IL CAPITAL RAISING NELLE BANCHE - Massimo Molinari Siena

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IL CAPITAL RAISING NELLE BANCHE - Massimo Molinari Siena
IL CAPITAL RAISING NELLE BANCHE

Massimo Molinari
Siena
COSA VEDREMO INSIEME

a) Il capitale bancario e la sua definizione normativa

b) Quale è il livello di capitale ottimale per una
   banca (esercitazione)

c) Come si realizza un’emissione?

d) Analisi di un prospetto (esercitazione)

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Agenda

1) I principi generali della Regolamentazione
   internazionale

2) Il livello di capitale ottimale

3) La risposta normativa alla crisi

4) Basilea III

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I principi generali della Regolamentazione
                     Internazionale

Il Patrimonio di Vigilanza svolge il ruolo di principale
strumento di tutela della stabilità della banca dai
più comuni rischi bancari.

Rischi di 1° pilastro: Credito, Mercato, Operativo.

Rischi di 2° pilastro: Tasso di interesse,
Concentrazione, Legale, Strategico, Reputazione
ecc.

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I principi generali della Regolamentazione
                     Internazionale

In genere il mondo della regolamentazione bancaria
(Basilea)    viene descritto come tre pilastri che
garantiscono la stabilità del sistema (il tempio della
vigilanza):

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I principi generali della Regolamentazione
                    Internazionale

Dopo la crisi forse una rappresentazione più
adeguata del “tempio della vigilanza” è la seguente:

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I principi generali della Regolamentazione
                        Internazionale

   A questo brillante risultato si è giunti con un percorso
   a tappe:

a) Basilea 1 (1988)        30 pagine
b) Basilea 2 (2007)        300 pagine
c) Basilea 3 (exp2012)     1000 pagine

   Un percorso che ha prodotto una regolamentazione
   a complessità crescente ma di dubbia efficacia
   basata su un unico principio….

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I principi generali della Regolamentazione
                       Internazionale

….disciplinando   la quantità di capitale che ciascuna banca deve detenere
viene garantita non solo la solidità della singola istituzione ma anche di tutto il
sistema (approccio microprudenziale).

                                  Credito

                                  Mercato

                                   Tasso,
                               liquidità etc…
                                      Tier 3

                                      Tier 2

                                      Tier 1

                                       Core
                                      Capital

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I principi generali della Regolamentazione

La traduzione in formula del principio è la seguente:

       PV >= 0,08 (APRc + APRm + APRo)

dove: APRi = Ki * 12,5 per i = c, m, o

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I principi generali della Regolamentazione

La definizione di Patrimonio di Vigilanza prima della
crisi finanziaria era la seguente:

Patrimonio di Base (Capitale, Riserve, Strumenti ibridi
di Tier 1)
+
Patrimonio Supplementare (Upper e Lower Tier 2)
–
Deduzioni

                        10
I principi generali della Regolamentazione
                      Internazionale

La Regolamentazione Internazionale sul Patrimonio di Vigilanza
voleva anche raggiungere un altro obiettivo fondamentale:

 Definizione di norme comuni tra i paesi (G-10 e UE) in modo da garantire
analoghe condizioni competitive (level playing field)

                                 11
I principi generali della Regolamentazione
                     Internazionale

Esempio

Nel 1998, il Comitato di Basilea emise un Comunicato
stampa volto a definire il trattamento prudenziale degli
Strumenti Innovativi che fino a quel momento erano
stati trattati in maniera differente tra i paesi.

L’obiettivo era quello di rendere uniforme il campo di
azione e di ridurre le opportunità di arbitraggio che
potevano derivare dal trattamento diverso nei vari Paesi

                         12
I principi generali della Regolamentazione
                      Internazionale

Gli obbiettivi sono stati raggiunti?
Diversi trattamenti sono ancora in vigore.
Ulteriori diversità sono state introdotte dopo il Comunicato Stampa
del 1998, ad esempio nel trattamento degli strumenti ibridi “non-
innovativi”.
Le opportunità di arbitraggio sono aumentate poiché le
Regolamentazioni non sono abbastanza dettagliate da evitare
differenze nell’applicazione delle norme del Comunicato Stampa
tra i paesi.
La crisi ha peggiorato la situazione generando risposte diverse a
livello di singolo paese

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Agenda

1) I princìpi generali della Regolamentazione
   internazionale

2) Il livello di capitale ottimale

3) La risposta normativa alla crisi

4) Basilea III

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Il livello del capitale un tema non risolto

                         Azionisti

          Regulators                   Mercato

                         CAPITALE
                          X????

                            15
Il livello del capitale un tema non risolto

Regulators

     Abbiamo visto come fiumi di inchiostro e anni di lavoro hanno
     prodotto un sistema di regolamentazione (Basilea) che si ispira al
     principio che per ogni attività che entra nel bilancio di una banca
     bisogna accantonare un X di capitale. Tale approccio viene
     considerato vigilanza “indiretta” perché non entra nel merito delle
     scelte di gestione ma impone solo un livello minimo di dotazione
     patrimoniale. I regolatori stanno alzando progressivamente tale
     livello minimo.

                                 16
Il livello del capitale un tema non risolto

Azionisti

  L’azionista ha un interesse esattamente opposto in quanto
  minore è la dotazione di equity maggiore sarà il ritorno su di
  esso (ROE). In ogni caso l’azionista ha un interesse
  naturale perché la Banca utilizzi al massimo la “leva”
  consentita dalla regolamentazione.

                             17
Il livello del capitale un tema non risolto

Mercato

 Il mercato, in questo ambito, è rappresentato da:

 • agenzie di rating
 • analisti
 • investitori

    In effetti per ognuno di questi soggetti la solidità
    patrimoniale è un tema molto rilevante ai fini delle loro
    analisi
                            18
Assegnano il rating, producono “disastri”
                                                                                                 Contenuto
                                                                                 Equity credit    Equity                                          Limiti
                      Basket
                               - azioni privilegiate, perpetue, non-cumulative                                     - Ibridi non distinguibili
                                   in cash, con limite per il posponimento                                      dalle azioni da un punto di
                                    obbligatorio, sostituzione del capitale                                     vista economico, contabile,        Nessun
                                                   applicabile                       100%          Equity                                       limite, parte
                        E                                                                                         legale e regolamentare
  Agenzie di                            - azioni privilegiate convertibili
                                          obbligatoriamente (3 anni)
                                               - Azioni ordinarie
                                                                                                                       - azioni ordinarie         dell’ACE

    rating                        - azioni privilegiate, perpetue, non-                                             - azioni privilegiate
                                          cumulative in cash e                                                      convertibili (3 anni)
                                 (1) con limite per il di posponimento                                                                              50%
                                          obbligatorio, oppure                                                                                   dell’ACE
                        D                                                            75%             Alto
                                   (2) con limite per il posponimento                                                                             incluso
Schemi di Moody’s e              facoltativo, sostituzione del capitale                                                                          nell’ATE
                                                applicabile
  S&P sul capitale               - Convertibili con elementi di debito
     bancario
                                   Azioni privilegiate, perpetue, non-                                             - la maggior parte di
                                         cumulative in cash, con                                                strumenti Tier 1 bancari e          33%
                                     (1) opzione di posponimento e                               Intermedio -           assicurativi             dell’ACE
                        C                                                            50%
                                    sostituzione del capitale, oppure                             moderato          - azioni privilegiate         incluso
                                   (2) con limite per il posponimento                                                   tradizionali             nell’ATE
                                               obbligatorio

                               Azioni privilegiate, perpetue, cumulative,                                          - la maggior parte degli
                               opzione di posponimento e sostituzione                                              strumenti Upper Tier 2           12%
                                               del capitale                                      Intermedio -              bancari               dell’ACE
                        B                                                            25%
                                                                                                   adeguato     - azioni privilegiate emesse      incluso
                                                                                                                   da Trust di banche US         nell’ATE

                                       Azioni privilegiate datate                                                       - debito Senior
                                  Azioni privilegiate, perpetue, senza                                          - debito Subordinato senza
                        A              sostituzione del capitale                      0%           Minimo       posponimento delle cedole       Non eligibile
                                                                                                                - Ibridi datati con scadenza
                                                                                                                          fino a 5 anni
                                                                                                                - strumenti con opzione put

                                                                19
Producono report, creano “consensus”

Analisti
equity

                       20
Investono soldi, producono reddito

Investitori

                          21
Come risolvere il dilemma?

                 Azionisti

   Regulators                 Mercato

                   Active
                   Capital
                 management

                    22
La situazione italiana
                                                                                          Core Tier 1 Ratio

                      = Impact of Expected 2008E Dividends                          Net Positive Adjustment vs 1H2008                 Net Negative Adjustment vs 1H2008
       8.4%
                            7.0%                                    7.0%                7.3% 0.7%                                                                                      Median: 6.3%
       0.9%                                     6.7%                          0.4%                                                                                      6.3%
                                                                                                            6.0%               5.8%                5.7%
                                                1.0%                                                                                                                    0.9%                5.3% 0.4%
                                                                                                                                1.3%
       7.4%                                                         6.6%                6.6%
                                                5.7%                                                                                                                    5.4%                4.9%
                                                                                                                                4.5%

       Carige           UBI Banca            UniCredit             BPER              Credito           BP Vicenza             Banco               Intesa                BPM                BMPS
                                                                                    Emiliano                                 Popolare            Sanpaolo
        0.8 %              0.6 %               0.0 %               0.3 %               0.7 %                0.3 %               0.5 %              1.0 %                0.4 %              0.6 %

                                                                                             Tier 1 Ratio

                = Remaining available headroom for T1 hybrids (at 20% of T1C) - €m                                                                                                     Median: 6.6%

        7.6%                7.5%                7.4%                 7.3%
                                                                                        6.6%                6.6%                 6.6%                6.4%                 6.0%                5.8%

    UBI Banca            UniCredit             Carige              Banco               Intesa               BPER               Credito                BPM             BP Vicenza             BMPS
                                                                  Popolare            Sanpaolo                                Emiliano

        931                3,822                267                   44                1,606                 560                 236                   28                 307                  42
Source: 1H2008 Interim Reports, Press Releases
Note: UniCredit pro forma for (i) capital initiatives (FRESH and scrip dividend), (ii) disposal of 184 branches and (iii) HVB minority squeeze out; BMPS pro forma for (i) conversion of first tranche of
FRESH announced on 2-Oct-2008, (ii) disposal of AM business, (iii) disposal of other assets as per 1H 2008 presentation; Banco Popolare pro forma for (i) JV with UBP in Aletti Gestielle Alternative, (ii)
disposal of 33 branches to Credem, (iii) disposal of instrumental and non instrumental real estate and (iv) merger of Ducato with Agos; BPM pro forma for acquisition of 39 branches from UCI and
acquisition of Anima; Carige pro forma for acquisition of 39 branches from UCI; Credito Emiliano pro forma for acquisition of 33 branches from Banco Popolare and acquisition of 34 branches from UCI;
BPER pro forma for acquisition of 36 branches from UCI

                                                                                        23
Un possibile approccio al problema: guardiamo
         cosa fanno gli altri
                                                        Core Tier 1 Ratio / European Median: 8.0%
Switzerland                     UK                                              Benelux                    France                     Spain                      Germany
Median: 10.0%                   Median: 8.3%                                    Median: 8.2%               Median: 6.6%               Median: 6.3%               Median: 6.9%

                                                                            15.4%

10.2%                                                                                                                                                        9.5%
        9.9%    9.1%    9.1%      8.4%    8.1%      7.6%         7.5%                8.2%       8.0%    8.0%                                                           6.9%
                                                                                                               6.6%                7.4%       6.3%
                                                                                                                          6.2%                       6.3%
                                                                                                                                                                                4.0%

 CS      UBS    LTSB    HBOS      RBS     HSBC      Barc.      StanChart.   Dexia   KBC Bank ING Bank   CASA   SocGen     BNPP   B. Popular   San.   BBVA   Commerz.   DB     Postbank

                                                               Tier 1 Ratio / European Median: 9.9%
Switzerland                     UK                                              Benelux                    France                     Spain                      Germany
Median: 12.7%                   Median: 11.7%                                   Median: 10.7%              Median: 8.7%               Median: 7.9%               Median: 9.3%

                                                                            16.6%
13.7%
                12.7%   12.5%    12.0%
        11.6%                                                                                                                                                10.9%
                                          11.3%                                      10.7%
                                                    9.9%                                       9.9%     9.8%                                                           9.3%
                                                                 9.1%                                          8.7%                8.9%
                                                                                                                          8.1%                7.9%   7.7%
                                                                                                                                                                                6.0%

 CS      UBS    RBS     LTSB      HBOS    Barc.   StanChart.     HSBC       Dexia   KBC Bank ING Bank   CASA   SocGen     BNPP   B. Popular   San.   BBVA   Commerz.   DB     Postbank

                                                                                         24
Chiaramente: “one size doesn’t fit all”
                                              Size and Transparency of Balance Sheet
                                              (e.g. Absolute total assets; RWAs / total
                                                            assets ratio)

              Stress Tests                                                                             Balance Sheet Leverage
(e.g. Ability to sustain adverse credit               Optimal Capital Structure               (e.g. Total assets / tangible equity ratio /
cycle dynamics and available buffers)                                                                   loans / deposits ratio)

                                                                                                Asset Quality
                       Dynamic Capital Progression
                                                                                   (e.g. problematic asset classes as well
                 (e.g. CT1 today vs. CT1 projected base
                                                                                  as more conventional NPL ratio and LLP
                         case in 2009 and 2010)
                                                                                                   levels)

                                                                25
Agenda

1) I principi generali della Regolamentazione
   internazionale

2) Il livello di capitale ottimale

3) La risposta normativa alla crisi

4) Basilea III

                          26
GLI STAKEHOLDER DEL PROCESSO NORMATIVO

Sono molti gli attori coinvolti nel processo normativo di una banca,
dall’ideazione all’attuazione
             Quadro Generale

                                                                                                                             20 e l’FSB hanno richiesto
                                                                                                                         Il G20
                                                                                                                         al Comitato di Basilea di
                                                                                                                          rivalutare il quadro di Basilea II

                                                                                                                                                    Alcune entità
                                                                                                                                                    al di fuori del contesto di Basilea
                                                                                                                Il Comitato di Basilea
                                                                                                                                                    influiscono sul quadro normativo
                                                                                                                fornisce raccomandazioni
                                                                                                                                                    delle banche
             Sviluppi

                                        La Commissione Europea
                                            ( CE) e la Federal                                                                                            Dodd-Frank Bill
                                         Reserve ( tra le altre)
                                         attuano le norme nelle
                                         giurisdizioni competenti
           Dettagli e implementazione

                                                                    Nell’Unione Europea le autorità di
                                                                            .
                                                                    regolamentazione   nazionali implementano
                                                                    le norme. In determinate aree potrebbero
                                                                    essere equivalenti                                                 L’EBA (ex CEBS)
                                                                                                                                       può interpretare
                                                                                                                                       e chiarire le norme

                                                                                                27
       e
QUADRO NORMATIVO: DA UN CONTESTO GLOBALE
A UN CONTESTO EUROPEO

                                                                                  Linee guida definite da
        Livello 1                                                                 organismi
        Contesto                                                                  internazionali sugli
         globale
                                                                                  standard finanziari
                                                                                  globali

                                                                                 Le Autorità europee
         Livello 2             European                                          stabiliscono norme
     Autorità europee         Commission                                         vincolanti basate su
                                                                                 standard finanziari globali

                                                                                 Diversi organismi
        Livello 3                                                                assistono la Commissione
      Supervisione                                             European System
       finanziaria                                                Risk Board     Europea nel definire
         europea                                                                 norme e linee guida di
                                                                                 implementazione

                        National Regulators and National Central Banks
                                                                                 Le Autorità di
                                                                                 regolamentazione
        Livello 4
      Applicazione
                                                                                 nazionali e le banche
       nazionale                                                                 centrali applicano le
                                                                                 norme europee con potere
                                                                                 discrezionale limitato nelle
                                                                                 rispettive giurisdizioni
                                             28
IL COMITATO DI BASILEA SULLA VIGILANZA
BANCARIA (BCBS)

 - Il BCBS emette esclusivamente raccomandazioni sulle
 normative bancarie. Spetta a ciascuno stato tradurle in legge.

 - A dicembre 2010 ha pubblicato il documento Basel III: A
 global regulatory framework for more resilient banks and
 banking systems (“Basilea III”).

                              29
BASILEA III

Sintesi di Basilea III
Miglioramenti Revisioni     Aumentare     Quadro           Proposta      Proposta per
apportati a   al quadro     la solidità   internazionale   di un         garantire
Basilea II    dei rischi    del settore   per la           buffer di     l’assorbimento
              di mercato    bancario      valutazione      capitale      delle perdite di
              previsto da                 del rischio di   anticiclico   capitale di
              Basilea II                  liquidità, la                  vigilanza al
                                          definizione di                 punto di non
                                          standard e il                  sostenibilità
                                          monitoraggio
                                          dello stesso

                                          30
QUADRO NORMATIVO EUROPEO:
SITUAZIONE ATTUALE

   - Le banche europee attualmente operano ai sensi di
   Basilea II

   - Nell’Unione Europea, Basilea II viene implementata
   attraverso la Direttiva sui requisiti di capitale (CRD)

   - La CRD è vincolante per le banche dell’UE in quanto i
   supervisori europei, come la Banca d’Italia, sono tenuti a
   implementare le norme previste nelle rispettive giurisdizioni

   - Gli emendamenti alla CRD devono essere votati dal
   Parlamento Europeo

                               31
QUADRO NORMATIVO NEGLI STATI UNITI

   - Le banche statunitensi operano ai sensi di Basilea I

   - La maggior parte delle banche principali (attivi superiori di $ 250mld e $
   10mld di esposizioni estere) sono in via di transizione verso Basilea II

   - I principali istituti devono iniziare un periodo di transizione di tre anni
   non oltre il 1° aprile 2011 (si applica un floor di Basilea I)

   - Per modificare le norme esistenti , la Federal Reserve emette un Avviso
   di proposta legislativa (ANPR), seguito da un periodo di commento. Il
   voto del Congresso non è richiesto ai fini dell’implementazione

   - Tuttora non è stato presentato alcun ANPR per gli emendamenti a
   Basilea

                                       32
CRONOLOGIA DEI PRINCIPALI PROCESSI NORMATIVI
EUROPEI: BASILEA III E CRD

                       33
L’EVOLUZIONE DELLA NORMATIVA DI VIGILANZA IN
     TEMA DI STRUMENTI IBRIDI DI CAPITALE

 1) I principi generali della Regolamentazione
    internazionale

 2) Il livello di capitale ottimale

 3) La risposta normativa alla crisi

 4) Basilea III

                           34
PANORAMICA SU BASILEA III

  Gli elementi principali di Basilea III sono:

  1) La definizione di capitale

  2) I requisiti minimi di capitale

  3) La leva finanziaria

  4) Gli indici di gestione e monitoraggio della liquidità

                             35
BASILEA III: DEFINIZIONE DI CAPITALE (1)

Cambia la composizione delle voci del Patrimonio di Vigilanza
        Patrimonio di Base =       Common Equity        +   Additional Tier 1 Capital
          (Tier 1 Capital)          Tier 1 Capital
       - Il Patrimonio di Base non è più dato dalla somma di Core Tier 1 Capital e
       strumenti innovativi.

       - Il Common Equity Tier 1 Capital è costituito da un’unica categoria di strumenti
       di capitale di rischio, coincidente per lo più con le azioni ordinarie (common
       shares)

       - Non sono ammessi strumenti di capitale con diritti patrimoniali non coincidenti
       con quelli delle common shares (es. azioni privilegio e di risparmio per
       l’ordinamento italiano)
       Tier 2 Capital
       - Scompare la classificazione in Upper Tier 2 e Lower Tier 2

                                          36
BASILEA III: DEFINIZIONE DI CAPITALE (2)

   - Il capitale in eccesso da partecipazioni di minoranza di banche controllate
   sono dedotte dal capitale Core Tier 1 (CT1) e le partecipazioni di minoranza di
   controllate non bancarie sono dedotte interamente dal capitale Core Tier 1

   - Restituzione di riserve negative AfS eliminate

   - Deduzione di specifiche esposizioni nella misura in cui superano
   singolarmente il 10% del capitale Core Tier 1 (o il 15% in aggregato; è
   necessario ponderare per il rischio al 250% eventuali quantità entro le soglie del
   10/15%)

   - Investimenti in azioni ordinarie di istituti finanziari che non sono consolidate
   per scopi normativi, es. controllate assicurative

   - Attività fiscali “temporaneamente” differite (in parziale compensazione delle
   passività fiscali differite equivalenti)

                                         37
BASILEA III: DEFINIZIONE DI CAPITALE (3)

  - Diritti di servicing per crediti ipotecari

  - L’avviamento ed eventuali altre immobilizzazioni immateriali saranno interamente
  rimossi dal CT1, inclusi quelli derivanti da investimenti non consolidati come
  controllate assicurative

  - Deduzione totale del calo di accantonamenti e guadagni derivanti dalle operazioni di
  cartolarizzazione

  - Altre deduzioni attualmente assunte tra il 50/50% dal CT1/Tier 1 e dal capitale totale
  (come esposizioni di cartolarizzazione junior) devono essere ponderate per il rischio
  al 1.250%

  - Sistemazioni transitorie: le deduzioni regolamentari e i filtri prudenziali saranno
  interamente dedotti dal capitale ordinario a partire dal 1° gennaio 2018. Gli
  adeguamenti normativi saranno introdotti gradualmente a partire dal 1° gennaio 2014
  con incrementi annui del 20%

                                                 38
BASILEA III: REQUISITI MINIMI DI CAPITALE

  - Requisito minimo di capitale Core Tier 1 del 4,5% + 2,5% Buffer di conservazione del
  capitale (“CB”) = 7,0% del capitale Core Tier 1 totale minimo

  - Requisito minimo di capitale Tier 1 del 6% (+2,5% CB = 8,5%)

  - Requisito minimo di capitale totale dell’8% (+2,5% CB = 10,5%)
  Introduzione del Buffer di conservazione di capitale (2,5%) e del Buffer anticiclico
  (0%-2,5%) sotto forma del capitale Core Tier 1 o di Contingent Captial

  - Gli strumenti innovativi di capitale ibrido con incentivo al riscatto (step up) saranno
  eliminati gradualmente dalla base di capitale Tier 1

  - Gli strumenti di capitale Tier 2 devono essere armonizzati e il capitale Tier 3 eliminato

  - I requisiti minimi saranno introdotti gradualmente dal 1° gennaio 2013 al 1° gennaio
  2019

                                            39
BASILEA III: LEVA FINANZIARIA

  - Implementazione di una leva finanziaria coerente su scala globale come misura
  “backstop” basata sull’esposizione lorda (non ponderata per il rischio)

  - La misura dell’esposizione comprende le voci fuori bilancio

  - Compensazione (parziale) per “Basilea II” consentita per posizioni in derivati,
  accordi di riacquisto e transazioni di titoli finanziari

  - La leva finanziaria (Leverage Ratio) deve essere calcolata dalle banche e
  monitorata dalle autorità di regolamentazione dal 2011 al 2017. La divulgazione
  pubblica avviene solo a partire dal 2015. L’implementazione ai sensi del Pilastro 1
  deve essere completata nel gennaio 2018 al termine della ricalibrazione finale
  prevista per il 2017

                                        40
BASILEA III: INDICI DI LIQUIDITA’:
IL NET STABLE FUNDING RATIO

  - Introduzione dell’“Indice di finanziamento stabile netto” ( Net Stable Funding
  Ratio - NSFR) per valutare la misura del rifinanziamento di attività con scadenza
  di almeno 1 anno con passività con scadenza di almeno 1 anno

  - L’indice NSFR sarà implementato con un indice minimo vincolante nel mese di
  gennaio 2018. Il Comitato rivaluterà l’indice NSFR per evitare conseguenze non
  volute

  - Trattamento sfavorevole degli assets backing ad es. covered bond rispetto a
  mutui residenziali privi di gravami

  - Uno studio sull’impatto quantitativo suggerisce un calo dei finanziamenti a lungo
  termine di €1,8 mila miliardi per le banche europee.

                                        41
BASILEA III: INDICI DI LIQUIDITA’:
IL LIQUIDITY COVERAGE RATIO

   - Introduzione dell’“Indice di copertura della liquidità” (Liquidity Coverage Ratio
   - LCR) per misurare la capacità di una banca di resistere a uno stress test di 1
   mese confrontando le sue attività liquide con le uscite di cassa nette previste
   nei 30 giorni in condizioni di stress

   - Le “attività liquide” sono principalmente composte da cassa e titoli di stato.
   Inoltre, almeno il 40% è composto da covered bonds e altre attività con rating
   elevato

   - Le revisioni all’indice LCR saranno effettuate a partire da metà 2013 e il
   suddetto indice sarà introdotto come requisito il 1° gennaio 2015. È previsto
   un periodo di osservazione che decorre dal 1° gennaio 2011

   - Uno studio sull’impatto quantitativo suggerisce una mancanza di attività a
   elevata liquidità di circa mille miliardi di euro per le banche europee

                                         42
BASILEA II ½: CRONOLOGIA

                           43
BASILEA II ½:
MODIFICHE AI DERIVATI E AL TRADING BOOK
   Basilea II ½ (dicembre 2011) ha portato le seguenti modifiche alle attività ponderate per il
   rischio in relazione al trading book e alle esposizioni in derivati (rischi di mercato):

        - VaR in condizioni di stress: le banche che utilizzano modelli interni nel trading
        book sono ora tenute a calcolare un valore a rischio in condizioni di stress basato
        su dati storici di un periodo continuativo di 12 mesi di forte stress finanziario

        - Onere di rischio incrementale: le banche che utilizzano modelli interni specifici
        al book di negoziazione devono calcolare un onere di rischio incrementale (IRC) per
        le posizioni sensibili al credito in grado di individuare il rischio di inadempienze e di
        migrazione in un orizzonte di liquidità più lungo

        - Requisiti di capitale per le cartolarizzazioni: le posizioni di cartolarizzazioni nel
        trading book saranno soggette agli oneri di cartolarizzazione di Basilea II, simili alle
        posizioni di cartolarizzazioni esposte nel banking book

        - Trattamento dei book di correlazione: i cosiddetti book di correlazione sono
        esenti dal pieno trattamento delle posizioni di cartolarizzazioni e agli stessi possono
        essere applicati sia un onere rivisto standardizzato, sia un onere di capitale basato
        su una misura del rischio complessiva

                                             44
BASILEA III: ULTERIORI MODIFICHE A DERIVATI
E TRADING BOOK
   Basilea III prevede da gennaio 2013 ulteriori modifiche alla disciplina degli RWA per
   trading book e derivati:

        - Ulteriori oneri di rischio di controparte
        Nuove regole rendono più rigido l’attuale trattamento del rischio di credito
        proveniente da esposizioni derivate e, inoltre, si introducono gli oneri CVA per
        fronteggiare il rischio di mercato derivante da tali esposizioni

        - Ponderazione per il rischio della posizione di cartolarizzazioni junior (al
        posto della deduzione)
        Ai sensi delle attuali norme, le posizioni di cartolarizzazione junior (con rating
        inferiore a BB) possono essere dedotte al 50% dal (Core) Tier 1 e al 50% dal
        capitale totale. Ai sensi di Basilea III, tali esposizioni dovrebbero essere ponderate
        per il rischio al 1.250% e quindi aumentare in modo significativo il consumo di
        capitale

        - Oneri di capitale più alti per esposizioni finanziarie
        Le esposizioni agli istituti finanziari nel book bancario avranno una ponderazione più
        elevata in quanto le ipotesi di correlazioni sono cresciute dell’1,25%, il che ha
        generato un aumento di circa il 30% dei RWA

                                            45
LE DIRETTIVE SUI REQUISITI DI CAPITALE (CRD)

  - La fase di implementazione delle CRD è in piena
  attuazione con due pacchetti (CRDII e CRD III) già votati
  dal Parlamento Europeo

  - Il 20 luglio 2011 è stata pubblicata la proposta della
  CRD IV che deve essere approvata entro il 31.12.2012

                              46
CRD II

   Adeguamenti previsti da Basilea                  CRD II
   Requisiti di due diligence per le  Requisiti di trattenuta   per   le
    cartolarizzazioni                   cartolarizzazioni
                                     Limiti   quantitativi su     ibridi
                                      innovativi (
CRD III

     Adeguamenti previsti da Basilea                  CRD III
     Requisiti di capitale per il trading Norme di remunerazione
      book
     Maggiore Risk Weight per le ri-
      cartolarizzazioni
     Ampliamento del Pilastro         3
      (Processo di supervisione)
     Maggiori requisiti di trasparenza
      ai sensi del Pilastro 3 (Disciplina
      di mercato)

                                      48
CRD IV

   Adeguamenti previsti da Basilea                    CRD IV
   Quantità e qualità del capitale    Accantonamento delle perdite previste
                                        through-the-cycle
   Rischio di credito di controparte
                                       Maggiori requisiti di capitale per mutui
   Leva finanziaria
                                        a valuta estera
   Misure anticicliche
                                       Eliminazione      di    alcuni     poteri
   Ulteriori requisiti per banche      discrezionali nazionali nel contesto di
    importanti dal punto di vista Basilea
    sistemico (“SIFI”)
   Indici di gestione del rischio di
    liquidità   e     strumenti    di
    monitoraggio

                                       49
STANDARD DI CAPITALE MINIMO
E BUFFER SUPPLEMENTARI (1)
                                                                                 Maggiorazione per
                                                                                  istituti finanziari .
                                                                                                              ?
                                                                                importanti dal punto
                                                                                  di vista sistemico
                                                                                               +

                                                                  Buffer
                                                                                        Capitale          2 , 0%
                                                  0 % - 2 ,5 %    Anticiclico
                                                                                        Tier 2

                                             Buffer di
                                    2 ,5 %   conservazione
                                                                                       Capitale
                                             del capitale                                                 1 ,5 % - 4 , 0 %
                                                                                       Tier 1 non
                                                                                       core
                2 ,0 %     Capitale

                           Tier 2

                           Capitale
                 1,5%      Tier 1
                           non core            Capitale
                                               totale :                                   Capitale        7 ,.0 %
                                                8 ,0 %
       Total                                                                             Tier 1 core
      Tier 1:
       6 ,0 %              Capitale
                4 ,5 %     ordinario

                           Requisiti                                                    Req.. min .
                                             Implementazione di buffer
                            minimi                                                      di capitale
                                              supplementari
                         del capitale                                                 incl . di buffer

                                                                 50
STANDARD DI CAPITALE MINIMO
E BUFFER SUPPLEMENTARI (2)
  - Il requisito minimo per il capitale ordinario sarà incrementato dall’attuale 2%,
  prima dell’applicazione degli adeguamenti normativi, al 4,5% dopo l’applicazione
  dei suddetti

  - Il requisito di capitale Tier 1, che include capitale ordinario e altri strumenti
  finanziari ammissibili, aumenterà dal 4% al 6%

  - Il buffer di conservazione del capitale al di sopra del requisito normativo
  minimo deve essere calibrato al 2,5% ed essere soddisfatto tramite capitale
  ordinario

  - Sarà applicato un buffer anticiclico fra lo 0% e il 2,5%, da soddisfare tramite
  capitale ordinario o altri capitali in grado di assorbire pienamente le perdite
            > tale buffer entrerà in vigore solo in presenza di una crescita eccessiva
            del credito tale da produrre un accumulo di rischio che interessa l’intero
            sistema
            > il buffer anticiclico, una volta in vigore, sarà introdotto come
            estensione del buffer di conservazione

                                          51
IL BUFFER DI CONSERVAZIONE DEL CAPITALE

   - Lo scopo del buffer di conservazione del capitale (CCB) “è garantire che le
   banche creino dei buffer di capitale in periodi non caratterizzati da stress da
   utilizzare per compensare eventuali perdite future. Il requisito si basa su semplici
   norme di conservazione del capitale appositamente studiate per evitare violazioni
   dei requisiti di capitale minimi”

   - Il CCB al 2,5% viene applicato a un livello bancario consolidato e può essere
   soddisfatto soltanto con capitale ordinario Tier 1 che deve essere utilizzato
   innanzitutto per soddisfare i requisiti minimi di capitale (incluso il 6% di Tier 1 e
   l’8% dei requisiti di capitale totale se necessario), prima che possa contribuire al
   CCB

   - Gli elementi soggetti a restrizione della distribuzione comprendono dividendi,
   acquisizioni di azioni, pagamenti discrezionali di Tier 1 e pagamenti di bonus
   discrezionali al personale. I dividendi differiti non sono considerati distribuzioni

                                         52
IL BUFFER ANTICICLICO

      - Il buffer anticiclico (CB) sarà implementato dalle giurisdizioni nazionali
      in presenza di una crescita eccessiva del credito aggregato (utilizzando
      come punto di riferimento comune nelle decisioni sul buffer la differenza del
      rapporto tra crediti del settore privato e PIL) tale da essere associata
      all’insorgere di un rischio che interessa l’intero sistema

      - Il CB tra lo 0 e il 2,5% è l’estensione del CCB. Tale CB è necessario in
      presenza di requisiti di buffer su scala nazionale che si applicherebbero
      alle esposizioni creditizie delle entità locali presenti nella giurisdizione
      (“reciprocità giurisdizionale”). Il CB applicato a ciascuna banca
      rappresenterà la composizione geografica delle sue esposizioni creditizie

      - Attualmente il CB può essere applicato soltanto al capitale ordinario Tier 1
      sebbene siano in fase di studio delle revisioni che consentirebbero l’utilizzo
      di ulteriore capitale. Gli aumenti del buffer devono essere annunciati con un
      preavviso di 12 mesi, mentre le riduzioni entreranno in vigore con effetto
      immediato

                                      53
INTERAZIONE TRA BUFFER

 Il grafico mostra l’interazione
 tra buffer di conservazione del
 capitale e buffer anticiclico in
 termini di percentuale degli utili
 disponibili per essere distribuiti

                                      54
CALIBRAZIONE DEL MODELLO SUL CAPITALE
(BASILEA III)
   Decorrenza 1° gennaio                       2011             2012           2013        2014        2015         2016        2017        2018         2019
                                                                                          Fase di sperimentazione                         Migrazione
                                                  Monitoraggio
   Leva finanziaria                                                                 1° gennaio 2013 – 1° gennaio 2017                     al Pilastro
                                                  di vigilanza                                                                                 1
                                                                                      Informativa dal 1 gennaio 2015
   Coefficiente minimo di capitale
                                                   2,0%                         3,5%         4,0%        4,5%           4,5%     4,5%         4,5%        4,5%
   ordinario ad es. “Core Tier 1”

   Buffer di conservazione del capitale                                                                             0,625%     1,250%      1,875%        2,500%

   Coefficiente minimo di capitale
   ordinario incl. buffer di conservazione                                      3,5%         4,0%        4,5%       5,125%      5,75%      6,375%         7,0%
   del capitale
   Introduzione graduale delle deduzioni
                                                                                             20%          40%           60%       80%        100%         100%
   del Core Tier 1

   Capitale Tier 1 minimo                          4,0%                         4,5%         5,5%        6,0%           6,0%     6,0%         6,0%        6,0%

   Capitale totale minimo                          8,0%                         8,0%         8,0%        8,0%           8,0%     8,0%         8,0%        8,0%

   Capitale totale minimo più buffer di
                                                                                8,0%         8,0%        8,0%       8,625%     9,125%      9,875%        10,5%
   conservazione del capitale
   Strumenti di capitale non ulteriormente
   identificabile come capitale Tier 1 o                                                Esclusione graduale su un arco di 10 anni con decorrenza 2013
   capitale Tier 2
   Decorrenza 1° gennaio                       2011             2012           2013        2014         2015        2016        2017        2018         2019
                                             Inizio periodo                                          Introduzione
   Indice della copertura di liquidità              di                                                 standard
                                             osservazione                                               minimo
                                                              Inizio periodo                                                              Introduzione
   Indice di finanziamento stabile netto                             di                                                                     standard
                                                              osservazione                                                                   minimo

                                                                               55
STRUTTURA DEL CAPITALE NEI VARI ORDINAMENTI

      Svizz. = 19 %

      Svezia      = 15 -16 %
                                                                                                                          6%
                                                                                                                  CoCo a trigger
      Basel III ( incl . dei buffers)                     > 13 %
                                                                       Capitale SIFI              3-6 %
                                                                                             Capitale Tier   1/   basso
                                                                       supplementare
                                                                                           Tier 2
                                                                      da 0 a 2,5% di
                                                                    buffer anticiclico                                      3 % CoCo
                                                                                           supplementare
      Basel III = 10 .5 %                                                                                         a trigger elevato
                                                                                              0 -2% CoCo
                                                                            2%
         In Spain , “a new law demands a minimum core                     Tier 2
        capital ratio of 8 percent for listed banks      , or 10
         percent for those that do not have        at least 20
           percent of their capital listed . Core capital is                1,. 5%                                                             2 % -2, 5%
                                                                                                                          5 ,5 %
       defined according to Basel III regulations due to be         Tier 1 supplement..                                                    “Intermedio”
                        implemented in 2013 ”
                                                                                                                   Capitale ordinario
                                                                         2, 5%                                            Tier 1
                      Reuters – 11 -Mar -2011                                                                           ( Buffer )
                                                                        Buffer di
                                                                     conservazione              10 -12 %
                                                                                           Capitale ordinario
       EBA “stress tests are likely to require European              del capitale                Tier 1
         banks to demonstrate a core tier one capital
                                                                                                                                               6 % -7,, 5%
        ratio of 5% in an adverse scenario          , in order to                                                         4 ,5 %         Capitale ordinario
                            pass the exercise”                            4,. 5%                                   Capitale ordinario       adeguato
        “This would be a tougher measure for lenders to             Capitale ordinario
      meet than the one used in the much -criticised 2010
                                                                                                                          Tier 1
      stress test . [...] the test was a 6 % ratio, however not
                                                                          Tier 1                                      ( requisito
      for core tier one capital [...] but for the more broadly                                                        minimo)
                         defined tier one capital .

           British Business Monitor        – 10 -Mar- 2011

                                                                        Basilea III             Svezia               Svizzera           Standard & Poor’s
                                                                                                                                           “ a”-“aa” SCAP

                                                                                      56
SIFI

   - Su raccomandazione del G20, il Financial Stability Board (FSB) lavora alla definizione dei
   criteri per individuare le Sistemically Important Financial Institution (SIFI), ovvero quelle banche il
   cui fallimento potrebbe avere effetti destabilizzanti sull’intero sistema economico

   - L’obiettivo è stabilire dei requisiti patrimoniali minimi aggiuntivi per le SIFI e fare in modo che le
   singole autorità nazionali implementino dei resolution framework, strumenti normativi che
   permettano di gestire in modo rapido e ordinato l’eventuale default di una SIFI

   - Il Comitato di Basilea opera a fianco dell’FSB per la determinazione degli indicatori quantitativi
   che permettono di identificare le Global SIFI, le banche a rilevanza sistemica a raggio globale

   - Il 19 luglio 2011 il Comitato di Basilea ha pubblicato un documento consultivo nel quale afferma
   che le Global SIFI sono 28 rispetto al campione di 73 esaminato

   - Si è avvalsa di cinque indicatori (attività globale, dimensione, interconnessione, sostituibilità e
   complessità) che permettono di classificare le Global SIFI in 4 categorie ognuna corrispondente
   al requisito patrimoniale minimo aggiuntivo: 1%, 2,5%, 2%, 2,5%. Esiste anche una quinta
   classe con requisito del 3,5% qualora un’istituzione appartenente a quella del 2,5% aumenti la
   sua rilevanza sistemica

                                                   57
GLOBAL SIFI: REQUISITI PATRIMONIALI MINIMI

   - Il requisito aggiuntivo delle Global SIFI può essere soddisfatto solo
   tramite Common Equity Tier 1

                                                                                                       1,5%

                                                                                           2,5%

                                                             2,5%
                                                                                                                      13,5%
                        2,5%
                                                                               9,5%
                                           7,0%
       4,5%

    Minimo CET1        Capital           CET1 +          Countercyclical   CET1 + buffer   SIFI   Additional Tier 1   Tier 1
                  conservation bufferconservation buffer    buffer

                                                                    58
REGIMI DI RISOLUZIONE

   - I resolution framework, o regimi di risoluzione, sono gli strumenti normativi
   che permettono alle autorità di gestire in modo rapido e ordinato il default o
   il salvataggio di istituzioni finanziarie in crisi

   - Nella pratica si traducono, per esempio, nell’assunzione temporanea della
   proprietà di un ente in crisi, nella vendita o nella scissione di attività, o
   nell’utilizzo di una banca ponte

   - I bail-in sono strumenti di risoluzione che consistono nella svalutazione o
   nella conversione del debito in capitale ordinario su disposizione delle
   autorità competenti.

   - In questa direzione si sta muovendo il Financial Stability Board in
   relazione alle SIFI, ma nell’attesa di un provvedimento definitivo alcune
   giurisdizioni si sono mosse autonomamente.

                                        59
REGIMI DI RISOLUZIONE

                                                                               Legge Tedesca sulla                        FDIC / Dodd Frank Orderly                   Proposte della Commissione
                                  UK Banking Act 2009                        Ristrutturazione Bancaria                    Liquidation Authority (OLA)                          Europea
Autorità di risoluzione     Banca centrale Inglese / HM Treasury          BaFin, in consultazione con la Banca         FDIC                                        Autorità di risoluzione dello stato
                                                                            centrale tedesca                                                                           membro (distinta dai supervisori)
Condizioni per la           Condizione generale per cui:                  La BaFin stabilisce che l’esistenza della Il Segretario del Tesoro deve stabilire:  Tre opzioni:
risoluzione                 — L’FSA stabilisce che la banca non             banca è in pericolo (in particolare se i — Inadempienza             o     pericolo    di — Un test basato sull’insolvenza
                               soddisfa o é probabile che non               mezzi propri o la liquidità della banca        inadempienza                                  (incluso l’insufficienza di capitale)
                               soddisfi       le     condizioni      di     sono scesi al di sotto del 90 per cento — Nessuna alternativa del settore — L’istituto di credito non soddisfa o é
                               autorizzazione all’attivitá e nota che       degli indici richiesti su una base stand-      privato    idonea      alla    procedura      probabile che non soddisfi le
                               nessuna azione presa in un periodo           alone o consolidata), e che questa             concorsuale;                                  condizioni finanziarie di
                               di tempo ragionevole permetterebbe           situazione a sua volta mette in pericolo                                                     autorizzazione all’attivitá
                                                                            la stabilità del sistema finanziario      — La procedura concorsuale è idonea
                               di soddisfare tali condizioni, o                                                            alla luce delle conseguenze negative  L’istituto di credito non soddisfa o é
                            — HM Treasury ha fornito assistenza                                                            sulla stabilità finanziaria                 probabile che non soddisfi i requisiti di
                               finanziaria per affrontare tali minacce                                                — L’Agenzia          Federale     ordina    la   capitale Tier 1
                               all’operativitá ed é nell’interesse                                                         conversione in mezzi propri di Ultima istanza: nessun’ altra misura che
                               pubblico utilizzare la risoluzione                                                          qualsiasi      strumento     di    debito   possa evitare il fallimento; e
                                                                                                                           contingente soggetto a tale ordine         Necessario nell’interesse pubblico
Amministrazione             No, strumenti appositi implementati dall’     No, strumenti appositi implementati dall’    Sì                                          Tre alternative:
controllata dell’entità      ordine di risoluzione                          ordine di risoluzione                                                                     — Amministrazione controllata
                                                                                                                                                                         (l’autorità assume il controllo
                                                                                                                                                                         dell’istituto)
                                                                                                                                                                      — Nomina di un amministratore per la
                                                                                                                                                                         risoluzione
                                                                                                                                                                      — Un ordine/decreto esecutivo applica
                                                                                                                                                                         strumenti di risoluzione
Proprietà pubblica          Sì                                            No                                           No                                          No
temporanea
Vendita di attività         Sì                                            Sì                                           Sì                                          Sì

Banca ponte                 Sì                                            Sì                                           Sì                                          Sì
Separazione degli           No                                            Sì                                           Sì                                          Sì
attivi
Svalutazione del            No                                            No                                           No                                          Sì
debito                      Il debito può essere convertito in azioni     Un piano già avviato di riorganizzazione                                                  Un approccio mirato o generale (vedere
                             o titoli quando si utilizzano altri            bancaria può prevedere svalutazioni o                                                      slide successiva)
                             strumenti                                      conversioni di debiti ma richiede
                                                                            l’approvazione della maggioranza dei
                                                                            creditori interessati

                                                                                                      60
BAIL-IN

   - Basilea 3 richiede che gli strumenti classificati nell’Additional Tier 1 Capital
   e nel Tier 2 riportino una clausola di bail-in: al verificarsi di un evento
   trigger, sono in grado dei assorbire automaticamente le perdite tramite 1) la
   conversione automatica in azioni ordinarie 2) il write-off.

   - L’evento trigger è la prima a verificarsi fra due circostanze:
         iniezione di denaro pubblico senza la quale la banca non sarebbe in
        grado da sola di evitare il default (non-viability)
         decisione dell’autorità competente che l’azienda non sopravvivrebbe
        senza il write-off

             DA RIVEDERE LA POSIZIONE DELLA
                 COMMISSIONE EUROPEA

                                          61
DODD-FRANK ACT

  - Il 21 luglio 2010 l’amministrazione americana ha pubblicato il Dodd-Frank Wall
  Street Reform and Consumer Protection Act (di seguito Dodd-Frank Act o Dodd-
  Frank), il provvedimento di riforma della finanza USA

  - Il decreto non è subito operativo, o per lo meno non lo sono tutte le sue parti.
  Consiste in una serie di linee guida i cui tempi di applicazione dipendono dalla
  complessità delle disposizioni e dalla previsioni normative.

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DODD-FRANK ACT

                                        Questioni chiave                                                                      Implicazioni
                 Standard incrementali per entità patrimoniali $50miliardi+; $10miliardi+          Maggiore supervisione e rendicontazione per entità di grandi
                  — Designazione che individua enti finanziari non bancari                           dimensioni
                  — Stress test annuali per la Fed; semestrali a livello interno                    Spese incrementali applicate a entità di grandi dimensioni (indice di
                                                                                                     riserve FDIC, esami BHC, Fondo di Ricerca)
                 Requisito della Federal Reserve volto all’introduzione di standard
  Rischio                                                                                           I requisiti incrementali potrebbero includere capitale contingente,
                  sempre più rigidi basati su dimensione, capitale, rischio e complessità
 Sistemico                                                                                           migliore informativa, limiti di debito a breve termine come previsto
                 Limite di leva finanziaria 15:1 applicato a entità che sono considerate            dalla Fed
                  una seria minaccia alla sicurezza strutturale e alla solidità
                                                                                                    Requisiti imposti per la copertura di capitale, liquidità, concentrazioni,
                 Abilità del Consiglio nel guidare la Fed a limitare le attività aziendali          gestione del rischio e piano di risoluzione
                  quando stabilisce che un’entità pone una grave minaccia
                                                                                                    Maggiori restrizioni su attività per entità di maggiori dimensioni

BHC (Bank        Eliminazione di OTS come supervisore                                              Costi più elevati per transazioni tra affiliate dovuti a requisiti di
 Holding         Limitazioni alle transazioni fra banche e affiliate                                garanzia
Companies)       Modifica alla valutazione del Fondo di garanzia dei depositi (DIF) della          La modifica nella valutazione del DIF ha un impatto esorbitante sulle
Regulation        FDIC                                                                               banche più grandi; banche con minore raccolta di depositi

                 Requisiti non inferiori al maggiore tra i requisiti generalmente applicabili      Requisiti normativi per conciliare il requisito ‘minimo’ e il requisito
                  e gli standard applicabili al momento dell’attuazione della legge                  ‘anticiclico’
                 Requisiti di capitale di livello bancario applicato alle BHC                       — Implicazioni di Basilea III
                  — Banche
DODD-FRANK ACT
                                              Questioni chiave                                                             Implicazioni
                        Crea un’agenzia indipendente per la tutela finanziaria del                Influenza sempre più significativa per la Federal Reserve
                         consumatore all’interno della Fed                                         Impatto sproporzionato su banche con attivo di $10miliardi+
    Tutela del
                        Autorità della Fed per limitare le commissioni di scambio                 Rischio potenzialmente maggiore di vertenze associate a
  Consumatore /          — Deve valutare la prevenzione delle frodi e i costi di                    requisiti di maggiore protezione / informativa
   Investitore             transazione
                        Limitazioni sulle pratiche commerciali legate all’ipoteca

                        Obbligo di trattenere il 5% del rischio di credito in ogni                Utilità della cartolarizzazione visto il cambiamento delle regole di
                         cartolarizzazione                                                          consolidamento e la proposta di Basilea
 Cartolarizzazione       — Copertura del rischio residuo proibita
                         — Esclusione di mutui residenziali di alta qualità

                        Abilità di mantenere il tasso di interesse, il cambio e i derivati a      Generalmente meno punitivo delle attese
                         fini di copertura nelle controllate bancarie                              Abilità di trattenere la maggior parte delle attività di copertura
                        Requisiti per compensazione centrale; requisiti di                         all’interno della banca
     Derivati            collateralizzazione; requisiti più rigidi in merito alla                  Rischio minore grazie alla compensazione centrale e agli obblighi
                         rendicontazione                                                            di collateralizzazione
                        Nessuna esenzione dell’utente finale, determinazione normativa            Costo più elevato e liquidità ridotta
                         in merito alla legittimità delle attività di copertura
                                                                                                   Aumento dei requisiti di collateralizzazione e di rendicontazione

                        Limite su passività che superano il 10% del settore (incluso              Impatto sul consolidamento del settore
                         settore assicurativo)                                                     Livello di discrezionalità normativa per interpretare alcune
                        Linguaggio di definizione del trading proprietario più forte e:            definizioni
                         — Definizioni di “trading proprietario” e “sostanziale conflitto di       Lungo periodo di immissione graduale per private equity
                           interesse” devono essere determinati dalla Fed                          Obbligo di detrarre i propri investimenti dal capitale ordinario
   Volcker Rule          — Autorizzati i titoli di stato USA, obbligazioni di agenzie e             tangibile
                           municipali
                         — Autorizzazione in merito alla sottoscrizione; market making,
                           senza eccedere i bisogni del cliente a breve termine
                        Possibilità di investire fino al 3% del Tier 1 aggregato in private
                         equity/attività di fondi hedge; 3% di ogni singolo fondo

                        Le agenzie non sono più esenti ai sensi del Regolamento FD                Abilità di accettare informazioni non pubbliche
                        436(g) annullato                                                          Volontà di permettere l’uso di rating nella dichiarazione di
 Agenzie di Rating                                                                                  registrazione
                        Diritto di azione dell’investitore contro frodi su titoli
                                                                                                   Modelli potenzialmente più conservativi

                                                                                        64
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