CAMERA DEI DEPUTATI - Giurisprudenza Penale
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Atti Parlamentari — 1 — Camera dei Deputati XVIII LEGISLATURA — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI CAMERA DEI DEPUTATI N. 2435-A — DISEGNO DI LEGGE PRESENTATO DAL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA (BONAFEDE) Delega al Governo per l’efficienza del processo penale e disposi- zioni per la celere definizione dei procedimenti giudiziari pendenti presso le corti d’appello Presentato il 13 marzo 2020 (Relatori per la maggioranza: VAZIO e SARTI) NOTA: La II Commissione permanente (Giustizia), il 30 luglio 2021, ha deliberato di riferire favorevolmente sul disegno di legge n. 2435. In pari data la Commissione ha chiesto di essere autorizzata a riferire oralmente.
Atti Parlamentari — 2 — Camera dei Deputati XVIII LEGISLATURA A.C. 2435-A PARERE DEL COMITATO PER LA LEGISLAZIONE Il Comitato per la legislazione, esaminato il disegno di legge n. 2435 e rilevato che: sotto il profilo dell’omogeneità di contenuto: il disegno di legge, composto da 18 articoli presenta un contenuto omogeneo e corrispondente al titolo; in linea generale, merita apprezzamento il ricorso allo strumento della delega legislativa per delineare, come nel caso in esame, una vasta riforma di settore; è anzi auspicabile che, anche nell’ambito dell’at- tuazione del piano nazionale di ripresa e resilienza, si faccia ricorso, per le riforme di settore che si renderanno necessarie, a leggi-delega caratterizzate da una formulazione attenta dei principi di delega e da un forte coinvolgimento delle competenti Commissioni parlamentari nel processo di attuazione della delega; sotto il profilo del coinvolgimento delle competenti Commissioni parlamentari, con riferimento specifico al provvedimento in esame, si valuti l’opportunità, alla luce della delicatezza della materia trattata, di prevedere il cosiddetto « doppio parere parlamentare »; sotto il profilo della semplicità, chiarezza e proprietà della formu- lazione: si valuti l’opportunità di approfondire la formulazione di alcuni principi di delega; in particolare, la lettera a) del comma 1 dell’articolo 2, che prevede che « nei procedimenti penali di ogni stato e grado, il deposito di atti e documenti possa essere effettuato anche con modalità telematiche », appare suscettibile di ulteriori specificazioni; alle suc- cessive lettere d) ed f) si potrebbe ulteriormente specificare a quale normativa, « anche regolamentare, concernente la sottoscrizione, la trasmissione e la ricezione dei documenti informatici » si faccia rife- rimento (si richiama ad esempio in materia il decreto del Ministro della giustizia 21 febbraio 2011, n. 44); alla successiva lettera l) si potrebbero ulteriormente specificare quali siano le « deroghe » alle forme di notificazione al difensore laddove questi sia d’ufficio e non sia stata effettuata la prima notificazione con consegna personale; con riferi- mento alla lettera a) del comma 1 dell’articolo 3, che prevede che il pubblico ministero chieda l’archiviazione quando, tra gli altri casi, gli elementi acquisiti nelle indagini « non consentono una ragionevole previsione di accoglimento della prospettazione accusatoria nel giudi- zio » andrebbe valutato se la formulazione non consenta margini esegetici eccessivamente ampi; alla successiva lettera g) andrebbe valutato se non siano meritevoli di ulteriore specificazione la forma e il contenuto della richiesta del difensore della persona sottoposta alle indagini o della parte offesa, dalla quale scatta la messa in mora del pubblico ministero ai fini dell’esercizio dell’azione penale o dell’archi-
Atti Parlamentari — 3 — Camera dei Deputati XVIII LEGISLATURA A.C. 2435-A viazione; alla successiva lettera h) andrebbe valutata l’opportunità di specificare meglio, data l’estrema delicatezza della materia, la defini- zione dei criteri di priorità trasparenti e predeterminati da parte degli uffici del pubblico ministero per garantire l’efficace e uniforme eser- cizio dell’azione penale; alla successiva lettera i) dovrebbe essere meglio circoscritta la fattispecie della « ragionevole previsione di accoglimento della prospettazione accusatoria nel giudizio » la cui assenza vincole- rebbe il giudice dell’udienza preliminare ad escludere il rinvio a giudizio; alla successiva lettera l) andrebbero meglio precisate le modalità di accertamento della data di effettiva acquisizione della notizia di reato; alla lettera b) del comma 1 dell’articolo 13, laddove si prevede che il processo sia definito entro sei mesi dal deposito dell’istanza di immediata definizione dei giudizi in grado di appello e in cassazione andrebbe chiarito se, per i giudizi in grado di appello, entro sei mesi deve essere concluso solo il grado di appello o anche quello in cassazione; sotto il profilo dell’efficacia del testo per la semplificazione e il riordino della legislazione vigente: il comma 2 dell’articolo 1 prevede che qualora il termine per l’espressione del parere parlamentare sugli schemi di decreto legislativo scada nei trenta giorni che precedono la scadenza del termine di delega o successivamente, quest’ultimo è prorogato per un periodo di sessanta giorni (cd. « tecnica dello scorrimento »); si tratta di una norma procedurale presente in molti provvedimenti di delega e che – come segnalato dalla Corte costituzionale nella sentenza n. 261 del 2017 – pur consentendo di individuare comunque il termine di delega, pre- senta « una formulazione ed una struttura lessicale oggettivamente complessa »; al riguardo, si ricorda che, in precedenti analoghe circo- stanze, il Comitato ha segnalato l’opportunità di prevedere, in luogo dello scorrimento del termine di delega, termini certi entro i quali il Governo deve trasmettere alle Camere gli schemi dei decreti legislativi (quali ad esempio, trenta, sessanta o novanta giorni prima della scadenza della delega); il comma 4 dell’articolo 1 prevede che il Governo, entro due anni dalla data di entrata in vigore dell’ultimo dei decreti legislativi adottati in attuazione della delega possa adottare disposizioni integrative e correttive dei decreti legislativi medesimi; si tratta di una formulazione che, sia pure non priva di precedenti, il Comitato ha costantemente ritenuto non idonea ad individuare in modo inequivoco il termine ultimo per l’emanazione dei decreti legislativi integrativi e correttivi (si veda da ultimo il parere reso nella seduta del 17 gennaio 2019 sul progetto di legge C. 1409); risulta pertanto preferibile fare riferimento all’entrata in vigore di ciascuno dei decreti legislativi adottati di modo che il termine per l’esercizio della delega volta all’emanazione di disposizioni integrative e correttive a ciascuno dei decreti legislativi adottati scada, in modo inequivoco, due anni dopo l’entrata in vigore di ciascuno di questi ultimi; la lettera b) del comma 1 dell’articolo 2 prevede che il Ministro della giustizia, con uno o più decreti aventi natura non regolamentare
Atti Parlamentari — 4 — Camera dei Deputati XVIII LEGISLATURA A.C. 2435-A individui gli uffici giudiziari e la tipologia degli atti per i quali il deposito telematico è obbligatorio; al riguardo si ricorda che i decreti di natura non regolamentare sono stati oggetto di costante censura da parte del Comitato in coerenza con la sentenza n. 116 del 2006 della Corte costituzionale; nel caso specifico merita anche segnalare che in caso di contenzioso, come ricordato anche dal presidente del Consiglio di Stato nella sua audizione di fronte al Comitato del 27 marzo 2019, « la qualificazione giuridica dell’atto spetta comunque al giudice, che addirittura può annullare l’atto se, ritenendolo regolamentare, non sia stato sottoposto al procedimento previsto per i regolamenti »; in tal senso, considerata la portata generale del provvedimento, l’adozione della procedura prevista per i regolamenti, con la previsione in parti- colare del parere del Consiglio di Stato, potrebbe rappresentare un elemento di maggiore tutela non solo per i destinatari delle misure ma anche per il Governo; le lettere b) e c) numero 1) del comma 1 dell’articolo 4 sembrano riprodurre quanto già previsto a legislazione vigente; in particolare la lettera b), nella parte in cui prevede che il giudice ammetta il rito di giudizio abbreviato con integrazione probatoria quando, nonostante l’integrazione probatoria, si produca comunque un’economia proces- suale rispetto ai tempi di svolgimento del giudizio dibattimentale, sembra riprodurre quanto già previsto dall’articolo 438, comma 5, del codice di procedura penale; il numero 1) della lettera c) nella parte in cui prevede che quando l’imputato avanza richiesta di giudizio abbre- viato condizionato da integrazione probatoria e il GIP glielo nega, l’imputato possa allora avanzare richiesta di giudizio abbreviato senza integrazione probatoria o di patteggiamento sembra riprodurre quanto già previsto dall’articolo 438, comma 5-bis, del codice di procedura penale; la lettera b) del comma 1 dell’articolo 12 prevede che i termini di durata del processo penale individuati dal principio di delega di cui alla lettera a) possano essere stabiliti in misura diversa dal Consiglio superiore della magistratura, sentito il Ministro della giustizia e tenuto conto di determinati parametri espressamente indicati; al riguardo si valuti l’opportunità di circoscrivere meglio la previsione, in modo da evitare che si configuri una sorta di « delegificazione spuria » nella misura in cui si consenta, in maniera indeterminata, alle decisioni del Consiglio superiore della magistratura di modificare i termini di legge; gli articoli 15 e 16, comma 1, riproducono, sostanzialmente, il contenuto di disposizioni già vigenti; si tratta, rispettivamente, dell’ar- ticolo 256 e dell’articolo 255, comma 1, del decreto-legge n. 34 del 2020; il testo originario del provvedimento non risulta corredato né di analisi tecnico-normativa né di analisi di impatto della regolamenta- zione; si rileva che, alla luce dell’ampio processo di riforma che il progetto di legge delinea potrebbe risultare in particolare opportuna la predisposizione dell’analisi di impatto della regolamentazione; si ri- corda che nella Legislatura sono stati correttamente corredati di analisi di impatto della regolamentazione altri disegni di legge governativi che
Atti Parlamentari — 5 — Camera dei Deputati XVIII LEGISLATURA A.C. 2435-A delineavano processi riformatori di ampia portata quali il disegno di legge C. 1455 « modifiche al codice di procedura penale: disposizioni in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere » (legge n. 69 del 2019) e il disegno di legge S. 1662 « delega al Governo per l’efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie »; formula, alla luce dei parametri stabiliti dall’articolo 16-bis del Regolamento, la seguente condizione: sotto il profilo dell’efficacia del testo per la semplificazione e il riordino della legislazione vigente: provveda la Commissione di merito, per le ragioni esposte in premessa, a sostituire all’articolo 1, comma 4, le parole: « dell’ultimo dei » con le seguenti: « di ciascuno dei »; il Comitato osserva altresì quanto segue: sotto il profilo della semplicità, chiarezza e proprietà della formu- lazione: valuti la Commissione di merito, per le ragioni esposte in premessa, l’opportunità di approfondire la formulazione dell’articolo 2, comma 1, lettere a), d), f) e l); dell’articolo 3, comma 1, lettere a), g), h), i) e l) e dell’articolo 13, comma 1, lettera b); sotto il profilo dell’efficacia del testo per la semplificazione e il riordino della legislazione vigente: valuti la Commissione di merito, per le ragioni esposte in premessa, l’opportunità di: aggiungere all’articolo 1 comma 2, primo periodo, dopo le parole: « trasmessi alle Camere » le seguenti: « , entro il novantesimo giorno antecedente il termine di scadenza della delega, » e sostituire il terzo periodo con i seguenti: « Il Governo, qualora non intenda con- formarsi ai pareri parlamentari, trasmette nuovamente i testi alle Camere con le sue osservazioni e con eventuali modificazioni, corredate dei necessari elementi integrativi di informazione e motivazione. I pareri definitivi delle Commissioni competenti per materia sono espressi entro il termine di dieci giorni dalla data della nuova trasmissione. Decorso tale termine, i decreti possono essere comunque adottati »; approfondire l’articolo 2, comma 1, lettera b), l’articolo 4, comma 1, lettera b) e lettera c), numero 1); l’articolo 12, comma 1, lettera b); l’articolo 15 e l’articolo 16, comma 1. Valuti infine la Commissione di merito, l’opportunità di richiedere al Governo, nell’ambito dell’istruttoria legislativa sul provvedimento, la predisposizione di un’analisi di impatto della regolamentazione.
Atti Parlamentari — 6 — Camera dei Deputati XVIII LEGISLATURA A.C. 2435-A PARERE DELLA I COMMISSIONE PERMANENTE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI) Il Comitato permanente per i pareri della I Commissione, esaminato il disegno di legge n. 2435, recante delega al Governo per l’efficienza del processo penale e disposizioni per la celere defini- zione dei procedimenti giudiziari pendenti presso le corti d’appello, nel testo risultante dalle proposte emendative approvate durante l’esame in sede referente; rilevato come il provvedimento conferisca delega al Governo per la modifica del codice di procedura penale e delle sue norme di attuazione, del codice penale e delle leggi speciali, dell’ordinamento giudiziario per quanto riguarda in particolare i progetti organizzativi delle procure, nonché per riformare il regime sanzionatorio dei reati e per introdurre una disciplina organica della giustizia riparativa; evidenziato come il comma 2 dell’articolo 1, nel definire la procedura per l’attuazione della delega prevede, tra l’altro, al primo periodo, che gli schemi di decreto legislativo siano adottati, con specifico riferimento alla disciplina della giustizia riparativa, acquisiti i pareri della Conferenza Stato-Regioni e della Conferenza unificata; segnalato in proposito come della Conferenza unificata facciano parte i componenti della Conferenza Stato-regioni e della Conferenza Stato-città e autonomie locali; rilevato, per quanto attiene al rispetto delle competenze legisla- tive costituzionalmente definite, come il provvedimento si inquadri nell’ambito delle materie « giurisdizione e norme processuali; ordina- mento penale », demandate alla competenza legislativa esclusiva dello Stato ai sensi dell’articolo 117, secondo comma, lettera l), della Costi- tuzione; sottolineato come il Comitato abbia dovuto esaminare il testo del provvedimento, come modificato nel corso dell’esame in sede referente, in tempi molto ristretti, esprime PARERE FAVOREVOLE con la seguente osservazione: con riferimento alla formulazione del primo periodo del comma 2 dell’articolo 1, valuti la Commissione di merito l’opportunità di individuare nella Conferenza unificata la sede per l’espressione del
Atti Parlamentari — 7 — Camera dei Deputati XVIII LEGISLATURA A.C. 2435-A parere sugli schemi di decreto adottati ai sensi della delega, con specifico riferimento alla disciplina della giustizia riparativa.
Atti Parlamentari — 8 — Camera dei Deputati XVIII LEGISLATURA A.C. 2435-A . TESTO TESTO DEL DISEGNO DI LEGGE DELLA COMMISSIONE __ __ Delega al Governo per l’efficienza del Delega al Governo per l’efficienza del processo penale e disposizioni per la ce- processo penale nonché in materia di lere definizione dei procedimenti giudi- giustizia riparativa e disposizioni per la ziari pendenti presso le corti d’appello. celere definizione dei procedimenti giudi- __ ziari. __ CAPO I DELEGA AL GOVERNO PER LA MODI- FICA DEL CODICE DI PROCEDURA PE- NALE, DEL CODICE PENALE E DELLA COLLEGATA LEGISLAZIONE SPECIALE E PER LA REVISIONE DEL REGIME SAN- ZIONATORIO DELLE CONTRAVVENZIONI Art. 1. Art. 1. (Oggetto e procedimento) (Delega al Governo per la modifica del codice di procedura penale, delle norme di attuazione del codice di procedura penale, del codice penale e della collegata legisla- zione speciale nonché delle disposizioni dell’ordinamento giudiziario in materia di progetti organizzativi delle procure della Repubblica, per la revisione del regime sanzionatorio dei reati e per l’introdu- zione di una disciplina organica della giustizia riparativa e di una disciplina organica dell’ufficio per il processo pe- nale) 1. Il Governo è delegato ad adottare, nel 1. Il Governo è delegato ad adottare, nel termine di un anno dalla data di entrata in termine di un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge, uno o più de- vigore della presente legge, uno o più de- creti legislativi per la modifica del codice di creti legislativi per la modifica del codice di procedura penale, del codice penale e della procedura penale, delle norme di attua- collegata legislazione speciale e per la re- zione del codice di procedura penale, del visione del regime sanzionatorio delle con- codice penale e della collegata legislazione travvenzioni con finalità di semplifica- speciale, nonché delle disposizioni dell’or- zione, speditezza e razionalizzazione del dinamento giudiziario in materia di pro- processo penale, nel rispetto delle garanzie getti organizzativi delle procure della Re- difensive e secondo i princìpi e criteri di- pubblica, per la revisione del regime san- rettivi previsti dal presente capo. zionatorio dei reati, per l’introduzione di una disciplina organica della giustizia ri-
Atti Parlamentari — 9 — Camera dei Deputati XVIII LEGISLATURA A.C. 2435-A parativa e di una disciplina organica del- l’ufficio per il processo penale, con finalità di semplificazione, speditezza e razionaliz- zazione del processo penale, nel rispetto delle garanzie difensive e secondo i princìpi e criteri direttivi previsti dal presente arti- colo. 2. Gli schemi dei decreti legislativi di cui 2. Gli schemi dei decreti legislativi di cui al comma 1 sono adottati su proposta del al comma 1 sono adottati su proposta del Ministro della giustizia, di concerto con il Ministro della giustizia, di concerto con il Ministro per l’innovazione tecnologica e la Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione e con il Ministro per la digitalizzazione, con il Ministro per la pub- pubblica amministrazione, e sono succes- blica amministrazione, con il Ministro del- sivamente trasmessi alle Camere perché su l’istruzione, con il Ministro della università di essi sia espresso il parere delle Commis- e della ricerca, con il Ministro per gli affari sioni parlamentari competenti per materia regionali e le autonomie, con il Ministro e per i profili finanziari entro il termine di del lavoro e delle politiche sociali, con il sessanta giorni dalla data della trasmis- Ministro dell’interno, con il Ministro della sione. Decorso il predetto termine, i decreti difesa e con il Ministro dell’economia e possono essere emanati anche in mancanza delle finanze, acquisito, per quanto ri- dei pareri. Qualora detto termine venga a guarda le disposizioni in materia di giusti- scadere nei trenta giorni antecedenti alla zia riparativa, il parere della Conferenza scadenza del termine previsto per l’eserci- unificata di cui all’articolo 8 del decreto zio della delega o successivamente, que- legislativo 28 agosto 1997, n. 281, ai sensi st’ultimo è prorogato di sessanta giorni. dell’articolo 9, comma 3, del medesimo decreto legislativo n. 281 del 1997. Gli schemi dei decreti legislativi sono succes- sivamente trasmessi alle Camere perché su di essi sia espresso il parere delle Commis- sioni parlamentari competenti per materia e per i profili finanziari entro il termine di sessanta giorni dalla data della trasmis- sione. Decorso il predetto termine, i decreti possono essere emanati anche in mancanza dei pareri. Qualora detto termine venga a scadere nei trenta giorni antecedenti alla scadenza del termine previsto per l’eserci- zio della delega o successivamente, que- st’ultimo è prorogato di sessanta giorni. 3. Il Governo è delegato ad adottare, nei 3. Il Governo è delegato ad adottare, nei termini e con la procedura di cui ai commi termini e con la procedura di cui ai commi 1 e 2, uno o più decreti legislativi recanti le 1 e 2, uno o più decreti legislativi recanti le norme di attuazione delle disposizioni adot- norme di attuazione delle disposizioni adot- tate ai sensi del comma 1 e di coordina- tate ai sensi del comma 1 e di coordina- mento tra le stesse e le altre leggi dello mento tra le stesse e le altre leggi dello Stato, anche modificando la formulazione Stato, anche modificando la formulazione e la collocazione delle norme del codice e la collocazione delle norme del codice penale, del codice di procedura penale e penale, del codice di procedura penale, delle disposizioni contenute in leggi speciali delle norme di attuazione del codice di non direttamente investite dai princìpi e procedura penale e delle disposizioni con- criteri direttivi di delega, in modo da ren- tenute in leggi speciali non direttamente derle ad essi conformi, operando le neces- investite dai princìpi e criteri direttivi di
Atti Parlamentari — 10 — Camera dei Deputati XVIII LEGISLATURA A.C. 2435-A sarie abrogazioni e adottando le opportune delega, in modo da renderle ad essi con- disposizioni transitorie. formi, operando le necessarie abrogazioni e adottando le opportune disposizioni tran- sitorie. 4. Il Governo, con la procedura indicata 4. Identico. al comma 2, entro due anni dalla data di entrata in vigore dell’ultimo dei decreti legislativi adottati in attuazione della de- lega di cui al comma 1 e nel rispetto dei princìpi e criteri direttivi per essa stabiliti, può adottare disposizioni integrative e cor- rettive dei decreti legislativi medesimi. Art. 2. (Disposizioni per l’efficienza dei procedi- menti penali e in materia di notificazioni) 1. Nell’esercizio della delega di cui al- 5. Nell’esercizio della delega di cui al l’articolo 1, il decreto o i decreti legislativi comma 1, il decreto o i decreti legislativi recanti disposizioni dirette a rendere il recanti disposizioni in materia di processo procedimento penale più celere ed effi- penale telematico sono adottati nel rispetto ciente nonché a modificare il codice di dei seguenti princìpi e criteri direttivi: procedura penale in materia di notifica- zioni sono adottati nel rispetto dei seguenti princìpi e criteri direttivi: a) prevedere che, nei procedimenti a) prevedere che atti e documenti penali in ogni stato e grado, il deposito di processuali possano essere formati e con- atti e documenti possa essere effettuato servati in formato digitale, in modo che ne anche con modalità telematiche; siano garantite l’autenticità, l’integrità, la leggibilità, la reperibilità e, ove previsto dalla legge, la segretezza; prevedere che nei procedimenti penali in ogni stato e grado il deposito di atti e documenti, le comunica- zioni e le notificazioni siano effettuate con modalità telematiche; prevedere che le tra- smissioni e le ricezioni in via telematica assicurino al mittente e al destinatario certezza, anche temporale, dell’avvenuta trasmissione e ricezione, nonché circa l’i- dentità del mittente e del destinatario; prevedere che per gli atti che le parti compiono personalmente il deposito possa avvenire anche con modalità non telema- tica; b) prevedere che, con regolamento adottato con decreto del Ministro della giustizia ai sensi dell’articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, siano definite le regole tecniche riguardanti i depositi, le comunicazioni e le notificazioni
Atti Parlamentari — 11 — Camera dei Deputati XVIII LEGISLATURA A.C. 2435-A telematiche di cui alla lettera a) del pre- sente comma, assicurando la conformità al principio di idoneità del mezzo e a quello della certezza del compimento dell’atto e modificando, ove necessario, il regola- mento di cui al decreto del Ministro della giustizia 21 febbraio 2011, n. 44; prevedere che le ulteriori regole e provvedimenti tec- nici di attuazione possano essere adottati con atto dirigenziale; c) prevedere una disciplina transito- ria ispirata ai seguenti criteri: 1) gradualità, differenziazione e ade- guatezza delle strutture amministrative cen- trali e periferiche; 2) razionale coordinamento e suc- cessione temporale tra la disciplina vigente e le norme di attuazione della delega; 3) coordinamento del processo di attuazione della delega con quelli di for- mazione del personale coinvolto; b) prevedere che il Ministro della giu- d) prevedere che, con regolamento stizia, con uno o più decreti aventi natura adottato con decreto del Ministro della non regolamentare, sentiti l’Avvocatura ge- giustizia ai sensi dell’articolo 17, comma 3, nerale dello Stato, il Consiglio nazionale della legge 23 agosto 1988, n. 400, sentiti il forense e i consigli dell’ordine degli avvo- Consiglio superiore della magistratura e il cati interessati, previa verifica e accertata Consiglio nazionale forense, siano indivi- la funzionalità dei servizi di comunica- duati gli uffici giudiziari e le tipologie di zione, individui gli uffici giudiziari e la atti di cui alla lettera a) del presente tipologia degli atti per i quali il deposito comma per cui possano essere adottate telematico è obbligatorio; anche modalità non telematiche di depo- sito, comunicazione o notificazione, non- ché i termini di transizione al nuovo re- gime di deposito, comunicazione e notifi- cazione; c) prevedere che, nei casi di deposito e) prevedere, per i casi di malfunzio- telematico obbligatorio, spetti al capo del- namento dei sistemi informatici dei domìni l’ufficio autorizzare il deposito con moda- del Ministero della giustizia: lità non telematiche quando i sistemi in- 1) che siano predisposte soluzioni formatici del dominio « giustizia » non siano alternative ed effettive alle modalità tele- funzionanti e sussista una situazione d’ur- matiche che consentano il tempestivo svol- genza, assicurando che agli interessati sia gimento delle attività processuali; data conoscenza adeguata e tempestiva an- che dell’avvenuta riattivazione del sistema; 2) che siano predisposti sistemi di accertamento effettivo e di registrazione dell’inizio e della fine del malfunziona- mento, in relazione a ciascun settore inte- ressato;
Atti Parlamentari — 12 — Camera dei Deputati XVIII LEGISLATURA A.C. 2435-A 3) che sia data tempestiva notizia a tutti gli interessati e comunicazione pub- blica del malfunzionamento e del ripristino delle ordinarie condizioni di funzionalità dei sistemi informatici; d) prevedere che, nei procedimenti f) identica. penali in ogni stato e grado, il deposito telematico di atti e documenti possa avve- nire anche mediante soluzioni tecnologiche che assicurino la generazione di un mes- saggio di avvenuto perfezionamento del de- posito, nel rispetto della normativa, anche regolamentare, concernente la sottoscri- zione, la trasmissione e la ricezione dei documenti informatici; e) prevedere che, nel caso di utilizza- soppressa zione del deposito telematico nei procedi- menti penali in ogni stato e grado, il de- posito si consideri avvenuto nel momento in cui è generato il messaggio di conferma del completamento della trasmissione; f) prevedere che, nei procedimenti soppressa penali in ogni stato e grado, le comunica- zioni siano effettuate con modalità telema- tiche, anche mediante soluzioni tecnologi- che diverse dalla posta elettronica certifi- cata, nel rispetto della normativa, anche regolamentare, concernente la sottoscri- zione, la trasmissione e la ricezione dei documenti informatici; g) prevedere che, nei procedimenti soppressa penali in ogni stato e grado, le notificazioni a persona diversa dall’imputato siano ese- guite con modalità telematiche, anche me- diante soluzioni tecnologiche diverse dalla posta elettronica certificata; h) prevedere che, nel caso in cui la soppressa notificazione venga eseguita mediante so- luzione tecnologica diversa dalla posta elet- tronica certificata, il sistema generi un messaggio di conferma del completamento della trasmissione; i) prevedere, per la notificazione e la soppressa comunicazione telematica a persona di- versa dall’imputato eseguita mediante so- luzione tecnologica diversa dalla posta elet- tronica certificata, che le stesse si consi- derino avvenute nel momento in cui è
Atti Parlamentari — 13 — Camera dei Deputati XVIII LEGISLATURA A.C. 2435-A generato il messaggio di conferma della trasmissione; l) prevedere che tutte le notificazioni Vedi comma 6, lettera b). all’imputato non detenuto successive alla prima siano eseguite mediante consegna al difensore; estendere a tali casi la possibilità di eseguire le notificazioni con modalità telematiche, anche mediante soluzioni tec- nologiche diverse dalla posta elettronica certificata che diano garanzia dell’avvenuta ricezione; al di fuori dei casi previsti dagli articoli 161 e 162 del codice di procedura penale, prevedere opportune deroghe alla notificazione degli atti mediante consegna di copia al difensore, a garanzia dell’effet- tiva conoscenza dell’atto da parte dell’im- putato, nel caso in cui questi sia assistito da un difensore d’ufficio e la prima notifica- zione non sia stata eseguita mediante con- segna dell’atto personalmente all’imputato o a persona che con lui conviva anche temporaneamente o al portiere o a chi ne fa le veci; m) prevedere che il primo atto noti- Vedi comma 6, lettera c). ficato all’imputato contenga anche l’e- spresso avviso che le successive notifica- zioni saranno effettuate mediante consegna al difensore, anche con modalità telemati- che, e che l’imputato abbia l’onere di in- dicare al difensore un recapito idoneo ove effettuare le comunicazioni e di comuni- cargli ogni mutamento dello stesso; n) prevedere che non costituisca ina- Vedi comma 6, lettera d). dempimento degli obblighi derivanti dal mandato professionale del difensore l’o- messa o ritardata comunicazione all’assi- stito imputabile al fatto di quest’ultimo; o) disciplinare i rapporti tra la noti- Vedi comma 6, lettera e). ficazione mediante consegna al difensore e gli altri criteri stabiliti dal codice di pro- cedura penale per le notificazioni degli atti all’imputato, in particolare con riferimento ai rapporti tra la notificazione mediante consegna al difensore e la notificazione nel caso di dichiarazione o elezione di domi- cilio e, nel caso di imputato detenuto, ai rapporti tra dette notificazioni e quelle previste dall’articolo 156 del codice di pro- cedura penale;
Atti Parlamentari — 14 — Camera dei Deputati XVIII LEGISLATURA A.C. 2435-A p) prevedere che, nel caso di impu- soppressa gnazione dell’imputato o di opposizione al decreto penale di condanna, tutte le noti- ficazioni all’imputato siano effettuate me- diante consegna di copia al difensore; pre- vedere la possibilità di eseguire tali notifi- cazioni con modalità telematiche, anche mediante soluzioni tecnologiche diverse dalla posta elettronica certificata che diano ga- ranzia dell’avvenuta ricezione. 6. Nell’esercizio della delega di cui al comma 1, il decreto o i decreti legislativi recanti disposizioni dirette a rendere il procedimento penale più celere ed effi- ciente nonché a modificare il codice di procedura penale in materia di notifica- zioni sono adottati nel rispetto dei seguenti princìpi e criteri direttivi: a) prevedere che l’imputato non de- tenuto o internato abbia l’obbligo, fin dal primo contatto con l’autorità procedente, di indicare anche i recapiti telefonici e telematici di cui ha la disponibilità; modi- ficare l’articolo 161 del codice di proce- dura penale prevedendo che l’imputato non detenuto o internato abbia la facoltà di dichiarare domicilio ai fini delle notifica- zioni anche presso un proprio idoneo re- capito telematico; b) prevedere che tutte le notificazioni Vedi articolo 2, comma 1, lettera l). all’imputato non detenuto successive alla prima, diverse da quelle con le quali lo stesso è citato in giudizio, siano eseguite mediante consegna al difensore; prevedere opportune deroghe alla notificazione degli atti mediante consegna di copia al difen- sore, a garanzia dell’effettiva conoscenza dell’atto da parte dell’imputato, nel caso in cui questi sia assistito da un difensore d’ufficio e la prima notificazione non sia stata eseguita mediante consegna dell’atto personalmente all’imputato o a persona che con lui conviva anche temporanea- mente o al portiere o a chi ne fa le veci; c) prevedere che il primo atto notifi- Vedi articolo 2, comma 1, lettera m). cato all’imputato contenga anche l’espresso avviso che le successive notificazioni, di- verse da quelle con le quali l’imputato è citato in giudizio e fermo restando quanto previsto per le impugnazioni proposte dallo
Atti Parlamentari — 15 — Camera dei Deputati XVIII LEGISLATURA A.C. 2435-A stesso o nel suo interesse, saranno effet- tuate mediante consegna al difensore; pre- vedere che l’imputato abbia l’onere di in- dicare al difensore un recapito idoneo ove effettuare le comunicazioni e che a tale fine possa indicare anche un recapito te- lematico; prevedere che l’imputato abbia l’onere di informare il difensore di ogni mutamento di tale recapito; prevedere che l’imputato abbia l’onere di comunicare al difensore anche i recapiti telefonici di cui abbia la disponibilità; d) prevedere che non costituisca ina- Vedi articolo 2, comma 1, lettera n). dempimento degli obblighi derivanti dal mandato professionale del difensore l’o- messa o ritardata comunicazione all’assi- stito imputabile al fatto di quest’ultimo; e) disciplinare i rapporti tra la noti- Vedi articolo 2, comma 1, lettera o). ficazione mediante consegna al difensore e gli altri criteri stabiliti dal codice di pro- cedura penale per le notificazioni degli atti all’imputato, in particolare con riferimento ai rapporti tra la notificazione mediante consegna al difensore e la notificazione nel caso di dichiarazione o elezione di domi- cilio, anche telematico, e, nel caso di im- putato detenuto, ai rapporti tra dette no- tificazioni e quelle previste dall’articolo 156 del codice di procedura penale; f) prevedere che, nel caso di impu- gnazione proposta dall’imputato o nel suo interesse, la notificazione dell’atto di cita- zione a giudizio nei suoi confronti sia effettuata presso il domicilio dichiarato o eletto, ai sensi della lettera a) del comma 13 del presente articolo. 7. Nell’esercizio della delega di cui al comma 1, il decreto o i decreti legislativi recanti disposizioni dirette a rendere il procedimento penale più celere ed effi- ciente nonché a modificare il codice di procedura penale in materia di processo in assenza sono adottati nel rispetto dei se- guenti princìpi e criteri direttivi: a) ridefinire i casi in cui l’imputato si deve ritenere presente o assente nel pro- cesso, prevedendo che il processo possa svolgersi in assenza dell’imputato solo quando esistono elementi idonei a dare certezza del fatto che egli è a conoscenza
Atti Parlamentari — 16 — Camera dei Deputati XVIII LEGISLATURA A.C. 2435-A della pendenza del processo e che la sua assenza è dovuta a una sua scelta volon- taria e consapevole; b) prevedere che, ai fini di cui alla lettera a), l’imputato sia tempestivamente citato per il processo a mani proprie o con altre modalità comunque idonee a garan- tire che lo stesso venga a conoscenza della data e del luogo del processo e del fatto che la decisione potrà essere presa anche in sua assenza; prevedere che, ai fini della notifica dell’atto introduttivo del processo, l’autorità giudiziaria possa avvalersi della polizia giudiziaria; c) prevedere che, quando non si abbia certezza dell’effettiva conoscenza della ci- tazione a giudizio o della rinuncia dell’im- putato a comparire, si possa comunque procedere in assenza dell’imputato quando il giudice, valutate le modalità di notifica- zione e ogni altra circostanza del caso concreto, ritenga provato che l’imputato ha conoscenza della pendenza del processo e che la sua assenza è dovuta a una scelta volontaria e consapevole; d) prevedere che, se all’udienza pre- liminare o, quando questa manca, alla prima udienza fissata per il giudizio, l’im- putato è assente e non impedito a compa- rire, il giudice verifichi la sua rinuncia a comparire o, in mancanza, l’effettiva co- noscenza dell’atto introduttivo oppure la sussistenza delle condizioni di cui alla let- tera c) che legittimano la prosecuzione del procedimento in assenza dell’imputato; e) prevedere che, quando non sono soddisfatte le condizioni per procedere in assenza dell’imputato, il giudice pronunci sentenza inappellabile di non doversi pro- cedere; prevedere che, fino alla scadenza del doppio dei termini stabiliti dall’articolo 157 del codice penale, si continui ogni più idonea ricerca della persona nei cui con- fronti è stata pronunciata la sentenza di non doversi procedere, al fine di renderla edotta della sentenza, del fatto che il pro- cedimento penale sarà riaperto e dell’ob- bligo di eleggere o dichiarare un domicilio ai fini delle notificazioni; prevedere la pos- sibilità che, durante le ricerche, si assu-
Atti Parlamentari — 17 — Camera dei Deputati XVIII LEGISLATURA A.C. 2435-A mano, su richiesta di parte, le prove non rinviabili, osservando le forme previste per il dibattimento; prevedere che, una volta rintracciata la persona ricercata, ne sia data tempestiva notizia all’autorità giudi- ziaria e che questa revochi la sentenza di non doversi procedere e fissi nuova udienza per la prosecuzione del procedimento, con notifica all’imputato con le forme di cui alla lettera b); prevedere che, nel giudizio di primo grado, non si tenga conto, ai fini della prescrizione del reato, del periodo di tempo intercorrente tra la definizione del procedimento con sentenza di non doversi procedere e il momento in cui la persona nei cui confronti la sentenza è pronunciata è stata rintracciata, salva, in ogni caso, l’estinzione del reato nel caso in cui sia superato il doppio dei termini stabiliti dal- l’articolo 157 del codice penale; prevedere opportune deroghe per il caso di imputato nei confronti del quale è stata emessa ordinanza di custodia cautelare in assenza dei presupposti della dichiarazione di la- titanza; f) prevedere una disciplina derogato- ria per il processo nei confronti dell’impu- tato latitante, consentendo di procedere in sua assenza anche quando non si abbia certezza dell’effettiva conoscenza della ci- tazione a giudizio e della rinuncia dell’im- putato al suo diritto a comparire al dibat- timento, stante la possibilità di un rimedio successivo ai sensi della lettera g); rivedere la disciplina della latitanza, di cui agli articoli 295 e 296 del codice di procedura penale, al fine di assicurare che la dichia- razione di latitanza sia sorretta da speci- fica motivazione circa l’effettiva cono- scenza della misura cautelare e la volontà del destinatario di sottrarvisi; g) ampliare la possibilità di rimedi successivi a favore dell’imputato e del con- dannato giudicato in assenza senza avere avuto effettiva conoscenza della celebra- zione del processo, armonizzando la nor- mativa processuale nazionale con quanto previsto dall’articolo 9 della direttiva (UE) 2016/343 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 2016;
Atti Parlamentari — 18 — Camera dei Deputati XVIII LEGISLATURA A.C. 2435-A h) prevedere che il difensore dell’im- putato assente possa impugnare la sen- tenza solo se munito di specifico mandato, rilasciato dopo la pronuncia della sen- tenza; prevedere che con lo specifico man- dato a impugnare l’imputato dichiari o elegga il domicilio per il giudizio di impu- gnazione; prevedere, per il difensore del- l’imputato assente, un ampliamento del termine per impugnare; i) prevedere che, nella citazione a giudizio, l’imputato sia avvisato che non comparendo sarà ugualmente giudicato in assenza e che, nel provvedimento di ese- cuzione, sia contenuto l’avviso al condan- nato che, ove si sia proceduto in sua as- senza senza che egli abbia avuto cono- scenza del processo, lo stesso potrà eser- citare i diritti previsti ai sensi della lettera g). 8. Nell’esercizio della delega di cui al comma 1, i decreti legislativi recanti mo- difiche al codice di procedura penale in materia di atti del procedimento sono adot- tati nel rispetto dei seguenti princìpi e criteri direttivi: a) prevedere la registrazione audiovi- siva come forma ulteriore di documenta- zione dell’interrogatorio che non si svolga in udienza e della prova dichiarativa, salva la contingente indisponibilità degli stru- menti necessari o degli ausiliari tecnici; b) prevedere i casi in cui debba essere prevista almeno l’audioregistrazione del- l’assunzione di informazioni dalle persone informate sui fatti, senza obbligo di tra- scrizione; c) individuare i casi in cui, con il consenso delle parti, la partecipazione al- l’atto del procedimento o all’udienza possa avvenire a distanza. Art. 3. (Indagini preliminari e udienza prelimi- nare) 1. Nell’esercizio della delega di cui al- 9. Nell’esercizio della delega di cui al l’articolo 1, i decreti legislativi recanti mo- comma 1, i decreti legislativi recanti mo- difiche al codice di procedura penale in difiche al codice di procedura penale in
Atti Parlamentari — 19 — Camera dei Deputati XVIII LEGISLATURA A.C. 2435-A materia di indagini preliminari e di udienza materia di indagini preliminari e di udienza preliminare, per le parti di seguito indicate, preliminare e alle disposizioni dell’ordina- sono adottati nel rispetto dei seguenti prin- mento giudiziario in materia di progetti cìpi e criteri direttivi: organizzativi delle procure della Repub- blica, per le parti di seguito indicate, sono adottati nel rispetto dei seguenti princìpi e criteri direttivi: a) modificare la regola di giudizio per a) modificare la regola di giudizio per la presentazione della richiesta di archivia- la presentazione della richiesta di archivia- zione, ai sensi dell’articolo 125 delle norme zione, prevedendo che il pubblico mini- di attuazione, di coordinamento e transi- stero chieda l’archiviazione quando gli ele- torie del codice di procedura penale, di cui menti acquisiti nelle indagini preliminari al decreto legislativo 28 luglio 1989, n. 271, non consentono una ragionevole previsione prevedendo che il pubblico ministero chieda di condanna; l’archiviazione quando gli elementi acqui- siti nelle indagini preliminari risultano in- sufficienti o contraddittori o comunque non consentono una ragionevole previsione di accoglimento della prospettazione accu- satoria nel giudizio; b) escludere l’obbligo di notificazione b) identica; dell’avviso della richiesta di archiviazione, di cui all’articolo 408, comma 2, del codice di procedura penale, alla persona offesa che abbia rimesso la querela; c) modificare i termini di durata delle c) modificare i termini di durata delle indagini preliminari, di cui all’articolo 405 indagini preliminari, di cui all’articolo 405 del codice di procedura penale, in rela- del codice di procedura penale, in rela- zione alla gravità dei reati, nelle seguenti zione alla natura dei reati, nelle seguenti misure: misure: 1) sei mesi dalla data in cui il nome 1) sei mesi dalla data in cui il nome della persona alla quale il reato è attribuito della persona alla quale il reato è attribuito è iscritto nel registro delle notizie di reato, è iscritto nel registro delle notizie di reato, per i reati puniti con la sola pena pecu- per le contravvenzioni; niaria o con pena detentiva non superiore nel massimo a tre anni, sola o congiunta alla pena pecuniaria; 2) un anno e sei mesi dalla data 2) identico; indicata al numero 1), quando si procede per taluno dei delitti indicati nell’articolo 407, comma 2, del codice di procedura penale; 3) un anno dalla data indicata al 3) identico; numero 1), in tutti gli altri casi; d) prevedere che il pubblico ministero d) prevedere che il pubblico ministero possa chiedere al giudice la proroga del possa chiedere al giudice la proroga dei termine di cui all’articolo 405 del codice di termini di cui all’articolo 405 del codice di procedura penale una sola volta, prima procedura penale una sola volta, prima
Atti Parlamentari — 20 — Camera dei Deputati XVIII LEGISLATURA A.C. 2435-A della scadenza di tale termine, per un tempo della scadenza di tali termini, per un tempo non superiore a sei mesi; non superiore a sei mesi, quando la pro- roga sia giustificata dalla complessità delle indagini; e) prevedere che, decorsi i termini di e) prevedere che il pubblico ministero, durata delle indagini, il pubblico ministero se, entro tre mesi dalla scadenza del ter- sia tenuto a esercitare l’azione penale o a mine di durata massima delle indagini pre- richiedere l’archiviazione entro un termine liminari o entro i diversi termini di sei e di fissato in misura diversa, in base alla gra- dodici mesi dalla stessa scadenza nei casi, vità del reato e alla complessità delle in- rispettivamente, di cui all’articolo 407, dagini preliminari; comma 2, lettera b), e comma 2, lettera a), numeri 1), 3) e 4), del codice di procedura f) predisporre idonei meccanismi pro- penale, non ha notificato l’avviso della con- cedurali volti a consentire alla persona clusione delle indagini previsto dall’articolo sottoposta alle indagini e alla persona of- 415-bis del codice di procedura penale o fesa, la quale nella notizia di reato o non ha richiesto l’archiviazione, notifichi successivamente alla sua presentazione ab- senza ritardo alla persona sottoposta alle bia dichiarato di volerne essere informata, indagini e alla persona offesa dal reato, la di prendere cognizione degli atti di inda- quale nella notizia di reato o successiva- gine quando, scaduto il termine di cui alla mente alla sua presentazione abbia dichia- lettera e), il pubblico ministero non as- rato di volerne essere informata, l’avviso suma le proprie determinazioni in ordine del deposito della documentazione relativa all’azione penale, tenuto conto delle esi- alle indagini espletate presso la segreteria genze di tutela del segreto investigativo del pubblico ministero e della facoltà della nelle indagini relative ai reati di cui all’ar- persona sottoposta alle indagini e del suo ticolo 407 del codice di procedura penale e difensore nonché della persona offesa dal di eventuali ulteriori esigenze di cui all’ar- reato di prenderne visione ed estrarne co- ticolo 7, paragrafo 4, della direttiva 2012/ pia; prevedere che la notifica del predetto 13/UE del Parlamento europeo e del Con- avviso possa essere ritardata, per un limi- siglio, del 22 maggio 2012; tato periodo di tempo e con provvedimento g) prevedere una disciplina che, in motivato, nei procedimenti di cui all’arti- ogni caso, rimedi alla stasi del procedi- colo 407, comma 2, lettera a), numeri 1), 3) mento, mediante un intervento del giudice e 4), del codice di procedura penale; per le indagini preliminari; h) prevedere analoghi rimedi alla stasi del procedimento nelle ipotesi in cui, dopo la notifica dell’avviso di cui all’articolo 415-bis del codice di procedura penale, il pubblico ministero non assuma tempesti- vamente le determinazioni in ordine all’a- zione penale; f) prevedere che la violazione delle soppressa prescrizioni di cui alla lettera e) da parte del pubblico ministero costituisca illecito disciplinare quando il fatto è dovuto a negligenza inescusabile; g) prevedere che, dopo la notifica soppressa dell’avviso di deposito di cui alla lettera e), l’omesso deposito della richiesta di archi- viazione o il mancato l’esercizio dell’azione
Atti Parlamentari — 21 — Camera dei Deputati XVIII LEGISLATURA A.C. 2435-A penale da parte del pubblico ministero entro il termine di trenta giorni dalla pre- sentazione della richiesta del difensore della persona sottoposta alle indagini o della parte offesa costituisca illecito disciplinare quando il fatto è dovuto a negligenza ine- scusabile; h) prevedere che gli uffici del pubblico i) prevedere che gli uffici del pubblico ministero, per garantire l’efficace e uni- ministero, per garantire l’efficace e uni- forme esercizio dell’azione penale, indivi- forme esercizio dell’azione penale, nell’am- duino criteri di priorità trasparenti e pre- bito dei criteri generali indicati dal Parla- determinati, da indicare nei progetti orga- mento con legge, individuino criteri di prio- nizzativi delle procure della Repubblica, al rità trasparenti e predeterminati, da indi- fine di selezionare le notizie di reato da care nei progetti organizzativi delle procure trattare con precedenza rispetto alle altre; della Repubblica, al fine di selezionare le prevedere che nell’elaborazione dei criteri notizie di reato da trattare con precedenza di priorità il procuratore della Repubblica rispetto alle altre, tenendo conto anche del curi in ogni caso l’interlocuzione con il numero degli affari da trattare e dell’uti- procuratore generale presso la corte d’ap- lizzo efficiente delle risorse disponibili; al- pello e con il presidente del tribunale e lineare la procedura di approvazione dei tenga conto della specifica realtà criminale progetti organizzativi delle procure della e territoriale, delle risorse tecnologiche, Repubblica a quella delle tabelle degli uf- umane e finanziarie disponibili e delle in- fici giudicanti; dicazioni condivise nella conferenza distret- tuale dei dirigenti degli uffici requirenti e giudicanti; l) estendere il catalogo dei reati di competenza del tribunale in composizione monocratica per i quali l’azione penale è esercitata nelle forme di cui all’articolo 552 del codice di procedura penale a delitti da individuare tra quelli puniti con la pena della reclusione non superiore nel massimo a sei anni, anche se congiunta alla pena della multa, che non presentino rilevanti difficoltà di accertamento; i) modificare la regola di giudizio di m) modificare la regola di giudizio di cui all’articolo 425, comma 3, del codice di cui all’articolo 425, comma 3, del codice di procedura penale, al fine di escludere il procedura penale nel senso di prevedere rinvio a giudizio nei casi in cui gli elementi che il giudice pronunci sentenza di non acquisiti risultano insufficienti o contrad- luogo a procedere quando gli elementi ac- dittori o comunque non consentono una quisiti non consentono una ragionevole pre- ragionevole previsione di accoglimento della visione di condanna; prospettazione accusatoria nel giudizio; n) prevedere che, in caso di violazione della disposizione dell’articolo 417, comma 1, lettera b), del codice di procedura pe- nale, il giudice, sentite le parti, quando il pubblico ministero non provvede alla ri- formulazione dell’imputazione, dichiari, an-
Atti Parlamentari — 22 — Camera dei Deputati XVIII LEGISLATURA A.C. 2435-A che d’ufficio, la nullità e restituisca gli atti; prevedere che, al fine di consentire che il fatto, le circostanze aggravanti e quelle che possono comportare l’applicazione di mi- sure di sicurezza, nonché i relativi articoli di legge, siano indicati in termini corri- spondenti a quanto emerge dagli atti, il giudice, sentite le parti, ove il pubblico ministero non provveda alle necessarie mo- difiche, restituisca, anche d’ufficio, gli atti al pubblico ministero; o) prevedere che, nei processi con udienza preliminare, l’eventuale costitu- zione di parte civile debba avvenire, a pena di decadenza, per le imputazioni conte- state, entro il compimento degli accerta- menti relativi alla regolare costituzione delle parti, a norma dell’articolo 420 del codice di procedura penale; prevedere che, salva contraria volontà espressa della parte rap- presentata e fuori dei casi di mancanza di procura alle liti ai sensi dell’articolo 100 del codice di procedura penale, la procura per l’esercizio dell’azione civile in sede penale rilasciata ai sensi dell’articolo 122 del predetto codice conferisca al difensore la legittimazione all’esercizio dell’azione ci- vile con facoltà di trasferire ad altri il potere di sottoscrivere l’atto di costituzione per garantire il potere di costituirsi parte civile; p) precisare i presupposti per l’iscri- zione nel registro di cui all’articolo 335 del codice di procedura penale della notizia di reato e del nome della persona cui lo stesso è attribuito, in modo da soddisfare le esi- genze di garanzia, certezza e uniformità delle iscrizioni; l) prevedere che il giudice, su istanza q) prevedere che il giudice, su richie- dell’interessato, fino a che le parti non sta motivata dell’interessato, accerti la tem- abbiano formulato le conclusioni nell’u- pestività dell’iscrizione nel registro di cui dienza preliminare o, se questa manchi, all’articolo 335 del codice di procedura subito dopo il compimento per la prima penale della notizia di reato e del nome volta delle formalità di accertamento della della persona alla quale lo stesso è attri- costituzione delle parti in giudizio, accerti buito e la retrodati nel caso di ingiustifi- la data di effettiva acquisizione della noti- cato e inequivocabile ritardo; prevedere un zia di reato, ai fini della valutazione di termine a pena di inammissibilità per la inutilizzabilità degli atti di indagine com- proposizione della richiesta, a decorrere piuti dopo la scadenza del termine di du- dalla data in cui l’interessato ha facoltà di rata massima delle indagini preliminari; prendere visione degli atti che imporreb- prevedere a pena di inammissibilità l’o- bero l’anticipazione dell’iscrizione della no-
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