Bollettino del clima Giugno 2019 - MeteoSvizzera

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Bollettino del clima Giugno 2019 - MeteoSvizzera
Bollettino del clima Giugno 2019
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In Svizzera il mese di giugno è stato il secondo più caldo dall’inizio delle misure. Nella prima metà del
mese precipitazioni abbondanti hanno causato piene che in alcuni casi hanno creato dei danni. Negli
ultimi dieci giorni del mese si è verificata un’importante ondata di caldo, e in molte località le temperature
hanno fatto segnare nuovi record per il mese di giugno, localmente anche dei record di caldo assoluti,
specialmente in montagna. In alcune località è stato registrato il giugno più soleggiato dall’inizio delle
misurazioni.
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Secondo giugno più caldo
Durante l’intero mese di giugno la Svizzera si è trovata a margine di svariate zone di bassa pressione a nordovest
o sotto l’influsso di temporanei promontori di alta pressione. Come conseguenza aria calda e umida è stata
sospinta continuamente verso il nostro Paese.

Il giugno 2019 si situa al secondo posto, assieme al giugno 2017, nella classifica dei mesi di giugno più caldi
dall’inizio delle misurazioni nel 1864. Il valore di 15,2 °C, molto elevato, è comunque ancora lontano dal record
del 2003, quando la temperatura media mensile a livello nazionale raggiunse gli eccezionali 17,3 °C. Nella
Svizzera settentrionale sotto i 1000 m si sono registrati 18,9 °C, ciò che fa del giugno 2019 il terzo più caldo
dall'inizio delle misurazioni, superati dal giugno 2003 (con 21,6 °C) e dal giugno 2017 (con 19,3 °C).

L'analisi dell’andamento a lungo termine della temperatura media di giugno, dall'inizio delle misurazioni fino alla
fine del XX secolo, non mostra alcuna tendenza a lungo termine, né verso l’alto, né verso il basso.
Improvvisamente però a partire dalla fine del XX secolo la temperatura media di giugno ha subito un netto rialzo,
“saltando” verso l’alto di circa 2 gradi in un tempo molto breve.

                                                                                                 Temperatura media
                                                                                                 del mese di giugno in
                                                                                                 Svizzera dall’inizio
                                                                                                 delle misure nel 1864.
                                                                                                 La linea rossa mostra
                                                                                                 la media mobile su 30
                                                                                                 anni, quella verde la
                                                                                                 norma 1981-2010.

Soleggiato e caldo

L'estate meteorologica è iniziata tenendo fede al proprio nome. Sotto l’influsso di una zona di alta pressione i
primi tre giorni di giugno sono stati ricchi di sole. Presso molte stazioni di misura a nord delle Alpi, il 1° giugno è
stata superata la soglia dei 25 °C, vale a dire la prima giornata estiva dell’anno. In Ticino, già nel mese di maggio,
in pianura, sono state registrate alcune giornate estive isolate.

A seguito dell’instaurarsi di una corrente da sudovest, nella vallata del Reno il 3 giugno si è verificata addirittura
una giornata tropicale (che è una giornata in cui si superano i 30 °C). E il giorno seguente, il 4 giugno, tale soglia
è stata superata in diverse località: a Bad Ragaz (32,3 °C), a Wynau (30,8 °C), a Basilea/Binningen (32,0 °C), a
Delémont (31,2 °C). La temperatura media giornaliera è risultata in quei giorni localmente di più di 7 °C superiore
ai valori normali 1981-2010 (ad esempio sul Napf lo scarto positivo è stato di 9,1 °C).
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Precipitazioni intense da sud
Il passaggio di un fronte freddo ha portato nella notte sul 6 giugno ad un marcato raffreddamento in Svizzera. Ed
in seguito, fin dopo metà del mese, la regione alpina è stata interessata da correnti da sud-sudovest che hanno
fatto affluire sul versante sudalpino aria umida e instabile mentre sul quello nordalpino hanno favorito lo sviluppo
di ripetute fasi di favonio più o meno intenso.

Il tempestoso vento da sud ha raggiunto il suo apice il 10 giugno, quando sul Gütsch sopra Andermatt si sono
misurate raffiche fino a 136 km/h. Fra il 9 e il 12 giugno ripetute precipitazioni hanno portato sull’Alto Vallese, in
Val Bedretto e in Val Leventina localmente anche più di 160 mm di precipitazione.

                         Figura 2: Somma delle precipitazioni nel periodo 9 – 12 giugno 2019.

I forti temporali hanno portato in alcune località a valori di precipitazioni superiori ai 100 mm al giorno. A Binn,
nell’Alto Vallese, i 154 mm caduti il 10 giugno in un giorno sono il sesto valore più elevato mai registrato dal 1900
(nell’interpretare il grafico che segue si tenga conto che nell’ottobre 2000 a Binn si registrarono sia il primo che il
quarto valore giornaliero più elevati).

Le precipitazioni sono risultate particolarmente intense il 10 giugno sull’Alto Vallese e nella zona del Gottardo,
mentre spostandosi verso est, verso i Grigioni, le precipitazioni più abbondanti sono cadute il giorno seguente,
l’11 giugno. Queste precipitazioni, sono andate a sommarsi a quelle dei giorni immediatamente precedenti,
portando a locali inondazioni con danni. Nel Cantone S. Gallo il Reno è uscito dagli argini per lunghi tratti.
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   Figura 3: Il valore delle precipitazioni giornaliere più elevate, anno per anno, per le stazioni di Airolo, Andermatt,
Splügen e Binn. L’evento delle precipitazioni del giugno 2019 è indicato in blu scuro sull’estrema destra del grafico. Le
linee orizzontali grigie indicano i valori medi su 30 anni, come pure quelli del 1989‒2018. A Splügen e Binn la serie non
                                             è completa, mancano alcuni anni.

Alta pressione e temporali
Fra il 13 e il 22 giugno le correnti da sudovest sono risultate ancora dominanti e sono state interrotte solo
temporaneamente da alcune fasi di alta pressione. Il continuo arrivo di aria umida e instabile da sudovest ha
favorito lo sviluppo di diversi temporali.

In particolare il 15 giugno un fronte temporalesco molto attivo ha attraversato la Svizzera. Nella regione di
Ginevra in poche ore sono caduti da 30 a 50 mm di pioggia, accompagnati da grandine e raffiche di vento. Fra le
conseguenze si contano cantine e strade allagate, come pure alberi divelti.

Intensa ondata di caldo
Dal 23 giugno le correnti in quota da sud-sudovest, presenti fra una depressione sull’Atlantico e un’alta pressione
sull’Europa centrale, hanno fatto affluire verso la regione alpina aria molto calda in quota di origine subtropicale.
In presenza di giornate molto soleggiate, le temperature sono salite su entrambi i versanti delle Alpi a partire dal
24 giugno a valori ben superiori ai 30 gradi, con punte il 26 giugno fra 34 e 36 gradi. Il valore più elevato di questo
periodo è stato registrato a Sion il 30 giugno con 37.0 gradi.

Dal 26 giugno in più di 50 stazioni di misura si sono registrati dei nuovi record di temperatura massima per il
mese di giugno. In 15 stazioni, di cui 14 in alta quota addirittura si sono registrati dei nuovi record assoluti. Per
due di queste stazioni la serie di misura omogenizzata è più lunga di 100 anni. A Davos i 29.8 gradi hanno
superato di mezzo grado il record precedente del 5 luglio 2015 (29.3 gradi). Sul Säntis i 21 gradi hanno superato
il primato precedente del 27 luglio 1983 (20.6 gradi). Il 27 giugno anche a Cimetta si è stabilito con 29.7 gradi un
nuovo primato, anche se in questo caso la serie di misura è più breve essendo iniziata solo nel 1982. Al Gran
San Bernardo, infine, la temperatura massima giornaliera di 21.6 gradi ha eguagliato i precedenti record del 12
agosto 2003 e dl 19 agosto 201
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Una delle ondate di caldo più intense
L’ondata di caldo che fra il 25 giugno e il 1° luglio ha interessato la Svizzera è stata regionalmente una delle più
intense da più di 100 anni a questa parte. Considerando la media delle temperature massime durante questo
periodo di 7 giorni si nota come a Berna con 32.5 gradi esso sia stato il quinto periodo più caldo dal 1864, a
Locarno-Monti con 32.6 gradi il sesto, come pure a Basilea con 33.6 gradi. A Ginevra con 33.3 gradi esso non è
tuttavia rientrato tra i primi dieci periodi più caldi.

Un chiaro segnale del cambiamento climatico
Le ondate di calore intense e prolungate su una settimana sono divenute più frequenti nel corso degli ultimi
decenni; nelle regioni che sono state toccate a più riprese, come la Svizzera romanda, esse si susseguono ora a
intervalli più brevi. Le regioni che in passato non hanno registrato quasi nessuna di queste ondate di calore,
dovranno ora aspettarsele più o meno regolarmente. La maggiore frequenza di ondate di calore è oggi uno dei
segnali molto chiari del cambiamento climatico in corso.

In futuro ondate di calore ancora più frequenti
Le grandi regioni europee che si affacciano sul Mediterraneo, compresa la Svizzera, sono colpite da uno dei più
forti aumenti degli estremi di calore a livello mondiale. Questa tendenza può essere osservata già negli ultimi
decenni ed è molto probabile che continui anche in futuro (Fonte: CH2018: Scenari climatici per la Svizzera).
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     Figura 4: periodi di 7 giorni con almeno 30 gradi di temperatura massima consecutivi più intensi a Locarno
                                          Monti,Ginevra, Basilea e Berna
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Durata del soleggiamento da record
Grazie alle condizioni anticicloniche durature, in alcune regioni della Svizzera per la maggior parte delle stazioni
che dispongono di serie di misura omogenee dal 1959 è stato misurato il mese di giugno più soleggiato dall’inizio
delle misurazioni. La durata del soleggiamento è stata da record in Engadina e in Val Poschiavo, dalla regione del
Napf fino al Canton Glarona, passando per il Lago dei Quattro Cantoni, sull’Hörnli e sul Säntis, così come nella
regione di Arosa e Davos. In queste e in altre regioni alcune stazioni hanno registrato dal secondo al quarto mese
di giugno più soleggiato degli ultimi 60 anni. Per Basilea si è trattato del quinto.

Per Scuol in Bassa Engadina le 286 ore di sole sono invece il valore più elevato della serie storica lunga 60 anni,
e superano il record precedente di 281 ore del luglio 1971 e di 273 ore del luglio 2015.

I tigli a grandi foglie sono in fiore
Con la fioritura dei tigli a grandi foglie, l’estate fenologica è al suo apice. Dall’inizio del mese di giugno è iniziata la
fioritura e a partire da metà mese si è potuta osservare la piena fioritura nelle regioni di pianura. L’inizio della
fioritura è avvenuto qualche giorno più tardi rispetto alla media degli anni dal 1996, mentre la fioritura completa
può essere classificata in linea con la data media del periodo di riferimento su 30 anni 1981-2010. Per quanto
riguarda il tiglio a piccole foglie, che fiorisce in media attorno al 27 giugno sotto i 600 metri, ci sono giunti finora
pochi annunci di osservazione della fioritura.

Già a partire da fine maggio e poi soprattutto nella prima metà di giungo, è fiorito il sambuco nero, in linea con la
media del periodo 1981-2010. In montagna a giugno sono poi stati osservati i primi germogli di abete rosso a
quote fra i 1000 e i 1500 metri; in linea o poco più tardi rispetto alla media pluriennale. Le margherite sono fiorite
fino a circa 1500 metri, anch’esse in media con i dati del periodo di riferimento.

 Figura 5 (sinistra): In montagna il dente di leone è fiorito localmente più tardi del normale, come nell’immagine del 8
                                   giugno nell’Haslital a 1640 m. Foto: Regula Gehrig.

 Figura 6 (destra): Questo campo di cereali è fiorito a giugno, mentre altri campi di cereali iniziavano già lentamente a
                     ingiallire. Foto: Regula Gehrig, 15 giugno 2019 nella zona di Wegenstetten, AG
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Bilancio del mese
Alle basse quote sia del nord che del sud delle Alpi la temperatura media del mese di giugno si è attestata tra 2 e
3 gradi al di sopra della norma 1981 – 2010. Nelle Alpi e nel Giura lo scarto positivo è stato invece compreso tra 3
e 4 gradi, ma per alcune stazioni ubicate sulle cime esso ha raggiunto quasi i 5 gradi. A livello nazionale la
deviazione positiva è stata di 3.4 gradi, valore che corrisponde al secondo più alto dall’inizio delle misure nel
1864.

Le precipitazioni mensili sono stata il 100 – 150% della norma 1981 – 2010 nella Svizzera occidentale (dal Lago
Lemano a quelli di Neuchatel e Bienne), nell’Alto Vallese e nelle regioni vicine del Gottardo e dei Grigioni. Nel
resto della Svizzera è stata misurata il 60 – 90% della precipitazione normale, localmente anche meno del 50%.
Nel Ticino meridionale, invece, è piovuto solo il 30% della norma 1981 – 2010. ..

La durata del soleggiamento è stata compresa a nord delle Alpi tra il 120 e il 150% della norma, nelle Alpi tra il
140 e il 180%, in Vallese e a sud delle Alpi tra il 110 e il 130%. In alcune regioni il mese di giugno è stato il più
soleggiato dal 1959, anno di inizio delle serie di misura omogenee, come ad esempio a Scuol.

Valori mensili di stazioni scelte della rete di MeteoSvizzera paragonati alla norma 1981‒2010.

norma      Media pluriennale 1981‒2010
deviaz.    Deviazione della temperatura dalla norma
%          Percentuale rispetto alla norma (norma = 100%)
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Temperatura, precipitazioni e soleggiamento, Giugno 2019

                        Valori rilevati                                       Deviazione dalla norma

                Temperatura media mensile (°C)                               Deviazione della temperatura
                                                                                 mensile dalla norma

                  Precipitazioni mensili (mm)                           Precipitazioni mensili in % della norma

         % del soleggiamento mensile possibile                         Soleggiamento mensile in % della norma

Distribuzione della temperatura, precipitazioni e soleggiamento per il mese considerato. Sono riportati i valori rilevati
(a sinistra) e le rispettive deviazioni dalla norma 1981-2010 (a destra).
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Andamento del tempo nel mese di Giugno 2019

Andamento giornaliero della temperatura (media e massima/minima), soleggiamento, precipitazioni e vento (raffiche)
alle stazioni di Lugano e Samedan. Per la temperatura media, nel grafico è evidenziato lo scarto positivo o negativo
dalla norma 1981-2010, mentre per gli estremi è messa in risalto l’escursione dei valori. Inoltre, per i parametri rilevati,
sono segnalati anche eventuali valori primato (che possono avere periodi di riferimento variabili). Un primato
giornaliero è indicato con [], un primato mensile con []. I valori mancanti sono contrassegnati con []. Spiegazioni
dettagliate per l’interpretazione dei grafici sono riportate in coda al resoconto.
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Andamento giornaliero della temperatura (media e massima/minima), soleggiamento, precipitazioni e vento (raffiche)
alle stazioni di Berna e Zurigo. Per la temperatura media, nel grafico è evidenziato lo scarto positivo o negativo dalla
norma 1981-2010, mentre per gli estremi è messa in risalto l’escursione dei valori. Inoltre, per i parametri rilevati, sono
segnalati anche eventuali valori primato (che possono avere periodi di riferimento variabili). Un primato giornaliero è
indicato con [], un primato mensile con []. I valori mancanti sono contrassegnati con []. Spiegazioni dettagliate
per l’interpretazione dei grafici sono riportate in coda al resoconto.
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Andamento giornaliero della temperatura (media e massima/minima), soleggiamento, precipitazioni e vento (raffiche)
alle stazioni di Basilea e Engelberg. Per la temperatura media, nel grafico è evidenziato lo scarto positivo o negativo
dalla norma 1981-2010, mentre per gli estremi è messa in risalto l’escursione dei valori. Inoltre, per i parametri rilevati,
sono segnalati anche eventuali valori primato (che possono avere periodi di riferimento variabili). Un primato
giornaliero è indicato con [], un primato mensile con []. I valori mancanti sono contrassegnati con []. Spiegazioni
dettagliate per l’interpretazione dei grafici sono riportate in coda al resoconto.
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Andamento giornaliero della temperatura (media e massima/minima), soleggiamento, precipitazioni e vento (raffiche)
alle stazioni di Ginevra e Sion. Per la temperatura media, nel grafico è evidenziato lo scarto positivo o negativo dalla
norma 1981-2010, mentre per gli estremi è messa in risalto l’escursione dei valori. Inoltre, per i parametri rilevati, sono
segnalati anche eventuali valori primato (che possono avere periodi di riferimento variabili). Un primato giornaliero è
indicato con [], un primato mensile con []. I valori mancanti sono contrassegnati con []. Spiegazioni dettagliate
per l’interpretazione dei grafici sono riportate in coda al resoconto.
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Spiegazioni per l’interpretazione dei grafici delle stazioni

                                             Colonne rosse/blu: temperature giornaliere sopra, risp. sotto i
                                             valori normali.
                                             Linea grigia a gradini in alto: temperatura media più alta del
                                             giorno corrispondente dall’inizio della serie dei dati.
                                             Linee nere tratteggiate: deviazione standard (= variazione
                                             media) della temperatura giornaliera per il periodo di
                                             riferimento (1981-2010).
                                             Linea nera: valore medio della temperatura giornaliera del ri-
                                             spettivo giorno durante per il periodo di riferimento (1981-
                                             2010).
                                             Linea grigia a gradini in basso: temperatura media più bassa
                                             del giorno corrispondente dall’inizio della serie dei dati.

                                             Colonne grigie: temperatura massima e minima di ogni giorno
                                             (limite superiore/inferiore delle colonne)
                                             Linea grigia a gradini in alto: temperatura massima più alta del
                                             giorno corrispondente dall’inizio della serie dei dati.
                                             Linea nera in alto: temperatura massima media del rispettivo
                                             giorno per il periodo di riferimento (1981-2010).
                                             Linea nera in basso: temperatura minima media del rispettivo
                                             giorno per il periodo di riferimento (1981-2010).
                                             Linea grigia a gradini in basso: temperatura minima più bassa
                                             del giorno corrispondente dall’inizio della serie dei dati.

                                             Colonne gialle: ore di sole giornaliere
                                             Linea nera tratteggiata: soleggiamento giornaliero massimo
                                             possibile con cielo sempre sereno.

                                             Colonne verdi: precipitazioni giornaliere.
                                             Linea grigia a gradini: precipitazione più alta del giorno
                                             corrispondente dall’inizio della serie dei dati.

                                             Colonne viola: raffica massima giornaliera.
                                             Linea grigia a gradini: raffica giornaliera più alta del giorno
                                             corrispondente dall’inizio della serie dei dati.
MeteoSvizzera                                                                         Bollettino del clima Giugno 2019      15

MeteoSvizzera, 10 luglio 2019
Il bollettino del clima può essere riprodotto senza limitazioni con la dicitura “Fonte: MeteoSvizzera”.

http://www.meteosvizzera.admin.ch/home/clima/il-clima-della-svizzera/rapporti-sul-clima.html

Citazione

MeteoSvizzera 2019: Bollettino del clima Giugno 2019. Locarno-Monti.

Foto di copertina

Cieli blu, sole e caldo. Al lago di Pfäffikon le mucche preferiscono l’ombra (26 giugno 2019).
Foto: Michael Kasper.

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CH-6605 Locarno Monti         CH-1211 Genève 2                CH-1530 Payerne                      CH-8058 Zürich-Flughafen

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