Il Mondo senza confini. formativo

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Il Mondo senza confini. formativo
Il   Mondo   senza  confini.
Percorso           formativo
interculturale per italiani e
immigrati
A Sant’Anna di Vinadio (CN) il 27-28-29 agosto 2021

“Vivere in un mondo più unito e da fratelli si può”.

Questa non è un’utopia. Ce lo hanno testimoniato i tre giorni
a Sant’Anna di Vinadio vissuti fianco a fianco da quasi cento
persone nate in paesi molto diversi del mondo, ma oggi tutte
presenti in Italia, in Piemonte (Torino e provincia, Cuneo,
Fossano Alba e Bra) e Liguria (Genova, Pietra ligure)

Nell’iniziativa “Il mondo senza confini” si è realizzata
un’inedita esperienza di integrazione e di formazione
interculturale, resa possibile grazie ad un progetto,
fortemente voluto da chi già opera nel volontariato, a cui ha
dato forma l’Agenzia Infor Elea di Pinerolo, nella persona di
Giuseppe Vanella. Per sostenere questa ed altre iniziative
simili, si ringrazia inoltre il sostegno della Fondazione Crc
Cuneo.
Il Mondo senza confini. formativo
I partecipanti erano
                                          nativi di Albania,
                                          Brasile,     Camerun,
                                          Colombia,        Costa
                                          d’Avorio,    Equador,
                                          Gambia, Ghana, Guinea,
                                          Italia, Mali, Marocco,
                                          Niger,       Nigeria,
                                          Pakistan,         Rep.
                                          Domenicana,   Romania,
                                          Somalia,     Senegal,
                                          Venezuela.

Formarsi per trasformarsi: non possiamo permetterci di pensare
di aver imparato tutto dalla vita. La capacità di mettersi in
gioco, di aprire il proprio cuore e gli orizzonti, ci permette
di rinnovarci continuamente, aumentando il nostro bagaglio
umano e culturale.

Stefania Gallo ha salutato i partecipanti ricordando Alberto
Michelotti e Carlo Grisolia, due giovani amici dei focolari,
morti a breve distanza fra loro 40 anni fa, che in qualche
modo ci hanno ispirato la voglia di provare a vivere questo
esperimento di mondialità.

Venerdì   sera,   in   una   bellissima   sala   convegni   appena
inaugurata, Don Beppe Panero rettore del complesso che ci ha
ospitati, alla presenza di cattolici, musulmani e buddisti, ci
ha illustrato con semplicità e con rispetto la storia e la
devozione delle migliaia di pellegrini che ogni anno
raggiungono i 2035 metri del santuario di sant’Anna.
Il Mondo senza confini. formativo
Buona parte della giornata
                                   di sabato è stata dedicata
                                   alla bellissima gita del
                                   giro    dei   laghi.     La
                                   camminata è stata oggetto
                                   di formazione per creare
                                   relazioni e conoscenze.
                                   Andrea Silvestro, ci ha
                                   introdotti               in
                                   quest’ambiente per tanti
                                   sconosciuto, con una sua
                                   breve relazione: vivere la
                                   montagna è scuola di vita,
                                   il silenzio, il condividere
                                   l’essenziale,            la
                                preparazione alla fatica,
il rispetto dell’ambiente, il sentire più vicino a noi il
rapporto con il creato, il confronto con i nostri limiti, il
saper ricominciare dopo il raggiungimento dei traguardi. La
montagna inoltre porta in sé il ricordo di conflitti, è stato
luogo di rifugio per i partigiani, speranza per tanti ancora
oggi nell’attraversamento verso un futuro migliore.

La magia di fraternità con Giovanni Valpreda, in arte mago
William, e Spirito Oderda, mago Arcobaleno, hanno rallegrato e
intervallato i momenti formativi in aula.
Il Mondo senza confini. formativo
La         tradizione
                                     piemontese ed occitana
                                     ha   trovato    spazio
                                     grazie            alla
                                     partecipazione      del
                                     gruppo    musicale    e
                                     culturale guidato da
                                     Franca Farinetti di
                                     Monticello     d’Alba:
                                     l’illustrazione degli
                                     strumenti musicali, i
                                     significati della danza
popolare occitana, la storia, ha suscitato interesse e
coinvolto i partecipanti anche con prove pratiche di tutti i
partecipanti. Le dimostrazioni degli esperti ballerini ci
hanno fatto muovere passi di danza collettivi.

Mohamed Ba, drammaturgo senegalese, ha svolto due momenti
formativi di grande valore interculturale volti alla
inclusione e alla riscoperta dei valori profondi che ci sono
in culture lontane dalla nostra.

                                      Nel primo momento, più
                                      movimentato           e
                                      finalizzato        alla
                                       partecipazione attiva,
                                       si è suonato e ballato.
                                       Il secondo, dopo cena,
                                       è    partito     dalla
                                       tradizione   africana.
Ba, con la sua collezione di maschere africane, attraverso i
loro significati nascosti ha raccontato le storie di quel
continente così affascinante. Siamo in una terra dove la
cultura veniva trasmessa principalmente con la parola. In
Africa si vive seguendo quello che si è imparato dai genitori,
che a loro volta lo hanno ereditato dai nonni. La società è
basata su valori e consuetudini dei villaggi, dove la comunità
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vive costantemente esperienze di forte condivisione.

La provocazione di Ba, forte e coinvolgente, ci ha fatto
rivivere il viaggio migratorio, ricordando le motivazioni di
base che inducono a lasciare il proprio paese di origine. Ci
ha invitato a non dimenticare mai le nostre origini, i nostri
valori, soprattutto se ti trovi in un paese che non è più il
tuo, ma che lo può diventare.

“La forza   di un albero sta nelle radici, non nella chioma”. Il
passaggio   fondamentale e decisivo è ora quello di crescere in
umanità e    in conoscenza, per migliorare la propria posizione
sociale e   culturale.

                                        La domenica      mattina
                                        abbiamo            volto
                                        l’attenzione       alla
                                        bellezza          delle
                                        differenze attraverso
                                        una tavola rotonda.
                                        Roger       Davico,
                                        dell’associazione
                                        nazionale      oltre le
                                        frontiere       (Anolf),
                                        attraverso
                                        l’illustrazione    della
                                       Costituzione italiana
                                       ci ha mostrato quali
                                       siano    in   essa    i
                                       presupposti   fondanti
per i nostri diritti: il lavoro, la famiglia, l’istruzione, il
potersi associare nel volontariato, nella politica e nel
sindacato, il poter professare una religione diversa da quella
del nostro Paese. Ci ha infine presentato il trailer di un
docu-film, assai apprezzato dalla critica, in cui si
evidenziano i valori aggiunti che gli immigrati stanno dando
alla nostra provincia: gli scalpellini cinesi di Barge e
Bagnolo, i braccianti agricoli africani del saluzzese, i
Il Mondo senza confini. formativo
raccoglitori di uva macedoni nelle langhe, le badanti
esteuropee, gli indiani addetti alla mungitura e cura delle
mucche nelle nostre stalle.

Sono stati con noi come docenti Maria Teresa Milano e Carlo
Pertusati, che hanno dialogato sui valori universali che erano
presenti già nei testi sacri antichi, in particolare nella
Bibbia, e sugli sviluppi che ora portano le grandi religioni a
un dialogo sempre più fraterno, anche grazie alla forte spinta
che sta dando in questo senso Papa Francesco. E’ importante
essere disponibili a cambiare il nostro pensiero riguardo alle
verità contenute nelle religioni, esse possono essere tutte
buone e ispirate dall’unico Dio che tutti ugualmente
cerchiamo.

Il tempo è volato, è stato sorprendente scoprire quante
affinità, quante esperienze comuni ci stanno caratterizzando,
proprio lì dove abitiamo.

Ivonne Torres dell’Equador e Suzy Gonzales, dominicana, ci
hanno raccontato, nel clima di condivisione finale, come
vivono la solidarietà e la fratellanza nella loro comunità
sudamericana di Genova.
Il Mondo senza confini. formativo
Cristina Crisci di
                                       Cuneo,   appartenente
                                       alla        religione
                                       buddista, ha condiviso
                                       la sua esperienza di
                                       crescita   spirituale
                                       nella   ricerca    del
                                       rapporto fraterno e
                                       solidale     con    il
                                       prossimo.

Vivere insieme per il bene comune sembra tante volte una frase
fatta, questa volta ci sembra che ci siamo avvicinati almeno
un po’ al suo vero significato. Essendo un’iniziativa
organizzata da realtà diverse, è stato prezioso anche fare
esperienza insieme fra movimenti cattolici, associazioni di
ispirazione laica o di origine straniera. Ci si dimentica di
noi stessi, dei problemi che spesso ci sono e ci si rinnova
nell’ascolto degli altri, si respira aria fresca, con
l’arricchimento di rapporti e nuove relazioni. La costruzione
e la condivisione del progetto ha visto mettersi in rete
Azione Cattolica, Comunità Papa Giovanni XXIII, Movimento dei
Focolari, Anolf della Cisl, Associazione islamica Assalam,
Associazione a cuore aperto Albania, Associazione donne
africane Nehanen ,Sport Senza Barriere, Associazione India,
Associazione Asbarl.

La struttura    di Sant’Anna con tutto lo staff organizzativo,
condotto dai    volontari che vi operano è stato semplicemente
fantastico.    Un grazie a nome di tutti e per tutti a Enzo
Guarguagli,     i coniugi Corsini Enzo ed Ileana, Franco
Pellegrino e    Piera della reception. Un grazie speciale alla
Il Mondo senza confini. formativo
cucina a Silvia, Riccardo e tutti i loro collaboratori.

Tutto      fa    pensare      che     a     Sant’Anna      ci
torneremo.                      “MONDO SENZA CONFINI”

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Il Mondo senza confini. formativo
DAL   GIORNALE   “LA   FEDELTA'”   DI   FOSSANO   (CN)
https://www.lafedelta.it
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