REGOLAMENTO DI ISTITUTO - Anno scolastico 2018-2019 Approvato nella seduta del Consiglio d'Istituto del 25 ottobre 2018

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REGOLAMENTO
       DI
   ISTITUTO

Anno scolastico 2018-2019

Approvato nella seduta del
Consiglio d’Istituto
del 25 ottobre 2018
Prot.n° 10425 del 26/10/2018

                       PRINCIPI GENERALI, FINALITÀ E OBIETTIVI

Nel contesto dell’autonomia scolastica il Regolamento di Istituto si pone come uno degli strumenti di
attuazione del P.T.O.F., che di una scuola costituisce la carta d’identità.
Nella redazione del presente Regolamento si è cercata una profonda interazione tra la legislazione
vigente, lo Statuto delle studentesse e degli studenti (D. Lgs. 297/94, D.P.C.M. 7 giugno 95, D P R .
249/98, D P R . 235/2007, Nota Ministeriale 3602/2008), il P.T.O.F., le problematiche concrete e le
reali potenzialità dell’Istituto.
Esso ha lo scopo di garantire il perfetto funzionamento dell’IPSSEOA Ferraioli di Napoli,
attribuendo centralità agli studenti nella vita della comunità scolastica, promuovendone la
formazione umana, sociale e professionale, mediante lo studio, l’acquisizione delle competenze e
lo sviluppo della coscienza critica.
La scuola si pone come una comunità di dialogo, e di esperienza sociale, informata ai valori
democratici, nella quale ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la
formazione alla cittadinanza e la realizzazione del diritto allo studio.
L’Istituto si impegna in modo attivo e continuo per lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno, per il
recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione, per lo
sviluppo negli alunni delle competenze sociali e civiche, che includono il rispetto delle leggi e delle
diversità, nonchè una corretta consapevolezza e valorizzazione dell’identità di genere.
Attraverso il Regolamento s’intende promuovere anche un profondo senso di appartenenza alla
comunità scolastica, educando gli alunni, nelle varie modalità di presenza all’interno della scuola e
nelle diverse tappe della propria esistenza, ad una coscienza critico-costruttiva e partecipativa.

                                      VALIDITA’ E DURATA
Il presente Regolamento, la cui emanazione, a norma dell’art. 10 del T.U.297/94, è di competenza del
Consiglio di Istituto, entra in vigore trascorsi 15 giorni dalla sua approvazione, affissa all’Albo e
pubblicata sul sito dell’Istituto; dopo tale termine, esso potrà essere impugnato davanti al TAR o al
Presidente della Repubblica, secondo le modalità ed i tempi di impugnazione degli atti
amministrativi; le eventuali, future modifiche dovranno prevedere la medesima procedura di
trasparenza.

                                         NORME FINALI
Per quanto non previsto nel presente Regolamento si rimanda alle norme, al codice di
comportamento dei pubblici dipendenti ed ai contratti di lavoro, alla Carta dei Servizi ed ai
Regolamenti di settore, nonché alle delibere emanate dal Consiglio di Istituto e non abrogate.
STRUTTURE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI

Dal punto di vista giuridico, la gestione dell'Istituto e dell'attività didattica e amministrativa è affidata
al Dirigente Scolastico ed agli Organi Collegiali. Le rispettive competenze e attribuzioni sono
regolate dalle norme di legge. La vita dell'Istituto prevede inoltre attività assembleari di classe e di
Istituto sia degli alunni che dei genitori. Il Regolamento di Istituto definisce il funzionamento della
vita della scuola.

ART. 1- Consiglio di Istituto (C.I.)
La composizione, le competenze e gli adempimenti specifici del Consiglio d’istituto sono indicati dal
D.I. n. 44 01/02/2001, negli articoli 8-10 del Testo Unico 16 aprile 94, nel CCNL/06, nonché nelle
C.M. ed O.M. emanate dall’autorità scolastica.
E’ composto da 19 membri: dal D.S., 8 docenti, 4 genitori, 4 studenti, 2 membri del personale
ATA.
Per quanto attiene alle norme di funzionamento e al regolamento interno si rimanda all’art. 14
dell’allegato concernente il funzionamento degli organi collegiali

ART.2- Giunta Esecutiva (G.E.)
Viene eletta all’interno del Consiglio di Istituto con il compito di proporre il programma finanziario
annuale, di preparare i lavori, di formulare proposte da sottoporre all’approvazione del C.d.I. e di
eseguirne le delibere. E' composta dal D.S., dal D.S.G.A. e da quattro membri eletti dal Consiglio di
Istituto, uno per ogni componente (docenti, genitori, studenti e personale ATA).
Per quanto attiene alle norme di funzionamento e al regolamento interno si rimanda all’art.15
dell’allegato concernente il funzionamento degli organi collegiali

ART.3- Organo di garanzia (O.d.G.)
1) L’Organo di Garanzia interno, previsto dall’art. 5 comma 2 dello Statuto delle Studentesse e degli
   Studenti (D.P.R. 249 del 24 giugno 98- D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007), è composto da un
   docente designato dal Consiglio d’Istituto, da un rappresentante eletto dagli studenti, da un
   rappresentante eletto dai genitori, ed è presieduto dal D.S.
2) L’O.d.G. è competente per decidere in via definitiva sui conflitti in merito all’applicazione del
   Regolamento di disciplina e dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti e sui ricorsi
   riguardanti l’applicazione delle sanzioni disciplinari diverse dalle sospensioni presentati entro il
   termine di 5 giorni dalla comunicazione di irrogazione.
3) Per quanto riguarda le modalità di elezione dell’O.d.G. della componente genitori ed alunni, tutti
   sono candidabili, si vota per un solo candidato e viene eletto il genitore e lo studente che ottiene il
   maggior numero di preferenze quale membro effettivo ed il secondo degli eletti quale membro
   supplente, che subentra in caso di incompatibilità o di dovere di astensione da parte del membro
   effettivo (es. qualora faccia parte dell’O.d.G. lo studente sanzionato o il genitore).
4) E’ convocato dal D.S. entro dieci giorni dalla ricevuta del ricorso da parte dello studente
   maggiorenne o dell’esercente la potestà sul minorenne.
5) Si riunisce obbligatoriamente tre volte l’anno per monitorare e valutare l’applicazione ed il
   funzionamento del Regolamento di disciplina, per compilare le statistiche delle sanzioni
   comminate e comunque ogni qualvolta risulti necessario.
6) L’O.d.G. decide nella prima votazione a maggioranza qualificata dei due terzi con voto palese,
   successivamente a maggioranza semplice; in caso di parità prevale il voto del Presidente. Non è
   ammessa l’astensione.

ART.4- Collegio dei Docenti (C.D.)
1) Il Collegio dei docenti è composto da tutti i docenti con contratto a tempo indeterminato e
   determinato ed è presieduto dal D.S.
2) Il C.D. si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il Piano Annuale delle
   Riunioni concordato ed approvato prima dell'inizio delle lezioni.Le riunioni sono convocate dal
Dirigente Scolastico in seduta ordinaria secondo il calendario, in seduta straordinaria ogni
   qualvolta il Dirigente Scolastico ne ravvisi la necessità o quando almeno un terzo dei suoi
   componenti ne faccia richiesta.
3) Ha potere deliberante su tutte le materie che riguardano il funzionamento didattico dell'Istituto,
   elabora proposte di sperimentazione e di aggiornamento e valuta periodicamente l'andamento
   complessivo dell'azione didattica per verificarne l'efficacia in rapporto agli orientamenti e agli
   obiettivi programmati.
4) Il Collegio dei docenti può organizzare la propria attività articolandosi per Commissioni e
   Dipartimenti, di cui possono far parte, a solo titolo consultivo, oltre ai membri del Collegio
   stesso, altri rappresentanti delle varie componenti scolastiche ed eventuali esperti qualificati
   esterni alla scuola.
    a) Le Commissioni, presiedute dal D.S., sono organizzate intorno a particolari settori o
       tematiche, ed hanno funzione preparatoria delle deliberazioni del C.D.
    b) I Dipartimenti sono organi composti da docenti della medesima disciplina ed hanno i
       seguenti compiti:
    • programmare gli obiettivi disciplinari ed i contenuti minimi comuni;
    • individuare le competenze e le conoscenze in linea con gli assi culturali dell’obbligo
       scolastico;
    • progettare attività di accoglienza e di acquisizione del metodo di studio;
    • elaborare la programmazione didattica annuale;
    • concordare le tipologie delle prove di verifica e gli eventuali criteri specifici di valutazione;
    • progettare itinerari per visite didattiche, lezioni differite, viaggi di istruzione, scambi con
       classi di altri Paesi e partecipazione a concorsi;
    • proporre e coordinare le attività di aggiornamento;
    • formulare progetti curriculari;
    • coordinare le proposte di acquisto dei sussidi didattici;
    • provvedere al monitoraggio in itinere dell’attività didattica e dei progetti curriculari
       programmati;
    • predisporre specifiche modalità e materiali di recupero e di sostegno;
    • predisporre progetti di organizzazione modulare e flessibile dell'attività didattica;

ART.5- Comitato per la valutazione dei docenti

1) Ai sensi del comma 129 dell’art.1 della Legge n.107 del 13 luglio 2015, cosiddetta “legge buona
scuolaӏ istituito il Comitato per la valutazione dei docenti.
Il comitato ha durata di tre anni scolastici, è presieduto dal Dirigente Scolastico ed è costituito dai
seguenti componenti:
    a) tre docenti dell'istituzione scolastica, di cui due scelti dal collegio dei docenti e uno dal
        consiglio di istituto;
    b) un rappresentante degli studenti e un rappresentante dei genitori, scelti dal consiglio di
        istituto;
    c) un componente esterno individuato dall'ufficio scolastico regionale tra docenti, dirigenti
    scolastici e dirigenti tecnici.
Il comitato individua i criteri per la valorizzazione dei docenti, esprime il proprio parere sul
superamento del periodo di formazione e di prova per il personale docente ed educativo, valuta il
servizio su richiesta dell'interessato; esercita altresì le competenze per la riabilitazione del personale
docente.

ART.6- Consigli di classe (C.d.C.)
1) Il Consiglio di classe è composto da tutti i docenti della classe, dai due rappresentanti degli
   studenti e dai due rappresentanti dei genitori eletti nelle relative assemblee di classe all'inizio di
   ogni anno scolastico ed è presieduto dal D.S. ovvero, su sua delega, dal docente coordinatore.
2) Il Consiglio di Classe si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il Piano
   delle Riunioni concordato ed approvato prima dell'inizio delle lezioni.
3) Le competenze riguardanti il coordinamento didattico, i rapporti interdisciplinari e la valutazione
    periodica e finale degli alunni vengono esercitate con la sola presenza dei docenti.
4) All’inizio dell’anno il docente coordinatore del Consiglio di classe illustra agli studenti ed alle
    famiglie le opportunità offerte dal PTOF inerenti la programmazione, le iniziative didattiche e i
    criteri di valutazione.
5) I Consigli di classe, in particolare :
    • rilevano la situazione di partenza delle singole classi valutando i risultati dei test d'ingresso;
    • elaborano il piano di lavoro annuale specificando le finalità, gli obiettivi, i contenuti, i
        metodi ed i criteri di verifica e valutazione e programmano le opportune strategie
        d'intervento finalizzate al riequilibrio ed al consolidamento delle conoscenze e delle
        competenze;
    • illustrano ai genitori e agli studenti il piano programmatico assumendo suggerimenti e
        valutazioni;
    • eseguono la verifica della programmazione e valutano l'andamento didattico disciplinare
        delle classi;
    • provvedono agli scrutini intermedi e finali (solo componente docenti).

ART.7- Assemblea e Comitato dei genitori
1) I genitori possono chiedere di riunirsi in assemblea di istituto e di classe nei locali della scuola.
Il Dirigente Scolastico concorda con i richiedenti data, ora e locale della riunione e ne darà
comunicazione ai rappresentanti dei genitori tramite il sito web dell’Istituto e l’affissione all’Albo di
Istituto con l’indicazione degli argomenti all’o.d.g..
2) Per il proprio funzionamento l’Assemblea deve eleggere un Presidente e darsi un regolamento
     che è inviato in visione al Consiglio di Istituto.
3) Il Dirigente scolastico può, di propria iniziativa, convocare le assemblee dei genitori di classe e di
     istituto e il comitato genitori per sottoporre loro problematiche relative alle classi o richiedere
     pareri e proposte su argomenti e progetti che vanno valutati ed adottati dagli organi dell’Istituto.
4) Il Dirigente Scolastico ed i docenti possono partecipare con diritto di parola alle Assemblee dei
     genitori.
5) Il Comitato dei genitori è costituito da tutti i genitori eletti nei Consigli di classe, i quali a loro
     volta procedono all’elezione del Presidente ed alla stesura del Regolamento da inviare in visione
     al C.d.I.
6) Le due rappresentanze hanno il compito di promuovere la partecipazione dei genitori alla vita
     dell'Istituto e di elaborare indicazioni e proposte da sottoporre alla valutazione degli altri organi
     collegiali senza interferire nelle loro competenze.

ART.8- Assemblee e Comitato studenteschi
L’art. 13 del D. Lgs. 297/94 c.1 riconosce alle assemblee studentesche il valore di “occasione di
partecipazione democratica per l’approfondimento di problemi della scuola e della società in
funzione della formazione culturale e civile degli studenti”.

A. Assemblea di classe
1) Ogni assemblea è costituita da tutti gli studenti della classe; la convocazione è vistata dal D.S.,
   cui deve pervenire la richiesta almeno cinque giorni prima della data prevista per lo svolgimento,
   tramite i rappresentanti di classe o la maggioranza di essa. La richiesta deve contenere l’o. d. g.,
   l’indicazione dell’orario d’inizio e di fine e deve essere controfirmata per presa d’atto dai docenti
   che hanno lezione nelle ore del giorno stabilito per lo svolgimento dell’assemblea stessa.
2) È consentito lo svolgimento di un’assemblea di classe al mese, nel limite di due ore. Essa non
   può essere tenuta sempre lo stesso giorno della settimana durante l’anno scolastico. Non possono
   aver luogo assemblee di classe nel mese conclusivo delle lezioni.
3) Durante le assemblee di classe gli studenti non possono allontanarsi dall’aula. Il docente dell’ora,
   tenuto alla vigilanza, rimane nelle immediate vicinanze della classe ovvero, qualora ne ravvisi la
   necessità, può restare nell’aula.

B. Assemblea di Istituto
1) È costituita da tutti gli studenti dell’Istituto iscritti a frequentare nell’anno in
corso.
2) L’Assemblea di Istituto è comunicata al D.S. dal Comitato Studentesco o dal 10% degli studenti
dell’Istituto in forma scritta con le relative firme e la precisa indicazione dell’o.d.g. e del nominativo
del Presidente dell’Assemblea, che assume la responsabilità del corretto svolgimento della stessa.
Tale comunicazione deve pervenire almeno cinque giorni prima della data prevista per la
convocazione.
3) Gli studenti ed i genitori vengono informati dell’avvenuta convocazione mediante circolare del
Dirigente Scolastico.
4) È consentita una Assemblea di Istituto al mese (escluso il mese finale dell’a.s.) nel limite delle ore
di lezione di una giornata; non è possibile frazionare la durata di un’assemblea mensile in più giorni
dello stesso mese.
5) L’Assemblea di Istituto non può essere tenuta sempre nello stesso giorno della settimana ed ha
luogo in Aula Magna o in altro locale interno alla scuola, scelto sulla base dell’effettivo numero dei
partecipanti.
6) L’Assemblea elegge un moderatore, che si fa garante del regolare svolgimento della stessa.
7) Il D.S. o un suo delegato ha potere di intervento e di scioglimento dell’Assemblea nel caso di
violazione del Regolamento o di constatata impossibilità di ordinato svolgimento della stessa.
8) La partecipazione degli studenti è essenziale per un proficuo confronto ed un’efficace
realizzazione delle finalità educative dell’Assemblea stessa; la presenza non è tuttavia obbligatoria e
le eventuali assenze non devono essere giustificate.
9) Il D.S. e gli insegnanti possono partecipare con diritto di parola alle assemblee studentesche.

C. Comitato studentesco (C.S.)
1) Il Comitato Studentesco è costituito dagli studenti rappresentanti di classe e di Istituto, che
   possono invitare alle proprie riunioni componenti dell’Istituto estranee al Comitato stesso, previa
   autorizzazione del D.S.
2) Hanno diritto al voto soltanto i membri effettivi, cioè i rappresentanti di classe e di Istituto; le
   mozioni vengono approvate a maggioranza relativa.
3) Oltre ai compiti espressamente previsti dalla legge, il Comitato ne può svolgere altri
   eventualmente affidatigli dall’Assemblea studentesca di Istituto o dai rappresentanti degli
   studenti nei consigli di classe.
4) Compatibilmente con la disponibilità dei locali e con le esigenze di funzionamento della scuola,
   previa deliberazione di carattere generale del Consiglio di Istituto, il D.S. può consentire di volta
   in volta l’uso di un locale scolastico per le riunioni del Comitato studentesco, subordinatamente
   all’assunzione scritta di responsabilità per eventuali danni e disordini.
5) Il Presidente, il Vicepresidente ed il Segretario, eletti tra i rappresentanti degli studenti, si fanno
   garanti di una gestione democratica dell’assemblea che si avvalga del contributo di tutti.

6) La seduta può aver luogo anche in assenza del Presidente.

7) Tutte le decisioni da prendere a livello studentesco devono essere discusse, qualora sia
   possibile, in prima istanza nel Comitato e successivamente essere votate in Assemblea
   plenaria.
8) Il C.S. viene convocato dal Presidente o dagli studenti rappresentanti al C.d.I. o dalla
   maggioranza dei suoi componenti tramite richiesta scritta al D.S., nella quale siano specificate la
   data, l’ora e l’o.d.g. della seduta. La richiesta deve essere presentata almeno cinque giorni prima
   della data di con- vocazione ed i rappresentanti vengono avvertiti mediante apposita circolare
   della Presidenza.
9) Il C.S. approva proposte da presentare all’Assemblea e conseguentemente al C.d.I. o al
   D.S.
10) Il C.S. promuove l’impegno e l’interesse degli studenti alla vita scolastica, ma il principale
     organo consultivo e decisionale è l’Assemblea plenaria d’Istituto.
Titolo !II
                     ORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITÀ’ SCOLASTICA

ART.9- Ingresso nell’Istituto-permessi di entrata in ritardo
1) Le lezioni, della durata di 60 minuti, hanno inizio alle ore 8.00. L’accesso all’Istituto e alle aule
   avviene nei cinque minuti che precedono l’inizio delle lezioni. Dopo tale ora l’alunno potrà
   accedere all’Istituto solo se accompagnato da un genitore.
2) Gli studenti pendolari, i cui nominativi vengono annotati sul Registro di classe, possono essere
   autorizzati dal D.S., dietro richiesta scritta e motivata da parte dei genitori - i quali si assumono la
   responsabilità per eventuali incidenti in itinere -, ad entrare nella scuola con alcuni minuti di
   differenza rispetto all’orario di inizio delle lezioni.
3) L’ingresso a scuola alle ore 9.00 è consentito solo per motivazioni gravi, che devono comunque
   essere certificate per iscritto ovvero giustificate personalmente da un genitore.

ART.10- Permessi di uscita anticipata
1) Le lezioni terminano di norma fra le ore 13.00 e le 15.00, secondo il quadro-orario di ciascuna
   classe.
2) Gli studenti possono lasciare l’Istituto prima del termine dell’attività scolastica solo in caso di
   effettiva necessità e prelevati dai genitori.
3) Tali permessi di uscita anticipata sono accordati agli alunni dal D.S. o dai suoi collaboratori solo
   in presenza di un genitore o di persona legalmente delegata.
4) In via eccezionale, agli alunni maggiorenni, possono essere concessi dal D.S. permessi di uscita
   anticipata anche dietro richiesta scritta dei genitori, purché ad essa sia allegata la fotocopia di un
   documento di riconoscimento del genitore.

ART.11- Assenze-Giustificazioni
1) Le assenze dalle attività vengono segnate sul Registro di classe e sul registro digitale.
2) Quando l’assenza supera i cinque giorni consecutivi (compresi i giorni festivi), la giustificazione
   sul libretto deve essere accompagnata da un certificato medico che attesti l’idoneità dello
   studente a riprendere la frequenza delle lezioni.
3) Gli studenti che risultino assenti ininterrottamente dal 15 marzo sono invitati dal D.S. a
   dichiarare, personalmente se maggiorenni, tramite il genitore/affidatario se minorenni, la volontà
   di ritirarsi dal corso di studi.
4) Le giustificazioni delle assenze per gli studenti minorenni vengono registrate sull’apposito
   libretto dal genitore/affidatario depositario della firma e vanno esibite al docente della prima ora
   che le annota sul Registro di classe; i maggiorenni possono giustificarsi personalmente sul
   libretto. In caso di dubbi circa l’autenticità della firma del genitore/affidatario, il docente delegato
   della prima ora manda lo studente in Presidenza con l’apposito libretto.
5) Gli studenti sprovvisti di giustificazione sono tenuti a presentarla entro il giorno successivo; in
   caso di reiterato comportamento manchevole possono essere applicate sanzioni disciplinari
   ovvero gli allievi possono essere ammessi in classe solo se accompagnati da un genitore/
   affidatario.
6) E’ comunque, opportuno che le assenze dalle lezioni siano limitate, poiché esse influiscono
   inevitabilmente, oltre che sulla condotta, anche sul credito scolastico, in quanto riducono la
   possibilità dei docenti di accertare in modo oggettivo il grado di profitto scolastico raggiunto dai
   singoli studenti.
7) Le ore di assenza annuali non dovranno comunque superare un terzo del monte ore complessivo.
ART.12- Assenze collettive
                                               Titolo
1) Le assenze collettive non sono di per sé giustificate e ne viene data comunicazione alle famiglie.
2) Le assenze di tutti o di una parte degli alunni di una classe, in occasione di manifestazioni
pubbliche indette dalle organizzazioni studentesche, non sono di per sé giustificate, pertanto ogni
studente, all'inizio delle lezioni del giorno successivo, è tenuto a presentare la relativa
giustificazione.

ART.13- Attività scolastica in assenza del docente /eventuale riduzione dell’orario scolastico
1) In assenza del docente, gli studenti di norma, usufruiscono, di attività formative da parte di altri
   insegnanti ai quali possono chiedere di essere seguiti in uno studio individuale;
2) In caso di assoluta impossibilità ad essere vigilati da docenti disponibili o in completamento
   d’orario, gli studenti possono essere dimessi previa preventiva autorizzazione scritta delle
   famiglie oppure possono essere disposte variazioni di orario. Tali variazioni vengono, nei limiti
   del possibile, comunicate per tempo alle famiglie. E’ compito, tuttavia, dei genitori informarsi
   preventivamente sulla regolarità o meno del servizio scolastico.

ART.14- Divieto di fumo
1)      A norma di legge (Decreto ministeriale n°914 del 7 novembre 2013) è vietato fumare nei
        locali dell’Istituto e nei locali all’aperto di pertinenza dell’Istituto, ovvero cortile, balconi,
        ballatoio esterno, scale esterne etc. Il divieto è assoluto, si estende anche alle sigarette
        elettroniche e a sostanze di altra natura. Sui piani sono affissi i relativi cartelli di divieto. Tutti
        sono tenuti a rispettare tale direttiva.
2) I trasgressori incorrono nelle sanzioni amministrative previste dalla Legge, in quelle disciplinari
   stabilite dal Regolamento di Disciplina e dal Codice di Comportamento per i Pubblici
   Dipendenti.

ART.15- Danni, pulizia delle aule e raccolta differenziata dei rifiuti.
1) La conservazione delle aule e delle suppellettili è affidata alla cura degli studenti e del personale
   scolastico.
2) Ogni classe è responsabile della propria aula in relazione ad eventuali danni che ad essa possono
   essere arrecati anche con scritte sui muri e deterioramento delle suppellettili.
3) Il risarcimento dell’eventuale danno non è sostitutivo della sanzione disciplinare e il costo di ogni
   riparazione che si rendesse necessaria, verrà addebitato ai singoli responsabili del danno,
   altrimenti a tutta la classe qualora non venga individuato il responsabile.
4) I comportamenti configurabili come reati saranno denunciati all’autorità giudiziaria e regolati
   secondo la legislazione vigente.
5) Nel rispetto dell’ambiente in cui svolgono l’attività didattica nonché del lavoro dei collaboratori
   scolastici, gli alunni sono tenuti a non imbrattare le aule ed i servizi ed a lasciare i resti delle
   consumazioni (carte, bicchieri, ecc.) negli appositi contenitori della raccolta differenziata presenti
   in tutte le aule, nei laboratori e nei vari locali dell’Istituto.
6) Gli alunni e tutto il personale scolastico sono obbligati ad una corretta gestione dei rifiuti e quindi
   al rispetto delle norme della raccolta differenziata.
7) I docenti ed i collaboratori scolastici sono tenuti a motivare gli alunni alla differenziazione dei
   rifiuti ed a controllarne la regolare esecuzione.
8) L’Istituzione Scolastica non è responsabile dei beni, dei preziosi e degli oggetti lasciati incustoditi
   o dimenticati dagli alunni e da tutto il personale (docenti e ATA ).

ART.16- Criteri relativi alle iscrizioni
1) Le disposizioni vigenti attribuiscono al Consiglio d’Istituto (D.Lgs. n. 297/94) il compito di
   indicare i criteri generali per la formazione delle classi, mentre i decreti ministeriali
   appositamente emanati ne stabiliscono i limiti numerici.

2) Ai sensi dell’art.192 comma 4 del D.L.vo n°297/94, una stessa classe dell’Istituto può essere
   frequentata soltanto per due anni. In casi assolutamente eccezionali, il Collegio dei Docenti, ove
   particolari gravi circostanze lo giustifichino, può consentire, con deliberazione motivata,
l’iscrizione per un terzo anno.
                                             Titolo     !IXin una stessa classe dell’Istituto può essere
In tali casi, la domanda di iscrizione per la terza volta
presentata presso la Segreteria Didattica entro e non oltre il 30 luglio.

3) In base all’art. 3 del D.P.R. n.235/2007 “Regolamento recante modifiche e integrazioni allo
    Statuto delle Studentesse e degli Studenti”, contestualmente all’iscrizione, i genitori e gli allievi
    sottoscrivono con l’Istituto un patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire in
    maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma,
    studenti e famiglie.
4) I criteri stabiliti dal Consiglio di Istituto per le iscrizioni e la formazione delle classi prime, fermi
    restando i limiti numerici fissati dalla legge, sono i seguenti:
- Equilibrio numerico e per fasce di merito fra le diverse sezioni.
- Mescolanza di alunni di sesso diverso commisurata all’esigenza di garantire l’equilibrio numerico
   e per fasce di merito fra le diverse sezioni.
- Continuità nello studio della lingua straniera rispetto alla scuola media.
- Gli alunni che hanno fratelli o sorelle iscritti nell’Istituto nell’anno scolastico in corso, hanno
   diritto all’assegnazione alla sezione da questi frequentato, salvo diversa richiesta dei genitori..
5)       Nel caso si presenti la necessità di ridistribuire gli studenti di una classe, la sezione verrà
         individuata tenendo conto del parere espresso dal Consiglio di Classe e seguendo il criterio
         del numero e del profitto.

ART.17- Criteri generali delle attività integrative ed aggiuntive
1) La programmazione delle iniziative complementari ed integrative avviene dietro presentazione di
   idoneo progetto elaborato dagli studenti, dai docenti, dai genitori, dal personale ATA e dalle
   realtà territoriali e/o in concorso tra loro.
2) Tali progetti sono preceduti da un’attenta analisi dei bisogni dell’utenza; per la loro approvazione
   è preso in considerazione un numero minimo di partecipanti che non possono provenire
   esclusivamente dalle sezioni del docente proponente, ma dal maggior numero di classi possibile.
   Qualora si verificasse in itinere una consistente riduzione - quantificabile nel 50% - del numero
   di studenti frequentanti, il docente responsabile dell’attività è tenuto a darne comunicazione al
   D.S., al docente referente per il P.T.O.F. ed al docente referente per gli studenti.
3) I progetti con tematiche affini confluiscono all’interno di un’unica progettazione per evitare la
   frammentazione dell’offerta formativa.

4) Per i progetti tenuti in orario curricolare può essere utilizzata la quota di variabilità prevista dal
   Regolamento dell’Autonomia, dividendo le classi in gruppi e moduli didattici.
5) All’inizio dell’anno scolastico, per finanziare gli interventi correlati alle attività di ampliamento
   dell’offerta formativa, viene determinata una previsione di budget che tiene conto per gli anni a
   venire della serie storica delle spese sostenute e delle iscrizioni ai corsi effettuate da parte degli
   studenti.
6) Qualora non vi siano sufficienti risorse finanziarie per le attività di alto valore formativo che
   prevedono una limitata partecipazione di studenti e l’intervento di esperti esterni, le famiglie
   possono essere chiamate a corrispondere un contributo.
7) L’iscrizione ai corsi di ampliamento del curricolo scolastico è volontaria ed è effettuata dallo
   studente all’atto dell’iscrizione e/o all’inizio dell’anno; il rilascio dell’attestato con le conoscenze
   e le competenze acquisite è subordinato alla frequenza di almeno il 75% delle lezioni. Lo
   studente che, senza giustificato motivo, abbandoni la frequenza non è ammesso a frequentare
   altri corsi nel medesimo anno scolastico.

ART.18- Corsi di recupero e di sostegno
1) Indicazioni organizzative
Premesso che le presenti indicazioni sono formulate sulla base dell’O.M. 92/2007 art.2, e pertanto
suscettibili di modificazioni a seguito di nuove disposizioni ministeriali, fatta, inoltre, salva la
competenza didattico- disciplinare del Collegio dei Docenti in ordine ai contenuti ed alle
metodologie didattiche da utilizzare e all’identificazione degli studenti da indirizzare alla frequenza
dei suddetti corsi da parte del Consiglio di classe,gli eventuali corsi di recupero per il saldo del
                                             Titolo
debito scolastico e quelli per il sostegno durante l’anno!Xscolastico si svolgeranno tenendo presenti le
seguenti indicazioni:
     • Recupero del debito al termine degli scrutini finali ed attribuzione da parte del CdC della
        “sospensione di giudizio”: i corsi di recupero potranno tenersi in un’unica sessione entro il
        mese di agosto, secondo il calendario di fattibilità stabilito dal Collegio dei Docenti e dal DS.
     • La verifica del recupero delle insufficienze avverrà durante il periodo estivo, e comunque
        prima del termine dell’anno scolastico. I tempi e le modalità di organizzazione delle prove
        saranno rese note a studenti e famiglie contestualmente alla comunicazione della sospensione
        del giudizio che avverrà in un apposito incontro scuola/famiglia.
     • Attività di sostegno e di prevenzione dell’insuccesso scolastico: Il Consiglio di Classe
        individua gli studenti tenuti a frequentare i moduli di sostegno e/o eventuali sportelli didattici
        per colmare le carenze rilevate nello scrutinio del 1° e 2° periodo di valutazione.

2) Criteri per lo svolgimento dei corsi:
     - Gli eventuali corsi per il recupero dei debiti, per il sostegno delle carenze evidenziatesi nel
         corso dell’anno scolastico o/e per il potenziamento delle conoscenze e competenze nelle
         classi quinte in vista dell’esame di Stato potranno essere articolati, di norma, in moduli di
         minimo 10 ore per corso. Le prove di verifica, opportunamente predisposte, si svolgeranno
         dopo la conclusione del corso in orario extra-curricolare.
     - I corsi non possono essere tenuti per recuperare ritardi nello svolgimento dei programmi o
         per dare valutazioni.
     - I genitori/gli affidatari dello studente minorenne o l’alunno maggiorenne possono dichiarare
         per iscritto di voler provvedere autonomamente al recupero, esonerandone quindi la scuola,
         ma resta inteso che gli studenti segnalati per la partecipazione ai corsi di recupero e/o
         sostegno sono comunque tenuti a sottoporsi a tutte le prove di verifica previste dall’Istituto.
     -
Art. 19 - Rapporti con le famiglie
Il Dirigente Scolastico, sulla base delle proposte degli OO.CC, predispone il piano annuale dei
rapporti con le famiglie, prevedendone le modalità operative di attuazione e i conseguenti impegni
orari dei docenti.
1) Gli incontri collegiali scuola-famiglia sui risultati del profitto di interperiodo e/o finali, sono
   correlati alla scelta dei periodi di valutazione deliberati dal C.D. e si svolgono, in orario
   pomeridiano, tre volte nell’arco dell’anno scolastico.
2) Tutte le comunicazioni alle famiglie, sono effettuate tramite circolari interne lette dai docenti e
   annotate sui Registri di classe; gli studenti minorenni sono tenuti a riportarle sul proprio diario
   per farle controfirmare dal genitore. Quelle relative ad atti di interesse generale vengono
   pubblicate in forma ufficiale in bacheca e sul sito della scuola.
3) I docenti, qualora lo ritengano necessario, possono inviare tramite la Segreteria Didattica note
   scritte alle famiglie circa l’andamento didattico e disciplinare dei figli, invitandole ad un
   colloquio riservato.
4) Le valutazioni degli scrutini e quelle di interperiodo, accompagnate da eventuale segnalazione
    degli interventi di sostegno e di recupero attivati e dell’esito di tali interventi, sono comunicate
    per iscritto alle famiglie.

Art.20-Distribuzione materiale informativo e pubblicitario
1) Nessun tipo di materiale informativo o pubblicitario può essere distribuito nelle classi, o
   comunque nell’area scolastica, senza la preventiva autorizzazione del D.S.
2) E’ garantita la possibilità di scambio e di circolazione di materiale didatticamente utilizzabile
   (giornali, ecc. ...) e di quello frutto del lavoro degli studenti (giornalino, mostre, ricerche).
3) La scuola non consente la circolazione di informazione pubblicitaria a scopo economico e
   speculativo.

ART.21- Accesso agli atti amministrativi
1) L'accesso agli atti amministrativi è regolato dalla Legge n. 241/90, dal D.P.R. n. 352/92 e dalle
Circolari Ministeriali n. 278/92 e n.163/93.
                                            Titolo      ! XI
D. L'accesso ai documenti è riservato agli alunni maggiorenni,   ai genitori e a chi esercita la potestà,
   che siano titolari di un interesse personale e concreto; essi devono redigere formale istanza al
   D.S. specificando la motivazione della richiesta.
2) E' escluso l'accesso richiesto per motivi emulativi o per mera curiosità.
3) Ai sensi dell'art. 59 dell'Ordinanza Ministeriale n. 80 del 9 marzo 1995 sono oggetto di accesso
   tutti gli atti e i documenti amministrativi scolastici riguardanti la carriera degli allievi e dei
   candidati. Pertanto sono compresi gli elaborati scritti, gli atti degli scrutini e degli esami, la
   programmazione didattica dei Consigli di classe e del singolo docente, nonché i criteri di verifica
   e di valutazione. L'accesso ai documenti degli esami è possibile soltanto dopo la pubblicazione
   dei risultati.
Titolo
                                                STUDENTI

ART.22- Principi generali
1) Gli alunni sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente Scolastico, di tutto il personale e dei
    compagni lo stesso rispetto anche formale consono ad una convivenza civile.
2) Gli alunni sono tenuti ad alzarsi, in segno di rispetto, all’ingresso in aula del Dirigente scolastico o
    di un docente.
3) Gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni, a favorirne lo svolgimento e ad
    assolvere assiduamente agli impegni di studio. La presenza a scuola è obbligatoria anche per tutte
    le attività organizzate e programmate in tempo utile dal consiglio di classe.
4) Nel corso delle ore di lezione gli studenti possono lasciare l’aula solo previa autorizzazione
    dell’insegnante. Non è consentita l’uscita a più di un alunno per volta. L’uscita dalle aule è
    consentita solo al termine della seconda ora.
5) Non è consentito agli alunni lasciare l’aula durante l’avvicendamento degli insegnanti alla fine
    delle rispettive ore di lezione.
6) L’accesso al bar didattico è consentito al termine della seconda ora. I generi alimentari e le
    bevande devono essere consumate in classe, previa autorizzazione del docente presente in aula, e i
    rifiuti gettati negli appositi contenitori della raccolta differenziata presenti nelle aule, nei laboratori
    e nei vari locali dell’Istituto.
7) E’ assolutamente vietato introdurre nell’Istituto generi alimentari o bevande provenienti
    dall’esterno.
8) E’ fatto divieto agli allievi di indossare nell’Istituto cappelli di qualsiasi tipo, pantaloni lacerati e
    pantaloncini corti, di portare capelli scolpiti e ricoperti di gel, indossare catene ed altri monili
    appariscenti, masticare chewing gum durante le attività didattiche e di laboratorio.
9) E’ fatto divieto agli allievi di introdurre nell’Istituto qualsivoglia oggetto che possa rappresentare
    un pericolo per l’incolumità degli stessi e/o di terzi.
10) Gli allievi avranno accesso ai laboratori di cucina, sala, ricevimento solo se muniti dell’apposita
    specifica divisa, perfettamente pulita e in ordine, obbligo a cui è tenuto anche il personale docente,
    tecnico e ausiliario, e se sprovvisti di piercing, tatuaggi visibili, orologi, bracciali, anelli, orecchini
    etc. Gli alunni dovranno avere inoltre unghie perfettamente curate, corte e non laccate, capelli
    raccolti e nascosti dagli appositi cappelli o cuffie della divisa. Queste norme mirano ad abituare
    l’allievo ad un contesto operativo perfettamente simulato, pertanto vengono tenute valide, fatta
    eccezione per la divisa, anche nelle attività di classe.
11) Al cambio dell’ora, negli spostamenti da un'aula all'altra, all'ingresso e all'uscita, gli alunni devono
    tenere un comportamento corretto ed educato. Non è permesso correre, gridare nei corridoi e nelle
    aule. Sono da evitare tutte le attività che possono risultare pericolose.
12)I servizi vanno utilizzati in modo corretto e devono essere rispettate le più elementari norme di
    igiene e pulizia.
13) Saranno puniti con severità tutti gli episodi di violenza che dovessero verificarsi tra gli alunni sia
      all'interno della scuola che fuori. Tutti devono poter frequentare la scuola con serenità senza
      dover subire le prepotenze di altri.
14) L’accesso alla Presidenza, alla Segreteria ed alla Biblioteca è possibile soltanto negli orari
     stabiliti.

ART.23- Divieto di utilizzare telefoni cellulari e strumentazioni di riproduzione multimediale, di
ripresa di immagini e di registrazione di voci (Dir. Min. n°104 del 30/11/2007)

Il divieto risponde ad una generale norma di correttezza, in quanto l’utilizzo del cellulare e/o altri
dispositivi elettronici rappresenta un elemento di distrazione sia per chi lo usa sia per i compagni, oltre
che una grave mancanza di rispetto nei confronti del docente.
Pertanto, in ottemperanza alle disposizioni contenute nella Direttiva Ministeriale 104/2007,
riguardante le disposizioni relative all’uso dei videofonini, gli alunni sono tenuti ad osservare le
seguenti disposizioni:
                                             Titolo
- durante lo svolgimento delle lezioni sono sempre vietati l’accensione e l’uso di telefoni cellulari e
   di videofonini, salvo i casi in cui non vi sia stata una preventiva autorizzazione del docente in
   servizio;
- è sempre vietato raccogliere e registrare suoni, voci o immagini attraverso telefoni cellulari o
   videofonini, senza la preventiva autorizzazione scritta della/e persona/e interessata/e e del docente
   che sta tenendo la lezione. Per ciò che riguarda gli allievi minorenni, la cui immagine o voce sia
   oggetto di registrazione, l’autorizzazione scritta dovrà essere rilasciata dal genitore o da chi ne
   eserciti la potestà;
- è sempre vietato raccogliere e divulgare dati sulla salute delle persone.
Salve le facoltà di tutela delle persone che risultino lese dalla violazione delle norme previste dal
presente regolamento, in particolare per i danni conseguenti all’abuso dell’immagine altrui, per le
sanzioni amministrative, applicabili dal Garante sulla privacy, per le sanzioni penali conseguenti al
reato di ingiurie, atti osceni e raccolta indebita di dati riguardanti la sfera privata degli individui, gli
allievi che violeranno le presenti disposizioni saranno destinatari di provvedimenti disciplinari ispirati
al criterio di gradualità e così articolati:
- richiamo verbale per la prima volta in cui abbiano mantenuto acceso il telefono cellulare ovvero
     il videofonino durante l’orario di lezione;
- richiamo scritto con annotazione sul registro di classe per la seconda volta che abbiano
     mantenuto acceso il telefono cellulare ovvero il videofonino durante l’orario di lezione, ritiro
     immediato del cellulare e/o dei dispositivi elettronici da parte del docente e consegna in
     presidenza. L’alunno lo potrà ritirare al termine dell’orario delle lezioni della giornata;
- richiamo scritto con annotazione sul registro di classe per la terza volta, ritiro immediato del
     cellulare e/o dei dispositivi elettronici da parte del docente, consegna in presidenza e riconsegna
     solo ai genitori, previo appuntamento con il D.S. o suo delegato;
- provvedimento disciplinare di sospensione dalle lezioni da uno a tre giorni, con o senza obbligo
     di frequenza, per aver ignorato i precedenti richiami e per manifesta abitudine a mantenere acceso
     il telefono cellulare ovvero il videofonino durante l’orario di lezione;
- provvedimento disciplinare di sospensione dalle lezioni fino a quindici giorni, senza obbligo di
     frequenza, per la raccolta di suoni, voci o immagini, senza il preventivo consenso scritto delle
     persone interessate e/o per la raccolta di suoni, voci o immagini che ledano la dignità della
     persona o evidenzino atti, gesti e comportamenti osceni o a sfondo sessuale attraverso telefoni
     cellulari o videofonini.

ART.24- Sanzioni disciplinari
Per quanto riguarda le sanzioni disciplinari e l’individuazione dei comportamenti che danno luogo alle
medesime, si rimanda al Regolamento di disciplina.

ART.25-Lotta al bullismo e cyberbullismo

La legge contro il bullismo e il cyberbullismo è stata approvata dalla Camera dei deputati
all’unanimità, con 432 voti su 432. Il minore che ha compiuto 14 anni può rivolgere istanza al gestore
del sito internet che provvede all’oscuramento del sito che deve avvenire entro 48 ore.

L’Istituto e il referente collaborano con la polizia, le associazioni e i centri di aggregazione presenti
sul territorio. Il ragazzo che ha superato i 14 anni può denunciare il colpevole di bullismo che,
accompagnato dai genitori, sarà convocato dal questore e invitato ad avere un comportamento
conforme alla legge.
L’Istituto, in concerto con il referente:
-convoca i genitori;
-ammonisce l’alunno;
-lo invita a recarsi presso lo sportello CIC;
-nei casi più gravi, lo allontana dalla scuola;
-convoca gli assistenti sociali.
Titolo
                                              Titolo IV

                                               DOCENTI

ART.26- Principi generali
Gli obblighi di lavoro del personale docente sono definiti nel C.C.N.L. Comparto scuola. Si ritiene,
tuttavia, utile richiamare, a titolo di pro-memoria, alcune norme:
1) Ogni docente dovrà scrupolosamente rispettare il proprio orario di servizio e dovrà giungere in
Istituto in orario utile da permettere il tempestivo ingresso in aula e l’immediato avvicendamento con
il docente dell’ora precedente.
2) Ogni docente deve tenere costantemente aggiornato in ogni sua parte il registro personale, il
registro dello stato personale ed il registro di classe, che viene portato in aula dal docente della IA ora
e non può essere affidato agli studenti.
3) E’ a disposizione di ciascun docente nella Sala dei Professori il registro delle circolari del D.S. e
delle partecipazioni alle assemblee sindacali. L’ignoranza delle circolari regolarmente messe in
visione non può essere addotta come valido motivo di giustificazione.
4) Ogni docente ha cura di consegnare alla classe gli elaborati entro 20 giorni dal loro svolgimento.
5) Ogni docente procede a frequenti e metodiche verifiche del lavoro svolto in classe e a casa (CM n.
197/95). Le prove scritte sono adeguate nella frequenza alla suddivisione dell’anno scolastico decisa
dal Collegio docenti; le prove orali sono sistematiche e in numero congruo alla verifica degli
obiettivi didattici e formativi prefissati.
6) I docenti possono richiedere colloqui telefonici con le famiglie dei propri allievi nell’ottica di un
rapporto scuola/famiglie più celere, trasparente e fattivo.
7) I docenti sono tenuti a leggere a voce alta agli studenti il contenuto di tutte le circolari trasmesse
alle classi dagli uffici della Presidenza, annotandolo sul Registro di classe.
8) Ogni docente coopera al buon andamento della scuola seguendo le indicazioni del D.S.
collaborando alla realizzazione delle deliberazioni collegiali ed adoperandosi per la realizzazione
del P.T.O.F e dei progetti deliberati dal Collegio Docenti.
ART.27- Vigilanza alunni
1) Per assicurare l’accoglienza e la vigilanza degli studenti, gli insegnanti sono tenuti a trovarsi in
   classe cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni e ad assistere all’uscita dei medesimi.
1) Ciascun docente si adopera perché ogni allievo sia responsabilizzato alla buona tenuta delle
   strutture scolastiche, in particolare dell’aula e delle suppellettili, che alla fine delle lezioni
   devono essere lasciate in buono stato. La presente disposizione è valida anche e sopratutto per i
   laboratori e le aule speciali.
2) I docenti, durante il periodo di servizio, hanno la responsabilità di vigilare sul corretto
   comportamento di tutti gli alunni, adottando le misure necessarie.
3) Il docente, che per urgente, grave motivo o per ragioni di servizio dovesse allontanarsi dalla
   classe, è tenuto a chiamare un collaboratore scolastico per la vigilanza.
ART.28- Presenza del Docente alle assemblee di classe
1) Nell’ottica del perseguimento di importanti mete formative, quali l’abitudine al dialogo ed il
   rispetto degli altri, ciascun docente in servizio nelle ore destinate all’assemblea di classe ha il
   compito di vigilare, al fine di garantirne l’ordinato svolgimento, nonché l’osservanza delle regole
   democratiche e del confronto civile. Tale vigilanza avverrà, di norma, rimanendo nelle immediate
   vicinanze dell’aula, ma, ove se ne ravvisi la necessità, il docente può rimanere in classe.
ART.29- Uso dei telefoni cellulari e del telefono della scuola
1) I docenti non possono utilizzare:
- i telefoni cellulari durante l'attività didattica
- i telefoni della scuola per motivi personali
Titolo !V
                                       IL PERSONALE A.T.A.

ART.30 - Funzioni e mansioni fondamentali del personale
Il personale amministrativo, tecnico e ausiliario svolge le mansioni previste dal C.C.N.L. di categoria
in spirito di costante collaborazione con la Presidenza, secondo i rispettivi profili professionali.

ART.31- Il personale amministrativo
1) Il personale amministrativo assolve a tutte le funzioni amministrative, contabili e gestionali nel
   rispetto rigoroso dell’orario di servizio e degli obiettivi di efficienza e di efficacia prefissati.
2) Il personale amministrativo al telefono risponde con la denominazione dell’Istituzione Scolastica
   e il proprio nome.
3) Cura i rapporti con l’utenza, nel rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e di accesso
   alla documentazione amministrativa previste dalla normativa vigente.

ART.32- Il personale tecnico
Il personale tecnico collabora con i docenti nella preparazione delle esercitazioni didattiche e cura
che le attrezzature tecnico-didattiche, elencate negli appositi registri di laboratorio, siano in ordine e
pronte all’uso, segnalando tempestivamente eventuali disfunzioni.

ART.33- Il personale ausiliario
1) Il personale ausiliario assolve alle mansioni operative di cura e pulizia dei locali e delle
    suppellettili e svolge opera di vigilanza secondo l’ordine di servizio impartito dal D.S.G.A., sulla
    base delle direttive del D.S.
2) I collaboratori scolastici sono tenuti a prestare servizio, salvo diverse disposizioni, nella
    zona di competenza secondo le mansioni loro assegnate collaborando al complessivo
    funzionamento dell’Istituto, in particolare essi:
- comunicano immediatamente al Dirigente Scolastico o ai suoi Collaboratori l’eventuale assenza
  dell'insegnante dall'aula, per evitare che la classe resti incustodita;
- sono facilmente reperibili da parte degli Insegnanti, per qualsiasi evenienza.
- agevolano l'integrazione degli alunni in situazione di handicap;
- vigilano sulla sicurezza ed incolumità degli alunni, in particolare negli spostamenti e nelle
  uscite degli alunni per recarsi ai servizi o in altri locali;
- riaccompagnano nelle loro classi gli alunni che, senza seri motivi, sostano nei corridoi;
- sorvegliano gli alunni in caso di uscita dalle classi per ritardo, assenza, o allontanamento
  momentaneo dell'insegnante;
- impediscono che alunni di altri corsi possano svolgere azioni di disturbo nel settore di propria
  pertinenza, riconducendoli alle loro classi;
- tengono i servizi igienici sempre decorosi, puliti e accessibili;
- provvedono, al termine delle lezioni, alla quotidiana pulizia con acqua e detersivi
  disinfettanti dei servizi e degli spazi di pertinenza, nonché delle suppellettili delle aule
  affidate;
3) Il personale ausiliario è utilizzato anche in servizi esterni.
LOCALI ED ATTREZZATURE SCOLASTICHE
                                            Titolo
                                            ! VI

ART.34- Locali scolastici
1) Le strutture dell’Istituto devono essere predisposte per la migliore organizzazione della vita
   scolastica e per l’esercizio delle attività didattiche e culturali. È perciò impegno del C.d.I.
   promuovere ogni azione perché i diversi ambienti siano in condizione di permettere l’impiego al
   quale sono destinati e tutti sono tenuti a contribuire con il loro comportamento a mantenere
   l’efficienza dei locali.
2) Nell’Istituto sono predisposti appositi spazi riservati alle diverse componenti scolastiche, ove è
   possibile apporre, dopo il visto del D.S., proprie comunicazioni, proposte o materiale illustrativo;
   è comunque proibita la diffusione di qualsiasi materiale (manifesti, ciclostili, volantini etc.) che
   istighi alla violenza, sia contrario alla morale o nocivo alla salute dei giovani.
3) Nell’Istituto è vietato fare collette o compravendita di qualsiasi genere e per qualsiasi scopo fra
   gli studenti, salvo particolari deroghe autorizzate dal D.S.
4) I locali della scuola, previa autorizzazione dell’Amministrazione provinciale, nonché del D.S. e
   del Consiglio di Istituto, possono essere utilizzati per convegni, seminari, promossi dagli
   organismi democratici del quartiere, dalle forze sindacali, dai centri culturali e sportivi purché
   non interferiscano con gli impegni scolastici e parascolastici. L’autorizzazione delle predette
   attività viene deliberata dal D.S. e dal C.d.I., tenuto conto anche della disponibilità del personale
   ATA.

ART.35 Laboratori e Aule speciali
1) Il funzionamento dei laboratori e delle aule speciali è regolato in modo da facilitarne l’uso da
   parte degli studenti, con la presenza del docente della materia, che si assume la responsabilità
   della conservazione e del rispetto della strumentazione tecnico-didattica.
2) il D.S., all’inizio dell’anno scolastico, affida ad un docente la funzione di responsabile della
   struttura con il compito di mantenere aggiornata la lista del materiale disponibile, tenere i registri
   di laboratorio, curarne il calendario di accesso per le classi, proporre interventi di manutenzione,
   ripristino, sostituzione di attrezzature. Ove se ne ravvisi la necessità, viene stilato dal responsabile
   un Regolamento interno, che tutti sono tenuti a rispettare.
3) L’assistente di laboratorio collabora attivamente con il docente responsabile alla custodia delle
   attrezzature e di tutti i materiali presenti nella singola struttura.
4) In caso di danni, manomissioni, furti alle attrezzature o ai locali, il responsabile del laboratorio
   o il docente di turno, sono tenuti ad interrompere le attività, se le condizioni di sicurezza lo
   richiedono, e a segnalare la situazione tempestivamente al Dirigente Scolastico per l'immediato
   ripristino delle condizioni di efficienza e al fine di individuare eventuali responsabili.
5) Le responsabilità inerenti all'uso dei laboratori e delle aule speciali, sia per quanto riguarda la fase
   di preparazione delle attività, sia per quella di realizzazione delle stesse con gli allievi,
   competono all'insegnante nei limiti della sua funzione di sorveglianza ed assistenza agli alunni.
6) I laboratori e le aule speciali devono essere lasciate in perfetto ordine. Al fine di un sicuro
   controllo del materiale, l'insegnante prenderà nota della postazione e degli strumenti assegnati
   allo studente o al gruppo di studenti.
7) L'insegnante avrà cura, all'inizio ed alla fine di ogni lezione, di verificare l'integrità di ogni
   singola postazione e di ogni singolo strumento utilizzato. L'insegnante, qualora alla fine della
   lezione dovesse rilevare danni che non erano presenti all'inizio, è tenuto a darne tempestiva
   comunicazione al Dirigente Scolastico.
8) Ogni laboratorio o aula speciale è dotata di registro dove ogni insegnante annota le esercitazioni
   svolte con la classe ed ogni evento inerente alle stesse.
ART.36- Strutture sportive
                                           Titolo
1) Le lezioni di Educazione fisica si svolgono nelle palestre e/o,qualora se ne ravvisi la necessità,
   nei cortili interni ed esterni della scuola adibiti ad area sportiva.
2) Durante l’orario scolastico gli impianti sportivi sono utilizzati solo dagli allievi che hanno lezione
   di educazione fisica.

ART.37- Fotocopiatrici
1) L’uso delle fotocopiatrici, per motivi di sicurezza e per evitare guasti, è riservato al personale
   incaricato.
2) Per favorire lo svolgimento del servizio di duplicazione del materiale didattico, i docenti sono
   invitati a consegnare al personale ausiliario, se possibile, con anticipo di almeno due giorni, il
   materiale da riprodurre.
3) I collaboratori scolastici incaricati terranno appositi registri dove annotare la data, la classe, il
   richiedente, il numero di fotocopie eseguite.
4) É escluso l’utilizzo delle fotocopiatrici per scopi personali.
5) Il materiale cartaceo, audiovisivo ed informatico è sottoposto alla normativa sui diritti
   d’autore, pertanto i docenti si assumono ogni responsabilità sulla sua riproduzione e/o
   duplicazione.
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