Duemila19 Programma attività - C.A.I - CAI Legnago

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Duemila19 Programma attività - C.A.I - CAI Legnago
Programma
                              C.A.I.
                              CLUB ALPINO
                                ITALIANO
                                                                                   attività
                                                              Duemila19
                               SEZIONE DI
                              LEGNAGO (VR)
www.grafichemarchesini.it

                            Via Argine, 18 - 37045 Legnago (VR)
                            Apertura sede: (giovedì sera dalle 21.00 alle 23.00)
                            www.cailegnago.it

                                  CLUB ALPINO ITALIANO - SEZ. DI LEGNAGO
Duemila19 Programma attività - C.A.I - CAI Legnago
37126 Verona
Largo Marzabotto, 23
 Tel. 045 834 49 11
Duemila19 Programma attività - C.A.I - CAI Legnago
Saluto del presidente
Carissimi Socie e carissimi Soci,
l’anno che è appena trascorso è stato ancora una volta per la nostra sezione un
anno positivo. Non mi riferisco con il termine positivo al fatto che sono aumentati
il numero di iscritti o ad altri elementi numerici che spesso citiamo per descrivere il
successo o l’insuccesso della nostra attività. Positivo considero la partecipazione e
l’attaccamento che tanti di Voi hanno dimostrato nel partecipare e nel condividere a
diverso titolo, le attività della Sezione.
E’ vero che essere socio permette di beneficiare di una serie di opportunità, dalle
assicurazioni agli sconti nei rifugi, ma il vero obiettivo del socio è la frequentazione
consapevole e rispettosa della montagna, per cui alla domanda perché iscriversi
al Cai, la risposta più semplice è: per condividere l’amore per la montagna, per la
sua cultura e i valori che tramanda in modo particolare il valore dell’inclusione e non
quello dell’esclusione. Tutti hanno diritto, secondo le proprie possibilità di godere
della bellezza delle nostre montagne.
Ed è a tal proposito che vorrei sottolineare, con particolare orgoglio, il continuo
impegno rivolto al mondo della disabilità che attraverso la collaborazione con gli
amici del “Gabbia-No” e della Papa Giovanni XXIII, ha permesso anche quest’anno
di andar per monti con ragazzi diversamente abili.
Un ringraziamento particolare va a tutti i soci e a tutti i componenti del direttivo
che con il loro costante e incessante impegno permettono di realizzare le attività
della sezione e la proposta per l’anno 2019 che spero come sempre sia di Vostro
gradimento.
Troverete un’ampia proposta di escursioni e incontri culturali con un’offerta
allargata di gite per giovani e per famiglie con bambini, nell’intento di estendere la
partecipazione anche ai gruppi famigliari e alle giovani e giovanissime promesse.
Non posso per ultimo dimenticare i terribili e devastanti eventi che hanno colpito
la nostra montagna, con una violenza così estesa e inaudita da non trovare
precedenti nella memoria e nella conoscenza dell’uomo. Tante sono le iniziative in
corso per portare aiuto, sia a livello del CAI nazionale che del Cai regionale e sono
certo che anche la nostra sezione con i suoi volontari al momento opportuno non
farà mancare il proprio sostegno.
Mi congedo da Voi augurandovi una stagione 2019 ricca di soddisfazioni e
ricordando un pensiero di un giovanissimo scrittore che bene rappresenta per me,
ma sono certo anche per voi, il senso di andar per le montagne:
“La montagna non è solo neve e dirupi, creste, torrenti, laghi, pascoli. La montagna
è un modo di vivere la vita. Un passo davanti all’altro, silenzio, tempo e misura”

                                                                  Il Presidente
                                                                 Carlo Roncari
Duemila19 Programma attività - C.A.I - CAI Legnago
Consiglio direttivo

Presidente                Carlo Roncari
Vice Presidente           Maurizio Turati
Segretario tesoriere      Lucio Fraccaroli
Consigliere               Luca Beltrame
Consigliere               Francesco Rinaldi
Consigliere               Luca Quinzan
Consigliere               Giuliana Castiglioni
Consigliere               Dario Dodich
Consigliere               Giulio Bertagnin

                    Commissioni
Segretario/Tesoriere
Responsabile: Lucio Fraccaroli
Commissione Gite
Responsabile: Dario Dodich
Commissione Immagine e Cultura
Responsabile: Alessandro Pozzani
Commissione Sede
Responsabile: Giuliana Castiglioni
Commissione Tecnica
Responsabile: Maurizio Turati

                  Titolati di Sezione
Alberto Sabatini: Titolo IAL di Primo Livello
Graziano Furia: Titolo ISAL Sezionale
Francesco Lovato: Titolo ISAL Sezionale

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PROGETTO MONTAGNAMICA

Il CAI di Legnago aderisce al progetto “Montagnamica”, promosso
dall’associazione Gabbia-no Onlus. Nell’ambito di tale progetto, le
cui finalità sono riportate di seguito, la nostra sezione fornirà la propria
collaborazione nelle attività di sensibilizzazione e nell’organizzazione di
escursioni in ambiente montano.
Il progetto mira ad agevolare le persone con disabilità motoria o psico-
motoria nella fruizione di un contesto ambientale/esperienziale unico
quale è la montagna. Le persone diversamente abili si sa che difficil-
mente possono accedere ai sentieri delle nostre montagne veronesi.
Le carrozzine classiche a spinta hanno poca stabilità e, come quelle
elettriche, si bloccano in presenza di salite ripide, buche, sassi e ghia-
ino. Con l’utilizzo delle carrozzine “Joelette” all’aspetto paesaggistico,
naturalistico ed esperienziale si unisce anche la sfera della solidarietà
e della condivisione, poiché questi mezzi prevedono la presenza di al-
meno altre due persone oltre al passeggero. Porta quindi a creare oc-
casioni di nuove autonomie per le persone disabili e di servizio da parte
di chi è loro vicino (famiglia, amici, compagni di scuola, associazioni,
centri diurni, volontari di altre associazioni, ecc.)

Ambito di intervento previsto dal progetto:
• Come appoggio logistico a scuole e centri diurni per gite, uscite
  didattiche e altre attività che vedano coinvolti anche ragazzi
  diversamente abili nell’ambiente di montagna.
• Come sostegno di singoli soggetti diversamente abili che
  ne richiedano l’utilizzo (con, se richiesto, l’aiuto dei volontari
  dell’Associazione).
• Per aiutare le famiglie e i gruppi di amici che ne richiedano l’utilizzo
  a favore di una persona diversamente abile.
• Come appoggio alle attività associative di condivisione di vita e di
  turismo integrato.
• Per manifestazioni di interesse pubblico in ambiente montano nelle
  quali possono essere coinvolte finalmente anche le persone disabili

Associazione “Gabbia-no” O.n.l.u.s.
via Crosara, 47 - 37045 Legnago (VR) - tel. 3391378181
e-mail: info.gabbia.no.onlus@gmail.com

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Palestra di Arrampicata Sportiva

Da gennaio 2008 è attiva una struttura per arrampicata sportiva
presso il Centro Giovanile Salus di Legnago, in via Marsala, alla cui
realizzazione ha contribuito anche il CAI di Legnago.
E’ aperta al pubblico da gennaio a maggio e da ottobre a dicembre
con i seguenti orari:

              Mercoledì         dalle 20.00 alle 23.00
              Venerdì           dalle 20.00 alle 23.00

E’ possibile seguire corsi di introduzione all’arrampicata o di
perfezionamento in collaborazione con la Scuola Milo Navasa del CAI
di San Pietro in Cariano e la Scuola G. Priarolo del CAI di Verona.
Possibilità di organizzare corsi di arrampicata sportiva, di alpinismo e
di ghiaccio.

Per informazioni Pier Paolo Belluco (tel. 328 1334689)

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Regolamento delle gite

Le gite sezionali rientrano tra gli scopi dell’associazione; la sezione, tramite le commissioni
incaricate dell’organizzazione, si preoccupa e mette in atto tutte le precauzioni per ga-
rantire la massima sicurezza dei partecipanti. Nonostante ciò le attività in montagna sono
da considerarsi attività di per sé pericolose per cui ciascun partecipante, iscrivendosi,
dichiara di essere a conoscenza e di accettare i rischi e i pericoli insiti nell’attività
e a tal riguardo solleva la sezione e il socio proponente da ogni responsabilità civile
per eventuali infortuni che si dovessero verificare durante l’attività.

1. Le iscrizioni si ricevono presso la sede C.A.I. ogni giovedì dalle ore 21.00 alle ore 23.00.
   Per ogni gita, all’atto dell’iscrizione, deve essere versata la quota di partecipazione, che
   comprende la copertura assicurativa per rischio infortuni (il contratto è disponibile in
   sede per chi volesse prenderne visione).
2. Il termine ultimo per le iscrizioni alle gite di un giorno è il giovedì precedente la gita.
   Per le gite di più giorni o in pullman la scadenza è indicata sul presente libretto. Nel
   caso siano previsti versamenti di caparre, le stesse non potranno essere rimborsate ad
   iscrizioni già terminate.
3. Il trasferimento con il pullman (nelle gite per le quali è previsto) potrà avvenire solo se si
   raggiunge un minimo di 35 partecipanti.
4. Prima di aderire all’escursione è consigliato verificarne le difficoltà e valutare le proprie
   capacità al fine di prevenire spiacevoli inconvenienti. I soci proponenti sono sempre
   a disposizione e sono ben lieti di fornire i chiarimenti e le spiegazioni del caso. L’atto
   d’iscrizione è da considerarsi dichiarazione di idoneità fisica.
5. I soci proponenti rappresentano a tutti gli effetti il Consiglio Direttivo. Essi hanno facoltà
   di modificare il programma e, nelle gite che presentano difficoltà alpinistiche, possono
   escludere coloro che non sono ritenuti idonei o non in possesso di attrezzatura omolo-
   gata (piccozza, ramponi, imbraco, caschetto, ...). Rimane comunque a carico del singolo
   partecipante ogni responsabilità relativa all’attrezzatura personale utilizzata.
6. Ogni partecipante è tenuto a rimanere unito al gruppo e non può allontanarsi o prose-
   guire per conto proprio senza disposizioni dei soci proponenti, alle cui istruzioni tutti, in
   ogni caso, devono attenersi.
7. Nel caso di trasferimenti con auto private, l’organizzazione declina ogni responsabilità
   per eventuali incidenti che potessero accadere.
8. Non sono ammessi alle gite sociali i minori di età, se non accompagnati.
9. Controllare l’esatto orario di partenza, verificando che, per motivi di carattere eccezio-
   nale, non sia stato necessario introdurre variazioni rispetto a quanto indicato sul libretto.

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Equipaggiamento

Zaino                                        Borraccia
in cordura o nylon, di capacità me-          o thermos con capacità almeno di
dia, con cinghietta portapiccozza,           un litro.
con patella superiore munita di
tasca per oggetti di pronto utiliz-          Occhiali
zo.                                          con lenti in vetro ottico o similari,
                                             non troppo scure e con un assorbi-
Scarpe                                       mento minimo dei raggi UV del 60%
pedule in pelle o altro materiale im-        - 80% (per ghiacciaio).
permeabile, con suola Vibram (sca-
fo in plastica per ghiaccio).                Ghette
                                             in nylon, cordura, gore-tex, alte fino
Maglione                                     al ginocchio, con chiusura laterale e
in lana molto fitta (pile – polartek).       fissaggio allo scarpone.
Camicia                                      Guanti
in lana, calda che assorba il sudore.        moffole in lana battuta (per gite su
                                             ghiacciaio è consigliabile avere il ri-
Biancheria                                   cambio).
magliette di ricambio a mezze mani-
che misto lana - cotone che assor-           Lampada Frontale
bono il sudore (transtex – capilene).        per escursioni da due o più giorni.
Pantaloni                                    Giacca a Vento
in tessuto di lana e fibre sintetiche;       imbottita con piumino, in gore-tex
si consigliano lunghi (salopette).           o simili, che permetta una buona
                                             traspirazione e sia possibilmente
Calzettoni                                   impermeabile.
in lana misto cotone o in tessuto d
spugna, lunghi fino al ginocchio.            Pronto Soccorso
                                             deve contenere solo farmaci di base
Berretto                                     (contro il mal di testa, collirio, cerot-
in lana, che protegga dal freddo             ti, ecc. ...), bende fasce elastiche.

                                             Sacco Lenzuolo
                                             oltre ad assicurare comfort e igiene,
                                             è obbligatorio per i pernottamenti nei
                                             rifugi C.A.I. e S.A.T.

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LEGENDA CAI DIFFICOLTÀ GITE

      Turistica: Itinerari su stradine, mulattiere o comodi sentieri, con percorsi
 T    ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento.
      Si svolgono in genere sotto i 2000 m e costituiscono di solito l’accesso ad
      alpeggi o rifugi.
      Escursionistica: Itinerari che si svolgono quasi sempre su sentieri, oppure
      su tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito
      con segnalazioni; possono esservi brevi tratti pianeggianti o lievemente
      inclinati di neve residua, quando, in caso di caduta, la scivolata si arresta
      in breve spazio e senza pericoli. Si sviluppano a volte su terreni aperti,
      senza sentieri ma non problematici, sempre con segnalazioni adeguate.
      Possono svolgersi su pendii ripidi; i tratti esposti sono in genere protetti
 E    (barriere) o assicurati (cavi). Possono avere singoli passaggi su roccia, non
      esposti, o tratti brevi e non faticosi né impegnativi grazie ad attrezzature
      (scalette, pioli, cavi) che però non necessitano l’uso di equipaggiamento
      specifico (imbragatura, moschettoni, ecc.). Richiedono un certo senso
      di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza del
      territorio montagnoso, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed
      equipaggiamento adeguati.
      Escursionistica per esperti: Itinerari generalmente segnalati ma che im-
      plicano una capacità di muoversi su terreni particolari. Sentieri o tracce
      su terreno impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di
      rocce ed erba, o di roccia e detriti). Terreno vario, a quote relativamente
      elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferi-
EE    mento, ecc.). Tratti rocciosi, con lievi difficoltà tecniche (percorsi attrezzati,
      vie ferrate fra quelle di minor impegno). Rimangono invece esclusi i per-
      corsi su ghiacciai, anche se pianeggianti e/o all’apparenza senza crepac-
      ci. Necessitano: esperienza di montagna in generale e buona conoscenza
      dell’ambiente alpino; passo sicuro e assenza di vertigini; equipaggiamento,
      attrezzatura e preparazione fisica adeguati.
      Escursionistica per esperti con attrezzatura: Percorsi per i quali è neces-
      sario l’uso dei dispositivi di autoassicurazione (imbragatura, dissipatore,
EEA   moschettoni, cordini) e di equipaggiamento di protezione personale (casco
      e guanti).
C     Culturale
A     Alpinistica
N     Naturalistica
R     Ricreativa

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TIPOLOGIA GITA

                        Uscita con ciaspole.

                        Uscita in notturna.

                        Uscita che necessita di materiale alpinistico.

                        Trekking.

                        Arrampicata/via ferrata.

                        Adatta a famiglie con bambini.

                                                                                          SCO
                        “LA MONTAGNA PIÙ ALTA RIMANE
                         SEMPRE DENTRO DI NOI”
                                                                                        20N%TO
                                                                                        PER S
                                                                                                OCI C
                                                           WALTER BONATTI, ALPINISTA
                                                                                                        AI

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Tesseramento

                              Rinnovo             Nuova Iscrizione
  Socio Ordinario              € 45,50                  € 49,50
  Socio Familiare              € 26,00                  € 30,00
   Socio Juniores
    (18-25 anni)
                               € 24,00                  € 28,00
  Socio Giovane
 (minore di 18 anni)
                               € 16,00                  € 21,00
 2° Socio Giovane              € 9,00                   € 13,00
I Soci Familiari devono essere componenti della famiglia del Socio
Ordinario, con esso conviventi.
Sono Soci Giovani i minori di anni 18 (nati nel 2002 e seguenti).
Il termine ultimo per il rinnovo del tesseramento scade il 31 marzo 2019.
Al momento del rinnovo, chi è interessato può sottoscrivere
l’abbonamento a “Le Alpi Venete”, rassegna semestrale delle Sezioni
Trivenete del CAI. Il costo è di 5,00 €.
NON SOCI:
Le escursioni, salvo diverse indicazioni, sono aperte anche ai non soci.
Il costo dell’iscrizione alla singola gita è di 12€ con un supplemento di
8 euro in caso di gite di due giorni.
La quota è comprensiva di assicurazione contro infortuni e intervento
del Soccorso Alpino.

             ASSEMBLEA ANNUALE
                DELLA SEZIONE
            GIOVEDI 21 MARZO 2019
               TUTTI I SOCI SONO
            INVITATI A PARTECIPARE

                                   9
SITO WEB CAI LEGNAGO

      Per essere sempre informati su:
          uscite, serate culturali e
      aggiornamenti dell’ultimo minuto
           consultate il nostro sito
            www.cailegnago.it
        Seguici sulla pagina facebook
   Club Alpino Italiano - Sezione di Legnago

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INCONTRI CULTURALI
  Data                       Titolo della serata                              Sede
 Lunedì 21                 KAILASH LA MONTAGNA SACRA
                                                                          Sede Cai Legnago
  Gennaio                              Beppe Pighi
 Lunedì 11      JEBEL TOUBKAL: SULL’ATLANTE MAROCCHINO CON GLI
 Febbraio                                   SCI                           Sede Cai Legnago
                  Danilo Bottura - Cristian Bignotto - Emanuele Sartori

Mar 5 – Sab 9            VERONA MOUNTAIN FILM FESTIVAL                  Palazzo della Gran
   Marzo      Cai Verona - Cai Legnago - Cai San Bonifacio - Cai Caprino Guardia Verona

 Lunedì 25                   IL RESPIRO DEGLI ALBERI                      Sede Cai Legnago
  Marzo                  Valerio Sartori - Alessandro Pozzani
                  ENERGIA E NATURA NEL PARCO EOLICO DI RIVOLI
 Lunedì 15
                                     VERONESE                             Sede Cai Legnago
   Aprile
                                    Raffaello Boni
 Lunedì 27      PASSEGGIANDO INSIEME ALLA SCOPERTA DEL MIELE
                                                                          Sede Cai Legnago
  Maggio                       Giorgio Casazza
                   AL RITMO DELLE STAGIONI: UN ANNO DI VITA IN                 Museo
 Venerdì 11
                                      MONTAGNA                              Archeologico
  Ottobre
                         Alessia Battistoni - Tommaso D’ errico               Legnago
 Venerdì 8      SANGUE E MELOGRANI: VIAGGIO IN SOLITARIA IN IRAN
                                                                 Sede Cai Legnago
 Novembre                     Alessandro De Giuli

    la ferramenta e il fai da te a Legnago
  FERRAMENTA FAI DA TE UTENSILERIA EDILIZIA
      ANTIFORTUNISTICA GIARDINAGGIO
       COLORI STUFE A LEGNA E PELLET

                             LEGNAGOFERR s.r.l.
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L’IDEA

La sezione CAI di Verona, la Sezio-
ne di Legnago, la Sezione di San
Bonifacio, la Sottosezione GEAZ e
la Sottosezione GEM con la dire-
zione scientifica dell’Associazione
Montagna Italia, organizzano nella
Città di Verona, dal 5 marzo al 9 marzo 2019 la quarta edizione del “Ve-
rona Mountain Film Festival”, con lo scopo di arricchire, con un evento
dal taglio assolutamente particolare, le proposte culturali e cinemato-
grafiche di questa città.
Il Festival, che riunisce in un unico format serate evento e proiezioni di
film, si rivolge sia ai cinefili, sia a chi ha fatto della vita nella natura la
propria passione, primi fra tutti gli appassionati di montagna.

Il concorso cinematografico è aperto a registi, case di produzione e fil-
maker che hanno eletto a soggetto principale delle proprie opere la mon-
tagna, i suoi paesaggi, le tradizioni e la cultura dei popoli che la abitano.
Promosso anche un concorso fotografico dedicato al tema della mon-
tagna, rivolto a fotografi professionisti e amatori.

                                      12
IL PROGRAMMA

Il Festival, per cinque serate, vi
mostrerà le montagne come non le
avete mai viste, attraverso lo sguar-
do dei registi che, da ogni angolo
del mondo, inviano in concorso i
loro spettacolari documentari.

Panorami mozzafiato, ascensioni al
limite delle possibilità dell’uomo e
l’adrenalina degli sport estremi sono solo alcune delle suggestioni che
si potranno ritrovare nei film proposti e negli appuntamenti collaterali in
programma.
L’iniziativa desidera diffondere la cultura e la conoscenza delle monta-
gne attraverso il cinema promuovendo un bando di concorso rivolto a
registi e produttori che abbiano girato è prodotto film, cortometraggi e
                                     documentari riguardanti le cosiddet-
                                     te “terre alte del mondo”.
                                     La peculiarità del Festival è che le te-
                                     matiche toccate saranno specifiche:
                                     alpinismo, arrampicata ed esplora-
                                     zione domineranno la scena.
                                     All’interno del Festival viene promos-
                                     so anche un concorso fotografico
                                     dedicato al tema della montagna al
                                     quale possono partecipare fotografi
professionisti e fotoamatori con la passione per lo scatto in alta quota.
Oltre alla proiezione dei film in con-
corso, l’iniziativa prevede anche
momenti collaterali dedicati alla
musica e al teatro con performance
artistiche, e al cinema con la proie-
zione di film dedicati ai grandi uo-
mini dell’alpinismo mondiale.

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Calendario escursioni invernali

Domenica 27     MONTE MIELA ALTOPIANO DEI SETTE COMUNI
Gennaio         Dario Dodich

Sab 16 – Dom 17 NOTTURNA AL RIFUGIO CHIGGIATO
Febbraio        Carlo Roncari – Giulio Bertagnin

Sab 23-Dom 24   NOTTURNA IN LESSINIA
Febbraio        Manuel Masiero

Domenica 10     RIFUGIO LANCIA
Marzo           Dario Dodich – Lorenzo Ferro

Domenica 17     CIMA JURIBRUTTO
Marzo           Pier Paolo Belluco – Rinaldo Bertelli

                                    14
Calendario escursioni estive

                         MAROCCHE DI DRÒ - LAGO DI CAVEDINE (PER
Domenica 24
                   E-N   FAMIGLIE)
Marzo                    Alessandro Pozzani – Valerio Sartori

Domenica 31              COLLI BERICI
                    E
Marzo                    Maurizio Turati – Marco Picelli

Domenica 7               LAGO DI LOPPIO E VAL DI GRESTA (PER FAMIGLIE)
                   E-N
Aprile                   Alessandro Pozzani – Valerio Sartori

Domenica 14        E-    MADONNA DELLA CORONA – VAJO DELL’ ORSA
Aprile             EE    Maurizio Turati – Rinaldo Bertelli

Lunedì 22
                    E    PASQUETTA CON IL CAI DI SAN BONIFACIO
Aprile
Domenica 5               CIMA CAPI E CIMA ROCCA
                   EEA
Maggio                   Dario Dodich – Giuseppe Tempo

Giov 16 - Dom 19         GOLFO DI OROSEI TREKKING IN SARDEGNA
                    E
Maggio                   Pier Paolo Belluco

Sab 25                   CIMA CAPI E CIMA ROCCA FERRATA UNDER 30
                   EEA
Maggio                   Giulio Bertagnin – Alessandro Girlanda

Domenica 26              CRESTE DI PREGASINA LAGO DI GARDA
                   EE
Maggio                   Dario Dodich

Domenica 9               MONTE ROEN
                    E
Giugno                   Luca Quinzan – Francesco Rinaldi

Sab 15 - Dom 16          PIZZO TRESERO
                    A
Giugno                   Pier Paolo Belluco – Rinaldo Bertelli

Sabato 15                LESSINIA
                    E
Giugno                   Manuel Masiero - Circolo NOI Casette

Domenica 16              LAGO DEL CORLO
                    E
Giugno                   Maurizio Turati

                                   15
Calendario escursioni estive

Domenica 23              LAGHI DI SAN GIULIANO
                   E
Giugno                   Paolo Giunti – Carlo Roncari

Ven 28 – Dom 30          FRANCIA
                   E
Giugno                   Luisa Precivale – Luca Quinzan

                         RIFUGIO VELO DELLA MADONNA PALE DI
Domenica 7         EE
                         SAN MARTINO
Luglio            -EEA
                         Dario Dodich - Giuseppe Tempo

Domenica 14              SASS DE PUTIA FERRATA UNDER 30
                  EEA
Luglio                   Giulio Bertagnin – Alessandro Girlanda

Sab 20 - Dom 21          STRADA DEGLI ALPINI
                  EEA
Luglio                   Dario Dodich – Luca Quinzan

Sab 27 - Dom 28          FIAMES - ALPE DI FANES – ALPE DI SENNES
                  EE
Luglio                   Manuel Masiero – Giulio Bertagnin

Domenica 28              MONTE PIN GRUPPO DELLE MADDALENE
                  EE
Luglio                   Luca Beltrame – Giovanni Castiglioni

Sabato 3                 CIMA DEL SASSONGER
                  EEA
Agosto                   Carlo Roncari – Vanni Lucchini

Sabato 31                FORRA DEL LUPO
Agosto             E     Manuel Masiero - Circolo NOI Casette

Sabato 7
                   E     Gabbia-No Onlus
Settembre
Domenica 8
                         RADUNO DELLE SEZIONI VENETE IN LESSINIA
Settembre
Sab 14 – Dom 15          VIA DELLE BOCCHETTE CENTRALI
Settembre          A     Pier Paolo Belluco – Rinaldo Bertelli

                         NEI DINTORNI DI DOSSO STRUZZENA (PER
Domenica 15
                   E     FAMIGLIE)
Settembre                Giovanna Tondini – Stefano Grigolato

                                   16
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          17
CALENDARIO ESCURSIONI AUTUNNALI

Domenica 29   EE -   SENTIERO LINO PEDERIVA
Settembre     EEA    Dario Dodich - Giuseppe Tempo
Domenica 6    E-N    FRA LE MALGHE DEL BALDO
Ottobre              Alessandro Pozzani
                     DA BOCCA DI SELVA A CASTELBERTO (PER
Domenica 13    E     FAMIGLIE)
Ottobre
                     Giuliana Castiglioni – Germano Peloso
Giovedì 7            CASTAGNATA in sede C.A.I.
Novembre
Domenica 10   E-N
                     FOREST THERAPY (PER FAMIGLIE)
Novembre             Alessandro Pozzani – Valerio Sartori
Domenica 10          CAMMINATA DI SAN MARTINO
Novembre
Domenica 24          PRANZO SOCIALE
Novembre
Giovedì 19           BICCHIERATA CON SCAMBIO AUGURI DI
Dicembre             NATALE in sede C.A.I.

                             18
Domenica 24 Marzo
LE MAROCCHE DI DRÒ
E LAGO DI CAVEDINE
Proponenti:      Alessandro Pozzani - Valerio Sartori
Difficoltà:      E-N
Dislivello:      300 metri.
Percorrenza: 6 ore.
Attrezzatura: da escursione.
Partenza:        ore 8:00 in auto dalla sede C.A.I.
(pranzo al sacco).

Descrizione:
Le Marocche di Dro sono un’ampia e soleggiata distesa di sassi (mar nel dialetto locale)
che si trova nel comune di Dro. Di origine post-glaciale, formatesi circa 200.000 anni fa,
durante le fasi di ritiro dei ghiacciai sono precipitate sul fondo valle tre grosse frane com-
poste da detriti rocciosi. L’erosione degli agenti atmosferici e il tempo hanno disgregato
e modellato ulteriormente questa distesa rocciosa. Attualmente il loro aspetto é arido e
desolato, caratterizzato da lievi
Questa distesa lapidea che si estende per 250 ettari con colline alte anche 250 metri, é la
più vasta per volume ed estensione a livello europeo.
Il sentiero è bellissimo a tratti desertico: alberi bonsai che crescono su pochi millimetri
di terra, la selce rimasta intrappolata che affiora su enormi pietre creando mosaici bellis-
simi, le pietre modellate dall’ acqua piovana che sembrano sculture e dopo circa un’ora
e mezza di saliscendi, facendo una breve deviazione, ecco la roccia con le impronte dei
dinosauri passati di qui milioni di anni fa molto visibili.
Giunti al culmine dell’anello abbiamo una bellissima vista sul lago di Cavedine e la valle
dei Laghi. Scendiamo verso il fiume Sarca, sulla nostra destra vediamo la vecchia cen-
trale idroelettrica di Fies e raggiungiamo il lago di Cavedine; si trova adagiato in una bella
conca tra le pendici occidentali del Bondone e dall’antica frana, le “marocche”. E’ lungo
circa 2,5 Km, le sue acque sono generalmente fredde, e si trova circondato dai rilievi
della Valle dei Laghi, che si possono ammirare durante il giro. Si tratta di una camminata
non particolarmente impegnativa, che richiede tra le 2 ore e le 2 ore e mezza, in parte sul
lungolago orientale, in breve parte su strada, poi su ciclo-pedonabile e in buona parte su
sentiero boschivo.

                                             19
Domenica 31 Marzo
SENTIERO DI SAN BERNARDINO
COLLI BERICI
Proponenti:             Maurizio Turati - Marco Picelli
Difficoltà:             E-N
Dislivello:             350 metri.
Percorrenza:            4 ore.
Attrezzatura:           da escursione.
Partenza:               ore 8:00 in auto dalla sede C.A.I. (pranzo al sacco).

Descrizione:
Il sentiero di San Bernardino è stato tracciato dopo un attenta analisi dei più interessanti
elementi di interesse culturale presenti a Mossano.Il percorso presenta suggestive attraversate
di boschi radure poco coltivate: in alcuni tratti si percorrono chilometri senza incontrare segni
del lavoro umano…., ma la fatica dell’umo e dell’acqua sono ben testimoniati nella raccolta
contrada dei “Munari” che si visiterà all’inizio del giro. E una passeggiata senza particolari
difficoltà che ben si presta agli escursionisti che desiderano immergersi nel verde e
conoscere questi posti poco frequentati. Lungo il percorso arriveremo a Cà Campesato
e al mulino Cuchèi (caratteristico mulino a ruota) Proseguendo lungo il percorso avremo
modo di vedere resti di antiche costruzioni rurali, una antica colombara databile al XVII
secolo. Quasi alla fine del nostro percorso visiteremo poi i luoghi di S.Bernardino, la grotta
dove sono stati fatti degli studi sulla presenza dell’uomo in epoca preistorica, e dove fu
eretto nella prima metà del 1400, l’eremo di S.Bernardino da Siena. Sempre nei pressi
della grotta un caratteristico pinnacolo roccioso alto più di 10 metri, punto panoramico.
Scendendo si proseguirà per Mossano tra vigneti e uliveti al punto di parcheggio.

                       Centro Medico
                       SPIAZZI ANDREA
                       Ambulatorio Polispecialistico
 Il Centro Medico SPIAZZI ANDREA “OSTEORESEARCH” ha stipulato una
  convenzione che prevede per tutti gli associati CAI e per i loro famigliari
 vantaggiosi sconti sulle tariffe delle prestazioni specialistiche ambulatoriali,
  delle terapie fisiche e riabilitative, e più in generale di tutti i servizi offerti dal
                                     Centro Medico.
                         Numeri telefonici/contatti utili:
             Tel. 329 72 94 047 - Responsabile 338 56 53 222
                  E-mail centromedico.spiazzi@gmail.com
             Via L. Manara, 1 - 37045 Legnago VR loc. Casette

                                              20
Domenica 7 Aprile
LAGO DI LOPPIO E CAPOSALDO
AUSTRO-UNGARICO DEL NAGIÀ-GROM
Proponenti:            Alessandro Pozzani - Valerio Sartori
Difficoltà:            E-N
Dislivello:            300 metri.
Percorrenza:           6 ore.
Attrezzatura:          da escursione.
Partenza:              ore 8:00 in auto dalla sede C.A.I.
(pranzo al sacco).

Descrizione:
Fino a qualche decennio fa il lago di Loppio una era un lago alpino di notevole bellezza,
frequentato dai giovani e meno giovani della zona di Mori e non solo. Nella valle che
unisce il solco dell’Adige a quello del Garda, il Lago di Loppio si originò a causa di
un doppio sbarramento: una grossa frana ostruì il lato nord-occidentale, mentre il Rio
Gresta con i suoi materiali bloccò il lato opposto. Ora del lago è rimasto solo il bacino
prosciugato (la più estesa area palustre del Trentino), ed al posto dell’acqua vi è cresciuta
una vivace vegetazione che ospita molti specie di animali sia terrestri che volatili. Nei
periodi di piogge abbondanti è possibile che il lago, per qualche giorno, torni a contenere
dell’acqua fino al suo graduale svuotamento.
Percorrendo la pista ciclabile fino a metà lago si incontra l’isola di Sant’Andrea, luogo
di incontro dei giovani moriani fino a quando il lago era ancora pieno d’acqua, ed ora
importante sito archeologico.
NagiàGrom
Nel primo pomeriggio spostamento a Manzano. La visita del campo trincerato del
NagiàGrom ci porta in Valle di Gresta. In tempo di guerra la Valle di Gresta costituì il
punto d’unione tra il settore di Riva e quello della Val Lagarina e venne interessata da
più linee di trinceramenti. Il Monte Nagià è una sporgenza pronunciata che si affaccia
sulla sottostante Valle del Cameras: questo gli assegnava i vantaggi di una fortezza
naturale a cui i comandi militari austriaci aggiunsero l’organizzazione di un campo
trincerato piuttosto articolato. Oggi il Monte NagiàGrom è un eccezionale “documento”
che testimonia e racconta, che mostra opere e manufatti in ottimo stato di conservazione.
Il giro circolare del caposaldo ci porta a scoprire lunghi tratti di trincee, perfettamente
ricostruite e altre posizioni con feritoie, caverne e un osservatorio. Nel pomeriggio sosta
in Val di Gresta, famosa per le coltivazioni biologiche di ortaggi.

                                             21
Domenica 14 Aprile
SANTUARIO MADONNA DELLA CORONA
VARIANTE VAIO DELL’ORSA
Proponenti: Maurizio Turati - Licia Sbampato - Rinaldo Bertelli
Difficoltà:          E
Dislivello:          700 metri.
Percorrenza:         5 ore + 2 ore la variante.
Attrezzatura:        da escursione.
Partenza:            ore 7:30 in auto dalla sede C.A.I.
(pranzo al sacco).

Descrizione:
Si parcheggiano le auto a Brentino Belluno (182m), da dove si intraprende un percorso (re-
centemente riattato), che alterna tratti a scale e sentiero. La salita è faticosa, ma è sempre
accompagnata da bei scorci panoramici sulla Valle dell’Adige e sui Monti Lessini ( Corno
D’Aquilio ). Arrivati al santuario, chi lo desidera, può assistere alla S. Messa. Dopo il pranzo si
inizia a scendere dallo stesso percorso di salita, fino al parcheggio di Brentino.

Variante Vaio dell’Orsa
Ritorniamo sui nostri passi per ripercorrere la scalinata e al bivio con il sentiero 75 svoltia-
mo a sinistra, in direzione Malga Orsa. Il sentiero inizia con una leggera discesa, su que-
sto breve tratto hanno inserito un cordino metallico per rendere il percorso più agevole.
Poi il sentiero diventa in leggera salita sino alla Malga Orsa (ore 2 circa). Per la discesa a
valle prendiamo il sentiero 74, lungo il versante del Vaio dell’Orsa, opposto a quello usato
in salita. A un certo punto intersechiamo il sentiero naturalistico che scende nel vaio, lo
ignoriamo per proseguire ritornando cosi a Brentino (ore 2 circa).

                                                           H A I R & S H AV E T T E

                                                                 Tel. 333 9069097
                                                      VIA PARIDE, 24 CEREA (VR)

                                               22
Lunedì 22 Aprile
PASQUETTA INSIEME
AL CAI SAN BONIFACIO
Proponenti:             Commissione Gite
Difficoltà:             E/R
Percorrenza:            5 ore.
Attrezzatura:           da escursione.

Descrizione:
Il programma dettagliato, con l’orario di partenza, sarà messo a disposizione dei parteci-
panti con largo anticipo nella nostra sede.

Domenica 5 Maggio
FERRATA CIMA CAPI E CIMA ROCCA
Proponenti:             Dario Dodich - Giuseppe Tempo
Difficoltà:             EEA
Dislivello:             670 metri.
Percorrenza:            6 ore.
Attrezzatura:           Kit da ferrata, casco, imbrago e lampada fronta-le
Partenza:               ore 6:30 in auto dalla sede C.A.I.
(pranzo al sacco).

Descrizione:
Da Riva del Garda seguiamo la statale che conduce in Val Di Ledro e par-cheggiamo le
macchine in località Biacesa da dove partiremo. Tramite un comodo sentiero, n. 470, si
giunge a un cartello che indica Sentiero del Bec, raffigurante una Capra, da qui ha inizio la
via ferrata che avanzando su facili roccette permette di salire, permettendo una splendida
visione del gruppo del Monte Baldo e del Lago di Garda, in circa un’ ora dall’inizio del-la
ferrata si raggiunge senza grosse difficoltà Cima Capi (907 metri). Pro-seguendo per il
sentiero 405 e poi il 405B in circa mezz’ora arriveremo a bocca Pasumer e poi a Cima
Rocca (1090 metri) da qui si segue l’indicazione del sentiero 471 (Gallerie di Guerra) che
si percorrono con l’ausilio indispensabile di una lampada. Una scala verticale agevola
il supe-ramento dell’ultima galleria e permette il raggiungimento della chiesetta di San
Giovanni e del vicino bivacco Arcioni. Il rientro avviene tramite il sen-tiero attrezzato delle
Laste che permette rapidamente di raggiungere l’abitato di Biacesa.

                                              23
Giovedì 16 – Domenica 19 Maggio
GOLFO DI OROSEI
TREKKING IN SARDEGNA
Proponenti: Pier Paolo Belluco
1° giorno:
Arrivo a Cagliari ore 8:00.
Trasferimento del gruppo, in bus dall’aeroporto in località Uttolo (Baunei-Santa Maria
Navarrese).
Gruppo Trekking: escursione a monte Oro e Pittaine da dove possiamo ammirare l’O-
gliastra a 360° e rientro a Santa Maria Navarrese a piedi.
Dislivello: 200 metri. Percorrenza 5 ore.
Gruppo Turismo: relax in spiaggia a Santa Maria Navarrese dove verranno raggiunti in
serata dal gruppo trekking e successiva sistemazione in hotel.

2° giorno:
Gruppo Trekking:
Santa Maria - Altipiano del Golgo (con mezzi privati) escursione Golgo - Cala Goloritze’-
ovile Piras - Golgo.
Dislivello: 650 metri. Percorrenza 5 ore.
Gruppo Turismo: il gruppo raggiungerà con i fuoristrada l’ovile dove si cenerà tutti
insieme. In serata rientro in hotel a Santa Maria.

3° giorno:
subito dopo la colazione, partiremo tutti insieme in barca da Santa Maria per cala Sisine
ammirando le altissime falesie calcaree e le calette bianchissime della costa di Baunei:
cala Goloritzè, cala Mariolu, cala Biriala, cala Sisine, cala Luna etc.
Gruppo Trekking: da cala Sisine a cala Luna, dove ritroveremo il gruppo turismo. Disli-
vello: 650 metri. Percorrenza: 5 ore.
ESCURSIONE A PIEDI DAL GOLGO A CALA GOLORITZÈ
Cala Goloritzè è considerata una delle spiagge più suggestive della Sardegna e ha con-
tribuito a rendere famoso il territorio dell’Ogliastra. Ritorno a Golgo e proseguimento per
ovile Piras-Colgo.
Gruppo Turismo: da cala Sisine il gruppo turismo procederà in barca per Cala Luna
dove si incontrerà con il gruppo Trekking. 4 tuffi nelle splendide acque di cala Luna e,
dopo una spaghettata, rientro tutti insieme a Santa Maria Navarrese con la barca.

4° giorno:
Partenza con mezzi privati sino alla località Genna Olidone.
Gruppo Trek: escursione molto panoramica a Pedra Longa. Dislivello: 650 metri.
Gruppo Turismo: arrivo con l’auto al parcheggio di Pedra Longa e rientro a Santa Maria
Navarrese. Partenza per l’aeroporto di Cagliari in pullman.
Ore 23: arrivo a Legnago

                                            24
Sabato 25 Maggio                                    UNDER 30
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FERRATA CIMA CAPI E CIMA ROCCA
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Proponenti:  Giulio Bertagnin - Alessandro Girlanda
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Difficoltà:  EEA
Dislivello:              670 metri.
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Percorrenza:             6 ore
eZg  [ZhiZ\\^VgZ ^akit
Attrezzatura:             &*%•  Vcc^kZghVg^d
                            da ferrata,            YZaaVe [dcYVo^dcZ
                                        casco, imbrago                    YZa 86># IjiiZ aZ
                                                           lampada frontale
Partenza:                ore 6:30 in auto dalla sede C.A.I.
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(pranzo al sacco).
XdciZbedgVcZVVhVa^gZ&*%kZiiZ#
Descrizione:
AVcdhigVhZo^dcZ]VhXZaidY^hVa^gZjcVX^bVY^XVgViiZgZZhXjgh^dc^hi^Xd
Da Riva del Garda seguiamo la statale che conduce in Val Di Ledro e parcheggiamo le mac-
8^bVEa^hX]ZZjcVX^bVe^‘^beZ\cVi^kV8^bV8dgcZiid#
chine in località Biacesa da dove partiremo. Tramite un comodo sentiero, n. 470, si giunge a un
>c[dgbVo^dc^YZiiV\a^ViZhjfjZhiZZhXjgh^dc^hVgVccdgZhZcdiZXdcaVg\d
cartello che indica Sentiero del Bec, raffigurante una Capra, da qui ha inizio la via ferrata che
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avanzando su facili roccette permette di salire, permettendo una splendida visione del gruppo
del Monte Baldo e del Lago di Garda, in circa un’ ora dall’inizio della ferrata si raggiunge senza
grosse difficoltà Cima Capi (907 metri). Proseguendo per il sentiero 405 e poi il 405B in circa
mezz’ora arriveremo a bocca Pasumer e poi a Cima Rocca (1090 metri) da qui si segue l’indi-
cazione del sentiero 471 (Gallerie di Guerra) che si percorrono con l’ausilio indispensabile di una
lampada. Una scala verticale agevola il superamento dell’ultima galleria e permette il raggiun-
gimento della chiesetta di San Giovanni e del vicino bivacco Arcioni. Il rientro avviene tramite
il sentiero attrezzato delle Laste che permette rapidamente di raggiungere l’abitato di Biacesa.

                       alimenti biologici
                       prodotti ecologici
                         macrobiotica
              in Via Salieri, a Legnago - tel. 0442 600281

                                               25
Domenica 26 Maggio
GIRO DELLE CRESTE DI PREGASINA
LAGO DI GARDA
Proponenti:            Dario Dodich - Rinaldo Bertelli
Difficoltà:            EE
Dislivello:            1050 metri.
Percorrenza:           6 ore.
Attrezzatura:          da escursione.
Partenza:              ore 6:30 in auto dalla sede C.A.I.
(pranzo al sacco).

Descrizione:
Da Riva del Garda saliremo fino alla località di Pregasina dove parcheggeremo l’auto
vicino la chiesetta o all’ingresso del paese. Partiti da Pregasina (535 metri) ci portiamo nei
pressi della Scala Santa dove risaliremo fino a Cima Nodice (857 metri). Scesi a Bocca
da Le’ imbocchiamo il sentiero delle creste (n. 430) saliamo cosi a Cimas al Bal (1260
metri) e poi a Cima Nara (1376 metri). Scesi al Passo Rocchetta (1177 metri) percorriamo
in discesa le creste di Reamol, passiamo per punta Larici e torniamo a Pregasina.

Domenica 9 Giugno
MONTE ROEN (2116 METRI)
PANORAMA SULLA VAL D’ADIGE
Proponenti:            Francesco Rinaldi - Luca Quinzan
Difficoltà:            E - EEA
Dislivello:            450 metri.
Percorrenza:           4.30 ore.
Attrezzatura:          escursione alta montagna – kit da ferrata.
Partenza:              ore 7.30 in auto dalla sede C.A.I.
(pranzo al sacco).

Descrizione:
Si arriva con l’auto a Malga di Romeno (1769 metri) dalla Val di Non (Amblar) dove si
parcheggia. Ci si divide subito in due gruppi. Il primo gruppo segue il sentiero n° 560 che
in poco più di mezz’ ora porta al bel rifugio Oltradige (1778 metri). Dal rifugio un sentiero
porta all’attacco della facile ferrata che in circa 1 ora ci fa raggiungere la cima del Monte
Roen. Il secondo gruppo segue il sentiero n° 500 per poi arrivare in circa 2 ore alla cima
del Monte Roen.
Si ritorna assieme per il sentiero n° 500 fino alla Malga di Romeno.

                                             26
Sabato 15 Giugno
L[d[hZˆ'del[cXh[#IWXWje(del[cXh[
:ec[d_YW)del[cXh[
LESSINIA
L7B:?c
in direzione Malga Lessinia, dopo duecento metri circa si prende un sentiero sterrato sulla
Vjijccd^ag^ÓZhhdYZ^Xdadg^aVgZcYZVcXdgVe^‘^cXVciViV#Hjaadh[dcYd
sinistra con direzione malga Campo Retratto (1560m) e proseguendo si raggiunge Malga
aZ
CoeDYaZ!   Zcdgb^
      Veronesi        Xdc^
               (1550m).      Y^ \]^V^Vsi\g^\^V
                        Oltrepassando              hdkgVhiVi^
                                           intercetta              YV
                                                      il sentiero n°   eVgZi^
                                                                     180         V higVe^dbWd!
                                                                         e si inizia a salire verso
hejcidc^
Malga Coe gdXX^dh^     Z X^bZ
             di Ala (1650m)       VgY^iZilX]Z!
                             gustandosi           V hZXdcYV
                                             panorama              YZaaÉdgV!
                                                          che ci circonda.      Vhhjbdcd
                                                                            Proseguendo       perjcV
                                                                                                  il
XdadgVo^dcZdXgV!eVaa^YV!gdhVdgdhhdgVbZ#>igZ\^dgc^^c6aid6Y^\ZXdc
sentiero 180 si raggiunge la mulattiera (sentiero n° 250), e svoltando a sinistra si risale verso
Rifugio Castelberto (1765m). Si pranza al sacco nei prati circostanti ammirando il panorama
hd\\^dgcd^cKVaY^;jcZhhdcdjcÉdXXVh^dcZeZgjc^gZXjaijgVZcVijgV!
a 360°. Dopo una pausa rigeneratrice si riparte sul sentiero n° 250 scendendo dolcemente
ZhXjgh^dc^Zk^h^iZVaWZa8VhiZa;^gb^Vcd!7gZhhVcdcZZVaigdVcXdgV#>a
per la mulattiera e raggiungendo Malga Lessinia (1650m), dopo di che si arriva a Bivio del
egd\gVbbVYZiiV\a^VidjhX^g|ZcigdaVegdhh^bVeg^bVkZgV#
Pidocchio, dove sono state parcheggiate le auto. Il percorso è un sali e scendi tra prati e
dorsali dell’alta Lessinia, percorso panoramico ed adatto per famiglie e ragazzi.
?iYh_p_ed_[djhe]_el[Zˆ'-ejjeXh[

                                       BAR
                     JILLY
                    GELATERIA

                  Via Morgagni - Tel. 0442 24355
                      PORTO DI LEGNAGO
                        chiuso martedì
                                               45
                                               27
Sabato 15 - Domenica 16 Giugno
PIZZO TRESERO VIA NORMALE
DAL PASSO GAVIA E LA CRESTA SW
Proponenti:            Pier Paolo Belluco - Rinaldo Bertelli
Difficoltà:            A
Dislivello:            1100 metri.
Percorrenza:           7 ore.
Attrezzatura:          da alpinismo.
Partenza:              Ore 6:00 in auto dalla sede C.A.I.
(pranzi al sacco, cena e pernottamento in rifugio).

Descrizione:
1° giorno:
Breve escursione sul vallone di accesso al ghiacciaio del Dosegù.

2° giorno:
Itinerario lungo la cresta sud-ovest: Dal rifugio Berni sulla strada del Gavia posto a 2541
m si scende al ponte sottostante sul torrente Gavia. Poco dopo il ponte, senza proseguire
sulla stradina che sale verso il vecchio rifugio Gavia, si prende il sentiero che va verso si-
nistra (indicazioni Ponte dell’Amicizia). Dopo pochi minuti di tragitto, ad un bivio, si lascia
sulla sinistra il sentiero che prosegue in leggera discesa per il Ponte di Pietra. Si continua
a destra con dei lievi saliscendi fino ad arrivare sul fondo della Valle di Dosegù dove
scorre l’impetuoso torrente omonimo. Si passa la stretta gola tramite un bellissimo ponte
sospeso detto dell’Amicizia a quota 2520 m. Il sentiero prosegue poi verso destra a tratti
ripido seguendo dei dossi morenici ed erbosi ed in avvallamenti pietrosi. Stando sempre
alla destra della scarpata rocciosa della dorsale sud-ovest del Pizzo Tresero si raggiun-
ge oltre una spalla camminando su sfasciumi (ometti), l’intaglio più basso dell’evidente
cresta sud-ovest posto a 3220 m. Seguendo la facile cresta si arriva in breve al Bivacco
Seveso posto a 3398 m di quota. Dal bivacco si prosegue lungo la facile cresta fino ad un
modesto risalto roccioso che si supera con qualche breve passaggio di II-III grado. Poi
il terreno si addolcisce, e su detriti e rocce rotte (tracce di sentiero) si arriva facilmente
all’imponente croce di vetta. Questa salita si svolge interamente su sentiero nella prima
parte, poi su sfasciumi detritici nella seconda parte e non tocca mai il ghiacciaio che man
mano si sta drasticamente riducendo.

Dalla Vedretta del Tresero: Passando una cinquantina di metri sotto l’intaglio più basso
della cresta finale, si prosegue verso destra (ometti) andando a salire il ripido pendio che
porta sulla Vedretta del Tresero nella sua parte sinistra. Si prosegue ora leggermente
verso destra per circa duecento metri. Quindi verso sinistra superando dei brevi gradoni
e su sfasciumi con percorso logico ci si porta in prossimità della cresta sud-ovest. Da qui
lungo una breve placca, ora attrezzata, si raggiunge la esile cresta che via via si fa più
agevole fino alla cima.

                                             28
K^XZcoVVCdkZciVk^XZci^cV!^cVj\jgViVVbV\\^dYZa'%&'#

Domenica 16 Giugno
LAGO DEL CORLO
Proponenti:              Maurizio Turati - Licia Sbampato
Difficoltà:              E
Dislivello:
Percorrenza:
Attrezzatura:
                            GRUPPO
                         350 metri.
                         4 ore.
                         da escursione.
Partenza:                ore 8:00 in auto dalla sede C.A.I.
(pranzo al sacco).

Descrizione:
Incuneato tra il Monte Grappa, il Canal di Brenta, il Col del Gallo e le terre Feltrine, un lago si-
mile ad un stretto e sinuoso fiordo norvegese. Si tratta di un lago artificiale formato sbarrando
il corso del torrente Cismon, che scende dalle Pale di San Martino e dalla catena del Lagorai.
È il più importante
            Rag. Rino affluente di sinistra del fiume Brenta,
                             Sacchetto                        sul quale
                                                          Agenzia     dis’immette
                                                                            Legnago    a Cismon del
Grappa. Lago del Corlo Dopo varie vicissitudini, anche tragi-comiche,
                                                                Via          la diga è40
                                                                      Frattini,        stata ultimata
nel 1955 eMichele          Sacchetto
             la vicina borgata  di Corlo ha dato il nome al grande bacino idro-elettrico. Con il
riempimento              buona parte del vecchio paese37045
               del lago Principali
            Agenti                                        di RoccaLegnago
                                                                    dovette essere(VR)abbandonato,
in particolare venne abbattuta la chiesa che venne ricostruita  Tel.sull’altura
                                                                      0442 21274 della strozzatura di
mezzo del lago. Sul luogo originale rimane, invece, il campanile. Rocca è il paese più impor-
                                                              Fax 0442 600992
tante del lago. Nei pressi vi sono tre ponti, di cui uno sospeso su corde (ponte della Vittoria)
                                           agenzia.legnago@gruppoitas.it
molto spettacolare. Permettono di attraversare      nel roccioso lato opposto per raggiungere le
varie case isolate e borgate che si inerpicano nella valle di Carazzagno e sulle propaggini del
monte Grappa. Il versante ovest del lago (destra idrografica), ha nella parte superiore spazi
collinari che si prestano agli insediamenti abitativi
                                                  19 e ad alcune zone ricreative.

                                                 29
                                                  42
Domenica 23 Giugno
LAGHI DI SAN GIULIANO
GRUPPO ADAMELLO
Proponenti:            Carlo Roncari - Paolo Giunti
Difficoltà:            E
Dislivello:            800 metri.
Percorrenza:           7 ore.
Attrezzatura:          da escursione di media montagna.
Partenza:              ore 6:00 in auto dalla sede C.A.I.
(pranzo al sacco).
Nota Difficoltà: Un po’ faticoso per la lunghezza.

Descrizione:
Dal parcheggio di Malga Campo si percorre il sentiero in direzione della bella e panorami-
ca “Malga Campastril” (1830m).
Dalla malga si prosegue verso il Lago di Vacarsa (1912m) lungo il sentiero 221. Il laghetto
viene raggiunto velocemente; lo si costeggia verso destra e si inizia a salire per il pendio
che dà accesso all’ultimo tratto di salita. Si prosegue per il segnavia 221 fino a giungere
alla “Bocchetta dell’Acqua Fredda” (2184m), punto più alto di giornata. Dalla bocchetta si
scende sempre per il sentiero 221 in direzione di Malga Garzonè (1971m) e dei bellissimi
laghi. Dopo il tratto in discesa il sentiero prosegue con alcuni saliscendi rimanendo sulla
destra del lago fino a giungere al bellissimo Rifugio San Giuliano (1960m), adagiato al
centro dei magnifici laghi di Garzonè e San Giuliano.
Dopo la sosta d’obbligo al rifugio, si prosegue in direzione nord sul sentiero 230, pia-
neggiante, verso Malga San Giuliano passando per la chiesetta di San Giuliano (1941m).
Dalla chiesetta si sale brevemente il pendio fino a Malga S. Giuliano (1970m) stupenda
veduta sulle cime dei gruppi di Carè Alto, Corno di Cavento e Crozzon di Lares.

Si scende poi per circa 200m di dislivello (direzione nord) per poi proseguire a destra (est)
con alcuni saliscendi fino a Malga Campo sempre lungo il sentiero 230. In questo tratto si
scorgono le Cascate di Nardis, visibili in basso guardando verso la Val di Genova. Al bivio
per Malga Diaga si abbandona il sentiero 230 e ci si porta alla Malga Campo.
Da Malga Campo si segue la strada forestale che conduce fino al parcheggio.

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Venerdi 28 - Domenica 30 Giugno
FRANCIA:
ALTA PROVENZA - COLLE DELLA MADDALENA -
RIFUGIO DELLA PACE
PARCO NATURALE DEL MERCANTOUR – LAGHI DI
LAUZANIER – LAGHI DI LAUSFER
Proponenti:             Luisa Precivale - Luca Quinzan
Difficoltà:             E
Dislivello:             1° giorno: 430 metri.
2° giorno:              650 metri.
3° giorno:              520 metri.
Percorrenza:            1° giorno: 4 ore.
2° giorno:              6 ore.
3° giorno:              5 ore.
Attrezzatura:           da escursione.
Partenza:               In auto dalla sede Cai.
Partecipanti:           Massimo 15 persone.

Descrizione:
1° giorno:
Si raggiunge il Col de Larche (Colle della Maddalena ) e il Rifugio della Pace (2000 metri)
dove alloggieremo e troveremo la Guida che ci accompagnera nei giorni seguenti. Da qui
raggiungiamo il Lago di Lauzannier (2290 metri) situato nella Valle de l’Ubayette, succes-
sivamente salendo il Lago di Derriere la Croix (2430 metri). Da qui ritorneremo al Rifugio
della Pace dove pernotteremo.

2° giorno:
Dal Rifugio della Pace raggiungeremo prima il Lago dell’Oronaye (2420 metri) poi il Colle
di Ruburent (2502 metri) da qui scenderemo al Lago di Ruburent Superiore (2430 metri)
dove ci fermeremo a mangiare. Pomeriggio proseguiremo verso il Passo de la Scaletta
(2630 metri) ritornando poi al Rifugio. Questa escursione e a cavallo del confine tra Italia
e Francia.

3° giorno:
Per l’ultimo giorno ci sposteremo in Italia nella zona di Sant’Anna di Vinadio, partiremo
dal Santuario (2035 metri) da qui raggiungeremo il Lago di Sant’ Anna, il Passo della
Tesina (2400 metri), il Colle di Saboulé (2460 metri), il Lago di Lausfer (2357 metri), il Colle
di Lausfer (2430 metri), il passo di Sant’Anna (2308 metri) e il Lago del Colle di Sant’Anna
da qui ritorneremo al Santuario di Sant’Anna.

Iscrizioni entro Giovedì 30 Maggio.

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Domenica 7 Luglio
RIFUGIO VELO DELLA MADONNA
GRUPPO PALE DI SAN MARTINO
Proponenti:            Dario Dodich - Giuseppe Tempo
Difficoltà:            EE – EEA
Dislivello:            I° gruppo 850 metri
                       II° gruppo 1000 metri.
Percorrenza:           I° gruppo 6 ore.        II° gruppo 8 ore.
Attrezzatura:          I° gruppo da escursione alta montagna.
                       II° gruppo set da ferrata.
Partenza:              In pullman con orario da stabilire.

Descrizione:
I° Gruppo: Da San Martino di Castrozza prendiamo il sentiero 702 che si sviluppa pia-
neggiante fino ad incontrare una diramazione, qui prenderemo il sentiero 721 che sale in
quota fino a raggiungere il letto di un torrente da qui saliamo a zig-zag un lungo ghiaione
e rientriamo nel bosco. Proseguendo passiamo un nevaio e in lontananza vediamo il Ri-
fugio Velo della Madonna la nostra meta, raggiungiamo la forcella Cadi Sora Ronz a 2050
metri punto d’incontro con il sentiero 713, da qui continuiamo e troviamo una parte del
sentiero attrezzata con gradini e funi metalliche poi finalmente arriviamo al Rifugio Velo
della Madonna dal quale il panorama è splendido, il Sass de Maor alle spalle, San Martino
di Castrozza davanti, le cime Tognola e Lagorai. Per il rientro torniamo sui nostri passi ma
invece di prendere il percorso dell’andata usiamo il sentiero 713 che scende rapido a zig –
zag nel ghiaione fino a entrare nel bosco, poi proseguiamo sul sentiero 724, infine il 702 e
rientriamo al punto di partenza.

II° Gruppo Il percorso fino alla forcella Cadi Sora Ronz e identico al primo gruppo, da
qui prenderemo il sentiero 739B, Via Ferrata della Vecia, riattrezzata recentemente, che ci
porterà alla Forcella del Porton 2460 metri, poi proseguiremo sul sentiero 739 sulla Ferra-
ta del Velo, anche questa riattrezzata lo scorso anno, fino al Rifugio Velo della Madonna
dove ci riuniremo al 1° gruppo con cui ritorneremo a San Martino di Castrozza.

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Domenica 14 Luglio                                   UNDER 30
SASS DE PUTIA
Proponenti:             Giulio Bertagnin - Alessandro Girlanda
Difficoltà:             EEA
Dislivello:             1200 metri.
Percorrenza:            7 ore.
Attrezzatura:           da escursione + kit ferrata e caschetto.
Partenza:               ore 5:00 in auto dalla sede C.A.I.
(pranzo al sacco).
Descrizione:
Il Sass da Putia è una montagna imponente e isolata, fa parte del Gruppo delle Odle,
ed è sicuramente una delle cime più visitate del gruppo. Presenta una grande e impres-
sionante parete rocciosa che scende vertiginosamente a Nord verso la conca del Passo
delle Erbe, mentre l’unico versante vulnerabile e meno ardito di questa bella montagna è
il versante meridionale, che si presenta con una serie di profondi canaloni e ripidi costoni
erbosi, prima della breve paretina finale.
Dal parcheggio di Malga Zannes si segue il sentiero n° 32 per malga Gampen e succes-
sivamente verso il rifugio Genova 2300 m. Dal vicino valico si gira a sinistra sul sentiero
che porta quasi in piano alla Forcella del Putia. Si procede a sinistra per risalire a zigzag
il ripido versante sud-ovest fino all’intaglio fra l’anticima ovest e la cima principale. Conti-
nuando lungo le corde fisse si giunge alla rampa rocciosa finale, ed in breve alla croce di
vetta (2874 m). Per il ritorno si ripercorre il sentiero di andata.

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Sabato 20 - Domenica 21 Luglio
STRADA DEGLI ALPINI
DOLOMITI DI SESTO
Proponenti:             Luca Quinzan - Dario Dodich - Maurizio Turati
Difficoltà:             EEA I° gruppo - EE II° gruppo
Dislivello:             1° giorno: 980 metri I° gruppo.
                        2° giorno: 970 metri I° gruppo,
                        560 metri II° gruppo.
Percorrenza:            1°giorno: 3:30 ore
2° giorno:              7 ore I° gruppo, 5 ore II° gruppo.
Attrezzatura:           Abbigliamento da alta montagna +
                        caschetto e kit ferrata per il I° gruppo.
Partenza:               ore 6:00 in auto dalla sede C.A.I.
                        (cena e pernottamento in rifugio, pranzi al sacco).

Descrizione:
1° giorno:
Dal parcheggio si prende l’ampia carrareccia pianeggiante che, superato l’Albergo Dolomi-
ti, si inoltra lungo l’aperto fondovalle della Val Fiscalina. La strada, con segnavia 102 – 103,
prosegue fino il Rifugio Fondo Valle 1548 m. Da qui si prosegue lungo un buon sentiero
fino all’imbocco della profonda Val Sassovecchio, che si insinua fra il massiccio Cima Una
– Crode Fiscaline e quello dei Tre Scarperi; trascurato il sentiero 102 diretto al Rifugio Loca-
telli, si prende il 103 che, attraversato il Rio Sassovecchio, prende a risalire la Val Fiscalina
Alta. Splendide le vedute sulla parete Ovest di Cima Undici e soprattutto sulla magnifica
Croda dei Toni. una traversata a mezzacosta verso destra ed ecco apparire il Rifugio Comici
2224 m. Dal rifugio, prendendo una delle molte tracce in direzione della Croda dei Toni, si
raggiunge l’ampio sentiero 101-103 che con salita costante ma moderata arriva alla For-
cella Giralba 2431 m. In basso, nell’ampia conca erbosa della Val Giralba Alta, spicca la
costruzione del Rifugio Carducci 2297 m, che si raggiunge in circa una ventina di minuti.
2° giorno:
Al mattino il programma prevede la colazione fra le 7 e le 7,30, quindi alle 8 entrambi i gruppi
lasciano il Rifugio risalendo il sentiero 103 fino alla Forcella Giralba 2431 m, dove si dividono
per affrontare i rispettivi percorsi.
I° gruppo:
Si abbandona il sentiero 103 per seguire l’evidente traccia sulla destra che scende fino ad
incrociare il sentiero 101 che si imbocca verso la strada degli Alpini sempre lungo cenge
aeree ma facili, anche grazie al cavo metallico. Ad un certo punto, la cengia si assottiglia
e si abbassa sensibilmente, tanto da costringere a muoversi carponi: aggirato un aereo
spigoletto, la cengia si fa nuovamente larga. Con lunga traversata si percorre tutta la
terrazza fino all’insellatura detritica sullo spigolo della parete Nord detta Forcella Undici
2610 m, da dove si apre la vista sul Vallon della Sentinella, e sulla Croda Rossa di Sesto
2965 m. Da qui, si può raggiungere il Passo della Sentinella lungo l’ultimo tratto della
Strada degli Alpini, più impegnativo di quello appena percorso. Scendendo invece verso

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sinistra, si supera un risalto di roccia con corde fisse, la discesa dell’ampio canalone
detritico segnavia 124 più in basso la traccia migliora decisamente e si può giungere con
sicurezza sul fondo del Vallon della Sentinella. Attraversato il circo, trascurato un primo
bivio, si prosegue a scendere fino alla pittoresca conca prativa dell’Alpe Anderta 1958 m.
Ad un successivo bivio si abbandona il segnavia 124 che continua sulla destra, e si pro-
segue sulla traccia in discesa diretta al Rifugio Fondo Valle, segnavia 122. dove è previsto
il ricongiungimento con il Gruppo II°.
II° gruppo:
Dalla Forcella Giralba, si prosegue in leggera discesa sul sentiero 103, ripercorrendo a ritroso
il percorso del giorno prima fino al Rifugio Comici 2224 m. Dal Rifugio si prende il sentiero 101
che in costante salita risale i verdi pascoli verso il Passo Fiscalino 2519 m. Al passo si continua
verso destra e in breve si raggiunge il Rifugio Pian di Cengia 2528 m. Da dietro il Rifugio si pren-
de la traccia con moderata pendenza verso gli uniformi tavolati detritici posti sulla testata della
Val Fiscalina Alta. Fiancheggiata una profonda e ben conservata trincea, si scende brevemente
ad una stretta forcella, si taglia alla base il cocuzzolo finale della Cima di Mezzo delle Crode Fi-
scaline 2675 m; una facile risalita per ghiaie permette di raggiungere in pochi minuti la vetta, da
cui si gode un panorama veramente eccezionale su tutte le Dolomiti di Sesto. Per raggiungerla,
una volta tornati alla traccia, si prosegue poco sotto la cresta, si supera una breve galleria di
guerra e si risale l’ultimo pendio fino alla croce di vetta 2677 m. Tornati al rifugio si seguono le
indicazioni per la Forcella Pian di Cengia da dove si scende nel versante opposto per comodo
sentiero (segnavia 101). Lasciato sulla destra un bellissimo laghetto alpino si arriva alla Forcella
di Toblin, dove sorge il Rifugio Locatelli 2405 m. Dopo esserci goduti uno dei più bei panorami
del mondo: il versante Nord delle Tre Cime di Lavaredo, si seguono le indicazioni dietro al rifugio
per la Val Sassovecchio. Si segue il largo sentiero che dopo parecchi piccoli guadi ci porta ad
un bel punto panoramico verso le Crode Fiscaline ed il sentiero che abbiamo seguito prima
provenendo dal Rifugio Pian di Cengia. Ora con un tratto di maggiore pendenza si scende uno
sperone che ci porta in un canale che scende dal Crodon di San Candido. Attraversata in piano
la frana si scende un tratto di sentiero e si arriva ad un prato con tavoli e panche per una sosta
ristoratrice. Si costeggia un tratto del torrente fino al bivio per il Rifugio Comici, ora per il per-
corso fatto all’andata si scende prima al Rifugio Fondo Valle, dove ci si ritrova con il Gruppo I°.

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