DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA E GEOAMBIENTALI - Dipartimento ...
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Contatti: dott. Vincenzo Parisi e-mail: vincenzo.parisi@uniba.it Prof.ssa Annamaria Fornelli e-mail: annamaria.fornelli@uniba.it Prof.ssa Angela Girone e-mail: angela.girone@uniba.it DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA E GEOAMBIENTALI ATTIVITÁ PLS e ALTERNANZA SCUOLA LAVORO DI GEOLOGIA 2019 1 Febbraio 2019 ore 15.30-17.30 Seminario: Problemi di arretramento costiero e tzunami in Puglia La penisola italiana si protende nel Mediterraneo definendo un perimetro costiero di circa 8000 km. Questi sono rappresentati da una ricca alternanza di tipi costieri che disegnano un paesaggio costiero caratterizzato da elevata “geodiversità”. in Puglia spiagge più o meno estese, piccole insenature, coste rocciose stabili o alte falesie in rapida evoluzione devono la loro attuale conformazione all’interazione di processi marini e atmosferici che definiscono il bilancio energetico da cui dipende quello di massa in relazione alle caratteristiche dei corpi rocciosi affioranti in ogni paraggio e in funzione della recente storia delle variazioni del livello del mare, oggi in rapido sollevamento. A complicare un intrecciato gioco di processi marini, meteorologici, fluviali è l’uomo che modifica la dinamica costiera favorendo l’insorgere di importanti e diffusi fenomeni di erosione accelerata. Al centro di un Mediterraneo la cui conformazione deriva dalla complessa collisione delle placche euroasiatica e della placca africana, i continui terremoti e l’instabilità delle alte coste e dei fondali marini individuano in esso le condizioni per cui fenomeni come gli tusnami, come quello di Lesina del 1627, possano verificarsi con elevato rischio per le aree costiere di buona parte della penisola italiana e dell’intera Puglia. 11 Febbraio 2019 ore 15.30-17.30 Seminario: I fenomeni carsici pugliesi La Puglia è una regione eminentemente carsica, in cui gran parte delle morfologie superficiali sono state prodotte e modellate dai processi carsici, vale a dire dalla lenta dissoluzione di rocce solubili ad opera dell'acqua. Il seminario illustrerà il processo carsico, gli elementi geologici, chimici e fisici che lo caratterizzano, e descriverà le principali forme carsiche epigee della regione: lame, gravine e polje, che sono tra le valli carsiche più tipiche; oltre a doline e forme carsiche costiere, che hanno una notevole importanza in Puglia, visti i quasi 900 km di costa. Inoltre, si illustreranno anche le principali emergenze ipogee della Puglia, evidenziando le grotte naturali di maggiore importanza dal punto di vista geologico ed idrogeologico, e accennando alle fasi speleogenetiche che hanno portato alla loro formazione. 15 Marzo 2019 ore 9.00-13.00 Passeggiata tra i monumenti del centro storico di Bari: aspetti storico-artistici e tecnici dei materiali lapidei reimpiegati negli edifici di culto baresi Nel caso gli iscritti siano superiori a 45 può essere prevista una seconda giornata La visita presso i principali edifici sacri di Bari ha come scopo quello di far conoscere il fenomeno dell’estrazione, dell’uso e del reimpiego dei materiali lapidei naturali. Durante il tour, saranno illustrate sia le caratteristiche geologiche e tecniche dei materiali, sia gli aspetti ideologici che ne motivano l’utilizzo nei contesti architettonici medievali della città. Infatti, una consuetudine propria dell'architettura romanica è quella del riutilizzo di spoglie di edifici più antichi, sia per motivi estetici e pratici (disponibilità della materia prima), sia per il richiamo al PLS ASL GEOLOGIA 2019 pag. 1
mondo antico, che conferiva così prestigio al nuovo edificio. Tra i riutilizzi più consistenti di marmi antichi a Bari, si annoverano quelli della Basilica di San Nicola, della Cattedrale di San Sabino e delle chiese di San Gregorio e Santa Maria del Buonconsiglio. N° massimo: 45 persone (studenti e docenti) Incontro a Bari, piazza Ferrarese: h 9.00, la visita guidata si concluderà intorno alle ore 13 Si consigliano scarpe comode. 30 Marzo 2019 partenza ore 7.30; ritorno; primo pomeriggio Escursione. Il fenomeno carsico in puglia e le Grotte di Castellana Saranno visitate le Grotte di Castellana con una guida esperta che illustrerà il fenomeno carsico di dissoluzione e precipitazione del carbonato di Calcio in presenza di CO2 e le forme prodotte da questi processi. Sarà svolta un’attività laboratoriale nella stessa grotta in cui saranno mostrati campioni di minerali e rocce e le modalità di classificazione e riconoscimento. Sarà prevista una visita all’Osservatorio Astronomico Sirio, situato nel comprensorio delle grotte, per fare osservazioni astronomiche; si avrà la possibilità di vedere la Stella Sole guidati da un astronomo. Partenza da Bari con pullman: h 7.30, all’ingresso del Campus Universitario, via E. Orabona 4 Rientro a Bari nel primo pomeriggio: ingresso del Campus Universitario Si consigliano scarpe da trekking, cappello, pranzo a sacco e acqua. PLS ASL GEOLOGIA 2019 pag. 2
12 Aprile 2019 partenza ore 7.30; ritorno pomeriggio Escursione. Le saline di Margherita di Savoia e l’avanzamento costiero presso il Castello di Barletta La riserva naturale Salina di Margherita di Savoia, è un'area naturale protetta della Puglia istituita nel 1977. Occupa una superficie di 3.871 nella Provincia BAT. Le sue saline sono le più grandi d'Europa. Riconosciute come zona umida di valore internazionale. Rappresentano un tipico ambiente evaporitico attuale. Le saline si estendono su una fascia lunga circa 20 km, spingendosi nell’interno per circa 5 km. La superficie totale è di circa 4500 ettari. Quest’ultima superficie è suddivisa in evaporante (3500 ettari) e salante (500 ettari). La superficie evaporante serve a portare le acque del mare a saturazione rispetto al cloruro di sodio (l’acqua di mare ha una densità di 3,5 Baumè -°Bè- e la saturazione la si raggiunge ad una densità di 25,7 °Bè alla temperatura di circa 15° C); l’altra superficie coperta dalle acque costituisce la zona salante nella quale si ha la disposizione del sale. La natura del terreno è per la massima parte argilloso e presenta un elevato grado di impermeabilità. Il movimento delle acque a ciclo continuo viene realizzato sfruttando il dislivello naturale del terreno; ove ciò non è possibile provvedono sei stazioni idrovore dislocate nella salina. La quantità di acqua di mare utilizzata per la produzione del sale varia a seconda dell'’andamento stagionale; essa si aggira in media intorno ai 30.000.000 di metri cubi annui. L’acqua di mare raggiunto il grado di saturazione (25,7 °Bè) si riduce a circa 1/10 del suo volume. Il periodo più favorevole alla produzione è nei mesi di giugno, luglio, agosto e settembre Castello Federiciano di Barletta Il castello di Barletta è il risultato architettonico di una serie di stratificazioni dovute al susseguirsi di diverse dinastie al potere, succedutesi dall' XI secolo al XVIII secolo. Un tempo fortezza a scopo difensivo, cinta dal mare che occupava il fossato tutt'intorno al castello e lo isolava da potenziali attacchi nemici, costituisce un punto strategico nella vita cittadina nonché un importante cardine urbanistico. Tra le opere conservate, oltre un presunto busto di Federico II di Svevia in pietra calcarea, risalente al XIII secolo, è qui posto il Sarcofago degli Apostoli, altorilievo in pietra prima testimonianza del Cristianesimo a Barletta, risalente al periodo compreso tra il III e il IV secolo. Partenza da Bari con pullman: h 7.30, all’ingresso del Campus Universitario, via E. Orabona 4 Rientro a Bari nel pomeriggio: ingresso del Campus Universitario Si consigliano scarpe da trekking, cappello, pranzo a sacco e acqua. PLS ASL GEOLOGIA 2019 pag. 3
ATTIVITÀ DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO NELL ’AMBITO DI PLS (DATE DA CONCORDARE CON LE SCUOLE) 1) Attività di laboratorio nello spin off Environmental Surveys L’utilizzo di strumenti per indagini indirette consente di analizzare, studiare ed investigare aree estese in tempi brevi, acquisendo informazioni quali-quantitative di carattere topografico, batimetrico, stratigrafico e geomorfologico; gli strumenti impiegati sono: laser scanner, stazione totale, multi beam, sub bottom profile, ecc. Dal dato raccolto durante le attività di campo fino alla fase post processing si utilizzano software e strumenti ad alto contenuto innovativo; la conoscenza dei principi scientifici che costituiscono la base teorica per l’acquisizione nonché la successiva fase di analisi e gestione del dato, contribuiscono nella formazione del professionista in grado di interpretare l’ambiente e le sue dinamiche. Durante l’attività saranno divulgati gli aspetti teorici che sono alla base dell’utilizzo strumentale e successivamente i referenti della spin off affiancheranno gli studenti durante l’acquisizione sul campo rendendoli parte attiva dell’attività. Mettendo a disposizione postazioni informatiche saranno elaborati i dati raccolti mediante l’utilizzo di software specifici per la redazione di cartografia tematica, gestione di dati spaziali tridimensionali, modelli digitali della superficie e del fondale marino. Questa attività dura circa 4 ore, gli studenti ammessi sono 8 e massimo possono essere svolti 5 turni, in giornate diverse da concordare a partire dal mese di marzo. 2) Seminario pratico. Il monitoraggio sismico del territorio pugliese per una mitigazione del rischio La regione Puglia è stata considerata per molti anni una regione non sismica; la ricostruzione e la successiva analisi dei cataloghi della sismicità storica e le registrazioni in tempo reale eseguite dalle reti sismiche che nel corso degli ultimi decenni sono state installate sul territorio regionale ci presentano un quadro diverso mettendo in evidenza una diffusa attività sismica con una conseguente non trascurabile esposizione al rischio sismico. La riclassificazione sismica dei comuni italiani (OPCM 3274 del 2003) nel confermare questo ha avviato un processo di aggiornamento ed adeguamento delle normative tecniche di riferimento. In questo panorama, scaturisce anche la necessità di aumentare la consapevolezza del rischio a cui la popolazione potrebbe essere esposta ed in questo solco il seminario si propone, dopo un inquadramento generale della problematica sismologica e sismica, di evidenziare le principali peculiarità del nostro territorio relativamente alla sua esposizione al rischio sismico. Successivamente ai partecipanti saranno fornite copie di sismogrammi registrati dalle stazioni sismiche della rete dell’Osservatorio Sismologico dell’Università e su questi sarà eseguita una esercitazione sulla localizzazione di un evento sismico. Questa attività dura circa 4 ore, gli studenti ammessi sono 8 e massimo possono essere svolti 4 turni, in giornate diverse da concordare tra gennaio e febbraio 2019. PLS ASL GEOLOGIA 2019 pag. 4
ATTIVITÀ FORMAZIONE INSEGNANTI 1) 14 Febbraio 2019 ore 15.00-18.00 I minerali nella vita quotidiana Nella vita quotidiana si utilizzano normalmente minerali sconosciuti ai cittadini. Ferri da stiro, coibentazioni di elettrodomestici, pavimentazioni, cellulari, dentifricio, detergenti ecc. vengono utilizzati senza la consapevolezza che essi hanno come componenti fondamentali minerali o cristalli. La conoscenza delle proprietà dei minerali utili ed eventualmente dannosi è importante per disciplinarne l’uso. Saranno illustrati i caratteri di alcuni minerali come gli asbesti (amianto) e il loro uso e abuso. 2) 1 Marzo 2019 ore 15.00-18.00 Cartografia Geologica e Geotematica La cartografia geologica e geotematica ha il compito di realizzare la “fotografia” del territorio su cui viviamo e costituisce uno strumento fondamentale e strategico per una gestione compatibile e consapevole delle attività antropiche sul nostro pianeta. Attraverso i geotematismi ci vengono fornite una serie di informazioni sul suolo, sul sottosuolo, sulle forme di dissesto, nonché sul comportamento del territorio in occasione di eventi sismici e/o meteorici eccezionali; ci forniscono, quindi, tutte quelle conoscenze necessarie per una corretta pianificazione delle infrastrutture sul territorio. Nel seminario, dopo una breve introduzione teorica sulla cartografia geologica e geotematica, saranno sviluppate queste peculiarità ed ai partecipanti sarà fornita la possibilità di visionare, leggere ed analizzare diversi tipi di cartografia tematica sia di tipo cartaceo che su piattaforme digitali in modo da trarre indicazioni e spunti di riflessioni. 3) 22 Marzo 2019 ore 15.00-18.00 Approcci metodologici per lo studio dei moti del Pianeta Terra e loro effetto sul sistema Terra. Verranno illustrati i moti del nostro pianeta a varie scale temporali e spaziali (es. moto di rivoluzione terrestre, variazioni dell'eccentricità dell'orbita terrestre, precessione degli equinozi, ecc.) e la loro influenza sulla dinamica terrestre. Si analizzeranno, in particolare gli effetti di tali moti sul bilancio energetico del sistema terra e la loro influenza sullo stato e sulle variazioni del clima sia recente che passato. PLS ASL GEOLOGIA 2019 pag. 5
Puoi anche leggere