Il presidente del civ, GUGLIELMO LOY, ha sollevato intervistato da repubblica sul buco da quasi 16 miliardi aperto nei conti del'istituto dal ...

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Il presidente del civ, GUGLIELMO LOY, ha sollevato intervistato da repubblica sul buco da quasi 16 miliardi aperto nei conti del'istituto dal ...
FRIULI VENEZIA GIULIA

 N. 1 Gennaio 2021

Il presidente del civ, GUGLIELMO LOY, ha sollevato
intervistato da repubblica sul buco da quasi 16 miliardi
 aperto nei conti del'istituto dal massiccio ricorso alla
          cassa integrazione a causa del covid.
                                        L’INPS DICE DI NO
Non esiste alcun allarme per il pagamento delle pensioni e delle altre prestazioni dell’Istituto, che possono
essere finanziati attingendo, sulla base di vari strumenti che le legge mette a disposizione, a risorse dello
Stato". Così l'Inps, in una nota diffusa a metà pomeriggio, risponde ai rilievi che lo stesso presidente del
Consiglio di indirizzo e vigilanza dell'Inps - organismo che vigila l'Istituto per conto di imprese e
lavoratori - d'altra parte guardava proprio all'intervento pubblico per rimettere in equilibrio il bilancio
dell'Inps, tanto che nell'incipit del suo colloquio chiariva: "Il legislatore dovrebbe intervenire prima di
mettere a rischio la sostenibilità e dunque le prestazioni di Inps".

          Adeguamento delle pensioni. Nulla di nuovo.
La Circolare n. 148/2020 dell'INPS riporta quando predisposto dal Decreto del 16/11/2020 pubblicato sulla
GU n. 292 del Ministero Economia e Finanze di concerto con il Ministero Lavoro e Politiche Sociali che
per il 2021 in via previsionale l'aumento delle pensioni è pari a 0,0% da applicare alle stesse a partire da
gennaio 2021.

Quindi nessun aumento.

Ma se andiamo a guardare gli importi delle pensioni di gennaio 2021 troviamo una somma una tantum che
corrisponde alla rivalutazione per il 2020 in via previsionale che era stata fissata in misura pari allo 0,4%
come da decreto del 2019.
L'importo che si aggira tra i 10 e 25 € servirà a recuperare l'indicizzazione concessa provvisoriamente ora
stabilita nello 0,5%.

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Il presidente del civ, GUGLIELMO LOY, ha sollevato intervistato da repubblica sul buco da quasi 16 miliardi aperto nei conti del'istituto dal ...
Piattaforma sindacale a migliorare la condizione
      economica e sociale dell’ex provincia di Gorizia
Oggi ( 14 gennaio ) è stata presentata, durante la conferenza stampa convocata unitariamente dai sindacati
pensionati di CGIL,CISL e UIL della ex provincia di Gorizia, una serie di richieste su cui avviare il
confronto con le Amministrazioni Comunali. Durante i lavori della conferenza stampa è stata illustrata
posizione e iniziative che i Sindacati dei pensionati porteranno avanti rispetto la grave situazione.

Politiche fiscali, tariffarie , trasporto pubblico,servizi socio sanitari, non autosufficienza ,piano regionale
dell’amianto ,problema abitativo ed abitare solidale, promozione dell’invecchiamento attivo e pratiche
previdenziali, sono i punti focalizzati dalle organizzazioni sindacali dei pensionati nella piattaforma
territoriale con i comuni della ex provincia di Gorizia per il 2021.

Inoltre,come sostenuto dalle tre sigle, “ la pandemia ha rafforzato l’importanza e la necessità di avere un
servizio sanitario ben sviluppato e radicato sul territorio” e la situazione dei medici di medicina generale
creatasi nel territorio della ex provincia di Gorizia per la mancata o difficile sostituzione dei medici di
famiglia che sono andati in quiescenza, è fonte di ulteriori preoccupazioni che vanno attentamente
monitorate. ( Notizia dal sito https://uilp.fvg.it/ )

         Commissione Partenariato Sociale ADA-UIL Pensionati

La nostra commissione ha preso in attento esame la situazione delle case di riposo che purtroppo sono state
il principale "focus" per la diffusione del virus e ha constatato la generale inadeguatezza degli alloggi e
degli impianti nonostante il rispetto delle normative di legge. Ha colpito in particolare la situazione della
"Domus Mariae", dove sono stati trasferiti tutti gli ospiti della Basiliadis, attualmente in ristrutturazione.
Mentre alla Basiliadis le condizioni erano, se non ideali,
piuttosto accettabili, nella nuova collocazione gli ospiti sono ristretti in quarantena dentro stanze molto
piccole, con l'impossibilità di usufruire dei locali comuni e del minimo giardino. Simili condizioni non
possono non influire sulla situazione sanitaria e psicologica dei ricoverati anche oltre l'eventuale danno del
contagio, e la commissione si sta occupando in profondità della materia ed ha in elaborazione proposte
concrete da avanzare alla prossima amministrazione comunale per superare la presente inaccettabile
situazione di frammentazione e disordine delle RSA, e si augura che le parti politiche in lizza dimostrino il
loro interesse per questo argomento di vitale importanza in una città che annovera un così grande numero
di anziani, che non sono improduttivi, come qualcuno sostiene, ma che col loro lavoro hanno fatto la
ricchezza di Trieste e con le loro rendite continuano a sostenere l'economia cittadina.

                CRISI SANITARIA NELLE CASE DI RIPOSO

La rapida diffusione del covid nelle case di riposo ha dimostrato il rischio di concentrare tante persone in
ambienti ristretti e l'inciviltà di autorizzare la trasformazione in residenze per anziani semplici appartamenti
cittadini dotati dei minimi servizi prescritti dalla legge, ma privi di sufficienti ambienti di sfogo e
soprattutto di giardini e spazi all'aperto. Soltanto le residenze comunali e alcuni più attrezzati istituti privati

                                                        2
sono organizzati per offrire agli ospiti la possibilità di trascorrere alcune ore all'aperto, il che è possibile per
buona parte dell'anno. Un'area che appare come più che idonea per tale utilizzo è l'ex tenuta Burgstaller di
Banne, nel 1934 trasformata nella caserma Monte Cimone e nel 1992, con la caduta della "cortina di ferro"
abbandonata dall'esercito, benchè appena ristrutturata e dotata di moderni servizi sanitari e di ristorazione:
una superficie di circa 240.000 metri quadrati tenuta a parco, con campi sportivi ed ampi spazi alberati,
villa padronale ed altri stabili di servizio. Trasferita al Comune di Trieste e visitata alla fine degli anni '90
si trovava ancora in buone condizioni: la giunta ne previde l'utilizzo come centro sportivo anche con campo
da golf, ma i costi non erano affrontabili; la giunta successiva voleva ricoverarvi i profughi che stavano
giungendo dall'est, ma incontrò la recisa opposizione degli abitanti di Banne. Comunque i profughi l'hanno
utilizzata come ricovero clandestino, per cui oggi è impossibile ritrovarvi qualunque bene di valore. Ad
ogni modo l'area naturale non è mutata ed un'amministrazione attenta al benessere dei cittadini anziani non
dovrebbe trascurare l'occasione di trasformarla in un istituto modello per anziani autosufficienti e non, ed
eventualmente col concorso dell'ATER creare una realtà di co-housing con famiglie giovani, secondo
esperienze ormai usuali in tutta Europa. Il covid che ancora incombe non deve ostacolare, ma anzi spronare
l'amministrazone comunale e regionale a prevedere soluzioni più idonee ed aggiornate per il benessere dei
cittadini anziani.

         (dalla commissione Partenariato Sociale ADA-UIL Pensionati FVG)

                                                         TANTI AUGURI ANTONIO
         La Uilpensionati del Friuli Venezia Giulia augura buon compleanno al proprio iscritto Antonio di
         Udine,che il 21 gennaio ha compiuto 100 anni!
         Auguri ed un forte abbraccio figurato.

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