Protocollo di nutrizione enterale del paziente critico in etá pediatrica
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Protocollo di nutrizione enterale del paziente critico in etá pediatrica
Prefazione L’omeostasi emodinamica, ventilatoria, endocrina e metabolica è l’impegno terapeutico nel paziente fragile critico. Questo richiede l’ottimizzazione del sistema Protocollo di nutrizione enterale del paziente critico in etá pediatrica cardio-circolatorio, polmonare sia come parenchima che come pompa, e del metabolismo idro-elettrolitico. Non meno importante è la valutazione dello stato nutrizionale, in quanto il suo miglioramento contribuisce alla stabilizzazione di tutti i parametri sopra indicati compresa una migliore neuro plasticità. Durante la fase critica di una malattia tutti gli organi e apparati presentano gravi disfunzioni, tra questi anche l’apparato gastroenterico. Questo causa un alterato assorbimento di nutrienti contribuendo al peggioramento dello stato critico. La nutrizione enterale precoce deve essere ritenuta essenziale in tutte le tipologie di pazienti ricoverati in UTI per i quali sarà doveroso scegliere la più appropriata, "su misura" e in sinergia con le altre terapie, migliorando l’outcome del paziente fragile. Prof.ssa Simonetta Tesoro Università degli Studi di Perugia Presidente S.A.R.N.eP.I. 2 3
Le raccomandazioni fornite in questo documento Nutrizione enterale nel vogliono pertanto essere un utile punto di partenza e paziente critico in età pediatrica una guida pratica per aiutare i clinici nell’attuazione delle scelte terapeutiche nutrizionali. INTRODUZIONE La malattia critica induce profonde alterazioni VALUTAZIONE DELLO STATO NUTRIZIONALE metaboliche caratterizzate da catabolismo, insulino- Protocollo di nutrizione enterale del paziente critico in etá pediatrica resistenza ed alterato utilizzo dei substrati. Nella Le linee guida ASPEN e le più recenti ESPNIC, primissima fase dell’evento critico queste alterazioni raccomandano di effettuare la valutazione dello sono benefiche e vitali ma nelle fasi successive, se non stato nutrizionale a tutti i pazienti all’ingresso in area modulate da una terapia nutrizionale programmata critica/intensiva. Dato l’incrementato rischio di rapido e gestita con sapienza, possono diventare nocive. deterioramento dello stato nutrizionale a causa dello Inoltre, la malnutrizione e il deficit di micronutrienti stress metabolico e della riduzione delle ingesta, la nel paziente critico sono associate ad un' aumentata valutazione dello stato nutrizionale dovrebbe essere morbidità, infezioni, perdita di massa muscolare, ripetuta con regolarità durante la degenza in area prolungamento della ventilazione meccanica, ritardata critica. Vi è forte eterogeneità nella classificazione guarigione e aumentata mortalità. della malnutrizione nel paziente pediatrico, ciò evidenzia l’estrema complessità di tale valutazione L’area intensiva pediatrica è molto particolare in quanto rispetto all’adulto. accoglie pazienti estremamente eterogenei in termini di età, patologie e comorbidità, stato nutrizionale, tipo La malnutrizione acuta (wasting) influisce di interventi a cui sono sottoposti. Per questo motivo maggiormente sulla crescita ponderale, con riduzione sarebbe semplicistico presentare una strategia di del peso corporeo e si valuta attraverso il BMI. La supporto nutrizionale che sia adeguata a tutti i pazienti malnutrizione cronica (stunting) impatta sia sul peso ricoverati nelle unità di terapia intensiva pediatrica. che sulla statura e si esprime con una bassa statura Il supporto nutrizionale deve essere personalizzato valutata attraverso il rapporto tra lunghezza e altezza tenendo in considerazione lo stato nutrizionale di moltiplicato per l'età. base, il grado di vulnerabilità, lo stress metabolico, la Per una corretta valutazione dello stato nutrizionale è possibilità di alimentarsi per os e il rapporto rischio/ necessario l’utilizzo dello z-score (uguale alla differenza beneficio delle terapie nutrizionali che si intendono tra valore osservato e mediana della popolazione di attuare. Questi sono alcuni dei motivi per cui le riferimento) che permette di classificare con precisione indicazioni ed i protocolli sono molto variabili nelle anche i valori collocati al di fuori delle curve di crescita, diverse realtà cliniche. Recenti pubblicazioni hanno e di effettuare una diagnosi immediata del rischio di dimostrato l’utilità dei protocolli di gestione nutrizionale malnutrizione o della malnutrizione stessa. per il miglioramento degli outcome clinici già citati. 4 5
Per la valutazione dello stato nutrizionale è consigliabile ESAMI DI LABORATORIO rilevare le misure antropometriche come peso, altezza e, nei bambini 2 In particolare, la circonferenza del braccio (Mid Upper Arm Circumference - MUAC) fornisce una preziosa stima della massa muscolare, molto utile nel paziente critico. Nonostante abbia una significativa variabilità inter-operatore, rimane una misura semplice, di basso costo e molto utile. Tutte le misure per il calcolo dello z-score sono disponibili su www.peditools.org. 6 7
Questi protocolli dovrebbero includere il timing per Nutrizione enterale in area critica l’avvio della NE, il tasso di incremento (volume e velocità (Pediatric Intensive Care Unit - PICU) di somministrazione), criteri per valutare l’intolleranza e strategie per la sua gestione e risoluzione. In caso INTRODUZIONE di pazienti malnutriti potrebbe essere utile consultare uno specialista in nutrizione clinica. La nutrizione enterale (NE) è la terapia nutrizionale di elezione nel paziente critico a condizione che il tratto Esempio di impostazione della terapia nutrizionale: Protocollo di nutrizione enterale del paziente critico in etá pediatrica gastroenterico sia funzionante. Le linee guida ESPNIC • Valutazione antropometrica raccomandano di iniziare la NE entro le 24-48 ore • Valutare la possibilità ed i criteri per effettuare dall’accesso del paziente in area intensiva per pazienti la calorimetria indiretta di area medica e chirurgica. • Formulare il fabbisogno/target per l’apporto La raccomandazione è estesa anche a pazienti in energetico (kcal/24 ore) e proteico (grammi/24 ore) terapia con amine vasoattive, neonati a termine in circolazione extracorporea, con supporto emodinamico • Valutare il volume della miscela enterale da o sottoposti ad interventi cardiochirurgici purché siano somministrare ogni giorno clinicamente stabili. • Definire la via di somministrazione L’avvio precoce della NE e il raggiungimento di almeno • Scegliere la formula lattea o la miscela enterale 2/3 del target nutrizionale entro la prima settimana • Ripetere la valutazione nutrizionale almeno sono associati a miglioramento degli outcome clinici in 1 volta alla settimana area critica. In merito al fabbisogno calorico, gli esperti sono concordi nel consigliare di non superare il fabbisogno calorico di base ed aumentare gli apporti successivamente nella fase di recupero. Nonostante gli studi clinici dimostrino che la NE è attuabile nel paziente pediatrico in area critica, i problemi nell’attuazione sono molto frequenti e impediscono di fatto il raggiungimento degli obiettivi nutrizionali. Le più comuni barriere per la NE includono l’inizio ritardato, le frequenti interruzioni per sintomi correlati a intolleranza ed il digiuno richiesto per effettuare gli esami strumentali. Per superare queste problematiche, le linee guida di tutte le società scientifiche consigliano di elaborare propri protocolli per l’attuazione della NE passo dopo passo. 8 9
Algoritmo per il supporto nutrizionale in area critica pediatrica (Hamilton S. Pediatr Crit Care Med 2014;15:583-9): Determinazione del Selezionare la via di somministrazione: Enterale o Parenterale fabbisogno nutrizionale Il paziente è in grado di coprire i fabbisogni nutrizionali per via orale CALORIE SI NO Nella fase acuta, l'apporto di energia fornito ai bambini Il paziente può Uscire dall’algoritmo essere alimentato per in condizioni critiche non dovrebbe superare il dispendio Protocollo di nutrizione enterale del paziente critico in etá pediatrica via enterale? SI NO energetico a riposo. Il paziente può tollerare una nutrizione Considerare la Dopo la fase acuta, il fabbisogno energetico fornito nutrizione parenterale enterale completa? dovrebbe tener conto del debito energetico accumulato SI NO nella fase acuta, dell'eventuale riabilitazione, attività Il paziente presenta fattori di rischio Considerare una nutrizione trofica 0,5 ml/kg/h Rivalutare fisica e crescita. Si suggerisce di raggiungere la quotidianamente per l’aspirazione? (max 20 ml/h) somministrazione di almeno due terzi delle richieste SI NO energetiche quotidiane prescritte entro la fine della Iniziare una nutrizione Iniziare una nutrizione post-pilorica continua a livello gastrico prima settimana, per evitare il più possibile l’accumulo 1 ml/kg/h 1 ml/kg/h o 25 ml/h (max) o 25 ml/h (max) di deficit energetici. • Registrare circonferenza • Registrare circonferenza addominale (AG) addominale (AG) • Volume gastrico residuo • Misurare volume gastrico La calorimetria indiretta è il gold standard per la (VGR) non è misurato residuo (VGR) iniziale e ad ogni incremento di velocità misura del dispendio energetico, ma non è utilizzata DOPO 4 ORE abitualmente. Se la misurazione del dispendio Misurare il VRG e valutare segni di intolleranza energetico a riposo non è possibile con calorimetria Il paziente ha un indiretta, si raccomanda l’utilizzo dell’equazione di VRG > 3 ml/kg o sintomi di intolleranza alla NE? Schofield o del WHO "senza" l'aggiunta di fattori di SI NO stress per stimare il dispendio energetico. Si sconsiglia MANTENERE LA VELOCITÀ PER 1 ORA Aumentare la velocità (ogni 4ore), l’utilizzo delle equazioni di Harris & Benedicts e RDAs. Reinfondere il VRG fino misurare il VRG e È stato raggiunto a 3ml/kg o max 150 ml monitorare i sintomi di l’obiettivo in termini (se non ci sono intolleranza (ogni 4ore) di volume? Equazioni per il calcolo del metabolismo basale (BMRa) e del controindicazioni) SI NO fabbisogno energetico a riposo (REE) nei pazienti in fase acuta Verificare dopo 1 ora eventuali sintomi di • Rivedere l’adeguatezza Considerare: Schofield (W) Schofield (WH) WHO intolleranza dell'apporto calorico-proteico • Farmaci procinetici NO • Considerare un aumento • Una nutrizione Il paziente di concentrazione della post-pilorica (se si ha ancora sintomi formula faceva nutrizione BMR = 13.4 x peso BMR = 16.25 x peso + REE = 12.2 x peso kg Maschio di intolleranza • Controllare il peso gastrica) + 693 137.2 x altezza +515.5 + 746 alla NE o un • Considerare la • Se è indicata la NP VRG>3ml/kg? calorimetria indiretta • L’implementazione • Implementare le linee delle linee guida SI guida sulla gestione sulla gestione BMR = 17.7 x peso BMR = 8.365 x peso + REE = 17.5 x peso kg intestinale intestinale. Femmina Sospendere • Controllare eventuali • Farmaci + 659 465 x altezza +200 + 651 l’alimentazione per 4 ore segni di overfeeding anti-diarroici Fig.1 Algoritmo per l'inizio e la progressione della nutrizione enterale nelle unità di terapia intensiva pediatrica. 10 11
Va posta particolare attenzione all’overfeeding che non LIPIDI riduce né il tempo di ventilazione né la permanenza in terapia intensiva, ma può peggiorare la prognosi. Ad oggi non ci sono linee guida per stabilire il corretto apporto lipidico in corso di NE. L’underfeeding è altrettanto pericoloso poiché si associa Pazienti con insufficienza respiratoria hanno difficoltà a fallimento dello svezzamento dalla ventilazione ad eliminare la CO2 dai polmoni, il che si traduce in meccanica per riduzione della forza muscolare e del dispnea, ipercapnia, ipossia e acidosi respiratoria. drive respiratorio. Questo esacerba la perdita muscolare attraverso lo stress ossidativo e la risposta infiammatoria. Per Protocollo di nutrizione enterale del paziente critico in etá pediatrica attenuare queste problematiche, l’obiettivo è ridurre la produzione metabolica di CO2 ed il quoziente PROTEINE respiratorio. Il corretto apporto proteico nel paziente pediatrico Diversi studi hanno dimostrato che formule ad alto critico è estremamente importante per il mantenimento contenuto lipidico riducono la produzione di CO2 e quindi della massa magra e l’incremento della crescita. il quoziente respiratorio. Inoltre, un elevato apporto in Le linee guida suggeriscono che un apporto minimo lipidi può essere il mezzo più efficiente per aumentare di proteine di 1,5g/kg/die può essere considerato l’apporto calorico della nutrizione senza incrementare sufficiente ad evitare un bilancio azotato negativo. eccessivamente i volumi somministrati. Non si raccomanda l’uso dei valori RDA per guidarne la prescrizione poiché sviluppati per i bambini sani, nei quali i fabbisogni proteici sono inferiori rispetto LIQUIDI ai pazienti critici. Si raccomanda un apporto proteico precoce per raggiungere i target proteici e promuovere Fabbisogno basale di liquidi un bilancio azotato positivo. Non ci sono prove sufficienti 1-10 kg 100 ml/kg disponibili per sostenere l'uso di proteine/aminoacidi aggiuntivi durante la fase acuta. 10-20 kg 1000 ml + 50 ml/kg per ogni kg sopra i 10kg > 20 kg 1500 ml + 50 ml/kg per ogni kg sopra i 20kg CARBOIDRATI L’apporto glucidico non dovrebbe mai superare il 40- 50% della quota calorica totale giornaliera, dato che la sua capacità ossidativa si riduce progressivamente in fase di stress. 12 13
Apporto giornaliero di fluidi I nutrienti chiave e Fabbisogno di liquidi sulla base della formula precedente. loro proprieta’ Peso (kg) Fabbisogno di liquidi* (ml/die) 1 100 Non ci sono raccomandazioni condivise o evidence- 2 200 based sulla scelta della miscela enterale. Possiamo 3 300 avvalerci dei criteri di scelta sulla base dei substrati 4 400 forniti dalle miscele enterali, per sfruttare i loro effetti Protocollo di nutrizione enterale del paziente critico in etá pediatrica 5 500 metabolici e sulla funzione gastrointestinale. 6 600 7 700 8 800 TIPOLOGIA DI PROTEINE 9 900 10 1000 Particolare considerazione va posta nella scelta 12 1100 della tipologia della fonte proteica. Nello specifico, 14 1200 studi sull’adulto hanno evidenziato che le miscele 16 1300 enterali a base di 100% sieroproteine di latte 18 1400 possono ridurre gli indici infiammatori e migliorare 20 1500 le difese antiossidanti. Questo effetto viene espletato 22 1540 aumentando la produzione endogena di enzimi 24 1580 antiossidanti (glutatione perossidasi, superossido 26 1620 dismutasi, catalasi), riducendo i livelli di marcatori del 28 1660 danno da radicali liberi dell’ossigeno (MDA, TBARS) e 30 1700 mediando una ridotta espressione delle citochine pro- 32 1740 infiammatorie (IL-1β, IL-6,TNF-α). 34 1780 36 1820 Le sieroproteine del latte si mostrano superiori ad altre 38 1860 fonti di proteine come la caseina o la soia nel ridurre la 40 1900 risposta glicemica, aumentare la risposta insulinica, 42 1940 la produzione di glucose-dependent insulinotropic 44 1980 polypeptide (GIP) e del glucagon-like peptide 1 (GLP1). 46 2020 48 2060 50 2100 *numero stimato sulla base dell’equazione precedentemente descritta. La valutazione medica dell’effettivo fabbisogno di liquidi può essere superiore o inferiore alle quantità proposte. Adapted from: Johnson KB. Fluid and Electrolytes. The Harriet Lane Handbook. St. Louis. CV Mosby 1993: 164-165 14 15
Inoltre, una volta superata la fase acuta, gli aminoacidi essenziali contenuti nelle sieroproteine del latte Caratteristiche compositive auspicabili della formula possono stimolare l'anabolismo, modulando le vie di enterale indicata per la tipologia di pazienti considerata signaling dell’insulina (mTOR), stimolando la sintesi sono: di IGF-1. Anche il loro tropismo muscolare può essere utile, specialmente nei pazienti ventilati il cui • elevato contenuto proteico (12 % delle kcal); spessore del diaframma è stato stimato ridursi >2% al fonte proteica costituita da 100% sieroproteine di giorno e preservarlo potrebbe ridurre la durata della latte idrolisate, per migliorare la tollerabilità e lo Protocollo di nutrizione enterale del paziente critico in etá pediatrica ventilazione meccanica. svuotamento gastrico. Diversi studi hanno inoltre evidenziato come le • elevata quota lipidica (> 35% delle kcal), con sieroproteine di latte, mantenendosi liquide a livello MCT in elevata percentuale (> 50%dei lipidi) per dello stomaco, contrariamente alla caseina che promuovere la digeribilità e l’assorbimento dei precipita a pH acido, accelerino i tempi di svuotamento lipidi, e a ridotto contenuto di acidi grassi omega gastrico. Questa caratteristica chimico-fisica è stata 6 per ridurre la sintesi di prostaglandine pro pertanto posta in relazione con una significativa infiammatorie. riduzione degli episodi di nausea, vomito e rigurgito, risultando in una maggiore tollerabilità gastrica. • ridotto apporto di carboidrati, per contrastare l’aumento del quoziente respiratorio e l'iperglicemia da stress e per ridurre GLI MCT l'insulino-resistenza. Gli MCT (Medium Chain Tryglicerides) sono acidi grassi saturi con 6-12 atomi di carbonio. Gli MCT entrano direttamente nel circolo portale senza passare per la via linfatica. I trigliceridi che li contengono hanno una migliore solubilità rispetto a quelli a lunga catena e per essere digeriti non necessitano della lipasi pancreatica. Rappresentano una fonte energetica facilmente degradabile e rapidamente disponibile, la presenza di un’elevata quota di lipidi sottoforma di MCT (>50%) facilita la digestione e l’assorbimento dei grassi. 16 17
ridotta tolleranza della NE. In questi casi è importante ricordarsi di somministrare la dose corretta di liquidi Scelta della miscela enterale per via enterale. Per la NE post-pilorica non è necessario utilizzare miscele particolari ma quelle semi-elementari ne Le linee guida ESPGHAN sulla nutrizione enterale facilitano naturalmente l’assorbimento intestinale. In pediatrica raccomandano l’utilizzo di miscele polimeriche caso di somministrazione enterale in sede post-pilorica come prima scelta. Nei neonati e lattanti con normale si consiglia l’utilizzo di miscele iso-osmolari (300-350 funzione intestinale sono indicati il latte materno oppure mOsm/L) per evitare la diarrea e la dumping syndrome. Protocollo di nutrizione enterale del paziente critico in etá pediatrica i latti formulati. In caso di intolleranza o necessità di ridurre il volume garantendo la quota calorica e proteica, è indicato l’utilizzo di miscele specifiche, appositamente DALLA NASCITA: formulate per aumentare gli apporti nutrizionali e migliorare la tollerabilità gastrointestinale. LATTE MATERNO, SE NON DISPONIBILE LATTE Altra raccomandazione dell’ESPGHAN è quella di UMANO DONATO 0-6 mesi, EVENTUALMENTE SE evitare l’utilizzo indiscriminato di miscele dell’adulto nei NECESSARIO FORTIFICATO. pazienti pediatrici. Oramai infatti, la scelta di miscele In assenza di entrambi, INFASOURCE® 0-24 MESI pediatriche è ampia anche per l’area critica. nutrizionalmente completo ad alta concentrazione Formule a base di sieroproteine di latte trovano un calorica e proteica, con 100% sieroproteine del latte forte razionale d’impiego in terapia intensiva pediatrica parzialmente idrolizzate è indicato per la nutrizione grazie ai benefici già delineati di questa fonte azotata. specializzata di bambini con ritardo di crescita e che In particolare, la cinetica per cui le sieroproteine necessitano di una formula concentrata. facilitano lo svuotamento gastrico e la loro forma Il prodotto è caratterizzato da un profilo lipidico unico, chimica predigerita le rendono particolarmente che consiste nella presenza di lipidi strutturati, con il indicate per favorire la tollerabilità gastrointestinale in 40% dei trigliceridi con acido palmitico in posizione pazienti complessi. sn-2. L’acido palmitico in tale posizione permette la Un’altra indicazione peculiare per le formule con digestione dei lipidi senza necessitare della lipasi sieroproteine di latte idrolisate è il paziente malnutrito, pancreatica, con un buon grado di emulsione tramite che potrà beneficiare degli effetti di queste miscele gli acidi biliari. Contrariamente, la digestione dell’ac. sull’aumentata permeabilità intestinale, sulle ridotte palmitico in posizione sn-1 e sn-3 avviene tramite capacità assorbitive, in quanto richiedono un minor lipasi pancreatica, generando acido palmitico libero impegno digestivo. In questo ambito bisogna ricordare che può formare saponi insolubili di acidi grassi con che l’assorbimento dei piccoli peptidi è più semplice il calcio con la conseguenza di feci dure e difficoltose rispetto a quello dei singoli aminoacidi oltre alla più da espellere. Inoltre Infasource contiene lattosio, favorevole osmolarità delle miscele semi-elementari in che favorisce l’assorbimento di calcio e ferro ed è confronto alle elementari. importante per la formazione delle guaine mieliniche. Le miscele ipercaloriche possono permetterci di somministrare volumi ridotti specialmente in caso di 18 19
Dai 12 mesi di età, a seconda della condizione patologica, le formulazioni della linea Peptamen Junior sono le più indicate per le seguenti condizioni patologiche: Condizioni patologiche Problematiche Prodotto Caratteristiche • Ipercalorico • 100% sieroproteine parzialmente Ritardato svuotamento idrolisate ed MCT (60% dei lipidi) MRGE Malattia da reflusso gastrico; nausea • Addizionato di Prebio 1 gastro-esofageo vomito intolleranza (FOS e inulina) Protocollo di nutrizione enterale del paziente critico in etá pediatrica ad elevati volumi • Miscela di fibre solubili ad attività prebiotica • Normocalorico • 100% sieroproteine parzialmente idrolisate ed MCT (60% dei lipidi) Diarrea • Pronto da bere Malassorbimento Steatorrea • Ipercalorico con 100% sieroproteine parzialmente idrolisate ed MCT (60% dei lipidi) in caso di • Addizionato di Prebio 1 nutrizione per OS (FOS e inulina) • Ipercalorico con 100% sieroproteine parzialmente Insufficienza idrolisate ed MCT (60% dei lipidi) Ipercatabolismo respiratoria acuta • Addizionato di Prebio 1 (FOS e inulina) miscela di fibre solubili ad attività prebiotica • Ipercalorico con 100% sieroproteine parzialmente Calo ponderale idrolisate ed MCT (60% dei lipidi) Malnutrizione o mancato • Addizionato di Prebio 1 (FOS e accrescimento inulina) miscela di fibre solubili ad attività prebiotica • Normocalorico con 100% sieroproteine parzialmente idrolisate ed MCT (60% dei lipidi) Atrofia dei villi Svezzamento da NPT intestinali • Peptamen Junior PHGG Disbiosi • Normocalorico 100% • Sieroproteine idrolisate con 100% fibra solubile PHGG in fase di follow up 20 21
Condizioni patologiche Problematiche Prodotto Caratteristiche • Normocalorico con 100% Inizio della NE in fase acuta Autofagia sieroproteine parzialmente idrolisate ed MCT (60% dei lipidi) • Normocalorico con 100% NE Moderato ipercatabolismo, sieroproteine parzialmente postoperatoria possibile malassorbimento idrolisate ed MCT (60% dei lipidi) • Normocalorico con 100% Protocollo di nutrizione enterale del paziente critico in etá pediatrica sieroproteine idrolisate e con 100% fibra solubile PHGG Malassorbimento, • Pronto da bere Sindrome da intestino corto adattamento intestino • Ipercalorico con 100% residuo sieroproteine parzialmente idrolisate ed MCT (60% dei lipidi) • Addizionato di Prebio 1 (FOS e inulina) • Ipercalorico con 100% sieroproteine parzialmente idrolisate ed MCT (60% dei lipidi) Traumi/Ustioni /Sepsi Spiccato Ipercatabolismo • Addizionato di Prebio 1 (FOS e inulina) miscela di fibre solubili ad attività prebiotica • Ipercalorico con 100% sieroproteine parzialmente Restrizione nell’apporto idrolisate ed MCT (60% dei lipidi) Neurochirurgia in fluidi • Addizionato di Prebio 1 (FOS e inulina) miscela di fibre solubili ad attività prebiotica • Normocalorico con 100% sieroproteine idrolisate e con Rischio di disbiosi 100% fibra solubile PHGG NE a lungo termine • Formula polimerica moderatamente calorica, a base Rischio di costipazione di alimenti naturali omogeneizzati • Con proteine animali e vegetali • Addizionato in fibre miste In caso di degenze prolungate, e nel decorso domiciliare di follow up il prodotto per la nutrizione a lungo termine dovrebbe, mantenendo a grandi linee il profilo compositivo sopra delineato, prevedere anche la presenza di fibre solubili o miste (ad es. Isosource Junior Mix). 22 23
Tabella compositiva delle formulazioni Protocollo di somministrazione Inizio e progressione della nutrizione enterale Velocità di P 10% 0% 12% 0% 1% 12% Tipo Età infusione Progressione Obiettivo Protocollo di nutrizione enterale del paziente critico in etá pediatrica Distribuzione L iniziale 36% 48% nutrienti % C 41% 49% 52% 39% F 0-12 mesi 1-2 ml/kg/h 1-2 ml/kg ogni 2-8 h 6 ml/kg/h Contenuto per 100 ml 100 ml 100 ml Continua 1-6 anni 1 ml/kg/h 1 ml/kg ogni 2-8 h 4-5 ml/kg/h Energia kcal 100 100 151 Proteine g 2,6 3,0 4,5 >6 anni 25 ml/kg/h 25 ml/kg ogni 2-8 h 100-150 ml/kg/h (sieroproteine idrolisate) Lipidi g 5,5 4,0 6,6 0-12 mesi 10-60 ml/2-3 h 10-60 ml/pasto 90-180 ml/4-5 h - MCT g - 2,4 4 Carboidrati g 10,3 13,2 18 In boli 1-6 anni 30-90 ml/2-3 h 30-90 ml/pasto 150-300 ml/4-5 h Fibra g - - 0,7 >6 anni 60-120 ml/2-3 h 60-90 ml/pasto 240-480 ml/4-5 h Acqua ml 86 85,4 78,2 Osmolarità mOsm/l 322 280 415 0-12 mesi 1-2 ml/kg/h 1-2 ml/kg ogni 2 h 60-90 ml/12-18 h Tabella compositiva delle formulazioni Ciclica 1-6 anni 1 ml/kg/h 1 ml/kg ogni 2 h 75-125 ml/8-16 h >6 anni 25 ml/kg/h 25 ml/kg ogni 2 h 100-175 ml/8-16 h Adattato da Davis A. Pediatrics. In Contemporary Nutrition Support Practice; 1998; ch 26; 358. P 12% 1% 12% 1% 12% 2% Distribuzione L 32% 39% 39% nutrienti % C 49% 47% 55% F Contenuto per 100 ml 100 ml 100 ml Energia kcal 101 151 117 Proteine g 3 4,5 3,6* (sieroproteine idrolisate) Lipidi g 3,6 6,6 5 - MCT g 1,5 4,0 0,7 Carboidrati g 13,8 18 14 Fibra g 0,6 0,7 1 Acqua ml 85 76 80 Osmolarità mOsm/l 296 465 280 *Proteine (caseina, formula polimerica) 24 25
potrebbero aiutare a risolvere il problema e facilitare Criteri diagnostici di intolleranza la progressione della NE insieme all’eventuale uso di della NE nel paziente pediatrico procinetici. 3. Distensione addominale: sintomo soggettivo a Non esiste una definizione condivisa di questo fenomeno meno che non si esprima attraverso la misura della che rimane molto frequente - più dell’80% dei pazienti circonferenza addominale - es. 2 incrementi consecutivi in area critica ne sono soggetti - ed è la principale causa della circonferenza addominale in 24h (valutata ogni per la sospensione e l’insuccesso della NE. Pertanto 4 ore). Anche se non necessariamente correlata alla la gestione dei sintomi riconducibili ad intolleranza è nutrizione, il paziente potrebbe beneficiare della Protocollo di nutrizione enterale del paziente critico in etá pediatrica di vitale importanza. Bisogna sottolineare che a volte sostituzione delle miscele polimeriche con quelle i sintomi riferiti come intolleranza non sono correlati semi-elementari con ridotto apporto di carboidrati. alla nutrizione ma hanno altra fisiopatologia. Quest’ultima caratteristica riduce anche la produzione di CO2 e la dipendenza da ventilatore pur garantendo 1. Vomito: molto frequente, ne soffrono fino al 30% l’apporto calorico fornito, in questo caso, da lipidi. dei bambini ricoverati in area critica. Due o più episodi /24 ore sono considerati sintomo di intolleranza 4. Diarrea: Tre o più scariche di feci liquide nelle 24 ore intestinale anche se il vomito può facilmente essere - sintomo anche questo molto frequente nei pazienti causato da fattori non correlati all’alimentazione. in area critica. Può essere ricondotto a diverse cause Dato il rischio di aspirazione nelle vie aeree, il vomito come infezioni, farmaci, ma anche malassorbimento è molto temuto e spesso la NE viene interrotta. Le intestinale o maldigestione. In questo caso l’utilizzo linee guida raccomandano di prevenirlo con l’utilizzo di miscele semi-elementari con almeno il 50% di antiemetici, adattare la velocità di somministrazione di acidi grassi a media catena (MCT), può aiutare e il tipo di miscela enterale – quelle a base di 100% l’assorbimento, la progressione e il raggiungimento sieroproteine del latte idrolisate consentono uno del target nutrizionale. Può essere utile valutare svuotamento gastrico più rapido – oppure optare per l’osmolarità della miscela e ridurre la velocità di la somministrazione post-pilorica. Per contrastare somministrazione fino a renderla continua con pompa questa condizione è inoltre consigliato l’utilizzo di peristaltica nelle 24 h. miscele ipercaloriche, cosa che permette di ridurre il 5. Assenza di borborigmi: la presenza di nutrienti volume infuso pur garantendo la quota calorica. Tutto influisce sicuramente sui movimenti intestinali. ciò deve essere tentato prima di sospendere la NE. L’assenza o il ritardato inizio di borborigmi indicano 2. Volume gastrico residuo (VGR): la definizione del un’alterazione della motilità intestinale. ristagno gastrico considerato patologico è molto La stipsi non è un sintomo di intolleranza alla NE e variabile, considerata anche l’estrema variabilità dei al pari della diarrea può essere gestita con miscele pazienti (età e peso), perciò sembra più attendibile contenenti fibre solubili, come ad esempio la gomma quello espresso in funzione del peso corporeo (es. > 3 di guar parzialmente idrolisata (PHGG). La fibra è ml/kg valutata ogni 4 ore). Nonostante le linee guida trasformata in acidi grassi a catena corta (SCFA) che non la consiglino, la valutazione routinaria del VGR è sono assorbiti dalle cellule del colon svolgendo un una pratica molto diffusa nelle PICU. ruolo trofico sulla mucosa intestinale e di controllo dei L’utilizzo di miscele enterali a base di 100% sintomi e della risposta glicemica. sieroproteine del latte, che hanno dimostrato avere un tempo di svuotamento gastrico inferiore alla caseina, 26 27
Criteri diagnostici di Parametri clinici Gestione/prevenzione intolleranza alla NE Vomito 2 o più episodi/24h • Farmaci antiemetici • Adattare velocità di somministrazione • Miscele con 100% sieroproteine del latte per ridurre tempi di svuotamento gastrico Protocollo di nutrizione enterale del paziente critico in etá pediatrica • Miscele ipercaloriche per ridurre volumi somministrati • Eventuale somministrazione post- pilorica Volume gastrico >3ml/kg valutato ogni 4h • Miscele con 100% sieroproteine residuo (VGR) del latte per ridurre tempi di svuotamento gastrico • Farmaci procinetici Distensione 2 incrementi consecutivi • Miscele con 100% sieroproteine con addominale della circonferenza basso apporto di carboidrati addominale in 24h valutata ogni 4h Diarrea 3 o più scariche di feci • Miscele semielementari con almeno liquide nelle 24h 50% dei lipidi come MCT • Osmolarità contenuta • Ridurre velocità; passare da somministrazione intermittente a somministrazione continua Assenza di Assenza o ritardato inizio • Stipsi (così come la diarrea) borgorigmi di borgorigmi indicano può essere trattata con miscele un’alterazione della contenenti fibre 100% solubili motilità intestinale (es. gomma di guar parzialmente idrolizzata PHGG) Stipsi Dolori addominali • Miscele contenenti 100% fibre Difficoltà ad espellere solubili (es. gomma di guar...) le feci Controllare l'assunzione di liquidi e lo stato di idratazione 28 29
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Il latte materno è l'alimento ideale per il lattante. Materiale tecnico-scientifico riservato agli operatori sanitari - Codice CSM 4631935 - Maggio 2020 Prima di scegliere un suo sostituto interpellare il pediatra. Si ringraziano per la collaborazione: D.ssa Antonella Lezo S.S. Dietetica e Nutrizione Clinica, ospedale Infantile Regina Margherita, Città della Salute e della Scienza, Torino D.ssa Laura Cerquiglini Azienda Ospedaliera di Perugia Reparto di Pediatria e Banca del latte Nestlé Italiana S.p.A. - Nestlé Health Science Via del Mulino, 6 - 20090 Assago (MI) Tel. ufficio ordini 02-81817207 - Fax 02-81817145 Numero verde: 800-434434 www.nestlehealthscience.it www.nutritionalacademy.it
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