Duemila19 Programma attività - C.A.I - CAI Legnago
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Programma C.A.I. CLUB ALPINO ITALIANO attività Duemila19 SEZIONE DI LEGNAGO (VR) www.grafichemarchesini.it Via Argine, 18 - 37045 Legnago (VR) Apertura sede: (giovedì sera dalle 21.00 alle 23.00) www.cailegnago.it CLUB ALPINO ITALIANO - SEZ. DI LEGNAGO
Saluto del presidente Carissimi Socie e carissimi Soci, l’anno che è appena trascorso è stato ancora una volta per la nostra sezione un anno positivo. Non mi riferisco con il termine positivo al fatto che sono aumentati il numero di iscritti o ad altri elementi numerici che spesso citiamo per descrivere il successo o l’insuccesso della nostra attività. Positivo considero la partecipazione e l’attaccamento che tanti di Voi hanno dimostrato nel partecipare e nel condividere a diverso titolo, le attività della Sezione. E’ vero che essere socio permette di beneficiare di una serie di opportunità, dalle assicurazioni agli sconti nei rifugi, ma il vero obiettivo del socio è la frequentazione consapevole e rispettosa della montagna, per cui alla domanda perché iscriversi al Cai, la risposta più semplice è: per condividere l’amore per la montagna, per la sua cultura e i valori che tramanda in modo particolare il valore dell’inclusione e non quello dell’esclusione. Tutti hanno diritto, secondo le proprie possibilità di godere della bellezza delle nostre montagne. Ed è a tal proposito che vorrei sottolineare, con particolare orgoglio, il continuo impegno rivolto al mondo della disabilità che attraverso la collaborazione con gli amici del “Gabbia-No” e della Papa Giovanni XXIII, ha permesso anche quest’anno di andar per monti con ragazzi diversamente abili. Un ringraziamento particolare va a tutti i soci e a tutti i componenti del direttivo che con il loro costante e incessante impegno permettono di realizzare le attività della sezione e la proposta per l’anno 2019 che spero come sempre sia di Vostro gradimento. Troverete un’ampia proposta di escursioni e incontri culturali con un’offerta allargata di gite per giovani e per famiglie con bambini, nell’intento di estendere la partecipazione anche ai gruppi famigliari e alle giovani e giovanissime promesse. Non posso per ultimo dimenticare i terribili e devastanti eventi che hanno colpito la nostra montagna, con una violenza così estesa e inaudita da non trovare precedenti nella memoria e nella conoscenza dell’uomo. Tante sono le iniziative in corso per portare aiuto, sia a livello del CAI nazionale che del Cai regionale e sono certo che anche la nostra sezione con i suoi volontari al momento opportuno non farà mancare il proprio sostegno. Mi congedo da Voi augurandovi una stagione 2019 ricca di soddisfazioni e ricordando un pensiero di un giovanissimo scrittore che bene rappresenta per me, ma sono certo anche per voi, il senso di andar per le montagne: “La montagna non è solo neve e dirupi, creste, torrenti, laghi, pascoli. La montagna è un modo di vivere la vita. Un passo davanti all’altro, silenzio, tempo e misura” Il Presidente Carlo Roncari
Consiglio direttivo Presidente Carlo Roncari Vice Presidente Maurizio Turati Segretario tesoriere Lucio Fraccaroli Consigliere Luca Beltrame Consigliere Francesco Rinaldi Consigliere Luca Quinzan Consigliere Giuliana Castiglioni Consigliere Dario Dodich Consigliere Giulio Bertagnin Commissioni Segretario/Tesoriere Responsabile: Lucio Fraccaroli Commissione Gite Responsabile: Dario Dodich Commissione Immagine e Cultura Responsabile: Alessandro Pozzani Commissione Sede Responsabile: Giuliana Castiglioni Commissione Tecnica Responsabile: Maurizio Turati Titolati di Sezione Alberto Sabatini: Titolo IAL di Primo Livello Graziano Furia: Titolo ISAL Sezionale Francesco Lovato: Titolo ISAL Sezionale 2
PROGETTO MONTAGNAMICA Il CAI di Legnago aderisce al progetto “Montagnamica”, promosso dall’associazione Gabbia-no Onlus. Nell’ambito di tale progetto, le cui finalità sono riportate di seguito, la nostra sezione fornirà la propria collaborazione nelle attività di sensibilizzazione e nell’organizzazione di escursioni in ambiente montano. Il progetto mira ad agevolare le persone con disabilità motoria o psico- motoria nella fruizione di un contesto ambientale/esperienziale unico quale è la montagna. Le persone diversamente abili si sa che difficil- mente possono accedere ai sentieri delle nostre montagne veronesi. Le carrozzine classiche a spinta hanno poca stabilità e, come quelle elettriche, si bloccano in presenza di salite ripide, buche, sassi e ghia- ino. Con l’utilizzo delle carrozzine “Joelette” all’aspetto paesaggistico, naturalistico ed esperienziale si unisce anche la sfera della solidarietà e della condivisione, poiché questi mezzi prevedono la presenza di al- meno altre due persone oltre al passeggero. Porta quindi a creare oc- casioni di nuove autonomie per le persone disabili e di servizio da parte di chi è loro vicino (famiglia, amici, compagni di scuola, associazioni, centri diurni, volontari di altre associazioni, ecc.) Ambito di intervento previsto dal progetto: • Come appoggio logistico a scuole e centri diurni per gite, uscite didattiche e altre attività che vedano coinvolti anche ragazzi diversamente abili nell’ambiente di montagna. • Come sostegno di singoli soggetti diversamente abili che ne richiedano l’utilizzo (con, se richiesto, l’aiuto dei volontari dell’Associazione). • Per aiutare le famiglie e i gruppi di amici che ne richiedano l’utilizzo a favore di una persona diversamente abile. • Come appoggio alle attività associative di condivisione di vita e di turismo integrato. • Per manifestazioni di interesse pubblico in ambiente montano nelle quali possono essere coinvolte finalmente anche le persone disabili Associazione “Gabbia-no” O.n.l.u.s. via Crosara, 47 - 37045 Legnago (VR) - tel. 3391378181 e-mail: info.gabbia.no.onlus@gmail.com 3
Palestra di Arrampicata Sportiva Da gennaio 2008 è attiva una struttura per arrampicata sportiva presso il Centro Giovanile Salus di Legnago, in via Marsala, alla cui realizzazione ha contribuito anche il CAI di Legnago. E’ aperta al pubblico da gennaio a maggio e da ottobre a dicembre con i seguenti orari: Mercoledì dalle 20.00 alle 23.00 Venerdì dalle 20.00 alle 23.00 E’ possibile seguire corsi di introduzione all’arrampicata o di perfezionamento in collaborazione con la Scuola Milo Navasa del CAI di San Pietro in Cariano e la Scuola G. Priarolo del CAI di Verona. Possibilità di organizzare corsi di arrampicata sportiva, di alpinismo e di ghiaccio. Per informazioni Pier Paolo Belluco (tel. 328 1334689) 4
Regolamento delle gite Le gite sezionali rientrano tra gli scopi dell’associazione; la sezione, tramite le commissioni incaricate dell’organizzazione, si preoccupa e mette in atto tutte le precauzioni per ga- rantire la massima sicurezza dei partecipanti. Nonostante ciò le attività in montagna sono da considerarsi attività di per sé pericolose per cui ciascun partecipante, iscrivendosi, dichiara di essere a conoscenza e di accettare i rischi e i pericoli insiti nell’attività e a tal riguardo solleva la sezione e il socio proponente da ogni responsabilità civile per eventuali infortuni che si dovessero verificare durante l’attività. 1. Le iscrizioni si ricevono presso la sede C.A.I. ogni giovedì dalle ore 21.00 alle ore 23.00. Per ogni gita, all’atto dell’iscrizione, deve essere versata la quota di partecipazione, che comprende la copertura assicurativa per rischio infortuni (il contratto è disponibile in sede per chi volesse prenderne visione). 2. Il termine ultimo per le iscrizioni alle gite di un giorno è il giovedì precedente la gita. Per le gite di più giorni o in pullman la scadenza è indicata sul presente libretto. Nel caso siano previsti versamenti di caparre, le stesse non potranno essere rimborsate ad iscrizioni già terminate. 3. Il trasferimento con il pullman (nelle gite per le quali è previsto) potrà avvenire solo se si raggiunge un minimo di 35 partecipanti. 4. Prima di aderire all’escursione è consigliato verificarne le difficoltà e valutare le proprie capacità al fine di prevenire spiacevoli inconvenienti. I soci proponenti sono sempre a disposizione e sono ben lieti di fornire i chiarimenti e le spiegazioni del caso. L’atto d’iscrizione è da considerarsi dichiarazione di idoneità fisica. 5. I soci proponenti rappresentano a tutti gli effetti il Consiglio Direttivo. Essi hanno facoltà di modificare il programma e, nelle gite che presentano difficoltà alpinistiche, possono escludere coloro che non sono ritenuti idonei o non in possesso di attrezzatura omolo- gata (piccozza, ramponi, imbraco, caschetto, ...). Rimane comunque a carico del singolo partecipante ogni responsabilità relativa all’attrezzatura personale utilizzata. 6. Ogni partecipante è tenuto a rimanere unito al gruppo e non può allontanarsi o prose- guire per conto proprio senza disposizioni dei soci proponenti, alle cui istruzioni tutti, in ogni caso, devono attenersi. 7. Nel caso di trasferimenti con auto private, l’organizzazione declina ogni responsabilità per eventuali incidenti che potessero accadere. 8. Non sono ammessi alle gite sociali i minori di età, se non accompagnati. 9. Controllare l’esatto orario di partenza, verificando che, per motivi di carattere eccezio- nale, non sia stato necessario introdurre variazioni rispetto a quanto indicato sul libretto. 5
Equipaggiamento Zaino Borraccia in cordura o nylon, di capacità me- o thermos con capacità almeno di dia, con cinghietta portapiccozza, un litro. con patella superiore munita di tasca per oggetti di pronto utiliz- Occhiali zo. con lenti in vetro ottico o similari, non troppo scure e con un assorbi- Scarpe mento minimo dei raggi UV del 60% pedule in pelle o altro materiale im- - 80% (per ghiacciaio). permeabile, con suola Vibram (sca- fo in plastica per ghiaccio). Ghette in nylon, cordura, gore-tex, alte fino Maglione al ginocchio, con chiusura laterale e in lana molto fitta (pile – polartek). fissaggio allo scarpone. Camicia Guanti in lana, calda che assorba il sudore. moffole in lana battuta (per gite su ghiacciaio è consigliabile avere il ri- Biancheria cambio). magliette di ricambio a mezze mani- che misto lana - cotone che assor- Lampada Frontale bono il sudore (transtex – capilene). per escursioni da due o più giorni. Pantaloni Giacca a Vento in tessuto di lana e fibre sintetiche; imbottita con piumino, in gore-tex si consigliano lunghi (salopette). o simili, che permetta una buona traspirazione e sia possibilmente Calzettoni impermeabile. in lana misto cotone o in tessuto d spugna, lunghi fino al ginocchio. Pronto Soccorso deve contenere solo farmaci di base Berretto (contro il mal di testa, collirio, cerot- in lana, che protegga dal freddo ti, ecc. ...), bende fasce elastiche. Sacco Lenzuolo oltre ad assicurare comfort e igiene, è obbligatorio per i pernottamenti nei rifugi C.A.I. e S.A.T. 6
LEGENDA CAI DIFFICOLTÀ GITE Turistica: Itinerari su stradine, mulattiere o comodi sentieri, con percorsi T ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Si svolgono in genere sotto i 2000 m e costituiscono di solito l’accesso ad alpeggi o rifugi. Escursionistica: Itinerari che si svolgono quasi sempre su sentieri, oppure su tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni; possono esservi brevi tratti pianeggianti o lievemente inclinati di neve residua, quando, in caso di caduta, la scivolata si arresta in breve spazio e senza pericoli. Si sviluppano a volte su terreni aperti, senza sentieri ma non problematici, sempre con segnalazioni adeguate. Possono svolgersi su pendii ripidi; i tratti esposti sono in genere protetti E (barriere) o assicurati (cavi). Possono avere singoli passaggi su roccia, non esposti, o tratti brevi e non faticosi né impegnativi grazie ad attrezzature (scalette, pioli, cavi) che però non necessitano l’uso di equipaggiamento specifico (imbragatura, moschettoni, ecc.). Richiedono un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza del territorio montagnoso, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati. Escursionistica per esperti: Itinerari generalmente segnalati ma che im- plicano una capacità di muoversi su terreni particolari. Sentieri o tracce su terreno impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia e detriti). Terreno vario, a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferi- EE mento, ecc.). Tratti rocciosi, con lievi difficoltà tecniche (percorsi attrezzati, vie ferrate fra quelle di minor impegno). Rimangono invece esclusi i per- corsi su ghiacciai, anche se pianeggianti e/o all’apparenza senza crepac- ci. Necessitano: esperienza di montagna in generale e buona conoscenza dell’ambiente alpino; passo sicuro e assenza di vertigini; equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguati. Escursionistica per esperti con attrezzatura: Percorsi per i quali è neces- sario l’uso dei dispositivi di autoassicurazione (imbragatura, dissipatore, EEA moschettoni, cordini) e di equipaggiamento di protezione personale (casco e guanti). C Culturale A Alpinistica N Naturalistica R Ricreativa 7
TIPOLOGIA GITA Uscita con ciaspole. Uscita in notturna. Uscita che necessita di materiale alpinistico. Trekking. Arrampicata/via ferrata. Adatta a famiglie con bambini. SCO “LA MONTAGNA PIÙ ALTA RIMANE SEMPRE DENTRO DI NOI” 20N%TO PER S OCI C WALTER BONATTI, ALPINISTA AI DA NOI TROVERETE: LABORATORIO SPECIALIZZATO PER LA MESSA A PUNTO DELLA VOSTRA ATTREZZATURA DA SCI ABBIGLIAMENTO E ATTREZZATURA DELLE MIGLIORI MARCHE NOLEGGIO E VENDITA SCI DA FONDO, DISCESA, ALPINISMO, CIASPOLE E KIT PER FERRATA ROVERÈ VERONESE (VR) - PIAZZA V. EMANUELE, 29 - TEL. 045 7835575 LABORATORIO E PUNTI VENDITA VAGO DI LAVAGNO (VR) - VIA N. COPERNICO, 6 - TEL. 347 4751555 ModuloCAI 2018-19.indd 1 8 29/10/18 13:08
Tesseramento Rinnovo Nuova Iscrizione Socio Ordinario € 45,50 € 49,50 Socio Familiare € 26,00 € 30,00 Socio Juniores (18-25 anni) € 24,00 € 28,00 Socio Giovane (minore di 18 anni) € 16,00 € 21,00 2° Socio Giovane € 9,00 € 13,00 I Soci Familiari devono essere componenti della famiglia del Socio Ordinario, con esso conviventi. Sono Soci Giovani i minori di anni 18 (nati nel 2002 e seguenti). Il termine ultimo per il rinnovo del tesseramento scade il 31 marzo 2019. Al momento del rinnovo, chi è interessato può sottoscrivere l’abbonamento a “Le Alpi Venete”, rassegna semestrale delle Sezioni Trivenete del CAI. Il costo è di 5,00 €. NON SOCI: Le escursioni, salvo diverse indicazioni, sono aperte anche ai non soci. Il costo dell’iscrizione alla singola gita è di 12€ con un supplemento di 8 euro in caso di gite di due giorni. La quota è comprensiva di assicurazione contro infortuni e intervento del Soccorso Alpino. ASSEMBLEA ANNUALE DELLA SEZIONE GIOVEDI 21 MARZO 2019 TUTTI I SOCI SONO INVITATI A PARTECIPARE 9
SITO WEB CAI LEGNAGO Per essere sempre informati su: uscite, serate culturali e aggiornamenti dell’ultimo minuto consultate il nostro sito www.cailegnago.it Seguici sulla pagina facebook Club Alpino Italiano - Sezione di Legnago 10
INCONTRI CULTURALI Data Titolo della serata Sede Lunedì 21 KAILASH LA MONTAGNA SACRA Sede Cai Legnago Gennaio Beppe Pighi Lunedì 11 JEBEL TOUBKAL: SULL’ATLANTE MAROCCHINO CON GLI Febbraio SCI Sede Cai Legnago Danilo Bottura - Cristian Bignotto - Emanuele Sartori Mar 5 – Sab 9 VERONA MOUNTAIN FILM FESTIVAL Palazzo della Gran Marzo Cai Verona - Cai Legnago - Cai San Bonifacio - Cai Caprino Guardia Verona Lunedì 25 IL RESPIRO DEGLI ALBERI Sede Cai Legnago Marzo Valerio Sartori - Alessandro Pozzani ENERGIA E NATURA NEL PARCO EOLICO DI RIVOLI Lunedì 15 VERONESE Sede Cai Legnago Aprile Raffaello Boni Lunedì 27 PASSEGGIANDO INSIEME ALLA SCOPERTA DEL MIELE Sede Cai Legnago Maggio Giorgio Casazza AL RITMO DELLE STAGIONI: UN ANNO DI VITA IN Museo Venerdì 11 MONTAGNA Archeologico Ottobre Alessia Battistoni - Tommaso D’ errico Legnago Venerdì 8 SANGUE E MELOGRANI: VIAGGIO IN SOLITARIA IN IRAN Sede Cai Legnago Novembre Alessandro De Giuli la ferramenta e il fai da te a Legnago FERRAMENTA FAI DA TE UTENSILERIA EDILIZIA ANTIFORTUNISTICA GIARDINAGGIO COLORI STUFE A LEGNA E PELLET LEGNAGOFERR s.r.l. Via Mantova, 17 - 37045 LEGNAGO (Verona) - Tel. 0442 600800 Fax 0442 626035 - info@legnagoferr.it - www.legnagoferr.it Partita IVA e Codice Fiscale 03130950235 11
L’IDEA La sezione CAI di Verona, la Sezio- ne di Legnago, la Sezione di San Bonifacio, la Sottosezione GEAZ e la Sottosezione GEM con la dire- zione scientifica dell’Associazione Montagna Italia, organizzano nella Città di Verona, dal 5 marzo al 9 marzo 2019 la quarta edizione del “Ve- rona Mountain Film Festival”, con lo scopo di arricchire, con un evento dal taglio assolutamente particolare, le proposte culturali e cinemato- grafiche di questa città. Il Festival, che riunisce in un unico format serate evento e proiezioni di film, si rivolge sia ai cinefili, sia a chi ha fatto della vita nella natura la propria passione, primi fra tutti gli appassionati di montagna. Il concorso cinematografico è aperto a registi, case di produzione e fil- maker che hanno eletto a soggetto principale delle proprie opere la mon- tagna, i suoi paesaggi, le tradizioni e la cultura dei popoli che la abitano. Promosso anche un concorso fotografico dedicato al tema della mon- tagna, rivolto a fotografi professionisti e amatori. 12
IL PROGRAMMA Il Festival, per cinque serate, vi mostrerà le montagne come non le avete mai viste, attraverso lo sguar- do dei registi che, da ogni angolo del mondo, inviano in concorso i loro spettacolari documentari. Panorami mozzafiato, ascensioni al limite delle possibilità dell’uomo e l’adrenalina degli sport estremi sono solo alcune delle suggestioni che si potranno ritrovare nei film proposti e negli appuntamenti collaterali in programma. L’iniziativa desidera diffondere la cultura e la conoscenza delle monta- gne attraverso il cinema promuovendo un bando di concorso rivolto a registi e produttori che abbiano girato è prodotto film, cortometraggi e documentari riguardanti le cosiddet- te “terre alte del mondo”. La peculiarità del Festival è che le te- matiche toccate saranno specifiche: alpinismo, arrampicata ed esplora- zione domineranno la scena. All’interno del Festival viene promos- so anche un concorso fotografico dedicato al tema della montagna al quale possono partecipare fotografi professionisti e fotoamatori con la passione per lo scatto in alta quota. Oltre alla proiezione dei film in con- corso, l’iniziativa prevede anche momenti collaterali dedicati alla musica e al teatro con performance artistiche, e al cinema con la proie- zione di film dedicati ai grandi uo- mini dell’alpinismo mondiale. 13
Calendario escursioni invernali Domenica 27 MONTE MIELA ALTOPIANO DEI SETTE COMUNI Gennaio Dario Dodich Sab 16 – Dom 17 NOTTURNA AL RIFUGIO CHIGGIATO Febbraio Carlo Roncari – Giulio Bertagnin Sab 23-Dom 24 NOTTURNA IN LESSINIA Febbraio Manuel Masiero Domenica 10 RIFUGIO LANCIA Marzo Dario Dodich – Lorenzo Ferro Domenica 17 CIMA JURIBRUTTO Marzo Pier Paolo Belluco – Rinaldo Bertelli 14
Calendario escursioni estive MAROCCHE DI DRÒ - LAGO DI CAVEDINE (PER Domenica 24 E-N FAMIGLIE) Marzo Alessandro Pozzani – Valerio Sartori Domenica 31 COLLI BERICI E Marzo Maurizio Turati – Marco Picelli Domenica 7 LAGO DI LOPPIO E VAL DI GRESTA (PER FAMIGLIE) E-N Aprile Alessandro Pozzani – Valerio Sartori Domenica 14 E- MADONNA DELLA CORONA – VAJO DELL’ ORSA Aprile EE Maurizio Turati – Rinaldo Bertelli Lunedì 22 E PASQUETTA CON IL CAI DI SAN BONIFACIO Aprile Domenica 5 CIMA CAPI E CIMA ROCCA EEA Maggio Dario Dodich – Giuseppe Tempo Giov 16 - Dom 19 GOLFO DI OROSEI TREKKING IN SARDEGNA E Maggio Pier Paolo Belluco Sab 25 CIMA CAPI E CIMA ROCCA FERRATA UNDER 30 EEA Maggio Giulio Bertagnin – Alessandro Girlanda Domenica 26 CRESTE DI PREGASINA LAGO DI GARDA EE Maggio Dario Dodich Domenica 9 MONTE ROEN E Giugno Luca Quinzan – Francesco Rinaldi Sab 15 - Dom 16 PIZZO TRESERO A Giugno Pier Paolo Belluco – Rinaldo Bertelli Sabato 15 LESSINIA E Giugno Manuel Masiero - Circolo NOI Casette Domenica 16 LAGO DEL CORLO E Giugno Maurizio Turati 15
Calendario escursioni estive Domenica 23 LAGHI DI SAN GIULIANO E Giugno Paolo Giunti – Carlo Roncari Ven 28 – Dom 30 FRANCIA E Giugno Luisa Precivale – Luca Quinzan RIFUGIO VELO DELLA MADONNA PALE DI Domenica 7 EE SAN MARTINO Luglio -EEA Dario Dodich - Giuseppe Tempo Domenica 14 SASS DE PUTIA FERRATA UNDER 30 EEA Luglio Giulio Bertagnin – Alessandro Girlanda Sab 20 - Dom 21 STRADA DEGLI ALPINI EEA Luglio Dario Dodich – Luca Quinzan Sab 27 - Dom 28 FIAMES - ALPE DI FANES – ALPE DI SENNES EE Luglio Manuel Masiero – Giulio Bertagnin Domenica 28 MONTE PIN GRUPPO DELLE MADDALENE EE Luglio Luca Beltrame – Giovanni Castiglioni Sabato 3 CIMA DEL SASSONGER EEA Agosto Carlo Roncari – Vanni Lucchini Sabato 31 FORRA DEL LUPO Agosto E Manuel Masiero - Circolo NOI Casette Sabato 7 E Gabbia-No Onlus Settembre Domenica 8 RADUNO DELLE SEZIONI VENETE IN LESSINIA Settembre Sab 14 – Dom 15 VIA DELLE BOCCHETTE CENTRALI Settembre A Pier Paolo Belluco – Rinaldo Bertelli NEI DINTORNI DI DOSSO STRUZZENA (PER Domenica 15 E FAMIGLIE) Settembre Giovanna Tondini – Stefano Grigolato 16
Via C. Visconti, 8 37045 LEGNAGO (VR) Tel. 0442 20695 Fax 0442626238 ferramentagiusti@libero.it www.ferramentagiusti.com 17
CALENDARIO ESCURSIONI AUTUNNALI Domenica 29 EE - SENTIERO LINO PEDERIVA Settembre EEA Dario Dodich - Giuseppe Tempo Domenica 6 E-N FRA LE MALGHE DEL BALDO Ottobre Alessandro Pozzani DA BOCCA DI SELVA A CASTELBERTO (PER Domenica 13 E FAMIGLIE) Ottobre Giuliana Castiglioni – Germano Peloso Giovedì 7 CASTAGNATA in sede C.A.I. Novembre Domenica 10 E-N FOREST THERAPY (PER FAMIGLIE) Novembre Alessandro Pozzani – Valerio Sartori Domenica 10 CAMMINATA DI SAN MARTINO Novembre Domenica 24 PRANZO SOCIALE Novembre Giovedì 19 BICCHIERATA CON SCAMBIO AUGURI DI Dicembre NATALE in sede C.A.I. 18
Domenica 24 Marzo LE MAROCCHE DI DRÒ E LAGO DI CAVEDINE Proponenti: Alessandro Pozzani - Valerio Sartori Difficoltà: E-N Dislivello: 300 metri. Percorrenza: 6 ore. Attrezzatura: da escursione. Partenza: ore 8:00 in auto dalla sede C.A.I. (pranzo al sacco). Descrizione: Le Marocche di Dro sono un’ampia e soleggiata distesa di sassi (mar nel dialetto locale) che si trova nel comune di Dro. Di origine post-glaciale, formatesi circa 200.000 anni fa, durante le fasi di ritiro dei ghiacciai sono precipitate sul fondo valle tre grosse frane com- poste da detriti rocciosi. L’erosione degli agenti atmosferici e il tempo hanno disgregato e modellato ulteriormente questa distesa rocciosa. Attualmente il loro aspetto é arido e desolato, caratterizzato da lievi Questa distesa lapidea che si estende per 250 ettari con colline alte anche 250 metri, é la più vasta per volume ed estensione a livello europeo. Il sentiero è bellissimo a tratti desertico: alberi bonsai che crescono su pochi millimetri di terra, la selce rimasta intrappolata che affiora su enormi pietre creando mosaici bellis- simi, le pietre modellate dall’ acqua piovana che sembrano sculture e dopo circa un’ora e mezza di saliscendi, facendo una breve deviazione, ecco la roccia con le impronte dei dinosauri passati di qui milioni di anni fa molto visibili. Giunti al culmine dell’anello abbiamo una bellissima vista sul lago di Cavedine e la valle dei Laghi. Scendiamo verso il fiume Sarca, sulla nostra destra vediamo la vecchia cen- trale idroelettrica di Fies e raggiungiamo il lago di Cavedine; si trova adagiato in una bella conca tra le pendici occidentali del Bondone e dall’antica frana, le “marocche”. E’ lungo circa 2,5 Km, le sue acque sono generalmente fredde, e si trova circondato dai rilievi della Valle dei Laghi, che si possono ammirare durante il giro. Si tratta di una camminata non particolarmente impegnativa, che richiede tra le 2 ore e le 2 ore e mezza, in parte sul lungolago orientale, in breve parte su strada, poi su ciclo-pedonabile e in buona parte su sentiero boschivo. 19
Domenica 31 Marzo SENTIERO DI SAN BERNARDINO COLLI BERICI Proponenti: Maurizio Turati - Marco Picelli Difficoltà: E-N Dislivello: 350 metri. Percorrenza: 4 ore. Attrezzatura: da escursione. Partenza: ore 8:00 in auto dalla sede C.A.I. (pranzo al sacco). Descrizione: Il sentiero di San Bernardino è stato tracciato dopo un attenta analisi dei più interessanti elementi di interesse culturale presenti a Mossano.Il percorso presenta suggestive attraversate di boschi radure poco coltivate: in alcuni tratti si percorrono chilometri senza incontrare segni del lavoro umano…., ma la fatica dell’umo e dell’acqua sono ben testimoniati nella raccolta contrada dei “Munari” che si visiterà all’inizio del giro. E una passeggiata senza particolari difficoltà che ben si presta agli escursionisti che desiderano immergersi nel verde e conoscere questi posti poco frequentati. Lungo il percorso arriveremo a Cà Campesato e al mulino Cuchèi (caratteristico mulino a ruota) Proseguendo lungo il percorso avremo modo di vedere resti di antiche costruzioni rurali, una antica colombara databile al XVII secolo. Quasi alla fine del nostro percorso visiteremo poi i luoghi di S.Bernardino, la grotta dove sono stati fatti degli studi sulla presenza dell’uomo in epoca preistorica, e dove fu eretto nella prima metà del 1400, l’eremo di S.Bernardino da Siena. Sempre nei pressi della grotta un caratteristico pinnacolo roccioso alto più di 10 metri, punto panoramico. Scendendo si proseguirà per Mossano tra vigneti e uliveti al punto di parcheggio. Centro Medico SPIAZZI ANDREA Ambulatorio Polispecialistico Il Centro Medico SPIAZZI ANDREA “OSTEORESEARCH” ha stipulato una convenzione che prevede per tutti gli associati CAI e per i loro famigliari vantaggiosi sconti sulle tariffe delle prestazioni specialistiche ambulatoriali, delle terapie fisiche e riabilitative, e più in generale di tutti i servizi offerti dal Centro Medico. Numeri telefonici/contatti utili: Tel. 329 72 94 047 - Responsabile 338 56 53 222 E-mail centromedico.spiazzi@gmail.com Via L. Manara, 1 - 37045 Legnago VR loc. Casette 20
Domenica 7 Aprile LAGO DI LOPPIO E CAPOSALDO AUSTRO-UNGARICO DEL NAGIÀ-GROM Proponenti: Alessandro Pozzani - Valerio Sartori Difficoltà: E-N Dislivello: 300 metri. Percorrenza: 6 ore. Attrezzatura: da escursione. Partenza: ore 8:00 in auto dalla sede C.A.I. (pranzo al sacco). Descrizione: Fino a qualche decennio fa il lago di Loppio una era un lago alpino di notevole bellezza, frequentato dai giovani e meno giovani della zona di Mori e non solo. Nella valle che unisce il solco dell’Adige a quello del Garda, il Lago di Loppio si originò a causa di un doppio sbarramento: una grossa frana ostruì il lato nord-occidentale, mentre il Rio Gresta con i suoi materiali bloccò il lato opposto. Ora del lago è rimasto solo il bacino prosciugato (la più estesa area palustre del Trentino), ed al posto dell’acqua vi è cresciuta una vivace vegetazione che ospita molti specie di animali sia terrestri che volatili. Nei periodi di piogge abbondanti è possibile che il lago, per qualche giorno, torni a contenere dell’acqua fino al suo graduale svuotamento. Percorrendo la pista ciclabile fino a metà lago si incontra l’isola di Sant’Andrea, luogo di incontro dei giovani moriani fino a quando il lago era ancora pieno d’acqua, ed ora importante sito archeologico. NagiàGrom Nel primo pomeriggio spostamento a Manzano. La visita del campo trincerato del NagiàGrom ci porta in Valle di Gresta. In tempo di guerra la Valle di Gresta costituì il punto d’unione tra il settore di Riva e quello della Val Lagarina e venne interessata da più linee di trinceramenti. Il Monte Nagià è una sporgenza pronunciata che si affaccia sulla sottostante Valle del Cameras: questo gli assegnava i vantaggi di una fortezza naturale a cui i comandi militari austriaci aggiunsero l’organizzazione di un campo trincerato piuttosto articolato. Oggi il Monte NagiàGrom è un eccezionale “documento” che testimonia e racconta, che mostra opere e manufatti in ottimo stato di conservazione. Il giro circolare del caposaldo ci porta a scoprire lunghi tratti di trincee, perfettamente ricostruite e altre posizioni con feritoie, caverne e un osservatorio. Nel pomeriggio sosta in Val di Gresta, famosa per le coltivazioni biologiche di ortaggi. 21
Domenica 14 Aprile SANTUARIO MADONNA DELLA CORONA VARIANTE VAIO DELL’ORSA Proponenti: Maurizio Turati - Licia Sbampato - Rinaldo Bertelli Difficoltà: E Dislivello: 700 metri. Percorrenza: 5 ore + 2 ore la variante. Attrezzatura: da escursione. Partenza: ore 7:30 in auto dalla sede C.A.I. (pranzo al sacco). Descrizione: Si parcheggiano le auto a Brentino Belluno (182m), da dove si intraprende un percorso (re- centemente riattato), che alterna tratti a scale e sentiero. La salita è faticosa, ma è sempre accompagnata da bei scorci panoramici sulla Valle dell’Adige e sui Monti Lessini ( Corno D’Aquilio ). Arrivati al santuario, chi lo desidera, può assistere alla S. Messa. Dopo il pranzo si inizia a scendere dallo stesso percorso di salita, fino al parcheggio di Brentino. Variante Vaio dell’Orsa Ritorniamo sui nostri passi per ripercorrere la scalinata e al bivio con il sentiero 75 svoltia- mo a sinistra, in direzione Malga Orsa. Il sentiero inizia con una leggera discesa, su que- sto breve tratto hanno inserito un cordino metallico per rendere il percorso più agevole. Poi il sentiero diventa in leggera salita sino alla Malga Orsa (ore 2 circa). Per la discesa a valle prendiamo il sentiero 74, lungo il versante del Vaio dell’Orsa, opposto a quello usato in salita. A un certo punto intersechiamo il sentiero naturalistico che scende nel vaio, lo ignoriamo per proseguire ritornando cosi a Brentino (ore 2 circa). H A I R & S H AV E T T E Tel. 333 9069097 VIA PARIDE, 24 CEREA (VR) 22
Lunedì 22 Aprile PASQUETTA INSIEME AL CAI SAN BONIFACIO Proponenti: Commissione Gite Difficoltà: E/R Percorrenza: 5 ore. Attrezzatura: da escursione. Descrizione: Il programma dettagliato, con l’orario di partenza, sarà messo a disposizione dei parteci- panti con largo anticipo nella nostra sede. Domenica 5 Maggio FERRATA CIMA CAPI E CIMA ROCCA Proponenti: Dario Dodich - Giuseppe Tempo Difficoltà: EEA Dislivello: 670 metri. Percorrenza: 6 ore. Attrezzatura: Kit da ferrata, casco, imbrago e lampada fronta-le Partenza: ore 6:30 in auto dalla sede C.A.I. (pranzo al sacco). Descrizione: Da Riva del Garda seguiamo la statale che conduce in Val Di Ledro e par-cheggiamo le macchine in località Biacesa da dove partiremo. Tramite un comodo sentiero, n. 470, si giunge a un cartello che indica Sentiero del Bec, raffigurante una Capra, da qui ha inizio la via ferrata che avanzando su facili roccette permette di salire, permettendo una splendida visione del gruppo del Monte Baldo e del Lago di Garda, in circa un’ ora dall’inizio del-la ferrata si raggiunge senza grosse difficoltà Cima Capi (907 metri). Pro-seguendo per il sentiero 405 e poi il 405B in circa mezz’ora arriveremo a bocca Pasumer e poi a Cima Rocca (1090 metri) da qui si segue l’indicazione del sentiero 471 (Gallerie di Guerra) che si percorrono con l’ausilio indispensabile di una lampada. Una scala verticale agevola il supe-ramento dell’ultima galleria e permette il raggiungimento della chiesetta di San Giovanni e del vicino bivacco Arcioni. Il rientro avviene tramite il sen-tiero attrezzato delle Laste che permette rapidamente di raggiungere l’abitato di Biacesa. 23
Giovedì 16 – Domenica 19 Maggio GOLFO DI OROSEI TREKKING IN SARDEGNA Proponenti: Pier Paolo Belluco 1° giorno: Arrivo a Cagliari ore 8:00. Trasferimento del gruppo, in bus dall’aeroporto in località Uttolo (Baunei-Santa Maria Navarrese). Gruppo Trekking: escursione a monte Oro e Pittaine da dove possiamo ammirare l’O- gliastra a 360° e rientro a Santa Maria Navarrese a piedi. Dislivello: 200 metri. Percorrenza 5 ore. Gruppo Turismo: relax in spiaggia a Santa Maria Navarrese dove verranno raggiunti in serata dal gruppo trekking e successiva sistemazione in hotel. 2° giorno: Gruppo Trekking: Santa Maria - Altipiano del Golgo (con mezzi privati) escursione Golgo - Cala Goloritze’- ovile Piras - Golgo. Dislivello: 650 metri. Percorrenza 5 ore. Gruppo Turismo: il gruppo raggiungerà con i fuoristrada l’ovile dove si cenerà tutti insieme. In serata rientro in hotel a Santa Maria. 3° giorno: subito dopo la colazione, partiremo tutti insieme in barca da Santa Maria per cala Sisine ammirando le altissime falesie calcaree e le calette bianchissime della costa di Baunei: cala Goloritzè, cala Mariolu, cala Biriala, cala Sisine, cala Luna etc. Gruppo Trekking: da cala Sisine a cala Luna, dove ritroveremo il gruppo turismo. Disli- vello: 650 metri. Percorrenza: 5 ore. ESCURSIONE A PIEDI DAL GOLGO A CALA GOLORITZÈ Cala Goloritzè è considerata una delle spiagge più suggestive della Sardegna e ha con- tribuito a rendere famoso il territorio dell’Ogliastra. Ritorno a Golgo e proseguimento per ovile Piras-Colgo. Gruppo Turismo: da cala Sisine il gruppo turismo procederà in barca per Cala Luna dove si incontrerà con il gruppo Trekking. 4 tuffi nelle splendide acque di cala Luna e, dopo una spaghettata, rientro tutti insieme a Santa Maria Navarrese con la barca. 4° giorno: Partenza con mezzi privati sino alla località Genna Olidone. Gruppo Trek: escursione molto panoramica a Pedra Longa. Dislivello: 650 metri. Gruppo Turismo: arrivo con l’auto al parcheggio di Pedra Longa e rientro a Santa Maria Navarrese. Partenza per l’aeroporto di Cagliari in pullman. Ore 23: arrivo a Legnago 24
Sabato 25 Maggio UNDER 30 :ec[d_YW.i[jj[cXh[ FERRATA CIMA CAPI E CIMA ROCCA =?EHD7J7:;BB;'+&9?C; Proponenti: Giulio Bertagnin - Alessandro Girlanda 9_cWFb_iY^[9Wh[]W#9_cW9ehd[jjeI[d]_e7bje Difficoltà: EEA Dislivello: 670 metri. :[iYh_p_ed[0FjZhiV\^dgcViVYZY^XViVVaaZbVc^[ZhiVo^dc^dg\Vc^ooViZ Percorrenza: 6 ore eZg [ZhiZ\\^VgZ ^akit Attrezzatura: &*% Vcc^kZghVg^d da ferrata, YZaaVe [dcYVo^dcZ casco, imbrago YZa 86># IjiiZ aZ lampada frontale Partenza: ore 6:30 in auto dalla sede C.A.I. hZo^dc^8V^YZaKZcZidZYZa;g^ja^hdcd!^cfjZhiV\^dgcViV!^beZ\cViZ^c (pranzo al sacco). XdciZbedgVcZVVhVa^gZ&*%kZiiZ# Descrizione: AVcdhigVhZo^dcZ]VhXZaidY^hVa^gZjcVX^bVY^XVgViiZgZZhXjgh^dc^hi^Xd Da Riva del Garda seguiamo la statale che conduce in Val Di Ledro e parcheggiamo le mac- 8^bVEa^hX]ZZjcVX^bVe^^beZ\cVi^kV8^bV8dgcZiid# chine in località Biacesa da dove partiremo. Tramite un comodo sentiero, n. 470, si giunge a un >c[dgbVo^dc^YZiiV\a^ViZhjfjZhiZZhXjgh^dc^hVgVccdgZhZcdiZXdcaVg\d cartello che indica Sentiero del Bec, raffigurante una Capra, da qui ha inizio la via ferrata che Vci^X^ed## avanzando su facili roccette permette di salire, permettendo una splendida visione del gruppo del Monte Baldo e del Lago di Garda, in circa un’ ora dall’inizio della ferrata si raggiunge senza grosse difficoltà Cima Capi (907 metri). Proseguendo per il sentiero 405 e poi il 405B in circa mezz’ora arriveremo a bocca Pasumer e poi a Cima Rocca (1090 metri) da qui si segue l’indi- cazione del sentiero 471 (Gallerie di Guerra) che si percorrono con l’ausilio indispensabile di una lampada. Una scala verticale agevola il superamento dell’ultima galleria e permette il raggiun- gimento della chiesetta di San Giovanni e del vicino bivacco Arcioni. Il rientro avviene tramite il sentiero attrezzato delle Laste che permette rapidamente di raggiungere l’abitato di Biacesa. alimenti biologici prodotti ecologici macrobiotica in Via Salieri, a Legnago - tel. 0442 600281 25
Domenica 26 Maggio GIRO DELLE CRESTE DI PREGASINA LAGO DI GARDA Proponenti: Dario Dodich - Rinaldo Bertelli Difficoltà: EE Dislivello: 1050 metri. Percorrenza: 6 ore. Attrezzatura: da escursione. Partenza: ore 6:30 in auto dalla sede C.A.I. (pranzo al sacco). Descrizione: Da Riva del Garda saliremo fino alla località di Pregasina dove parcheggeremo l’auto vicino la chiesetta o all’ingresso del paese. Partiti da Pregasina (535 metri) ci portiamo nei pressi della Scala Santa dove risaliremo fino a Cima Nodice (857 metri). Scesi a Bocca da Le’ imbocchiamo il sentiero delle creste (n. 430) saliamo cosi a Cimas al Bal (1260 metri) e poi a Cima Nara (1376 metri). Scesi al Passo Rocchetta (1177 metri) percorriamo in discesa le creste di Reamol, passiamo per punta Larici e torniamo a Pregasina. Domenica 9 Giugno MONTE ROEN (2116 METRI) PANORAMA SULLA VAL D’ADIGE Proponenti: Francesco Rinaldi - Luca Quinzan Difficoltà: E - EEA Dislivello: 450 metri. Percorrenza: 4.30 ore. Attrezzatura: escursione alta montagna – kit da ferrata. Partenza: ore 7.30 in auto dalla sede C.A.I. (pranzo al sacco). Descrizione: Si arriva con l’auto a Malga di Romeno (1769 metri) dalla Val di Non (Amblar) dove si parcheggia. Ci si divide subito in due gruppi. Il primo gruppo segue il sentiero n° 560 che in poco più di mezz’ ora porta al bel rifugio Oltradige (1778 metri). Dal rifugio un sentiero porta all’attacco della facile ferrata che in circa 1 ora ci fa raggiungere la cima del Monte Roen. Il secondo gruppo segue il sentiero n° 500 per poi arrivare in circa 2 ore alla cima del Monte Roen. Si ritorna assieme per il sentiero n° 500 fino alla Malga di Romeno. 26
Sabato 15 Giugno L[d[hZ'del[cXh[#IWXWje(del[cXh[ :ec[d_YW)del[cXh[ LESSINIA L7B:?c in direzione Malga Lessinia, dopo duecento metri circa si prende un sentiero sterrato sulla Vjijccd^ag^ÓZhhdYZ^Xdadg^aVgZcYZVcXdgVe^^cXVciViV#Hjaadh[dcYd sinistra con direzione malga Campo Retratto (1560m) e proseguendo si raggiunge Malga aZ CoeDYaZ! Zcdgb^ Veronesi Xdc^ (1550m). Y^ \]^V^Vsi\g^\^V Oltrepassando hdkgVhiVi^ intercetta YV il sentiero n° eVgZi^ 180 V higVe^dbWd! e si inizia a salire verso hejcidc^ Malga Coe gdXX^dh^ Z X^bZ di Ala (1650m) VgY^iZilX]Z! gustandosi V hZXdcYV panorama YZaaÉdgV! che ci circonda. Vhhjbdcd Proseguendo perjcV il XdadgVo^dcZdXgV!eVaa^YV!gdhVdgdhhdgVbZ#>igZ\^dgc^^c6aid6Y^\ZXdc sentiero 180 si raggiunge la mulattiera (sentiero n° 250), e svoltando a sinistra si risale verso Rifugio Castelberto (1765m). Si pranza al sacco nei prati circostanti ammirando il panorama hd\\^dgcd^cKVaY^;jcZhhdcdjcÉdXXVh^dcZeZgjc^gZXjaijgVZcVijgV! a 360°. Dopo una pausa rigeneratrice si riparte sul sentiero n° 250 scendendo dolcemente ZhXjgh^dc^Zk^h^iZVaWZa8VhiZa;^gb^Vcd!7gZhhVcdcZZVaigdVcXdgV#>a per la mulattiera e raggiungendo Malga Lessinia (1650m), dopo di che si arriva a Bivio del egd\gVbbVYZiiV\a^VidjhX^g|ZcigdaVegdhh^bVeg^bVkZgV# Pidocchio, dove sono state parcheggiate le auto. Il percorso è un sali e scendi tra prati e dorsali dell’alta Lessinia, percorso panoramico ed adatto per famiglie e ragazzi. ?iYh_p_ed_[djhe]_el[Z'-ejjeXh[ BAR JILLY GELATERIA Via Morgagni - Tel. 0442 24355 PORTO DI LEGNAGO chiuso martedì 45 27
Sabato 15 - Domenica 16 Giugno PIZZO TRESERO VIA NORMALE DAL PASSO GAVIA E LA CRESTA SW Proponenti: Pier Paolo Belluco - Rinaldo Bertelli Difficoltà: A Dislivello: 1100 metri. Percorrenza: 7 ore. Attrezzatura: da alpinismo. Partenza: Ore 6:00 in auto dalla sede C.A.I. (pranzi al sacco, cena e pernottamento in rifugio). Descrizione: 1° giorno: Breve escursione sul vallone di accesso al ghiacciaio del Dosegù. 2° giorno: Itinerario lungo la cresta sud-ovest: Dal rifugio Berni sulla strada del Gavia posto a 2541 m si scende al ponte sottostante sul torrente Gavia. Poco dopo il ponte, senza proseguire sulla stradina che sale verso il vecchio rifugio Gavia, si prende il sentiero che va verso si- nistra (indicazioni Ponte dell’Amicizia). Dopo pochi minuti di tragitto, ad un bivio, si lascia sulla sinistra il sentiero che prosegue in leggera discesa per il Ponte di Pietra. Si continua a destra con dei lievi saliscendi fino ad arrivare sul fondo della Valle di Dosegù dove scorre l’impetuoso torrente omonimo. Si passa la stretta gola tramite un bellissimo ponte sospeso detto dell’Amicizia a quota 2520 m. Il sentiero prosegue poi verso destra a tratti ripido seguendo dei dossi morenici ed erbosi ed in avvallamenti pietrosi. Stando sempre alla destra della scarpata rocciosa della dorsale sud-ovest del Pizzo Tresero si raggiun- ge oltre una spalla camminando su sfasciumi (ometti), l’intaglio più basso dell’evidente cresta sud-ovest posto a 3220 m. Seguendo la facile cresta si arriva in breve al Bivacco Seveso posto a 3398 m di quota. Dal bivacco si prosegue lungo la facile cresta fino ad un modesto risalto roccioso che si supera con qualche breve passaggio di II-III grado. Poi il terreno si addolcisce, e su detriti e rocce rotte (tracce di sentiero) si arriva facilmente all’imponente croce di vetta. Questa salita si svolge interamente su sentiero nella prima parte, poi su sfasciumi detritici nella seconda parte e non tocca mai il ghiacciaio che man mano si sta drasticamente riducendo. Dalla Vedretta del Tresero: Passando una cinquantina di metri sotto l’intaglio più basso della cresta finale, si prosegue verso destra (ometti) andando a salire il ripido pendio che porta sulla Vedretta del Tresero nella sua parte sinistra. Si prosegue ora leggermente verso destra per circa duecento metri. Quindi verso sinistra superando dei brevi gradoni e su sfasciumi con percorso logico ci si porta in prossimità della cresta sud-ovest. Da qui lungo una breve placca, ora attrezzata, si raggiunge la esile cresta che via via si fa più agevole fino alla cima. 28
K^XZcoVVCdkZciVk^XZci^cV!^cVj\jgViVVbV\\^dYZa'%&'# Domenica 16 Giugno LAGO DEL CORLO Proponenti: Maurizio Turati - Licia Sbampato Difficoltà: E Dislivello: Percorrenza: Attrezzatura: GRUPPO 350 metri. 4 ore. da escursione. Partenza: ore 8:00 in auto dalla sede C.A.I. (pranzo al sacco). Descrizione: Incuneato tra il Monte Grappa, il Canal di Brenta, il Col del Gallo e le terre Feltrine, un lago si- mile ad un stretto e sinuoso fiordo norvegese. Si tratta di un lago artificiale formato sbarrando il corso del torrente Cismon, che scende dalle Pale di San Martino e dalla catena del Lagorai. È il più importante Rag. Rino affluente di sinistra del fiume Brenta, Sacchetto sul quale Agenzia dis’immette Legnago a Cismon del Grappa. Lago del Corlo Dopo varie vicissitudini, anche tragi-comiche, Via la diga è40 Frattini, stata ultimata nel 1955 eMichele Sacchetto la vicina borgata di Corlo ha dato il nome al grande bacino idro-elettrico. Con il riempimento buona parte del vecchio paese37045 del lago Principali Agenti di RoccaLegnago dovette essere(VR)abbandonato, in particolare venne abbattuta la chiesa che venne ricostruita Tel.sull’altura 0442 21274 della strozzatura di mezzo del lago. Sul luogo originale rimane, invece, il campanile. Rocca è il paese più impor- Fax 0442 600992 tante del lago. Nei pressi vi sono tre ponti, di cui uno sospeso su corde (ponte della Vittoria) agenzia.legnago@gruppoitas.it molto spettacolare. Permettono di attraversare nel roccioso lato opposto per raggiungere le varie case isolate e borgate che si inerpicano nella valle di Carazzagno e sulle propaggini del monte Grappa. Il versante ovest del lago (destra idrografica), ha nella parte superiore spazi collinari che si prestano agli insediamenti abitativi 19 e ad alcune zone ricreative. 29 42
Domenica 23 Giugno LAGHI DI SAN GIULIANO GRUPPO ADAMELLO Proponenti: Carlo Roncari - Paolo Giunti Difficoltà: E Dislivello: 800 metri. Percorrenza: 7 ore. Attrezzatura: da escursione di media montagna. Partenza: ore 6:00 in auto dalla sede C.A.I. (pranzo al sacco). Nota Difficoltà: Un po’ faticoso per la lunghezza. Descrizione: Dal parcheggio di Malga Campo si percorre il sentiero in direzione della bella e panorami- ca “Malga Campastril” (1830m). Dalla malga si prosegue verso il Lago di Vacarsa (1912m) lungo il sentiero 221. Il laghetto viene raggiunto velocemente; lo si costeggia verso destra e si inizia a salire per il pendio che dà accesso all’ultimo tratto di salita. Si prosegue per il segnavia 221 fino a giungere alla “Bocchetta dell’Acqua Fredda” (2184m), punto più alto di giornata. Dalla bocchetta si scende sempre per il sentiero 221 in direzione di Malga Garzonè (1971m) e dei bellissimi laghi. Dopo il tratto in discesa il sentiero prosegue con alcuni saliscendi rimanendo sulla destra del lago fino a giungere al bellissimo Rifugio San Giuliano (1960m), adagiato al centro dei magnifici laghi di Garzonè e San Giuliano. Dopo la sosta d’obbligo al rifugio, si prosegue in direzione nord sul sentiero 230, pia- neggiante, verso Malga San Giuliano passando per la chiesetta di San Giuliano (1941m). Dalla chiesetta si sale brevemente il pendio fino a Malga S. Giuliano (1970m) stupenda veduta sulle cime dei gruppi di Carè Alto, Corno di Cavento e Crozzon di Lares. Si scende poi per circa 200m di dislivello (direzione nord) per poi proseguire a destra (est) con alcuni saliscendi fino a Malga Campo sempre lungo il sentiero 230. In questo tratto si scorgono le Cascate di Nardis, visibili in basso guardando verso la Val di Genova. Al bivio per Malga Diaga si abbandona il sentiero 230 e ci si porta alla Malga Campo. Da Malga Campo si segue la strada forestale che conduce fino al parcheggio. 30
Venerdi 28 - Domenica 30 Giugno FRANCIA: ALTA PROVENZA - COLLE DELLA MADDALENA - RIFUGIO DELLA PACE PARCO NATURALE DEL MERCANTOUR – LAGHI DI LAUZANIER – LAGHI DI LAUSFER Proponenti: Luisa Precivale - Luca Quinzan Difficoltà: E Dislivello: 1° giorno: 430 metri. 2° giorno: 650 metri. 3° giorno: 520 metri. Percorrenza: 1° giorno: 4 ore. 2° giorno: 6 ore. 3° giorno: 5 ore. Attrezzatura: da escursione. Partenza: In auto dalla sede Cai. Partecipanti: Massimo 15 persone. Descrizione: 1° giorno: Si raggiunge il Col de Larche (Colle della Maddalena ) e il Rifugio della Pace (2000 metri) dove alloggieremo e troveremo la Guida che ci accompagnera nei giorni seguenti. Da qui raggiungiamo il Lago di Lauzannier (2290 metri) situato nella Valle de l’Ubayette, succes- sivamente salendo il Lago di Derriere la Croix (2430 metri). Da qui ritorneremo al Rifugio della Pace dove pernotteremo. 2° giorno: Dal Rifugio della Pace raggiungeremo prima il Lago dell’Oronaye (2420 metri) poi il Colle di Ruburent (2502 metri) da qui scenderemo al Lago di Ruburent Superiore (2430 metri) dove ci fermeremo a mangiare. Pomeriggio proseguiremo verso il Passo de la Scaletta (2630 metri) ritornando poi al Rifugio. Questa escursione e a cavallo del confine tra Italia e Francia. 3° giorno: Per l’ultimo giorno ci sposteremo in Italia nella zona di Sant’Anna di Vinadio, partiremo dal Santuario (2035 metri) da qui raggiungeremo il Lago di Sant’ Anna, il Passo della Tesina (2400 metri), il Colle di Saboulé (2460 metri), il Lago di Lausfer (2357 metri), il Colle di Lausfer (2430 metri), il passo di Sant’Anna (2308 metri) e il Lago del Colle di Sant’Anna da qui ritorneremo al Santuario di Sant’Anna. Iscrizioni entro Giovedì 30 Maggio. 31
Domenica 7 Luglio RIFUGIO VELO DELLA MADONNA GRUPPO PALE DI SAN MARTINO Proponenti: Dario Dodich - Giuseppe Tempo Difficoltà: EE – EEA Dislivello: I° gruppo 850 metri II° gruppo 1000 metri. Percorrenza: I° gruppo 6 ore. II° gruppo 8 ore. Attrezzatura: I° gruppo da escursione alta montagna. II° gruppo set da ferrata. Partenza: In pullman con orario da stabilire. Descrizione: I° Gruppo: Da San Martino di Castrozza prendiamo il sentiero 702 che si sviluppa pia- neggiante fino ad incontrare una diramazione, qui prenderemo il sentiero 721 che sale in quota fino a raggiungere il letto di un torrente da qui saliamo a zig-zag un lungo ghiaione e rientriamo nel bosco. Proseguendo passiamo un nevaio e in lontananza vediamo il Ri- fugio Velo della Madonna la nostra meta, raggiungiamo la forcella Cadi Sora Ronz a 2050 metri punto d’incontro con il sentiero 713, da qui continuiamo e troviamo una parte del sentiero attrezzata con gradini e funi metalliche poi finalmente arriviamo al Rifugio Velo della Madonna dal quale il panorama è splendido, il Sass de Maor alle spalle, San Martino di Castrozza davanti, le cime Tognola e Lagorai. Per il rientro torniamo sui nostri passi ma invece di prendere il percorso dell’andata usiamo il sentiero 713 che scende rapido a zig – zag nel ghiaione fino a entrare nel bosco, poi proseguiamo sul sentiero 724, infine il 702 e rientriamo al punto di partenza. II° Gruppo Il percorso fino alla forcella Cadi Sora Ronz e identico al primo gruppo, da qui prenderemo il sentiero 739B, Via Ferrata della Vecia, riattrezzata recentemente, che ci porterà alla Forcella del Porton 2460 metri, poi proseguiremo sul sentiero 739 sulla Ferra- ta del Velo, anche questa riattrezzata lo scorso anno, fino al Rifugio Velo della Madonna dove ci riuniremo al 1° gruppo con cui ritorneremo a San Martino di Castrozza. 32
Domenica 14 Luglio UNDER 30 SASS DE PUTIA Proponenti: Giulio Bertagnin - Alessandro Girlanda Difficoltà: EEA Dislivello: 1200 metri. Percorrenza: 7 ore. Attrezzatura: da escursione + kit ferrata e caschetto. Partenza: ore 5:00 in auto dalla sede C.A.I. (pranzo al sacco). Descrizione: Il Sass da Putia è una montagna imponente e isolata, fa parte del Gruppo delle Odle, ed è sicuramente una delle cime più visitate del gruppo. Presenta una grande e impres- sionante parete rocciosa che scende vertiginosamente a Nord verso la conca del Passo delle Erbe, mentre l’unico versante vulnerabile e meno ardito di questa bella montagna è il versante meridionale, che si presenta con una serie di profondi canaloni e ripidi costoni erbosi, prima della breve paretina finale. Dal parcheggio di Malga Zannes si segue il sentiero n° 32 per malga Gampen e succes- sivamente verso il rifugio Genova 2300 m. Dal vicino valico si gira a sinistra sul sentiero che porta quasi in piano alla Forcella del Putia. Si procede a sinistra per risalire a zigzag il ripido versante sud-ovest fino all’intaglio fra l’anticima ovest e la cima principale. Conti- nuando lungo le corde fisse si giunge alla rampa rocciosa finale, ed in breve alla croce di vetta (2874 m). Per il ritorno si ripercorre il sentiero di andata. 33
Sabato 20 - Domenica 21 Luglio STRADA DEGLI ALPINI DOLOMITI DI SESTO Proponenti: Luca Quinzan - Dario Dodich - Maurizio Turati Difficoltà: EEA I° gruppo - EE II° gruppo Dislivello: 1° giorno: 980 metri I° gruppo. 2° giorno: 970 metri I° gruppo, 560 metri II° gruppo. Percorrenza: 1°giorno: 3:30 ore 2° giorno: 7 ore I° gruppo, 5 ore II° gruppo. Attrezzatura: Abbigliamento da alta montagna + caschetto e kit ferrata per il I° gruppo. Partenza: ore 6:00 in auto dalla sede C.A.I. (cena e pernottamento in rifugio, pranzi al sacco). Descrizione: 1° giorno: Dal parcheggio si prende l’ampia carrareccia pianeggiante che, superato l’Albergo Dolomi- ti, si inoltra lungo l’aperto fondovalle della Val Fiscalina. La strada, con segnavia 102 – 103, prosegue fino il Rifugio Fondo Valle 1548 m. Da qui si prosegue lungo un buon sentiero fino all’imbocco della profonda Val Sassovecchio, che si insinua fra il massiccio Cima Una – Crode Fiscaline e quello dei Tre Scarperi; trascurato il sentiero 102 diretto al Rifugio Loca- telli, si prende il 103 che, attraversato il Rio Sassovecchio, prende a risalire la Val Fiscalina Alta. Splendide le vedute sulla parete Ovest di Cima Undici e soprattutto sulla magnifica Croda dei Toni. una traversata a mezzacosta verso destra ed ecco apparire il Rifugio Comici 2224 m. Dal rifugio, prendendo una delle molte tracce in direzione della Croda dei Toni, si raggiunge l’ampio sentiero 101-103 che con salita costante ma moderata arriva alla For- cella Giralba 2431 m. In basso, nell’ampia conca erbosa della Val Giralba Alta, spicca la costruzione del Rifugio Carducci 2297 m, che si raggiunge in circa una ventina di minuti. 2° giorno: Al mattino il programma prevede la colazione fra le 7 e le 7,30, quindi alle 8 entrambi i gruppi lasciano il Rifugio risalendo il sentiero 103 fino alla Forcella Giralba 2431 m, dove si dividono per affrontare i rispettivi percorsi. I° gruppo: Si abbandona il sentiero 103 per seguire l’evidente traccia sulla destra che scende fino ad incrociare il sentiero 101 che si imbocca verso la strada degli Alpini sempre lungo cenge aeree ma facili, anche grazie al cavo metallico. Ad un certo punto, la cengia si assottiglia e si abbassa sensibilmente, tanto da costringere a muoversi carponi: aggirato un aereo spigoletto, la cengia si fa nuovamente larga. Con lunga traversata si percorre tutta la terrazza fino all’insellatura detritica sullo spigolo della parete Nord detta Forcella Undici 2610 m, da dove si apre la vista sul Vallon della Sentinella, e sulla Croda Rossa di Sesto 2965 m. Da qui, si può raggiungere il Passo della Sentinella lungo l’ultimo tratto della Strada degli Alpini, più impegnativo di quello appena percorso. Scendendo invece verso 34
sinistra, si supera un risalto di roccia con corde fisse, la discesa dell’ampio canalone detritico segnavia 124 più in basso la traccia migliora decisamente e si può giungere con sicurezza sul fondo del Vallon della Sentinella. Attraversato il circo, trascurato un primo bivio, si prosegue a scendere fino alla pittoresca conca prativa dell’Alpe Anderta 1958 m. Ad un successivo bivio si abbandona il segnavia 124 che continua sulla destra, e si pro- segue sulla traccia in discesa diretta al Rifugio Fondo Valle, segnavia 122. dove è previsto il ricongiungimento con il Gruppo II°. II° gruppo: Dalla Forcella Giralba, si prosegue in leggera discesa sul sentiero 103, ripercorrendo a ritroso il percorso del giorno prima fino al Rifugio Comici 2224 m. Dal Rifugio si prende il sentiero 101 che in costante salita risale i verdi pascoli verso il Passo Fiscalino 2519 m. Al passo si continua verso destra e in breve si raggiunge il Rifugio Pian di Cengia 2528 m. Da dietro il Rifugio si pren- de la traccia con moderata pendenza verso gli uniformi tavolati detritici posti sulla testata della Val Fiscalina Alta. Fiancheggiata una profonda e ben conservata trincea, si scende brevemente ad una stretta forcella, si taglia alla base il cocuzzolo finale della Cima di Mezzo delle Crode Fi- scaline 2675 m; una facile risalita per ghiaie permette di raggiungere in pochi minuti la vetta, da cui si gode un panorama veramente eccezionale su tutte le Dolomiti di Sesto. Per raggiungerla, una volta tornati alla traccia, si prosegue poco sotto la cresta, si supera una breve galleria di guerra e si risale l’ultimo pendio fino alla croce di vetta 2677 m. Tornati al rifugio si seguono le indicazioni per la Forcella Pian di Cengia da dove si scende nel versante opposto per comodo sentiero (segnavia 101). Lasciato sulla destra un bellissimo laghetto alpino si arriva alla Forcella di Toblin, dove sorge il Rifugio Locatelli 2405 m. Dopo esserci goduti uno dei più bei panorami del mondo: il versante Nord delle Tre Cime di Lavaredo, si seguono le indicazioni dietro al rifugio per la Val Sassovecchio. Si segue il largo sentiero che dopo parecchi piccoli guadi ci porta ad un bel punto panoramico verso le Crode Fiscaline ed il sentiero che abbiamo seguito prima provenendo dal Rifugio Pian di Cengia. Ora con un tratto di maggiore pendenza si scende uno sperone che ci porta in un canale che scende dal Crodon di San Candido. Attraversata in piano la frana si scende un tratto di sentiero e si arriva ad un prato con tavoli e panche per una sosta ristoratrice. Si costeggia un tratto del torrente fino al bivio per il Rifugio Comici, ora per il per- corso fatto all’andata si scende prima al Rifugio Fondo Valle, dove ci si ritrova con il Gruppo I°. 35
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