Il digitale tra vecchi e nuovi alfabeti Sei connesso? - 11 Novembre 2013 Forlì, Aula Magna "Icaro" - V.le Roma 1/3

Pagina creata da Rebecca Viola
 
CONTINUA A LEGGERE
Il digitale tra vecchi e nuovi alfabeti Sei connesso? - 11 Novembre 2013 Forlì, Aula Magna "Icaro" - V.le Roma 1/3
Il digitale tra vecchi e nuovi alfabeti
             Sei connesso?

                11 Novembre 2013
    Forlì, Aula Magna “Icaro” - V.le Roma 1/3
Il digitale tra vecchi e nuovi alfabeti Sei connesso? - 11 Novembre 2013 Forlì, Aula Magna "Icaro" - V.le Roma 1/3
La leggenda metropolitana
        dei nativi digitali:

una relazione con i nuovi barbari
           è possibile…
Il digitale tra vecchi e nuovi alfabeti Sei connesso? - 11 Novembre 2013 Forlì, Aula Magna "Icaro" - V.le Roma 1/3
La leggenda metropolitana
        dei nativi digitali:

una relazione con i nuovi barbari
           è possibile…
Il digitale tra vecchi e nuovi alfabeti Sei connesso? - 11 Novembre 2013 Forlì, Aula Magna "Icaro" - V.le Roma 1/3
La leggenda metropolitana
        dei nativi digitali:

una relazione con i nuovi barbari
           è possibile…
Il digitale tra vecchi e nuovi alfabeti Sei connesso? - 11 Novembre 2013 Forlì, Aula Magna "Icaro" - V.le Roma 1/3
La leggenda metropolitana
        dei nativi digitali:

una relazione con i nuovi barbari
           è possibile…
Il digitale tra vecchi e nuovi alfabeti Sei connesso? - 11 Novembre 2013 Forlì, Aula Magna "Icaro" - V.le Roma 1/3
La leggenda metropolitana
        dei nativi digitali:

una relazione con i nuovi barbari
           è possibile…
Il digitale tra vecchi e nuovi alfabeti Sei connesso? - 11 Novembre 2013 Forlì, Aula Magna "Icaro" - V.le Roma 1/3
La leggenda metropolitana
          dei nativi digitali:

  una relazione con i nuovi barbari
             è possibile…

la scuola come luogo privilegiato per
      questo incontro di civiltà
Il digitale tra vecchi e nuovi alfabeti Sei connesso? - 11 Novembre 2013 Forlì, Aula Magna "Icaro" - V.le Roma 1/3
nativi digitali

barbari che respirano con le branchie di google…
Il digitale tra vecchi e nuovi alfabeti Sei connesso? - 11 Novembre 2013 Forlì, Aula Magna "Icaro" - V.le Roma 1/3
•studenti?
•prof?
•ispettore?
•(scuola di bari)
Il digitale tra vecchi e nuovi alfabeti Sei connesso? - 11 Novembre 2013 Forlì, Aula Magna "Icaro" - V.le Roma 1/3
adolescenti
(la soglia – il guado – il mio osservatorio)
nativi digitali
nativi/immigrati

Quella dei nativi digitali
è la prima generazione veramente hitech,
che frequenta gli schermi interattivi fin dalla nascita,
che considera internet il principale strumento di info-intrattenimento,
che apprende e pensa in maniera differente da nonni, padri e fratelli maggiori
(immigrati digitali).
Negazionisti

la tentazione dell’antimoda,
a negare in maniera
provocatoria
l’esistenza dei nativi e a
sottolineare con snobistica
ironia che l’universo digitale è
stato creato da immigrati e che
molti vecchietti
sanno domare i flutti del web
meglio di tanti
mocciosi.
barbari
                            che respirano con le branchie di google

 ..ragazzi che videogiocano, googlano, youtubano, twittano, taggano,
condividono, …deambulano perennemente appesi alle cuffiette dell’iPod
                                            o dell’ultimo smartphone

                                           …un nuovo modo di vivere
                                                       e di essere…
“I nostri ragazzi sono “nativamente” abituati a fare più cose
  contemporaneamente,a fare meno affidamento sulla memoria e
     più sull’immediatezza della ricerca in rete, ad apprendere per
        tentativi evitando di seguire le istruzioni in modo lineare, a
     suddividersi in tribù per condividere emozioni e conoscenze, a
   prendere materiali dal web per manipolarli e inserirli in contesti
        diversi che ne moltiplicano le implicazioni, a raccontare per
immagini e filmati, ad essere istintivamente multimediali e melting
    pot, ad imparare facendo. E si aspettano di fare le stesse cose a
     scuola. Pena la noia e l’impaludamento del dialogo educativo.”
sfumature
    perché al di là dell’etichetta e delle scontate
approssimazioni di una dicotomia semplicistica…
dissonanza

…è chiaro che esiste
una dissonanza fra i due mondi,
fra quello degli adulti
e quello dei ragazzi,
fra quello degli insegnanti
e quello degli alunni,

fra chi ha studiato il mondo
passeggiando silente
nelle biblioteche…
…e chi è nato con il mondo in mano
mutazione genetica?
             (antropologica)
Pollice intelligente?
…ma anche l’indice
interfaccia touch

 l’interaction design e la relativa adozione generalizzata della
nuova interfaccia touch comportano una decisa mutazione di
    comportamenti, linguaggi e narrazioni che producono un
             nuovo senso e un nuovo modo di stare al mondo.
l’amico
Marconato…
condivisione
taggo dunque sono
“Questo misero modo tegnon l'anime triste di coloro
            che visser sanza 'nfamia e sanza lodo.”
                                     (ask.fm)
cyberbullismo
“una lonza leggiera e presta molto,
  che di pel maculato era coverta”
             (lussuria.com)
frantumazione cognitiva
aiuto:
il pensiero narrativo si è perso nella rete
tecnostress
(dipendenza digitale)
…diversamente uguali…

…ugualmente diversi…
Elogio del tablet 1
E il tablet, appunto, è l’arma finale con cui
i mutanti che respirano con le branchie di
google colonizzeranno prima o poi anche gli
analogici feudi scolastici.

Perché il tablet è intelligenza, leggerezza,
curiosità, bellezza, divertimento.

Perché il tablet è immediatezza: lo tocchi e
sei operativo (in classe, in piazza, in aereo,
in balcone, a letto).

Il tablet si apre come un diario, si usa come
un quaderno, si legge come un libro, si
appoggia in ogni dove (sulle ginocchia, sul
banco, sullo scalino, sul piumone), si ripone
in qualsiasi zainetto.
Elogio del tablet 2
      Con il tablet la lettura diventa facile e
    coinvolgente: si può orientare la pagina,
          ingrandire i caratteri…, regolare la
      luminosità, sottolineare, evidenziare…
                       chiosare, condividere…

    Un tablet fa da biblioteca, da astuccio, da
    block notes, da laboratorio linguistico, da
  enciclopedia, da atlante, da dizionario. Con
il tablet puoi disegnare, fotografare, filmare,
           registrare, ascoltare e fare musica.

Con il tablet puoi tessere intriganti relazioni
         sentimentali: puoi leggere Leopardi
  ascoltando Chopin e sfogliando di tanto in
 tanto le malinconiche vedute di Frederich.

Con il tablet navigare, creare, condividere è
                          un gioco da ragazzi.
cimitero degli occhiali
dal click al tap
    TOM TOM
             Tag

     app
Derrick de Kerckhove
          Pierre Lévy
   Zygmunt Bauman
Nicholas Negroponte
   David Weinberger
            eccetera
senso
                     (voglio trovare un)
non possiamo giudicare i ragazzi di oggi…
“…noi diamo un senso alle cose. I nativi ne danno un altro. Noi
diamo un'importanza etica alla profondità, i nativi spesso non
capiscono perché devono fare tanta fatica a scavare se il piacere
quasi sempre aleggia in superficie. Noi amiamo l'estetica
dell'unicum e dell’autentico, loro si abbandonano all’estetica del
facile riuso. Noi amiamo gli stilemi classici o romantici, loro sono
melting pot. Noi tifiamo per la riflessione e l’analisi, loro sono
sedotti dalla infilata di sequenze e dalla velocità. Noi siamo
partigiani del pensiero organico e della logica conclusiva, loro
aprono troppe finestre che poi non sanno o non vogliono chiudere.

Insomma: questo non è un banale scarto generazionale come tanti
scarti generazionali precedenti: è lo scontro fra due tendenze, due
sensibilità, due culture.”
Va da sé che i due mondi
non sono necessariamente
escludenti: ci saranno
sempre ragazzi che
andranno a studiare in
biblioteca con gli amici, che
ameranno passeggiare per i
chiostri antichi e che
sfoglieranno con
ammirazione libri preziosi e
codici miniati. Solo che
avranno con sé un Galaxy o
un iPhone per fotografare,
filmare, fotocopiare,
prendere appunti,
condividere sensazioni ed
emozioni con amici sparsi
per l’universo mondo.
Perché i barbari digitali
vanno fieri delle loro
futuribili alchimie, ma non
ambiscono ad assassinare il
bello creato nei secoli dalle
tribù gutemberghiane.
digital divide
      (socio-culturale)
Ma è, ancora una
volta, un divario socio-
culturale: il divario fra
chi usa gli strumenti e
chi sa cosa sta
facendo, fra chi usa
facebook e chi sa cos’è
(come funziona, come
si sostiene
economicamente, chi
lo controlla), fra chi si
tuffa senza remore fra
i flutti digitali e chi
naviga conoscendone
potenzialità e rischi.

Ed è in questa
direzione che deve
operare la scuola.

consapevolezza
sQuola (di) media
                    media education

Quello che manca nella scuola italiana è una
        pedagogia dei media, una disciplina
       specifica che nei paesi anglosassoni è
  chiamata media education, che insegni ai
   ragazzi molto giovani (11-13 anni) come
  usare i media e non come lasciarsi usare.
   Si dovrebbe farlo già dalle scuole medie,
         se non addirittura alle elementari...
Analogical divide
          (socio-culturale)
incontro di civiltà
                               (siamo noi che ci dobbiamo integrare, non viceversa!)
  La scuola, in altre parole, deve diventare il luogo privilegiato di questo incontro di
     civiltà fra nativi e immigrati. E potrà farlo solo se gli insegnanti – gli immigrati -
     avranno acquisito il giusto spirito di adattamento al nuovo mondo e sapranno
               abbandonarsi ad una primigenia curiosità nei confronti degli indigeni.
                               (ordino i tortelli di zucca o i pizzoccheri a Kathmandu)
la scuola: luogo privilegiato
per questo incontro di civiltà
La scuola, se vuole, può essere il luogo
   privilegiato di questo incontro di culture.
 Perché una testa ben fatta, oggi, si favorisce
 solo nella fusione fra i due modi di abitare il
  mondo. Assieme ai nostri ragazzi potremo
disegnare le fascinose coordinate di un nuovo
possibile umanesimo e di una nuova società,
   magari più liquida e incessante, ma non
   necessariamente più opaca e limacciosa.
per nuovo possibile umanesimo
(intervallo)
abuso di metonimia
                              contenuto/contenitore
Comodo alibi? fumetti, cartoni (giapponesi!), TV, computer, tablet…

                                                                      come se il libro, invece…
tentazioni manichee
          (apocalittici e integrati)
            (pericoli e/o miracoli)
1. I bambini anche molto piccoli sono sempre più dipendenti dalla tecnologia.
2. La comunicazione dei giovani con i cellulari avviene senza filtri, poi nella situazione reale
    non si riescono ad affrontare le persone in vivo per incapacità di gestire gli impulsi
    emozionali
3. I genitori regalano dispositivi elettronici per compensare il tempo che non dedicano ai
    figli, questi li ottengono spesso senza meriti, senza limiti, senza regole. (Mi chiedo: è colpa
    della tecnologia?)
4. I ragazzi non sanno discutere con ordine, alzano la mano per prendere la parola e
    contemporaneamente parlano.
5. Il multitasking ci fa vivere da maleducati perché, essendo così presi dalle cento cose che
    facciamo, non diamo attenzione al prossimo.
6. Le traduzioni di latino sono già tutte in rete ma per imparare il latino bisogna farle da sé
7. Attendibilità delle fonti in rete.
8. Si perde la reputazione in rete.
9. Attenti al lupo…
10. eccetera…

                     La scuola nell’era digitale: insegnare ad educare al tempo di Facebook
                                         Convegno Erikson – Per libro: Generazione cloud…
"Teachers will not be replaced by technology, but teachers who don't use technology will
                                be replaced by those who do". Sheryl Nussbaumm-Beach

  [trad. "Gli insegnanti non saranno sostituiti dalla tecnologia, ma gli insegnanti che non
                            usano la tecnologia saranno sostituiti da quelli che lo fanno"].

Gli studenti le amano
Impegnano le componenti chiave per l'apprendimento (costruzionismo, attivismo…)
Rendono la vita più semplice agli insegnanti
Migliorano i risultati nei test scolastici
Migliorano la soglia di attenzione negli studenti normalmente più distratti
Permettono di apprendere dai migliori esperti al mondo
Permettono di risparmiare denaro
Rimuovono ogni ostacolo fisico
eccetera
Vorrei tanto innamorarmi (di nuovo)
       (innamoramento) VS (amore)
          quindi dirò alcune banalità
disincanto

la tecnologia non è la panacea
non è promessa messianica

(AA.VV.): solo demagogia,
il digitale a scuola non migliora l'apprendimento
la tecnologia non è educativa

                                       ci sono educatori
che usano le tecnologie – nuove o vintage – per educare

 …tecnologie educative
normalizzare
                                                     le tecnologie

       Non si tratta (più) per gli insegnanti di porsi come avanguardia illuminata pronta a
guidare il cambiamento, ma si tratta di avere la saggezza e il coraggio di adattarsi ad una
              rivoluzione già avvenuta. Ad una dimensione culturale che è già qui ed ora.
senza recinti

(Franco Lorenzoni: patate, martello e…)
   (Marco Rossi Doria: tablet e aquiloni)
touch 1
touch 2
continua
sinestesia

   Hans Makart
libri, rane,
   brugole
     e iPad
in fin dei conti, Freinet…
ambienti di apprendimento
bau… bau…
setting!
Laboratori

ForTic

Un computer per ogni banco

LIM

Classi 2.0

….
disseminazione bulgara…
ambienti di apprendimento
(si fa quel che si può)
(facciamo portare la carta igienica…)
                                        SFQCSP
Miss Prada
…potremmo concentrare le nostre risorse…
banda bassotta?
(potenzialmente) sempre connessi
la scuola (al centro)
Il maestro
(al centro)

   lentezza, riflessione, meditazione
   NON impiegato della conoscenza
uffa!!!
grazie

www.agatimario.it
Puoi anche leggere