Cronache di vita al centro Coccinella Gialla - giugno 2019

Pagina creata da Giorgia Costantini
 
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Cronache di vita al centro Coccinella Gialla - giugno 2019
GIUGNO 2019

                                                                                                                           6
Redazione: Via degli Etruschi, 7 - 00185 Roma • Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale 70% - Milano

                                                                                                                                              ABITARE INSIEME
                                                                                                                                           Cronache di vita
                                                                                                                                      al centro Coccinella Gialla

                                                                                                                      CINZIA CHIARINI                 VACANZE
                                                                                                                      La carrozzina è bella           Sotto l’ombrellone
                                                                                                                      quando è fashion                (con il respiratore)
Cronache di vita al centro Coccinella Gialla - giugno 2019
SuperAbile INAIL Giugno 2019

         SuperAbile INAIL                    SuperAbile INAIL                                      SuperAbile INAIL
     ha un’anima di carta:                  è un numero verde:                                 è anche un portale web
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    la disabilità a 360 gradi             esaustiva e competente                                e gli approfondimenti
                                             a dubbi e bisogni                                         che cerchi

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Cronache di vita al centro Coccinella Gialla - giugno 2019
SuperAbile INAIL Giugno 2019

EDITORIALE
di Luigi Sorrentini
Direttore centrale prestazioni socio-sanitarie, Inail

       VITE STRAORDINARIE 2
Nel numero di giugno l’albo illustrato
con le storie di chi non si è arreso

Q
        uesto mese i lettori del magazine SuperAbile Inail riceveranno, insieme alla
        rivista, una sorpresa. Si tratta del numero speciale 2019 che, come lo scor-
         so anno, abbiamo voluto realizzare in un formato a sua volta speciale. Non
un inserto giornalistico, dunque, ma un vero e proprio albo illustrato a cui la no-
stra redazione ha lavorato in tempo utile per poterlo presentare, lo
scorso 13 maggio, al Salone internazionale del libro di Torino. Il volu-
me, intitolato Vite straordinarie 2. Storie di uomini e donne che non
si sono arresi, riprende e sviluppa un format già adoperato lo scor-                       È stato fondamentale l’aiuto
so anno, quando accanto al numero di giugno i nostri lettori hanno                         della rete degli assistenti
trovato nella cassetta delle lettere Vite straordinarie. Storie di uomi-
ni e donne che hanno fatto la differenza.                                                  sociali che sono stati
                                                                                           in grado di segnalarci,
    Entrambi i volumi contengono al proprio interno 22 storie di
persone costrette a convivere con una disabilità presente dalla na-                        in tempo record, un numero
scita o acquisita successivamente per infortunio o malattia e, in en-                      di storie ben superiore a
trambi i casi, ciascuna delle storie è accompagnata da un’illustrazio-
ne. Ma le vicende raccontate sono estremamente diverse. Mentre nel                         quelle contenute nel volume
2018 avevamo appuntato la nostra attenzione su individui dotati di
talenti straordinari nei diversi campi dell’arte, delle scienze e dell’at-
tivismo politico, quest’anno abbiamo scelto di focalizzare il nostro
interesse sulla straordinarietà della stessa esistenza umana, sempre sorprenden-
te, nella sfera privata come in quella pubblica.

   Di qui la scelta di dedicare il numero speciale 2019 di SuperAbile Inail agli in-
fortunati sul lavoro assistiti dall’Istituto e alle loro “straordinarie” storie di recu-
pero e resilienza. Fondamentale è stato l’aiuto degli assistenti sociali incardinati
presso le sedi territoriali dell’Inail che, grazie a una grande sensibilità e dedizio-
ne al lavoro, sono stati in grado di segnalarci in tempo record un numero di casi
ben superiore a quelli contenuti nel volume. Ci preme sottolineare come non tut-
te le testimonianze parlino di persone che sono riuscite a riprendere pienamen-
te in mano la propria vita. Alcuni non hanno ancora superato il trauma, che ha
seguito l’infortunio, e stanno ancora cercando la propria strada. Ma tutti hanno
in comune la volontà di guardare al futuro, senza lasciarsi annientare dal ricordo
del passato. Sono storie, insomma, che parlano della capacità di resistenza dei no-
stri assistiti e anche un po’ di noi, che ogni giorno lavoriamo per garantire loro gli
strumenti migliori per tornare a vivere una vita soddisfacente.

                                   Fine articolo

                                                        SuperAbile INAIL Giugno 2019       Pagina 3 di 44
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Cronache di vita al centro Coccinella Gialla - giugno 2019
SuperAbile INAIL Giugno 2019

      SOMMARIO
       GIUGNO 2019

             6
                                        EDITORIALE                                  TEMPO LIBERO                               HASHTAG
                                        3    L’albo illustrato con le               26 Un’estate al mare                       40 Hi-tech
                                             storie di chi non si è arreso               davvero per tutti                          Con Wheelie la carrozzina
                                             di Luigi Sorrentini                         di Laura Pasotti                           elettrica si controlla
                                                                                                                                    con le espressioni del viso
                                        ACCADE CHE...                               CULTURA
                                                                                                                                    Mondo app
                                        5    Quelle vite straordinarie              30 È disabile e gay                             Trascrizione istantanea
                                             di chi non molla mai                        l’anima della sit-com
                                                                                         più divertente dell’anno                   e amplificatore in aiuto
                                        6    Nasce la Carta dei valori
                                                                                         di Antonella Patete                        dei sordi. Così è più facile
                                             dello sport integrato
                                                                                                                                    capirsi
                                        L’INCHIESTA                                 31   I miei genitori erano
                                                                                                                                    L’insuperabile leggerezza
                                                                                         diversi, ma non hanno mai
                                        8    Una giornata                                pensato di essere disabili                 dei social
                                             a Coccinella Gialla                         di A.P.                                    Instagram diventa
                                             di Michela Trigari/                                                                    accessibile ai ciechi
                                             Foto Danilo Garcia Di Meo              34 Il fascino adorabile
                                        INSUPERABILI
                                                                                         delle persone Down                    41 Giochi utili
                                                                                         di A.P.                                    Dal Braille all’autismo:
                                        16   Toglietemi tutto ma non                                                                tutto il buono dei Lego
                                             la mia carrozzina                      35 La sindrome di Tourette                      Cambiare Orizzonte
                                             Intervista a Cinzia Chiarini                non ferma Billie Eilish
                                                                                         di Antonio Storto                          Numeri e storie
                                             di Sara Mannocci
                                                                                                                               LA STRIP
                                        CRONACHE ITALIANE                           RUBRICHE
                                                                                    36 Inail... per saperne di più             42 Fabiola con l’acca
                                        18   Nel distretto conciario                                                                Terrapiattismi
                                             l’inserimento sul lavoro                    Di nuovo forti...
                                             parte dalla fabbrica                        grazie a un pallone
                                             di Maria Gabriella Lanza
                                                                                    37 Scuola
                                        CRONACHE ITALIANE/2                              L’inclusione tra i banchi
                                                                                         rimandata a settembre
                                        20 Fare cinema con i pazzi
                                             sognando Ollivud                       38 Senza barriere
                                             di Chiara Ludovisi                          No a gradini e ostacoli:
                                                                                         la legge compie 30 anni
                                        PORTFOLIO
                                                                                    39 L’esperto risponde
                                        22 Dopo l’infortunio                             Turismo, Lavoro

SuperAbile Inail                        Hanno collaborato: Maria Gabriella          Editore: Istituto Nazionale                 Un ringraziamento, per averci
Anno VIII - numero sei, giugno 2019     Lanza, Sara Mannocci, Laura Pasotti         per l’Assicurazione contro gli Infortuni    gentilmente concesso l’uso delle foto, a
                                        e Antonio Storto di Redattore Sociale;      sul Lavoro                                  Visual Team Fotografika Enzo Malloggi
Direttore: Luigi Sorrentini             Andrea Canevaro; Giuseppina Carella,                                                    (pag. 4 e 16), Poti Pictures (pagg. 20-21),
                                        Stefania Fusini, Antonello Giovarruscio     Redazione: SuperAbile Inail                 Anmil Lucca (pagg. 22-25)
In redazione: Antonella Patete,         e Rosanna Giovèdi della Società coop.       c/o agenzia di stampa Redattore Sociale
Michela Trigari, Chiara Ludovisi        sociale integrata Tandem; Alessia           Via degli Etruschi – 00185 Roma             In copertina: il centro socio-
e Diego Marsicano                       Pinzello, Paola Bonomo, Ilaria Cannella,    E-mail: superabilemagazine@inail.it         riabilitativo residenziale Coccinella
                                        Margherita Caristi, Cristina Cianotti,                                                  Gialla gestito da Anffas Cento (Ferrara).
Direttore responsabile: Stefano         Francesca Iardino, Monica Marini,           Stampa: Tipografia Inail                    Foto di Danilo Garcia Di Meo
Trasatti                                Mariella Pedroli, Graziella Santi e Maria   Via Boncompagni 41 – 20139 Milano
                                        Antonietta Tringali dell’Inail                                                          Errata corrige: l’articolo a pag. 36 del
Art director: Lorenzo Pierfelice                                                    Autorizzazione del Tribunale di Roma        numero di maggio è di Irene Leale
                                                                                    numero 45 del 13/2/2012                     anziché Irene Reale. Ci scusiamo per
Assistenza grafica: Giulio Sansonetti                                                                                           l’errore

                                                                                                                                                      Fine sezione

      4                                                           SuperAbile INAIL Giugno 2019                     Pagina 4 di 44
Cronache di vita al centro Coccinella Gialla - giugno 2019
SuperAbile INAIL Giugno 2019

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           MONDO INAIL                                                                                      SCUOLA
Quelle vite straordinarie                                                                  Servizi per gli alunni disabili
di chi non molla mai                                                                       fin da inizio anno: c’è l’intesa

M                                                                                          D
                                                                                                     a 225 a 300 milioni comples-
            ilena è tornata a fare la guar-                                                          sivi, da suddividere in tre
            diaparco dopo essere sta-                                                                anni: è l’ammontare del Fon-
            ta investita da una scarica                                                    do per l’autonomia e la comunicazio-
di fulmini mentre effettuava un so-                                                        ne per gli alunni con disabilità fisi-
pralluogo in montagna e oggi osserva
                                                                                           ca o sensoriale, potenziato nell’ultima
i comportamenti di marmotte e stam-
                                                                                           manovra di bilancio e poi perfezio-
becchi nell’area protetta del Gran Pa-
                                                                                           nato nella sua gestione e destinazio-
radiso. Marco è diventato paraplegi-
                                                                                           ne grazie all’intesa sul riparto delle
co a causa di un incidente stradale di
                                                                                           risorse decisa in conferenza Stato-Re-
cui non aveva nessuna colpa, eppure
                                                                                           gioni. Un accordo raggiunto in lar-
attualmente opera come chirurgo or-
                                                                                           go anticipo rispetto agli altri anni,
topedico grazie a una carrozzina elet-
                                                                                           per consentire di attivare tempestiva-
trica verticalizzabile, realizzata su mi-
                                                                                           mente, fin dall’inizio della scuola, ser-
sura per lui. In seguito a una caduta da
                                              ne che non si sono arresi: un albo illu-     vizi fondamentali per gli alunni disa-
un camion e a una lunga riabilitazio-
ne Maurizio ha coronato il suo vecchio        strato pubblicato come numero specia-        bili come il trasporto, l’assistenza, la
sogno di rilevare una vetreria. E poi c’è     le 2019 di questa rivista, presentato il     consulenza tiflologica e la distribuzio-
Andrea che, dopo aver perso l’uso del-        mese scorso al Salone internazionale         ne di materiale didattico e testi sco-
le gambe per via di un infortunio stra-       del libro di Torino. Il volume contiene      lastici. «Il diritto allo studio si garan-
dale, ha fondato il club Tori seduti per      22 testimonianze, scritte in prima per-      tisce non solo aumentando le risorse,
facilitare l’ingresso delle persone disa-     sona e accompagnate da un’illustra-          ma anche migliorandone la gestione»,
bili allo stadio e ha percorso quasi 400      zione, di coloro che hanno ricostrui-        ha detto il ministro per le Disabili-
chilometri del Cammino di Santiago            to la propria vita o stanno provando         tà Lorenzo Fontana. Il maggior finan-
di Compostela. Sono solo alcune delle         a farlo, in seguito a un grave inciden-      ziamento va alla Lombardia, con 15,3
testimonianze raccolte nel volume Vite        te sul lavoro. Nello specifico, si trat-     milioni di euro, seguita dalla Cam-
straordinarie 2. Storie di uomini e don-      ta di 22 infortunati assistiti dall’Inail.   pania con 12,5 e dal Lazio con 11,1.

                                OLTRE CONFINE
Giordania: una caffetteria come posto di lavoro

G
          razie a “Bina’ Jusur” (Costruiamo ponti), l’intervento finanziato dall’A-
          genzia italiana per la cooperazione allo sviluppo per le categorie più vul-
          nerabili, la ong Un ponte per… ha avviato in Giordania una serie di attivi-
tà al servizio delle persone disabili. Tra queste anche l’apertura di una caffetteria
nel governatorato di Zarqa, a Russaifeh, gestita da cinque persone con disabi-
lità. L’attività, preceduta da mesi di formazione e avviamento al lavoro, è sta-
ta resa possibile grazie alla collaborazione con l’organizzazione locale Our Step,
associazione che si occupa di salute mentale. Tra gli altri interventi, la ong ita-
liana ha standardizzato anche la produzione di ausili alla mobilità per per-
sone con disabilità motorie, difficilmente reperibili sul mercato giordano.

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Cronache di vita al centro Coccinella Gialla - giugno 2019
SuperAbile INAIL Giugno 2019

ACCADE CHE...

                               SENZA BARRIERE                                                  VITA INDIPENDENTE
Nasce la Carta dei valori dello sport integrato                                          Trust in life, 250mila euro

U
                                                                                         ai progetti per il dopo di noi

                                                                                         E
         na grande festa di
         sport e inclusio-                                                                       mancipazione dalla famiglia,
         ne. È stata Roma                                                                        supporto alla domiciliarità,
a ospitare gli eventi con-                                                                       miglioramento dei program-
clusivi della Carovana del-                                                              mi per gestire la vita quotidiana: sono
lo sport integrato, il pro-                                                              gli ambiti del bando che Ubi Banca,
getto organizzato dal Csen                                                               Anffas (Associazione nazionale fami-
che, da metà marzo a metà                                                                glie di persone con disabilità intellet-
maggio, ha percorso ol-                                                                  tiva e/o relazionale) e Cgm (Consorzio
tre 8mila chilometri in 20                                                               nazionale della cooperazione socia-
regioni italiane per pro-                                                                le) promuove all’interno del progetto
muovere la nuova frontiera dello sport con tutti, dal football integrato al bask-        “Trust in life” per supportare il dopo
in. Un cammino, quello della Carovana, che lascia in eredità una Carta dei valo-         di noi. Il bando è riservato alle orga-
ri (con 1.500 firme) per riflettere su sostenibilità, differenze, autonomia, limite,     nizzazioni aderenti alle due reti: sa-
integrazione, inclusione, cooperazione, equità e felicità. «Nello sport», ha com-        ranno finanziati fino a sette proget-
mentato durante l’evento conclusivo il sottosegretario alla Disabilità, Vincen-          ti per una somma complessiva di
zo Zoccano, «ci sono due livelli: quello agonistico (olimpico o paralimpico) e           250mila euro. Scadenza: 11 ottobre.
quello sociale, che è tutt’altro che una nicchia perché dà risposte concrete alle
famiglie e ai servizi sociali». Dopo la Carovana si apre una nuova fase, fa sape-
re il Csen: «Stiamo chiedendo al Coni l’inquadramento delle attività di sport in-                     ASSISTENZA
tegrato, e continueremo nel nostro percorso di diffusione dello sport sociale».          Approvati in Basilicata i buoni
                                                                                         per i servizi a domicilio

                                                                                         L
             SARDEGNA                        La mostra archeologica                              a Regione Basilicata ha appro-
                                                                                                 vato una misura di sostegno
                                             da toccare e ascoltare

                                             A
                                                                                                 alla disabilità grave in situa-
                                                      rcheologia tutta da leggere        zione di fragilità economica. L’avviso
                                                      (anche in Braille), da toccare e   pubblico adottato dalla Giunta regio-
                                                      ascoltare. Succede a Lu Bran-      nale prevede la concessione di buoni
                                             dali (Santa Teresa di Gallura), grazie al   servizio per “acquistare” un’adeguata
                                             ritorno della mostra multimediale re-       cura o assistenza a domicilio, evitan-
                                             alizzata dalla cooperativa sociale Co-      do il ricovero in strutture residenzia-
                                             olTour Gallura in programma fino a          li e favorendo la permanenza nel pro-
                                             novembre. Reperti, stampe in 3D, app        prio ambiente di vita. I trasferimenti
                                             dedicate, virtual tour, riproduzioni        monetari sono dell’importo massi-
                                             della quotidianità dell’epoca nuragi-       mo di 3.600 euro, calcolati su un Isee
                                             ca daranno a tutti la possibilità di co-    massimo di 25mila euro. Per acceder-
                                             noscere il sito archeologico, che a oggi    vi non bisogna però essere destinata-
                                             non è visitabile dalle persone con di-      rie di altri benefici economici, quali
                                             sabilità fisiche. Per informazioni su       assegni di cura per la non autosuffi-
                                             costi e orari di apertura: 349/8347698,     cienza, la Sla, gli stati vegetativi o al-
                                             347/7412166 o info@lubrandali.it.           tre forme di contributi alla disabilità.

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Cronache di vita al centro Coccinella Gialla - giugno 2019
SuperAbile INAIL Giugno 2019

                                                                                                                    ACCADE CHE...

               PILLOLE
   Addio a Jean Vanier,
   fondatore de L’Arche
   È morto a Parigi Jean Vanier,
   fondatore delle comunità de
   L’Arche, diffuse in 38 Paesi. Aveva
   90 anni. Una vita spesa a restituire
   alle persone con disabilità
   intellettive e non solo la loro
   dignità e il loro posto nella società.                                       AUTISMO
   In Italia ricordiamo il Chicco di
                                            A Roma arriva il Casale delle arti e dei mestieri

                                            U
   Ciampino (Roma), la comunità
   l’Arcobaleno vicino a Bologna e La                 n modello di inclusione sociale e lavorativa per persone neurodiver-
   casa nell’albero a Cagliari.                       se. Ecco cosa vuole essere il Casale delle arti e dei mestieri, inaugu-
                                                      rato a Roma. Promotore del progetto la onlus Insettopia, affiancata
   Neurofibromatosi: aiuto                  dagli istituti agrari “Garibaldi” e “Sereni”, dal ministero dell’Istruzione, dal Co-
   psicologico ai genitori                  mune e dall’Università Tor Vergata. All’interno del Casale, i ragazzi con auti-
   “Mamme di rara bellezza” è un            smo potranno coltivare frutta e verdura da vendere in loco o a domicilio, pre-
   servizio di sostegno psicologico         parare e confezionare prodotti agroalimentari (composte, passate, pasta) ed
   alle famiglie di bambini                 essere impiegati all’interno del birrificio annesso alla succursale del “Sere-
   con neurofibromatosi, una                ni”. I due istituti creeranno un vero e proprio incubatore d’impresa, in cui i
   malattia rara che può portare a          giovani potranno formarsi per due anni, dopo il termine degli studi. L’obiet-
   deformazioni. Attivato da Linfa,         tivo è costruire un posto speciale per ragazzi con difficoltà relazionali e co-
   consente di accedere a cinque            gnitive e loro coetanei “normotipici”, assistiti da operatori specializzati.
   sedute gratuite individuali o di
   coppia di psicoterapia, anche via
   Skype. Contatti: 373/7711091 o
                                                          TURISMO
   info@associazionelinfa.it.
                                            Con Guida Italia di V4A
   Salute ed emozioni ora                   l’ospitalità è per tutti

                                            C
   sono più facili da capire                        ome trovare una destinazio-
   Due volumetti a lettura facilitata               ne accessibile per una vacan-
   per spiegare come stare bene, anche              za a misura di persone disa-
   a livello psicologico. Sono Cosa mi      bili o anziane? Con Guida Italia di
   salta in mente e Guida facile alla       Village for all, che fornisce un siste-
   salute, realizzate dalle cooperative     ma di classificazione per compren-
   sociali La Bottega di Grugliasco e       dere quanto una struttura alberghie-
   Paradigma di Torino per aiutare          ra sia adeguata alle proprie esigenze       naturalistiche e le città d’arte, con pro-
   le persone con problemi cognitivi        di senior, famiglia, allergie e intolle-    poste e soluzioni che spaziano dall’ho-
   nella comprensione di queste             ranze alimentari oppure a chi ha pro-       tel a 5 stelle al campeggio, senza tra-
   tematiche. Per sfogliare o scaricare     blemi motori, cognitivi, relazionali, di    scurare agriturismi e bed&breakfast.
   le guide, scritte con lo standard        vista o di udito. Si va dalle alte mon-     Per scaricare la guida ai luoghi del tu-
   europeo easy to read: guidafacile.       tagne al verde di campagna, lago e          rismo per tutti nel nostro Paese, ba-
   info.                                    collina, passando per il mare, le oasi      sta un click su villageforall.net.

                                                                                                     Fine sezione

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Cronache di vita al centro Coccinella Gialla - giugno 2019
SuperAbile INAIL Giugno 2019

L’INCHIESTA Vita in comune
di Michela Trigari/Foto Danilo Garcia Di Meo

Nei dintorni di Ferrara c’è
un centro socio-riabilitativo
residenziale per persone
con grave disabilità gestito
da un’associazione
di famiglie. Tra attività
individuali o di gruppo
e uscite, sprazzi di
quotidianità di chi già sta
sperimentando il cosiddetto
“dopo di noi durante noi”
in una struttura che
assomiglia a una grande
casa con tante persone

È
       un mercoledì mattina di maggio.
       Sono le dieci. Alla reception c’è
       una ragazza in carrozzina. Un
piccolo gruppo è uscito per andare a gio-
care a bocce in paese. Lo fa tutte le set-
timane. Gli altri hanno finito da poco
il secondo turno di colazione nella sala
mensa, ma sono già tutti belli lavati e
vestiti grazie all’aiuto degli operatori.
La sveglia suona alle sette a Coccinella
Gialla, un centro socio-riabilitativo re-
sidenziale nato nel 2006 per volontà di
Anffas (Associazione nazionale famiglie
di persone con disabilità intellettiva e/o
relazionale), sezione di Cento, in provin-
cia di Ferrara. Prende il nome dall’idea
vincitrice di un concorso indetto nelle
scuole medie e superiori dell’hinterland
e dalla motivazione di quella scelta: le
coccinelle in natura sono rosse o aran-

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Cronache di vita al centro Coccinella Gialla - giugno 2019
SuperAbile INAIL Giugno 2019

    UNA GIORNATA
      a Coccinella Gialla

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Cronache di vita al centro Coccinella Gialla - giugno 2019
SuperAbile INAIL Giugno 2019

L’INCHIESTA Vita in comune

cioni e quelle gialle sono “diverse” ma,     un’altra ospite del centro. Ma nelle ca-
ciò nonostante, sono riconosciute e ac-      sette vivono anche due persone con di-
cettate come parte del gruppo.               sabilità acquisita – un infortunato sul
    Costruita dopo anni di raccolta fondi,   lavoro e Rosa, una donna che ha avuto
donazioni e partecipazione a bandi, la       un ictus –, che così hanno la loro priva-
struttura oggi si compone di una gran-       cy. Una saletta per la fisioterapia, una
de e moderna casa luminosa con soffit-       stanza adibita a palestra e una vasca te-
ti alti, spazi comuni al piano terra, nove   rapeutica per chi soffre di rigidità mu-
camere doppie e due singole al primo         scolare completano il quadro, secondo
piano per un totale di 20 posti letto, un    quanto previsto dalla normativa regio-
alloggio indipendente e cinque villette      nale per strutture come queste. Tutto è
bilocali sparse per il giardino che offro-   molto in ordine e pulito.
no la possibilità di ospitare anche un ge-      «A Coccinella Gialla attualmente abi-
nitore anziano. Come Libiana, 97 anni,       tano 38 persone, tutte adulte, con disa-
                                                                                         In queste pagine momenti
che abita in quelle casette con il figlio    bilità eterogenea grave e gravissima»,      di vita quotidiana a Coccinella
Daniele, un 70enne con la sindrome di        dice Benedetta Balboni, la coordinatri-     Gialla, un centro socio-riabilitativo
Down, e come Annamaria, la madre di          ce, «ciascuna con il proprio piano educa-   residenziale gestito da Anffas Cento.

    10
Che cosa prevede
                                                                                                   la normativa regionale

                                                                                                  C      occinella Gialla non è una
                                                                                                         mosca bianca, anche se dietro c’è
                                                                                                   un’associazione di familiari. In Emilia
                                                                                                   Romagna, infatti, secondo la direttiva
                                                                                                   di Giunta regionale n. 564 del 2000, i
                                                                                                   centri socio-riabilitativi residenziali
                                                                                                   per persone con grave disabilità fisica,
                                                                                                   intellettiva, relazionale o plurima con
tivo avallato dalla famiglia (se è presen-     mentre una signora gioca sul tavolo con             diverso grado di non autosufficienza, prive
te) e dal servizio sociale inviante. Inoltre   i chiodini colorati. Raul, che prima ave-           del sostegno familiare o per cui non sia
teniamo sempre un posto di riserva per         va servito la parmigiana, ora scrive sul            possibile la permanenza nella propria
i ricoveri di emergenza, e in più abbia-       diario. Cinzia si è fatta fare i boccoli col        abitazione con i propri cari, non devono
mo un appartamento in centro per ga-           ferro da un’educatrice. Annalisa invece             solo fornire ospitalità e assistenza 24 ore
rantire percorsi di autonomia alle per-        è sempre inquieta e chiede continua-                su 24, ma devono prevedere anche attività
sone più indipendenti da realizzarsi, per      mente una sigaretta.                                aggregative, ricreative e culturali nonché
piccoli gruppi e a rotazione, durante i            Tante individualità distinte, spesso            attività terapeutico educative finalizzate
weekend», aggiunge. Un’altra ventina di        solitarie nonostante la vita insieme. A             all’acquisizione e al mantenimento delle
utenti esterni, che la mattina frequen-        volte anche l’interazione tra le persone            abilità fisiche, cognitive, relazionali e delle
tano un centro diurno o sono in borsa-         è minimale. «Per alcune forme di disabi-            autonomie personali residue. E ancora più
lavoro, si aggiungono dopo pranzo – an-        lità è difficile mettersi in relazione con          stringenti sono le regole che riguardano
che questo su due turni – per seguire i        gli altri, soprattutto se associate a pro-          la capienza e i requisiti minimi: di norma,
laboratori pomeridiani nel salone gran-        blemi cognitivi o comportamentali, dif-             infatti, i centri residenziali possono
de. Oggi tocca alla cucina: si impara a        ficoltà di comunicazione ed età avan-               accogliere al massimo fino a 20 persone,
fare la piadina, sotto la supervisione di      zata», commenta la coordinatrice del                devono essere dotati di zona pranzo,
alcune volontarie. Ma le attività, duran-      centro. «Certe persone disabili interagi-           cucina, lavanderia, ambulatorio, farmaci,
te la settimana, spaziano dall’andare in       scono più con gli operatori che tra loro.           locali a uso collettivo per le attività di
piscina o in palestra alla visione di un       Ma c’è un’attenzione a quelli che sono              socializzazione e per atelier e laboratori.
film, dal canto al laboratorio di fotogra-     i bisogni, le predisposizioni e le volon-           Le camere da letto devono essere singole
fia, dallo shopping a piccoli lavori di fa-    tà degli utenti, cercando un giusto com-            o doppie e con un bagno ogni due utenti,
legnameria fino alla messa domenicale          promesso che possa far effettivamente               devono esserci un’area verde esterna e un
(per chi lo desidera).                         aumentare la qualità della vita». Com-              locale per le attività psicomotorie e deve
                                               preso il diritto a non far nulla, se non            essere garantita una presenza di educatori
    Non tutti però vi partecipano. Ro-         vogliono seguire le attività o non sono             professionali e addetti all’assistenza
berta ed Ermanno, entrambi in carrozzi-        in grado di farlo.                                  di base in un rapporto di uno ogni due
na, due fidanzati che si sono conosciuti           Riccardo vaga per la sala comune e              persone disabili, nonché una presenza
e innamorati proprio a Coccinella Gial-        il corridoio. Sta sempre in piedi. Occhi            programmata di medico, infermiere e
la, oggi stanno giocando al pc. Nicola e       di una gradazione indefinita tra il ver-            terapista della riabilitazione. Tutto questo
Angela Maria, dopo mangiato, dormo-            de, l’azzurro e il nocciola, capelli grigi,         perché i vecchi istituti del passato siano
no sui divani della sala comune avvol-         porta un maglioncino che si intona con              solo un lontano ricordo. M. T.
ti da una coperta. Accanto a loro c’è un       i suoi colori. Indica gli oggetti, la cicatri-
deambulatore. Poco distanti, altre due         ce sul suo polso. Sembra che voglia dire
persone guardano sonnecchiando la tv           qualcosa, che tenti di farsi capire. Ma

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SuperAbile INAIL Giugno 2019

L’INCHIESTA Vita in comune

dalla sua bocca con pochi denti quasi        terviene Rossana Gallerani, la sua edu-      Joe Wright. Gli piace disegnare i perso-
non escono parole. Solo a un certo pun-      catrice di riferimento, che lavora a Coc-    naggi della Marvel. Anche Elisa e Mat-
to esclama tutto contento: «Borsa...». Ri-   cinella Gialla da due anni e mezzo. «In      teo, grande esperto di astronomia, sono
pete quello che aveva visto poco prima,      questi ultimi mesi la nostra priorità è      ragazzi: hanno finito l’istituto professio-
e di cui gli era stato detto il nome, solo   stata quella di farla mangiare, in quan-     nale “Taddia” di Cento e stanno aspet-
che lo fa con qualche secondo di ritardo.    to spesso rifiuta il cibo, e di capire che   tando di trovare un lavoro protetto. Loro
Con le mani si sfiora un orecchio, cerca     cosa la facesse stare meglio in termini      però non dormono in struttura.
il contatto con l’interlocutore.             di assistenza o di riposo».                     A interrompere la quotidianità ci
    Federica sta seduta in poltrona. Por-       Sabrina e Luca sono i più chiacchie-      sono le uscite al bar o al centro com-
ta una cintura contenitiva perché a vol-     roni. Jupiter, 21 anni, il residente più     merciale, la cura di sé, la fisioterapia
te è aggressiva. Sorride. Un’operatrice le   giovane, mostra orgoglioso la sua stan-      per le persone allettate o che si muovo-
accarezza la testa. Poi in due la slegano,   za. Lui la camera se l’è voluta persona-     no poco, le letture individuali e collet-
l’aiutano ad alzarsi e la sorreggono per     lizzare con le medaglie vinte, con i vi-     tive, e ogni tanto le serate in pizzeria o
andare a fare un giretto in giardino. È      deogiochi di cui è appassionato, con         in discoteca, le gite, le feste, le vacanze
l’unica persona della struttura a dormi-     un pupazzetto di Tigro sul comodino e        sulla neve, al mare e in montagna. Ma
re in un letto di contenzione. «Quest’an-    qualche piantina grassa. È uno dei po-       quando non si può lavorare o studiare,
no, con lei, che è l’utente più problema-    chi che ha personalizzato il suo riparo      far passare le giornate, anche giocando
tica e imprevedibile, abbiamo lavorato       notturno. Le altre camere da letto sono      a Memory o facendosi le unghie, è com-
soprattutto sul recupero del suo stato fi-   piuttosto asettiche. Pratica l’arte mar-     plicato per tutti.
sico, di salute e caratteriale perché ave-   ziale giapponese del ju jitsu, ogni tanto       A Coccinella Gialla non ci sono orari
va avuto un grosso peggioramento per         va a cavallo, di recente ha visto Dunkirk    di visita: «Siamo una struttura aperta,
via di diversi ricoveri in ospedale», in-    di Christopher Nolan e L’ora più buia di     trasparente, e ci fa molto piacere quan-

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SuperAbile INAIL Giugno 2019

 do vengono a trovarci i parenti di chi               La sezione di Cento dell’Anffas è
 vive qui oppure qualche scolaresca». Il          nata nel 1992 da un gruppo di genito-
 bacino di utenza spazia tra la campa-            ri che all’inizio si riuniva nel negozio
 gna che si incrocia tra Modena, Bolo-            di parrucchiera della madre di uno dei
 gna e Ferrara, ma in caso di necessità           ragazzi disabili. «I primi incontri si te-
 e di posti liberi può accogliere anche           nevano lì», racconta Giordana Govoni,
 persone provenienti da fuori regione e           presidente dell’associazione e mamma
 soprattutto non iscritte all’Anffas. Con         di Giorgia, una 44enne con la sindrome
«una sessantina di lavoratori tra perso-          di Down che frequenta i laboratori po-
 nale amministrativo – gli uffici sono al         meridiani di Coccinella Gialla. «Quel-
 secondo piano –, educatori, operatori so-        le riunioni e quello stare insieme erano
 cio sanitari, cuoche e addetti alla lavan-       un modo per darsi sostegno reciproco,
 deria, anche provenienti dal Sert o dal          per aiutare chi non riusciva ancora ad
 Dipartimento di salute mentale del ter-          accettare l’handicap dei propri ragaz-
 ritorio» per essere a sua volta inclusivo,       zi, per non essere soli nell’esigere i loro
 il centro opera in convenzione con il si-        diritti. Ricordo la preoccupazione della
 stema sanitario. «Una parte della retta          madre di Luciana, una donna anziana,
– che per residenze come queste è abba-           che mi disse: “Dove andranno i nostri
 stanza alta – è a carico del servizio pub-       figli quando noi non ci saremo più?”. Io
 blico, l’altra è a carico dell’utente in base    all’epoca ero più giovane, Giorgia anda-
 al suo Isee personale, che in genere può         va ancora a scuola e quel pensiero non
 contare sulla pensione di inabilità o l’in-      lo avevo mai fatto. Mi ero focalizzata so-
 dennità di accompagnamento», spiega              prattutto su un altro problema: quello
 Benedetta Balboni. «Inoltre cerchiamo,           del “dopo diploma”, che spesso lascia i
 per quanto possibile, di avere la maggior        giovani con disabilità intellettiva sen-
 parte del personale a tempo indetermi-           za più amicizie né vita sociale. Però non
 nato per garantire la massima continu-           ci dormii la notte, per le parole di quel-
 ità educativa, assistenziale e di relazio-       la signora».
 ne. Gli operatori che conoscono bene i              «Abbiamo iniziato a pensare seria-
 nostri utenti sanno come prenderli, san-         mente al “dopo di noi” nel 2000. Ci
 no interpretare meglio uno sguardo, un           siamo autofinanziati per comprare il
 movimento, un urlo, riescono a preveni-          terreno dove ora sorge il centro socio-
 re un eventuale stato di agitazione op-          riabilitativo residenziale e poi abbiamo
 pure riescono a calmarli in un tempo             bussato a varie porte. Fortunatamente
 abbastanza breve».                               sono arrivate sia risorse pubbliche (po-
                                                  che) sia private (la maggior parte): una
                                                  grossa mano ce l’ha data la Fondazio-
                                                  ne Cassa di risparmio di Cento, ma an-
                                                  che la gente che abita nei dintorni ci ha
        L’Anffas Cento (Ferrara) promuove         aiutato tanto. Abbiamo visto parecchie
        servizi sostitutivi e integrativi della
        famiglia cercando di dare risposte        strutture prima di trovarne una da imi-
        concrete ai bisogni delle persone         tare», continua la presidente. «Non vole-
        con disabilità intellettiva e/o           vamo essere come uno di quegli istitu-
        relazionale nonché dei loro familiari.
        Si va dalla gestione del tempo libero
                                                  ti visitati dove le persone con disabilità
        all’abitare protetto, in vista del        cognitiva se ne stavano lì sedute tutto il
        cosiddetto “dopo di noi”.                 giorno a non fare nulla, ma volevamo as-

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SuperAbile INAIL Giugno 2019

L’INCHIESTA Vita in comune

       Il centro Coccinella Gialla ospita
       38 persone disabili che risiedono in
       struttura, più un’altra ventina che
       si aggiungono nel pomeriggio per
       frequentare i vari laboratori. Oltre
       alle attività manuali che si svolgono
       all’interno, le uscite per andare in
       piscina, in palestra, al maneggio e
       al canile completano il quadro. Per
       informazioni: anffascento.it.

somigliare piuttosto a una casa allarga-          Ma Giordana Govoni solleva anche
ta. Quando Luciana finì in istituto per-       un altro problema: la vecchiaia delle
ché sua madre non era più in grado di          persone disabili. «Al compimento dei
occuparsi di lei, vidi una donna distrut-      65 anni di età, infatti, non vengono più
ta dal senso di colpa. Morì poco dopo,         considerate tali, ma entrano a far par-
ma prima mi fece giurare che, se il no-        te della categoria “anziani non auto-
stro centro residenziale fosse diventato       sufficienti”. Questo comporta che spes-
realtà, sarei andata a prendere sua figlia.    so sono costrette a cambiare struttura,
E così feci: Luciana è stata la seconda        finendo così in una casa di riposo o in
persona disabile a entrare a Coccinella        una residenza sanitaria assistenziale e
Gialla. Ora ha 58 anni».                       perdendo tutte le loro amicizie, le loro
    La possibilità di gestire la struttura     abitudini, spesso anche le autonomie re-
è stata l’altra questione su cui l’Anffas      sidue. Si tratta però solo di una ragio-
Cento non ha mai accettato di transige-        ne economica, perché la permanenza in
re. «Le famiglie sono sempre molto esi-        un centro socio-riabilitativo come il no-
genti quando si tratta di far vivere bene      stro costa di più. Fortunatamente la Re-
i loro figli. Ecco perché abbiamo scelto       gione Emilia Romagna è disponibile al
di occuparci direttamente del persona-         dialogo e stiamo cercando una soluzio-
le, delle attività del centro e di dar voce    ne condivisa: probabilmente diminui-
ai nostri utenti, mettendoli nelle con-        remo la retta degli ultra 65enni e gli fa-
dizioni di esprimere i propri bisogni e        remo fare poche attività, pur di tenerli
i propri desideri, nonché di far valere i      con noi». Perché cambiar casa, a una cer-
propri diritti, grazie anche al linguaggio     ta età, è sempre traumatico e destabiliz-
facile da leggere, al progetto “Io cittadi-    zante. Evviva la continuità abitativa. ■
no” per l’auto-rappresentanza e l’auto-
determinazione delle persone con di-
sabilità intellettiva e/o relazionale, alla
loro partecipazione al consiglio comu-
nale quando si parla di tematiche che le
riguardano o le coinvolgono».

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Scatti di rivalsa.
                                  Ed emerge la bellezza

                                 D       al 2014 a Coccinella Gialla si
                                         tiene un laboratorio di fotografia.
                                  A condurlo, in tutti questi anni,
                                  è stato Giulio Di Meo, presidente
                                  dell’associazione Witness Journal
                                  e photo editor dell’omonima rivista
                                  di fotogiornalismo WJ, affiancato
                                  ultimamente da Danilo Garcia Di
                                  Meo, l’autore di questo reportage. Un
                                  workshop che dura da ottobre a maggio,
                                  due ore a settimana, per imparare la
                                  teoria e la tecnica dello stare davanti
                                  e dietro l’obiettivo: dietro in veste di
                                  autori, davanti in veste di soggetti.
                                  Ecco che allora gli utenti del centro
                                  hanno lavorato sulla composizione
                                  delle immagini, sulla luce, sul colore,
                                  sul bianco e nero, sulle pose, sui grandi
                                  fotografi del passato, sugli scatti
                                  più famosi, sulle proprie passioni.
                                  Diventando a loro volta icone in cui
                                  trasformarsi o ritratti da immortalare.
                                  Perché lo scopo della fotografia è anche
                                  quello di far emergere o risaltare la
                                  bellezza delle persone. M. T.

                                          Fine articolo

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SuperAbile INAIL Giugno 2019

INSUPERABILI Intervista a Cinzia Chiarini
di Sara Mannocci

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                                                                      e fashion style ha deciso
                                                                      di fondare una start up dagli
                                                                      obiettivi un po’ particolari:
                                                                      rendere la sedia a ruote
                                                                      un vero oggetto
                                                                      del desiderio, grazie
                                                                      a copriruote intercambiabili,
                                                                      adatti a tutte le occasioni

 TOGLIETEMI TUTTO                                                     «M
                                                                                      amma, guarda che car-
                                                                                      rozzina bellissima! Quan-
                                                                                      do per strada un bambi-
                                                                      no accanto a me, forse tra i cinque e i sei

 ma non la mia
                                                                      anni, ha parlato così della mia sedia a
                                                                      ruote piena di cuori, ho pensato: a questo
                                                                      dobbiamo arrivare, far sì che le persone
                                                                      si avvicinino alla disabilità senza paura.

 carrozzina
                                                                      Questo bambino, infatti, non ha visto la
                                                                      mia sedia, ma solo una donna». Arrivano
                                                                      nitide da Pontedera (Pisa) le parole e la
                                                                      determinazione di Cinzia Chiarini, con
                                                                      la schiettezza tipica dell’indole toscana.
                                                                      Appassionata da sempre di moda, stile,
                                                                      fashion, oggi è anche imprenditrice gra-
                                                                      zie alla start up Vanity Wheel che si av-
                                                                      via a partire con la produzione di copri-
                                                                      ruote colorati.

                                                                         Quale percorso di vita l’ha portata
                                                                      a questa idea di impresa?
                                                                         Ho sempre vissuto accanto allo sti-
                                                                      le e alla moda. Prima dell’infortunio in
                                                                      auto lavoravo nella tappezzeria di fami-
                                                                      glia a Pontedera, a contatto con tessuti,

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SuperAbile INAIL Giugno 2019

stoffe, colori. Avevo circa 30 anni quan-
do ho perso l’uso delle gambe, nel 1994.
                                               delle aziende, anche lei come me gran-
                                               de appassionata di moda e stile. Ha vi-
                                                                                                «La vita
Non sopporto che si dica che sono rima-
sta inchiodata alla sedia, come leggo di
                                               sto i disegni e mi ha detto: questo pro-
                                               getto si fa. Abbiamo iniziato a lavorarci
                                                                                                non finisce,
frequente quando si parla di disabili-
tà. Comincia anche da questo modo di
                                               in concreto circa due anni fa, prendendo
                                               contatti con la scuola di moda Mita di           nemmeno
esprimersi il fare cultura, rifiutando l’i-
dea che l’arrivo della sedia a ruote signi-
                                               Scandicci, che collabora con noi attraver-
                                               so gli studenti che mettono a disposizio-        di fronte
                                                                                                a eventi
fichi smettere di vivere, fermarsi. Dopo       ne le loro idee. Adesso potremmo riuscire
il primo, inevitabile periodo di smarri-       a partire con la produzione. La gestione
mento, in cui si riflette su come andare       di una start up non è una cosa semplice.
avanti, ho cambiato l’impostazione del-
la mia vita, sempre pensando alla neces-           Rendere fashion una ruota, si legge
                                                                                                inaspettati
sità di fare cultura.                          nella descrizione dell’iniziativa: è que-
                                               sto il cuore del progetto Vanity Wheel?          che ne
    Ha cominciato col dire «toglietemi
tutto, ma non la mia carrozzina», iro-
                                                   Rendere fashion una ruota significa
                                               vestire la carrozzina, che è parte di noi        cambiano
                                                                                                il percorso»
nizzando sull’onda di un famoso spot           stessi, non nasconderla, personalizzar-
di quegli anni...                              la e sceglierla in base al proprio sentire,
    Sì, erano anche gli anni dei calenda-      allo stato d’animo, al proprio umore. Si
ri. Ho cominciato con foto inizialmente        tratta, in fondo, di cover come quelle che
distribuite tra la rete di amici, poi ho av-   usiamo abitualmente per i cellulari. Al
viato una collaborazione con la Commis-        momento sono presenti già cinque col-             ver che ritengo più adatta, secondo il mio
sione Pari opportunità del Comune di           lezioni, come qualunque linea di moda,            stile. Ecco il cuore del progetto, essere se
Pontedera realizzando varie campagne           pensate per donne, uomini, ragazzi, oc-           stessi attraverso la bellezza e la moda.
di sensibilizzazione. L’intento di fondo       casioni particolari come il matrimonio.
è sempre stato uno solo: comunicare a          Ciascuna cover è colorata e decorata in              Come funzionerà in concreto la pro-
quante più persone possibili che la vita       base all’idea della linea con rose, gioiel-      duzione?
non finisce, nemmeno di fronte ad even-        li, quadri famosi, graffiti. Lavoriamo con           Grazie alla piattaforma di crowdfun-
ti inaspettati che ne cambiano il percor-      aziende toscane che producono il mate-           ding Eppela, abbiamo già raccolto circa
so. Bisogna continuare a scegliere sem-        riale delle cover, di tipo plastico, e che re-   5mila euro che ci consentiranno di par-
pre per la vita.                               alizzano le stampe delle decorazioni in          tire con la produzione. Le cover si po-
                                               base alle nostre ordinazioni. In più, que-       tranno ordinare attraverso un sito de-
   E diventa più facile, questa scelta,        sti copriruote hanno un sistema partico-         dicato (vanitywheel.com) a un costo di
se veicolata attraverso la bellezza.           lare di aggancio alla sedia che consente         circa cento euro a coppia. Stiamo concre-
   Senza dubbio. Il progetto Vanity Whe-       di sostituire una cover con un’altra fa-         tizzando anche collaborazioni con vari
el nasce proprio da questa idea di bel-        cilmente. Ho in programma una serata             artisti per realizzare disegni particola-
lezza trasferita anche alla sedia a ruote.     in compagnia? Cambio. E scelgo una co-           ri, e a breve lanceremo una nuova linea
Qualche anno fa ho realizzato, inizial-                                                         di “accessori accessibili”: penso a guan-
mente senza avere un pensiero preciso                                                           ti, zaini, complementi del proprio stile
sui possibili sviluppi, alcuni disegni di                                                       studiati per facilitare l’autonomia del-
copriruote colorati da applicare alle se-                                                       le persone con disabilità, ma soprattut-
                                                      Nella pagina a fianco:
die. L’opportunità di concretizzare que-              l’imprenditrice Cinzia Chiarini           to belli. Quando si pensa alla disabilità,
sta idea è nata grazie all’amicizia con               in uno scatto di Visual Team              bisogna stare quanto più possibile lon-
Michela Trentin, imprenditrice, mana-                 Fotografika Enzo Malloggi                 tani dal pietismo, dalla paura e dal brut-
ger nell’organizzazione e nello sviluppo                                                        to, anche se ci riferiamo ad accessori. ■
                                                                                                           Fine articolo

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SuperAbile INAIL Giugno 2019

CRONACHE ITALIANE Vicenza
di Maria Gabriella Lanza

Nel distretto conciario
l’inserimento sul lavoro
parte dalla fabbrica

                                            S
                                                    i chiamano Giorgia, Francesca,           Il primo passo è stato quello di sele-
Impresa e mondo                                     Martina e Stefano, hanno dai 31       zionare i candidati grazie anche al Ser-
del non profit insieme                              ai 39 anni, e da settembre ogni       vizio di integrazione lavorativa (Sil) e ai
per raggiungere un unico                    mattina superano i tornelli dello stabi-      Centri per l’impiego di Arzignano. Nella
                                            limento di Arzignano, vicino Vicenza,         fase successiva la cooperativa Rinascere
obiettivo: aprire un reparto                per lavorare nel Gruppo Mastrotto, una        ha riprodotto nei locali della sua sede un
produttivo destinato                        delle principali imprese nel campo del-       vero e proprio reparto produttivo per l’as-
                                            la concia di pelli bovine. Un vero e pro-     semblaggio di campionari in pelle: «Ab-
ad accogliere persone                       prio traguardo per questi quattro ragaz-      biamo formato i ragazzi sia a livello rela-
con disabilità. Succede                     zi, due con la sindrome di Down e due         zionale che a livello pratico, insegnando
                                            con disabilità cognitive che, al termine      loro un mestiere», spiega Cristina Ma-
ad Arzignano, dove il Gruppo                del tirocinio, saranno assunti.               siero, referente di Rinascere, cooperati-
Mastrotto ha deciso                             Il progetto Inclusione, che rientra nel   va nata all’interno dell’Associazione Gio-
                                            più ampio programma People, Next Le-          vanni XXIII con l’obiettivo di inserire nel
di investire su quattro                     vel, è partito un anno fa ed è unico nel      mondo del lavoro persone svantaggiate
lavoratori disabili                         suo genere: due realtà del non profit, la     o con disabilità.
                                            cooperativa Studio Progetto di Valda-            «In questi tre mesi di formazione i ra-
                                            gno e la cooperativa Rinascere di Mon-        gazzi hanno imparato ad applicare dei
                                            tecchio Maggiore, hanno collaborato e         pezzetti di pelle sulle cartelle di campio-
                                            supportato il Gruppo Mastrotto nella          nario che poi sono spedite in tutti gli sta-
                                            formazione e nell’inserimento lavorativo      bilimenti del Gruppo Mastrotto. La dif-
                                            dei nuovi tirocinanti. L’azienda, con ol-     ficoltà non è solo nell’assemblaggio, ma
                                            tre 473 milioni di euro di fatturato e più    anche nella scelta dei colori e delle giuste
       Nella pagina a fianco: lo            di 2.400 dipendenti in tutto il mondo,        sfumature. È un lavoro di grande preci-
       stabilimento del Gruppo Mastrotto,   in occasione dei suoi 60 anni di attività     sione», sottolinea Masiero. L’inserimento
       vicino Vicenza                       ha creato un reparto produttivo destina-      in azienda è stato, invece, facilitato dalla
                                            to ad accogliere persone con disabilità.      presenza di due operatrici della coope-

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rativa, Emanuela e Maria. Ed è questa la      momenti formativi specifici per i dipen-     quando una persona è felice di lavorare,
vera innovazione del progetto Inclusio-       denti in previsione dell’inserimento dei     sta bene in azienda ed è più produttiva.
ne: «Queste nuove figure professionali        nuovi tirocinanti, invitando a sostener-     Per questo investire sul fattore umano
hanno una duplice funzione: una pretta-       li, senza però cedere alla tentazione di     è una scelta che a lungo termine ripaga
mente lavorativa, svolgendo le mansioni       svolgere il lavoro al posto loro».           sempre. Inoltre, siamo molto soddisfat-
più complesse in reparto, e una di sup-           I tirocinanti sono costantemente se-     ti del lavoro di Giorgia, Francesca, Mar-
porto ai ragazzi». Anche Emanuela e Ma-       guiti da un tutor aziendale e da un tu-      tina e Stefano. Tutte le mansioni sono
ria hanno dovuto affrontare un periodo        tor relazionale della cooperativa Studio     portate a termine nei tempi giusti e, an-
di formazione per essere in grado di so-      Progetto che ha il compito di monitora-      che quando sono stanchi o si distraggo-
stenere e affiancare i tirocinanti nel loro   re e sostenere il processo di inserimen-     no, riescono a riprendere il ritmo grazie
lavoro quotidiano.                            to. Fino a questo momento il bilancio        al supporto delle operatrici».
                                              è positivo: Giorgia, Francesca, Martina          Un modello, quello del progetto In-
   Contemporaneamente il Gruppo               e Stefano non hanno fatto fatica a so-       clusione, che è replicabile anche in al-
Mastrotto ha sensibilizzato i suoi di-        cializzare con gli altri dipendenti, come    tre realtà lavorative: «Spesso le aziende
pendenti attraverso incontri formativi e      racconta Enrico Sabbadini, coordinato-       incontrano delle difficoltà nell’assumere
di presentazione dell’iniziativa. Come ha     re area Inserimento lavorativo e attivi-     persone con disabilità perché non san-
dichiarato Chiara Mastrotto, presidente       tà produttive della cooperativa Studio       no come gestire determinate situazio-
del Gruppo: «Il progetto è nato per crea-     Progetto. «L’accoglienza che hanno ri-       ni», conclude Sabbadini. «Il connubio
re opportunità concrete di inserimento        servato loro è andata oltre qualsiasi im-    tra cooperative sociali e profit permette
lavorativo e di inclusione sociale. Sono      maginazione. Durante la pausa pranzo         di superare alcune problematiche. Que-
convinta, infatti, che inclusione signifi-    i colleghi fanno a turno per mangiare        sto progetto dimostra che è fondamen-
chi integrazione». Un’integrazione che fa     con loro. I ragazzi hanno portato un’a-      tale non lasciare da sole le imprese nella
bene a tutti: «Vogliamo che le persone        ria nuova all’interno dell’azienda e ogni    ricerca del personale, nel gestire il rap-
con disabilità si realizzino umanamen-        giorno dimostrano un attaccamento for-       porto con gli altri dipendenti e nella for-
te e professionalmente, interagendo in        te al lavoro. Basta pensare che non si se-   mazione dei nuovi assunti». ■
maniera costruttiva con l’azienda e con i     parano mai dal loro badge. Questa on-
colleghi. Per questo abbiamo attivato dei     data di entusiasmo ha contagiato tutti:
                                                                                                         Fine articolo

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CRONACHE ITALIANE/2 Arezzo
di Chiara Ludovisi

Passato, presente e futuro
della Poti Pictures,
la casa di produzione
cinematografica, nata
all’interno di una cooperativa
sociale, che impiega attori
con disabilità intellettiva

Fare cinema con i pazzi
sognando Ollivud
P
         untano in alto e non lo nascon-      La prima casa di produzione cinemato-         so». Ed è lì, a Cinecittà, che si ambienta
         dono: «Quando un regista vuole       grafica sociale». Nata per gioco, è diven-    Uonted, appunto, cui seguirà presto Olli-
         raccontare la pazzia, noi voglia-    tata in breve tempo una cosa seria: Uon-      vud, il primo lungometraggio. «Abbiamo
mo che ingaggi un attore veramente paz-       ted, ultimo cortometraggio della casa di      la sceneggiatura, gli attori e la produzio-
zo. A cui avremo insegnato a stare sul set    produzione, vanta un «livello tecnico alto.   ne, sono previste sei settimane di ripre-
in modo professionale». Daniele Bonari-       E i nostri interpreti, in particolare i due   se, nel corso del 2020. Un attore romano
ni ha fondato la Poti Pictures in una gior-   protagonisti, entrambi con un grave ri-       importante ha già mostrato interesse per
nata estiva di qualche anno fa, quasi per     tardo cognitivo, sono attori professioni-     il nostro progetto».
gioco, durante una vacanza con gli ami-       sti, che da oltre un anno abbiamo rego-           La Poti Pictures però non si limita a
ci. «Il cinema è venuto dopo, prima c’è       larmente assunto».                            «fare» cinema, ma si assume il compito di
l’esperienza sociale e del volontariato.         La sede è ad Arezzo, ma «il cinema ita-    «insegnarlo»: per questo, oggi la affianca
Da questo incontro è nata la Poti Pictu-      liano si fa a Roma: è lì che ci siamo for-    la Poti Pictures Academy, «la prima scuo-
res, che dal 2015 è la casa di produzio-      mati, è lì che abbiamo i nostri contatti      la di recitazione per persone con disabi-
ne della cooperativa sociale Il Cenacolo.     nel settore, è lì che lavoriamo più spes-     lità intellettive che lavora al contrario: la

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                                                                                                            Barbini durante le riprese di uno dei
                                                                                                            cortometraggi della Poti Pictures

                                                                                                   La Poti Pictures ha realizzato fi-
                                                                                               nora circa 15 lavori, tra cortometrag-
                                                                                               gi e spot su commissione. «All’inizio la
                                                                                               qualità era appena accettabile, nessuno
                                                                                               di noi veniva dal mondo del cinema. Ma
                                                                                               avevamo dentro il seme del racconto giu-
                                                                                               sto e questo ha portato alcuni nostri la-
                                                                                               vori ad avere importanti riconoscimenti
                                                                                               anche internazionali. Ora anche la qua-
                                                                                               lità è decisamente salita: l’obiettivo è ar-
storia viene cucita sull’attore, grazie a un    cità della persona con disabilità intellet-    rivare in sala perché il lavoro è ben fatto,
team composto da registi, sceneggiatori,        tiva è considerata ingestibile dai registi.    non perché gli attori sono disabili», spie-
psicologi e acting coach che mettono in-        Ora noi vogliamo portarli a raccontare la      ga Daniele Bonarini.
sieme le loro professionalità per accom-        pazzia vera con il pazzo vero. Ma per fare         «Crediamo molto nella potenzialità
pagnare l’allievo fino al set, con tutto ciò    questo dobbiamo insegnare all’attore a         inclusiva dell’arte e del cinema in par-
che questo comporta in termini fisici ed        dare il massimo della sua potenzialità.        ticolare, che è capace di buttare fuori
emotivi».                                       Con una frase un po’ retorica, potrei dire     la persona da un contesto che è spesso
    È il lavoro che in questo momento l’A-      che vogliamo mostrare la bellezza che c’è      di isolamento: i nostri attori frequenta-
cademy sta facendo soprattutto – ma non         in ciascuno di noi: non è attività curativa,   no l’Academy, poi vanno sul set, poi se
solo – con Tiziano Barbini e Paolo Cristi-      ma di fatto diventa terapeutica».              il prodotto funziona vanno anche all’e-
ni, protagonisti di diversi corti e spot del-       «Tiziano e Paolo, in questi anni e gra-    stero, partecipando a festival in tutto il
la casa di produzione, nonché del recen-        zie al set, sono cambiati completamen-         mondo. Quanto questo possa essere gra-
te Uonted e del prossimo Ollivud. «Hanno        te. Questo grazie alla sinergia tra tanti      tificante e promozionale, per chi è abi-
sostenuto un set con 25 persone, tra Arez-      professionisti diversi – dallo psicologo       tuato a contesti di socializzazione chiu-
zo e Cinecittà, lavorando anche dieci ore       allo sceneggiatore, dal regista all’acting     si e protetti, è difficile immaginarlo. Il
in notturna», racconta Daniele.                 coach – e quindi con un grande investi-        cinema, forse più di ogni altro ambien-
    La sfida è «fare in modo che i nostri       mento economico: solo per Uonted abbia-        te, offre a queste persone l’opportunità
attori, con tutti i loro problemi e difficol-   mo speso 45mila euro . Per il momento ci       di vivere contesti neutri alla pari. È que-
tà, siano veramente pronti per il set. Ab-      finanziamo soprattutto grazie al cinque        sta opportunità che noi vogliamo offri-
biamo la presunzione di cambiare il rap-        per mille e ai lavori che ci vengono com-      re, ogni giorno di più. E, così facendo, un
porto tra cinema e disabilità intellettiva.     missionati. Ma speriamo che un giorno          giorno arriveremo a Ollivud!». ■
Chi interpreta oggi il ruolo del “pazzo” sul    sul cinema inclusivo si inizi a investire
set? Dustin Hoffman, Leonardo Di Ca-            seriamente, come si fa oggi soprattutto
prio, Sean Penn. Questo perché la criti-        con lo sport».                                                    Fine articolo

                                                        SuperAbile INAIL Giugno 2019           Pagina 21 di 44
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PORTFOLIO
Dopo l’infortunio

                    Due progetti fotografici targati
                    Anmil (Associazione nazionale
                    mutilati e invalidi del lavoro),
                    sede territoriale di Lucca, per
                    una rappresentazione artistica
                    delle persone amputate.
                    Sono “Oltre il dolore” di David
                    Bonaventuri e “Sopravvissuti”
                    di Mauro Moriconi. Le immagini
                    rappresentano la forza di
                    resistere e la volontà di
                    rinascere di chi è stato vittima
                    di un incidente sul lavoro.
                    Perché anche un grave trauma
                    si può superare, guardando
                    con fiducia e speranza al futuro.
                    E le foto in queste pagine
                    sembrano dimostrarlo.

   22
Qui alcuni scatti di
“Oltre il dolore” di
David Bonaventuri.
Un percorso fatto
di conquiste,
poesia ed emozioni:
l’esperienza del
sacrificio di una
parte del corpo si
trasforma in nuova
percezione di sé,
con la natura che
diviene il luogo nel
quale l’uomo torna a
ritrovare un contatto
primordiale, fonte di
serenità e di forza.

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PORTFOLIO
Dopo l’infortunio

                                                           In queste pagine
                                                           alcune immagini
                                                           della mostra
                                                           “Sopravvissuti” di
                                                           Mauro Moriconi.
                                                           Gli scatti traggono
                                                           forza dal contrasto
                                                           tra gli scenari
                                                           fatiscenti di vecchie
                                                           strutture in disuso
                                                           e le vittime di un
                                                           incidente sul lavoro,
                                                           rappresentate come
                                                           eroi della modernità.
                                                           Gli ambienti
                                                           decadenti, segnati
                                                           dal tempo, fanno da
                                                           sfondo drammatico
                                                           alle sofferenze
                                                           passate o presenti di
                                                           queste figure epiche,
                                                           capaci di iniziare una
                                                           nuova vita.

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SuperAbile INAIL Giugno 2019

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