MONTAGNES MON AMOUR Sappada 2020 - Movimento Terza Età Segrate - MACCHÈ ANZIANI D'EGITTO!!! CMTE ...

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MONTAGNES MON AMOUR Sappada 2020 - Movimento Terza Età Segrate - MACCHÈ ANZIANI D'EGITTO!!! CMTE ...
MONTAGNES MON AMOUR
       Sappada    2020

  Movimento Terza Età Segrate
MONTAGNES MON AMOUR Sappada 2020 - Movimento Terza Età Segrate - MACCHÈ ANZIANI D'EGITTO!!! CMTE ...
MONTAGNES MON AMOUR Sappada 2020 - Movimento Terza Età Segrate - MACCHÈ ANZIANI D'EGITTO!!! CMTE ...
M O NTAG N E S M O N AM O U R                      utilizzando sia la fantasia che … le
    “ S A P P A D A”                               pile.
  N E LLE FAV O LO S E
                                                   Anche Anna da signorina venne da
       DOLOM ITI                                   Milano in Cadore nel periodo estivo
         2 0 2 0                                   quando, da commessa, lavorava alla
                                                   Standa che, per i suoi dipendenti,
                                                   affittava degli alberghi a San Vito di
INTRODUZIONE                                       Cadore per far fare loro le vacanze.
Le nostre vacanze di gruppo hanno                  Quest'anno, grazie al programma di
ogni anno uno sviluppo … “positivo”                vacanze “Montagne Mon Amour - C.
ed è questa la caratteristica che                  M. T. E. & Travelland”, siamo ritornati
dobbiamo ricordare lasciando che le                in quei luoghi e la memoria ha fatto il
cose accadano.                                     resto.
A Sappada e in Cadore Anna e io                    Con le limitazioni dovute al Covid 19,
avevamo già trascorso vacanze estive               pensavamo che le vacanze non si
in tempi remoti e lontani eravamo                  potessero svolgere ed è stata quindi
anche tra noi.                                     proprio una sorpresa il poter decidere
                                                   di partire.
Io, infatti, le vissi da ragazzo, agli inizi
della mia esperienza negli Scouts, con             La nostra valida Ivonne teneva
tutte le attività pratiche che il metodo           aggiornato il numero dei partecipanti
educativo richiede: piantare il campo,             che danzava variando di giorno in
cuocere con la legna che trovi nel                 giorno ma con tendenza al ribasso.
bosco, preparare il piano della cucina
sopraelevata, ecc...                               Si sa, però, che anche lei ha il suo
                                                   fascino e, a mano a mano che la data di
Ricordo che riuscimmo anche a                      partenza si avvicinava, qualche amico
costruire un ponticello in travi di legno          si aggiungeva alla lista o tornava a
che attraversava un torrente ponendovi             farvi parte.
una piazzola di sassi al centro in modo
da ottenere due campate.                           Poi, per l’Agenzia Travelland, sia
                                                   Eleonora (che per la prima volta
Lunghe camminate (anzi uscite), ritrovi            riusciva a venire in montagna con noi)
serali alla luce della fiamma del grande           e sia Costanzo (l'amico di tutti, ricciolo
cerchio, recitazione di scenette che               ribelle ed organizzatore instancabile)
avevano lo scopo di dare un po’ di                 stavano spargendo inviti e ottenendo
humor alle disavventure della giornata             adesioni
per non lasciarci prendere troppo dallo
sconforto e per guardare avanti.                   PARTENZA
Ma anche partecipazione a grandi
giochi fatti al buio della notte stellata          Sabato 27 giugno è fissata la partenza
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che inizia dal Villaggio Ambrosiano e,            pullman, non ho detto niente.
come vuole la nostra tradizione di
famiglia, Anna e io arriviamo con un              Quanta pazienza, penso, deve avere lei
po’ d’anticipo alla fermata del pullman           con me ma poi le spiegherò e capirà
in piazzetta Sant’Ambrogio dalla parte            perché lei resta il mio angelo in terra.
opposta della fermata degli gli autobus
di linea che, indifferenti a noi, arrivano,       Fatto tutto, trainata la valigia
fanno il loro sbuffo, aprono le porte e           dell’Ivonne e, finalmente, sono seduto
raccolgono i passeggeri e ripartono.              sul pullman.

Arriva Sergio (il bersagliere) poi la             “Ma dov'eri sparito?” mi domanda
Maria Rosa con il Giulio, la Mariuccia,           Anna.
la Maria Monteverdi, il Paolo … e, via
via, gli amici di sempre e di tutte le            “Scusami” le rispondo “ho avuto la
vacanze.                                          percezione che l’Ivonne si fosse
                                                  addormentata e allora mentre la
Il pullman, nel frattempo arrivato, ha            chiamavo al cellulare, le sono andato
aperto gli sportelloni del carico e gli           incontro pensando che affannata, di
autisti Alessandro e Omar caricano le             corsa, con le valigie al traino e lo zaino
valigie.                                          in spalla, fosse in difficoltà a giungere
                                                  in tempo”.
“Anna”,     domando,    “hai         visto
l’Ivonne?” “No” mi risponde.                      Meno male che l'abbiamo recuperata e
                                                  ora è lì seduta in prima fila con la
Accidenti, penso, vuoi vedere che è               Margherita: “le due cugine”.
successo il pasticcio della notte
insonne?                                          Ma guarda che bello: questa volta
                                                  abbiamo anche l’Eleonora con il
Perché, se fosse così, i tempi per                Costanzo e siamo in una botte di ferro.
arrivare sono ora strettissimi e lei
dovrebbe essere già qui.                          Buon viaggio, si parte!

Così rompo gli indugi e la chiamo al              IN VIAGGIO
telefono: “Pronto Ivonne stiamo
partendo dove sei?”                               “Signori per favore attenzione” dice
                                                  l’Eleonora responsabile e grande capo
“Oh, mamma mia, … arrivo, arrivo                  dell’agenzia Travelland), “Il primo
subito, faccio in un minuto. Colpa di             modulo lo dovete riempire e firmare
quella pastiglia che mi fa sempre                 perché …”.
dormire quando mi devo svegliare.
Arrivo, arrivo ho già la valigia fatta!”          “Il secondo modulo …” e le
                                                  raccomandazioni per il covid 19
Io sto già camminando per andarle                 continuano …
incontro ma ad Anna, che è rimasta al
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“Tutti    dovete       mantenere        la       che già conosco, come se stessi
mascherina”.                                     tornando …

Nel frattempo la temperatura esterna è           Percorriamo gallerie aperte ad arcate su
salita a 30 gradi: come ogni anno,               di un lato ed è bello vedere l'esterno,
abbiamo la particolarità di partire per le       attraversiamo un ponticello, facciamo
vacanze quando inizia il gran caldo.             un tornante, poi un altro, imbocchiamo
                                                 una galleria lunga 4 km e ben
Mentre viaggiamo, i due simpatici                illuminata e, … è così fino a entrare
autisti, con battute da rivista mordaci,         nella valle finale.
si passano le foto dei loro figli: “Ah,
ma che belli che sono questi ragazzi,            Rocce, prati, boschi con ancora abeti
però sai che non ti assomigliano per             abbattuti, paesi allineati lungo strada e
niente? Ma … sei proprio sicuro                  altri cui giriamo intorno, cielo azzurro
che …”                                           con poche nuvole che sembrano poste
                                                 per favorire noi turisti nel fare le foto.
“Beh, sai, io sono sempre in giro con il
pullman e non so cosa succeda a casa.            Ovunque vediamo ordine e pulizia e
Vorrà dire che farò fare loro l'esame del        sentiamo il fresco.
D.N.A.”
                                                 Ah che ristoro!
“Eh già, bravo, e se scoprissi che …,
cosa faresti?”                                   Nel pullman c’è silenzio e tutti
                                                 osservano e ammirano con aria
“Sai che hai ragione? Non ci avevo               rilassata.
pensato ma, con la fatica che ho fatto
per trovar moglie, penso che mi                  Ecco la lunga valle che ospita il paese
convenga stare zitto e far finta di              di Sappada e che si estende per cinque
niente”                                          chilometri.

Risata corale di tutti i partecipanti che        Ornella e Giorgio sono lì ad attenderci
parevano non aver ascoltato.                     ed è bello sentirsi attesi!

La sosta all'Autogrill, alle porte di            Grazie al loro interessamento anche
Padova, ci permette di fare il pranzo            quest'anno riusciamo a venire in questo
del mezzogiorno e poi si riparte.                posto molto, molto bello, aperto, con
                                                 tante vette che ci stanno intorno e una
Verso le 14,30 ci troviamo alla base             vallata a largo respiro.
delle prime montagne con l'aria che
inizia a rinfrescarsi e, quando iniziamo         TRA LE DOLOMITI
a leggere le indicazioni stradali per
Auronzo, sento una specie di segnale             Scendendo dal pullman, seguendo le
che mette agitazione alla mia memoria            indicazioni         dell'albergatore,
come se stessi per arrivare in un posto          scarichiamo i bagagli sulla strada
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regionale e ci inerpichiamo su per la            milanese e i vari cantieri.
salita fino all'hotel Bladen dove tutto è
già predisposto per l'aperitivo di               Finita la cena, Eleonora ci ha avvisato
benvenuto all'aperto nel giardino con i          che all’indomani il signor Charlie
tavoli, le panchine e le poltroncine ben         Tessari si sarebbe trovato per le ore
distanziate.                                     9.00 all'uscita dell'hotel per farci da
                                                 guida per la mattinata girando per la
Un paesaggio a tutto tondo piacevole e           parte storica del paese di Sappada ma
gradito con la valle, le cime ancora             ci ha precisato che, se qualche persona
innevate solo nelle zone d’ombra, i              avesse voluto fare con lei una
prati e i boschi.                                camminata di 8/10 km, avrebbe dovuto
                                                 prepararsi ad uscire per le 8.00.
La vallata è lunga e larga e si vedono
bene le piste da sci (ora verdi per              La giornata trascorsa è stata intensa e
l'erba), gli impianti di risalita e …            Anna e io abbiamo lasciato gli amici al
peccato non saper sciare ma la                   dopo cena, andandoci a godere il fresco
montagna è bella lo stesso!                      della sera con un breve giretto e poi …
                                                 a nanna.
In alto, vicino alla parte rocciosa della
montagna, ancora si vede il bosco con            CHARLIE RACCONTA
gli abeti abbattuti dalla tempesta di
vento di due anni fa.                            Domenica mattina Charlie ci attende ai
                                                 piedi della scarpata: è un signore alto
Eleonora avvisa che si cenerà alle ore           che ha subito un intervento chirurgico
20 precise e noi saremo certamente               alle anche molto di recente e che ora,
puntuali.                                        per la riabilitazione, deve muoversi
                                                 aiutandosi con le stampelle e vuol
CENA                                             guarire del tutto in fretta per paura, da
                                                 novembre, di non poter fare il maestro
Anna e io siamo seduti con le amiche             di sci.
Ivonne Marini, Maria Monteverdi, Tina
Merlo e Margherita Scotti.                       Ha poco più di 50 anni e, con il suo
                                                 parlare    amabile,       racconta    cose
Si avvicina una signora al nostro tavolo         interessanti a tutti noi che gli formiamo
e mi domanda dove avessi lavorato per            un bel crocchio attorno.
lungo tempo anni fa ma senza ricordare
il nome della società.                           Le dolomiti, nel loro insieme, sono i
                                                 resti di un sovvertimento della crosta
Riflettendo e giocando con la memoria,           terrestre di circa 250.000 anni fa.
abbiamo ricostruito di aver lavorato
insieme, più o meno per vent'anni, in            Il ritiro del mare e la terra con i
un a società dove lei, Rossella, era             movimenti tellurici, hanno lasciato
segretaria di direzione e io che andavo          depositata la dolomia che è un minerale
avanti e indietro tra l'ufficio della sede       ricco di quarzi e di magnesio che, con
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la luce bassa del sole al tramonto,              avessero sfruttato al massimo le
colora le montagne di sfumature e di             possibilità di utilizzare tutte le materie
intensità singolari.                             prime del posto che la natura donava
                                                 loro.
Passato un ponticello in legno, ci
portiamo verso l'esterno del paese in
direzione della sua parte antica                 COME COSTRUIVANO LE CASE
classificata tra i “Borghi più Antichi
d'Italia”.                                       In montagna il lavoro è faticoso e i
Percorrendo la strada regionale, verso il        trasporti, nei tempi antichi, erano
basso abbiamo visto tre placidi cerbiatti        garantiti solo con l’aiuto degli animali.
che stavano brucando, eleganti e snelli
al punto da sembrare che sfiorassero             Quindi,    prima     dell'inizio della
l'erba.                                          costruzione, occorreva ben riflettere
                                                 sfruttando anche l'esperienza che altri
Charlie ha richiamato la nostra                  avevano già fatto.
attenzione su di una stradina che, dalla
parte opposta e in salita, andava verso          La scelta del luogo dove costruire, ad
l'interno del paese.                             esempio, doveva tenere conto di
                                                 moltissime cose: dall’orientamento (per
Lui    respira   a    pieni  polmoni             sfruttare il calore e la luce del sole),
accumulando tutti i profumi che le               alla riduzione al minimo possibile dello
erbe, ancora umide dalla guazza                  scavo e del conseguente spostamento di
notturna, stanno donando e consiglia a           terreno, dalla profondità della vena
tutti noi di fare la stessa cosa per             dell'acqua alle strade di collegamento,
accumulare nei nostri bronchi e                  etc… senza dimenticare di non
polmoni la salubrità che in città non            allontanarsi troppo dal centro abitato.
abbiamo.
                                                 La parte bassa della casa veniva
Questi      stessi    profumi      sono          scavata nel fianco della montagna e
immagazzinati anche dalle vacche e               diventava stalla, con una parte costruita
dalle capre che sono al pascolo e che ci         a mattoni o a pietre.
rendono nel loro latte, nella ricotta e
nei formaggi che ne derivano.                    Dal solaio del piano terra fino alla
                                                 copertura     (al    massimo      ci    si
Charlie ci fa poi notare come, sulla             concedevano due piani ulteriori) ci si
ripida stradina, si trovino le stazioni di       serviva invece del legno per
una via crucis che termina con la                l’abitazione, il fienile, il deposito e il
cappella principale sulla sommità.               solaio.

Camminando ancora un poco ci                     Dal fienile bastava una botola per far
troviamo al centro di case abbastanza            scendere il fieno (che veniva caricato
simili fra loro e ci viene spiegato come         sulle gerle, trasportato a spalla e
i nativi del luogo, allora austriaci,            depositato nel solaio) nella stalla.
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degli incendi causati dal fuoco ma
Il legno, che resta un materiale vivo             anche da eventi naturali come i fulmini.
anche dopo il taglio, risente delle
variazioni naturali (caldo, freddo,               Le scandole erano inchiodate al
umido, secco, etc…) e veniva quindi               paiolato (piano del tetto) partendo dalla
utilizzato e tagliato durante la fase             linea orizzontale più bassa (verso
lunare adatta allo scopo.                         gronda) sovrapponendone una parte e
                                                  avanzavano, fila dopo fila, verso il
Quest’esperienza si tramandava di                 colmo avendo cura di sfalsare di metà
padre in figlio.                                  della larghezza di una scandola ogni
                                                  fila in modo da non far coincidere le
Occorreva restare ben attenti erano               fughe degli accoppiamenti adiacenti.
anche sulle dimensioni delle finestre
che dovevano restare piccole perché,              L’ANTICO BORGO
pur fornendo come unica fonte di luce
quella naturale, potevano anche                   E' stato in questo antico borgo che
originare del freddo soprattutto nei              abbiamo visto nel dettaglio la
lunghi inverni.                                   costruzione delle case.

I TETTI                                           Nella costruzione dove si lavorava il
                                                  latte e si producevano sia il burro che il
Mentre in Piemonte i montanari locali             formaggio, la raccolta della materia
utilizzavano come manto di copertura              prima veniva fatta pesando ogni
le beole sovrapponendole alle travature           consegna e prendendone nota su un
portanti ed alle traverse del tetto, qui si       registro tuttora presente e testimone.
usava un rivestimento in piattine di
legno, uniformi e rettangolari, dette             Infatti, avendo già allora un concetto
scandole.                                         cooperativistico, il burro e formaggi
                                                  ottenuti venivano poi ripartiti in
I tetti delle case erano sempre ben               proporzione alla quantità di latte
inclinati e quindi, per evitare che lo            consegnato da ognuno.
sciogliersi della neve potesse farla
slittare in massa al suolo, si doveva             I contenitori del latte per il deposito e
provvedere anche a posizionare delle              la lavorazione erano in lamiera di rame
barre trasversali contenitive.                    (ottimo conduttore sia del calore che
                                                  dell'elettricità).
A volte venivano ricoperti con rivesti
lignei anche i prospetti delle case               Il rame, tuttavia, se non trattato, si
rivolti a nord e quindi molto esposti             ossida divenendo velenoso e così
alle intemperie, al vento forte, alle             occorreva ricoprire tutte le superfici
temperature più basse e alla formazione           interne dei contenitori con lo stagno.
di ghiaccio).
Il massivo uso del legno esponeva                 Oggi lo stagnino è un lavoro del tutto
tuttavia (ed espone tuttora) al pericolo          scomparso.
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particolari: a solide colonne in
Le bacinelle che raccoglievano il latte,          muratura dalle quali partivano gli archi
erano poste dentro una vasca                      erano appesi dei quadri, con il loro
contenente acqua che manteneva il latte           vetro di protezione, contenenti delle
a temperatura bassa per favorirne la              tele ricamate a punto croce che
conservazione per le varie lavorazioni            rappresentavano     una     strada    di
successive.                                       montagna che partiva da un castello.

La consegna del latte avveniva due                Abbiamo pensato che           la scena
volte al giorno e ciò continua tuttora in         rappresentata avesse a        base una
quanto condizione ottimale per sposarsi           leggenda.
con le tempistiche di mungitura.
                                                  Nell'altra colonna dell'arco era appeso
SCULTURE                                          un altro quadro ricamato.

Quello che tutti abbiamo potuto vedere            Tuttavia la mia attenzione si era
e ammirare in abbondanza, sono state              spostata su uno strano calesse piuttosto
le sculture in legno (che sono                    basso come se mancasse delle ruote.
distribuite per tutto il paese) e il buon
gusto di tutti gli abitanti per i fiori che       Avvicinandoci e spostando un poco i
hanno dei colori molto vivaci e forti a           fiori che lo ricoprono interamente,
dimostrazione del fatto che crescono              scopriamo dei sedili in legno e, più
con 1.300 metri in meno di                        sotto, un telaio anch’esso ligneo e un
inquinamento rispetto a quelli dei                pattino in ferro per scorrere sul
nostri giardini.                                  ghiaccio: era una slitta, altro che
                                                  calesse, e com’era bella impreziosita da
RICAMI, FIORI, CALESSE                            quell'arco in ferro ricoperto da un telo
                                                  giallo.
Stavamo beatamente camminando e
osservavamo le case, le strade in salita,         La graziosità dell’insieme ha spinto
le arcate, i fiori e le sculture quando ci        Anna e me a chiedere ad una signora di
è apparso uno strano spazio: forse un             scattarci una foto che ora si trova nel
cortile?                                          nostro album dei ricordi.

L’ottima disposizione dell'insieme                DAL FONDO VALLE
aveva richiamato la nostra attenzione e
così ci siamo avvicinati: fiori e fiori           Il gruppo si muove per andare verso il
posati sui sedili in legno di un vecchio          fondo valle: prati estesi e rasati,
calesse con il suo tendone ad arco e,             piazzole rotonde, bandierine indicanti
sotto e disposti con gusto, diversi               una buca del campo di golf, impianti di
contenitori con fioriture le più varie            risalita completi dei loro tralicci con le
possibili.                                        carrucole posti a lato.
Avvicinandoci abbiamo notato taluni
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C’è anche un’ampia pista, molto                  che impiegherà più tempo a far tornare
pendente ma bella e larga che risale la          tutto com’era, ma permetterà alle
china della montagna.                            nuove piante di vincere, con una
                                                 selezione naturale, alcuni facili ostacoli
Ampio è il fianco della montagna e               con le specie che risulteranno più
belle sono le vette rocciose che                 adatte allo scopo.
conservano tra le pieghe ancora tracce
di neve.                                         Se, invece, vorremo accelerare il
                                                 rimboscamento secondo una logica
Girandosi attorno tutto appare bello ma          rispondente agli interessi umani,
alla nostra destra, dove la montagna fa          occorrerà capire che l’adeguarsi alla
un quasi angolo, sotto alla vetta                produttività e al futuro utilizzo del
rocciosa si scorge una distesa di abeti          legno, finirà con l’alterare non poco
abbattuti che interrompono il verde del          quello che sarebbe lo sviluppo naturale.
bosco.
                                                 “Dalla storia”, ha detto ancora Charlie,
Charlie,    prima     che   ponessimo            “sappiamo che noi abbiamo fatto parte
domande, ci ha spiegato come nel 2018            della repubblica veneziana che ha
ci sia stata la tempesta Vaia (che ha            sfruttato nei tempi passati questi boschi
portato volate di vento della velocità           per prendersi il legname che, abbattuti
che è arrivata fino a 300 km/h) che ha           gli alberi e pulitili dai rami, veniva
abbattuto le piante prive di profondo            buttato nel Piave che aveva un percorso
impianto radicale.                               leggermente diverso da quello attuale.

Gli abeti che arricchiscono le nostre            L'acqua era più abbondante e non vi
montagne sono piante che ben si                  erano centrali idroelettriche con i loro
adattano alle situazioni naturali di un          invasi o dighe.
suolo anche roccioso ma che non
godono di un profondo impianto                   Con i tronchi venivano formate delle
radicale.                                        zattere galleggianti e gli “zatterieri”,
I fianchi delle montagne hanno, dopo             muniti di tronchi e scarponi con punte
una prima parte alta rocciosa, uno               d’acciaio, facevano scendere i tronchi
strato di terreno poco profondo che si           seguendo il tragitto del fiume fino ad
arricchisce prima di licheni e poi, nella        arrivare a Venezia.
parte più bassa e aumentando lo
spessore, di erba/prato dove si formano          Ma il legname, oltre ad essere
i boschi.                                        utilizzato per la costruzione delle navi,
                                                 era impiegato anche nell'edilizia.
Charlie, alla domanda “quell'area di
abeti abbattuti come sarà riempita?”, ha         Tutte le case di Venezia città posano
risposto chiarendoci una duplice                 infatti su palafitte di tronchi di larici
possibilità.                                     conficcati molto saldamente nel fondo
                                                 melmoso della laguna ed ormai
Potremmo, cioè, lasciar fare alla natura,        pietrificati.
                                            10
l’unica sarà proprio quella del
Sono quelle le fondamenta delle case             rimboschimento mentre se vorremo
veneziane che tuttora, con l'elasticità          aiutare la natura a rigenerarsi, i tempi
necessaria, supportano sia a il carico           saranno più lunghi ma il risultato
statico    che     quello    dinamico            migliore.
conseguente ai movimenti tellurici fino
ad ora avvenuti.                                 Sappiate che qui il terreno è così
                                                 prolifico che non necessita di aiuto
Da parte di noi Sappadini” ci ha                 umano.
informato     ancora   Charlie,    “fu
realizzato un rimboscamento allo scopo           Al di sotto dell'area alta del pino mugo,
di recuperare legname il più presto              nella parte così detta “bosco”, la prima
possibile.                                       pianta che la natura provvede a far
                                                 nascere è il larice: un’essenza più
Per il rimboschimento le essenze più             grossa dell'abete che richiede più
adatte sono quelle del pino mugo                 spazio e che, quindi, è “naturalmente”
(l'unico a vivere nella parte alta della         la prima a collocarsi.
montagna) che ha però una crescita a
cespuglio, degli abeti (sia bianchi che          L'abete, che richiede invece meno
rossi) e del larice (che ha aghi più             spazio, si piazza dopo ma, essendo più
lunghi e un colore che, nell'autunno, è          numeroso, crescendo si fa spazio tra i
diverso da quello dell'abete.                    larici sovente soffocandoli”.

Osservando il bosco nel suo insieme              IL BLOCCO RADICALE
dal basso, il piano inclinato del bosco è
di colore verde scuro per la presenza            “Tutti gli alberi alti”, ha spiegato
dominante degli abeti mentre diviene             ancora Charlie, “hanno in generale un
quasi giallo in corrispondenza delle             blocco radicale paragonabile ad un
zone dei larici.                                 agglomerato     ligneo    di   forma
                                                 vagamente circolare e del diametro di
Se verrete qui in ottobre, ad autunno            circa 2 metri.
inoltrato”, ha detto ancora Charlie,
“quello che vi ho appena spiegato sarà           Da questo blocco parte il tronco che si
ancor più evidente osservando i boschi           sviluppa all’esterno e verso l'alto ma,
e quella sarà anche l’epoca dei cervi in         dalla parte opposta e cioè in sottosuolo,
amore così che avrete l'occasione di             oltre alle radici che si estendono
sentire il bramito del maschio in cerca          radialmente in orizzontale in tutte le
della femmina.                                   direzioni, ce ne sono altre che
                                                 verticalmente sono rivolte verso il
Ma, per tornare al modo di riparare ai           basso.
danni provocati da Vaia, se lo scopo da
privilegiare sarà quello di accorciare i         Una di queste è centrale ma almeno
tempi ed aumentare la produzione di              altre quattro sono piazzate in
legname, la strada migliore e forse              corrispondenza dei punti cardinali e
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tutte, andando in profondità del terreno,        compattezza del materiale, è evidente
danno all'albero una buona stabilità             che il legno dell’abete rosso sia
facendo da contrappeso alle parti della          preferito a quello dell’abete bianco per
pianta esterne al terreno.                       la costruzione di strumenti musicali.

Nel caso degli abeti però, il fatto di           ABETE BIANCO
vivere su uno strato di terreno poco
profondo e ricco di rocce e di sassi,            L'abete bianco è invece molto sfruttato
impone alle loro radici un cammino               nelle sculture, nelle costruzioni,
orizzontale nel terreno e, nonostante            nell'edilizia e nell'arredamento ma
che ove trovino delle fessure vi si              oggi, con la tecnica delle miscele
infilino, tendenzialmente non godono             composte da trucioli, segature e impasti
di un adeguato apparato radicale                 uniti da colle e da resine, si ottengono
verticale.                                       tavole lignee che permettono tantissime
                                                 soluzioni.
Vi sarà quindi già capitato di fare delle
passeggiate nei boschi di montagna e di          La tecnica delle tavole incollate e
vedere abeti abbattuti e capovolti che,          pressate (legno lamellare) originano poi
nella loro parte bassa, stanno ancora            le travi composte che possono
abbracciando con le loro radici il masso         assumere forme particolari, molto belle
cui sono ancora ancorati”.                       e forti, con cui l'architettura moderna
                                                 può      sbizzarrirsi    in     soluzioni
ABETI ROSSI                                      assolutamente originali.

Abbiamo chiesto al signor Charlie se             Mentre Charlie ci spiegava tutto
poteva spiegarci come mai i musicisti e          questo, al di là del fiume passava un
i liutai in particolare preferiscono il          camion rimorchio con il pianale
legno dell’abete rosso a quello del              ribassato ben pieno di tronchi di abeti
bianco.                                          che ha suggerito al gruppo di chiedere
                                                 a Charlie dove fossero esportati gli
Lui ci ha spiegato che se tagliassimo un         abeti.
tronco di abete bianco e uno di abete
rosso mettendone a confronto le                  Abbiamo così saputo che l’acquisto del
sezioni, noteremmo che gli anelli                nostro legname interessa tutto il mondo
stagionali che indicano l'età della              ivi compresa la Cina.
pianta risultano molto più uniformi e
compatti nell'abete rosso mentre in              Ma … anche per noi era giunta l’ora di
quello bianco si hanno le distanze               prendere la strada del ritorno.
variabili tra gli anelli.
                                                 UNA GIORNATA … PARTICOLARE
Quindi, siccome a prescindere dal
materiale, il suono è più nitido, più            Era prevista, con partenza alle ore 9, la
armonioso e, nel suo insieme, migliore           visita di una fattoria che alleva capre in
quanto è maggiore l’uniformità e la              alta montagna con degustazione di
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prodotti.                                         e poi decidiamo che, essendo in
                                                  vacanza, vale la pena di concederci un
Saremmo anche arrivati a vedere la                secondo cappuccino (e in quel bar
fonte da cui nasce lo storico fiume               abbiamo trovato anche degli squisiti
Piave.                                            bignè).

Nel darcene l’annuncio, Costanzo ci ha            Il meccanico nel frattempo è arrivato,
raccomandato         la        puntualità         ha smontato i sedili, parlottato con il
precisandoci che il tragitto sarebbe              signor Marco, svitato qualcosa,
stato coperto fruendo di due fuori                avvitato qualcos’altro e fatto ripartire il
strada di cui uno dell'albergo (che               motore.
sarebbe stato guidato dal signor Marco)
e un secondo della fattoria (che sarebbe          Rimontati i sedili, il meccanico se ne
stato invece condotto dalla padrona               va e noi risaliamo tutti per ripartire ma,
della fattoria).                                  fatti pochi metri, … si deve ritornare in
L’accordo era che, se non fossimo                 hotel.
riusciti con un viaggio a salire tutti, il
signor Marco avrebbe fatto una                    NUOVE SPERANZE
seconda corsa.
                                                  Al quart'ultimo giorno, come da
E così doveva essere: salita la prima             programma, arriva il pullman che dovrà
corsa, il signor Marco è tornato e i              riportarci a Milano ma che resterà
rimasti a terra salgono: la direzione è           disponibile per le ultime uscite
verso la chiesa parrocchiale con                  giornaliere per le quali ci farà da guida
antistante piazza del mercato per poi             ancora il signor Charlie.
girare a destra per la montagna.
                                                  A cena Eleonora ha avvisato che chi
Ma, fatti pochi metri, dal tubo di                accettava di partecipare alla gita
scappamento sentiamo partire un buon              doveva avvisare il signor Marco per
colpo secco come una fucilata e,                  farsi confezionare per l’indomani la
incominciando a guardarci tra di noi, ci          colazione al sacco.
accorgiamo che anche i passanti ci
osservano incuriositi dalla strada.               IL LAGO DI BRAIES
Ancora qualche metro e i colpi si                 Puntuali, alle ore 8, si parte e, passando
ripetono sempre più forti: il signor              per il centro del paese, raccogliamo il
Marco si arrende, parcheggia e, mentre            signor Charlie: abbiamo qualche ora di
in sempre di più si sono fermati e ci             viaggio e il paesaggio assorbe
osservano, chiama al cellulare il                 l'attenzione di molti di noi.
meccanico.
                                                  Il lago è detto la perla dei bacini idrici
Noi, per darci un contegno, sorridiamo            delle Dolomiti e si trova in alta val
(ma in realtà non sappiamo che fare) e            Badia, all'interno del parco naturale
prima ci sparpagliamo a macchia d'olio
                                             13
Fanes_Senes, ad un'altezza di 1.430                tantissime parti.
metri slm.
                                                   Già all’arrivo il gruppo si è sgranato:
Formatosi   a causa di una frana                   alcuni hanno preferito restare al sole
imponente di un ghiacciaio, ha una                 mentre altri hanno invece seguito
profondità di 36 ml risultando quindi il           Charlie o formando coppie che,
più profondo dei laghi alpini.                     dandosi la mano, si aiutavano nel
                                                   cammino o seguendolo a distanza.
Le cime che lo circondano sono la
Croda (Cresta) Rossa, la Creda del                 Poi, piano piano e con l'apparire delle
Becco e quella del Grande Apostolo.                panchine in zone d’ombra o di altre
Charlie ci ha assicurato che i colori del          fonti di possibile comodità, il gruppo si
lago e del suo intorno mutano ad ogni              è ulteriormente sgranato.
stagione risultando più accesi in
primavera mentre in autunno tutto si               Abbiamo visto la chiesetta, piccola,
tinge di magia, il foliage diviene                 graziosa e tutta ricoperta di scandole,
meraviglioso e il paesaggio assume                 dedicata alla Divina Madre Dolorosa
sfumature fra il rosso e l’arancione che           che mi ha ricordato, nella sua
tolgono il respiro fanno restare in                architettura, le cappelle ortodosse con il
estasi.                                            campanile a cipolla piazzato poco dopo
                                                   l'entrata.
Durante l’estate la località è presa
d'assalto dai turisti e a volte in tutta la        Il colore del lago era di un verde
valle non si trova posto per                       smeraldo e le barche che lo solcavano,
parcheggiare mentre in inverno il lago             con i remi, interrompevano per un
si ghiaccia completamente ed è                     momento questa tonalità facendolo
possibile camminarci sopra.                        increspare.
Sia all’inizio della glaciazione che nel           Abbiamo visto giovani immergersi e
periodo del primo disgelo, la superficie           qualche batufolo di cane fare
sembra riempirsi di diamanti fantasiosi            altrettanto.
per forme e dimensioni.
                                                   SAN CANDIDO
Momenti molto belli si possono vivere
al mattino molto (presto perché, in                Ha tutto del paese tedesco, almeno per
totale solitudine, si può godere di un             noi.
senso di pace unico) ma anche al
tramonto quando il sole, prima di                  E’ ordinato, pulito e con molte delle
nascondersi, dipinge di rosso le pareti            insegne dei negozi sulla strada
rocciose delle montagne.                           principale in ferro battuto.
La passeggiata attorno al lago è alla              Ci siamo presi un pezzo di torta di
portata di tutti perché, pur essendo               mele, di strudel con il gelato, una
lunga 3,5 km, ci si può fermare in                 leccornia caratteristica di qui, quasi
                                              14
fosse un premio.
                                                 Misurina supplicò lungamente il padre
Anche una famiglia comprensiva dei               perché le procurasse lo specchio e
nonni era seduta vicino a noi (ma                dimostrò di desiderarlo fino a quando
sempre a rispettosa distanza) e nessuno          Sorapiss non cedette accompagnandola
si è meravigliato che parlassero in              dalla fata.
tedesco.
                                                 Quest’ultima, pur resistendo a lungo
IL LAGO DI MISURINA E LA SUA                     non volendo accontentare una bimba
LEGGENDA                                         capricciosa, di fronte alle lacrime del re
                                                 finì per acconsentire ponendo, però,
                                                 una condizione che, sperava, avrebbe
Si trova in Cadore, in provincia di
Belluno, a 1.754 metri slm ed è un lago          fatto rinunciare sia Sorapiss che sua
                                                 figlia.
naturale che ha un perimetro di 2,6 km
ed è profondo circa 5 ml.
                                                 La fata possedeva, sul monte Cristallo,
D'estate è un importante meta turistica          un giardino ricchissimo di fiori, ma
                                                 dove l'eccessiva presenza del sole,
ma è frequentato anche d'inverno
perché, ghiacciando completamente,               finiva      per      farli   appassire
                                                 prematuramente e così, in cambio dello
risulta calpestabile.
                                                 specchio, chiese che il re accettasse
                                                 d'essere trasformato in una montagna
La leggenda vuole che Misurina fosse
l'unica figlia del re Sorapiss che               che potesse proteggere, con la propria
                                                 ombra, il suo giardino.
governava le terre comprese tra le
Tofane, l’Antelao, le Marmarole e le             Incredibilmente il re, pur             di
Tre Cime di Lavaredo.                            accontentare sua figlia, accettò.
La bambina era molto capricciosa,                Alla consegna dello specchio, Misurina
dispettosa, viziatissima ma anche                venne informata del patto e non si
molto, molto graziosa e, per il re suo           scompose per nulla, anzi si dimostrò
padre che era rimasto vedovo,                    entusiasta all'idea che suo padre, per
costituiva l'unica ragione di vita così          renderla    felice,   diventasse   una
che lo stesso giustificava sempre i              montagna sulla quale anche lei avrebbe
cattivi comportamenti della figlia con           potuto correre e giocare.
la sofferenza che la piccola provava per
la mancanza della mamma.                         Ma nell'istante in cui Misurina ebbe lo
                                                 specchio fra le mani ed iniziò a
Al compiersi dell'ottavo anno, la bimba          contemplarsi, suo padre cominciò a
venne a sapere dell'esistenza di una fata        trasformarsi in montagna: i suoi capelli
che viveva sul monte Cristallo e che             divennero alberi e le sue rughe dei
possedeva uno specchio magico capace             crepacci.
di leggere i pensieri di chiunque vi si
specchiasse.                                     Misurina si accorse di trovarsi in alto,
                                            15
sulla montagna che era stata suo padre          covare.
e, girando lo sguardo verso il basso, fu
colta da una vertigine e precipitò nel          L’ULTIMO RIENTRO CON CHARLIE
vuoto così che il re Sorapiss, nei suoi
ultimi istanti di vita umana, assistette        La giornata volge al termine, i giri sono
impotente alla tragica morte di sua             stati fatti tutti e Charlie è ancora con
figlia e dai suoi occhi ancora aperti           noi in pullman.
sgorgarono così tante lacrime da
formare due ruscelli che, riunitisi a           “Com'è fare il maestro di sci?”,
valle, formarono un grande lago che             domanda qualcuno.
prese il nome della bimba capricciosa.
                                                “E' un bel lavoro”, risponde Charlie
Ascoltato il racconto della leggenda,           perché si ha a che fare un po' con gente
abbiamo proseguito il nostro giro ma,           di tutto il mondo . . . anche proveniente
intanto, l'affluenza dei visitatori era         dalle parti più ricche del pianeta. Ora,
aumentata di molto e lo spazio                  ad esempio, sto studiando il russo”.
disponibile era proporzionalmente
diminuito così che Charlie, dopo aver           “Vengono    anche        gli    arabi?”,
parlottato con l'autista, ci ha fatto           domandiamo ancora.
risalire sul pullman dicendoci che ci
avrebbe condotto ad un laghetto più             “Si”, risponde la nostra guida e una
piccolo e più ombroso, ideale per               voce dal fondo del pullman commenta
restare seduti a fare la colazione.             “quelli, anche se non sanno sciare,
                                                vanno tenuti in piedi!”
Dopo pochi minuti di pullman, siamo
arrivati e ci siamo sparpagliati tutti          Un altro domanda: “oltre alle dolomiti
all’intorno fruendo delle numerose              hai visto altre montagne?”
panchine.
                                                E Charlie: “sono stato nelle catena
Questo è il lago Antorno che, a 1.866           delle Ande nel Karakorum ad oltre
metri slm, ha una superficie di 0,02            5.000 metri di altitudine e ho dovuto
kmq e dista solo 2 km da quello di              stare fermo una settimana per
Misurina.                                       acclimatarmi!”

Facendo un giretto con Anna, abbiamo            Poi continua: “Ho fatto un libro di
visto un gruppo di anatre che stavano           fotografie sulle cime che sono intorno a
nuotando a poca distanza dalla riva:            Sappada, l'ho fatto stampare e ora ne
una si è fermata e si è arrampicata su          ho ancora delle copie che tenevo dentro
un’isoletta fatta sopra un ramo, poco           a delle scatole in casa.
sopra al pelo dell'acqua, come fosse
una mano aperta.                                Ve lo mostrerò così prima guardate le
Abbiamo pensato che forse poteva                foto e poi, se vi piacciono, lo
averci il nido e lei ci ha tolto ogni           comprate”.
dubbio accovacciandosi dolcemente a
                                           16
Nel libro, che Charlie ha inteso                   evidente difficoltà di accessibilità
dedicare a sua mamma, le prime pagine              nonostante che la zona sia sempre stata
sono dedicate a Sappada: al suo stile,             di transito per le popolazioni della
alle sue case, ai balconi fioriti, alle            pianura che risalivano le valli alpine
legnaie rese eleganti, alla prima neve,            alla ricerca di filoni metalliferi.
etc…
                                                   La città è oggi ricca di tesori artistici
Poi arrivano le montagne con i riflessi            religiosi, civili e di arte antica ed
e i colori dolomitici in tutte le stagioni.        esistono reperti che vi attestano la
                                                   presenza dell'uomo già nel V° secolo
Acquistato il libro, abbiamo salutato              A.C.
Charlie nella speranza di rivederlo il
prossimo anno.                                     La nostra visita ha riguardato alcuni dei
                                                   tesori bellunesi.
BELLUNO
                                                   Basilica  Cattedrale       Duomo       di
Le vacanze sono finite, si rientra.                S.Martino

La giornata è bella e per alleviare la             Ha subito tantissimi rifacimenti.
tristezza che ci prende, pensiamo che
abbiamo ancora una meta da visitare.               Nel 1510 fu dato inizio alla costruzione
                                                   degli altari a Santa Spina e ai
Belluno è un comune di 36.645                      Santissimi Fabiano e Sebastiano.
abitanti, è capoluogo di provincia e si
trova a 389 metri slm.                             Il progetto attuale è attribuito a Tullio
                                                   Lombardo che venne a Belluno nel
La sua parte antica sporge su uno                  1517.
sperone di roccia in prossimità della
confluenza del torrente Ardo nel fiume             Le porte laterali nel 1982 sono state
Piave.                                             sostituite con quelle attuali, bronzee e
                                                   lucenti al fine di realizzare un'opera
Verso nord si può ammirare la bellezza             monumentale a ricordo del Papa
del gruppo dolomitico della Schiara                Luciani.
(2.565 metri slm) mentre a sud si
trovano le prealpi che separano il                 Piazza del mercato
bellunese dalla pianura veneta.
                                                   E’ l'antica piazza porticata sui quattro
Belluno è indicata come la città più               lati.
fredda d'Italia e anche la piovosità è
concentrata tra i mesi di aprile e                 Piazza delle Erbe
novembre (con 1.400/1.500 mm)
mentre l'inverno è siccitoso.                      Vi sorgono i più bei palazzi privati e ha
                                                   una fontana del 1409.
La storia antica è contraddistinta da una
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Il suo perimetro occupa lo spazio del
Foro aperto al centro del Castro                  Piazza dei Martiri o piazza Campedel
Romano.
                                                  Fu chiamata anche “Piazza del Papa” o
Porta Dojona                                      piazza Gregorio XVI (Papa Bellunese)
                                                  ma anche piazza Campedel perché su
Fu costruita nel 1553 su progetto di              quest’area si tenevano fiere e parate
Nicolò Tagliapietra e presenta colonne            militari al di fuori delle mura che
sorrette su alti piedistalli, l'architrave        cingevano il centro della città.
lavorata triglifie e due cariatidi ai lati
del leone di S. Marco.                            Oggi è piazza dei Martiri in onore dei
                                                  quattro martiri impiccati dai Nazisti il
Dal portale si entra in quella che nel            17 marzo del 1945 ai lampioni posti al
medioevo era chiamata la contrada di              centro della piazza.
callo o centro storico.
                                                  E' molto ampia, alberata ed è stato da
                                                  questa piazza che è incominciato il
                                                  nostro viaggio di rientro in pullman a
                                                  Milano.

                                                  Grazie, Sappada!
                                                                      Anna e Armando

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Alcune foto ricordo

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