GENTILI CON LA NOSTRA TERRA - Senza zaino day - A.s. 2018 2019 - SCUOLA SENZA ZAINO

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GENTILI CON LA NOSTRA TERRA - Senza zaino day - A.s. 2018 2019 - SCUOLA SENZA ZAINO
GENTILI CON …LA NOSTRA TERRA
                  Senza zaino day

 15 maggio 2019                     A.s. 2018 - 2019
GENTILI CON LA NOSTRA TERRA - Senza zaino day - A.s. 2018 2019 - SCUOLA SENZA ZAINO
Programma della mattinata
 Inizio ore 11,00
- Canzone “Il girotondo intorno al mondo” (esterno)
- Saluti autorita’ e introduzione della giornata della Terra

1° parte: i frutti della Terra               2° parte: aspetti GEO-logici della
                                             Terra

                                                4) Gita: La Grotta del Vento classe 3°
 1) L’arancia: descrizione e procedura
    (Galileo)--> classe 1°                      5) Il plastico della Grotta del Vento:
                                                concrezioni e formazione del vento →
 1) La castagna : descrizione e                 classi 4°-5°
    procedura (Galileo)--> classe 2°
                                                6) Gita ad Equiterme-->classe 5°
 1) Song: Earth day (classi prima-
    quarta- quinta)
                                                7) Weather dance classi 2°-3°

         -   Inaugurazione sabbiere e LIM nuova (classe prima)
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Noi la festeggiamo oggi insieme con il Senza zaino Day
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1° parte: i frutti della terra

la terra ci regala tanti buoni frutti.
noi abbiamo approfondito e studiato
       l’arancia e la castagna
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osservazione
                                       descrizione
                sul campo
                                       con i 5 sensi

-Didattica
laboratoriale                I frutti della
                                                         le piante e
-Galileo                  Terra: castagna                e loro parti
-Continuità
                             e arancia

                verbalizzazione
                                      testo collettivo
                di procedure
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un frutto delizioso:
     l’arancia

           classe prima
 slides a cura di Jessica Regoli
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ABBIAMO OSSERVATO L’ARANCIA E CI SIAMO POSTI
DELLE DOMANDE...

                    1) COS’E’?

                    1) COM’E’?

                    1) DOVE CRESCE?
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COS’E’ L’ARANCIA?

E’ un frutto.
E’ una cosa che si mangia quando è senza
buccia.
E’ una cosa da mangiare dopo la pasta e il
secondo.
E’ una cosa da mangiare con dentro le
vitamine.
E’ un cibo profumato.
E’ un frutto che cresce sugli alberi.
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COM’E’ L’ARANCIA?

E’ arancione, sotto un pochino giallo
scuro.
E’ tonda come una palla.

Alcune arance sono più piccole, altre
più grandi, altre medie.
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Osserviamola meglio...

CON GLI                         VEDO...

Ha la buccia spessa, un pochino dura e ruvida.
Se la tagliamo vediamo che dentro è gialla,
bianca e appiccicosa.
Si vede un po’ di acquetta e degli spicchi.
Sembra che ci siano le vene.
Ci sono come delle righe zebrate e bianche.
CON IL           SENTO...

Un odore buonissimo, forte.
A QUESTO PUNTO L’ASSAGGIAMO...

Può   essere    aspra    o   dolce,
deliziosa e gradevole.
DOVE CRESCONO LE ARANCE?

Crescono su un albero,
in posti caldi, in Sicilia,
ma non nel deserto perché è troppo caldo.
E ADESSO, CON LE ARANCE,
CHE COSA CI POSSIAMO FARE?
1) PRENDO L’ARANCIA
2) LA TAGLIO
3) PRENDO UNA META’
4) SPREMO
5) VERSO IL SUCCO NELLA CARAFFA
6) LO VERSO NEL BICCHIERE
7) LO BEVO
ED ECCO IL NOSTRO
DIAGRAMMA DI FLUSSO
ED I NOSTRI CARTELLONI
la castagna

                 classe 2°

SLIDES E LAVORO A CURA DI INS. MONICA TORRE
Osservazione sul campo...

                            Un castagneto
                            nei pressi della
                            nostra scuola...
Un frutto particolare...

                                  la
                                  castagna

                           METTIAMO IN GIOCO I
                           NOSTRI SENSI PER SCOPRIRE
                           LE SUE CARATTERISTICHE.
l’albero del pane

  IL
                      Garfagnin
  CASTAGNO            della
                      Garfagna se
                      tu non avessi
                      la castagna
                      moriresti
                      dalla famma!
  Ritroviamo nel
  castagno le
  caratteristiche
  principali di
  tutti gli alberi.
LA CASTAGNA
La castagna è un frutto autunnale. Con le castagne si fanno le mondine.
Se le portiamo al mulino ci si può fare la farina. Con la farina di castagne
si possono fare torte e biscotti. La castagna nasce dal castagno dentro i
cardi. Ha una forma rotondeggiante, ha una buccia marrone e liscia ed è
leggera. Ha una specie di pancia chiara e sulla cima ha un ciuffetto
bianco.
I CASTAGNETTI
Attività

in continuità

con

la scuola

dell’infanzia

Metodologia:
Galileo
Ingredienti
Farina bianca 200gr
Farina di neccio 100gr
Zucchero di canna 80gr
Uova 1
Margarina 100gr
Lievito per dolci 1 cucchiaino
Cioccolata fondente 100gr
I castagnetti
                      mettiamoci
                      all’opera...

  1) Prima abbiamo unito e amalgamato gli ingredienti, formando
     un “panetto” e lo abbiamo messo a riposare per un pò in
     frigorifero.
adesso si fa sul serio...

 2) Poi lo abbiamo spianato e abbiamo fatto le formine col
 coppapasta. Con un pizzicotto abbiamo dato alla pasta la forma
 della castagna.
fase delicata...

      3)Dopo li abbiamo infornati.
il tocco finale...

   4) Infine, una volta sfornati, li abbiamo inzuppati nella
   cioccolata che prima avevamo sciolto nel fornetto a
   microonde.
ecco il risultato...
                       5) Finalmente
                       raffreddati ecco
                       pronti i Castagnetti!!
e siccome non ci piace sprecare niente...

Abbiamo
versato la
cioccolata
rimasta in
uno
stampo di
gomma e
abbiamo
ottenuto
tante
foglioline
di
cioccolata
clil project: earth day
                                  Science in English

Abbiamo approfondito le nostre conoscenze scientifiche in
lingua inglese.

 Un video per approfondire: https://youtu.be/XD-k_Tkw3lY
song: REDUCE REUSE RECYCLE (classi prima quarta quinta)
 https://www.youtube.com/watch?v=AOvcW8l3RzE
FINE PRIMA PARTE!!!
2° parte

     aspetti geologici della terra:LE NOSTRE GITE

GROTTA DEL VENTO             EQUITERME
-RACCONTO di                          -Classificazione di vari ele-
esperienze, lettura e                   menti in base alle categorie
 analisi di leggende                         di appartenenza.
  legate alle nostre                    -Comprensione e risoluzio-
                                              ne di problemi.
       montagne
    . descrizioni e
       procedure

                        DALL’
                        ENTROTERRA...
                        LA GROTTA DEL
                        VENTO
NELL’ENTROTERRA…
VISITA ALLA GROTTA DEL VENTO

TESTO COLLETTIVO REALIZZATO DALLA CLASSE 3°
LAVORO INTERDISCIPLINARE LINGUA ITALIANA- SCIENZE
slides a cura di Cinzia Serani
ALLA SCOPERTA DELLA GROTTA DEL VENTO
Venerdì 26 ottobre 2018 siamo andati alla
Grotta del Vento con la scuola.
Appena arrivati al cancello d’ingresso, la
guida ci ha accolto e ci ha spiegato le
regole da rispettare all’interno della
Grotta.
Una       delle        prime
informazioni che abbiamo
ascoltato    con   interesse
riguarda   come    è   stata
scoperta la Grotta: un
gruppo      di      bambini,
giocando,    sentì       una
corrente      d’aria     che
proveniva      dal    basso,
incuriositi    hanno   fatto
entrare la bambina più
piccola dell’età di 4 anni
nel buco sconosciuto da
cui usciva l’aria. Questo
episodio accadde nel 1898;
da lì sono proceduti gli
scavi ed i lavori che
hanno portato a rendere la
Grotta    visitabile     dai
turisti.
Appena entrati abbiamo osservato:
in una teca di vetro alcuni
reperti ossei dell’orso delle
caverne ritrovati nella Grotta e
uno scheletro di orso proveniente
dalla Russia in posizione di
attacco. A questo punto la guida
ha aperto la porta interna di
accesso al percorso vero e
proprio della Grotta.
Passando dalla porta
abbiamo sentito il vento
dovuto alla differenza di
temperatura tra l’interno
e esterno: infatti la
temperatura della Grotta
è sempre costante di 10,7
°C. Il vento in entrata
o in uscita dipende dalla
temperatura esterna.
Camminando in un percorso attrezzato
abbiamo attraversato il cuore della
Grotta osservando finalmente le
concrezioni di carbonato di calcio nelle
varie forme che possono assumere:
stalattiti, stalagmiti, colonne,
spaghetti, colate, drappeggi e canne
d’organo.

Infatti le gocce d’acqua che cadono
lentamente portano con sé il carbonato di
calcio che si deposita in modo diverso
dando origine a formazioni differenti che
nella Grotta sono tuttora vive: le
osserviamo lucide, bagnate dall’acqua
che entra e filtrata dal terreno,
deposita anche altre sostanze, che
rendono le concrezioni così particolari.
Iniziando a scendere la ripida scalinata
che conduce al secondo itinerario ed
esplora un baratro molto profondo,
abbiamo fatto un’ultima sosta dove la
guida ha spento le luci per farci provare
il buio che è nella grotta veramente, se
passavi una mano davanti al viso non
riuscivi a vederla perché in una grotta
non riescono a filtrare le luci
naturali, questa condizione è detta di
buio totale.

Questa esperienza ci ha fatto riflettere
sul fatto che la terra e l’acqua,
elementi fondamentali, sono molto
“vicini” e si “aiutano con l’altro”…
UN ABITANTE DELLA GROTTA: IL GEOTRITONE
              CLASSE 3°
il geotritone
Il geotritone è un abitante della Grotta del Vento. E’ un
anfibio, ama vivere all’interno delle grotte, cavità e zone
molto umide.

Ha il dorso bruno scuro con chiazze che vanno dal colore
marrone al rossiccio, mentre le parti inferiori presentano
delle venature biancastre. Ha quattro zampe parzialmente
palmate con dita tozze e corte, ha gli occhi sporgenti.

Respira attraverso la pelle che è umida e appiccicosa.

La sua coda è lunga e tozza e ha una lingua molto lunga con
cui cattura le prede.

Le prede preferite dal geotritone sono gli invertebrati.

E’ lungo circa 7-10 cm.
il plastico della grotta del vento..

   a cura delle insegnanti: Katia
   Bimbi e Sonia Franchi
LAVORO INTERDISCIPLINARE LINGUA ITALIANA - SCIENZE
                           CLASSE 4°-5°
                Slides a cura di Cristina Biagioni
    Approfondiamo alcuni aspetti scientifici:
Le concrezioni, capolavoro di una goccia d’acqua
              Le CONCREZIONI iniziano a formarsi nel momento in cui
              l’acqua del fiume sotterraneo, che ha scavato la
              grotta, abbandona le sale. Da qui ha inizio un processo
              ad opera di piccole gocce d’acqua lungo milioni di
              anni.

             L’acqua piovana, attraversando l’atmosfera e la
             vegetazione si arricchisce di ANIDRIDE
             CARBONICA. Questa soluzione acida è in grado di
             sciogliere la roccia calcarea.

             Le gocce entrano nella montagna attraverso
             minuscole crepe della roccia. Si riempiono
             mano a mano di bicarbonato di calcio e
             raggiungono il soffitto della grotta.
come nascono le concrezioni
Le gocce si appesantiscono e prima di cadere
rilasciano nell’aria anidride carbonica e depositano
sul soffitto della grotta piccoli cristalli di calcare
a forma di piccoli anellini.

Milioni di anellini posti uno sull’altro formano
piccoli tubicini detti SPAGHETTI o CAPELLI D’ANGELO,
larghi appena 5 mm.

Questi finissimi tubicini sono l’inizio di quasi tutte
le STALATTITI che crescono dall’alto verso il basso.       SPAGHETTI o

Nel momento in cui la goccia poi, cade sul pavimento,    CAPELLI D’ANGELO
di solito contiene ancora una piccola quantità di
bicarbonato di calcio che viene depositata sul
pavimento. Da qui, dal basso verso l’alto, prenderà
forma una STALAGMITE.

Le gocce depositate ogni volta sono piccolissime, ma
sommate miliardi di volte creano una lenta crescita
delle concrezioni che possono anche unirsi tra loro e
formare delle COLONNE
Se le gocce scorrono lungo una parete
inclinata, il carbonato di calcio viene
depositato lungo linee storte creando
piccole creste che piano piano si
trasformano in veri e propri DRAPPEGGI.

Questi possono assumere anche vari
colori come giallo,rosso o arancione
se, la goccia d’acqua lungo il suo
percorso ha sciolto cristalli di ossido
di ferro presenti nella roccia.
ESperimento in classe:
                     realizziamo una stalattite
MATERIALE UTILIZZATO:

 ●    acqua
 ●    sale da cucina
 ●    30 cm di corda
 ●    2 bicchieri alti
 ●    1 piattino
 ●    1 cucchiaino

 PROCEDURA

     1. Abbiamo riempito con acqua i 2 bicchieri
     2. Abbiamo versato il sale e mescolato bene fino ad ottenere una soluzione
        SATURA DI SALE, dove il sale non riesce più a sciogliersi.
CRISTALLI DI SALE
3. Abbiamo immerso i capi della
corda dentro i 2 bicchieri e
posizionato sotto un piattino.

4. Per CAPILLARITÀ l’acqua è
risalita lungo la corda e ha
cominciato a gocciolare.

5. Ogni goccia ha depositato
cristalli di sale lungo la corda,
sul bordo del bicchiere e in minima
parte anche sul piattino.

6. Dopo 3 settimane ecco la nostra
piccola stalattite che ha preso
forma e ha trovato posto nel
plastico realizzato qui a scuola.
il vento della grotta: da dove nasce?
Se visitiamo la grotta d’estate, quando apriamo la porta blindata, sentiamo
il forte vento che proviene dalla montagna. Quando la porta si richiude il
vento cessa. La temperatura della grotta è costante ed è di circa +10,7°C.Ci
sono due aperture: quella turistica a 642 m sul livello del mare. Quella
superiore che è ad oltre 1400 m di altezza dalla parte opposta. Abbiamo
quindi, una colonna d’aria alta circa 800 m libera alle 2 estremità.

 Ecco cosa accade quando c’è una gran
 differenza tra le 2 temperature.

 In estate l’aria interna è più fredda
 di quella esterna, e quindi più
 pesante e scende verso il basso e
 crea il vento che sentiamo
 all’ingresso.

 In inverno la situazione si
 capovolge: l’aria interna è più calda
 di quella esterna e quindi più
 leggera. Sale verso l’alto ed esce a
 quota 1400 m sul fianco della Pania
 Secca.
VISITA EQUITERME
                E APUANGEOLAB

 SLIDES CURATE DA Serani
Cinzia e Cristina Biagioni
1) ESCURSIONE AL SOLCO DI EQUI CHE E’ UN CANYON NATURALE
   SCAVATO NELLE ROCCE DELLE APUANE
2) PISCINA TERMALE E L’ACQUA TERMALE CHE MISURAVA CIRCA 20°c, MENTRE
QUELLA DEL FIUME “LUCIDO” MISURAVA CIRCA 10° c: UNA GRANDE DIFFERENZA
                TRA LE DUE ACQUE CHE SCORREVANO VICINE.
    ,ABBIAMO OSSERVATO DELLE PICCOLE BOLLICINE NELL’ACQUA TERMALE.
3) VISITA ALL’APUANGEOLAB → MUSEO DELLE SCIENZE DELLA TERRA

              CI HA PERMESSO DI CONOSCERE:
 - LE TRASFORMAZIONI DEL PIANETA TERRA NEI TEMPI GEOLOGICI
- LA FORMAZIONE DELLE GROTTE, DELLE MONTAGNE, DEI TERREMOTI
               - FORMAZIONE DEL MARMO
Nel museo abbiamo letto la citazione di
Fosco Maraini che ha abitato proprio nel
nostro comune in una dimora situata ai piedi
della Pania, presso l’Alpe di S. Antonio
La NASCITA DELLE APUANE

PANGEA

180 MILIONI DI ANNI FA                    OGGI
4) I LABORATORI
UN GIORNO DA PALEONTOLOGI (CL. 1-2)   Scossa e riscossa: UNA GIORNATA CON
                                      IL GEOLOGO (3°, 4°, 5°)
SIMULAZIONE DI UNO SCAVO per la
ricerca di uno scheletro fossile di   ABBIAMO APPROFONDITO LA FORMAZIONE
orso delle caverne                    DEI TERREMOTI
Album fotografico
ESCURSIONI ALLA SCOPERTA DEL TERRITORIO E LABORATORI
ALBUM FOTOGRAFICO
GIORNATA CON LA GEOLOGA - NOVEMBRE 2018   ALLA RICERCA DI ERBE DI CAMPO
UNA GENTILEZZA PER LA TERRA: MESSA A DIMORA
                DELL’OLIVO
              15 MARZO 2019
Documentazione dei progetti:

- Senza zaino
- Ambiente: Terra
- CLIL
Ringraziamenti:

 si ringraziano tutti coloro che sono intervenuti nel
                       laboratorio:
                      rossi giordano
             dott.ssa giulia bravi (geologa)
                  la dirigente scolastica
                         il sindaco
   i genitori (in particolare tutte le rappresentanti)
pocai patrizio e giuseppe carli per la sabbia delle sabbiere
song: WEATHER DANCE (classi seconda e terza)
Inaugurazione delle sabbiere e LIM
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