Da che parte andiamo? - Coop

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Da che parte andiamo? - Coop
consumatori
                                    il mensile dei soci coop

                                    Tasse, pensioni, liberalizzazioni:
edizione novacoop n° 2 marzo 2012

                                    nelle contraddittorie opinioni degli italiani
                                    sul governo e i suoi provvedimenti
                                    il ritratto di un paese indeciso

                                             da che parte andiamo?

                                                               40   Dal 1° marzo cresce
                                                                    l'interesse del prestito sociale
                                                                    Deciso l'aumento del rendimento sul deposito
                                                                    con l'introduzione di un nuovo scaglione:
                                                                    per saldi oltre 27mila euro tasso del 4% lordo
Da che parte andiamo? - Coop
Da che parte andiamo? - Coop
S o mmari o
    consumatori
                                                                                                                                    nova coop
                                                                                        sommario                                Le40
                                                                                                                                  pagine di
                                                                                                                                            Cresce l'interesse
        seguici su facebook                                                                                                                 del prestito sociale
        e su www.consumatori.e-coop.it                                                                                                      di renato Germiniani

                                                                                                                                   43 Un mattone
  6 L'Italia indecisa                                                                                                                       per Cascina Graziella
        Intervista al sociologo Ilvo Diamanti: le contraddizioni di un
        paese, tra governo tecnico, crisi della politica e paura della crisi
                                                                                                                                   45 Supermercato Coop
                                                                                                                                            Vetrina per Verbania
                                                                                                                                            di gianni ferri
 8 Liberalizzazioni e rilancio
        Dopo un travagliato percorso è in arrivo il pacchetto
        del governo. Riuscirà a sostenere la nostra economia?
                                                                                                                                   47 Ipercoop Casale
                                                                                                                                            Le ragioni del successo
                                                                                                                                            di alberto martignone

14 "Perché investiamo in Unipol"
        Intervista al presidente di Finsoe Marco Pedroni: "Ecco
        perchè il progetto di acquisizione di Fondiaria-Sai è importante"
                                                                                                                               Nova Coop numero verde 800 238 380

 4 Lettere a                                                      13 Disastri o scelte                                            25 Street   food (& drink)
		 Consumatori                                                            da rivedere?                                           		  d i massimo montanari
                                                               		         di mario tozzi

  6 L'Italia indecisa                                                                                                             30 Semplici delizie
		       di dario guidi
                                                                 23 Dall'acqua                                                   		         di helmut failoni
                                                                    alle altre bevande
  7 La  vignetta                                               		         di eugenio del toma
                                                                                                                                  32 Splendida Siviglia
		  di elle k a ppa                                                                                                                         di giuseppe ortolano

                                                               26 Genitori quasi perfetti
20 La  moda etica                                              		 di anna somenzi
                                                                                                                                  36 Italiani    brava gente
		 di anna somenzi
                                                                                                                                 		  di m. cirri e f. solibello
                                                                28 Leggere
24 Settimana                                                               un digital book
                                                                                                                                  36 Mostre, libri e dischi
   antirazzista		                                              		         di claudio strano
                                                                                                                                 		         Intervista a A. Viterbini
                                                                                                                                 		         di g. oldrini e p. pacoda

Mensile della Cooperazione di Consumatori 40127 Bologna, Viale Aldo Moro,16 Tel. 051.6316911 | Telefax 051.6316908 redazione@consumatori.coop.it
Reg.Trib. Bologna 3/8/82 n. 5005 Iscrizione Roc 29/8/01 n. 1040 Copia singola euro 0,34 Abbonamento annuo euro 3,10
Direttore responsabile Dario Guidi Redazione Daniela Dalpozzo, Silvia Fabbri, Alberto Martignone, Alessandro Medici, Paola Minoliti,
Daniele Moltrasio, Andrea Pertegato, Silvia Pizzorno, Silvia Sacchetti, Anna Somenzi, Claudio Strano. Progetto grafico Glifo associati/Plumdesign Impaginazione e grafica Ilde Ianigro
Responsabile della pubblicità Gabriella Zerbini Stampa Coptip (Modena)
Coop Editrice Consumatori 40127 Bologna, Viale Aldo Moro,16 Tel. 051.6316911 | Telefax 051.6316908
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Coop Editrice Consumatori Consiglio di amministrazione: Massimo Bongiovanni (presidente) Enrico Migliavacca (vicepresidente)
Gianna Brunelli, Mauro Bruzzone, Paolo Cattabiani, Edwin Ferrari, Marco Gaiba, Alberto Martignone, Alessandro Medici, Daniele Moltrasio.
Consegnato alle poste a partire dal 09/03/2012. Il numero di gennaio/febbraio è stato stampato in 2.461.291 copie
Associato USPI, Unione stampa periodica italiana
Questa rivista è stata stampata su carta 100% ecologica che ha ottenuto il marchio Ecolabel dell’Unione Europea riservato ai prodotti a minor impatto ambientale
Da che parte andiamo? - Coop
consumatori
4                                                                                                                    marzo 2012

                                                                   L’indirizzo per scrivere a questa rubrica è:
                                                                   redazione Consumatori, Viale Aldo Moro, 16, 40127 Bologna
                                                                   fax 051 6316908, oppure, redazione@consumatori.coop.it

                Coop, clementine senza sfruttamento
Mangiando arance e clementine durante l’inverno mi sono più volte chiesto quale sia
la situazione di chi raccoglie questa frutta, specie degli immigrati. E Coop cosa fa?
rosaria de nardo - treviso

Risponde Claudio Mazzini                                           volgimento dell’intera filiera produttiva partendo da
responsabile sostenibilità, innovazione e valori di Coop Italia:   chi trasforma/confeziona i prodotti. Questi si rendono
Il tema dell’immigrazione e soprattutto dello sfruttamento         responsabili verso Coop della selezione e del controllo
di migliaia di lavoratori stranieri, in parte clandestini, che     delle singole aziende agricole sulla base loro reputazione,
vengono impegnati nelle campagne del sud per effettuare            sull’assenza di condanne o sanzioni relative ai diritti del
la raccolta stagionale di frutta e verdura è da anni alla no-      lavoro, sulla capacità di rendere evidente il rapporto fra
stra attenzione.                                                   quantità di prodotto fornito e quantità di mano d’opera
Già in passato su Consumatori ci siamo occupati di questo          utilizzata. Le aziende agricole firmano poi un documento
tema, raccontando le denunce e il prezioso lavoro di Me-           di responsabilità che in caso di mancato rispetto delle con-
dici senza frontiere e spiegando cosa fa Coop, catena che          dizioni comporta la sospensione dalla fornitura Coop.
privilegia prodotti italiani e che avendo rapporti con de-         Fin dal 2009, sono state effettuate verifiche approfondite
cine e decine di produttori di tutte le regioni ha da tempo        nel settore fragole, pomodori da tavola, clementine, con
messo in campo numerose misure su questo versante.                 risultati che hanno evidenziato da un lato la possibilità di
Il punto di partenza dell’azione di Coop Italia per com-           effettuare importanti interventi di miglioramento; dall’al-
battere sfruttamento e lavoro nero è stata la decisione di         tro gli stessi produttori si sono mostrati consapevoli dei
certificarsi secondo lo schema SA8000, impegnandosi                problemi e disposti ad adempiere agli obblighi sul pieno
affinché le produzioni a marchio Coop fossero realizzate           rispetto dei contratti collettivi di lavoro e sulla salute e si-
nel rispetto dei diritti umani, dei diritti dei lavoratori – sa-   curezza dei siti
lariali e contrattuali – con la tutela contro lo sfruttamento      Nel 2010 è stato ulteriormente intensificato il presidio
dei minori, il rispetto della sicurezza e della salubrità sul      sulla filiera delle clementine in Calabria anche in ragione
posto di lavoro. Questo vale anche per i nostri fornitori          dei gravi scontri che si verificano nella zona di Gioia
e per i fornitori dei nostri fornitori su tutte le linee di        Tauro e specie a Rosarno. Coop già da tempo aveva de-
prodotto a marchio e su tutto l’agroalimentare, fresco e           ciso di spostare la quasi totalità della produzione delle
trasformato. Nel 2006 – anche a seguito delle indagini             clementine a marchio in una zona diversa e più sicura sia
effettuate da Medici senza frontiere e alla denuncia delle         per gli aspetti qualitativi del prodotto sia per quelli sociali.
spaventose condizioni di vita degli immigrati abbiamo co-          Anche in questa annata 2011/2012 abbiamo proseguito
minciato a chiedere esplicitamente l’impegno dei nostri            con le verifiche e col rilevare e risolvere i problemi che
fornitori nel rispetto dei diritti dei lavoratori.                 eventualmente si presentano, a conferma dell’impegno
Quindi come sempre fa Coop si è proceduto nel coin-                continuo di Coop su questo fronte.

                Buona bresaola
Mi sembra che, oltre al prosciutto crudo, anche la bresaola abbia ben poche
controindicazioni da un punto di vista di una sana alimentazione...
MARco casini - reggio emilia
È vero: il sale e l’aria sono infatti gli unici conser-            in quanto la sua conservabilità è garantita dalla bassa
vanti di questo insaccato che nasce in Valtellina,                 temperatura e dall’aria molto asciutta della zona
ottenuto da carne di manzo semplicemente salata                    d’origine, tutelata dal marchio Igp che ne garanti-
e stagionata. Le sue qualità più rimarchevoli, la leg-             sce l’originalità legata ala provenienza. Il risultato è
gerezza, la morbidezza e il gusto dolce e gradevole,               un prodotto ricco di proteine, povero di grassi, con
sono dovute proprio a questo uso contenuto del sale                un buon contenuto di ferro, zinco, vitamina B2 e PP.
Da che parte andiamo? - Coop
5

          Verdure cotte                                                       Nutraceutica
In famiglia, d’estate, mangiamo volentieri                            Leggo spesso la parola nutraceutica
belle insalatone mentre d’inverno, specie                             associata all’alimentazione….
                                                                      renata ferri - novar a
i miei figli, non sono molto attratti dalle
                                                                      È nota da tempo la proprietà preventiva di un’alimenta-
verdure cotte…                                                        zione ricca di frutta e verdura, in grado di potenziare i si-
anna maria bragadini - la spezia                                      stemi biochimici che il nostro organismo ha sviluppato
Forse il loro aspetto non è attraente, ma le verdure cotte            per eliminare le sostanze tossiche. Oggi è stato fatto un
sono davvero benefiche per il nostro organismo. Dalle                 ulteriore passo avanti: si è osservato che una dieta sele-
bietole alla catalogna, dalle cime di rapa agli spinaci.              zionata è anche una fonte di composti che hanno attività
Hanno la foglia larga e da cuocere si prestano a mille                terapeutiche. Dall’incontro dell’approccio nutrizionale
preparazioni. Gli spinaci sono senza dubbio i più sapo-               con quello farmaceutico è nata quindi una nuova disci-
riti, sono ricchi di vitamine e sali minerali (non di ferro           plina medica, la "nutraceutica", che consiste appunto
perché durante la cottura si perde); le bietole e le erbette          nell’impiego dell’alimentazione come cura. Ora ci aspet-
vanno bollite e condite con olio e limone, oppure al                  tiamo ulteriori progressi dalla nutrigenomica, che studia
burro o gratinate in forno. La catalogna, dal gusto un                come le molecole alimentari siano in grado di agire sul
po’ amaro, è un ottimo ingrediente per zuppe e mine-                  Dna per bloccare i tumori. Negli ultimi anni abbiamo
stre; invece le cime di rapa sono da utilizzare come base             scoperto ad esempio che alcuni geni coinvolti nella re-
per altre preparazioni. Tutte queste erbe vanno tagliate              golazione di processi vitali della cellula si attivano o si
a strisce larghe ed irregolari e poi cotte, mai troppo per            disattivano, proprio come lampadine che si accendono
non perdere il loro gusto tipico. Se fresche vanno con-               o si spengono, al variare delle calorie che assumiamo o
servate in frigorifero per pochi giorni, lavate, asciugate e          alla presenza o meno di determinate sostanze nella no-
inserite in un sacchetto di plastica.                                 stra dieta.

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Da che parte andiamo? - Coop
6

                                         società

L'Italia indecisa
tra tecnici e crisi
Il sociologo Ilvo Diamanti racconta le contraddizioni degli italiani di fronte
alla manovra del governo Monti. Una cura dolorosa e che non piace ma necessaria.
Mentre politica e partiti hanno perso credibilità. E sulle liberalizzazioni...

                                    Delle contraddittorie opi-       governo ha proposto, ma poi c’è
                           nioni degli italiani ai tempi del         un atteggiamento di generale in-
                           governo tecnico. Potrebbe intito-         dulgenza o comprensione verso le
                           larsi così la “fotografia” proposta       reazioni e le proteste delle diverse
                           in questa intervista da Ilvo Dia-         categorie, specie per quelle come i
                           manti, sociologo che con le sue           taxisti o i camionisti che sono rite-
                           indagini è tra i più attenti osserva-     nute non privilegiate. Certo la co-
ILVO                       tori della realtà del nostro paese.       sa cambia se invece si parla di no-
                           Professor Diamanti che atteg-             tai o di farmacisti.
DIAMANTI                   giamento sta emergendo nel                Ma il giudizio sul governo resta
Sociologo
                           nostro paese a partire dall’inse-         buono…
                           diamento del governo Monti?               Sì, nonostante quel che abbiamo
                           “Definire il sentire degli italiani in    visto prima la fiducia verso questo
                           questa fase non è semplice perché         governo resta alta, oltre il 50% del-
                           si tratta di sentimenti contraddit-       la popolazione. E la fiducia perso-
                           tori. Da un lato le ricette e le me-      nale del premier Monti è su livelli
                           dicine che sono costretti ad assu-        molto levati. Questo è dunque il
                           mere per provare a risolvere una          sentimento contrastante che ri-
                           crisi che si è deteriorata nel corso      troviamo nel paese. È come se i
                           del tempo, sono dure e dolorose.          cittadini ci dicessero: le cose che
                           E dunque non possono piacere.             fa questo governo non ci piac-
                           In questo senso il giudizio degli         ciono, ma ci rendiamo conto che
                           italiani sulla manovra economica          sono necessarie. In più sappiamo
                           varata dal governo non è buono.           che chi le fa è credibile e per bene,
                           Non piace nel suo complesso per-          molto più di chi lo ha preceduto,
                           ché ritenuta non equa, non pia-           quindi teniamocelo stretto perché
                           ce la riforma delle pensioni, non         altrimenti sarebbe peggio.
                           piace il fatto che si sia scelta la via   Ma il fatto che sia un governo
                           dell’aumento delle tasse. Ma an-          tecnico e non politico è dunque
                           che su una vicenda come le libe-          un vantaggio nella percezione
                           ralizzazioni i giudizi sono molto         generale?
                           contraddittori. Da un lato c’è una        Certamente. Il fatto che non sia
                           maggioranza di giudizi positivi su        un governo di politici di profes-
di dario guidi             quasi tutti i provvedimenti che il        sione è visto positivamente dalla
Da che parte andiamo? - Coop
consumatori
marzo 2012                                                                                                         7

                                        LA VIGNETTA DI ELLEKAPPA

gente. Viviamo una fase di grande       lo Stato, non si fidano dello Stato     senza radicamento sul territorio. E
insoddisfazione e sfiducia verso la     perché lo considerano inefficiente      un partito di centro sinistra senza
politica e i partiti, un clima anti-    e invasivo. Ed è difficile invertire    questo fa fatica a sopravvivere. In-
politico. E tutti quelli che critica-   una tendenza in poco tempo. Per         vece il Pdl, oltre alle polemiche fe-
no questo esecutivo perché non          cui il retro pensiero che continua      roci sul tesseramento che stanno
sa far politica in realtà gli fanno     ad emergere è che le tasse siano        segnando la sua campagna con-
un gran favore agli occhi della po-     un abuso, che evadere non è un          gressuale, paga anche l’assenza
polazione. In più gli italiani sono     reato ma un atto di legittima di-       dalla scena di Berlusconi.
consapevoli che un prezzo sia da        fesa. Certo lo era molto di più nel     Ma in questo contesto la distin-
pagare per non finire come la Gre-      momento in cui chi governava,           zione tra destra e sinistra esi-
cia, e sono consapevoli che Mon-        come il presidente del consiglio        ste ancora o sta perdendo di
ti sta facendo quello che i governi     precedente, ti diceva esattamente       significato?
precedenti non sono stati in grado      questa cosa. Oggi sei di fronte a       Agli occhi degli elettori questa di-
di fare. Poi c’è anche una questio-     un atteggiamento totalmente op-         stinzione resta. Chi fa sondaggi
ne di stile che è abbastnza impor-      posto. Hai davanti delle figure che     vede che gli elettori continuano a
tante dopo anni in cui è prevalso       non sono attaccabili sotto questo       distinguersi in modo abbastanza
una stile diciamo così molto pop.       profilo. Ma interrompere la spirale     netto. Quel che non è chiaro, inve-
Avere di fronte figure sobrie e sot-    perversa non sarà facile.               ce, è quali siano i temi su cui que-
to traccia viene apprezzato, tecnici    Ma in questo quadro che desti-          sta distinzione dovrebbe manife-
che sanno di cosa parlano.              no aspetta i partiti politici?          starsi. È abbastanza evidente che
Sul piano dell’etica pubblica ve-       Oggi noi siamo di fronte a una cri-     il governo Monti che sta facendo
niamo da anni piuttosto trava-          si dei partiti ed in particolare di     politiche liberali e moderate, sta
gliati. Un altro dei temi di cui si     quelli maggiori. Pd e Pdl pagano        facendo ciò che richiedono Bce
è occupato il governo è la lotta        il prezzo di non fare politica se-      e Fondo monetario. Dunque non
all’evasione. Sul dovere di paga-       condo una dinamica normale, co-         certo un governo di sinistra. Ep-
re le tasse, sul prevalere appun-       stretti come sono in questa mag-        pure dai cittadini questo è perce-
to di una etica pubblica, ci sono       gioranza. In più sono incalzati dai     pito come un governo più vicino
segni di cambiamento rispetto           loro alleati tradizionali, Lega da      al centro sinistra che al centro de-
agli anni da cui veniamo?               una parte, Idv e Sel dall’altra che     stra. Dunque la contraddittorietà
È difficile dirlo in base ai dati di    approfittano di questa difficoltà.      c’è anche qui. Dalle indagini la di-
cui dispongo. A parole gli italiani     Per cui anche se il Pd è nettamen-      stanza tra elettori Pd e Pdl è inva-
sono sempre stati contro chi non        te avanti nei sondaggi, le difficoltà   riata se non aumentata. Ma la dif-
paga le tasse. Ma gli italiani han-     emerse a febbraio con le primarie       ficoltà della politica è far emergere
no anche un rapporto difficile con      di Genova ci descrivono un partito      questo nella realtà dei fatti.
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consumatori
8                                             primo piano economia                                       marzo 2012

liberalizzazioni
Quanto aiutano l’economia

Il travagliato percorso del decreto varato dal governo Monti. Ma tra critiche,
proteste e richieste di modifica, quale sarà davvero il contributo che potrà venire
da questo pacchetto al rilancio del nostro paese. Lo abbiamo chiesto ad alcuni
economisti e rappresentanti dei consumatori
di aldo bassoni

          Attese, auspicate, temute, contrastate, in-        principio di contrari all’idea di aprire allo stimolo di
sufficienti, eccessive, troppo morbide, incomplete,          una maggiore concorrenza la società e l’economia è
forti coi deboli e deboli coi forti... La sfilza di agget-   difficile trovarne. Ma poi quando si passa ai fatti, la
tivi e definizioni che hanno accompagnato il decre-          vita cambia…
to liberalizzazioni del governo Monti, sono davvero          Al momento in cui scriviamo non è ancora concluso
la fotografia delle spinte contrastanti e del travaglio      l'iter del decreto governativo che, al vaglio dei due
che attraversa la società italiana in questi mesi di         rami del parlamento, è stato sommerso da 2.300
governo tecnico (vedi l’intervista nelle pagine pre-         emendamenti. Ma la conversione in legge si avvi-
cedenti col sociologo Ilvo Diamanti). Ma sono an-            cina (l'ultima data utile è il 24 marzo) e dopo l'esa-
che la conferma di una difficoltà a separare il giusto       me in Senato ora il testo è al vaglio della Camera
confronto di merito sui contenuti, dal fumo alzato           dei deputati. Degli emendamenti alcuni sono stati
ad arte dai soggetti interessati per impedire di toc-        dichiaratamente presentati per potenziare l’effetto
care piccoli e grandi privilegi che segnano la società       sui punti chiave, ma la maggior parte sono mirati ad
italiana.                                                    annacquare sensibilmente l’intenzione riformatrice
Già, si parli di taxi o di farmaci, di banche o di assi-     del governo Monti.
curazioni, di ordini professionali o di distributori di      Al punto che al Senato è arrivato un voto di fiducia
benzina come si fa a distinguere le buone intenzioni         che, stabilite dal governo le modifiche da accoglie-
da quelle un po’ più strumentali? Perché in linea di         re, ha stoppato ulteriori mercanteggiamenti. Non è
                                                                                                  continua a pagina 10 >
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gennaio 2012                                                                                                                   9

 Il decreto in pillole
 ecco cosa cambierà
Il decreto del governo sulle liberalizzazioni, al momento in cui scriviamo, è al vaglio della Camera, dopo
il voto di fiducia al Senato. Difficile, a questo punto, che intervengano modifiche sinficative. Con questa
avvertenza vi proponiamo una sintesi degli aspetti principali su cui si interverrà:

 Assicurazioni            Ï
 La compagnia deve sottoporre al cliente tre diversi
                                                                 Energia                    $
                                                                 Entro settembre 2013 si andrà allo scorporo della rete
 preventivi. Se il cliente decide di far installare sull’auto    che oggi è controllata dall’Eni. In pratica Snam diven-
 la scatola nera, attraverso la quale viene monitorato il        terà un operatore indipendente nella gestione dei ga-
 suo stile di guida, potrà usufruire di un sconto. Il            sdotti che portano il metano in Italia capace di muover-
 risarcimento potrà essere diretto se l’auto viene riparata      si sul mercato europeo a beneficio del servizio e delle
 in una officina convenzionata con la Compagnia di               tariffe.
 assicurazioni, oppure in contanti ma con una riduzione
 del 30 per cento.
                                                                 Farmacie
                                                                 Si prevede l’apertura di circa 5.000 nuove farmacie,
 Banche                                                          orari liberi, sconti sui medicinali pagati dai cittadini,
 L’obiettivo è azzerare il costo delle commissioni sulle         incentivo alla vendita dei generici. I farmaci di fascia C,
 linee di credito. Ma la cosa ha suscitato la protesta dei       con ricetta a totale carico dei cittadini, restano però
 vertici Abi che si sono dimessi. Per il resto arriva il conto   esclusiva delle farmacie: un grave passo indietro
 corrente gratuito per chi ha pensioni sino a 1500 euro.         rispetto agli annunci iniziali.

                                                                                           I
 Sui mutui il cliente può scegliersi la polizza che vuole e
 non è tenuto ad accettare quella della banca. Riduzione
 dei costi anche per l'uso delle carte di credito.
                                                                 Notai

                           f
                                                                 Aumenterà la pianta organica dei notai con concorsi
                                                                 annuali a partire dal 2015.
 Benzinai
 Si punta ad avere più gestori indipendenti e un numero
 maggiore di self service fuori delle città. Ma la vendita
 degli impianti ai gestori non sarà un obbligo per le
                                                                 Professioni                D
                                                                 Non ci saranno più le tariffe professionali (che restano
 compagnie. Più difficoltosa anche la libertà del gestore
                                                                 come riferimento solo per le liquidazioni giudiziali), ma
 di rifornirsi all’ingrosso da chi vuole.
                                                                 dal decreto è stato cancellato l'obbligo di presentare un

                        H
                                                                 preventivo scritto. I tirocinanti saranno pagati a forfait
                                                                 solo dopo sei mesi di pratica.
 Commercio
 Ampia deregulation nel settore con l’abrogazione delle
 norme che prevedono limiti numerici, autorizzazioni,
 licenze, nulla osta per l’avvio di un’attività. Sono
                                                                 Taxi                   w
                                                                 Alla fine saranno ancora i sindaci dei Comuni a decidere
 ammessi solo limiti e controlli necessari ad evitare
                                                                 se incrementare il numero di licenze. Ciò avverrà previo
 danni alla salute e sicurezza. Ci saranno però alcune
                                                                 parere obbligatorio, ma non vincolante, dell’Autorità di
 attività per le quali il governo, entro il 2012, deciderà
                                                                 regolazione dei trasporti che potrà comunque ricorrere
 che permanga il preventivo assenso da parte della
                                                                 al Tar nel caso i suoi provvedimenti non siano rispettati
 Pubblica amministrazione.
                                                                 dai Comuni. L'Autorità dei trasporti dovrà nascere

                            g
                                                                 entro il 31 maggio. Più libertà infine nella fissazione
                                                                 delle tariffe e nell’organizzazione del servizio.
 Consumatori
 Le clasuole vessatorie presenti nei contratti verranno
 perseguite direttamente dall’Autorità garante della
 concorrenza e del mercato che procede d’ufficio,
 anche su segnalazione dei consumatori, dichiara la
 vessatorietà delle clausole e diffonde sul proprio sito
 e su quello dell’operatore autore della clausola
 vessatoria il testo del provvedimento di censura.
Da che parte andiamo? - Coop
consumatori
10                                                                                                        marzo 2012

mancata una nuova dose di prote-         a che fare con il servizio pubbli-        promuovere processi di aggrega-
ste (avvocati e liberi professionisti    co, con le infrastrutture, con gli        zione in grado di sfruttare pos-
ma soprattutto le clamorose di-          aspetti burocratici” . Per l’esattez-     sibili economie di scala”. Pen-
missioni dei vertici dell'Abi, l'As-     za l’Italia, nella classifica della li-   siamo soprattutto ai tassisti per
sociazione delle banche) che ora         bertà economica è al 92° posto            i quali si profila un accordo che
è da vedere se e come proseguirà.        mondiale.                                 porterà ad un aumento dei turni
Nell'attesa, resta il fatto che il de-   C’è chi ha calcolato quanto rispar-       piuttosto che delle licenze. Stes-
creto è uno dei pezzi fondamen-          mieremo grazie al decreto sulle           so discorso per quanto riguarda
tali della fase due dell’attività del    liberalizzazioni. Si va dai 1.800         le professioni.
governo, quella che dovrebbe ri-         euro a famiglia di Adiconsum, ai          C’è anche chi, dati alla mano,
mettere qualche soldo nelle ta-          946 di Federconsumatori e Adu-            sostiene che da alcune liberaliz-
sche degli italiani e rilanciare la      sbef. Altre previsioni più prudenti       zazioni non ci si possa aspettare
crescita. Dopo le stangate della         si fermano a 400 euro.                    molto di buono. “Le liberaliz-
manovra economica “salva Italia”         Ma c’è anche chi è più prudente           zazioni non sempre riducono i
che, secondo valutazioni di auto-        in queste stime sull’impatto Pil/         prezzi, talvolta succede che li fan-
revoli istituti di ricerca, peserà nel   liberalizzazioni, in quanto i pro-        no aumentare – sostiene Emilia-
2012 per circa 2.700 euro a fami-        cessi aperti da questi provvedi-          no Brancaccio, docente di Eco-
glia, ci si aspetta una boccata d’os-    menti sono complessi, non bre-            nomia politica all’Università del
sigeno sul fronte dei prezzi dei         vi e difficilmente quantificabili.        Sannio –. Uno dei motivi è che
servizi e beni, delle tariffe e dei      Michele Polo, docente di eco-             le autorità di regolamentazione
carburanti.                              nomia alla Bocconi, su lavoce.it          e controllo sono deboli e non
“Queste misure servono per cor-          sostiene che “settori esposti alle        sufficientemente indipenden-
reggere gli eccessivi difetti di         liberalizzazioni richiedono la ge-        ti rispetto agli interessi del sog-
questo Paese – osserva Fabrizio          stione di fasi transitorie durante        getto controllato. Altro motivo
Onida, docente di Economia In-           le quali le piccole imprese e le at-      per cui i prezzi potrebbero non
ternazionale alla Bocconi – co-          tività individuali dei prestatori di      scendere è che, se è vero che in
me è ben noto anche dalle classi-        servizio dovranno riqualificar-           una prima fase si ha più concor-
fiche internazionali che ci danno        si, accedere a forme di organiz-          renza, è anche vero che i capitali
in coda sugli indicatori che hanno       zazione del lavoro più efficienti,        più grandi hanno il sopravvento,
primo piano economia                                                    11

coop e l’articolo 62
“così si aiutano le multinazionali”
“Una modifica dell’articolo 62 è possibile, sulle nostre      dell’iniziativa economica privata. Ma al di là di questo,
osservazioni critiche c’è stata ampia condivisione, per       quel che preme ribadire è che se si vogliono aiutare le
questo speriamo che il Parlamento e il Governo, al            piccole e medie industrie e l’agricoltura italiana, noi
momento della conversione in legge capiscano che              siamo d’accordo. Come Coop, siamo i migliori venditori
quella misura, nell’impostazione originaria non è che un      di prodotti, in un anno vendiamo 6 milioni di quintali di
regalo alle grandi multinazionali e così non ha niente        ortofrutta. Noi siamo alleati dell’agricoltura italiana,
dello spirito liberale, è solo un’ingessatura e un            siamo buoni e puntuali pagatori, per questo vogliamo
irrigidimento del mercato”. Parola di Vincenzo                continuare a collaborare, e non ci stiamo a passare come
Tassinari, presidente del consiglio di gestione di Coop       i cattivi o gli speculatori come qualcuno ha tentato di
Italia. Nel corposo pacchetto liberalizzazioni, cui Coop      dipingerci. E aggiungo che se qualcuno della
guarda con grande interesse, è però finito un                 distribuzione paga scorrettamente questo va
provvedimento che ha invece suscitato la reazione             sanzionato non solo nei confronti dei soggetti deboli ma
critica di tutte le associazioni della grande distribuzione   anche nei nostri confronti perché costituisce un atto di
e di Coop. L’articolo in questione infatti definisce          concorrenza sleale. Nel confronto che abbiamo avuto in
rigidamente i termini di pagamento dei produttori e dei       questi giorni anche il mondo agricolo ha convenuto sulle
fornitori (30 o 60 giorni) e vuole imporre accordi            nostre considerazioni. Dunque speriamo ci sia una
vincolanti su base annuale.                                   risposta conseguente dalla politica, per evitare che
“Siamo convinti che la formulazione dell’articolo 62 sia      questa operazione si trasformi in un regalo a
illegittima e vada contro le normative europee e quanto       multinazionali come Kraft, Nestlè, Unilever o Coca Cola
stabilisce l’articolo 41 della Costituzione sulla libertà     che davvero non ne hanno bisogno”.

si concentrano e danno vita a             quali contribuisce a raggiungere        Così come insignificanti saran-
nuovi oligopoli. A quel punto i           l’obiettivo di avere meno regole        no quelli sui farmaci avendo ri-
prezzi tornano a salire. Ovvia-           rigide, più regole in funzione dei      nunciato ad estendere la vendita
mente questo ragionamento ri-             consumatori”.                           dei medicinali di fascia C, quel-
guarda le grandi liberalizzazioni         Quadro complesso, ma senza              li con ricetta completamente a
nei settori erogatori di servizi di       però perdere di vista gli indubbi       carico del cittadino, alle para-
pubblica utilità come l’energia, i        vantaggi per i consumatori che lo       farmacie e ai corner salute già
trasporti, il credito ecc”, precisa       svolgimento della pratica sulle li-     esistenti in molte città e centri
Brancaccio.                               beralizzazioni porterà nel medio-       commerciali”.
Sulla base di dati Ocse risulta in        lungo periodo. Risparmiare in-          È la prova che alcune corporazio-
effetti che i prezzi non si sono          somma si può. Anzi si deve.             ni e gruppi di interesse sono diffi-
mossi in Europa, quelli del gas so-       “I nostri calcoli si basano su stime    cili da smontare anche per i cosid-
no addirittura aumentati nono-            prudenti ma realistiche dei bene-       detti tecnici. A proposito di lobby,
stante le liberalizzazioni (come          fici che potremmo trarre da voci        un passo in avanti è stato fatto
avvenuto nell’iperliberista Gran          importanti delle liberalizzazio-        sulla Class Action, ma l’azione
Bretagna dove i prezzi dell’ener-         ni – spiega Rosario Trefiletti,         collettiva resta ancora nel nostro
gia elettrica e del gas sono i più al-    presidente di Federconsumatori          paese un percorso difficile e ac-
ti d’Europa).                             –. Detto questo, aggiungo che si        cidentato. “Andrebbe rivista da
“Liberalizzare, però, non signifi-        poteva fare di più. Mentre riten-       cima a fondo – sostiene Trefiletti
ca tutto – afferma Onida –; que-          go efficace quanto si è fatto nel       –, ma soprattutto andrebbe sem-
sti provvedimenti devono es-              settore dell’energia, gas e delle       plificata”. E di semplificazioni par-
sere considerati caso per caso.           libere professioni, sui carburanti      la un altro decreto varato dal go-
Non è la stessa cosa intervenire          non si è avuto il coraggio di sepa-     verno, che, si spera, avrà anch’esso
sulle licenze o sugli orari dei ta-       rare nettamente la proprietà del-       un effetto benefico sulle tasche
xi e liberalizzare le tariffe degli       la distribuzione dall’approvvi-         dei cittadini, soprattutto in ter-
avvocati, provvedimento certa-            gionamento attraverso la vendita        mini di risparmio di tempo che,
mente controverso ma che so-              degli impianti ai gestori. Quindi       se vogliamo, può tradursi in ri-
stanzialmente reputo utile. So-           gli effetti sui prezzi della benzi-     sparmio di denaro: 154 euro an-
no piccoli interventi, ognuno dei         na e del gasolio saranno irrisori.      nui a nucleo familiare, secondo
                                                                                                   continua a pagina 13 >
consumatori
marzo 2012                                  primo piano economia                                                           13

Federconsumatori e Adusbef.
Un altro settore interessato dai
provvedimenti del governo Mon-                          un pianeta da difendere
ti è quello del commercio con la
liberalizzazione degli orari, delle
giornate di apertura e della rea-         di   Mario Tozzi
lizzazione di nuove strutture (di         primo ricercatore Cnr - Igag
                                          e conduttore televisivo
cui abbiamo già scritto il mese
scorso). Trefiletti giudica “posi-
tiva la liberalizzazione di orari e
aperture ma da non fare in ma-
niera spregiudicata, altrimenti
si corre il rischio di aumentare i
costi abbattendo la produttività
                                          Disastri
che poi le imprese sono costrette         o scelte da rivedere?
a scaricare sui prezzi”.
Quanto agli effetti sull’economia                  Nessuno può sapere se i tempi che ci apprestiamo a vivere saranno
del pacchetto liberalizzazioni,        forieri di disastri, certo è che le premesse sembrano tutte andare in questa dire-
ribattezzato “decreto cresci Ita-      zione. Il 2011 si è chiuso nel segno delle alluvioni fuori scala, con l’Italia tirrenica
lia”, il conto non è semplice. “A      che ancora si deve riprendere da quanto è avvenuto. D’altro canto, il 2012 si apre
una possibile domanda se que-          con una meganave da oltre 100.000 tonnelate di stazza che si arena contro gli
ste misure possano bastare a far       scogli di una delle più belle isole d’Italia con il rischio ancora concreto di ucci-
partire la ripresa o a combattere      derne definitivamente gli ecosistemi e l’economia. E, se non bastasse, terremoti
                                       dove non te lo aspetti e neve e freddo come fossimo in Siberia.
la recessione nel 2012, la rispo-
                                       Sta succedendo qualcosa? La risposta è sì, sta effettivamente succedendo
sta è ’no’, ci vogliono altre cose –   qualcosa, ma non un incremento dei terremoti, semplicemente sta accadendo
avverte Onida –. E, in particola-      che anche gli italiani, come tutti i popoli della Terra, sono sempre più numerosi
re, bisognerebbe avere maggiore        (ma quale crescita zero?) e hanno esigenze sempre maggiori, tali da rendere
coraggio anche per quei provve-        difficile la convivenza su un territorio che rimane inevitabilmente sempre lo
dimenti già inclusi nel pacchet-       stesso. Il problema dell’umanità del terzo millennio sta semplicemente proprio
to come, per esempio, lo sgra-         in questo: troppi uomini per un pianeta solo, per giunta sempre
vio Irap per i costi del lavoro o il   più caldo e le cui risorse si stanno riducendo al lumicino.
credito d’imposta per i capitali       Ma il problema degli italiani del duemila è, in un certo senso, ancora più
reinvestiti che, poi, è un ritorno a   grave: non solo qui da noi si registrano densità di popolazione come nem-
quel provvedimento varato a suo        meno a Hong Kong, non solo abbiamo costruito dappertutto. A tutto questo
tempo dal ministro Visco e poi         dobbiamo aggiungere una caratteristica nostrana, la complessiva
incautamente soppresso da Tre-         disorganizzazione.
                                       Tale da farci pensare di essere forse il meno organizzato fra i paesi industrializ-
monti. Se il governo volesse inci-     zati. A Genova non si prende sul serio l’allerta dell’aereonautica militare e si
dere di più sull’aumento del po-       lasciano aperte le scuole, come a Roma si fa confusione fra millimetri di pioggia
tere d’acquisto di quei lavoratori     e centimetri di neve e la città non è completamente praticabile nemmeno dopo
che oggi soffrono le conseguenze       una settimana dalla Grande Nevicata. Nessuno dei più grandi comuni ita-
della crisi e che poi determinano      liani ha a disposizione un disaster manager, né risultano unità di crisi multita-
la massa dei consumi, dovrebbe         sking negli organici delle amministrazioni locali.
attivarsi per recuperare rapida-       Nessuno si preoccupa del territorio ponendovi mano in tempi ordinari,
mente tagli di spesa pubblica e        figuriamoci poi nell’emergenza. L’unica cosa che conta è costruire ancora
aumenti di imposta”.                   un po’, lucrare qualche altro misero guadagno sulla pelle di territori già
Sì perché la manovra lacrime e         martoriati, e magari non impedire l’abusivismo, il tutto con la speranza che
sangue di dicembre ha colpito          si movimenti l’economia o almeno si riempiano le casse comunali. Ma quale
                                       paese moderno affida le proprie speranze di ripresa economica al compar-
duro milioni di famiglie. E un
                                       to edile? Neanche fossimo al tempo dei Romani o dopo una guerra. Qualche
tema di sostegno ai ceti più de-       piccola eccezione c’è: la provincia di Torino, insieme a pochi altri
boli e di redistribuzione della        coraggiosi, pianifica un territorio in cui non si costruisce nemmeno un
ricchezza è fondamentale, non          metro quadrato in più (se non a ridosso di quanto già c’è e in misura molto
solo come elemento di equità,          limitata). Terreni agricoli residui e verde saranno lasciati in pace e l’econo-
ma per rilanciare la nostra eco-       mia non ci rimetterà. Ci rimetteranno i soliti noti, i divoratori del futuro
nomia. ●                               nazionale. Ma per questi sarebbe anche ora.
14                            primo piano cooperazione

Marco Pedroni, presidente di Finsoe, la società attraverso cui 41 cooperative
partecipano a Unipol, illustra le motivazioni che hanno portato ad aderire al piano
di acquisizione di Fondiaria-Sai. “È un’operazione industriale coerente con
la mutualità cooperativa che mira a salvare un’importante impresa italiana”

di bibi bellini

Unipol
investiamo
                                                                   MARCO
                                                                   PEDRONI
                                                                   presidente di Finsoe

                                                   “L’interesse delle cooperative ad un’even-
                                          tuale acquisizione di Fondiaria-Sai da parte di
                                          Unipol ha motivazioni di natura industriale e

per creare                                non speculative o finanziarie. Salvare un’impor-
                                          tante impresa italiana, oggi in grande difficoltà e
                                          dar vita al secondo gruppo assicurativo del paese

valore
                                          è un obiettivo in cui crediamo, che siamo convin-
                                          ti possa portare a risultati e vantaggi. Dico que-
                                          sto nell’ottica di investitori stabili quali noi siamo,
                                          che guardano al medio e lungo periodo. Si trat-
                                          ta di una operazione complessa e impegnativa;
                                          le cooperative di consumatori presenti in Finsoe
di dario guidi                            hanno spalle sufficientemente robuste per fare la
consumatori
marzo 2012                                                                                                            15

finsoe le cooperative e il controllo di unipol
Il Gruppo Unipol è oggi tra i primi gruppi assicurativi nel mercato italiano, con una raccolta assicurativa aggregata
2010 di 8,9 miliardi di euro (di cui 4,7 nei rami Vita e 4,2 nei rami Danni). I dipendenti di Unipol son circa 4.000.
Il controllo di Unipol è detenuto da 41 cooperative aderenti a Legacoop attraverso Finsoe (Finanziaria
dell’Economia Sociale). L’89,17% delle quote di Finsoe è detenuto da cooperative. Tra queste le cooperative di
consumatori da sole arrivano al 55%. Soci di Finsoe con quote minori sono anche la mutua francese P&V, JP Morgan
e la banca Bnp Paribas.
A sua volta Finsoe detiene il 51% delle azioni ordinarie Unipol che è quotata in borsa (il rimanente delle azioni è sul
mercato). Le cooperative di consumatori azioniste di Finsoe (o direttamente o attraverso proprie società) sono
Coop Adriatica col 12,19%, Coop Estense col 9,82%, Coop Consumatori Nordest col 9,71%, Unicoop Tirreno col
6,05%, Coop Liguria 6,12%, Novacoop col 5,21%, Coop Lombardia col 3,12%.

come funziona il piano di salvataggio di fondiaria-sai
Fondiaria-Sai è uno dei più importanti gruppi assicurativi italiani, da anni sotto il controllo della
famiglia Ligresti attraverso la società Premafin che detiene il 35% delle azioni. Un altro 6,9% è
controllato da Unicredit, mentre il 58,4% è sul mercato borsistico. Negli ultimi anni Fondiaria-Sai ha
registrato sempre più consistenti perdite (211 milioni nel 2010, saliti a oltre 1 miliardo e 100 milioni nel
2011 frutto delle correzioni delle perdite anche di anni precedenti) per cui il gruppo, che ha 8 milioni di
assicurati e 8 mila dipendenti, si trova da mesi sull’orlo del fallimento.
Sul progetto di salvataggio messo a punto da banche creditrici e Unipol dovranno via via pronunciarsi le
diverse autorità di controllo (Consob per la borsa, Isvap che vigila sulle imprese assicurative e Antitrust
sulle quote di mercato). Al momento in cui scriviamo il progetto incentrato su Unipol, raccontato
sinteticamente (vista la sua complessità e articolazione), prevede che Premafin attivi un aumento di
capitale da 400 milioni di euro riservato ad Unipol.
Con le risorse apportate da Unipol, Premafin dà il via ad un aumento di capitale da 1,1 miliardi di Fonsai.
Unipol, per avere le risorse disponibili all’operazione, dal canto suo darà vita ad un analogo aumento di
capitale che, come spiegato nell’intervista da Marco Pedroni coinvolgerà anche la sua controllante Finsoe.
A questo punto, cioè una volta stabiliti adeguati parametri di garanzia e patrimonializzazione dei diversi
soggetti, si procederà a una maxifusione che darà vita ad un unico grande gruppo assicurativo, guidato da
Unipol, da quasi 20 miliardi di premi. Ovviamente sarà coinvolto un consorzio di banche finanziatrici (con
in prima fila Mediobanca e Unicredit) che potrebbero anche divenire partner dell’operazione.
Anche qualora non subentrassero intoppi o richieste di modifica da parte delle autorità di controllo,
l’intero processo richiederà alcuni mesi per essere completato.

loro parte, senza che ciò comporti distrazioni ri-           Coop che ci leggono perché questa operazio-
spetto alla nostra attività caratteristica e alla capa-      ne è stata ritenuta una occasione da cogliere?
cità di offrire convenienza ai soci e alle famiglie”.        Devo partire da una premessa. Unipol è nata
Sono questi i punti chiave del pensiero di Marco             quasi 50 anni fa proprio per volontà della co-
Pedroni, presidente di Coop Consumatori Nor-                 operazione, nella convinzione che offrire po-
dest ma in questo caso, presidente di Finsoe, Fi-            lizze alle famiglie fosse una attività pienamente
nanziaria dell’economia sociale, ovvero la società           coerente con la nostra missione mutualisti-
(all’89,1% partecipata da cooperative delle qua-             ca. Dunque, per noi, valutare uno sviluppo in
li oltre il 50% sono cooperative di consumatori)             questo settore non può certo essere conside-
che a sua volta detiene il 51% circa di Unipol.              rata una novità. A questo va aggiunto che non
La complessa vicenda Unipol-Fonsai (vedi la                  stiamo parlando di una normale operazione di
scheda qui sopra) è aperta ormai da qualche me-              mercato, ma del salvataggio di una grande im-
se e su di essa sono chiamate a pronunciarsi di-             presa italiana, che ha quasi un secolo di vita,
verse autorità di controllo (Consob, Isvap e An-             che ha milioni di clienti, migliaia di dipenden-
titrust). Ma pur tenendo conto di modifiche che              ti, agenti e piccoli azionisti. Ad oggi, se non
il progetto potrebbe ancora subire ed anche che              interverrà Unipol questo gruppo potrebbe av-
non si creino tutte le condizioni per realizzarlo,           viarsi alla liquidazione, con uno smembramen-
con Pedroni abbiamo provato (in base alla situa-             to, o all’acquisizione del controllo da parte di
zione nota al 20 febbraio ndr) a capire le moti-             gruppi stranieri. Non credo che così verrebero
vazioni sulla base delle quali le cooperative coin-          difesi al meglio gli interessi di tutte queste fa-
volte hanno ragionato intorno a un progetto di               miglie e operatori. E che si tratti di un salvatag-
acquisizione così impegnativo.                               gio mi pare sia evidente anche dagli atti delle
Partiamo dall’inizio, dallo spiegare ai soci                 autorità di vigilanza e controllo.
                                                                                                    continua a pagina 16 >
consumatori
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E se spuntassero offerte alternative a quella di       investimenti importanti in Unipol. Ora l’investi-
Unipol?                                                mento aggiuntivo che dobbiamo sostenere, su
Se qualcuno fosse intenzionato a proporre, alter-      un’operazione che complessivamente si aggirerà
nativamente al nostro progetto, un’offerta di ac-      sui 2 miliardi, è nell’ordine di 300 milioni di euro
quisto su Fonsai lo può certamente fare. Nelle         di cui circa i due terzi verranno dalle cooperative
ultime settimane alcuni gruppi finanziari stanno       di consumo. Riteniamo che il valore che si possa
interessandosi a Fonsai. Come ha fatto Unipol ri-      creare nel tempo sia più che proprozionale all’in-
tengo sarebbe importante che questi gruppi espli-      vestimento aggiuntivo richiesto. Si tratta quindi
citassero in modo tarsparente le motivazioni e il      di una operazione che, rafforzando Unipol, può
progetto che intendono perseguire. Non esclu-          consolidare l’insieme degli investimenti fatti dal-
do neanche che nel corso del percorso si possa-        le cooperative.
no trovare partner interessati a investire insieme     Qualche anno fa Unipol fu al centro del tentati-
a noi. È una operazione complessa e impegnati-         vo, poi fallito, di acquisire la Banca nazionale del
va, che per altro ha già subito modifiche per noi      lavoro. Quella vicenda suscitò polemiche e aspre
positive rispetto alla prima versione, per esempio     controversie. Cosa c’è di diverso questa volta?
escludendo acquisti diretti e bonus alla famiglia      Il progetto è molto diverso da quello del 2005.
Ligresti. Ma se non si parte dal fatto che si tratta   Allora Unipol cercò di acquisire una banca e di
di un salvataggio non si capisce il resto…             costruire un gruppo bancario-assicurativo, incon-
Ma torniamo al merito: perché dai soci coo-            trando molte ostilità e per la verità commettendo
perativi il progetto Fonsai è stato giudicato          anche errori importanti; oggi il cuore dell’opera-
interessante?                                          zione è assicurativo.
Perché attraverso questa fusione siamo convinti        Unipol ha avuto risultati importanti in questi
si possa creare un valore economico importante.        anni, ma questa considerazione non coincide
Certo per poterlo creare serviranno tempo e pro-       con gli andamenti in borsa del titolo…
getti industriali adeguati, assieme a gruppi diri-     Noi, come cooperative siamo investitori di lungo
genti competenti. Siamo convinti che in Unipol         periodo e non guardiamo le quotazioni di borsa
ci siano queste risorse che, nella loro autonomia,     che oggi non rispecchiano certo il valore reale di
sapranno costruire questi sviluppi postivi. Ma         una compagnia come Unipol. Solo investitori sta-
c’è un’altra considerazione importante che serve       bili, e le cooperative lo sono, possono fare que-
a spiegare le ragioni che ci anno portato a esse-      sto ragionamento. Per noi è una operazione indu-
re favorevoli. Nel corso degli anni abbiamo fatto      striale e non finanziaria.
primo piano cooperazione                                          17

Operazione industriale sì, ma che richiede mol-        da disinvestimenti da altre attività. In più è uti-
te risorse, in una fase non facile per l’economia      le ricordare che il prestito da soci oltre ad esse-
e le imprese. ..                                       re soggetto a norme di legge e regolamenti che
L’operazione richiede una quantità importante di       impongono la raccolta non possa superare di 3
risorse, comunque neanche lontanamente para-           volte il patrimonio netto (e oggi il rapporto è
gonabile a quelle utilizzate per operazioni analo-     inferiore a due), è regolato dalle cooperative di
ghe fatte prima dell’esplosione della crisi. Ricor-    consumo da un regolamento interno ancor più
do poi che le cooperative contribuiranno solo in       restrittivo. Questo regolamento stabilisce, tra
parte, poiché interverranno anche altri soggetti       l’altro, che almeno il 30% del prestito sia in im-
sul mercato.                                           pieghi prontamente liquidabili. In realtà siamo
Che tipo di discussione e di processo decisio-         abbondantemente all’interno di questo limite,
nale c’è stato?                                        con più del 70% del prestito impiegato in inve-
In queste settimane centinaia di cooperatori han-      stimenti prontamente liquidabili. Siamo molto
no discusso all’interno dei rispettivi consigli di     attenti e rigorosi nel dare il massimo di garanzie
amministrazione: di Finsoe fanno parte 41 coo-         ai nostri soci prestatori.
perative. C’è stata una discussione intensa e ric-     Per i soci e le famiglie, a maggior ragione in una
ca, con, ovviamente, anche valutazioni diverse         fase di crisi come questa, è importante sapere
che alla fine ha portato a un’ampia condivisio-        che questa operazione non distoglierà le coo-
ne. E comunque, oltre a continuare a garantire il      perative dalla massima concentrazione sulla
massimo ascolto ai soci, alla fine, ogni coopera-      gestione caratteristica e sul garantire la massi-
tiva sarà sovrana nel deliberare se partecipare o      ma convenienza…
meno all’aumento di capitale di Finsoe per la pro-     Le cooperative di consumo sono tra le imprese
pria quota a parte.                                    più patrimonializzate in assoluto, grazie al fatto
Ma per finanziare queste operazioni potrà es-          che gli utili nell’arco degli anni sono sempre stati
sere utilizzato anche il prestito sociale?             reinvestiti in cooperativa. Dunque abbiamo spal-
Le rispondo che le risorse che verranno uti-           le robuste e per questo siamo in grado di far fron-
lizzate non sono collegate al prestito da soci e       te alle esigenze che abbiamo davanti a noi. E non
verranno da fonti diverse. Nel confronto fino-         c’è dubbio alcuno che le politiche di convenienza
ra svolto, le posso dire che le grandi cooperati-      restano per noi fondamentali e continueremo a
ve sono orientate a utilizzare risorse provenienti     praticarle con la massima determinazione.

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Il nostro udito, un bene prezioso da difendere
                                             Come riconoscere e curare il calo dell’udito
                                              avviene gradualmente e in maniera indo-                 zione. La prevenzione è la strada maestra
                                              lore. Inizialmente si riduce la comprensio-             per ridurre al minimo i rischi di ipoacusia,
                                              ne delle consonanti, aumenta la difficoltà              un problema che affligge oltre 7 milioni di
                                              a percepire la voce di donne e bambini,                 persone in tutta Italia. Alcune piccole pre-
                                              è difficile percepire il campanello e lo                cauzioni possono essere un grande aiuto
                                              squillo del telefono.                                   per arginare il problema e prevenire danni
                                              Età, rumore e cattive abitudini sono le                 più seri. È opportuno proteggere le orec-
                                              cause più comuni di ipoacusia. All’ori-                 chie dal troppo rumore, abbassare il vo-
                                              gine dei problemi di udito possono esserci              lume di stereo e televisori, non ascoltare
                                              numerose cause: età, prolungata esposi-                 musica ad alto volume per troppo tempo.
L’ipoacusia, o calo di udito, si manifesta    zione a fonti di inquinamento acustico,                 Tenersi aggiornati sulle nuove tecnologie.
con diversa intensità ma con sintomi ine-     luoghi di lavoro rumorosi, l’errato uti-                Di fronte ai primi sospetti di un disturbo
quivocabili.                                  lizzo di dispositivi audio, otiti trascurate.           uditivo, è opportuno consultare uno spe-
I campanelli di allarme. Percezione           L’inquinamento acustico è una delle cause               cialista dell’udito e informarsi sulle so-
meno nitida delle parole, difficoltà a so-    principali, infatti la popolazione dei centri           luzioni offerte dalle tecnologie di ultima
stenere una conversazione in ambienti         urbani dimostra un deciso peggioramento                 generazione. Quando le parole arrivano
rumorosi, disorientamento dovuto alla         della soglia uditiva rispetto a chi vive in             al cervello confuse, sfocate, e seguire una
ridotta capacità di individuare la prove-     campagna.                                               conversazione diventa complicato, è il mo-
nienza di voci e suoni. Il calo dell’udito    Ridurre i rischi con una attenta preven-                mento di fare qualcosa per stare meglio.

Il calo dell’udito si può risolvere con successo grazie alle moderne tecnologie
I nuovi microchip, “invisibili” e senza fili
Negli ultimi 10 anni tecnolo-      che sull’apparato uditivo, gli       tore di suoni, ma una sofisti-               siderato, ristabilire l’ascolto
gia e innovazione hanno fatto      apparecchi acustici sono di-         cata e ultra miniaturizzata                  stereofonico, collegarsi sen-
passi da gigante. Grazie ai        ventati 10.000 volte più po-         centrale di ascolto progetta-                za fili a televisore, telefoni,
progressi della microelettro-      tenti e più piccoli del 70%.         ta per riuscire contemporane-                computer. Una rivoluzione
nica e delle cono-                 Oggi l’apparecchio acustico          amente a rendere la voce più                 senza precedenti.
scenze scientifi-                  non è un semplice amplifica-         chiara, ridurre il rumore inde-

                                    Speech Guard,               Quando l’udito comincia a perdere for-
                                                                za, le parole arrivano al cervello sfocate e
                                                                                                                per mettere a fuoco la voce e migliora
                                                                                                                la comprensione delle singole parole.
                         Chip
                          Speech    il «guardiano»              diventa difficile seguire il filo del discor-   La percezione sonora complessiva è
                           Guard                                so. Lo Speech Guard è un chip elettro-          molto più naturale, perché le voci riac-
                                    della voce                  nico, invisibile quando indossato, ideato       quistano chiarezza e profondità.

                                                                                       Ecco come funziona il chip Speech Guard Oticon

                                                             Grazie alle piccole
                                                            dimensioni, il chip
                                                           Speech Guard
                                                         scompare
                                                                                              Udito sfuocato                     Udito a fuoco
                                                        quando indossato.                  senza Speech Guard                  con Speech Guard

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