Il lessico ligneo nasce nel Sudtirolo - LignoAlp
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COLLOQUIUM DAMIANI-HOLZ&KO + HUNDEGGER Il lessico ligneo www.hundegger.de www.lignoalp.com di Sonia Maritan strutturalegno pagina 052 053 nasce nel Sudtirolo Il 24 luglio scorso, con l’editore di Web and Magazine Pietro Ferrari e l’Amministratore delegato di Hundegger Italia Luca Dal Bianco, ci siamo recati in una delle sedi aziendali della Damiani-Holz&KO − rappresentata dai due marchi LignoAlp e DL −, quella di Bressanone, dove siamo stati accolti dal Direttore Walter Capovilla e il suo Marketing Manager Christoph Mahlknecht. L’edificio modernissi- mo è completamente in legno e con la sua architettura affascinante denuncia il contributo di un architetto che è stato capace di sommare più qualità, quella estetica che lo rende il miglior “bi- glietto da visita aziendale”, quella sensoriale che restituisce un’immediata percezione di comfort e quella funzionale perché raccoglie in sé tutte le declinazioni strutturali del legno a partire dalla struttura a telaio per le pareti esterne, l’X-Lam per le pareti interne del giro scala e della tromba ascensore, il tetto che internamente ha tre finiture diverse: dal soffitto alveolare a quello a onde che ritroviamo anche in facciata alle capriate a vista più classiche. Uno showroom nello showroom che fin dall’esterno attrae con il rivestimento ligneo di lamelle con funzione di brise soleil e dona alla fac- ciata ondosa la sua foggia distintiva ulteriormente valorizzata dai bow-windows di forma irregolare. Immediatamente, senza bisogno di parlare, il messaggio a me è chiaro: LignoAlp sta contribuendo a creare il nuovo linguaggio del legno, quello ispirato unicamente da questo materiale strutturale. Questo incontro, fra me, Pietro Ferrari, spazzolati e sbiancati a parete, il soffitto Luca Dal Bianco, Walter Capovilla e Chri- realizzato in pannelli a tre strati in Abete stoph Mahlknecht è reso particolarmen- come le travi. Siamo seduti su alcune se- te piacevole dal contesto nel quale si die in cerchio; in un grande ambiente al svolge, un guscio ligneo avvolgente con piano superiore, dove il clima e l’acusti- tutti i colori delle diverse specie legnose ca sono confortevoli e il luogo distensivo; utilizzate per le finiture: il parquet di Rove- in prossimità di una delle due finestre ir- re con i suoi colpi di luce che distinguono regolari realizzate in Teak, bow-windows l’alburno, i pannelli in multistrato d’Abete che da fuori sembravano cannocchiali
COLLOQUIUM_DAMIANI-HOLZ&KO + HUNDEGGER incorniciati sulla facciata ondulata del po commercializzavano via via anche In apertura gli uffici della sede di Bres- sanone di Damiani-Holz&KO, edificio fronte d’ingresso. strutture tetto pretagliate, oltre alla ma- realizzato interamente in legno. Walter Capovilla che risponde con gran- teria prima, e questa è la grande novità Sopra un ritratto degli interpreti di un de pertinenza alle nostre domande è perché non si faceva più il taglio con la interessante incontro, presso la sede anche uno dei protagonisti di questa sto- motosega ma si tagliava già allora con di Bressanone di Damiani-Holz&KO rappresentata dai suoi marchi Ligno- ria che probabilmente non è nota a tut- delle macchine a controllo numerico. Alp e DL, da sinistra a destra: Christoph ti, ma ritrae diversi passaggi interessanti Proprio in questo periodo, nel 1994, è nata Mahlknecht, Walter Capovilla, Sonia dell’evoluzione altoatesina della seghe- la seconda realtà, la holz&ko, che dagli Maritan e Luca Dal Bianco. ria prima e della carpenteria dopo, sug- anni 90 ha iniziato a proporre le strutture gerendo nel tempo un’evoluzione verso pretagliate di tetti (a controllo numerico), la creazione del lessico formale di un’ar- ed è stata una delle prime realtà in Italia chitettura lignea, come se nell’humus di a proporre le strutture X-Lam; non le strut- questo territorio sia nato il seme natural- ture a telaio perché c’erano moltissime mente capace di crescere. carpenterie che producevano questo si- Damiani si connota con una storia anti- stema − tra cui anche la mia attività inizia- ca ma quali sono i tratti salienti di que- le, nata anch’essa proprio nel 1994 come sto gruppo che nella sua evoluzione ha carpenteria Capovilla, con cui facevo creato altri marchi altrettanto importanti, prevalentemente telaio −. Con la fusione come LignoAlp? nel 2010 tra la Damiani di Bressanone e la holz&ko di Nova Ponente si creava una «La nostra storia comincia quasi un seco- delle carpenterie altoatesine più grosse lo fa, nel 1927, quando il padre e lo zio del essendo una società che raccoglieva tre socio di maggioranza Damiani − attuale carpenterie, perché la Capovilla si era amministratore delegato della Damia- unita con la holz&ko prima che questa ni-Holz&Ko che deriva da una fusione fra confluisse nella Damiani attraverso la fu- tre realtà diverse −, fondarono la seghe- sione del 2010, anticipata prima. ria Damiani, che aveva raggruppato più In pratica tutte le tre diverse realtà che aziende di segagione dell’Alto Adige, e adesso costituiscono l’azienda Damia- iniziarono a commercializzare il legno ni-Holz&KO hanno iniziato a commercia- sul territorio nazionale. Dal sito storico, lizzare più o meno nello stesso momento al centro della piccola città di Bressa- anche i tetti. none, dove si trovava la prima sede, poi La holz&ko però è stata una delle prime l’azienda si è spostata qui, verso la zona aziende in Alto Adige, o forse in Italia, ad industriale per ingrandirsi. La storia poi si avere un centro di taglio a controllo nu- è evoluta fino ad arrivare agli anni ’90, merico Hundegger, a suo tempo deno- quando in Italia cresce la costruzione dei minato “P8”. tetti in legno, un mercato interessante da E anche i primi macchinari Hundegger, in cui sono nate diverse realtà che col tem- qualche modo rimarcano questi passag-
COLLOQUIUM DAMIANI-HOLZ&KO + HUNDEGGER www.hundegger.de www.lignoalp.com di Sonia Maritan strutturalegno pagina 054 055 Sopra, lo stabilimento di Bressanone di Damiani-Hol- gi storici: la “P10” di Damiani poi passa- Hundegger, e ha contribuito molto allo z&KO, a destra due immagini dell’edificio modernis- ta a Capovilla, e quindi successivamen- sviluppo delle prime macchine». simo completamente in legno che accoglie gli uffici della sede di Bressanone di Damiani-Holz&KO. te incorporata in holz&ko che quindi ha venduto la “P8” mentre nel frattempo È interessante questa storia tracciata nel la Damiani acquistava la “K1”, poi è sta- solco della lavorazione del legno, che ta acquistata la “K2”, venduta quando parte dalla segheria e poi passa alla il Centro di competenza taglio è stato carpenteria, e LignoAlp − il brand più spostato qui a Bressanone e il preassem- giovane, nato all’interno di un gruppo blaggio a Nova Ponente, dove è stata che ormai si è ben connotato su questo installata la PBA, il portale Hundegger mercato −, quando nasce? per tagliare le pannellature di X-Lam. Là «Il marchio LignoAlp nasce nel 2010, vie- ormai c’è addirittura una seconda gene- ne creato in sostituzione del vecchio razione di Hundegger che risale al 2008». marchio di Damiani che si chiamava «La crescita di questo gruppo è andata “Balken” e commercializzava i tetti e le di pari passo con l’evoluzione tecnologi- strutture, perché a partire dal nuovo mil- ca di Hundegger − interviene Luca Dal lennio si è iniziato a fare, oltre ai tetti, an- Bianco −, anche perché il mercato italia- che le strutture sia in X-Lam che a telaio. no rispetto quello tedesco o austriaco è La holz&ko aveva un marchio omonimo molto più articolato, variabile, e anche al nome della sua azienda con il qua- una interessante fucina creativa in cui l’e- le vendeva tetti e strutture, e quando si stetica vuole la sua parte e pone sempre sono unite queste due realtà si è voluta nuove sfide anche ai costruttori di mac- creare un’identificazione attraverso un chine». marchio nuovo, quindi dall’unione dei In un momento dell’intervista, seduti a “distanza di «L’ex socio di maggioranza di holz&ko, brand “Balken” e “holz&ko” è nato Ligno- sicurezza”, nel grande spazio conferenze di Da- miani-Holz&KO, da sinistra a destra: Pietro Ferrari, − riprende Walter Capovilla − Hofer Nor- Alp, brand unico sul quale si è deciso di Christoph Mahlknecht, Walter Capovilla e Sonia bert, era infatti un tecnico molto votato investire. Nello stesso tempo si è divisa la Maritan. alla tecnologia, oltre che amico di Hans parte legata al commercio del legname, che rappresenta un ambito ancora con- sistente della realtà attuale, e che si chia- ma DL (Damiani Legnami), da LignoAlp riservato a tetti e costruzioni. Oggi siamo una realtà composta da 110 persone». Adesso come si connotano i reparti pro- duttivi e degli uffici in Damiani-Holz&KO? «Dal 2010 abbiamo cambiato il sistema produttivo dividendolo per centri di com- petenza, abbiamo portato a Bressanone tutto il settore legato al taglio del mate- riale, mentre la prefabbricazione l’abbia- mo convogliata nell’ambito produttivo di Nova Ponente sia per le pareti in X-Lam e sia per il sistema a telaio e il tetto. Qui su richiesta facciamo anche il taglio di strutture conto terzi. Inoltre, abbiamo re- alizzato i nuovi uffici a Bressanone – quelli nei quali ci troviamo − così come i nuovi uffici, sempre in legno, a Nova Ponente – dove potremmo trovarci per approfon- dire il tema specifico dei vantaggi della prefabbricazione spinta –, oltre all’am- pliamento qui a Bressanone del reparto
COLLOQUIUM_DAMIANI-HOLZ&KO + HUNDEGGER produttivo col nuovo capannone per l’ul- del prodotto finito. La progettazione con tima nata, la K2-Industry di Hundegger». gli uffici tecnici rimane invece centrale nelle due sedi di Bressanone e Nova Po- Accettato di buon grado l’invito di nente, come la produzione». tornare per visitare anche la sede di Nova Ponente, chiediamo se il merca- Pietro Ferrari chiede quali fossero le to di LignoAlp sia territoriale. aspettative per l’ultimo impianto Hun- «Sì, è abbastanza circoscritto. Noi attual- degger. mente ci muoviamo nel Centro-Nord Ita- «Per fare l’investimento giusto siamo an- lia, un pochino nel Ticino e parzialmente dati due volte in Germania allo scopo di anche nella Germania del Sud, intorno a fare le valutazioni più ponderate possibile Monaco con qualche esplorazione ver- sulla tecnologia che ci serviva e poi ab- so altre regioni tedesche, come la zona biamo scelto l’ultimo modello Hundeg- di Francoforte e Berlino, però raramente. ger per garantire alla nostra produzione Le aree nelle quali lavoriamo stabilmen- le lavorazioni più sofisticate attualmente te sono invece quelle intorno ai luoghi disponibili; gestendo per la prima volta nei quali abbiamo collocato i nostri uffici la trattativa con Hundegger Italia, quindi tecnico-commerciali: Reggio Emilia, Ber- più vicino a “casa”, ma soprattutto per- gamo, Chiasso e Kelheim. Comunque, le ché in questi casi è importantissimo il rap- normative dei singoli stati condizionano porto che si instaura con l’interlocutore e un’espansione ampia e in effetti le real- questa esperienza con Luca Dal Bianco tà dei costruttori, nell’ambito del legno ha funzionato bene perché ha facilitato strutturale − perché ormai non parliamo la mediazione; nonostante i nostri colla- più soltanto di carpenteria −, anche a li- boratori, abituati a interagire con la casa vello europeo non sono mai molto gran- madre, abbiano avuto bisogno di tem- di, soprattutto quando sono specializzati po per adattarsi alla nuova filiale». come nel nostro caso nella materia le- gno, e la nostra è fra le aziende più consi- Quando è stato consegnato l’impianto? stenti del territorio, insieme a poche altre. «A marzo di quest’anno − risponde Luca E poi va sottolineato che gli edifici pas- Dal Bianco − in piena pandemia! E ab- sano dal grezzo avanzato − che noi fac- biamo avuto il problema di dover aspet- ciamo molto spesso − al servizio “chiavi in tare per venire con i nostri tecnici nella mano”, anche se non in tutte le zone per- sede produttiva di Damiani-Holz&KO a ché peserebbe la distanza nella gestione smontare il vecchio impianto per fare del cantiere. Per questo avere come rife- spazio alla macchina nuova, così come rimento gli uffici tecnico-commerciali è loro che dovevano predisporre delle strategico e indispensabile per la posa in opere preparatorie per il nuovo macchi- opera che rimane in loco e gli edifici nel nario e non hanno potuto farlo. Appena 90% dei casi vengono gestiti dal nostro il codice Ateco lo ha permesso siamo ve- personale per poter garantire la qualità nuti qui di corsa per predisporre il tutto e
COLLOQUIUM DAMIANI-HOLZ&KO + HUNDEGGER www.hundegger.de www.lignoalp.com di Sonia Maritan strutturalegno pagina 056 057 In queste due pagine il relativo reparto produttivo in cui i primi di maggio abbiamo consegnato − precisa Luca Dal Bianco − è difficile ap- è protagonista l’ultimo impianto Hundegger acquistato la macchina che ha necessitato del suo portare varianti interferendo sull’organiz- dall’azienda: “K2-Industry”. tempo per essere montata, d’altra parte zazione della produzione già program- è un impianto che ha richiesto uno studio mata e con tempistiche ben definite, molto accurato e lungo. anche se a mio avviso non deve costi- La K2-Industry è caratterizzata da un tuire un ostacolo perché rappresenta un concetto molto modulare proprio per arricchimento per la funzionalità dell’im- poter essere progettata su misura del pianto e soprattutto risponde più ade- cliente rispondendo a tutte le esigenze guatamente alle aspettative del cliente; che il committente prospetta e quindi è anche la sede principale di Hundegger stato importante visitare lo showroom di infatti in questo senso è stata pienamente Hawangen in Germania ed essersi con- collaborativa. frontati con l’ufficio tecnico della Casa Certo che se si palesa un’esigenza è me- madre. glio saperlo mentre è in corso la costru- Successivamente è nata questa propo- zione della macchina invece che dopo». sta connotata dalla massima flessibi- lità per la lavorazione di tetti e le pareti In conclusione di questa prima par- X-Lam da 1300, con un sistema di carico te di intervista, ammiriamo da uno dei completamente automatizzato, dotata bow-window le lamelle in multistrato di molti aggregati sia per la lavorazione impregnato in autoclave del brise soleil della trave che del pannello e uno sca- esterno e quando osservo con Walter rico speciale nel quale è possibile in au- Capovilla che stanno cambiando colo- tomatico dividere in tre uscite separate re, lui risponde prontamente enunciando il materiale, che permette di avere un un principio che dovrebbe essere d’inse- polmone lasciando così più tempo all’o- gnamento per tutti. peratore, addetto allo scarico, di poter- «Se si ipotizza di costruire con il legno e si organizzare e garantendo quindi una si sceglie di lasciarlo a vista, bisogna ac- produttività continua». cettare il cambiamento e che abbia un «Si sono aperte poi ulteriori chance suo fine vita – non trattandosi di legno quando la macchina era già configura- strutturale – e prevedere a progetto che ta − aggiunge Walter Capovilla − perché il brise soleil possa essere sostituito. non erano completamente chiare le sue Chi si occupa di legno oggi conosce le molteplici possibilità all’inizio, quindi bi- potenzialità e le criticità della materia sogna ringraziare Luca Dal Bianco che stessa e sa benissimo che il legno è sog- ci ha dato, strada facendo, la possibilità getto al cambiamento se non viene trat- di integrare ulteriori accessori significativi tato periodicamente – il ciclo di manu- per noi, perché è riuscito a dialogare con tenzione dipende dalla specie legnosa, una realtà tedesca, notoriamente più ri- l’esposizione e il sito in cui è collocato l’e- gida, potendo così accontentarci». dificio – trattarlo rende possibile conser- «Una volta che si è definita la macchina varlo con una certa resa estetica. D’altra
COLLOQUIUM_DAMIANI-HOLZ&KO + HUNDEGGER parte il legno strutturale non ha necessità «Siamo consapevoli dell’esistenza di altre di trattamenti perché viene protetto, non realtà che rispettiamo − ribatte Luca Dal è mai esposto alle intemperie ed è sem- Bianco −, però Hundegger si è specializ- pre rivestito quindi viene sfruttata la resi- zata in oltre 40 anni esclusivamente sulle stenza naturale e quella ingegneristica macchine per la carpenteria, e pensia- del prodotto. mo di poter affermare che si distingua Nel caso invece di rivestimenti di legno, per la produttività e la flessibilità. anche strutturale, esposti e più soggetti Gli investimenti che fa l’azienda sono alle intemperie, si prevede a progetto, enormi, solo la casa madre ha più di 500 o si dovrebbe prevedere, l’utilizzo di una dipendenti, e chi si affida a questa realtà tipologia legnosa con una classe di re- può contare anche su questo importan- sistenza maggiore oppure utilizzare un te valore che si rinnova continuamente. trattamento, anche se io preferisco mag- La “K2-Industry” porta con sé nella no- giormente la protezione costruttiva quin- menclatura stessa l’industrializzazione del di un pensiero progettuale propedeutico processo e a chi ha delle esigenze un po’ alla protezione delle parti esposte. particolari questa tipologia di macchina Per il rivestimento invece va prevista la so- può rispondere». stituzione degli elementi, ma soprattutto, in tutti i casi, va avvisato il cliente perché Certamente con la “P8” non facevano prenda consapevolezza di queste carat- la coda di rondine, poi la tecnologia si teristiche del materiale, anche se adesso è evoluta, ma forse proprio per questo a sta crescendo la conoscenza del legno e volte è anche difficile avere la percezio- del suo impiego». ne nel dettaglio delle nuove potenzia- lità che la tecnologia via via offre ed è Infine, andiamo a visitare il reparto pro- anche complesso trasmetterle all’ope- duttivo e Walter Capovilla esprime con ratore che deve poi destreggiarsi con il una certa schiettezza, che in lui appare nuovo impianto. Posso ipotizzare che la subito apprezzabile, la fedeltà storica al ragione per la quale a questo impianto costruttore tedesco di macchine, mo- è stata fatta un’integrazione in accesso- tivandola soprattutto con l’affidabilità ri importante, in corso d’opera, risiede sempre riscontrata. anche nella difficoltà di cogliere tutto il «Pur sapendo che Hundegger ha un suo valore immateriale di tecnologie sempre peso economico e che ci sono altre re- più sofisticate? altà che ben competono anche per la «Naturalmente nelle trattative progettua- qualità dei macchinari, l’esperienza plu- li ci sono sempre le due parti − afferma riennale dal punto di vista tecnologico e Luca Dal Bianco −, la logica nel costru- anche del software ci ha portato a una ire la macchina implica l’ascolto delle forte fidelizzazione verso il marchio Hun- esigenze del cliente che noi dobbiamo degger che soddisfa sempre le aspetta- recepire nel modo più chiaro possibile tive più alte». perché gli accessori che noi possiamo
COLLOQUIUM DAMIANI-HOLZ&KO + HUNDEGGER www.hundegger.de www.lignoalp.com inserire nella macchina sono tantissimi a ze lavorative effettive è quindi un obiet- di Sonia Maritan livello di aggregati, come la fresa univer- tivo prioritario − conferma Walter Capo- sale che può essere da 15 kW o anche villa − che si determina nella relazione fra 35 kW per fare un esempio, che cambia le parti, indispensabile perché pur adot- però completamente la potenza e la tando la tecnologia Hundegger non co- prestazione. noscevo la macchina nuova, e quindi è Quindi ci sono moltissime variabili, ed è indispensabile trovare nel confronto la necessario un confronto con l’acquirente mediazione giusta per la combinazione molto intenso per cercare di capire le esi- ideale. strutturalegno genze e nello stesso tempo non sforare il Noi dal canto nostro, dobbiamo la nostra pagina 058 059 budget iniziale. passione per il legno alla generosa vege- La forza di Hundegger però è proprio tazione della nostra terra che ci circonda sugli operatori che diventano dei “fan” e alla sua millenaria tradizione artigiana delle nostre macchine, riuscendo a sfrut- e sappiamo che l’evoluzione nel nostro tarne tutte le potenzialità». ambito passa anche dalla tecnologia «Tarare la macchina secondo le esigen- più aggiornata. La macchina “K2-Industry” all’opera: alcuni mo- menti della lavorazione di una trave, sotto, ancora un dettaglio dell’edificio che accoglie gli uffici della sede di Bressanone di Damiani Holz&KO
COLLOQUIUM_DAMIANI-HOLZ&KO + HUNDEGGER Quello che diceva Sonia Maritan all’inizio però è vero: “qui c’è l’humus per creare il nuovo linguaggio dell’architettura li- gnea”. Solo in Sudtirolo la carpenteria in legno si impara a scuola, attraverso corsi struttu- rati che combinano competenze teori- che e conoscenze pratiche, prevedendo l’impiego pluriennale in azienda. I car- pentieri specializzati LignoAlp provengo- no da queste realtà e possono ambire al ruolo di progettista, al fianco di esperti in- gegneri delle costruzioni, solo dopo aver esercitato il proprio mestiere nel reparto di produzione e nelle squadre di posa in cantiere».
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