Genova, Livorno, Cremona, Piacenza, Pavia e Biella. Tra le città con il maggior numero di prelievi troviamo Milano, Brescia, Firenze, Torino e Bologna, tutte sotto il milione di prelievi annui, tranne Milano che registra 4.3 milioni di prelievi nel 2020. Nessuna città registra un aumento tra il 2019 e il 2020, difatti, il numero di prelievi totali annui diminuisce del 47% rispetto al 2019. Secondo quanto rilevato nel “Quinto Rapporto Nazionale sulla Sharing Mobility” il 2020 è il primo anno in cui l’indicatore dei noleggi della sharing mobility si contrae, interrompendo un trend di crescita costante da anni. Le misure anti Covid 19 producono un saldo del -22% rispetto al 2019, per un totale di 21,8 milioni di noleggi. Se si considerano soltanto i servizi di carsharing, bikesharing e scootersharing, ad esclusione dei monopattini, tale variazione è maggiore: -49% rispetto al 2019. Tuttavia, Le circostanze eccezionali della pandemia non hanno intaccato l’offerta di servizi e veicoli in sharing già presente sulle strade, l’arrivo dei monopattini ha contribuito ad una variazione positiva in termini di numero di servizi e veicoli in flotta mai conosciuta fino a questo momento. 9
0 2 4 6 8 10 0 20 40 60 100 120 160 180 200 80 140 Firenze Firenze Milano Pesaro Mantova Brescia Bologna Torino Bergamo Milano Padova Mantova Torino Venezia Venezia Trieste Trento Padova Reggio Emilia Brescia Bergamo Ferrara Latina Pisa Modena Verona Ferrara Modena Bologna Siena Trento Pesaro Graf 8. Bike sharing – numero di abbonati/1.000 abitanti Graf 7. Bike sharing – numero di biciclette/1.000 abitanti Enna Vercelli Verona Treviso Udine Verbania Pordenone Lecce Como Monza Forlì Taranto Parma Reggio Emilia Varese Vercelli Aosta Varese Ravenna Terni Enna Pisa Frosinone Bolzano Pordenone Gorizia La Spezia Palermo Bolzano Udine La Spezia Gorizia Siena Rieti Treviso Trieste Lecco Lecco Cagliari Benevento Parma Foggia Lecce Rimini Forlì Palermo Rieti Crotone Crotone Terni 10 Piacenza Ravenna Taranto Frosinone Cagliari Biella Pavia Livorno Monza Cremona
Sharing di monopattini elettrici Secondo i dati raccolti dall’Osservatorio Nazionale Sharing Mobility. La flotta complessiva di veicoli in sharing è cresciuta del + 65% con un parco disponibile di 85mila mezzi, trattandosi di un incremento quasi interamente imputabile ai monopattini elettrici (+35mila veicoli in un anno) e agli scooter (+7.360). Analizzando la presenza di mezzi presenti, nel 2020 il 26% delle città (24) che hanno fornito una risposta (92 in totale) dichiarano di avere un servizio di sharing di monopattini elettrici, fortemente concentrati in poche grandi città, a Milano soprattutto, che registra il maggior numero di veicoli (3.750) e di prelievi annui (1.421.523), seguita da Torino con 2.500 veicoli disponibili. Bari e Rimini manifestano un alto utilizzo di tali mezzi rispetto alle altre città con rispettivamente 498.494 e 333.340 prelievi annui effettuati. 26% Si No 74% Miglioramento della sicurezza A partire da Maggio 2020, Istat rileva anche gli incidenti stradali che coinvolgono monopattini e e- bike. Gli incidenti con lesioni a persone che coinvolgono biciclette a pedalata assistita sono stati 240 con 6 vittime e 243 feriti, mentre per quanto riguarda i monopattini elettrici sono stati registrati 565 incidenti, 551 feriti e un morto. In totale, si contano 14.019 incidenti con biciclette (elettriche e non) con 176 vittime e 14.023 feriti, di cui 328 pedoni investiti. L’obiettivo europeo di dimezzare il numero di morti sulle strade entro il 2020 non è ancora stato raggiunto, tuttavia, gli incidenti stradali sono stati nel 2020 poco meno di 120.000, con una riduzione di circa il 30% rispetto al 2019, chiaramente dovuta al crollo del traffico veicolare. Il calo degli incidenti interessa tutti gli ambiti stradali, le vittime sono state 2.395 in calo del 24,5%, e 159.249 i feriti (-34%); il tasso di mortalità degli incidenti è tuttavia risalito a 2 decessi ogni 100 sinistri contro l’1,8 registrato nel 2019 e negli ultimi anni. Per effetto di questi cali, il target europeo di riduzione delle vittime della strada si è avvicinato rispetto agli anni precedenti, ma resta ancora distante di circa il 15%. Nel confronto europeo il tasso di mortalità per incidenti stradali (numero di vittime per milione di abitanti) dell’Italia, pari nel 2020 a 40,1, è risultato in linea con la media UE, ma superiore a quello dei maggiori Paesi, in particolare Regno Unito e Germania che registrano relativamente 27 e 38 11
incidenti ogni milione di abitanti nel 2017. È tuttavia da sottolineare che il calo del tasso di mortalità registrato in Italia nel 2020 è stato proporzionalmente superiore, e in misura significativa, a quello registrato negli altri Paesi europei2. Quanto alle politiche locali per promuovere la sicurezza nella mobilità a due ruote, si registra, da parte di molte pubbliche amministrazioni, un’attenzione alla sicurezza della circolazione delle bici nei due principali strumenti di pianificazione della mobilità urbana (Piano Urbano della Mobilità e Piano Generale del Traffico Urbano) non ancora prioritaria. Il 56% dei comuni considera il miglioramento della sicurezza delle biciclette una priorità molto alta (33%) o alta (23%), mentre il 20% non considera questo tema una priorità. 20% 33% Priorità molto alta Priorità alta 11% Priorità media Priorità bassa Non è una priorità 12% 23% Graf 9. Priorità data alla sicurezza della circolazione delle bici negli strumenti di pianificazione della mobilità urbana Sistemi antifurto biciclette Per quanto riguarda invece lo sviluppo di misure in grado di contrastare i furti di biciclette, un sistema di marchiatura e registrazione antifurto è disponibile nel 32% degli 88 comuni che hanno fornito una informazione su questo tema, erano 78 l’anno scorso con il 29% dotati di sistema di marchiatura e registrazione antifurto. 2 18° Rapporto “Audimob” sulla mobilità degli italiani. Isfort, 2021 12
Città PUM-PGTU Città PUM-PGTU priorità sicurezza bici priorità sicurezza bici molto molto alta media bassa no alta media bassa no alta alta Agrigento X Milano X Alessandria Modena X Ancona X Monza X Aosta X Napoli X Arezzo X Novara X Ascoli Piceno Nuoro X Asti X Oristano Avellino X Padova X Bari X Palermo X Belluno X Parma X Benevento X Pavia X Bergamo X Perugia X Biella X Pesaro X Bologna X Pescara X Bolzano X Piacenza X Brescia X Brindisi X Pisa X Cagliari X Pistoia X Caltanissetta X Pordenone X Campobasso X Potenza X Caserta X Prato X Catania X Ragusa X Catanzaro X Ravenna Reggio X Cesena Calabria X Chieti X Reggio Emilia X Como X Rieti X Cosenza X Rimini X Cremona X Roma X Crotone X Rovigo X Cuneo X Salerno X Enna X Sassari X Ferrara X Savona X Firenze X Siena X Foggia X Siracusa X Forlì X Sondrio X Frosinone X Taranto X Genova X Teramo X Gorizia X Terni X Grosseto X Torino X Imperia X Trapani X Isernia X Trento X La Spezia X Treviso X L'Aquila X Trieste X Latina X Udine X Lecce X Urbino X Lecco X X Varese X Livorno X Venezia X Lodi Lucca X Verbania Macerata X Vercelli X Mantova X Verona X Massa X Vibo Valentia X Matera X Vicenza X Messina X Viterbo 13
Incentivazione della diffusione delle biciclette Per quanto riguarda l’incentivazione economica dedicata al ricambio del parco circolante ciclabile, nel triennio 2018-2020 la maggioranza delle città non ha previsto alcuna misura. Solo L’Aquila ha incentivato le biciclette a pedalata assistita in tutti e tre gli anni, mentre, Bologna, Genova, Modena, Padova e Treviso hanno incentivato le biciclette a pedalata assistita due anni su tre. L’8% dei comuni ha incentivato la diffusione di bici tradizionali. Incentivi Bici a pedalata assistita 18% 82% Sì No Graf 10. Incentivi ricambio parco circolante biciclette Ricarica dei veicoli elettrici L’esistenza di punti di ricarica (sia pubblici che privati) accessibili alle bici a pedalata assistita non sempre è un’informazione a conoscenza delle pubbliche amministrazioni: come nel 2019 solo 66 comuni forniscono una risposta, ma aumentano i comuni che forniscono il numero di colonnine installate (26 comuni invece che 23). Dieci comuni non superano i 5 punti di ricarica installati sul loro territorio, 3 in meno rispetto al 2019, tuttavia diventano 11 (cinque in più rispetto al 2019) i comuni che ne dichiarano più di 10. Complessivamente sono stati censiti 940 punti di ricarica, il 91% dei quali sono pubblici. Come nel 2019, la maggior parte dei punti di ricarica si concentra in poche città, in particolare Trento e Padova che, insieme, contano quasi l’80% del totale, rispettivamente 320 e 312. Impatti legati all’emergenza sanitaria da COVID-19 Nel corso del 2020, per quanto riguarda la realizzazione di piste ciclabili o tratti di pista per sopperire alla ridotta capienza del trasporto pubblico locale e ai problemi di circolazione legati al Covid, ben 31 comuni hanno realizzato complessivamente 224,5 km di nuove piste ciclabili. La città che ha introdotto più km di piste ciclabili è Milano (65,6 km) seguita da Terni con 22 km di piste. In 24 comuni sono state costruiti più di 2 km di piste ciclabili, di questi, in 7 comuni più di 10 km. 14
60 50 40 30 20 10 0 Graf 11. Km di piste ciclabili realizzati a seguito della pandemia Principali trend • La disponibilità media di piste ciclabili, ciclopedonali e zone con moderazione di velocità a 20 e 30 km/h sale anche nel 2020 e raggiunge 9,5 metri equivalenti (+25% rispetto al 2015). • La possibilità di accesso delle biciclette nelle corsie riservate ai mezzi pubblici cresce e passa dal 40% del 2015 al 43% nel 2020. • Il numero di comuni in cui è consentito il trasporto di biciclette sui mezzi pubblici (52%) è in lieve aumento rispetto al 2019 (45%) e in netta crescita rispetto al 31% del 2015. • Il numero di comuni che hanno allestito postazioni di interscambio bici in tutte o almeno una stazione ferroviaria passa dal 70% del 2015 al 74% del 2020 (era il 73% nel 2019). • In calo il numero di comuni dotati di un servizio di bike sharing, che passano dal 61% del 2015 al 54% del 2020 (in linea con il 2019), mentre il numero di mezzi è triplicato. • Nel triennio 2018-2020 la maggioranza delle città non ha previsto alcuna misura di incentivazione economica dedicata al ricambio del parco circolante: salgono da 16 a 19 le città che promuovono le biciclette a pedalata assistita, mentre crollano gli incentivi per quelle tradizionali • La percentuale di comuni dove sono disponibili punti di ricarica elettrici delle biciclette a pedalata assistita passa dal 38% nel 2015 al 42% del 2020 (era il 35% nel 2019). 15
MOTOCICLI E CICLOMOTORI Vendite veicoli a due ruote motorizzati Il totale delle due ruote a motore (moto, scooter, ciclomotori 50cc) immatricolate nel 2021 è pari a 238.372 unità (+21,2% rispetto al 2020), con un calo nelle vendite che riguarda solo i ciclomotori. Vendita di Moto,Scooter e Ciclomotori 160.000 151.153 140.000 133.054 126.474 124.518 119.079 120.000 95.991 98.883 94.108 100.000 80.000 60.000 40.000 20.920 20.357 19.746 18.835 20.000 0 2018 2019 2020 2021 Vendita di moto Vendita di Scooter Vendite ciclomotori Graf 11. Vendite veicoli a due ruote Per quanto riguarda i veicoli a due ruote a motorizzazione elettrica nel 2021 raggiungono 10.848 unità vendute (ciclomotori+scooter+moto) con un incremento dello 0,5% rispetto al 2020. Le unità di ciclomotori diminuiscono del 10,47% rispetto a fine 2020 con 3.934 unità vendute, 6.914 scooter e moto (+8%) e 3.930 i quadricicli venduti (+448%). Vendita di veicoli elettrici 16.000 14.778 14.000 11.700 10.848 12.000 10.000 Quadricicli 8.000 Ciclomotori 6.000 Scooter e moto 4.000 2.000 0 2019 2020 2021 Graf 12. Vendite veicoli a due ruote elettrici 16
Parco circolante motocicli Per quanto riguarda la diffusione di veicoli a due ruote nei comuni capoluogo italiani, ACI pubblica il dato relativo al circolante dei motoveicoli. Nel 2019 circolavano in media 13,17 motocicli ogni 100 abitanti (12,8 nel 2018) un valore che è meno di un quinto rispetto alla media del parco circolante auto (pro capite) dei comuni capoluogo italiani (64 auto/100 abitanti). Genova, Imperia, Livorno, Savona e Pesaro si confermano le città con il numero di motocicli pro capite più alto, con valori superiori alle 25 moto ogni 100 abitanti. Otto i comuni tra cui Catania e Firenze con una dotazione superiore alle 20 moto/100 abitanti, mentre 15 città (tre in più rispetto al 2018) si posizionano tra i 15 e i 20 moto/100 abitanti. Solo Crotone, Foggia e Venezia non raggiungono 7 moto/100 abitanti. 30 25 20 15 10 5 0 Torino Sassari Trieste Savona Matera Cagliari Gorizia Lucca Ragusa Foggia Bari Catanzaro Messina Agrigento Enna Caserta Sondrio Bologna Siracusa Catania Imperia Taranto Lodi Prato Piacenza Lecce Caltanissetta Varese Perugia Forlì Parma Viterbo Trento Crotone Pordenone Modena Latina Ascoli Piceno Pesaro Teramo Mantova Verbania Oristano Frosinone Como Napoli Salerno Nuoro Vibo Valentia L'Aquila Cremona Campobasso Palermo Graf 13. Motocicli circolanti – moto/100 abitanti Accessibilità delle ZTL per le due ruote a motore In 31 comuni sono previste limitazioni agli accessi nelle ZTL per i non residenti o sono richieste autorizzazioni specifiche. A questi si aggiungono altri 14 comuni dove le limitazioni riguardano i veicoli più inquinanti (5 in più rispetto allo scorso anno). ZTL liberamente accessibili sono invece presenti in 55 città (13 in più rispetto allo scorso anno). 17
7% 10% ZTL non accessibili Limitazioni accessi nelle ZTL a residenti e/o autorizzati 31% Accesso ZTL vietato a E0, E1 ZTL liberamente accessibili 56% Dati non disponibili-non valutabili 3% Graf 14. Accesso alle ZTL per le due ruote L’accesso alle ZTL è consentito, nel 56% dei casi, a tutte le tipologie di motorizzazioni (Euro 0,1,2,3,4, elettrici), oppure è interdetto ai soli Euro 0 e Euro 1 (3%). Nel 70% delle città l’accesso alle ZTL è gratuito. Nel 17% dei casi la gratuità è prevista soltanto per i residenti o gli autorizzati. 18
Accesso ZTL ai veicoli a due ruote motorizzati ZTL 1=ingresso libero 2=limitazioni ai veicoli più inquinanti 3=altre limitazioni 4=ingresso vietato nd=non disponibile Agrigento 3 Frosinone nd Pistoia 3 Alessandria 1 Genova 1 Pordenone 1 Ancona 3 Gorizia 4 Potenza nv Aosta 3 Grosseto 1 Prato 3 Arezzo 3 Imperia 1 Ragusa 3 Ascoli Piceno 3 Isernia 3 Ravenna 1 Asti 3 La Spezia 3 Reggio Calabria 3 Avellino 3 L'Aquila nv Reggio Emilia 1 Bari 1 Latina 3 Rieti 2 Belluno 3 Lecce 1 Rimini 3 Benevento 3 Lecco 1 Roma 3 Bergamo 3 Livorno 3 Rovigo 1 Biella 1 Lodi 3 Salerno 3 Bologna 1 Lucca 3 Sassari 1 Bolzano 3 Macerata 1 Savona 4 Brescia 3 Mantova 3 Siena 3 Brindisi 2 Massa 3 Siracusa 3 Cagliari 4 Matera 1 Sondrio 1 Caltanissetta 2 Messina 1 Taranto 1 Campobasso 3 Milano 1 Teramo 1 Caserta 2 Modena 1 Terni 1 Catania 2 Monza 3 Torino 3 Catanzaro 3 Napoli nd Trapani 3 Cesena 1 Novara 3 Trento 3 Chieti 1 Nuoro 2 Treviso 2 Como 1 Oristano 1 Trieste 4 Cosenza 4 Padova 1 Udine 3 Cremona 4 Palermo 1 Urbino 1 Crotone nv Parma 1 Varese nd Cuneo 3 Pavia 3 Venezia 1 Enna nv Perugia 1 Verbania 3 Ferrara 3 Pesaro 3 Vercelli 3 Firenze 3 Pescara 1 Verona 1 Foggia 1 Piacenza 2 Vibo Valentia 4 Forlì 1 Pisa 1 Vicenza 3 Viterbo 4 Accessibilità delle corsie del trasporto pubblico La possibilità per i veicoli a due ruote di accedere alle corsie riservate ai mezzi pubblici è ancora limitata, l’accesso non è infatti permesso nell’84% delle città, tuttavia, rispetto al 2019 cresce il numero di città in cui l’accesso è consentito in tutte o nella maggior parte delle corsie passando da 6 a 8: Ascoli Piceno, Imperia, L’Aquila, Lecce, Milano, Padova, Taranto, Venezia. L’accesso è consentito solo in alcune corsie a Bergamo, Como, Genova, Pescara. Disponibilità di parcheggi 19
Forniscono informazioni sul numero di parcheggi per motocicli e ciclomotori il 52% dei rispondenti. Quattordici città hanno una disponibilità inferiore o uguale al 5% dei parcheggi totali, 21 città tra il 5% e il 20%, mentre soltanto in cinque casi è superiore al 20%. Occorre ricordare che le percentuali dichiarate non sempre si riferiscono alla totalità dei parcheggi disponibili, ma soltanto a una parte del territorio, ad esempio il centro storico. 13% 35% 20% 25% Graf 15. Disponibilità di parcheggi per motocicli e ciclomotori (% sul totale parcheggi disponibili) Firenze si conferma la città con la maggiore disponibilità pro capite: 94 stalli ogni 1.000 abitanti, seguita da: La Spezia, Savona e Bergamo con poco più di 30 stalli ogni 1.000 abitanti. Ben 34 città su 55 non raggiungono i 5 stalli ogni 1.000 abitanti. 20
90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 Rieti Chieti Massa Lucca Sondrio Cesena Savona Bolzano Lodi Catanzaro Vercelli Ferrara Messina Agrigento Imperia Biella Enna Bari Bologna La Spezia Taranto Caltanissetta Brindisi Padova Trapani Perugia Alessandria Reggio Calabria Belluno Macerata Varese Forlì Trento Latina Parma Roma Bergamo Venezia Vibo Valentia Teramo Reggio Emilia Pesaro Verbania Mantova Firenze Como Milano Nuoro Cosenza Cremona Monza Ravenna L'Aquila Campobasso Cuneo Graf 16. Disponibilità di parcheggi per motocicli e ciclomotori - n. stalli/1.000 abitanti Scooter sharing Lo sharing di moto/scooter è ancora in ritardo rispetto a quello delle biciclette: tuttavia, nel 2020 salgono a 9 i comuni (Brescia, Genova, Grosseto, Firenze, Milano, Lecce, Rimini, Roma e Torino) che dichiarano di averne uno effettivamente funzionante, circa il doppio rispetto al 2019. In queste città la flotta è composta esclusivamente da mezzi elettrici. Sebbene limitato a queste città, il numero complessivo di veicoli comincia ad avere una certa consistenza con 4.532 unità a Milano, circa il doppio rispetto all’anno scorso (2.360), 1.000 a Rimini, 580 a Torino, 560 a Roma e 100 a Genova e Firenze. 21
Entità flotte/Città Genova 100 Firenze 100 Roma 560 Torino 580 Rimini 1000 Milano 4532 0 500 1000 1500 2000 2500 3000 3500 4000 4500 Graf 17. Disponibilità di veicoli in sharing Non tutte le città forniscono il numero di abbonati: circa 290.000 a Milano, 55.000 a Rimini e 18.000 a Genova e 1.376 a Firenze Miglioramento della sicurezza Secondo i report elaborati da Istat, nel contesto della crisi sanitaria ed economica esplosa nel 2020, la mobilità e l’incidentalità stradale hanno subito cambiamenti radicali, con possibili effetti che in parte investiranno anche il prossimo futuro. Nel 2020 si rileva un decremento, mai registrato prima, di incidenti stradali e infortunati coinvolti. Le vittime si riducono per tutti gli utenti della strada, i cali più contenuti si registrano per i motociclisti (586; -16,0%) e pedoni (409; -23,4%) mentre tra gli altri utenti, le vittime su ciclomotori diminuiscono del 33% (59). L’attenzione verso specifiche misure dedicate al miglioramento della sicurezza dei veicoli motorizzati a due ruote nei due principali strumenti di pianificazione della mobilità urbana (Piano Urbano della Mobilità e Piano Generale del Traffico Urbano) non sembra essere ancora uno dei temi più importanti nella maggior parte dei comuni italiani: non è considerata una priorità dal 51% dei comuni, a cui si aggiunge un 17% che la indica come priorità bassa. Il dato è comunque in miglioramento rispetto al 78% del 2018 e in lieve miglioramento rispetto all’anno precedente. 22
9% 11% Priorità molto alta Priorità alta 12% Priorità media 51% Priorità bassa Non è una priorità 17% Graf 18. Priorità data alla sicurezza della circolazione delle due ruote a motore negli strumenti di pianificazione della mobilità urbana È invece sicuramente più significativo il numero di comuni che puntano su soluzioni come i guardrail dotati di specifiche protezioni a tutela dell’incolumità dei motociclisti in caso di impatto. Il 28% dichiara di averli installati e un altro 25% di volerli ampliare o utilizzare in futuro. A Siena e Cremona, in particolare, l’estensione di strade dotate di guardrail con queste caratteristiche supera i 3 km; segue Grosseto con 2km. 23
Città PUM-PGTU Guard rail motociclisti Città PUM-PGTU Guard rail motociclisti priorità sicurezza moto priorità sicurezza moto in molto in molto alta media bassa no no si alta media bassa no no si prevision alta previsione alta e Agrigento X X Messina X X Alessandria X Milano X X Ancona X X Modena X X Aosta X X Monza X X Arezzo X Napoli X Ascoli Piceno Novara X X Asti X X Nuoro X X X Avellino X X Oristano X X Bari X X Padova X X X Belluno X X Palermo X X Benevento X X Parma X X Bergamo X X Pavia X X Biella X X Perugia X X Bologna X Pesaro X X Bolzano X X X Pescara X X X Brescia X Piacenza X Brindisi X X Pisa X X Cagliari X X Pistoia X X Caltanissetta X Pordenone X X Campobasso X X Potenza X Caserta X Prato X X Catania X Ragusa Catanzaro X X Ravenna X X Cesena X Reggio Calabria X X Chieti X Reggio Emilia X X Como X X Rieti X X Cosenza Rimini X X Cremona X X X Roma X Crotone X X Rovigo X X X Cuneo X X Salerno X X Enna X X Sassari X X Ferrara X X X Savona X X Firenze X X X Siena X X Foggia X Siracusa X X Forlì X Sondrio X X Frosinone X Taranto X X X Genova Teramo X X X Gorizia X X Terni X X X Grosseto X X X Torino X X X Imperia X X Trapani X Isernia X X X Trento X X La Spezia X X Treviso X X L'Aquila X X X Trieste X X X Latina X Udine X X Lecce X X X Urbino X Lecco X X X X Varese X Livorno X Venezia X X Lodi Verbania X X Lucca X X Vercelli X Macerata X X Verona X X Mantova X X X Vibo Valentia X X X Massa X Vicenza X X X Matera X Viterbo 24
Incentivazione del ricambio del parco circolante motorizzato a due ruote Nel triennio 2018-2020 la quasi totalità delle città non ha previsto alcuna misura di incentivazione economica dedicata al ricambio del parco circolante dei veicoli a due ruote. Bergamo, Genova e Modena sono le uniche città ad avere previsto incentivi per i veicoli con motore elettrico nel triennio (Bergamo nel 2019, Modena nel 2018 e nel 2019 e Genova in tutti e tre gli anni. Genova è l’unica città insieme a Milano ad incentivare anche veicoli a motore termico nel 2019. Vibo Valentia e Milano hanno previsto incentivi per moto elettriche solo nel 2020. Ricarica dei veicoli elettrici Il 62% dei comuni (su 87 che rispondono) dichiara di avere almeno un punto di ricarica sul proprio territorio. Sono 2.602 i punti di ricarica complessivamente censiti, 2401 pubblici e 201 privati. Le città che cominciano ad avere una diffusione significativa di punti di ricarica per i motocicli sono Roma, Milano e Firenze, che contano rispettivamente 185, 302 e 410 colonnine, seguiti da Genova (122) e Bologna (75). In 14 comuni la rete è invece ancora poco diffusa e non supera i 5 punti di ricarica, mentre sono 20 (8 in più rispetto al 2019) quelli con più di 30 punti. Presenza punti di ricarica Punti di ricarica veicoli elettrici 201 Punti ricarica 38% pubblici 62% Punti ricarica 2401 privati Si No Graf 19. Disponibilità punti di ricarica per i veicoli a due ruote elettrici Impatti legati all’emergenza sanitaria da COVID-19 Nel corso del 2020, per effetto dell’emergenza sanitaria la mobilità urbana potrebbe aver subito dei cambiamenti e delle limitazioni. Per quanto riguarda la circolazione nelle ZTL per i veicoli motorizzati a due ruote, 15 comuni (il 19% dei rispondenti) hanno rivisto limitazioni e divieti di circolazione delle due ruote a motore, l’12% ha dichiarato che non è avvenuto nessun cambiamento, mentre nel 63% delle città la circolazione di ciclomotori e motocicli era già libera e non è quindi stato necessario eliminare o rimodulare eventuali divieti; il 6% dichiara di non avere zone a traffico limitato. Nei prossimi anni il 14% delle amministrazioni ha già deliberato di introdurre nuove limitazioni alla circolazione nelle ZTL dei veicoli a due ruote. Di questi, il 10% introdurrà limitazioni per i veicoli a due ruote più inquinanti/obsoleti mentre il 4% dichiara che verranno introdotte limitazioni per tutti i veicoli a due ruote a motore termico. L’86% non ha ancora deliberato di introdurre limitazioni. 25
Principali trend • Nel 2020, circolavano, in media, nei capoluoghi italiani 13,17 motociclette ogni 100 abitanti, valore superiore del 5,2% rispetto a quello del 2015 e del 2% rispetto al 2019. • Il numero di città in cui è consentito liberamente l’accesso alle ZTL per le due ruote si è mantenuto tendenzialmente costante fino dal 2015 (41%) al 2019, nel 2020 si registra una crescita passando dal 40% del 2019 al 52% di città in cui vi è libero accesso. • La possibilità per i veicoli a due ruote di accedere alle corsie riservate ai mezzi pubblici è ancora limitata ma presenta una tendenza in crescita: si passa dall’8% del 2015 al 16% del 2020. • Nel 2020 lo sharing di moto/scooter elettrici, è disponibile in 8 comuni 2 in più rispetto al 2019 e 5 in più rispetto al 2015. • La percentuale di città dove sono disponibili punti di ricarica dei veicoli elettrici aumenta, passando dal 42% del 2015 al 56% del 2019 e al 62% nel 2020, mentre il numero dei punti di ricarica è più che raddoppiato passando da 801 nel 2019 a 2.602 punti di ricarica nel 2020. • Passano dal 17% (2015) al 28% nel 2020, i comuni che dichiarano di avere installato i guard- rail dotati di protezioni a tutela dell’incolumità dei motociclisti. • Nel triennio 2018-2020 solo Genova ha introdotto incentivi per l’acquisto di veicoli motorizzati a due ruote elettrici, nel 2020 ci sono stati incentivi nella città di Milano e Vibo Valentia mentre nel 2019 Modena e Bergamo. 26
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