SANITA', CONFERENZA STATO REGIONI: PRESTAZIONI A INTERO CARICO DEGLI ASSISTITI?

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SANITA', CONFERENZA STATO REGIONI: PRESTAZIONI A INTERO CARICO DEGLI ASSISTITI?
SANITA', CONFERENZA STATO
REGIONI: PRESTAZIONI A INTERO
CARICO DEGLI ASSISTITI?

LEGGI ANCHE: RIDUZIONE DEL FONDO SANITARIO 2015: ECCO L’ACCORDO STATO-REGIONI

di Cinzia Marchegiani

Una sanità sempre più lontana dai diritti alla salute
sembrerebbe delinearsi dai tagli sanciti nell’intesa Stato
Regioni. Così mentre per l'Aifa si prevede un incremento del
personale dalle attuali 389 unità a 630 da qui al 2018 con lo
scopo di adeguare l'assetto organizzativo e il numero di
personale dipendente dell'Aifa ai compiti istituzionali in
continuo aumento, ecco che arrivano fendenti sempre più
precisi con le proposte emendative del governo al decreto
legge "Enti che recepiscono i tagli alla sanità" sanciti
nell’intesa Stato Regioni dello scorso 2 luglio e che stanno
facendo accapponare la pelle, non solo ai malati, ma anche
agli stessi lavoratori e medici professionisti che operano nel
sistema nazionale sanitario.
SANITA', CONFERENZA STATO REGIONI: PRESTAZIONI A INTERO CARICO DEGLI ASSISTITI?
Gli tabella da 9-bis a 9-octies, in particolare, sono
attuativi del punto E) dell’Intesa sancita dalla Conferenza
Stato Regioni, all’interno della quale vengono previste le
misure urgenti di razionalizzazione ed efficientamento della
spesa del Ssn, al fine di conseguire ulteriori risparmi che
dovranno, comunque, lasciare impregiudicata la qualità delle
prestazioni assistenziali erogate. Governo e Regioni sono
convinti che si possa incidere su prestazioni specialistiche e
riabilitative non necessarie ma prescritte ugualmente dai
medici. Sarà un decreto ministeriale ad individuare, entro 30
giorni dall’intesa, – quindi entro il prossimo 2 agosto – le
condizioni di erogabilità e le indicazioni prioritarie per la
prescrizione appropriata delle prestazioni di assistenza
specialistica     ambulatoriale      ad   alto   rischio    di
inappropriatezza. Così, al di fuori delle condizioni di
erogabilità le prestazioni saranno poste a totale carico
dell’assistito.

Per garantire il rispetto delle condizioni prescrittive da
parte dei medici, la norma prevede che in caso di
comportamenti prescrittivi non conformi alle condizioni e alle
indicazioni di cui al decreto ministeriale, si applichino
penalizzazioni su alcune componenti retributive del
trattamento economico spettante ai medici. Il risparmio
complessivo per questa manovra ammonta a circa 106 milioni di
euro, a fronte di una riduzione complessiva di prestazioni
stimate nel settore pubblico e privato per un valore
tariffario di 192 milioni di euro.
Anaoo, denuncia: ennesimo taglio delle prestazioni per i
cittadini, un nuovo attacco alle prerogative dei medici.
L’Associazione Medici Dirigenti del SSN in merito a questo
emendamento voluto dal Governo al Dl Enti Locali all'esame del
Senato che prevede penalizzazioni economiche, per i medici,
dipendenti e convenzionati, che effettuino prescrizioni
inappropriate per visite specialistiche ambulatoriali ribatte
con un comunicato senza alcun velo: “A parte il fatto che non
si vede chi e come stilerà il nomenclatore delle prestazioni
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inappropriate – commenta il Segretario Nazionale Anaao
Assomed, Costantino Troise – i cittadini sappiano che
attraverso l’intimidazione dei medici si mira ad un taglio
delle prestazioni erogate, del valore di circa 100 milioni.
Alla faccia di quanti assicurano che il sistema sanitario ed
il diritto alla salute dei cittadini non sono in grado di
sopportare ulteriori riduzioni”.

Il comunicato denuncia una incapacità di reclutare le
intelligenze e le competenze professionali alla necessità di
garantire una ri-lettura delle prestazioni alla luce della
necessaria appropriatezza clinica ed organizzativa: “governo e
Regioni, che litigano di giorno per accordarsi di notte sulla
riduzione progressiva del perimetro dell’intervento pubblico
in sanità, pensano a linee guida o protocolli di stato che
limitino in maniera pervasiva l’autonomia responsabile dei
medici nella diagnosi e nella prescrizione scaricando sulle
tasche dei cittadini il costo delle prestazioni. Un super
ticket mascherato che prescinde dalle capacità reddituali dei
singoli ed alimenta il grande business della sanità privata”.
L’associazione definisce questa scelta, un nuovo strumento di
controllo dei comportamenti professionali e delle strategie di
difesa da parte dei cittadini del bene salute, figlio di una
idea della sanità italiana come grande mercato in cui
l’iperconsumismo, che pure c’è, è alimentato non da decisioni
governative, ma da comportamenti negligenti quando non
fraudolenti dei medici. L’Anaoo anticipa quella che
definiscono come "nuovo attacco alla sanità italiana"
spiegando: “Sarà l’ennesima grida manzoniana, il buco
nell’acqua di un artificio contabile la cui sorte è
annunciata, la ricorrente illusione tecnocratica ed
aziendalista che vede nella sanità solo un modello
industriale. Per i cittadini, più tagli e più tickets e più
costi privati, per i medici l’ennesimo segnale di negazione
del valore della loro professionalità, per la sanità pubblica
un nuovo arretramento ed impoverimento”.
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Quale sanità sta ridisegnando la ministra Lorenzin? E’ stato
siglato l’accordo sulla riduzione del fondo sanitario 2015,
pari a 2,35 miliardi al termine della conferenza Stato-Regioni
tenutasi al Ministero per gli Affari Regionali il 2 luglio
2015 , dove solo il Veneto, Lombardia e Liguria non hanno
firmato. Una sanità privata sempre più incentivata da scelte a
monte del governo. Solo chi può permetterselo può fare
prevenzione e accertamenti? A sentire e leggere gli esperti
del settore sembrerebbe proprio di si. Ma soprattutto
sembrerebbe delinearsi un attacco senza eguali alla libertà
deontologica di un medico… dove andremo a finire?

NOTIZIA STORICA: SCOPERTO UN
ALTRO PIANETA "GEMELLO" DELLA
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TERRA
Redazione

Una notizia che cambia il corso della storia. E' stato
scoperto un pianeta simile alla terra: "è il pianeta 'gemello'
più vicino alla terra, una sorta di cugino più anziano,
osservato dal telescopio Keplero". A fare lo storico
annuncio,John Grunsfeld della Nasa, in un briefing in corso
con altri esperti. La possibile 'nuova Terra' e' stata
chiamata "Kepler 452B". "Gli anni su Kepler 452B sono della
stessa lunghezza che qui sulla Terra – ha spiegato Jon
Jenkins, capo analista dei dati provenienti dal telescopio
della Nasa – ed ha trascorso miliardi di anni intorno la zona
'abitabile' della sua stella. Il che significa che potrebbe
aver ospitato vita sulla sua superficie ad un certo punto, o
potrebbe ospitarla ora" "Kepler 452B – hanno spiegato ancora
gli esperti – ha un'età di 6 miliardi di anni e riceve il 10%
in piu' di energia dalla sua stella rispetto alla Terra". La
sua dimensione e' compatibile con quella della Terra – ossia
una volta e mezza il nostro globo – ed il suo sistema solare
anche.
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FECONDAZIONE ETEROLOGA: SI
DIVENTA MAMMA GRAZIE AGLI
EMBRIONI SPEDITI “PER POSTA”
di Christian Montagna

Giusto o sbagliato che sia, ognuno può avere il proprio punto
di vista in merito alla questione. Dopo anni in cui è stata
bandita dalla nostra nazione, oggi, in Italia è possibile
praticare la fecondazione eterologa. Ma, la mancanza di
regolamenti e norme rende il tutto alquanto caotico. La
soluzione che si prospetta ora in Italia è quella “per posta”.
Strano a udirsi ma è accaduto ad una coppia di Torino
affidatasi al centro privato Livet: in questo caso la
fecondazione eterologa doveva supplire a un problema di
fertilità della donna, così il seme del marito è stato mandato
a Barcellona ed è servito per creare un embrione con l'ovulo
di una donatrice. L'embrione quindi è stato rispedito in
Italia e impiantato nella paziente.

I vantaggi. Sicuramente l’utilizzo del mezzo postale riduce i
costi spesso alle stelle di queste operazioni: le coppie
infatti non dovranno più spostarsi oltre confine per la
creazione degli embrioni; in secondo luogo, inoltre, si
riescono ad aggirare i limiti imposti sul reperimento di
ovociti e sperma, e le conseguenti difficoltà. Secondo la
normativa vigente, la donazione oggi può essere esclusivamente
anonima. Ma, basta andare su Internet per scoprire il mercato
di gameti maschili a partire da 149 euro e per farseli spedire
direttamente a casa congelati. Il Consiglio superiore di
sanità sta mettendo a confronto il proprio regolamento sui
gameti donati con le norme europee, e lo licenzierà nel
prossimo autunno. Ma sul punto della gratuità la ministra
Lorenzin è stata inflessibile, e si prevede che continuerà ad
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esserlo.

La notizia è stata ben accolta dai ginecologi e da tutti
coloro che sperano nei figli che solo l'eterologa può dare,
specie alle donne sterili. Sebbene, la mentalità italiana
fosse ancora molto retrò in merito all’argomento, numerose
coppie esultano per il risparmio di soldi e tempo a cui
andranno in contro. Addio dunque a viaggi, soggiorni in
albergo e permessi da chiedere al datore di lavoro. I molti
centri italiani dunque dovranno ricorrere ai corrieri e alle
transazioni con i centri esteri combinate in modo da non
infrangere la legge.

CANCRO AL SENO: UNO STUDIO
SULL’EFFETTO     MEDIATICO
SANITA', CONFERENZA STATO REGIONI: PRESTAZIONI A INTERO CARICO DEGLI ASSISTITI?
ANGELINA JOLIE E                                            LA         SUA
DOPPIA MASTECTOMIA
Uno studio effettuato al North Carolina State University fa un sondaggio per
comprendere se il messaggio della celebrità con la sua confessione sconcertante,
abbia sortito importanti riflessioni sulla prevenzione del cancro al seno

di Cinzia Marchegiani

Fare outing della propria vita privata, riguardo una scelta
importante potrebbe sensibilizzare le persone ai temi della
prevenzione del cancro. Nel maggio 2013, Angelina Jolie con un
annuncio shock, aveva rivelato tramite New York Times che
aveva subito una doppia mastectomia preventiva nella clinica
privata Pink Lotus Breast Center. Una sua scelta ponderata,
perché aveva una storia familiare di cancro e una rara
mutazione del BRCA1 gene. Insomma Angelina Jolie ha deciso di
farsi asportare i seni per prevenire il cancro. Per un
problema genetico l'attrice era stato spiegato che aveva
un'alta probabilità di contrarre un tumore e non volendo
vivere nella paura aveva fatto questa scelta comunicata al
mondo intero, sortendo molte perplessità anche riguardo alla
ricerca nella cura dei tumori. La copertura mediatica a questa
decisione e confessione è stata ampia, ma degli studiosi hanno
voluto mettere alla prova quale messaggio il pubblico aveva
acquisito dalla storia dell’attrice icona star di Hollowood e
anche della bellezza.

Studio. In seguito a questa notizia eclatante, che vedeva una
bellissima donna optare per una mastectomia di entrambe i seni
pur non avendo ancora il cancro, è’ stato realizzato un
sondaggio con 2.572 persone adulte. “Il questionario era stato
messo on-line entro tre giorni l'annuncio di Jolie, per vedere
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se l'annuncio avrebbe influenzato l'intenzione di eseguire dei
test genetici", spiega Kami Kosenko, professore associato di
comunicazione presso la North Carolina State University e
autore principale di un articolo sul lavoro . "Abbiamo anche
voluto vedere – continua Kosenko -se ci fossero delle
variabili, se le persone si sentivano identificati con Jolie e
dal suo annuncio”. I partecipanti hanno descritto la loro
consapevolezza e fonti di informazione individuati per la
notizia Angelina Jolie. Essi hanno inoltre riferito loro
comprensione, le reazioni, le percezioni e le successive
attività legate alla storia. Sono state fatte domande relative
al rischio di cancro al seno personale e sociale e questioni
ipotetiche relative chirurgia preventiva se il convenuto o un
membro della famiglia erano in linea con la stessa scelta di
Ms Jolie.

Messaggio deludente. Mentre tre su quattro americani erano a
conoscenza della doppia mastectomia di Angelina Jolie, meno
del 10% degli intervistati ha avuto le informazioni necessarie
per interpretare correttamente il rischio della signora Jolie
di sviluppare il cancro rispetto a una donna che ha inalterato
il gene BRCA1. La consapevolezza della storia Angelina Jolie
non è stata associata con una migliore comprensione del
messaggio.
Conclusione dello studio. Lo studio eseguito sul sondaggio ha
evidenziato che mentre le celebrità possono portare maggiore
consapevolezza ai problemi di salute, vi è la necessità per
questi messaggi di essere accompagnati da sforzi più decisi
per migliorare la comunicazione e aiutare il pubblico nella
comprensione delle complesse informazioni che in questo caso
riguardavano la diagnostica e la prevenzione del cancro.

Rimane solo un grande dubbio: l’outing eclatante di Mr Jolie,
faceva parte di uno studio per concretizzare quante donne
avevano intenzione di ricorrere a degli screening? Sicuramente
un’immagine deludente anche riguardo alla chemioterapia
ufficiale, che evidentemente non riscuote pareri favorevoli e
di sicurezza al riguardo….Intanto siamo tutti sotto l’occhio
vigile del Grande Fratello, ogni cosa che fa notizia spesso
viene utilizzata per manipolare convinzioni, certezze o anche
dubbi. In realtà nel caso della prevenzione e salute
servirebbe un buon rapporto con il proprio medico, e una buona
base di cultura evidentemente non solo medica. Ma soprattutto
che messaggio è stato dato alle donne? Che prima devono fare
gli screening e poi decidere se optare per la mastectomia, per
un tumore che forse non evolverà?

CALDO RECORD ANCHE PER LA
NATURA: API SOTTO SHOCK E
MAIALI CON ARIA CONDIZIONATA
di Christian Montagna

Coldiretti – A fornire questo importante studio è stata la
coldiretti che ha effettuato analisi sulle conseguenze
dell’anno più caldo di sempre. Gli effetti del caldo record
sulla natura sono disastrosi: le api ad esempio, considerate
per antonomasia indicatrici di salute della natura, in questi
giorni, a causa del caldo, non riescono a volare e restano a
terra senza prelevare il polline. Il caldo inoltre, favorendo
l'evapotraspirazione nelle piante, aumenta la concentrazione
zuccherina rendendo più gustosa la frutta indispensabile per
combattere il rischio dei colpi di calore dovuto alla grande
afa. Se da una parte contribuisce ad aumentare la
concentrazione di zucchero nella frutta, dall’altro, ha
causato una richiesta esosa di acqua da parte delle piante.
Soprattutto le coltivazioni di mais, necessarie per
l’alimentazione animale, risentono maggiormente dell’afa
estiva.

Le mucche nelle stalle stressate dalle alte temperature,
producono fino al 15 % di latte in meno, rispetto ai circa 30
litri al giorno che vengono munti in periodi normali. Altro
pericolo è quello dell’umidità che, come per le persone,
aumenta la sensazione di caldo anche per gli animali che
soffrono, mangiano poco e bevono molto. Nelle stalle perciò
sono state allestite doccette, ventole e condizionatori ed
utilizzati integratori specifici a base di sali di potassio
nell'alimentazione preparata dagli allevatori. Anche i pollai
non se la passano per nulla bene: si sta registrando infatti
un calo fra il 5 al 10 % nella deposizione delle uova mentre
per i maiali sono stati accesi i condizionatori per evitare
che le temperature sfondino la soglia dei 28 gradi oltre la
quale gli animali cominciano a soffrire e a mangiare fino al
40 % in meno della razione giornaliera.
Tutti questi accorgimenti presi dagli allevatori,
naturalmente, hanno un costo: acqua, energia e sali minerali
per gli animali potrebbero dunque influenzare anche i nostri
mercati con un lieve innalzamento dei prezzi di carne, uova e
miele.

FUMATORI E RIVENDITORI DI
TABACCHI: IN ARRIVO OBBLIGHI
E DIVIETI
di Christian Montagna

Il Ministero della Salute, ha previsto, in merito alla
direttiva Ue, il divieto di fumo in auto in presenza di minori
e donne incinte e il divieto di vendere ai minori sigarette
elettroniche con nicotina. E’ un nuovo giro di vite sulle
sigarette quello del Ministero che tenta di contrastare il
fumo ad ogni costo.
Il decreto. Il decreto legislativo, che il governo dovrebbe
licenziare a settembre, prevede inoltre il divieto di vendita
di sigarette e tabacco da arrotolare contenenti aromi quali
mentolo, vaniglia, erbe e spezie che possano modificare odore,
gusto o intensità del fumo. Sarà anche vietata la vendita di
prodotti del tabacco contenenti additivi che rendano più
"attrattivo" il prodotto: quelli, cioè, che promettano
"benefici per la salute ed effetti energizzanti". Si
inaspriscono inoltre le sanzioni per la vendita di prodotti
del tabacco ai minori: se colti in fragranza di reato infatti,
si rischia la revoca della licenza per l’attività. Da
introdurre inoltra sistemi di rivelazione dell’età anche ai
distributori automatici più efficaci di quelli in atto ora.

Sigarette elettroniche. Novità in atto anche per le sigarette
elettroniche, dopo il recente boom di commercio. Il decreto
prevede infatti che siano introdotti una chiusura a prova di
bambino e manomissione e un sistema di protezione dagli
spargimenti di liquido di nicotina. E' prevista infine la
notifica del ministero della Salute per i prodotti da
immettere sul mercato e l'obbligo di un foglietto di
istruzioni con controindicazioni e informazioni sugli effetti
nocivi.

La tracciabilità dei prodotti. Davvero rivoluzionario il
provvedimento al vaglio del Ministero della salute: è stato
previsto un sistema europeo di localizzazione e tracciabilità
delle confezioni dei prodotti da tabacco per combattere il
traffico illecito, che si applicherà a sigarette e tabacco da
arrotolare dal 20 maggio 2019, e a tutti gli altri prodotti
dal 20 maggio 2024.

La pubblicità dei prodotti. Addio alle vecchie pubblicità sui
prodotti da tabacco. Con il nuovo decreto, le confezioni di
sigarette dovranno presentare avvertenze relative alla salute,
composte da frasi e da un'immagine a colori, con informazioni
utili come il numero verde Iss, che occuperanno il 65% dello
spazio a differenza del 30/40% attuale. Inoltre, non
compariranno più le indicazioni sul tenore di catrame,
nicotina e monossido di carbonio ritenute non veritiere per il
consumatore.

ONDATA DI CALDO: ECCO I
FARMACI CHE POSSO FAVORIRE I
DISTURBI               NELLA
TERMOREGOLAZIONE
Alcuni farmaci, a causa del loro meccanismo di azione, possono interferire con
il meccanismo della termoregolazione o alterare lo stato di idratazione. L’Aifa
spiega quali categorie di farmaci che, in base ai meccanismi di interferenza con
gli effetti del caldo, possono aggravare gli effetti delle alte temperature
sulla salute
di Cinzia Marchegiani

Arriva il consiglio dall’Agenzia dei Farmaci, per affrontare
al meglio questi giorni di canicola che sta facendo registrare
temperature particolarmente elevate che, unite all’alto grado
di umidità e all’esposizione ai raggi solari possono
comportare dei rischi per la salute, sia di natura diretta che
indiretta soprattutto per chi purtroppo per motivi legati a
terapie farmacologiche assume regolarmente farmaci.
Per questo motivo l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) invita
a prestare una cautela particolare nell’assumere dei farmaci
nel corso del periodo estivo in generale e soprattutto durante
le cosiddette “ondate di calore”, perché le condizioni
ambientali possono incidere sull’integrità, l’efficacia e la
sicurezza dei medicinali, e lascia un vademecum affinché ci si
possa regolare al meglio anche durante i viaggi estivi e/o
conservazione degli stessi prodotti:

Farmaci   che   possono   favorire     disturbi   causati   dal
caldo. Alcuni farmaci, a causa del loro meccanismo di azione,
possono interferire con il meccanismo della termoregolazione o
alterare lo stato di idratazione. L’elenco di seguito
individua diverse categorie di farmaci che, in base ai
meccanismi di interferenza con gli effetti del caldo, possono
aggravare gli effetti delle alte temperature sulla salute. In
casi estremi e solo su consiglio del medico curante può essere
valutata la necessità di una rimodulazione della terapia.
Anticolinergici:possono interferire con la termoregolazione,
ridurre lo stato di vigilanza, ostacolare la sudorazione
Antipsicotici: Possono inibire il meccanismo di sudorazione,
diminuire la pressione arteriosa e la termoregolazione a
livello centrale e ridurre lo stato di vigilanza, rendendo il
soggetto incapace di adottare strategie difensive
Antistaminici:Possono inibire il meccanismo di sudorazione e
ridurre la pressione arteriosa
Antiparkinsoniani: possono inibire il meccanismo di
sudorazione e ridurre la pressione arteriosa, causare
vertigini e stato di confusione
Antidepressivi: possono ridurre la sudorazione, interferire
con la termoregolazione centrale e ridurre lo stato di
vigilanza
Ansiolitici e rilassanti muscolari: possono ridurre la
sudorazione e causare vertigini, diminuire la gittata cardiaca
e influenzare il raffreddamento tramite vasodilatazione,
possono causare un aggravamento di sintomi respiratori
Antiadrenergici e beta-bloccanti: possono influenzare la
dilatazione dei vasi sanguigni cutanei, riducendo la capacità
di dissipare calore per convezione
Simpatomimetici: vasodilatatori, compresi nitrati e regolatori
del canale del calcio, possono peggiorare l’ipotensione in
soggetti vulnerabili
Antipertensivi e diuretici: possono condurre a disidratazione
e ridurre la pressione sanguigna; un effetto collaterale
comune è l’iponatremia che può essere aggravata da un eccesso
di assunzione di liquidi
Antiepilettici: possono ridurre lo stato di vigilanza e
aumentare lo stato di confusione
Altre classi di farmaci utilizzati per il trattamento di
nausea e vomito, disturbi gastrointestinali, incontinenza
urinaria: agiscono come anti-colinergici. Possono determinare
squilibrio idro-elettrolitico

Come conservare correttamente i medicinali e proteggerli dal
caldo. Le corrette modalità di conservazione dei farmaci sono
indicate all’interno del Foglio Illustrativo. Qualora non
siano specificate, la regola generale prevede che vengano
riposti in luogo fresco e asciutto a una temperatura inferiore
ai 25°. In questo modo è possibile assicurarsi che le
caratteristiche farmacologiche e terapeutiche si mantengano
inalterate per tutto il periodo di validità indicato sulla
confezione. Se si espongono i medicinali per un tempo esiguo
(una o due giornate) a temperature superiori a 25°, non se ne
pregiudica la qualità, ma, in caso di esposizione prolungata,
se ne riduce considerevolmente la data di scadenza. Se invece
la temperatura di conservazione è specificatamente indicata,
non rispettarla potrebbe addirittura renderli dannosi.
Nel caso di viaggi o soggiorni fuori casa i farmaci possono
essere trasportati in un contenitore termico e occorre evitare
sempre l’esposizione a fonti di calore e alla irradiazione
solare diretta. Ciò è particolarmente importante per alcuni
farmaci di emergenza che includono: gli antibiotici; i farmaci
adrenergici (Agonisti adrenergici ad azione diretta:
Adrenalina,    Noradrenalina,    Isoproterenolo,     Dopamina,
Dobutamina,      Fenilefrina,     Metoxamina,      Clonidina,
Metaproterenolo, Terbutalina, Salbutamolo, Metaraminolo);
l’insulina; gli analgesici; i sedativi.

Attenzione ai diabetici e/o con malattie cardiache. Per chi
soffre di diabete o di patologie cardiache è fondamentale
ricordare che un’alterazione di una dose di un farmaco
essenziale, come l'insulina o la nitroglicerina, può essere
rischiosa. I farmaci a base di insulina vanno conservati in
frigorifero. In caso di lunghi viaggi o se si ha necessità di
tenerli in auto per emergenza, devono essere conservati in un
contenitore sicuro che li mantenga alla giusta temperatura.
Particolare attenzione va prestata anche agli antiepilettici e
agli anticoagulanti. Piccole modificazioni in farmaci come
questi possono fare una grande differenza in termini di
salute.
Inoltre alcune alterazioni che potrebbero verificarsi in
antibiotici e/o aspirina potrebbero causare danni ai reni o
allo stomaco. Ma non è tutto: una crema a base di
idrocortisone, ad esempio, per effetto del calore potrebbe
separarsi nei suoi componenti e perdere di efficacia. Farmaci
che contengono ormoni. I farmaci per la tiroide, i
contraccettivi e altri medicinali che contengono ormoni sono
particolarmente sensibili alle variazioni termiche. Questi
sono a volte a base di proteine, che per effetto del calore
cambiano proprietà. Anche in questo caso vanno conservati in
ambienti freschi e a temperatura costante.
Nel caso dei farmaci sottoposti ad aperture successive e
ripetute della confezione è importante tenere in
considerazione che in questo modo subiscono gli effetti
negativi di luce, aria e sbalzi di temperatura che ne possono
deteriorare il principio attivo o causarne la contaminazione.
Per tali farmaci è possibile annotare sulla confezione la data
di prima apertura, facendo sempre attenzione a rispettare il
periodo di validità riportato in etichetta.
L'armadietto dei medicinali, a dispetto del nome, è spesso il
posto peggiore per conservare i farmaci a causa dell'umidità
elevata frequente in bagno. Una buona soluzione può essere
rappresentata da un armadio di tela in un ripostiglio, in
camera da letto o in un mobile da cucina lontano da fonti di
calore.
È importante mantenere i contenitori originali etichettati che
sono progettati in maniera tale da proteggere e conservare i
medicinali. Ad esempio, quelli oscurati sono usati per i
farmaci fotosensibili, mentre i contenitori in vetro vengono
utilizzati per medicinali che possono essere adsorbiti2 dalla
plastica (per esempio, compresse di nitroglicerina).
CANNABIS,   IL   SONDAGGIO:
LEGALIZZARE OPPURE NO, COSA
NE PENSATE?
di Christian Montagna

Roma – In duecentodiciotto hanno presentato una proposta di
legge sulla legalizzazione della cannabis in Italia. I
parlamentari italiani pare proprio che non abbiano altro a cui
pensare che avanzare leggi sulla cannabis, quasi, fosse il
problema principale in questa nazione fatiscente. Lo scontro,
come siam soliti ormai in questi tempi, è giunto immediato: la
Lega pare sia andata su tutte le furie dopo questa aberrante
proposta e pare, che di contro risposta, abbia chiesto la
legalizzazione della prostituzione. Scusate cari politici,
sapete che in Italia, i giovani sono senza lavoro, gli anziani
senza pensioni e quei pochi che lavorano vengono sottopagati?
Vi pare il caso di dover dibattere su argomenti così effimeri
che sicuramente potrebbero passare in secondo piano? Intanto
però nel palazzone delle menti illustri, Montecitorio sarebbe,
la proposta è stata presentata. Tutti casti e puri quando si
parla di monellerie e droghe i nostri politici, come se mai
nessuno di loro avesse sentito parlarne finora. A eccezione di
lui, Benedetto della Vedova, il senatore che ha presentato il
prodotto finito.

La proposta prevede che:
1) I maggiorenni potranno detenere una modica quantità di
cannabis per uso ricreativo, 15 grammi a casa e 5 grammi fuori
casa. Divieto assoluto per i minorenni.
2) Sarà inoltre possibile coltivare in casa fino a cinque
piante e detenere il prodotto da esse ottenuto, previa una
semplice comunicazione.
3) E' invece vietata      la   vendita   del   raccolto   e   la
comunicazione, attraverso una modifica della legge sulla
privacy, sarà trattata come richiesto dai dati sensibili.
4) Consentita anche la coltivazione in forma associata,
attraverso enti senza fine di lucro e fino a 50 membri.
5) Ogni Cannabis Social Club potrà così' coltivare fino a 250
piante.
6) Prevista la vendita al dettaglio in negozi dedicati,
forniti di licenza dei Monopoli e previa autorizzazione.
7) Vietata invece importazione ed esportazione.
8) Semplificate le modalità di consegna, prescrizione e
dispensazione dei farmaci a base di cannabis ed è permessa
l'auto coltivazione a fini terapeutici.
9) Rimangono ferme tutte le disposizioni di legge inerenti lo
spaccio con l'onere della prova che spetta a chi arresta e
processa.
10) Non si potrà fumare in nessun luogo pubblico e in nessun
luogo aperto al pubblico, compresi i parchi.
11) Per la guida: resta infatti valido il divieto di guida in
stato di alterazione, con le relative sanzioni previste dal
codice della strada.
12) I proventi derivanti dalla legalizzazione, prevede infine
la proposta, saranno destinati per il 5% a finanziare il Fondo
nazionale per la lotta alla droga.

Puntuale la risposta del leader Salvini secondo cui sarebbe
meglio legalizzare le prostitute che “non fanno male”.
"Personalmente – ha spiegato il leader della Lega a
Montecitorio – sono favorevole alla legalizzazione della
prostituzione perché , fino a prova contraria, il sesso non fa
male. La cannabis si' ". Dunque, legalizzare oppure no? E’
questo il dilemma. E voi lettori, cosa ne pensate?

IL SONDAGGIO DE L'OSSERVATORE D'ITALIA

fx市場
LO SPAZIO ENTRA NELLA STORIA:
SU PLUTONE CON NEW HORIZONS.
MONTAGNE DI GHIACCIO ALTE
FINO A 3.500 METRI
GUARDA IL VIDEO ALL'INTERNO

Redazione

Una scoperta che rimarrà nella storia e che ci ha lasciati col
fiato sospeso in queste ore. Montagne di ghiaccio alte fino a
3500 metri – e quindi la presenza d’acqua- e          un pianeta
geologicamente attivo. Sono le conclusioni che        si possono
trarre dalle immagini che la sonda della Nasa New     Horizons ha
scattato mentre compiva il sorvolo di Plutone alla    velocità di
14 chilometri al secondo.

 Zoom into Pluto & discover mountains, seen during yesterday's
 @NASANewHorizons     #PlutoFlyby:    http://t.co/6QLXLxiW0o
 https://t.co/toJQ0j7wB6

 — NASA (@NASA) 15 Luglio 2015

“Questa   topografia   così   approfondita   mostra   che   queste
montagne sono fatte di ghiaccio. Quindi, anche prima che il
team che si occupa delle composizioni ci comunichi che sono
stati rilevati punti sulla crosta che rivelano la resenza di
nitrogeno e anche prima che vediamo la presenza di ghiaccio su
Plutone per la prima volta, possiamo dirci sicuri che c‘è
acqua in abbondanza”, ha spiegato Alan Stern, uno dei
principali fautori della missione. Oltre a Plutone, New
Horizons ha inviato immagini anche di due dei suoi satelliti,
Idra e Caronte. La piccola luna Idra, che misura 43 chilometri
per 33, sembra composta prevalentemente da ghiaccio d’acqua.
Caronte, il satellite più grande e vicino a Plutone, ha invece
una superficie giovane, segnata da crateri e da un canyon
profondo fino a 9 chilometri.

Quel bip che entra nella storia. Siamo in contatto con la
navicella spaziale…E quindi… ora non ci resta che attendere le
prime immagini. Perchè la sonda della Nasa New Horizon, dopo
aver compiuto lo storico incontro con Plutone, è riuscita a
mettersi in contatto con la Terra e, dalla distanza di oltre 5
miliardi di chilometri, ha inviato un segnale che conferma che
si trova in ottime condizioni.

Un solo “bip” che ha suggellato il successo di una delle
missioni più ambiziose della storia delle esplorazioni. New
Horizon ora è impegnata a catturare immagini e dati di Plutone
e delle sue cinque lune, Caronte, Idra e Notte, Cerbero e
Stige.

La scoperta. La sonda “New Horizons”:ha raggiunto Plutone per
la prima volta, segnando un momento storico per l’esplorazione
del nostro sistema solare. Le immagini raccolte rivelano
lentamente il pianeta nano e inviano dati retrospettivi agli
scienziati nel corso dei prossimi 16 mesi. A scoprire Plutone
fu Clyde William Tombaugh, che individuò questo piccolo e
lontanissimo planetoide nel lontano 18 febbraio 1930.Plutone è
diverso e colorato.

Il video qui sotto fa capire Plutone negli anni in un solo
minuto

Le prime immagini di Plutone provenienti dallo spazio mostrano
un pianeta nano e la sua grande luna Caronte molto diversi
rispetto alle aspettative. Non si tratta di un banale pezzo di
ghiaccio ai confini del sistema solare, ma qualcosa di molto
più interessante.
Prima di avvicinarci a Plutone, sapevamo a grandi linee che
poteva essere di un colore rosso ruggine, ma le immagini ci
hanno mostrato un Plutone che a tratti è piu chiaro, di un
rosa pesca, dove alcuni settori invece sono bluastri, e con
una banda a media latitudine rossa e celeste.
Caronte, anche lui ritratto in immagini dagli sgargianti
colori, sembra avere una massa di idrocarburi rosso scura
sulla calotta polare a nord, che poi diventano molto più
screziate e con varie caratteristiche a latitudini più basse.
“Queste immagini mostrano che Plutone e Caronte sono mondi
veramente complessi. Qui, c‘è molto su cui lavorare – ha detto
“Will Grundy”. – Il nostro team, che osserva la composizione
della superficie, sta lavorando per identificare il prima
possibile le sostanze presenti su Plutone e scoprire come mai
si trovino là”. Gli scienziati studieranno le foto da Plutone
per scoprire da fuori quello che si nasconde all’interno del
pianeta nano e per capire quali siano gli effetti delle
radiazioni solari sulla sua superficie.

INFEZIONI DA                      “CLOSTRIDIUM
DIFFICILE”:                           INDAGINE
EPIDEMIOLOGICA    METTE                                 IN
GUARDIA DAI RISCHI
di Cinzia Marchegiani

Il "Clostridium difficile" è un batterio isolato in numerose
specie animali. Studi epidemiologici hanno evidenziato una
sostanziale identità fra questi ceppi e quelli isolati
dall’uomo. Le infezioni umane da "Clostridium difficile" sono
storicamente considerate una patologia ospedaliera che causa
diarrea, dolori addominali o, nei casi più gravi, febbre e
dissenteria.

Negli ultimi anni tuttavia si è assistito ad un cambiamento
drastico nell’epidemiologia di quest’infezione: il numero di
casi e il tasso di mortalità hanno registrato un deciso
incremento anche al di fuori dell’ambiente ospedaliero,
interessando così soggetti prima considerati non a rischio,
come giovani e donne in gravidanza.

Ipotesi causa. Una delle possibili ragioni di questo
cambiamento potrebbe derivare da una maggiore esposizione a
"Clostridium difficile" attraverso il contatto con animali
portatori ed eliminatori del patogeno, oltre che con il
consumo di alimenti di origine animale contaminati. Il
batterio è stato infatti isolato in numerose specie animali,
sia da reddito che d’affezione, e studi di epidemiologia
molecolare hanno evidenziato una sostanziale identità fra
questi ceppi e quelli isolati dall’uomo.

La trasmissione animale-uomo. Gli animali da compagnia, in
particolar modo il cane, possono rappresentare un serio
fattore di rischio soprattutto per alcune categorie di
persone, come anziani e immunodepressi. In presenza di
individui portatori ed eliminatori di C. difficile, infatti,
vi può essere una persistente contaminazione ambientale,
grazie alla capacità di C.difficile di produrre spore che
possono poi essere ingerite dall’uomo, creando così le
condizioni per la comparsa dell’infezione ed eventualmente
della malattia.

L’ipotesi di trasmissione animale-uomo necessitava però di
ulteriori approfondimenti, in particolare per definire il
possibile ruolo di vettori degli animali d’affezione, anche
alla luce della diffusione di pratiche di pet therapy. Vivendo
a stretto contatto con l’uomo e condividendone gli spazi, gli
animali da compagnia, in particolar modo il cane, possono
rappresentare un serio fattore di rischio soprattutto per
alcune categorie di persone, come anziani e immunodepressi.

Ricerca epidemiologica grazie alla ricerca IZSVe. Alla luce di
questo scenario la sezione territoriale di Treviso
dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie ha
svolto un’indagine sull’epidemiologia di Clostridium difficile
mediante caratterizzazione fenotipica e molecolare di isolati
di cane e uomo, per ottenere indicazioni preliminari sulla
possibile trasmissione del patogeno dal cane all’uomo, inclusi
ceppi resistenti agli antimicrobici

Il progetto RC13/10 di ricerca dell’IZSVe si è sviluppato su
più fronti, proponendosi di:

• costruire una collezione di ceppi di C.difficile isolati dal
cane, mediante prelievi effettuati presso canili pubblici o
privati, o presso ambulatori e cliniche veterinarie della
Regione del Veneto e da cani utilizzati per pet therapy
• costruire una collezione di ceppi di C.difficile isolati da
campioni umani e raccolti dai reparti di microbiologia degli
ospedali della Regione Veneto e risultati positivi per
C.difficile
• caratterizzare fenotipicamente (valutando la sensibilità
agli antimicrobici) e geneticamente (definendo le
caratteristiche molecolari e la capacità di produrre tossine)
i ceppi di C.difficile isolati nel corso della ricerca.
Durante il progetto sono stati raccolti 143 campioni fecali
umani, già risultati positivi nei laboratori ospedalieri per
C.difficile, e 996 di cane, dai quali sono stati isolati in
totale 226 ceppi di C.difficile: 133 dell’uomo e 93 del cane.

I risultati. La prevalenza del batterio nel cane è risultata
pari al 9,3%. In particolare il batterio è stato isolato dal
31% dei campioni provenienti da soggetti diarroici e soltanto
dal 5,4% dei cani che al momento del prelievo non presentavano
sintomatologia enterica.

Ribotipi. Nell’uomo sono stati evidenziati 15 diversi ribotipi
(RT), con una netta prevalenza del RT-018 (53,2%) e del
RT-014/020 (20,2%). Nel cane sono stati invece identificati 8
diversi ribotipi: il più frequente RT-010 (55,9%), atossigeno,
seguito dal RT-014/020(29%), produttore invece di tossine.
Quest’ultimo risulta quindi comunemente isolato sia nell’uomo
sia nel cane, e in Europa rappresenta il ribotipo più
frequentemente associato alle infezioni umane.
Infine il 70% dei ceppi isolati dal cane è risultato
atossigeno, e quindi non in grado di indurre malattia nei
soggetti portatori.
Resistenza agli antimicrobici. È stata poi valutata la
sensibilità per alcuni antimicrobici utilizzati in medicina
umana per la terapia delle infezioni da C.difficile:
clindamicina, moxifloxacina, metronidazolo e vancomicina. Le
analisi dei ceppi isolati dal cane hanno messo in evidenza
un’elevata percentuale di ceppi resistenti alla clindamicina
(46,24%) e al metronidazolo (29%), mentre solo un ridotto
numero di ceppi (6,4%) si è dimostrato resistente alla
moxifloxacina.
La maggior parte dei ceppi resistenti appartengono al RT-010.
Il metronidazolo rappresenta per l’uomo l’antibiotico
d’elezione per la terapia delle infezioni da C.difficile da
lievi a moderate. Nonostante il meccanismo di resistenza non
sia ancora chiaro, la diffusione di questi ceppi merita
sicuramente attenzione per la possibile trasferibilità della
resistenza a ceppi patogeni di C.difficile.

Conclusione della ricerca. Dai risultati è emerso che il cane
può essere portatore di "Clostridium difficile" e c’è una
parziale sovrapposizione dei ceppi tossigeni di "Clostridium
difficile" isolati dall’uomo e dal cane. Questi risultati
evidenziano quindi la possibilità che il cane possa
trasmettere all’uomo ceppi tossigeni di "Clostridium
difficile". Gli isolati dal cane sono inoltre caratterizzati
da elevati livelli di resistenza a clindamicina e
metronidazolo, i principali antimicrobici usati nella terapia
delle infezioni umane da C.difficile.
L'importanza degli screening come salvavita. Visto lo stretto
contatto che spesso c’è tra il cane e l’uomo, è dunque
auspicabile sottoporre a screening gli animali che potrebbero
entrare in contatto con soggetti a rischio, quali individui
immunodepressi e anziani, al fine di prevenire l’insorgenza di
infezioni che in questa tipologia di pazienti potrebbero dare
origine a patologia (colite pseudomembranosa) caratterizzata
da un decorso particolarmente severo e spesso fatale.
EVENTI SPAZIALI: ALLE 13,39
LA   SONDA   NEW    HORIZONS
INCONTRERA’ PLUTONE
Redazione

Nasa – Mancano poche ore all’incontro con Plutone. Dopo un
viaggio di 9 anni attraverso il Sistema Solare, alle 13,39
(ora italiana) è previsto ''il saluto'' della sonda New
Horizons della Nasa al pianeta nano. Nel frattempo il Sole
saluterà l'evento scagliando sul pianetino uno sciame di
particelle cariche liberato da una delle ultime eruzioni. Da
Terra, gli astrofili hanno già cominciato a puntare i
telescopi sul pianetino e a scattare bellissime immagini.
Grande attesa dunque per gli studiosi che assisteranno ad uno
spettacolare incontro spaziale: uno dei primi misteri su cui
dovrà indagare la sonda è una struttura brillante a forma di
cuore e quattro grandi macchie scure e poste alla stessa
distanza fra loro. Le strutture corrono lungo l'equatore e
potrebbero essere altipiani o pianure, oppure variazioni di
luminosità su una superficie completamente liscia. Spetterà
alla sonda New Horizons verificarlo.

La missione New Horizons. Cominciata nel 2006, l’obiettivo
della missione era proprio il nono pianeta del Sistema
Solare.Tale era infatti considerato Plutone. Il declassamento
a pianeta nano era stato deciso qualche mese più tardi, il 24
agosto, dall'Unione Astonomica Internazionale (Iau), in una
notizia che aveva fatto il giro del mondo. Oggi, i riflettori
sono nuovamente puntati su Plutone per il massimo
avvicinamento della sonda New Horizons, con il passaggio a
12.500 chilometri dalla superficie del pianeta nano.
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