Da che parte andiamo? - Coop
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consumatori il mensile dei soci coop Tasse, pensioni, liberalizzazioni: edizione novacoop n° 2 marzo 2012 nelle contraddittorie opinioni degli italiani sul governo e i suoi provvedimenti il ritratto di un paese indeciso da che parte andiamo? 40 Dal 1° marzo cresce l'interesse del prestito sociale Deciso l'aumento del rendimento sul deposito con l'introduzione di un nuovo scaglione: per saldi oltre 27mila euro tasso del 4% lordo
S o mmari o consumatori nova coop sommario Le40 pagine di Cresce l'interesse seguici su facebook del prestito sociale e su www.consumatori.e-coop.it di renato Germiniani 43 Un mattone 6 L'Italia indecisa per Cascina Graziella Intervista al sociologo Ilvo Diamanti: le contraddizioni di un paese, tra governo tecnico, crisi della politica e paura della crisi 45 Supermercato Coop Vetrina per Verbania di gianni ferri 8 Liberalizzazioni e rilancio Dopo un travagliato percorso è in arrivo il pacchetto del governo. Riuscirà a sostenere la nostra economia? 47 Ipercoop Casale Le ragioni del successo di alberto martignone 14 "Perché investiamo in Unipol" Intervista al presidente di Finsoe Marco Pedroni: "Ecco perchè il progetto di acquisizione di Fondiaria-Sai è importante" Nova Coop numero verde 800 238 380 4 Lettere a 13 Disastri o scelte 25 Street food (& drink) Consumatori da rivedere? d i massimo montanari di mario tozzi 6 L'Italia indecisa 30 Semplici delizie di dario guidi 23 Dall'acqua di helmut failoni alle altre bevande 7 La vignetta di eugenio del toma 32 Splendida Siviglia di elle k a ppa di giuseppe ortolano 26 Genitori quasi perfetti 20 La moda etica di anna somenzi 36 Italiani brava gente di anna somenzi di m. cirri e f. solibello 28 Leggere 24 Settimana un digital book 36 Mostre, libri e dischi antirazzista di claudio strano Intervista a A. Viterbini di g. oldrini e p. pacoda Mensile della Cooperazione di Consumatori 40127 Bologna, Viale Aldo Moro,16 Tel. 051.6316911 | Telefax 051.6316908 redazione@consumatori.coop.it Reg.Trib. Bologna 3/8/82 n. 5005 Iscrizione Roc 29/8/01 n. 1040 Copia singola euro 0,34 Abbonamento annuo euro 3,10 Direttore responsabile Dario Guidi Redazione Daniela Dalpozzo, Silvia Fabbri, Alberto Martignone, Alessandro Medici, Paola Minoliti, Daniele Moltrasio, Andrea Pertegato, Silvia Pizzorno, Silvia Sacchetti, Anna Somenzi, Claudio Strano. Progetto grafico Glifo associati/Plumdesign Impaginazione e grafica Ilde Ianigro Responsabile della pubblicità Gabriella Zerbini Stampa Coptip (Modena) Coop Editrice Consumatori 40127 Bologna, Viale Aldo Moro,16 Tel. 051.6316911 | Telefax 051.6316908 C. F., P. IVA e Iscrizione al Registro delle Imprese di Bologna n. 03722150376 Iscrizione all’albo delle Cooperative a mutualità prevalente n. A108296 Coop Editrice Consumatori Consiglio di amministrazione: Massimo Bongiovanni (presidente) Enrico Migliavacca (vicepresidente) Gianna Brunelli, Mauro Bruzzone, Paolo Cattabiani, Edwin Ferrari, Marco Gaiba, Alberto Martignone, Alessandro Medici, Daniele Moltrasio. Consegnato alle poste a partire dal 09/03/2012. Il numero di gennaio/febbraio è stato stampato in 2.461.291 copie Associato USPI, Unione stampa periodica italiana Questa rivista è stata stampata su carta 100% ecologica che ha ottenuto il marchio Ecolabel dell’Unione Europea riservato ai prodotti a minor impatto ambientale
consumatori 4 marzo 2012 L’indirizzo per scrivere a questa rubrica è: redazione Consumatori, Viale Aldo Moro, 16, 40127 Bologna fax 051 6316908, oppure, redazione@consumatori.coop.it Coop, clementine senza sfruttamento Mangiando arance e clementine durante l’inverno mi sono più volte chiesto quale sia la situazione di chi raccoglie questa frutta, specie degli immigrati. E Coop cosa fa? rosaria de nardo - treviso Risponde Claudio Mazzini volgimento dell’intera filiera produttiva partendo da responsabile sostenibilità, innovazione e valori di Coop Italia: chi trasforma/confeziona i prodotti. Questi si rendono Il tema dell’immigrazione e soprattutto dello sfruttamento responsabili verso Coop della selezione e del controllo di migliaia di lavoratori stranieri, in parte clandestini, che delle singole aziende agricole sulla base loro reputazione, vengono impegnati nelle campagne del sud per effettuare sull’assenza di condanne o sanzioni relative ai diritti del la raccolta stagionale di frutta e verdura è da anni alla no- lavoro, sulla capacità di rendere evidente il rapporto fra stra attenzione. quantità di prodotto fornito e quantità di mano d’opera Già in passato su Consumatori ci siamo occupati di questo utilizzata. Le aziende agricole firmano poi un documento tema, raccontando le denunce e il prezioso lavoro di Me- di responsabilità che in caso di mancato rispetto delle con- dici senza frontiere e spiegando cosa fa Coop, catena che dizioni comporta la sospensione dalla fornitura Coop. privilegia prodotti italiani e che avendo rapporti con de- Fin dal 2009, sono state effettuate verifiche approfondite cine e decine di produttori di tutte le regioni ha da tempo nel settore fragole, pomodori da tavola, clementine, con messo in campo numerose misure su questo versante. risultati che hanno evidenziato da un lato la possibilità di Il punto di partenza dell’azione di Coop Italia per com- effettuare importanti interventi di miglioramento; dall’al- battere sfruttamento e lavoro nero è stata la decisione di tro gli stessi produttori si sono mostrati consapevoli dei certificarsi secondo lo schema SA8000, impegnandosi problemi e disposti ad adempiere agli obblighi sul pieno affinché le produzioni a marchio Coop fossero realizzate rispetto dei contratti collettivi di lavoro e sulla salute e si- nel rispetto dei diritti umani, dei diritti dei lavoratori – sa- curezza dei siti lariali e contrattuali – con la tutela contro lo sfruttamento Nel 2010 è stato ulteriormente intensificato il presidio dei minori, il rispetto della sicurezza e della salubrità sul sulla filiera delle clementine in Calabria anche in ragione posto di lavoro. Questo vale anche per i nostri fornitori dei gravi scontri che si verificano nella zona di Gioia e per i fornitori dei nostri fornitori su tutte le linee di Tauro e specie a Rosarno. Coop già da tempo aveva de- prodotto a marchio e su tutto l’agroalimentare, fresco e ciso di spostare la quasi totalità della produzione delle trasformato. Nel 2006 – anche a seguito delle indagini clementine a marchio in una zona diversa e più sicura sia effettuate da Medici senza frontiere e alla denuncia delle per gli aspetti qualitativi del prodotto sia per quelli sociali. spaventose condizioni di vita degli immigrati abbiamo co- Anche in questa annata 2011/2012 abbiamo proseguito minciato a chiedere esplicitamente l’impegno dei nostri con le verifiche e col rilevare e risolvere i problemi che fornitori nel rispetto dei diritti dei lavoratori. eventualmente si presentano, a conferma dell’impegno Quindi come sempre fa Coop si è proceduto nel coin- continuo di Coop su questo fronte. Buona bresaola Mi sembra che, oltre al prosciutto crudo, anche la bresaola abbia ben poche controindicazioni da un punto di vista di una sana alimentazione... MARco casini - reggio emilia È vero: il sale e l’aria sono infatti gli unici conser- in quanto la sua conservabilità è garantita dalla bassa vanti di questo insaccato che nasce in Valtellina, temperatura e dall’aria molto asciutta della zona ottenuto da carne di manzo semplicemente salata d’origine, tutelata dal marchio Igp che ne garanti- e stagionata. Le sue qualità più rimarchevoli, la leg- sce l’originalità legata ala provenienza. Il risultato è gerezza, la morbidezza e il gusto dolce e gradevole, un prodotto ricco di proteine, povero di grassi, con sono dovute proprio a questo uso contenuto del sale un buon contenuto di ferro, zinco, vitamina B2 e PP.
5 Verdure cotte Nutraceutica In famiglia, d’estate, mangiamo volentieri Leggo spesso la parola nutraceutica belle insalatone mentre d’inverno, specie associata all’alimentazione…. renata ferri - novar a i miei figli, non sono molto attratti dalle È nota da tempo la proprietà preventiva di un’alimenta- verdure cotte… zione ricca di frutta e verdura, in grado di potenziare i si- anna maria bragadini - la spezia stemi biochimici che il nostro organismo ha sviluppato Forse il loro aspetto non è attraente, ma le verdure cotte per eliminare le sostanze tossiche. Oggi è stato fatto un sono davvero benefiche per il nostro organismo. Dalle ulteriore passo avanti: si è osservato che una dieta sele- bietole alla catalogna, dalle cime di rapa agli spinaci. zionata è anche una fonte di composti che hanno attività Hanno la foglia larga e da cuocere si prestano a mille terapeutiche. Dall’incontro dell’approccio nutrizionale preparazioni. Gli spinaci sono senza dubbio i più sapo- con quello farmaceutico è nata quindi una nuova disci- riti, sono ricchi di vitamine e sali minerali (non di ferro plina medica, la "nutraceutica", che consiste appunto perché durante la cottura si perde); le bietole e le erbette nell’impiego dell’alimentazione come cura. Ora ci aspet- vanno bollite e condite con olio e limone, oppure al tiamo ulteriori progressi dalla nutrigenomica, che studia burro o gratinate in forno. La catalogna, dal gusto un come le molecole alimentari siano in grado di agire sul po’ amaro, è un ottimo ingrediente per zuppe e mine- Dna per bloccare i tumori. Negli ultimi anni abbiamo stre; invece le cime di rapa sono da utilizzare come base scoperto ad esempio che alcuni geni coinvolti nella re- per altre preparazioni. Tutte queste erbe vanno tagliate golazione di processi vitali della cellula si attivano o si a strisce larghe ed irregolari e poi cotte, mai troppo per disattivano, proprio come lampadine che si accendono non perdere il loro gusto tipico. Se fresche vanno con- o si spengono, al variare delle calorie che assumiamo o servate in frigorifero per pochi giorni, lavate, asciugate e alla presenza o meno di determinate sostanze nella no- inserite in un sacchetto di plastica. stra dieta. Le Terme della Slovenia 10 % d Fiaba Invernale* per i so i sconto ci coop valido fino al 01.04.2012 * min. 3 notti già a partire da 125 € a persona In mezza pensione con l’accesso alle piscine con acqua termale e molto altro. Viaggio O Programma Pasquale** in ques rganizzato te date valido dal 06.04. al 09.04.2012 ** 3 notti già a partire da 149 € a persona 3 notti per assaporare il gusto della cultura Slovena. PONTE DEL 25 APRILE E DEL PRIMO MAGGIO Programma All Inclusive* valido dal 22.04. al 06.05.2012 3 notti già a partire da 176 € a persona Pensione completa con bevande ai pasti, accesso illimitato alle piscine termali, sauna e molto altro. Terme Dobrna Dobrna 50, 3204 Dobrna, Slovenia t: 00386 3 78 08 110 e: info@terme-dobrna.si Elisabetta tel. 348 78 45 181 www.terme-dobrna.si (lun. - ven. dalle 10 alle ore 15)
6 società L'Italia indecisa tra tecnici e crisi Il sociologo Ilvo Diamanti racconta le contraddizioni degli italiani di fronte alla manovra del governo Monti. Una cura dolorosa e che non piace ma necessaria. Mentre politica e partiti hanno perso credibilità. E sulle liberalizzazioni... Delle contraddittorie opi- governo ha proposto, ma poi c’è nioni degli italiani ai tempi del un atteggiamento di generale in- governo tecnico. Potrebbe intito- dulgenza o comprensione verso le larsi così la “fotografia” proposta reazioni e le proteste delle diverse in questa intervista da Ilvo Dia- categorie, specie per quelle come i manti, sociologo che con le sue taxisti o i camionisti che sono rite- indagini è tra i più attenti osserva- nute non privilegiate. Certo la co- ILVO tori della realtà del nostro paese. sa cambia se invece si parla di no- Professor Diamanti che atteg- tai o di farmacisti. DIAMANTI giamento sta emergendo nel Ma il giudizio sul governo resta Sociologo nostro paese a partire dall’inse- buono… diamento del governo Monti? Sì, nonostante quel che abbiamo “Definire il sentire degli italiani in visto prima la fiducia verso questo questa fase non è semplice perché governo resta alta, oltre il 50% del- si tratta di sentimenti contraddit- la popolazione. E la fiducia perso- tori. Da un lato le ricette e le me- nale del premier Monti è su livelli dicine che sono costretti ad assu- molto levati. Questo è dunque il mere per provare a risolvere una sentimento contrastante che ri- crisi che si è deteriorata nel corso troviamo nel paese. È come se i del tempo, sono dure e dolorose. cittadini ci dicessero: le cose che E dunque non possono piacere. fa questo governo non ci piac- In questo senso il giudizio degli ciono, ma ci rendiamo conto che italiani sulla manovra economica sono necessarie. In più sappiamo varata dal governo non è buono. che chi le fa è credibile e per bene, Non piace nel suo complesso per- molto più di chi lo ha preceduto, ché ritenuta non equa, non pia- quindi teniamocelo stretto perché ce la riforma delle pensioni, non altrimenti sarebbe peggio. piace il fatto che si sia scelta la via Ma il fatto che sia un governo dell’aumento delle tasse. Ma an- tecnico e non politico è dunque che su una vicenda come le libe- un vantaggio nella percezione ralizzazioni i giudizi sono molto generale? contraddittori. Da un lato c’è una Certamente. Il fatto che non sia maggioranza di giudizi positivi su un governo di politici di profes- di dario guidi quasi tutti i provvedimenti che il sione è visto positivamente dalla
consumatori marzo 2012 7 LA VIGNETTA DI ELLEKAPPA gente. Viviamo una fase di grande lo Stato, non si fidano dello Stato senza radicamento sul territorio. E insoddisfazione e sfiducia verso la perché lo considerano inefficiente un partito di centro sinistra senza politica e i partiti, un clima anti- e invasivo. Ed è difficile invertire questo fa fatica a sopravvivere. In- politico. E tutti quelli che critica- una tendenza in poco tempo. Per vece il Pdl, oltre alle polemiche fe- no questo esecutivo perché non cui il retro pensiero che continua roci sul tesseramento che stanno sa far politica in realtà gli fanno ad emergere è che le tasse siano segnando la sua campagna con- un gran favore agli occhi della po- un abuso, che evadere non è un gressuale, paga anche l’assenza polazione. In più gli italiani sono reato ma un atto di legittima di- dalla scena di Berlusconi. consapevoli che un prezzo sia da fesa. Certo lo era molto di più nel Ma in questo contesto la distin- pagare per non finire come la Gre- momento in cui chi governava, zione tra destra e sinistra esi- cia, e sono consapevoli che Mon- come il presidente del consiglio ste ancora o sta perdendo di ti sta facendo quello che i governi precedente, ti diceva esattamente significato? precedenti non sono stati in grado questa cosa. Oggi sei di fronte a Agli occhi degli elettori questa di- di fare. Poi c’è anche una questio- un atteggiamento totalmente op- stinzione resta. Chi fa sondaggi ne di stile che è abbastnza impor- posto. Hai davanti delle figure che vede che gli elettori continuano a tante dopo anni in cui è prevalso non sono attaccabili sotto questo distinguersi in modo abbastanza una stile diciamo così molto pop. profilo. Ma interrompere la spirale netto. Quel che non è chiaro, inve- Avere di fronte figure sobrie e sot- perversa non sarà facile. ce, è quali siano i temi su cui que- to traccia viene apprezzato, tecnici Ma in questo quadro che desti- sta distinzione dovrebbe manife- che sanno di cosa parlano. no aspetta i partiti politici? starsi. È abbastanza evidente che Sul piano dell’etica pubblica ve- Oggi noi siamo di fronte a una cri- il governo Monti che sta facendo niamo da anni piuttosto trava- si dei partiti ed in particolare di politiche liberali e moderate, sta gliati. Un altro dei temi di cui si quelli maggiori. Pd e Pdl pagano facendo ciò che richiedono Bce è occupato il governo è la lotta il prezzo di non fare politica se- e Fondo monetario. Dunque non all’evasione. Sul dovere di paga- condo una dinamica normale, co- certo un governo di sinistra. Ep- re le tasse, sul prevalere appun- stretti come sono in questa mag- pure dai cittadini questo è perce- to di una etica pubblica, ci sono gioranza. In più sono incalzati dai pito come un governo più vicino segni di cambiamento rispetto loro alleati tradizionali, Lega da al centro sinistra che al centro de- agli anni da cui veniamo? una parte, Idv e Sel dall’altra che stra. Dunque la contraddittorietà È difficile dirlo in base ai dati di approfittano di questa difficoltà. c’è anche qui. Dalle indagini la di- cui dispongo. A parole gli italiani Per cui anche se il Pd è nettamen- stanza tra elettori Pd e Pdl è inva- sono sempre stati contro chi non te avanti nei sondaggi, le difficoltà riata se non aumentata. Ma la dif- paga le tasse. Ma gli italiani han- emerse a febbraio con le primarie ficoltà della politica è far emergere no anche un rapporto difficile con di Genova ci descrivono un partito questo nella realtà dei fatti.
consumatori 8 primo piano economia marzo 2012 liberalizzazioni Quanto aiutano l’economia Il travagliato percorso del decreto varato dal governo Monti. Ma tra critiche, proteste e richieste di modifica, quale sarà davvero il contributo che potrà venire da questo pacchetto al rilancio del nostro paese. Lo abbiamo chiesto ad alcuni economisti e rappresentanti dei consumatori di aldo bassoni Attese, auspicate, temute, contrastate, in- principio di contrari all’idea di aprire allo stimolo di sufficienti, eccessive, troppo morbide, incomplete, una maggiore concorrenza la società e l’economia è forti coi deboli e deboli coi forti... La sfilza di agget- difficile trovarne. Ma poi quando si passa ai fatti, la tivi e definizioni che hanno accompagnato il decre- vita cambia… to liberalizzazioni del governo Monti, sono davvero Al momento in cui scriviamo non è ancora concluso la fotografia delle spinte contrastanti e del travaglio l'iter del decreto governativo che, al vaglio dei due che attraversa la società italiana in questi mesi di rami del parlamento, è stato sommerso da 2.300 governo tecnico (vedi l’intervista nelle pagine pre- emendamenti. Ma la conversione in legge si avvi- cedenti col sociologo Ilvo Diamanti). Ma sono an- cina (l'ultima data utile è il 24 marzo) e dopo l'esa- che la conferma di una difficoltà a separare il giusto me in Senato ora il testo è al vaglio della Camera confronto di merito sui contenuti, dal fumo alzato dei deputati. Degli emendamenti alcuni sono stati ad arte dai soggetti interessati per impedire di toc- dichiaratamente presentati per potenziare l’effetto care piccoli e grandi privilegi che segnano la società sui punti chiave, ma la maggior parte sono mirati ad italiana. annacquare sensibilmente l’intenzione riformatrice Già, si parli di taxi o di farmaci, di banche o di assi- del governo Monti. curazioni, di ordini professionali o di distributori di Al punto che al Senato è arrivato un voto di fiducia benzina come si fa a distinguere le buone intenzioni che, stabilite dal governo le modifiche da accoglie- da quelle un po’ più strumentali? Perché in linea di re, ha stoppato ulteriori mercanteggiamenti. Non è continua a pagina 10 >
consumatori gennaio 2012 9 Il decreto in pillole ecco cosa cambierà Il decreto del governo sulle liberalizzazioni, al momento in cui scriviamo, è al vaglio della Camera, dopo il voto di fiducia al Senato. Difficile, a questo punto, che intervengano modifiche sinficative. Con questa avvertenza vi proponiamo una sintesi degli aspetti principali su cui si interverrà: Assicurazioni Ï La compagnia deve sottoporre al cliente tre diversi Energia $ Entro settembre 2013 si andrà allo scorporo della rete preventivi. Se il cliente decide di far installare sull’auto che oggi è controllata dall’Eni. In pratica Snam diven- la scatola nera, attraverso la quale viene monitorato il terà un operatore indipendente nella gestione dei ga- suo stile di guida, potrà usufruire di un sconto. Il sdotti che portano il metano in Italia capace di muover- risarcimento potrà essere diretto se l’auto viene riparata si sul mercato europeo a beneficio del servizio e delle in una officina convenzionata con la Compagnia di tariffe. assicurazioni, oppure in contanti ma con una riduzione del 30 per cento. Farmacie Si prevede l’apertura di circa 5.000 nuove farmacie, Banche orari liberi, sconti sui medicinali pagati dai cittadini, L’obiettivo è azzerare il costo delle commissioni sulle incentivo alla vendita dei generici. I farmaci di fascia C, linee di credito. Ma la cosa ha suscitato la protesta dei con ricetta a totale carico dei cittadini, restano però vertici Abi che si sono dimessi. Per il resto arriva il conto esclusiva delle farmacie: un grave passo indietro corrente gratuito per chi ha pensioni sino a 1500 euro. rispetto agli annunci iniziali. I Sui mutui il cliente può scegliersi la polizza che vuole e non è tenuto ad accettare quella della banca. Riduzione dei costi anche per l'uso delle carte di credito. Notai f Aumenterà la pianta organica dei notai con concorsi annuali a partire dal 2015. Benzinai Si punta ad avere più gestori indipendenti e un numero maggiore di self service fuori delle città. Ma la vendita degli impianti ai gestori non sarà un obbligo per le Professioni D Non ci saranno più le tariffe professionali (che restano compagnie. Più difficoltosa anche la libertà del gestore come riferimento solo per le liquidazioni giudiziali), ma di rifornirsi all’ingrosso da chi vuole. dal decreto è stato cancellato l'obbligo di presentare un H preventivo scritto. I tirocinanti saranno pagati a forfait solo dopo sei mesi di pratica. Commercio Ampia deregulation nel settore con l’abrogazione delle norme che prevedono limiti numerici, autorizzazioni, licenze, nulla osta per l’avvio di un’attività. Sono Taxi w Alla fine saranno ancora i sindaci dei Comuni a decidere ammessi solo limiti e controlli necessari ad evitare se incrementare il numero di licenze. Ciò avverrà previo danni alla salute e sicurezza. Ci saranno però alcune parere obbligatorio, ma non vincolante, dell’Autorità di attività per le quali il governo, entro il 2012, deciderà regolazione dei trasporti che potrà comunque ricorrere che permanga il preventivo assenso da parte della al Tar nel caso i suoi provvedimenti non siano rispettati Pubblica amministrazione. dai Comuni. L'Autorità dei trasporti dovrà nascere g entro il 31 maggio. Più libertà infine nella fissazione delle tariffe e nell’organizzazione del servizio. Consumatori Le clasuole vessatorie presenti nei contratti verranno perseguite direttamente dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato che procede d’ufficio, anche su segnalazione dei consumatori, dichiara la vessatorietà delle clausole e diffonde sul proprio sito e su quello dell’operatore autore della clausola vessatoria il testo del provvedimento di censura.
consumatori 10 marzo 2012 mancata una nuova dose di prote- a che fare con il servizio pubbli- promuovere processi di aggrega- ste (avvocati e liberi professionisti co, con le infrastrutture, con gli zione in grado di sfruttare pos- ma soprattutto le clamorose di- aspetti burocratici” . Per l’esattez- sibili economie di scala”. Pen- missioni dei vertici dell'Abi, l'As- za l’Italia, nella classifica della li- siamo soprattutto ai tassisti per sociazione delle banche) che ora bertà economica è al 92° posto i quali si profila un accordo che è da vedere se e come proseguirà. mondiale. porterà ad un aumento dei turni Nell'attesa, resta il fatto che il de- C’è chi ha calcolato quanto rispar- piuttosto che delle licenze. Stes- creto è uno dei pezzi fondamen- mieremo grazie al decreto sulle so discorso per quanto riguarda tali della fase due dell’attività del liberalizzazioni. Si va dai 1.800 le professioni. governo, quella che dovrebbe ri- euro a famiglia di Adiconsum, ai C’è anche chi, dati alla mano, mettere qualche soldo nelle ta- 946 di Federconsumatori e Adu- sostiene che da alcune liberaliz- sche degli italiani e rilanciare la sbef. Altre previsioni più prudenti zazioni non ci si possa aspettare crescita. Dopo le stangate della si fermano a 400 euro. molto di buono. “Le liberaliz- manovra economica “salva Italia” Ma c’è anche chi è più prudente zazioni non sempre riducono i che, secondo valutazioni di auto- in queste stime sull’impatto Pil/ prezzi, talvolta succede che li fan- revoli istituti di ricerca, peserà nel liberalizzazioni, in quanto i pro- no aumentare – sostiene Emilia- 2012 per circa 2.700 euro a fami- cessi aperti da questi provvedi- no Brancaccio, docente di Eco- glia, ci si aspetta una boccata d’os- menti sono complessi, non bre- nomia politica all’Università del sigeno sul fronte dei prezzi dei vi e difficilmente quantificabili. Sannio –. Uno dei motivi è che servizi e beni, delle tariffe e dei Michele Polo, docente di eco- le autorità di regolamentazione carburanti. nomia alla Bocconi, su lavoce.it e controllo sono deboli e non “Queste misure servono per cor- sostiene che “settori esposti alle sufficientemente indipenden- reggere gli eccessivi difetti di liberalizzazioni richiedono la ge- ti rispetto agli interessi del sog- questo Paese – osserva Fabrizio stione di fasi transitorie durante getto controllato. Altro motivo Onida, docente di Economia In- le quali le piccole imprese e le at- per cui i prezzi potrebbero non ternazionale alla Bocconi – co- tività individuali dei prestatori di scendere è che, se è vero che in me è ben noto anche dalle classi- servizio dovranno riqualificar- una prima fase si ha più concor- fiche internazionali che ci danno si, accedere a forme di organiz- renza, è anche vero che i capitali in coda sugli indicatori che hanno zazione del lavoro più efficienti, più grandi hanno il sopravvento,
primo piano economia 11 coop e l’articolo 62 “così si aiutano le multinazionali” “Una modifica dell’articolo 62 è possibile, sulle nostre dell’iniziativa economica privata. Ma al di là di questo, osservazioni critiche c’è stata ampia condivisione, per quel che preme ribadire è che se si vogliono aiutare le questo speriamo che il Parlamento e il Governo, al piccole e medie industrie e l’agricoltura italiana, noi momento della conversione in legge capiscano che siamo d’accordo. Come Coop, siamo i migliori venditori quella misura, nell’impostazione originaria non è che un di prodotti, in un anno vendiamo 6 milioni di quintali di regalo alle grandi multinazionali e così non ha niente ortofrutta. Noi siamo alleati dell’agricoltura italiana, dello spirito liberale, è solo un’ingessatura e un siamo buoni e puntuali pagatori, per questo vogliamo irrigidimento del mercato”. Parola di Vincenzo continuare a collaborare, e non ci stiamo a passare come Tassinari, presidente del consiglio di gestione di Coop i cattivi o gli speculatori come qualcuno ha tentato di Italia. Nel corposo pacchetto liberalizzazioni, cui Coop dipingerci. E aggiungo che se qualcuno della guarda con grande interesse, è però finito un distribuzione paga scorrettamente questo va provvedimento che ha invece suscitato la reazione sanzionato non solo nei confronti dei soggetti deboli ma critica di tutte le associazioni della grande distribuzione anche nei nostri confronti perché costituisce un atto di e di Coop. L’articolo in questione infatti definisce concorrenza sleale. Nel confronto che abbiamo avuto in rigidamente i termini di pagamento dei produttori e dei questi giorni anche il mondo agricolo ha convenuto sulle fornitori (30 o 60 giorni) e vuole imporre accordi nostre considerazioni. Dunque speriamo ci sia una vincolanti su base annuale. risposta conseguente dalla politica, per evitare che “Siamo convinti che la formulazione dell’articolo 62 sia questa operazione si trasformi in un regalo a illegittima e vada contro le normative europee e quanto multinazionali come Kraft, Nestlè, Unilever o Coca Cola stabilisce l’articolo 41 della Costituzione sulla libertà che davvero non ne hanno bisogno”. si concentrano e danno vita a quali contribuisce a raggiungere Così come insignificanti saran- nuovi oligopoli. A quel punto i l’obiettivo di avere meno regole no quelli sui farmaci avendo ri- prezzi tornano a salire. Ovvia- rigide, più regole in funzione dei nunciato ad estendere la vendita mente questo ragionamento ri- consumatori”. dei medicinali di fascia C, quel- guarda le grandi liberalizzazioni Quadro complesso, ma senza li con ricetta completamente a nei settori erogatori di servizi di però perdere di vista gli indubbi carico del cittadino, alle para- pubblica utilità come l’energia, i vantaggi per i consumatori che lo farmacie e ai corner salute già trasporti, il credito ecc”, precisa svolgimento della pratica sulle li- esistenti in molte città e centri Brancaccio. beralizzazioni porterà nel medio- commerciali”. Sulla base di dati Ocse risulta in lungo periodo. Risparmiare in- È la prova che alcune corporazio- effetti che i prezzi non si sono somma si può. Anzi si deve. ni e gruppi di interesse sono diffi- mossi in Europa, quelli del gas so- “I nostri calcoli si basano su stime cili da smontare anche per i cosid- no addirittura aumentati nono- prudenti ma realistiche dei bene- detti tecnici. A proposito di lobby, stante le liberalizzazioni (come fici che potremmo trarre da voci un passo in avanti è stato fatto avvenuto nell’iperliberista Gran importanti delle liberalizzazio- sulla Class Action, ma l’azione Bretagna dove i prezzi dell’ener- ni – spiega Rosario Trefiletti, collettiva resta ancora nel nostro gia elettrica e del gas sono i più al- presidente di Federconsumatori paese un percorso difficile e ac- ti d’Europa). –. Detto questo, aggiungo che si cidentato. “Andrebbe rivista da “Liberalizzare, però, non signifi- poteva fare di più. Mentre riten- cima a fondo – sostiene Trefiletti ca tutto – afferma Onida –; que- go efficace quanto si è fatto nel –, ma soprattutto andrebbe sem- sti provvedimenti devono es- settore dell’energia, gas e delle plificata”. E di semplificazioni par- sere considerati caso per caso. libere professioni, sui carburanti la un altro decreto varato dal go- Non è la stessa cosa intervenire non si è avuto il coraggio di sepa- verno, che, si spera, avrà anch’esso sulle licenze o sugli orari dei ta- rare nettamente la proprietà del- un effetto benefico sulle tasche xi e liberalizzare le tariffe degli la distribuzione dall’approvvi- dei cittadini, soprattutto in ter- avvocati, provvedimento certa- gionamento attraverso la vendita mini di risparmio di tempo che, mente controverso ma che so- degli impianti ai gestori. Quindi se vogliamo, può tradursi in ri- stanzialmente reputo utile. So- gli effetti sui prezzi della benzi- sparmio di denaro: 154 euro an- no piccoli interventi, ognuno dei na e del gasolio saranno irrisori. nui a nucleo familiare, secondo continua a pagina 13 >
consumatori marzo 2012 primo piano economia 13 Federconsumatori e Adusbef. Un altro settore interessato dai provvedimenti del governo Mon- un pianeta da difendere ti è quello del commercio con la liberalizzazione degli orari, delle giornate di apertura e della rea- di Mario Tozzi lizzazione di nuove strutture (di primo ricercatore Cnr - Igag e conduttore televisivo cui abbiamo già scritto il mese scorso). Trefiletti giudica “posi- tiva la liberalizzazione di orari e aperture ma da non fare in ma- niera spregiudicata, altrimenti si corre il rischio di aumentare i costi abbattendo la produttività Disastri che poi le imprese sono costrette o scelte da rivedere? a scaricare sui prezzi”. Quanto agli effetti sull’economia Nessuno può sapere se i tempi che ci apprestiamo a vivere saranno del pacchetto liberalizzazioni, forieri di disastri, certo è che le premesse sembrano tutte andare in questa dire- ribattezzato “decreto cresci Ita- zione. Il 2011 si è chiuso nel segno delle alluvioni fuori scala, con l’Italia tirrenica lia”, il conto non è semplice. “A che ancora si deve riprendere da quanto è avvenuto. D’altro canto, il 2012 si apre una possibile domanda se que- con una meganave da oltre 100.000 tonnelate di stazza che si arena contro gli ste misure possano bastare a far scogli di una delle più belle isole d’Italia con il rischio ancora concreto di ucci- partire la ripresa o a combattere derne definitivamente gli ecosistemi e l’economia. E, se non bastasse, terremoti dove non te lo aspetti e neve e freddo come fossimo in Siberia. la recessione nel 2012, la rispo- Sta succedendo qualcosa? La risposta è sì, sta effettivamente succedendo sta è ’no’, ci vogliono altre cose – qualcosa, ma non un incremento dei terremoti, semplicemente sta accadendo avverte Onida –. E, in particola- che anche gli italiani, come tutti i popoli della Terra, sono sempre più numerosi re, bisognerebbe avere maggiore (ma quale crescita zero?) e hanno esigenze sempre maggiori, tali da rendere coraggio anche per quei provve- difficile la convivenza su un territorio che rimane inevitabilmente sempre lo dimenti già inclusi nel pacchet- stesso. Il problema dell’umanità del terzo millennio sta semplicemente proprio to come, per esempio, lo sgra- in questo: troppi uomini per un pianeta solo, per giunta sempre vio Irap per i costi del lavoro o il più caldo e le cui risorse si stanno riducendo al lumicino. credito d’imposta per i capitali Ma il problema degli italiani del duemila è, in un certo senso, ancora più reinvestiti che, poi, è un ritorno a grave: non solo qui da noi si registrano densità di popolazione come nem- quel provvedimento varato a suo meno a Hong Kong, non solo abbiamo costruito dappertutto. A tutto questo tempo dal ministro Visco e poi dobbiamo aggiungere una caratteristica nostrana, la complessiva incautamente soppresso da Tre- disorganizzazione. Tale da farci pensare di essere forse il meno organizzato fra i paesi industrializ- monti. Se il governo volesse inci- zati. A Genova non si prende sul serio l’allerta dell’aereonautica militare e si dere di più sull’aumento del po- lasciano aperte le scuole, come a Roma si fa confusione fra millimetri di pioggia tere d’acquisto di quei lavoratori e centimetri di neve e la città non è completamente praticabile nemmeno dopo che oggi soffrono le conseguenze una settimana dalla Grande Nevicata. Nessuno dei più grandi comuni ita- della crisi e che poi determinano liani ha a disposizione un disaster manager, né risultano unità di crisi multita- la massa dei consumi, dovrebbe sking negli organici delle amministrazioni locali. attivarsi per recuperare rapida- Nessuno si preoccupa del territorio ponendovi mano in tempi ordinari, mente tagli di spesa pubblica e figuriamoci poi nell’emergenza. L’unica cosa che conta è costruire ancora aumenti di imposta”. un po’, lucrare qualche altro misero guadagno sulla pelle di territori già Sì perché la manovra lacrime e martoriati, e magari non impedire l’abusivismo, il tutto con la speranza che sangue di dicembre ha colpito si movimenti l’economia o almeno si riempiano le casse comunali. Ma quale paese moderno affida le proprie speranze di ripresa economica al compar- duro milioni di famiglie. E un to edile? Neanche fossimo al tempo dei Romani o dopo una guerra. Qualche tema di sostegno ai ceti più de- piccola eccezione c’è: la provincia di Torino, insieme a pochi altri boli e di redistribuzione della coraggiosi, pianifica un territorio in cui non si costruisce nemmeno un ricchezza è fondamentale, non metro quadrato in più (se non a ridosso di quanto già c’è e in misura molto solo come elemento di equità, limitata). Terreni agricoli residui e verde saranno lasciati in pace e l’econo- ma per rilanciare la nostra eco- mia non ci rimetterà. Ci rimetteranno i soliti noti, i divoratori del futuro nomia. ● nazionale. Ma per questi sarebbe anche ora.
14 primo piano cooperazione Marco Pedroni, presidente di Finsoe, la società attraverso cui 41 cooperative partecipano a Unipol, illustra le motivazioni che hanno portato ad aderire al piano di acquisizione di Fondiaria-Sai. “È un’operazione industriale coerente con la mutualità cooperativa che mira a salvare un’importante impresa italiana” di bibi bellini Unipol investiamo MARCO PEDRONI presidente di Finsoe “L’interesse delle cooperative ad un’even- tuale acquisizione di Fondiaria-Sai da parte di Unipol ha motivazioni di natura industriale e per creare non speculative o finanziarie. Salvare un’impor- tante impresa italiana, oggi in grande difficoltà e dar vita al secondo gruppo assicurativo del paese valore è un obiettivo in cui crediamo, che siamo convin- ti possa portare a risultati e vantaggi. Dico que- sto nell’ottica di investitori stabili quali noi siamo, che guardano al medio e lungo periodo. Si trat- ta di una operazione complessa e impegnativa; le cooperative di consumatori presenti in Finsoe di dario guidi hanno spalle sufficientemente robuste per fare la
consumatori marzo 2012 15 finsoe le cooperative e il controllo di unipol Il Gruppo Unipol è oggi tra i primi gruppi assicurativi nel mercato italiano, con una raccolta assicurativa aggregata 2010 di 8,9 miliardi di euro (di cui 4,7 nei rami Vita e 4,2 nei rami Danni). I dipendenti di Unipol son circa 4.000. Il controllo di Unipol è detenuto da 41 cooperative aderenti a Legacoop attraverso Finsoe (Finanziaria dell’Economia Sociale). L’89,17% delle quote di Finsoe è detenuto da cooperative. Tra queste le cooperative di consumatori da sole arrivano al 55%. Soci di Finsoe con quote minori sono anche la mutua francese P&V, JP Morgan e la banca Bnp Paribas. A sua volta Finsoe detiene il 51% delle azioni ordinarie Unipol che è quotata in borsa (il rimanente delle azioni è sul mercato). Le cooperative di consumatori azioniste di Finsoe (o direttamente o attraverso proprie società) sono Coop Adriatica col 12,19%, Coop Estense col 9,82%, Coop Consumatori Nordest col 9,71%, Unicoop Tirreno col 6,05%, Coop Liguria 6,12%, Novacoop col 5,21%, Coop Lombardia col 3,12%. come funziona il piano di salvataggio di fondiaria-sai Fondiaria-Sai è uno dei più importanti gruppi assicurativi italiani, da anni sotto il controllo della famiglia Ligresti attraverso la società Premafin che detiene il 35% delle azioni. Un altro 6,9% è controllato da Unicredit, mentre il 58,4% è sul mercato borsistico. Negli ultimi anni Fondiaria-Sai ha registrato sempre più consistenti perdite (211 milioni nel 2010, saliti a oltre 1 miliardo e 100 milioni nel 2011 frutto delle correzioni delle perdite anche di anni precedenti) per cui il gruppo, che ha 8 milioni di assicurati e 8 mila dipendenti, si trova da mesi sull’orlo del fallimento. Sul progetto di salvataggio messo a punto da banche creditrici e Unipol dovranno via via pronunciarsi le diverse autorità di controllo (Consob per la borsa, Isvap che vigila sulle imprese assicurative e Antitrust sulle quote di mercato). Al momento in cui scriviamo il progetto incentrato su Unipol, raccontato sinteticamente (vista la sua complessità e articolazione), prevede che Premafin attivi un aumento di capitale da 400 milioni di euro riservato ad Unipol. Con le risorse apportate da Unipol, Premafin dà il via ad un aumento di capitale da 1,1 miliardi di Fonsai. Unipol, per avere le risorse disponibili all’operazione, dal canto suo darà vita ad un analogo aumento di capitale che, come spiegato nell’intervista da Marco Pedroni coinvolgerà anche la sua controllante Finsoe. A questo punto, cioè una volta stabiliti adeguati parametri di garanzia e patrimonializzazione dei diversi soggetti, si procederà a una maxifusione che darà vita ad un unico grande gruppo assicurativo, guidato da Unipol, da quasi 20 miliardi di premi. Ovviamente sarà coinvolto un consorzio di banche finanziatrici (con in prima fila Mediobanca e Unicredit) che potrebbero anche divenire partner dell’operazione. Anche qualora non subentrassero intoppi o richieste di modifica da parte delle autorità di controllo, l’intero processo richiederà alcuni mesi per essere completato. loro parte, senza che ciò comporti distrazioni ri- Coop che ci leggono perché questa operazio- spetto alla nostra attività caratteristica e alla capa- ne è stata ritenuta una occasione da cogliere? cità di offrire convenienza ai soci e alle famiglie”. Devo partire da una premessa. Unipol è nata Sono questi i punti chiave del pensiero di Marco quasi 50 anni fa proprio per volontà della co- Pedroni, presidente di Coop Consumatori Nor- operazione, nella convinzione che offrire po- dest ma in questo caso, presidente di Finsoe, Fi- lizze alle famiglie fosse una attività pienamente nanziaria dell’economia sociale, ovvero la società coerente con la nostra missione mutualisti- (all’89,1% partecipata da cooperative delle qua- ca. Dunque, per noi, valutare uno sviluppo in li oltre il 50% sono cooperative di consumatori) questo settore non può certo essere conside- che a sua volta detiene il 51% circa di Unipol. rata una novità. A questo va aggiunto che non La complessa vicenda Unipol-Fonsai (vedi la stiamo parlando di una normale operazione di scheda qui sopra) è aperta ormai da qualche me- mercato, ma del salvataggio di una grande im- se e su di essa sono chiamate a pronunciarsi di- presa italiana, che ha quasi un secolo di vita, verse autorità di controllo (Consob, Isvap e An- che ha milioni di clienti, migliaia di dipenden- titrust). Ma pur tenendo conto di modifiche che ti, agenti e piccoli azionisti. Ad oggi, se non il progetto potrebbe ancora subire ed anche che interverrà Unipol questo gruppo potrebbe av- non si creino tutte le condizioni per realizzarlo, viarsi alla liquidazione, con uno smembramen- con Pedroni abbiamo provato (in base alla situa- to, o all’acquisizione del controllo da parte di zione nota al 20 febbraio ndr) a capire le moti- gruppi stranieri. Non credo che così verrebero vazioni sulla base delle quali le cooperative coin- difesi al meglio gli interessi di tutte queste fa- volte hanno ragionato intorno a un progetto di miglie e operatori. E che si tratti di un salvatag- acquisizione così impegnativo. gio mi pare sia evidente anche dagli atti delle Partiamo dall’inizio, dallo spiegare ai soci autorità di vigilanza e controllo. continua a pagina 16 >
consumatori 16 marzo 2012 E se spuntassero offerte alternative a quella di investimenti importanti in Unipol. Ora l’investi- Unipol? mento aggiuntivo che dobbiamo sostenere, su Se qualcuno fosse intenzionato a proporre, alter- un’operazione che complessivamente si aggirerà nativamente al nostro progetto, un’offerta di ac- sui 2 miliardi, è nell’ordine di 300 milioni di euro quisto su Fonsai lo può certamente fare. Nelle di cui circa i due terzi verranno dalle cooperative ultime settimane alcuni gruppi finanziari stanno di consumo. Riteniamo che il valore che si possa interessandosi a Fonsai. Come ha fatto Unipol ri- creare nel tempo sia più che proprozionale all’in- tengo sarebbe importante che questi gruppi espli- vestimento aggiuntivo richiesto. Si tratta quindi citassero in modo tarsparente le motivazioni e il di una operazione che, rafforzando Unipol, può progetto che intendono perseguire. Non esclu- consolidare l’insieme degli investimenti fatti dal- do neanche che nel corso del percorso si possa- le cooperative. no trovare partner interessati a investire insieme Qualche anno fa Unipol fu al centro del tentati- a noi. È una operazione complessa e impegnati- vo, poi fallito, di acquisire la Banca nazionale del va, che per altro ha già subito modifiche per noi lavoro. Quella vicenda suscitò polemiche e aspre positive rispetto alla prima versione, per esempio controversie. Cosa c’è di diverso questa volta? escludendo acquisti diretti e bonus alla famiglia Il progetto è molto diverso da quello del 2005. Ligresti. Ma se non si parte dal fatto che si tratta Allora Unipol cercò di acquisire una banca e di di un salvataggio non si capisce il resto… costruire un gruppo bancario-assicurativo, incon- Ma torniamo al merito: perché dai soci coo- trando molte ostilità e per la verità commettendo perativi il progetto Fonsai è stato giudicato anche errori importanti; oggi il cuore dell’opera- interessante? zione è assicurativo. Perché attraverso questa fusione siamo convinti Unipol ha avuto risultati importanti in questi si possa creare un valore economico importante. anni, ma questa considerazione non coincide Certo per poterlo creare serviranno tempo e pro- con gli andamenti in borsa del titolo… getti industriali adeguati, assieme a gruppi diri- Noi, come cooperative siamo investitori di lungo genti competenti. Siamo convinti che in Unipol periodo e non guardiamo le quotazioni di borsa ci siano queste risorse che, nella loro autonomia, che oggi non rispecchiano certo il valore reale di sapranno costruire questi sviluppi postivi. Ma una compagnia come Unipol. Solo investitori sta- c’è un’altra considerazione importante che serve bili, e le cooperative lo sono, possono fare que- a spiegare le ragioni che ci anno portato a esse- sto ragionamento. Per noi è una operazione indu- re favorevoli. Nel corso degli anni abbiamo fatto striale e non finanziaria.
primo piano cooperazione 17 Operazione industriale sì, ma che richiede mol- da disinvestimenti da altre attività. In più è uti- te risorse, in una fase non facile per l’economia le ricordare che il prestito da soci oltre ad esse- e le imprese. .. re soggetto a norme di legge e regolamenti che L’operazione richiede una quantità importante di impongono la raccolta non possa superare di 3 risorse, comunque neanche lontanamente para- volte il patrimonio netto (e oggi il rapporto è gonabile a quelle utilizzate per operazioni analo- inferiore a due), è regolato dalle cooperative di ghe fatte prima dell’esplosione della crisi. Ricor- consumo da un regolamento interno ancor più do poi che le cooperative contribuiranno solo in restrittivo. Questo regolamento stabilisce, tra parte, poiché interverranno anche altri soggetti l’altro, che almeno il 30% del prestito sia in im- sul mercato. pieghi prontamente liquidabili. In realtà siamo Che tipo di discussione e di processo decisio- abbondantemente all’interno di questo limite, nale c’è stato? con più del 70% del prestito impiegato in inve- In queste settimane centinaia di cooperatori han- stimenti prontamente liquidabili. Siamo molto no discusso all’interno dei rispettivi consigli di attenti e rigorosi nel dare il massimo di garanzie amministrazione: di Finsoe fanno parte 41 coo- ai nostri soci prestatori. perative. C’è stata una discussione intensa e ric- Per i soci e le famiglie, a maggior ragione in una ca, con, ovviamente, anche valutazioni diverse fase di crisi come questa, è importante sapere che alla fine ha portato a un’ampia condivisio- che questa operazione non distoglierà le coo- ne. E comunque, oltre a continuare a garantire il perative dalla massima concentrazione sulla massimo ascolto ai soci, alla fine, ogni coopera- gestione caratteristica e sul garantire la massi- tiva sarà sovrana nel deliberare se partecipare o ma convenienza… meno all’aumento di capitale di Finsoe per la pro- Le cooperative di consumo sono tra le imprese pria quota a parte. più patrimonializzate in assoluto, grazie al fatto Ma per finanziare queste operazioni potrà es- che gli utili nell’arco degli anni sono sempre stati sere utilizzato anche il prestito sociale? reinvestiti in cooperativa. Dunque abbiamo spal- Le rispondo che le risorse che verranno uti- le robuste e per questo siamo in grado di far fron- lizzate non sono collegate al prestito da soci e te alle esigenze che abbiamo davanti a noi. E non verranno da fonti diverse. Nel confronto fino- c’è dubbio alcuno che le politiche di convenienza ra svolto, le posso dire che le grandi cooperati- restano per noi fondamentali e continueremo a ve sono orientate a utilizzare risorse provenienti praticarle con la massima determinazione. Consumatori lo trovi (anche) in rete sul nostro sito internet www.consumatori.e-coop.it dove c’è la versione integrale di tutte le edizioni della nostra rivista sul tuo iPad, iPhone, iPod Touch per leggere tutti gli articoli ti basta scaricare l’apposita applicazione gratuita sui tuoi dispositivi Android per leggere tutti gli articoli ti basta scaricare l’apposita applicazione gratuita su Facebook e potrai dialogare in tempo reale con la redazione
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INFORMAZIONE PUBBLICITARIA Speciale UDITO E BENESSERE Il nostro udito, un bene prezioso da difendere Come riconoscere e curare il calo dell’udito avviene gradualmente e in maniera indo- zione. La prevenzione è la strada maestra lore. Inizialmente si riduce la comprensio- per ridurre al minimo i rischi di ipoacusia, ne delle consonanti, aumenta la difficoltà un problema che affligge oltre 7 milioni di a percepire la voce di donne e bambini, persone in tutta Italia. Alcune piccole pre- è difficile percepire il campanello e lo cauzioni possono essere un grande aiuto squillo del telefono. per arginare il problema e prevenire danni Età, rumore e cattive abitudini sono le più seri. È opportuno proteggere le orec- cause più comuni di ipoacusia. All’ori- chie dal troppo rumore, abbassare il vo- gine dei problemi di udito possono esserci lume di stereo e televisori, non ascoltare numerose cause: età, prolungata esposi- musica ad alto volume per troppo tempo. L’ipoacusia, o calo di udito, si manifesta zione a fonti di inquinamento acustico, Tenersi aggiornati sulle nuove tecnologie. con diversa intensità ma con sintomi ine- luoghi di lavoro rumorosi, l’errato uti- Di fronte ai primi sospetti di un disturbo quivocabili. lizzo di dispositivi audio, otiti trascurate. uditivo, è opportuno consultare uno spe- I campanelli di allarme. Percezione L’inquinamento acustico è una delle cause cialista dell’udito e informarsi sulle so- meno nitida delle parole, difficoltà a so- principali, infatti la popolazione dei centri luzioni offerte dalle tecnologie di ultima stenere una conversazione in ambienti urbani dimostra un deciso peggioramento generazione. Quando le parole arrivano rumorosi, disorientamento dovuto alla della soglia uditiva rispetto a chi vive in al cervello confuse, sfocate, e seguire una ridotta capacità di individuare la prove- campagna. conversazione diventa complicato, è il mo- nienza di voci e suoni. Il calo dell’udito Ridurre i rischi con una attenta preven- mento di fare qualcosa per stare meglio. Il calo dell’udito si può risolvere con successo grazie alle moderne tecnologie I nuovi microchip, “invisibili” e senza fili Negli ultimi 10 anni tecnolo- che sull’apparato uditivo, gli tore di suoni, ma una sofisti- siderato, ristabilire l’ascolto gia e innovazione hanno fatto apparecchi acustici sono di- cata e ultra miniaturizzata stereofonico, collegarsi sen- passi da gigante. Grazie ai ventati 10.000 volte più po- centrale di ascolto progetta- za fili a televisore, telefoni, progressi della microelettro- tenti e più piccoli del 70%. ta per riuscire contemporane- computer. Una rivoluzione nica e delle cono- Oggi l’apparecchio acustico amente a rendere la voce più senza precedenti. scenze scientifi- non è un semplice amplifica- chiara, ridurre il rumore inde- Speech Guard, Quando l’udito comincia a perdere for- za, le parole arrivano al cervello sfocate e per mettere a fuoco la voce e migliora la comprensione delle singole parole. Chip Speech il «guardiano» diventa difficile seguire il filo del discor- La percezione sonora complessiva è Guard so. Lo Speech Guard è un chip elettro- molto più naturale, perché le voci riac- della voce nico, invisibile quando indossato, ideato quistano chiarezza e profondità. Ecco come funziona il chip Speech Guard Oticon Grazie alle piccole dimensioni, il chip Speech Guard scompare Udito sfuocato Udito a fuoco quando indossato. senza Speech Guard con Speech Guard Solo da Centro Acustico Italiano per i Soci PROVA GRATUITA DI 30 GIORNI della tecnologia Speech Guard (senza impegno d’acquisto) Solo per questo mese Sconto del 20% Riservato ai Soci Chiama subito e fissa la tua prova REGGIO EMILIA Via Emilia all’Angelo, 7/c - Tel. 0522 930045 CORREGGIO Corso Cavour, 16/d - Tel. 0522 637241 GUASTALLA Via Falcone e Borsellino, 17/a - Tel. 0522 838300
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