AUTORITA' DI SISTEMA PORTUALE DEL MAR TIRRENO CENTRO-SETTENTRIONALE CIVITAVECCHIA-FIUMICINO-GAETA AGGIORNAMENTO APRILE 2020 - Autorità di ...
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
PIANO DELLA PERFORMANCE Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale 2018-2020 AUTORITA’ DI SISTEMA PORTUALE DEL MAR TIRRENO CENTRO-SETTENTRIONALE CIVITAVECCHIA-FIUMICINO-GAETA AGGIORNAMENTO APRILE 2020 1
PIANO DELLA PERFORMANCE Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale 2018-2020 SOMMARIO 1. PRESENTAZIONE DEL PIANO .................................................................................................................. 3 1.1 IL QUADRO NORMATIVO ................................................................................................................. 4 1.2 SOGGETTI COINVOLTI NEL "CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE" ....................... 6 1.3 PIANO DELLA PERFORMANCE ........................................................................................................ 8 2 SINTESI DELLE INFORMAZIONI DI INTERESSE. ….. ......................................................................... 10 2.1 CHI SIAMO .......................................................................................................................................... 10 2.3 COME OPERIAMO ............................................................................................................................. 12 3. IDENTITA’ ................................................................................................................................................. 14 4. ANALISI DEL CONTESTO ...................................................................................................................... 21 4.1 ANALISI DEL CONTESTO ESTERNO ............................................................................................. 21 4.2 ANALISI DEL CONTESTO INTERNO .............................................................................................. 25 5. OBIETTIVI STRATEGICI ......................................................................................................................... 30 6. OBIETTIVI ASSEGNATI AL PERSONALE DIRIGENZIALE ............................................................... 32 7. IL PROCESSO SEGUITO E LE AZIONI DI MIGLIORAMENTO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE ............................................................................................................................................ 34 2
PIANO DELLA PERFORMANCE Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale 2018-2020 1. PRESENTAZIO NE DEL PIANO Il presente documento stabilisce il percorso su cui è incentrata l'azione amministrativa dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale per il triennio 2018-2020, i cui capisaldi sono connessi alle principali aree di indirizzo strategico. In questa logica si collocano le funzioni di “regolazione, controllo e coordinamento”, nonchè quelle di “indirizzo, programmazione e promozione”, così come quelle di “amministrazione” delle aree e dei beni del demanio marittimo oltre che la loro “manutenzione”. La regia di queste molteplici e variegate funzioni è assegnata al Presidente dell’AdSP, che attraverso la struttura tecnico-operativa dell’ente, è chiamato a porre in essere una serie di azioni, che si manifestano in atti amministrativi volti, da un lato, a dare legittimità ad istanze private per l’esercizio di servizi ed operazioni portuali all’interno del demanio marittimo, dall’altro, a verificare che i servizi e le operazioni portuali vengano svolti nel pieno rispetto della pertinente normativa. In tale ambito le azioni dell’AdSP sono finalizzate, tra l’altro, a perseguire i compiti istituzionali assegnati dalla normativa portuale vigente, attraverso una serie di iniziative indirizzate verso lo sviluppo delle strategie prioritarie, in un'ottica di costante orientamento all’efficienza ed alla semplificazione delle procedure nel rispetto e nel contenimento della spesa pubblica. Il presente piano della performance, infine, deriva in gran parte da quanto già definito negli altri strumenti di pianificazione e programmazione redatti dall'AdSP, quali in particolar modo il Piano Operativo Triennale (POT), approvato con Delibera di Comitato di gestione n. 15 del 30.10.2017, il primo Documento di revisione annuale del Piano Operativo Triennale dell’Autorità di Sistema Portuale del mar Tirreno centro-settentrionale approvato nella seduta del Comitato di gestione del 26 ottobre 2018, con delibera n. 43, il secondo Documento di revisione annuale approvato nella seduta del Comitato di gestione del 24 ottobre 2019, con delibera n. 57 ed il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione (PTPC), approvato con Decreto del Presidente n. 301 del 22.12.2017, aggiornato dal PTCP 2020 – 2022, approvato con decreto del Presidente dell’AdSP n.30, del 30 gennaio 2020 e ratificato dal Comitato di gestione, con delibera n.12 nella riunione del 19.02.2020. 3
PIANO DELLA PERFORMANCE Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale 2018-2020 1.1 IL QUADRO NORMATIVO Con la legge-delega 4 marzo 2009, n. 15 e il successivo D. Lgs. 150/09 - Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttivita del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni - si è provveduto ad una riforma della disciplina del rapporto di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche di cui all'art. 2, comma 2, del D. Lgs. 165/01 intervenendo in particolare in materia di contrattazione collettiva, di valutazione delle strutture e del personale delle amministrazioni pubbliche, di valorizzazione del merito e di promozioni delle pan opportunita. Il decreto richiamato, ai cui principi devono ispirarsi tutti gli Enti Pubblici, si innesta nel più complesso impianto normativo che, a partire dalla Legge 241/90 fino alla Legge 6 novembre 2012 n. 190, ai decreti legislativi n. 33/2013 e n. 39/2013, al Piano Nazionale Anticorruzione approvato dall'Autorita Nazionale Anticorruzione in data 11 settembre 2013 e al decreto legge 24 giugno 2014 n. 90 convertito in legge n. 114/2014, reca disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione, disciplina gli obblighi di pubblicità e trasparenza delle stesse, consolidando una moderna vision della P.A. in cui dominano i principi costituzionali di eguaglianza e imparzialità, di buon andamento, responsabilità, efficacia ed efficienza nell'utilizzo delle risorse pubbliche, oltre che lealtà di servizio. Il suddetto decreto introduce un insieme di documenti e di verifiche che costruiscono un percorso attraverso il quale si arriva alla definizione del "ciclo di gestione della performance". L'art. 4 del D. Lgs. 150/09 dispone, infatti, che le amministrazioni pubbliche sviluppano, in maniera coerente con i contenuti e con il ciclo della programmazione finanziaria e del bilancio, il ciclo di gestione della performance, che si articola nelle seguenti fasi: a) definizione e assegnazione degli obiettivi che si intendono raggiungere, dei valori attesi di risultato e dei rispettivi indicatori; b) collegamento tra gli obiettivi e l'allocazione delle risorse; c) monitoraggio in corso di esercizio e attivazione di eventuali interventi correttivi; 4
PIANO DELLA PERFORMANCE Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale 2018-2020 d) misurazione e valutazione della performance, organizzativa e individuale; e) utilizzo dei sistemi premianti, secondo criteri di valorizzazione del merito; f) rendicontazione dei risultati agli organi di indirizzo politico-amministrativo, ai vertici delle amministrazioni, nonche ai competenti organi esterni, ai cittadini, ai soggetti interessati, agli utenti e ai destinatari dei servizi. Il D. Lgs. 150/09 così come modificato e integrato con il D. Lgs. 74/2017 indica i documenti alla base del ciclo di gestione della performance e i soggetti che intervengono nel processo, in particolare: Documenti previsti Sistema di misurazione e valutazione della performance Piano della performance Relazione sulla performance Altri documenti collegati Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle Soggetti coinvolti amministrazioni pubbliche (ANAC - Autorità Nazionale Anticorruzione -) - Dipartimento della Funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri (L. 114/14) Organismo indipendente di valutazione della performance Organo di indirizzo politico - amministrativo, dirigenti Con l' entrata in vigore della legge 11 agosto 2014, n. 114, di conversione del decreto legge 23 giugno 2014, n. 90, le competenza della ANAC relative alla misurazione e valutazione della performance, di cui agli articoli 7, 8, 9, 10, 12, 13 e 14 del decreto legislativo 150 del 2009, sono trasferite al Dipartimento della Funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il sistema di valutazione delle performance, introdotto dal richiamato decreto legislativo risulta estremamente importante poichè, nel puntualizzare i parametri di valutazione della performance individuale ai fini dell'attribuzione del premio, sulla scorta dei criteri di selettività, esalta il principio del riconoscimento del merito. 5
PIANO DELLA PERFORMANCE Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale 2018-2020 1.2 SOGGETTI COINVOLTI NEL "CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE" Un ruolo fondamentale nell'intero processo è stato svolto principalmente dall’ANAC che, sulla base di quanto previsto dall'art. 13 del D. Lgs. 150/09 così come modificato e integrato con il D. Lgs. 74/2017, aveva il compito di indirizzare, coordinare e sovrintendere all'esercizio indipendente delle funzioni di valutazione, di garantire la trasparenza dei sistemi di valutazione, di assicurare la comparabilità e la visibilità degli indici di andamento gestionale. Essa, in base al D. Lgs. 150/09 aveva, tra l'altro, il compito di: - definire le linee guida e i modelli per la predisposizione dei Sistemi di misurazione e valutazione della performance e dei Piani della performance (art. 13, comma 6, lettere b e d); - verificare la loro corretta attuazione da parte delle amministrazioni (art. 13, comma 6, lettera c); - fornire supporto tecnico e metodologico all'attuazione delle vane fasi del ciclo di gestione della performance (art. 13, comma 6, lettera a). Come gia sottolineato, con l'entrata in vigore della legge 11 agosto 2014, n. 114, di conversione del decreto legge 23 giugno 2014, n. 90, le sopra esposte competenze della ANAC sono state trasferite al DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Altro ruolo chiave del processo è indubbiamente svolto dall'Amministrazione (vertice politico- amministrativo e dirigenti), che interviene nella redazione dei documenti, nella loro corretta applicazione. Soggetto fondamentale della procedura è l'OIV, ORGANISMO INDIPENDENTE di VALUTAZIONE, i cui complessi compiti sono elencati dall'art. 14 del D. Lgs 150/09 così come modificato e integrato con il D. Lgs. 74/2017 e da numerose delibere CiVIT/ANAC tra cui le delibere n. 4/2012, n. 6/2012, n. 6/2013, n. 23/2013, n. 50/2013 e n. 71/2013. 6
PIANO DELLA PERFORMANCE Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale 2018-2020 L’AdSP del Mar Tirreno Centro-Settentrionale, nella prima fase di applicazione del ciclo di gestione della performance (secondo quanto previsto dall’ANAC in risposta ad un quesito in ordine alla costituzione degli Organismi indipendenti di valutazione presso le Autorita portuali del 17 febbraio 2011) si è avvalsa fino al dicembre 2017 di una Commissione di valutazione del personale Dirigente nominata con Decreto Presidenziale e composta dal Segretario Generale dell’Ente e da due componenti scelti all’interno del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, quale organo di vigilanza. LA RESPONSABILITA’ DIRIGENZIALE Fermi restando i ruoli e le competenze dei diversi soggetti coinvolti nella definizione, adozione, attuazione e valutazione dei Sistemi e dei Piani, è necessario ricordare il ruolo fondamentale svolto dai Dirigenti dell'amministrazione. A tal riguardo l’art 10, comma 5, del D. Lgs n. 150/2009 stabilisce che "in caso di mancata adozione del Piano della perfomance, è fatto divieto di erogazione della retribuzione di risultato ai dirigenti che risultino aver concorso alla mancata adozione del Piano, per omissione o inerzia nell'adempimento dei propri compiti". La valutazione negativa, prevista dall’art. 3 comma 5 bis del D. Lgs. N. 150/2009, come modificato e integrato dal D. Lgs. 74/2017, del Segretario Generale e dei Dirigenti viene fissata nel Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance dell’Autortià di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, nel punteggio conseguito nella valutazione individuale annuale pari o inferiore a 60 punti (sessanta su cento). Il conseguimento della valutazione negativa da parte del Segretario Generale e dei dirigenti comporta la mancata corresponsione della indennità di risultato. 7
PIANO DELLA PERFORMANCE Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale 2018-2020 1.3 PIANO DELLA PERFORMANCE E’ lo strumento che dà avvio al ciclo di gestione della performance. E’ un documento programmatico triennale in cui, in coerenza con le risorse assegnate, sono esplicitati gli obiettivi, gli indicatori ed i target. Il Piano definisce, dunque, gli elementi fondamentali su cui si baserà poi la misurazione, la valutazione e la rendicontazione della performance e rappresenta per l’AdSP lo strumento per migliorare la propria efficienza nell'utilizzo delle risorse, la propria efficacia nell'azione verso l'esterno, per promuovere la trasparenza e prevenire la corruzione. Il Piano della Performance, come riportato nelle premesse, non può prescindere da quanto definito nell'impianto anticorruzione e trasparenza (Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione, Programma Triennale per la Trasparenza e l'Integrita, Codice di Comportamento dei dipendenti) nè da quanto definito negli strumenti di pianificazione e programmazione previsti dall'impianto normativo esistente. Il Piano Operativo Triennale è il documento tecnico-amministrativo programmatico dell’Ente, nel quale sono delineate, secondo un arco di tempo triennale (e con revisioni annuali), le strategie di sviluppo delle attività portuali e gli interventi volti a garantire il rispetto degli obiettivi prefissati. Esso si integra con il Piano Triennale delle Opere che, sempre su base triennale, riporta le opere in corso di realizzazione con l'indicazione dello stato di attuazione, e con l'elenco annuale che fornisce, di anno in anno, la possibilità di aggiornare e rimodulare gli interventi previsti dalla programmazione triennale. Secondo quanto previsto dall'articolo 10, comma 1, del D. Lgs. 150/09 così come modificato e integrato con il D. Lgs. 74/2017, il Piano, in coerenza con i contenuti e il ciclo della programmazione finanziaria e di bilancio, individua: - indirizzi ed obiettivi strategici ed operative; - indicatori per la misurazione e valutazione della performance; - obiettivi assegnati al personale dirigenziale e relativi indicatori. 8
PIANO DELLA PERFORMANCE Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale 2018-2020 SOGGETTI E RUOLI (artt. 12 e 15 D. Lgs. 150/09 così come modificato e integrato con il D. Lgs. 74/2017) Definizione contenuti/Aggiornamento del Piano − Organo di indirizzo politico-amministrativo − Dirigenza, in particolare di vertice Adozione del Piano − Organo di indirizzo politico-amministrativo Monitoraggio e valutazione interna − OIV − Personale dirigenziale e non Monitoraggio e valutazione esterna Funzioni svolte dal Dipartimento della Funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri (L. 114/14) SOGGETTI COINVOLTI 9
PIANO DELLA PERFORMANCE Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale 2018-2020 2 SINTESI DELLE INFORMAZIONI DI INTERESSE PER I CITTADINI E GLI STAKEHOLDER ESTERNI 2.1 CHI SIAMO Le Autorità di Sistema Portuale sono organismi dotati di personalità giuridica di diritto pubblico e di autonomia amministrativa. Le Autorità di Sistema Portuale sono enti pubblici non economici. La circoscrizione dell'AdSP del Mar Tirreno Centro Settentrionale comprende i porti di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta. La gestione patrimoniale e finanziaria delle AdSP è disciplinata da un regolamento di contabilità approvato dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, di concerto con il Ministro del Tesoro. Il rendiconto della gestione è soggetto al controllo della Corte dei Conti. (cfr.: art. 8 bis, comma 1, lettera c), legge 27 febbraio 1998, n. 30), mentre il potere di vigilanza e controllo è demandato alla vigilanza del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. L’art. 6 comma 1 della Legge n. 84/1994 e successive modifiche definisce i compiti dell'Ente così come qui di seguito: a) indirizzo, programmazione, coordinamento, promozione e controllo delle operazioni portuali di cui all'articolo 16, comma 1, e delle altre attivita commerciali ed industriali esercitate nei porti, con poteri di regolamentazione e di ordinanza, anche in riferimento alla sicurezza rispetto a rischi di incidenti connessi a tali attivita ed alle condizioni di igiene del lavoro in attuazione dell'articolo 24; b) manutenzione ordinaria e straordinaria delle parti comuni nell'ambito portuale, ivi compresa quella per il mantenimento dei fondali, previa convenzione con il Ministero dei Lavori Pubblici che preveda l'utilizzazione dei fondi all'uopo disponibili sullo stato di previsione della medesima Amministrazione; c) affidamento e controllo delle attività dirette alla fornitura a titolo oneroso agli utenti portuali di servizi di interesse generale, non coincidenti nè strettamente connessi alle operazioni portuali di cui all'articolo 16, comma 1, individuati con decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti; 10
PIANO DELLA PERFORMANCE Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale 2018-2020 Sono operazioni portuali il carico, lo scarico, il trasbordo di merci e passeggeri, il deposito, il movimento in genere delle merci e di ogni altro materiale, svolti nell'ambito portuale. Sono servizi portuali quelli riferiti a prestazioni specialistiche, complementari e accessorie al ciclo delle operazioni portuali". Nei compiti dell'AdSP rientra l'amministrazione delle aree e dei Beni del demanio marittimo compresi nell'ambito della circoscrizione territoriale. L'art. 18 della L. 84/94 stabilisce the "le AdSP danno in concessione le aree demaniali e le banchine comprese nell'ambito portuale alle imprese di cui all' articolo 16, comma 3, per l'espletamento delle operazioni portuali, fatta salva l'utilizzazione degli immobili da parte di amministrazioni pubbliche per lo svolgimento di funzioni attinenti ad attivita marittime e portuali. E’, altresì, sottoposta a concessione a realizzazione e la gestione di opere attinenti alle attività marittime e portuali collocate a mare nell'ambito degli specchi acquei esterni alle difese foranee anch' essi da considerarsi a tal fine ambito portuale, purchè interessati dal traffico portuale e dalla prestazione dei servizi portuali anche per la realizzazione di impianti destinati ad operazioni di imbarco e sbarco rispondenti alle funzioni proprie dello scalo marittimo....". Estremamente importante è anche il ruolo svolto nella promozione e sviluppo dell'intermodalità, della logistica e delle reti trasportistiche, in linea anche con quanto previsto dal Piano Strategico Nazionale della Portualità e della Logistica che ha, tra i propri obiettivi, quello di migliorare la competitività del sistema portuale e logistico, di agevolare la crescita dei traffici e delle persone e la promozione dell’intermodalità nel traffico merci, in relazione alla razionalizzazione, al riassetto e all’accorpamento delle Autorità Portuali esistenti. Quanto sopra anche in esito al Decreto legislativo n. 169/2016 che prevede, ex art. 11-ter, l’istituzione di una Conferenza nazionale di coordinamento delle AdSP presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha il compito di armonizzare, a livello nazionale, le scelte strategiche che attengono i grandi investimenti infrastrutturali, nonché le scelte di pianificazione urbanistica in ambito portuale ed è chiamata a sostenere attività di interesse comune in materia di sviluppo logistico di area vasta in ambiti territoriali omogenei, anche interregionali, per il coordinamento delle politiche di sviluppo della portualità nazionale. L’art. 6, comma 4, lettera f) del D. Lgs. n. 169 del 4 agosto 2016, infine, prevede che le AdSP promuovano forme di raccordo con i sistemi logistici retroportuali ed interporti. 11
PIANO DELLA PERFORMANCE Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale 2018-2020 2.2 COME OPERIAMO Gli strumenti attraverso cui opera l'AdSP possono riassumersi nei documenti fondamentali di programmazione dell'Ente: Il Piano Regolatore, che delimita e disegna "l'ambito e l'assetto complessivo del porto, ivi comprese le aree destinate alla produzione industriale, all'attivita cantieristica e alle infrastrutture stradali e ferroviarie", individuando le caratteristiche e la destinazione funzionale delle aree interessate e definendo il nuovo assetto urbanistico e le scelte strategiche dello scalo. Il Piano Operativo Triennale, attraverso cui l'Autorità traccia le linee di sviluppo del porto. Il suddetto Piano è il documento tecnico-amministrativo programmatico rappresentativo degli eventi e delle performance che un porto si propone per soddisfare gli interessi pubblici e privati coinvolti. Nel piano operativo triennale sono delineate le strategie di sviluppo delle attività portuali e gli interventi volti a garantire il rispetto degli obiettivi prefissati. Non è, pertanto, un atto di pianificazione come il Piano Regolatore Portuale, che persegue distinte finalità, ma con il quale deve essere coerente e del quale deve essere strumento attuativo. Il POT si integra con il programma triennale delle opere (PTO), adempimento previsto e disciplinato dall'articolo 128 del D. Lgs 163/2006 e dal D.M. dell’11 novembre 2011. La necessità del Piano scaturisce da una serie di ragioni che sono intrinseche alla stessa azione sviluppata dall'AdSPP sia a livello di precisazioni e aggiornamenti del programma degli investimenti, sia a livello della molteplice serie di azioni e di iniziative assunte per focalizzare, condividere e promuovere le direttrici dello sviluppo del porto, i processi da avviare, le iniziative da intraprendere nei confronti degli organi dello Stato, le categorie degli operatori, le istituzioni ed il territorio. Le scelte indicate nel Piano sono il frutto di un confronto continuo con le istituzioni locali e con le categorie imprenditoriali e sindacali coinvolte. Rappresentano un riferimento fondamentale per qualsiasi intervento mirato allo sviluppo e al potenziamento del sistema portuale del Lazio. 12
PIANO DELLA PERFORMANCE Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale 2018-2020 - Il Programma Triennale delle Opere (PTO). Il programma triennale delle opere (PTO) è un adempimento previsto e disciplinato dall'articolo 128 del D. Lgs. 163/2006 e dal D.M. dell’11 novembre 2011. Tale programma viene adottato con una prospettiva triennale per la definizione e la realizzazione degli interventi e delle opere. Accanto allo stesso viene approvato l'elenco annuale che fornisce, di anno in anno, la possibilità di aggiornare e rimodulare gli interventi previsti dalla programmazione triennale. In particolare con il D.M. dell’11 novembre 2011 il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha definito la procedura e gli schemi-tipo per la redazione e la pubblicazione del programma. Nel programma devono essere indicati, tra l'altro, "la localizzazione dell'intervento, la stima dei costi, la tipologia, gli apporti di capitale privato" ed ancora "la distinta dei lavori da realizzarsi nell'anno cui l'elenco si riferisce, il responsabile del procedimento, lo stato della progettazione, le finalità, la conformità urbanistica che deve essere perfezionata entro la data di approvazione del programma triennale e relativo elenco annuale, la verifica dei vincoli ambientali e l' ordine di priorità in conformita all'articolo 128, comma 3 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, secondo una scala di priorità espressa in tre livelli." (art. 3 D.M. 11 novembre 2011). Come descritto in precedenza, l’AdSP ha, tra i suoi compiti istituzionali, attività di indirizzo, vigilanza e controllo. L'attività di vigilanza e controllo dell'AdSP si concretizza nell'accertamento della conformità delle misure adottate alle prescrizioni di legge e nella contestazione di eventuali non conformità. Per quel che riguarda, inoltre, l'obiettivo della promozione, l’AdSP svolge il suo ruolo strategico attraverso la partecipazione a fiere ed eventi nazionali e internazionali, definendo accordi e protocolli d'intesa con altri Enti pubblici e/o soggetti privati, nonchè partecipando a missioni istituzionali organizzate sia dall'AdSP stessa che da altri enti istituzionali. Infine, l’AdSP svolge un’attivita di analisi e di studio, attraverso la partecipazione a progetti nazionali ed europei, ed organizzando e partecipando a convegni su temi della portualità e della logistica in generale. Relativamente all’aspetto finanziario, le principali entrate delle AdSP sono costituite: a) dai canoni di concessione delle aree demaniali e delle banchine comprese nell'ambito portuale, di cui all'articolo 18, e delle aree demaniali comprese nelle circoscrizioni territoriali di cui all'articolo 6, comma 7, nonchè dai proventi di autorizzazioni per operazioni portuali di cui all'articolo 16. 13
PIANO DELLA PERFORMANCE Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale 2018-2020 b) dagli eventuali proventi derivanti dalle cessioni di impianti di cui all'articolo 18, comma 1, lettere a) e b); c) salvo quanto previsto all'articolo 28, comma 6, dal gettito delle tasse di ancoraggio e delle tasse sulle merci sbarcate ed imbarcate di cui al capo III del titolo II della legge 9 febbraio 1963, n. 82, e all'articolo 1 della legge 5 maggio 1976, n. 355 e successive modificazioni e integrazioni; d) dai contributi delle regioni, degli enti locali e di altri enti ed organismi pubblici; e) da entrate diverse. 3. IDENTITA’ Di seguito si propone un prospetto dei dati più significativi dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale. L'Ente, nello svolgimento delle sue attività, si avvale di unità di staff al vertice e unità di linea con una struttura operativa articolata in 9 Aree (Area Presidenza, Area Segreteria Generale, Area Finanziaria e Contabile, Area Tecnica e Pianificazione delle Opere, Area Legale, Area Demanio, Ambiente e Valorizzazione del Patrimonio, Area Affari Generali e Coordinamento porti di Fiumicino e Gaeta, Area Legalità, Trasparenza ed Anticorruzione, Area Lavoro Portuale). La dotazione organica di questa AdSP di cui alla delibera del Comitato di Gestione n° 1, del 25.01.2018, come approvata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con nota M_INF.VPTM.U.0004967 del 21.02.2018, prevede 117 risorse delle quali il Segretario Generale può avvalersi per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. La suddetta rimodulazione è stata il frutto di una variazione qualitativa e quantitativa delle unità della segreteria tecnico operativa. In particolare, si è resa necessaria una struttura più flessibile al fine di pervenire ad un processo di razionalizzazione degli Uffici, ultimato con l’approvazione dell’Ordine di Servizio n. 20 del 6.8.2019, che possano organizzare le funzioni amministrative secondo uno schema a matrice che individui nel concetto di responsabilità concorrente la chiave di lettura dell’intera attività amministrativa. 14
PIANO DELLA PERFORMANCE Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale 2018-2020 L’attuale dotazione organica della segreteria tecnico operativa è composta come segue: OCCUPATI A DICEMBRE PREVISTI 2019 SEGRETARIO GENERALE 1 1 DIRIGENTI 13 11 QUADRI A 21 20 QUADRI B 13 11 TOTALE QUADRI 34 31 IMPIEGATI I LIVELLO 14 14 II LIVELLO 18 18 III LIVELLO 34 33 IV LIVELLO 4 3 TOTALE IMPIEGATI 70 68 TOTALE GENERALE 117 110 15
PIANO DELLA PERFORMANCE Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale 2018-2020 IL PERSONALE Per comprendere l'attuale distribuzione delle unità in organico, è opportuno menzionare la composizione della segreteria tecnico-operativa, che prevede un totale di 117 dipendenti così suddivisi: CONSISTENZA DEL PERSONALE M_INF VPTM 4967 DEL 21/02/2018 DIR QUADRI IMPIEGATI 1° A B 1° 2° 3° 4° 2° PRESIDENZA UFFICIO DI SEGRETERIA DEL PRESIDENTE COMUNICAZIONE E RAPPORTI ISTITUZIONALI 1 1 2 SVILUPPO DEL TURISMO E MARKETING DEL TERRITORIO 1 2 UFFICIO PROGETTI EUROPEI E PROGRAMMI STRATEGICI 1 1 UFFICIO SICUREZZA 1 3 3 SEGRETERIA GENERALE UFFICIO DI SEGRETERIA GENERALE, RELAZIONI INDUSTRIALI, ORGANI COLLEGIALI 4 1 UFFICIO ORGANI COLLEGIALI 1 UFFICIO STUDI E PUBBLICAZIONI 1 1 UFFICIO SPORTELLO UNICO AMM.VO DOGANALE E CONTROLLI 1 UFFICIO GARE CONTRATTI E CONTROLLO SERVIZI IN CONCESSIONE DI VIABILITA' E MOBILITA' 1 2 2 1 16
PIANO DELLA PERFORMANCE Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale 2018-2020 AREA TRASPARENZA E ANTICORRUZIONE DIRIGENTE 1 UFFICIO TRASPARENZA E ANTICORRUZIONE 1 UFFICIO LEGALITA' E ANTIMAFIA UFFICIO TARSPARENZA E ANTICORRUZIONE 1 AREA LEGALE DIRIGENTE 1 UFFICIO DI SEGRETERIA TECNICA E CONTROLLO 1 UFFICIO LEGALE 2 1 AREA AFFARI GENERALI COORD. PORTI FIUMICINO E GAETA DIRIGENTE, SEGRETERIA E SVILUPPO DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE 1 1 UFFICIO ARCHIVIO E PROTOCOLLO 3 UFFICIO CENTRO ELABORAZIONE DATI STATISTICHE E PCS 1 2 UFFICIO LAVORO PORTUALE AFFARI 1 2 GENERALI E LEGALI UFFICI PORTO DI GAETA UFFICIO DEMANIO TECNICO 1 2 3 AMBIENTE E SECURITY UFFICIO AMMINISTRATIFO AFFARI 1 1 GENERALI UFFICI PORTO DI FIUMICINO UFFICIO TECNCO DEMANIO 1 1 AMBIENTE 17
PIANO DELLA PERFORMANCE Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale 2018-2020 UFFICIO SICUREZZA 1 AREA FINANZIARIA E CONTABILE DIRIGENTE UFFICIO AUDIT CONTROLLO PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI 1 UFFICIO RAGIONERIA E BILANCIO 1 1 2 3 1 UFFICIO PERSONALE 1 2 UFFICIO BLENDING FINANZIARIO AREA TECNICA E PIANIFICAZIONE DELLE OPERE DIRIGENTE 1 UFFICIO SEGRETERIA TECNICA E RENDICONTAZIONE LAVORI 1 1 UFFICIO PROGETTI 1 1 1 3 UFFICIO PIANIFICAZIONE DELLE OPERE 1 UFFICIO MANUTENZIONE 2 UFFICIO PROCEDIM. AMBIENTALI OPERE 1 1 UFFICIO DIREZIONE LAVORI 1 1 1 AREA AMBIENTE, DEMANIO E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO DIRIGENTE 1 UFFICIO DI SEGRETERIA TECNICA E CONTROLLO 1 UFFICIO DEMANIO VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO 2 1 3 1 UFFICIO REGOLAZIONE PER ENERGIA RETI ED AMBIENTE 1 2 AREA LAVORO PORTUALE DIRIGENTE 1 UFFICIO LAVORO PORTUALE E AUTORIZZAZIONI 1 2 2 UFFICIO SICUREZZA SUL LAVORO E PIANI OPERATIVI INTERVENTO PORTUALE 1 1 TOTALE GENERALE 6 5 20 11 14 18 33 3 ODS 20 del 6.8.2019 TOTALE GENERALE 117 13 21 13 14 18 34 4 18
PIANO DELLA PERFORMANCE Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale 2018-2020 COMPITI E FUNZIONI Pianificazione e programmazione / Controllo / Promozione e Studi. GLI UTENTI SERVITI - Portafoglio degli STAKEHOLDER Gli stakeholder sono tutti i soggetti portatori d'interesse, a diverso titolo, verso le attivita, i servizi e risultati realizzati dall'AdSP. Tra questi vanno certamente menzionati, quali referenti istituzionali: − Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; − Ministero dell’Economia e della Finanza; − Ministero dell’Ambiente; − Ministero Beni Culturali; − Altri Ministeri; − Regione Lazio; − Comuni; − Dipartimento della Funzione Pubblica; − ANAC; − Corte dei Conti; − Prefetture; − Capitanerie di Porto; − Camere di Commercio; − Agenzia del Demanio; − Agenzia delle Entrate; − Agenzia delle Dogane; − Autorità Giudiziarie; − Guardia di Finanza; − Polizia di Stato; − Altre P.A.; 19
PIANO DELLA PERFORMANCE Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale 2018-2020 All’interno, invece, delle associazioni di settore, organizzazioni sindacali ed operatori portuali, vanno annoverati: − Assoporti; − Associazioni ambientaliste e dei consumatori; − Organizzazioni sindacali; − Dipendenti AdSP, Enti di Stato e delle imprese portuali; − Concessionari; − Operatori che svolgono i servizi di interesse generale; − Port Authority Security; − Imprese autorizzate ex art. 16 ed ex art. 17 della L. 84/1994; − Imprese autorizzate ex art. 68 del Codice della Navigazione; − Fornitori di lavoro temporaneo; − Privati cittadini e passeggeri 20
PIANO DELLA PERFORMANCE Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale 2018-2020 4. ANALISI DEL CONTESTO 4.1 ANALISI DEL CONTESTO ESTERNO Nel novembre 2018 è stato approvato, come sopra citato, dopo una lunga fase istruttoria, dalla Banca Europea per gli Investimenti (BEI), un finanziamento di 195 milioni di euro, pari a quasi il 40% del piano pluriennale di investimenti. Il prestito BEI riguarderà l’ampliamento del porto di Civitavecchia e la creazione di un nuovo scalo a Fiumicino, per merci e passeggeri. I porti del sistema laziale hanno visto, così, riconosciuto il ruolo di snodo per i flussi di passeggeri e di merci nel centro Italia, rappresentando, infatti, uno dei principali collegamenti tra l’Italia continentale e diverse aree del Mediterraneo, come le isole Sardegna e Sicilia (Italia), la Francia meridionale e l’Africa settentrionale. Nel dettaglio, nel porto di Civitavecchia il finanziamento supporta la realizzazione del completamento del primo lotto delle opere strategiche e i collegamenti stradali, con possibilità di estensione a quelli ferroviari. A Fiumicino, invece, il nuovo porto sarà destinato all’infrastrutturazione prevista nel I lotto del nuovo porto commerciale, che ospiterà i traghetti per servizio passeggeri/merci (Roll-on Roll-off- Pax), le navi da crociera e le attività di pesca. A seguito della firma del contratto di finanziamento con la BEI, l’AdSP ha potuto bandire la gara per la realizzazione del pontile 2 della nuova Darsena Traghetti, cofinanziato anche dalla Commissione Europea attraverso il progetto “BClink: MoS for the future”. L’aggiudicazione della gara, avvenuta il 20.09.2019, e l’avvio dei lavori, che entreranno a regime entro il corrente anno, consentono di prevederne l’ultimazione entro il corso del 2020, essendo i tempi di realizzazione stimati in 12 mesi, e l’entrata in esercizio potrà avvenire già nella prima metà del 2021. Le attività europee dell’Ente sono state indirizzate, oltre che all’inclusione del porto di Civitavecchia nella rete “core” del Trans European Network, il cui procedimento di revisione è già cominciato con le prime consultazioni pubbliche, anche a rafforzare la posizione dell’AdSP in ESPO ed in MEDPorts. In particolare, questa ultima associazione, che conta ormai circa 25 Autorità Portuali rappresentanti porti di oltre 10 Paesi delle due sponde del Mediterraneo, sta lavorando con l’obiettivo di instaurare un’area di cooperazione operativa nel Mediterraneo, anche in termini di sostenibilità ambientale, cercando di dare sempre maggiore visibilità ai porti associati sulla scena del trasporto marittimo mondiale. 21
PIANO DELLA PERFORMANCE Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale 2018-2020 Inoltre, è stato recentemente approvato un nuovo progetto a valere sul bando CEF TRANSPORT, “Fast Track to the Sea”, finalizzato ai lavori di riorganizzazione del fascio binario all’interno del porto di Civitavecchia, per il quale la Commissione Europea riconoscerà un contributo a fondo perduto di quasi 4 milioni di Euro in favore di questa AdSP. Il nuovo finanziamento consentirà di adeguare a standard europei le infrastrutture ferroviarie all’interno dello scalo laziale, che rappresentano l’elemento cruciale nello sviluppo di alcuni segmenti di traffico, soprattutto quelli in esportazione. Il progetto “Fast Track to the Sea” prevede, infatti, investimenti complessivi per 18,5 milioni di euro finalizzati alla messa a modulo europeo di tutti i binari presenti all’interno del sedime portuale ed alla realizzazione di interventi puntuali che semplificheranno le manovre ferroviarie con un importante risparmio, sia in termini di tempi che di costi, per tutti gli utenti del porto. Grazie a quanto sopra si potrà procedere a rendere quanto più possibile indipendenti ed efficienti i diversi cicli operativi connessi alle diverse attività merceologiche, obiettivo perseguibile solo attraverso l’integrazione logistica tra l’infrastruttura ferroviaria, le aree di pertinenza limitrofe e la viabilità di riferimento, al fine di una efficace ed efficiente gestione del traffico sia su ferro sia su gomma. Infine, vale la menzionare anche un recentissimo finanziamento ottenuto, insieme alla Escola Europea, a valere sul bando ENI CBC MED (European Neighboroud Instrument – Cross Border Cooperation in the Mediterranean), grazie al progetto YEP-MED che permetterà di sviluppare, attraverso percorsi di formazione professionale altamente specialistici, le competenze nei settori della logistica e dell’intermodalità nei paesi partner del progetto al fine di agevolare lo sviluppo e la promozione di nuove Autostrade del Mare che colleghino le sponde Nord e Sud del Mediterraneo. Inoltre, con Deliberazione della Regione Lazio n. 621 del 30.10.2018 è stato avviato l’iter amministrativo per l’istituzione della Zona Logistica Semplificata (ZLS) relativamente all’area portuale del Tirreno Centro Settentrionale (Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta). In particolare, la ZLS Laziale dovrebbe perseguire l’obiettivo di “creare condizioni favorevoli per l’attrazione di nuovi investimenti in tale aree e contribuire alla competitività, alla crescita economica e all’incremento del livello occupazionale dell’intero cluster portuale e logistico laziale e, di conseguenza, dell’intera regione Lazio”. Successivamente, con Deliberazione della Regione Lazio n. 29 del 29.01.2018 sono state stabilite le modalità riguardanti l’individuazione dei componenti del Gruppo di Lavoro per l’istituzione della Zona Logistica Semplificata del Tirreno Centro Settentrionale, ed infine con Determinazione n. G07643 del 05.06.2019 è stato ufficialmente costituito il Gruppo di Lavoro suddetto. 22
PIANO DELLA PERFORMANCE Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale 2018-2020 Si riporta, di seguito, l’elenco dei principali aspetti che confluiranno nel Piano di Sviluppo Strategico della Regione Lazio dell’istituenda ZLS: 1. Identificazione delle attività che si intendono promuovere all’interno delle ZLS, con eventuali differenziazioni tra le tra aree retroportuali di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta (es. energia; agroalimentare; manifatturiere; cantieristica; metalmeccanica; automotive; chimica etc.) e le attività di specializzazione territoriale che si prevede di rafforzare (tenuto conto anche dei nuovi scenari economici in atto, quale in particolare la phasing out della centrale dell’ENEL di Civitavecchia) e che dimostrano la sussistenza di un nesso economico-funzionale con le aree portuali. 1.1. Focus sulla blue economy e l’economia circolare cercando di rendere la ZLS autosufficiente dal punto di vista energetico, riutilizzando i rifiuti delle produzioni industriali (creando anche degli impianti nelle aree), sviluppando conseguentemente l’economia circolare; la citata delibera della Regione Lazio del 30 ottobre 2018 stabilisce che nelle ZLS venga previsto che le attività ivi svolte curino la riduzione degli impatti ambientali dei sistemi produttivi, anche attraverso una strategia per la sostenibilità delle attività imprenditoriali, la promozione dell’eco-innovazione nelle infrastrutture, nei prodotti, nei processi produttivi, nonché nel servizi, secondo le linee guida APEA stabilire dalla Regione Lazio di cui alla DGR del 14 luglio 2015 n.349; 2. Identificazione delle aree che potranno essere inserite nella ZLS, tenuto conto delle attività identificate, sulla base dei principi operativi indicati al punto 4) della Delibera della Regione Lazio n.621 nonché dei seguenti principi base: • Inclusione delle aree portuali e i principali snodi logistici (aeroporti, interporti e piattaforme logistiche) che gravitano interno ai tre porti laziali; • le aree produttive e commerciali da inserire devono trovare nel sistema portuale regionale un naturale punto di sbocco per le attività di import/export e devono essere adeguatamente interconnesse al sistema logistico regionale; • verrà data preferenza alle aree a titolarità pubblica, infrastrutturate e prive di vincoli di natura ambientale o di altra natura; • privilegiare aree che offrano una significativa disponibilità, in termini assoluti, di superfici libere per nuovi insediamenti produttivi o commerciali; • per le aree parzialmente occupate da imprese esistenti, privilegiare quelle che hanno una più ampia percentuale di superfici libere e disponibili per nuovi insediamenti. • Identificazione da parte del Gruppo di Lavoro di altri principi e criteri che riducono la discrezionalità nella individuazione delle aree da inserire nella ZLS: esempio aree che sono ad una distanza molto lontana dai tre porti; 23
PIANO DELLA PERFORMANCE Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale 2018-2020 3. Elenco delle infrastrutture esistenti nella ZLS, nonché delle infrastrutture di collegamento tra le aree non territorialmente adiacenti; 4. Un’analisi dell’impatto sociale ed economico atteso dall’istituzione della ZLS tenuto conto delle attività da sviluppare e delle aree di crisi industriale complessa o non complessa; 5. L’individuazione delle semplificazioni amministrative, partendo da quelle per la realizzazione degli investimenti che la Regione ha già adottato e si impegna ad adottare per le iniziative imprenditoriali localizzate nella ZLS; 5.1. Utilizzo del SUA dell’AdSP per le attività all’interno della ZLS ed interazione con il SURAP; 6. L’indicazione dei pareri e delle intese con gli enti locali e con tutti gli enti interessati con riguardo alle attività funzionali del piano strategico; l’indicazione delle agevolazioni e delle incentivazioni che possono essere concesse dalla Regione; 7. Politiche di marketing territoriale che andranno sviluppate per la nuova ZLS per l’attrazione degli investimenti nazionali ed internazionali; 8. Aspetti finanziari: ricorso ai finanziamenti e contributi regionali; Accordi con Banche che possono creare linee di credito a condizioni agevolate in favore degli imprenditori che investono nelle ZLS; 9. Struttura di governance della ZLS ed eventuale istituzione di una cabina di regia; 10. Sviluppo di una Zona Doganale Interclusa e di corridoi doganali. 24
PIANO DELLA PERFORMANCE Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale 2018-2020 4.2 ANALISI DEL CONTESTO INTERNO Proseguendo nell’attuazione del POT vigente ed in vista della predisposizione ed approvazione di un Piano regolatore di sistema portuale, che si compone del Documento di Pianificazione Strategica di sistema (DPSS) e dei Piani regolatori portuali di ciascun porto, sulla base del Masterplan del porto di Civitavecchia (approvato unitamente al primo aggiornamento annuale del POT), è stato adottato in Comitato di Gestione l’Adeguamento Tecnico Funzionale (ATF) riguardante il “Terminal Commerciale e la Darsena Traghetti”. Detto ATF, attualmente sottoposto al parere del CSLLPP, traguarda l’esigenza di conformare il porto al recente sviluppo dei traffici marittimi a livello nazionale ed internazionale, con particolare riferimento al mantenimento e sviluppo dei traffici Ro- Ro (Car-Carrier). Più in generale il Masterplan approvato, elaborato nel rispetto dell’ambito, delle funzioni e dell’assetto complessivo del porto, come definiti dal PRP vigente, persegue il duplice intento di preservare i traffici consolidati (e pertanto certi) e di creare le condizioni infrastrutturali favorevoli per lo sviluppo di ulteriori traffici, in particolare per le merci, portando a regime l’assetto finale di piano con il superamento degli utilizzi transitori creatisi nel tempo a causa di uno sviluppo che, in determinati settori di traffico, ha precorso l’adeguamento dell’infrastruttura e la realizzazione delle opere previste. Allo stato attuale le previsioni del suddetto Masterplan hanno necessità di essere aggiornate in funzione delle nuove forzanti esterne che rischiano di inficiarne la piena attuabilità. Si è difatti palesata nel corso del 2019 la netta accelerazione verso fonti di approvvigionamento alternative al carbone, con la proposta formulata dalla società Enel di passaggio della centrale di Torrevaldaliga Nord al gas naturale dal 2025, con ipotesi di anticipazione al 2023. 25
PIANO DELLA PERFORMANCE Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale 2018-2020 Lo scarico del carbone rappresenta la sola attività oggi presente nell’ambito della Darsena Energetica Grandi Masse (DEGM), sul realizzato pontile carbonifero, e pertanto un suo inutilizzo a breve, unitamente alla decadenza della concessione a Compagnia Porto, col venire meno della realizzazione del nuovo Terminal Container proposto dalla ex concessionaria, pone dei grandi interrogativi sul futuro sviluppo, non solo della darsena, ma sull’attuazione stessa del PRP, quantomeno in termini temporali. Difatti, nelle originarie previsioni, al completamento delle Darsene Traghetti e Servizi, il naturale sviluppo dell’infrastruttura portuale era rappresentato dalla realizzazione della DEGM che con i suoi traffici (e conseguenti entrate dalla tassa merci per l’Ente) avrebbe determinato le condizioni per la sostenibilità di opere “fredde” previste in PRP, quali l’apertura a sud, il ponte di collegamento con l’Antemurale Cristoforo Colombo e lo sporgente crocieristico. È pertanto il generale riassetto del porto di Civitavecchia ad essere messo in discussione dal venir meno della realizzazione della DEGM. Analoga valutazione ed analisi dovrà essere condotta in sede di DPSS per gli altri scali di Gaeta e Fiumicino, in vista del completamento degli interventi in fase di esecuzione (nuovi piazzali porto commerciale di Gaeta) ed all’avvio di nuove iniziative (delocalizzazione della cantieristica di Gaeta, interventi sui waterfront di Fiumicino e Gaeta e nuovo porto commerciale di Fiumicino) col fine già dichiarato di incrementare sensibilmente l’orizzonte operativo del network, consolidandone il ruolo di infrastruttura intermodale a sostegno della competitività del sistema produttivo dell’Italia centrale ed a servizio dei mercati di consumo dell’Area metropolitana di Roma. Il nuovo Masterplan di Civitavecchia. Il Masterplan approvato nel 2018, nel definire la pianificazione delle fasi delle opere necessarie all’attuazione del PRP, assegnava priorità a quegli interventi la cui attuazione avrebbe permesso il superamento delle localizzazioni transitorie, che, come detto nel paragrafo che precede, inficiano l’efficienza complessiva del sistema. 26
PIANO DELLA PERFORMANCE Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale 2018-2020 L’aggiornamento del Masterplan per quanto già esposto, è mirato ad individuare soluzioni attuative differenti per la DEGM, contemperando il conseguimento degli obiettivi di efficientamento complessivo dello scalo già individuati attraverso la ricollocazione razionale di quelle funzioni che oggi trovano una localizzazione solo in via transitoria. Le attuali previsioni di Piano per la DEGM prevedono, oltre al molo carbonifero, che costituisce anche il sottoflutto della futura darsena, la presenza della funzione cantieristica, sulla banchina di riva a ridosso della centrale di Torrevaldaliga sud, nonché le funzioni commerciale (C) e industriale (IA) per gli ampi piazzali retrostanti la banchina di riva (che avrebbero dovuto ospitare il nuovo Terminal Container) e la funzione petrolifera e prodotti affini a ridosso del molo di sopraflutto. L’analisi di mercato già condotta nell’ambito dell’ATF del Terminal Commerciale e della Darsena Traghetti, ha evidenziato come il settore di trasporto delle merci su rotabile sia in forte ascesa, mentre il Terminal Container già presente in porto risulta avere ancora delle potenzialità inespresse in funzione delle capacità attuali. Dovendo rivedere il dimensionamento del Terminal Container previsto per le aree retrostanti alla banchina di riva della DEGM risulta naturale ripensare l’utilizzo del suddetto ambito per permettere anche l’accosto di unità Ro-Ro-Pax, qualificando l’infrastruttura come multipurpose sotto il profilo funzionale a garanzia del mantenimento della molteplicità di utilizzo della stessa (sia rotabili che container). Lo stesso interesse già manifestato da parte di primari armatori del settore, che hanno recentemente richiesto spazi in concessione all’interno della Darsena Traghetti in fase di ultimazione, conferma la strategicità e le potenzialità di crescita dello scalo in questo settore (Ro-Ro-Pax). L’ipotizzato nuovo lay-out della darsena (DEGM) è stato studiato per poter ospitare i traffici multipurpose e nel contempo assicurare l’equilibrio nel bilancio complessivo dei materiali di dragaggio, che saranno interamente riutilizzati per i riempimenti delle strutture. 27
PIANO DELLA PERFORMANCE Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale 2018-2020 I piazzali a tergo del molo di sopraflutto invece, sono stati ripensati per poter ospitare, oltre alle attività petrolifere e affini, anche le merci alla rinfusa, in vista di una possibile delocalizzazione delle attività oggi presenti a tergo della banchina 23. Questo permetterà, a seguito della demolizione del pontile che ospita gli accosti 20 e 21, di rettificare la linea di banchina per poter accogliere navi crocieristiche anche sull’attuale banchina n. 23, permettendo così di avere nuovi spazi in grado di ospitare le attività oggi presenti in via transitoria sulla banchina n. 25 sud. Nel contempo l’area a cantieristica potrà acquisire una maggiore importanza nell’ambito della DEGM, prevedendo di poter ricevere anche naviglio superiore ai 30 metri, oggi previsto come obiettivo dal PRP in favore di unità di maggiori dimensioni (megayacht), anche in considerazione del previsto rilascio della concessione del porto storico. Rimane, infine, da definire l’utilizzo ottimale del molo carbonifero, necessariamente da determinarsi in funzione della tempistica e della modalità di uscita dell’ENEL dal carbone. La costruzione da parte di ENEL delle suddette infrastrutture è stata infatti autorizzata sulla base del presupposto che le stesse opere (e i conseguenti traffici) avrebbero determinato le condizioni per la realizzazione della DEGM, con una ricaduta in termini di sviluppo dei traffici e occupazionale, ben superiore a quelle strettamente legate all’esercizio della centrale. Ciò è peraltro confermato dal fatto che, nell’accordo sostitutivo del 26.11.2004, tra ENEL e l’allora Autorità Portuale di Civitavecchia, viene nelle premesse richiamato il progetto della DEGM e di converso nell’atto concessorio tra la predetta Autorità e la Compagnia Porto di Civitavecchia viene richiamata la citata concessione dell’ENEL, precisando che con Delibera del Comitato Portuale n.67 del 21.09.2004 era stata “…approvata la Variante al Piano Regolatore Portuale, comprendente, tra l’altro, le opere relative alla Darsena Energetica Grandi Masse e le banchine asservite alla Centrale Termoelettrica di Torre Valdaliga Nord nella configurazione alimentata a carbone”. 28
PIANO DELLA PERFORMANCE Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale 2018-2020 Dette considerazioni, come già più sopra accennato, impongono una rivisitazione delle previsioni di piano regolatore, per quanto concerne i futuri sviluppi della DEGM, in funzione delle variate condizioni al contorno che sono determinate direttamente dalle scelte adottate da ENEL, e che devono essere inserite nel più ampio contesto di attuazione del Masterplan del porto di Civitavecchia, già adottato nell’ottobre 2018 in Comitato di Gestione e facente parte integrante del vigente Piano Operativo Triennale (POT) di questa AdSP, nonché nel redigendo Documento di Pianificazione Strategica di Sistema (DPSS) attualmente previsto dalla legge n.84/1994 e ss.mm.ii. ENEL sarà pertanto chiamata a contribuire fattivamente allo sviluppo e alla realizzazione delle nuove previsioni attuative della DEGM, le cui linee di sviluppo sopra riportate sono oggetto del presente aggiornamento del POT. In questa prospettiva, è stato costituito, come convenuto in una riunione svoltasi lo scorso 2 ottobre, un team di lavoro articolato in due sottogruppi con il rispettivo compito di: - procedere ad una verifica del potenziale utilizzo della banchina carbonifera per attività o categorie merceologiche diverse da quelle in essere, tenuto conto della attuale riduzione dei volumi di carbone movimentati; - analizzare lo sviluppo di energia da fonti alternative per il fabbisogno dell’ambito portuale con particolare riferimento a: 1) elettrificazione delle banchine (con oneri a carico dei concessionari privati); 2) fotovoltaico; 3) sfruttamento del moto ondoso; 4) installazione di colonnine elettriche; 5) sviluppo utilizzo combustibili GNL e GPL. 29
Puoi anche leggere