Media Monitoring per 15-01-2020 - Rassegna stampa del 15-01-2020 - Ruggi

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15-01-2020

Media Monitoring per

   Rassegna stampa del 15-01-2020
Media Monitoring per 15-01-2020 - Rassegna stampa del 15-01-2020 - Ruggi
AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1
      15/01/2020 - CRONACHE DI SALERNO
            "Bella sempre. Dixhuit", raccolti 5mila euro .......................................................................... 1
      15/01/2020 - CRONACHE DI SALERNO
            Difendeva gli operai, sindacalista licenziato .......................................................................... 3
      15/01/2020 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Influenza, attese record al Ruggi ........................................................................................... 5
      15/01/2020 - WWW.LIRATV.COM
            Lavori al terzo piano della Torre Cuore del Ruggi: operai “convivono” con pazienti .............. 7
      15/01/2020 - CRONACHE DI SALERNO
            Parcheggio: sarà vietato ai lavoratori delle pulizie ................................................................ 8
      15/01/2020 - LA CITTÀ DI SALERNO
            Picco d'influenza Boom di pazienti al pronto soccorso ........................................................... 9
      15/01/2020 - WWW.SALERNONOTIZIE.IT
            Salerno: raccolti 12mila euro per donare casco refrigerante al Ruggi ................................. 11
      15/01/2020 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Unisa, la squadra di Loia «Rispettati i due poli umanistico e scientifico» ............................ 12
      14/01/2020 - WWW.LACITTADISALERNO.IT
            «Fecondazione assistita non chiude»                   .................................................................................. 14
      14/01/2020 - WWW.ILMATTINO.IT
            «Salerno: bambini in ospedale tra chiodi, legno e sbarre di ferro» ...................................... 16
      14/01/2020 - WWW.LIRATV.COM
            Centro PMA al Ruggi ridotto: anche Oculistica Pediatrica deve trasferirsi ........................... 17
      14/01/2020 - WWW.LACITTADISALERNO.IT
            Ospedale, in una lettera la protesta dei medici                      .................................................................. 18
      14/01/2020 - WWW.ANTEPRIMA24.IT
            Pronto soccorso affollato al Ruggi, “In barella da 48ore”: la denuncia di una 50enne                                           ....... 19
      14/01/2020 - WWW.SALERNONOTIZIE.IT
            Rinnovo autorizzazione Regione-Ruggi per centro trapianti rene ........................................ 20
      14/01/2020 - WWW.SALERNONOTIZIE.IT
            Salerno: ancora polemiche per il reparto doppione di Coscioni ........................................... 21
      14/01/2020 - WWW.SALERNONOTIZIE.IT
            Terzo piano del ‘Ruggi’ un cantiere aperto tra operai e piccoli pazienti .............................. 23
      14/01/2020 - WWW.CRONACHESALERNO.IT
            Trapianto del rene, rinnovata l’autorizzazione all’azienda “Ruggi” ..................................... 24
      14/01/2020 - WWW.SALERNOTODAY.IT
            Urge sangue al Ruggi per un paziente leucemico: l'appello di una lettrice .......................... 25
      13/01/2020 - WWW.SALERNOCITTA.COM
            MANCATO ATTERRAGGIO ELIAMBULANZA AL RUGGI: CHIARIMENTI ...................................... 26
Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 27
      15/01/2020 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Artigiano ucciso dalla legionella L' Asl: non c' è rischio di contagio ..................................... 27
      15/01/2020 - LA CITTÀ DI SALERNO
            I fannulloni si pentono Condannati a lavorare ..................................................................... 29
      15/01/2020 - LA CITTÀ DI SALERNO
            Scandalo Hospice: sospensione finita Marra va in reparto ................................................... 31
      15/01/2020 - LA CITTÀ DI SALERNO
        Sindacalisti in pressing sul manager D'Ambrosio ................................................................. 33
Sanità Campania ............................................................................................................................. 34
      15/01/2020 - IL MATTINO
            Autonomia, un convegno universitario riflettori sulle disuguaglianze sanitarie .................. 34
      15/01/2020 - IL ROMA
            «Tanto ti aspetto al parcheggio» Infermiere aggredite al Cardarelli .................................... 35
      15/01/2020 - IL ROMA
            Lo strabismo di De Luca quando parla di sanità ................................................................... 36
      15/01/2020 - IL MATTINO (ED. CASERTA)
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Ospedale, precari sul piede di guerra: concorso o sciopero ................................................. 38
      15/01/2020 - IL ROMA
            Pascale, radioterapia per i pazienti anche di domenica ....................................................... 40
Sanità nazionale ............................................................................................................................. 42
      15/01/2020 - CORRIERE DELLA SERA
            «All' epoca stavo al telefono più di quattro ore al giorno» Così Romeo ha perso l' udito ..... 42
      15/01/2020 - CORRIERE DELLA SERA
            «Non c' è evidenza scientifica Ma il consiglio è usare l' auricolare» ..................................... 44
      15/01/2020 - AVVENIRE
            Belgio, tre medici alla sbarra L' eutanasia è sotto processo ................................................ 47
      15/01/2020 - PANORAMA
            CONFESSO CHE HO SBAGLIATO ............................................................................................ 49
      15/01/2020 - IL SOLE 24 ORE
            E' ora che le fondazioni bancarie dialoghino con le università ............................................. 54
      15/01/2020 - IL FATTO QUOTIDIANO
            Il cellulare può accorciarti la vita. "Nesso col tumore" ......................................................... 57
      15/01/2020 - CORRIERE DELLA SERA
            Il giudice: tumore dovuto al cellulare ................................................................................... 59
      15/01/2020 - IL MESSAGGERO
            Impiantata caviglia in 3D è la prima volta al mondo ............................................................ 61
      15/01/2020 - IL MESSAGGERO
            Influenza vaccino last minute .............................................................................................. 63
      15/01/2020 - ITALIA OGGI
            La crisi del medico pubblico ................................................................................................. 65
      15/01/2020 - IL SOLE 24 ORE
            Ortopedia, al Rizzoli di Bologna la prima caviglia al mondo in 3D ........................................ 68
      15/01/2020 - IL MESSAGGERO
            Pensioni, la grande fuga degli statali Tridico: «Il Reddito non crea lavoro» ........................ 70
      15/01/2020 - IL SOLE 24 ORE
            Ricerca di base, le speranze di un ottimista ......................................................................... 72
      15/01/2020 - IL GIORNO
            Sanità, ticket più bassi ai poveri «E posto fisso per 32mila precari» ................................... 75
      15/01/2020 - IL MESSAGGERO
            Scienziati contro giudici su telefonino e tumori ................................................................... 77
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15/01/2020                                                                                                                      Pagina 6

                                                                                                                                EAV: € 1.567
                                                                                                                                Lettori: 29.750
                          Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                "Bella sempre. Dixhuit", raccolti 5mila euro

 Iniziativa     -        Salerno              campione             di
 solidarietà: continua la raccolta fondi per
 il casco refrigerante da donare all'
 ospedale Ruggi La città di Salerno,
 ancora       una        volta,         campionessa                di
 solidarietà. In questi giorni, il progetto
 "Bella Sempre. Dixhiut", portato avanti
 da Teresa Giordano, 32enne salernitana
 "sopravvissuta" al tumore al seno, come
 lei   stessa       ha       raccontato             attraverso
 queste      colonne,          con       l'     obiettivo          di
 raccogliere         fondi         da         destinare          all'
 acquisto di un casco refrigerante, del
 valore di circa 30mila euro, da donare al
 reparto di oncologia - diretto dalla
 dottoressa Clementina Sava stano - dell'
 azienda ospedaliera universitaria Ruggi
 d' Aragona. «Sono molto felice per il risultato raggiunto con questo progetto - ha
 raccontato la Giordano - La città di Salerno ha abbracciato la mia causa e si è fatta
 carico dell' iniziativa, dimostrando interesse, affetto ma soprattutto generosità». La
 raccolta fondi per l' acquisto di un casco refrigerante prodotto dall' azienda inglese
 Paxman (serve a limitare, almeno per l' 80% la caduta di capelli per donne
 sottoposte a chemioterapia) ha preso il via circa due mesi fa e da allora Teresa non
 si è mai fermata, facendo conoscere a tutti la sua storia proprio per aiutare il
 nosocomio locale a dotarsi di questo macchinario, indispensabile per le donne
 colpite da tumore al seno. «La parola Dixhuit, tradotta dalla lingua francese,
 significa diciotto, ha una sua armonia ed un suo perché tanto che in molti, mossi
 dalla curiosità, hanno scavato più a fondo fino a comprendere che diciotto, nella mia
 vita, rappresenta la mia salvezza, la mia rivincita ma soprattutto la mia rinascita»,

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ha aggiunto la 32enne salernitana. Il progetto "Bella sempre. Dixhuit" è sostenuto da
tre fondazioni salernitane che negli ultimi tre anni (ancor prima che la Giordano
iniziasse la sua lotta contro il male del secolo) si sono impegnate nella raccolta di
fondi al fine di acquistare il casco refrigerante che, come già spiegato, blocca la
caduta dei capelli durante i trattamenti chemioterapici. Si tratta di Cna, Inner Wheel
e Fondazione della comunità salernitana che, di fatto, hanno dato vita a "Bella
sempre", raccogliendo fino ad oggi 12mila euro (il casco della ditta Paxman costa, in
totale, 30mila euro ma l' azienda si è resa disponibile a concederla all' azienda
ospedaliera dopo aver raggiunto poco più della metà della somma, per poi
concedere la rateizzazione dell' importo restante). Oggi Bella Sempre e Dixhuit
uniscono le loro forze avvalendosi del supporto di tutta la città di Salerno che con
energia e grande motivazione desidera ottenere il casco per il dayhospital
oncologico della sua città. Numerose, fino ad ora, le iniziative di solidarietà circa otto
ore di lavoro. «Un sabato di colori, bellezza e chiacchiere tra donne speciali - ricorda
Teresa Giordano - Ci sono persone che hanno voluto fortemente aiutarci». Tra
queste, non si può non nominare Augusta Lagone, titolare di "Pasticcia" dove,
ancora oggi, al costo di soli 5 uro è possibile acquistare il cupcake Bella sempre. Il
ricavato, infatti, sarà devoluto in toto alla fondazione della Comunità salernitana. Tra
le iniziative che hanno avuto grosso successo, facendo raccogliere circa 600 euro in
meno di un mese e mezzo, la scuola di Nocera Inferiore "Il volo delle colombe" i
piccoli dell' istituto, infatti, hanno lavorato ad alcuni progetti messi all' asta all'
interno di un mercatino dando ancora più valore al progetto. Ad oggi, infatti, sono
stati raccolti circa 5mila euro, frutto non solo delle tante iniziative già concluse, ma
anche di donazioni bancarie pervenute grazie alle locandine rosa disponibili in molti
negozi di Salerno e alle raccolte sul web, con l' utilizzo dei social network. Intanto,
altre iniziative sono in programma nei prossimi mesi e coinvolgeranno nomi
importanti ed emittenti televisive. «Questa malattia mi ha tolto, forse tutto: la
bellezza, la femminilità, il mio sentirmi veramente donna ma non mi ha tolto la
grinta di chi vuole continuare a fare qualcosa per gli altri, per quelle che come me
hanno il diritto di vedersi Belle sempre", ha detto infine Teresa Giordano.

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15/01/2020                                                                                                                 Pagina 7

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                                                                                                                           Lettori: 29.750
                     Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

              Difendeva gli operai, sindacalista licenziato

 La storia - Dalla ditta che effettua le
 pulizie al Ruggi, denunciò i gravi rischi
 per la loro salute Denunciò i gravi rischi
 per la salute a cui erano esposti i
 lavoratori delle pulizie dell' ospedale
 "San Giovanni di Dio e Ruggi d' Aragona"
 di Salerno. Da quel giorno, seppur le
 condizioni di lavoro sono leggermente
 migliorate, hanno avuto inizio i "guai"
 per    Guglielmo          Loreto.            Le        varie
 vicisitudini che ha vissuto in questi mesi,
 sicuramente        non        gli      hanno            fatto
 abbassare     la      testa,         nonostante               il
 liceziamento subito e, oggi più di ieri è
 intenzionato proseguire la sua battaglia
 tesa alla rivendicazione dei diritti di tutti
 i lavoratori e di «arginare tutti quei
 comportamenti che sfociano nella prevaricazione della dignità degli operatori che
 nonostante le innumerevoli difficoltà lavorano in maniera corretta e con senso di
 responsabilitrà». Tiene a sottolineare Guglielmo Loreto. Dal giorno in cui Loreto
 denunciò i rischi alla salute a cui erano esposti i lavoratori delle pulizie ha preso il
 via il suo calvario come egli stesso racconta. «La prima ritorsione subita è stata una
 lettera di licenziamento, causato dall' operato svolto in veste di rappresentante
 sindacale aziendale della Uil trasporti di Salerno, ruolo che mi ha visto in prima linea
 per denunciare condizioni di lavoro pericolose al fine di salvaguardare la dignità e la
 salute dei miei colleghi. L' impegno profuso nel ruolo di rappresentante sindacale è
 sempre stato svolto al massimo delle mie possibilità, dimostrato dal risultato che in
 breve tempo l' organizzazione sindacale che rappresentavo nella ditta "Epm Servizi"
 , sul sito di Salerno, era diventata la si glia con maggiori adesioni. Il licenziamento

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dinnanzi esposto a seguito di un ricatto che ho dovuto subire, si trasmorma -spiega
Loreto - in luogo dello stesso in tre giorni di sospensione dalla retribuzione e dal
lavoro, a condizione che avessi dato le dimissioni da Rsa, tutto ciò accadeva negli
uffici della ditta alla presenza del segretario provinciale del sindacato". Il ricatto
subito da Loreto, come egli stessa illustra, gli ha determinato un forte stato di
frustazione sindacale autonoma in cui attualmente riveste il ruolo di coordinatore
provinciale. Il sindacato è il Salpi Fenalt. «Ma manco a dirlo sono stato colpito da un'
ennesima prepotenza dalla ditta Epm Servizi, ovvero un nuovo licenziamento, oltre
alle innumerevoli pressioni sul lavoratori che di loro spontanea volontà hanno deciso
di aderire al mio nuovo percorso sindacale, oltretutto nel voler comunque
interloquire con la ditta ci siamo visti obbligati ad adire l' intervento della Prefettura
di Salerno, che visti i problemi esposti ha ritenuto aprire un tavolo di composizione
che è attualmente vigente. In merito al licenziamento abbiamo già fatto istanza di
Arbitrato all' ispettorato del lavoro in quanto riteniamo il tutto palesemente
illegittimo sia nel metodo che nel merito. In questo frangente sento l' obbligo di
ringraziare tutti i colleghi di lavoro che pur guadagnando stipendi molto bassi, non si
sono sottratti a gesti di generosa solidarietà. La cosa che mi lascia sgomento è che
tutte le rivendicazioni passate e presenti sono state sempre portate all' attenzione
della Direzione sanitaria del Ruggi che in qualità di stazione appaltante e di
committente avrebbe l' obbligo di vigilare sul rispetto della legge in materia di
lavoro e sicurezza sui luoghi di lavoro, cosa che ad onor del vero e come dimostrano
i fatti non è mai accaduto».

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15/01/2020                                                                                                                  Pagina 22
                                       Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                            EAV: € 3.964
                                                                                                                            Lettori: 107.296
                        Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                            Influenza, attese record al Ruggi
 Sabino Russo

 Ancora non è arrivato il picco influenzale
 e già si registrano le prime situazioni di
 affollamento       al     pronto         soccorso           del
 Ruggi. In questi giorni infatti, gli arrivi in
 via San Leonardo si attestano intorno ai
 300     al     giorno,            provocando                  di
 conseguenza imbuti nel trasferimento ai
 reparti, con attese anche di 48 ore. Nel
 corso delle prossime settimane, stando
 alle previsioni che ipotizzano per fine
 mese una impennata delle persone alle
 prese   col    virus          dell'     influenza,             la
 situazione       potrebbe                ulteriormente
 peggiorare e raggiungere le criticità
 dello scorso anno, quando nello stesso
 periodo si contavano anche 400 accessi
 in 24 ore. Chi arriva al pronto soccorso
 degli ospedali salernitani, nel 90 per
 cento   dei    casi       è     un       utente         della
 provincia. L' iperafflusso poi, stando anche ai dati degli esperti, è un problema
 destinato a perdurare nel tempo, lasciando l' impronta di evento episodico. Bisogna
 abituarsi dunque, ad avere dei reparti particolarmente affollati. GLI UTENTI Molte
 delle persone che giungono al pronto soccorso infatti, sono anziane, cardiopatiche o
 in qualche modo scompensate, affetti da pancreatiti, da problemi alla colicisti, così
 come alle vie biliari, in linea con una popolazione destinata a diventare sempre più
 anziana e costituita da tanti malati cronici. Risulta evidente dunque, che le due
 aziende della provincia trovino altre soluzioni per dare delle risposte permanenti. Il
 pronto soccorso di via San Leonardo è passato dai 78mila arrivi del 2017 ai 95mila
 del 2018, diventando per volumi di accessi il primo della Campania, staccando anche

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il Cardarelli. Ben 17mila in più in 1 solo anno. L' impossibilità di ricoverare i pazienti
nei reparti, al termine del completamento della fase di cura in pronto soccorso, è il
principale motivo del sovraffollamento. Si concretizza, così, una condizione di
congestione del sistema, caratterizzata dalla permanenza inappropriata di pazienti
in attesa di ricovero, con alti bisogni assistenziali che assorbono risorse umane e
organizzative, che dovrebbero più opportunamente essere dedicate all' assistenza di
nuovi pazienti e alla pronta accoglienza dei pazienti afferiti con le ambulanze del
118. Ne discende quindi un allungamento dei tempi di attesa e dei tempi di
sbarellamento dei mezzi del 118, con conseguente blocco operativo degli stessi.
Quando ciclicamente, nello stesso periodo dell' anno si torna a parlare di area dell'
emergenza in affanno è ipotizzabile che ci si trovi di fronte a un problema di sistema
che necessita, in attesa del nuovo ospedale e della concretizzazione del piano
ospedaliero, di soluzioni politiche, strategiche e programmatiche, anche perché nel
frattempo, il pronto soccorso è diventato il terminale dove confluisce la domanda di
salute insoddisfatta e si sopperisce alle inefficienze di un sistema territoriale non in
grado di fare filtro. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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15/01/2020
                                                      liratv.com
                                                                                                                          EAV: € 168
                                                                                                                          Lettori: 167
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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    Lavori al terzo piano della Torre Cuore del Ruggi: operai
                    “convivono” con pazienti
 E’ un cantiere a cielo aperto il terzo piano della Torre Cuore dell’Ospedale Ruggi
 d’Aragona di Salerno. Per terminare i lavori di allestimento della seconda divisione di
 Cardiochirurgia entro domani (e quindi rendere possibile un’apertura a giorni),
 squadre di operai incaricati dall’azienda hanno lavorato per l’intera mattinata in
 coabitazione con i pazienti del centro anti-infertilità (che viene ridotto della metà) e
 con i piccoli degenti dell’Oculistica Pediatrica (trasferita accanto alla Medicina
 Nucleare). Notevoli i disagi per l’utenza, come si può immaginare dalla foto-
 documentazione.

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15/01/2020                                                                                                                     Pagina 7

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                                                                                                                               Lettori: 29.750
                         Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

           Parcheggio: sarà vietato ai lavoratori delle pulizie

 Il fatto I lavoratori impiegati nelle pulizie
 al Ruggi non potranno più usufruire del
 parcheggio         del        personale.             Secondo
 alcune            indiscrezioni                    trapelate,
 sembrerebbe che presto sarà redatta
 una delibera attraverso la quale verrà
 disposto la non fruizione del parcheggio
 nella struttura ospedaliera alle ditte
 esterne operanti nel nosocomio. "Se così
 fosse - precisa Guglielmo Loreto - la
 condizione        economica              dei       lavoratori
 della ditta Epm Servizi si affaticherebbe
 ulteriormente, considerate le cifre molto
 basse che concorrono a formare lo
 stipendio. Acuendo sempre di più il
 divario     tra       lavoratori            e      di       fatto
 sezionandoli in fasce di prima e seconda
 classe".

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15/01/2020                                                                                                                  Pagina 11
                                             La Città di Salerno
                      Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

       Picco d'influenza Boom di pazienti al pronto soccorso

 Picco influenzale e gli ospedali presi
 d'assalto. Sono giorni difficili per le
 strutture sanitarie e in questo periodo di
 aumento della richiesta di cure sanitarie
 non   sfugge      neanche            l'ospedale            più
 grande della provincia di Salerno, il San
 Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona,
 guidato     dal      commissario                 Vincenzo
 D'Amato . Il presidio di via San Leonardo,
 da qualche giorno, viaggia a non meno di
 300 accessi al giorno al pronto soccorso
 per tutte le patologie, contro una media
 che va dai 230 ai 250. Un incremento -
 fanno notare i responsabili del Ruggi -
 dovuto all'influenza. Un dato che incide
 non solo quantitativamente sul lavoro
 quotidiano ma anche dal punto di vista
 qualitativo per la complessità di casi da trattare. E così, le attese aumentano e per
 avere una prestazione bisogna, in alcuni casi, attendere anche ore oppure si rimane
 su barelle sperando che si liberi un posto nei reparti. La Campania, assieme alle
 Marche e al Trentino, del resto, è la regione italiana dove si registrano in questo
 mese di gennaio il maggior numero di casi di influenza e di ricorso alle cure
 ospedaliere. Proprio il picco influenzale porta all'incremento di accessi ai pronto
 soccorso, specie di persone anziane, quasi sempre con complicazioni respiratorie e
 cardio circolatorie. Oppure si tratta di bambini e giovani in generale che non curano
 bene la banale influenza. Tutti casi che comportano prestazioni sanitarie che non si
 esauriscono in poche ore. Da qui, le attese o il rimanere sulle barelle che si
 registrano da giorni anche al Ruggi. Il picco dell'influenza dovrebbe terminare con
 l'arrivo di febbraio. Il problema rimane sempre lo stesso. Tanti anziani o categorie a

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rischio, come coloro che soffrono di malattie respiratorie e cardio circolatorie, donne
che all'inizio della stagione epidemica si trovano nel secondo e terzo trimestre di
gravidanza non si vaccinano e poi vengono colpiti dal virus influenzale che può
essere di per sé pericoloso e le cui complicanze possono far rischiare davvero
grosso. Una resistenza culturale che rimane indenne anche alle più pressanti
campagne di informazione sulla vaccinazione. A vaccinarsi, inoltre, dovrebbero
essere anche le persone che soffrono di diabete mellito e altre malattie metaboliche,
insufficienza renale o surrenale cronica, malattie degli organi emopoietici ed
emoglobinopatie, tumori, malattie congenite o acquisite che comportino carente
produzione di anticorpi, immunosoppressione, malattie infiammatorie croniche e
sindromi da malassorbimento intestinali, di patologie per le quali sono programmati
importanti interventi chirurgici oppure di quelle associate a un aumentato rischio di
aspirazione delle secrezioni respiratorie, e di epatopatie croniche. Stessa cosa
dovrebbero fare gli ultra sessantacinquenni, le persone che possono trasmettere
l'infezione a soggetti ad alto rischio, chi è addetto a servizi pubblici di primario
interesse collettivo e categorie di lavoratori.

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15/01/2020
                                             salernonotizie.it
                                                                                                                         EAV: € 664
                                                                                                                         Lettori: 10.300
                   Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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  Salerno: raccolti 12mila euro per donare casco refrigerante
                            al Ruggi

 Salerno fa rima con solidarietà: successo
 per la raccolta fondi, organizzata in
 questi giorni nell’ambito del progetto
 “Bella Sempre. Dixhiut”, portato avanti
 da Teresa Giordano, 32enne salernitana
 “sopravvissuta”      al     tumore           al     seno.
 L’obiettivo – come riporta il quotidiano
 “le Cronache” – è di raggiungere la
 somma di 30mila euro da destinare
 all’acquisto di un casco refrigerante da donare al reparto di oncologia dell’azienda
 ospedaliera universitaria Ruggi d’Aragona. Finora sono stati già raccolti quasi 12mila
 euro.

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15/01/2020                                                                                                                     Pagina 22
                                            Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                               EAV: € 5.018
                                                                                                                               Lettori: 107.296
                         Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

  Unisa, la squadra di Loia «Rispettati i due poli umanistico e
                           scientifico»

 L' ATENEO Barbara Landi Si delinea la
 squadra di governo del rettore Vincenzo
 Loia. Nelle scorse ore infatti, sono stati
 ufficializzati i delegati in carica fino al
 2022,       che        integrano              gli        organi
 accademici Unisa. Un team ancora non
 definitivo, perché una short list di 3-4
 nomi sarà confermata a breve, in seguito
 ai vari colloqui con il rettore. «Lo spirito
 che mi ha spinto nell' individuazione di
 questo gruppo è quello di favorire un
 rapporto più robusto, rispettoso delle
 esigenze e delle aspettative del polo sia
 scientifico    che           umanistico              esordisce
 Vincenzo      Loia         Molti        incarichi           sono
 costruiti in tandem, con due delegati
 scelti per il legame con il contesto
 scientifico        o       per         la      competenza
 umanistica». Si sdoppia così la delega
 alla ricerca, con il professore Pietro Campiglia declinato sull' area scientifica e Luca
 Cerchiai per quella umanistica. Confermato alla terza missione Cesare Pianese,
 esperto di trasferimento tecnologico, affiancato da Mauro Menichetti in un asset
 strategico per il public engagement, ovvero le attività svolte dall' ateneo senza
 scopo di lucro con valore educativo, culturale e per lo sviluppo della società (si pensi
 all' impatto di uno scavo archeologico). GLI INCARICHI Doppia delega anche per
 Dottorati e Scuole di specializzazione, con Salvatore De Pasquale e Giovanni
 Sciancalepore, e per il Placement con Stefano Riemma e Paolo Diana. «È
 fondamentale coniugare le scelte strategiche e le politiche di ateneo con le

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specificità dei vari settori disciplinari insiste il rettore Loia Altra novità fondamentale
è l' internazionalizzazione, con attenzione alle relazioni con riferimenti distinti per
aree geografiche. In prima persona sto lavorando su una politica di espansione
internazionale, intrattenendo rapporti con Cina, Emirati Arabi e Malta». Settore
strategico anche la Corea del Sud, affidata a Francesco Colace dopo l' esperienza
significativa con Samsung, mentre referente per la Colombia è Virgilio D' Antonio,
che conserva la delega alla mobilità studentesca. «Non un circuito chiuso. Il mio
auspicio è di riunire tutti i delegati in una discussione aperta, in un confronto. Il
placement per esempio si collega alla terza missione come input per l' innovazione
tecnologica. Non esiste una formula magica di una squadra vincente. Credo però nel
rinnovamento: infatti l' incarico è biennale. È un invito a fare esperienze
significative. Quando la delega non è routine, non è esercizio scontato, diventa un
arricchimento, con ricadute positive per la nostra università». New entry Amelia
Filippelli (Pari Opportunità), Ornella Malandrino (Orientamento), Orlando Troisi
(Branding e merchandising), Carmine Pinto (Reputation e Valutazione - Ranking
internazionali), Sergio Perongini (Rapporti con gli Enti Territoriali), Carmine
Vecchione (rapporti con l' A.O.U. Ruggi), Gennaro Percannella (Servizi Informatici
ESSE3), Alessandra Petrone (Comunicazione), Alfredo De Santis (Information and
Communication Technology), Fabio Carucci (rapporti settore trasporti marittimi),
Paola Adinolfi (Formazione post laurea), Alfonso Amendola (Radio di Ateneo) e
Vincenzo Auletta (Didattica). Riconfermate Pina De Luca alle iniziative artistiche e
Giulia Savarese alla Disabilità, al coordinamento di UnisaOrienta 2020 Rosalba
Normando e al Diploma Supplement Gelsomina Salito. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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14/01/2020
                                            lacittadisalerno.it
                                                                                                                          EAV: € 1.457
                                                                                                                          Lettori: 20.433
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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                    «Fecondazione assistita non chiude»
 Il commissario del “Ruggi”: investiti 1,2 milioni. Amatruda: Centro ridimensionato Il
 funzionamento del Centro di procreazione medicalmente assistita sarà garantito. Lo
 assicura il commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera universitaria “Ruggi”,
 Vincenzo D’Amato, dopo le indiscrezioni sulla possibile definitiva chiusura della
 struttura perché privata di alcuni spazi destinati ad ampliare il reparto di
 Cardiochirurgia dell’ospedale di via San Leonardo guidato dal dottor Enrico Coscioni.
 D’Amato ha chiarito in una nota che, nonostante le modifiche alla planimetria del
 Centro ospitato nella Torre cardiologica guidato dal dottor Giorgio Colarieti, non
 verranno a mancare i requisiti previsti dalla normativa per garantire il regolare
 funzionamento della struttura nata per aiutare le aspiranti mamme; e che il
 Dipartimento di Prevenzione dell’Asl, informato della riduzione degli spazi del centro,
 ha concesso parere positivo all’utilizzo della sede. «Questa struttura commissariale -
 afferma D’Amato – ha approvato il progetto esecutivo per l’adeguamento dei locali
 adiacenti al reparto di Ostetricia e ginecologia e delle sale operatorie da destinarsi al
 Centro di procreazione di II Livello». Dunque D’Amato preannuncia anche di
 impegnarsi a ingrandire il Centro, con un investimento di 1,2 milioni di euro, con la
 contestuale realizzazione del laboratorio di crioconservazione. Il punto è capire i
 tempi del progetto, visto che il Centro doveva essere ampliato già cinque anni fa. È
 stata espletata, ha continuato il commissario, la gara per l’acquisto delle
 attrezzature, avviato un avviso per il reclutamento di biologi e prevista una borsa di
 studio per il reclutamento di un biologo/biotecnologo. D’Amato ha ammesso che «si
 è resa necessaria una lieve rimodulazione degli spazi» del Centro per realizzare i
 piani previsti dall’atto aziendale, come ingrandire la Cardiochirurgia. «Ma – ha
 garantito - non sussiste nessun rischio di interruzione o chiusura delle attività di
 Procreazione medicalmente assistita di I livello né la perdita dell’autorizzazione
 sanitaria». Non è convinto delle rassicurazioni Gaetano Amatruda, rappresentante
 dell’associazione “Andare Avanti”. «Dall’azienda ospedaliera arriva una garbata
 risposta, non sufficiente. Il Centro viene ridimensionato e non rilanciato, al netto
 degli impegni e degli annunci sul futuro». «L’Azienda “Ruggi” - aggiunge - dispone di
 un Centro ma ad oggi, per la mancanza di biologi, non sono garantite adeguate
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prestazioni e mancano quelle di secondo livello. In questo contesto, garantire più
spazi a Enrico Coscioni, consigliere del governatore De Luca, non è una soluzione.
Serve accelerare, rilanciare e investire e non rimodulare gli spazi a danno di alcuni e
a vantaggio di altri». Marcella Cavaliere ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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14/01/2020

                                                                                                                           EAV: € 1.713
                                                                                                                           Lettori: 176.667
                     Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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     «Salerno: bambini in ospedale tra chiodi, legno e sbarre di
                              ferro»

 Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi
 d'Aragona a Salerno, reparto Oculistica
 Pediatrica, in attesa della visita i piccoli
 pazienti tra chiodi, cartongesso, trucioli.
 I    medici   costernati          ed      imbarazzati,
 operai al lavoro. Ultimo aggiornamento:
 16:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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14/01/2020
                                                      liratv.com
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                                                                                                                          Lettori: 167
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    Centro PMA al Ruggi ridotto: anche Oculistica Pediatrica
                       deve trasferirsi
 A prendere carta e penna è direttamente il prof. Adriano Magli, direttore
 dell’Oculistica Pediatrica dell’Ospedale Ruggi. Quanto deciso dai vertici aziendali per
 far spazio al secondo reparto di Cardiochirurgia ha delle conseguenze pesanti per
 centinaia di piccoli pazienti costretti a trattamenti ed operazioni salva-vista che solo
 l’equipe del prof. Magli, oltre ai colleghi del Santobono di Napoli, possono fare in
 Campania. Magli scrive ai vertici dell’Ospedale di Salerno spiegando che le strutture
 individuate di fianco alla Medicina Nucleare non appaiono idonee per diversi aspetti.
 Innanzitutto per l’utenza, composta da neonati e bambini fino a due anni,
 accompagnati dalle mamme spesso incinte, che sostano ore nell’ambulatorio in
 attesa di terapie ed interventi. La legge stabilisce chiaramente che non possono
 entrare in contatto con radiazioni ionizzanti ed i locali scelti per spostare Oculistica
 Pediatrica sono nei pressi della Pet Tac di Radioterapia e Medicina Nuclare. Ancora:
 negli spazi del centro anti-infertilità, il prof. Magli si avvaleva di un medico e di un
 solo dottorando, usufruendo della collaborazione volontaria di due infermiere del
 centro: con questa carenza di personale, non si possono affrontare le difficoltà che
 gli spazi esigui scelti presso la Medicina Nucleare comportano. Non si potrebbe più,
 come accade adesso, garantire un’ampia sala d’attesa dove aspettare anche con dei
 passeggini, locali dove poter allattare rispettando la privacy, dove poter cambiare
 un bimbo in fasce con riservatezza, dove poter riscaldare del cibo da dare ai bambini
 in attesa di cure salva-vista. Insomma, per il prof. Magli la decisione del direttore
 dell’Ospedale Ruggi viola una serie impressionante di norme di settore e di diritti
 fondamentali dei piccoli pazienti malati. Per questo conclude segnalando che la
 nuova allocazione ipotizzata per liberare la metà del terzo piano della Torre Cuore e
 consegnarlo al dottor Coscioni è del tutto non idonea.

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14/01/2020
                                             lacittadisalerno.it
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                                                                                                                           Lettori: 20.433
                     Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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             Ospedale, in una lettera la protesta dei medici
 Consegnata una missiva ai dirigenti del Ruggi: è scontro politico sul futuro del
 nosocomio Non solo gli anestesisti sul piede di guerra: anche i chirurghi che
 dovrebbero stazionare al Pronto Soccorso dell’ospedale “Santa Maria Incoronata
 dell’Olmo” lamentano difficoltà di organizzazione per carenza di personale. A quanto
 pare si riesce ad andare avanti con il supporto dei medici “prestati” dal reparto di
 Chirurgia, mentre presso l’unità di Rianimazione la situazione sempre in equilibrio
 almeno fino a quando gli anestesisti di Cava de’ Tirreni non saranno dirottati al
 presidio ospedaliero di Castiglione di Ravello, in Costiera amalfitana. È quanto si
 evince da una missiva che gli stessi, supportati dalle sigle sindacali, hanno fatto
 recapitare all’attenzione della Direzione Generale dell’Azienda Ospedaliera “San
 Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona”. Insomma, a quanto pare la situazione si fa
 sempre più pressante tanto che anche i medici, in queste ore, si stanno ribellando e
 hanno inviato una nota alla dirigenza dell’azienda. Nella lettera hanno manifestato la
 loro insofferenza nel vedere come la struttura per cui lavorano siano, ormai, in
 perenne agonia tanto da mettere in discussione anche le capacità politiche di chi
 finora a tentato di porre rimedio ai vari problemi. Nella missiva, infatti, si evidenzia
 la necessità “di un politico cavese che difenda le sorti del Santa Maria dell’Olmo”. Un
 chiaro riferimento a quanto più volte affermato dall’attuale amministrazione che, in
 un modo o nell’altro, è riuscita a mantenere in vita l’ospedale laddove si paventava,
 cinque anni fa, una sua chiusura. Ma a quanto pare non è sufficiente e a cogliere
 l’appello dei medici affinché si prospetti un nuovo e più efficace corso a garanzia del
 futuro del presidio cavese è stato il movimento civico “Siamo Cavesi”. «A fronte
 delle rivendicazioni dell’amministrazione in carica che va sbandierando di aver
 scongiurato la chiusura dell’ospedale – scrive il portavoce Marcello Murolo – negli
 ultimi cinque anni abbiamo più volte denunciato la situazione della struttura
 sanitaria, anche sulla scorta delle segnalazioni di sindacalisti ed operatori sanitari
 che ci hanno manifestato le loro quotidiane difficoltà.Non c’è stato nessuno capace
 di tutelare l’ospedale e i servizi di primaria importanza che offre, e di frenare questa
 continua emorragia di personale». Giuseppe Ferrara ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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14/01/2020
                                               anteprima24.it
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                                                                                                                         Lettori: 15.067
                   Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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  Pronto soccorso affollato al Ruggi, “In barella da 48ore”: la
                   denuncia di una 50enne

 Tempo di lettura: 2 minutiSalerno – “Su
 una barella per 48 ore in attesa di un
 ricovero”. È la denuncia che arriva ad
 Anteprima24 dalla signora M.B., 50 anni,
 residente   a   Palomonte,               giunta         ieri
 mattina al pronto soccorso dell’ospedale
 San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di
 Salerno. “Sono arrivata in ospedale con la mia macchina, accompagnata da mio
 figlio – spiega la donna che dopo essere stata visitata, i medici ne hanno disposto il
 ricovero. – Ho problemi di deambulazione e mi trovo su una barella da 48 ore,
 “collocata” in pronto soccorso ed in attesa di ricovero. Siamo in molti nella stessa
 situazione – tuona da donna. – Ho sedici ernie discali e non posso muovermi. Io e gli
 altri pazienti – conclude la 50enne – siamo in uno stato che per me, è assurdo”. Una
 situazione preoccupante dunque, resa ancora più difficile in questi giorni,
 dall’afflusso di pazienti, oltre 300 accessi al giorno in pronto soccorso al “Ruggi” (a
 fronte di una media di 200 ingressi giornalieri), provenienti da tutta la provincia di
 Salerno che giungono al nosocomio salernitano anche da altri ospedali i quali non
 hanno più posti disponibili per ulteriori ricoveri. Pazienti dunque, che al Ruggi,
 vengono temporaneamente curati nelle sale interne del pronto soccorso dove sono
 sottoposti a tutte le terapie mediche del caso in attesa di ricovero nei reparti
 affollati. L'articolo Pronto soccorso affollato al Ruggi, “In barella da 48ore”: la
 denuncia di una 50enne proviene da Anteprima24.it.

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14/01/2020
                                              salernonotizie.it
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   Rinnovo autorizzazione Regione-Ruggi per centro trapianti
                             rene

 Fumata bianca:la Regione Campania ha
 rinnovato   l’autorizzazione                al      centro
 trapianti del rene del “Ruggi d’Aragona”
 di Salerno. Nelle settimane scorse –
 come scrive il quotidiano “Le Cronache”
 – si era temuto il peggio con il rischio di
 una chiusura del centro trapianti e
 dell’ambulatorio,         per          carenza              di
 personale. Un rischio sventato attraverso
 una prima riorganizzazione interna che ha messo in sicurezza l’indispensabile centro
 della struttura ospedaliera universitaria di via San Leonardo. Ora arriva anche il
 rinnovo dell’autorizzazione da parte della Regione Campania.

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14/01/2020
                                                  salernonotizie.it
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                        Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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       Salerno: ancora polemiche per il reparto doppione di
                            Coscioni

 La    smentita         che        l’Ospedale             Ruggi
 d’Aragona        fa      diramare            sul       rischio
 chiusura       del    centro         di     procreazione
 medicalmente assistita, oltre che timida,
 è in realtà una seconda notizia: perché
 non       solo          conferma                il        forte
 ridimensionamento                del       centro          anti-
 infertilità,     ma        anche          l’urgenza             di
 consegnare all’ex consigliere regionale e cardiochirurgo Enrico Coscioni un reparto
 creato ad hoc, con lo sdoppiamento della divisione di Cardiochirurgia nella Torre
 Cuore dell’azienda ospedaliera. Lo scrive Liratv.com Non solo: il fatto che il manager
 pro tempore del Ruggi preferisca non rilasciare interviste sul tema, denota un certo
 imbarazzo che, per carità, capiamo: il dottor Vincenzo D’Amato sta gestendo una
 situazione difficile, le pressioni non mancano. Ma stando alla cronaca non si può non
 notare che la decisione datata 9 gennaio, con cui si comunica la destinazione della
 metà degli spazi del terzo piano della Torre cuore al reparto del dottor Coscioni,
 porta con sé conseguenze gravi per l’impossibilità del centro di procreazione
 medicalmente assistita di proseguire nelle prestazioni come prima. Inoltre, come
 vedremo, ciò comporta il trasferimento coatto dell’Oculistica Pediatrica in locali
 vicini alla Medicina Nucleare. Locali non adatti per una serie di motivi che
 spiegheremo, limitandoci per ora a segnalare il rischio di radiazioni ionizzanti per
 donne gravide e bambini. Carte alla mano, la direzione del Ruggi sostiene di avere
 un nulla osta dell’Asl al ridimensionamento del centro anti-infertilità. Questo è vero,
 ma è altrettanto vero che il nulla osta porta la data di ieri ed il calce al parere
 firmato dal direttore del servizio igiene pubblica si legge che l’Asl «resta in attesa di
 ricevere comunicazione di conclusione dei lavori al fine di procedere alle verifiche
 previste dalle norme». Come dire, fate pure come volete ma non è detto che dopo vi
 autorizziamo. Il problema è proprio questo: come segnalato dal dottor Giorgio
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Colarieti,   responsabile            del       centro         di     procreazione               medicalmente              assistita,
l’autorizzazione firmata dall’allora sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, faceva
riferimento a spazi e locali come sono adesso e non come mostra la planimetria che
i vertici del Ruggi allegano alla documentazione inoltrata all’Asl. Dalla planimetria
del terzo piano della Torre Cuore, infatti, si nota come per ricavare il reparto del
dottor Coscioni si debba sacrificare della metà lo spazio condiviso tra centro anti-
infertilità e ambulatorio di oculistica pediatrica (provocando il trasferimento di
quest’ultimo). E siccome nel centro si trattano anche tessuti umani per la
preservazione della fertilità dei pazienti oncologici, il ridimensionamento deciso
dall’ospedale Ruggi potrebbe violare le norme e far incorrere in vicende penali così
come già accaduto all’Ospedale di Teramo, per un caso analogo. Ma c’è un’altra
cosa che grida vendetta: dal mese di agosto, infatti, giace in chissà quale cassetto il
bando per reclutare due biologi/biotecnologi da assegnare al centro anti-infertilità.
Nonostante la nota diramata dall’ospedale Ruggi faccia cenno alle due borse di
studio, nulla dice su date certe, procedure avviate, progetti conclusi, tempistica
degli interventi citati per il centro di procreazione medicalmente assistita. Anzi:
l’unica certezza, messa nero su bianco, è la necessità di consegnare le chiavi del
reparto-doppione di cardiochirurgia al dottor Enrico Coscioni entro il 15 gennaio,
ovvero domani. fonte Liratv.com VIDEO LIRATV

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14/01/2020
                                                salernonotizie.it
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                                                                                                                            Lettori: 10.300
                      Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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     Terzo piano del ‘Ruggi’ un cantiere aperto tra operai e
                        piccoli pazienti

 E’ un cantiere a cielo aperto il terzo
 piano della Torre Cuore dell’Ospedale
 Ruggi       d’Aragona          di      Salerno.            Per
 terminare i lavori di allestimento della
 seconda      divisione        di      Cardiochirurgia
 entro domani (e quindi rendere possibile
 un’apertura a giorni), squadre di operai
 incaricati dall’azienda hanno lavorato
 per l’intera mattinata in coabitazione con i pazienti del centro anti-infertilità (che
 viene ridotto della metà) e con i piccoli degenti dell’Oculistica Pediatrica (trasferita
 accanto alla Medicina Nucleare). Notevoli i disagi per l’utenza, come si può
 immaginare dalla foto-documentazione. Lo scrive Liratv.com

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14/01/2020
                                           cronachesalerno.it
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                                                                                                                          Lettori: 900
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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    Trapianto del rene, rinnovata l’autorizzazione all’azienda
                             “Ruggi”
 di Andrea Pellegrino La Giunta regionale della Campania rinnova l’autorizzazione al
 centro trapianti del rene del “Ruggi d’Aragona” di Salerno. Nelle settimane scorse si
 era temuto il peggio con il rischio di una chiusura del centro trapianti e
 dell’ambulatorio, per carenza di personale. Un rischio sventato attraverso una prima
 riorganizzazione interna che ha messo in sicurezza l’indispensabile centro della
 struttura ospedaliera universitaria di via San Leonardo. Ora arriva anche il rinnovo
 dell’autorizzazione da parte della Regione Campania. Ieri la delibera è stata
 pubblicata sul bollettino ufficiale. A partire dal primo gennaio e per due anni il centro
 trapianti del rene potrà continuare ad esercitare all’interno del “Ruggi d’Aragona” di
 Salerno. Tra un anno il centro regionale trapianti provvederà ad effettuare la verifica
 sullo stato di attuazione del piano.

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14/01/2020
                                               salernotoday.it
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                                                                                                                          Lettori: 7.133
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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 Urge sangue al Ruggi per un paziente leucemico: l'appello di
                        una lettrice

 Chiunque    fosse        nelle       condizioni             di
 aiutarlo e donare, può recarsi al Centro
 Trasfusionale     dell'ospedale              Ruggi          di
 Salerno, aperto tutti i giorni dalle ore 8
 alle ore 12 Approfondimenti Associazione
 Donatori Volontari Polizia di Stato: la
 raccolta sangue in piazza Amendola 21
 dicembre 2019 Gara di solidarietà per Chicco: mistero su alcune donazioni
 scomparse 10 gennaio 2020 Urge sangue, al Ruggi: una lettrice, infatti, ha lanciato
 l'appello di aiuto per un uomo leucemico con gruppo sanguigno 0Rh negativo.
 L'appello Chiunque fosse nelle condizioni di aiutarlo e donare, può recarsi al Centro
 Trasfusionale dell'ospedale Ruggi di Salerno, aperto tutti i giorni dalle ore 8 alle ore
 12, e contattare su Facebook "Sasha Laika" la nostra lettrice, per maggiori
 informazioni sul caso.

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13/01/2020
                                            salernocitta.com
                                                                                                                         EAV: € 70
                   Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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       MANCATO ATTERRAGGIO ELIAMBULANZA AL RUGGI:
                      CHIARIMENTI
 In merito ad articoli di stampa riguardanti l’area di atterraggio d’emergenza che non
 sarebbe stata utilizzata da un pilota per presunte criticità, la Direzione Strategica
 dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno specifica quanto segue:–
 la squadra antincendio dell’ospedale Ruggi è regolarmente in servizio e attivabile ad
 ogni atterraggio e/o decollo;– le due società che gestiscono l’elisoccorso, contattate
 dal responsabile dell’Asl Na1, hanno riferito che quanto riportato dagli organi di
 stampa è privo di fondamento

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15/01/2020                                                                                                                Pagina 26
                                     Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                          EAV: € 5.472
                                                                                                                          Lettori: 107.296
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

    Artigiano ucciso dalla legionella L' Asl: non c' è rischio di
                             contagio

 `Sessantenne di Buonabitacolo muore
 all' ospedale di Polla Le ipotesi: virus
 contratto     dalla          doccia             o        dal
 condizionatore LA TRAGEDIA Pasquale
 Sorrentino Andrea Mele è deceduto nella
 giornata di domenica, a 60 anni, per
 aver contratto la legionella. L' artigiano
 di Buonabitacolo ha perso la vita nel
 reparto di Rianimazione del Luigi Curto
 di Polla dove era stata trasportato per il
 suo critico quadro clinico dovuto all'
 infezione contratta nei giorni scorsi per
 motivi   ancora      ignoti.        Una        infezione
 contratta prima del ricovero. Il personale
 sanitario del reparto guidato da Luigi de
 Angelis e degli altri reparti interessati ha
 fatto tutto ciò che era possibile per
 cercare di salvare la vita al 60enne,
 molto noto - e benvoluto - nel piccolo
 paese a sud del Vallo di Diano, ma purtroppo non c' è stato nulla da fare. L' Asl
 Salerno e il Dipartimento di Prevenzione, con la dottoressa responsabile del territorio
 Rosa D' Alvano, una volta ricevuta la segnalazione da parte della struttura
 ospedaliera e la denuncia del decesso hanno avviato il protocollo di questi casi (circa
 1.500 sono i casi di legionella in Italia soprattutto nel centro nord dell' Italia) per
 cercare di risalire all' origine dell' infezione. LA PROCEDURA Non c' è alcun pericolo
 di contagio per la popolazione di Buonabitacolo - occorre immediatamente precisarlo
 - questa malattia che si contrae inalando goccioline d' acqua contaminata,
 eventualmente diffuse dai soffioni della doccia o dagli impianti di condizionamento

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dell' aria. L' Asl Salerno in seguito al decesso del 60enne, suocero di uno degli
assessori del paese, ha comunicato «di aver effettuato gli opportuni accertamenti, in
base ai quali è risultato che il caso - si legge in una nota dell' azienda ospedaliera -
non è frutto di infezione nosocomiale». Ovvero non è stato contratto nell' ospedale
di Polla. Al contempo gli ispettori dell' Asl hanno messo in atto tutte le procedure di
monitoraggio previste visitando i luoghi frequentati dal sessantenne: dall' azienda,
dove però non andava da qualche tempo, all' abitazione e anche nell' auto per
cercare dove si possa essere annidato il batterio. «Al fine di informare
opportunamente la popolazione - si legge sempre in una nota dell' Asl Salerno - si
ritiene utile ricordare che per questo tipo di infezione non esiste alcun pericolo di
contagio da persona a persona». I CONSIGLI Tra i consigli che vengono dati per
evitare il pericolo c' è quello di una manutenzione periodica che può contribuire in
modo efficace a prevenire la colonizzazione degli impianti da parte dei batteri e
soprattutto a limitarne la moltiplicazione e la diffusione. A tale proposito è
consigliabile effettuare regolarmente una accurata pulizia e disinfezione dei filtri dei
condizionatori, la decalcificazione dei rompigetto dei rubinetti e dei diffusori delle
docce, la sostituzione delle guarnizioni ed altre parti usurate, lo svuotamento, la
pulizia e la disinfezione dei serbatoi di accumulo dell' acqua. IL DOLORE Resta la
tragedia che ha colpito la comunità di Buonabitacolo e il decesso del sessantenne.
«Una perdita enorme per la comunità - ha commentato il sindaco Giancarlo Guercio -
e per la famiglia. Una persona perbene, questo dramma colpisce al cuore l' intera
cittadinanza». Inoltre il primo cittadino ha tenuto a sottolineare che «non esiste
alcun pericolo per la popolazione, siamo in stretto contatto con l' Asl e l' Arpac
(come richiesto dal protocollo - ndr) per lo studio della situazione. Nessun pericolo
per la nostra comunità ma solo tanto dolore per la perdita di Andrea». I funerali si
sono tenuti nella giornata di ieri e l' intera cittadinanza di Buonabitacolo ma anche
dei paesi limitrofi si è stretta attorno al dolore della famiglia. © RIPRODUZIONE
RISERVATA.

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15/01/2020
                                             La Città di Salerno
                                    Argomento: Sanità Salerno e provincia

              I fannulloni si pentono Condannati a lavorare
 Alfonso T. Guerritore

 Hanno ottenuto l'accesso alla messa alla
 prova dopo il consenso del pm i tre
 infermieri    dipendenti           Asl      in     servizio
 all'ospedale        l'Umberto          I     di     Nocera
 Inferiore, accusati di truffa aggravata per
 aver marcato il cartellino mentre erano
 altrove, aiutandosi a vicenda nell'eludere
 il meccanismo di presenza. I tre furbetti,
 in particolare, sono stati individuati da
 accurate     indagini        portate          avanti        da
 uomini della polizia giudiziaria della
 Questura       di     Salerno,             attivati        nel
 ricostruire le ipotesi di truffa ai danni
 dello stato per assenteismo e irregolarità
 nell'attestazione delle presenze sul posto
 di lavoro. L'inchiesta, durata diversi
 mesi, si è avvalsa di un lavoro di
 investigazione tecnica e tradizionale, con dei pedinamenti effettuati dagli uomini
 della squadra investigativa, documentando la loro presenza altrove e in particolare
 videoregistrando mediante telecamere ad alta precisione e sensibilità i trucchi nel
 marcare i cartellini di presenza: le webcam, in particolare, erano state installate
 all'interno delle lampade di servizio, con un escamotage investigativo in grado di
 svolgere il delicato lavoro di accertamento in maniera invisibile, giocando d'astuzia
 esattamente come i tre si erano mossi per aggirare le procedure elettroniche di
 presenza sul luogo di lavoro. I fatti contestati sono compresi tra il novembre 2016 e
 il febbraio 2017, con il monitoraggio spalmato sul periodo in questione, il lavoro di
 ricostruzione che ha compreso l'assenza, il trucco adoperato e i favori fatti a vicenda
 oltre alla loro presenza in posti lontani dal luogo di lavoro negli orari previsti per lo
 svolgimento del servizio. Il pm nei mesi scorsi aveva chiesto la sospensione dal

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