Regno Unito: procedura per richiedere la registrazione di un brevetto - Alicicco Studio Legale

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Regno Unito: procedura per richiedere la registrazione di un brevetto - Alicicco Studio Legale
Regno Unito: procedura per
richiedere la registrazione
di un brevetto
            Per essere brevettabile, un’invenzione deve essere
            nuova, avere un contenuto inventivo ed essere
            capace di applicazione industriale.

Sono escluse dalla brevettabilità:

     le scoperte, teorie scientifiche o metodi matematici;
     le opere letterarie, drammatiche, musicali o artistiche
     (coperte da copyright);
     gli schemi, regole o metodi per eseguire attivita’
     intellettuali, giocare o fare affari;
     i programmi per computer in quanto tali;
     la presentazione di informazioni;
     i metodi di trattamento o metodi di diagnosi praticati
     su esseri umani o animali;
     la scoperta di una sequenza genica, a meno che non venga
     rivelata l’applicazione industriale della scoperta;
     l’uso di embrioni umani a fini industriali o
     commerciali; e
     le varietà animali o vegetali, o qualsiasi processo
     essenzialmente biologico per la loro produzione

Secondo la legge sui brevetti del Regno Unito, i programmi per
computer in quanto tali sono espressamente esclusi dalla
brevettabilità. Tuttavia, i programmi per computer possono
essere brevettabili se l’invenzione comporta un contributo
tecnico al di fuori degli argomenti esclusi.

Per quanto riguarda le invenzioni aventi ad oggetto i metodi
commerciali, questi ultimi sono espressamente esclusi dalla
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brevettabilità. Tuttavia, come i programmi per computer, tali
metodi possono essere brevettati se l’invenzione riguarda un
contributo tecnico al di fuori di quelli esclusi.

Per quanto attiene la brevettabilità delle invenzioni relative
alle cellule staminali, in termini generali l’uso di embrioni
umani a fini industriali o commerciali è escluso dalla
brevettabilità. Ciò per quanto riguarda ogni cellula staminale
derivata da embrione umano che è in grado “di dare il via al
processo di sviluppo di un essere umano”. Dall’altro lato, le
cellule staminali derivanti da partenogenesi possono essere
brevettabili dal momento che le prove scientifiche attuali
suggeriscono che queste non possono svilupparsi in un embrione
in assenza di DNA paterno.

Restrizioni su altre tipologie di invenzioni

Le   invenzioni   il   cui   sfruttamento   commerciale   sarebbe
contrario all’ordine pubblico o alla moralità sono escluse
dalla brevettabilità, come per esempio i processi per la
clonazione di esseri umani o per modificare l’identità
genetica di animali che potrebbero causare loro sofferenza
senza alcun sostanziale beneficio medico.

Procedure di opposizione ai brevetti

Non esiste alcuna procedura di opposizione post-concessione
disponibile nei confronti dei brevetti del Regno Unito
(nonostante le provocatorie osservazioni di terzi, la
brevettabilità può essere depositata presso l’IP Office del
Regno Unito dopo la pubblicazione della domanda e prima della
concessione). Tuttavia, la validità dei brevetti europei (che
possono essere designati nel Regno Unito) può essere impugnata
in procedimenti di opposizione presso l’Ufficio europeo dei
brevetti entro nove mesi dalla concessione.

Altri modi per impugnare un brevetto fuori dai tribunali

È possibile richiedere un parere all’IP Office del Regno Unito
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sulla validità o sulla violazione di un brevetto con una
procedura scritta. Il parere non è vincolante e l’IP Office
del Regno Unito non può concedere risarcimenti o revocare un
brevetto che considera non valido. La validità di un brevetto
può essere impugnata in procedimenti di revoca dinanzi
all’Ufficio IP del Regno Unito o in procedimenti giudiziari.

Le decisioni dello UK IP Office che respingono la concessione
di un brevetto possono essere impugnate davanti al Tribunale
dei Brevetti.

Tempistiche e costi per ottenere un brevetto

Di norma, sono necessari da tre a quattro anni per ottenere la
concessione di un brevetto britannico. Tuttavia, è possibile
accorciare alcune delle fasi della procedura per la
concessione di brevetto richiedendo un procedimento
accelerato. Il costo per depositare un brevetto nel Regno
Unito (comprese le tasse per l’agente di brevetto) va da £
3.000 a £ 6.000, a seconda della complessità. Per i creatori
di brevetti che vogliono che le loro domande siano accettate
velocemente, l’IP Office del Regno Unito prevede una serie di
disposizioni disponibili.

Procedura in caso di violazioni in materia di brevetti

Il Tribunale dei brevetti o l’IP Enterprise Court riceve i
reclami sulla violazione dei brevetti. L’IP Enterprise Court
mette a disposizione un procedimento semplificato ed
economicamente più vantaggioso per trattare i reclami di minor
valore e meno complessi rispetto a quelli che competono al
Tribunale dei brevetti.

Solitamente è previsto un limite di £500.000 per i danni e un
limite di £50.000 sui costi legali che la parte vittoriosa
puo’ richiedere. I reclami superiori al valore di £500.000 o
quelli che richiedono prove complesse sono normalmente di
competenza del Tribunale dei Brevetti.
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Dopo aver presentato e pubblicato il modulo di richiesta,
vengono notificati i dettagli del reclamo e della violazione.
Il convenuto può presentare con la sua difesa una domanda
riconvenzionale di revoca. Nel procedimento dinnanzi al
Tribunale dei Brevetti, questi documenti contengono asserzioni
e brevi fatti invocati a sostegno.

Una volta che il reclamo è stato presentato, è previsto che le
parti partecipino a una conferenza sulla gestione del caso,
dove il tribunale dara’ una serie di indicazioni sullo
svolgimento del processo.

Tali indicazioni generalmente prevedono:

     una fase informativa (solitamente nella misura
     strettamente necessaria a trattare il caso in modo
     corretto e proporzionato);
     degli esperimenti (se appropriati);
     uno scambio di fatti e prove da parte di esperti, sotto
     forma di dichiarazioni giurate; e
     lo scambio di dichiarazioni di tra le parti, illustrando
     le loro rispettive posizioni sull’argomento in
     discussione.

Dinnanzi alla IP Enterprise Court, invece, la disponibilità e
la capacità di fare affidamento su prove sperimentali e su
esperti e fatti testimoni dell’esame incrociato è più
limitato.

I tribunali Britannici adottano un approccio dinamico alla
gestione dei casi ed è difficile che i procedimenti vengano
ritardati senza una buona ragione. Le parti possono fare
osservazioni in merito alle indicazioni e alle tempistiche
durante la conferenza sulla gestione dei casi (o domande in
seguito), ma a meno che non ci siano circostanze eccezionali,
è improbabile che il tribunale si discosti dalla pratica
normale.

Le procedure di revoca possono essere presentate dinanzi alla
IP Enterprise Court o al Tribunale dei Brevetti in qualsiasi
momento e da chiunque.

L’IP Enterprise Court e il Tribunale dei Brevetti sono
supervisionati da giudici specializzati in materia di brevetti
che hanno un alto livello di competenza tecnica.

Le cause sono decise da un giudice e non da una giuria e i
casi possono essere impugnati dinanzi alla Corte d’Appello.

Gli esperti svolgono un ruolo significativo nei procedimenti
dinnanzi al Tribunale dei Brevetti. Le parti nominano
normalmente uno o due esperti indipendenti ciascuno, i quali
hanno il compito di fornire prove scritte al tribunale.
Spesso, la maggior parte delle prove in tale tipologia di
processi è sotto forma di pareri di esperti.

Le ingiunzioni preliminari sono a discrezione del tribunale,
che prende in considerazione una serie di fattori, tra i
quali:

     la serietà del caso e
     la possibilità che la scelta di concedere o rifiutare
     un’ingiunzione possa causare danni irrimediabili ad una
     parte.

Laddove vi siano procedure sia di infrazione che di revoca in
relazione allo stesso brevetto, queste verranno generalmente
trattate dal Tribunale nello stesso procedimento.

I tribunali solitamente prendono in considerazione anche le
decisioni di altre giurisdizioni, in particolare laddove
collegate a principi giuridici simili.

Generalmente, al termine del processo, la parte soccombente
deve pagare alla parte vittoriosa una parte significativa dei
costi.

La parte vittoriosa, solitamente, ottiene risarcimento dei
danni, un ordine di distruzione o consegna delle merci
contraffatte e una dichiarazione di validità e contraffazione
del brevetto.

Tempistiche e costi

Il Tribunale dei Brevetti cerca di portare rapidamente le
cause a giudizio – laddove è possibile, entro 12 mesi dal
momento della presentazione del reclamo. Il progetto pilota
Shorter Trials Scheme si applica anche al Tribunale dei
Brevetti. L’obiettivo di tale progetto è quello di portare i
casi in giudizio entro 10 mesi, con emissione della sentenza
entro le sei settimane successive.

La parte che propone giudizio davanti al Tribunale dei
Brevetti puo’ aspettarsi di pagare almeno £ 500.000, e spesso
di più in caso di cause complesse. Le singole azioni di
brevetto che implicano problemi di violazione e revoca di
solito superano £ 1 milione in spese legali. Una parte
significativa di queste tasse può essere recuperata in caso di
esito positivo.

Contro le sentenze dell’IP Enterprise Court e del Tribunale
dei Brevetti puo’ essere presentato ricorso su questioni di
diritto. Il permesso di presentare ricorso deve essere
richiesto al giudice di primo grado o al tribunale a cui è
rivolto l’appello.

Opzioni alternative

Le parti sono generalmente libere (e per la verità
incoraggiate) a cercare mezzi alternativi di risoluzione delle
controversie, come la mediazione o l’arbitrato. Nel Regno
Unito, esiste una legislazione che formalizza la procedura e
l’applicabilità delle procedure di arbitrato. Tuttavia, la
risoluzione alternativa delle controversie potrebbe non essere
adatta laddove potrebbero presentarsi questioni sostanziali
relative alla legge sui brevetti.
Regno   Unito:    Annunciati
importanti      cambiamenti
fiscali     nel      settore
immobiliare      per     gli
investitori esteri
                Il 22 novembre il cancelliere inglese, Phillip
                Hammond, ha annunciato cambiamenti radicali
                nel mercato immobiliare del Regno Unito per il
                Bilancio 2017. Il Governo ha annunciato
                l’intenzione di estendere l’ambito di
applicazione dell’imposta inglese in modo che le cessioni di
tutte le proprieta’ residenziali e commerciali nel Regno Unito
da parte di societa’ non residenti, persone fisiche, JPUTs
(Jersey Property Unit Trusts) ed atri soggetti, siano
assoggettate ad imposta nel Regno Unito a partire da aprile
2019. In aggiunta, il Bilancio propone di estendere l’imposta
inglese alle plusvalenze derivate ai soggetti non residenti
dalle cessioni di società, JPUTs e altri veicoli, compresi i
REITs (fondi di investimento immobiliare), il cui valore
deriva per il 75% da proprietà site nel Regno Unito. Le
societa’ saranno soggette all’imposta sul reddito e gli altri
 soggetti non residenti saranno soggetti all’imposta sulle
plusvalenze.

A differenza di molte giurisdizioni, ad oggi, le plusvalenze
realizzate dai soggetti non residenti da vendite dirette di
immobili nel Regno Unito detenuti come investimento, e di
societa’, JPTUs ed altri veicoli che detengono tali beni
immobili, non sono soggette a tassazione inglese, salvo
determinate circostanze.

Secondo il Bilancio, il valore di tali beni sarà aggiornato ad
Aprile 2019, cosicché soltanto le plusvalenze realizzate dopo
tale data saranno soggette a tassazione secondo le nuove
regole.

Un numero limitato di investitori non residenti, quali i fondi
pensione e i fondi sovrani, saranno esenti da tasse sulle loro
cessioni. Non ci sara’ alcuna esenzione per le societa’
possedute per la maggior parte da soggetti non residenti.

Sarà prevista una esenzione per ogni soggetto non residente
che ha posseduto (assieme ad altri soggetti correlati) meno
del 25% di interesse nel veicolo nei cinque anni precedenti
alla cessione. La definizione di parti correlate (“related
parties”) è di fondamentale importanza. Per esempio, è ancora
da decidere se gli investitori di una associazione o coloro
che hanno stipulato un accordo di joint venture a condizioni
di mercato potranno essere considerati “correlati” ai fini
dell’esenzione dalla nuova imposta sulla base del fatto che
gli stessi possiedono meno del 25% nel veicolo offshore.
Tuttavia, il documento di consultazione suggerisce che
probabilmente anche questi ultimi rientreranno nella
definizione di “related parties”, a meno che non vi siano
delle pressioni in senso contrario.

Saranno introdotte delle norme anti–elusione, incluse
disposizioni efficaci a partire dal 22 novembre 2017, volte ad
impedire ai soggetti non residenti l’utilizzo di veicoli in
giurisdizioni che offrono tutela contrattuale contro le nuove
regole su cessioni indirette di proprieta’ inglesi.

In aggiunta alle proposte menzionate, il Governo ha confermato
che estendera’ l’imposta sui redditi inglese alle societa’ non
residenti con riferimento ai redditi derivanti dalla locazione
di immobili nel Regno Unito con le limitazioni associate alle
detrazioni fiscali per interessi e perdite. Tuttavia, questo
non si verificherà prima di aprile 2020, invece che Aprile
2018 come precedentemente anticipato.

Regno Unito: principali fonti
di finanziamento immobiliare
                   Le   principali   fonti   di    finanziamento
                   immobiliare sono le banche del Regno Unito
                   e quelle estere, i fondi di debito, le
                   assicurazioni e fondi pensione. Non vi sono
                   restrizioni quanto ai soggetti che possono
concedere finanziamento.

Strutture più comunemente     utilizzate     per   garantire   il
finanziamento immobiliare

Le garanzie che un prestatore riceve dal soggetto che ha
ricevuto il prestito variano in base all’entità del prestito
medesimo e alla struttura della transazione. Solitamente, il
credito del prestatore è garantito da una garanzia generale e
specifica su tutti i beni del debitore e sulle sue imprese.

In tali garanzie rientrano:

     Ipoteca sull’immobile;
     Cessione di ogni documento importante relativo
     all’immobile, ai redditi da locazione e ai proventi di
     eventuali indennizzi assicurativi relativi allo stesso;
Una garanzia fissa sul denaro detenuto nel conto
        corrente dove viene versato l’affitto;
        Una garanzia generale su tutti i beni e le imprese del
        soggetto che ha ricevuto il prestito.

Se il soggetto che riceve il prestito è una societa’ veicolo
(special purpose vehicle), in tal caso la societa’ capogruppo
prevede una garanzia sull’intero capitale azionario della
societa’ che ha ottenuto il prestito in modo tale da
facilitare la vendita delle azioni anziché la vendita del bene
stesso.

Accordi generalmente inseriti in un contratto di finanziamento

Gli accordi principali solitamente sono:

        Fornitura di determinate informazioni in ambito
        finanziario e informazioni relative alle locazioni e ai
        conduttori dell’immobile;
        Accordi di tipo finanziario per monitorare gli
        interessi, cash-flow cover e indici di leva;
        Accordi volti a garantire che il soggetto che ha
        richiesto il prestito rimanga una societa’ veicolo a
        basso rischio di fallimento (bankruptcy-remote special
        purpose vehicle), tra cui clausole di negative pledge
        finalizzate a proibire al debitore di concedere garanzie
        sui beni garantiti, divieti di assunzione di ulteriore
        indebitamento nonché il divieto per il debitore di
        disporre dei suoi beni;
        Accordi sull’immobile aventi ad oggetto:

   1.   Utilizzo e mantenimento dell’immobile;
   2.   Contratti di affitto;
   3.   Rispetto dei regolamenti ambientali;
   4.   Gestione dell’immobile;
   5.   Assicurazione;
   6.   Sviluppo della proprietà e richieste relative alla
        pianificazione, nonché
7. Gestione dell’immobile da parte di un agente (incasso
      degli affitti incluso).

Opponibilità dei diritti di garanzia in caso di inadempienza

Le opzioni dipendono dalla natura del bene garantito e dei
relativi diritti. La legge e i principi di diritto comune
disciplinano la possibilità del titolare del diritto di
garanzia di far valere quest’ultimo in assenza di ulteriori
previsioni.

Nonostante sia verificata una situazione di inadempimento,
potrebbe tuttavia non essere possibile far valere un diritto
di garanzia se, ad esempio, vi è un accordo di standstill o
una moratoria.

A condizione che non vi siano restrizioni in tal senso, il
primo passo è quello di richiedere il pagamento di quanto
dovuto: generalmente, infatti, tale richiesta costituisce
prerequisito del verificarsi di una situazione di
inadempimento.

I mezzi per fare valere un diritto di garanzia comprendono:

     La vendita del bene;
     La nomina di un curatore;
     La presa in possesso del bene (un creditore ipotecario
     raramente entra in possesso del bene) e
     Il pignoramento (procedura raramente utilizzata in
     quanto lunga, costosa e poco flessibile).

Lasso di tempo generalmente necessario per far valere un
diritto di garanzia

Le tempistiche variano in modo considerevole in base al tipo
di proprietà garantita e il metodo adottato per farla valere.
Regno Unito: cosa cambia in
tema      di     contributi
pensionistici e pensione UK
                      Molti connazionali che vivono e lavorano
                      o che hanno vissuto e lavorato nel Regno
                      Unito sono preoccupati circa le ultime
                      modifiche legislative al sistema
                      pensionistico britannico.

Dal 6 Aprile 2016 è stata introdotta la “New State Pension”.

Chi raggiungerà l’età pensionabile, 66 anni per gli uomini e
64 per le donne, a partire dal 6 Aprile 2016, per poter
ottenere la Full State Pension, pari a £ 159.55 settimanali,
avrà bisogno di 35 anni di contributi qualificati.

I contributi sono considerati qualificati se il proprio
reddito è pari ad almeno £ 157 a settimana (dal 6 Aprile
2016).

Il lavoratore che dimostra di aver versato contributi
qualificati per un minimo di 10 anni puo’ ottenere una
pensione calcolata col metodo del pro-rata di questa Full
State Pension.

Il calcolo del pro rata si ottiene dividendo £ 159.56 per 35 e
moltiplicandolo per il numero di anni di versamenti di
contributi qualificati maturati purché non inferiori a 10
anni.
In caso di versamenti inferiori a 10 anni sarà comunque
possibile richiedere la liquidazione degli stessi in un’unica
soluzione una volta compiuti i 55 anni di età: quindi non si
puo’ optare per una pensione ancorché minima.

I contributi previdenziali sono liberamente trasferibili in
altri fondi pensione qualificati e riconosciuti dall’HMRC.

Il trasferimento dei fondi tra paesi facenti parte dell’Unione
Europea, per cittadini residenti all’interno dell’Unione, sono
tax free, mentre il trasferimento in fondi pensione
qualificati, riconosciuti dall’HMRC, ma extra-europei sono
soggetti ad una ritenuta pari al 25% dell’importo trasferito.

Qualunque trasferimento verso fondi non qualificati e non
riconosciuti   dall’HMRC   comportava  l’assoggettamento
dell’importo trasferito ad una aliquota pari ad almeno il 40%
del valore del trasferimento.

A partire da Aprile 2017 il governo ha introdotto nuove
regole, più stringenti, e riguardanti le modalità di
trasferimento dei fondi pensione nonché le caratteristiche che
i fondi di destinazione devono avere per poter essere
considerati qualificati dall’HMRC.

Sul sito dell’HMRC è disponibile una lista recentemente
aggiornata dei fondi riconosciuti come qualificati suddivisi
per paese di appartenenza.

Ad oggi nessun fondo italiano o francese risulta più essere in
tale lista.

Il motivo di tale depennamento è dovuto al non rispetto di
quelli che sono i nuovi criteri dell’HMRC.

Più nello specifico, i fondi Italiani e Francesi non
rispettano il vincolo di rendere tali fondi indisponibili fino
al raggiungimento del 55esimo anno d’età del beneficiario.

Di recente l’HMRC ha diffuso un policy paper indirizzato a
tutti i gestori dei fondi elencati nelle sue liste con le
linee guida da seguire in caso di trasferimento di fondi
previdenziali.

Tali direttive prevedono una sanzione a carico del fondo ed
una a carico del beneficiario pari ad almeno il 40% del valore
trasferito qualora tali contributi vengano versati o
trasferiti in un fondo non riconosciuto come qualificato
dall’HMRC.

Inoltre, il non rispetto di tale disposizione provoca la
perdita dello status di fondo qualificato.

Tali regole valgono sia per il primo trasferimento che per
tutti quelli successivi.

Il fondo in cui i contributi vengono trasferiti, inoltre, deve
mantenere lo status di fondo qualificato nei cinque anni
successivi a tale trasferimento, altrimenti si applicheranno
le sanzioni suddette.

Questo comporta l’attuale impossibilità di ricongiungere i
contributi versati nel Regno Unito con quelli che il
lavoratore ha versato in Italia una volta rientrato in patria.

Una strada percorribile, ed a nostro avviso consigliata,
sarebbe quella di trasferire tali fondi UK in un fondo europeo
riconosciuto dall’HMRC come qualificato in modo da metterli al
sicuro da eventuali effetti post Brexit attendendo il
compimento del 55esimo anno del beneficiario, momento in cui
sarà possibile entrare in possesso di tali contributi in
un’unica soluzione.

Altra strada, meno consigliata, potrebbe essere attendere
variazioni normative eventuali e future che possano
riabilitare i fondi pensione Italiani e permettere nuovamente
il trasferimento di tali contributi.
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